REGOLE SANZIONI. 4. Le regole che valgono per una famiglia o una classe, valgono per tutte le altre?



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REGOLE SANZIONI REGOLE: analizziamo il concetto di regola. 1. Che cos è una regola? 2. Chi inventa le regole? 3. Le regole riguardano tutti, adulti e minori? 4. Le regole che valgono per una famiglia o una classe, valgono per tutte le altre? Ora discuti con i compagni le risposte date alle domande qua sopra. Tutte le regole possono essere ricondotte ad una di queste 4 categorie: 1. Regole per la sicurezza 2. Regole per la salute ( fisica e psichica) 3. Regole per stare bene insieme 4. Regole per la libertà Con un compagno, stila un elenco di regole e poi prova a classificarle nelle categorie qua sopra. Ora prova a stabilire qual è la motivazione che sta alla base delle regole che hai trovato nell esercizio qui sopra. Nota che spesso, nella comunicazione quotidiana, la motivazione della regola viene omessa, mentre si comunica sempre la sanzione che verrà assegnata se si trasgredisce. Ad esempio: Metti in ordine la camera, altrimenti non ti porto ai giardini. I momenti che si accompagnano alla regola sono: spiegazione della regola, la sua motivazione, la sanzione che segue all eventuale trasgressione. Per esempio, nel caso precedente, come spiegheresti tu la motivazione da dare al bambino?

Spesso si rispetta una regola spinti dalla paura della punizione piuttosto che dalle motivazioni della regola. Fai un esempio che conosci: Se si trasgredisce una regola, aiuta di più a non ripetere quell errore uno schiaffo, una sgridata minacciosa, oppure una spiegazione dei motivi per cui il comportamento trasgressivo non può essere tollerato? Sei alla fine della prima. Ormai conosci tutte le regole da rispettare all interno del CAPAC e le sanzioni previste per chi non le rispetta. Scegline 3 e prova ad elencarle ad un ragazzo di prima motivandole in modo da farne capire l importanza invece di suscitare la paura. 1. 2. 3.

REGOLE: Secondo te le regole sono solamente limiti alle libertà o possono anche estenderla? Leggenda delle regole: Ogni bambino, quando nasce, fa un viaggio importante con i suoi genitori attraversando su una barca un grande mare, finché arriva ad un isola. Là scende da solo, muovendosi anche a gattoni se non ha imparato a camminare. Sull isola incontra tanti scrigni che contengono dei tesori, che corrispondono ai valori: lo scrigno dell uguaglianza, quello della libertà, quello della giustizia, quello del rispetto A guardia degli scrigni ci sono le regole, una sorta di custodi affabili e sorridenti che hanno le chiavi degli scrigni e controllano che ogni bambino riempia il suo secchiello con la parte che gli spetta di valori. Una volta che ogni bambino ha fatto il giro degli scrigni e riempito il suo secchiello fa ritorno alla barca dove è atteso dai suoi genitori. Insieme fanno ritorno a casa. Cosa succede se un bambino perde o spreca i valori che ha ricevuto in dono? Deve tornare all isola, questa volta da solo, e chiedere aiuto alle regole, che gli faranno un po pesare la sua incapacità di aver cura dei valori che gli sono stati consegnati. Il senso di questa leggenda è di dare delle regole un immagine positiva, di custodi e chiavi dei valori, per evitare che vengano recepite negativamente come limiti alle libertà e complici delle punizioni. Pensiamo ad esempio all articolo 21 della Costituzione: se non ci fosse non sarebbe garantita a tutti la libertà d espressione. Ovviamente tutto questo è vero se le regole sono giuste, perché se invece sono sbagliate non potremmo aprire lo scrigno. Un esempio: se la regola sbagliata dicesse: Offendi liberamente chi ti è antipatico lo scrigno del rispetto non si aprirebbe. Prova tu a spiegare quello che hai compreso dalla lettura della leggenda

DIFFERENZA TRA SANZIONE E PUNIZIONE La punizione è la conseguenza a cui si va incontro quando si trasgredisce una regola stabilita o un ordine. Se non si osserva un ordine, se si infrange un regolamento o se si viola una legge, è giusto che si venga puniti. In termini burocratici la punizione si chiama sanzione. SANZIONE: TIPOLOGIA Sanzione per chi commette un reato. Può essere: Sanzione pecuniaria. Il trasgressore deve una somma di denaro (multa, ammenda). Sanzione detentiva. Il trasgressore viene fermato con l arresto o la reclusione o l ergastolo. Sanzione per chi causa un danno a cose, persone o animali. Pagherà una somma di denaro come risarcimento del danno causato Ma cos è un reato? È il comportamento che comporta un danno alla collettività, intesa come insieme di persone o singolo soggetto. I reati si suddividono in delitti e in contravvenzioni. I delitti sono puniti nel nostro ordinamento: con l'ergastolo, la reclusione, la multa. Sono esempi di delitti: omicidio, lesione, diffamazione, furto, incendio, danneggiamento, corruzione.

Le contravvenzioni sono sanzionate con: l'arresto, l'ammenda. Sono esempi di contravvenzioni: quelle di polizia (es. rifiuto di indicazione sulla propria identità personale, molestia o disturbo alle persone); ubriachezza, detenzione abusiva di armi, possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli; omessa custodia e mal gestione di animali, rovina di edifici ed altre costruzioni, fabbricazione o commercio abusivi di materie esplodenti. Ma cerchiamo di capire meglio queste definizioni. Quando paghiamo una multa e quando una ammenda? La multa è la pena pecuniaria prevista per i reati più gravi, ovvero i delitti e consiste nel pagamento di una cifra che va dai 50 ai 50.000 euro; mentre l ammenda si distingue da quest ultima in quanto caratterizza i reati minori, come le contravvenzioni, per cui anche la cifra da pagare è minore, infatti va da 20 a 10.000 euro. LETTURA. Tutte le regole, se sono ben fatte, prevedono delle sanzioni per punire chi le infrange, perché se non si punisce chi viola la legge, si rende inutile la legge stessa: se la si può violare o aggirare come si vuole, non ha più senso né ragione di essere. Essere puniti non è mai piacevole. Quando si riceve una punizione, all'inizio ci si crede vittime di un'ingiustizia assurda. Anche se si ha la lucidità di ammettere di avere sbagliato, si borbotta ugualmente e si pensa che la punizione sia sproporzionata rispetto alla colpa. Quando si punisce qualcuno non si fa perché lo si disprezza. AI contrario, perché si pensa che meriti un'attenzione speciale. La punizione è una prova di rispetto. Vi sembra un paradosso? Eppure infliggere una punizione vuol dire riconoscere che il colpevole è responsabile delle sue azioni e che, come ogni persona responsabile, ha diritto alla giustizia. Vuol dire dimostrargli che non si è indifferenti ai suoi comportamenti, che le sue azioni hanno importanza. Così facendo, lo si invita a essere migliore, per il bene degli altri

e per il suo stesso bene. Che cosa direste di un insegnante che lascia fare qualsiasi cosa ai suoi alunni senza mai punirli? Direste giustamente che non si interessa a loro, che non gli importa niente di quello che può succedergli o di come diventeranno. E se i vostri genitori chiudessero gli occhi su tutto quello che fate, finireste per avere l'impressione che... chiudano gli occhi su di voi! Direste che non vi vedono, che per loro siete trasparenti e che non gli importa niente di voi! Perciò, quando vi infliggono una sonora punizione, prendetela almeno come la prova che tengono alla vostra persona! Il problema della punizione è che deve essere equa. Non è facile per chi punisce proporzionare la punizione alla gravità della colpa. Non è detto che due amiche che commettono una sciocchezza insieme vengano punite allo stesso modo dai loro rispettivi genitori. Analogamente, le sanzioni penali (quelle che la legge infligge a chi ha commesso un reato) non sono le stesse in tutti i paesi. La giustizia non è mai perfetta, perché dipende sempre da un giudizio umano. E soprattutto va ricordato che ogni atto è unico, commesso in circostanze ben precise, e che bisogna riflettere a lungo prima di stabilire una sanzione. È giusto punire allo stesso modo la persona che ruba perché non ha niente da mangiare e quella che ruba un CD in un supermercato, anche se il valore dell'oggetto è lo stesso? A seconda delle circostanze, certamente no. Del resto è per questo motivo che la legge non prevede la stessa sanzione da applicare automaticamente in tutti i casi, ma una pena variabile da un minimo a un massimo: tocca al giudice trovare la giusta misura. Se sapete che un esame sarà annullato se venite sorprese a copiare, questa prospettiva può bastare a scoraggiarvi dal farlo. Questo si chiama «effetto deterrente», che in parole povere sarebbe la paura del castigo. La minaccia di una sanzione è fatta apposta per aiutare chi non ha il coraggio di essere «naturalmente» onesto a rispettare le regole. Qualche volta la paura della punizione non è sufficiente a prevenire l'infrazione... In questo caso la punizione arriva, e serve a far passare a chi ha sbagliato la voglia di ricominciare. Per quanto paradossale possa sembrare, va detto che la punizione aiuta chi la riceve a capire che ha sbagliato e che avrebbe potuto comportarsi meglio. Gli consente anche di farsi perdonare e di perdonarsi. Insomma gli permette una nuova partenza, un'altra occasione per dimostrare di essere una persona onesta. Quando la punizione vi sembra ingiusta: - Prendete tempo e riflettete bene su come vi comportereste voi se il colpevole fosse un altro. - Se continuate a essere convinte che la punizione sia ingiusta, la cosa migliore è andare a parlare con chi vi ha punito. - Se è troppo difficile, potete chiedere aiuto e far intervenire una sorella o un fratello tra voi e i genitori, un'amica o la rappresentante di classe tra voi e un professore. - Non dimenticate che ci sono dei condoni di pena per i casi di buona condotta! Anche se per un mese non potete uscire di sera, con un po' di negoziazioni diplomatiche potreste anche farvi abbreviare la pena! In quale di questi casi, a tuo parere, è giusto applicare delle sanzioni: Arrivi allo stage con 15 minuti di ritardo Non saluti il tuo datore di lavoro quando entri o esci dall azienda. Non lasci il posto a una persona anziana sull autobus. Prendi del denaro dalla borsa dei genitori senza domandarlo Utilizzi il tuo cellulare durante l orario di lavoro.

Mandi a quel paese il tuo datore di lavoro perché ti ha rimproverato Butti vetro, carta, plastica e umido tutti insieme nel sacco nero dell immondizia. Sei ai giardini con il tuo fratellino che hai promesso di accudire. Sei annoiato e giochi con il cellulare. Tuo fratello cade e si fa male. Quali sanzioni, secondo voi, dovrebbero essere adottate in caso di mancato rispetto di queste regole importanti? Rispetto degli orari; Rispetto degli adulti; Rispetto per le persone; Regole sull utilizzo di computer e tv; Non rispondere male! Tenere i genitori informati sulla propria vita scolastica (voti, ricevimenti ); Riordinare la propria camera, pulire, buttare il pattume ; Rispettare gli impegni presi

Trova nel testo che segue le sanzioni applicate a chi non rispetta la norma: Alcol alla guida: norme e sanzioni Guidare in stato di ebbrezza è vietato in ogni Paese, anche se i valori dell'alcolemia sono differenti da stato a stato. E questo perchè gli effetti negativi dell'alcol su percezioni, attenzione e capacità sono noti. In Italia la guida in stato di ebbrezza è sanzionata dagli articoli 186 e 186 bis del Codice della strada. E' un reato di competenza del Tribunale del luogo dove è stata accertata la violazione. Questo significa che dalla violazione scaturisce una denuncia all'autorità Giudiziaria, che avvia un procedimento penale a carico del conducente. Rifiuto di sottoporsi all'accertamento alcolimetrico La norma prevede che il conducente possa essere sottoposto ad accertamento alcolimetrico attraverso l'etilometro, che misura la quantità di alcol contenuta nell'aria espirata. L'esame viene ripetuto due volte a distanza di 5 minuti. Chi, senza giustificato motivo, si rifiuta di sottoporsi al controllo etilometrico commette un illecito che prevede la stessa sanzione prevista per chi guida con un tasso alcolemico superiore a 1,5 gr/l: In caso di positività all'alcol test: Ammenda tra 1.500 e 6.000 euro e arresto da 6 mesi ad 1 anno. Per i "conducenti particolari" la sazione minima è di 2.000 euro. Sospensione della patente da 1 a 2 anni. Per i "conducenti particolari" la sospensione della patente viene sospesa da 8 a 18 mesi.la sazione ovvero revoca della patente quando il reato è commesso dal conducente di un autobus o di un veicolo di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t. o di complessi di a Fermo amministrativo del veicolo per 180 giorni se il veicolo appartiene alla stessa persona responsabile dell'illecito; Decurtazione di 10 punti dalla patente.