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C o n t e n u t o I n t r o d u z i o n e................................................................... 1 Consigli e informazioni per l uso del portfolio europeo delle lingue A per chi impara................................................................. 4 B per chi insegna................................................................ 5 C per scuole e istituzioni......................................................... 7 D per i servici e le aziende........................................................ 8

Portfolio europeo delle lingue Versione svizzera Il Consiglio d Europa favorisce la trasparenza: un Portfolio europeo delle lingue ora anche in Svizzera Il Portfolio europeo delle lingue (PEL) è un documento che serve a rendere «visibile» e a documentare le conoscenze linguistiche, acquisite dentro e fuori le aule scolastiche. Grazie al PEL giovani e adulti possono valutare e descrivere le proprie conoscenze linguistiche sulla base di una scala di sei livelli di competenza, elaborata dal Consiglio d Europa. Possono indicare quale livello di competenza hanno raggiunto agli esami finali di una scuola o in occasione dell ottenimento di diplomi o certificati di lingua e documentare le esperienze linguistiche scolastiche e extrascolastiche in maniera comprensibile a tutti. Infine possono orientare gli interessati in modo chiaro e trasparente su che cosa sanno fare in e con diverse lingue, riferendosi sempre alla descrizione dei sei livelli di competenza, validi per tutta l Europa. Questi livelli di competenza vengono accolti anche nel nuovo concetto sull apprendimento delle lingue, elaborato dalla Conferenza svizzera dei direttori della pubblica educazione. Il Consiglio d Europa, che ha promosso l elaborazione e il collaudo di diversi modelli di PEL, intende lanciare in tutta l Europa questo strumento nel 2001, l anno europeo delle lingue. Al progetto ha collaborato validamente la Svizzera. Il suo contributo è la versione svizzera di un PEL per giovani a partire da 14 anni e per adulti. La versione svizzera, assunta anche da altri stati europei, verrà collaudata negli anni 1999 e 2000 in scuole, università, istituzioni per la formazione degli adulti e aziende. Il PEL deve assolvere due compiti principali: Come strumento di comunicazione informa sulle conoscenze linguistiche acquisite a scuola e fuori dell aula scolastica, facilitandone il riconoscimento e favorendo nel contempo la mobilità oltre i confini linguistici; Come strumento di lavoro ha una funzione pedagogica, perché motiva allo studio delle lingue e promuove così l autonomia di chi impara. 1

Il PEL si compone sostanzialmente di tre parti: 1. Passaporto linguistico Informa in maniera diretta sul livello raggiunto nelle diverse lingue, per quali livelli e lingue sono stati superati esami scolastici o ottenuti diplomi o certificati e quali importanti esperienze nell ambito dell apprendimento delle lingue sono state compiute. La versione svizzera contiene, in appendice al PEL, la parte «Documenti» nella quale sono elencati da un lato gli esami scolastici superati oltre ai diplomi e certificati ottenuti, dall altro le esperienze fatte nell apprendimento delle lingue (partecipazione a attività di scambio, a progetti o a insegnamenti bilingue, soggiorni in altre regioni linguistiche ecc.). 2. Biografia del proprio apprendimento linguistico Viene presentato nelle grandi linee il proprio curricolo d apprendimento linguistico, con informazioni su importanti esperienze fatte negli ambiti linguistico e interculturale. La biografia contiene pure liste di controllo particolareggiate ai fini dell autovalutazione (per gli ambiti dell ascolto, parlare, leggere e scrivere) sempre con riferimento ai summenzionati sei livelli del Consiglio d Europa. 3. Dossier E una raccolta di lavori personali che illustrano in maniera chiara il livello di conoscenze raggiunto. La versione svizzera, pubblicata dalla Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), è ottenibile dal gennaio 1999 in italiano, tedesco, francese e inglese al prezzo di circa fr. 8.. 2

I n d i c e Dati personali / Il Portfolio europeo delle lingue Parte 1: Passaporto linguistico e documenti 1.1 Passaporto linguistico Informazioni pratiche concernenti il Passaporto linguistico e la procedura di autovalutazione (Foglio di ripartizione) / Passaporto linguistico (fascicolo separato nella forma di passaporto) Dati personali Informazioni sulla funzione e il contenuto del Passaporto linguistico Scheda per l autovalutazione Tabelle di ricapitolazione per l autovalutazione con indicazione dei diplomi e delle esperienze linguistiche 1.2 Documenti del Passaporto linguistico Informazioni pratiche concernenti la documentazione su diplomi e attestazioni (foglio di ripartizione) Elenchi di diplomi, certificati e attestazioni Esami finali sostenuti e diplomi ottenuti Classificazione degli esami finali e dei diplomi da parte delle istituzioni interessate Scala globale per la classificazione di esami finali scolastici e di diplomi di lingue (con esempio) Formulario-modello per la descrizione di esami di lingue nell ambito di esami finali o diplomi Attestazioni concernenti esperienze linguistiche (scambi, soggiorni linguistici ecc.) Parte 2: Biografia di apprendimento linguistico Informazioni pratiche e consigli per una biografia di apprendimento linguistico (Foglio di ripartizione) Elenchi dei documenti (liste di controllo compilate e altri documenti della biografia di apprendimento Biografia di apprendimento: storia del proprio apprendimento linguistico Liste di controllo per l autovalutazione delle conoscenze in diverse lingue Informazioni su importanti esperienze linguistiche e interculturali Informazioni su scuole o corsi frequentati Informazioni sui propri obiettivi di apprendimento linguistico Parte 3: Dossier Informazioni pratiche concernenti la raccolta e la compilazione dei lavori nel dossier (Foglio di ripartizione) Indice con indicazioni più precise sui singoli lavori raccolti Scelta di lavori personali Moduli che possono essere fotocopiati 3

A Come può essere utilizzato il Portfolio europeo delle lingue da coloro che apprendono le lingue? Coloro che apprendono le lingue possono utilizzare le informazioni contenute nel PEL 1. per autovalutare le proprie conoscenze linguistiche: possono valutare le proprie conoscenze nelle varie lingue (anche lingue non imparate a scuola, in corsi o presso altre istituzioni) periodicamente e da soli: consultare le griglie del passaporto, riempire le liste di controllo della biografia di apprendimento linguistico e riportare i dati nella tabella riassuntiva, ev. in tabelle del passaporto; 2. per avere una visione retrospettiva del proprio apprendimento linguistico: riassumere per grandi linee, quando, dove e come sono state imparate le diverse lingue (biografia d apprendimento linguistico), descrivere pure sommariamente nel rispettivo modulo quali importanti esperienze linguistiche e interculturali sono state fatte durante l apprendimento (biografia d apprendimento linguistico); 3. per documentare le proprie conoscenze linguistiche attraverso: autovalutazioni (scheda per l autovalutazione, colonna 1 delle liste di controllo per l a u t o v a l u t a z i o n e ), il controllo dell autovalutazione per il tramite di terzi (colonna 2 delle liste di cont r o l l o ), la tabella sinottica degli esami scolastici superati e dei vari livelli di diplomi ottenuti presso istituzioni (documenti del passaporto), un compendio di altri attestati concernenti attività linguistiche (documenti del pass a p o r t o ), la raccolta e classificazione nel dossier di lavori propri, per illustrare l evoluzione e/o lo stato attuale delle conoscenze linguistiche; 4. per programmare l apprendimento linguistico futuro: registrare nelle liste di controllo (colonna 3) obiettivi e priorità, fissare obiettivi per l apprendimento di diverse lingue e scegliere le possibilità di apprendimento (biografia); 5. per informare sulla base del passaporto altri interessati sulle proprie attuali conoscenze linguistiche: il passaporto può essere riempito e presentato in anticipo al momento di cambiare scuola, all inizio di un corso di lingua, di un programma di scambio, di un periodo di pratica o quando si tratta di assumere un nuovo impiego. Possono essere utilizzati anche singoli documenti, contenuti nel dossier, per fornire il quadro più completo possibile delle proprie conoscenze linguistiche. 4

B Che contributo possono dare le persone che insegnano al portfolio europeo delle lingue e come possono utilizzarlo? Le persone che insegnano possono 1. consigliare le persone che imparano la lingua a utilizzare il portfolio come documento di informazione e di apprendimento autonomo nei casi di a u t o v a l u t a z i o n e : almeno all inizio e alla fine di un anno di scuola, di corso o di studio o in occasioni particolari per es. nel caso di uno scambio di una certa durata; preparazione a un cambiamento di scuola o per un concorso a un posto d impiego; eventualmente far capo ripetutamente alle liste di controllo, quando vengono raggiunti obiettivi singoli o si iniziano nuove tappe di apprendimento; biografia del proprio apprendimento linguistico: completarla una volta ogni anno di scuola, di corso o di studio; una biografia per lingua oppure una biografia per l evoluzione del proprio plurilinguismo. Inoltre e per avere una visione generale del proprio apprendimento possono essere assunte anche altre forme più libere con riflessioni personali o fotografie; d o s s i e r : raccolta e scelta di lavori che si protrae nel tempo. Mostrare lavori, svolti durante l anno di scuola, di corso o di studio, che mettono in evidenza il processo e l evoluzione dell apprendimento; in determinate occasioni: scelta di lavori che documentano lo stato di quel momento; progettare l inserimento nel dossier di produzioni e progetti idonei allo scopo; passaporto linguistico: registrare ogni utile informazione all inizio risp. alla fine di un (nuovo) anno scolastico, di uno studio o di un corso, di un periodo di scambio di una certa durata, all inizio di un periodo di pratica o quando si assume un nuovo i m p i e g o ; 2. applicare e documentare una valutazione plurima delle prestazioni ( a u t o v a l u t a- zione, valutazione formativa, diverse forme di valutazione sommativa) verificare, se richiesto, l autovalutazione di chi impara (liste di controllo, colonna 2): dare la possibilità a chi impara di verificare parti singole sulla base di brevi compiti, promovendo così la capacità di autovalutarsi in maniera confacente; completare insieme con chi impara le liste di controllo di autovalutazione con lo scopo di raggiungere obiettivi parziali specifici, eventualmente allestire per o con chi impara nuove liste di autovalutazione per il raggiungimento di livelli intermedi o per l approfondimento di singoli obiettivi; 3. descrivere brevemente gli obiettivi dell insegnamento o del corso nel modulo apposito, eventualmente in collaborazione con chi impara; 4. riflettere con chi impara sulle sue esigenze, obiettivi e curricoli di apprendimento idonei allo scopo, motivare e aiutare a lavorare in maniera autonoma; 5

5. conoscere meglio chi impara: prendere conoscenza delle informazioni del portfolio perché possano essere prese in considerazione le esperienze linguistiche fatte a scuola o altrove, anche in altre l i n g u e ; farsi un immagine differenziata sulle conoscenze linguistiche direttamente presso chi apprende e che si presenta a voi per la prima volta, dopo aver già lavorato con il Portfolio delle lingue, sulla base del passaporto, della biografia e del dossier; 6. collaborare con altre colleghe e colleghi: coordinamento della consulenza sull apprendimento e del lavoro con il Portfolio con docenti di altre lingue o di altre materie (nelle materie in cui si insegna nella lingua s t r a n i e r a ); utilizzare le descrizioni delle competenze e dei livelli del Portfolio, per chiarire con colleghe e colleghi esigenze e attese nel momento del passaggio da un grado d apprendimento all altro, eventualmente descrivere in comune gli esami; esercitare a valutare e confrontare le valutazioni sulla base di esempi tipici, ricavati dal dossier (lavori scritti, registrazioni video ecc.); 7. dimostrare a chi impara come il Portfolio può essere compilato e utilizzato come fonte di informazione per destinatari di vario genere. 6

C Che contributo possono dare le scuole, gli istituti di formazione e gli organismi d esame al portfolio europeo delle lingue? Scuole, università, organismi d esame e altre istituzioni possono 1. graduare attestati finali, diplomi e certificati di lingua secondo la scala di competenze elaborata dal Consiglio d Europa (Common European Framework e Portfolio europeo delle lingue) con l indicazione dei criteri che hanno informato la graduazione e una descrizione più precisa degli esami. A tale scopo è possibile l uso degli appositi moduli; 2. descrivere brevemente obiettivi d insegnamento e del corso e informare sulla metodologia d insegnamento e di apprendimento, che sia di facile comprensione per terze persone per es. genitori, insegnanti, datori di lavoro; 3. attestare l avvenuta partecipazione alle diverse attività linguistiche di chi sta imparando (attività di scambio, soggiorni linguistici ecc.); 4. farsi già dopo una prima lettura un quadro differenziato delle conoscenze linguistiche di chi apprende previa consultazione del passaporto linguistico nel caso di un nuovo allievo risp. una nuova allieva di una scuola o di un nuovo ospite risp. una nuova ospite di uno scambio o di chi partecipa per la prima volta a un corso o prosegue gli studi all università. Il quadro può essere completato attraverso la consultazione della documentazione contenuta nella biografia e nel dossier. 7

D Che contributo dà il portfolio europeo delle lingue al settore dei servizi e alle aziende industriali, in particolare alle divisioni del personale? Se collaboratrici e collaboratori di aziende e concorrenti a un posto di lavoro presentano un portfolio europeo delle lingue, aziende, imprese e in particolare i capi del personale possono 1. farsi subito un quadro differenziato delle conoscenze linguistiche delle proprie collaboratrici e dei propri collaboratori, di chi sta assolvendo un periodo di pratica o di chi si candida per un nuovo posto di lavoro. Il quadro può essere completato attraverso la consultazione della documentazione contenuta nella biografia e nel dossier, parti integranti del portfolio. Tutto ciò non concerne solo il grado di competenza e le prestazioni nelle diverse lingue più in uso nella regione (altre lingue nazionali, inglese, spagnolo), ma anche in lingue poco usate o non insegnate in Svizzera, ma la cui conoscenza potrebbe essere interessante per determinati settori del mondo del l a v o r o ; 2. sfruttare al meglio le risorse linguistiche del personale; 3. ottenere preziose informazioni al momento della scelta o della qualifica del person a l e ; 4. ottenere punti concreti di riferimento al momento della programmazione di a t t i v i t à interne di aggiornamento e perfezionamento. Le aziende possono inoltre attestare l uso di altre lingue, da parte di collaboratrici e collaboratori, in particolari settori dell azienda stessa, la partecipazione a soggiorni di lavoro o di perfezionamento in altre regioni linguistiche o la collaborazione a progetti e cooperazioni a livello internazionale, o ancora la frequenza di periodi di pratica ecc.; i n f o r m a r e brevemente su corsi di aggiornamento e di perfezionamento (corsi di lingue e corsi non nella lingua del luogo), organizzati dall azienda stessa. 8

E d i t r i c e / H e r a u s g e b e r i n / P u b l i s h e r Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) Schweizerische Konferenz der kantonalen Erziehungsdirektoren (EDK) Conférence suisse des directeurs cantonaux de l instruction publique (CDIP) Conferenza svizra dals directurs chantunals da l educaziun publica (CDEP) Swiss Conference of Cantonal Ministers of Education B e r n a / B e r n / Berne 1998

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