"Creazione dell'istituto regionale per il Mutuo Sociale"



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Transcript:

OIGIGIO DI~I[I]Regione Umbria 0101010 [Iflil] Consiglio Regionale ClillLlIO Il Presidente Tel. 076.576.3380 - Fax 075.676.3283 http://www.crumbria.11 e-mai!: atti@crumbria.it ATTO N. 1365 PROPOSTA DI LEGGE di iniziativa del Consigliere TRACCHEGIANI "Creazione dell'istituto regionale per il Mutuo Sociale" Depositato alla Sezione Protocollo Informatico, Flussi Documentali 2. IO.2008 e Archivi il Trasmesso alla III Commissione Consiliare Permanente il 2. 10.2008

'1'1'1'1 Lnl: Regione Umbria lui In, Consiglio Regionale r.u, Relazione li presente disegno si prefigge come obiettivo la creazione di un apposito istituto capace di dare attuazione all'articolo 47, comma 2 della costituzione della Repubblica Italiana: "(la Repubblica) favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione (omissis)", poiché crediamo che, fino ad oggi, non sia stato varato nessun provvedimento che abbia realmente favorito l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell' abitazione, nello spirito del suddetto articolo. Preso atto dell' emergenza casa - da tutti riconosciuta - che flagella soprattutto le grandi città, non sembra più rinviabile l'impostazione di un progetto attuativo del dettato costituzionale, che disponga perché anche i meno abbienti possano accedere alla proprietà dell' abitazione, pagando una rata di mutuo sostenibile, che abbia un impianto sociale e che da un lato favorisca l'accesso alla proprietà delle fasce di popolazione a basso reddito e dall'altro garantisce lo stato da abusi e speculazioni. La nostra Costituzione prevede, dunque, il diritto alla casa per ogni cittadino, ma raramente si è riusciti a difendere i cittadini dalle speculazioni sugli immobili, dalle oscillazioni del mercato, dal caro affitti e dal caro mutui, che oramai obbligano l'uomo a vivere sotto usura. Questo stato di cose fa sì che la casa, primo fondamento di una famiglia e di una vita equilibrata, si trovi a costituire un miraggio per le giovani coppie, per i precari e per altre categorie poco tutelate della nostra società. Non devono trarre in inganno le statistiche che affermano che 1'83% degli italiani è proprietario della prima casa, in quanto questo stato di cose è figlio di una periodo storico di crescita economica europea ed italiana in particolare, senza precedenti, riscontrabile negli anni '60 fino ai primi anni '70, quando il prodotto interno lordo nazionale cresceva mediamente di oltre tre punti l'anno. Da allora la costante flessione di questo andamento ha modificato questo ordine di cose fino a provocare situazioni di emergenza tangibile, in particolar modo nelle città al di sopra dei 150.000abitanti, con punte preoccupanti nelle sei metropoli italiane. Un' adeguata politica sulla casa costituisce, dunque, una battaglia di avanguardia, per uno dei nuovi problemi che la globalizzazione, la mondializzazione ed il turbo capitalismo - fenomeni particolarmente acuiti e gravosi per la comunità nazionale vista la continua instabilità dei mercati, in particolar modo del settore immobiliare, e la posizione geografica e geopolitica della nostra penisola, sempre più meta di flussi migratori da tre

'1'111 rl.n! Regione Umbria '1111 ;111': Consiglio Regionale c.,'.i..l Piazza Italia, 2.06121 PERUGIA TeL 075,576,3225 - Fax 075,576,3241 continenti - andranno a provocare nei Paesi industrializzati in questo inizio del ventunesimo secolo, L'emergenza abitativa è purtroppo una realtà di questi anni e si accinge a diventare uno dei mali del prossimo futuro: un primo passo per fermare sul nascere questa calamità è quello di garantire ai cittadini il diritto alla proprietà della casa, Per questi motivi riteniamo opportuno creare un ente regionale che costruisca case e quartieri a misura d'uomo con soldi pubblici e che venda a prezzo di costo queste case a famiglie non proprietarie con la formula del mutuo sociale: ovvero una rata di mutuo senza interesse, una rata che non superi 1/5 delle entrate della famiglia, una rata che viene bloccata in caso di disoccupazione, una rata che non passa attraverso le banche. La legge definirà, dunque, la Costituzione di un ente regionale: l'istituto Regionale per il Mutuo Sociale (IRMS),che si occuperà di costruire nuovi quartieri con modelli di bioarchitettura tradizionale, a bassa densità abitativa e con tecniche innovative in materia di fonti energetiche rinnovabili. L'Istituto Regionale per il Mutuo Sociale dovrà utilizzare per la costruzione dei nuovi quartieri i terreni gratuiti del pubblico demanio. L'Istituto Regionale per il Mutuo Sociale, per la progettazione dei quartieri, non deve pagare famosi e costosi architetti, ma bandire prestigiosi concorsi fra giovani architetti e istituti universitari di architettura e urbanistica. In questo modo, l'istituto Regionale per il Mutuo Sociale non paga terreni, non paga concessioni e tasse e non paga progetti, abbattendo così i costi di costruzione in maniera radicale. Inoltre l'istituto Regionale per il Mutuo Sociale, in qualità di ente pubblico, non mira al profitto: questo permetterà di vendere le case costruite a reale prezzo di costo, calcolando esclusivamente materiali edili e manodopera. Il prezzo finale per una casa di 100mq costruita a queste condizioni, ad esempio, potrà essere di circa 80,000 euro, parlando di una bella casa, in palazzi bassi con massimo 5 nuclei familiari per palazzina, in quartieri costruiti nel verde, in quartieri costruiti attorno all'uomo, con rispetto per le esigenza comunitarie. Le case di questi quartieri devo essere assegnate a famiglie non proprietarie con la formula del mutuo sociale, che significa vendita a rate da parte dell'ente Istituto Regionale per il mutuo sociale alla famiglia che accede al mutuo. L'ente vende a prezzo di costo, ossia allo stesso prezzo che è stato pagato dall'ente per la costruzione, e senza interessi applicati alla rateizzazione. Come primo atto dell'assegnazione di un mutuo sociale le famiglie non ricevono denaro ma una casa di nuova costruzione.

H CITI,.111. Regione Umbria '111 111' Consiglio Regionale fu. Piazza Italia. 2-06121 PERUGIA Potranno accedere al mutuo sociale solo famiglie in CUi nessun componente del nucleo risulti proprietario di altro immobile. Visto il carattere permanente della formula del mutuo sociale possono accedere famiglie di cittadinanza comunitaria ed extracomunitaria, con ripartizione percentuale pari al 93% per le prime ed il 7% per le seconde: per entrambi i gruppi continueranno ad essere validi i parametri che definiscono attualmente le graduatorie, che saranno divise - dunque - in baso al principio di cittadinarlza e non solo su quello economico. La famiglia paga il mutuo sociale con una rata che non può superare 1/5 delle entrate economiche familiari. Se tutti i membri maggiorenni della famiglia risultano disoccupati la famiglia può dichiarare lo stato di totale disoccupazione ed il pagamento del mutuo viene interrotto senza che si perda il diritto di proprietà. La famiglia riprenderà il pagamento del mutuo quando tornerà ad avere introiti economici. La famiglia che dichiara lo stato di totale disoccupazione viene seguita costantemente da un'assistente sociale inviato dall' Istituto Regionale per il mutuo sociale. Le funzioni dell'assistente sociale sono di aiuto sociale mirate all'ottenimento di un nuovo lavoro ma anche di controllo. Qualora l'assistente sociale scopra che una componente della famiglia che dichiara totale disoccupazione in realtà lavora e dichiara il falso per non pagare il mutuo la famiglia in questione perderà il titolo di proprietà e la casa sarà assegnata ad un'altra famiglia. La proprietà della casa acquisita con mutuo sociale è vincolata: la casa non può essere rivenduta, affittata, messa a garanzia di un prestito o ipotecata. La casa ottenuta con mutuo sociale è quindi economicamente inerte e deve essere utilizzata esclusivamente come abitazione per la famiglia che ne è proprietaria. Non può essere quindi né pignorata né confiscata. Come definito dall'apposito articolo, l'istituto Regionale per il Mutuo Sociale si finanzia inizialmente utilizzando esclusivamente i fondi regionali a disposizione per l'emergenza abitativa, per le politiche di edilizia residenziale pubblica e i fondi europei specifici. Inuna seconda fase utilizzerà le entrate derivanti da i pagamenti mensili delle rate del mutuo sociale e le entrate derivanti dall'affitto dei locali commerciali dei nuovi quartieri. Si creerà in questa maniera un circolo finanziario che non necessità di continui finarlziamenti da parte dello Stato. Questo istituto potrà divenire realtà semplicemente modificando l'attuale disciplina delle funzioni ammirlistrative regionali e locali in materia di edilizia residenziale pubblica, con particolare riferimento alla Legge Regionale 23/2003ed alle competenze

"...',.1111 Regione Umbria TI!' Illl' Consiglio Regionale.,f.f.f., Tel. 075.576.3225- Fax 075.576.3241 delle ATER e dei Comuni. Ringraziamo per il progetto base di questa proposta di legge, applicabile in tutte le Regioni d'italia, messoci a disposizione dal "Coordinamento Nazionale per il Mutuo Sociale", ora "Casa Pound Italia", a partire dal quale abbiamo poi modificato alcuni punti, in favore di una maggiore congruenza alla realtà locale umbra ed alla nostra visione di sostenibilità del progetto.

111. Il I. Regione Umbria 111 1Il ConsiglioRegionale c.l.l.l.. Piazza Italia, 2 ~06121 PERUGIA Articolo 1 (Finalità della legge) 1. La presente legge è istitutiva dei Dipartimenti Regionali per il Mutuo Sociale, dipartimenti dotati di propria autonomia da inserirsi all'interno delle Aziende Territoriali per l'edilizia Residenziale Pubblica, da qui ATER, secondo quanto disposto dalla LR 23/03, art. 1 comma 5, con specifiche funzioni atte a garantire la realizzazione e la vendita, con la formula del "mutuo sociale", di manufatti di edilizia residenziale pubblica destinata all'assistenza abitativa. 2. Intende altresì affermare il principio in base al quale tutto il patrimonio immobiliare destinato all' assistenza abitati va, deve entrare nella sfera della proprietà dei legittimi assegnatari, attraverso assegnazioni, per gli stabili di nuova costruzione, ovvero attraverso cessloill,così come disposto dall' art. 6, con la formula del "mutuo sociale". Articolo 2 (Principi) 1. I Dipartimenti Regionali per il Mutuo Sociale, da qui dipartimenti, hanno lo scopo di garantire il diritto alla proprietà della casa a tutti i coloro i quali siano in possesso dei requisiti soggettivi prescritti dalla LR 23/03, art. 29 comma 1. Le funzioni genericamente assegnate alle ATER dalla LR 11/02 art. 4, comma 1, lettera a, b, c, d, f, h e dalla LR 23/03 art. 36, comma 1, 3 e 4 devono intendersi trasferite ai rispettivi dipartimenti. 2. I quartieri di nuova costruzione dovranno rispondere a criteri di bioarchitettura tradizionale, a bassa densità abitativa, con tecniche innovative in materia di fonti energetiche rinnovabili e spazi comuni da destinare ad aree verdi attrezzate fruibili dagli abitanti, progettati da giovani architetti che presenteranno i propri progetti in un apposito concorso indetto dalla Regione.

1.111.IU[ Regione Umbria IlL.111',n ConsiglioRegionale Articolo 3 (Funzioni e compiti) 1. l dipartimenti hanno la specifica funzione di attuare le indicazioni ricevute dai comuni, così come recepite ai sensi della LR 23/03art 14, comma 4, lettera a, attraverso l'edificazione di quartieri, nel rispetto di quanto disposto dal piano urbanistico, e secondo i principi di cui all'art 19, comma 1. 2. A tal fine si prevede l'autonomia finanziaria, di bilancio e gestionale rispetto ai rispettivi ATER di appartenenza. Tutti i beni demaniali trasferiti alla Regione, dovranno annualmente essere iscritti nello stato patrimoniale dei dipartimenti, con la legge di bilancio regionale. Stessa sorte spetta al fondo regionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione, ex LR 23/03art 14, comma 2 e nota, in ragione non inferiore ai due terzi. Ai dipartimenti è concessa facoltà di reperire fondi anche dal mercato privato ovvero da aziende pubbliche, per mezzo di convenzioni, sponsorizzazioni ed analoghe formule contrattuali, secondo la logica dell'integrazione tra settori pubblico e privato. 3. Le procedure di evidenza pubblica di cui alla LR 23/03,art 25, comma 3 e 4, dovranno costituire, per le aziende appaltatrici, semplice prestazione di servizi. In nessun caso gli aggiudicatari del bando entrano in possesso del manufatto edile, che invece è iscritto nell' attivo patrimoniale del dipartimento. La procedura di aggiudicazione non potrà prevedere ribassi, in quanto il valore del manufatto dovrà coincidere con il suo prezzo di costo - calcolato sulla base di costo di materiali di qualità e di mano d'opera qualificata - e dovrà tener conto unicamente della rispondenza del progetto ai principi di cui all'art 2, della capacità realizzativa e innovativa dell'impresa, dell'impatto occupazionale e ambientale e di altri criteri stabiliti di volta in volta. Al termine della costruzione, di tutti i locali commerciali individuati dal progetto, verranno assegnati con il vincolo della destinazione stabilita, in sede di aggiudicazione, secondo le indicazioni del comune su cui l'immobile insiste.

111 LUI Regione Umbria ]]1 Il I Consiglio Regionale :J.'.' " Palazzo Cesaron! Tel. 075.576.3225. Fax 075.576.3241 Articolo 4 (Mutuo Sociale) 1. Le competenze dei comuni e degli ATER - LR 23/03 art. 15 comma 2 ed art. 25, comma 2 e 4 - restano invariate. La formula dell' assegnazione subisce invece una radicale modificazione, in quanto, secondo il disposto dell' art. 2, configurata come vero e proprio passaggio di proprietà. 2. La rata mensile versata dagli assegnatari rappresenta una quota, in nessun caso superiore ad un quinto del reddito del nucleo assegnatario, secondo la configurazione prevista dalla LR 23/03, art. 29, comma 4, del totale del debito - calcolato aggiungendo al costo di costruzione dell'alloggio la quota interessi sulla base del tasso ufficiale annualmente adeguato, ripartito secondo piani di ammortamento "personalizzati", appunto, sulla base del reddito familiare e, se necessario, rimodulato secondo le variazioni di reddito disponibile. 3. Se tutti i membri maggiorenni del nucleo familiare risultano disoccupati, la famiglia può dichiarare lo stato di "totale disoccupazione" ed il pagamento delle rate viene sospeso senza che si perda il diritto di proprietà. La famiglia riprenderà il pagamento delle rate quando tornerà ad avere introiti economici. 4. Estinto il finanziamento, il novantacinque per cento dell' alloggio entra nella piena disponibilità della famiglia assegnataria; il restante cinque per cento resta di proprietà del dipartimento, il quale provvede ad iscriverlo in bilancio quale attività patrimoniale indisponibile. La quota di proprietà del dipartimento tuttavia costituisce vincolo nei confronti degli assegnatari, i quali, in alcun modo, possono alienare, affittare, concedere, a qualsiasi titolo, prestare in garanzia o ipotecare 1'immobile a terzi. 5. L'immobile ottenuto con la formula del mutuo sociale è economicamente inerte. I successivi passaggi che caratterizzeranno la vita del bene saranno sempre soggetti a verifica da parte del dipartimento, secondo quanto disposto dal regolamento attuativo.

~'11,'1 111 Regione Umbria 1I1 1 n'consiglio Regionale IlL Piazza Italia. 2 ' 06121 PERUGIA Articolo 5 (Requisiti soggettivi per l'accesso) 1. Per i requisiti soggettivi vale quanto disposto dalla LR 23/03, agli artt. 29,31 e 39, fatte salve alcune modifiche: a) l'art. 29, comma 1, lettera a, va integrato con l'espressa previsione che la residenza anagrafica debba ricadere all'interno del territorio regionale. b) l'art. 29, comma 1, lettera b, va modificato come segue: "Cittadinanza di altro Stato, possesso di regolare permesso di soggiorno da almeno cinque anni e residenza o attività lavorativa, nel comune o nell' ambito territoriale a cui si riferisce il bando di concorso, da almeno cinque anni" c) l'art. 29, comma 1, lettera d), va integrato con un'altra figura: quella dell'intestatario di mutuo ipotecario, destinato all'acquisto della prima casa, titolare di unico rapporto di lavoro a tempo determinato. d) all'art. 31 va aggiunto il comma 3 con dicitura: "Ripartizione degli alloggi disponibili ai cittadini non italiani in quantità non inferiore al 7% della disponibilità totale". e) all'art. 31 va aggiunto il comma 4 con dicitura: "1 criteri per la formazione della graduatoria per gli alloggi determinati dal comma 3 seguono la stessa procedura di quelli al comma 1". f) all'art. 39, comma 1, la lettera f) viene integralmente sostituita con la dicitura "mancato pagamento della quota di mutuo sociale in presenza di introiti economici accertati". Articolo 6 (Alienazione del patrimonio immobiliare regionale) L'intero patrimonio immobiliare, attualmente disponibile nel patrimonio della Regione ovvero delle ATER,deve essere alienato, secondo i piani disposti dalla LR 23/03 art. 45 e successive modificazioni, con la formula del mutuo sociale, ai legittimi assegnatari. il prezzo di vendita sarà calcolato decurtando dal valore dell'immobile, l'ammontare di quanto già versato a titolo di canone. L'importo eventualmente residuo, sarà ripartito in rate mensili secondo il meccanismo previsto dall' art. 4, comma 1.

'Tl~l: illlo! Regione Umbria lui! (]lll Consiglio Regionale,~~,~,~_, ~ J Articolo 7 (Vigilanza e controlli) 1. I dipartimenti sono sottoposte alla vigilanza della Giunta regionale, al fine di verificare 1'efficienza, la produttività e il raggiungimento delle finalità istituzionali. In caso di impossibilità di funzionamento, di gravi irregolarità e di reiterate violazioni di norme di legge e di regolamenti, ovvero nel caso di rilevanti perdite derivanti dalla gestione dell' Azienda, accertate dall' organo di vigilanza, il Consiglio di amministrazione può essere sciolto con decreto del Presidente della Regione, il quale nomina un Commissario straordinario per la gestione provvisoria. 2. La Giunta regionale esercita il controllo sui seguenti atti: a) il bilancio preventivo e il conto consuntivo; b) le modifiche statutarie; c) Il funzionamento dei regolamenti di cui all'arto 4. 3. La Giunta regionale può disporre ispezioni per accertare la regolarità della gestione anche in relazione ad atti non soggetti a controllo. A tal fine le aziende sono tenute a mettere a disposizione degli incaricati dell'ispezione tutti i documenti per lo svolgimento della funzione. Perugia, 30 settembre 2008 Il Consigliere regionale (Gruppo Misto)