Waste Recycling S.p.a Impianto Via Malpasso Comune di Castelfranco di Sotto PISA Aggiornamento Atto di AIA IL DIRIGENTE

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1 Istituzione dei Comuni per il governo dell area vasta Scuole, Strade e Sistemi di trasporto, Territorio e Ambiente Gestione associata di servizi e assistenza ai Comuni SERVIZIO AMBIENTE Proposta nr Del 16/12/2014 Determinazione nr Del 16/12/2014 Oggetto: Waste Recycling S.p.a Impianto Via Malpasso Comune di Castelfranco di Sotto PISA Aggiornamento Atto di AIA IL DIRIGENTE Visto il Decreto legislativo 152/2006 e s.m.i. parte seconda titolo III bis relativo all'autorizzazione integrata ambientale. Vista la Legge regionale 12 febbraio 2010, n. 10 e smi Titolo IV bis L'autorizzazione integrata ambientale. Visti il D.M. 24/04/2008 Tariffe per istruttorie e controlli e la Del.G.R.T. del 18/10/2010 n. 885 contenente le linee guida per l'individuazione delle modifiche sostanziali e l'adeguamento ed integrazione delle tariffe da applicare ai sensi del comma 4, art. 9 del Decreto Ministeriale 24 aprile Viste le norme vigenti di settore e in materia di tutela dell ambiente dagli inquinamenti di seguito riportate: 1.la Parte Terza del D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 e s.m.i. "Norme in materia ambientale" riguardante le norme di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche, la Legge Regionale 31/05/2006, n. 20 ess.mm.ii. Norme per la tutela delle acque dall'inquinamento e il Regolamento Regionale n. 46/R (D.P.G.R. 08/09/2008) Regolamento di attuazione della legge regionale 31 maggio 2006, n.20, pubblicato sul BURT in data 17/09/2008; 2.la Parte Quarta del D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 e s.m.i. "Norme in materia ambientale" riguardante le norme di Gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati; 3.la Parte Quinta del D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 e s.m.i. "Norme in materia ambientale" riguardante le norme di tutela dell'aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera. Provincia di Pisa - Determinazione n del 16/12/2014

2 Visti il D.lgs 46/2014 che ha aggiornato la parte seconda titolo III bis il D.lgs 152/2006 e smi relativa all'autorizzazione integrata ambientale e la circolare del Ministero dell'ambiente prot. n. del 27/10/2014, in cui sono forniti i primi indirizzi per l'uniforme applicazione sul territorio nazionale della disciplina in materia di prevenzione e riduzione integrata dell'inquinamento (IPPC) a seguito dell'entrata in vigore del citato decreto. Premesso che la Società Waste Recycling S.p.A. è titolare dell Autorizzazione Integrata Ambientale (di seguito indicata come A.I.A.) rilasciata con D.D. della Provincia di Pisa n del 06/08/2009, così come aggiornata ed integrata da successive determinazioni della Provincia di Pisa, relativamente alle attività IPPC Codici 5.1 e 5.3 per il proprio impianto chimico-fisico e biologico per il trattamento di rifiuti pericolosi e non pericolosi, sito nel Comune di Castelfranco di Sotto in Via Malpasso n. 63/65. Premesso che la sopra citata D.D. n del 06/08/2009 è stata aggiornata e modificata con i seguenti atti D.D. n. 301/2010, D.D. n. 2041/2010, D.D. n. 3053/2010, D.D. n. 3688/2010, D.D. n. 4925/2010, D.D. n. 336/2011, D.D. n. 2627/2011, D.D. n. 3532/2011, D.D. n. 330/2012, D.D. n. 1480/2012, D.D. n. 2027/2013, D.D. n. 2047/2013, prot. n del 28/11/2013. Preso atto che la Società Waste Recycling S.p.A.: con nota prot. n del 29/11/2013 ha inviato i risultati del monitoraggio effettuato a seguito degli interventi di miglioramento sul depuratore biologico (copertura e aspirazione del sistema delle vasche di denitrificazione), in ottemperanza a quanto prescritto nella D.D. n. 2027/2013 con richiesta di modifica del quadro emissivo; con nota prot. n del 30/05/2014 ha trasmesso la documentazione riguardante il progetto definitivo di miglioramento della sezione chimico-fisica, già approvato in via preliminare con D.D. n.1480/2012 e n. 2047/2013; con nota prot. n del 20/02/2014 ha inoltrato la valutazione di impatto acustico in ottemperanza alla D.D. n. 3452/2009 e smi. Preso atto che in data 23/06/2014 si è svolta la riunione della Conferenza dei Servizi per la valutazione di quanto sopra riportato ed il cui verbale è agli atti di questa Amministrazione. Tenuto conto che la Conferenza dei Servizi nella riunione del 23/06/2014 si è espressa favorevolmente come riportato integralmente nel verbale agli atti di questa Amministrazione. Tenuto conto della seguente documentazione volontariamente inviata dalla Società Waste Recycling S.p.A. a seguito della Conferenza dei Servizi, nota prot. n del 02/07/2014, in cui sono stati dati chiarimenti riguardo alle operazioni di gestione del nuovo trattamento emissioni in atmosfera in caso di guasto o manutenzione programmata al combustore, e sulla quale Arpat ha espresso parere favorevole. Considerate inoltre le note trasmesse dalla Società Waste Recycling S.p.A. prot. n del 23/09/2014, in cui, tra l'altro, sono state fornite precisazioni in merito alla destinazione dei rifiuti in ingresso, suddivisa per CER e la nota prot. n del 18/11/2014 in cui è richiesto, tra l'altro, l'aggiornamento di alcune frequenze di monitoraggio del PMeC. Considerato infine il rapporto rapporto istruttorio, allegato al presente atto per farne parte integrante e

3 sostanziale (Allegato A comprensivo dell'allegato A sub-1), che tiene conto delle decisioni della Conferenza dei Servizi del 23/06/2012, delle richieste di aggiornamento inoltrate successivamente dalla Società Waste Recycling S.p.A. e della necessaria revisione delle prescrizioni riportate nella determinazione di A.I.A. n. 3452/2009 e smi alla luce delle modifiche impiantistiche oggetto del presente atto. Ritenuto opportuno procedere, per quanto sopra, all'aggiornamento dell'atto di A.I.A. in essere per lo stabilimento della Società Waste Recycling S.p.A. sito nel Comune di Castelfranco di Sotto in Via Malpasso n. 63/65 con le prescrizioni riportate nel rapporto rapporto istruttorio, allegato al presente atto per farne parte integrante e sostanziale (Allegato A comprensivo dell'allegato A sub-1) e nell'allegato B (elenco codici CER), allegato al presente atto per farne parte integrante e sostanziale. Accertata la propria competenza ai sensi dell'art. 107 del T.U. n 267 del sull'ordinamento degli Enti Locali e dell art del Regolamento degli Uffici e dei Servizi di questo Ente. DETERMINA 1)Di autorizzare la Società Waste Recycling S.p.A., per lo stabilimento sito nel Comune di Castelfranco di Sotto in Via Malpasso n. 63/65, alla realizzazione e all'esercizio della nuova sezione di trattamento chimicofisico, consistente in impianto di distillazione e concentrazione, di rifiuti pericolosi e non pericolosi, come descritta nei documenti tecnici agli atti di questa amministrazione e sommariamente riportata nell'allegato A al presente atto, con le prescrizioni di cui al paragrafo 3 Conclusioni dell'allegato A (comprensivo dell'allegato A sub-1) e dell'allegato B. 2)Di precisare che il presente atto aggiorna e sostituisce l'atto di AIA in essere, D.D. n. 3452/2009 e s.m.i., per le parti riportate negli Allegati A (comprensivo dell'allegato A sub-1) e B, il quale sarà in vigore a seguito della messa a regime delle modifiche impiantistiche approvate. 3)Di rigettare la richiesta della Società Waste Recycling S.p.A., relative alle nuove frequenze di monitoraggio di cui in premessa (prot. n del 18/11/2014) che saranno oggetto di successiva valutazione. 4)Di precisare che ai sensi del D.lgs 46/2014, la durata della autorizzazione integrata ambientale rilasciata alla Società Waste Recycling S.p.A. con D.D. n. 3452/2009 e s.m.i. avrà validità pari a 12 anni complessivi a partire dalla data di emissione della polizza fidejiussoria n F del 24/07/2009 in essere stipulata con la Società Finworld S.p.A.e dunque la validità dell'autorizzazione sarà prorogata al 27/07/2021, a condizione che, entro il termine ultimo del 24/7/2015, sia adeguata la citata polizza fidejussoria. 5)Di precisare che ai sensi del D.lgs 46/2014 l'autorità competente ha la facoltà di eseguire un riesame dell'autorizzazione integrata ambientale nel periodo di validità dell'autorizzazione stessa. 6)Di stabilire che il presente provvedimento sia sempre custodito, anche in copia, presso l'impianto. 7)Di precisare che copia del presente provvedimento e dei dati relativi ai controlli richiesti saranno messi a disposizione del pubblico per la consultazione presso gli uffici del Servizio Ambiente della Provincia di Pisa. 8)Di precisare che, ai sensi del Decreto Ministeriale 24 aprile 2008 e Del.G.R.T. del 18/10/2010 n. 885, la Società Waste Recycling S.p.A. dovrà provvedere, entro 30 giorni dall inoltro del presente atto al versamento, alla Provincia di Pisa, della cifra di 2000 euro a titolo degli oneri istruttori dovuti per l aggiornamento dell atto di A.I.A. D.D. n. 3452/2009 e s.m.i. 9)Di inviare copia conforme del presente atto alla Società Waste Recycling S.p.A., con sede legale in via Lancioni 2 nel Comune di Santa Croce sull'arno (Pisa). Provincia di Pisa - Determinazione n del 16/12/2014

4 10)Di inviare la presente determinazione al Comune di Castelfranco di Sotto, ad Arpat di Pisa, alla USL11- Empoli. 11)Di dare atto che, salvo specifiche disposizioni normative speciali, contro il presente provvedimento possono essere proposte le azioni innanzi al TAR Toscana ai sensi del Decreto Legislativo 2 luglio 2010 n 104 Attuazione dell art. 44 della legge 18 giugno 2009, n 69 recante delega al Governo per il riordino del processo amministrativo, nei termini e nei modi in esso previsti; può essere altresì proposto Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, per soli motivi di legittimità, entro 120 giorni dalla data di scadenza della pubblicazione. 12) Di precisare, in ottemperanza di quanto prescritto all'articolo 5 comma 3 della L.241/90 e smi, che: il Servizio Ambiente della Provincia di Pisa, con sede in via Nenni 30 Pisa, è il Servizio Responsabile del procedimento di cui al presente provvedimento amministrativo; la Dott.ssa. Laura Pioli è la responsabile del procedimento di cui all'oggetto; gli atti relativi al presente procedimento sono disponibili in visione presso l U.O. A.I.A.-V.I.A. del Servizio Ambiente della Provincia di Pisa con sede in Via Nenni, 30. IL DIRIGENTE Laura Pioli Ai sensi dell'art. 124, comma 1 T.U. Enti locali il presente provvedimento è in pubblicazione all'albo pretorio informatico per 15 giorni consecutivi dal 17/12/2014 al 01/01/2015. IL RESPONSABILE Luisa Bertelli L'atto è sottoscritto digitalmente ai sensi del Dlgs n. 10/2002 e del T.U. n. 445/2000

5 !"#$%&' RAPPORTO ISTRUTTORIO Società Waste Recycling S.p.A. Stabilimento di Castelfranco di Sotto Via Malpasso Aggiornamento Atto di AIA. 1. Premessa Nell'ambito della conferenza dei servizi del 23/06/2014 sono stati valutati i seguenti documenti inoltrati dalla Società Waste Recycling S.p.A: a. risultati del monitoraggio effettuato a seguito degli interventi di miglioramento sul depuratore biologico (copertura e aspirazione del sistema delle vasche di denitrificazione), in ottemperanza a quanto prescritto nella D.D. n. 2027/2013 e richiesta di modifica del quadro emissivo (prot. n del 29/11/2013); b. documentazione riguardante il progetto definitivo dell'impianto di distillazione (prot. n del 30/05/2014), già approvato in via preliminare con D.D. n.1480/2012 e n. 2047/2013; c. valutazione di impatto acustico trasmessa (prot. n del 20/02/2014) in ottemperanza alla D.D. n. 3452/2009 e smi. 2. Istruttoria Punto a. Collaudo interventi di adeguamento impianto biologico - Ottemperanza alle prescrizioni della D.D. n. 2027/2013. Richiesta di modifica del quadro emissivo. 1. Con la nota prot. n del 29/11/2013 sono trasmessi i risultati ottenuti dal monitoraggio, effettuato in ottemperanza a quanto disposto dalla D.D. n. 2027/2013, alle emissioni E3 e E4, installate presso il depuratore biologico, al fine di verificare il rispetto dei limiti emissivi a seguito della copertura e messa sotto aspirazione delle due vasche di denitrificazione e di pozzetti di trasferimento dei reflui. I risultati hanno mostrato il rispetto dei limiti di emissione in atmosfera imposti con il suddetto atto. 2. In ottemperanza a quanto disposto dalla D.D. n. 2027/2013, la Società Waste Recycling S.p.A. ha proposto i seguenti valori di set point dei parametri del processo: redox in vasca di equalizzazione: > -250mV valore medio nell'arco delle 24 ore e > -270mV valore medio orario (la sonda di rilevazione del redox in vasca di equalizzazione regola l'insufflazione di aria per evitare l'insorgere di condizioni anaerobiche); redox nelle vasche di denitrificazione: > -450mV valore medio nell'arco delle 24 ore e > -470mV valore medio orario (valore che consente un'efficace rimozione dei nitrati e dei nitriti utilizzando il carbonio facilmente biodegradabile in ingresso); ossigeno nelle vasche di ossidazione: >1mg/l valore medio nell'arco delle 24 ore e >0.9mg/l valore medio orario (valore sufficiente ad avere una buona efficacia di depurazione, associata all'assenza di maleodoranze, minimizzando i consumi energetici). 3. In ottemperanza a quanto disposto dalla D.D. n. 2027/2013, la Società Waste Recycling S.p.A. ha proposto gli stessi valori di set point delle torri di lavaggio fumi (E1, E2, E3, E4) già approvati con la D.D. n.2452/2006: stadio acido: ph < 3.5 valore medio nell'arco delle 24 ore e ph < 3.7 valore medio orario; stadio basico: ph > 10 valore medio nell'arco delle 24 ore e ph >9.8 valore medio orario; stadio ossidativo: redox > 500mV valore medio nell'arco delle 24 ore e redox > 480 valore medio orario. 4. Contestualmente nella stessa nota (prot. n del 29/11/2013) è richiesto un aggiornamento del quadro emissivo per i parametri H 2 S per le emissioni E1, E2, E3, E4 e NH 3 per l'emissione E4. Per il parametro H 2 S la Società richiede un limite di emissione pari a 5mg/Nm 3, stante i limiti della metodica ufficiale di prelievo e analitica per la rilevazione di concentrazioni così modeste. Pag. 1 di 7

6 !"#$%&' A riguardo il Gestore propone, per garantire l'efficienza degli impianti ed il contenimento delle emissioni, un aggiornamento del SGA con l'introduzione di appositi allarmi sui vari punti emissivi nonché il potenziamento del monitoraggio e controllo (dosaggio della soda regolato dal valore del ph e dalla concentrazione rilevata di H 2 S) del parametro H 2 S per le torri E3 e E4. Per il parametro NH 3 per l'emissione E4, Waste Recycling S.p.A. propone di allineare il limite previsto (attualmente 0,2mg/Nm 3 ) a quell 5. o previsto per gli altri punti emissivi dell'impianto (ossia 5mg/Nm 3 ) adducendo, vista l'esiguità del limite, problematiche di campionamento e a livello analitico analoghe a quelle riscontrate per il parametro H 2 S. Infine il Gestore sottolinea che un incremento del limite di concentrazione attuale dell'ammoniaca per E4 non comporta sostanziali differenze per l'impatto sull'ambiente, in quanto sempre da considerare scarsamente rilevante. Punto b. Modifica non sostanziale dell'aia in essere (D.D. n. 3452/2009 e s.m.i.): progetto di miglioramento della sezione chimico-fisica. Nella relazione tecnica, acquisita agli atti al prot. n del 30/05/2014, la Società Waste Recycling S.p.A. ha trasmesso, in ottemperanza alle D.D. n.1480/2012 e n.2047/2013, il progetto definitivo della sezione di distillazione per acque solventate a servizio dell'evaporatore a multiplo effetto, in cui sono specificati la caratterizzazione dei reflui da inoltrare alla sezione di distillazione, la portata attesa degli incondensabili in uscita dalla colonna di distillazione. In particolare il progetto prevede il potenziamento dell'attuale sezione chimico-fisica con l'introduzione degli impianti di distillazione e di concentrazione/cristallizzazione, corredati da idoneo sistema di abbattimento e sistema di monitoraggio in continuo per il parametro COT, al fine di poter trattare alcune tipologie di rifiuti, già autorizzate come codici CER nella determinazione di AIA, quali rifiuti i liquidi come le acque solventate, le emulsioni oleoserifiuti organici, le acque saline e oli e alcuni concentrati. La Società successivamente alla conferenza dei servizi ha depositato una procedura operativa finalizzata alla gestione delle situazioni di emergenza in caso di non funzionamento del sistema di abbattimento; tale procedura è stata oggetto di valutazione successiva da parte di Arpat. Di seguito è descritto sommariamente il progetto riportato nella documentazione agli atti: le acque solventate da trattare saranno stoccate in nuovi serbatoi di stoccaggio (TK3 e TK4, di capacità pari a 100m 3 ciascuno, collocati all'interno di un opportuno bacino di contenimento, a cui saranno inviate le acque solventate contenenti solventi clorurati in quantità <0,1%., TK: di capacità pari a 50m 3, collocato all'interno di un opportuno bacino di contenimento, a cui saranno inviate le acque solventate contenenti solventi clorurati in percentuale compresa tra 0,1-2%.); le acque contenenti solventi saranno trattate all'interno di una torre di distillazione prima dell'invio all'evaporatore a multiplo effetto. (La colonna di distillazione può trattare acque solventate con una concentrazione massima di solventi pari al 20% (solventi clorurati massimo 2%) con una portata idraulica di 4m 3 /h. La colonna opera a pressione atmosferica e a temperatura di circa 90 C ed utilizza vapore diretto a gorgogliamento sul fondo e vapore in un reboiler per aumentare la temperatura sul fondo della colonna stessa); i solventi in uscita dalla testa della colonna, condensati, saranno inviati a due nuovi serbatoi di stoccaggio (TK5 e TK7, di capacità pari a50m3 ciascuno. Il serbatoio TK5 sarà utilizzato per stoccare i solventi ottenuti dalla distillazione dei reflui contenuti nei serbatoi TK3 e TK4. Il serbatoio TK7 sarà utilizzato per stoccare i solventi ottenuti dalla distillazione dei reflui contenuti nel serbatoio TK6. Il serbatoio TK7 sarà utilizzato anche per stoccare solventi con concentrazione superiore al 20%, provenienti da operazioni di ritiro rifiuti in micro raccolta, che non saranno trattati ma solo travasati nel serbatoio, miscelandosi con quelli provenienti dalla testa della colonna di distillazione. A tal fine è prevista l'installazione di una nuova stazione di travaso al serbatoio TK7). I solventi saranno poi smaltiti presso impianti esterni per il recupero energetico; il refluo in uscita dalla coda della colonna di condensazione sarà inviato ai serbatoi TK1 e TK2, già esistenti e dedicati all alimentazione dell evaporazione a multiplo effetto, dove saranno trattate anche soluzioni saline o emulsioni oleose prive di solventi (come allo stato attuale); il distillato proveniente dall'evaporatore a multiplo effetto sarà inviato alla vasca di equalizzazione del comparto biologico (per il ciclo di depurazione biologica); Pag. 2 di 7

7 !"#$%&' il concentrato proveniente dall'evaporatore a multiplo effetto (tramite i serbatoi esistenti E2 per i reflui salini e 2C/3C per i reflui oleosi) sarà inviato in un nuovo impianto di concentrazione/cristallizzazione al fine di ridurre il volume del concentrato e favorire il recupero di alcune tip ologie. (E' proposto un concentratore raschiato a triplice effetto operante sotto vuoto e composto da tre virole verticali con scambiatore di riscaldamento incamiciato perimetralmente. I serbatoi 2C e 3C potranno essere utilizzati anche per scarichi di reflui oleosi con idrocarburi totali a concentrazione superiore al 20% (200000mg/l) fino ad un max del 70% di idrocarburi). In uscita dal concentratore/cristallizzatore sarà ottenuto due tipi di refluo a seconda se si trattano soluzioni oleose o saline ed in particolare un refluo liquido con una percentuale di acqua di circa il 15% per il concentrato oleoso da inviare al recupero energetico, mentre per il concentrato salino sarà ottenuto un prodotto solido da smaltire presso impianti di inertizzazione. Il distillato proveniente dal concentratore/cristallizzatore è inviato alla vasca di equalizzazione del comparto biologico (per il ciclo di depurazione biologica). E' stimata una riduzione di circa 1500t/anno di rifiuti verso impianti terzi; sarà prevista una modifica alle linee di aspirazione degli sfiati (riferimento Tavola F datata maggio 2014 agli atti) con convogliamento al trattamento ad umido in torre a doppio stadio (scrubber) solo deii flussi di aria caratterizzati dall'assenza di solventi (emissione identificata dalla sigla E1), mentre saranno convogliati tutti gli sfiati derivanti dai serbatoi di stoccaggio contenenti rifiuti solventati e le emissioni generate dalla sezione di trattamento solventi sopra descritta ad un nuovo impianto di abbattimento così costituito (emissione identificata dalla sigla E2): combustore di tipo rigenerativo (nuova apparecchiatura, dove al contatto con corpi ceramici opportunamente riscaldati sono abbattuti i solventi), sistema di abbattimento a secco (costituito in serie da una colonna di contatto tra l'aria da trattare e una miscela di calce e carboni attivi e da un filtro a maniche) e sezione di abbattimento a umido (costituita da un quench per il raffreddamento fumi con spruzzaggio in controcorrente della soluzione di abbattimento e da uno scrubber di lavaggio a singolo stadio con dosaggio di idrossido di sodio al 30% per abbattere eventuali tracce di HCl o HF, realizzato modificando lo scrubber esistente). Sul camino in uscita della linea di trattamento aria contenete solventi (punto di emissione E2) sarà installato un sistema di monitoraggio in continuo (SME) relativo al parametro COT. Considerato che l'area dell'impianto in oggetto è classificata nel PAI come area di pericolosità idraulica elevata P.I.3, calcolato il volume che i manufatti e gli impianti sottraggono all'acqua in caso di esondazione, la Società Waste Recycling S.p.A. propone un intervento compensativo con recuperare il suddetto volume mediante l'asportazione di 64m 3 di terreno da eseguire su porzione di terreno di proprietà mediante scarifica di 10cm. Per la suddetta modifica impiantistica la Ditta: 1. con riferimento alle emissioni in atmosfera, richiede la modifica del quadro emissivo. 2. riguardo i rifiuti in ingresso, richiede l'autorizzazione a trattare nuovi codici CER, appartenenti comunque a famiglie di codici già in autorizzazione, da trattare nella linea solventi, senza incremento del quantitativo massimo annuo da trattare. 3. dichiara che, con l'installazione del concentratore/cristallizzatore, i rifiuti in uscita si ridurranno a circa 600t/anno (anziché 1000t/anno) di concentrato oleoso, e a circa 1000t/anno di concentrato salino (anziché 2000t/anno). Con l'installazione della colonna di distillazione solventi è stimata una produzione di circa 1000t/anno di rifiuto costituito da solventi di scarto da avviare a recupero. 4. Dichiara che è previsto un incremento di consumo di acqua pari a 360m 3 /anno (300m 3 /anno per l'esercizio della colonna di distillazione e 60m 3 /anno per il concentratore). Tale consumo idrico aggiuntivo è soddisfatto prevalentemente dall'impianto a osmosi, che tratta utilizza l'acqua di scarico MBR senza ulteriori prelievi dai pozzi. 5. riguardo i consumi elettrici, precisa che è previsto un aumento di consumo elettrico pari a kWh/anno, dovuti all'esercizio dei nuovi impianti (colonna di distillazione, concentratore, combustore rigenerativo, dosatore calce/carboni attivi, filtro a secco, ventilatore a servizio scrubber E2 ). 6. Precisa che è previsto un aumento di consumo di metano pari a Nm 3 /anno, dovuti all'esercizio dei nuovi impianti (colonna di distillazione, concentratore, combustore rigenerativo). 7. Con riferimento alle emissioni sonore, Waste Recycling S.p.A. ritiene che la modifica in oggetto non incrementerà in modo significativo le attuali emissioni sonore dello stabilimento. E' comunque previsto l'alloggiamento dei componenti più rumorosi (combustore e i due aspiratori centrifughi connessi, compressore filtro Pag. 3 di 7

8 !"#$%&' a maniche, ventilatore a servizio scrubber E2) all'interno di strutture opportunamente insonorizzate. Inoltre è stata prevista l'esecuzione di verifiche acustiche strumentali ultimata la messa in esercizio dell'impianto. La società stima un tempo di realizzazione massimo di sei mesi dalla data di approvazione delle modifiche richieste. Punto c. Valutazione di impatto acustico trasmessa in ottemperanza alla D.D. n. 3452/2009 e smi. Con nota (prot. n del 20/02/2014), Waste Recycling S.p.A. ha trasmesso la valutazione di impatto acustico effettuata a seguito dei nuovi interventi migliorativi del processo. 3. Conclusioni Visti i pareri pervenuti e l'esito favorevole della conferenza dei servizi del 23/06/2014, di seguito le prescrizioni che aggiornano il quadro prescrittivo per l'impianto di cui trattasi: 1. Riguardo il punto a, sotto-punti 2 e 3 valori di set point di cui al paragrafo 2, la Società dovrà rispettare i seguenti set-point : redox in vasca di equalizzazione: > -250mV valore medio orario ; redox nelle vasche di denitrificazione: > -450mV valore medio orario; ossigeno nelle vasche di ossidazione: >2 mg/l valore medio orario per le torri di lavaggio fumi (E1, E2, E3, E4) già approvati con la D.D. n.2452/2006: stadio acido: ph < 3.5 valore medio orario; stadio basico: ph > 10 valore medio orario; stadio ossidativo: redox > 500mV valore medio orario. 2. Riguardo il punto a, sotto-punti 1 e 4 modifica del quadro emissivo di cui al paragrafo 2, viene fissato come limite del parametro H 2 S il valore di 5mg/Nm 3 per le emissioni E1, E2, E3, E4, mentre viene fissato a 5 mg/nm 3 il valore limite per il parametro NH 3 all'emissione E4; pertanto viene aggiornato il quadro emissivo così come riportato nella Tabella A-ter dell'allegato A sub-1, che va a sostituire la Tabella A-bis dell'allegato A della D.D. n. 3688/2010 che ha modificato e aggiornato la D.D. n. 3452/2009 e smi. 3. Entro il 30 giorni dal ricevimento del presente documento dovrà essere effettuato, così come proposto dal Gestore, l'aggiornamento del SGA che tenga conto dell'introduzione di appositi allarmi sui vari punti emissivi nonché del potenziamento del monitoraggio e controllo (dosaggio della soda regolato dal valore del ph e dalla concentrazione rilevata di H 2 S) del parametro H 2 S per le torri E3 e E4. 4. Con riferimento al punto b progetto di miglioramento della sezione chimico-fisica di cui al paragrafo 2, di seguito le prescrizioni che la ditta dovrà rispettare: a) si prende atto dell'aggiornamento dello schema a blocchi dell'impianto di trattamento rifiuti liquidi revisione settembre 2014 e dello schema a blocchi della sezione a servizio dell'evaporatore nella configurazione futura revisione maggio 2014, agli atti e riportati in allegato sub -2; b) dovranno essere comunicate alla Provincia di Pisa e ad Arpat la data di inizio e di fine lavori per la realizzazione del progetto definitivo relativo alla sezione di trattamento chimico-fisico e relativo impianto di abbattimento e monitoraggio delle emissioni proposto da Waste Recycling S.p.A ; c) contestualmente alla comunicazione di inizio lavori, dovranno essere trasmessi i documenti esecutivi di tutti i nuovi impianti installati (planimetrie, prospetti, P&I), nonché le modalità del collaudo funzionale che si intende seguire. Si precisa che dovrà essere previsto (e dovrà essere evidenziato nella documentazione) un punto di prelievo delle emissioni in atmosfera nel tratto di collegamento tra l'emissione derivante dalla colonna di distillazione e il sistema di abbattimento. Pag. 4 di 7

9 !"#$%&' d) entro 30 giorni da ricevimento del presente dovranno essere trasmessi alla Provincia di Pisa e ad Arpat, le tabelle aggiornate del PMeC, di cui al punto 6 dell'allegato A della D.D. 3452/2009 e smi, alla luce delle modifiche impiantistiche occorse. Inoltre, a seguito della messa a regime delle modifiche impiantistiche sopra descritte, dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni: e) tenuto conto delle modifiche impiantistiche di miglioramento della sezione di depurazione chimico-fisica in oggetto, dovranno essere rispettati i limiti di accettabilità dei rifiuti in ingresso all'impianto, e destinati alle quattro sezioni di trattamento riportati, nella Tabella tris del sub-1, che va a sostituire la Tabella 2.4.1bis di cui alla D.D. n. 1480/2012, così come successivamente integrata (nota della Provincia di Pisa prot. n del 28/11/2013). Pertanto i reflui in uscita dai vari serbatoi di stoccaggio (TK3, TK4, TK6, TK1, TK2, E1, E2, 2C, 3C, 4C, 5C, 6C, 7C, 1F, 2F) e destinati alle varie sezioni di trattamento (impianto chimico-fisico continuo-discontinuo e disidratazione, distillazione, evaporazione, concentrazione/cristallizzazione) dovranno rispettare i suddetti limiti (Tabella tris del sub-1); f) ai fini dell'esercizio della nuova sezione di trattamento chimico-fisico, dovranno essere predisposti ed opportunamente etichettati punti di campionamento su tutte le linee in uscita dal trattamento chimicofisico e dirette alla vasca di equalizzazione. La Ditta dovrà inoltrare alla Provincia di Pisa e ad Arpat la planimetria con evidenziato il posizionamento di tali punti prima della messa in esercizio della nuova sezione approvata. g) tenuto conto delle caratteristiche dell'impianto biologico, ogni linea in uscita dal trattamento chimico-fisico e inviata alla vasca di equalizzazione (ossia le condense in uscita dell'evaporatore, quelle dal concentratore e le acque pre-trattate in uscita da impianto chimico-fisico) dovrà rispettare i limiti di accettabilità riportati nella Tabella bis del sub-1, che va a sostituire la Tabella come completata dalla Tab. 5.1.c dell'allegato A della D.D. 3452/2009 così come successivamente modificata (anche a seguito della nota della Provincia di Pisa prot. n del 28/11/2013); h) in ragione di quanto comunicato nella nota inviata da AIT (prot. n del 20/02/2014) in merito alle fognature nere industriali dei Comuni di Santa Croce sull'arno e di Castelfranco di Sotto, acquisite dal Consorzio Depuratore di Santa Croce sull'arno, i limiti allo scarico riportati nella Tab.5.1.b-tris del sub-1 sono da intendersi come limiti che la ditta dovrà rispettare in accordo con il contratto stipulato con il Consorzio Depuratore di Santa Croce sull'arno, soggetto privato proprietario delle fognature e non più prescrittivi a norma di legge, ma limiti da rispettare per il corretto funzionamento dell'impianto oggetto di AIA; i) eventuali nuove condizioni contrattuali con il Consorzio Depuratore Aquarno collegate ai limiti allo scarico dovranno essere preventivamente comunicate alla Provincia di Pisa ai fini dell'approvazione; j) con riferimento agli scarichi idrici, entro 30 giorni dal ricevimento del presente documento dovrà essere trasmesso alla Provincia di Pisa e ad Arpat il contratto definitivo tra Waste Recycling S.p.A. e il Consorzio Aquarno S.p.A. k) Infine, a seguito della messa a regime delle modifiche impiantistiche sopra descritte, potranno essere trattati presso l'impianto di trattamento chimico fisico e biologico esistente anche i rifiuti identificati dai seguenti codici CER: Pag. 5 di 7

10 !"#$%&' Con riferimento alle emissioni in atmosfera, a seguito della messa a regime delle modifiche impiantistiche sopra descritte di seguito l'aggiornamento di tutte le prescrizioni in essere: l) dovranno essere rispettati i limiti emissivi riportati nel quadro emissivo di Tabella. A-tris con il monitoraggio indicato nella Tab. A-ter e nella Tab. 3-bis, riportate nel sub-1, che sostituiscono rispettivamente la Tabella a pag. 19 e la Tabella 3 dell'allegato A della D.D. 3452/2009, e s.m.i. e con le prescrizioni di seguito indicate; m) almeno quindici giorni prima di attivare le emissioni in atmosfera nella configurazione produttiva modificata, la Ditta dovrà comunicare, ai sensi dell'art. 269 comma 6 del D.Lgs 152/06, al Servizio Ambiente della Provincia di Pisa e al Dipartimento Provinciale di ARPAT di Pisa la data di messa in esercizio e quella di messa a regime degli impianti. In considerazione della tipologia di impianti, il periodo tra messa in esercizio e messa a regime degli impianti non potrà superare i 40 giorni. n) Nei dieci giorni successivi alla data di messa a regime indicata, dovrà essere eseguita un'analisi sui punti emissivi E2 ed E1 per verificare il rispetto dei limiti emissivi dei parametri riportati nel quadro riassunto in Tab. A-ter. I risultati del monitoraggio dovranno essere inoltrati a questa Amministrazione e ad ARPAT appena disponibili e comunque non oltre 90 giorni dal campionamento. o) Considerata l'installazione, per l'emissione E2, di un sistema di monitoraggio in continuo per il parametro COT, e tenuto conto delle modifiche impiantistiche in oggetto, dovrà essere previsto, con l'avvio della messa a regime di cui ai punti precedenti, un periodo di sei mesi durante il quale dovranno essere effettuate anche analisi in discontinuo allo scopo sia di mettere a punto il sistema di monitoraggio sia di verificare l'efficienza del sistema di abbattimento. In particolare, dovrà essere effettuata una campagna di controllo con analisi mensili discontinue del parametro COT sulla corrente emissiva in ingresso e in uscita al combustore rigenerativo, i cui risultati dovranno essere inviati alla Provincia di Pisa e ad ARPAT. Le date di analisi in discontinuo dovranno essere comunicate alla Provincia di Pisa e ad Arpat con un preavviso di almeno 7 giorni. p) Lo SME dovrà essere implementato e gestito conformemente a quanto disposto all'allegato VI alla Parte V del D.lgs 152/06 e s.m.i. con particolare riferimento a quanto specificato ai punti 2.4 (disponibilità di almeno 80% dati su base mensile), 2.5 (modalità effettuazione analisi discontinue), 2.8 (obbligo di registrazione). q) Entro 30 giorni dalla messa a punto dello SME, dovrà essere depositato alla Provincia di Pisa e ad ARPAT il manuale di gestione del sistema di monitoraggio in continuo contente, in particolare: (a) caratteristiche generali dell'impianto; (b) sistema di monitoraggio in continuo (ad es. modalità di campionamento, configurazione del sistema, certificazione degli analizzatori,...); (c) acquisizione ed elaborazione dati; (d) gestione del S.M.E.; (e) archiviazione e trasmissione dati (ad es. tarature, manutenzione, procedure da adottarsi in caso di anomalie o di malfunzionamenti del S.M.E.,...); (f) procedure di gestione dell'impianto durante tutti gli stati caratteristici (servizio regolare, accensione, spegnimento, fuori servizio per manutenzione, fuori servizio per fermata, fuori servizio per guasto). In particolare devono essere evidenziate le verifiche che sono seguite, in caso di dati anomali e di superi dei parametri monitorati, per determinare la causa dell'anomalia (se di processo/malfunzionamento del sistema di abbattimento o se determinata da un guasto strumentale del sistema di controllo stesso), devono essere specificate le procedure previste in funzione della causa dell'anomalia/fuori controllo. In caso di guasto strumentale del sistema di controllo, devono essere inoltre riportare le procedure relative all effettuazione di misure alternative r) Dopo la messa a punto dello S.M.E. e sino all'approvazione del manuale di gestione, dovrà essere rispettato il quadro emissivo riportato nella tabella A-ter del sub-1 con monitoraggio discontinuo semestrale per il parametro COT dell'emissione E2 e prendendo come valore limite di riferimento il valore Pag. 6 di 7

11 !"#$%&' limite di emissione orario. s) Approvato il manuale di gestione, e dunque in condizioni di esercizio stazionario del sistema di monitoraggio in continuo per l'emissione E2, dovrà essere rispettato il quadro emissivo riportato nella tabella A-ter allegata con monitoraggio in continuo per il parametro COT per l'emissione E2. t) Per tutti i parametri monitorati in discontinuo, in caso di supero dei valori limite devono essere prese tutte le misure urgenti per rientrare nei valori incluso l'interruzione della attività. Almeno annualmente le strumentazioni devono essere sottoposte alla procedura di taratura come previsto nel medesimo allegato VI alla parte quinta del D.Lgs 152/06. Dopo l'approvazione manuale di gestione e quindi in condizioni di monitoraggio in continuo delle emissioni del parametro di E2, dovranno essere rispettate le procedure prescritte nell'allegato VI ed esplicitate nello stesso manuale di gestione. u) I sistemi di monitoraggio in continuo dovranno essere mantenuti in perfette condizioni di operatività al fine di avere rilevazioni sempre accurate e precise mediante il programma di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria e preventiva e di taratura periodica. v) Ai sensi dell'allegato VI del D.Lgs. 152/2006 Parte V punto 2.5, qualora il Gestore preveda che le misure in continuo di uno o più inquinanti non possano essere effettuate o registrate per periodi superiori a 48 h continuative, deve tempestivamente darne comunicazione tramite posta elettronica certificata alla Provincia, ad ARPAT e all'asl 11 Zona Valdarno indicando le cause dell'inconveniente e le tempistiche previste per il ripristino. Successivamente dovrà essere comunicato il ripristino del sistema di monitoraggio in continuo. w) In regime di funzionamento del monitoraggio in continuo, per nessun motivo, in caso di superamento dei valori limite di emissione dei parametri di E2, l'impianto potrà continuare a funzionare per più di quattro ore consecutive; inoltre, la durata cumulativa del funzionamento in tali condizioni in un anno dovrà essere inferiore a sessanta ore. Il Gestore dovrà fornire con periodicità mensile ed annuale un report dei periodi di avviamento e arresto degli impianti. Per quanto non espressamente indicato nel presente atto, si devono seguire le indicazioni di cui all'allegato VI alla parte quinta del D.Lgs 152/2006 s.m.i. in riferimento ai sistemi di monitoraggio in continuo. I dati di segnale registrati elettronicamente dovranno essere conservati anche nel formato originale non elaborato (ad es. estensione file.raw) in modo da poter eventualmente verificare informaticamente la corretta corrispondenza dei dati processati con il segnale strumentale. x) Dovrà essere rispettata la procedura operativa finalizzata alla gestione delle situazione critiche di funzionamento del sistema di monitoraggio in continuo agli atti. y) riguardo le emissioni sonore, entro un mese dalla messa a regime della modifica in oggetto, dovrà essere effettuato un monitoraggio acustico strumentale presso le postazioni più critiche allo scopo di confermare il rispetto dei limiti acustici emissivi. 5. Con riferimento al punto c di cui al paragrafo 2, Dai risultati dei rilevamenti fonometrici eseguiti, emerge il rispetto dei limiti stabiliti dal D.P.C.M. 14/11/97 a condizione che sia effettuata una periodica manutenzione degli impianti e delle apparecchiature così da garantire il mantenimento delle condizioni esistenti al momento dei rilievi. Pag. 7 di 7

12 ALLEGATO B Nota: I codici CER di seguito riportati debbono intendersi rappresentativi di reflui pompabili. CODICI CER CON SCARICO DIRETTO ALL'IMPIANTO BIOLOGICO 02 RIFIUTI PRODOTTI DA AGRICOLTURA, ORTICOLTURA, ACQUACOLTURA, SELVICOLTURA, CACCIA E PESCA, TRATTAMENTO E PREPARAZIONE DI ALIMENTI rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia feci animali, urine e letame ( comprese le lettiere usate), effluenti, raccolti separatamente e trattati fuori sito rifiuti della preparazione e del trattamento di carne, pesce ed altri alimenti di origine animale fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione rifiuti della preparazione e del trattamento di frutta, verdura, cereali, oli alimentari, cacao, caffè, tè e tabacco; della produzione di conserve alimentari; della produzione di lievito ed estratto di lievito; della preparazione e fermentazione di melassa fanghi prodotti da operazioni di lavaggio, pulizia, sbucciatura, centrifugazione e separazione di componenti scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione rifiuti dell'industria lattiero-casearia scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione rifiuti dell'industria dolciaria e della panificazione scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione rifiuti della produzione di bevande alcoliche ed analcoliche (tranne caffè, tè e cacao) rifiuti prodotti dalle operazioni di lavaggio, pulizia e macinazione della materia prima scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione 16 RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL'ELENCO rifiuti liquidi acquosi destinati ad essere trattati fuori sito soluzioni acquose di scarto, diverse da quelle di cui alla voce RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHÉ DALLA POTABILIZZAZIONE DELL'ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE rifiuti prodotti da specifici trattamenti chimico-fisici di rifiuti industriali (comprese decromatazione, decianizzazione, neutralizzazione) rifiuti non specificati altrimenti rifiuti prodotti dal trattamento aerobico di rifiuti solidi rifiuti non specificati altrimenti percolato di discarica percolato di discarica, diverso da quelle di cui alla voce rifiuti prodotti dalle operazioni di bonifica di terreni e risanamento delle acque di falda rifiuti liquidi acquosi e concentrati acquosi prodotti prodotti dalle operazioni di risanamento delle acque di falda, diversi da quelli di cui alla voce RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITÀ COMMERCIALI E INDUSTRIALI NONCHÉ DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA altri rifiuti urbani fanghi delle fosse settiche rifiuti della pulizia delle fognature

13 ALLEGATO B CODICI CER CON PRE-TRATTAMENTO NELLA SEZIONE CHIMICO-FISICA 01 RIFIUTI DERIVANTI DA PROSPEZIONE, ESTRAZIONE DA MINIERA O CAVA, NONCHÉ DAL TRATTAMENTO FISICO O CHIMICO DI MINERALI rifiuti prodotti dall'estrazione di minerali rifiuti da estrazione di minerali metalliferi rifiuti da estrazione di minerali non metalliferi rifiuti prodotti da trattamenti chimici e fisici di minerali metalliferi * sterili che possono generare acido prodotti dalla lavorazione di minerale solforoso * altri sterili contenenti sostanze pericolose sterili diversi da quelli di cui alle voci e * altri rifiuti contenenti sostanze pericolose prodotti da trattamenti chimici e fisici di minerali metalliferi fanghi rossi derivanti dalla produzione di allumina, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti rifiuti prodotti da trattamenti chimici e fisici di minerali non metalliferi * rifiuti contenenti sostanze pericolose, prodotti da trattamenti chimici e fisici di minerali non metalliferi scarti di sabbia e argilla rifiuti della lavorazione di potassa e salgemma, diversi da quelli di cui alla voce sterili ed altri residui del lavaggio e della pulitura di minerali, diversi da quelli di cui alle voci e rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti fanghi di perforazione ed altri rifiuti di perforazione fanghi e rifiuti di perforazione di pozzi per acque dolci * fanghi e rifiuti di perforazione contenenti oli * fanghi di perforazione ed altri rifiuti di perforazione contenenti sostanze pericolose fanghi e rifiuti di perforazione contenenti barite, diversi da quelli delle voci e fanghi e rifiuti di perforazione contenenti cloruri, diversi da quelli delle voci e rifiuti non specificati altrimenti 02 RIFIUTI PRODOTTI DA AGRICOLTURA, ORTICOLTURA, ACQUACOLTURA, SELVICOLTURA, CACCIA E PESCA, TRATTAMENTO E PREPARAZIONE DI ALIMENTI rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia scarti di tessuti vegetali feci animali, urine e letame (comprese le lettiere usate), effluenti, raccolti separatamente e trattati fuori sito rifiuti della silvicoltura * rifiuti agrochimici contenenti sostanze pericolose rifiuti agrochimici diversi da quelli della voce rifiuti non specificati altrimenti

14 ALLEGATO B rifiuti della preparazione e del trattamento di carne, pesce ed altri alimenti di origine animale fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della preparazione e del trattamento di frutta, verdura, cereali, oli alimentari, cacao, caffè, tè e tabacco; della produzione di conserve alimentari; della produzione di lievito ed estratto di lievito; della preparazione e fermentazione di melassa fanghi prodotti da operazioni di lavaggio, pulizia, sbucciatura, centrifugazione e separazione di componenti rifiuti legati all'impiego di conservanti rifiuti prodotti dall'estrazione tramite solvente scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti rifiuti non specificati altrimenti rifiuti prodotti dalla raffinazione dello zucchero carbonato di calcio fuori specifica fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti rifiuti non specificati altrimenti rifiuti dell'industria lattiero-casearia scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti rifiuti non specificati altrimenti rifiuti dell'industria dolciaria e della panificazione scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione rifiuti legati all'impiego di conservanti fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione di bevande alcoliche ed analcoliche (tranne caffè, tè e cacao) rifiuti prodotti dalle operazioni di lavaggio, pulizia e macinazione della materia prima rifiuti prodotti dalla distillazione di bevande alcoliche rifiuti prodotti dai trattamenti chimici scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti rifiuti non specificati altrimenti 03 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PRODUZIONE DI PANNELLI, MOBILI, POLPA, CARTA E CARTONE rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli e mobili rifiuti non specificati altrimenti rifiuti dei trattamenti conservativi del legno * prodotti per i trattamenti conservativi del legno contenenti composti organici non alogenati * prodotti per i trattamenti conservativi del legno contenenti composti organici clorurati * prodotti per i trattamenti conservativi del legno contenenti composti organometallici * prodotti per i trattamenti conservativi del legno contenenti composti inorganici * altri prodotti per i trattamenti conservativi del legno contenenti sostanze pericolose

15 ALLEGATO B prodotti per i trattamenti conservativi del legno non specificati altrimenti rifiuti della produzione e della lavorazione di polpa, carta e cartone fanghi di recupero dei bagni di macerazione (green liquor) fanghi prodotti dai processi di disinchiostrazione nel riciclaggio della carta scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio scarti di fibre e fanghi contenenti fibre, riempitivi e prodotti di rivestimento generati dai processi di separazione meccanica fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti 04 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DI PELLI E PELLICCE, NONCHÉ DELL'INDUSTRIA TESSILE rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce rifiuti di calcinazione liquido di concia contenente cromo liquido di concia non contenente cromo fanghi, prodotti in particolare dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti cromo fanghi, prodotti in particolare dal trattamento in loco degli effluenti, non contenenti cromo rifiuti non specificati altrimenti rifiuti dell'industria tessile materiale organico proveniente da prodotti naturali (ad es. grasso, cera) rifiuti da operazioni di finitura, diversi da quelli di cui alla voce * tinture e pigmenti, contenenti sostanze pericolose tinture e pigmenti, diversi da quelli di cui alla voce * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti 05 RIFIUTI DELLA RAFFINAZIONE DEL PETROLIO, PURIFICAZIONE DEL GAS NATURALE E TRATTAMENTO PIROLITICO DEL CARBONE rifiuti della raffinazione del petrolio * fanghi da processi di dissalazione * morchie depositate sul fondo dei serbatoi * fanghi acidi prodotti da processi di alchilazione * perdite di olio * fanghi oleosi prodotti dalla manutenzione di impianti e apparecchiature * catrami acidi * altri catrami * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti prodotti dalla purificazione di carburanti tramite basi * acidi contenenti oli fanghi residui dell'acqua di alimentazione delle caldaie rifiuti prodotti dalle torri di raffreddamento rifiuti contenenti zolfo prodotti dalla desolforizzazione del petrolio

16 ALLEGATO B bitumi rifiuti non specificati altrimenti rifiuti prodotti dal trattamento pirolitico del carbone * catrami acidi * altri catrami rifiuti prodotti dalle torri di raffreddamento rifiuti non specificati altrimenti rifiuti prodotti dalla purificazione e dal trasporto di gas naturale * rifiuti contenenti mercurio rifiuti contenenti zolfo rifiuti non specificati altrimenti 06 RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI INORGANICI rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di acidi * acido solforico ed acido solforoso * acido cloridrico * acido fluoridrico * acido fosforico e fosforoso * acido nitrico e acido nitroso * altri acidi rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di basi * idrossido di calcio * idrossido di ammonio * idrossido di sodio e di potassio * altre basi rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di sali, loro soluzioni e ossidi metallici * sali e loro soluzioni, contenenti metalli pesanti sali e loro soluzioni, diversi da quelli di cui alle voci e * ossidi metallici contenenti metalli pesanti ossidi metallici, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti rifiuti contenenti metalli, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti contenenti arsenico * rifiuti contenenti mercurio * rifiuti contenenti altri metalli pesanti rifiuti non specificati altrimenti fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti chimici contenenti zolfo, dei processi chimici dello zolfo e dei processi di desolforazione * rifiuti contenenti solfuri pericolosi rifiuti contenenti solfuri, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti

17 ALLEGATO B rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti alogeni e dei processi chimici degli alogeni * fanghi di solfati di bario, contenenti mercurio * soluzioni ed acidi, ad es. acido di contatto rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso del silicio e dei suoi derivati * rifiuti contenenti clorosilano rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti fosforosi e dei processi chimici del fosforo scorie fosforose * rifiuti prodotti da reazioni a base di calcio contenenti o contaminati da sostanze pericolose rifiuti prodotti da reazioni a base di calcio, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti chimici contenenti azoto, dei processi chimici dell'azoto e della produzione di fertilizzanti * rifiuti contenenti sostanze pericolose rifiuti non specificati altrimenti rifiuti dalla produzione di pigmenti inorganici ed opacificanti rifiuti prodotti da reazioni a base di calcio nella produzione di diossido di titanio rifiuti non specificati altrimenti rifiuti di processi chimici inorganici non specificati altrimenti rifiuti non specificati altrimenti 07 RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI ORGANICI rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti chimici organici di base * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri * altri fondi e residui di reazione, alogenati * altri fondi e residui di reazione * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso (PFFU) di plastiche, gomme sintetiche e fibre artificiali * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri * altri fondi e residui di reazione, alogenati * altri fondi e residui di reazione * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti prodotti da additivi, contenenti sostanze pericolose

18 ALLEGATO B rifiuti prodotti da additivi, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti contenenti silicone pericoloso rifiuti contenenti silicone diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di coloranti e pigmenti organici (tranne 06 11) * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri * fondi e residui di reazione, alogenati * altri fondi e residui di reazione * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti fitosanitari (tranne e ), agenti conservativi del legno (tranne 03 02) ed altri biocidi organici * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri * fondi e residui di reazione, alogenati * altri fondi e residui di reazione * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti farmaceutici * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri * fondi e residui di reazione, alogenati * altri fondi e residui di reazione * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di grassi, lubrificanti, saponi, detergenti, disinfettanti e cosmetici * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri * fondi e residui di reazione, alogenati * altri fondi e residui di reazione * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose

19 ALLEGATO B fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti della chimica fine e di prodotti chimici non specificati altrimenti * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri * altri fondi e residui di reazione * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti 08 RIFIUTI DELLA PRODUZIONE, FORMULAZIONE, FORNITURA ED USO DI RIVESTIMENTI (PITTURE, VERNICI E SMALTI VETRATI), ADESIVI, SIGILLANTI E INCHIOSTRI PER STAMPA rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso e della rimozione di pitture e vernici * pitture e vernici di scarto, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose pitture e vernici di scarto, diverse da quelle di cui alla voce * fanghi prodotti da pitture e vernici, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose fanghi prodotti da pitture e vernici, diversi da quelli di cui alla voce * fanghi acquosi contenenti pitture e vernici, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose fanghi acquosi contenenti pitture e vernici, diversi da quelli di cui alla voce * fanghi prodotti dalla rimozione di pitture e vernici, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose fanghi prodotti dalla rimozione di pitture e vernici, diversi da quelli di cui alla voce * sospensioni acquose contenenti pitture e vernici, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose sospensioni acquose contenenti pitture e vernici, diverse da quelle di cui alla voce * residui di vernici o di sverniciatori rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di altri rivestimenti (inclusi materiali ceramici) fanghi acquosi contenenti materiali ceramici sospensioni acquose contenenti materiali ceramici rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di inchiostri per stampa fanghi acquosi contenenti inchiostro rifiuti liquidi acquosi contenenti inchiostro * scarti di inchiostro, contenenti sostanze pericolose scarti di inchiostro, diversi da quelli di cui alla voce * fanghi di inchiostro, contenenti sostanze pericolose fanghi di inchiostro, diversi da quelli di cui alla voce

20 ALLEGATO B * residui di soluzioni chimiche per incisione rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di adesivi e sigillanti (inclusi i prodotti impermeabilizzanti) * adesivi e sigillanti di scarto, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose adesivi e sigillanti di scarto, diversi da quelli di cui alla voce * fanghi di adesivi e sigillanti, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose fanghi di adesivi e sigillanti, diversi da quelli di cui alla voce * fanghi acquosi contenenti adesivi e sigillanti, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose fanghi acquosi contenenti adesivi e sigillanti, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti liquidi acquosi contenenti adesivi e sigillanti, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose rifiuti liquidi acquosi contenenti adesivi e sigillanti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti rifiuti non specificati altrimenti alla voce * isocianati di scarto 09 RIFIUTI DELL'INDUSTRIA FOTOGRAFICA rifiuti dell'industria fotografica * soluzioni di sviluppo e attivanti a base acquosa * soluzioni di sviluppo per lastre offset a base acquosa * soluzioni di sviluppo a base di solventi * soluzioni fissative * soluzioni di lavaggio e soluzioni di arresto-fissaggio * rifiuti contenenti argento prodotti dal trattamento in loco di rifiuti fotografici * rifiuti liquidi acquosi prodotti dal recupero in loco dell'argento, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti 10 RIFIUTI PRODOTTI DA PROCESSI TERMICI rifiuti prodotti da centrali termiche ed altri impianti termici (tranne 19) rifiuti fangosi prodotti da reazioni a base di calcio nei processi di desolforazione dei fumi * acido solforico * rifiuti prodotti dalla depurazione dei fumi, contenenti sostanze pericolose rifiuti prodotti dalla depurazione dei fumi, diversi da quelli di cui alle voci , e * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce * fanghi acquosi da operazioni di pulizia caldaie, contenenti sostanze pericolose fanghi acquosi da operazioni di pulizia caldaie, diversi da quelli di cui alla voce sabbie dei reattori a letto fluidizzato rifiuti dell'immagazzinamento e della preparazione del combustibile delle centrali termoelettriche a carbone rifiuti prodotti dal trattamento delle acque di raffreddamento

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