DISTRETTO SOCIO-SANITARIO n. 15 L. 328/00 PATTO PER LA GESTIONE DI INTERVENTI DOMICILIARI AI DISABILI. L anno il giorno del mese nei locali
|
|
- Agata Leoni
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO n. 15 L. 328/00 COMUNi: BRONTE MALETTO MANIACE E RANDAZZO Allegato : C PATTO PER LA GESTIONE DI INTERVENTI DOMICILIARI AI DISABILI L anno il giorno del mese nei locali, in via n. tra legalmente rappresentata da nato a il domiciliato per la carica presso e la società cooperativa / associazione no profit, con sede in via n. C.F. / part. IVA, legalmente rappresentata dal signor nato a il e residente a in via n. domiciliato per la carica presso la sede. Premesso che: - Con Decreto n.662 del 09/04/10 l Assessorato della Famiglia delle Politiche Sociali e del Lavoro ha approvato il Piano di Zona del Triennio ; - Con Deliberazione del Comitato dei Sindaci del N. 1 è stata individuata la formula dell accreditamento per l erogazione dei servizi domiciliari ai disabili; - il Distretto socio-sanitario ha istituito gli Albi degli Enti Socio-Assistenziali accreditati per la sezione disabili, tipologia Assistenza Domiciliare; - la società cooperativa / associazione no profit iscritta all albo del Distretto socio-sanitario n.15 di Bronte, nelle sezioni inabili per la tipologia di servizio assistenza domiciliare, è stata scelta da: per la gestione di interventi domiciliari previsti; - gli interventi assistenziali sono previsti sotto forma di voucher (buono / ordinativo di servizio), per cui, la presente scrittura ha lo scopo di regolare il rapporto tra il Distretto e l ente no profit scelto dai beneficiari e di consentire la spendibilità dei voucher convalidandone l efficacia.
2 TANTO PREMESSO LE PARTI CONCORDANO QUANTO SEGUE Art. 1 Definizione, destinatari e finalità del servizio Il beneficio previsto, finalizzato all aiuto domestico per persone parzialmente e/o non autosufficienti, in possesso dei requisiti previsti nei relativi regolamenti distrettuali, viene erogato agli aventi diritto attraverso il Comune sotto forma di voucher (buono / ordinativo di servizio). I voucher, che costituiscono titolo per l ottenimento di prestazioni domiciliari da parte degli aventi diritto, possono essere liberamente utilizzati dai beneficiari per l ottenimento di prestazioni esclusivamente domiciliari presso organismi ed enti no profit iscritti all albo del Distretto socio-sanitario n.15 di Bronte, nelle sezioni inabili per la tipologia assistenza domiciliare. Art. 2 Ammissione al servizio L emissione dei voucher da parte dei Comuni del Distretto è preceduta dalla redazione di un piano individualizzato dei bisogni dell utente concordato tra l assistente sociale comunale e il beneficiario stesso o suoi familiari. Nel P.A.I. sono indicati: finalità, obiettivi e azioni concrete, il parametro costo/ore delle singole prestazioni previsto dal progetto del Piano di Zona, l importo complessivo, il monte ore del beneficio nonchè l ente no profit iscritto all albo distrettuale di cui intende avvalersi il beneficiario o suoi familiari. Ogni voucher dovrà indicare: 1) generalità del beneficiario e i suoi familiari di riferimento; 2) l ente no profit iscritto all albo distrettuale individuato; 3) l indicazione del Comune che emette il voucher; 4) il corrispettivo mensile preventivato per le prestazioni. Art. 3 Tipologia delle prestazioni Le prestazioni che potranno far parte del piano individualizzato, sono: - Cura della persona (igiene personale, aiuto nel consumare i pasti, nel movimento, aiuto nell alzata / messa a letto e vestizione, ecc.); - Governo della casa ( pulizie, preparazione dei pasti, lavaggio di biancheria, ecc.); - Gestione di attività extra domestiche (disbrigo pratiche, pagamento bollette, spesa e piccole commissioni). - Interventi igienico-sanitari di semplice attuazione in collaborazione con il medico di base (assunzione corretta dei farmaci, prevenzione piaghe da decubito, ecc.). Art. 4 Articolazione temporale del servizio L ente accreditato garantisce quanto previsto con il piano individualizzato secondo la tempistica in esso contenuta e comunque dalla data di sottoscrizione del presente patto fino al. Art. 5 Scelta del fornitore
3 L ente accreditato viene liberamente scelto dal beneficiario o da un suo familiare tra i soggetti iscritti all albo distrettuale degli Enti socio-assistenziali accreditati nella relativa sezione. Art. 6 Obblighi dell Ente accreditato Il legale rappresentante dell ente accreditato si impegna a: Garantire che le prestazioni professionali siano svolte da personale qualificato in relazione alla specificità delle prestazioni da rendere; Accettare le condizioni previste dal presente Patto; Accettare la tariffa oraria determinata dal Distretto pari a 17,00 IVA inclusa- e oneri di gestione non suscettibile di incremento prevista per le prestazioni indicate dai progetti del Piano di Zona; Assicurare che il personale assegnato al servizio gode di un regolare trattamento assicurativo e previdenziale e dell applicazione completa di quanto previsto dal CCNL di pertinenza; fornire tutte le informazioni necessarie al Distretto per accertare la regolarità contributiva dell ente (documento unico di regolarità contributiva DURC); osservare le norme in materia di prevenzione, protezione e sicurezza del lavoro contenute nella L. 626/94 e successive modificazioni. mantenere i collegamenti con l Ufficio di Servizio Sociale Comunale competente e con le famiglie dei beneficiari al fine di ottimizzare il servizio. L ente accreditato si impegna, inoltre: a mantenere i requisiti di idoneità organizzativa gestionale per l erogazione delle prestazioni socio-assistenziali per le quali è accreditato; ad assumersi la piena responsabilità delle qualità delle prestazioni poste in essere dai propri operatori; ad accettare che il beneficiario delle prestazioni scelga un altra organizzazione, previo preavviso scritto non inferiore a 10 gg., qualora subentrino gravi e giustificati motivi. Ad accettare che qualora l utente beneficiario del servizio venga ricoverato in struttura sanitaria (per motivi di salute),il servizio sarà sospeso e l Ente accreditato non potrà richiedere alcuna remunerazione per il periodo de quo; Ad applicare il trattamento dei dati personali nelle misure previste dall art.13 del D.Lgs n.196. Ad accettare il Piano individualizzato e che questo possa essere modificato in base a nuove esigenze del destinatario. Ad accettare una eventuale integrazione con le politiche sociali dei singoli comuni. A garantire la continuità del servizio provvedendo, a proprie spese, alla sostituzione del personale in caso di assenza. Ogni Comune effettuerà i controlli ritenuti opportuni per l accertamento della regolare esecuzione del servizio. Art. 7 Modalità di pagamento del corrispettivo
4 L Ente accreditato invierà all Ufficio di Servizio Sociale Comunale competente una nota mensile a consuntivo dei voucher utilizzati da ognuno dei beneficiari.la relativa fattura sarà inviata al Distretto o al Comune con il quale si stipula il patto di accreditamento. L Ufficio di Servizio Sociale Comunale entro 10 giorni dalla recezione della nota,(dopo le opportune verifiche) provvederà ad apporre il relativo visto e la trasmetterà all Ufficio competente. L Ufficio distrettuale competente liquiderà le somme spettanti all Ente accreditato una volta acquisito le note dei singoli comuni. Art. 8 - Tracciabilità dei flussi finanziari I pagamenti in dipendenza della presente scrittura sia in conto,sia a saldo, sono effettuati mediante accredito su apposito conto corrente bancario o postale acceso presso Banche o presso la società Poste Italiane S.p.A, ai sensi dell art.3 della legge 13/08/2010 n L Ente accreditato ha l obbligo di comunicare al Distretto entro sette giorni dalla loro accensione gli estremi identificativi dei predetti conti correnti insieme alle generalità e al codice fiscale delle persone delegate ad operare su di essi. All Ente accreditato, a pena di nullità assoluta della presente scrittura è fatto obbligo di osservare in tutte le sue operazioni ad esso riferite, le norme sulla tracciabilità dei flussi finanziari di cui all art. 3 della legge 13/08/2010 n In tutti i casi in cui le transazioni sono state eseguite senza avvalersi di Banche o della società Poste Italiane S.p.A. sarà avviata la comunicazione e la procedura per la clausola risolutiva. Art.9 Vigilanza I Servizi Sociali del Comune vigileranno sull erogazione delle prestazioni previste dal Piano Individualizzato. Il Distretto si riserva la facoltà di sospendere e, eventualmente, revocare il voucher qualora le parti interessate ne facessero un uso diverso da quello concordato. Eventuali irregolarità segnalati dai Servizi Sociali potranno essere contestate per iscritto all Ente erogatore del servizio il quale dovrà provvedere entro quindici giorni a fornire per iscritto chiarimenti in merito. Le suddette irregolarità potranno dare corso alla sospensione del servizio e/o revoca del presente patto. Art.10- Clausola risolutiva Ai sensi dell art. 3 comma 8 Legge n. 136 recante il piano straordinario contro le mafie le parti convengono, a titolo di clausola risolutiva espressa, che l eventuale inosservanza delle modalità di pagamento previste dall art. 7 della presente scrittura comporta la risoluzione della stessa. Art. 11 Penali e Risoluzione
5 La sospensione del servizio arbitraria da parte dell Ente eogatore comporta non solo il mancato pagamento del servizio non reso ma anche l applicazione delle sanzioni di legge compreso nei casi più gravi la risoluzione del contratto. Il Patto può essere risolto nelle seguenti fattispecie: - gravi violazioni degli obblighi previsti nel presente Patto; - subappalto,in tutto o in parte, del servizio; - impiego di personale professionalmente non idoneo e qualificato. Le cause di risoluzione hanno efficacia a seguito di formale diffida inviata con raccomandata A/R. L Ente accreditato può dichiarare formale rinuncia all erogazione del servizio con preavviso di almeno10 giorni sulla data di validità della comunicazione. Ogni eventuale controversia tra il Distretto e l Ente accreditato, che non sia potuta definire in via amministrativa, sarà deferita al Giudice Odinario competente. Art. 12 Spese contrattuali e oneri diversi Eventuali spese contrattuali, bolli, registro, accessorie e conseguenti, saranno per intero a carico dell ente accreditato. Letto,approvato e sottoscritto. Responsabile legale dell Ente Accreditato Il Capo Area dei Servizi Sociali DISTRETTO SOCIO-SANITARIO n. 15 L. 328/00 COMUNI: BRONTE MALETTO MANIACE E RANDAZZO ASSISTENZA DOMICILIARE DISABILI COMUNE DI. VOUCHER DEL MESE DI IL Signor/La Signora ha usufruito dall Ente non profit n. ore di servizi, secondo Il Piano Individualizzato del rimborsabili dal Distretto Socio-sanitario n.15 e corrispondenti a 17,00
6 l ora IVA inclusa compresa e oneri di gestione, per le seguenti prestazioni: a) - Cura della persona (igiene personale, aiuto nel consumare i pasti, nel movimento, aiuto nell alzata / messa a letto e vestizione, ecc.); b) - Governo della casa ( pulizie, preparazione dei pasti, lavaggio di biancheria, ecc.); c) - Gestione di attività extra domestiche (disbrigo pratiche, pagamento bollette, accompagnamento per accertamenti o cure sanitarie, spesa e piccole commissioni); d) - Sono inoltre previsti interventi igienico-sanitari di semplice attuazione in collaborazione con il Servizio Sanitario (assunzione corretta dei farmaci, prevenzione piaghe da decubito, ecc.) per favorire il massimo aiuto alle persone seguite. Il servizio promuove, altresì, rapporti con parenti, vicini, volontariato ed altri servizi., lì Firma dell Assistente Sociale Firma dell interessato PIANO INDIVIDUALIZZATO Prestazioni Domiciliari ANZIANI o DISABILI Finalizzato all erogazione di: voucher (buono/ordinativo di servizio) Cognome e Nome Luogo e data di nascita Indirizzo C.F. tel. Eventuale familiare di riferimento Cognome e Nome Indirizzo tel
7 1) FINALITA Mantenimento dell utente nel proprio ambiente naturale di vita Ritorno in famiglia di persona non autosufficiente Altro 2) OBIETTIVI: Assistenza primaria (cura e igiene della persona) Potenziamento dell assistenza domiciliare comunale Miglioramento delle relazioni Migliorare la qualità della vita dell utente 3) ANALISI DELLA SITUAZIONE Situazione familiare persona che vive sola presenza di coniuge presenza di figli presenza di altre persone disabili/anziani che necessitano di assistenza 4) CONDIZIONI ABITATIVE OTTIME BUONE MEDIOCRI SCARSE Usufruisce dei Altri seguenti servizi, interventi e contributi annui: SI QUALI NO Grado di autonomia e autosufficienza Deambulazione: - Autonoma -Con appoggio Eventuale confinamento - a letto - su sedia -in casa
8 Capacità relazionali -buone -con supervisione -assenti Patologie 5) VALUTAZIONE DEI BISOGNI E NECESSITA DEL BENEFICIARIO Assistenza primaria (cura e igiene della persona) Incremento di supporto nell assistenza domiciliare attraverso il potenziamento di assistenza primaria (cura e igiene della persona) 6) AZIONI CONCRETE E PRESTAZIONI RICHIESTE: a) - Cura della persona (igiene personale, aiuto nel consumare i pasti, nel movimento, aiuto nell alzata / messa a letto e vestizione, ecc.); b) -Governo della casa ( pulizie, preparazione dei pasti, lavaggio di biancheria, ecc.); c) -Gestione di attività extra domestiche (disbrigo pratiche, pagamento bollette, accompagnamento per accertamenti o cure sanitarie, spesa e piccole commissioni); d) -Sono inoltre previsti interventi igienico-sanitari di semplice attuazione in collaborazione con il Servizio Sanitario (assunzione corretta dei farmaci, prevenzione piaghe da decubito, ecc.) per favorire il massimo aiuto alle persone seguite. Il servizio promuove, altresì, rapporti con parenti, vicini, volontariato ed altri servizi. 7) MODALITÀ DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO E INDICAZIONE DELL ENTE NO PROFIT: Personale messo a disposizione dal seguente organismo o ente no profit (iscritto all albo regionale delle istituzioni socio-assistenziali, di cui all articolo 26 della L.R. n. 22/86, nelle sezioni anziani e/o inabili per la tipologia di servizio assistenza domiciliare): Cooperativa sociale scelta dall utente. L organizzazione e la direzione del servizio sarà assunta dalla nella persona della coordinatrice ed avrà le seguenti modalità: 7.1 Progetto operativo ripartizione prestazione Si calcolano settimanalmente n ore così di seguito ripartite: Prestazioni : a ) ore ; b) ore;
9 c) ore; d) ore 8) PARAMETRO COSTO/ORE Totale complessivo di ore costo orario complessivo 17,00 comprensivo di IVA e oneri di gestione. Le prestazioni saranno effettuate entro il per la cui copertura si prevede una spesa complessiva di 9) ORARIO DI LAVORO dalle ore alle ore L orario rimane flessibile in accordo con le esigenze dell utente e la disponibilità dell assistente. 10) SOSTITUZIONE DEL PERSONALE La cooperativa garantisce la continuità del servizio, avendo cura di sostituire eventuali assenze motivate dell assistente assegnata. 11) VERIFICHE E CONTROLLI Il controllo del normale e corretto svolgimento del servizio sarà effettuato a cura della coordinatrice Assistente Sociale del servizio della cooperativa che utilizzerà appositi strumenti (schede di rilevazione e gradimento delle prestazioni rese) da esibire, su richiesta eventuale del servizio sociale comunale. 12) INFORTUNI O DANNI La cooperativa risponderà direttamente dei danni in qualsiasi modo prodotti a persone o cose durante l esecuzione del servizio e pertanto è in possesso di idonea polizza assicurativa. Giarre Firma dell Assistente Sociale del Comune Firma dell interessato
10
REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI
ENTE D AMBITO SOCIALE N. 34 VESTINA REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI 1 Articolo 1 DEFINIZIONI 1. Ai fini del presente regolamento per Piano Sociale di zona si intende quel provvedimento
DettagliCONTRATTO PER LA DEFINIZIONE DEI RAPPORTI GIURIDICI ED ECONOMICI PER
Allegato 1 CONTRATTO PER LA DEFINIZIONE DEI RAPPORTI GIURIDICI ED ECONOMICI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO SPERIMENTALE DI NUOVE MODALITA DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE TRA l Azienda
DettagliArea Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS
Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non
DettagliComune di Azzanello Provincia di Cremona
Comune di Azzanello Provincia di Cremona Regolamento del servizio di assistenza domiciliare prestato dal Comune di Azzanello Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 47 del 28.10.1996. INDICE
DettagliComune di Monchio delle Corti
Comune di Monchio delle Corti PROVINCIA DI PARMA C.A.P. 43010 Tel. 0521.896521 Fax 0521.896714 Cod. Fisc. e Part. IVA 00341170348 REGOLAMENTO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ARTICOLO 1 Il Servizio di Assistenza
DettagliCITTA DI PALAGONIA Provincia di Catania
CITTA DI PALAGONIA Provincia di Catania DISTRETTO SOCIO SANITARIO D20 (PALAGONIA, SCORDIA, MILITELLO V.C., RADDUSA, RAMACCA, CASTEL DI IUDICA) Prot. n. 21087 del 20.12.2013 P.A.C - PIANO DI AZIONE COESIONE
Dettagli********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;
Consiglio di Amministrazione Deliberazione n. del OGGETTO: RECEPIMENTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 79 11035 DEL 17/11/03 Approvazione linee d indirizzo per lo sviluppo di una rete di servizi
DettagliREGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE DISABILI
ENTE D AMBITO SOCIALE N. 34 VESTINA REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE DISABILI 1 Articolo 1 DEFINIZIONI 1. Ai fini del presente regolamento per Piano Sociale di zona si intende quel provvedimento
DettagliCo.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali
Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL
DettagliBANDO DAL 15.03.2014 AL 30.06.2014
INTERVENTI PREVISTI DALLA DGR 740 DEL 27/09/2013 APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE IN MATERIA DI GRAVI E GRAVISSIME DISABILITA DI CUI AL FONDO NAZIONALE PER LE NON AUTOSUFFICIENZE ANNO 2013
DettagliSCHEMA CONTRATTO DI APPALTO SERVIZI ASSISTENZIALI SANITARI E ALTRI SERVIZI AUSILIARI
1 SCHEMA CONTRATTO DI APPALTO SERVIZI ASSISTENZIALI SANITARI E ALTRI SERVIZI AUSILIARI Codice CIG L anno duemila, il giorno del mese di nella sede della Casa per Anziani Umberto I - Piazza della Motta
DettagliIL AREA AMMINISTR.CONTABILE
OGGETTO: Manutenzione ordinaria arredo urbano. Affidamento alla Cooperativa Promozione Lavoro di San Bonifacio. IL AREA AMMINISTR.CONTABILE RICHIAMATA la delibera di Giunta Comunale n. 13 del 01.03.2012,
DettagliDEfERMINARe. = Assistenza domiciliare anziani inseriti in graduatoria, inclusa Assistenza domiciliare. 3 Telesoccorso; DEL ),..
\\ Det. dell'uff.serv.soc. N. 16 del30lo112014 Gomune di Calatabiano (PnovrNctA Dt CaraNrl) Servizio : Ufficio servizi sociali trufficio trragioneria ESegretario Com.le ElAlbo Ésegretaria DEfERMINARe DEL
DettagliBUONO SOCIALE Dei Comuni dell Ambito n 5
BUONO SOCIALE Dei Comuni dell Ambito n 5 CRITERI PER L EROGAZIONE Finalità dell intervento L erogazione del Buono Sociale da parte dei Comuni del Distretto n. 5 si configura come servizio consolidato per
DettagliARSAGO SEPRIO - BESNATE - CARDANO AL CAMPO CASORATE SEMPIONE - FERNO GOLASECCA LONATE POZZOLO - SOMMA LOMBARDO - VIZZOLA TICINO
INTERVENTI PREVISTI DALLA DGR 740 DEL 27/09/2013 APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE IN MATERIA DI GRAVI E GRAVISSIME DISABILITA DI CUI AL FONDO NAZIONALE PER LE NON AUTOSUFFICIENZE ANNO 2013
DettagliCOMUNE DI FINALE EMILIA
COMUNE DI FINALE EMILIA PROVINCIA DI MODENA DETERMINAZIONE N. 839 DEL 31/12/2012 PROPOSTA N. 51 Centro di Responsabilità: Servizio Ragioneria, Controllo di Gestione, Provveditorato Servizio: Servizio Ragioneria,
DettagliCOMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO PROVINCIA DI BOLOGNA
COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO PROVINCIA DI BOLOGNA AREA PROGRAMMAZIONE E GESTIONE TERRITORIO COPIA DETERMINAZIONE N. 289 del 31/12/2009 OGGETTO APPROVAZIONE DISCIPLINARE D'INCARICO PER LA REDAZIONE DI
DettagliCOMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO PROVINCIA DI BOLOGNA
COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO PROVINCIA DI BOLOGNA AREA PROGRAMMAZIONE E GESTIONE TERRITORIO COPIA DETERMINAZIONE N. 102 del 17/09/2012 OGGETTO INCARICO PROFESSIONALE PER LA REDAZIONE DI RELAZIONI TECNICHE
DettagliDirezione Servizi Educativi e di Protezione Sociale. Determinazione Dirigenziale n. 2246 del 29/12/2014
Determinazione Dirigenziale n. 2246 del 29/12/2014 Centro di Responsabilità 22 Centro di Costo 138 e 139 pratica n. 3374819 Oggetto: Concessione dell Accreditamento Definitivo ai sensi della Deliberazione
DettagliCOMUNE DI MORBEGNO REGOLAMENTO INERENTE IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE (S.A.D.) (Provincia di Sondrio)
APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE. N. DEL 21 )J2O1a REGOLAMENTO INERENTE DOMICILIARE (S.A.D.) IL SERVIZIO DI ASSISTENZA (Provincia di Sondrio) COMUNE DI MORBEGNO Art. 3 Finalità Art, 2
Dettaglicon sede a.. via.n.. C.f.. rappresentato da... nato a.. il.. abilitato alla sottoscrizione del presente atto con... n... del.
Schema di convenzione tipo tra Ente Pubblico e Cooperativa Sociale ai sensi dell'art. 5 legge 381/91 dellart. 7 paragrafo b) L.R. 16/93 dell'art.5 comma 5 L.R. 14/97 L Ente. al fine di creare opportunità
DettagliCOMUNE DI MONTEROTONDO. Provincia di Roma. Nell anno 2013 il giorno xx (xxx) del mese di maggio nella sede del FRA
COMUNE DI MONTEROTONDO Provincia di Roma CONTRATTO per l AFFIDAMENTO del SERVIZIO di ASSISTENZA DOMICILIARE (CIG: Z9D09D723F) Nell anno 2013 il giorno xx (xxx) del mese di maggio nella sede del Comune
DettagliREGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI
SETTEMBRE 2008 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento di cui si sono dotati i Comuni del Distretto 5, secondo quanto previsto dalla
DettagliLegge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006)
Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Art.1 (Oggetto e finalità) 1. La Regione con la presente legge, in armonia
DettagliPiano di Zona 2010-2013. La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare
Piano di Zona 2010-2013 La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare I servizi di assistenza domiciliare Servizio di assistenza domiciliare territoriale a totale carico
DettagliIPAB ISTITUTI FEMMINILI RIUNITI PROVVIDENZA E S. MARIA DEL LUME DISCIPLINARE D INCARICO PROFESSIONALE PER LO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITA DI
IPAB ISTITUTI FEMMINILI RIUNITI PROVVIDENZA E S. MARIA DEL LUME DISCIPLINARE D INCARICO PROFESSIONALE PER LO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITA DI Infermiere Professionale. NELLA FORMA LIBERO-PROFESSIONALE CON
DettagliBANDO A SPORTELLO (DAL 16.03.2015 AL 30.10.2015 O FINO AD ESAURIMENTO FONDI)
INTERVENTI PREVISTI DALLA DGR 2883 DEL 12/12/2014 PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE IN MATERIA DI GRAVI DISABILITA E NON AUTOSUFFICIENZA DI CUI AL FONDO NAZIONALE PER LE NON AUTOSUFFICIENZE ANNO 2014. ULTERIORI
DettagliCOMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE
COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 24/05/2005 con deliberazione
DettagliCONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA
CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA (LAVORO A PROGETTO) Tra le sotto indicate Parti: La Società.. srl, costituita ai sensi della Legge italiana con sede a Milano in via., C.F. e P. IVA.,
DettagliPROTOCOLLO DISCIPLINARE PER LE PRESTAZIONI DI SERVIZIO CIVICO COMUNALE
COMUNE DI CAPOTERRA Provincia di Cagliari PROTOCOLLO DISCIPLINARE PER LE PRESTAZIONI DI SERVIZIO CIVICO COMUNALE 1 COMUNE DI CAPOTERRA Provincia di Cagliari PROTOCOLLO PER LE PRESTAZIONI DI SERVIZIO CIVICO
DettagliCONTRATTO DI CONSULENZA PROFESSIONALE
CONTRATTO DI CONSULENZA PROFESSIONALE Il/La nato a il.., residente in alla via.., C.F.., (se società) nella qualità di..della., con sede in via.. n., part. I.V.A. n., PEC. (committente) E Il Dott./Dott.ssa..,
DettagliCOMUNE DI MENAGGIO Provincia di Como REGOLAMENTO DISCIPLINANTE IL RAPPORTO TRA COMUNE E PERSONE SVOLGENTI ATTIVITA INDIVIDUALE DI VOLONTARIATO
COMUNE DI MENAGGIO Provincia di Como REGOLAMENTO DISCIPLINANTE IL RAPPORTO TRA COMUNE E PERSONE SVOLGENTI ATTIVITA INDIVIDUALE DI VOLONTARIATO Art. 1 Il Comune di Menaggio, volendo garantire nell ambito
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE
REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente
DettagliREGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI
SETTEMBRE 2008 AMBITO TERRITORIALE DISTRETTO 5 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento realizzato dai Comuni del Distretto 5 per
DettagliPROVINCIA DI MILANO DISCIPLINARE DI INCARICO. Atti n. 104280/15.4/2013/1 ***** TRA
PROVINCIA DI MILANO DISCIPLINARE DI INCARICO Atti n. 104280/15.4/2013/1 ***** TRA PROVINCIA DI MILANO con sede legale in Milano alla Via Vivaio n. 1 C.F. e P.IVA 02120090150 rappresentata ai sensi del
DettagliCRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI
CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI 1. PRINCIPI GENERALI I seguenti criteri disciplinano, all interno di un sistema integrato
DettagliSCHEMA DI CONTRATTO Per
SCHEMA DI CONTRATTO Per L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA LEGALE IN MATERIA DI SERVIZI PUBBLICI LOCALI E PARTECIPAZIONI SOCIETARIE PER LA VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI GIURIDICO - AMMINISTRATIVI SOTTOSTANTI
DettagliCONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99
CONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99 Il giorno Tra la PROVINCIA DI ROVIGO con sede legale in Rovigo, via Celio, 10, C.F. 93006330299 rappresentata
DettagliComune di Bassano del Grappa
Comune di Bassano del Grappa DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Registro Unico OGGETTO: 807 / 2015 Area Staff AFFIDAMENTO SERVIZI ASSICURATIVI POLIZZA INCENDIO ED ALTRI EVENTI CATASTROFALI - C.I.G Z02151AD87,
DettagliCOMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO PROVINCIA DI BOLOGNA
COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO PROVINCIA DI BOLOGNA AREA PROGRAMMAZIONE E GESTIONE TERRITORIO COPIA DETERMINAZIONE N. 101 del 17/09/2012 OGGETTO AFFIDAMENTO INCARICO PER LA REDAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE
DettagliREGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI
REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI Approvato con D.C.C. n. 2 in data 12-02-2015 Art.1 Il Comune di Roncaro volendo garantire nell ambito del proprio territorio attività
DettagliD E L I B E R A. DI INCARICARE gli uffici competenti per i connessi adempimenti conseguenti il presente atto;
LA GIUNTA COMUNALE PREMESSO: CHE l Azienda Sanitaria Locale garantisce i prelievi ematici domiciliari alle sole persone non trasportabili; CHE tale assetto crea disagi alle fasce fragili della popolazione
DettagliAVVISO PUBBLICO PER L ACCESSO AL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI (S.A.D.)
AVVISO PUBBLICO PER L ACCESSO AL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI (S.A.D.) In attuazione del II Piano di intervento servizi di cura per gli anziani del Piano di Azione e Coesione,
DettagliDISTRETTO SOCIO-SANITARIO D4 CASTELTERMINI
DISTRETTO SOCIO-SANITARIO D4 CASTELTERMINI PROVINCIA DI AGRIGENTO Ambito territoriale: Casteltermini San Giovanni Gemini - Cammarata Determinazione del Coordinatore dell Ufficio di Piano Distrettuale N.
DettagliALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6
giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6 CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO DI INTERVENTO IN MATERIA DI VITA INDIPENDENTE L
DettagliCOMUNE DI VERBANIA. PROVINCIA DEL V.C.O. 28900 VERBANIA Tel. 0323/5421 Fax 0323/557197 ****** SERVIZI FINANZIARI (S) BILANCIO E CONTABILITA'
COMUNE DI VERBANIA PROVINCIA DEL V.C.O. 28900 VERBANIA Tel. 0323/5421 Fax 0323/557197 ****** SERVIZI FINANZIARI (S) BILANCIO E CONTABILITA' DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 11 / 2015 OGGETTO: RINNOVO ABBONAMENTI
DettagliREGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA
COMUNE DI MARCIGNAGO Prov. Pavia REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 7 del 13.03.2006 INDICE ART.1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO
DettagliRegolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune
Allegato n.1 alla delibera di Consiglio Comunale n.78 del 27/07/2000 Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse
DettagliStatuto. Servizio Cure a Domicilio del Luganese
Statuto Servizio Cure a Domicilio del Luganese CAPITOLO 1 Scopo, sede e durata Denominazione Art. 1 Con la denominazione Servizio cure a domicilio del Luganese - SCuDo è costituita a Lugano un Associazione
DettagliCOMUNE DI COGGIOLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA
COMUNE DI COGGIOLA REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI BIELLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA FINALITA DEL SERVIZIO Articolo 1 Il Comune di Coggiola
DettagliPROVINCIA DI PISA Servizio Politiche del lavoro. AVVISO PUBBLICO PER INCENTIVI ALLE IMPRESE PER L OCCUPAZIONE DEI DISABILI L. 68/99 - Fondo Regionale
PROVINCIA DI PISA Servizio Politiche del lavoro Allegato A AVVISO PUBBLICO PER INCENTIVI ALLE IMPRESE PER L OCCUPAZIONE DEI DISABILI L. 68/99 - Fondo Regionale Premessa La Provincia di PISA adotta il presente
DettagliRegolamento per l'erogazione Errore. Il segnalibro non è definito. di contributi a titolo di prestito d'onore Errore. Il segnalibro non è definito.
Regolamento per l'erogazione Errore. Il segnalibro non è definito. di contributi a titolo di prestito d'onore Errore. Il segnalibro non è definito. APPROVATO CON DELIBERAZIONE COMUNALE N 46 DEL 11-05-2009
DettagliPROVINCIA DI PRATO DISCIPLINARE REGOLANTE I RAPPORTI FRA L AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PRATO E IL
PROVINCIA DI PRATO DISCIPLINARE REGOLANTE I RAPPORTI FRA L AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PRATO E IL PROFESSIONISTA INCARICATO PER L ATTIVITA DI ISPETTORE DI CANTIERE DEI LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DEFINITIVA
DettagliVISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;
Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge
DettagliAtto esente da bollo e imposta di registro ai sensi dell art. 8 L. 266/1991 SCHEMA DI CONVENZIONE PER IL TRASPORTO, IL RICOVERO, LA
Atto esente da bollo e imposta di registro ai sensi dell art. 8 L. 266/1991 COMUNE DI LEGNAGO S.P. N... del.. Provincia di Verona Atto fuori campo I.V.A. SCHEMA DI CONVENZIONE PER IL TRASPORTO, IL RICOVERO,
DettagliFAC SIMILE da non allegare alla domanda di adesione. La Convenzione verrà successivamente trasmessa in duplice copia per la sottoscrizione
CONVENZIONE PER L ATTIVITÀ DI COMPILAZIONE, GESTIONE DELLE DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE UNICHE E TRASMISSIONE DELLE ATTESTAZIONI ISEE/ISEEU (AI SENSI DEL D.LGS. 109/98 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI ED INTEGRAZIONI)
DettagliAVVISO PUBBLICO PER INTERVENTI DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI
AVVISO PUBBLICO PER INTERVENTI DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI IL CAPO DELL AREA AMMINISTRATIVA DEL COMUNE DI MUSSOMELI CAPOFILA DEL DISTRETTO SOCIO SANITARIO In attuazione del Piano di Azione e Coesione
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
COMUNE DI BAGNOLO IN PIANO Provincia di Reggio Emilia REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 10 del 22.03.2006 Pubblicato
DettagliSCHEMA DI CONTRATTO Per
SCHEMA DI CONTRATTO Per L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA TECNICA PER LA VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI ECONOMICO AZIENDALI SOTTOSTANTI ALL IPOTESI DI INTERNALIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI GESTIONE DEI
DettagliComune di Cento REGOLAMENTO CONCERNENTE LE MODALITA DI RAPPORTO TRA L AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CENTO E LE PERSONE CHE INTENDONO SVOLGERE
Comune di Cento REGOLAMENTO CONCERNENTE LE MODALITA DI RAPPORTO TRA L AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CENTO E LE PERSONE CHE INTENDONO SVOLGERE ATTIVITA INDIVIDUALE DI VOLONTARIATO 1 Art. 1 Il Comune di Cento
DettagliGESTIONE ASSOCIATA DELLE FUNZIONI COMUNALI DI SERVIZI SOCIALI SERVIZIO SOCIALE
GESTIONE ASSOCIATA DELLE FUNZIONI COMUNALI DI SERVIZI SOCIALI Comune di Comune di Comune di Comune di Chiaravalle Centrale Torre di Ruggiero Gagliato Argusto Sede Comune Capofila: 88064 Chiaravalle Centrale,
DettagliCITTA DI SPINEA c.a.p. 30038 Provincia di Venezia
CITTA DI SPINEA c.a.p. 30038 Provincia di Venezia SERVIZIO PERSONALE ED ORGANIZZAZIONE CONVENZIONE PER LA GESTIONE DI SERVIZI DI SUSSIDIARIETA L anno duemilanove il giorno del mese tra Il Comune di Spinea,
DettagliComune di Lecco. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Numero 571 Data: 06-09-2013 SETTORE : POLITICHE SOCIALI E DI SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA
Comune di Lecco Piazza Diaz, 1-23900 Lecco (LC) - Tel. 0341/ 481111 - Fax 286874 - C.F. 00623530136 N. 571-2013 Reg. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Numero 571 Data: 06-09-2013 SETTORE : POLITICHE SOCIALI
DettagliDISCIPLINARE DI INCARICO DI DIRETTORE RESPONSABILE DELLA NEWSLETTER SEMESTRALE EDITA DAL SERVIZIO POLITICHE EUROPEE DELLA PROVINCIA DA SVOLGERSI NEL
Reg. inc. n. Pordenone, lì DISCIPLINARE DI INCARICO DI DIRETTORE RESPONSABILE DELLA NEWSLETTER SEMESTRALE EDITA DAL SERVIZIO POLITICHE EUROPEE DELLA PROVINCIA DA SVOLGERSI NEL PERIODO GIUGNO 2014 DICEMBRE
DettagliComune di Codognè P r o v i n c i a d i T r e v i s o
Comune di Codognè P r o v i n c i a d i T r e v i s o REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO DI PERSONE ANZIANE, DISABILI E IN SITUAZIONE DI PARTICOLARE FRAGILITA Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale
DettagliREPUBBLICA ITALIANA. Repertorio: n. I.N.R.C.A. AMMINISTRAZIONE CENTRALE
REPUBBLICA ITALIANA Repertorio: n. I.N.R.C.A. AMMINISTRAZIONE CENTRALE Oggetto: Contratto d appalto per l affidamento del servizio di gestione dell albo fornitori telematico e delle gare on-line da parte
DettagliCITTA DI BARLETTA Settore Servizi Istituzionali Servizi Demografici
CITTA DI BARLETTA Settore Servizi Istituzionali Servizi Demografici REGOLAMENTO COMUNALE PER L ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI (Approvato con deliberazione consiliare
DettagliC O M U N E D I I T T I R E D D U Provincia di Sassari REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO TRASPORTO STRUTTURE SANITARIE E OSPEDALIERE
C O M U N E D I I T T I R E D D U Provincia di Sassari REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO TRASPORTO STRUTTURE SANITARIE E OSPEDALIERE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 15 DEL 10 marzo 2011
DettagliCOMUNE DI FINALE EMILIA
COMUNE DI FINALE EMILIA PROVINCIA DI MODENA DETERMINAZIONE N. 39 DEL 29/01/2014 PROPOSTA N. 8 Centro di Responsabilità: Servizio Gestione Risorse Umane, Trattamento Giuridico, Economico, Previdenziale
DettagliArt.1- Oggetto Il servizio consiste nella consegna giornaliera al domicilio degli utenti di un pasto a pranzo.
REGOLAMENTO PER IIL FUNZIIONAMENTO DEL SERVIIZIIO PASTII A DOMIICIILIIO DELL AMBIITO TERRIITORIIALE DII DALMIINE Approvatto con D..C.. C.. n.. 26 dell 8..09..2014 Art.1- Oggetto Il servizio consiste nella
DettagliServizio di Assistenza Domiciliare e di Educativa Domiciliare rivolto a minori/loro nuclei familiari.
Modello 4 allegato al disciplinare operativo COMUNE DI ANDRIA PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Servizio di Assistenza e di Educativa rivolto a minori/loro nuclei familiari. Cognome Nome Data di nascita
DettagliALLEGATO ALLA D.G. N. 120 DEL 14/10/2011. COMUNE DI CASTEL MAGGIORE (Provincia di Bologna). ------------
ALLEGATO ALLA D.G. N. 120 DEL 14/10/2011. COMUNE DI CASTEL MAGGIORE (Provincia di Bologna). ------------ REP. ----------------------------------------------------------------------------- CONVENZIONE CON
DettagliCONVENZIONE PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE (Art. 10 L.R. n. 23/2006) tra
CONVENZIONE PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE (Art. 10 L.R. n. 23/2006) L anno 2011, il giorno., del mese di tra l Amministrazione Comunale di Cavarzere, con sede legale in Cavarzere
DettagliCOMUNE DI FINALE EMILIA
COMUNE DI FINALE EMILIA PROVINCIA DI MODENA DETERMINAZIONE N. 1075 DEL 12/12/2013 PROPOSTA N. 248 Centro di Responsabilità: Servizi Sociali, Istruzione, Associazionismo, Cultura, Promozione del Territorio
DettagliOGGETTO: APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE AD ANZIANI E SOGGETTI SVANTAGGIATI
OGGETTO: APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE AD ANZIANI E SOGGETTI SVANTAGGIATI I L C O N S I G L I O C O M U N A L E PREMESSO che l assistenza domiciliare
DettagliCOMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA E ASSISTENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI SPOTORNO APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 10 DEL
DettagliCOMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI A TITOLO DI PRESTITO D ONORE
COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI A TITOLO DI PRESTITO D ONORE Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 40 del /29.11.2013 INDICE GENERALE
DettagliRegolamento Sanimpresa
Regolamento Sanimpresa Art.1 Ambito di applicazione Il presente regolamento disciplina il funzionamento della Cassa di Assistenza Sanitaria Integrativa (SANIMPRESA) costituita in favore dei dipendenti
DettagliCOMUNE DI BIBBIENA. Convenzione con l Associazione A.U.S.E.R. di Bibbiena per lo. svolgimento di alcune attività sociali
COMUNE DI BIBBIENA Convenzione con l Associazione A.U.S.E.R. di Bibbiena per lo svolgimento di alcune attività sociali L anno 2014, il giorno 31 (trentuno) del mese di gennaio nella sede comunale di Bibbiena,
DettagliRegolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio.
Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio. Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani,
DettagliCOMUNE DI REVERE PROVINCIA DI MANTOVA REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
COMUNE DI REVERE PROVINCIA DI MANTOVA REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE Approvato con delibera della Giunta Comunale n. 51 del 25/05/2002 INDICE Art. 1 - oggetto pag. 2 Art. 2 - finalità
DettagliTracciabilità dei flussi finanziari
Tracciabilità dei flussi finanziari Legge 13 agosto 2010 n. 136 DL 187 del 12 novembre 2010 L. Conv. 217 del 17 dicembre 2010 Scopo Assicurare la prevenzione di infiltrazioni criminali Si rivolge Agli
DettagliREGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI
REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce
DettagliCHIEDE. di partecipare alla gara informale per l affidamento dei servizi di cui all oggetto e a tal fine DICHIARA
Modello A DOMANDA DI PARTECIPAZIONE E DICHIARAZIONE Il/La sottoscritto/a (cognome)... (nome)... nato/a il... a... in qualità di...... della Ditta... con sede legale in... prov... CAP... Via... n.... P.
DettagliREGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
COMUNE DI ZOGNO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE 1 TITOLO I NORME GENERALI DEL SERVIZIO Art. 1 Campo di intervento Il Comune di Zogno, nell ambito del Servizio Assistenza, eroga le prestazioni
DettagliREGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI
REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI Definizione del Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani Il Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani è costituito dal complesso di prestazioni
DettagliC O N V E N Z I O N E
C O N V E N Z I O N E Il Comune di PONTECAGNANO FAIANO (SA), Capofila dell Ambito Territoriale S4, sito in via M.A. Alfani, Legalmente Rappresentato dalla dott.ssa Giovanna Martucciello, nata a Pontecagnano
DettagliCONVENZIONE fra Mutua Più e UniSalute Spa
N Convenzione 98-2011 CONVENZIONE fra e UniSalute Spa Unisalute S.p.A. Sede e Direzione Generale Via del Gomito, 1-40127 Bologna (Italy) - Tel. +39 051 6386111 - Fax +39 051 320961 - www.unisalute.it Cap.
DettagliNORME PROCEDIMENTALI E ORGANIZZATIVE RELATIVE AL RILASCIO BUONO DI SERVIZIO PER L ACCESSO AI SERVIZI DI TELEASSISTENZA A CASA MIA
COMUNE DI PARMA NORME PROCEDIMENTALI E ORGANIZZATIVE RELATIVE AL RILASCIO BUONO DI SERVIZIO PER L ACCESSO AI SERVIZI DI TELEASSISTENZA A CASA MIA di cui al Regolamento approvato con Deliberazione di Consiglio
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Acquisizione Beni e Servizi
Acquisizione Beni e Servizi Indice dei contenuti 1. SCHEDA SERVIZIO ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI...3 1.1. TIPOLOGIA... 3 1.2. SPECIFICHE DEL SERVIZIO... 3 1.2.1 Descrizione del servizio... 3 1.2.2 Obblighi
DettagliRegione del Veneto Deliberazione della Giunta (7^ legislatura)
Regione del Veneto Deliberazione della Giunta (7^ legislatura) Presidente V. Presidente Assessori Giancarlo Fabio Renato Giancarlo Marialuisa Marino Massimo Raffaele Floriano Ermanno Raffaele Galan Gava
DettagliAMBITO TERRITORIALE SOCIALE DI GALLIPOLI
AMBITO TERRITORIALE SOCIALE DI GALLIPOLI COMUNI DI: GALLIPOLI ALEZIO ALLISTE MELISSANO RACALE - SANNICOLA TAVIANO - TUGLIE AVVISO PUBBLICO PER L AMMISSIONE AL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
DettagliCOMUNE DI BIANCAVILLA Provincia di Catania
N 222 DEL 13 MARZO 2012 N 43 DEL 13/03/2012 DETERMINAZIONE DEL FUNZIONARIO RESPONSABILE OGGETTO: Approvazione avviso pubblico per i cittadini assistiti INPDAP residenti nel Comune di Biancavilla e nel
DettagliIn esecuzione della Determinazione Dirigenziale n.. del SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
ALLEGATO B) all Avviso Schema di CONVENZIONE TRA COMUNE DI FORLì E ASSOCIAZIONE DI (VOLONTARIATO /PROMOZIONE SOCIALE) (nome). PER L ATTUAZIONE DEL PROGETTO CRESCERE NEL CENTRO PREMESSO - che l Amministrazione
DettagliCOMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA
COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA Cap 06060 P.zza della Repubblica n. 4 P.IVA 00436320543 Tel. 075.830186 e-mail: info@comune.paciano.pg.it fax. 075.830447 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI AFFIDAMENTO
DettagliCONTRATTO DI COLLABORAZIONE AUTONOMA PER LO SVOLGIMENTO DI UN SUPPORTO TECNICO SPECIALISTICO DI TIPO
Reg. Inc. n. Pordenone, lì CONTRATTO DI COLLABORAZIONE AUTONOMA PER LO SVOLGIMENTO DI UN SUPPORTO TECNICO SPECIALISTICO DI TIPO INFORMATICO ALL ATTIVITÀ DI ESTRAPOLAZIONE, ELABORAZIONE E MONITORAGGIO STATISTICO
DettagliDistretto Socio Sanitario 31 Comune Capofila S. Agata Militello
Distretto Socio Sanitario 31 Comune Capofila S. Agata Militello PATTO DI ACCREDITAMENTO PER L ASSISTENZA DOMICILIARE AGLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI OVER 65 anni IN ADI E NON IN ADI. 2 RIPARTO PAC Richiamate:
DettagliSCHEMA DI CONVENZIONE PER INCARICO LEGALE TRA. - Azienda Territoriale per l Edilizia Residenziale Pubblica della Provincia di
AZIENDA TERRITORIALE PER L EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA DELLA PROVINCIA DI LATINA *** SCHEMA DI CONVENZIONE PER INCARICO LEGALE TRA - Azienda Territoriale per l Edilizia Residenziale Pubblica della Provincia
DettagliDirezione Regionale. il Comune di, con sede in, Via C.F., legalmente rappresentato da, nella sua qualità di, giusta delibera n. del.
TS/CS (SC) Direzione Regionale CONVENZIONE TRA L AGENZIA DELLE ENTRATE E IL COMUNE DI PER IL PAGAMENTO DELLA TASSA/CANONE PER L OCCUPAZIONE DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE, DELLE SANZIONI E DEGLI INTERESSI
DettagliCOMUNE DI MARTIGNANO PROVINCIA DI LECCE CONTRATTO DI COTTIMO FIDUCIARIO
1 COMUNE DI MARTIGNANO PROVINCIA DI LECCE CONTRATTO DI COTTIMO FIDUCIARIO OGGETTO: Fornitura di punto luce su palo relativi al progetto di "Riqualificazione della viabilità del centro antico di Martignano:
Dettagli