G.I.P. M. ROSATI: Ma questo quando glielo ha detta Sabrina questa cosa? INDAGATO M. A. MISSERI: Se non sbaglio lo ha detto la seconda sera, perché la

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1 G.I.P. M. ROSATI: Ma questo quando glielo ha detta Sabrina questa cosa? INDAGATO M. A. MISSERI: Se non sbaglio lo ha detto la seconda sera, perché la prima sera non abbiamo parlato niente. G.I.P. M. ROSATI: E poi da quella seconda sera di questo colloquio ne avete parlato altre volte? INDAGATO M. A. MISSERI: Qualche volta altra... qualche volta altra mi pare che ha detto che si attaccava troppo ad Ivano che si attaccava ed io... G.I.P. M. ROSATI: Allora per questo lei ha detto: "Solo per gelosia penso io". INDAGATO M. A. MISSERI: Ora mi sono ricordato, ho detto: Allora penso per gelosia. G.I.P. M. ROSATI: Ho capito, questo pensiero lo aveva fatto perché... era arrivato a questo suo pensiero perché Sabrina le aveva detto a lei che Sabrina aveva rimproverato Sarah per questa questione di Ivano, perché si attaccava come ha detto lei... INDAGATO M. A. MISSERI: Si attaccava. G.I.P. M. ROSATI:...si attaccava un po troppo ad Ivano. INDAGATO M. A. MISSERI: Non stavo ricordando la frase che... quella è, perché dice che si attaccava ad Ivano ed allora io ho detto: "Forse era per gelosia". G.I.P. M. ROSATI: Ma lei in quei quaranta giorni non ha mai detto a Sabrina: "Sabrì, a papà, per piacere, mettiamoci tutti e due, vediamo che... Sabrì, che è successo? Perché l'hai uccisa? Che è successo?", mai glielo ha detto in quei quaranta giorni? INDAGATO M. A. MISSERI: Non le ho detto mai niente più, non le ho mai parlata più, perché... non le ho mai parlato più, loro giravano, facevano, attaccavano manifesti, li attaccavano a tutte parti, però non l'ho mai chiesto più. 141

2 G.I.P. M. ROSATI: Ma non lo ha mai chiesto più perché non è capitata occasione o lei non glielo voleva più chiedere? INDAGATO M. A. MISSERI: Non è capitata occasione perché... G.I.P. M. ROSATI: O lei non glielo voleva più chiedere? INDAGATO M. A. MISSERI: No, alla fine mi sono chiuso io stesso dentro di me e non ho chiesto niente a nessuno, come per esempio mi volevo costituire e non avevo il coraggio, la stessa cosa, mi sono chiuso proprio dentro di me, stavo male, proprio male! G.I.P. M. ROSATI: Va bene. Proseguite! P.M. M. BUCCOLIERO: Senti, Michele, ma tu sai se Sabrina provava qualche cosa per Ivano? INDAGATO M. A. MISSERI: No, questo non lo so, perché quando uscivano... a casa non ha fatto mai niente, però non so quando uscivano se provava qualche cosa per Ivano, questo non lo so. Perché di solito loro uscivano sempre quando era tardi, che io stavo quasi per addormentarmi. P.M. M. BUCCOLIERO: Senti, ad una domanda del Pubblico Ministero la risposta che tu dai è: "Certamente Ivano interessava pure a Sabrina", si spieghi, dica al Giudice questa cosa. INDAGATO M. A. MISSERI: Sì, Ivano sì, Ivano sì, certamente gli interessava Sabrina, però Sabrina diceva... io ho detto sempre a Sabrina: "Ma che sei fidanzata con Ivano?" e lei mi ha detto: "Se mi fossi fidanzata te lo avrei detto, come ho fatto con quello di Sava". P.M. M. BUCCOLIERO: E sì, diciamo che non ha detto che era fidanzata. INDAGATO M. A. MISSERI: Sì, ha detto che non era... P.M. M. BUCCOLIERO: Però la domanda era questa, Sabrina era interessata ad Ivano? Cioè al di là se era fidanzata o non era fidanzata. 142

3 INDAGATO M. A. MISSERI: Cioè Sabrina se era interessata ad Ivano non lo so, però Ivano penso di sì. P.M. M. BUCCOLIERO: Cioè che cosa significa? G.I.P. M. ROSATI: Su questo dobbiamo essere più chiari, cioè a Sabrina piaceva Ivano? INDAGATO M. A. MISSERI: Ivano piaceva a Sabrina. G.I.P. M. ROSATI: Ivano piaceva a Sabrina? INDAGATO M. A. MISSERI: A Sabrina, però non so se Sabrina... G.I.P. M. ROSATI: Non sa se Sabrina piaceva ad Ivano. INDAGATO M. A. MISSERI: Non so, eh! G.I.P. M. ROSATI: Okay, va bene. P.M. M. BUCCOLIERO: Sempre sul discorso del movente, a domanda del Pubblico Ministero in cui il Pubblico Ministero... P.M. P. ARGENTINO (fuori microfono): Pagina...? P.M. M. BUCCOLIERO: Pagina 234,...dice: "Secondo te perché l'ha uccisa?" questa è la domanda, Perché secondo te? insiste il Pubblico Ministero, tu dici: "Secondo me l ha uccisa perché non voleva che... cioè che Sarah diceva che si era innamorata di Ivano, certamente Ivano interessava pure a Sabrina", Quindi era gelosa? dice la dottoressa Bruzzone, Misseri Michele: «Era gelosa ed allora dice: Mo ti tolgo davanti e la finiamo». AVV.SSA F. CONTE: Presidente, ma non è che andiamo a contestare... a parte che si continua ad esprimere un punto di vista personale, gli andiamo a contestare quello che un consulente tecnico di parte dichiara? P.M. M. BUCCOLIERO: No, quello che ha detto, io gli contesto quello che ha detto! AVV.SSA F. CONTE: Ma voglio dire siccome glielo ha detto la dottoressa Bruzzone per gelosia... io chiedo scusa, Presidente. G.I.P. M. ROSATI: Lei sa meglio di me che in sede di interrogatorio com era quello - evidentemente non si sono le 143

4 forme dell incidente probatorio, del dibattimento, quello che conta in realtà è, sebbene in questo caso è possibile farlo, conta la risposta, nel momento in cui aderisce ad una domanda suggestiva quel concetto lo fa proprio chi dichiara, quindi non è questo. Poi possiamo discutere sulla utilità di questo tipo di domande, però quello è il suo pensiero nel momento in cui aderisce alla domanda. Quello che dice il Pubblico Ministero, mentre parlava con il Pubblico Ministero nell'ultimo interrogatorio lei sembrerebbe... la rifaccia lei, Pubblico Ministero, ce l ho sott occhio, perché sennò sembra che la faccia io, cioè lei dice... AVV.SSA F. CONTE (fuori microfono): Pagina...? Scusi. P.M. M. BUCCOLIERO: Pagina 234. G.I.P. M. ROSATI: Pagina 234. Lei dice... le chiedono la ragione per cui Sabrina avrebbe ucciso Sarah e lei risponde testualmente, sono le parole sue: "Secondo me l'ha uccisa perché non voleva che si... cioè che Sarah diceva che si era innamorata di Ivano, certamente Ivano gli interessava pure a Sabrina", "Quindi era gelosa?" dice la sua consulente, «Era gelosa ed allora dice: Mo ti tolgo davanti e la finiamo», fermiamoci qua, ma lei presume questa cosa qua «Allora dice: Mo ti tolgo davanti e la finiamo"», cioè è il pensiero suo oppure Sabrina le ha detto questa cosa oppure... INDAGATO M. A. MISSERI: No. G.I.P. M. ROSATI:...ha fatto delle cose che le hanno fatto pensare questo? INDAGATO M. A. MISSERI: Questo è stato il mio pensiero. G.I.P. M. ROSATI: Pensiero suo. INDAGATO M. A. MISSERI: Mio pensiero. G.I.P. M. ROSATI: Va bene. P.M. M. BUCCOLIERO: Benissimo, e perché è stato un suo pensiero? 144

5 INDAGATO M. A. MISSERI: Perché vedevo che Sarah si attaccava ad Ivano. P.M. M. BUCCOLIERO: Eh, e quindi? INDAGATO M. A. MISSERI: Ed allora io ho pensato il mio pensiero - vuol dire che era gelosa. P.M. M. BUCCOLIERO: Che era gelosa chi? INDAGATO M. A. MISSERI: Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO: Eh, e perché, Sabrina voleva Ivano? INDAGATO M. A. MISSERI: Non lo so, cioè io so che Ivano è senz'altro che voleva Sabrina, però io... però non so se Sabrina voleva ad Ivano. P.M. M. BUCCOLIERO: E perché doveva essere gelosa Sabrina di Sarah... INDAGATO M. A. MISSERI: Perché... P.M. M. BUCCOLIERO:...se Sabrina non sa se voleva o meno Ivano? INDAGATO M. A. MISSERI: Cioè so solamente questo, che Sarah si attaccava ad Ivano, si attaccava e lei le diceva parole perché... P.M. M. BUCCOLIERO: Siccome lei dice il contrario, cioè dice: "Certamente Ivano gli interessava pure a Sabrina" dice nel suo interrogatorio del 05 novembre, sempre pagina 234. G.I.P. M. ROSATI: E lo ha appena detto anche due minuti fa. Insomma lei sa se Ivano interessava a Sabrina? INDAGATO M. A. MISSERI: Stavano assieme dico, però... G.I.P. M. ROSATI: Insomma questi ragazzi uscivano sempre insieme. INDAGATO M. A. MISSERI: Sì, uscivano. G.I.P. M. ROSATI: Mi sa che l unica cosa che lei sa mi faccia capire è che sicuramente quello lo ha visto lei, lo ha sentito lei - mi dica se è vero - che discussioni tra Sabrina e Sarah per il fatto che Sarah si attaccasse ad Ivano

6 INDAGATO M. A. MISSERI: Quelle sì. G.I.P. M. ROSATI:...queste le ha sentite lei con le sue orecchie... INDAGATO M. A. MISSERI: Queste le ho sentite. G.I.P. M. ROSATI:...le ha viste con i suoi occhi? INDAGATO M. A. MISSERI: No, con gli occhi no. G.I.P. M. ROSATI: Va bene, li ha sentiti discutere... G.I.P. M. ROSATI:...queste ragazze di questo fatto... G.I.P. M. ROSATI:...che Sabrina rimproverava Sarah Non ti attaccare a questo ragazzo G.I.P. M. ROSATI:......perché senno la gente può pensare a male ha detto prima lei. INDAGATO M. A. MISSERI: Esatto, esatto. G.I.P. M. ROSATI: Bene, questa è una cosa. Ivano piaceva a Sabrina che lei sappia? INDAGATO M. A. MISSERI: Non lo so. G.I.P. M. ROSATI: Non lo sa. INDAGATO M. A. MISSERI: Però può darsi di sì. G.I.P. M. ROSATI: Lasciamo stare, i può darsi lasciamoli perdere. Sabrina piaceva ad Ivano che lei sappia? INDAGATO M. A. MISSERI: Diciamo sì. G.I.P. M. ROSATI: Perché li vedeva uscire insieme? Come stava... INDAGATO M. A. MISSERI: Sì, che li vedevo... G.I.P. M. ROSATI: Oppure Ivano è venuto e ha detto magari: "Ehi, Miche, però tua figlia è carina"? INDAGATO M. A. MISSERI: No, questo no. G.I.P. M. ROSATI: No, non avete mai parlato. Oppure è venuto il vicino di casa che vi ha detto: Oh, ma quei due... mi ha 146

7 detto Ivano che gli piace tua figlia? No? Di queste cose non ne sa niente?! INDAGATO M. A. MISSERI: Qualcuno sì, l'ho sentito... G.I.P. M. ROSATI: Ah. INDAGATO M. A. MISSERI:...che dicevano: "Ma Ivano si è fidanzato con Sabrina?"... G.I.P. M. ROSATI: Ho capito. INDAGATO M. A. MISSERI:...ed io dicevo a Sabrina: "Ma tu ti sei fidanzata con Ivano?" e lei mi diceva "No". G.I.P. M. ROSATI: No, va bene. P.M. M. BUCCOLIERO: Senti, Michele, tu sai se Sabrina ha mai letto i diari di Sarah? INDAGATO M. A. MISSERI: Questo non lo so. P.M. M. BUCCOLIERO: Perché alla domanda sul punto... INDAGATO M. A. MISSERI: Cioè ad una parte c'era che... P.M. M. BUCCOLIERO: Ad una parte c'era...? INDAGATO M. A. MISSERI: Non so dove l'ho sentito che diceva che Sarah diceva... non lo so, Ivano mi piace o Mi sto innamorando. P.M. P. ARGENTINO: Ah, sul diario, lei dice sul... INDAGATO M. A. MISSERI: Sul diario, quella cosa sto dicendo. P.M. P. ARGENTINO: Ecco, questo fatto come lo ha saputo lei, da chi lo ha saputo? INDAGATO M. A. MISSERI: Da Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO: Da Sabrina. Quindi Sabrina aveva letto questo diario? INDAGATO M. A. MISSERI: Il diario penso che lo aveva letto. P.M. M. BUCCOLIERO: Ma Sarah lei sa se si confidava con Sabrina di tutte le sue cose più intime? INDAGATO M. A. MISSERI: No, no. P.M. M. BUCCOLIERO: No non lo sa o... INDAGATO M. A. MISSERI: No, non lo so proprio. 147

8 P.M. M. BUCCOLIERO: Ah, non lo sa. Senti, Michele, ma il cellulare di Sarah - no? -... P.M. M. BUCCOLIERO:...tu hai mai detto a Sabrina che quel cellulare invece di distruggerlo lo avevi conservato? INDAGATO M. A. MISSERI: No. P.M. M. BUCCOLIERO: E lei che cosa sapeva del cellulare? INDAGATO M. A. MISSERI: Lei sapeva che stava distrutto. P.M. M. BUCCOLIERO: Lei sapeva che era distrutto? P.M. M. BUCCOLIERO: Perché tu le avevi detto che lo avevi distrutto? INDAGATO M. A. MISSERI: Mi pare di sì, perché il cellulare ce lo avevo sempre con me. P.M. M. BUCCOLIERO: Addosso lo portava. INDAGATO M. A. MISSERI: Addosso, sì, ce l'avevo. Cioè dove trovavo l'occasione lo appoggiavo. P.M. M. BUCCOLIERO: Sì. Senti, quando tu hai fatto ritrovare il cellulare... P.M. M. BUCCOLIERO:...che lo hai messo là in quel terreno Mutunato se non sbaglio... INDAGATO M. A. MISSERI: Sì, I tumani, I tumani. P.M. M. BUCCOLIERO: Tumani. Che cosa ha detto Sabrina? INDAGATO M. A. MISSERI: Allora, quando io ho messo il cellulare là, che io ho chiamato mia figlia più grande, ho detto: "Chiedi a Sabrina", so che Sabrina stava ammalata quel giorno, stava con la febbre ed allora ho chiamato mia figlia più grande, se il cellulare di Sarah aveva il lucchetto e queste cose qua di lattina... P.M. M. BUCCOLIERO: Sì. 148

9 INDAGATO M. A. MISSERI:...però nel telefono ho sentito che ha detto: "Questo cellulare mo di do sta esse?", Dove esce fuori?... P.M. M. BUCCOLIERO: Chi ha detto così? INDAGATO M. A. MISSERI: Ho sentito al telefono, Sabrina. P.M. M. BUCCOLIERO: Sabrina hai sentito che diceva così. INDAGATO M. A. MISSERI: Così. P.M. M. BUCCOLIERO: Quindi poi che cosa è accaduto, poi avete discusso dico tu e Sabrina di questo cellulare? INDAGATO M. A. MISSERI: No, non abbiamo più discusso, cioè lo volevo dire che mi volevo costituire e non l'ho detto... P.M. M. BUCCOLIERO: Sì. INDAGATO M. A. MISSERI:...però forse lei si è creduta che io lo avevo appoggiato ad una parte e poi è stato ripreso e poi buttato, però sapeva solamente che stava distrutto, però non sapeva nessuno che il cellulare ce lo avevo io. P.M. M. BUCCOLIERO: Non lo sapeva nessuno, e sì, questo qua lo abbiamo capito. INDAGATO M. A. MISSERI: Nessuno. P.M. M. BUCCOLIERO: Ma - voglio capire io - la reazione di Sabrina quando abbiamo trovato questo cellulare... INDAGATO M. A. MISSERI: Sì, stava nervosa. P.M. M. BUCCOLIERO: Stava nervosa. P.M. M. BUCCOLIERO: Che cosa ti ha detto? INDAGATO M. A. MISSERI: Ha detto: "Mo nel cellulare ci sono le impronte", ho detto: Non ti preoccupare che il cellulare le impronte sono tutte mie. P.M. M. BUCCOLIERO: Si è arrabbiata con te perché hai fatto trovare il cellulare? INDAGATO M. A. MISSERI: E rimasta un po' arrabbiata, sì. P.M. M. BUCCOLIERO: Un poco sì. Ma di che cosa si preoccupava? 149

10 INDAGATO M. A. MISSERI: Che non si... che si scoprisse il cellulare... Cioè quel cellulare certamente - lei diceva - che giorni prima lo avevo preso pure io in mano e ci sono le impronte sul cellulare ed io ho detto: "Sicuramente i tuoi li ho cancellati e stanno i miei sopra". P.M. P. ARGENTINO: Lei ricorda la frase di Sabrina che avrebbe rivolto nei suoi confronti quando avete parlato di questo cellulare e quando ancora non sapeva Sabrina se quel cellulare fosse di Sarah? La frase precisa, cosa ha detto? AVV.SSA F. CONTE: Presidente, intanto chiediamo se ha detto una frase, no? G.I.P. M. ROSATI: Se ha detto qualcosa, eh, se ha detto qualcosa. Ricorda se quando è venuto fuori questo cellulare Sabrina ha detto qualcosa, le ha detto qualcosa? INDAGATO M. A. MISSERI: Allora, Sabrina ha detto: "Papà, qualcuno lo ha messo là per incastrarti", cioè come si dice? Per... G.I.P. M. ROSATI: Va be, per incastrarti, va bene, si capisce il senso. P.M. P. ARGENTINO: Per essere precisi... G.I.P. M. ROSATI: Se non ha detto quello e risulta qualcos altro lo può contestare. P.M. P. ARGENTINO: Per essere precisi voglio dire si stava già parlando del cellulare, a me interessava sapere cosa avrebbe risposto Sabrina quando ha saputo di questo cellulare ed allora io contesto - a pagina 97 - Michele Misseri: «Quando il cellulare hanno detto che lo hanno preso, che lo hanno portato a Roma - no? - che lo controllavano, ha detto: Mah, speriamo che il cellulare risulti da quarantacinque giorni là ha detto - sennò siamo tutti fregati», ha detto così? INDAGATO M. A. MISSERI: E vero, è vero. P.M. M. BUCCOLIERO: Allora, ascoltami, Michele

11 P.M. P. ARGENTINO: Un attimo solo, e questo quando glielo avrebbe detto Sabrina, questa frase? INDAGATO M. A. MISSERI: Quando ho saputo che l avevano... dalla Caserma, dalle cose che avevano fatto, che io ho detto: "Il cellulare qua viene controllato?" e loro hanno detto: No, quello viene spedito a Roma", però dopo... P.M. P. ARGENTINO: No, il giorno mi interessa sapere... INDAGATO M. A. MISSERI: Mo non ricordo. P.M. P. ARGENTINO:...lo stesso giorno? INDAGATO M. A. MISSERI: Non ricordo se è stato lo stesso giorno o il secondo giorno. P.M. P. ARGENTINO: Ed allora contestazione, dottor Argentino: E questo quando glielo ha detto?, Me lo ha detto il giorno del cellulare, dottor Argentino: Cioè il giorno del rinvenimento, il 29 settembre?, Michele Misseri: Sì, sì. G.I.P. M. ROSATI: Ha capito? Sempre lo stesso giorno che lo avete trovato, questo sembrerebbe secondo quello che lei ha dichiarato. INDAGATO M. A. MISSERI: (parola incomprensibile) ho detto io, non ricordo se è stato il primo giorno o il secondo giorno. G.I.P. M. ROSATI: O il giorno dopo, va bene. P.M. M. BUCCOLIERO: Senti, Michele, la mattina sempre della scomparsa di Sarah - no? -... P.M. M. BUCCOLIERO:...quando a casa c'è Sabrina e Sarah... P.M. P. ARGENTINO: Chiedo scusa, io devo un po' precisare il discorso del cellulare, del rinvenimento del cellulare, se permette, Giudice. G.I.P. M. ROSATI: Va bene. P.M. P. ARGENTINO: Perché

12 G.I.P. M. ROSATI: Precisi pure, cerchi di raccogliere tutti gli elementi, so che è difficile e così è più facile anche per gli interlocutori seguirla. P.M. P. ARGENTINO: Chiedo scusa, no, questo per me è importante perché ci sono... G.I.P. M. ROSATI: Va be, va be, non ci dica, faccia... P.M. P. ARGENTINO:...è collegato con ulteriori fonti di prova. G.I.P. M. ROSATI: Va bene. P.M. P. ARGENTINO: Lei telefona - ha detto - a Valentina... P.M. P. ARGENTINO:...poi che ha fatto una volta che ha telefonato? INDAGATO M. A. MISSERI: Allora, quando ho telefonato ha detto Sa... ecco, sì, questo particolare lo avevo pure dimenticato, ha detto: "Papà, non toccarlo con le mani, lascialo lì che chiamiamo il brigadiere" ed io ho detto: "Già ormai l'ho preso in mano", ce l'avevo in mano e ho detto: Mo vengo a casa ho detto io e quando sono arrivato a casa lei ha chiamato il brigadiere. P.M. P. ARGENTINO: Ricorda se qualcuno le ha consigliato di portarlo a casa il cellulare? INDAGATO M. A. MISSERI: Valentina ha detto di portarlo a casa e io ho detto: No. P.M. P. ARGENTINO: "Lo lascio lì". INDAGATO M. A. MISSERI: "Lo lascio lì ho detto io - poi viene il brigadiere e fanno il sopralluogo". P.M. P. ARGENTINO: Benissimo. INDAGATO M. A. MISSERI: Eh, verissimo. P.M. P. ARGENTINO: Quindi lei è tornato a casa? INDAGATO M. A. MISSERI: E tornato a casa. P.M. P. ARGENTINO: Lei è tornato a casa. INDAGATO M. A. MISSERI: Io a casa, il cellulare è rimasto lì. 152

13 P.M. P. ARGENTINO: Ed il brigadiere... avete avvisato qualcuno? INDAGATO M. A. MISSERI: No, abbiamo avvisato il brigadiere di venire. P.M. P. ARGENTINO: Chi? Può dire il nome? INDAGATO M. A. MISSERI: Blaiotta, come lo chiamano, il brigadiere. P.M. P. ARGENTINO: Blaiotta. INDAGATO M. A. MISSERI: Ecco, e ha detto: "Tra cinque o sei minuti passo di casa". P.M. P. ARGENTINO: Ricorda l'ora? INDAGATO M. A. MISSERI: No, questo non ricordo. P.M. P. ARGENTINO: Va bene, prego. E arrivato poi? Lei è arrivato a casa? INDAGATO M. A. MISSERI: E arrivato casa e... che poi, aspetta, se erano le cinque... sette, sette e mezza forse erano. P.M. P. ARGENTINO: Sì. INDAGATO M. A. MISSERI: E venuto... e siamo andati con la macchina sua, di Blaiotta. P.M. P. ARGENTINO: Quindi vi siete incontrati con Blaiotta. INDAGATO M. A. MISSERI: Sì, è passato di casa e siamo andati, ma quello l'ho fatto che mi volevo costituire e non ce l'ho fatta. P.M. P. ARGENTINO: E non ce l'ha fatta. Prima di andare oltre, ricorda se sua cognata Concetta è stata informata del rinvenimento di quel cellulare? INDAGATO M. A. MISSERI: Sì, sì. P.M. P. ARGENTINO: Sì, chi l'ha informata? INDAGATO M. A. MISSERI: Però non lo so chi l'ha informata, quando solo andato a casa è detto: "Abbiamo avvisato già la zia Concetta e non sape se quelle cose là stiano o non ci stiano". 153

14 P.M. P. ARGENTINO: Chi ha detto così? INDAGATO M. A. MISSERI: Non lo so se è stata Sabrina o Valentina. P.M. P. ARGENTINO: O Valentina. INDAGATO M. A. MISSERI: Cioè l'ho sentito solo io, non so la telefonata quando l'ha fatta. P.M. P. ARGENTINO: Bene, quindi poi lei ha detto che è ritornato con il brigadiere Blaiotta. P.M. P. ARGENTINO: Beh, e che cosa è successo? INDAGATO M. A. MISSERI: Quando siamo andati al pozzo Blaiotta ha girato il telefono e lui diceva: "No, ma questo non è di Sarah", ho detto io: "Sì, questo a me mi pare che è di Sarah perché sto conoscendo i lucchettini che stavano", sapevano che erano quelli, ha detto: "Ma non mi pare, ma poi dopo ha telefonato alla Caserma Blaiotta e ha risposto uno della Protezione Civile e ha detto: Leggimi gli ultimi numeri per telefono", ha letto i numeri e ha detto: "Forse è questo". P.M. P. ARGENTINO: Ha detto così "forse"? INDAGATO M. A. MISSERI: "Forse", non mi ha detto giusto, ha detto forse, la verità a me me lo ha detto quello della Protezione Civile che mi ha accompagnato a casa, perché lui ha detto: Vieni, che poi prendi Misseri e lo porti a casa che lui è rimasto lì; poi quello del Protezione Civile mi ha detto: "E quello il cellulare". P.M. P. ARGENTINO: A che ora questo? INDAGATO M. A. MISSERI: No, quello me lo ha detto durante che stavo andando in Caserma. P.M. P. ARGENTINO: E più o meno che ora poteva essere? INDAGATO M. A. MISSERI: L'orario non lo so mo. P.M. P. ARGENTINO: E lei questa circostanza l'ha riferita a qualcuno? 154

15 INDAGATO M. A. MISSERI: Questa circostanza l'ho detta poi... non ricordo se ho telefonato o l'ho detto così a voce e ho detto: Il cellulare è quello. P.M. P. ARGENTINO: A chi lo ha detto? INDAGATO M. A. MISSERI: Non ricordo se l'ho detto a Sabrina o a Valentina, ad una delle due l'ho detto e poi lo hanno detto... P.M. P. ARGENTINO: Ma Valentina quella mattina stava a casa? INDAGATO M. A. MISSERI: Sì, quella mattina stava a casa. P.M. P. ARGENTINO: E a che ora... è andata a qualche parte? Lo ricorda? INDAGATO M. A. MISSERI: No. P.M. P. ARGENTINO: Non lo ricorda. INDAGATO M. A. MISSERI: Cioè quella mattina io poi non è che sono rimasto a casa, me ne sono andato via, so che hanno avvisato Concetta, prima hanno detto: E quello il cellulare, poi dopo hanno telefonato... cioè mi ha chiamato Sabrina o Valentina - non lo so - che ha detto: "Non dire niente a nessuno per il momento del cellulare", però io ho detto: "Il cellulare è quello", Però non ditelo a nessuno, loro stavano venendo a Taranto. P.M. P. ARGENTINO: Loro...? INDAGATO M. A. MISSERI: Concetta e Valentina non c'era, venivano a Taranto, venivano a Taranto. P.M. P. ARGENTINO: Quindi lei questa circostanza... INDAGATO M. A. MISSERI: L'ho (parola incomprensibile) a Sabrina. P.M. P. ARGENTINO: A Sabrina? INDAGATO M. A. MISSERI: A Sabrina. P.M. P. ARGENTINO: Ricorda l'ora? INDAGATO M. A. MISSERI: L'ora... non ricordo l'ora, se l'ho detto la mattina o l'ho detto durante che sono andato a casa a prendermi la Panda, la Marbella. 155

16 P.M. P. ARGENTINO: Sì. Lei ricorda se poi questa circostanza l'ha appresa da qualcun altro con certezza? INDAGATO M. A. MISSERI: E... P.M. P. ARGENTINO: Lei ha più avuto occasione di riparlarne col brigadiere Blaiotta, se ha chiesto a Blaiotta conferma di quel cellulare. INDAGATO M. A. MISSERI: Cioè se Blaiotta me lo ha detto a me? G.I.P. M. ROSATI: (parole incomprensibili per sovrapposizione di voci) che fosse quello di Sarah? P.M. P. ARGENTINO: Che fosse quello di Sarah. G.I.P. M. ROSATI: Eh, lei ha parlato più con Blaiotta e ha detto: "Ma veramente, marescia, quello di Sarah è"? G.I.P. M. ROSATI: Eh, e quello le sta dicendo il Pubblico Ministero. INDAGATO M. A. MISSERI: Ah sì, non stavo capendo la parola, scusa! P.M. P. ARGENTINO: Ricorda più o meno a che ora? INDAGATO M. A. MISSERI: Cioè non ricordo se erano sette e mezza, otto. P.M. P. ARGENTINO: No, lei mi ha detto prima lei mi ha detto prima - che Blaiotta ha detto, telefonando: "Forse è quello di Sarah" e poi lei ha detto: "L'ho appreso da quello della Protezione Civile". P.M. P. ARGENTINO: Successivamente poi lei ha avuto modo di riparlare con Blaiotta? INDAGATO M. A. MISSERI: Sì, ha detto: "Sì, è di Sarah". P.M. P. ARGENTINO: E a che ora? INDAGATO M. A. MISSERI: Ma quello quando stavate voi là, che io sono andato prima in Caserma e che quello... P.M. P. ARGENTINO: Stavo io? 156

17 P.M. P. ARGENTINO: Sul posto? INDAGATO M. A. MISSERI: Stavi, per quello è che io non mi stavo... P.M. P. ARGENTINO: E che ora poteva essere? INDAGATO M. A. MISSERI: No, era mezzogiorno passato. P.M. P. ARGENTINO: Eh! Va bene, non ho altre domande per adesso. P.M. M. BUCCOLIERO: Ascolta, Michele, dopo l'omicidio di Sarah tu sei più entrato nel garage? INDAGATO M. A. MISSERI: Nel garage entravo pochissimo da quel giorno. P.M. M. BUCCOLIERO: Qualche volta sei entrato? INDAGATO M. A. MISSERI: Sì, però pochissimo, perché quando entravo là mi sentivo male. P.M. M. BUCCOLIERO: Benissimo. Allora, quelle poche volte che sei entrato nel garage... P.M. M. BUCCOLIERO:...hai controllato se la cintura con cui Sarah era stata strangolata stava ancora lì? INDAGATO M. A. MISSERI: No, non ho mai controllato, solo quel giorno io pensavo che era la mia cinta ed io ho detto quando siamo andati lì: "Forse sta nella macchina", però io la mia pensavo che fosse, perché visto che era lo stesso colore, però non è che ho pensato se era larga, se era stretta. P.M. M. BUCCOLIERO: Cioè tu hai pensato che Sabrina avesse utilizzato la tua cintura... INDAGATO M. A. MISSERI: La mia cintura. P.M. M. BUCCOLIERO:...che stava nel garage. INDAGATO M. A. MISSERI: Perché io l'appendevo sempre dove ho messo quell altra, poi là che abbiamo cercato e non l ho trovata, allora ho detto: "Forse sta nella macchina, se non c è qua sta nella macchina" perché io la usavo a campagna. 157

18 P.M. M. BUCCOLIERO: Ho capito. E quindi quella cintura con cui Sarah è stata strangolata era diversa da quella che ci hai indicato quel giorno. INDAGATO M. A. MISSERI: Come ho sentito sì, era diversa, perché dice che non era quella, era quella che hanno preso in casa, però io non sapevo che era la sua perché quando... come l'ho tolta io l'ho appe... l ho messa... P.M. M. BUCCOLIERO: Comunque tu non sai se era quella o non era quella. INDAGATO M. A. MISSERI: No, non so. P.M. M. BUCCOLIERO: Non lo sai questo qua. INDAGATO M. A. MISSERI: Perché il colore sì, più o meno era lo stesso, però non so. P.M. M. BUCCOLIERO: Sì. Senti, il giorno in cui è stato ritrovato questo cellulare... P.M. M. BUCCOLIERO:...Sabrina come stava fisicamente? INDAGATO M. A. MISSERI: Brutta. P.M. M. BUCCOLIERO: No, dico aveva la febbre, era raffreddata? INDAGATO M. A. MISSERI: Teneva la febbre quel giorno. P.M. M. BUCCOLIERO: Aveva la febbre? INDAGATO M. A. MISSERI: Sì, quel giorno teneva la febbre. P.M. M. BUCCOLIERO: Sì. E senti, tu sai se quel giorno nonostante la febbre è uscita con Ivano? INDAGATO M. A. MISSERI: Questo non lo ricordo, non lo sto ricordando. P.M. M. BUCCOLIERO: Allora, pagina 99, sottoforma di contestazione, a domanda del dottor Pietro Argentino lei dice: "No, lei se n'è andata con Ivano, se n'è andata con non so cosa", la domanda è: "Poi quando lei è andato a casa si è visto con Sabrina? Ne avete parlato di questo argomento?" del cellulare, dice: "No, lei se n'è andata con Ivano", "Com'è? Stava a letto ammalata quel giorno, stava con la febbre", "Ma 158

19 quella se n'è andata lo stesso" dice lei, si ricorda questa circostanza? P.M. M. BUCCOLIERO: E vero questo fatto? INDAGATO M. A. MISSERI: Sì, è vero. P.M. M. BUCCOLIERO: Quindi uscì con Ivano poi. Senti, quando avete cercato la carta sim di cui già abbiamo parlato - no? nel garage e questa carta sim non si trovava, che cosa ha detto Sabrina? Ha formulato qualche ipotesi dove poteva trovarsi questa carta? Che cosa ha detto? Cioè era preoccupata perché non si trovava o no? INDAGATO M. A. MISSERI: Sì, era preoccupata per la carta, però non mi sto ricordando adesso... P.M. M. BUCCOLIERO: Ha detto qualche cosa in merito? (Non si rileva risposta a verbale). P.M. M. BUCCOLIERO: Avete utilizzato qualche strumento particolare per trovarla la carta, la sim? (Non si rileva risposta a verbale). P.M. M. BUCCOLIERO: In che modo l'avete cercata? Spiega al Giudice? INDAGATO M. A. MISSERI: Con la luce se non sbagli, prima con la luce abbiamo girato, cercato un filo volante. P.M. M. BUCCOLIERO: Beh? INDAGATO M. A. MISSERI: Non ricordo cosa abbiamo utilizzato, non sto ricordando. P.M. M. BUCCOLIERO: Avete fatto dei mucchietti di spazzatura? INDAGATO M. A. MISSERI: Sì, quelli li abbiamo fatti i mucchietti, che poi la cernavamo con... P.M. M. BUCCOLIERO: Con...? INDAGATO M. A. MISSERI:...quella là che cerni il tufo, tufo diciamo... P.M. M. BUCCOLIERO: Eh, e questo stiamo dicendo! 159

20 INDAGATO M. A. MISSERI: Ah, quello è?! Io pensavo un'altra cosa. P.M. M. BUCCOLIERO: No, no. INDAGATO M. A. MISSERI: Lei faceva i mucchietti ed io facevo con la mano se usciva fuori. P.M. M. BUCCOLIERO: E non è uscita fuori. INDAGATO M. A. MISSERI: Non è uscita. P.M. M. BUCCOLIERO: Quando non è uscita fuori Sabrina che ha detto? INDAGATO M. A. MISSERI: Ha detto: Forse l'hai persa in campagna, perché siccome quando sono andato in campagna io ho fatto l uva dice lei "Ma io stavo in macchina o ce l'avevi in tasca e l'hai persa", se l avevo persa fuori non la trovavo più perché intra la terra non... P.M. M. BUCCOLIERO: Sì. Senti, la mattina sempre del 26 - quando c'è Sarah e Sabrina - è uscito fuori tra Sarah e Sabrina il discorso del mare, se dovevano o meno andare al mare? INDAGATO M. A. MISSERI: No, ho saputo dopo che dovevano andare al mare. P.M. M. BUCCOLIERO: Sì, ma tu ricordi di avere sentito qualche frase tra di loro? INDAGATO M. A. MISSERI: No. P.M. M. BUCCOLIERO: Sicuro? INDAGATO M. A. MISSERI: A mare? Sì, forse... ha detto che non andavano a mare perché l'aveva tradita che se n era andata a San Pancrazio, se è questa. VOCI IN AULA. P.M. M. BUCCOLIERO: Ecco, questa è la frase, lei a domanda del Pubblico Ministero... G.I.P. M. ROSATI (fuori microfono): Pagina...? AVV.SSA F. CONTE: Pagina...? 160

G.I.P. M. ROSATI: Ah. INDAGATO M. A. MISSERI: Ho detto: "Abbiamo trovato i cavalli e sto venendo". G.I.P. M. ROSATI: Ah, ho capito. INDAGATO M. A.

G.I.P. M. ROSATI: Ah. INDAGATO M. A. MISSERI: Ho detto: Abbiamo trovato i cavalli e sto venendo. G.I.P. M. ROSATI: Ah, ho capito. INDAGATO M. A. G.I.P. M. ROSATI: Ah. INDAGATO M. A. MISSERI: Ho detto: "Abbiamo trovato i cavalli e sto venendo". G.I.P. M. ROSATI: Ah, ho capito. INDAGATO M. A. MISSERI: La telefonata c'è. Dai tabulati vedi che c'è.

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