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2 INDICE 1 PREMESSA NORMATIVA DI RIFERIMENTO DESCRIZIONE DELLE OPERE ROTATORIA INCROCIO VIA CANNATA VIA DEL TURISMO LARGO DEL LAVORO Classificazione stradale Apparecchi illuminanti Impianti elettrici Protezione contro le sovratensioni Protezione contro gli effetti termici Conduttori Caratteristiche dei materiali Dimensionamento elettrico e calcolo cadute di tensione Simulazione illuminotecnica ROTATORIA INCROCIO VIALE JONIO VIA DEL FARO VIA VIZZARRO Classificazione stradale Apparecchi illuminanti Impianti elettrici Protezione contro le sovratensioni Protezione contro gli effetti termici Conduttori Caratteristiche dei materiali Simulazione illuminotecnica... 18

3 1 PREMESSA La presente relazione è a corredo degli elaborati tecnico/grafici necessari per il progetto relativo ai lavori di ampliamento dell impianto di pubblica illuminazione per la realizzazione di nuova due nuove rotatorie nel territorio comunale di Taranto in V.le Cannata incrocio V.le del Turismo Largo del Lavoro ed in V.le Jonio incrocio Via del Faro - Via Vizzarro. Tale intervento, riducendo all essenziale la spesa di investimento, recupera parti di impianto esistente modificandone il layout di distribuzione secondo le nuove necessità dettate dal cambio di direzione nel senso di marcia sulla nuova area di carreggiata generata dalla rotatoria. da realizzare. Tale intervento è stato progettato al fine di garantire una continuità ed ampliamento Dell impianto esistente, mediante la realizzazione di linee di P.I. collegate sempre a quelle esistenti. 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO L impianto di illuminazione deve soddisfare a requisiti elettrici, illuminotecnici e meccanici, dovrà rispondente alla vigente normativa di settore, i lavori dovranno essere svolti nel pieno rispetto della vigente normativa in tema di sicurezza. Si riportano di seguito alcune delle norme da prendere come riferimento: - Legge n 186 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici. - Legge n Decreto legislativo n. 285 del 30/4/1992: "Nuovo Codice della Strada",e ss.mm.ii - Decreto Presidente Repubblica n. 495 del 16/12/1992: "Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada" - Decreto legislativo 360/93: "Disposizioni correttive ed integrative del Codice della Strada" approvato con Decreto legislativo n. 285 del Decreto Ministeriale LL. PP. del 5 novembre 2001 Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade - D.M. 37/ Norma CEI Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua - Norma CEI Apparecchi di illuminazione parte I - Norma CEI Apparecchi di illuminazione parte II - Norma CEI Apparecchi di illuminazione parte II Apparecchi per illuminazione stradale - Norma CEI Impianti elettrici di illuminazione pubblica modificata dalla CEI 64-8 sez. 714 Impianti di illuminazione situati all esterno - Norma CEI Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Impianti di terra. - Norma CEI Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo: - Norma UNI EN 40 - Pali per illuminazione - Norma EN :2004 Illuminazione stradale - Requisiti prestazionali Elaborato ER 3 Verifiche Illuminotecniche rotatorie Pag. 2

4 - Norma UNI 11248:2007 "Illuminazione stradale - Selezione delle categorie illuminotecniche" (insostituzione della UNI 10439, recepisce il rapporto tecnico CEN/TR m ); - Norma UNI 10819:1999 Impianti di illuminazione esterna. Requisiti per la limitazione della dispersione verso l alto del flusso luminoso - D.Lgs. 81/2008 : Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro noto come testo unico della sicurezza Risultano rispettate tutte le norme non specificamente menzionate e tutti i regolamenti in materia predisposti dagli enti locali, che contribuiscono alla esecuzione a perfetta regola d arte dell impianto. 3 DESCRIZIONE DELLE OPERE Le opere sono rappresentate dall ampliamento della rete di sottoservizi in aree già servite da P.I. con rilocazione di armature interferenti con il nuovo assetto stradale, e l installazione di nuove armature secondo il calcolo illuminotecnico al fine di garantire gli standard minimi di illuminamento per la categoria stradale in oggetto. Il progetto rappresenta il primo stralcio che prevede una illuminazione parziale di alcune zone ritenute di notevole importanza ed urgenza ai fini della sicurezza; Le opere prevedono: Realizzazione di impianto di P.I. secondo il nuovo assetto stradale dettato dalla realizzazione di una rotatoria; l intervento consiste nella dislocazione di nuove armature stradali della stessa tipologia di quelle esistenti al contorno se lo spostamento di alcune altre interferenti, secondo il layout distributivi dettato dalle simulazioni illuminotecniche necessarie al mantenimento degli standard minimi di illuminamento dettati dalla classificazione stradale effettuata. 4 ROTATORIA INCROCIO VIA CANNATA VIA DEL TURISMO LARGO DEL LAVORO 4.1 Classificazione stradale Premesso che il Comune di Taranto è privo di strumentazione tecnico/urbanistica che classifichi illuminotecnicamente le strade oggetto di intervento, nonché della classificazione prevista dal codice della strada, si è proceduto, coerentemente al codice della strada, alla legge regionale 5/2005 e alle norme UNI, le strade interessate dall intersezione di progetto sono state considerate come strada di tipo D Strada locale urbana a scorrimento veloce cui alla luce della norma UNI corrisponde la categoria illuminotecnica ME3b; Elaborato ER 3 Verifiche Illuminotecniche rotatorie Pag. 3

5 Al fine di assegnare una Categoria Illuminotecnica di Riferimento ad una determinata strada, è quindi necessario avere a disposizione la classificazione stradale delle stesse, conformemente al Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n "Nuovo Codice della Strada" e successive integrazioni e modifiche. L amministrazione risulta sguarnita di tali classificazioni pertanto si è proceduto con delle proprie valutazioni, ai fini dell'attribuzione di una categoria illuminotecnica di progetto alle varie strade oggetto di calcolo illuminotecnica. Con riferimento al contenimento dei consumi energetici, le categorie illuminotecniche prescritte per ogni classe di strada dalla norma UNI sono valide con flusso orario di traffico riferito al valore massimo previsto per quella classe di strada. Qualora si verifichino flussi orari di traffico minori di detto valore in orari particolari (durante la notte) e le condizioni di sicurezza generale per tutti gli utenti della strada lo permettano, è possibile in fase di esercizio ridurre le prestazioni illuminotecniche richieste secondo i seguenti criteri indicati nel prospetto 3 della norma UNI come di seguito riportato: Indicazioni sulle variazioni della categoria illuminotecnica in relazione ai parametri di influenza. Elaborato ER 3 Verifiche Illuminotecniche rotatorie Pag. 4

6 E in base alle caratteristiche della strada (dimensioni, marciapiedi, traffico) e alle caratteristiche di montaggio sui diversi tipi di supporti (pali a sbraccio singolo e doppi) si è proceduto al calcolo illuminotecnico e alla verifica. 4.2 Apparecchi illuminanti Gli apparecchi illuminanti previsti, da montare alla sommità delle palificazioni, sono costituiti da armature stradali cablati e rifasati per lampade a vapori di sodio alta pressione; Si tratta di lampade a vapori di sodio alta pressione (SAP) delle seguenti caratteristiche: risparmi energetici altissimi; vita media ore; efficienza luminosa 132 lumen/w; colore dominante giallo oro; potenza 250 W; flusso luminoso lumen; intensità massima di 0 candele (cd) per 1000 lumen (lm) di flusso luminoso totale emesso a 90 e oltre. questi ottimi corpi illuminanti dalle buone caratteristiche di flusso luminoso e bassi consumi energetici risultano, allo stato dell arte, ancora utilizzabili e pertanto possono essere integrati nell impianto di P.I. esistente; Elaborato ER 3 Verifiche Illuminotecniche rotatorie Pag. 5

7 Figura 1. Diagramma della luminanza 4.3 Impianti elettrici L alimentazione dei centri luce è del tipo derivato mediante linea trifase e neutro, con tensione fase - fase di 380V e fase - neutro di 220V. Per la realizzazione delle linee di alimentazione sono previsti cavi conduttori unipolari ad isolamento rinforzato, tipo FG7R 0.6/1 kv, cavi unipolari con guaina del tipo non propaganti l incendio e la fiamma conformi alle norme CEI e CEI muniti del marchio IMQ, di sezione tali da garantire una caduta di tensione inferiore al 4% e il soddisfo della relazione IB < In <Iz (Iz portata del cavo, In corrente dell interruttore di protezione IB corrente di impiego); E stato effettuato il calcolo di dimensionamento della linea elettrica verificandone la caduta di tensione a partire dal punto di consegna. I cavi saranno posti in opera in condotto PVC interrato (lo scavo avrà le dimensioni riportate negli allegati elaborati grafici; il cavidotto avrà il diametro minimo di 63 mm, garantendo comunque il rapporto 1,3 superiore al diametro del fascio di cavi interni, e sarà costituito da tubo corrugato a doppia parete marchio CE la parete interna liscia e la parete esterna in polietilene ad alta densità corrugata al fine di conferire al manufatto una adeguata resistenza strutturale, conforme alle norme CEI EN 50086, posato su materiale arido di cava (sabbia mista a ghiaia) e ricoperto dello stesso materiale il tutto per uno spessore medio di 20 cm, nella parte superiore dello scavo sarà eseguita una protezione meccanica supplementare Elaborato ER 3 Verifiche Illuminotecniche rotatorie Pag. 6

8 costituita da getto in cls C12/15 per uno spessore di 10 cm. Il cavidotto sarà fornito con manicotto e di tirafilo per facilitare il successivo infilaggio del cavo. Lungo la tubazione saranno predisposti pozzetti in corrispondenza dei cambi di direzione e dei giunti di derivazione in modo da facilitarne la posa, rendere l impianto sfilabile e accessibile per riparazioni o ampliamenti. Le dimensione dei pozzetti sono di dimensioni interne minime 40x40 e i chiusini saranno del tipo carrabile C 250. Nella posa dei cavi si terrà conto della norma CEI I pali di illuminazione, invece, saranno posati entro plinti prefabbricati in cls con predisposizione di pozzetto al suo interno con predisposizione foro per passaggio cavi; in tal senso ogni palo alla sua base avrà un pozzetto utile per le derivazioni dell alimentazione dei corpi illuminanti e per eventuale realizzazione di muffole al suo interno. Per quanto riguarda la protezione dai contatti indiretti, è previsto il collegamento di ogni palo al dispersore del tipo a croce infisso verticalmente nel terreno cui si potrà accedere per prove e controlli da pozzetto di ispezione il collegamento dispersore palo avviene con corda di rame nudo da 25 mmq e tutti i dispersori sono collegati tra loro mediante corda di rame nudo della sezione di 35 mmq da porre ad intimo contatto col terreno. (il tutto sarà connesso con l impianto di terra esistente ove già presente per la p.i.). La rete di terra, così come realizzata, dovrà essere tale da garantire una tensione di contatto non superiore a 50V e quindi atta a soddisfare la relazione Rt < 50/Id, dove id è il valore di corrente differenziale dell interruttore posto nel quadro di alimentazione a monte dell impianto. La corrente differenziale di protezione sarà non superiore 0,03 A. 4.4 Protezione contro le sovratensioni Gli interruttori di sezionamento del tipo magnetotermico, per la protezione da correnti di sovraccarico e di corto circuito, sono stati dimensionati in modo da realizzare le condizioni previste dalla Norma CEI 64-8: Ib<In<Iz e If<1,45Iz dove Ib è la corrente di impiego della linea, In è la corrente nominale dell'interruttore e Iz è la portata del cavo valutata in base al tipo di posa e If la corrente di funzionamento. La seconda delle disuguaglianze sopraindicate risulta essere automaticamente soddisfatta nel caso di impiego di interruttori automatici conformi alle norme CEI I poteri d'interruzione di tali interruttori garantiranno la tenuta dell'apparecchio per correnti di corto circuito subito a valle del punto di consegna dell'energia. 4.5 Protezione contro gli effetti termici L'impianto elettrico sarà realizzato in modo da soddisfare la relazione per non creare pericoli dovuti al calore sviluppato dai suoi componenti ed in particolare pericoli di ustioni e di incendio. I componenti elettrici saranno scelti in modo da non costituire pericolo di innesco o di propagazione degli incendi; a tal fine i criteri per la loro scelta e le prove di comportamento sono quelli delle relative Norme CEI. I componenti elettrici saranno installati rispettando le istruzioni del costruttore. Le parti a portata di mano dei componenti elettrici e degli apparecchi utilizzatori saranno tali da non superare in funzionamento ordinario le temperature massime ammesse ai fini della protezione contro le ustioni nelle relative Norme CEI. 4.6 Conduttori I cavi utilizzati per i collegamenti saranno del tipo FG7R unipolari. I cavi saranno messi in opera in modo che sia possibile il controllo del loro isolamento e la localizzazione di eventuali guasti. Le giunzioni dei conduttori saranno effettuate mediante morsettiere contenute entro le Elaborato ER 3 Verifiche Illuminotecniche rotatorie Pag. 7

9 cassette di derivazione dei pali con classe di isolamento II o con muffole, direttamente nel pozzetto, e saranno di classe di isolamento II tipo con gel; 4.7 Caratteristiche dei materiali Tutti i componenti utilizzati dovranno rispondere alle vigenti normative in tema di omologazione e certificazione di qualità, dovranno presentare requisiti indicati nel Capitolato speciale e dovranno essere installati nel rispetto delle indicazioni della casa costruttrice e secondo quanto indicato nelle allegate tavole di progetto nel pieno rispetto della normativa vigente. Gli impianti saranno realizzati a regola d'arte. Le caratteristiche degli stessi, nonché dei loro componenti, corrispondono alle norme di legge ed in particolare conformi: - alle prescrizioni di Autorità Locali; - alle Norme CEI; - alle Norme della prevenzione degli infortuni sul lavoro. I componenti saranno conformi alle prescrizioni di sicurezza delle rispettive norme, scelti e messi in opera secondo le caratteristiche dell'ambiente. Saranno, inoltre, adatti alla tensione nominale di alimentazione, scelti in funzione della corrente che li percorrerà nell'esercizio ordinario ed in grado di sopportare le correnti che potranno prodursi in regime perturbato, tenendo conto del tempo d'intervento delle protezioni. Tutti i componenti dell'impianto elettrico saranno dotati di un marchio di conformità ovvero il rilascio di un attestato di conformità da parte degli organismi competenti per ciascuno degli Stati Membri della Comunità Europea che comporta la presunzione che il materiale stesso sia conforme alle prescrizioni di sicurezza. Tutte le parti attive saranno poste entro involucri tali da assicurare almeno il grado di protezione richiesto. Gli involucri saranno saldamente fissati, hanno sufficiente stabilità e durata nel tempo in modo da conservare il richiesto grado di protezione ed una conveniente separazione delle parti attive, nelle condizioni di servizio prevedibili, tenuto conto delle condizioni ambientali. I tubi protettivi impiegati saranno scelti in materiale termoplastico autoestinguente e come tali soggetti alle Norme CEI e CEI Saranno dotati di simbolo di identificazione indicante il nome del costruttore e il marchio di fabbrica. La distribuzione avverrà in tubazione corrugata portacavi flessibile opportunamente protetta. Il tracciato dei tubi protettivi è stato scelto in modo che i singoli tratti abbiano un andamento rettilineo orizzontale o verticale, con una minima pendenza per consentire lo scarico di eventuale condensa; le curve saranno effettuate senza pregiudicare la sfilabilità dei cavi. Il diametro interno sarà tale da essere almeno 1.3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio dei cavi in esso contenuti onde permettere una adeguata sfilabilità. 4.8 Dimensionamento elettrico e calcolo cadute di tensione Il dimensionamento è stato effettuato tenendo conto della relazione Ib<In<Iz e If<1,45Iz Con fattori di utilizzazione e contemporaneità pari a 1. Il calcolo delle cadute di tensione è stato condotto per ogni tratta considerando la potenza vista a valle, e quindi la corrente di attraversamento, mantenendo la stessa caduta di tensione entro il 4% massimo normato; il calcolo è stato effettuato secondo la formula seguente, valida per sezioni sotto i 50mmq e per sistemi monofase Elaborato ER 3 Verifiche Illuminotecniche rotatorie Pag. 8

10 Con: = resistività del rame (22,1 m m/mmq) L= lunghezza cavo Ib= corrente di impiego Cosφ=0,9 S= sezione cavo V= caduta di tensione V%= caduta di tensione percentuale Il calcolo è da intendersi per lo più come verifica, che tende a constatare, una volta fissata la sezione del cavo, che il valore della caduta di tensione V %, calcolato in corrispondenza dell ultima lampada, sia contenuto entro il limite del 4%. - Alimentazione da quadro elettrico di nuova installazione - Cavi di progetto 10 mmq - 6 mmq - 4 mmq - Tensione di alimentazione 220 V (fase / neutro) - Lampade di nuova installazione SAP da 250W; Con riferimento allo schema di distribuzione dell intero progetto e al corrispondente schema di calcolo, la fase più carica, considerando il circuito più svantaggiato si ottiene Da calcoli effettuati, dovrà avere V% <4%, verificato in cantiere a valle della realizzazione delle opere. 4.9 Simulazione illuminotecnica Elaborato ER 3 Verifiche Illuminotecniche rotatorie Pag. 9

11 Figura 2. Lampade (planimetria) Elaborato ER 3 Verifiche Illuminotecniche rotatorie Pag. 10

12 Figura 3. Campi di valutazione strada Figura 4. Grafica dei valori di luminanza (L) Elaborato ER 3 Verifiche Illuminotecniche rotatorie Pag. 11

13 Figura 5. Grafico dei valori perpendicolari di E 5 ROTATORIA INCROCIO VIALE JONIO VIA DEL FARO VIA VIZZARRO 5.1 Classificazione stradale Coerentemente al codice della strada, alla legge regionale 5/2005 e alle norme UNI le strade interessate dall incrocio in esame sono state considerate come strada di tipo E Strade urbane di quartiere cui alla luce della norma UNI corrisponde la categoria illuminotecnica ME3c; Elaborato ER 3 Verifiche Illuminotecniche rotatorie Pag. 12

14 Al fine di assegnare una Categoria Illuminotecnica di Riferimento ad una determinata strada, è quindi necessario avere a disposizione la classificazione stradale delle stesse, conformemente al Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n "Nuovo Codice della Strada" e successive integrazioni e modifiche. L amministrazione risulta sguarnita di tali classificazioni pertanto si è proceduto con delle proprie valutazioni, ai fini dell'attribuzione di una categoria illuminotecnica di progetto alle varie strade oggetto di calcolo illuminotecnica. Con riferimento al contenimento dei consumi energetici, le categorie illuminotecniche prescritte per ogni classe di strada dalla norma UNI sono valide con flusso orario di traffico riferito al valore massimo previsto per quella classe di strada. Qualora si verifichino flussi orari di traffico minori di detto valore in orari particolari (durante la notte) e le condizioni di sicurezza generale per tutti gli utenti della strada lo permettano, è possibile in fase di esercizio ridurre le prestazioni illuminotecniche richieste secondo i seguenti criteri indicati nel prospetto 3 della norma UNI come di seguito riportato: Indicazioni sulle variazioni della categoria illuminotecnica in relazione ai parametri di influenza. Elaborato ER 3 Verifiche Illuminotecniche rotatorie Pag. 13

15 E in base alle caratteristiche della strada (dimensioni, marciapiedi, traffico) e alle caratteristiche di montaggio sui diversi tipi di supporti (pali a sbraccio singolo e doppi) si è proceduto al calcolo illuminotecnico e alla verifica. 5.2 Apparecchi illuminanti Gli apparecchi illuminanti previsti, da montare alla sommità delle palificazioni, sono costituiti da armature stradali cablati e rifasati per lampade a vapori di sodio alta pressione; Si tratta di lampade a vapori di sodio alta pressione (SAP) delle seguenti caratteristiche: risparmi energetici altissimi; vita media ore; efficienza luminosa 132 lumen/w; colore dominante giallo oro; potenza 250 W; flusso luminoso lumen; intensità massima di 0 candele (cd) per 1000 lumen (lm) di flusso luminoso totale emesso a 90 e oltre. questi ottimi corpi illuminanti dalle buone caratteristiche di flusso luminoso e bassi consumi energetici risultano, allo stato dell arte, ancora utilizzabili e pertanto possono essere integrati nell impianto di P.I. esistente; Elaborato ER 3 Verifiche Illuminotecniche rotatorie Pag. 14

16 Figura 6. Diagramma della luminanza 5.3 Impianti elettrici L alimentazione dei centri luce è del tipo derivato mediante linea trifase e neutro, con tensione fase - fase di 380V e fase - neutro di 220V. Per la realizzazione delle linee di alimentazione sono previsti cavi conduttori unipolari ad isolamento rinforzato, tipo FG7R 0.6/1 kv, cavi unipolari con guaina del tipo non propaganti l incendio e la fiamma conformi alle norme CEI e CEI muniti del marchio IMQ, di sezione tali da garantire una caduta di tensione inferiore al 4% e il soddisfo della relazione IB < In <Iz (Iz portata del cavo, In corrente dell interruttore di protezione IB corrente di impiego); E stato effettuato il calcolo di dimensionamento della linea elettrica verificandone la caduta di tensione a partire dal punto di consegna. I cavi saranno posti in opera in condotto PVC interrato (lo scavo avrà le dimensioni riportate negli allegati elaborati grafici; il cavidotto avrà il diametro minimo di 63 mm, garantendo comunque il rapporto 1,3 superiore al diametro del fascio di cavi interni, e sarà costituito da tubo corrugato a doppia parete marchio CE la parete interna liscia e la parete esterna in polietilene ad alta densità corrugata al fine di conferire al manufatto una adeguata resistenza strutturale, conforme alle norme CEI EN 50086, posato su materiale arido di cava (sabbia mista a ghiaia) e ricoperto dello stesso materiale il tutto per uno spessore medio di 20 cm, nella parte superiore dello scavo sarà eseguita una protezione meccanica supplementare Elaborato ER 3 Verifiche Illuminotecniche rotatorie Pag. 15

17 costituita da getto in cls C12/15 per uno spessore di 10 cm. Il cavidotto sarà fornito con manicotto e di tirafilo per facilitare il successivo infilaggio del cavo. Lungo la tubazione saranno predisposti pozzetti in corrispondenza dei cambi di direzione e dei giunti di derivazione in modo da facilitarne la posa, rendere l impianto sfilabile e accessibile per riparazioni o ampliamenti. Le dimensione dei pozzetti sono di dimensioni interne minime 40x40 e i chiusini saranno del tipo carrabile C 250. Nella posa dei cavi si terrà conto della norma CEI I pali di illuminazione, invece, saranno posati entro plinti prefabbricati in cls con predisposizione di pozzetto al suo interno con predisposizione foro per passaggio cavi; in tal senso ogni palo alla sua base avrà un pozzetto utile per le derivazioni dell alimentazione dei corpi illuminanti e per eventuale realizzazione di muffole al suo interno. Per quanto riguarda la protezione dai contatti indiretti, è previsto il collegamento di ogni palo al dispersore del tipo a croce infisso verticalmente nel terreno cui si potrà accedere per prove e controlli da pozzetto di ispezione il collegamento dispersore palo avviene con corda di rame nudo da 25 mmq e tutti i dispersori sono collegati tra loro mediante corda di rame nudo della sezione di 35 mmq da porre ad intimo contatto col terreno. (il tutto sarà connesso con l impianto di terra esistente ove già presente per la p.i.). La rete di terra, così come realizzata, dovrà essere tale da garantire una tensione di contatto non superiore a 50V e quindi atta a soddisfare la relazione Rt < 50/Id, dove id è il valore di corrente differenziale dell interruttore posto nel quadro di alimentazione a monte dell impianto. La corrente differenziale di protezione sarà non superiore 0,03 A. 5.4 Protezione contro le sovratensioni Gli interruttori di sezionamento del tipo magnetotermico, per la protezione da correnti di sovraccarico e di corto circuito, sono stati dimensionati in modo da realizzare le condizioni previste dalla Norma CEI 64-8: Ib<In<Iz e If<1,45Iz dove Ib è la corrente di impiego della linea, In è la corrente nominale dell'interruttore e Iz è la portata del cavo valutata in base al tipo di posa e If la corrente di funzionamento. La seconda delle disuguaglianze sopraindicate risulta essere automaticamente soddisfatta nel caso di impiego di interruttori automatici conformi alle norme CEI I poteri d'interruzione di tali interruttori garantiranno la tenuta dell'apparecchio per correnti di corto circuito subito a valle del punto di consegna dell'energia. 5.5 Protezione contro gli effetti termici L'impianto elettrico sarà realizzato in modo da soddisfare la relazione per non creare pericoli dovuti al calore sviluppato dai suoi componenti ed in particolare pericoli di ustioni e di incendio. I componenti elettrici saranno scelti in modo da non costituire pericolo di innesco o di propagazione degli incendi; a tal fine i criteri per la loro scelta e le prove di comportamento sono quelli delle relative Norme CEI. I componenti elettrici saranno installati rispettando le istruzioni del costruttore. Le parti a portata di mano dei componenti elettrici e degli apparecchi utilizzatori saranno tali da non superare in funzionamento ordinario le temperature massime ammesse ai fini della protezione contro le ustioni nelle relative Norme CEI. 5.6 Conduttori I cavi utilizzati per i collegamenti saranno del tipo FG7R unipolari. I cavi saranno messi in opera in modo che sia possibile il controllo del loro isolamento e la localizzazione di eventuali guasti. Le giunzioni dei conduttori saranno effettuate mediante morsettiere contenute entro le Elaborato ER 3 Verifiche Illuminotecniche rotatorie Pag. 16

18 cassette di derivazione dei pali con classe di isolamento II o con muffole, direttamente nel pozzetto, e saranno di classe di isolamento II tipo con gel; 5.7 Caratteristiche dei materiali Tutti i componenti utilizzati dovranno rispondere alle vigenti normative in tema di omologazione e certificazione di qualità, dovranno presentare requisiti indicati nel Capitolato speciale e dovranno essere installati nel rispetto delle indicazioni della casa costruttrice e secondo quanto indicato nelle allegate tavole di progetto nel pieno rispetto della normativa vigente. Gli impianti saranno realizzati a regola d'arte. Le caratteristiche degli stessi, nonché dei loro componenti, corrispondono alle norme di legge ed in particolare conformi: - alle prescrizioni di Autorità Locali; - alle Norme CEI; - alle Norme della prevenzione degli infortuni sul lavoro. I componenti saranno conformi alle prescrizioni di sicurezza delle rispettive norme, scelti e messi in opera secondo le caratteristiche dell'ambiente. Saranno, inoltre, adatti alla tensione nominale di alimentazione, scelti in funzione della corrente che li percorrerà nell'esercizio ordinario ed in grado di sopportare le correnti che potranno prodursi in regime perturbato, tenendo conto del tempo d'intervento delle protezioni. Tutti i componenti dell'impianto elettrico saranno dotati di un marchio di conformità ovvero il rilascio di un attestato di conformità da parte degli organismi competenti per ciascuno degli Stati Membri della Comunità Europea che comporta la presunzione che il materiale stesso sia conforme alle prescrizioni di sicurezza. Tutte le parti attive saranno poste entro involucri tali da assicurare almeno il grado di protezione richiesto. Gli involucri saranno saldamente fissati, hanno sufficiente stabilità e durata nel tempo in modo da conservare il richiesto grado di protezione ed una conveniente separazione delle parti attive, nelle condizioni di servizio prevedibili, tenuto conto delle condizioni ambientali. I tubi protettivi impiegati saranno scelti in materiale termoplastico autoestinguente e come tali soggetti alle Norme CEI e CEI Saranno dotati di simbolo di identificazione indicante il nome del costruttore e il marchio di fabbrica. La distribuzione avverrà in tubazione corrugata portacavi flessibile opportunamente protetta. Il tracciato dei tubi protettivi è stato scelto in modo che i singoli tratti abbiano un andamento rettilineo orizzontale o verticale, con una minima pendenza per consentire lo scarico di eventuale condensa; le curve saranno effettuate senza pregiudicare la sfilabilità dei cavi. Il diametro interno sarà tale da essere almeno 1.3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio dei cavi in esso contenuti onde permettere una adeguata sfilabilità. 5.8 Dimensionamento elettrico e calcolo cadute di tensione Il dimensionamento è stato effettuato tenendo conto della relazione Ib<In<Iz e If<1,45Iz Con fattori di utilizzazione e contemporaneità pari a 1. Il calcolo delle cadute di tensione è stato condotto per ogni tratta considerando la potenza vista a valle, e quindi la corrente di attraversamento, mantenendo la stessa caduta di tensione entro il 4% massimo normato; il calcolo è stato effettuato secondo la formula seguente, valida per sezioni sotto i 50mmq e per sistemi monofase Elaborato ER 3 Verifiche Illuminotecniche rotatorie Pag. 17

19 Con: = resistività del rame (22,1 m m/mmq) L= lunghezza cavo Ib= corrente di impiego Cosφ=0,9 S= sezione cavo V= caduta di tensione V%= caduta di tensione percentuale Il calcolo è da intendersi per lo più come verifica, che tende a constatare, una volta fissata la sezione del cavo, che il valore della caduta di tensione V %, calcolato in corrispondenza dell ultima lampada, sia contenuto entro il limite del 4%. - Alimentazione da quadro elettrico di nuova installazione - Cavi di progetto 10 mmq - 6 mmq - 4 mmq - Tensione di alimentazione 220 V (fase / neutro) - Lampade di nuova installazione SAP da 250W; Con riferimento allo schema di distribuzione dell intero progetto e al corrispondente schema di calcolo, la fase più carica, considerando il circuito più svantaggiato si ottiene Da calcoli effettuati, dovrà avere V% <4%, verificato in cantiere a valle della realizzazione delle opere. 5.9 Simulazione illuminotecnica?? Elaborato ER 3 Verifiche Illuminotecniche rotatorie Pag. 18

20 Figura 7. Lampade (planimetria) Elaborato ER 3 Verifiche Illuminotecniche rotatorie Pag. 19

21 Figura 8. Campi di valutazione strada Elaborato ER 3 Verifiche Illuminotecniche rotatorie Pag. 20

22 Figura 9. Grafica dei valori di luminanza (L) Elaborato ER 3 Verifiche Illuminotecniche rotatorie Pag. 21

23 Figura 10. Grafico dei valori perpendicolari di E Elaborato ER 3 Verifiche Illuminotecniche rotatorie Pag. 22

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