Punto numero 19: Interrogazione, con risposta orale e scritta, a firma dei Consiglieri Federico e Manzo,

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1 Regione Molise -65- Resoconti Consiliari RISPOSTA ALL INTERROGAZIONE CON RISPOSTA ORALE E SCRITTA, A FIRMA DEI CONSIGLIERI FEDERICO E MANZO, AD OGGETTO "SPERIMENTAZIONE DEL REDDITO MINIMO DI CITTADINANZA". Punto numero 19: Interrogazione, con risposta orale e scritta, a firma dei Consiglieri Federico e Manzo, oggetto 714. Prego, Consigliere Federico. Grazie, Presidente. L'interrogazione avente ad oggetto Sperimentazione del reddito minimo di cittadinanza nella nostra richiesta c'era una risposta scritta ed orale necessitava di un quadro numerico delle risposte avute dai Comuni, anzi delle Autorità d'ambito che poi hanno fatto gli avvisi. Però, le richieste contenute nella nostra interrogazione sono più di carattere squisitamente politico, in quanto si tratta di un giudizio che noi andiamo a chiedere alla Giunta, in questo caso nella persona del Vicepresidente della Giunta, in mancanza del Presidente stesso, e cioè se l iniziativa risalente a due anni fa, in fase di approvazione del Bilancio e della Finanziaria 2015, è stata fatta, ovvero di finanziare, con un milione di euro, una legge regionale, di due anni prima, ovvero, quella che andava a istituire il reddito minimo di cittadinanza, che poi è stato reintitolato reddito di inclusione sociale attiva, legge del 2011 finanziata solo quattro anni dopo. Quindi, vogliamo capire se l'iniziativa che è stata fatta, da questo punto di vista, con un milione di euro, sia sufficiente o meno, rispetto alle richieste e alle situazioni esigenziali dei cittadini molisani. Ricordo che quella notte, e anche successivamente, ci furono parecchie discussioni e polemiche; sia noi, come proponenti di quell emendamento che fu approvato alle 4 del mattino, che il resto dell'aula e il Presidente della Giunta stesso, eravamo consapevoli del fatto che quel milione di euro non sarebbe stata una misura sufficiente a dare risposta i nuclei familiari della nostra Regione che vivono al di sotto di quella che è chiamata soglia di povertà.

2 Regione Molise -66- Resoconti Consiliari Si tratta di sperimentazioni di reddito minimo, di inclusione sociale, di cittadinanza, alle quali molte altre realtà hanno guardato, perché è un cominciare con un'iniziativa, che è stata poi regolamentata, successivamente, dall'assessorato, che ha incontrato i rappresentanti delle Autorità territoriali, per quanto riguarda i parametri e i punteggi da attribuire, per poter accedere a questo fondo. A febbraio, le Autorità, tramite i Comuni capofila, hanno fatto gli avvisi, ci sono state le risposte e quindi sono stati assegnati, per un anno, i 300 euro mensili ai cittadini. Quindi, le domande che noi poniamo con le nostre interrogazioni non sono di carattere tecnico, ma riguardano un giudizio politico per arrivare a capire quello che si vorrà fare, nei prossimi anni, e cioè se renderla in qualche modo strutturale, se c'è la possibilità di mettere qualche soldo in più, se si dà un giudizio positivo o negativo sull'iniziativa, se è stato un abbaglio, se è un qualcosa su cui poter continuare a puntare. A nostro avviso, come Gruppo politico Movimento 5 Stelle, il reddito di cittadinanza è un iniziativa di dignità che deve essere portata avanti da qualsiasi Istituzione, che sia una Regione o il Governo nazionale, in primis; poi arriveremo al Governo anche lì, Assessore, e porteremo avanti, come prima iniziativa, quello. (Intervento fuori microfono) Li troviamo, anzi già sono stati trovati, tra l'altro. (Intervento fuori microfono) Va bene, Consigliere Parpiglia, poi vedremo a Roma e Torino la decrescita felice. Voglio restare sul punto: quello che andiamo a chiedere, con questa interrogazione, è un giudizio politico e quindi sapere che giudizio si esprime sulla sperimentazione del reddito minimo di cittadinanza,

3 Regione Molise -67- Resoconti Consiliari promosso e finanziato della Regione Molise, e quanti sono stati i cittadini molisani aventi diritto e poi, anche beneficiari del sussidio, quindi una valutazione o solo una stima. Se non si ritiene opportuno rivedere i requisiti di ammissibilità, nonché la copertura... perché il problema era questo: i requisiti di ammissibilità sono stati molto contestati dai cittadini, in quanto troppo stringenti; naturalmente, questo è stato contestato dai cittadini, dai gruppi politici, dal Movimento, anche dal Gruppo del Centro Destra, però era conseguenza ne parlammo già abbondantemente con l'allora Assessore Michele Petraroia della poca quantità di risorse messa a disposizione, quindi meno soldi ci sono e più alti devono essere i requisiti. Inoltre, un'altra segnalazione che c'è stata fatta riguarda la conoscenza del fatto che ci sono dei Comuni, nella nostra Regione, che non appartengono ad alcun ambito territoriale sociale, per cui i cittadini ivi residenti non hanno la possibilità di prestare istanze di accesso al reddito minimo di cittadinanza; esemplificativo a tal proposito è il Comune di Tufara. Il reddito non è stato assegnato a tutti i cittadini della Regione Molise, ma a tutti i cittadini residenti nei Comuni appartenenti a un ambito territoriale sociale, quindi i Comuni che non vi appartengono, come il caso di Tufara non entro nel merito del motivo per il quale appartenga o meno si ritrovano di fatto esclusi e quindi, non è un'iniziativa universale, per quanto riguarda i cittadini della Regione Molise. Chiediamo in che modo si intende rimediare anche su questa criticità. Grazie. Grazie, Collega Federico. La parola al Governo regionale, il Vicepresidente della Giunta. ASSESSORE FACCIOLLA Allora, la disciplina degli interventi, prevista dal Regolamento in oggetto, è stata inserita in via sperimentale, dal Consiglio regionale, in sede di definizione della legge di Stabilità regionale, numero 9, del 4 maggio 2015.

4 Regione Molise -68- Resoconti Consiliari La Giunta regionale, ha approvato una delibera, la numero 605, del 9 novembre 2015, previo parere della Quarta Commissione consiliare, a seguito di concertazione con le altre parti sociali interessate e con i rappresentanti degli Ambiti sociali territoriali e il relativo Regolamento di attuazione. I criteri di accesso e le modalità di realizzazione degli interventi previsti sono riferiti a quelli individuati, a livello nazionale, per l'attuazione: il sostegno e l'inclusione attiva. Relativamente ai fondi impiegati, seppure insufficienti rispetto al reale fabbisogno della popolazione residente in Molise, rappresentano, comunque, una prima concreta risposta nei confronti di soggetti interessati, nell'attuale non positiva congiuntura economica. L'intervento, va ad integrarsi con quello analogo, in via di definizione, da parte del competente Ministero e che potrebbe trovare discontinuità, qualora ritenuto efficace, al fine del periodo di sperimentazione, in presenza di adeguate risorse economiche, nel Bilancio regionale. I requisiti di ammissibilità potranno essere rivalutati in una eventuale prossima riprogrammazione, e tarati, rispetto alle risorse finanziarie disponibili, anche a seguito di valutazione dei risultati della fase sperimentale. Il competente Servizio regionale delle Politiche Sociali, al fine di acquisire i dati relativi al numero delle domande pervenute e di quelle ammesse al finanziamento, ha interessato i sette Ambiti territoriali sociali, soggetti deputati alla gestione dell'iniziativa. Ad oggi, hanno fornito i dati gli Ambiti territoriali: Larino, Riccia, Bojano, Termoli e Campobasso, comunicando che le domande pervenute ammontano complessivamente a numero 1.096, non ancora quantificabili in termini di risorse finanziarie, in quanto ancora in fase istruttoria. Il dato che già emerge, con particolare evidenza, è quello rispetto al numero di domande ammissibili, per mancanza di requisiti richiesti per l'accesso o per il mancato raggiungimento del punteggio minimo necessario di 60 punti su 100.

5 Regione Molise -69- Resoconti Consiliari Tale dato lascia pensare che i criteri individuati per la presentazione e la valutazione delle domande possano essere eccessivamente restrittivi, in ogni caso occorrerà attendere la fine dell'esito valutativo, da parte di tutti i soggetti, per avere un quadro più completo della situazione complessiva, sulla base della quale procedere ad eventuali aggiustamenti. Relativamente ai Comuni della Regione non aderenti ad alcun ambito territoriale sociale, va precisato che il Piano sociale regionale 2015/2018 riconosce agli ambiti territoriali sociali il ruolo di riferimento unico per la gestione delle funzioni, dei servizi e degli interventi sociali. In coerenza con quanto suesposto, il succitato atto normativo, il capitolo riguardante l'assetto organizzativo e gli aspetti della gestione degli Ambiti territoriali sociali (ATS), prevede che il Comune che decide di non aderire al proprio ATS o di recedervi, anche temporaneamente, non beneficerà dei servizi e degli interventi di cui al piano e previsti dalla legge regionale numero 13 del 2014, né tantomeno potrà beneficiare di trasferimenti e risorse finanziarie, in materia di politiche sociali, da parte della Regione, ivi comprese quelle erogate in relazione agli interventi previsti per il reddito minimo di cittadinanza o reddito di inclusione sociale attiva. È il caso di evidenziare come, anche a livello nazionale, nelle iniziative di sostegno all'inclusione sociale, il competente Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha individuato, a livello regionale, quale unico soggetto gestore degli ambiti sociali e territoriali, demandando all'inps, la successiva erogazione dei benefici. Aggiungo che, al di là di questa prima risposta all'emergenza, del Governo regionale, ma, devo dire, del Consiglio regionale, ve ne è un'altra, che è prossima all adozione, da parte del Governo nazionale, che ha già stanziato, per il 2016, un miliardo di euro per la lotta alla povertà, che dovrà essere distribuito attraverso un bando, in favore di tutta una serie di soggetti che in questo momento vivono uno svantaggio, una difficoltà economica particolarmente rilevante.

6 Regione Molise -70- Resoconti Consiliari Il tema del reddito minimo di cittadinanza, in ogni contesto istituzionale, necessariamente deve essere valutato sulla scorta delle capacità finanziarie dei soggetti che hanno intenzione di erogarlo e che, pertanto, ha bisogno di un'analisi particolarmente puntuale. Prevedere una serie di interventi che possano soddisfare le esigenze dell'utente, del beneficiario finale, dei diversi soggetti istituzionali, a valere su una serie di fondi che possono essere quelli diretti della Regione, quelli che vengono dal Governo nazionale o quant'altro, credo che possa essere l'unica risposta, in questo momento, significativa, per gli enti locali che hanno davvero difficoltà nella gestione di un importante istituto come quello del reddito minimo di cittadinanza, del quale si parla ormai in maniera diffusa. Non sarà facile attuarlo, neppure per chi ne fa un cavallo di battaglia. Grazie, Assessore Facciola. La parola, all'interpellante, il Collega Federico. Prego. Grazie, Presidente. Giusto una brevissima battuta sull'ultima frase dell'assessore. In questi pochi anni di esperienza, con l'amministrazione, ho capito che se si è intenzionati a fare una cosa si trova sempre il modo, quindi se c'è la volontà politica di arrivare a un obiettivo, si trova la strada per realizzarlo. (Intervento fuori microfono) Abbiamo speso molto più di 20 miliardi di euro per cose assolutamente inutili. Le coperture finanziarie per il reddito minimo di cittadinanza, in Parlamento, sono state già individuate e approvate dall'ufficio Bilancio della Camera dei Deputati, quindi c'è solo la volontà politica che deve essere portata avanti. Per quanto riguarda, invece, la risposta in merito all'interrogazione che abbiamo fatto, naturalmente dalle evidenze tra l'altro, vorremmo avere la copia della risposta scritta che ha letto il Vicepresidente che abbiamo ascoltato in Aula, la Struttura è arrivata alle stesse nostre conclusioni,

7 Regione Molise -71- Resoconti Consiliari ovvero che, ovviamente, i parametri che sono stati individuati sono oggettivamente troppo restrittivi per la platea delle persone che possono avere diritto a questo sussidio. Quindi, per questo, posso ritenermi soddisfatto, dal punto di vista meramente tecnico, della risposta; quindi, parzialmente soddisfatto, in linea definitiva, perché dal punto di vista politico è necessario un ulteriore sforzo e su questo penso che il Consiglio regionale potrà dare ulteriore prova di sé e della sua volontà di andare incontro ai cittadini che si trovano in forte difficoltà, come già ha fatto il Consiglio tutto, l'anno scorso, farlo l'anno prossimo e mettere a sistema questo tipo di risorse. Grazie. Quindi, parzialmente soddisfatto.

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