GESTIONE DELL EMERGENZA- FUNZIONAMENTO SALA OPERATIVA
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- Arnaldo Alfano
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1 Titolo GESTIONE DELL EMERGENZA- FUNZIONAMENTO SALA OPERATIVA Vito Petita CORSO BASE per OPERATORI VOLONTARI di Protezione Civile CCV-MI _2015_
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9 Il soccorso alla popolazione, per il salvataggio di persone intrappolate nelle macerie Sequenza degli OBBIETTIVI di Protezione Civile durante l emergenza Il ricovero della popolazione fornendo una prima protezione dalle intemperie, assistenza e vettovagliamento La verifica del funzionamento delle infrastrutture e la messa in funzione dei servizi essenziali La messa in sicurezza delle strutture pericolanti Il progressivo ripristino delle attività sociali/economiche/produttive L'avvio del processo di ritorno alla normalità DI.MA. Vito Petita
10 Schema della sequenza di AZIONI da intraprendere da parte di chi gestisce una emergenza (piccola o grande che sia) riconoscere e determinare i confini del problema analizzare le risorse disponibili e commisurarle allo scenario fissare gli obiettivi e le prioritá stabilire le modalitá di intervento accertarsi che le operazioni vengano svolte in sicurezza e secondo la regola dell arte della tecnica interventistica rilevare e valutare costantemente i risultati conseguiti prevedendo un continuo adattamento delle risorse e delle strategie per far fronte a nuove situazioni chiudere l emergenza DI.MA. Vito Petita
11 Determinare i confini del problema Per strutturare la risposta all emergenza in corso, e per poter applicare correttamente la pianificazione già svolta, è necessario determinare i confini del problema, cioè identificare quali e quanti sono i punti di crisi in atto DI.MA. Vito Petita
12 Determinare i confini del problema Solo attraverso una rapida ricognizione del territorio - subito dopo l evento- si riesce a costruire la fotografia dell emergenza in atto. Sulla base di questa mappatura i gestori dell emergenza riescono a organizzare le priorità e a distribuire le risorse Quanto prima si riesce a disporre dei dati relativi alla situazione reale e tanto più efficace sarà la risposta della struttura operativa di soccorso DI.MA. Vito Petita
13 Alcuni punti chiave per favorire Organizzare localmente e capillarmente un sistema a prova di emergenza per la ricognizione delle aree coinvolte e la successiva immediata comunicazione alla struttura gestionale (ricordandosi che proprio da dove non provengono notizie in breve tempo si può supporre un coinvolgimento più pesante nell evento calamitoso) DI.MA. Vito Petita
14 Come organizzarsi mentalmente alla gestione di un emergenza? E necessario iniziare il lavoro prefigurandosi già il risultato finale. DI.MA. Vito Petita
15 Il vero valore aggiunto del responsabile delle operazioni Colui che conduce l emergenza ha un compito essenziale: ESSERE PRONTO A PRODURRE DECISIONI OGNI VOLTA CHE CIO GLI VIENE RICHIESTO Per questo motivo deve limitare ragionevolmente la quantità di decisioni da prendere
16 Titolo GESTIONE SALA OPERATIVA SIMULAZIONE PRATICA Vito Petita CORSO BASE per OPERATORI VOLONTARI di Protezione Civile CCV-MI _2015_
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19 COMUNE SETTORE PROTEZIONE CIVILE ESERCITAZIONE D AULA un problema di protezione civile con conseguenze. difficili da determinare! Nel territorio del Comune di 7 C. alle ore 9.00 circa, le condizioni meteorologiche sono buone e la temperatura dell aria è di b In mezzo all incrocio (contraddistinto con il punto di colore rosso nella cartografia allegata), un autocisterna di medie dimensioni urta contro il camion della nettezza urbana e si ribalta, bloccando completamente la strada in uno dei 2 sensi di marcia. L autista dell autocisterna non muore ma è svenuto a causa del forte trauma al capo e rimane intrappolato nella cabina del veicolo. La stessa autocisterna appare molto danneggiata. Dal serbatoio dietro alla cabina di guida inizia a fuoriuscire un liquido di color rosso-giallastro e viscoso che, seguendo la pendenza della strada, inizia lentamente a dirigersi verso il tombino della fognatura. Contemporaneamente parte del liquido tende ad assumere forma gassosa L autocisterna non ha nessuna targhetta di riconoscimento della sostanza trasportata (targhe color arancione e numero di classificazione); ciò fa pensare che possa essere un trasporto abusivo (clandestino) di una sostanza tossica ma attualmente ignota. La vostra Squadra di protezione civile è (per puro caso!) nelle vicinanze dell incidente e viene avvisata dal Comandante della Polizia Locale (che si trova attualmente presso il Municipio a circa 10 in auto dall incidente); data la vicinanza e le dimensioni ridotte dell incidente decidete tutti insieme di fare un sopralluogo immediato, recandovi a piedi sul posto. Arrivate dopo circa 5 e potete osservare che è già presente sul posto una camionetta dei Vigili del Fuoco (appena giunta) e che i 2 Vigili del Fuoco stanno tentando di soccorrere l autista rimasto intrappolato. (nota: non ci sono altre vittime o feriti gravi). Un ambulanza inviata dal 118 è in arrivo ma rimane bloccata a circa 200 metri dal luogo dell incidente a causa di un ingorgo di auto dovuta alla curiosità degli automobilisti che ostruisce le strade adiacenti che immettono sulla strada principale oggetto dell incidente. A circa 100 metri in linea d aria dall incidente è presente una scuola elementare e una scuola materna che, a quell ora, sono pieni di bambini (circa 300) e dalle quali 5 m. dal vostro arrivo arrivano segnalazioni di malori diffusi.
20 COME POTREMMO ORGANIZZARE LA RISPOSTA ALL EMERGENZA? La vostra Squadra di protezione civile è formata da n. 10 persone, tra le quali spiccano: - 1 Caposquadra; - 10 volontari; - 2 volontario formato in NBCR; - 2 volontario soccorritore - 3 volontario esperto antincendio Avete pieni poteri operativi e potete disporre di tutte le risorse (umane, strumentali e di mezzi) che riterrete opportuno impiegare. RIPORTATE: - SUL FOGLIO BIANC0 LE VOSTRE STRATEGIE DI RISPOSTA IMMEDIATA ALL EMERGENZA; CRONOLOGIA DELLE AZIONI da indicare nel brogliaccio EVIDENZIATE: - SULLA CARTOGRAFIA, TUTTI GLI ELEMENTI CHE RITENETE UTILI PORRE ALL ATTENZIONE DEL SINDACO CHE VERRA DA VOI TRA CIRCA 50 MINUTI BUON LAVORO!!!!
21 COMUNE DI SETTORE PROTEZIONE CIVILE 2 ESERCITAZIONE D AULA un problema di protezione civile.. Nel territorio del Comune di è presente una fabbrica che produce e stocca batterie per automobili; la fabbrica è chiusa da tre anni e si trova in stato di grave abbandono.(segnata sulla cartografia con colore nero) All interno della fabbrica ci sono dei grandi contenitori di arsenico e di cianuro che iniziano a sversare le loro sostanze per terra. Il tetto del capannone di stoccaggio è coperto di amianto: è previsto a breve un intervento di recupero e bonifica dell intera area. Durante l opera di preparazione per la rimozione dell amianto, la Ditta incaricata dei lavori predispone una serie di strutture provvisorie accanto al capannone; l energia elettrica occorrente viene presa esclusivamente da un punto di erogazione ubicato all interno del perimetro della fabbrica. La Ditta incaricata dei lavori di bonifica ha portato 50 bombole di GPL della capacità di 25 Kg ciascuna utili per alimentare le stufe che riscaldano gli operai mentre lavorano. La maggior parte delle bombole sono ubicate in un piccolo recinto all interno del perimetro della fabbrica, nelle vicinanze del capannone. A causa del rischio dovuto alla presenza dell amianto, il capannone viene circoscritto con una impalcatura in alluminio e legno e il tutto viene ricoperto con spessi teloni di nylon. A causa della bassa temperatura ambientale, gli operai hanno collocato delle stufe a gas all interno del capannone, senza concordarne l uso con il Direttore dei Lavori. Durante la pausa per il pranzo, un principio di incendio scoppia all interno del capannone nei pressi di una delle stufe a gas; l incendio prende piede ed investe immediatamente i teloni di nylon. Nel giro di 2-3 minuti si avverte una esplosione e tutto il capannone inizia a bruciare, generando temperature superiori a C. Le fiamme si propagano ai prefabbricati adibiti ad uffici ed in breve tempo distruggono i collegamenti elettrici e telefonici, impedendo di fatto ai lavoratori di poter chiamare i soccorsi. In quel momento nessuno dei lavoratori ha, a portata di mano, un telefono cellulare. L incendio raggiunge il recinto dove sono stoccate le bombole di GPL e la risultante esplosione provoca seri danni all impianto fognario e di distribuzione dell acqua e, quindi, una possibile contaminazione degli stessi con sostanze tossico-nocive. Sopra la fabbrica si forma una nube dovuta alla combustione di prodotti altamente tossici e nocivi; il vento è di Km/ora e si sposta lentamente verso l adiacente area residenziale il vento potrebbe,ulteriormente intensificarsi.
22 COME POTREMMO ORGANIZZARE LA RISPOSTA ALL EMERGENZA? La vostra Squadra di protezione civile è (per puro caso!) nelle vicinanze dell incidente, ha avvertito lo scoppio ed è in grado di osservare, da una certa distanza (circa metri), la nube sospesa in aria. La Squadra è formata da n. 20 persone, tra le quali spiccano: - 1 Caposquadra; - 12 volontari; - 2 volontario formato in NBCR; - 2 volontario soccorritore - 3 volontario esperto antincendio Avete pieni poteri operativi e potete disporre di tutte le risorse (umane e strumentali) che riterrete opportuno impiegare. RIPORTATE: - SUL FOGLIO BIANCO LE VOSTRE STRATEGIE DI RISPOSTA IMMEDIATA ALL EMERGENZA; indicate la CRONOLOGIA DELLE AZIONI SUL FOGLIO DI BROGLIACCIO - EVIDENZIATE: - SULLA CARTOGRAFIA, TUTTI GLI ELEMENTI CHE RITENETE UTILI PORRE ALL ATTENZIONE DEL PREFETTO CHE VERRA DA VOI TRA CIRCA 50 BUON LAVORO!!!!
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