ireport I CITTADINI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA E LE TECNOLOGIE DIGITALI

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1 02/17 ireport I CITTADINI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA E LE TECNOLOGIE DIGITALI FORMAZIONE / RICERCA / CONSULENZA

2 ireport I CITTADINI E LE TECNOLOGIE DIGITALI 02/17 Sede legale e amministrazione: Sedi operative: Udine Via Manzini, tel fax Udine Viale Ungheria, 22 tel fax Trieste Via G. Vidali, 1 tel fax info@iresfvg.org fb/iresfvgimpresasociale twitter/@iresfvg

3 I CITTADINI E LE TECNOLOGIE DIGITALI L accesso alle tecnologie digitali Nell ambito dell Unione Europea la diffusione delle tecnologie digitali viene considerata fondamentale per migliorare i livelli di produttività e di competitività. Lo sviluppo dell ICT ha inoltre avuto un impatto importante non solo a livello economico, ma anche nella partecipazione degli individui alla vita sociale e politica. Le tecnologie digitali hanno infatti reso possibili nuovi modi di lavorare, socializzare e condividere informazioni, indipendentemente dalla localizzazione geografica (Eurostat ). Nel presente report vengono esaminati i più significativi indicatori relativi al rapporto tra cittadini e tecnologie digitali. La scelta degli indicatori è stata compiuta tenendo conto della significatività e della disponibilità degli stessi, per consentire dei confronti non solo a livello regionale, ma anche europeo, facendo ricorso ai dati Istat (provenienti in particolare dall indagine multiscopo Aspetti della vita quotidiana ) ed Eurostat. La qualità della connessione a Internet rappresenta uno degli indicatori chiave individuati dall Unione europea per misurare il cosiddetto digital divide. La connettività digitale è infatti ormai diventata un elemento imprescindibile per l inclusione sociale e la competitività delle imprese. L età è ancora il principale fattore discriminante nell uso di Internet: sono i giovani ad utilizzare di più il web (a livello nazionale negli ultimi 12 mesi oltre il 91% tra i 15-24enni ne ha fatto uso, Istat ), anche se si riscontra un recupero da parte delle fasce di età più elevate. Inoltre le famiglie con almeno un minorenne sono quelle più attrezzate dal punto di vista tecnologico; all opposto si collocano le famiglie di soli anziani ultrasessantacinquenni. Le differenze di genere nell uso di internet sono forti, con un divario a favore degli uomini di quasi 10 punti percentuali (Istat ). Altri fattori discriminanti sono il titolo di studio e la condizione professionale dei componenti della famiglia: più elevati sono, maggiore è l utilizzo di internet e la probabilità di avere connessioni a banda larga (fissa e mobile). Per quanto concerne l accesso alle tecnologie digitali, in Italia nel il 77% delle famiglie (con almeno un componente di età compresa tra 16 e 74 anni) risultavano raggiunte dalla banda larga (Tab. 1). La connessione a banda larga considerata per la costruzione di questo indicatore può essere: fissa (possibilità di accedere ad Internet da casa mediante tecnologie Dsl, Adsl, fibra ottica; è inclusa anche le connessione senza fili fissa come quella satellitare o la rete pubblica Wi- Fi); o mobile (possibilità di accedere ad Internet da casa mediante una rete di telefonia mobile tramite cellulare, chiavetta USB o card con almeno una tecnologia 3G). Tab. 1 Accesso alla banda larga (% di famiglie) Fonte: Elaborazione IRES su dati Eurostat Lussemburgo Paesi Bassi Regno Unito Danimarca Finlandia Germania Svezia Irlanda Estonia Austria UE Malta Belgio Spagna Repubblica Ceca Francia Slovenia Slovacchia Ungheria Croazia ITALIA Polonia Lettonia Cipro Portogallo Lituania Romania Grecia Bulgaria ireport / pag. 3

4 Fig. 1 Accesso alla banda larga in Italia (% di famiglie) In base a tale criterio nel il nostro paese si posiziona al 19esimo posto su 28 paesi dell Unione Europea, a pari merito con la Croazia. In testa alla graduatoria si trovano i paesi dell Europa Centro Settentrionale, in coda soprattutto quelli dell Est e Sud Europa. Nonostante il piazzamento certamente non lusinghiero dell Italia, bisogna comunque rilevare gli importanti progressi compiuti negli ultimi anni, in quanto la percentuale di famiglie che dispongono di una connessione veloce è cresciuta di ben 38 punti rispetto al Nel contesto italiano il Friuli Venezia Giulia si attesta tra le regioni più avanzate, con l 80% delle famiglie che hanno accesso alla banda larga (Fig. 1), subito dietro la Provincia Autonoma di Trento 1, la e l Emilia-Romagna. Agli ultimi posti si trovano invece le regioni del Sud. 50 ITALIA P.A. Bolzano Liguria Val d Aosta Fig. 2 Accesso alla banda larga (% di famiglie), Questo indicatore praticamente si sovrappone a quello che considera la percentuale di famiglie con accesso a Internet da casa, che pertanto non è stato considerato. Nel 2015 avevano infatti accesso ad Internet da casa il 79% delle famiglie italiane (con almeno 1 componente tra 16 e 74 anni), e l 81% delle famiglie del Friuli Venezia Giulia Nella Fig. 2 si possono infine osservare i progressi compiuti in regione e in Italia in questi anni, passando da una copertura vicina al 40% nel 2009 ai valori attuali prossimi all 80%; la nostra regione in particolare dal 2014 si è sostanzialmente allineata alla media europea, anche se nel il divario si è di nuovo, anche se leggermente, ampliato Nota 1: I dati per il Trentino-Alto Adige vengono presentati sempre disaggregati per ognuna delle due province Autonome, anche perché spesso sono disponibili esclusivamente a tale livello territoriale UE 28 Italia Fonte Figura 1: Elaborazione IRES su dati Istat Fonte Figura 2: Elaborazione IRES su dati Eurostat ireport / pag. 4

5 L utilizzo del computer e di internet Tab. 2 Persone (16-74 anni) che non hanno mai utilizzato il computer (%) Fonte: Elaborazione IRES su dati Eurostat Danimarca Lussemburgo Paesi Bassi Finlandia Svezia Regno Unito Germania Estonia Francia Belgio Repubblica Ceca Austria Slovacchia UE Irlanda Spagna Lettonia Ungheria Slovenia Malta Lituania Portogallo Croazia Cipro Polonia Grecia Romania ITALIA Bulgaria Il divario digitale si può misurare anche osservando le statistiche relative alla percentuale di persone (sempre in età compresa tra 16 e 74 anni, l ultimo anno attualmente disponibile è il 2015) che non hanno mai utilizzato il computer, né per motivi di lavoro e nemmeno nel tempo libero. In base a tale indicatore l Italia risulta al penultimo posto nell Unione Europea, subito dopo la Bulgaria, con circa un terzo della popolazione che dichiara di non aver mai usato il computer (Tab. 2). Anche in questo caso si possono comunque osservare dei significativi miglioramenti, in quanto pochi anni prima tale percentuale si attestava al 43%. Nei paesi dell Europa Centro Settentrionale la quota di popolazione che non utilizza il computer è ormai marginale e inferiore al 10%. Nel contesto nazionale il Friuli Venezia Giulia (con il 26%), è una delle regione in cui è meno elevata la quota di popolazione che non ha mai utilizzato un computer (Fig. 3); solo Trento e Bolzano evidenziano un contesto maggiormente positivo. Si tratta di un risultato rilevante, in quanto il Friuli Venezia Giulia presenta una popolazione particolarmente anziana (un quarto dei residenti in regione ha più di 65 anni, un incidenza tra le più elevate su scala continentale) e quindi tendenzialmente meno propensa all utilizzo del computer, anche se l indicatore in questione non considera gli over 75 e quindi smorza parzialmente tale effetto. Fig. 3 Persone (16-74 anni) che non hanno mai utilizzato il computer in Italia (%) 2015 Fonte: Elaborazione IRES su dati Istat 32 Italia Umbira Liguria 26 P.A.Bolzano ireport / pag. 5

6 Tab. 3 Persone (16-74 anni) che utilizzano Internet almeno 1 volta alla settimana (%) Lussemburgo Danimarca Regno Unito Paesi Bassi Finlandia Svezia Germania Estonia Belgio Francia Austria UE Irlanda Repubblica Ceca Slovacchia Ungheria Lettonia Spagna Malta Cipro Slovenia Lituania Croazia Polonia Portogallo ITALIA Grecia Bulgaria Romania Un altro significativo indicatore rilevato da Eurostat riguarda l utilizzo di Internet, sia per uso privato che lavorativo. In Italia il 67% delle persone si connette regolarmente alla rete almeno una volta alla settimana, contro il 90% (e più) osservato nei paesi che occupano le prime posizioni (Lussemburgo, Danimarca, Regno Unito Fig. 4 Persone (16-74 anni) che utilizzano Internet almeno 1 volta alla settimana in Italia (%) Fonte: Elaborazione IRES su dati Istat Liguria P.A. Bolzano Paesi Bassi, Finlandia e Svezia); la media europea nel si attesta invece al 79% (Tab. 3). Anche in questo caso la nostra regione si colloca ai vertici (al quarto posto) assieme al, con il 71% delle persone che utilizzano Internet almeno una volta alla settimana (Fig. 4). 67 Italia Fonte: Elaborazione IRES su dati Eurostat ireport / pag. 6

7 Un fenomeno in sensibile crescita negli ultimi anni è quello dell e-commerce; il commercio elettronico e il libero accesso a un mercato unico digitale rappresentano delle priorità della Strategia 2020 dell Unione europea (European Commission 2010). Gli acquisti online sono spesso preferiti per le opportunità di risparmio, la vastità della scelta, la comodità, e sono in crescita anche grazie al miglioramento della sicurezza nei pagamenti e della qualità della logistica e del sistema di spedizioni; si pensi ad esempio a chi vive in piccoli comuni e non ha un accesso immediato ai negozi. A livello nazionale gli acquisti riguardano soprattutto viaggi e trasporti e abiti e articoli sportivi, resta invece ancora poco diffuso l acquisto di prodotti alimentari (Istat ). Si può rilevare che dal 2009 al in Italia è più che raddoppiata la percentuale di persone che hanno effettuato acquisti online, dal 12% al 29% (Tab. 4). Si tratta comunque di valori ancora lontani dalla media europea, che nel era pari al 55%. I residenti in Friuli Venezia Giulia sono tra i più propensi all utilizzo di Internet per effettuare transazioni commerciali, facendo registrare una percentuale pari al 36%, decisamente superiore alla media nazionale (Fig. 5). Tab. 4 Persone (16-74 anni) che hanno acquistato beni e servizi online negli ultimi 12 mesi (%) Regno Unito Danimarca Lussemburgo Svezia Germania Paesi Bassi Finlandia Francia Irlanda Austria Belgio Estonia Slovacchia UE Malta Repubblica Ceca Spagna Lettonia Polonia Slovenia Ungheria Lituania Croazia Grecia Portogallo ITALIA Cipro Bulgaria Romania Tab. 5 Persone (16-74 anni) che hanno fatto operazioni bancarie via Internet (%) Danimarca Finlandia Paesi Bassi Svezia Estonia Lussemburgo Belgio Regno Unito Lettonia Francia Lituania Germania Austria Irlanda Repubblica Ceca UE Malta Slovacchia Spagna Polonia Croazia Ungheria Slovenia ITALIA Portogallo Cipro Grecia Romania Bulgaria Fonte: Elaborazione IRES su dati Eurostat ireport / pag. 7

8 Fig. 5 Persone (16-74 anni) che hanno acquistato beni o servizi online negli ultimi 12 mesi in Italia (%) 36 P.A. Bolzano Liguria Fig. 6 Persone (16-74 anni) che hanno fatto operazioni bancarie via Internet in Italia (%) Italia Risulta in netta crescita anche la quota di utenti che ha utilizzato Internet per usufruire di servizi bancari online, passata in Italia dal 16% al 29% negli anni più recenti (Tab. 5). Tale crescita è dovuta in parte all introduzione di nuovi applicativi, che hanno permesso la nascita di banche totalmente virtuali (oltre ad interessare quelle già esistenti) e consentono al cliente di operare sul proprio conto corrente 24 ore su 24, senza bisogno dell intermediazione degli operatori (Istat 2014a). Il sistema bancario si sta inoltre orientando verso un utilizzo sempre maggiore della tecnologia per i servizi più tradizionali e standardizzabili, poiché il modello basato su una diffusa presenza territoriale risulta sempre meno economicamente sostenibile. Il gap rispetto alla media europea in tema di e-banking è pari a 20 punti percentuali (29% contro 49%). In merito alle operazioni bancarie online il Friuli Venezia Giulia si conferma una tra le regioni maggiormente avanzate, al terzo posto dopo Valle d Aosta e (Fig. 6). Nel in regione il 37% dei residenti con un età compresa tra 16 e 74 anni ha svolto operazioni bancarie via Internet (nei 3 mesi precedenti l intervista). In tale ambito rientrano sia le transazioni elettroniche come i pagamenti effettuati tramite la banca, ma anche la ricerca di informazioni relative al proprio conto corrente Liguria P.A. Bolzano Italia Fonte: Elaborazione IRES su dati Istat ireport / pag. 8

9 Internet è ormai diventato uno strumento fondamentale anche per l interazione sociale, per partecipare alla vita politica del proprio Paese, per informarsi. Nonostante questo l Italia risulta agli ultimi posti nell Unione Europea in base alla percentuale di persone attive sui social network (42% contro una media del 52%, Tab. 6). Nella rilevazione sono incluse le persone che hanno creato dei profili o hanno postato dei contenuti in facebook, twitter, ecc., nei 3 mesi precedenti l intervista. In questo caso i cittadini del Friuli Venezia Giulia si collocano sotto la media nazionale (38% contro il 42%, Fig. 7). Fig. 7 Persone (16-74 anni) attive sui social network in Italia (%) Fonte: Elaborazione IRES su dati Istat 42 Italia P.A.Trento P.A.Bolzano 38 Liguria Tab. 6 Persone (16-74 anni) attive sui social network (%) Danimarca Svezia Belgio Regno Unito Lussemburgo Ungheria Malta Paesi Bassi Finlandia Cipro Irlanda Lettonia Estonia Slovacchia Spagna UE Portogallo Germania Lituania Croazia Austria Grecia Bulgaria Repubblica Ceca Romania Polonia ITALIA Francia Slovenia Fonte: Elaborazione IRES su dati Eurostat ireport / pag. 9

10 L interazione con la Pubblica Amministrazione Con il termine e-government si fa riferimento all utilizzo di tecnologie innovative da parte delle Pubbliche Amministrazioni per fornire servizi ai cittadini. L impatto delle nuove tecnologie sui processi amministrativi della Pubblica Amministrazione è sicuramente molto significativo in termini di efficienza, trasparenza, rapidità e adattamento ai bisogni degli utenti. L analisi della frequenza dei rapporti con la Pubblica Amministrazione e con i gestori dei servizi pubblici tramite Internet conferma il divario che il nostro paese sconta rispetto alla media europea (Tab. 7 e Tab. 8). In Italia sia la percentuale di persone che negli ultimi 12 mesi hanno interagito con la Pubblica Amministrazione (o con i gestori dei servizi pubblici), sia la percentuale di coloro che hanno inviato dei moduli compilati, risultano pari a circa la metà della media europea. A livello nazionale le motivazioni principali per avere rapporti online con la Pubblica Amministrazione o con i gestori dei servizi pubblici riguardano: il pagamento delle tasse, l iscrizione alle scuole medie superiori o all università, l accesso alle biblioteche pubbliche e la prenotazione di visite mediche (Istat 2014a). Tab. 7 Persone (16-74 anni) che hanno interagito con la PA o con i gestori dei servizi pubblici negli ultimi 12 mesi (%) Fonte: Elaborazione IRES su dati Eurostat Danimarca Finlandia Svezia Estonia Paesi Bassi Lussemburgo Lettonia Francia Austria Germania Belgio Regno Unito Irlanda Spagna Grecia Slovacchia UE Ungheria Slovenia Lituania Portogallo Malta Cipro Croazia Repubblica Ceca Polonia ITALIA Bulgaria Romania Tab. 8 Persone (16-74 anni) che hanno inviato moduli compilati alla PA o ai gestori dei servizi pubblici negli ultimi 12 mesi (%) Danimarca Estonia Finlandia Paesi Bassi Francia Irlanda Svezia Lussemburgo Belgio Regno Unito Lituania Austria Spagna Lettonia Portogallo UE Grecia Ungheria Cipro Malta Polonia Slovenia Germania Croazia Slovacchia ITALIA Repubblica Ceca Bulgaria Romania ireport / pag. 10

11 Fig. 8 Persone (16-74 anni) che hanno interagito con la PA o con i gestori dei servizi pubblici negli ultimi 12 mesi in Italia (%) In tale contesto il Friuli Venezia Giulia si pone nuovamente ai primi posti tra le regioni italiane, con dei valori superiori alla media italiana in entrambi i casi, anche se comunque nettamente inferiori alla media europea (rispettivamente 30% e 13%) P.A. Bolzano Liguria Italia Fig. 9 Persone (16-74 anni) che hanno inviato moduli compilati alla PA o ai gestori dei servizi pubblici negli ultimi 12 mesi in Italia (%) Fonte: Elaborazione IRES su dati Istat P.A.Bolzano Italia Liguaria ireport / pag. 11

12 Alcuni elementi di sintesi Gli indicatori analizzati fanno emergere in maniera molto chiara i ritardi del nostro Paese nel processo di digitalizzazione. Da questo punto di vista l Italia si pone generalmente agli ultimi posti della graduatoria continentale, assieme ad altri paesi dell Europa Orientale e Meridionale. La dicotomia che si rileva a livello continentale (tra paesi del Centro Nord e del Sud Est) si riscontra nel nostro Paese nel ben noto divario Nord-Sud. In questo contesto il Friuli Venezia Giulia risulta nei primi quattro posti in base a quasi tutti gli indicatori considerati (6 su 8, Tab. 9). Per quanto concerne l indicatore che misura la percentuale di persone che hanno fatto acquisti online il Friuli Venezia Giulia si pone al quinto posto. Solo in un caso la nostra regione presenta un risultato inferiore alla media nazionale (in merito alla % di persone attive sui social network). Infine nella Tab. 10 e nella Fig. 10 viene riassunta e illustrata la distanza dalla media europea (fatto pari a 100 l indicatore UE) per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia e l Italia nel suo complesso; si tratta di un divario che nel tempo si sta tendenzialmente riducendo ma che rimane ancora decisamente elevato. Tab. 9 Le regioni che si collocano nelle prime posizioni per ogni indicatore, % di famiglie con accesso alla banda larga % di persone che non hanno mai utilizzato il computer Emilia-Romagna P.A. Bolzano 3 Emilia-Romagna 4 / / Liguria Nota 2: In questo caso al primo posto è stata considerata la regione che ha fatto registrare il valore meno elevato dell indicatore. % di persone che utilizzano internet almeno 1 volta alla settimana % di persone che hanno acquistato beni e servizi online negli ultimi 12 mesi % di persone che hanno fatto operazioni bancarie via internet % di persone attive sui social network % di persone che hanno interagito con la PA o con i gestori dei servizi pubblici negli ultimi 12 mesi % di persone che hanno inviato moduli compilati alla PA o ai gestori dei servizi pubblici negli ultimi 12 mesi PA. Trento PA. Trento P.A.Bolzano P.A. Bolzano Fonte: Elaborazione IRES su dati Istat ireport / pag. 12

13 Tab. 10 La distanza dalla media UE28 (%), Italia UE28 % di famiglie con accesso alla banda larga % di persone che non hanno mai utilizzato il computer % di persone che utilizzano internet almeno 1 volta alla settimana % di persone che hanno acquistato beni e servizi online negli ultimi 12 mesi % di persone che hanno fatto operazioni bancarie via internet % di persone attive sui social network % di persone che hanno interagito con la PA o con i gestori dei servizi pubblici negli ultimi 12 mesi % di persone che hanno inviato moduli compilati alla PA o ai gestori dei servizi pubblici negli ultimi 12 mesi Fonte: Elaborazione IRES su dati Eurostat Nota 3: L indicatore si riferisce al 2015 ireport / pag. 13

14 Bibliografia European Commission (2010), EUROPE A strategy for smart, sustainable and inclusive growth, Communication from the Commission, COM(2010) 2020 final, Brussels, Eurostat (), Eurostat regional yearbook. edition Istat (2013a), Le tecnologie dell informazione e della comunicazione nelle imprese. Anno 2013, Statistiche Report del 18 dicembre 2013 Istat (2013b), Cittadini e nuove tecnologie. Anno 2013, Statistiche Report del 19 dicembre 2013 Istat (2014a), Cittadini e nuove tecnologie. Anno 2014, Statistiche Report del 18 dicembre 2014 Istat (2014b), Le tecnologie dell informazione e della comunicazione nelle imprese. Anno 2014, Statistiche Report del 22 dicembre 2014 Istat (2015), Cittadini, imprese e ICT. Anno 2015, Statistiche Report del 21 dicembre 2015 Istat (), Cittadini, imprese e ICT. Anno, Statistiche Report del 21 dicembre ireport / pag. 14

15 ireport I CITTADINI E LE TECNOLOGIE DIGITALI 02/17 A cura di Alessandro Russo IRES Impresa Sociale In collaborazione con INSIEL Spa Con il contributo di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Direzione centrale cultura, sport e solidarietà