SEMINARIO La priorità delle misure di sicurezza collettive nei lavori in quota
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1 SEMINARIO La priorità delle misure di sicurezza collettive nei lavori in quota (Analisi dell art Lavori speciali) 6 maggio 2014
2 Indice degli argomenti: Riferimenti Normativi Definizioni Dispositivi di protezioni collettiva ed individuali Esempi Priorità delle misure collettive Obbligo? pag. 2
3 RIFERIMENTI NORMATIVI Art 15 D.Lgs 81/08 - Misure generali di tutela: Articolo 79 - Criteri per l individuazione e l uso Articolo Obblighi del datore di lavoro nell uso di attrezzature per lavori in quota Articolo Sistemi di protezione contro le cadute dall alto Articolo Lavori speciali Circolare n. 29/2010 del 27/08/2010 Quesito n. 3 : pag. 3
4 DEFINIZIONI Misure di Protezione Collettiva: Mezzi, strutture, attrezzature, impianti che hanno la funzione di salvaguardare le persone dai rischi per la salute e la sicurezza. pag. 4
5 DEFINIZIONI Dispositivi di Protezione Individuali: Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. pag. 5
6 MEZZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA (VS) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE COLLETTIVA Progettazione della sicurezza sul luogo di lavoro Gestione del ciclo produttivo Riduzione dei livelli di rischio in maniera strutturale Gestione del rischio residuo Scelta dell attrezzatura Versatilità ed Utilizzabilità Vigilanza sulle modalità di utilizzo Formazione ed Addestramento L utilizzo di mezzi di protezione collettiva non esclude la necessità di utilizzo di DPI pag. 6
7 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE La scelta dei dispositivi di protezione individuale dipende da: corretta valutazione dei rischi Articolo 75 -Obbligo di uso 1. I DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro. pag. 7
8 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE La scelta dei dispositivi di protezione individuale dipende da: CORRETTO UTILIZZO EFFICACE FORMAZIONE INFORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO CORRETTA ATTIVITÀ DIVIGILANZA E GESTIONE DELLA SQUADRA CORRETTA VIGILANZA SULLO STATO DI UTILIZZO DEL DISPOSITIVO pag. 8
9 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE IMPOSSIBILITÀ DIUTILIZZO DIDPC EFFICACE FORMAZIONE INFORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO CORRETTA ATTIVITÀ DIVIGILANZA E GESTIONE DELLA SQUADRA CORRETTA VIGILANZA SULLO STATO DIUTILIZZO DEL DISPOSITIVO pag. 9
10 MISURE DI PROTEZIONE COLLETTIVA Progettazione scelta del DPC Pianificazione operativa installazione Fase lavorativa che comporta l utilizzo di DPI Sorveglianza sulle attività di installazione pag. 10
11 D.LGS81/08 TITOLO I - PRINCIPI COMUNI CAPO III - GESTIONE DELLA PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO SEZIONE I - MISURE DI TUTELA E OBBLIGHI SEZIONE II - VALUTAZIONE DEI RISCHI La gestione della sicurezza è legata in maniera imprescindibile alla valutazione dei rischi obbligo non delegabile di ogni datore di lavoro pag. 11
12 PROGETTAZIONE DELLA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO NEI LAVORI IN QUOTA - 1 Lavori su coperture (Manutenzioni installazioni impianti ecc.) Misure Generali di Tutela (Art 15 D.Lgs81/08) 1. Le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro sono: a) la valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza; i) la priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale; Articolo 26 -Obblighi connessi ai contratti d appalto o d opera o di somministrazione Il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all interno della propria azienda (.) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività. pag. 12
13 PROGETTAZIONE DELLA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO NEI LAVORI IN QUOTA - 2 Lavori su coperture (Manutenzioni installazioni impianti ecc.) Articolo 90 - Obblighi del committente o del responsabile dei lavori 1. Il committente o il responsabile dei lavori, nelle fasi di progettazione dell opera, si attiene ai principi e alle misure generali di tutela di cui all articolo 15, Piano di Sicurezza e Coordinamento [Allegato XV p.to Per ogni elemento dell analisi di cui ai punti 2.2.1, e [c) al rischio di caduta dall alto], il PSC contiene: a) le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive richieste per eliminare o ridurre al minimo i rischi di lavoro; FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA (D.Lgs 81/08 ALLEGATO XVI) CAPITOLO II -Individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell opera e di quelle ausiliarie. l individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell opera e di quelle ausiliarie, per gli interventi successivi prevedibili sull opera, quali le manutenzioni ordinarie e straordinarie, nonché per gli altri interventi successivi già previsti o programmati pag. 13
14 PROGETTAZIONE DELLA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO NEI LAVORI IN QUOTA - 3 FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA (D.Lgs 81/08 ALLEGATO XVI) CAPITOLO II -Individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell opera e di quelle ausiliarie. Estratt to allegato XVI pag. 14
15 LAVORI SPECIALI Articolo Lavori speciali 1. Prima di procedere alla esecuzione di lavori su lucernari, tetti, coperture e simili, fermo restando l obbligo di predisporre misure di protezione collettiva, deve essere accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei materiali di impiego. 2. Nel caso in cui sia dubbia tale resistenza, devono essere adottati i necessari apprestamenti atti a garantire la incolumità delle persone addette, disponendo, a seconda dei casi, tavole sopra le orditure, sottopalchi e facendo uso di idonei dispositivi di protezione individuale anticaduta. All interno dell Articolo 148 si stabilisce l obbligatorietà delle misure di protezione prescindendo dal cardine fondamentale della gestione e pianificazione della sicurezza sul lavoro la valutazione dei rischi pag. 15
16 PRIORITÀ Il termine priorità nella disciplina antinfortunistica è un termine introdotto dal D.Lgs626/94 (art.3 Misure generali di tutela) solo nel confronto fra protezione individuale e collettiva ed è strettamente connesso alla valutazione del rischio DPC Valutazione di Rischi DPI pag. 16
17 PRIORITÀ D.P.R. 164/55 Art. 70 (Lavori speciali) Prima di procedere alla esecuzione di lavori su lucernari, tetti, coperture e simili, deve essere accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei materiali di impiego. Nel caso in cui sia dubbia tale resistenza, devono essere adottati i necessari apprestamenti atti a garantire la incolumità delle persone addette, disponendo, a seconda dei casi, tavole sopra le orditure, sottopalchi e facendo uso di cinture di sicurezza. D.Lgs 81/08 Art 148 art. 85 del D.Lgs.106/09 Modifica il TUS inserendo l obbligo delle priorità dei DPC pag. 17
18 Circolare n. 29/2010 del 27/08/2010 Oggetto: Capo II, Titolo IV, del D.Lgs.n. 81/2008 e s.m.i. Quesiti concernenti le norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota. Quesito n. 3: E possibile l impiego di ponteggi di cui all articolo 131 del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., previo specifico progetto eseguito ai sensi dall articolo 133 del citato decreto, come protezione collettiva per i lavoratori che svolgono la loro attività sulle coperture e quindi in posizione diversa dall ultimo impalcato del ponteggio? RISPOSTA Si è dell avviso che è possibile l impiego di ponteggi di che trattasi come protezione collettiva per i lavoratori che svolgono la loro attività sulle coperture e quindi anche in posizione diversa dall ultimo impalcato del ponteggio, a condizione che per ogni singola realizzazione ed a seguito di adeguata valutazione dei rischi venga eseguito uno specifico progetto. Da tale progetto, eseguito nel rispetto del già citato articolo 133 e quindi firmato da ingegnere o architetto abilitato a norma di legge all esercizio della professione, deve tra l altro risultare quanto occorre per definire lo specifico schema di ponteggio nei riguardi dei carichi, delle sollecitazioni e dell esecuzione, naturalmente tenendo conto della presenza di lavoratori che operano, oltre che sul ponteggio, anche in copertura. pag. 18
19 INTERESSANTE L ANALISI DEL PREMESSO CHE UN PERCORSO CHE ATTREVERSO L ANALISI DEGLI l articolo 111 del D.Lgs.n. 81/2008 e s.m.i., al comma 1, dispone testualmente che Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche adeguate a partire da un luogo adatto allo scopo, sceglie le attrezzature di lavoro più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure, in conformità ai seguenti criteri: a) priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale; b) dimensioni delle attrezzature di lavoro confacenti alla natura dei lavori da eseguire, alle sollecitazioni prevedibili e ad una circolazione priva di rischi. ; l articolo 115 del D.Lgs.n. 81/2008 e s. m.i., al comma 1, dispone testualmente che Nei lavori in quota qualora non siano state attuate misure di protezione collettiva come previsto all articolo 111, comma 1, lettera a), è necessario che i lavoratori utilizzino idonei sistemi di protezione idonei per l uso specifico composti da diversi elementi, non necessariamente presenti contemporaneamente conformi alle norme tecniche, quali i seguenti: a) assorbitori di energia; - b) connettori; - c) dispositivo di ancoraggio; - d) cordini; e) dispositivi retrattili; -f) guide o linee vita flessibili; -g) guide o linee vita rigide; -h) imbracature. pag. 19
20 INTERESSANTE L ANALISI DEL PREMESSO CHE UN PERCORSO CHE ATTREVERSO L ANALISI DEGLI l articolo 122 del D.Lgs.n. 81/2008 e s.m. i., al comma 1, l articolo 125 del D.Lgs.n 81/2008 e s.m.i., al comma 4, l articolo 133 del D.Lgs.n. 81/2008 e s.m. i., al comma 1, l articolo 138 del D.Lgs.n. 81/2008 e s.m.i., al comma 5, lettera a), l articolo 148 de D.Lgs.n. 81/2008 e s.m.i., al comma 1, dispone testualmente che Prima di procedere alla esecuzione di lavori su lucernari, tetti, coperture e simili, fermo restando l obbligo di predisporre misure di protezione collettiva, deve essere accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei materiali di impiego. NELLA CIRCOLARE SI ACCOSTANO DISPOSIZIONI IN CUI PER LAVORAZIONI SIMILI LA PRIORITÀ PASSA DA UN CRITERIO DISCELTA IN SEDE DIVdRAD OBBLIGOPER I LAVORI SPECIALI pag. 20
21 LAVORI SPECIALI pag. 21
22 LAVORI SPECIALI pag. 22
23 LAVORI SP PECIALI pag. 23
24 LAVORI SPECIALI pag. 24
25 pag. 25
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