Matera, 9 giugno 2017 Casa Cava - Via S. Pietro Barisano, 47
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1 1 I Comuni verso l uso statistico degli archivi amministrativi e dei sistemi di integrazione delle fonti. Dati e indicatori per le politiche del territorio. Matera, 9 giugno 2017 Casa Cava - Via S. Pietro Barisano, 47 I Comuni e l agenda digitale Moira Benelli benelli@anci.it ANCI Responsabile Ufficio servizi e tecnologie e agenda digitale
2 L Agenda Digitale Italiana
3 L agenda digitale nel contesto italiano 1/4 3 L attuazione dell Agenda Digitale a livello italiano Art. 47 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5 recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo, convertito dalla Legge n. 35 del 4 aprile 2012 Viene istituita una Cabina di Regia politico-istituzionale con i seguenti obiettivi: realizzare delle infrastrutture tecnologiche e immateriali al servizio delle smart communities per soddisfare la domanda di servizi digitali in tema di mobilità, risparmio energetico, scuola, sicurezza, sanità, servizi sociali e cultura; valorizzare il patrimonio informativo pubblico per la creazione di servizi innovativi (open data);
4 L agenda digitale nel contesto italiano 2/4 4 potenziare l egov per favorire la partecipazione attiva dei cittadini; promuovere l adozione di architetture cloud computing; promuovere gli acquisti digitali e gli appalti pre-commerciali; favorire l accesso ad internet da grandi spazi pubblici collettivi; investire in ICT per il sistema scolastico e universitario; consentire l utilizzo della piattaforma di pagamenti messa a disposizione da DigitPA (AGID) nell ambito del Sistema Pubblico di Connettività per far si che i cittadini possano verificare le proprie posizioni debitorie nei confronti dello Stato; individuare tempi e modalità per l effettuazione di pagamenti elettronici e per l interazione tra sistemi e soggetti coinvolti.
5 L agenda digitale nel contesto italiano 3/4 5 La cabina di regia istituisce una serie di tavoli tecnico-operativi che traducono gli obiettivi in documenti di indirizzo e di scenario in cui sviluppare azioni concrete. Decreto Legge 179 del 18/10/2012 convertito dalla Legge n. 221 del 17/12/2012 c.d. Decreto «Crescita 2.0» - (Governo Monti) Il provvedimento è lo strumento normativo con il quale vengono individuati la maggior parte degli interventi chiave per la realizzazione dell Agenda Digitale e che interviene in modo incisivo sull aggiornamento del Codice dell Amministrazione Digitale, tra cui l ANPR, l ANNCSU e il Censimento permanente.
6 L agenda digitale nel contesto italiano 4/4 6 Decreto Legge 69 del 21 giugno 2013 (c.d. Decreto del Fare ) Con questo decreto, il Governo Letta istituisce una struttura di missione per l attuazione dell agenda digitale italiana, il cui Commissario, Francesco Caio, individua, tra gli interventi previsti per l attuazione dell Agenda, 3 priorità, a tutt oggi considerate tra i pilastri della strategia italiana: l Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente la Fatturazione Elettronica Il Sistema Pubblico di Identità Digitale
7 Governance attuale 1/2 7 q Con il Governo Renzi, viene soppressa l Unità di Missione per l attuazione dell Agenda Digitale e i compiti di realizzazione della stessa vengono demandati al Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione che si avvale dell Agenzia per l Italia Digitale (ex DigitPA, ex Cnipa, ex AIPA) L ultimo decreto di aggiornamento del Codice dell Amministrazione Digitale (Decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179) ha istituito la figura del Commissario straordinario per l attuazione dell Agenda digitale, alle dirette dipendenze del Presidente del Consiglio dei Ministri, ruolo attualmente ricoperto da Diego Piacentini.
8 Governance attuale 2/2 8 Svolge funzioni di coordinamento operativo dei soggetti pubblici, anche in forma societaria, operanti nel settore delle tecnologie dell informatica e della comunicazione per l attuazione degli obiettivi dell Agenda Digitale italiana, anche in coerenza con gli obiettivi dell Agenda Digitale Europea. La legge di Bilancio per il 2017 ha autorizzato una spesa di 11 milioni di euro per l anno 2017 e di 20 milioni di euro per l anno 2018 per il supporto alle attività del Commissario straordinario per l attuazione dell Agenda digitale. Al finanziamento delle iniziative possono concorrere ulteriori risorse per l anno 2017, fino a complessivi 9 milioni di euro, a valere sulle risorse dei pertinenti programmi operativi cofinanziati dai fondi strutturali e di investimento europei 2014/2020. Ha costituito un Team digitale per portare avanti le diverse attività legate alla realizzazione delle priorità dell Agenda Digitale. Ha convocato i Comuni di Bari, Firenze, Milano, Palermo, Roma, Torino e Venezia per avviare con loro una collaborazione sulle priorità dell Agenda.
9 La strategia italiana attuale 1/3 9 A livello nazionale, nella seduta del 3 marzo 2015 del CdM vengono approvati i piani strategici di settore promossi dal Governo e che vedono direttamente impegnati gli Enti locali: la Strategia per la Crescita Digitale , che si concentra sui servizi, i contenuti e le competenze da mettere a disposizione di cittadini e imprese; la Strategia italiana per la banda ultralarga, che ha l obiettivo di portare una velocità di connessione adeguata a tutto il Paese (30mb a tutta la popolazione e 100mb ad almeno il 50% dei cittadini).
10 La strategia italiana attuale 2/3 10 La legge n.208 del 28 dicembre 2015, (Legge di stabilità 2016), all art.1, comma 513 prevede infatti che l'agenzia per l'italia digitale predisponga il Piano triennale per l'informatica nella Pubblica Amministrazione, approvato dal Presidente del Consiglio dei ministri o dal Ministro delegato, contenente l'elenco dei beni e servizi informatici e di connettività e dei relativi costi per ciascuna Amministrazione. Il Piano Triennale ha due principali obiettivi: indirizzare gli investimenti in ICT del settore pubblico secondo le linee guida del Governo e in coerenza con le direttive europee, e accompagnare la trasformazione digitale delle amministrazioni pubbliche; individuare i risparmi previsti nella Legge di Stabilità 2016.
11 La strategia italiana attuale 3/3 11 La stessa legge prevede un obiettivo di risparmio di spesa annuale, da raggiungere alla fine del triennio , pari al 50% della spesa annuale media per la gestione corrente del solo settore informatico del triennio , al netto dei canoni per servizi di connettività e della spesa effettuata tramite CONSIP, o altri soggetti aggregatori, e documentate nel Piano triennale, fatte salve le esclusioni richiamate nella legge.
12 Ruolo delle PPAA e dei Comuni 12 Il digitale come presupposto per orientare l intera azione amministrativa, per conseguire il concetto di openness dell amministrazione pubblica: aperta, ovvero che mette a disposizione le sue informazioni per far creare applicazioni di pubblica utilità dalle imprese e dalle organizzazioni della società civile (open data), che condivide in maniera trasparente la propria azione e le proprie scelte (open government) che stimola le energie migliori del proprio territorio per dare risposte nuove ai tanti bisogni dei cittadini (social innovation) che si fa protagonista primaria nella creazione di quello che molti definiscono ecosistema digitale, un mix di infrastrutture, dati, servizi e competenze che può garantire una spinta decisiva per la tenuta economica e sociale di un territorio.
13 Prospettive future: 5G e servizi digitali 1/2 13 La connettività 5G delinea prospettive potenzialmente rivoluzionare per le dinamiche di sviluppo dei servizi offerti sul territorio. Per una città i settori maggiormente interessati sono quelli: della mobilità, sia relativamente a una effettiva disponibilità di utilizzo dei veicoli a guida automatica, sia relativamente alla possibilità di gestire in maniera ottimale i dati sul traffico e in generale sugli spostamenti, ridefinendo in tempo reale le migliori opzioni di mobilità attuabili dell energia, con la possibilità di efficientare al meglio le reti e i servizi di illuminazione
14 Prospettive future: 5G e servizi digitali 2/2 14 del controllo del territorio, con la possibilità di integrare le funzioni di monitoraggio relative alla sicurezza urbana, all ambiente, alla protezione civile dell informazione, con la possibilità fornire dati integrati e personalizzati in base alle singole esigenze dei cittadini e delle imprese Si sta partendo con delle sperimentazioni territoriali, in aree diverse dal punto di vista socio-economico: n n n Area 1: Milano area metropolitana Area 2: Prato e L Aquila Area 3: Bari e Matera
15 L Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente
16 Come nasce 16 Istituita dall art. 2, comma 1 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221, in fase iniziale in sostituzione dell INA e dell AIRE, a regime quale anagrafe unica che subentra alle anagrafi comunali, con 15 MEURO per il 2013 e 3 MEURO a partire dal 2014 per la sua realizzazione (al netto della spending review) La progettazione, l implementazione e gestione dell ANPR è affidata alla società SOGEI dalla Legge n. 228/2012 art. 1 comma 306 I DPCM attuativo che da il via al progetto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 230 del 1 ottobre 2013 II DPCM attuativo che ne definisce le modalità attuative e i tempi, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell 8 gennaio 2014
17 17 L azione dell ANCI: dall accordo in Conferenza Unificata del 5/8/2014 Il Comune può mantenere una base dati anagrafica locale per gestire tutte le funzioni non rientranti nei servizi offerti dall ANPR fino alla messa a regime di quest'ultima; E istituito un tavolo permanente di monitoraggio dell attuazione dell ANPR presso la Conferenza Stato-Città (Ministero dell Interno, ANCI e AGID); Impegno del Ministero dell Interno ad avviare una sperimentazione-assistita per quantificare l effettivo impatto economico ed organizzativo sui Comuni per individuare le risorse necessarie a coprirne i costi; Impegno dell ANCI a definire una rosa rappresentativa di Comuni pilota; Avvio di un interlocuzione con il mercato di settore, nell ottica di contenere i costi della realizzazione attraverso soluzioni concordate a livello nazionale. Mantenimento della modalità di accesso via web all ANPR.
18 I Comuni pilota Comuni: Anzola dell Emilia, Arezzo, Avellino, Bagnacavallo, Barletta, Busca, Cesena, Cittanova, Faenza, Fiumicino, Lecco, Milano, Pisa, Potenza Picena, Poggio a Caiano, Roccabianca, Roma, Salerno, Sant Eufemia d Aspromonte, Semproniano, Taormina, Teramo, Torino, Treia, Udine e Venezia. Scelti in base a criteri: demografici, territoriali, di informatizzazione dell ente e di copertura del mercato
19 Stato dell arte 1/2 19 Comuni subentrati Stanno per: Bagnacavallo (21/10/2016) Lavagna (07/03/2017) Sant Agata sul Santerno (24/03/2017) Cesena (26/04/2017) Anzola dell Emilia (27/05/2017) Corbetta (27/05/2017) Serravalle Sesia (29/05/2017) Chiavari (31/05/2017) Firenze (pre-subentro a luglio e subentro entro fine 2017) Ravenna (data da definire)
20 Stato dell arte 2/2 20 Popolazione Totale in ANPR ( ) Comuni in pre subentro: operazioni anagrafiche eseguite in produzione fino al 15 Maggio Numero di test effettuati in ambiente test: Numero di test effettuati in pre subentro: Comuni che hanno ricevuto le credenziali per i test/pre subentro Bug tracking system: 180 segnalazioni aperte, ~120 chiuse da Marzo ad oggi, maggior parte < 1gg.
21 Le soluzioni disponibili 1/3 21 Applicazione Web App (WA) In questo modalità il Comune non dovrà apportare modifiche del proprio sistema gestionale, in quanto accederà, ad una applicazione Web realizzata da Sogei utilizzando le smart card nominative ed i certificati di postazione distribuiti prima del subentro definitivo. I Comuni potranno allineare le banche dati locali attraverso procedure batch, messe a disposizione da ANPR, che permettono l acquisizione periodica delle posizioni anagrafiche di interesse.
22 22 Le soluzioni disponibili 2/3 Applicazione Web App Integrata In questo modalità il Comune non dovrà apportare modifiche del proprio sistema gestionale, in quanto accederà, ad una applicazione Web realizzata da Sogei utilizzando le smart card nominative ed i certificati di postazione distribuiti prima del subentro definitivo. I Comuni potranno allineare le banche dati locali attraverso procedure batch, messe a disposizione da ANPR, che permettono l acquisizione periodica delle posizioni anagrafiche di interesse.
23 Le soluzioni disponibili 3/3 23 Web services In questo caso il Comune deve modificare, prima di dare seguito al subentro definitivo in ANPR, il proprio sistema di gestione anagrafica implementando l integrazione con ANPR tramite i Web services. In tale modalità le azioni di allineamento delle banche dati locali sono a carico dei sistema di gestione anagrafica in uso che, comunque, deve assicurare il ruolo di master al database centralizzato di ANPR.
24 Cosa deve fare il Comune 24 Compilazione scheda monitoraggio Bonifica e standardizzazione dei dati Predisposizione delle componenti software locali (se necessario) Subentro in base al piano predisposto
25 L ANPR estesa 1/3 25 L art.10 del cosiddetto DL Enti Locali (DL 78 del 19/06/2015 convertito in L 125 del 6/8/2015) modifica l art. 62 del CAD che introduce l ANPR, includendo in quest ultima anche l Archivio nazionale informatizzato dei registri di Stato Civile e le liste di leva: l ANPR, oltre all archivio anagrafico, conterrà anche i registri di stato civile informatizzati tenuti dai Comuni, secondo un programma di integrazione da concludersi entro il 31 dicembre 2018 e fornirà i dati per la formazione delle liste di leva; ogni Comune, ad esclusione per le funzioni gestibili tramite l ANPR, potrà conservare un data base locale di dati anagrafici dei propri residenti per lo svolgimento delle proprie funzioni, sincronizzato con i dati certificati contenuti nell ANPR, solo fino al completamento dell anagrafe nazionale.
26 L ANPR estesa 2/3 26 Stato civile Registri cartacei 5 tipologie Nascita Matrimonio Morte Cittadinanza Unioni civili registri esistenti nei Comuni Oltre 300 formule Attuale uso delle «pecette» nella gestione dei Registri
27 L ANPR estesa 3/3 27 q Realizzazione di un unico Registro nazionale digitale di Stato civile Definizione della banca dati che sostituisce i registri di stato civile e sua integrazione in ANPR Utilizzo delle «viste» per la produzione dei certificati di Stato civile Dismissione dei registri cartacei e delle relative «pecette» q q Drastica riduzione del numero delle formule: da 300 a circa 100 anche grazie all eliminazione di gran parte delle trascrizioni Completamento della digitalizzazione dei processi
28 Vantaggi per i Comuni 28 L Anagrafe unica: solleva i Comuni dagli obblighi informativi nei confronti della altre PPAA ed enti aventi diritto alle informazioni anagrafiche. Per far questo occorre che tali enti siano collegati ad ANPR quanto prima; semplifica ai cittadini l accesso alle proprie informazioni; integra in un unico sistema tutte le funzioni demografiche: stato civile, anagrafe, leva. Per far ciò è necessario che il sistema offra ai Comuni le funzioni atte all operatività quotidiana con i cittadini, assicurando lo stesso livello di servizio attuale con la prospettiva di migliorarlo nel medio periodo. E deve essere neutrale, ovvero deve garantire a tutti i Comuni, a prescindere dalla dimensione e dal livello di informatizzazione, pari dignità di servizio, puntando alle eccellenze.
29 Aspetti chiave 29 L ANPR è un progetto strategico e molto complesso e la fase di sperimentazione era prevista proprio per evidenziare tutti gli aspetti problematici e trovare le soluzioni più opportune. E fisiologico che in nella fase iniziale possano emergere ostacoli che rallentino il percorso attuativo, ma è necessario l impegno di tutti gli enti preposti all implementazione del sistema per rimuoverli. Va pianificato un subentro su scala industriale, ma non bisogna sottovalutare le criticità che vengono affrontate in questa fase, perché sono lo specchio di quello che potrebbe accadere, amplificato, al momento dell effettivo subentro dei Comuni. Ai Comuni vanno garantite misure di accompagnamento che facilitino il passaggio al nuovo modello di circolarità anagrafica: un sistema affidabile e completo, formazione e assistenza tecnica sono le parole chiave per la buona riuscita del progetto.
30 Prossimi passi 30 Il Commissario Piacentini ed il suo team stanno supportando il Ministero dell Interno e SOGEI nella realizzazione dell ANPR. L ANCI, come ha sempre fatto, continua a collaborare, scambiando suggerimenti e opinioni, anche critiche, con il team digitale, ma sempre in un ottica costruttiva. L ANCI ha richiesto un incontro al Commissario Piacentini per un confronto sui diversi impegni ed obblighi normativi che ricadono sui Comuni, ai sensi del Codice dell Amministrazione Digitale e, a breve, anche del Piano Triennale per l informatica della PA. L obiettivo è individuare delle misure di accompagnamento, soprattutto per i piccoli Comuni, per poterli mettere nelle condizioni di adempiere a quanto loro richiesto per realizzare una PA esclusivamente digitale focalizzata sulle esigenze di cittadini ed imprese. Tra i temi anche ANPR e la programmazione di azioni a supporto di una diffusione rapida e capillare e di contenimento dei costi per i Comuni.
31 L Archivio nazionale dei numeri civici e delle strade urbane - ANNCSU
32 Cos è 32 L articolo 3 del citato D.lgs. «Crescita 2.0», al comma 2, introduce altresì l Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane (Anncsu). Dalla data di attivazione, l ANNCSU costituisce il riferimento nazionale certificato per gli stradari e indirizzari comunali ed è aggiornato dai Comuni, tramite un funzionario responsabile designato dall ente locale. L infrastruttura tecnologica dell Anncsu è realizzata dall Istat e dall Agenzia delle entrate, ma le specifiche tecniche e le modalità di accesso ai servizi erogati dall Anncsu, sono definite con provvedimento interdirigenziale dell ISTAT e dell Agenzia delle Entrate, sentita l Anci. Contiene una parte delle informazioni presenti nell ANPR e con essa va integrato
33 Servizi resi ai Comuni dall ANNCSU 33 Per la gestione dei dati di propria competenza, l Anncsu renderà disponibili ai comuni i seguenti servizi: comunicazione e modifica del Responsabile; certificazione dei dati del proprio stradario ed indirizzario; inserimento, modifica ed aggiornamento dei dati del proprio stradario ed indirizzario; verifica della rispondenza di indirizzi ai requisiti tecnici stabiliti dall Istat; consultazione puntuale e massiva dei propri dati; il servizio per l interoperabilità tra l Anncsu e le banche dati comunali, nel rispetto delle regole tecniche di cui al d. lgs 7 marzo 2005, n. 82;
34 34 Accesso e servizi resi da ANNCSU ai soggetti autorizzati q q q L Anncsu garantirà l erogazione dei servizi di interoperabilità con le altre banche dati di rilevanza nazionale e regionale. Le pubbliche amministrazioni di cui all articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e i gestori dei servizi postali potranno accedere ai servizi di: q q q consultazione ed estrazione di dati; verifica della rispondenza degli indirizzi a quelli contenuti nell Anncsu; verifica della rispondenza degli indirizzi ai requisiti tecnici stabiliti dall Istat. I soggetti diversi da quelli indicati potranno accedere al servizio di consultazione ed estrazione.
35 Stato dell arte 35 Da febbraio 2017 è attivo un tavolo tecnico ISTAT/AdE/ANCI per definire sia i contenuti, sia i servizi di interoperabilità dell ANNCSU Il tavolo si intende come luogo di confronto permanente che si prenderà carico di far evolvere la piattaforma ANNCSU man mano che ne emergerà l esigenza
36 Uno scenario in evoluzione: il piano triennale per l ICT nella PA
37 37 Il modello strategico: l integrazione dei dati
38 Il Data & Analytics Framework (DAF) 1/4 38 «Il Data & Analytics Framework (DAF) è tra le attività principali per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico nazionale, con l obiettivo di sviluppare e semplificare l interoperabilità dei dati pubblici tra PA, standardizzare e promuovere la diffusione degli open data, ottimizzare i processi di analisi dati e generazione di sapere. L idea è quella di aprire il mondo della Pubblica amministrazione ai benefici offerti dalle moderne piattaforme per la gestione e l analisi dei big data»
39 Il Data & Analytics Framework (DAF) 2/ gli obiettivi principali: amplificare il valore del patrimonio informativo della PA mediante l utilizzo delle tecnologie big data che consentono di creare conoscenza e ridurre drasticamente i tempi di analisi; favorire e ottimizzare lo scambio dei dati tra PA, minimizzandone i costi transattivi per l accesso e l utilizzo; incentivare la diffusione degli open data e renderne più efficace l utilizzo; favorire l analisi esplorativa dei dati da parte di team di data scientist, sia in seno alle singole PA che a livello centrale, per migliorare la conoscenza dei fenomeni sociali.
40 Il Data & Analytics Framework (DAF) 3/4 40 entro dicembre 2017 Individuazione del modello di Governance del DAF e delle PA che faranno parte della fase di sperimentazione. Definizione dell architettura della piattaforma e della sua roadmap di evoluzione. Definizione dei casi d uso per lo sviluppo di servizi per Pubbliche amministrazioni, cittadini e imprese. Realizzazione dell infrastruttura tecnologica. da giugno 2017 a dicembre 2017 da gennaio 2018 da aprile 2017 Definizione delle basi di dati da inserire nel progetto in fase sperimentale e messa in esercizio delle procedure di estrazione e ingestione. Definizione dei rapporti tra il gestore del DAF e le PA aderenti all iniziativa. Messa in Produzione del DAF Realizzazione strumenti di supporto al monitoraggio del Piano
41 Il Data & Analytics Framework (DAF) 4/4 41 «Il DAF consentirà la promozione di iniziative di ricerca scientifica su tematiche di interesse specifico per la PA, favorendo la collaborazione con Università ed enti di ricerca.» L ISTAT è già coinvolta?
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