Comune di Santadi. Provincia di Carbonia - Iglesias. Realizzazione di un sistema multimedialeper il Museo Archeologico di Santadi
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- Erica Salvi
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2 Comune di Santadi Provincia di Carbonia - Iglesias Area/Settore.. Realizzazione di un sistema multimedialeper il Museo Archeologico di Santadi RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA E QUADRO ECONOMICO
3 Art. 1 Contesto di riferimento In risposta all'iniziativa promossa dalla Regione Autonoma della Sardegna in merito al Programma Operativo Regionale - Competitività regionale e occupazione - F.E.S.R. 2007/2013, Asse IV - Ambiente, attrattività naturale, culturale e turismo, Obiettivo Specifico Sviluppare un offerta turistica sostenibile di elevata qualità, diversificata nel tempo e nello spazio, basata sull attrattività del patrimonio naturale, paesaggistico e culturale, Obiettivo Operativo Promuovere e valorizzare i beni e le attività culturali e sostenere l imprenditorialità nel campo della valorizzazione culturale, Linea di Attività a - Interventi volti a dare piena attuazione al Sistema Regionale dei Musei, il Comune di Santadi ha presentato una proposta progettuale per l'applicazione all'interno del Museo Archeologico di tecnologie innovative per estendere le tradizionali modalità di fruizione dei contenuti culturali integrandole con forme complementari di ricezione con particolare riferimento a tecnologie multimediali, di interaction design e multicanalità. Tradizionalmente il museo è un istituzione permanente aperta al pubblico, che acquisisce, studia, conserva ed espone le testimonianze dell uomo e del suo ambiente. Il D.P.R. n 3/1972 declina le sue funzioni secondo azioni di tutela, gestione (ovvero attività di conservazione e di organizzazione per consentire la fruizione dei beni culturali) valorizzazione del patrimonio e promozione di attività culturali. Il Museo di Santadi adempie, come d'obbligo, a questa missione e nello specifico incentra la propria attività sulla cura e valorizzazione di reperti dell età preistorica, nuragica e punica, rinvenuti nel territorio comunale e nel comprensorio del Basso Sulcis. I museo basa pertanto la propria offerta culturale su questi reperti che costituiscono l'allestimento di tre sale (A; B e C), suddivise in settori, nelle quali l esposizione degli oggetti segue modalità classiche e gli oggetti sono corredati da pannelli esplicativi con documentazione grafica, fotografica e tabelle cronologiche. Nella sala A sono raccolte le testimonianze delle culture prenuragiche dal Neolitico Antico (VI millennio a.c.) alla fine del Bronzo Antico (1600 a.c.). Tra i vari settori che compongono questa sala troviamo microliti geometrici, ceramiche a decorazioni cardiali da Cirixì, una ciotola di cultura Bonu Ighinu da Tatinu-Nuxis, ciotole e frammenti provenienti dai villaggi capannicoli di S'Arriorgiu (Villaperuccio), Is Solinas (Masainas), S.Anna (S.Anna Arresi). Nella sala B troviamo reperti del Bronzo Antico, Medio, Recente, Finale ( a.c.), dell'età del Ferro (VIII sec. a.c.), dell'età Fenicio-Punica (VII sec. a.c.) e dell'età Romana Imperiale. Nella sala C una lunga vetrina addossata alla parete di fondo della sala-laboratorio espone centinaia di vasetti provenienti dal deposito votivo della grotta di Su Benatzu (Santadi) con in più svariate forme
4 vascolari: vasetti cilindroidi, emisferici, ollette globulari, brocchette, lucerne. Un apparato didascalico iconografico presenta la planimetria della cavità, gigantografie degli interni con le inedite immagini della stipe votiva con i vasi, i pugnali sacrificali ed il tripode in bronzo. Le modalità di fruizione di tali contenuti segue attualmente i paradigmi consolidati che vedono al centro il reperto corredato di pannelli esplicativi con documentazione grafica, fotografica e tabelle cronologiche con eventuali approfondimenti offerti attraverso visite guidate. L'obiettivo dell'intervento è pertanto quello di rendere il museo il meno possibile tempio, tramutandolo in un luogo più aperto al confronto, alla sperimentazione e al dibattito : per i visitatori è sicuramente più stimolante osservare un atteggiamento non più solamente contemplativo, ma di interazione con gli oggetti. In quest ottica il museo prende la forma di un centro polivalente di attività culturali, un luogo di incontro e dialogo, di socializzazione dove un approccio passivo unicamente descrittivo e legato alla semplice osservazione lascia il posto all'interattività, all'esperienza e alla libertà interpretativa e ricostruttiva. Tutto ciò è possibile solo se il concetto di museo si evolve e la sua eccezione classica si estende attraverso le enormi potenzialità offerte dall'integrazione di nuove tecnologie quali ad esempio quelle legate alla multimedialità e all'interaction design.
5 Art. 3 Descrizione dell'intervento La valorizzazione del patrimonio culturale attraverso l'enorme potenziale offerto dalle nuove tecnologie, costituisce ad oggi una delle maggiori sfide accolte sia dal mondo della ricerca scientifica e dell'ict che dalle strutture museali e Pubbliche Amministrazioni. Nel caso specifico dei musei, le tendenze attuali sono orientate a definire modelli di fruizione più evoluti che, proprio attraverso l'introduzione di strumenti informatici, non si fondano unicamente sulla percezione visiva, ma considerano esperienze sensoriali più articolate 1. Il connubio tra ICT e Beni Culturali conduce di fatto alla trasformazione del museo da semplice luogo di visita a un centro servizi che lo rende un bacino di conoscenza in continuo fermento. L'Amministrazione di Santadi si dimostra sensibile alla valorizzazione delle risorse del proprio territorio e conseguentemente anche ad adeguare la propria offerta museale ai nuovi e sempre più elevati standard qualitativi e, in particolare con il presente Appalto, intende spingere ed investire sul patrimonio archeologico affiancando tecnologie innovative alla propria collezione di reperti. Tali esigenze verranno soddisfatte attraverso l'integrazione di tecnologie di interaction design e più precisamente, con l impiego di tecnologie quali QR Code e sistemi multitouch che hanno il compito di estendere la fruizione di beni culturali presenti nella collezione del Museo. L Amministrazione ha dunque affidato l incarico per la predisposizione di un progetto preliminare che ha condotto alla definizione del presente intervento. L'Appalto, che ha per oggetto la Realizzazione di un sistema di Interaction Design e di un'audioguida museale intelligente per il Museo Archeologico di Santadi, persegue pertanto gli obiettivi sopra descritti e si articola in due Fasi: ñ Fase 1:realizzazione di un sistema interattivo che comprenda: la creazione di un sistema di cross media publishing che consenta al Museo di produrre autonomamente QR Code da integrare negli allestimenti museali, nella comunicazione, nei propri cataloghi; la fornitura di un tavolo multitouch che ospiterà una versione multimediale e interattiva del catalogo delle opere del Museo. ñ Fase 2: realizzazione di un'audioguida museale intelligente su palmare che sia in grado di interagire con etichette intelligenti Fase 1: Realizzazione di un sistema di Interaction Design 1
6 Scopo della Fase 1 è quello di fornire al personale del Museo di Santadi, strumenti tecnologicamente avanzati perchè possa in autonomia provvedere ad estendere l' offerta museale e le relative modalità di fruizione attraverso l'introduzione di contenuti crossmediali e l'impiego di tecnologie quali QR Code e Realtà Aumentata. In questa fase si prevede pertanto la realizzazione di un sistema di cross media publishing fornendo al museo un Content Management System (CMS) che consentirà al personale addetto (comunicazione/curatori) di produrre autonomamente QR Code per allestimenti e materiale di comunicazione e cataloghi. Oltre ad essere specificatamente orientato all estensione delle modalità e delle possibilità di fruizione dei Beni Culturali, l'obiettivo della Fase 1 è quello di assolvere al compito non meno importante di inserire elementi di interazione ed esperienza da parte dei visitatori, offrendo anche l opportunità di coinvolgere maggiormente il visitatore attraverso strumenti di interazione ed in tal modo spostare sul versante attivo quella che solitamente viene vissuta come una esperienza di tipo passivo, e fornendo al Museo trumenti adeguati di ricezione e analisi di feedback dell'esperienza di fruizione dei visitatori. Le attività di cui alla presente Fase si articolano come segue: ñ Fase 1.A creazione di un sistema di cross media publishing che permetta l'integrazione degli allestimenti museali, dei materiali di comunicazione e del catalogo con QR Code, consentendo ai curatori del Museo di agganciare informazioni aggiuntive multimediali agli oggetti esposti, alle etichette e alle pagine dei cataloghi cartacei; ñ Fase 1.B fornitura di un tavolo multitouch che dovrà ospitare la versione multimediale e interattiva del catalogo del Museo e dal quale gli utenti possano accedere, fogliare e cliccare i suoi contenuti. Fase 2: Realizzazione di un'audioguida museale intelligente In questa fase è richiesta la realizzazione di una audioguida virtuale per musei su palmare che sia in grado di interagire con etichette intelligenti disposte in prossimità degli oggetti di maggior interesse del museo. Il sistema inteso nelle sue componenti hardware e software, dovrà essere modulare, in grado di interagire con etichette intelligenti, assolvere a funzioni di catalogazione degli oggetti di tipo evoluto, nonché di predisposizione ed inserimento dei contenuti sulla base del materiale e dei suggerimenti forniti dalla Stazione Appaltante. Il sistema dovrà essere utilizzabile, e i contenuti multimediali, fruibili anche da soggetti ipovedenti o non vedenti.
7 Art. 4 Quadro economico di progetto Il quadro economico complessivo del progetto è indicato di seguito:
8 Art. 5 Allegati I documenti che compongono il progetto del servizio sono stati redatti ai sensi dell art. 279 del DPR. 207/2010, Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE» e sono costituiti, oltre che dalla presente Relazione tecnica illustrativa, dai seguenti allegati: ñ Capitolato speciale descrittivo e prestazionale; ñ Indicazioni per la stesura dei documenti di sicurezza; ñ Schema di contratto.
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