L esperienza Leader in Italia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L esperienza Leader in Italia"

Transcript

1 L esperienza Leader in Italia Palermo, 18 settembre 2009 Raffaella Di Napoli (INEA - Task Force ReteLeader) Le slide sono state preparate con la collaborazione di Dario Cacace (INEA) Elaborazioni statistiche e cartografiche sono di Stefano Tomassini e Laura Guidarelli (INEA)

2 L approccio Leader: da IC a Asse dei PSR promuove lo sviluppo locale, integrato, endogeno e sostenibile sviluppo locale, integrato, endogeno e sostenibile delle aree rurali 1989/93 Leader I 94/99 Leader II 2000/06 Leader+ 2007/13 Asse IV N. GAL Superficie(%) 7,5 47,5 53,1 87,3 Popolazione (%) 2,5 17,4 18,9 37,2 Risorse (meuro) 100,3 471,4 473, Risorse medie PSL (meuro) 3,4 2,3 3,6 7,2

3 Il Leader: risultati e insegnamenti Leader ha rafforzato la capacità di comunicazione dei territori rurali I territori hanno imparato a gestire e utilizzare nuove forme di comunicazione ma soprattutto ha acquisito sempre maggiore consapevolezza della propria qualità e valore Leader risponde in maniera puntuale ai principi di buona governance (Libro bianco sulla governance, CE 2001) Leader ha rafforzato la capacità progettuale e di indagine e di interpretazione dei fenomeni locali, ha agevolato l avvio l di reali processi di bottom up e la condivisione delle strategie con i policy maker locali e in generale con gli attori del territorio; un buon indicatore di questa circostanza è dato dalla giusta ripartizione delle responsabilità politiche, operative e gestionali all interno del partenariato di progetto. apertura (trasparenza e comunicazione, diffusione capillare dell informazione) partecipazione (di tutti i livelli compresi i cittadini nell elaborazione elaborazione e attuazione delle politiche) responsabilità (ruolo di ciascuno nel processo decisionale) efficacia (produrre risultati richiesti in relazione agli obiettivi dichiarati) coerenza (tra tutte le politiche) coerenza LEADER ha contribuito ad una maggiore diversificazione degli strumenti e delle fonti per finanziare strategie di sviluppo I GAL hanno cercato un maggiore coordinamento e complementarità con altri strumenti di intervento nell ambito di politiche regionali, nazionali e comunitarie anche di tipo settoriale. In particolare con gli strumenti di progettazione integrata (PIT e PIAR), con le misure previste nell ambito dei PSR (e dei POR nelle regioni Obiettivo 1), con i PIC INTERREG e EQUAL e con leggi regionali di sostegno al settore turistico e all artigianato. artigianato. LEADER ha contribuito ad una progressiva diversificazione degli interessi del territorio e dei beneficiari nei confronti di tematiche nuove Maggiore adesione dei beneficiari rispetto a tipologie di intervento, quali ad esempio i progetti di filiera di prodotto, le filiere intersettoriali, gli interventi a favore delle nuove energie e l agricoltura l sociale precedentemente poco apprezzate (o considerate troppo innovative).

4 L approccio Leader nella politica i sviluppo rurale Reg. 1698/05 I consideranda (50) L'iniziativa Leader, al termine di tre periodi di programmazione, ha raggiunto uno stadio di maturità che consente alle zone rurali di adottarne l'approccio più ampiamente, nell'ambito della programmazione generale dello sviluppo rurale. Si dovrebbe pertanto provvedere a trasporre i principi basilari dell'approccio Leader nei programmi di sviluppo rurale, creandovi un apposito asse, e definire i gruppi di azione locale e gli interventi da finanziare, tra cui la capacità di partenariato, l'attuazione di strategie locali, la cooperazione,, la costituzione di reti e l'acquisizione di competenze. (51) Data l'importanza dell'approccio Leader, a questo asse dovrebbe essere destinata una congrua quota della partecipazione del FEASR. possibilità di utilizzare, all interno del piano locale, l intero menu delle misure ammesse a finanziamento dal regolamento, da quelle più tradizionalmente agricole a quelle di diversificazione economica

5 Definizione dell approccio Leader Reg. 1698/05 sezioni 4; art. 61 a) strategie di sviluppo locale territoriali; Orientamenti CE - Priorità vincolanti Miglioramento governance Mobilitazione del potenziale di sviluppo endogeno b) partenariato pubblico-privato privato sul piano locale (GAL); c) approccio dal basso verso l'alto, con GAL dotati di potere decisionale in ordine all'elaborazione e all'attuazione di strategie di sviluppo locale; d) concezione e attuazione multisettoriale della strategia basata sull'interazione tra operatori e progetti appartenenti a vari settori dell'economia locale; e) realizzazione di approcci innovativi; f) realizzazione di progetti di cooperazione; g) collegamento in rete di più partenariati locali.

6 Il Leader e altri strumenti di progettazione integrata cosa hanno in comune l integrazione progettuale il riferimento territoriale gli interventi si basano su un idea guida esplicitata e condivisa metodi operativi di concertazione e collaborazione pubblico- privato individuazione del soggetto responsabile del progetto identificazione delle procedure di gestione e monitoraggio

7 PSR distribuzione delle risorse per Asse (Italia) 8,5% 8,1% 2,6% 38,8% 42,0% Asse 1 Asse 2 Asse 3 Asse 4 Assistenza tecnica

8 Asse IV Approccio Leader: Avanzamento Procedure di selezione: stato dell arte al GAL e PSL approvati GAL PSL non ancora selezionati GAL e PSL selezionati ma non approvati

9 Asse IV Approccio Leader: GAL selezionati (entro la fine del 2009 la maggior parte delle regioni avranno concluso la fase di istruttoria) GAL previsti da PSR GAL selezionati PSL approvati Istruttoria chiusa Abruzzo 11 Basilicata 8 P.A. Bolzano si Calabria 14 Campania 12 4 Emilia Romagna si Friuli si Lazio 8 Liguria si Lombardia si Marche 6 6 Molise 3 3 Piemonte si Puglia S ardegna S icilia Toscana P.A. Trento 1 Umbria si Valle d'aosta 4 Veneto si Totale

10 Asse IV - Le aree Leader ammissibili Il territorio interessato dalla strategia deve essere omogeneo e rappresentare, in termini di risorse umane, finanziarie ed economiche, una massa critica sufficiente a sostenere una strategia di sviluppo duratura (art.62) Particolare attenzione dovrà essere riservata alla ricerca della dimensione territoriale più adeguata in grado di assicurare l operativitl operatività del GAL Qualsiasi sia la dimensione territoriale prescelta essa dovrà essere commisurata alle risorse pubbliche di cui il GAL potrà disporre L Art.37 del Regolamento indicava come ammissibili aree con popolazione non inferiore a abitanti e non superiore a Tale criterio è adottato dalla maggior parte dei PSR, in alcuni casi vengono poste ulteriori limitazioni (ad es. Friuli Venezia Giulia > abitanti; Campania > < abitanti; Abruzzo > < abitanti; Bolzano > < ). La superficie territoriale su cui si applicherà Leader è ampliata rispetto alla passata programmazione così da consentire maggiore libertà nella delimitazione territoriale dei GAL e assicurare maggiore competitività tra i medesimi (ad es. Lombardia; Marche; Abruzzo; Emilia Romagna) Individuazione delle zone prioritarie di intervento (ad es. Veneto zone montane svantaggiate)

11 Asse IV - Approccio Leader: Misure previste Reg. 1698/05 sezioni 4; art. 63 a) le strategie di sviluppo locali vengono attuate ai fini del raggiungimento degli obiettivi di uno o più dei tre altri assi definiti nelle sezioni 1, 2 e 3; b) i progetti di cooperazione contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi delle strategie di sviluppo locale; Reg. 1974/06 (410) strategie di sviluppo locale; (411) competitività; (412) gestione dell ambiente/del territorio; (413) qualità della vita/diversificazione; (421) cooperazione interterritoriale e transnazionale; (431) gestione dei gruppi di azione locale, acquisizione di competenze, animazione;

12 L approccio Leader: Misure ammissibili Qualità progettuale I PSL possono attingere dalle misure previste nei tre assi Al fine di aumentare l efficacia degli interventi la strategia dovrebbe concentrarsi su pochi temi, con contenuti ben definiti e strettamente legati agli obiettivi prioritari dei programmi regionali Le risorse Leader sono destinate (in media): 54% Asse III; 15% Asse I; 10% Asse II; 6% alla cooperazione; 15% attività di animazione e gestione del GAL La scelta dei temi prioritari viene nella maggior parte dei casi rimandata alle proposte progettuali dei GAL. Alcune Regioni assegnano un ruolo forte alle Province che partecipano attivamente alla definizione delle strategie locali

13 Asse IV - Approccio Leader: Misure ammissibili 100% 80% 60% 40% 20% 0% Toscana Marche Bolzano Veneto Piemonte Calabria Emilia Romagna Friuli Abruzzo Lombardia Campania Trento Media qualità della vita/diversificazione; gestione dell ambiente/del territorio; gestione dei gruppi di azione locale, acquisizione di competenze, animazione; competitività; cooperazione interterritoriale e transnazionale;

14 I GAL: caratteristiche e responsabilità devono proporre una strategia integrata di sviluppo locale (art. 61) e sono responsabili della sua attuazione; deve trattarsi di gruppi già abilitati per le iniziative Leader II o Leader+ o secondo l'approccio Leader, ovvero di nuovi gruppi rappresentativi dei partner provenienti dai vari settori socioeconomici su base locale presenti nel territorio considerato. a livello decisionale, il partenariato locale deve essere composto almeno per il 50 % dalle parti economiche e sociali e da altri rappresentanti della società civile, quali gli agricoltori, le donne rurali, i giovani e le loro associazioni; i gruppi di azione locale devono dimostrarsi in grado di definire e attuare una strategia di sviluppo locale per la zona interessata. i gruppi di azione locale devono avere un capofila amministrativo e finanziario, oppure si devono riunire in una struttura comune legalmente costituita. i gruppi di azione locale selezionano i progetti da finanziare nell'ambito della strategia e possono selezionare anche progetti di cooperazione.

15 I GAL: capacità di gestione dei PSL Per le aree che non posseggono esperienze pregresse tipo Leader o abbiano avuto difficoltà nella gestione dei PSL Leader+ è possibile attivare la misura acquisizione di competenze Il GAL può adottare una strutturazione più leggera con capofila amministrativo e finanziario Assicurare il coinvolgimento degli enti locali Alcune Regioni prevedono azioni di acquisizione di competenze per i nuovi GAL/nuovi territori (ad es. Abruzzo; Calabria). In Sicilia attraverso i servizi di sviluppo agricolo svolgeranno una azione di formazione/informazione a livello locale Nella maggior parte dei PSR i GAL devono avere una struttura giuridica ben definita. Solo Umbria, Abruzzo, Campania, Calabria Sicilia prevedono entrambe le forme rimandando al GAL la scelta. Liguria e Trento assegnano una priorità ai GAL con struttura informale e capofila amministrativo e finanziario. Non sempre si traduce in una priorità per i partenariati a maggioranza pubblica (es. Liguria)

16 I GAL: i partenariati (esempio dal leader +) Tipologie GAL GAL LEADER II consolidati Fusione e aggregazioni dei GAL LEADER II N % Fusione e aggregazioni LEADER II, estesi a nuove zone GAL LEADER II estesi a nuove zone GAL di nuova generazione Totale

17 I GAL: i soci dei partenariati (esempio dal leader +) Totale soci partenariati GAL: 3747 di cui: Pubblici: 41,5%; Privati: 58,5% 420 I Privati Agricoltura - Associazioni Agricoltura - Imprese Artigianato Commercio Cooperative Industria Servizi alle imprese Servizi alla popolazione Turismo Enti promozione (prodotti e territorio) Altre associazioni private Istituti di credito Altri privati

18 I GAL: forme giuridiche (esempio dal leader +) Unione non Istituzionalizzata 1 A ssociazione Temp. Di scopo ATI S.p.A S.r.l. 17 A ssociazione non ricon. 15 A ssociazione riconosciuta Cooperativa Società consort. resp.lim. 65 Consorzio 6

19 Spese medie dei GAL per Misura (esempio da Leader+) Costi di gestione, funzionamento e animazione del GAL Interventi a favore del sistema produttivo Miglioramento della qualità della vita e servizi sociali alle popolazioni Miglioramento e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali Formazione Rimodulato Programmato Studi di settore (marketing territoriale o studi sul sistema produttivo) Comunicazione Altri interventi 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0%

20 Asse IV - Approccio Leader: procedure (1) Fasi I soggetti Documenti/materiale Programmazione AdG: elabora il PSR e propone modifiche/ revisioni, previa approvazione del CdS PSR- Leader è trattato nel cap (aree ammissibili, procedure di selezione, strategie, procedure adottate dai Gal, canali finanziari, cooperazione, funzionamento Gal, animazione, misure attivabili). Linee Guida / Manuali / Disposizioni Fissano le modalità di attuazione. Spesso comprese nei manuali attuativi del PSR Selezione Gal / PSL (avvio procedura) AdG: Alcune Regioni prevedono un bando unico. In altre sono previste 2 fasi: selezione Gal e selezione PSL Bando/i Elaborato/i da AdG e pubblicato/i sul BUR Elaborazione proposte GAL: Avanza la propria candidatura in risposta al bando Manifestazione d Interesse (se sono previste 2 fasi) PSL descrizione partenariato, strategie, misure/azioni, modalità attuative, organizzazione

21 Asse IV - Approccio Leader: procedure (2) Fasi I soggetti Documenti / materiale Selezione Gal / PSL (termine istruttoria) (eventuale) Elaborazione PSL esecutivi Giunta Regionale / AdG Di norma l AdG elabora le graduatorie e la Giunta le approva GAL In alcuni casi sono richieste ai Gal indicazioni di maggior dettaglio Graduatorie Decreti di approvazione Di norma vengono pubblicate sul BUR. L AdG è tenuta alle comunicazioni con gli interessati, alla gestione di eventuali ricorsi ed alla conservazione degli atti Progetti esecutivi Le AdG ricevono, istruiscono ed approvano i Progetti Selezione beneficiari GAL E tenuto a selezionare i beneficiari con procedure trasparenti. In alcuni casi il GAL stesso è beneficiario. Poche regioni prevedono che la selezione sia effettuata da AdG o da OP Bandi Gal Per le misure degli Assi I, II e III del PSR sono elaborati da AdG e adottati dai Gal. Alcune regioni consentono ai Gal di elaborare bandi propri, o di riarticolare i criteri di selezione dei bandi regionali. In entrambi i casi è prevista la preventiva approvazione da parte dell AdG.

22 Asse IV - Approccio Leader: procedure (3) Fasi I soggetti Documenti / materiale Realizzazione operazioni GAL e altri beneficiari - Gal (misure a regia ) - Beneficiari (misure a bando ) Materiale divulgativo Relazioni sull avanzamento Al di là del materiale pubblicato dai Gal (sui rispettivi portali), le AdG richiedono specifiche relazioni sull attuazione (di norma a cadenza annuale) Avanzamento finanziario Valutazione GAL AdG OP Ogni Regione ha strutturato in modo diverso i flussi finanziari, il cui monitoraggio è oggetto di attenzione da parte dell AdG nell ambito del PSR Valutatore indipendente Valutazione in itinere e finale Dati Sistema Informativo Le AdG producono annualmente i Rapporti Rapporti di Monitoraggio L avanzamento procedurale, finanziario e fisico sono monitorati continuamente tramite il sistema informativo Rapporti di Valutazione Intermedia e Finale La Valutazione dell Asse 4 è parte della valutazione complessiva del PSR

23 Asse IV : criteri di selezione dei Gal e dei PSL Art. 37 del Regolamento CE 1974/2006 La procedura di selezione dei gruppi di azione locale deve essere e aperta alle zone rurali interessate e garantire la concorrenza tra i gruppi di azione locale che presentano strategie di sviluppo locale Una corretta ed efficace impostazione dell intero procedimento selettivo produce effetti positivi sulla: fluidità dell attuazione del programma di attività (rispetto dei tempi, gestione finanziaria, ecc.); capacità di conseguire gli obiettivi prefissati; qualità delle realizzazioni e sul relativo impatto; Non esiste uno schema procedurale ottimale Non esiste uno schema procedurale ottimale, E necessario interpretare e tradurre in meccanismi procedurali ed amministrativi le esigenze dei diversi soggetti che intervengono nel processo esprimono:

24 Asse IV: criteri di selezione dei Gal e dei PSL Nell impostare le procedure di selezione dei PSL le Regioni hanno adottato modalità alquanto differenziate 1 fase 11 AdG - vengono selezionati, contestualmente, i Gal e le strategie di sviluppo da questi proposte, elaborate nei PSL (Abruzzo *, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli, Lazio, Piemonte, Trento, Umbria, Veneto e Valle d Aosta). 2 fasi 9 AdG nella prima si individuano i Gal e nella seconda il PSL: L a prima fase non è prevista la valutazione ma solo la verifica del possesso dei requisiti di accesso per verificare l esistenza di elementi minimi territoriali, di rappresentatività, organizzativo-strutturali (Toscana, Liguria, Lombardia, Molise); nella prima fase è richiesta anche la produzione di un documento di indirizzo strategico, più o meno elaborato, che forma oggetto di valutazione. In queste circostanze i partenariati sono chiamati ad avviare con un certo grado di impegno anche le attività volte a definire l orientamento strategico, successivamente esplicitato nei PSL (Bolzano, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia); 3 fasi nella prima sono individuati i Gal potenzialmente ammissibili, nella seconda le strategie e nella terza l articolazione del piano, che assume una forma di maggior dettaglio (Marche).

25 Asse IV: Selezione del Gal e dei PSL in Italia: i tempi (in giorni) i tempi di selezione si attestano su una media di circa 567 giorni dalla data di approvazione del PSR Fase a. Predisposizione del bando pubblico b. Elaborazione delle strategie c. Istruttoria delle candidature Attore Autorità di Gestione (normalmente attraverso gli Uffici responsabili della programmazione dell Asse 4) Partenariati Locali Autorità di Gestione (attraverso le Commissioni di valutazione e gli Uffici responsabili dell istruttoria) n. giorni 237,5 112,0 246,5

26 Asse IV - Selezione del Gal e dei PSL: requisiti minimi di accesso Requisiti minimi - fissati dal Regolamento (CE) 1698/05 -ulteriori requisiti di volta in volta determinati dalle AdG. Tra i più frequenti, rileviamo i seguenti: Requisiti territoriali limiti al carico demografico diversi da quelli indicati nel Reg. (CE) 1974/06; non sovrapponibilità territoriale tra proposte avanzate da partenariati diversi; contiguità geografica; appartenenza a determinati sistemi territoriali. Partenariato aspetti giuridici (forma giuridica, elementi statutari); dimensioni minime del capitale sociale; solidità finanziaria rappresentatività rispetto al tema strategico proposto; presenza di determinate categorie di soggetti.

27 Asse IV: requisiti minimi di accesso e criteri di valutazione Criteri di valutazione Caratteristiche del Partenariato (63,3%) Caratteristiche dell organo decisionale (Coerenza rispetto al tema, Pari Opportunità,, Peso della componente privata, Peso della componente pubblica) Composizione del partenariato (Pari Opportunità,, Presenza Privati, Rappresentatività rispetto all'area Rappresentatività rispetto al tema) Esperienza del partenariato (su strategie di sviluppo locale, su Leader+) Affidabilità finanziaria (capitale sociale, garanzia sul cofinanziamento) Caratteristiche territoriali (23,4%) Profilo economico produttivo (massa critica intermini di imprese e fattori di attrattività; reddito; rilievo dell agricoltura) Profilo socio-deomografico (Tasso di spopolamento; Densità popolazione; Tasso di invecchiamento; tasso di disoccupazione; ricambio generazionale; tasso di attività ) Profilo territoriale (presenza aree protette; Popolazione che non ha usufruito di precedenti programmi Leader; Omogeneità dal punto di vista fisico, economico e sociale) Organizzazione del GAL (attribuzione competenze e ruoli )

28 Asse IV: requisiti minimi di accesso e criteri di valutazione Criteri di valutazione Qualità del Piano (13,2%) Animazione e bottom up (Grado di consultazione locale raggiunto in fase di predisposizione one del PAL, Grado di coinvolgimento dei partner nell'attuazione del PSL, Modalità di comunicazione e pubblicità ) Completezza dell analisi (Congruità fonti statistiche a supporto della diagnosi dell'area, Esatta e concreta individuazione delle potenzialità e dei limiti dell'area in termini sociali, economici, amb.li, ecc ) Descrizione del Piano (Qualità dell'analisi territoriale e coerenza della strategia delineata, degli obiettivi, delle azioni; chiarezza nella definizione di azioni, beneficiari, degli indicatori; individuazione dei risultati attesi rispetto situazione di partenza; grado di definizione della strategia e del tema unificante) Coerenza del piano finanziario (Ripartizione delle risorse tra le diverse azioni in coerenza con n obiettivi e strategie) Cooperazione (Livello di definizione dei progetti di cooperazione e coerenza rispetto alla strategia del PSL ) Impatto (Capacità di generare effetti duraturi, Valenza interterritoriale degli interventi pubblici proposti, Impatto ambientale del PSL, Incremento dell'occupazione giovanile e femminile, Creazione i posti di lavoro in relazione alla dimensione del finanziamento) Innovazione (negli approcci proposti nelle strategie d'intervento; Carattere pilota delle azioni e loro capacità di favorire l introduzione di elementi innovativi nelle modalità di produzione, gestione e organizzazione delle risorse) Integrazione e complementarità (esterna - politiche di coesione e PSR; altri interventi promossi a livello o locale, nazionale e regionale; precedente fase di programmazione; utilizzo zo di risorse provenienti da altri programmi; capacità di favorire il networking fa partenariati locali; interna rispetto al tema centrale; fra le azioni; capacità di creare reti). Modalità di attuazione e gestione del Piano (Modalità di gestione del PSL,; Criteri per la selez.. Dei benef.. Di cui alle misure tipicamente Leader; struttura organizzativa; sistemi di selezione s e controllo per monitoraggio; Modalità di autovalutazione; Livello di operatività e organizzazione del partenariato (Impegni assunti dai partner). Cronoprogramma (finanziario; delle azioni). Capacità di mobilitare le risorse locali (Partecipazione finanziaria dei privati; massa critica).

29 Asse IV: la predisposizione del bando Al momento dell impostazione della procedura, e tenendo conto del contesto territoriale cui è rivolto (l esistenza di pregresse esperienze, la coerenza con altri strumenti di programmazione, il quadro amministrativo ed istituzionale di riferimento) è importante considerare: esistenza di aree prive della necessaria esperienza di animazione/progettazione locale presenza di partenariati esperti che possono supportare l attivitl attività di animazione/costituzione del Partenariato del Gruppo e la predisposizione del PSL l organizzazione degli uffici regionali (capacità di governare la procedura in tempi ragionevoli) presenza nel bando di tutti gli elementi necessari a valutare le candidature capacità dei criteri di selezione individuati di valorizzare gli elementi i qualitativi capacità dei criteri di incentivare i Partenariati ad operare scelte funzionali al perseguimento degli obiettivi del Programma Regionale misurabilità dei criteri adottati univocità dei criteri prescelti modalità di misurazione dei criteri accompagnare il bando da uno lo schema procedurale, da un elenco o della documentazione da produrre e dei dati da fornire (tenendo ben presente p la loro effettiva utilità ai fini della selezione)

L AGRICOLTURA A BENEFICIO DI TUTTI

L AGRICOLTURA A BENEFICIO DI TUTTI Analisi dei PSR sulle Nuove SFIDE dell Health Check PARTE SECONDA - ASPETTI FINANZIARI Aggiornamento L AGRICOLTURA A BENEFICIO DI TUTTI Documento realizzato nell ambito delle attività della Rete Rurale

Dettagli

COMUNE DI GRAVELLONA LOMELLINA PROVINCIA DI PAVIA

COMUNE DI GRAVELLONA LOMELLINA PROVINCIA DI PAVIA COMUNE DI GRAVELLONA LOMELLINA PROVINCIA DI PAVIA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 61 Reg. Delib. OGGETTO: ADESIONE ALL'AVVIO DELLE PROCEDURE PER L'ATTUAZIONE DEL PIANO DI SVILUPPO LOCALE (PSL) NELL

Dettagli

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Primi Orientamenti Comitato permanente di promozione del turismo in Italia Riunione del 13 gennaio 2016, Roma Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo

Dettagli

Allegato 2. Modalità di presentazione dei progetti strutturanti in materia di 'internazionalizzazione responsabile'

Allegato 2. Modalità di presentazione dei progetti strutturanti in materia di 'internazionalizzazione responsabile' Allegato 2 Modalità di presentazione dei progetti strutturanti in materia di 'internazionalizzazione responsabile' 1.Contenuto I progetti 'strutturanti' sono progetti indirizzati a favorire l'attività

Dettagli

I giovani Neet registrati

I giovani Neet registrati Roma, 24 Ottobre 2014 - L adesione al programma da parte dei giovani continua. Al 23 ottobre 2014 1 si sono registrati a Garanzia Giovani 262.171 giovani, di questi il 51% (134.071 giovani) lo ha fatto

Dettagli

Bando per la presentazione di candidature per. Progetti Semplici

Bando per la presentazione di candidature per. Progetti Semplici I. Contenuti Bando per la presentazione di candidature per Progetti Semplici Il Programma europeo di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Marittimo 2007-2013 approvato con decisione della Commissione,

Dettagli

VALUTAZIONE D IMPATTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER LA PROMOZIONE DELL APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

VALUTAZIONE D IMPATTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER LA PROMOZIONE DELL APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA Mattone Misura dell appropriatezza GdLA 26 Settembre 2006 VALUTAZIONE D IMPATTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER LA PROMOZIONE DELL APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA QUESITI DELLA RICERCA Qual è stato l impatto

Dettagli

POR CALABRIA FESR 2007/2013

POR CALABRIA FESR 2007/2013 UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA POR CALABRIA FESR 2007/2013 (CCI N 2007 IT 161 PO 008) Decisione della Commissione Europea C (2007) 6322 del 7 dicembre 2007 ASSE VII SISTEMI PRODUTTIVI

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. Garanzia Giovani: a cinque settimane dall avvio sono 74.394 i giovani che si sono registrati

COMUNICATO STAMPA. Garanzia Giovani: a cinque settimane dall avvio sono 74.394 i giovani che si sono registrati COMUNICATO STAMPA Garanzia Giovani: a cinque settimane dall avvio sono 74.394 i giovani che si sono registrati I dati del 5 report settimanale Il primo maggio 2014 è partita ufficialmente la Garanzia Giovani.

Dettagli

Piani operativi. attività di sorveglianza

Piani operativi. attività di sorveglianza Piani operativi. attività di sorveglianza Calabria sorveglianza domestici sorveglianza stradali Abruzzo sorveglianza con Siniaca e dati PS, 118, SDO, mortalità sorveglianza con: dati polizia, SDO, Mortalità).

Dettagli

DOCUMENTI PO FORMAZIONE PER SVILUPPO SITO P.I.T. SAPALP

DOCUMENTI PO FORMAZIONE PER SVILUPPO SITO P.I.T. SAPALP DOCUMENTI PO FORMAZIONE PER SVILUPPO SITO P.I.T. SAPALP Progetto INTERREG - P.O. Formazione partecipata: Saper imparare a vivere sostenibile id. 13773993 Pagina 1 di 5 P.I.T SAPALP - Progetto P.O. Formazione

Dettagli

RIEPILOGO REGIONALE PER SPECIALIZZAZIONE RIEPILOGO REGIONALE PER SPECIALIZZAZIONE

RIEPILOGO REGIONALE PER SPECIALIZZAZIONE RIEPILOGO REGIONALE PER SPECIALIZZAZIONE ESERCIZI SPECIALIZZATI. AL 31/12/2013 PIEMONTE Altri prodotti 19 41.235 113 168 281 0 2 3 Articoli igienico-sanitari/materiali da 1 2.493 2 0 2 0 0 0 Articoli sportivi/attrezzatura campeggi 9 25.694 119

Dettagli

INTERNET DAY: 66 TIROCINI ATTIVATI OGGI E LABORATORI SUL TERRITORIO PER OLTRE 90 GIOVANI ALL INTERNO DEL PROGETTO CRESCERE IN DIGITALE

INTERNET DAY: 66 TIROCINI ATTIVATI OGGI E LABORATORI SUL TERRITORIO PER OLTRE 90 GIOVANI ALL INTERNO DEL PROGETTO CRESCERE IN DIGITALE INTERNET DAY: 66 TIROCINI ATTIVATI OGGI E LABORATORI SUL TERRITORIO PER OLTRE 90 GIOVANI ALL INTERNO DEL PROGETTO CRESCERE IN DIGITALE Oggi, 66 giovani, in occasione dell Internet Day, firmeranno il proprio

Dettagli

BANDO PUBBLICO. ASSE 3 Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell economia rurale

BANDO PUBBLICO. ASSE 3 Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell economia rurale Programma di Sviluppo Rurale Regione Sicilia 2007-2013 Reg. CE 1698/2005 GRUPPO DI AZIONE LOCALE GAL BANDO PUBBLICO ASSE 3 Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell economia rurale MISURA

Dettagli

A relazione dell'assessore Valmaggia: Visti i regolamenti:

A relazione dell'assessore Valmaggia: Visti i regolamenti: REGIONE PIEMONTE BU2 14/01/2016 Deliberazione della Giunta Regionale 29 dicembre 2015, n. 52-2753 PSR 2014-2020 - Misura 19 Sviluppo locale partecipativo CLLD Leader - Approvazione dei criteri per l'assegnazione

Dettagli

DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA UFFICIO STAMPA E RELAZIONI ESTERNE

DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA UFFICIO STAMPA E RELAZIONI ESTERNE 1 Condannati definitivi Per di e per Durata della Pena Residua Situazione al 13/05/2010 Fino a 1 anno Da 1 a 2 Durata della pena residua Da 2 a 3 Da 3 a 5 Da 5 a 10 Da 10 a 20 Da 20 in poi Ergastolo Totale

Dettagli

sdf L'agricoltura sociale nella nuova programmazione 2014/2020

sdf L'agricoltura sociale nella nuova programmazione 2014/2020 sdf L'agricoltura sociale nella nuova programmazione 2014/2020 Documento redato nell ambito della Rete Rurale Nazionale 2014-2020 Il presente lavoro è stato realizzato dal CREA, Centro Politiche e Bioeconomia,

Dettagli

TOTALE DEI RISULTATI DEL CONTO ENERGIA (PRIMO, SECONDO, TERZO, QUARTO E QUINTO CONTO ENERGIA)

TOTALE DEI RISULTATI DEL CONTO ENERGIA (PRIMO, SECONDO, TERZO, QUARTO E QUINTO CONTO ENERGIA) DEI RISULTATI DEL CONTO ENERGIA (PRIMO, SECONDO, TERZO, QUARTO E QUINTO CONTO ENERGIA) (aggiornamento al 31 DICEMBRE 2014) REGIONE PUGLIA 11.310 31.758 22.145 168.396 2.866 208.465 1.819 1.566.140 55 172.237

Dettagli

Dossier I dati regionali. Dossier Casa I dati regionali. A cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi

Dossier I dati regionali. Dossier Casa I dati regionali. A cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi Dossier I dati regionali A cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi Dossier Casa I dati regionali A cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi Sommario... 3 Mercato immobiliare residenziale...

Dettagli

Le misure di sviluppo rurale: criticità attuali

Le misure di sviluppo rurale: criticità attuali CONVEGNO La politica di sviluppo rurale verso il 2007-2013: 2013: risultati e prospettive Venezia, 18 e 19 novembre 2004 Sessione b - Sviluppo rurale Le misure di sviluppo rurale: criticità attuali Catia

Dettagli

Passo dopo passo: la via italiana al sistema duale

Passo dopo passo: la via italiana al sistema duale Passo dopo passo: la via italiana al sistema duale Roma, 7 giugno 2016 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Sala Massimo D Antona 1. LA SPERIMENTAZIONE DEL SISTEMA DUALE: OBIETTIVI E AZIONI PRINCIPALI

Dettagli

Capitolo I La definizione del problema e il quadro di riferimento teorico: il territorio sistema vitale

Capitolo I La definizione del problema e il quadro di riferimento teorico: il territorio sistema vitale Indice Introduzione 11 Gli autori 17 Parte Prima - IL PROBLEMA DI RICERCA Capitolo I La definizione del problema e il quadro di riferimento teorico: il territorio sistema vitale 1. Ricognizione del concetto

Dettagli

Le politiche comunitarie per lo sviluppo rurale

Le politiche comunitarie per lo sviluppo rurale Le politiche comunitarie per lo sviluppo rurale Definizioni: cosa si intende per politica di sviluppo rurale? Lo sviluppo rurale coincide con lo sviluppo agricolo? L evoluzione della politica strutturale

Dettagli

Infoday Programma Spazio Alpino 2014-2020

Infoday Programma Spazio Alpino 2014-2020 Infoday Programma Spazio Alpino 2014-2020 Il Programma e le sue Priorità Milano 04 marzo 2016 Leonardo La Rocca Italian National Contact Point This programme is co- financed by the European Regional Development

Dettagli

La cooperazione mediterranea: una prospettiva 2014-2020

La cooperazione mediterranea: una prospettiva 2014-2020 Regione Siciliana Ufficio di Bruxelles La cooperazione mediterranea: una prospettiva 2014-2020 Giugno 2015 Giornate informative Impresa Europa - Bruxelles Politica europea di vicinato (PEV): 2004 in corso

Dettagli

AL VIA YOUNG DIGITAL, IL PROGETTO DI FORMAZIONE E OCCUPAZIONE PER L INSERIMENTO LAVORATIVO DI 1000 GIOVANI PROGRAMMATORI ICT

AL VIA YOUNG DIGITAL, IL PROGETTO DI FORMAZIONE E OCCUPAZIONE PER L INSERIMENTO LAVORATIVO DI 1000 GIOVANI PROGRAMMATORI ICT AL VIA YOUNG DIGITAL, IL PROGETTO DI FORMAZIONE E OCCUPAZIONE PER L INSERIMENTO LAVORATIVO DI 1000 GIOVANI PROGRAMMATORI ICT Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Modis Italia, società del

Dettagli

I Programmi territoriali integrati della Regione Piemonte

I Programmi territoriali integrati della Regione Piemonte I Programmi territoriali integrati della Regione Piemonte Alfonso Facco, Tommaso Leporati, Valentina Torta Direzione Risorse Finanziarie Patrimonio Settore Programmazione Negoziata PTI e programmazione

Dettagli

ORGANIZZAZIONE Art. 10 Art. 12 Art. 13 Art. 14 Art. 15 Art. 16 Art. 17

ORGANIZZAZIONE Art. 10 Art. 12 Art. 13 Art. 14 Art. 15 Art. 16 Art. 17 PRINCIPI GENERALI Art. 1 Il Movimento Studenti Cattolici, di seguito denominato Movimento, è un associazione senza scopo di lucro che mira a riunire tutti gli studenti che condividono il progetto educativo

Dettagli

FORMAZIONE FROFESSIONALE,FSE ED ALTRI COFINAN.TI ATTUAZIONE INTERVENTI FORMAZIONE DETERMINAZIONE. Estensore PICCINNO BRUNO

FORMAZIONE FROFESSIONALE,FSE ED ALTRI COFINAN.TI ATTUAZIONE INTERVENTI FORMAZIONE DETERMINAZIONE. Estensore PICCINNO BRUNO REGIONE LAZIO Dipartimento: Direzione Regionale: Area: DIPARTIMENTO SOCIALE FORMAZIONE FROFESSIONALE,FSE ED ALTRI COFINAN.TI ATTUAZIONE INTERVENTI FORMAZIONE DETERMINAZIONE N. D3240 del 26/09/2008 Proposta

Dettagli

il panorama delle opportunità Lella Bassignana

il panorama delle opportunità Lella Bassignana Giovani imprenditori in Agricoltura: il panorama delle opportunità Lella Bassignana Vicepresidente O.I.G.A. Enti che gestiscono gli strumenti a favore dei giovani agricoltori Ministero politiche agricole

Dettagli

Le politiche europee per lo sviluppo territoriale 2014-2020: nuove opportunità per la montagna

Le politiche europee per lo sviluppo territoriale 2014-2020: nuove opportunità per la montagna Le politiche europee per lo sviluppo territoriale 2014-2020: nuove opportunità per la montagna di Patrizia Messina patrizia.messina@unipd.it Belluno, 1 Febbraio 2013 L orientamento prevalente nelle politiche

Dettagli

ALFID. Associazione Laica Famiglie in Difficoltà

ALFID. Associazione Laica Famiglie in Difficoltà ALFID Associazione Laica Famiglie in Difficoltà Separazione e Divorzio: alcuni dati a confronto sui principali recenti cambiamenti in Provincia di Trento e nel resto d Italia a cura di Marco Brusegan Il

Dettagli

GLI STRUMENTI DECISIONALI PER LE AZIENDE AGRICOLE: IL BILANCIO SEMPLIFICATO

GLI STRUMENTI DECISIONALI PER LE AZIENDE AGRICOLE: IL BILANCIO SEMPLIFICATO GLI STRUMENTI DECISIONALI PER LE AZIENDE AGRICOLE: IL BILANCIO SEMPLIFICATO www.bilanciosemplificato.inea.it Alfonso Scardera Istituto Nazionale di Economia Agraria Lamezia Terme, 15 aprile 2014 RICA Rete

Dettagli

le implicazioni sul territorio

le implicazioni sul territorio Napoli, 08 11 settembre 2010 l hinterland milanese tra sregolazione e illegalità la mafia le implicazioni sul territorio Intenso sviluppo edilizio svincolato dall andamento demografico che genera offerta

Dettagli

Calcolo a preventivo della spesa annua escluse le imposte AMBITO TARIFFARIO: CENTRALE (Toscana, Umbria e Marche) (B)

Calcolo a preventivo della spesa annua escluse le imposte AMBITO TARIFFARIO: CENTRALE (Toscana, Umbria e Marche) (B) AMBITO TARIFFARIO: CENTRALE (Toscana, Umbria e Marche) ()/Bx100 120 113,93 109,46 +4,47 +4,09% 480 295,84 277,95 +17,89 +6,44% 700 401,94 375,85 +26,09 +6,94% 1.400 739,55 687,37 +52,18 +7,59% 2.000 1.026,99

Dettagli

(Fonte MIUR: Ufficio III DGCSR -Direzione Generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca, Dirigente Massimo Ghilardi)

(Fonte MIUR: Ufficio III DGCSR -Direzione Generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca, Dirigente Massimo Ghilardi) Punto 5 dell ordine del giorno: Aggiornamento del reporting di Monitoraggio al 30/04/2012 e informativa sulle azioni di nuovo avvio D.D. 713/Ric. del 29/10/2010 - Avviso per lo sviluppo/potenziamento di

Dettagli

Il Quadro strategico della programmazione regionale 2007-2013

Il Quadro strategico della programmazione regionale 2007-2013 Il Quadro strategico della programmazione regionale 2007-2013 Relatore: Gianluca Cadeddu Centro Regionale di Programmazione La strategia della Regione si inserisce in un quadro nazionale che si basa Maggiore

Dettagli

Green Economy e occupazione: esperienze sul territorio senese

Green Economy e occupazione: esperienze sul territorio senese Crescita dell'occupazione in un'economia sostenibile. Ruolo delle PA Green Economy e occupazione: esperienze sul territorio senese Miriana BUCALOSSI Provincia di Siena SETTORE Formazione, Lavoro, Sviluppo

Dettagli

SARDINIA. LAND OF INNOVATION LA REGIONE SARDEGNA E LE POLITICHE DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE INNOVATIVE

SARDINIA. LAND OF INNOVATION LA REGIONE SARDEGNA E LE POLITICHE DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE INNOVATIVE SARDINIA. LAND OF INNOVATION LA REGIONE SARDEGNA E LE POLITICHE DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE INNOVATIVE Fondo europeo di sviluppo regionale Progettare il futuro STRATEGIA EUROPA 2020 La strategia di crescita

Dettagli

Road Show Comitato Smart Building: L edificio in rete. Una grande occasione di sviluppo

Road Show Comitato Smart Building: L edificio in rete. Una grande occasione di sviluppo Road Show Comitato Smart Building: L edificio in rete. Una grande occasione di sviluppo «L integrazione delle reti orizzontali e verticali: una sfida ed un opportunità da affrontare in sinergia» Roma,

Dettagli

SCHEDA DELLA MISURA 1.3 PER COMPLEMENTO DI PROGRAMMAZIONE

SCHEDA DELLA MISURA 1.3 PER COMPLEMENTO DI PROGRAMMAZIONE SCHEDA DELLA MISURA 1.3 PER COMPLEMENTO DI PROGRAMMAZIONE SEZIONE I IDENTIFICAZIONE DELLA MISURA I.1 Numero e titolo della misura Misura 1.3 Servizi di ingegneria finanziaria I.2 Fondo strutturale interessato

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING ISTITUTO COMPRENSIVO Emanuele Falcetti Apice (Benevento) a. s. 2009/2010 MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009

Dettagli

La fase preparatoria al progetto di cooperazione Leader Alcune indicazioni

La fase preparatoria al progetto di cooperazione Leader Alcune indicazioni La fase preparatoria al progetto di cooperazione Leader Alcune indicazioni Documento tecnico Novembre 2009 Documento realizzato nell ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale e relative all'azione

Dettagli

UNA STRATEGIA PER LA CULTURA. UNA STRATEGIA PER IL PAESE

UNA STRATEGIA PER LA CULTURA. UNA STRATEGIA PER IL PAESE UNA STRATEGIA PER LA CULTURA. UNA STRATEGIA PER IL PAESE Rapporto Annuale Federculture 2013 - Dati e analisi - Focus SICILIA - La spesa e i consumi culturali Nel 2012, dopo un lungo trend di crescita costante

Dettagli

Ricerca e innovazione: le opportunità dei. Marco Romano

Ricerca e innovazione: le opportunità dei. Marco Romano Ricerca e innovazione: le opportunità dei progetti finanziati europei e nazionali Marco Romano Ricerca e Innovazione: i Programmi Europei, Nazionali e Regionali, 2014-2020 HORIZON PON «Ricerca e Innovazione»

Dettagli

La Garanzia Giovani alla prova dei fatti. Stato dell arte in Italia e in Europa

La Garanzia Giovani alla prova dei fatti. Stato dell arte in Italia e in Europa La Garanzia Giovani alla prova dei fatti. Stato dell arte in Italia e in Europa Un primo bilancio: le esperienze di successo nelle regioni italiane Tiziana Lang, MLPS-ISFOL Quadro nazionale Un anno fa

Dettagli

IL RESPONSABILE. Richiamati:

IL RESPONSABILE. Richiamati: Richiamati: IL RESPONSABILE - il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo

Dettagli

Le aziende agrituristiche

Le aziende agrituristiche Nel 2014 sono state autorizzate all esercizio agrituristico 21.744 aziende, con una crescita del 4% rispetto al 2013. L attività preponderante riguarda l alloggio, praticato dall 82% degli agriturismi.

Dettagli

Provincia di Monza e della Brianza

Provincia di Monza e della Brianza Provincia di Monza e della Brianza Comune di Lissone Via Gramsci Città di Lissone Comune di Lissone Sala Consiliare Città di Lissone Piazza IV Novembre Città di Lissone Biblioteca Civica Piazza IV Novembre

Dettagli

R e g i o n e S i c i l i a n a P r e s i d e n z a

R e g i o n e S i c i l i a n a P r e s i d e n z a R E P U B B L I C A I T A L I A N A R e g i o n e S i c i l i a n a P r e s i d e n z a D i p a r t i m e n t o d e g l i A f f a r i E x t r a r e g i o n a l i A r e a A f f a r i G e n e r a l i S e

Dettagli

Programma Rete Rurale Nazionale 2007-2013

Programma Rete Rurale Nazionale 2007-2013 Programma Rete Rurale Nazionale 2007-2013 ATTIVITA 2014 SIN Luogo e data Roma, 22 settembre 2015 Servizi contrattualmente affidati alla SIN S.p.A. Codice contratto Attività e servizi contrattualmente affidati

Dettagli

Barbara D Alessandro Marina Masone

Barbara D Alessandro Marina Masone Benefici ed incentivi a livello locale per l adesione ad EMAS ed Ecolabel Barbara D Alessandro Marina Masone effettuare confronti ed evidenziare le eventuali differenze sul territorio nazionale e le conseguenti

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Prot. 0001188 Roma, 20/02/2012 AI Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali Ai Dirigenti Scolastici delle Scuole Primarie e Istituti Comprensivi e, p.c. Al Direttore Generale Direzione Generale

Dettagli

AIUTI AGLI INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO PER LE PMI DELLA BASILICATA

AIUTI AGLI INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO PER LE PMI DELLA BASILICATA AIUTI AGLI INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO PER LE PMI DELLA BASILICATA Finalità L obiettivo del presente Avviso è sostenere programmi di ricerca afferenti alle seguenti tipologie di progetto: ricerca

Dettagli

Il settore agro-alimentare in Italia. Focus sul lattiero caseario. Direzione Studi e Ricerche

Il settore agro-alimentare in Italia. Focus sul lattiero caseario. Direzione Studi e Ricerche Il settore agro-alimentare in Italia. Focus sul lattiero caseario Direzione Studi e Ricerche Milano, 30 Marzo 2016 Agenda 1 Importanza e specificità dell agroalimentare italiano 2 Il lattiero caseario

Dettagli

Fare impresa nel turismo. a cura di Prof. Matteo Caroli mcaroli@luiss.it

Fare impresa nel turismo. a cura di Prof. Matteo Caroli mcaroli@luiss.it Fare impresa nel turismo a cura di Prof. Matteo Caroli mcaroli@luiss.it Il tavolo ha l obiettivo di identificare le strategie e gli strumenti per accrescere la competitività, qualità e produttività del

Dettagli

Welfare Locale. Pianificazione e progettazione condivisa sullo sviluppo dell area comune dei Piani di Zona 2012 2014. Bologna, 20 marzo 2013

Welfare Locale. Pianificazione e progettazione condivisa sullo sviluppo dell area comune dei Piani di Zona 2012 2014. Bologna, 20 marzo 2013 IL RUOLO E LA PARTECIPAZIONE DEL TERZO SETTORE ALLA PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI LECCO Verso un patto territoriale per il Welfare Locale Pianificazione e progettazione condivisa sullo sviluppo

Dettagli

Progettazione Integrata di Filiera Indicazioni di supporto per la redazione di un progetto integrato di filiera

Progettazione Integrata di Filiera Indicazioni di supporto per la redazione di un progetto integrato di filiera Indicazioni di supporto per la redazione di un progetto integrato di filiera Nelle pagine che seguono vengono evidenziati gli elementi che una deve ricomprendere, secondo quanto prescritto dallo specifico

Dettagli

Webinar. Una ipotesi di Piano di sviluppo culturale: la segmentazione della domanda dei visitatori

Webinar. Una ipotesi di Piano di sviluppo culturale: la segmentazione della domanda dei visitatori PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA 2007-2013 ASSE E - PIANO FORMEZ 2013 Progetto pilota Revisione dei processi e riorganizzazione di una struttura territoriale del ministero dei beni e delle attività culturali

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 e successive modificazioni; VISTO il decreto-legge 9 maggio 2003 n. 105, convertito dalla legge 11 luglio 2003 n. 170, nel seguito denominata legge,

Dettagli

PROGETTO DI LEGGE IN MATERIA DI SPETTACOLO PROPOSTA DI ARTICOLATO. Art. 1 Finalità

PROGETTO DI LEGGE IN MATERIA DI SPETTACOLO PROPOSTA DI ARTICOLATO. Art. 1 Finalità PROGETTO DI LEGGE IN MATERIA DI SPETTACOLO PROPOSTA DI ARTICOLATO Art. 1 Finalità 1 - La Regione Lombardia riconosce lo Spettacolo, nelle sue diverse articolazioni di generi e settori, componente fondamentale,

Dettagli

GLOSSARIO. pag. n. 1/8

GLOSSARIO. pag. n. 1/8 GLOSSARIO A Aiuti di Stato Un aiuto di Stato consiste nell'intervento di un autorità pubblica (a livello nazionale, regionale o locale), effettuato tramite risorse pubbliche, per sostenere alcune imprese

Dettagli

SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI

SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI Allegato A SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI Avviso POR 2014/20 Asse C Borse Pegaso Dottorati di ricerca Elementi essenziali Descrizione finalità dell intervento L Avviso è finalizzato a: - migliorare la qualità

Dettagli

Prospetto 4.1. Pesi per unità di volume dei principali materiali strutturali

Prospetto 4.1. Pesi per unità di volume dei principali materiali strutturali 4.PESI PROPRI DEI MATERIALI STRUTTURALI. I pesi per unità di volume dei più comuni materiali, per la determinazione dei pesi propri. strutturali, possono essere assunti pari a quelli riportati nel prospetto

Dettagli

CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 13/080/CR11/C3

CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 13/080/CR11/C3 CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 13/080/CR11/C3 Organizzazione del Gruppo per la strategia Macroregionale Adriatico-Ionica (EUSAIR/Italia) della Conferenza delle Regioni e delle Province

Dettagli

Asse I Strategie territoriali di sviluppo rurale di carattere integrato,pilota e sostenibile RIAPERTURA TERMINI

Asse I Strategie territoriali di sviluppo rurale di carattere integrato,pilota e sostenibile RIAPERTURA TERMINI UNIONE EUROPEA REGIONE PUGLIA GRUPPO DI AZIONE LOCALE ALTO SALENTO INIZIATIVA C0MUNITARIA LEADER PLUS 2000-2006.. Asse I Strategie territoriali di sviluppo rurale di carattere integrato,pilota e sostenibile

Dettagli

Codice Piano AVT/094/14 Avviso 4/2014

Codice Piano AVT/094/14 Avviso 4/2014 Organismo formativo accreditato presso la Regione Puglia D.D.729/14 DIFFUSIONE DEI RISULTATI Piano Formativo Codice Piano AVT/094/14 Avviso 4/2014 RICERCA / ORIENTAMENTO / CONSULENZA / FORMAZIONE AL LAVORO

Dettagli

BANDA LARGA NELLE AREE RURALI ITALIANE IL CONTRIBUTO DEL FEASR

BANDA LARGA NELLE AREE RURALI ITALIANE IL CONTRIBUTO DEL FEASR BANDA LARGA NELLE AREE RURALI ITALIANE IL CONTRIBUTO DEL FEASR PROGRAMMAZIONE SVILUPPO RURALE 2007-2013 Risorse per la banda larga con il Piano europeo di ripresa economica Banda larga nel PSN e nei PSR

Dettagli

ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE PER LA PROMOZIONE DI POLITICHE DI PARITA

ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE PER LA PROMOZIONE DI POLITICHE DI PARITA ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE PER LA PROMOZIONE DI POLITICHE DI PARITA TRA LA CONSIGLIERA DI PARITA DELLA PROVINCIA DI CREMONA LA PROVINCIA DI CREMONA IL COMUNE DI CREMONA E GLI ENTI PUBBLICI

Dettagli

Intesa 2 sottoscritta il 25 ottobre 2012 in sede di Conferenza Unificata Ministro Pari opportunità, Regioni e Autonomie locali

Intesa 2 sottoscritta il 25 ottobre 2012 in sede di Conferenza Unificata Ministro Pari opportunità, Regioni e Autonomie locali Roma, 7 maggio 2013 Intesa 2 sottoscritta il 25 ottobre 2012 in sede di Conferenza Unificata Ministro Pari opportunità, Regioni e Autonomie locali E la naturale prosecuzione degli interventi previsti da

Dettagli

Il ruolo dei generi: Indagine sul rapporto tra genere e professioni tra gli italiani

Il ruolo dei generi: Indagine sul rapporto tra genere e professioni tra gli italiani Il ruolo dei generi: Indagine sul rapporto tra genere e professioni tra gli italiani Il campione 2 Chi è stato intervistato? Un campione di 100 soggetti maggiorenni che risiedono in Italia. Il campione

Dettagli

I Progetti di cooperazione transnazionale e interterritoriale nel LEADER+

I Progetti di cooperazione transnazionale e interterritoriale nel LEADER+ I Progetti di cooperazione transnazionale e interterritoriale nel LEADER+ Rapporto di monitoraggio Giugno 2007 Il presente rapporto rientra nell ambito delle attività di supporto tecnico della Misura 1.4

Dettagli

Esiti degli incentivi per l insediamento di giovani agricoltori (Missione valutativa - cod.eco15016)

Esiti degli incentivi per l insediamento di giovani agricoltori (Missione valutativa - cod.eco15016) Esiti degli incentivi per l insediamento di giovani agricoltori (Missione valutativa - cod.eco15016) Comitato paritetico di controllo e valutazione e Commissione VIII 23 marzo 2016 Presentazione finale

Dettagli

ASSESSORATO REGIONALE DELLA FAMIGLIA, DELLE POLITICHE SOCIALI E DEL LAVORO

ASSESSORATO REGIONALE DELLA FAMIGLIA, DELLE POLITICHE SOCIALI E DEL LAVORO Repubblica Italiana Regione Siciliana Assessorato Regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali Dipartimento ASSESSORATO REGIONALE DELLA FAMIGLIA, DELLE POLITICHE SOCIALI E DEL LAVORO DIPARTIMENTO

Dettagli

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca Dipartimento per l'istruzione Direzione Generale per il Personale Scolastico

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca Dipartimento per l'istruzione Direzione Generale per il Personale Scolastico TABELLA "A" Dotazioni organiche regionali COMPLESSIVE - anno scolastico 2014-2015 a.s. 2011/12 a.s. 2012/13 a.s. 2014/15 rispetto a.s. 2011/12 a b c d e=d-a Abruzzo 5.195 5.124 5.119 5.118-77 Basilicata

Dettagli

CAPITOLATO D ONERI - ALLEGATO A DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DEI PUNTI DI VENDITA DI GIOCO IPPICO

CAPITOLATO D ONERI - ALLEGATO A DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DEI PUNTI DI VENDITA DI GIOCO IPPICO CAPITOLATO D ONERI - ALLEGATO A DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DEI PUNTI DI VENDITA DI GIOCO IPPICO Procedura di selezione per l affidamento in concessione dell esercizio dei giochi pubblici di cui all articolo

Dettagli

Programma Operativo Nazionale Settore Trasporti Periodo di programmazione 2000-2006

Programma Operativo Nazionale Settore Trasporti Periodo di programmazione 2000-2006 4 PIANO FINANZIARIO 4.1 ORGANIZZAZIONE DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO Il Costo Totale del Programma Trasporti per il periodo 2000 2006, sulla base della Decisione C(2001) 2162 del 14.09.01, è pari a 4.280,548

Dettagli

Un sistema flessibile di pianificazione e controllo: il progetto SIGEST

Un sistema flessibile di pianificazione e controllo: il progetto SIGEST Un sistema flessibile di pianificazione e controllo: il progetto SIGEST Ing. Ciro Esposito Dirigente Generale Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti La misura delle politiche: controllare la gestione

Dettagli

Attività 3 Azioni di sensibilizzazione ed educazione alla mondialità

Attività 3 Azioni di sensibilizzazione ed educazione alla mondialità Attività 3 Azioni di sensibilizzazione ed educazione alla mondialità II annualità Obiettivi. costruire capacità di comunicazione e dialogo interculturale tra gli studenti delle scuole di primo e secondo

Dettagli

FORMAZIONE CON I FONDI PARITETICI INTERPROFESSIONALI FINANZIAMENTI PER LA FORMAZIONE

FORMAZIONE CON I FONDI PARITETICI INTERPROFESSIONALI FINANZIAMENTI PER LA FORMAZIONE FORMAZIONE CON I FONDI PARITETICI INTERPROFESSIONALI FINANZIAMENTI PER LA FORMAZIONE Excellentia Spa progetta piani formativi alla richiesta di finanziamento per le Aziende clienti in relazione ai Fondi

Dettagli

Il settore dell industria alimentare nel cammino verso la strategia Europa 2020: promuovere l empowerment

Il settore dell industria alimentare nel cammino verso la strategia Europa 2020: promuovere l empowerment Il settore dell industria alimentare nel cammino verso la strategia Europa 2020: promuovere l empowerment dei membri dei Comitati aziendali europei (CAE) di Campofrìo e Conserve Italia Obiettivo generale

Dettagli

REGOLAMENTO RECANTE I CRITERI E LE MODALITA PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI FINANZIARI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE N.

REGOLAMENTO RECANTE I CRITERI E LE MODALITA PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI FINANZIARI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE N. REGOLAMENTO RECANTE I CRITERI E LE MODALITA PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI FINANZIARI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE N. 24/84 ARTICOLO 1 (Oggetto) 1. Il presente regolamento, in attuazione di quanto

Dettagli

CITTA' DI CASTEL MAGGIORE Provincia di Bologna

CITTA' DI CASTEL MAGGIORE Provincia di Bologna CITTA' DI CASTEL MAGGIORE Provincia di Bologna N. di Prot. Gen. Verbale di deliberazione della Giunta Comunale Copia N. 113 del 27/06/2008 OGGETTO : ADESIONE AL SISTEMA TURISTICO LOCALE (STL): APPROVAZIONE

Dettagli

INCONTRO ANNUALE 2010

INCONTRO ANNUALE 2010 Cagliari,14-15 ottobre 2010 INCONTRO ANNUALE 2010 tra la Commissione Europea e le Autorità di Gestione dei Programmi Operativi FESR La ricerca nei POR 1 Presentazione 1. Attività di ricerca delle imprese

Dettagli

1. Albergo diffuso del Monte Subasio

1. Albergo diffuso del Monte Subasio 1. Albergo diffuso del Monte Subasio Turismo sport e servizi; Innovazione nella gestione delle risorse economiche; Potenziamento dei beni pubblici e infrastrutture a fini turistici; Incentivazione del

Dettagli

MATCHING MOMENT 22-23 GIUGNO 2012 SOCIO

MATCHING MOMENT 22-23 GIUGNO 2012 SOCIO MATCHING MOMENT 22-23 GIUGNO 2012 SOCIO CHI SIAMO Vitale-Novello-Zane & Co. Srl (VNZ) è una società di consulenza strategicoeconomica ed organizzativa di Brescia nata nel 2003, da una precedente esperienza

Dettagli

COPIA TRATTA DA GURITEL GAZZETTA UFFICIALE ON-LINE

COPIA TRATTA DA GURITEL GAZZETTA UFFICIALE ON-LINE AGENZIA DELLE ENTRATE PROVVEDIMENTO 18 ottobre 2007. Accertamento del periodo di irregolare funzionamento dell Ufficio locale di Potenza. IL DIRETTORE REGIONALE della Basilicata In base alle attribuzioni

Dettagli

Torino, 18/10/2014 Avvio attività operative di SCM Academy

Torino, 18/10/2014 Avvio attività operative di SCM Academy SCM Academy Avvio attività operative Torino, 18/10/2014 Domenico Netti Torino, 18/10/2014 Avvio attività operative di SCM Academy 1 Costituzione di SCM Academy I Prinicipii e gli obiettivi (1/4) E' stata

Dettagli

INFORMAZIONI PERSONALI ESPERIENZA LAVORATIVA

INFORMAZIONI PERSONALI ESPERIENZA LAVORATIVA C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Lorenza SIMONETTI Indirizzo Via Sormano 12, 17100 Savona, Italia Telefono ++ 019 / 8313312 Cellulare ++ 329 / 7605618 E-mail l.simonetti@provincia.savona.it

Dettagli

RAPPORTO IMPRESAINGENERE La crisi non ha fermato le donne: 35mila imprese femminili in più tra 2010 e 2015

RAPPORTO IMPRESAINGENERE La crisi non ha fermato le donne: 35mila imprese femminili in più tra 2010 e 2015 Comunicato stampa RAPPORTO IMPRESAINGENERE La crisi non ha fermato le donne: 35mila imprese femminili in più tra 2010 e 2015 Sono 1 milione e 312mila, danno lavoro a 3 milioni di persone e sono sempre

Dettagli

Art. 1 Oggetto dell avviso pubblico

Art. 1 Oggetto dell avviso pubblico Allegato 1 AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE BUONE PRATICHE GIÀ SVILUPPATE E OPERANTI IN TOSCANA COERENTI CON IL TEMA DI EXPO MILANO 2015 NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA PER LA VITA PREMESSA Il tema di

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado RAGAZZI D EUROPA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado RAGAZZI D EUROPA Prot. n. Casalnuovo di Napoli, / / ATTO D INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTO il D.P.R. n.297/94 ; VISTO il D.P.R. n. 275/99; VISTO

Dettagli

I fondi europei per la coesione. passodopopasso

I fondi europei per la coesione. passodopopasso I fondi europei per la coesione >> passodopopasso FONDI EUROPEI 2014-2020 All Italia spettano 44 miliardi di Euro (22.2 miliardi alle Regioni del Sud) Sviluppo regionale Fondo Europeo di Sviluppo Regionale

Dettagli

I RISCHI PER SVILUPPARE L IMPRESA

I RISCHI PER SVILUPPARE L IMPRESA CESAR - ASNACODI Assisi, 13 febbraio 2015 Convegno GESTIRE I RISCHI PER SVILUPPARE L IMPRESA Gestione del rischio in Italia: le nuove prospettive Angelo Frascarelli è docente di Economia e Politica Agraria

Dettagli

ELENCO PRESIDENTI, ASSESSORI REGIONALI E PRESIDENTI DI COMMISSIONI REGIONALI POTENZIALMENTE INTERESSATI ALLA QUESTIONE BALNEARE

ELENCO PRESIDENTI, ASSESSORI REGIONALI E PRESIDENTI DI COMMISSIONI REGIONALI POTENZIALMENTE INTERESSATI ALLA QUESTIONE BALNEARE ELENCO PRESIDENTI, ASSESSORI REGIONALI E PRESIDENTI DI COMMISSIONI REGIONALI POTENZIALMENTE INTERESSATI ALLA QUESTIONE BALNEARE ABRUZZO Luciano D'ALFONSO Presidente Regione Abruzzo Assessore Turismo Giovanni

Dettagli

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 14. TECNICO AGRICOLO. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 14. TECNICO AGRICOLO. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 14. TECNICO AGRICOLO Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 6. Artigiani, operai specializzati e agricoltori.

Dettagli

Francesco Lazzarotto Responsabile Finanziamenti Agevolati Warrant Group Srl Roma 24 Novembre 2011

Francesco Lazzarotto Responsabile Finanziamenti Agevolati Warrant Group Srl Roma 24 Novembre 2011 CREDITO AL CREDITO 2011 Un opportunità per la crescita competitiva delle imprese: la moltiplicazione del valore alla base dello sviluppo di un Programma comune di Rete. LA CENTRALITA DELLE AGGREGAZIONI

Dettagli

236. MINISTERO DELL'INDUSTRIA, COMMERCIO E ARTIGIANATO

236. MINISTERO DELL'INDUSTRIA, COMMERCIO E ARTIGIANATO CGIL FP CGIL FUNZIONE PUBBLICA FEDERAZIONE PROVINCIALE DI NUORO Via Oggiano, 15 08100 N U O R O - Tel. 0784/37639 Fax 0784/35853 236. MINISTERO DELL'INDUSTRIA, COMMERCIO E ARTIGIANATO E) Corpo delle miniere

Dettagli

BANDA LARGA NELLE AREE RURALI DELLA REGIONE MOLISE

BANDA LARGA NELLE AREE RURALI DELLA REGIONE MOLISE ALLEGATO 1 BANDA LARGA NELLE AREE RURALI DELLA REGIONE MOLISE (Regime d aiuto n. 646/2009, approvato dalla Commissione Europea con Decisione C 2010/2956) In risposta all obiettivo dell UE di garantire

Dettagli

Bandi regionali Associazionismo e Volontariato. Vademecum

Bandi regionali Associazionismo e Volontariato. Vademecum in collaborazione con Bandi regionali Associazionismo e Volontariato Vademecum a cura di Excursus. Spazio di formazione partecipata Indice 1. TITOLO 2. SCADENZA PRESENTAZIONE E TEMPISTICA ITER 3. SOGGETTI

Dettagli