L esperienza Leader in Italia
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1 L esperienza Leader in Italia Palermo, 18 settembre 2009 Raffaella Di Napoli (INEA - Task Force ReteLeader) Le slide sono state preparate con la collaborazione di Dario Cacace (INEA) Elaborazioni statistiche e cartografiche sono di Stefano Tomassini e Laura Guidarelli (INEA)
2 L approccio Leader: da IC a Asse dei PSR promuove lo sviluppo locale, integrato, endogeno e sostenibile sviluppo locale, integrato, endogeno e sostenibile delle aree rurali 1989/93 Leader I 94/99 Leader II 2000/06 Leader+ 2007/13 Asse IV N. GAL Superficie(%) 7,5 47,5 53,1 87,3 Popolazione (%) 2,5 17,4 18,9 37,2 Risorse (meuro) 100,3 471,4 473, Risorse medie PSL (meuro) 3,4 2,3 3,6 7,2
3 Il Leader: risultati e insegnamenti Leader ha rafforzato la capacità di comunicazione dei territori rurali I territori hanno imparato a gestire e utilizzare nuove forme di comunicazione ma soprattutto ha acquisito sempre maggiore consapevolezza della propria qualità e valore Leader risponde in maniera puntuale ai principi di buona governance (Libro bianco sulla governance, CE 2001) Leader ha rafforzato la capacità progettuale e di indagine e di interpretazione dei fenomeni locali, ha agevolato l avvio l di reali processi di bottom up e la condivisione delle strategie con i policy maker locali e in generale con gli attori del territorio; un buon indicatore di questa circostanza è dato dalla giusta ripartizione delle responsabilità politiche, operative e gestionali all interno del partenariato di progetto. apertura (trasparenza e comunicazione, diffusione capillare dell informazione) partecipazione (di tutti i livelli compresi i cittadini nell elaborazione elaborazione e attuazione delle politiche) responsabilità (ruolo di ciascuno nel processo decisionale) efficacia (produrre risultati richiesti in relazione agli obiettivi dichiarati) coerenza (tra tutte le politiche) coerenza LEADER ha contribuito ad una maggiore diversificazione degli strumenti e delle fonti per finanziare strategie di sviluppo I GAL hanno cercato un maggiore coordinamento e complementarità con altri strumenti di intervento nell ambito di politiche regionali, nazionali e comunitarie anche di tipo settoriale. In particolare con gli strumenti di progettazione integrata (PIT e PIAR), con le misure previste nell ambito dei PSR (e dei POR nelle regioni Obiettivo 1), con i PIC INTERREG e EQUAL e con leggi regionali di sostegno al settore turistico e all artigianato. artigianato. LEADER ha contribuito ad una progressiva diversificazione degli interessi del territorio e dei beneficiari nei confronti di tematiche nuove Maggiore adesione dei beneficiari rispetto a tipologie di intervento, quali ad esempio i progetti di filiera di prodotto, le filiere intersettoriali, gli interventi a favore delle nuove energie e l agricoltura l sociale precedentemente poco apprezzate (o considerate troppo innovative).
4 L approccio Leader nella politica i sviluppo rurale Reg. 1698/05 I consideranda (50) L'iniziativa Leader, al termine di tre periodi di programmazione, ha raggiunto uno stadio di maturità che consente alle zone rurali di adottarne l'approccio più ampiamente, nell'ambito della programmazione generale dello sviluppo rurale. Si dovrebbe pertanto provvedere a trasporre i principi basilari dell'approccio Leader nei programmi di sviluppo rurale, creandovi un apposito asse, e definire i gruppi di azione locale e gli interventi da finanziare, tra cui la capacità di partenariato, l'attuazione di strategie locali, la cooperazione,, la costituzione di reti e l'acquisizione di competenze. (51) Data l'importanza dell'approccio Leader, a questo asse dovrebbe essere destinata una congrua quota della partecipazione del FEASR. possibilità di utilizzare, all interno del piano locale, l intero menu delle misure ammesse a finanziamento dal regolamento, da quelle più tradizionalmente agricole a quelle di diversificazione economica
5 Definizione dell approccio Leader Reg. 1698/05 sezioni 4; art. 61 a) strategie di sviluppo locale territoriali; Orientamenti CE - Priorità vincolanti Miglioramento governance Mobilitazione del potenziale di sviluppo endogeno b) partenariato pubblico-privato privato sul piano locale (GAL); c) approccio dal basso verso l'alto, con GAL dotati di potere decisionale in ordine all'elaborazione e all'attuazione di strategie di sviluppo locale; d) concezione e attuazione multisettoriale della strategia basata sull'interazione tra operatori e progetti appartenenti a vari settori dell'economia locale; e) realizzazione di approcci innovativi; f) realizzazione di progetti di cooperazione; g) collegamento in rete di più partenariati locali.
6 Il Leader e altri strumenti di progettazione integrata cosa hanno in comune l integrazione progettuale il riferimento territoriale gli interventi si basano su un idea guida esplicitata e condivisa metodi operativi di concertazione e collaborazione pubblico- privato individuazione del soggetto responsabile del progetto identificazione delle procedure di gestione e monitoraggio
7 PSR distribuzione delle risorse per Asse (Italia) 8,5% 8,1% 2,6% 38,8% 42,0% Asse 1 Asse 2 Asse 3 Asse 4 Assistenza tecnica
8 Asse IV Approccio Leader: Avanzamento Procedure di selezione: stato dell arte al GAL e PSL approvati GAL PSL non ancora selezionati GAL e PSL selezionati ma non approvati
9 Asse IV Approccio Leader: GAL selezionati (entro la fine del 2009 la maggior parte delle regioni avranno concluso la fase di istruttoria) GAL previsti da PSR GAL selezionati PSL approvati Istruttoria chiusa Abruzzo 11 Basilicata 8 P.A. Bolzano si Calabria 14 Campania 12 4 Emilia Romagna si Friuli si Lazio 8 Liguria si Lombardia si Marche 6 6 Molise 3 3 Piemonte si Puglia S ardegna S icilia Toscana P.A. Trento 1 Umbria si Valle d'aosta 4 Veneto si Totale
10 Asse IV - Le aree Leader ammissibili Il territorio interessato dalla strategia deve essere omogeneo e rappresentare, in termini di risorse umane, finanziarie ed economiche, una massa critica sufficiente a sostenere una strategia di sviluppo duratura (art.62) Particolare attenzione dovrà essere riservata alla ricerca della dimensione territoriale più adeguata in grado di assicurare l operativitl operatività del GAL Qualsiasi sia la dimensione territoriale prescelta essa dovrà essere commisurata alle risorse pubbliche di cui il GAL potrà disporre L Art.37 del Regolamento indicava come ammissibili aree con popolazione non inferiore a abitanti e non superiore a Tale criterio è adottato dalla maggior parte dei PSR, in alcuni casi vengono poste ulteriori limitazioni (ad es. Friuli Venezia Giulia > abitanti; Campania > < abitanti; Abruzzo > < abitanti; Bolzano > < ). La superficie territoriale su cui si applicherà Leader è ampliata rispetto alla passata programmazione così da consentire maggiore libertà nella delimitazione territoriale dei GAL e assicurare maggiore competitività tra i medesimi (ad es. Lombardia; Marche; Abruzzo; Emilia Romagna) Individuazione delle zone prioritarie di intervento (ad es. Veneto zone montane svantaggiate)
11 Asse IV - Approccio Leader: Misure previste Reg. 1698/05 sezioni 4; art. 63 a) le strategie di sviluppo locali vengono attuate ai fini del raggiungimento degli obiettivi di uno o più dei tre altri assi definiti nelle sezioni 1, 2 e 3; b) i progetti di cooperazione contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi delle strategie di sviluppo locale; Reg. 1974/06 (410) strategie di sviluppo locale; (411) competitività; (412) gestione dell ambiente/del territorio; (413) qualità della vita/diversificazione; (421) cooperazione interterritoriale e transnazionale; (431) gestione dei gruppi di azione locale, acquisizione di competenze, animazione;
12 L approccio Leader: Misure ammissibili Qualità progettuale I PSL possono attingere dalle misure previste nei tre assi Al fine di aumentare l efficacia degli interventi la strategia dovrebbe concentrarsi su pochi temi, con contenuti ben definiti e strettamente legati agli obiettivi prioritari dei programmi regionali Le risorse Leader sono destinate (in media): 54% Asse III; 15% Asse I; 10% Asse II; 6% alla cooperazione; 15% attività di animazione e gestione del GAL La scelta dei temi prioritari viene nella maggior parte dei casi rimandata alle proposte progettuali dei GAL. Alcune Regioni assegnano un ruolo forte alle Province che partecipano attivamente alla definizione delle strategie locali
13 Asse IV - Approccio Leader: Misure ammissibili 100% 80% 60% 40% 20% 0% Toscana Marche Bolzano Veneto Piemonte Calabria Emilia Romagna Friuli Abruzzo Lombardia Campania Trento Media qualità della vita/diversificazione; gestione dell ambiente/del territorio; gestione dei gruppi di azione locale, acquisizione di competenze, animazione; competitività; cooperazione interterritoriale e transnazionale;
14 I GAL: caratteristiche e responsabilità devono proporre una strategia integrata di sviluppo locale (art. 61) e sono responsabili della sua attuazione; deve trattarsi di gruppi già abilitati per le iniziative Leader II o Leader+ o secondo l'approccio Leader, ovvero di nuovi gruppi rappresentativi dei partner provenienti dai vari settori socioeconomici su base locale presenti nel territorio considerato. a livello decisionale, il partenariato locale deve essere composto almeno per il 50 % dalle parti economiche e sociali e da altri rappresentanti della società civile, quali gli agricoltori, le donne rurali, i giovani e le loro associazioni; i gruppi di azione locale devono dimostrarsi in grado di definire e attuare una strategia di sviluppo locale per la zona interessata. i gruppi di azione locale devono avere un capofila amministrativo e finanziario, oppure si devono riunire in una struttura comune legalmente costituita. i gruppi di azione locale selezionano i progetti da finanziare nell'ambito della strategia e possono selezionare anche progetti di cooperazione.
15 I GAL: capacità di gestione dei PSL Per le aree che non posseggono esperienze pregresse tipo Leader o abbiano avuto difficoltà nella gestione dei PSL Leader+ è possibile attivare la misura acquisizione di competenze Il GAL può adottare una strutturazione più leggera con capofila amministrativo e finanziario Assicurare il coinvolgimento degli enti locali Alcune Regioni prevedono azioni di acquisizione di competenze per i nuovi GAL/nuovi territori (ad es. Abruzzo; Calabria). In Sicilia attraverso i servizi di sviluppo agricolo svolgeranno una azione di formazione/informazione a livello locale Nella maggior parte dei PSR i GAL devono avere una struttura giuridica ben definita. Solo Umbria, Abruzzo, Campania, Calabria Sicilia prevedono entrambe le forme rimandando al GAL la scelta. Liguria e Trento assegnano una priorità ai GAL con struttura informale e capofila amministrativo e finanziario. Non sempre si traduce in una priorità per i partenariati a maggioranza pubblica (es. Liguria)
16 I GAL: i partenariati (esempio dal leader +) Tipologie GAL GAL LEADER II consolidati Fusione e aggregazioni dei GAL LEADER II N % Fusione e aggregazioni LEADER II, estesi a nuove zone GAL LEADER II estesi a nuove zone GAL di nuova generazione Totale
17 I GAL: i soci dei partenariati (esempio dal leader +) Totale soci partenariati GAL: 3747 di cui: Pubblici: 41,5%; Privati: 58,5% 420 I Privati Agricoltura - Associazioni Agricoltura - Imprese Artigianato Commercio Cooperative Industria Servizi alle imprese Servizi alla popolazione Turismo Enti promozione (prodotti e territorio) Altre associazioni private Istituti di credito Altri privati
18 I GAL: forme giuridiche (esempio dal leader +) Unione non Istituzionalizzata 1 A ssociazione Temp. Di scopo ATI S.p.A S.r.l. 17 A ssociazione non ricon. 15 A ssociazione riconosciuta Cooperativa Società consort. resp.lim. 65 Consorzio 6
19 Spese medie dei GAL per Misura (esempio da Leader+) Costi di gestione, funzionamento e animazione del GAL Interventi a favore del sistema produttivo Miglioramento della qualità della vita e servizi sociali alle popolazioni Miglioramento e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali Formazione Rimodulato Programmato Studi di settore (marketing territoriale o studi sul sistema produttivo) Comunicazione Altri interventi 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0%
20 Asse IV - Approccio Leader: procedure (1) Fasi I soggetti Documenti/materiale Programmazione AdG: elabora il PSR e propone modifiche/ revisioni, previa approvazione del CdS PSR- Leader è trattato nel cap (aree ammissibili, procedure di selezione, strategie, procedure adottate dai Gal, canali finanziari, cooperazione, funzionamento Gal, animazione, misure attivabili). Linee Guida / Manuali / Disposizioni Fissano le modalità di attuazione. Spesso comprese nei manuali attuativi del PSR Selezione Gal / PSL (avvio procedura) AdG: Alcune Regioni prevedono un bando unico. In altre sono previste 2 fasi: selezione Gal e selezione PSL Bando/i Elaborato/i da AdG e pubblicato/i sul BUR Elaborazione proposte GAL: Avanza la propria candidatura in risposta al bando Manifestazione d Interesse (se sono previste 2 fasi) PSL descrizione partenariato, strategie, misure/azioni, modalità attuative, organizzazione
21 Asse IV - Approccio Leader: procedure (2) Fasi I soggetti Documenti / materiale Selezione Gal / PSL (termine istruttoria) (eventuale) Elaborazione PSL esecutivi Giunta Regionale / AdG Di norma l AdG elabora le graduatorie e la Giunta le approva GAL In alcuni casi sono richieste ai Gal indicazioni di maggior dettaglio Graduatorie Decreti di approvazione Di norma vengono pubblicate sul BUR. L AdG è tenuta alle comunicazioni con gli interessati, alla gestione di eventuali ricorsi ed alla conservazione degli atti Progetti esecutivi Le AdG ricevono, istruiscono ed approvano i Progetti Selezione beneficiari GAL E tenuto a selezionare i beneficiari con procedure trasparenti. In alcuni casi il GAL stesso è beneficiario. Poche regioni prevedono che la selezione sia effettuata da AdG o da OP Bandi Gal Per le misure degli Assi I, II e III del PSR sono elaborati da AdG e adottati dai Gal. Alcune regioni consentono ai Gal di elaborare bandi propri, o di riarticolare i criteri di selezione dei bandi regionali. In entrambi i casi è prevista la preventiva approvazione da parte dell AdG.
22 Asse IV - Approccio Leader: procedure (3) Fasi I soggetti Documenti / materiale Realizzazione operazioni GAL e altri beneficiari - Gal (misure a regia ) - Beneficiari (misure a bando ) Materiale divulgativo Relazioni sull avanzamento Al di là del materiale pubblicato dai Gal (sui rispettivi portali), le AdG richiedono specifiche relazioni sull attuazione (di norma a cadenza annuale) Avanzamento finanziario Valutazione GAL AdG OP Ogni Regione ha strutturato in modo diverso i flussi finanziari, il cui monitoraggio è oggetto di attenzione da parte dell AdG nell ambito del PSR Valutatore indipendente Valutazione in itinere e finale Dati Sistema Informativo Le AdG producono annualmente i Rapporti Rapporti di Monitoraggio L avanzamento procedurale, finanziario e fisico sono monitorati continuamente tramite il sistema informativo Rapporti di Valutazione Intermedia e Finale La Valutazione dell Asse 4 è parte della valutazione complessiva del PSR
23 Asse IV : criteri di selezione dei Gal e dei PSL Art. 37 del Regolamento CE 1974/2006 La procedura di selezione dei gruppi di azione locale deve essere e aperta alle zone rurali interessate e garantire la concorrenza tra i gruppi di azione locale che presentano strategie di sviluppo locale Una corretta ed efficace impostazione dell intero procedimento selettivo produce effetti positivi sulla: fluidità dell attuazione del programma di attività (rispetto dei tempi, gestione finanziaria, ecc.); capacità di conseguire gli obiettivi prefissati; qualità delle realizzazioni e sul relativo impatto; Non esiste uno schema procedurale ottimale Non esiste uno schema procedurale ottimale, E necessario interpretare e tradurre in meccanismi procedurali ed amministrativi le esigenze dei diversi soggetti che intervengono nel processo esprimono:
24 Asse IV: criteri di selezione dei Gal e dei PSL Nell impostare le procedure di selezione dei PSL le Regioni hanno adottato modalità alquanto differenziate 1 fase 11 AdG - vengono selezionati, contestualmente, i Gal e le strategie di sviluppo da questi proposte, elaborate nei PSL (Abruzzo *, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli, Lazio, Piemonte, Trento, Umbria, Veneto e Valle d Aosta). 2 fasi 9 AdG nella prima si individuano i Gal e nella seconda il PSL: L a prima fase non è prevista la valutazione ma solo la verifica del possesso dei requisiti di accesso per verificare l esistenza di elementi minimi territoriali, di rappresentatività, organizzativo-strutturali (Toscana, Liguria, Lombardia, Molise); nella prima fase è richiesta anche la produzione di un documento di indirizzo strategico, più o meno elaborato, che forma oggetto di valutazione. In queste circostanze i partenariati sono chiamati ad avviare con un certo grado di impegno anche le attività volte a definire l orientamento strategico, successivamente esplicitato nei PSL (Bolzano, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia); 3 fasi nella prima sono individuati i Gal potenzialmente ammissibili, nella seconda le strategie e nella terza l articolazione del piano, che assume una forma di maggior dettaglio (Marche).
25 Asse IV: Selezione del Gal e dei PSL in Italia: i tempi (in giorni) i tempi di selezione si attestano su una media di circa 567 giorni dalla data di approvazione del PSR Fase a. Predisposizione del bando pubblico b. Elaborazione delle strategie c. Istruttoria delle candidature Attore Autorità di Gestione (normalmente attraverso gli Uffici responsabili della programmazione dell Asse 4) Partenariati Locali Autorità di Gestione (attraverso le Commissioni di valutazione e gli Uffici responsabili dell istruttoria) n. giorni 237,5 112,0 246,5
26 Asse IV - Selezione del Gal e dei PSL: requisiti minimi di accesso Requisiti minimi - fissati dal Regolamento (CE) 1698/05 -ulteriori requisiti di volta in volta determinati dalle AdG. Tra i più frequenti, rileviamo i seguenti: Requisiti territoriali limiti al carico demografico diversi da quelli indicati nel Reg. (CE) 1974/06; non sovrapponibilità territoriale tra proposte avanzate da partenariati diversi; contiguità geografica; appartenenza a determinati sistemi territoriali. Partenariato aspetti giuridici (forma giuridica, elementi statutari); dimensioni minime del capitale sociale; solidità finanziaria rappresentatività rispetto al tema strategico proposto; presenza di determinate categorie di soggetti.
27 Asse IV: requisiti minimi di accesso e criteri di valutazione Criteri di valutazione Caratteristiche del Partenariato (63,3%) Caratteristiche dell organo decisionale (Coerenza rispetto al tema, Pari Opportunità,, Peso della componente privata, Peso della componente pubblica) Composizione del partenariato (Pari Opportunità,, Presenza Privati, Rappresentatività rispetto all'area Rappresentatività rispetto al tema) Esperienza del partenariato (su strategie di sviluppo locale, su Leader+) Affidabilità finanziaria (capitale sociale, garanzia sul cofinanziamento) Caratteristiche territoriali (23,4%) Profilo economico produttivo (massa critica intermini di imprese e fattori di attrattività; reddito; rilievo dell agricoltura) Profilo socio-deomografico (Tasso di spopolamento; Densità popolazione; Tasso di invecchiamento; tasso di disoccupazione; ricambio generazionale; tasso di attività ) Profilo territoriale (presenza aree protette; Popolazione che non ha usufruito di precedenti programmi Leader; Omogeneità dal punto di vista fisico, economico e sociale) Organizzazione del GAL (attribuzione competenze e ruoli )
28 Asse IV: requisiti minimi di accesso e criteri di valutazione Criteri di valutazione Qualità del Piano (13,2%) Animazione e bottom up (Grado di consultazione locale raggiunto in fase di predisposizione one del PAL, Grado di coinvolgimento dei partner nell'attuazione del PSL, Modalità di comunicazione e pubblicità ) Completezza dell analisi (Congruità fonti statistiche a supporto della diagnosi dell'area, Esatta e concreta individuazione delle potenzialità e dei limiti dell'area in termini sociali, economici, amb.li, ecc ) Descrizione del Piano (Qualità dell'analisi territoriale e coerenza della strategia delineata, degli obiettivi, delle azioni; chiarezza nella definizione di azioni, beneficiari, degli indicatori; individuazione dei risultati attesi rispetto situazione di partenza; grado di definizione della strategia e del tema unificante) Coerenza del piano finanziario (Ripartizione delle risorse tra le diverse azioni in coerenza con n obiettivi e strategie) Cooperazione (Livello di definizione dei progetti di cooperazione e coerenza rispetto alla strategia del PSL ) Impatto (Capacità di generare effetti duraturi, Valenza interterritoriale degli interventi pubblici proposti, Impatto ambientale del PSL, Incremento dell'occupazione giovanile e femminile, Creazione i posti di lavoro in relazione alla dimensione del finanziamento) Innovazione (negli approcci proposti nelle strategie d'intervento; Carattere pilota delle azioni e loro capacità di favorire l introduzione di elementi innovativi nelle modalità di produzione, gestione e organizzazione delle risorse) Integrazione e complementarità (esterna - politiche di coesione e PSR; altri interventi promossi a livello o locale, nazionale e regionale; precedente fase di programmazione; utilizzo zo di risorse provenienti da altri programmi; capacità di favorire il networking fa partenariati locali; interna rispetto al tema centrale; fra le azioni; capacità di creare reti). Modalità di attuazione e gestione del Piano (Modalità di gestione del PSL,; Criteri per la selez.. Dei benef.. Di cui alle misure tipicamente Leader; struttura organizzativa; sistemi di selezione s e controllo per monitoraggio; Modalità di autovalutazione; Livello di operatività e organizzazione del partenariato (Impegni assunti dai partner). Cronoprogramma (finanziario; delle azioni). Capacità di mobilitare le risorse locali (Partecipazione finanziaria dei privati; massa critica).
29 Asse IV: la predisposizione del bando Al momento dell impostazione della procedura, e tenendo conto del contesto territoriale cui è rivolto (l esistenza di pregresse esperienze, la coerenza con altri strumenti di programmazione, il quadro amministrativo ed istituzionale di riferimento) è importante considerare: esistenza di aree prive della necessaria esperienza di animazione/progettazione locale presenza di partenariati esperti che possono supportare l attivitl attività di animazione/costituzione del Partenariato del Gruppo e la predisposizione del PSL l organizzazione degli uffici regionali (capacità di governare la procedura in tempi ragionevoli) presenza nel bando di tutti gli elementi necessari a valutare le candidature capacità dei criteri di selezione individuati di valorizzare gli elementi i qualitativi capacità dei criteri di incentivare i Partenariati ad operare scelte funzionali al perseguimento degli obiettivi del Programma Regionale misurabilità dei criteri adottati univocità dei criteri prescelti modalità di misurazione dei criteri accompagnare il bando da uno lo schema procedurale, da un elenco o della documentazione da produrre e dei dati da fornire (tenendo ben presente p la loro effettiva utilità ai fini della selezione)
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