CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO VERBALE DI SOTTOSCRIZIONE

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1 PROT. N. 2133/P6 DEL 27/02/2015 CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO VERBALE DI SOTTOSCRIZIONE Il giorno ventisette del mese di Febbraio dell anno 2015 alle ore nel locale della Presidenza viene sottoscritta la presente ipotesi di accordo, finalizzata alla stipula del Contratto Collettivo Integrativo dell I.I.S.S. Jacopo del Duca-Diego Bianca Amato di Cefalù. La presente Ipotesi sarà inviata ai Revisori dei conti, corredata della Relazione tecnico-finanziaria e della Relazione illustrativa previste per legge, entro i cinque giorni successivi, al fine di acquisire il previsto parere. Sono presenti per la stipula del contratto d istituto: a) per la parte pubblica Dirigente Scolastico Giuseppina Battaglia f.to Giuseppina Battaglia b) per la RSU d Istituto Maria Domenica Muffoletto f.to Maria Domenica Muffoletto Gioacchino Cannizzaro f.to Gioacchino Cannizzaro Domenico Biondo f.to Domenico Biondo Carlo Arcidiacono f.to Carlo Arcidiacono Rosario Dispensa f.to Rosario Dispensa SINDACATI SCUOLA TERRITORIALI FLC/CGIL..... CISL/SCUOLA..... UIL/SCUOLA... SNALS/CONFSAL..... GILDA/UNAMS... 1

2 LE PARTI VISTO il CCNL sottoscritto il 29/11/2007; VISTO il Piano dell Offerta Formativa approvato dal Collegio dei Docenti; VISTA la delibera del Collegio dei Docenti relativa al piano delle attività; VISTA la delibera relativa all individuazione delle funzioni strumentali; VISTA la delibera di approvazione del POF da parte del Consiglio d Istituto integrata dalle attività di cui alla lettera K comma 2 dell art. 88 del CCNL; VISTE le risorse della scuola disponibili per l a. s. 2014/2015 sui capitoli di competenza (Fondo di Istituto-Finanziamento Autonomia) ivi compresi i residui del precedente esercizio e i finanziamenti provenienti da altri Enti; VISTO il Piano di organizzazione e funzionamento dei servizi generali ed amministrativi proposto dalla DSGA; VISTO l'organico di fatto del personale docente ed ATA per l'a.s. 2014/2015 determinato dall Ambito Territoriale per la Provincia di Palermo; STIPULANO QUANTO SEGUE: DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Campo di applicazione, decorrenza e durata 1. Il presente contratto si applica a tutto il personale docente ed ATA dell istituzione scolastica, con contratto di lavoro a tempo determinato ed indeterminato. 2. Il presente contratto, una volta stipulato, dispiega i suoi effetti per l anno scolastico 2014/ Il presente contratto, qualora non sia disdetto formalmente da nessuna delle parti che lo hanno sottoscritto, si intende tacitamente rinnovato per il successivo anno scolastico. 4. Il presente contratto può esser modificato in qualunque momento o a seguito di adeguamento a norme di legge o per accordo tra le parti. Art. 2 Interpretazione autentica 1. Qualora insorgano controversie sull'interpretazione del presente contratto, le parti si incontrano entro i dieci giorni successivi alla richiesta di cui al comma seguente, per definire consensualmente l interpretazione della clausola controversa. 2. Al fine di iniziare la procedura di interpretazione autentica, la parte interessata inoltra richiesta 2

3 scritta all'altra parte, con l'indicazione della materia e degli elementi che rendono necessaria l'interpretazione; la procedura si deve concludere entro trenta giorni. 3. Nel caso in cui si raggiunga un accordo, questo sostituisce la clausola controversa sin dall'inizio della vigenza contrattuale. RELAZIONI SINDACALI Art. 3 Obiettivi e strumenti 1. Il sistema delle relazioni sindacali d istituto, nel rispetto dei distinti ruoli, persegue l'obiettivo di contemperare l'interesse professionale dei lavoratori con l'esigenza di migliorare l'efficacia e l'efficienza del servizio. 2. Le relazioni sindacali sono improntate alla correttezza e alla trasparenza dei comportamenti delle parti negoziali. 3. Il sistema delle relazioni sindacali si articola nei seguenti istituti: a. Contrattazione integrativa b. Informazione preventiva c. Informazione successiva d. Interpretazione autentica, come da art In tutti i momenti delle relazioni sindacali, le parti possono usufruire dell'assistenza di esperti di loro fiducia, anche esterni all istituzione scolastica, senza oneri per la scuola. Art. 4 Rapporti tra RSU e Dirigente Scolastico 1. Fermo quanto previsto dalle norme di legge in materia di sicurezza sul lavoro, la RSU designa al suo interno il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e ne comunica il nominativo al Dirigente Scolastico; il rappresentante rimane in carica fino a diversa comunicazione della RSU. 2. Entro quindici giorni dall'inizio di ogni anno scolastico, la RSU comunica al Dirigente Scolastico le modalità di esercizio delle prerogative e delle libertà sindacali di cui è titolare. 3. Il Dirigente Scolastico indice le riunioni per lo svolgimento della contrattazione o dell informazione invitando i componenti della parte sindacale a parteciparvi, di norma con almeno cinque giorni di anticipo mettendo a disposizione della R.S.U. la visione degli atti inerenti. La parte sindacale ha facoltà di avanzare richiesta di incontro con il Dirigente Scolastico e la stessa deve essere soddisfatta entro cinque giorni, salvo elementi ostativi che rendano impossibile il rispetto di tale termine. 4. Ogni richiesta di incontro deve essere effettuata in forma scritta e deve esplicitare l oggetto della stessa. Art. 5 Oggetto della contrattazione integrativa 1. Sono oggetto di contrattazione integrativa d istituto le materie previste dall articolo 6, comma 2 lettere h, i, l, m, n, o e dell articolo 33 del CCNL 2006/ Le clausole eventualmente in contrasto con norme di legge sono nulle, non applicabili e sono sostituite di diritto ai sensi degli articoli 1339 e 1419, secondo comma, del codice civile. 3. La contrattazione integrativa di istituto si basa su quanto stabilito dalle norme contrattuali di 3

4 livello superiore in quanto compatibili con le disposizioni di legge; non può in ogni caso prevedere impegni di spesa superiori ai fondi a disposizione della scuola. Le previsioni contrattuali discordanti non sono valide e danno luogo all applicazione della clausola di salvaguardia di cui all articolo 48, comma 3 del d.lgs. 165/2001. Art. 6 Informazione preventiva 1. Sono oggetto di informazione preventiva: a. proposte di formazione delle classi e di determinazione degli organici della scuola; b. piano delle risorse complessive per il salario accessorio, ivi comprese quelle di fonte non contrattuale; c. criteri di attuazione dei progetti nazionali, europei e territoriali; d. criteri per la fruizione dei permessi per l aggiornamento; e. utilizzazione dei servizi sociali; f. criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma stipulati dalla singola istituzione scolastica o dall'amministrazione scolastica periferica con altri enti e istituzioni; g. tutte le materie oggetto di contrattazione. 2. Il Dirigente Scolastico fornisce l'informazione preventiva nel corso di appositi incontri, mettendo a disposizione anche la documentazione; l eventuale rilascio delle copie avverrà su richiesta della parte sindacale. Art. 7 Informazione successiva 1. Sono materie di informazione successiva: a. nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo di istituto; b. verifica dell attuazione della contrattazione collettiva integrativa d istituto sull utilizzo delle risorse. 2. Il Dirigente Scolastico fornisce l'informazione successiva nel corso di appositi incontri, mettendo a disposizione anche la documentazione; l eventuale rilascio delle copie avverrà su richiesta della parte sindacale. CRITERI E MODALITÀ DI APPLICAZIONE DEI DIRITTI SINDACALI, NONCHÉ DEI CONTINGENTI DI PERSONALE PREVISTI DALL ACCORDO SULL ATTUAZIONE DELLA LEGGE 146/90, COSI COME MODIFICATA E INTEGRATA DALLA LEGGE N. 83/2000 4

5 Art. 8 - Attività Sindacale La RSU e i rappresentanti delle OO.SS. rappresentative dispongono di un proprio Albo sindacale, situato nell Istituto, di cui sono responsabili; ogni documento affisso all albo deve riguardare materie contrattuali o del lavoro e va siglato da chi lo affigge, che ne assume la responsabilità legale. La RSU e i terminali associativi delle OO.SS. rappresentative possono utilizzare a richiesta, per la propria attività sindacale, un locale situato nell Istituto, le attrezzature e i servizi della rete informatica. Il Dirigente Scolastico trasmette alla RSU e ai terminali associativi delle OO.SS. rappresentative le notizie di natura sindacale provenienti dall esterno. Art.- 9 Assemblea in orario di lavoro Qualora non si dia luogo all interruzione delle lezioni e l assemblea riguardi tutto il personale ATA, va in ogni caso assicurata la sorveglianza dell ingresso e il funzionamento del centralino telefonico, per cui n. 2 unità di personale ausiliario nei plessi tecnico e artistico, n. 2 unità di personale amministrativo nel plesso tecnico, n. 1 unità di personale ausiliario nel plesso di Campofelice saranno addette ai servizi essenziali. La scelta del personale che deve assicurare i servizi minimi essenziali viene effettuata dal Dirigente Scolastico tenendo conto della disponibilità degli interessati e, se non sufficiente, del criterio della rotazione secondo l ordine alfabetico. Art. 10 Permessi retribuiti e non retribuiti 1. Spettano alla RSU permessi sindacali retribuiti in misura pari a 25 minuti e 30 secondi per ogni dipendente in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato; il calcolo del monte ore spettante viene effettuato, all inizio dell anno scolastico, dal Dirigente Scolastico, che lo comunica alla RSU medesima. 2. I permessi sono gestiti autonomamente dalla RSU, con obbligo di preventiva comunicazione al Dirigente Scolastico con almeno due giorni di anticipo. 3. Spettano inoltre alla RSU permessi sindacali, secondo la noma contrattuale vigente, per partecipare a trattative sindacali o convegni e congressi di natura sindacale o altre attività sindacali previste dalle segreterie provinciali; la comunicazione per la fruizione del diritto va inoltrata, di norma, almeno il giorno prima dall organizzazione sindacale al Dirigente Scolastico. MODALITÀ DI UTILIZZAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE ED ATA IN RAPPORTO AL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA E AL PIANO DELLE ATTIVITÀ E MODALITÀ DI UTILIZZAZIONE DEL PERSONALE ATA IN RELAZIONE AL RELATIVO PIANO DELLE ATTIVITÀ FORMULATO DAL DSGA, SENTITO IL PERSONALE MEDESIMO. 5

6 Art Accesso agli incarichi Ogni docente e ATA costituisce una risorsa fondamentale da valorizzare e in quanto lavoratore ha identico diritto d accesso alle risorse d istituto. A salvaguardia delle specifiche professionalità vengono assegnate prioritariamente al personale docente ed ATA mansioni, incarichi ed attività che rientrano nelle loro rispettive competenze. Art Modalità per l assegnazione degli incarichi Acquisita la delibera del piano delle attività e del POF, il Dirigente Scolastico provvede con apposita comunicazione formale, ad acquisire le disponibilità professionali, fissando un termine entro il quale i docenti e gli ATA devono manifestare l interesse all attribuzione di tali attività. Ove il numero degli addetti, occorrente per ogni attività, sia superiore rispetto alle disponibilità manifestate dai Docenti e ATA, il Dirigente Scolastico utilizza i criteri previsti nell art. 16 e 16 bis per i docenti e nell art. 32 per gli ATA. Per le attività che si attiveranno nell Istituto con risorse anche differenti da quelle previste nelle tabelle allegate, l assegnazione degli incarichi sarà effettuata con i criteri nell art. 16 e 16 bis per i docenti e nell art. 31 per gli ATA. Art Assegnazione degli incarichi Il Dirigente Scolastico affida l incarico con lettera in cui viene indicato il tipo di attività, i compiti, il compenso orario da assegnare, secondo il tipo di attività. Art Diritto all aggiornamento e alla formazione I docenti e il personale ATA per le finalità indicate nel POF utilizzano le iniziative di formazione previste nel POF e attivate dall amministrazione o da enti e associazioni accreditate. I docenti possono utilizzare i cinque giorni di assenza dal servizio. Come previsto dal contratto, la percentuale giornaliera non deve essere superiore al 5% dei docenti in servizio, con sostituzione ai sensi della normativa sulle supplenze brevi. In presenza di più richieste del personale docente e ATA il Dirigente Scolastico si atterrà ai seguenti criteri: data di presentazione della domanda, completamento di corsi già attivati, rotazione. Il personale ATA, qualora partecipi a iniziative di formazione fuori orario di servizio ha diritto al riposo compensativo. In orario di servizio la partecipazione è consentita in un contingente massimo di tre unità per profilo, fatti salvi i corsi obbligatori effettuati dall amministrazione. Art Orario di servizio ordinario DOCENTI L attività di insegnamento settimanale si svolge in non meno di cinque giorni. L orario di ogni docente è formulato tenendo conto dell utilizzazione senza pause. La richiesta di un giorno libero specifico potrà essere considerata ma non garantita, essendo 6

7 prioritarie le esigenze didattiche fatte salve particolari esigenze personali, qualora vengano autorizzate dal Dirigente Scolastico. ATA Ai sensi dell art. 52 comma 3 del CCNL l orario di lavoro massimo giornaliero è di nove ore. Se la prestazione di lavoro giornaliera eccede le sei ore continuative il personale usufruisce a richiesta di una pausa di almeno 30 minuti al fine del recupero delle energie psicofisiche e dell eventuale consumazione del pasto. Tale pausa deve essere comunque prevista se l orario continuativo di lavoro giornaliero è superiore alle 7 ore e 12 minuti. L orario di lavoro si svolge di norma in 36 ore settimanali su 6 giorni. Art Criteri per l individuazione del personale docente da utilizzare in incarichi per attività o progetti extracurriculari retribuiti con il F.I.S. o altri Fondi Il Dirigente Scolastico individua il personale da utilizzare in incarichi per attività o progetti extracurriculari retribuiti con il F.I.S. o altri Fondi secondo i seguenti criteri nell ordine: - dichiarata disponibilità; - competenze specifiche in relazione agli incarichi da svolgere, collegati a titoli documentati o autocertificati e in subordine, ove possibile, alla materia d insegnamento; - anzianità di servizio riconosciuta ai fini della carriera. Art. 16 bis - Criteri per l individuazione del personale docente da utilizzare in Corsi di recupero - dichiarata disponibilità; - docente non della classe; - nel caso di corsi per classi parallele, docente della classe con minor numero di alunni; - anzianità di servizio riconosciuta ai fini della carriera. Gli incarichi di cui all articolo 16 e 16 bis sono cumulabili per un massimo di 4. Dal numero di incarichi conferibili sono esclusi quelli al di sotto di 10 ore. Qualora risultino attività non richieste dal personale, queste possono essere assegnate anche a coloro che hanno raggiunto il limite previsto in questo articolo. L accesso alle attività è compensato in modo orario. Tale compenso deve essere indicato nella relativa lettera d incarico a firma del Dirigente Scolastico. Tali attività saranno retribuite solo previa relazione scritta sulle attività svolte che dovranno essere documentate mediante sottoscrizione su apposito registro depositato nell Ufficio di Presidenza dei tre plessi; se trattasi di attività di lezioni frontali, previa raccolta delle firme di presenza quotidiane degli alunni frequentanti e successiva verifica dell amministrazione. PRESTAZIONI AGGIUNTIVE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA Art. 17 Ore aggiuntive personale docente 1. Ogni docente può rendersi disponibile per massimo sei ore settimanali, fino al raggiungimento delle 24 ore di insegnamento, per l effettuazione di ore eccedenti l orario d obbligo e per permettere la sostituzione dei colleghi assenti. 2. Nell attribuzione delle ore eccedenti si terrà conto dei seguenti criteri: 7

8 - dichiarata disponibilità; - docente della stessa disciplina o disciplina affine; - rotazione. 3. La disponibilità va indicata nel quadro orario settimanale. Art. 17 bis Attribuzione di ore residue al personale docente Nell attribuzione delle ore residue si terrà conto dei seguenti criteri: - dichiarata disponibilità; - anzianità di servizio e titoli generali secondo la tabella di valutazione dei titoli ai fini della mobilità professionale (O.M. 32/2014 e CCNI sulla mobilità sottoscritto il 26/02/2014); - maggiore anzianità anagrafica a parità di punteggio. Art. 18 Permessi brevi e banca delle ore personale docente 1. I permessi brevi sono regolati dall articolo 16 del CCNL in vigore. 2. Ad integrazione del comma precedente è introdotto un conto personale (banca ore) in ore che il docente può alimentare con ore aggiuntive per le quali rinuncia a chiedere la retribuzione. Queste ore diventano crediti da utilizzare con gli stessi criteri dei permessi brevi. Esse non si cumulano con il monte ore previsto per i permessi orari a cui ciascuno ha diritto. Art. 19 Collaborazione plurime del personale docente 1. Il Dirigente Scolastico può avvalersi della collaborazione di docenti di altre scuole che a ciò si siano dichiarati disponibili secondo quanto previsto dall art. 35 del vigente CCNL. 2. I relativi compensi sono a carico del F.I.S. dell istituzione scolastica che conferisce l incarico. Art. 20 Prestazioni aggiuntive (lavoro straordinario ed intensificazione) e collaborazioni plurime del personale ATA 1. In caso di necessità o di esigenze impreviste e non programmabili, il Dirigente Scolastico può disporre l effettuazione di prestazioni aggiuntive del personale ATA, anche oltre l orario d obbligo. 2. Nell individuazione dell unità di personale il Dirigente Scolastico, sentito il DSGA, tiene conto, in ordine di priorità, dei seguenti criteri: a. specifica professionalità, nel caso sia richiesta b. disponibilità espressa dal personale c. anzianità di servizio in riferimento al profilo professionale di appartenenza. 3. Il Dirigente Scolastico può disporre, inoltre, l effettuazione di prestazioni aggiuntive, costituenti intensificazione della normale attività lavorativa, in caso di assenza di una o più unità di personale o per lo svolgimento di attività particolarmente impegnative e complesse non rientranti nelle mansioni ordinarie. 4. Le prestazioni aggiuntive devono essere oggetto di formale incarico. 5. Per realizzare specifiche attività che richiedono particolari competenze professionali non presenti nella scuola, il Dirigente Scolastico - sentito il DSGA - può assegnare incarichi a personale ATA di altra istituzione scolastica, avvalendosi dell istituto delle collaborazioni 8

9 plurime, a norma dell articolo 57 del CCNL. TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO Art. 21 Risorse 1. Le risorse disponibili per l'attribuzione del salario accessorio sono costituite da: a. stanziamenti previsti per l attivazione delle funzioni strumentali all offerta formativa b. stanziamenti previsti per l attivazione degli incarichi specifici del personale ATA c. stanziamenti del Fondo dell'istituzione scolastica annualmente stabiliti dal MIUR d. stanziamenti previsti per il pagamento delle ore eccedenti in sostituzione di colleghi assenti e. eventuali residui del Fondo non utilizzati negli anni scolastici precedenti f. stanziamenti previsti per la pratica sportiva ( non ancora assegnati). 2. Il totale delle risorse finanziarie disponibili del Fondo dell Istituzione Scolastica annualmente stabilito dal MIUR per il presente contratto ammonta ad ,30 (lordo dipendente), compresa l indennità di direzione del D.S.G.A. che ammonta a 4.290,00. Ne risulta un totale di ,30 (lordo dipendente). Art. 22 Attività finalizzate 1. I fondi finalizzati a specifiche attività, a seguito di apposito finanziamento, qualsiasi sia la loro provenienza, possono essere impegnati solo per tali attività, a meno che non sia esplicitamente previsto che eventuali risparmi possano essere utilizzati per altri fini. 2. Per il presente anno scolastico tali fondi sono pari a: a. Funzioni strumentali al POF 4.564,20 (lordo dipendente) b. Incarichi specifici del personale ATA 4.180,63 (lordo dipendente) c. Ore eccedenti in sostituzione di colleghi assenti 3.457,51 (lordo dipendente) d. Pratica sportiva non ancora assegnati e. Residui del fondo anni precedenti 349,00 (lordo dipendente) f. Residui Funzioni strumentali al POF a. p. 233,26 (lordo dipendente). Art Attività da incentivare per i Docenti Le attività da incentivare con le risorse indicate nell'allegato n. 1 sono elencate nell allegato n. 2. UTILIZZAZIONE DEL F.I.S. Art. 24 Finalizzazione delle risorse del F.I.S. 1. Coerentemente con le previsioni di legge, le risorse del F.I.S. devono essere finalizzate a retribuire funzioni ed attività che incrementino la produttività e l efficienza dell istituzione scolastica, riconoscendo l impegno individuale e i risultati conseguiti. Art. 25 Criteri per la suddivisione del Fondo dell istituzione scolastica 9

10 1. Le risorse del fondo dell istituzione scolastica sono suddivise tra le componenti professionali presenti nell istituzione scolastica sulla base delle esigenze organizzative e didattiche che derivano dalle attività curricolari ed extracurricolari, finalizzate al potenziamento e all arricchimento dell offerta formativa e previste dal POF, nonché dal Piano annuale delle attività del personale docente, dal Piano annuale di attività del personale ATA redatto dal DSGA. A tal fine sono assegnati per le attività del personale docente ,20 e per le attività del personale ATA ,10 (importi lordo dipendente). 2. È istituito un fondo di riserva, pari ad 330,20 per il personale docente e 121,10 per il personale ATA per far fronte a eventuali esigenze straordinarie e imprevedibili. 3. Il fondo di riserva, se non utilizzato, confluisce nella dotazione finanziaria dell anno successivo. Art. 26 Stanziamenti 1. Al fine di perseguire le finalità di cui all articolo 16, sulla base della delibera del Consiglio d istituto, di cui all art. 88 del CCNL e del Piano Annuale, il fondo d istituto destinato al personale docente è ripartito, come segue, tra le aree di attività di seguito specificate: a. supporto al Dirigente Scolastico, al modello organizzativo e alla didattica (collaboratori del dirigente, nucleo di autovalutazione, coordinatori di classe, coordinatori di dipartimento, gruppi di lavoro e di progetto, responsabile integrazione disabili, ecc.): ,00 (lordo dipendente). 2. Allo stesso fine di cui al comma 1 vengono definite le aree di attività riferite al personale ATA, a ciascuna delle quali vengono assegnate le risorse specificate: a. Intensificazione del carico di lavoro nei diversi profili in orario di servizio 5.275,00 b. assegnazione di incarichi a supporto dell amministrazione o della didattica da prestare oltre l'orario d'obbligo ,00. Art Funzioni Strumentali (art. 33 comma 2 del CCNL) Ai Docenti individuati dal collegio dei docenti, in numero di 6, per lo svolgimento delle funzioni strumentali è attribuito un compenso di 4.797,46 (lordo dipendente ) così ripartito: 799,57 per ogni docente. Art Compensi per i docenti di cui il Dirigente Scolastico si avvale nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative ed amministrative (art.34 e Art. 88 del CCNL) Il compenso per i due collaboratori del D.S. è il seguente: 3.325,00 (lordo dipendente) per ogni unità. I collaboratori individuati non cumulano il compenso sopra indicato con quello previsto per la funzione strumentale (art. 88 c. 2 lett. f CCNL 07/09). Art Conferimento degli incarichi 1. Il Dirigente Scolastico conferisce individualmente e in forma scritta gli incarichi relativi allo svolgimento di attività aggiuntive retribuite con il salario accessorio. 10

11 2. Nell atto di conferimento dell incarico sono indicati, oltre ai compiti e agli obiettivi assegnati, anche il compenso spettante e i termini del pagamento. 3. Il pagamento dei compensi sarà successivo alla verifica dell effettivo svolgimento dei compiti assegnati e alla valutazione dei risultati conseguiti. PERSONALE ATA Art Formazione dei settori di lavoro e assegnazione degli addetti La formazione dei settori di lavoro è effettuata per ogni profilo professionale con i seguenti criteri: AA: tiene conto del numero degli addetti, della complessità della gestione amministrativa e tiene conto inoltre che ogni settore formato abbia il medesimo carico di lavoro. AT: tiene conto dei laboratori esistenti, raggruppati per aree, come da organico approvato. CS: tiene conto del numero degli addetti, delle aule, laboratori, uffici e spazi comuni e tiene conto inoltre che ogni settore formato debba essere omogeneo come carico di lavoro. L assegnazione ai settori è effettuata per ogni profilo professionale nel seguente modo: AA 1) Disponibilità. 2) Esperienze pregresse nel settore. 3) Anzianità di servizio. AT 1) Aree di laboratorio di appartenenza. 2) Esperienze pregresse nel laboratorio. 3) Anzianità di sevizio. CS 1) Disponibilità dell interessato. 2) Anzianità di servizio. 3) Rotazione per i servizi nella fascia pomeridiana e serale. Art Valorizzazione professionale e incarichi specifici (art. 50 e 47 del CCNL) I compiti di maggiore complessità dei titolari dell art.50, prima e seconda posizione economica, e per lo svolgimento degli incarichi specifici di cui all art. 47 del CCNL sono effettuati per i diversi profili come di seguito indicato: AA e AT titolari della seconda e prima posizione economica 1) Richiesta dell interessato 2) Il titolare della seconda posizione precede nella scelta 3) Posizione nella graduatoria CS titolari della prima posizione economica 1) Richiesta dell interessato 2) Posizione nella graduatoria AA-AT-CS art. 47 CCNL 1) Richiesta dell interessato 2) Titoli specifici attinenti l incarico come indicato nella richiesta dell amministrazione 3) Rotazione a parità di quanto indicato nel punto 2 4) Anzianità di servizio. 11

12 Gli incarichi da assegnare sono quelli previsti nell allegato n. 3. Art Attività aggiuntive (accesso e retribuzione) a) In quanto autorizzate, le prestazioni eccedenti l orario di servizio sono retribuite. Se il dipendente, per esigenze di servizio e previe disposizioni impartite, presta attività oltre l orario ordinario giornaliero, può richiedere, in luogo della retribuzione, il recupero di tali ore anche in forma di corrispondenti ore e/o giorni di riposo compensativo, compatibilmente con le esigenze organizzative dell istituzione scolastica. Le giornate di riposo a tale titolo maturate potranno essere cumulate e usufruite nei periodi di sospensione delle attività didattiche, sempre con prioritario riguardo alla funzionalità e alla operatività dell istituzione scolastica. b) L accesso alle attività aggiuntive intensive ed estensive (ovverosia oltre l orario di servizio) indicate nel prospetto di cui all allegato n. 3 da compensare con il F.I.S. è consentito per un massimo di 4 attività. Dal numero di incarichi conferibili sono esclusi quelli al di sotto di 10 ore. Per l individuazione del personale saranno seguiti i seguenti criteri: 1) Richiesta dell interessato; 2) Competenze certificate o autocertificate per svolgere l attività come da indicazione formale dell amministrazione; 3) A parità di condizioni prevale l anzianità di servizio. c) Le attività aggiuntive intensive, previste nel prospetto di cui al punto b, sono retribuite, previa presentazione di una relazione finale sul lavoro svolto e a seguito della verifica da parte del DSGA e del Dirigente Scolastico. Quelle estensive sono autorizzate dal DSGA e dal D.S.. Il recupero delle attività estensive non retribuite avviene non oltre 3 mesi dall inizio dell a. s. successivo per il personale a tempo indeterminato, entro il periodo della nomina per il personale a tempo determinato ed entro il 31 agosto per i pensionandi. d) A salvaguardia delle specifiche professionalità ai sensi dell art.12 vengono assegnate al personale mansioni, incarichi ed attività che rientrano nelle loro rispettive competenze. e) Tutte le attività possono esser revocate dal Dirigente Scolastico con provvedimento formale e motivato. Le attività di intensificazione devono essere sempre formalmente richieste ed autorizzate dal DSGA e dal Dirigente Scolastico indicando la data della prestazione. Tutte le attività estensive devono essere registrate su apposito registro a cura del DSGA con l indicazione del giorno, dell ora e vidimate dal medesimo. Le attività revocate potranno essere nuovamente assegnate facendo riferimento al punto c). Art Incarichi specifici 1. Su proposta del DSGA, il Dirigente Scolastico stabilisce il numero e la natura degli incarichi specifici di cui all art. 47, comma 1, lettera b) del CCNL da attivare nella istituzione scolastica. 2. Il Dirigente Scolastico conferisce tali incarichi sulla base dei seguenti criteri, in ordine di priorità: - disponibilità degli interessati - comprovata professionalità specifica - anzianità di servizio 3. Gli incarichi da assegnare sono quelli previsti nell'allegato n. 4. Le risorse disponibili per 12

13 compensare gli incarichi specifici sono destinate a corrispondere un compenso base, così fissato: - 500,00 per n. 1 unità di personale tecnico - 300,00 per n. 1 unità di personale tecnico - 680,63 per n. 1 unità di personale amministrativo - 500,00 per n. 2 unità di personale amministrativo - 300,00 per n. 1 unità di personale amministrativo - 500,00 per n. 1 unità di collaboratore scolastico - 400,00 per n. 1 unità di collaboratore scolastico - 250,00 per n. 1 unità di collaboratore scolastico - 125,00 per n. 2 unità di collaboratori scolastici Art Permessi, recuperi, ferie I permessi sono richiesti in forma scritta con un congruo anticipo ed autorizzati dal Dirigente Scolastico, su indicazione del DSGA. Il recupero delle ore di servizio non rese dovute a permessi brevi è effettuato entro i due mesi successivi a quello di fruizione del permesso, i ritardi entro l ultimo giorno del mese successivo, secondo le indicazioni fornite dall amministrazione, utilizzando anche i tempi di apertura pomeridiana dell istituto. Le ore di servizio, se richieste dall Amministrazione e non recuperate nei tempi previsti dal CCNL, saranno comunicate alla competente DSVT per la trattenuta sulla retribuzione. L allontanamento dall Istituto va registrato e autorizzato dal DSGA. Le ferie sono richieste per iscritto entro il 15 maggio dell anno di riferimento e saranno autorizzate dal Dirigente Scolastico su indicazione del DSGA, compatibilmente con le esigenze di servizio. Qualora siano presentate più richieste tali da non garantire il regolare servizio, si procederà al criterio della turnazione. Il piano delle ferie è portato a conoscenza di tutto il personale entro il mese di giugno dell a. s. di riferimento. Art. 35 Sospensione delle attività didattiche e chiusura dell Istituto nei prefestivi Nei periodi di sospensione dell attività didattica, previa delibera del C.I. di chiusura dell Istituto, è consentita al personale ATA la non presenza in servizio utilizzando le ferie o le ore estensive maturate o con rientri da fare di almeno 3 ore di servizio aggiuntivo. ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Art Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) Il RLS è designato dalla RSU al suo interno o tra il personale dell Istituto che sia disponibile e possieda le necessarie competenze. Al RLS è garantito il diritto all informazione per quanto riguarda tutti gli atti che afferiscono al sistema di prevenzione e di protezione dell istituto. Al RLS viene assicurato il diritto alla formazione attraverso l opportunità di frequentare un corso di aggiornamento specifico. Il RLS può accedere liberamente ai locali dell Istituto per verificare le condizioni di sicurezza 13

14 degli ambienti di lavoro e presentare osservazioni e proposte in merito. Il RLS gode dei diritti sindacali e della facoltà di usufruire dei permessi retribuiti, secondo quanto stabilito nel CCNL all art.73 e dalle norme successive alle quali si rimanda. Art Il Responsabile del sistema di Prevenzione e Protezione (RSPP) IL RSPP è designato dal Dirigente Scolastico tra il personale docente a condizione che assicuri le necessarie competenze tecniche indispensabili all assunzione della funzione ovvero all esterno, in caso non vi sia tale possibilità o non sussista il requisito del rapporto di fiducia professionale. Art Le Figure sensibili Per ogni sede dell Istituzione scolastica sono individuate le seguenti figure: - addetto al primo soccorso; - addetto al primo soccorso sulla fiamma. Le suddette figure sono individuate tra il personale fornito delle competenze necessarie e saranno appositamente formate attraverso specifico corso. Alle figure di plesso competono tutte le funzioni previste dalle norme di sicurezza, che competono sotto il coordinamento del RSPP. Art. 39 Clausola di salvaguardia finanziaria 1. Qualora, sulla base delle clausole contrattuali, si verifichi uno sforamento del fabbisogno rispetto alla disponibilità finanziaria accertata, il Dirigente Scolastico utilizza il fondo di riserva di cui all art. 24, comma In caso di esaurimento del fondo di riserva, il Dirigente Scolastico ai sensi dell art. 48, comma 3, del D.lgs. 165/2001 può sospendere, parzialmente o totalmente, l esecuzione delle clausole contrattuali dalle quali derivino oneri di spesa. Art. 40 Natura premiale della retribuzione accessoria 1. Coerentemente con quanto previsto dalle vigenti norme di legge, nei progetti per i quali è previsto un compenso a carico del F.I.S. devono essere esplicitati preventivamente gli obiettivi attesi, la misura del loro raggiungimento e gli indicatori che saranno utilizzati per la verifica. 2. Il pagamento dei relativi compensi avverrà a consuntivo e previa verifica della corrispondenza sostanziale fra i risultati attesi e quelli effettivamente conseguiti. NORME FINALI Art Decorrenza e durata, allegati Il presente contratto, corredato dalle tabelle allegate, ha validità per l anno scolastico 2014/2015 con decorrenza dalla data di stipula e rimane valido fino a nuova contrattazione per la parte giuridica. Gli allegati sono: allegato n.1- Risorse F.I.S. allegato n.2 -Attività Docenti allegato n. 3- Piano ATA allegato n. 4 - Incarichi specifici personale ATA 14

15 Art. 42 Pubblicazione Entro cinque giorni dalla sottoscrizione, il Dirigente Scolastico, quale titolare delle relazioni sindacali, provvede a fare affiggere copia integrale conforme al presente Contratto Integrativo d'istituto - corredato di relazione tecnico-finanziaria e relazione illustrativa - nella bacheca sindacale ed a pubblicarlo nel sito web dell Istituto. Per la parte pubblica il Dirigente Scolastico f.to prof.ssa Giuseppina Battaglia Per le Rappresentanze Sindacali Unitarie f.to prof.ssa Maria Domenica Muffoletto f.to prof. Gioacchino Cannizzaro f.to sig. Domenico Biondo f.to prof. Carlo Arcidiacono f.to prof. Rosario Dispensa f.to sig. Renato Di Gangi Per le organizzazioni Sindacali Provinciali 15