L obbiettivo vuole essere quello di
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- Marilena Barbieri
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1 ADDETTI ANTINCENDIO CORSO BASE
2 OBIETTIVO L obbiettivo vuole essere quello di informare e formare, tutti coloro che per la prima volta devono conoscere le basi per la lotta antincendio nell emergenza. Imparando di conseguenza a comportarsi e salvaguardarsi, in situazioni non naturali. Per la propria incolumità, e quella altrui.
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4 IL TRIANGOLO DEL FUOCO
5 IL COMBURENTE E LA SOSTANZA CHE PERMETTE AL COMBUSTIBILE DI BRUCIARE. GENERALMENTE SI TRATTA DELL OSSIGENO CONTENUTO NELL ARIA.
6 L INNESCO E L ELEMENTO CHE, AL CONTATTO CON IL MATERIALE INFIAMMABILE, AVVIA LA REAZIONE DI COMBUSTIONE. ESSO PUO ESSERE COSTITUITO DA UNA QUALUNQUE SORGENTE DI CALORE
7 sostanza in grado di bruciare se a contatto sostanza in grado di bruciare se a contatto con ossigeno e nelle condizioni di temperatura adatte per essere accesa
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9 ESEMPI DI MATERIALE ATTRIBUITI ALLE QUATTRO CLASSI DI FUOCO SOLIDI INFIAMMABILI Carta Legna Stoffa Rifiuti Cere Cartoni Paglia Stracci unti Celluloide Materie plastiche LIQUIDI INFIAMMABILI Nafta Benzina Petrolio Alcool Olii pesanti Vernici Trementina GAS INFIAMMABILI Metano Cloro Gas illuminante Acetilene Propano Idrogeno Cloruro di metile METALLI COMBUSTIBILI Magnesio Potassio Fosforo Sodio Electron (Al- Mg) Carburi
10 L incendio e la prevenzione incendi 14 1/1 Prodotti della combustione PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE gas fiamma calore fumo Anidride carbonica luce irraggiamento cenere Ossido di carbonio convezione scorie Anidride solforosa conduzione fuliggine 10
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12 ESTINZIONE 1 SEPARAZIONE / ESAURIMENTO sottrarre all incendio materie combustibili che lo alimentano. COMBUSTIBILE
13 ESTINZIONE 2 SOFFOCAMENTO impedisce il contatto ossigeno + materiali incendiati. COMBURENTE
14 ESTINZIONE 3 RAFFREDDAMENTO abbassare la temperatura al di sotto di quella di accensione dei materiali INNESCO Fonte di calore
15 Vigili del Fuoco Comando Provinciale di Milano Estintori Gli estintori sono in molti casi i mezzi di primo intervento più impiegati per spegnere i principi di incendio. Vengono suddivisi in: estintori portatili estintori carrellati
16 ESTINTORI PORTATILI
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18 FOCOLARE TIPO PER FUOCHI CLASSE A Vista frontale Identica per tutti i focolari Vista laterale
19 FOCOLARE TIPO PER FUOCHI CLASSE B variabile da 560 a3000 mm H Variabile da 100 a 200 mm
20 Vigili del Fuoco Comando Provinciale di Milano I focolari tipo per fuochi di classe B sono realizzati in una serie di recipienti metallici cilindrici. Il numero rappresenta il volume di liquido contenuto di cui 1/3 acqua e 2/3 benzina. 89 B = 30 l acqua + 59 l benzina in contenitore di 190 cm; 144 B = 48 l acqua + 96 l benzina in contenitore di 240 cm.
21 ESTINTORE PORTATILE A POLVERE manichetta Leva di erogazione Leva di trasporto sigillo Gas propellente polvere tubo pescante
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23 POLVERE CARATTERISTICHE SVILUPPO DI CO 2 A 100º - SCORREVOLEZZA- NON ABRASIVA- NON CORROSIVA AZIONE ESTINGUENTE SOFFOCAMENTO: SEPARAZIONE COMBUSTIBILE/COMBURENTE RAFFREDDAMENTO : PRODOTTO DALLA FORMAZIONE DI CO 2 INDICAZIONI TUTTI GLI INCENDI - COMPRESE APPARECCHIATURE ELETTRICHE CONTROINDICAZIONI IN PRESENZA DI ACIDI, E/O CIANURI, CON IL CO 2 SI FORMA
24 ESTINTORE A POLVERE Carica con propellente SEPARATA
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26 ESTINTORE PORTATILE A CO2 Leva di erogazione Sigillo Cono diffusore Leva di trasporto CO 2 allo stato liquido
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28 ANIDRIDE CARBONICA (CO 2 ) AGISCE PER SOTTRAZIONE DI CALORE. OTTIMO PER IMPIANTI A SATURAZIONE. CARATTERISTICHE NON TOSSICA, NON CORROSIVA, NON LASCIA RESIDUI, ELEVATO CALORE DI VAPORIZZAZIONE, NON DANNEGGIA I MATERIALI CON IL QUALE VIENE A CONTATTO. AZIONE ESTINGUENTE RAFFREDDAMENTO: DATO DALLA RAPIDA EVAPORAZIONE. (1/3 IN PESO DELLA SOSTANZA SOLIDIFICA DURANTE L EVAPORAZIONE CHE DI SEGUITO SUBLIMANDO ASSORBE NOTEVOLE ENERGIA) SOFFOCAMENTO:PER SPOSTAMENTO DELL OSSIGENO
29 ESTINTORI CARRELLATI Estintore carrellato polvere Estintore carrellato CO 2 Estintore carrellato schiuma Estintore carrellato twin agents
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31 MEZZI DI ESTINZIONE PORTATILI
32 Controlli e manutenzioni Verifica semestrale L avvenuto controllo è riportato sull apposito tagliando/cartellino in dotazione all estintore. Polvere Sostituzione polvere ogni 3 anni Collaudo contenitore ogni 6 anni Anidride Carbonica Sostituzione CO2 ogni 5 anni Collaudo bombole ogni 10 anni
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34 SEGNALETICA DI SICUREZZA Dl.g.s. 493/96 Estintore carrellato CARTELLI PER ATTREZZATURE ANTINCENDIO: forma quadrata o rettangolare Pittogramma bianco su fondo rosso Idrante attacco VVF Stop di emergenza estintore lancia antincendio allarme antincendio
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36 USO ESTINTORI 1 VENTO VENTO
37 USO ESTINTORI 2 NON INDIRIZZARE IL GETTO AL CENTRO DELLA VASCA SPAZZOLARE SULLA SPAZZOLARE SULLA SUPERFICE
38 USO ESTINTORI 3 VENTO 90
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40 ATTENZIONE!!! IL FOCOLAIO DELL INCENDIO NON VA MAI ABBANDONATO SE NON DOPO UN TEMPO TALE DA GARANTIRE LA IMPOSSIBILITÀ DEL RIACCENDERSI DELLE FIAMME!
41 L incendio e la prevenzione incendi Scelta del mezzo estinguente ESTINGUENTE CLASSE A B C D E SOLIDI LIQUIDI GAS METALLI LEGGERI ELETTR ACQUA SI NO NO NO NO POLVERE SI SI SI NO SI CO2 NO SI SI NO SI SCHIUMA SI SI NO NO NO POLVERI SPECIALI NO NO NO SI NO 41
42 L incendio e la prevenzione incendi 13 1/2 Prodotti della combustione COMBUSTIONE Ossigeno abbondante Ossigeno scarso Combustione completa Combustione incompleta Fumo chiaro Fumo scuro Anidride Carbonica Ossido di Carbonio 42
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44 Vigili del Fuoco Comando Provinciale di Milano RETI IDRICHE E IMPIANTI ANTINCENDIO
45 Vigili del Fuoco Comando Provinciale di Milano Rete idrica antincendio A protezione delle attività industriali o civili caratterizzate da un rilevante rischio viene di norma istallata una rete idrica antincendio collegata direttamente, o a mezzo di vasca di disgiunzione, all acquedotto cittadino. La presenza della vasca di disgiunzione è necessaria ogni qualvolta l acquedotto non garantisca continuità di erogazione e sufficiente pressione. In tal caso viene assicurata in termini di portata e pressione la capacità della riserva idrica e la pressione tramite il gruppo di pompaggio.
46 Vigili del Fuoco Comando Provinciale di Milano La rete idrica antincendi deve, a garanzia di affidabilità e funzionalità, rispettare i seguenti criteri progettuali: - Indipendenza della rete da altre utilizzazioni. - Dotazione di valvole di sezionamento. - Disponibilità di riserva idrica e di costanza di pressione. - Disposizione della rete ad anello. - Protezione della rete dall azione del gelo e della corrosione.
47 Vigili del Fuoco Comando Provinciale di Milano
48 Vigili del Fuoco Comando Provinciale di Milano Gli idranti sono distinti a seconda del diametro dell attacco: DN 45 e DN 70 Le prestazioni richieste sono le seguenti: DN 70: portata non inferiore a 300 l/min, pressione non inferiore a 3,5 bar. DN 45: portata non inferiore a 120 l/min, pressione non inferiore a 2 bar. Gli idranti DN 45 trovano generalmente collocazione all interno degli edifici, gli idranti DN 70 hanno una collocazione prevalentemente esterna. Gli idranti possono inoltre essere del tipo sottosuolo, a colonna, a muro (in apposita cassetta)
49 Segnalati Punti visibili A distanza di sicurezza dagli edifici Lungo il perimetro Distanza max. 60 m.
50 Segnalati Lungo le vie pubbliche Tombinati
51 Segnalati Punti visibili Lungo le vie d esodo e/o in prossimità degli accessi In numero sufficiente per proteggere l area interessata Dotati di manichette 20 m.
52 Vigili del Fuoco Comando Provinciale di Milano
53 IDRANTE A MURO CASSETTA ESTERNA
54 Protezione in caso di incendio? Idrante contro il fuoco ombrello contro l acqua
55 Verificare che la rete idrica sia sempre funzionante!! Avete dei dubbi sulla presenza d acqua?
56 LANCE E MANICHETTE Lance automatiche UNI 45 / 70
57 IDRANTI DIVISORI ATTACCO IMPIANTI Divisore UNI UNI 70 / 45 Idrante soprasuolo Attacco autopompa
58 STENDIMENTO MANICHETTE
59 PROCEDURE DA ADOTTARE IN CASO DI ALLARME
60 Cosa fare quando si scopre un incendio Dove esistono comportarsi secondo le procedure prestabilite. Dare immediatamente l allarme al 115. Se si tratta di un principio d incendio valutare se esiste la possibilità di estinguerlo immediatamente.
61 SCHEDA CENTRALINISTA Comune Via e numero civico Causa del sinistro 1 incendio di. 2 rilascio o dispersioni da ecc Numero di telefono dove essere reperiti per ulteriori informazioni Numero di eventuali feriti provvedimenti già predisposti
62 Intercettare le alimentazioni di gas, energia elettrica, apparecchi di ventilazione, ecc..
63 NON SUCCEDERA MAI
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T.d.P. Fabozzi Marco ASS 4 "Medio Friuli"
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