PROCEDURA DI GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE

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1 LICEO STATALE "GIACOMO ZANELLA" CLASSICO E LINGUISTICO Sistema di Gestione della Sicurezza Procedura_gestione_sostanze_pericolose rev1_ Pag. 1 di 54 fondato nel 1947 PROCEDURA DI GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE Allegato 6 al Piano_di_Emergenza_rev4_ Preparato da ANNA LISTA, RSPP Approvato da CHRISTINE ZANONI, Dirigente Scolastico Prot. n. 4453/A23.4 del 30/12/2011

2 LICEO STATALE "GIACOMO ZANELLA" CLASSICO E LINGUISTICO Sistema di Gestione della Sicurezza Procedura_gestione_sostanze_pericolose rev1_ Pag. 2 di 54 fondato nel 1947 Indice 1 Scopo e campo di applicazione p.3 2 Riferimenti p.3 3 Termini e Definizioni p.3 4 Modalità Procedurali p Sostanze pericolose e attività p Identificazione delle Sostanze pericolose e dei contenitori p Gestione delle Sostanze pericolose p Stoccaggio delle Sostanze pericolose p Schede di Sicurezza p Raccolta dei versamenti p Gestione delle sostanze pericolose da parte di terzi p Misure di Sicurezza p.6 5 Documentazione di Riferimento da p.6

3 LICEO STATALE "GIACOMO ZANELLA" CLASSICO E LINGUISTICO Sistema di Gestione della Sicurezza Procedura_gestione_sostanze_pericolose rev1_ Pag. 3 di 54 fondato nel Scopo e Campo di applicazione La presente procedura ha lo scopo di definire le modalità e le responsabilità per la manipolazione e la corretta gestione delle sostanze pericolose che vengono utilizzate presso il liceo G. Zanella di Schio. La procedura si applica a tutte le sostanze e preparati pericolosi presenti all interno dell istituto e mira ad individuare le misure concrete da adottare per prevenire danni per l ambiente e garantire la salute e la sicurezza delle persone che manipolano tali sostanze. 2 Riferimenti UNI EN ISO 14001: e Termini e Definizioni Sostanze pericolose: elementi chimici e loro composti che presentano almeno una delle categorie di pericolo riportate nell allegato 1 Categorie di Pericolo. Pericolo: esprime la potenzialità di una determinata entità, intesa come un processo lavorativo, un attrezzatura o uno strumento di lavoro, un agente chimico, fisico, biologico, etc., di causare un danno al lavoratore. Rischio: esprime il prodotto della probabilità che un evento dannoso (a carico del lavoratore o dell Ambiente) possa verificarsi per l entità (severità) delle conseguenze dannose stesse. Danno: qualsiasi alterazione transitoria o permanente dell organismo umano o di sue funzioni. DPI: Per dispositivo di protezione individuale (DPI) si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi presenti nell'attività lavorativa, suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. 4 Modalità Procedurali 4.1 Sostanze pericolose e attività Presso il liceo G. Zanella vengono utilizzate sostanze pericolose nelle attività di: Pulizia degli ambienti e dei servizi igienici: disincrostanti a base di idrossido di sodio o di acidi, deodoranti (non pericolosi); Manutenzione (piccole quantità di vernici, smalti); Taglio dell erba (benzina, gasolio, olio lubrificante in piccole quantità); Attività didattiche nel laboratorio di chimica/fisica/scienze. 4.2 Identificazione delle Sostanze pericolose e dei contenitori Le sostanze ed i preparati pericolosi sono identificati dall etichetta predisposta dal produttore che riporta i simboli di pericolo, i rischi specifici derivanti dai pericoli dell uso della sostanza ed i consigli di prudenza (vedi allegati). Affinché sia sempre garantita l identificazione delle sostanze, tale etichetta non deve essere mai rimossa dai contenitori. Qualora, per esigenze operative, sia necessario travasare le sostanze o preparati pericolosi in altri contenitori, il personale dovrà scrivere in maniera chiara sul contenitore il nome della sostanza o preparato in esso contenuto per poter, in caso di necessità, consultare le indicazioni fornite dal produttore per quella sostanza. 3

4 LICEO STATALE "GIACOMO ZANELLA" CLASSICO E LINGUISTICO Sistema di Gestione della Sicurezza Procedura_gestione_sostanze_pericolose rev1_ Pag. 4 di 54 fondato nel Gestione delle sostanze Pericolose Soltanto il tecnico di laboratorio ed il personale della manutenzione e delle pulizie, per quanto compete all incarico assegnato e secondo le indicazioni già presenti nel DVR, sono autorizzati ad effettuare attività di manipolazione, gestione, stoccaggio e utilizzo di sostanze pericolose. Per ridurre il rischio di danni all ambiente ed alla salute dell uomo, per quanto possibile, le operazioni di travaso o altri tipi di manipolazione devono essere limitate. Le operazioni di travaso che non possono essere evitate, vengono svolte nei locali di stoccaggio, in aree pavimentate o in qualche altro modo isolate dal terreno per proteggerlo nel caso di eventuali versamenti incidentali. I contenitori devono essere di materiali compatibili con la sostanza contenuta, solidi; devono potersi chiudere bene. I contenitori devono sempre essere richiusi dopo l uso. È privilegiato l utilizzo di contenitori di piccole dimensioni per ridurre i danni nel caso di versamenti incidentali. I prodotti sono consumati completamente, eventualmente diluendo il prodotto con acqua (o solvente) per utilizzarlo totalmente, in modo da poterli smaltire come imballaggi, ovvero come rifiuti assimilati agli urbani. 4.4 Stoccaggio delle Sostanze pericolose Le sostanze ed i preparati pericolosi sono stoccati in appositi locali, tutti pavimentati per evitare contatto con il suolo, luoghi fuori dalla portata di tutte le persone non autorizzate al loro utilizzo e non devono essere stoccati né posizionati in luoghi di passaggio di mezzi o persone. I locali in cui sono stoccate le sostanze pericolose sono: PRODOTTI Prodotti manutenzione (benzina, gasolio) Prodotti pulizia Prodotti chimici per il laboratorio di chimica/fisica/scienze LUOGO DI STOCCAGGIO Magazzino/deposito dei prodotti per le pulizie PST22. Benzina e gasolio sono contenuti in un armadio. Il locale è chiuso e non accessibile ai non autorizzati. Magazzino/deposito dei prodotti per le pulizie PST22. Il locale è chiuso e pavimentato. Non vi sono rischi di contaminazione del suolo. Armadi presso i locali PST20, PST28, PT8, PT9, PP5, PP7 I locali sono pavimentati, gli armadi chiusi a chiave. Non vi sono rischi di contaminazione del suolo. Magazzino/deposito dei prodotti chimici PP23. Il locale è chiuso e pavimentato. Le sostanze acide o basiche sono conservate in un armadio ventilato, in comparti separati. Gli altri prodotti sono conservati in un apposito armadio. Non vi sono rischi di contaminazione del suolo. I fusti o contenitori delle sostanze o preparati pericolosi non devono essere stoccati all intemperie né direttamente su terreno non impermeabilizzato. I fusti o contenitori devono essere stoccati tenendo conto dell incompatibilità tra le varie sostanze evitando ad esempio di stoccare le sostanze a base acida vicino alle sostanze basiche e avendo cura di stoccare le sostanze infiammabili (ad es. benzina) in maniera separata da tutte le altre. Il tecnico di laboratorio la responsabilità di mantenere in ordine il laboratorio ed il magazzino di deposito delle sostanze chimiche. Il personale autorizzato (manutenzione e pulizie) ha la responsabilità di mantenere in ordine l area ed il magazzino di stoccaggio. 4

5 LICEO STATALE "GIACOMO ZANELLA" CLASSICO E LINGUISTICO Sistema di Gestione della Sicurezza Procedura_gestione_sostanze_pericolose rev1_ Pag. 5 di 54 fondato nel Schede di Sicurezza Per consentire di prendere le misure necessarie per la protezione dell'ambiente e per la salute dei lavoratori, il fabbricante, l'importatore o il distributore che immette sul mercato una sostanza pericolosa deve fornire gratuitamente una scheda informativa in materia di sicurezza in occasione o anteriormente alla prima fornitura; egli è tenuto inoltre a trasmettere, ove sia venuto a conoscenza di ogni nuova informazione al riguardo, una scheda aggiornata. Prima di acquistare una nuova sostanza pericolosa, il DSGA ha la responsabilità di richiedere l invio della scheda di sicurezza e di sollecitare periodicamente i fornitori all invio degli aggiornamenti delle schede di tutte le sostanze utilizzate, verificando le date di aggiornamento. il RSPP acquisisce tutte le schede dei prodotti per la pulizia e dei carburanti perché utilizzate in quantità maggiori, seppur molto piccole. Per alcuni prodotti quali ghiaccio spray, acquistate occasionalmente per eventuali botte o piccoli incidenti in palestra, in quanto presenti sempre in piccole quantità (< 30 litri) - per la conoscenza dei rischi sono sufficienti le informazioni contenute nell etichetta. Le schede di sicurezza sono archiviate presso i locali di deposito dei materiali per la pulizia, nei tre piani dell istituto, nel magazzino, nel laboratorio di chimica/fisica, nel deposito dei prodotti chimici e sono a disposizione degli addetti. 4.6 Raccolta dei versamenti Nel caso si verifichi un versamento di sostanza pericolosa, l intervento deve essere eseguito da DIR o dal personale delle pulizie. Il personale che interviene deve seguire le seguenti modalità : 1. Indossare i DPI idonei 2. Confinare l area e proibire l accesso, bloccando la fuoriuscita; 3. Se sono state coinvolte apparecchiature elettriche, togliere tensione 4. Assorbire il versamento con la sabbia che viene tenuta nei locali di stoccaggio evitando che il liquido versato raggiunga tombini o il suolo o si mescoli con altre sostanze; 5. Depositare i materiali usati in un contenitore dotato di coperchio e chiuderlo; 6. Gestire i materiali di risulta come rifiuto; 7. Lavarsi accuratamente; 8. Segnalare il versamento al DS e al RSPP. Se il versamento avviene direttamente sul terreno: 1. Rimuovere le cause del versamento (es. raddrizzare il contenitore); 2. Isolare la zona in modo che la macchia inquinante non si allarghi; 3. Scavare rapidamente la zolla di terra intorno al versamento per una profondità sufficiente a rimuovere la terra inquinata e depositarla in un contenitore idoneo; 4. Considerare la terra inquinata un rifiuto e gestirla come tale. Il personale che interviene deve indossare adeguati dispositivi di protezione individuale (fare attenzione ad eventuali vapori tossici o irritanti). 4.7 Gestione delle sostanze pericolose da parte di terzi Le regole sopra esposte si applicano anche alle attività svolte all interno dell istituto da parte del personale di ditte esterne (gestori attività interne, fornitori di servizi ) nel caso in cui siano utilizzate sostanze pericolose. Nel caso si rilevasse una gestione non conforme di sostanze o preparati pericolosi da parte di terzi (fornitori, ecc ) il personale è tenuto a segnalarlo immediatamente al DS e al RSPP. 5

6 LICEO STATALE "GIACOMO ZANELLA" CLASSICO E LINGUISTICO Sistema di Gestione della Sicurezza Procedura_gestione_sostanze_pericolose rev1_ Pag. 6 di 54 fondato nel Misure di Sicurezza Il personale addetto all uso di sostanze pericolose deve porre attenzione a: - Utilizzare i DPI come previsto dalla schede di sicurezza delle sostanze utilizzate, in particolare i guanti. - Non ingerire ed inalare le sostanze pericolose impiegate, in nessun caso provocare il vomito. - Non mangiare, non bere e non fumare o usare fiamme libere durante la manipolazione. - Evitare il contatto diretto con pelle e occhi. - Tenere la sostanza lontano dagli scarichi. - Tenere la sostanza lontano da fonti di calore. - Conservare la sostanza in imballaggi originali chiusi, lontani da alimenti e bevande e dalla portata dei non addetti. - Utilizzare i quantitativi prescritti nelle schede di sicurezza. - In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed abbondantemente con acqua e sapone. - Togliersi immediatamente gli indumenti eventualmente contaminati, lavarli accuratamente (non in casa) prima di riutilizzarli. - In caso di incidente o malessere consultare immediatamente il medico. 5 Documentazione di Riferimento Schede di sicurezza dei prodotti ALLEGATO 1 Contenuti della scheda sicurezza La scheda informativa deve essere preparata in conformità alla Direttiva 67/548/CEE, deve comprendere le seguenti voci (obbligatorie) elencate di seguito: 1) Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa 2) Composizione/informazione sugli ingredienti 3) Identificazioni dei pericoli 4) Interventi di primo soccorso 5) Misure antincendio 6) Provvedimenti in caso di dispersione accidentale 7) Manipolazione e immagazzinamento 8) Protezione personale/controllo dell'esposizione 9) Proprietà fisiche e chimiche 10) Stabilità e reattività 11) Informazioni tossicologiche 12) Informazioni ecologiche 13) Osservazioni sullo smaltimento 14) Informazioni sul trasporto 15) Informazioni sulla normativa 16) Altre informazioni 6

7 LICEO STATALE "GIACOMO ZANELLA" CLASSICO E LINGUISTICO Sistema di Gestione della Sicurezza Procedura_gestione_sostanze_pericolose rev1_ Pag. 7 di 54 fondato nel 1947 ALLEGATO 2 Categorie e simboli di pericolo, classificazione della Direttiva 67/548/CEE (Classificazione, imballaggio ed etichettatura per le sostanze) Simbolo Categoria Descrizione Esplosivi Le sostanze ed i preparati solidi, liquidi, pastosi o gelatinosi che, anche senza l'azione dell'ossigeno atmosferico, possono provocare una reazione esotermica con rapida formazione di gas e che, in determinate condizioni di prova, detonano, deflagrano rapidamente o esplodono in seguito a riscaldamento in condizione di parziale contenimento Comburenti Le sostanze ed i preparati che a contatto con altre sostanze, soprattutto se infiammabili, provocano una forte reazione esotermica F + Estremamente Infiammabile F Facilmente Infiammabile Estremamente infiammabili Facilmente infiammabili Le sostanze ed i preparati liquidi con punto di infiammabilità' estremamente basso (< 0 C) ed un punto di ebollizione basso (< 35 C) e le sostanze ed i preparati gassosi che a temperatura e pressione ambiente si infiammano a contatto con l'aria Le sostanze ed i preparati che, a contatto con l'aria, a temperatura ambiente e senza apporto di energia, possono subire innalzamenti termici e da ultimo infiammarsi; Le sostanze ed i preparati solidi che possono facilmente infiammarsi dopo un breve contatto con una sorgente di accensione e che continuano a bruciare o a consumarsi anche topo il distacco della sorgente di accensione; Le sostanze ed i preparati liquidi il cui punto d infiammabilità è molto basso (< 21 C); Le sostanze ed i preparati che, a contatto con l'acqua o l'aria umida, sprigionano gas estremamente infiammabili in quantità pericolose Infiammabili Le sostanze ed i preparati liquidi con un basso punto di infiammabilità (< 55 C) Molto tossici Le sostanze ed i preparati che, in caso di inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo, in piccolissime quantità, possono essere letali oppure provocare lesioni acute o croniche 7

8 LICEO STATALE "GIACOMO ZANELLA" CLASSICO E LINGUISTICO Sistema di Gestione della Sicurezza Procedura_gestione_sostanze_pericolose rev1_ Pag. 8 di 54 fondato nel 1947 Simbolo T + Categoria Descrizione T Tossici Le sostanze ed i preparati che, in caso di inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo, in piccole quantità, possono essere letali oppure provocare lesioni acute o croniche Nocivi Le sostanze ed i preparati che, in caso di inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo, possono essere letali oppure provocare lesioni acute o croniche Corrosivi Le sostanze ed i preparati che, a contatto con i tessuti vivi, possono esercitare su di essi un'azione distruttiva Irritanti Le sostanze ed i preparati non corrosivi, il cui contatto diretto, prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose può provocare una reazione infiammatoria Sensibilizzanti Cancerogeni Le sostanze ed i preparati che, per inalazione o assorbimento cutaneo, possono dar luogo ad una reazione di ipersensibilizzazione per cui una successiva esposizione alla sostanza o al preparato produce reazioni avverse caratteristiche Le sostanze ed i preparati che, per inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo, possono provocare il cancro o aumentarne la frequenza Mutageni Le sostanze ed i preparati che, per inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo, possono produrre difetti genetici ereditari o aumentarne la frequenza Tossici per il ciclo riproduttivo Le sostanze ed i preparati che, per inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo, possono provocare o rendere più frequenti effetti nocivi non ereditari nella prole o danni a carico della funzione o delle capacita riproduttive maschili o femminili 8

9 LICEO STATALE "GIACOMO ZANELLA" CLASSICO E LINGUISTICO Sistema di Gestione della Sicurezza Procedura_gestione_sostanze_pericolose rev1_ Pag. 9 di 54 fondato nel 1947 Simbolo Categoria Descrizione Pericolosi l'ambiente per Le sostanze ed i preparati che qualora si diffondano nell'ambiente, presentano o possono presentare rischi immediati differiti per una o più delle componenti ambientali 9

10 LICEO STATALE "GIACOMO ZANELLA" CLASSICO E LINGUISTICO Sistema di Gestione della Sicurezza Procedura_gestione_sostanze_pericolose rev1_ Pag. 10 di 54 fondato nel 1947 ALLEGATO 3 - Le frasi tipo relative ai rischi specifici R classificazione della Direttiva 67/548/CEE (Classificazione, imballaggio ed etichettatura per le sostanze) R 1 R 2 R 3 R 4 R 5 R 6 R 7 R 8 R 9 R 10 R 11 R 12 R 14 R 15 R 16 R 17 R 18 R 19 R 20 R 21 R 22 R 23 R 24 R 25 R 26 R 27 R 28 R 29 R 30 R 31 R 32 R 33 R 34 R 35 R 36 R 37 R 38 R 39 R 40 R 41 R 42 R 43 R 44 R 45 R 46 R 48 R 49 R 50 R 51 R 52 R 53 Esplosivo allo stato secco. Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d'ignizione. Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d'ignizione. Forma composti metallici esplosivi molto sensibili. Pericolo di esplosione per riscaldamento. Esplosivo a contatto o senza contatto con l'aria. Può provocare incendio. Può provocare l'accensione di materie combustibili. Esplosivo in miscela con materie combustibili. Infiammabile. Facilmente infiammabile. Estremamente infiammabile. Reagisce violentemente con l'acqua. A contatto con l'acqua libera gas facilmente infiammabili. Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti. Spontaneamente infiammabile all'aria. Durante l'uso può formare con aria miscele esplosive/infiammabili. Può formare perossidi esplosivi. Nocivo per inalazione. Nocivo a contatto con la pelle. Nocivo per ingestione. Tossico per inalazione. Tossico a contatto con la pelle. Tossico per ingestione. Molto tossico per inalazione. Molto tossico a contatto con la pelle. Molto tossico per ingestione. A contatto con l'acqua libera gas tossici. Può divenire facilmente infiammabile durante l'uso. A contatto con acidi libera gas tossico. A contatto con acidi libera gas molto tossico. Pericolo di effetti cumulativi. Provoca ustioni. Provoca gravi ustioni. Irritante per gli occhi. Irritante per le vie respiratorie. Irritante per la pelle. Pericolo di effetti irreversibili molto gravi. Possibilità di effetti cancerogeni - prove insufficienti. Rischio di gravi lesioni oculari. Può provocare sensibilizzazione per inalazione. Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle. Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato. Può provocare il cancro. Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata. Può provocare il cancro per inalazione. Altamente tossico per gli organismi acquatici. Tossico per gli organismi acquatici. Nocivo per gli organismi acquatici. Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. 10

11 LICEO STATALE "GIACOMO ZANELLA" CLASSICO E LINGUISTICO Sistema di Gestione della Sicurezza Procedura_gestione_sostanze_pericolose rev1_ Pag. 11 di 54 fondato nel 1947 R 54 R 55 R 56 R 57 R 58 R 59 R 60 R 61 R 62 R 63 R 64 R 65 R 66 R 67 Tossico per la flora. Tossico per la fauna. Tossico per gli organismi del terreno. Tossico per le api. Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente. Pericoloso per lo strato di ozono. Può ridurre la fertilità Può danneggiare i bambini non ancora nati Possibile rischio di ridotta fertilità Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati Possibile rischio per i bambini allattati al seno Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione L'esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolature della pelle L'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini Combinazioni delle frasi R R 14/15 Reagisce violentemente con l'acqua liberando gas facilmente infiammabili. R 15/29 A contatto con acqua libera gas tossici e facilmente infiammabili. R 20/21 Nocivo per inalazione e contatto con la pelle. R 20/22 Nocivo per inalazione e ingestione. R 20/21/22 Nocivo per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione. R 21/22 Nocivo a contatto con la pelle e per ingestione. R 23/24 Tossico per inalazione e contatto con la pelle. R 23/25 Tossico per inalazione e ingestione. R 23/24/25 Tossico per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione. R 24/25 Tossico a contatto con la pelle e per ingestione. R 26/27 Molto tossico per inalazione e contatto con la pelle. R 26/28 Molto tossico per inalazione e per ingestione. R 26/27/28 Molto tossico per inalazione, contatto con al pelle e per ingestione. R 27/28 Molto tossico a contatto con la pelle e per ingestione. R 36/37 Irritante per gli occhi e le vie respiratorie. R 36/38 Irritante per gli occhi e la pelle. R 36/37/38 Irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle. R 37/38 Irritante per le vie respiratorie e la pelle. R 39/23 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione. R 39/24 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle. R 39/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per ingestione. R 39/23/24 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione e a contatto con la pelle. R 39/23/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione ed ingestione. R 39/24/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle e per ingestione. R 39/23/24/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione. R 39/26 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione. R 39/27 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle. R 39/28 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per ingestione. R 39/26/27 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione e a contatto con la pelle. R 39/26/28 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione ed ingestione. R 39/27/28 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle e per ingestione. R 39/26/27/28 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione. R 42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle. R 48/20 Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata per inalazione. R 48/21 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata a contatto con la pelle. R 48/22 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per ingestione. 11

12 LICEO STATALE "GIACOMO ZANELLA" CLASSICO E LINGUISTICO Sistema di Gestione della Sicurezza Procedura_gestione_sostanze_pericolose rev1_ Pag. 12 di 54 fondato nel 1947 R 48/20/21 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione e a contatto con la pelle. R 48/20/22 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione e ingestione. R 48/21/22 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata a contatto con la pelle e per ingestione. R 48/20/21/22 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione. R 48/23 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione. R 48/24 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata a contatto con la pelle. R 48/25 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per ingestione. R 48/23/24 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione e a contatto con la pelle. R 48/23/25 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione ed ingestione. R 48/24/25 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata a contatto con la pelle e per ingestione. R 48/23/24/25 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione. R 50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l`ambiente acquatico. R 51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l`ambiente acquatico. R 52/53 Nocivo per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l`ambiente acquatico. R 68/20 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione. R 68/21 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle. R 68/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per ingestione. R 68/20/21 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione e a contatto con la pelle. R 68/20/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione e ingestione. R 68/21/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle e per ingestione. R 68/20/21/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione. ALLEGATO 4 - Come leggere l etichetta L etichetta apposta sulle confezioni dei prodotti contenti sostanze pericolose fornisce una serie di indicazioni sia di tipo tecnico-funzionale, sia di tipo normativo sull utilizzazione a norma di legge. composizione: principio attivo e percentuale di questo nel formulato commerciale. Va detto che con lo stesso principio attivo vi sono diversi formulati commerciali che differiscono solo per la diversa percentuale e da questo possono derivare anche diverse indicazioni di legge per il loro uso. autorizzazione: qual è il provvedimento legislativo che ne permette l utilizzazione in Italia e in quali colture ne è autorizzato l uso. dosi di utilizzazione. caratteristiche funzionali caratteristiche intrinseche eventuali divieti (per esempio divieto di impiego in serra) effetti sull ambiente informazioni per il medico 12

13 LICEO STATALE "GIACOMO ZANELLA" CLASSICO E LINGUISTICO Sistema di Gestione della Sicurezza Procedura_gestione_sostanze_pericolose rev1_ Pag. 13 di 54 fondato nel 1947 Allegato 5 - Informazioni Estratte dall Allegato I: Disposizioni Relative alla classificazione e all etichettatura delle sostanze e delle miscele pericolose, parte 2, 3 4, 5. del Regola mento CE 1272/2008 Il Regolamento 1272/2008 entrato in vigore dal 20/01/2009, prevede un periodo transitorio per la classificazione delle sostanze: dal 20/01/2009 sino al 1/12/2010 è obbligatorio adottare il vecchio sistema della Direttiva 67/548/CEE ed è facoltativo adottare il nuovo sistema; dal 1/12/2010 al 1/06/2015 sarà obbligatorio utilizzare contestualmente sia il vecchio sistema sia il nuovo sistema; infine a partire dal 1/06/2015 sarà obbligatorio adottare esclusivamente il nuovo sistema. Pittogramma Codice Categoria e sezione Descrizione Sezione Esplosivi instabili; Sostanza o miscela esplosiva: una sostanza solida o liquida (o una miscela di sostanze) Esplosivi delle divisioni 1.1, 1.2, 1.3 e che può, per reazione chimica, sviluppare gas a una temperatura, una pressione e una 1.4 velocità tali da causare danni nell area circostante. Le sostanze pirotecniche sono comprese in questa definizione anche se non sviluppano gas. GHS01 Sezione Sostanze e miscele autoreattive, tipi A e B Sezione Perossidi organici, tipi A e B Sostanza o miscela pirotecnica: una sostanza o miscela di sostanze destinata a produrre un effetto calorifico, luminoso, sonoro, gassoso o fumogeno o una combinazione di tali effetti, a seguito di reazioni chimiche esotermiche automantenute non detonanti. Esplosivo instabile: una sostanza o miscela esplosiva termicamente instabile e/o troppo sensibile per essere manipolata, trasportata e utilizzata in condizioni normali. Articolo esplosivo: un oggetto contenente una o più sostanze o miscele esplosive. Articolo pirotecnico: un oggetto contenente una o più sostanze o miscele pirotecniche. Esplosivo intenzionale: una sostanza, una miscela o un articolo fabbricati con lo scopo di produrre un effetto pratico, esplosivo o pirotecnico. 13

14 LICEO STATALE "GIACOMO ZANELLA" CLASSICO E LINGUISTICO Sistema di Gestione della Sicurezza Procedura_gestione_sostanze_pericolose rev1_ Pag. 14 di 54 fondato nel 1947 Pittogramma Codice Categoria e sezione Descrizione Sezione Gas infiammabili, Gas infiammabile: s intende un gas o una miscela di gas con un campo di infiammabilità categoria di pericolo 1 con l aria a 20 oc e a una pressione normale di 101,3 kpa. Sezione Aerosol infiammabili, categorie di pericolo 1 e 2 Sezione Liquidi infiammabili, categorie di pericolo 1, 2 e 3 Sezione Solidi infiammabili, categorie di pericolo 1 e 2 Aerosol infiammabile: Gli aerosol sono sottoposti alle procedure di classificazione relative agli aerosol infiammabili di cui al punto se contengono un componente classificato come infiammabile in base ai criteri enunciati nel punto Liquido infiammabile, un liquido avente un punto di infiammabilità non superiore a 60 oc. Solido infiammabile, un solido facilmente infiammabile o che può provocare o favorire un incendio per sfregamento. GHS02 Sezione Sostanze e miscele autoreattive, tipi B, C, D, E, F Sezione Liquidi piroforici, categoria di pericolo 1 Sezione Solidi piroforici, categoria di pericolo 1 Sezione Sostanze e miscele autoriscaldanti, categorie di pericolo 1 e 2 Sezione Sostanze e miscele che a contatto con l acqua emettono gas infiammabili, categorie di pericolo 1, 2 e 3 Sostanze o miscele autoreattive, sostanze o miscele liquide o solide termicamente instabili, che possono subire una decomposizione fortemente esotermica, anche in assenza di ossigeno (aria). Questa definizione esclude le sostanze e miscele classificate, conformemente a questa parte, come splosivi, perossidi organici o comburenti. Liquido piroforico, una sostanza o miscela liquida che, anche in piccole quantità, può infiammarsi in meno di cinque minuti quando entra in contatto con l aria. Solido piroforico, una sostanza o miscela solida che, anche in piccole quantità, può accendersi in meno di cinque minuti quando entra in contatto con l aria. Sostanza o miscela autoriscaldante, una sostanza o miscela liquida o solida diversa da un liquido o solido piroforico che, per reazione con l aria e senza apporto di energia, può autoriscaldarsi. Una tale sostanza o miscela differisce da un liquido o solido piroforico per il fatto che si accende solo se in grande quantità (chilogrammi) e dopo un lungo lasso di tempo (ore o giorni). 14

15 LICEO STATALE "GIACOMO ZANELLA" CLASSICO E LINGUISTICO Sistema di Gestione della Sicurezza Procedura_gestione_sostanze_pericolose rev1_ Pag. 15 di 54 fondato nel 1947 Pittogramma Codice Categoria e sezione Descrizione Sezione Perossidi organici, tipi B, C, D, E, F Sostanze o miscele che, a contatto con l acqua, sviluppano gas infiammabili, sostanze o miscele solide o liquide che, per interazione con l acqua, possono diventare spontaneamente infiammabili o sviluppare gas infiammabili in quantità pericolose. Perossidi organici, sostanze organiche liquide o solide che contengono la struttura bivalente -O-O- e possono quindi essere considerate come derivati del perossido d idrogeno, nei quali uno o due atomi di idrogeno sono sostituiti da radicali organici. Sotto questa denominazione sono comprese anche le miscele (formulazioni) di perossidi organici contenenti almeno un perossido organico. I perossidi organici sono sostanze o miscele termicamente instabili che possono subire una decomposizione esotermica auto accelerata. GHS03 Sezione Gas comburenti, categoria di pericolo 1 Sezione Liquidi comburenti, categorie di pericolo 1, 2 e 3 Sezione Solidi comburenti, categorie di pericolo 1, 2 e 3 Gas comburente, s intende un gas o una miscela di gas capace, in genere per apporto di ossigeno, di provocare o favorire più dell aria la combustione di altre materie. Liquido comburente, sostanza o miscela liquida che, pur non essendo di per sé necessariamente combustibile, può generalmente cedendo ossigeno causare o favorire la combustione di altre materie. Solido comburente, sostanza o miscela solida che, pur non essendo di per sé necessariamente combustibile, può generalmente cedendo ossigeno causare o favorire la combustione di altre materie. GHS04 Sezione Gas sotto pressione: Gas compressi; Gas liquefatti; Gas liquefatti refrigerati; Gas disciolti. Gas sotto pressione s intendono i gas contenuti in un recipiente a una pressione relativa pari o superiore a 200 kpa o sotto forma di gas liquefatti o di gas liquefatti e refrigerati. 15

16 LICEO STATALE "GIACOMO ZANELLA" CLASSICO E LINGUISTICO Sistema di Gestione della Sicurezza Procedura_gestione_sostanze_pericolose rev1_ Pag. 16 di 54 fondato nel 1947 Pittogramma Codice Categoria e sezione Descrizione Sezione Corrosivo per i metalli, Sostanza o miscela corrosiva per i metalli, sostanza o miscela che, per azione chimica, può categoria di pericolo 1 attaccare o distruggere i metalli. GHS05 Sezione Corrosione cutanea, categorie di pericolo 1A, 1B e 1C Sezione Gravi lesioni oculari, categoria di pericolo 1 Corrosione della pelle, produzione di lesioni irreversibili della pelle, quali una necrosi visibile attraverso l epidermide e nel derma, a seguito dell applicazione di una sostanza di prova per una durata massima di quattro ore. Gravi lesioni oculari, lesioni dei tessuti oculari o un grave deterioramento della vista conseguenti all applicazione di una sostanza di prova sulla superficie anteriore dell occhio, non totalmente reversibili entro 21 giorni dall applicazione. GHS06 Sezione Tossicità acuta (per via orale, per via cutanea, per inalazione), categorie di pericolo 1, 2 e 3 Tossicità acuta, la proprietà di una sostanza o miscela di produrre effetti nocivi che si manifestano in seguito alla somministrazione per via orale o cutanea di una dose unica o di più dosi ripartite nell arco di 24 ore, o in seguito ad una esposizione per inalazione di 4 ore. GHS07 Sezione Tossicità acuta (per via orale, per via cutanea, per inalazione), categoria di pericolo 4 Sezione Irritazione cutanea, categoria di pericolo 2 Sezione Irritazione oculare, categoria di pericolo 2 Sezione Sensibilizzazione cutanea, categoria di pericolo 1 Sezione Tossicità specifica per organi bersaglio esposizione singola, categoria di pericolo 3 Irritazione delle vie respiratorie Tossicità acuta, la proprietà di una sostanza o miscela di produrre effetti nocivi che si manifestano in seguito alla somministrazione per via orale o cutanea di una dose unica o di più dosi ripartite nell arco di 24 ore, o in seguito ad una esposizione per inalazione di 4 ore. Irritazione della pelle, la produzione di lesioni reversibili della pelle a seguito dell'applicazione di una sostanza prova per una durata massima di 4 ore. Irritazione oculare, un'alterazione dell occhio conseguente all applicazione di sostanze di prova sulla superficie anteriore dell occhio, totalmente reversibile entro 21 giorni dall applicazione. Sostanza sensibilizzante della pelle, sostanza che, a contatto con la pelle, provoca una 16

17 LICEO STATALE "GIACOMO ZANELLA" CLASSICO E LINGUISTICO Sistema di Gestione della Sicurezza Procedura_gestione_sostanze_pericolose rev1_ Pag. 17 di 54 fondato nel 1947 Pittogramma Codice Categoria e sezione Descrizione Narcosi reazione allergica. GHS08 Sezione Sensibilizzazione delle vie respiratorie, categoria di pericolo 1 Sezione Mutagenicità sulle cellule germinali, categorie di pericolo 1A, 1B e 2 Sezione Cancerogenicità, categorie di pericolo 1A, 1B, 2 Sezione Tossicità per la riproduzione, categorie di pericolo 1A, 1B e 2 Sezione Tossicità specifica per organi bersaglio esposizione singola, categorie di pericolo 1 e 2 Sezione Tossicità specifica per organi bersaglio esposizione ripetuta, categorie di pericolo 1 e 2 Sezione Pericolo in caso di aspirazione, categoria di pericolo 1 Tossicità specifica per organi bersaglio (esposizione singola) s'intende una tossicità specifica e non letale per organi bersaglio, risultante da un unica esposizione a una sostanza o miscela. Sono compresi tutti gli effetti significativi per la salute che possono alterare la funzione, reversibili o irreversibili, immediati e/o ritardati e non trattati in maniera specifica nelle sezioni da 3.1 a 3.7 e nella sezione 3.10 (cfr. anche il punto ). Sostanza sensibilizzante delle vie respiratorie, una sostanza che, se inalata, provoca un'ipersensibilità delle vie respiratorie. Mutazione, variazione permanente della quantità o della struttura del materiale genetico di una cellula. Il termine «mutazione» designa sia i mutamenti genetici ereditari che possono manifestarsi a livello fenotipico, sia le modificazioni sottostanti del DNA, se note (comprese le modificazioni di specifiche coppie di basi e le traslocazioni cromosomiche). Il termine «mutageno» designa gli agenti che aumentano la frequenza delle mutazioni in popolazioni di cellule e/o di organismi. È cancerogena una sostanza o una miscela di sostanze che causa il cancro o ne aumenta l'incidenza. Le sostanze che hanno causato l insorgenza di tumori benigni o maligni nel corso di studi sperimentali correttamente eseguiti su animali sono anche considerate cancerogene presunte o sospette per l'uomo, a meno che non sia chiaramente dimostrato che il meccanismo della formazione del tumore non è rilevante per l uomo. Sostanze tossiche per la riproduzione, sostanze che hanno effetti nocivi sulla funzione sessuale e sulla fertilità degli uomini e delle donne adulti, nonché sullo sviluppo della progenie. Tossicità specifica per organi bersaglio (esposizione singola) s'intende una tossicità specifica e non letale per organi bersaglio, risultante da un unica esposizione a una sostanza o miscela. Sono compresi tutti gli effetti significativi per la salute che possono 17

18 LICEO STATALE "GIACOMO ZANELLA" CLASSICO E LINGUISTICO Sistema di Gestione della Sicurezza Procedura_gestione_sostanze_pericolose rev1_ Pag. 18 di 54 fondato nel 1947 Pittogramma Codice Categoria e sezione Descrizione alterare la funzione, reversibili o irreversibili, immediati e/o ritardati e non trattati in maniera specifica nelle sezioni da 3.1 a 3.7 e nella sezione 3.10 (cfr. anche il punto ). Tossicità specifica per organi bersaglio (esposizione ripetuta) s intende una tossicità specifica per organi bersaglio risultante da un esposizione ripetuta a una sostanza o miscela. Sono compresi tutti gli effetti significativi per la salute che possono alterare la funzione, reversibili o irreversibili, immediati e/o ritardati. Sono tuttavia esclusi altri effetti tossici trattati nelle sezioni da 3.1 a 3.8 e nella sezione Aspirazione, penetrazione di una sostanza o di una miscela solida o liquida, direttamente attraverso la cavità orale o nasale, o indirettamente per rigurgitazione, nella trachea e nelle vie respiratorie inferiori. La durata dell aspirazione corrisponde a quella dell inspirazione, durante la quale il prodotto tossico si colloca all'intersezione delle vie respiratorie e del tratto digestivo superiori, nella regione laringofaringea. GHS09 Sezione 4.1 Pericoloso per l ambiente acquatico pericolo acuto, categoria 1 pericolo cronico, categorie 1 e 2 Tossicità acuta per l ambiente acquatico, capacità propria di una sostanza di causare danni a un organismo sottoposto a un esposizione di breve durata. Tossicità cronica per l'ambiente acquatico, proprietà intrinseca di una sostanza di provocare effetti nocivi su organismi acquatici durante esposizioni determinate in relazione al ciclo vitale dell organismo. Non è necessario un pittogramma Sezione 2.1: Esplosivi della divisione 1.5 Sezione 2.1: Esplosivi della divisione 18

19 LICEO STATALE "GIACOMO ZANELLA" CLASSICO E LINGUISTICO Sistema di Gestione della Sicurezza Procedura_gestione_sostanze_pericolose rev1_ Pag. 19 di 54 fondato nel 1947 Pittogramma Codice Categoria e sezione Descrizione 1.6 Sezione 2.2: Gas infiammabili, categoria di pericolo 2 Sezione 2.8: Sostanze e miscele autoreattive, tipo G Sezione 2.15: Perossidi organici, tipo G Sezione 3.7: Tossicità per la riproduzione, effetti sull allattamento o attraverso l allattamento, categoria di pericolo supplementare 19

20 ALLEGATO 6 ELENCO DEI CONSIGLI DI PRUDENZA Parte 1: Criteri per la scelta dei consigli di prudenza Allegato IV del Reg. CE 1272/2008 Tabella 6.1 Consigli di carattere generale 20

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42 Qui di seguito sono riportati i codici di classe e di categoria di pericolo estrapolati dall Allegato IV, Tabella 1.1 del Regolamento 1272/

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44 Codice classe categoria pericolo della e di Specifica Avvertenza Acute Tox. 1 Tossicità acuta Categoria di pericolo 1 Pericolo Acute Tox. 1 (*) Tossicità acuta Categoria di pericolo 1 (classificazione minima; va riservata un'attenzione particolare) Pericolo Acute Tox. 2 Tossicità acuta Categoria di pericolo 2 Pericolo Acute Tox. 2 (*) Tossicità acuta Categoria di pericolo 2 (classificazione minima; va riservata un'attenzione particolare) Pericolo Acute Tox. 3 Tossicità acuta Categoria di pericolo 3 Pericolo Acute Tox. 3 (*) Tossicità acuta Categoria di pericolo 3 (classificazione minima; va riservata un'attenzione particolare) Pericolo Acute Tox. 4 Tossicità acuta Categoria di pericolo 4 Attenzione Acute Tox. 4 (*) Tossicità acuta Categoria di pericolo 4 (classificazione minima; va riservata un'attenzione particolare) Attenzione Aquatic Acute 1 Pericoloso per l ambiente acquatico - pericolo acuto, categoria 1 Attenzione Aquatic Chronic 1 Aquatic Chronic 2 Aquatic Chronic 3 Aquatic Chronic 4 Pericoloso per l ambiente acquatico - pericolo cronico, categoria 1 Pericoloso per l ambiente acquatico - pericolo cronico, categoria 2 Pericoloso per l ambiente acquatico - pericolo cronico, categoria 3 Pericoloso per l ambiente acquatico - pericolo cronico, categoria 4 Attenzione Asp. Tox. 1 Pericolo in caso di aspirazione Categoria di pericolo 1 Pericolo Carc. 1A Cancerogenicità Categoria di pericolo 1A Pericolo Carc. 1B Cancerogenicità Categoria di pericolo 1B Pericolo Carc. 2 Cancerogenicità Categoria di pericolo 2 Attenzione Expl. **** Esplosivo instabile (pericolo fisico da confermare con prove) Expl. 1.1 Esplosivo instabile Divisione 1.1 Pericolo Expl. 1.1 (****) Esplosivo instabile Divisione 1.1 (pericolo fisico da confermare con prove) Pericolo Expl. 1.2 Esplosivo instabile Divisione 1.2 Pericolo 44

45 Expl. 1.2 (****) Esplosivo instabile Divisione 1.2 (pericolo fisico da confermare con prove) Pericolo Expl. 1.3 Esplosivo instabile Divisione 1.3 Pericolo Expl. 1.3 (****) Esplosivo instabile Divisione 1.3 (pericolo fisico da confermare con prove) Pericolo Expl. 1.4 Esplosivo instabile Divisione 1.4 Attenzione Expl. 1.5 Esplosivo instabile Divisione 1.5 Pericolo Expl. 1.6 Esplosivo instabile Divisione Eye Dam. 1 Lesioni oculari gravi/irritazione oculare Categoria di pericolo 1 Eye Irrit. 2 Lesioni oculari gravi/irritazione oculare Categoria di pericolo 2 Flam. Aerosol 1 Aerosol infiammabile Categoria di pericolo 1 Flam. Aerosol 2 Aerosol infiammabile Categoria di pericolo 2 Pericolo Attenzione Pericolo Attenzione Flam. Gas 1 Gas infiammabile Categoria di pericolo 1 Pericolo Flam. Gas 2 Gas infiammabile Categoria di pericolo 2 Attenzione Flam. Liq. 1 Liquido infiammabile Categoria di pericolo 1 Pericolo Flam. Liq. 2 Liquido infiammabile Categoria di pericolo 2 Pericolo Flam. Liq. 3 Liquido infiammabile Categoria di pericolo 3 Attenzione Flam. Sol. 1 Solido infiammabile Categoria di pericolo 1 Pericolo Flam. Sol. 2 Solido infiammabile Categoria di pericolo 2 Attenzione Lact. Met. Corr.1 Tossicità per la riproduzione Categorie di pericolo relativa agli effetti sull allattamento o attraverso la lattazione Sostanza o miscela corrosiva per i metalli Categoria di pericolo 1 - Attenzione Muta. 1A Muta. 1B Mutagenicità sulle cellule germinali Categoria di pericolo 1A Pericolo Mutagenicità sulle cellule germinali Categoria di pericolo 1B Pericolo Muta. 2 Mutagenicità sulle cellule germinali Categoria di pericolo 2 Attenzione Org. Perox. A Perossido organico Tipo A Pericolo Org. Perox. A (****) Perossido organico Tipo A (pericolo fisico da confermare con prove) Pericolo Org. Perox. B Perossido organico Tipo B Pericolo Org. Perox. B (****) Perossido organico Tipo B (pericolo fisico da confermare con prove) Pericolo 45

46 Org. Perox. C Perossido organico Tipo C Pericolo Org. Perox. C (****) Perossido organico Tipo C (pericolo fisico da confermare con prove) Pericolo Org. Perox. CD Perossido organico Tipo C e D Pericolo Org. Perox. D Perossido organico Tipo D Pericolo Org. Perox. D (****) Perossido organico Tipo D (pericolo fisico da confermare con prove) Pericolo Org. Perox. E Perossido organico Tipo E Attenzione Org. Perox. EF Perossido organico Tipo E e F Attenzione Org. Perox. F Perossido organico Tipo F Attenzione Org. Perox. G Perossido organico Tipo G - Ox. Gas 1 Gas comburente Categoria di pericolo 1 Pericolo Ox. Liq. 1 Liquido comburente Categoria di pericolo 1 Pericolo Ox. Liq. 2 Liquido comburente Categoria di pericolo 2 Pericolo Ox. Liq. 3 Liquido comburente Categoria di pericolo 3 Attenzione Ox. Sol. 1 Solido comburente Categoria di pericolo 1 Pericolo Ox. Sol. 2 Solido comburente Categoria di pericolo 2 Pericolo Ox. Sol. 2 (****) Solido comburente Categoria di pericolo 2 (pericolo fisico da confermare con prove) Pericolo Ox. Sol. 3 Solido comburente Categoria di pericolo 3 Attenzione Ozone Pericoloso per lo strato di ozono Press. Gas Gas sotto pressione (capitolo 2.5) Attenzione Press. Gas Gas compresso Attenzione Press. Gas Gas liquefatto refrigerato Attenzione Press. Gas Gas liquefatto Attenzione Press. Gas Press. Gas (*) Gas sotto pressione (Gas compressi/gas liquefatti/gas liquefatti refrigerati/gas disciolti) Gas sotto pressione (Gas compressi/gas liquefatti/gas liquefatti refrigerati/gas disciolti)(*) V. nota U in del Regolamento (CE) N. 1272/2008: Al momento dell'immissione sul mercato i gas vanno classificati «Gas sotto pressione» in uno dei gruppi pertinenti gas compresso, gas liquefatto, gas liquefatto refrigerato o gas dissolto. Il gruppo dipende dallo stato fisico in cui il gas è confezionato e pertanto va attribuito caso per caso. Attenzione Attenzione 46

47 Pyr. Liq. 1 Liquido piroforico Categoria di pericolo 1 Pericolo Pyr. Sol. 1 Solido piroforico Categoria di pericolo 1 Pericolo Repr. 1A Tossicità per la riproduzione Categoria di pericolo 1A Pericolo Repr. 1B Tossicità per la riproduzione Categoria di pericolo 1B Pericolo Repr. 2 Tossicità per la riproduzione Categoria di pericolo 2 Attenzione Resp. Sens. 1 Sensibilizzazione respiratoria Categoria di pericolo 1 (delle vie respiratorie) Pericolo Self-heat. 1 Sostanza o miscela autoriscaldante Categoria di pericolo 1 Pericolo Self-heat. 2 Sostanza o miscela autoriscaldante Categoria di pericolo 2 Attenzione Self-heat. 2 (****) Sostanza o miscela autoriscaldante Categoria di pericolo 2 (pericolo fisico da confermare con prove) Attenzione Self-react. A Sostanza o miscela autoreattiva Tipo A Pericolo Self-react. B Sostanza o miscela autoreattiva Tipo B Pericolo Self-react. C Sostanza o miscela autoreattiva Tipo C Pericolo Self-react. (****) C Sostanza o miscela autoreattiva Tipo C (pericolo fisico da confermare con prove) Pericolo Self-react. **** C Sostanza o miscela autoreattiva Tipo C (pericolo fisico da confermare con prove) Pericolo Self-react. D Sostanza o miscela autoreattiva Tipo D Pericolo Self-react. (****) D Sostanza o miscela autoreattiva Tipo D (pericolo fisico da confermare con prove) Pericolo Self-react. **** D Sostanza o miscela autoreattiva Tipo D (pericolo fisico da confermare con prove) Pericolo Self-react. E Sostanza o miscela autoreattiva Tipo E Attenzione Self-react. EF Sostanza o miscela autoreattiva Tipo E e F Attenzione Self-react. F Sostanza o miscela autoreattiva Tipo F Attenzione Self-react. G Sostanza o miscela autoreattiva Tipo G - Skin Corr. 1A Corrosione/irritazione cutanea Categoria di pericolo 1A Pericolo Skin Corr. 1B Corrosione/irritazione cutanea Categoria di pericolo 1B Pericolo Skin Corr. 1C Corrosione/irritazione cutanea Categoria di pericolo 1C Pericolo Skin Irrit. 2 Corrosione/irritazione cutanea Categoria di pericolo 2 Attenzione Skin Sens. 1 STOT RE 1 Sensibilizzazione cutanea Categoria di pericolo 1 (della pelle) Attenzione Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione Pericolo 47

48 STOT RE 2 STOT RE 2 (*) STOT RE 2 * STOT SE 1 STOT SE 2 STOT SE 3 STOT SE 3 ripetuta Categoria di pericolo 1 Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione ripetuta Categoria di pericolo 2 Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione ripetuta Categoria di pericolo 2 (classificazione minima) Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione ripetuta Categoria di pericolo 2 (classificazione minima) Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione singola Categoria di pericolo 1 Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione singola Categoria di pericolo 2 Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione singola Categoria di pericolo 3 Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione singola Categoria di pericolo 3 Attenzione Attenzione Attenzione Pericolo Attenzione Attenzione Attenzione Unst. Expl. Esplosivo instabile Pericolo Water-react. 1 Water-react. 2 Water-react. 3 Sostanza o miscela che a contatto con l acqua libera gas infiammabile Categoria di pericolo 1 Sostanza o miscela che a contatto con l acqua libera gas infiammabile Categoria di pericolo 2 Sostanza o miscela che a contatto con l acqua libera gas infiammabile Categoria di pericolo 3 Pericolo Pericolo Attenzione 48

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