PIANO DI EMERGENZA. Piano di Emergenza dell Istituto Falcone di Loano

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1 PIANO DI EMERGENZA Istituto Secondario Superiore Giovanni Falcone Via Aurelia, Loano (SV) tel. 019/ fax. 019/ A.S. 2013/14 Loano, lì Rev. 10 del pag. 1 di 15

2 PREMESSA Queste istruzioni hanno la finalità prevalente di prevenire e ridurre i rischi negli ambienti della nostra scuola e di educare allievi e personale alla sicurezza. Le norme di sicurezza debbono essere conosciute ed osservate da tutti. Per la protezione propria e per il rispetto del senso civico nei confronti di altri la gestione di una emergenza ha risultati significativi solo se tutti conoscono le procedure ed i comportamenti da attuare. Oltre alla perfetta conoscenza del piano di evacuazione è di primaria importanza la partecipazione ad addestramenti e prove di evacuazione. NORME DI PREVENZIONE La sicurezza di tutti si fonda sulla perfetta conoscenza delle procedure da utilizzare per affrontare le emergenze. Nel nostro Istituto, considerata la presenza di circa 800 persone disposte su una superficie oltre 3000 mq su 4 livelli, non si può pensare che la corretta attuazione sia demandata ad una ristretta cerchia di persone. Il Piano di Emergenza è uno strumento operativo, specifico per questa scuola, attraverso il quale vengono individuati i comportamenti da tenere e le operazioni da compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti dell edificio scolastico. Gli insegnanti, prima di ogni lezione, avranno cura di verificare che nelle aule e nei laboratori gli arredi siano disposti in maniera non solo funzionale, ma anche razionale, in modo cioè da non ostacolare un pronto allontanamento degli alunni (accumuli nelle vie di esodo tipo zaini nel laboratori,. ecc.). In caso di evacuazione è necessario dominare con prontezza e con calma l'eventuale eccitazione di allievi ed allieve, rispettare le vie di fuga e l'ordine di uscita assegnati ad ogni classe. Non usare mai l'ascensore ma, sempre e comunque, le scale interne ed esterne antincendio. I collaboratori scolastici verificano, che nei servizi igienici e locali accessori non siano rimaste bloccate persone. Per tutto il tempo che dura l'emergenza è necessario non intralciare l'opera degli addetti al soccorso con iniziative inopportune o causando ingombro come ad esempio sostare nella zona prospiciente all edificio e destinata ad essere occupata dai mezzi di emergenza (zona tra l edificio ed i parcheggi auto nel piazzale lato mare). Occorre inoltre presidiare gli ingressi impedendo l'accesso a chiunque non sia addetto alle operazioni che l'emergenza richiede. pag. 2 di 15

3 I docenti, nei limiti delle disponibilità di tempo, provvedono ad educare alla sicurezza informando gli allievi della necessità di una disciplinata osservanza delle procedure indicate nel piano al fine di assicurare l incolumità a sé stessi e agli altri. I docenti affiancano la classe in fase di sgombero, hanno la prontezza di riflessi nell intervenire prontamente laddove si dovessero determinare situazioni critiche dovute a condizioni di panico, controllare che gli allievi apri-fila e chiudi-fila eseguano correttamente i compiti, assicurarsi del completamento dell esodo, portare con sé l'elenco delle classi e il foglio per le emergenze per effettuare un controllo delle presenze ad evacuazione avvenuta. Non da meno gli insegnanti verificano la fruibilità delle vie di esodo e nel caso di impossibilità a seguire il percorso previsto, trovare immediatamente una alternativa certa che conduca a luogo sicuro. Se il fumo dovesse rendere impraticabili le vie di fuga, restare nell'aula chiudendo la porta ed ogni altra apertura che dia verso l'interno; si apriranno invece le finestre esterne. pag. 3 di 15

4 SEGNALETICA (quale e cosa significa) All'interno della scuola sono collocati, in modo ben visibile, i seguenti cartelli: SEGNALI DI PERCORSO (direzione da seguire di colore verde) Segnale collocato sopra l'uscita d'emergenza (che indica un uscita d emergenza oltre la quale si è all esterno): in questo caso l uscita di emergenza è sotto il cartello Segnale collocato a fianco dell'uscita d'emergenza (che indica un uscita d emergenza oltre la quale si è all esterno): in questo caso l uscita di emergenza è a sinistra rispetto alla posizione del cartello Segnale indicante la direzione da seguire per raggiungere l uscita d emergenza che si distingue per la raffigurazione di una persona in cammino verso l uscita: (in questo caso è necessario procedere verso destra al fine di raggiungere un luogo in piano dove è installata l uscita di emergenza) Segnale indicante la direzione da seguire per raggiungere l uscita d emergenza che si distingue per la raffigurazione di una persona che scende le scale: (in questo caso è necessario procedere verso destra scendendo le scale al fine di raggiungere un luogo dove è installata l uscita di emergenza) pag. 4 di 15

5 SEGNALI IDENTIFICATIVI (dotazioni antincendio di colore rosso) Segnale collocato sopra un estintore (installato ad una altezza di circa 220/270 cm da terra indica che immediatamente sotto si trova un estintore) che può essere sia ad Anidride Carbonica (CO2 Biossido di Carbonio) che a Polvere Segnale collocato in prossimità di un estintore (installato ad una altezza di circa 270/350 cm da terra indica che in quella direzione ad un massimo di 30 m. si trova un estintore) che può essere sia ad Anidride Carbonica (CO2 Biossido di Carbonio) che a Polvere Segnale collocato sopra una cassetta idrante (installato ad una altezza di circa 220/270 cm da terra indica che immediatamente sotto si trova un idrante) dotata di una tubatura (manichetta) della lunghezza di 20 m., di un volantino adibito ad aprire/chiudere l erogazione dell acqua e di una lancia in grado di erogare acqua ad una pressione di circa 5 bar (120 litri/minuto ovvero 2 litri al secondo) Segnale collocato sopra un pulsante di allarme incendio (installato ad una altezza di circa 220/270 cm da terra indica che immediatamente sotto si trova un pulsante di allarme incendio) è protetto da uno schermo e, una volta azionato, mette in funzione l allarme incendio Segnale collocato sopra una valvola di intercettazione di gas combustibile, solitamente metano, che è più leggero dell aria, o GPL, che è più pesante dell aria (è installata nelle immediate vicinanze e per interrompere il flusso del gas bisogna ruotare il comando giallo in senso orario) pag. 5 di 15

6 MAPPE E INFORMAZIONI LOGISTICHE All'interno di ogni classe, laboratorio ed in tutti gli altri locali utilizzati dagli allievi, sono appesi dietro ogni porta nr. 2 cartelli di cui uno indica il comportamento da tenere da parte di alunni e docenti e l altro indica la prima direzione da prendere in caso di evacuazione (seguiranno poi le successive indicazioni di percorso). pag. 6 di 15

7 CHI PUO CHIEDERE UN INTERVENTO D EMERGENZA? La richiesta di intervento di emergenza o soccorso è disposta da chiunque rilevi una situazione di emergenza o di pericolo immediato o abbia per se o per altri necessità di assistenza. COME SI RICHIEDE UN INTERVENTO D EMERGENZA? Un docente durante la lezione Contatta un Collaboratore Scolastico spiegando per sommi capi l accaduto e chiedendo di conferire immediatamente con il Dirigente Scolastico. In caso di impossibilità a contattare un Collaboratore Scolastico dovrà nell immediato gestire la situazione valutando la possibilità di farsi assistere da un collega di un aula più prossima. In ogni caso non abbandona gli allievi ed il luogo dell emergenza. Un docente durante un periodo libero Contatta direttamente, o per il tramite di un Collaboratore Scolastico, o di un collega, il Dirigente Scolastico. Un collaboratore scolastico Contatta direttamente, o per il tramite di un collega, il Dirigente Scolastico. Un allievo Contatta il Docente dell ora di lezione assegnata. In caso di impossibilità, contatta un Collaboratore Scolastico o qualsiasi altro lavoratore dell Istituto spiegando per sommi capi l accaduto e chiedendo di conferire immediatamente con il Dirigente Scolastico. L insegnante o l adulto contattato dall allievo non lascerà l allievo da solo sino a che non siano arrivati adeguati aiuti. Un visitatore Contatta un Collaboratore Scolastico o qualsiasi altro personale della scuola spiegando per sommi capi l accaduto e chiedendo di conferire immediatamente con il Dirigente Scolastico. In caso di impossibilità a contattare un Collaboratore Scolastico dovrà nell immediato gestire la situazione valutando anche di farsi assistere da chiunque altro adulto si trovi in prossimità. In ogni caso non abbandona eventuali allievi ed il luogo dell emergenza. pag. 7 di 15

8 CHI PUO ORDINARE L EVACUAZIONE DELL ISTITUTO? L ordine di evacuazione dell Istituto, valutate le oggettive necessità, è dato dal capo di Istituito ed in assenza di questo le figure previste per sostituirlo sono nell ordine riportato in elenco. il Dirigente Scolastico (prof. Ivana Mandraccia); il vicario del Dirigente Scolastico (prof. Marisa Timossi); il 2 collaboratore del DS (prof. Perata Sandra); il DSGA (rag. Giovanna Tassara); il vice DSGA (rag. Loredana Travaglio); l RSPP (prof. Rocco Frano); l ASPP (AT Francesco Imbesi); l RLS in via di definizione. Nel nostro Istituto, di norma, la massima concentrazione di persone la si ha durante le lezioni mattutine. Generalmente le presenze sono molto inferiori proprio, durante l orario pomeridiano (ad esempio dalle ore in poi) è possibile che nessuna delle figure demandate ad ordinare l evacuazione, sia presente. In questo caso è necessario che il docente che rileva o che viene messo a conoscenza di una situazione di pericolo, si attivi per effettuare tutte le procedure ivi compresa l eventuale evacuazione dell edificio. Vi è poi una situazione di particolare concentrazione di persone durante le giornate dedicate al ricevimento generale dei genitori. In questi casi il pericolo è assai elevato considerato il numero delle persone presenti poste su tutti i piani e al fatto i percorsi di fuga non sono conosciuti dagli esterni. In tali situazioni è fondamentale che tutto il personale, in caso di emergenza, collabori secondo quanto disposto assistendo in particolare i visitatori esterni (genitori e parenti degli allievi). pag. 8 di 15

9 RUOLI E COMPORTAMENTI La responsabilità di rilevare situazioni di oggettivo ed urgente pericolo, tali da consigliare l attivazione delle procedure di esodo degli ambienti scolastici, compete a tutti gli adulti che operano professionalmente nell Istituto. La decisione di attivare la segnalazione di allarme per l intero edificio scolastico è affidata alla deontologia professionale del personale. I dispositivi di sicurezza (estintori, idranti ecc...) devono essere utilizzati dopo aver valutato attentamente l entità del rischio e dopo aver ritenuto di essere in grado di gestire la situazione senza creare ulteriori elementi di rischio o pericolo per se e per gli altri. Particolare attenzione dovrà essere posta nell utilizzo dei dispositivi antincendio. L attivazione di tali dispositivi dovrà essere effettuata dando preferenza nell ordine agli estintori CO2 e successivamente POLVERE. SEGNALE DI EVACUAZIONE ED ESODO (si esce dall Istituto) Il segnale di evacuazione viene dato con il suono continuo e incessante della campanella o di fischietti in dotazione al personale in caso di mancato funzionamento dell impianto elettrico. In caso di evacuazione, è compito dell insegnante segnalare tempestivamente il numero e le probabile localizzazione dei dispersi. L insegnante di sostegno, se presente, si occupa dell esodo degli alunni diversamente abili con l aiuto del personale non docente, se assente, tale incombenza spetta all insegnante di classe. I Docenti intervengono laddove si determinano situazioni critiche e conducono la scolaresca al punto di sicurezza esterno (individuato nel piazzale lato mare lungo il muro di confine con la strada) portando con sé l'elenco delle classi e il foglio per le emergenze, necessario ai controlli. Al segnale di evacuazione per emergenza tutti gli allievi cessano qualsiasi attività ed abbandonano ogni cosa. Essi assumono immediatamente i comportamenti previsti senza attendere ulteriori autorizzazioni. Allievi ed allieve si alzano, inseriscono la sedia sotto al banco spingendovi anche lo zainetto o la cartella, in modo di liberare ogni percorso all interno dell aula. Gli apri-fila hanno il compito di aprire il passaggio e non devono essere scavalcati da nessuno. Essi guidano la classe lungo il percorso di evacuazione prestabilito, fino al punto esterno di raccolta. pag. 9 di 15

10 Allievi ed allieve si prendono per mano si inseriscono progressivamente in fila, uscendo man mano che i gruppi di due o di tre si formano. I serra-fila verificano che nessuno sia rimasto indietro, escono dall aula CHIUDENDO LA PORTA e si congiungono rapidamente con il resto della classe. Lo sgombero va eseguito in silenzio e senza correre. Il docente raccoglie il foglio per le emergenze di classe, necessario per i successivi controlli, affianca e coordina l esodo della classe verificando la sicurezza delle vie di esodo indicate e all occorrenza individua una via di esodo alternativa in sicurezza. In caso di momentanea assenza dalla classe del docente, le sue veci sono assunte dal collaboratore scolastico che eventualmente sorveglia la classe o dal rappresentante di classe. SEGNALE DI PERICOLO ESTERNO (si resta nell Istituto) Un suono ad impulsi molto frequenti, continuati ma non suono continuo, o un corrispondente suono dei fischietti è impiegato solo nel caso di emergenze di aggressione o pericolo esterno (come quello meteorologico tipo fortissimo vento o fortissima pioggia o allagamento o inquinamento atmosferico). In questo caso sarà necessario mettere in atto una idonea tecnica di autoprotezione interna. Tutto il personale non dovrà uscire dallo stabile in quanto ritenuto comunque il luogo più sicuro e riparato. Ogni azione e scelta va finalizzata alla protezione degli allievi prima e del personale a seguire. La conservazione e la sicurezza di ciascuno viene prima di ogni improvvisato atto di apparente eroismo. Dirigente Scolastico, collaboratori del dirigente, fiduciari e docenti dirigono e coordinano, ciascuno per il proprio livello di responsabilità e competenza, le operazioni correlate alla sicurezza negli ambienti scolastici. Numeri di Telefono per le Emergenze Saranno sempre in evidenza, su una apposita scheda in prossimità delle postazione telefoniche, i numeri telefonici interni e quelli per le emergenze. Essi sono presenti nel ufficio del D.S., nell ufficio del vice D.S., nell ufficio dello staff di direzione, nell ufficio del DSGA, nella palestra (presso il posto telefonico nello stanzino del Collaboratore Scolastico) e nei due presidi dei Collaboratori Scolatici al piano terra ovvero centralino ragionieri e centralino geometri. Nel armadio posto nell atrio dell edificio deve essere sempre pronto per l uso il megafono e i fischietti per le opportune segnalazioni. pag. 10 di 15

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12 TIPOLOGIE DI EMERGENZA Terremoto [115 Vigili del Fuoco, 118 Emergenza sanitaria] Al verificarsi dell evento sismico: Portarsi sotto la protezione delle strutture più resistenti (colonne e muri portanti, architravi in cemento armato, angoli in genere); Allontanarsi dalle suppellettili che potrebbero cadere addosso; Ripararsi sotto ai banchi, sotto alla cattedra oppure addossarsi ad un muro maestro il più lontano possibile dalle finestre. In caso di terremoto in palestra raggiungere immediatamente una posizione prossima ai pilastri laterali o alle strutture portanti degli spogliatoi. Non rimanere nella zona centrale di gioco. Prima di uscire all aperto verificare la percorribilità delle vie di fuga e in particolare la stabilità delle piante di pino del giardino adiacente. Al cessare delle scosse gli operatori scolastici provvedono a disinserire qualsiasi apparecchiatura elettrica sia stata in funzione. Gli interruttori generali vanno staccati. Vengono staccati anche le valvole principali di GAS e Acqua. L ordine di evacuazione si intende come già dato, e si esegue direttamente lo sgombero. NON si usa l ascensore. Non si rientra negli edifici per alcun motivo. Le successive disposizioni vengono impartite dal Dirigente scolastico, dal docente collaboratore o dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (responsabile alla sicurezza). In caso di scosse terremoto è possibile che insieme a sollecitazioni verticali (movimento dell edificio dall alto al basso) si verifichino sollecitazioni orizzontali (movimento dell edificio da destra a sinistra) che possono provocare il distacco dalle pareti esterne dell edificio delle scale antincendio. I docenti che hanno il compito di valutare la sicurezza delle vie di esodo devono considerare questo fattore al fine di decidere se utilizzare il percorso che eventualmente utilizza le scale esterne oppure procedere per le scale interne. pag. 12 di 15

13 Incendio [115 Vigili del Fuoco, 118 Emergenza sanitaria] Il fuoco ha bisogno di aria. Spesso un incendio può essere domato sul nascere soffocando le fiamme. NON USARE per questo scopo tessuti in materiale sintetico. Se i vestiti prendono fuoco: non correre, non agitare scompostamente braccia e gambe:l aria alimenta le fiamme; rannicchiarsi e rotolarsi a terra; con una coperta, un asciugamani, un indumento, si possono soffocare le fiamme. Se si è all interno di un locale in cui si è sviluppato un incendio: non usare acqua per spegnere le fiamme in prossimità di impianti o dispositivi elettrici, disattivare tutti gli interruttori. Abbandonando il locale, assicurarsi che tutti siano usciti e chiudere dietro di sé tutte le porte, così si frappone una barriera tra noi e l incendio; si usa la scala di emergenza, non l ascensore; se il fuoco è fuori dalla porta dell aula, sigillare le fessure e mettersi possibilmente vicino ad una finestra lasciandola aperta; se il fumo è nell aula e non si può uscire, filtrare l aria attraverso un fazzoletto e sdraiarsi a terra (il fumo tende a salire verso l alto) e mettersi possibilmente vicino ad una finestra lasciandola aperta. Anche in questo caso, per abbandonare la scuola seguire le vie di fuga indicate nel piano d esodo. Non esiste una norma che impedisca a chiunque di utilizzare estintori o idranti in caso di emergenza ma per una serie di ovvi motivi è bene che siano utilizzati da personale addestrato. Evento atmosferico potenzialmente pericoloso (vento forte, pioggia battente forte) Appena si manifesta l inizio di una tempesta le finestre vanno chiuse e le tapparelle vanno abbassate. Nel caso di condizioni meteorologiche che facciano presagire lo sfondamento delle finestre si procede sgomberando la classe e rifugiandosi nel corridoio interno, nelle parti di corridoio prive di finestre. Le porte vanno accuratamente chiuse. Tutte le aule, i locali ed i laboratori del terzo piano sia lato Ragionieri che Geometri, a causa della mancanza della soletta tra le tegole e il contro soffitto possono essere causa di rischio di caduta di piastrelle di carton gesso, altro materiale dall alto e pioggia. In questi casi è opportuno che non si acceda ai laboratori e che le classi prendano posto in qualche aula libera e/o laboratorio/biblioteca ai piani secondo e primo. pag. 13 di 15

14 Aggressione o Presenza di Squilibrati [112 Carabinieri, 113 Polizia, 118 Emergenza sanitaria] Al segnale di emergenza (campanella o fischietti a impulsi) tutte le porte vanno chiuse. Gli alunni delle classi restano nelle aule. Non viene effettuato il cambio dell ora degli insegnanti. Ognuno resta chiuso all interno del proprio ambiente ed attende l arrivo di istruzioni dall esterno. Centri di Pericolo dove si può sprigionare un incendio con maggiore facilità Nei laboratori di informatica a causa dell elevata quantità di apparecchiature elettriche presenti che possono guastarsi Nr. 1 Laboratorio Informatica Piano Terra lato Ragionieri Nr. 3 Laboratori Informatica/Lingue Piano Primo lato Ragionieri Nr. 2 Laboratori Informatica Piano Terra lato Geometri Nr. 1 Laboratorio Informatica Piano Secondo lato Geometri Nr. 1 Laboratorio Lingue Piano Terzo lato Ragionieri Nelle biblioteche e/o nei locali archivio/deposito a causa dell elevata quantità di materiale infiammabile (carta) contenuto pag. 14 di 15

15 Nr. 1 Biblioteca Piano Primo corpo centrale Nr. 1 Biblioteca Piano Terzo lato Geometri Nr. 2 Magazzini/Archivi Piano Secondo corpo centrale Nr. 1 Magazzino/Archivio Piano Terra corridoio collegamento Ragionieri-Geometri Nr. 1 Archivio Piano Terzo lato Geometri Centri di Pericolo dove si può sprigionare un incendio o un esplosione con maggiore facilità Nei laboratori di chimica (Primo Piano lato Geometri e Piano Terra lato Ragionieri) a causa dei prodotti presenti ed a causa dell impianto di gas GPL presente. Centrale termica (piano seminterrato corpo ragionieri) a causa dell impianto GAS Metano. Firme pag. 15 di 15

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