PALESTRA CAVATIGOZZI via G. Grassi Cavatigozzi - Cremona INTERVENTO DI RIASSETTO DELLA COPERTURA DELLA PALESTRA PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE TECNICA
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1 PALESTRA CAVATIGOZZI via G. Grassi Cavatigozzi - Cremona INTERVENTO DI RIASSETTO DELLA COPERTURA DELLA PALESTRA PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE TECNICA Il progettista Il Responsabile del Servizio Progettazione D.L. e Manutenzione Edifici Scolastici (arch. Giovanni Donadio) Progetto validato ai sensi dell art. 26 del D.Lgs. 50/2016 DOCUMENTO FIRMATO DIGITALMENTE AI SENSI DEL TESTO UNICO D.P.R. 445/2000 E DEL DLGS 82/2005 Responsabile del Procedimento: arch. Ruggero Carletti Progettista, D.L. e C.S.P. : arch. Giovanni Donadio Collaboratori: geom. Giovanni Favalli, arch. Maura Elsa Ziglioli POP 2016 CUP D19D
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3 SOMMARIO A) Premessa B) Stato attuale C) Progetto D) Aspetti economici
4 A) PREMESSA Il presente progetto riguarda l'intervento sulla copertura della palestra collocata nella frazione Cavatigozzi di Cremona in via Guido Grassi Il complesso, catastalmente individuato al foglio 66 mappale 70, e' un edificio isolato collocato in aperta campagna. L'intervento, che riguarda principalmente il rifacimento del manto di copertura e di alcuni elementi dell'impalcato in legno deteriorati, si rende necessario a causa delle infiltrazioni meteorologiche che riguardano da tempo diverse zone della copertura. La palestra costruita nel 1999, ha una impianto planimetrico a T composto dal corpo spogliatoio e dal campo giochi di altezza differente. L impianto in genere è utilizzato per pallavolo, pallacanestro, calcetto, arti marziali; occasionalmente è utilizzata per altre manifestazioni, anche di carattere non sportivo, in quanto sono presenti tribune retrattili che garantiscono una capienza di 650 spettatori. La struttura può essere divisa in 3 porzioni a mezzo di grossi tendoni che calano elettricamente dall'alto, per cui può essere utilizzata per 3 diverse discipline contemporaneamente. La palestra, oltre ai normali allenamenti e gare di campionato, è utilizzata nelle ore mattutine da alcune scuole medie della città. B) STATO ATTUALE Il corpo campo giochi oggetto dell'intervento, ha un impronta planimetrica a pianta rettangolare con dimensioni di mt. 44,54 x 32,90 e altezza al colmo di mt. 10,71. La struttura portante è composta da pilastri in cemento amato e travi di collegamento. La copertura a due falde con pendenza del 4%. La struttura in legno e' costituita da travi principali sez. cm. 18x (altezza variabile) ed arcarecci sez. cm. 16x33 in legno lamellare e travetti secondari sez. cm. 8x14 in legno massiccio con soprastante assito dello spessore di cm. 1,6. Gli arcarecci sui lati corti, appoggiano sulle travi principali e sui pilastri che spiccano dalla trave in cemento armato. Il tamponamento e' composto sul lato interno da mattoni in laterizio e all'esterno da blocchi cavi vibro compressi in calcestruzzo di cui la parte inferiore del tipo splittati e che si prolunga in copertura con un altezza variabile rispetto al piano di falda di cm. 90 su lato lungo e cm 20 rispetto al colmo sul lato corto. I blocchi sembrano non riempiti ed inoltre non sono stati rilevati cordoli in cemento amato sul tamponamento neanche quale collegamento dei pilastri sui quali si appoggiano le terzere. Tranne la relazione di calcolo non è stato possibile acquisire altra documentazione riguardante il progetto e l'esecuzione. Pertanto le informazioni assunte in progetto, per quanto possibile, sono state acquisite in diverse occasioni con i rilievi sul posto, sia in occasione dell'ispezione con la piattaforma elevatrice nel mese di agosto 2016 con l'ing. Claudio Brambilla incaricato dall'ente di redigere il collaudo statico, che in altre occasioni dove con l'ausilio della termocamera ad infrarossi sono stati individuati alcuni elementi non visibili ad occhio nudo. Comunque le difficoltà di rilevamento sono state tante, tenuto conto la notevole altezza interna e l'impossibilità di accedere alla copertura sbarcando dalla piattaforma elevatrice. Il manto di copertura composto da doppio strato di guaina bituminosa con la parte superiore rivestita con scaglie di ardesia, si presenta diffusamente ammalorato con tipologie e livelli di degrado differenziati. Da quanto è stato possibile rilevare nel corso degli anni sono stati effettuati diversi ripristini puntuali. All'intradosso del soffitto, sono fissati dei pannelli leggeri in lana di roccia dello spessore di circa cm. 2. Il muretto in copertura e' rivestito con copertina in acciaio zincato verniciato. Il sistema di raccolta e deflusso delle acque meteoriche e' composto da canali di gronda in acciaio zincato verniciato collegati ai pluviali che sono collocati per la prima parte nell'intercapedine del tamponamento e per la restante in esterno in corrispondenza dei pilastri. All'interno, sono presenti in diversi punti segni di infiltrazioni sia lungo i bordi dei lati lunghi che su alcune campate della parte verso la strada statale. Sono evidenti segni di deterioramento dell'assito, il cui grado ed estensione del problema sarà possibile definirlo solo dopo aver rimosso l'impermeabilizzazione. L'infiltrazione lungo i lati lunghi potrebbe dipendere da diverse cause, perdita del canale di gronda, perdita della guaina in un qualunque punto con trascinamento lungo i bordi, perdita dal pluviale nel tratto incassato nel tamponamento. Sul posto e' stato riscontrato che per un pluviale il tratto incassato e' stato sostituito da
5 uno a vista all'esterno. Dalle informazioni acquisite dal custode, l'intervento che è stato realizzato per eliminare un infiltrazioni e' stato risolutivo. Il coprimuro in acciaio zincato verniciato, tranne alcuni punti che presentano dei distacchi, sembrerebbe in discrete condizioni. Dalle informazioni gentilmente fornite a mezzo in data 08/08/16 dall'ing. Modena della ditta Rubner Holzabau (ditta che ha redatto il progetto originario della copertura e fornito le travi), le travi principali in mezzeria (quella dove è fissata la parete mobile), sotto l'azione dei carichi delle pareti mobili 7,12 kn, dei carichi permanenti in copertura di 0,80 KN/mq e della neve 1,20 kn/mq, presentano una deformazione rispettivamente di mm 2,3; 61,1; 67,60, tali informazioni sono in parte desumibili anche dalla stessa relazione di calcolo. Attualmente non ci sono presidi fissi per accedere e muoversi in sicurezza in copertura (es. linea vita, ganci classe B, ecc.). La guaina, per quanto è stato possibile riscontrare, manifesta diverse patologie: presenta in modo diffuso il fenomeno dell'ondulazione o corrugamento (reptazione), la scollatura di alcuni giunti, grandi deformazioni che hanno causato in alcuni punti il distacco dal supporto verticale e inoltre non si escludono lacerazioni puntuali. La guaina non presenta giunti di dilatazione e aeratori. Non esiste l'isolamento termico e non è possibile sapere se è presente la barriera a vapore. Non si conosce con certezza il sistema di posa adottato tra quelli possibili, totale aderenza, semindipendenza, in indipendenza, nonché l'eventuale presenza di fogli di cartone bitumato interposto tra il supporto e la prima guaina. Cosi' come non è nota l'armatura delle membrane dalle quali dipende la resistenza a trazione e l'allungamento, caratteristiche determinanti per garantire un buon comportamento della guaina sotto l'azione degli sbalzi termici stagionali, delle eccessive temperature estive e della grande deformabilità del supporto. Supponendo che il materiale sia stato posato correttamente, oltre al normale decadimento nel tempo delle caratteristiche della guaina, la reptazione ha diverse cause tra le quali le principali sono: mancanza di aderenza della guaina al supporto, il vento, la presenza di umidità sul supporto dovuto anche alla condensa, ecc. La palestra è dotata di impianto di protezione dalle scariche atmosferiche, per l'intervento è necessario procedere alla sua rimozione. Dalla verifica fatta dall'ing. Daniele Ramelli incaricato dal Comune è emerso che l'edificio è già autoprotetto pertanto non è necessario rifare l'impianto. Nei quadri elettrici verranno installati alcuni interruttori di protezione delle due linee elettriche d'ingresso. C) PROGETTO Gli interventi necessari ed opportuni sono diversi, alcuni realizzabili subito con le risorse disponibili nel presente progetto, altri da programmare in base alle economie d'asta che verranno conseguite nonché a nuove risorse da acquisire se necessario. Per alcuni di tali lavori complementari riportati negli elaborati progettuali, la stazione appaltante si riserva la facoltà di affidarli alla ditta aggiudicataria dei lavori principali secondo quanto disposto dal comma 5 art. 63 Dlgs 50/2016. Gli interventi principali che si possono attuare subito sono: rifacimento del manto di copertura; rifacimento del canale di gronda; rifacimento delle porzioni di assito deteriorate; collegamento esterno tra il canale di gronda e il pluviale esistente con cassette di raccolta; realizzazione di troppo pieno dei canali di gronda; linea vita. Quelli che si dovranno programmare dopo, di cui alcuni potrebbero rientrare nelle opere complementari, sono : realizzare l'accesso in copertura con una scala portatile e un fissa; integrare i pannelli di rivestimento del soffitto; isolamento termico all'estradosso dell'assito oppure all'intradosso; posa antirombo all'intradosso delle lastre di copertura. L'isolamento all'intradosso se compatibile con i carichi ammissibili della struttura, potrebbe scegliendo i
6 materiali adatti, migliorare anche il comportamento al fuoco degli elementi lignei. L'obiettivo dell'intervento e' quello di eliminare il problema dell'infiltrazione, adottando per il manto di copertura una soluzione di lunga durata e con un buon rapporto costo/benefici, che non richieda costi di manutenzione, che non modifichi i carichi di progetto e le condizioni statiche degli elementi strutturali attuali, che garantisca un corretto comportamento e quindi le prestazioni richieste anche nelle condizioni deformate delle travi sotto l'azione della neve, che sia resistente alle azioni del vento di pressione e depressione, che si possa facilmente smontare nel caso fosse necessario. La soluzione adottata é oggetto del presente appalto, riduce il carico permanente per ogni metro quadro, ed inoltre appoggiando per ogni campata (tra arcareccio e arcareccio) il primo e l'ultimo travetto direttamente sugli arcarecci, i travetti esistenti non sono interessati di una parte di carico di neve e carico permanente, il tutto porta ad una riduzione delle sollecitazioni per tutti gli elementi. L'isolamento dall'estradosso in polistirene a bassa densità (quindi leggero) ipotizzato nelle opere complementari non dovrebbe alterare le condizioni sopra indicate. Infine si segnala che nella relazione di calcolo del progetto originario, si è tenuto conto per tutta la superficie di una controsoffittatura che di fatto non è stata realizzata, quindi parte del carico esposto in relazione di fatto non esiste. La sezione dei nuovi travetti in legno di cm 6x5h con luce di calcolo di cm 61 ( interasse travetti esistenti, cautelativamente si è ignorato ogni contributo dell'assito ) è idonea a portare i carichi statici previsti dalla normativa. Gli altri interventi programmati con la stessa finalità di cui sopra sono: realizzare l'ultimo tratto di pluviale in esterno collegato al canale di gronda con una casetta di raccolta nonché realizzare dei troppo pieni che possano intervenire sia in caso di otturazione di un pluviale che nei forti piovaschi dove aumenta la richiesta di portata di smaltimento. I principali interventi previsti in progetto ed oggetto dell'appalto sono: predisposizione dei presidi temporanei di sicurezza per eseguire l'intervento; rimozione della guaina ed eventuale strato di barriera al vapore; sostituzione delle parti ammalorate di assito; posa di barriera a vapore; posa dei listelli in legno trattati, ancorati con viti ai travetti esistenti; posa del nuovo canale di gronda e delle lattonerie necessarie; realizzazione dei troppo pieni e del collegamento esterno dei pluviali; lastra di copertura metallica con i suoi componenti; dispositivo anticaduta di classe C (linea vita flessibile). Il manto di copertura, e' costituito da lastre grecate in alluminio fissate a scatto alle staffe ancorate ai travetti e cappelletto di chiusura delle lastre grecate. Le lastre devono essere della stessa lunghezza della falda ed in tal caso avranno un colmo a tenuta stagna certificata, oppure della lunghezza complessiva delle due falde. Il sistema deve essere in grado di garantire i requisiti di portanza previsti dal D.M.I 14/01/2008 e successive modifiche ed integrazioni, con particolare riguardo alle azioni depressive del vento. Il sistema deve essere idoneo per pendenze inferiori al 1% e garantire la totale impermeabilità con qualsiasi condizione atmosferica compreso un allagamento con battente di almeno cm 30. Tali requisiti devono essere rispettati anche sotto l'azione della neve che crea nelle strutture portanti le deformazioni sopra riportate, tenendo conto che i travetti sulle testate da un lato appoggiano sul muro che non è' deformabile e dall'altro sulle travi deformabili. È' stato scelto l'alluminio oltre che per la sua resistenza meccanica e grande durabilità nel tempo, ma in modo particolare per la sua leggerezza in quanto rispetto ad altri prodotti metallici pesa un terzo in meno. Tutti i requisiti sopra indicati e dettagliatamente illustrati negli altri elaborati di progetto, dovranno essere dimostrati dall'appaltatore nella fase di campionatura dei materiali, con certificazioni e relazioni di calcolo a firma di tecnico abilitato. Per una più ampia comprensione degli interventi, si rimanda agli elaborati grafici di progetto allegati. D) ASPETTI ECONOMICI Il costo complessivo dell intervento è pari a ,00 così articolato:
7 a - Lavori ,00 a.1 - lavori ,00 a.2 - oneri sicurezza, non soggetti a ribasso d'asta ,00 b - Somme a disposizione della stazione appaltante ,00 b.1 - per lavori in economia, previsti in progetto ed esclusi dall'appalto, ivi inclusi i rimborsi previa fattura 1) Opere complementari. 477,60 2) Lavori e forniture. 81, ,57 b.2 - per rilievi, accertamenti e indagini: 1) Noleggio elevatori , ,00 b.4 - per imprevisti. 81,97 b.7 - per spese di cui agli articoli 90, comma 5, e 92, comma 7-bis, del codice, spese tecniche relative alla progettazione, alle necessarie attivita' preliminari, al coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, alle conferenze di servizi, alla direzione lavori e al coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, all assistenza giornaliera e contabilità, l importo relativo all incentivo di cui all art. 92, comma 5, del codice, nella misura corrispondente alle prestazioni che dovranno essere svolte dal personale dipendente 1) comma 4 art. 24 D. Lgs. 50/2016 (polizza progettista e validatore): Progettista. 280,00 Validatore. 280,00 2) comma 2 art. 113 D. Lgs. 50/2016 (incentivo 2%) ,00 b.8 - per spese per attivita' tecnico amministrative connesse alla progettazione, di supporto al responsabile del procedimento, e di verifica e validazione 1) incarico verifica gabbia di Faraday e quadri elettrici ,00 b.12 - per I.V.A., eventuali altre imposte e contributi dovuti per legge I.V.A. 10% su a Lavori: ,00 I.V.A. su b1: I.V.A. 10% su b1 1):. 47,76 I.V.A. 22% su b1 2):. 18,03 I.V.A. su b.2: I.V.A. 22% su b2 1):. 422,40 I.V.A. 22% su b.4 Imprevisti:. 18,03 I.V.A., oneri, contributi su b.8 : oneri ed IVA su b.8 1). 282, , , ,46 Importo complessivo dell intervento ( a + b ) ,00 Cremona, il 10/11/2016 Il Progettista arch. Giovanni Donadio FIRMATO DIGITALMENTE AI SENSI DEL TESTO UNICO D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005
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