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2 pag. 2 di 46 INDICE 1. PREMESSA NORMATIVA DI RIFERIMENTO DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI A PROGETTO CARATTERISTICHE DEI MATERIALI CALCESTRUZZI ACCIAIO PER ARMATURE MANUFATTI IN C.A PROFILATI TUBOLARI IN ACCIAIO PER MICROPALI BARRE IN ACCIAIO PRECOMPRESSO A FILETTATURA CONTINUA MATERIALI PER RIVESTIMENTO IN RETE ARMATA PROVE SUI MATERIALI E CERTIFICAZIONE DI PRODOTTI CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA VERIFICA MURO IN C.A. SU MICROPALI E TIRANTI PASSIVI VERIFICA ALLO SCORRIMENTO SUL PIANO DI POSA VERIFICA AL RIBALTAMENTO VERIFICA CAPACITÀ PORTANTE DELLE FONDAZIONI PROFONDE VERIFICA DI STABILITÀ GLOBALE VERIFICHE STRUTTURALI VERIFICA SCATOLARE IN C.A VERIFICA MURO A MENSOLA IN C.A VERIFICA PARAMENTO DI SOSTEGNO AL RILEVATO STRADALE CONCLUSIONI ALLEGATI ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI ALLEGATO 2 RELAZIONE DI CALCOLO SCATOLARE IN C.A. ALLEGATO 3 RELAZIONE DI CALCOLO MURO A MENSOLA IN C.A. Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

3 pag. 3 di PREMESSA La presente relazione illustrativa, comprensiva anche della relazione di calcolo, sui materiali, geotecnica e sulle fondazioni, fa riferimento al progetto esecutivo per le opere di protezione contro le colate detritiche superficiali in modo da consentire il deflusso delle acque di piena e trattenere il trasporto solido di detriti in località Circonvallazione Campovecchio nel Comune di Mezzanego (GE). A seguito degli eventi alluvionali avvenuti nell area della bassa Valle Sturla nel novembre 2014, il territorio di Mezzanego è stato duramente colpito dalle forti piogge verificatesi e i corsi d acqua principali ed i loro affluenti hanno raggiunto elevati valori di portata, che hanno causato locali esondazioni e il dissesto di molteplici versanti, con conseguente elevato trasporto di materiale solido. In prossimità della località Campo Vecchio, ovvero in corrispondenza del corso d acqua affluente in sponda orografica destra del Torrente Sturla, l eccezionale evento piovoso avvenuto il giorno 10 novembre 2014 ha provocato: - una severa ed estesa erosione dell alveo con formazione di una colata detritica torrentizia (debris flow) di notevoli dimensioni, che ha causato l ostruzione dei due attraversamenti stradali posti in sequenza; - un significativo fenomeno franoso di ampiezza pari a circa m che ha interessato la scarpata di sponda sinistra al suddetto rivo, con conseguente cedimento di una porzione di carreggiata stradale, tale da rendere inagibile il tratto viario. Dopo l evento, l Amministrazione comunale ha provveduto ad eseguire le prime opere di pulizia vegetazionale dell alveo, all interdizione della rotabile comunale in entrambi i sensi di marcia per la parte interessata dal cedimento ed a effettuare un accurato rilievo topografico dell area. Ha, inoltre, affidato la progettazione preliminare degli interventi finalizzati all adeguamento di entrambi gli attraversamenti ed al consolidamento del movimento franoso con il relativo ripristino della carreggiata stradale. Sulla base di detta progettazione ha, quindi, individuato l intervento da attuare e ha avviato la successiva fase di progettazione definitiva. Il presente studio si prefigge di supportare, dal punto di vista strutturale e geotecnico, lo studio geologico ed idrogeologico condotto dal Dott. Geol. Giovanni Debellis, verificando la compatibilità strutturale degli interventi a progetto. Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

4 pag. 4 di 46 Preso atto del rilievo plani-altimetrico del terreno eseguito dal Comune di Mezzanego e dei parametri geotecnici scaturiti dalla suddetta relazione geologica si è provveduto alla progettazione ed alla verifica delle opere in calcestruzzo armato, nel rispetto delle nuove norme tecniche per le costruzioni (D.M. 14/01/2008) e successiva circolare esplicativa (n. 617 del 02/02/2009). A tale proposito, il sottoscritto Ing. Matteo Codda, nato a Chiavari (GE) il , Codice Fiscale CDDMTT80S23C621P, con studio in Lavagna (GE), Via Matteotti 21/4, iscritto al N.8993A dell'albo degli Ingegneri della Provincia di Genova, ad evasione dell'incarico di progettazione strutturale delle opere, e sulla base della documentazione tecnica fornitami, relaziona quanto segue. 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Le principali norme ed i documenti assunti quale riferimento per la presente progettazione vengono indicati di seguito: - Legge nr del 05/11/1971 : Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a struttura metallica. - Legge nr. 64 del 02/02/1974 : Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche. - D.M. LL.PP. del 11/03/1988 : Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione. - D.M. LL.PP. del 14/02/1992 : Norme tecniche per l'esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche. - D.M. 9 Gennaio 1996 : Norme Tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche. - D.M. 16 Gennaio 1996 : Norme Tecniche relative ai 'Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi'. - D.M. 16 Gennaio 1996 : Norme Tecniche per le costruzioni in zone sismiche. - Circolare Ministero LL.PP. 15 Ottobre 1996 N. 252 AA.GG./S.T.C. : Istruzioni per l'applicazione delle Norme Tecniche di cui al D.M. 9 Gennaio Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

5 pag. 5 di 46 - Circolare Ministero LL.PP. 10 Aprile 1997 N. 65/AA.GG. : Istruzioni per l'applicazione delle Norme Tecniche per le costruzioni in zone sismiche di cui al D.M. 16 Gennaio Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 (D.M. 14 Gennaio 2008) - Circolare 617 del 02/02/2009 : Istruzioni per l'applicazione delle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio D.G.R. 216/2017 del 17/03/2017 D.M. 14/01/2008 OPCM 3519/2006. Aggiornamento classificazione sismica del territorio della Regione Liguria. 3. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI A PROGETTO Come mostrato nelle figure che seguono, l area oggetto di intervento si trova nel Comune di Mezzanego, in prossimità della località Campo Vecchio, lungo la strada comunale Circonvallazione Campo Vecchio ed il corso d acqua affluente in sponda orografica destra del Torrente Sturla Ortofoto con indicazione dei punti oggetto di intervento Come anticipato in premessa, nel corso dell evento alluvionale del 10 novembre 2014, in località Campo Vecchio si sono contemporaneamente verificati due eventi distinti, una severa erosione dell alveo con formazione di una colata detritica torrentizia che ha causato l ostruzione dei due attraversamenti stradali ed un fenomeno franoso di ampiezza che ha interessato la scarpata di sponda sinistra al suddetto rivo, con conseguente cedimento di una porzione di carreggiata stradale, tale da rendere inagibile il tratto viario. Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

6 pag. 6 di 46 Inquadramento su Cartografia Tecnica Regionale Nel tratto in esame il torrente defluisce in una gola piuttosto incisa, con la strada comunale che si affianca ed attraversa l alveo, e con versanti ad elevata acclività, sia sulla sponda destra sia sulla sponda sinistra. Il rivo emerge a circa m s.l.m. e confluisce in sponda destra del Torrente Sturla alla quota di m s.l.m.; all altezza di m s.l.m. (attraversamento n. 1) e a quella di m s.l.m. (attraversamento n. 2) sono presenti due attraversamenti stradali della Circonvallazione Campo Vecchio realizzati mediante condotte in calcestruzzo a sezione circolare con diametro pari a 80 cm. Tra le due opere idrauliche è presente un tratto a cielo aperto avente lunghezza di circa 66 m e che mostra le seguenti caratteristiche: - fondo naturale con salti; - sponde naturali a scarpata, localmente inerbite, che mostrano segni di puntuale erosione spondale; - presenza di elevato trasposto solido di media pezzatura. Analoghe condizioni si trovano a monte ed a valle del tratto oggetto di indagine. Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

7 pag. 7 di 46 A causa dei notevoli quantitativi di materiale franato durante l evento alluvionale l attraversamento di valle ha subito un parziale cedimento che compromette il regolare deflusso della portata idraulica a causa di un restringimento della sezione utile. Le attuali sezioni risultano inadeguate a soddisfare i requisiti richiesti per una piena con tempo di ritorno duecentennale e l energia associato al moto della corrente favorisce l erosione spondale. Sia il pelo libero che la componente cinetica superano abbondantemente l altezza utile della sezione rendendo inadeguate la superfici idrauliche disponibili. L eccezionale evento piovoso ha inoltre comportato, a valle del secondo attraversamento, un severo dissesto della Strada della Circonvallazione Campovecchio in corrispondenza di una casa di civile abitazione, evidenziata nella documentazione fotografica e progettuale. La frana che ha interessato la carreggiata stradale ha causato il crollo del ciglio di valle e di parte della carreggiata (per una larghezza di circa un metro). Data l importanza del fenomeno e considerato il rischio connesso alla notevole altezza delle pendici a ridosso del rivo, peraltro scoscese, il tratto di strada è stato da subito interdetto al traffico veicolare. Attualmente il tratto di strada comunale continua ad essere interdetto al traffico veicolare, benché costituisca un alternativa viabilistica importante per le frazioni poste sulle alture in sponda destra del Torrente Sturla. Anche sulla base dell aggravamento sopraggiunto, non si può escludere che, senza un tempestivo intervento di carattere radicale di stabilizzazione del pendio, si possano verificare ulteriori cinematismi, che darebbero luogo ad un aggravamento del danno fino ad oggi osservato. Le cause dell instabilizzazione dei versanti sono da attribuirsi: 1. ai copiosi afflussi hanno determinato una generale e diffusa saturazione delle coltri e innescato ampi fenomeni di dilavamento superficiale, generando una repentina crescita delle pressioni neutre e del peso specifico nei terreni di copertura; 2. all azione di erosione al piede del versante operata dal rio alla base della valle; 3. alla tipologia di substrato roccioso di base (formazione di tipo sedimentario caratterizzata da una forte impronta deformativa sia duttile che fragile). Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

8 pag. 8 di 46 Gli interventi di cui al presente progetto sono costituiti principalmente da opere idrauliche e geotecniche finalizzate al raggiungimento delle idonee condizioni di sicurezza, almeno per le porzioni interessate. Per quanto concerne il corso d acqua, si intende adeguare i due attraversamenti ostruiti durante l evento alluvionale come prescritto dalle Norme di Attuazione del Piano di Bacino Ambito 16, ovvero procedendo nel seguente ordine: 1- sostituzione di entrambe le opere idrauliche esistenti con elementi scatolari in calcestruzzo armato a sezione rettangolare di altezza 2.00 m e larghezza 4.00 m per una superficie utile di 8.00 mq. La lunghezza dei nuovi attraversamenti sarà confrontabile con quella attuale in moda da non ridurre le dimensioni della careggiata stradale. Tale soluzione permette di rispettare con sicurezza i limiti demaniali e consentirà le future operazioni di manutenzione e pulizia mediante piccoli mezzi meccanici; Scatolare in c.a. 2- contestualmente verrà regolarizzata l inclinazione in pianta della tombinatura in modo da ridurre possibili effetti dell erosione spondale in curva. La progettazione di suddetto intervento ha tenuto conto di numerosi aspetti quali: - la morfologia del suolo; - le caratteristiche geologiche del territorio; - le modalità operative effettivamente realizzabili in relazione alle condizioni di instabilità ed alle limitazioni del sovraccarico transitabile sulla rete viaria che raggiunge l area di intervento; - i problemi legati alla durata dei lavori ed alla conseguente interruzione del transito veicolare. Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

9 pag. 9 di 46 Siccome non è possibile realizzare, anche temporaneamente, un collegamento alternativo alle località site a monte, si vuole limitare il più possibile la durata dei lavori. Relativamente alla frana che ha interessato la carreggiata stradale con conseguente crollo del ciglio di valle e di parte della rotabile, si intende opere nel seguente modo: - scavo di sbancamento per un altezza massima di 3 m in modo da rimuovere tutto il materiale dissestato e raggiungere la quota di fondazione per la nuova opere di contenimento; - realizzazione di un muro a mensola in c.a. con paramento di altezza inferiore a 3 m e fondazione di tipo profondo mediante formazione di micropali e tiranti passivi; - rivestimento del paramento con pietra faccia a vista. Schema opera di sostegno A completamento dell intervento comprende alcune opere di sistemazione del versante, finalizzate anche alla regimazione delle acque, il ripristino della sede stradale ed il rinverdimento della scarpata per consolidare i fronti instabili e limitare le colate detritiche. Maggiori dettagli delle sistemazioni a progetto vengono riportati negli elaborati grafici allegati alla presente relazione. La vita nominale di un opera strutturale V N è intesa come il numero di anni nel quale la struttura, purché soggetta alla manutenzione ordinaria, deve potere essere usata per lo scopo al quale è destinata. Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

10 pag. 10 di 46 Il tipo di costruzione in esame ricade nella categoria 2, ovvero Opere ordinarie, ponti, opere infrastrutturali e dighe di dimensioni contenute o di importanza normale, per cui si considera una vita nominale di 50 anni. In presenza di azioni sismiche, con riferimento alle conseguenze di una interruzione di operatività o di un eventuale collasso, le costruzioni sono suddivise in classi d uso; in questo caso la struttura viene inquadrata nella classe II (Costruzioni il cui uso preveda normali affollamenti, senza contenuti pericolosi per l ambiente e senza funzioni pubbliche e sociali essenziali. Industrie con attività non pericolose per l ambiente. Ponti, opere infrastrutturali, reti viarie non ricadenti in Classe d uso III o in Classe d uso IV, reti ferroviarie la cui interruzione non provochi situazioni di emergenza. Dighe il cui collasso non provochi conseguenze rilevanti.). Le azioni sismiche vengono valutate in relazione ad un periodo di riferimento V R che si ricava, per ciascun tipo di costruzione, moltiplicandone la vita nominale V N per il coefficiente d uso C U : V R = V N C U In classe II C U è pari a 1 per cui risulta V R uguale a 50 anni. Classe Vita Periodo Coeff. Uso d'uso Vn [anni] Vr [anni] II CARATTERISTICHE DEI MATERIALI Nel seguito si esplicitano le caratteristiche e le specifiche tecniche a cui dovranno rispondere i materiali strutturali da impiegarsi nell opera in oggetto. CALCESTRUZZI Le linee guida sul "Calcestruzzo Strutturale" del Consiglio Superiore del Ministero dei LL.PP. e a norma europea EN stabiliscono le condizioni minime operative per prescrivere un materiale con le caratteristiche prestazionali richieste: classe di resistenza, ovvero la resistenza caratteristica Rck Rappresenta la capacità del calcestruzzo di assorbire gli sforzi di compressione. La resistenza a compressione viene misurata su provini cubici di 15 centimetri di lato, confezionati, maturati e provati tassativamente a 28 giorni secondo le normative. Bisogna distinguere la resistenza di un singolo provino dal valore convenzionale di riferimento, la resistenza caratteristica Rck, cioè il valore al di sotto del quale ci si attende che cada solamente il 5% di tutti i provini che potrebbero essere controllati per quel calcestruzzo. Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

11 pag. 11 di 46 La resistenza caratteristica viene ricavata statisticamente dai valori di rottura dei singoli provini. La classe di resistenza viene espressa in Mpa o N/mm 2 le norme propongono alcune classi di resistenza caratteristica utilizzabili dal progettista nei calcoli strutturali. diametro massimo nominale dell'aggregato - Dmax [espresso in mm] Condizione necessaria per ottenere una struttura omogenea e compatta è la corretta prescrizione della dimensione massima dell aggregato, indicata con Dmax. In particolare i fattori che influenzano il Dmax. sono: la modalità di getto (in caso di pompaggio si consiglia una dimensione massima inferiore a 1/3 del diametro del tubo della pompa); la sezione della struttura (in caso di solette inferiore a 1/3 o 1/4 dello spessore) e la distanza tra le armature; per evitare che aggregati troppo grossi restino bloccati tra le stesse impedendo il regolare riempimento della cassaforma; lo spessore del copriferro, per evitare che gli aggregati vengano a diretto contatto con il cassero senza il necessario strato protettivo di pasta di cemento. DMAX < 0,25 VOLTELOSPESSORE MINIMO DELLA SEZIONE DMAX < 0.75 VOLTELOSPESSORE DEL COPRIFERRO DMAX < DELLA DISTANZA MINIMA TRA I FERRI DI ARMATURA rapporto acqua/cemento Esiste una caratteristica fondamentale che determina le prestazioni di un calcestruzzo: la sua compattezza. Risulta evidente che più il materiale è compatto ed omogeneo, maggiore Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

12 pag. 12 di 46 sarà non solo la sua capacità di resistere all azione degli agenti aggressivi ma anche la sua resistenza meccanica. Nella definizione della composizione della miscela un unico parametro governa le due prestazioni: il rapporto acqua/cemento (a/c). La norma riporta i valori massimi di tale rapporto necessari a soddisfare le classi di esposizione e le resistenze minime corrispondenti. classe di consistenza del calcestruzzo fresco Si identifica come lavorabilità la capacità del calcestruzzo di assumere la forma del recipiente che lo contiene, normalmente il cassero. Ovviamente la lavorabilità deve essere scelta in funzione delle caratteristiche della struttura e dei metodi di compattazione e verificata al momento del getto in cantiere. La lavorabilità di un impasto è molto importante anche per il lavoro che si deve spendere durante la posa e la compattazione. classe di esposizione ambientale Aspetto essenziale per la scelta del giusto calcestruzzo è la condizione ambientale in cui la struttura dovrà operare. Questa influenza la vita media di servizio delle costruzioni, cioè il tempo durante il quale i materiali sono in grado di conservare le caratteristiche prestazionali richieste dal progetto, mantenendo inalterato il grado di sicurezza previsto. È indispensabile riportare in progetto la classe di esposizione ambientale che indica il maggiore o minore livello di aggressività del luogo in cui la struttura sarà inserita. Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

13 pag. 13 di 46 La norma UNI - EN 206 descrive con maggiore precisione gli ambienti di esposizione: eventuali altre caratteristiche o aggiunte per getti particolari Possono essere prescritte prestazioni particolari ottenibili con ricette specifiche o aggiunta di additivi: Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

14 pag. 14 di 46 sviluppo delle resistenze predefinito, ad es. per accelerare i tempi di scassero o per calcestruzzi precompressi; permeabilità ridotta per ambienti aggressivi; resistenza alla penetrazione di agenti esterni; ritiro controllato per getti di estese dimensioni; calore di idratazione ridotto per getti massivi; aggregati adatti alla realizzazione di strutture facciavista; uso di cementi particolari; Oppure si possono richiedere aggiunte alla miscela: fibre sintetiche o metalliche per contrastare i fenomeni di ritiro e migliorare la resistenza a flessione nelle pavimentazioni; agenti espansivi per ridurre il ritiro; additivi: acceleranti o ritardanti a seconda della stagione; aggregati particolari, per colore, forma o peso specifico: ad es. gli aggregati baritici per la protezione dalle radiazioni o basaltici per la realizzazione di caveau di banca; coloranti; ceneri volanti o fumi di silice per aumentare la durabilità. I calcestruzzi utilizzati nella realizzazione del presente lavoro sono di due tipologie, calcestruzzo magro di sottofondazione e calcestruzzo strutturale per opere in C.A. La durabilità di una struttura in calcestruzzo dipende dall interazione tra le caratteristiche dei materiali con cui è costruita e le azioni di tipo chimico-fisico, legate alle condizioni dell ambiente in cui essa si trova e alle quali è soggetta nell arco della sua vita utile. Tali azioni, non prese in conto nell analisi strutturale, comportano un opportuna scelta del tipo di calcestruzzo, adeguate disposizioni costruttive delle armature e un esecuzione curata. Il requisito di durabilità si ritiene soddisfatto se la struttura, sottoposta alle azioni tipiche dell ambiente e soggetta a ordinaria manutenzione. È in grado di continuare a fornire per tutta la vita utile di progetto le prestazioni per la quale è stata progettata e realizzata. CALCESTRUZZO MAGRO PER OPERE DI SOTTOFONDAZIONE Terminato lo scavo, prima di realizzare le fondazioni, si pone in opera un getto di calcestruzzo magro dello spessore medio di almeno 10 cm al fine di omogeneizzare il piano di posa della Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

15 pag. 15 di 46 fondazione avente caratteristiche non propriamente strutturali la cui composizione e le cui caratteristiche di seguito riassunte sono: - classe di resistenza C12/15 Rck 30 - classe di esposizione ambientale X0 - rapporto massimo acqua/cemento classe di consistenza per abbassamento del cono S4 - diametro massimo inerte 30 mm CALCESTRUZZO PER OPERE STRUTTURALI I componenti che costituiscono il calcestruzzo da impiegarsi per la realizzazione del plinto di fondazione dovranno essere almeno del tipo indicato di seguito e miscelati secondo le proporzioni riportate: - classe di resistenza C35/40 Rck 40 - classe di esposizione ambientale XC4 - rapporto massimo acqua/cemento classe di consistenza per abbassamento del cono S4 - diametro massimo inerte 20 mm Si prescrive inoltre un copriferro minimo 30 mm e l impiego di additivi per ridurre la porosità del calcestruzzo, rendere idrorepellente l epidermide del calcestruzzo ed inibire la crescita di alghe, batteri e funghi. ACCIAIO PER ARMATURE MANUFATTI IN C.A. Gli acciai per armature delle sezioni in c.a. saranno del tipo B450C le cui caratteristiche fisicomeccaniche sono riportate in tabella di seguito. Il processo di accertamento delle proprietà meccaniche dovrà essere conforme alla norma UNI EN ISO del CARATTERISTICHE REQUISITI FRATTILE Tensione caratteristica di snervamento f y 450 MPa 5% Tensione caratteristica di rottura f i 540 MPa 5% Allungamento totale al carico massimo A gt 7.5% 10% Rapporto f t / f y 1.15 R m / R e % Rapporto f y misurato /f y nom < % Diametro del mandrino per prove di piegamento 90 e successivo raddrizzamento senza cricche per 12 mm <ф 16 mm 5ф Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

16 pag. 16 di 46 PROFILATI TUBOLARI IN ACCIAIO PER MICROPALI Le carpenterie metalliche dei micropali saranno realizzate con acciaio tubolare a sezione circolare di classe S355. Con l'entrata in vigore del D.M. del 14 gennaio 2008, le norme di riferimento per la produzione degli acciai strutturali da impiegare sono le UNI EN del Nel caso della classe S355, il numero alla destra della S indica la tensione caratteristica di snervamento espressa in MPa; in particolare le caratteristiche meccaniche principali sono le seguenti: Caratteristiche meccaniche Grado d'acciaio S 355 (TN 510) Carico unitario di snervamento 355 MPa Resistenza a trazione 510 MPa Allungamento % 20 (B) +20 C 27 J Resilienza (C) 0 C 27 J Dovranno essere impiegati elementi a sezione circolare, senza saldatura, formati a caldo e destinati ad applicazioni per strutture non saldate. Tuttavia si prescrive che eventuali giunti saldati dovranno essere eseguiti in accordo con le norme UNI EN ISO del Il personale che effettuerà la saldatura dovrà essere qualificato secondo la norma UNI EN del BARRE IN ACCIAIO PRECOMPRESSO A FILETTATURA CONTINUA Le barre in acciaio precompresso tipo Dywidag con doppia protezione anticorrosione e con le seguenti caratteristiche meccaniche: MATERIALI PER RIVESTIMENTO IN RETE ARMATA Nel seguito vengono riportate le specifiche tecniche per le varie tipologie di materiali impiegate nel rivestimento corticale in reti armate: Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

17 pag. 17 di 46 - Acciaio per cemento armato in barre ad aderenza migliorata tipo B450C: valori nominali delle tensioni caratteristiche di snervamento e rottura da utilizzare nei calcoli tensione nominale di snervamento : f y,nom = 450 N/mm 2 tensione nominale di rottura : f t,nom = 540 N/mm 2 requisiti delle caratteristiche meccaniche tensione caratteristica di snervamento : f yk f y,nom tensione caratteristica di rottura : f tk f t,nom 1.15 (f t /f y ) 1.35 (f y /f y,nom ) 1.25 allugamento : (A gt ) k 7.5% - Acciaio zincato per funi con anima tessile di rinforzo rete in aderenza : valori nominali delle tensioni caratteristiche secondo Norme UNI ISO , UNI ISO 2048 tensione nominale di snervamento : f y,nom = 1770 N/mm 2 carico di rottura minimo della fune : R min = kn carico di rottura minimo dell anima : R min = Kn - Acciaio per piastre: acciaio S275 jr (EN10025), zincatura spessore minimo 70 μm UNI EN ISO Miscela cementizia per getto chiodi: contenuto minimo di cemento : 1200 kg/m 3 acqua d impasto : 600 kg/m 3 cemento tipo : 42.5 rapporto acqua-cemento : additivi : kg/m 3 ρ : 1800 kg/m 3 buona coesività dell impasto additivata con prodotti antiritiro (2-4%) adeguata fluidità iniezione fino a rifiuto del foro mantenimento della lavorabilità durante tutta la procedura di getto. PROVE SUI MATERIALI E CERTIFICAZIONE DI PRODOTTI I materiali metallici forniti in cantiere e posati per i getti in c.a. o per le strutture metalliche dovranno essere accompagnati da relativo certificato che ne identifichi la provenienza e le caratteristiche meccaniche e chimiche. Per quanto riguarda i calcestruzzi forniti da centro di betonaggio dovranno essere accompagnati da certificato che rispecchi le caratteristiche minime richieste dal progetto. SI prescrive il prelievo di almeno n 2 campioni per eventuale prova in laboratorio o alternativamente prove non distruttive, compatibili con la tipologia di intervento e il limitato quantitativo di getto. Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

18 pag. 18 di 46 Andranno eseguiti TRE prelievi (SEI provini in tutto), ciascuno dei quali eseguito su un massimo di 100 mc di getto di miscela omogenea. Ogni giorno di getto andrà eseguito almeno un prelievo (tale limitazione può essere derogata nel caso di costruzioni di meno di 100mc di calcestruzzo). Per quanto riguarda le barre di armatura dovranno essere eseguite prove di trazione e taglio su DUE campioni per ciascun diametro utilizzato. 5. CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA La caratterizzazione geotecnica dell area di intervento viene effettuata in riferimento alla perizia geologica a firma del dott. geol. Giovanni Debellis e alle contestuali indagini geognostiche. La stratigrafia della Valle Soria è caratterizzata da versanti acclivi, presso i quali sono diffusamente identificabili vasti volumi affioranti o sub-affioranti di substrato roccioso e locali rimodellamenti eseguiti mediante terrazzamenti, in passato utilizzati per scopi agricoli. Nelle fasi di rilevamento, eseguito in un intorno significativo dell area oggetto d intervento, è stato possibile individuare l assetto geologico della zona, in particolare presso il movimento franoso avvenuto, la mobilitazione delle coltri e le prove geognostiche hanno permesso di ricostruirne la stratigrafia locale. Mentre i settori di monte presentano il substrato roccioso come affiorante/sub affiorante, il settore di valle è caratterizzato dalla presenza di terreni di riporto e di coltre eluvio colluviali a coprire il substrato roccioso per uno spessore complessivo di circa 5 7 metri, in funzione dell andamento del substrato roccioso. Sezione geologica Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

19 pag. 19 di 46 La litologia di base è costituita da rocce appartenenti alla formazione di Val Lavagna, in particolare ai termini argilloso-marnosi; strutturalmente, questo substrato ha subito notevoli fenomeni deformativi fragili e duttili riconducibili sostanzialmente a faglie e pieghe. Per meglio definire la stratigrafia della zona, sono stati realizzati n 2 sondaggi a distruzione di nucleo, i cui risultati hanno permesso di ricostruire l esatta stratigrafia della zona; inoltre è stata eseguita una stesa sismica mediante tecnica a rifrazione, ciò ha permesso l acquisizione dei parametri elastici caratteristici dei terreni attraversati, correlabili a quelli geotecnici degli stessi. Posizionamento indagini geognostiche (stesa sismica e n.2 sondaggi) La stesa ha individuato tre orizzonti sismici di cui il primo, con variazioni laterali e velocità media attorno ai 450 m/s, di spessore entro i 2,5 metri (Livello 1), corrispondente a riporti e terreni sciolti rimaneggiati (h=1 2,5 m). Il secondo livello, che raggiunge 5 metri di profondità presso il geofono g12 e 7 metri in g1, presenta una velocità media di circa 550 m/s e corrisponde al substrato roccioso alterato e destrutturato, frammisto a coltre colluviale. Risultati stesa sismica Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

20 pag. 20 di 46 Ad una progressiva di circa 5 7 metri dal piano campagna, le risultanze dell indagine hanno prodotto valori di velocità media di propagazione delle onde elastiche comprese in un intervallo di m/s (Livello 3), corrispondente ad un substrato roccioso con caratteristiche geomeccaniche scadenti (Classe di Bieniawski = Classe 4). I parametri elastici acquisiti, correlati ai carotaggi verticali, hanno permesso la ricostruzione dei seguenti parametri geotecnici: terreno di riporto e coltre eluvio colluviale (da p.c. a 2,5 metri): Angolo di attrito ø = 26 Peso dell unità di volume γ = kn/m 3 Peso dell unità di volume saturo γsat = kn/m 3 Coesione c = 0.00 kpa cappellaccio di alterazione (da 2,5 a 5 7 metri): Angolo di attrito ø = 27 Peso dell unità di volume γ = kn/m 3 Coesione c = 0.00 kpa ammasso roccioso alterato parametri medi Angolo d'attrito dell'ammasso φ' = 27 Coesione dell'ammasso c = 864 kpa Peso di volume γ = kn/m 3 In predimensinamento viene considerato un angolo di attrito tra terreno e paratia pari alla metà dell angolo di attrito interno: δ = 1 φ. 2 I riferimenti legislativi relativi al terreno di fondazione sono dati dal D. M. 14/01/2008 Norme tecniche per le costruzioni, nonché, in merito alla zonizzazione sismica del territorio, dal D.G.R 216 del 17/03/2017. Il territorio comunale di Mezzanego, attualmente classificato secondo D.G.R 216 del 17/03/2017 in zona sismica 3. In base alle Norme Tecniche di cui al D. M. 14/01/2008 l azione sismica di riferimento è definita per ogni sito sulla base delle sue coordinate; le zone sismiche hanno significato da un punto di vista amministrativo. In funzione delle indagini condotte, il suolo di fondazione può essere definito di categoria E per terreni dei sottosuoli di tipo C o D per spessore non superiore a 20 m, posti sul substrato di Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

21 pag. 21 di 46 riferimento (con Vs,30 > 800 m/s) ; nonostante i profili ricostruiti possano essere compatibili con un suolo di categoria B, non sussistono quelle che sono le condizioni descrittive di questa categoria: il modello geologico presenta terreni di copertura con potenza inferiore ai 20 metri posti su substrato sismico di riferimento. La condizione topografica può essere inquadrata come categoria T2, relativa a pendii inclinazione media superiore a 15. con 6. VERIFICA MURO IN C.A. SU MICROPALI E TIRANTI PASSIVI In corrispondenza della frana che ha interessato la carreggiata stradale, l intervento a progetto prevede la realizzazione di un muro di sostegno in c.a. a mensola posto in corrispondenza del ciglio di frana con relativa fondazione su micropali disposti su una doppia fila a quinconce e tiranti attivi di ancoraggio. L estensione complessiva prevista per l opera è di circa 25 m, con un altezza massima del paramento di 2.50 m e fondazione con sezione trasversale pari a 1.70 m x 0.50 m. Il paramento presenta uno spessore in testa di 30 cm, una parete interna verticale ed una parete esterna inclinata di una quantità utile ad ottenere una profondità all incastro di 40 cm. Al livello del piano di imposta della fondazione, la morfologia e gli aspetti geotecnici del sito hanno richiesto la realizzazione di una doppia fila di micropali disposti a quinconce e con le seguenti caratteristiche strutturali: - micropali trivellati con diametro di perforazione di 180 cm; - lunghezza di perforazione compresa tra 6 m; - camicia eseguita con tubo in acciaio avente diametro e spessore 8.80 mm; - doppia fila con interasse di 85 cm tra le file; - interasse tra il centro dei pali di 150 cm. A circa 1.75 m dal piano di fondazione del muro viene prevista la formazione di una fila di tiranti passivi (chiodature) di ancoraggio aventi le seguenti caratteristiche: - interasse dei tiranti lungo la fila pari a 2.50 m; - diametro di perforazione di 120 cm; - lunghezza di perforazione di m con un bulbo di circa m; - n. 1 barra Dywidag con diametro 36 mm; - inclinazione rispetto all orizzontale di 25. Per maggiori dettagli sulle caratteristiche costruttive dell opera a progetto si rimanda agli elaborati grafici. Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

22 pag. 22 di 46 L'analisi strutturale e le verifiche sono condotte con l'ausilio di un codice di calcolo automatico, MAX versione prodotto da Aztec Informatica srl. Modello elaborato a calcolatore La verifica della sicurezza degli elementi strutturali è stata valutata con i metodi della scienza delle costruzioni. L'analisi strutturale è stata effettuata con il metodo degli elementi finiti, schematizzando la struttura in elementi lineari e nodi. Le incognite del problema sono le componenti di spostamento in corrispondenza di ogni nodo (2 spostamenti e 1 rotazioni). Le sezioni degli elementi strutturali sono state verificate applicando il metodo degli Stati Limite secondo le seguenti fasi: - Calcolo della spinta del terreno - Verifica a ribaltamento - Verifica a scorrimento del muro sul piano di posa - Verifica della stabilità complesso fondazione terreno (carico limite) - Verifica della stabilità globale Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

23 pag. 23 di 46 - Calcolo delle sollecitazioni sia del muro che della fondazione, progetto delle armature e relative verifiche dei materiali. Le combinazioni di carico adottate sono esaustive relativamente agli scenari di carico più gravosi cui l'opera sarà soggetta, ipotizzando a favore di sicurezza che la capacità portante sia affidata completamente alle fondazioni profonde. Le combinazioni di carico adottate sono esaustive relativamente agli scenari di carico più gravosi cui l'opera sarà soggetta, maggiori dettagli sono riportati nella relazione di calcolo allegata. Il modello è stato quindi verificato con un approccio non-lineare di tipo statico, utilizzando il metodo degli spostamenti per la valutazione dello stato limite indotto dai carichi statici. Le azioni sismiche sono state introdotte con il metodo dell'analisi statica equivalente secondo le disposizioni del capitolo 7 del DM 14/01/2008; la stima della pericolosità sismica è stata definita mediante approccio sito dipendente attraverso la determinazione dei parametri sismici. La modellazione è stata eseguita considerando, a favore di sicurezza, l altezza massima del paramento libero ed la fondazione al piede libera e non soggetta ad una contributo stabilizzante. I carichi insistenti sull opera in oggetto sono identificabili in: sovraccarico stradale dovuto alla presenza della strada a monte per un valore distribuito; carichi permanenti a monte del muro; l azione dell urto sul guard-rail in testa la muri; peso proprio dell opera a progetto; spinte del terreno; azione sismica. In prima istanza vengono determinate le spinte esercitate dal terreno e dal sovraccarico variabile, in condizioni statiche, come valori di riferimento da confrontare con i risultati restituiti dal programma di calcolo. A tal fine si suppone che il terreno retrostante al muro si formato unicamente da coltre con parametri geotecnici trasformati in parametri di calcolo tramite i coefficienti parziali γ M : - angolo d attrito: tg ϕ = tg ϕ/γ ϕ = tg 26/1.25 = e quindi ϕ = peso per unità di volume del terreno: γ = γ/γ γ = 17/1.00 = 17 kn/m 3 Ne segue che la spinte dovuta al terreno è data dalla seguente relazione: S t = 1 2 γ h 2 tg 2 (45 φ ) = kn 2 Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

24 pag. 24 di 46 Oltre a questa è presente la spinta dovuta al sovraccarico stradale, assunto pari a 20 kn/m 2 : S q = q h tg 2 (45 φ ) = kn 2 La spinta deve quindi essere amplificata moltiplicandola per il coefficienti parziali di sicurezza γ F in modo da ottenere il valore di calcolo, ad esempio secondo la tabella 6.2.I delle NTC2008 nel caso EQU sfavorevole si ha: S t,d = γ G1 (S t + S q ) = Suddetto valore è confrontabile con il valori della spinta statica ottenuti mediante il programma di calcolo per la combinazione corrispondente. Vengono di seguito riportati i valori massimi delle spinte nelle diverse combinazioni di carico agli stati limite: COMBINAZIONE N.1 SLU SENZA SISMA Valore della spinta statica [kn] Componente orizzontale della spinta statica [kn] Componente verticale della spinta statica [kn] Punto d'applicazione della spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinaz. della spinta rispetto alla normale alla superficie [ ] Inclinazione linea di rottura in condizioni statiche [ ] Peso terrapieno gravante sulla fondazione a monte [kn] Baricentro terrapieno gravante sulla fondazione a monte X = 0.53 [m] Y = [m] Analogamente si riportano i risultati relativi ad altre combinazioni significative: Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

25 pag. 25 di 46 COMBINAZIONE SLU N.4 SENZA SISMA Valore della spinta statica [kn] Componente orizzontale della spinta statica [kn] Componente verticale della spinta statica [kn] Punto d'applicazione della spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinaz. della spinta rispetto alla normale alla superficie [ ] Inclinazione linea di rottura in condizioni statiche [ ] Peso terrapieno gravante sulla fondazione a monte [kn] Baricentro terrapieno gravante sulla fondazione a monte X = 0.53 [m] Y = [m] COMBINAZIONE SLU N.9 SENZA SISMA Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

26 pag. 26 di 46 Valore della spinta statica [kn] Componente orizzontale della spinta statica [kn] Componente verticale della spinta statica [kn] Punto d'applicazione della spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinaz. della spinta rispetto alla normale alla superficie [ ] Inclinazione linea di rottura in condizioni statiche [ ] Incremento sismico della spinta [kn] Punto d'applicazione dell'incremento sismico di spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinazione linea di rottura in condizioni sismiche [ ] Peso terrapieno gravante sulla fondazione a monte [kn] Baricentro terrapieno gravante sulla fondazione a monte X = 0.53 [m] Y = [m] COMBINAZIONE SLE SENZA SISMA Valore della spinta statica [kn] Componente orizzontale della spinta statica [kn] Componente verticale della spinta statica [kn] Punto d'applicazione della spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinaz. della spinta rispetto alla normale alla superficie [ ] Inclinazione linea di rottura in condizioni statiche [ ] Peso terrapieno gravante sulla fondazione a monte [kn] Baricentro terrapieno gravante sulla fondazione a monte X = 0.53 [m] Y = [m] In funzione delle spinte calcolate agli stati limite ultimi e di esercizio, si è quindi proceduto a verificare l opera di sostegno nei confronti della stabilità del complesso fondazione-terreno (carico limite), del ribaltamento e dello scorrimento sul piano di posa. Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

27 pag. 27 di 46 VERIFICA ALLO SCORRIMENTO SUL PIANO DI POSA La risultante delle azioni orizzontali agenti sul muro deve risultare non superiore alla forza resistente costituita dall attrito sul piano di imposta. Questa a sua volta è valutata come prodotto della risultante delle azioni verticali (ortogonali al piano di imposta) per il coefficiente di attrito in fondazione μ = tan (φ ). In condizioni sismiche si è tenuto conto, oltre che dell incremento di spinta del terreno, anche delle forze di inerzia delle masse del muro e/o ad esso collegate. VERIFICA AL RIBALTAMENTO La somma dei momenti dovuti alle azioni agenti sul muro deve risultare non superiore al momento dovuto al peso proprio della struttura e delle masse ad esso collegate. In condizioni sismiche si è tenuto conto, oltre che dell incremento di spinta del terreno, anche delle forze di inerzia delle masse del muro e/o ad esso collegate. Ai fini pratici le verifiche sono state condotte utilizzando le medesime azioni e forze resistenti valutate con riferimento alla verifica allo scorrimento (condizione A2+M2+R2) moltiplicando i valori delle diverse azioni/reazioni secondo i coefficienti 0.9 ed 1.1 come indicato nella tabella sottostante: VERIFICA CAPACITÀ PORTANTE DELLE FONDAZIONI PROFONDE I calcoli della capacità portante dei pali con riferimento ad una analisi agli stati limite sono state condotte come previsto dalle Norme Tecniche per le Costruzioni del gennaio La portata limite (QLIM) di un micropalo è stata calcolata con riferimento all equazione: con: - Q B,LIM = portata limite di base che viene assunta nulla nel caso di verifiche a trazione; Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

28 pag. 28 di 46 - Q L,LIM = portata limite laterale; - W = peso proprio del palo; - q b = portata unitaria di base; - γ cls = peso di volume sommerso del calcestruzzo armato - A B = area di base; - D Si = diametro del concio i-esimo di palo; - Δ Hi = altezza del concio i-esimo di micropalo della zona iniettata; - τ LIM,i = attrito laterale unitario limite del concio i-esimo di palo; Per il calcolo della capacità portante dei micropali è stata adottata la teoria di Bustamante e Doix (1985). Gli autori distinguono fra micropali eseguiti con iniezioni ripetute e controllate con tubo e valvole e doppio otturatore (IRS, injection répétitive et sélective) e getto dell intero palo in un unica soluzione (IGU, injection globale unique). Agli stati limite ultimi ed in condizioni non simiche la massima sollecitazione si ha in corrispondenza della fila di micropali a monte con un valore massimo dello scarico normale di kn. La portanza di calcolo per il singolo palo relativa allo stato limite ultimo in assenza di sisma risulta pari a kn e pertanto superiore alla sollecitazione prevista. Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

29 pag. 29 di 46 In condizioni sismiche la sollecitazione ultima più elevata risulta pari a kn; poiché il corrispondente valore di portanza di calcolo allo stato limite ultimo sismico è pari a kn, lo scarico previsto viene sopportato dalla struttura fondazionale. m p N c, N q, N N' c, N' q, N' P l P p P d W p tensione tangenziale media palo-terreno in [kpa] tensione sul terreno alla punta del palo in [kpa] fattori di capacità portante fattori di capacità portante corretti portanza caratteristica per attrito e aderenza laterale in [kg] portanza caratteristica di punta in [kg] portanza di progetto, in [kg] peso del palo, in [kg] Fila N c N' c N q N' q N N' m p P l P p W p P d MEDI MINIMI MEDI MINIMI VERIFICA DI STABILITÀ GLOBALE Si fa ricorso ad un modello semplificato basato sulla nota teoria dell equilibrio limite nell ambito della quale i terreni sono stati caratterizzati mediante un legame costitutivo rigido-plastico con criterio di rottura di Mohr-Coulomb (analisi in termini di sforzi efficaci). Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

30 pag. 30 di 46 Tale approccio consente di svincolarsi da tutte le complesse problematiche legate all analisi dello stato deformativo dell ammasso e di definire un semplice fattore di sicurezza, convenzionalmente valutato come rapporto tra le forze di taglio potenzialmente mobilitabili lungo la superficie di rottura analizzata e le forze di taglio effettivamente mobilitate sotto l azione delle forze agenti sull ammasso (pesi propri, carichi esterni, ecc.). Come prescritto dalla normativa la verifica viene effettuata secondo la Combinazione 2 (A2+M2+R2). Il calcolo viene condotto utilizzando i metodi dell equilibrio limite con particolare riferimento a quelli di Bishop semplificato e Morgenstern-Price, considerando forme di superfici di scivolamento compatibili con i cinematismi di rottura attesi. Vengono quindi analizzate tutte le possibili superfici di scivolamento passanti esternamente rispetto all opera di sostegno (stabilità globale). La metodologia di calcolo adottata dal programma consiste nell analizzare molteplici superfici di scivolamento ben definite, fornendone il fattore di sicurezza. La resistenza al taglio agente lungo la superficie di scivolamento necessaria all equilibrio è calcolata attraverso l equazione della statica. Il coefficiente di sicurezza è inteso come il fattore per il quale possono essere divisi i parametri di resistenza meccanica del materiale per portare il pendio alle condizioni di equilibrio limite, implicitamente assunto costante lungo tutta la superficie di scivolamento. Nello specifico, nel metodo di Bishop si divide la massa di terreno interessata dal cinematismo in più conci assumendo che le azioni agenti all interfaccia dei conci stessi abbiano risultante orizzontale, trascurando gli sforzi di taglio all interfaccia tra i vari volumetti. Le forze di inerzia, orizzontali e verticali, applicate alle masse in condizioni sismiche sono valutate mediante i coefficienti k h e k v di cui al paragrafo Il coefficiente β, in questo caso denominato β s, assume i valori indicati nella tabella 7.11.I della normativa vigente e qui di seguito riprodotta: Per le sole combinazioni di tipo geotecnico (GEO) e di equilibrio di corpo rigido (EQU) è stata analizzata la stabilità globale del complesso opera di sostegno-terreno utilizzando l Approccio 1 e la tecnica della suddivisione a strisce della superficie di scorrimento da analizzare. Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

31 pag. 31 di 46 La superficie di scorrimento è supposta circolare e determinata in modo tale da non avere intersezione con il profilo del muro o con i pali di fondazione. COMBINAZIONE SLU N.6 Coefficiente minimo di sicurezza per stabilità globale 6.64 COMBINAZIONE SLU N.17 - SISMICA Coefficiente minimo di sicurezza per stabilità globale 6.04 Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

32 pag. 32 di 46 VERIFICHE STRUTTURALI Nelle verifiche strutturali si applicano alle azioni ed ai parametri geotecnici del terreno i coefficienti parziali propri delle verifiche STR (A1+M1+R1) per svolgere le verifiche allo SLU, e si considerano coefficienti parziali unitari sulle azioni e i parametri caratteristici del terreno per svolgere le verifiche allo SLE. In particolare sarà condotta la verifica agli SLU per le membrature maggiormente sollecitate: il fusto del muro in corrispondenza dell incastro, il fusto in corrispondenza del punto di applicazione dei tiranti e la fondazione in corrispondenza della sezione di incastro. Verifica parete verticale La parete verticale, in corrispondenza della sezione di incastro, è soggetta a presso-flessione ma lo sforzo normale dovuto al peso proprio viene trascurato in quanto ha un incidenza limitata e pertanto le verifiche vengono condotte solo a flessione e taglio. Supponendo che il terrapieno retrostante al muro si formato unicamente da coltre con parametri geotecnici trasformati in parametri di calcolo tramite i coefficienti parziali γ M : - angolo d attrito: tg ϕ = tg ϕ/γ ϕ = tg 26/1.25 = e quindi ϕ = peso per unità di volume del terreno: γ = γ/γ γ = 17/1.00 = 17 kn/m 3 Ne segue che la spinte dovuta al terreno è data dalla seguente relazione: S t = 1 2 γ h 2 tg 2 (45 φ ) = kn 2 Oltre a questa è presente la spinta dovuta al sovraccarico stradale, assunto pari a 20 kn/m 2 : S q = q h tg 2 (45 φ ) = kn 2 La spinta deve quindi essere amplificata moltiplicandola per il coefficienti parziali di sicurezza γ F in modo da ottenere il valore di calcolo, ad esempio secondo la tabella 6.2.I delle NTC2008 nel caso sfavorevole si ha: S t,d = γ G1 S t = = kg S q,d = γ Q S q = = kg Tali azioni sono applicate dalla sezione di incastro alle distanze: Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

33 pag. 33 di 46 d t = h m 3 = 0.83 m d q = h m 2 = 1.25 m Pertanto il momento flettente, senza considerare a favore di sicurezza la presenza dei tiranti, risulta pari a: M Ed = S t,d d t + S q,d d q = knm Per il tratto di lunghezza 1.00 m, con uno spessore all incastro di 40 cm e fissando un copriferro di 3 cm si ottiene: A s = M Ed 0.9 f yd d = = = mm (400 30) In corrispondenza della parete interna sono pertanto sufficienti 4Ø16 per una superficie complessiva di armatura pari a mm 2. Cautelativamente la stessa armatura viene disposta per tutta l altezza del paramento interno ed esterno. Viene prevista un armatura di ripartizione per l altezza della parete pari al 20% della superfice di armatura, ovvero 20% x = mm 2 e quindi si dispone 1Ø8 ogni 20 cm. Lo sforzo di taglio di progetto risulta: V Ed = S t,d + S q,d = kn La resistenza di calcolo del solo calcestruzzo è data dalla seguente relazione: V Rd = 0.18 k ρ 1 f ck b γ w d = c con: k = d = = ρ 1 = kn 1.50 A s b w d = = < Siccome V Rd > V Ed non occorrono armature specifiche per il taglio. Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

34 pag. 34 di VERIFICA SCATOLARE IN C.A. Il presente paragrafo ha per oggetto il calcolo e la verifica di uno scatolare a forma rettangolare in calcestruzzo armato; la forma è quella di un parallelepipedo avente le seguenti dimensioni utili interne in centimetri: - base: 400 cm - altezza: 200 cm - lunghezza: 200 cm - spessore: 20 cm La posa è prevista sotto strada di 1a categoria e il manufatto è sottoposto all azione di carichi mobili (mezzo convenzionale da 600 kn a due assi per ponti di 1a categoria), con ricoprimento di terreno compreso tra 10 e 375 cm. Il calcolo e la verifica dell edificio sono stati condotti prevalentemente attraverso un programma ad elementi finiti (ProSAP della 2S.I.). Il modello F.E.M. esaminato a calcolatore, di cui nel seguito si riportano i risultati, è costituito da piastre in calcestruzzo armato, necessarie a simulare le quattro pareti dello scatolare. Vista assonometria del modello solido Vista assonometria del modello a filo di ferro Le strutture vengono verificate in campo elastico e viene applicata l azione sismica in quanto il Comune di Mezzanego ricade in zona 3. Parametri sismici Categoria sottosuolo: A Categoria topografica: T3 Periodo di riferimento: 50 anni Coefficiente cu: 1 Il criterio di verifica adottato è quello degli Stati Limite, la struttura è considerata non dissipativa nei confronti del sisma. La determinazione delle massime sollecitazioni negli elementi strutturali principali e dei valori delle deformazioni viene ricavato dalla costruzione di modelli agli elementi finiti delle strutture in elevazione, mentre le fondazioni vengono trattate come infinitamente rigide in rapporto alla struttura e all entità dei carichi. Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

35 pag. 35 di 46 I carichi applicati sono quelli desunti dalla normativa vigente combinati nel modo più sfavorevole, essi comprendono: - peso proprio della struttura Il peso di ciascuna componente della struttura viene calcolato automaticamente dal codice di calcolo in base alle caratteristiche della sezione e del materiale utilizzato: w = γ c s 1 = = 5.00 kn/m essendo s lo spessore della sezione considerata in metri. - peso del rinterro Considerando un peso specifico del terreno di riporto di kn/m 3 ed uno strato minimo di 10 cm per il manto stradale con peso di kn/m 3, sulla soletta superiore del manufatto agisce il peso del terreno sovrastante che, in funzione del massimo e minimo rinterro è pari a: H=10 cm : p t,v,h = γ t H L p t,v,10 = = 1.90 kn/m H=375 cm : p t,v,h = γ t H L p t,v,375 = ( ) 1 = kn/m - spinta del terreno Sulle pareti laterali del manufatto, la spinta orizzontale del terreno varia con la profondità y secondo la formula: S t,o,y = K 0 γ t y 1 = y 1 = 9.55 y kn/m Essendo il coefficiente di spinta a riposo pari a: K 0 = 1 sin φ = sovraccarico mobile Per le azioni variabili da traffico si è assunto lo schema di carico 1 (verifiche globali) applicato con asse della condotta ortogonale o parallelo all asse della strada, relativo a un mezzo convenzionale a due assi da 600 kn. Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

36 pag. 36 di 46 Schema di carico 1 come da D.M. 14/01/ (dimensioni in metri) Ciascun elemento si può considerare staticamente indipendente rispetto agli elementi adiacenti; l impronta di carico da 150 kn si diffonde nel terreno con un angolo di 45 rispetto all asse verticale, e si distribuisce fino alla linea media della soletta di copertura su aree di diversa estensione in funzione della profondità considerata nonché dello spessore del manufatto in oggetto. Si considerano le posizioni del carico mobile indicate nella figura seguente; chiamato Q s,v,h il carico verticale alla profondità h indotto dalla singola impronta, si ha: Q v,10 = 150 kn = kn/m2 nel modello di calcolo si considerano 4 forze concentrate applicate ai nodi, corrispondenti ad una distribuzione su un area di 0.78 x 0.78 m 2 (Fz = 150 kn/4 = 37.5 kn); Q v,375 = kn = 9.19 kn/m2 data l entità del rinterro si hanno condizioni tali da determinare una completa sovrapposizione delle 4 impronte di carico mobile agenti sul piano stradale. Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

37 pag. 37 di 46 Posizioni di carico mobile considerate con rinterro minore Si considera infine il contributo del carico uniformemente distribuito: q i,k = 9 kn/m 2. Nel caso di condotta con asse parallelo a quello della strada (con corsia soprastante la soletta posizione di carico mobile 5-7-8), il minimo ricoprimento atto al soddisfacimento delle verifiche risulta pari a: H MIN,PAR = 50 cm. - azione longitudinale di frenamento o di accelerazione Le azioni longitudinali di frenamento o di accelerazione sono trascurate; si assume quanto riportato nell Appendice A.4 della norma armonizzata UNI EN Prodotti prefabbricati di calcestruzzo Elementi scatolari dove è riportato: si può considerare che ogni carico orizzontale dovuto al traffico di superficie può senza pericolo essere assorbito dalla massicciata stradale o altre superfici, senza che abbia effetto sugli elementi scatolari. - incremento della spinta laterale per sovraccarico mobile Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

38 pag. 38 di 46 Il sovraccarico mobile dà luogo ad una spinta orizzontale sulle pareti laterali costante e dipendente dallo spessore del rinterro. La spinta viene calcolata ad una profondità media pari a metà altezza dello scatolare, e considerata uniformemente distribuita su tutta l altezza: - per H = 10 cm si considera la spinta agente sulla parete con differenti posizioni del sovraccarico mobile. La profondità di calcolo è in questo caso pari ad H* = 128 cm: dove: S q,o,h = K 0 q v,h = = 9.60 kn/m 2 q v,h = 150 = kn/m2 ( ) 2 - per H = 375 cm si considera la spinta agente su entrambe le pareti. La profondità di calcolo è in questo caso pari ad H* = 493 cm con la sovrapposizione di tutte le impronte di carico: dove: S q,o,h = K 0 q v,h = = 3.20 kn/m 2 q v,h = = 5.70 kn/m2 ( ) 2 Si considera infine la spinta dovuta al carico uniformemente distribuito: S q,i,k = K 0 q i,k = = 5.05 kn/m 2 - peso e spinta dell acqua interna In presenza di un battente interno d'acqua al livello dell intradosso della soletta superiore si ha una spinta idrostatica costante gravante sulla soletta inferiore e una variabile sulle pareti laterali interne. q H2O,inf = γ H20 h H20,int = = kn/m 2 la spinta orizzontale dell acqua varia con l altezza y secondo la relazione: q H2O,parete = γ H20 h = 10 y kn/m - azione sismica Le azioni sismiche sono calcolate in accordo con il D.M riguardante il progetto sismico di opere di sostegno dei terreni. Si considera il cuneo di terreno, Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

39 pag. 39 di 46 ipotizzato in condizioni di riposo, che insiste sull altezza dello scatolare corretto in base ai coefficienti di amplificazione. Le pressioni sismiche esercitate dal terreno sulle pareti (in aggiunta a quelle statiche) sono calcolate sulla base del coefficiente sismico orizzontale k h. Il diagramma di tali pressioni è considerato uniforme e di intensità costante pari a: q = k h γ t H essendo: - k h il coefficiente sismico orizzontale; k h = β m a max g = β m S T S S a g g - a g /g relativamente alla combinazione SLV con riferimento ai valori di accelerazione al suolo sito dipendenti; - S S effetto d amplificazione stratigrafica per il tipo di suolo; - S T effetto d amplificazione topografica (D.M tab. 3.2.VI); - β m = 1 poiché il manufatto è una struttura scatolare interrata non in grado di subire spostamenti relativi rispetto al terreno (D.M ); - γ t peso specifico del terreno; - H altezza utile dello scatolare. Tali pressioni sono assunte agenti nella stessa direzione rispettivamente per sisma +X (SISMA SX) e X (SISMA DX) per entrambe le pareti: coefficiente riduzione SLV m/s 2 accelerazione di gravità 9.82 m/s 2 accelerazione massima SLV 0.01 spettro in accelerazione orizzontale S 2 amplificazione stratigrafica 1.90 amplificazione topografica 1.20 altezza utile scatolare 2.20 m coefficiente sismico orizzontale 0.03 spinta sismica 1.03 kn/m 2 Le verifiche di resistenza sono state eseguite nelle sezioni maggiormente sollecitate, tenuto conto del D.M.14/01/2008 secondo il criterio degli Stati Limite. Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

40 pag. 40 di 46 I coefficienti amplificativi utilizzano le combinazioni da ponti di 1a categoria e sono riassunti nella tabella seguente: essendo: G1 peso proprio di tutti gli elementi strutturali; G2 peso proprio di tutti gli elementi non strutturali (terreno); Q il carico accidentale dovuto al traffico. Il modello è stato realizzato implementando unicamente l elemento shell, sia per le piastre che per le pareti in calcestruzzo armato. Vista del modello a filo di ferro Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

41 pag. 41 di 46 Vista del modello solido Per maggiori dettagli si rimanda alla relazione di calcolo, nel seguito vengono riportati i calcoli di predimensionamento dei singoli elementi strutturali, come previsto dalla normativa vigente. In merito alla verifica di accettabilità dei risultati, si considera uno schema semplificato di telaio incastrato alla base soggetto a un carico uniforme sulla traversa, trascurando le spinte laterali sulle pareti. Il valore teorico del momento in mezzeria è pari a: M max = M l/2 = pl2 8 pl2 6(2 + k) Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

42 pag. 42 di 46 essendo: - l : luce effettiva della soletta = 4.20 m - h : altezza effettiva del manufatto = 2.25 m - p : carico distribuito agente su una fascia di 1 metro di lunghezza - J : momenti d inerzia di pareti e solette, rispettivamente: da si ricava la costante k: J l = b lh l 3 12 J h = b hh h 3 12 k = J l h J h l Il momento così ottenuto è confrontabile (scostamento < 10%) con la sollecitazione flettente della sezione di mezzeria verticale della soletta superiore. 8. VERIFICA MURO A MENSOLA IN C.A. Nell ambito dell intervento di miglioramento idraulico, è prevista la realizzazione di opere di completamento delle arginature mediante elementi in calcestruzzo armato del tipo a mensola che verranno disposti principalmente in corrispondenza delle zone di imbocco e uscita degli attraversamenti stradali. Le verifiche ed il dimensionamenti vengono effettuati considerando la condizione maggiormente sfavorevole, estendendo quindi gli stessi risultati a tutti gli elementi del progetto. L'analisi strutturale e le verifiche sono condotte con l'ausilio di un codice di calcolo automatico, MAX versione prodotto da Aztec Informatica srl. La geometria considerata dell opera di sostegno prevede: - larghezza del paramento: 25 cm; - altezza del paramento: massimo 2.20 m; - lunghezza fondazione: circa 1.00 m; - altezza della fondazione a valle: 30 cm; - altezza della fondazione a monte : 30 cm; - sperone di fondazione a valle: altezza 40 cm larghezza 25 cm; - spessore del magrone: 10 cm. Per maggiori dettagli sulle caratteristiche costruttive dell opera a progetto si rimanda agli elaborati grafici. Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

43 pag. 43 di 46 Modello elaborato a calcolatore La verifica della sicurezza degli elementi strutturali è stata valutata con i metodi della scienza delle costruzioni. L'analisi strutturale è stata effettuata con il metodo degli elementi finiti, schematizzando la struttura in elementi lineari e nodi. Le incognite del problema sono le componenti di spostamento in corrispondenza di ogni nodo (2 spostamenti e 1 rotazioni). Le sezioni degli elementi strutturali sono state verificate applicando il metodo degli Stati Limite secondo le seguenti fasi: - Calcolo della spinta del terreno - Verifica a ribaltamento - Verifica a scorrimento del muro sul piano di posa - Verifica della stabilità complesso fondazione terreno (carico limite) - Verifica della stabilità globale - Calcolo delle sollecitazioni sia del muro che della fondazione, progetto delle armature e relative verifiche dei materiali. Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

44 pag. 44 di 46 Le combinazioni di carico adottate sono esaustive relativamente agli scenari di carico più gravosi cui l'opera sarà soggetta, ipotizzando a favore di sicurezza che la capacità portante sia affidata completamente alle fondazioni profonde. Le combinazioni di carico adottate sono esaustive relativamente agli scenari di carico più gravosi cui l'opera sarà soggetta, maggiori dettagli sono riportati nella relazione di calcolo allegata. Il modello è stato quindi verificato con un approccio non-lineare di tipo statico, utilizzando il metodo degli spostamenti per la valutazione dello stato limite indotto dai carichi statici. Le azioni sismiche sono state introdotte con il metodo dell'analisi statica equivalente secondo le disposizioni del capitolo 7 del DM 14/01/2008; la stima della pericolosità sismica è stata definita mediante approccio sito dipendente attraverso la determinazione dei parametri sismici. La modellazione è stata eseguita considerando, a favore di sicurezza, l altezza massima del paramento libero ed la fondazione al piede libera e non soggetta ad una contributo stabilizzante. I carichi insistenti sull opera in oggetto sono identificabili in: peso proprio dell opera a progetto; spinte del terreno; azione sismica. Si rimanda alla relazione di calcolo allegata per tutti i risultati inerenti le verifiche geotecniche e strutturali. 9. VERIFICA PARAMENTO DI SOSTEGNO AL RILEVATO STRADALE Ai lati degli attraversamenti si prevede la realizzazione di un paramento in c.a., strutturalmente legato alla struttura dell attraversamento ed alle opere di contenimento laterali, necessario a contenere il terreno di rinterro e la massicciata stradale. Tale struttura, ipotizzata per un altezza massima di 1 m, sarà pertanto soggetta alle seguenti azioni: - spinta del terreno, rinterro e massicciata - spinta dovuta al sovraccarico stradale. La parete verticale, in corrispondenza della sezione di incastro, è soggetta a presso-flessione ma lo sforzo normale dovuto al peso proprio viene trascurato in quanto ha un incidenza limitata e pertanto le verifiche vengono condotte solo a flessione e taglio. Supponendo che il terrapieno retrostante al muro si formato unicamente da coltre con parametri geotecnici trasformati in parametri di calcolo tramite i coefficienti parziali γ M : Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

45 pag. 45 di 46 - angolo d attrito: tg ϕ = tg ϕ/γ ϕ = tg 26/1.25 = e quindi ϕ = peso per unità di volume del terreno: γ = γ/γ γ = 17/1.00 = 17 kn/m 3 Ne segue che la spinte dovuta al terreno è data dalla seguente relazione: S t = 1 2 γ h 2 tg 2 (45 φ ) = 5.81 kn 2 Oltre a questa è presente la spinta dovuta al sovraccarico stradale, assunto pari a 20 kn/m 2 : S q = q h tg 2 (45 φ ) = kn 2 I valori ottenuti devono essere amplificati tramite i coefficienti parziali sulle azioni per ricavare le spinte di calcolo: S t,d = γ G1 S t + γ Q S q = kn Suddette sollecitazioni vengono applicate ad una certa distanza dalla base del muro pari a: Il momento spingente di calcolo è pertanto: d t = d q = = 0.33 m = 0.50 m M Ed = S t d t + S q d q = 8.77 knm Per il tratto di lunghezza 1.00 m, con uno spessore all incastro di 25 cm e fissando un copriferro di 3 cm si ottiene: A s = M Ed 0.9 f yd d = = 1.15 (250 30) = mm2 In corrispondenza della parete interna sono previste sufficienti 4Ø12 per una superficie complessiva di armatura pari a mm 2, ovvero superiore a quella richiesta. Cautelativamente la stessa armatura viene disposta per tutta l altezza del paramento interno ed esterno. Viene prevista un armatura di ripartizione per l altezza della parete pari al 20% della superfice di armatura, ovvero 20% x = mm 2 e quindi è sufficiente un 1Ø6 ogni 25 cm. Lo sforzo di taglio di progetto risulta: Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

46 pag. 46 di 46 V Ed = kn La resistenza di calcolo del solo calcestruzzo è data dalla seguente relazione: V Rd = 0.18 k ρ 1 f ck b γ w d = c con: k = d = = 1.95 ρ 1 = kn 1.50 A s b w d = = < Siccome V Rd > V Ed non occorrono armature specifiche per il taglio. 10. CONCLUSIONI Visti i risultati ottenuti dalle verifiche sviluppate oltre quelli riportati negli elaborati tecnici allegati, alla luce, comunque, delle varie approssimazioni adottate per sviluppare il modello utilizzato nell analisi a calcolatore, si può ritenere, a parere dello scrivente, che le strutture a progetto, così come dettagliatamente descritte nell elaborato grafico allegato, verificato alle attuali normative vigenti. Prima di qualsiasi operazione di getto di calcestruzzo dovrà essere avvisato il Diretto dei Lavori delle opere strutturali, in modo da verificare la conformità delle dimensioni degli elementi strutturali e delle relative armature ai disegni progettuali. Il disarmo di elementi gettati dovrà avvenire per gradi ed in modo da evitare azioni dinamiche, Esso non deve inoltre avvenire prima che la resistenza del conglomerato abbia raggiunto il valore necessario in relazione all impiego della struttura all atto del disarmo, tenendo conto delle altre esigenze progettuali e costruttive; la decisione è lasciata al giudizio del Diretto dei Lavori. Ing. Matteo Codda Via Matteotti 21/ Lavagna (GE) tel/fax: info@coddaingegneria.it p.iva:

47 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 1 ALLEGATO 1 RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI (redatta secondo le modalità previste nel D.M. 14 Gennaio 2008 cap. 10) Calcolo della spinta sul muro Valori caratteristici e valori di calcolo Effettuando il calcolo tramite gli Eurocodici è necessario fare la distinzione fra i parametri caratteristici ed i valodi di calcolo (o di progetto) sia delle azioni che delle resistenze. I valori di calcolo si ottengono dai valori caratteristici mediante l'applicazione di opportuni coefficienti di sicurezza parziali. In particolare si distinguono combinazioni di carico di tipo A1-M1 nelle quali vengono incrementati i carichi e lasciati inalterati i parametri di resistenza del terreno e combinazioni di carico di tipo A2-M2 nelle quali vengono ridotti i parametri di resistenza del terreno e incrementati i soli carichi variabili. Metodo di Culmann Il metodo di Culmann adotta le stesse ipotesi di base del metodo di Coulomb. La differenza sostanziale è che mentre Coulomb considera un terrapieno con superficie a pendenza costante e carico uniformemente distribuito (il che permette di ottenere una espressione in forma chiusa per il coefficiente di spinta) il metodo di Culmann consente di analizzare situazioni con profilo di forma generica e carichi sia concentrati che distribuiti comunque disposti. Inoltre, rispetto al metodo di Coulomb, risulta più immediato e lineare tener conto della coesione del masso spingente. Il metodo di Culmann, nato come metodo essenzialmente grafico, si è evoluto per essere trattato mediante analisi numerica (noto in questa forma come metodo del cuneo di tentativo). Come il metodo di Coulomb anche questo metodo considera una superficie di rottura rettilinea. I passi del procedimento risolutivo sono i seguenti: - si impone una superficie di rottura (angolo di inclinazione rispetto all'orizzontale) e si considera il cuneo di spinta delimitato dalla superficie di rottura stessa, dalla parete su cui si calcola la spinta e dal profilo del terreno; - si valutano tutte le forze agenti sul cuneo di spinta e cioè peso proprio (W), carichi sul terrapieno, resistenza per attrito e per coesione lungo la superficie di rottura (R e C) e resistenza per coesione lungo la parete (A); - dalle equazioni di equilibrio si ricava il valore della spinta S sulla parete. Questo processo viene iterato fino a trovare l'angolo di rottura per cui la spinta risulta massima. La convergenza non si raggiunge se il terrapieno risulta inclinato di un angolo maggiore dell'angolo d'attrito del terreno. Nei casi in cui è applicabile il metodo di Coulomb (profilo a monte rettilineo e carico uniformemente distribuito) i risultati ottenuti col metodo di Culmann coincidono con quelli del metodo di Coulomb. Le pressioni sulla parete di spinta si ricavano derivando l'espressione della spinta S rispetto all'ordinata z. Noto il diagramma delle pressioni è possibile ricavare il punto di applicazione della spinta. Spinta in presenza di sisma Per tener conto dell'incremento di spinta dovuta al sisma si fa riferimento al metodo di Mononobe-Okabe (cui fa riferimento la Normativa Italiana). La Normativa Italiana suggerisce di tener conto di un incremento di spinta dovuto al sisma nel modo seguente. Detta l'inclinazione del terrapieno rispetto all'orizzontale e l'inclinazione della parete rispetto alla verticale, si calcola la spinta S' considerando un'inclinazione del terrapieno e della parte pari a ' = ' = dove = arctg(k h/(1±k v)) essendo k h il coefficiente sismico orizzontale e k v il coefficiente sismico verticale, definito in funzione di k h. In presenza di falda a monte, assume le seguenti espressioni: Terreno a bassa permeabilità Terreno a permeabilità elevata = arctg[( sat/( sat- w))*(k h/(1±k v))] = arctg[( /( sat- w))*(k h/(1±k v))] Detta S la spinta calcolata in condizioni statiche l'incremento di spinta da applicare è espresso da S = AS' - S dove il coefficiente A vale cos 2 ( ) A = cos 2 cos In presenza di falda a monte, nel coefficiente A si tiene conto dell'influenza dei pesi di volume nel calcolo di. Adottando il metodo di Mononobe-Okabe per il calcolo della spinta, il coefficiente A viene posto pari a 1. Tale incremento di spinta è applicato a metà altezza della parete di spinta nel caso di forma rettangolare del diagramma di incremento sismico, allo stesso punto di applicazione della spinta statica nel caso in cui la forma del diagramma di incremento sismico è uguale a quella del diagramma statico. Oltre a questo incremento bisogna tener conto delle forze d'inerzia orizzontali e verticali che si destano per effetto del sisma. Tali forze vengono valutate come

48 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 2 F ih = k hw F iv = ±k vw dove W è il peso del muro, del terreno soprastante la mensola di monte ed i relativi sovraccarichi e va applicata nel baricentro dei pesi. Il metodo di Culmann tiene conto automaticamente dell'incremento di spinta. Basta inserire nell'equazione risolutiva la forza d'inerzia del cuneo di spinta. La superficie di rottura nel caso di sisma risulta meno inclinata della corrispondente superficie in assenza di sisma. Verifica alla stabilità globale La verifica alla stabilità globale del complesso muro+terreno deve fornire un coefficiente di sicurezza non inferiore a g Eseguendo il calcolo mediante gli Eurocodici si può impostare g>=1.0 Viene usata la tecnica della suddivisione a strisce della superficie di scorrimento da analizzare. La superficie di scorrimento viene supposta circolare e determinata in modo tale da non avere intersezione con il profilo del muro o con i pali di fondazione. Si determina il minimo coefficiente di sicurezza su una maglia di centri di dimensioni 10x10 posta in prossimità della sommità del muro. Il numero di strisce è pari a 50. Si adotta per la verifica di stabilità globale il metodo di Bishop. Il coefficiente di sicurezza nel metodo di Bishop si esprime secondo la seguente formula: dove il termine m è espresso da c ib i+(w i-u ib i)tg i i ( ) m = iw isin i tg itg i m = (1 + ) cos i In questa espressione n è il numero delle strisce considerate, b i e i sono la larghezza e l'inclinazione della base della striscia i esima rispetto all'orizzontale, W i è il peso della striscia i esima, c i e i sono le caratteristiche del terreno (coesione ed angolo di attrito) lungo la base della striscia ed u i è la pressione neutra lungo la base della striscia. L'espressione del coefficiente di sicurezza di Bishop contiene al secondo membro il termine m che è funzione di. Quindi essa viene risolta per successive approsimazioni assumendo un valore iniziale per da inserire nell'espressione di m ed iterare finquando il valore calcolato coincide con il valore assunto. Analisi dei pali Per l'analisi della capacità portante dei pali occorre determinare alcune caratteristiche del terreno in cui si va ad operare. In particolare bisogna conoscere l'angolo d'attrito e la coesione c. Per pali soggetti a carichi trasversali è necessario conoscere il modulo di reazione laterale o il modulo elastico laterale. La capacità portante di un palo solitamente viene valutata come somma di due contributi: portata di base (o di punta) e portata per attrito laterale lungo il fusto. Cioè si assume valida l'espressione: Q T = Q P + Q L - W P dove: Q T portanza totale del palo Q P portanza di base del palo Q L portanza per attrito laterale del palo peso proprio del palo W P e le due componenti Q P e Q L sono calcolate in modo indipendente fra loro. Dalla capacità portante del palo si ricava il carico ammissibile del palo Q A applicando il coefficiente di sicurezza della portanza alla punta p ed il coefficiente di sicurezza della portanza per attrito laterale l. Palo compresso: Palo teso: Q A = Q p / p + Q l / l - W p Q A = Q l / l + W p Capacità portante di punta In generale la capacità portante di punta viene calcolata tramite l'espressione: Q P = A P(cN' c + qn' q + 1/2B N' ) dove A P è l'area portante efficace della punta del palo, c è la coesione, q è la pressione geostatica alla quota della punta del palo, è il peso specifico del terreno, D è il diametro del palo ed i coefficienti N' c N' q N' g sono i coefficienti delle formule della capacità portante corretti per tener conto degli effetti di forma e di profondità. Possono essere utilizzati sia i coefficienti di Hansen che quelli di Vesic con i corrispondenti fattori correttivi per la profondità e la forma. Il parametro che compare nell'espressione assume il valore: 1 + 2K 0 =

49 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 3 quando si usa la formula di Vesic e viene posto uguale ad 1 per le altre formule. K 0 rappresenta il coefficiente di spinta a riposo che può essere espresso come: K 0 = 1 - sin. Capacità portante per resistenza laterale La resistenza laterale è data dall'integrale esteso a tutta la superficie laterale del palo delle tensioni tangenziali palo-terreno in condizioni limite: Q L = integrale S ads dove a è dato dalla nota relazione di Coulomb a = c a + htg dove c a è l'adesione palo-terreno, è l'angolo di attrito palo-terreno, è il peso specifico del terreno, z è la generica quota a partire dalla testa del palo, L e P sono rispettivamente la lunghezza ed il perimetro del palo, K s è il coefficiente di spinta che dipende dalle caratteristiche meccaniche e fisiche del terreno dal suo stato di addensamento e dalle modalità di realizzazione del palo. Portanza trasversale dei pali - Analisi ad elementi finiti Nel modello di terreno alla Winkler il terreno viene schematizzato come una serie di molle elastiche indipendenti fra di loro. Le molle che schematizzano il terreno vengono caratterizzate tramite una costante elastica K espressa in Kg/cm 2 /cm che rappresenta la pressione (in Kg/cm 2 ) che bisogna applicare per ottenere l'abbassamento di 1 cm. Nel metodo degli elementi finiti occorre discretizzare il particolare problema. Nel caso specifico il palo viene suddiviso in un certo numero di elementi di eguale lunghezza. Ogni elemento è caratterizzato da una sezione avente area ed inerzia coincidente con quella del palo. Il terreno viene schematizzato come una serie di molle orizzontali che reagiscono agli spostamenti nei due versi. La rigidezza assiale della singola molla è proporzionale alla costante di Winkler orizzontale del terreno, al diametro del palo ed alla lunghezza dell'elemento. La molla, però, non viene vista come un elemento infinitamente elastico ma come un elemento con comportamento del tipo elastoplastico perfetto (diagramma sforzi-deformazioni di tipo bilatero). Essa presenta una resistenza crescente al crescere degli spostamenti fino a che l'entità degli spostamenti si mantiene al di sotto di un certo spostamento limite, X max oppure fino a quando non si raggiunge il valore della pressione limite. Superato tale limite non si ha un incremento di resistenza. E' evidente che assumendo un comportamento di questo tipo ci si addentra in un tipico problema non lineare che può essere risolto solo mediante una analisi al passo. Questa modellazione presenta il notevole vantaggio di poter schematizzare tutti quei comportamenti individuati da Broms e che sarebbe impossibile trattare in un modello numerico. In particolare risulta automatico analizzare casi in cui si ha insufficiente portanza non per rottura del palo ma per rottura del terreno (vedi il caso di un palo molto rigido in un terreno molle). Determinazione degli scarichi sul palo. Gli scarichi sui pali vengono determinati mediante il metodo delle rigidezze. La piastra di fondazione viene considerata infinitamente rigida (3 gradi di libertà) ed i pali vengono considerati incastrati o incernierati (la scelta del vincolo viene fatta dall'utente nella tabella CARATTERISTICHE del sottomenu PALI) a tale piastra. Viene effettuata una prima analisi di ogni palo di ciascuna fila (i pali di ogni fila hanno le stesse caratteristiche) per costruire una curva carichi-spostamenti del palo. Questa curva viene costruita considerando il palo elastico. Si tratta, in definitiva, della matrice di rigidezza del palo Ke, costruita imponendo traslazioni e rotazioni unitarie per determinare le corrispondenti sollecitazioni in testa al palo. Nota la matrice di rigidezza di ogni palo si assembla la matrice globale (di dimensioni 3x3) della palificata, K. A questo punto, note le forze agenti in fondazione (N, T, M) si possono ricavare gli spostamenti della piastra (abbassamento, traslazione e rotazione) e le forze che si scaricano su ciascun palo. Infatti indicando con p il vettore dei carichi e con u il vettore degli spostamenti della piastra abbiamo: u = K -1 p Noti gli spostamenti della piastra, e quindi della testa dei pali, abbiamo gli scarichi su ciascun palo. Allora per ciascun palo viene effettuata un'analisi elastoplastica incrementale (tramite il metodo degli elementi finiti) che, tenendo conto della plasticizzazione del terreno, calcola le sollecitazioni in tutte le sezioni del palo., le caratteristiche del terreno (rappresentate da Kh) sono tali che se non è possibile raggiungere l'equilibrio si ha collasso per rottura del terreno. Normativa N.T.C Approccio 1 Simbologia adottata Gsfav Gfav Qsfav Qfav tan ' c' cu qu Coefficiente parziale sfavorevole sulle azioni permanenti Coefficiente parziale favorevole sulle azioni permanenti Coefficiente parziale sfavorevole sulle azioni variabili Coefficiente parziale favorevole sulle azioni variabili Coefficiente parziale di riduzione dell'angolo di attrito drenato Coefficiente parziale di riduzione della coesione drenata Coefficiente parziale di riduzione della coesione non drenata Coefficiente parziale di riduzione del carico ultimo Coefficiente parziale di riduzione della resistenza a compressione uniassiale delle rocce Coefficienti di partecipazione combinazioni statiche Coefficienti parziali per le azioni o per l'effetto delle azioni: Carichi Effetto A1 A2 EQU HYD Permanenti Favorevole Gfav Permanenti Sfavorevole Gsfav Variabili Favorevole Qfav Variabili Sfavorevole Qsfav

50 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 4 Coefficienti parziali per i parametri geotecnici del terreno: Parametri M1 M2 M2 M1 Tangente dell'angolo di attrito tan ' Coesione efficace c' Resistenza non drenata cu Resistenza a compressione uniassiale qu Peso dell'unità di volume Coefficienti di partecipazione combinazioni sismiche Coefficienti parziali per le azioni o per l'effetto delle azioni: Carichi Effetto A1 A2 EQU HYD Permanenti Favorevole Gfav Permanenti Sfavorevole Gsfav Variabili Favorevole Qfav Variabili Sfavorevole Qsfav Coefficienti parziali per i parametri geotecnici del terreno: Parametri M1 M2 M2 M1 Tangente dell'angolo di attrito tan ' Coesione efficace c' Resistenza non drenata cu Resistenza a compressione uniassiale qu Peso dell'unità di volume FONDAZIONE SUPERFICIALE Coefficienti parziali R per le verifiche agli stati limite ultimi STR e GEO Verifica Coefficienti parziali R1 R2 R3 Capacità portante della fondazione Scorrimento Resistenza del terreno a valle Stabilità globale 1.10 PALI DI FONDAZIONE CARICHI VERTICALI. Coefficienti parziali R per le verifiche dei pali Pali trivellati R1 R2 R3 Punta b Laterale compressione s Totale compressione t Laterale trazione st CARICHI TRASVERSALI. Coefficienti parziali T per le verifiche dei pali. R1 R2 R3 T Coefficienti di riduzione per la determinazione della resistenza caratteristica dei pali Numero di verticali indagate 1 3=1.70 4=1.70 TIRANTI DI ANCORAGGIO Coefficienti parziali R per le verifiche dei tiranti Resistenza Tiranti Laterale st 1.20 Coefficienti di riduzione per la determinazione della resistenza caratteristica dei tiranti. Numero di verticali indagate 1 3=1.80 4=1.80 Geometria muro e fondazione Descrizione Muro a mensola in c.a. Altezza del paramento 2.50 [m] Spessore in sommità 0.30 [m] Spessore all'attacco con la fondazione 0.41 [m] Inclinazione paramento esterno 2.50 [ ] Inclinazione paramento interno 0.00 [ ] Lunghezza del muro [m] Spessore rivestimento 0.20 [m]

51 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 5 Peso sp. rivestimento [kn/mc] Fondazione Lunghezza mensola fondazione di valle 0.25 [m] Lunghezza mensola fondazione di monte 1.05 [m] Lunghezza totale fondazione 1.71 [m] Inclinazione piano di posa della fondazione 0.00 [ ] Spessore fondazione 0.50 [m] Spessore magrone 0.10 [m] Descrizione pali di fondazione Pali armati con profilato tubolare Numero di file di pali 2 Vincolo pali/fondazione Cerniera Tipo di portanza Portanza laterale e portanza di punta Simbologia adottata N numero d'ordine della fila X ascissa della fila misurata dallo spigolo di monte della fondazione espressa in [m] nr. Numero di pali della fila D diametro dei pali della fila espresso in [cm] L lunghezza dei pali della fila espressa in [m] alfa inclinazione dei pali della fila rispetto alla verticale espressa in [ ] ALL allineamento dei pali della fila rispetto al baricentro della fondazione (CENTRATI o SFALSATI) Dt diametro esterno del tubolare espresso in [mm] St spessore del tubolare espresso in [mm] N X nr. D L alfa ALL Dt St Sfalsati Sfalsati Descrizione tiranti di ancoraggio Numero di file di tiranti 1 Tiranti passivi armati con tondini MEDIO MINIMO Angolo d'attrito tirante-terreno ( ) Aderenza tirante-terreno kpa Coefficiente di espansione laterale 1.00 Superficie di ancoraggio: ANGOLO DI ROTTURA Coefficiente di spinta: SPINTA A RIPOSO Simbologia adottata N numero d'ordine della fila Y ordinata della fila misurata dalla testa del muro espressa in [m] nr. numero di tiranti della fila D diametro della perforazione espresso in [cm] alfa inclinazione dei tiranti della fila rispetto all'orizzontale espressa in [ ] ALL allineamento dei tiranti della fila (CENTRATI o SFALSATI) nf numero tondini df diametro dei tondini espresso in [mm] N Y nr. D alfa ALL nf df Centrati Materiali utilizzati per la struttura Calcestruzzo Peso specifico [kn/mc] Classe di Resistenza C25/30 Resistenza caratteristica a compressione R ck [kpa] Modulo elastico E [kpa] Acciaio Tipo B450C Tensione di snervamento fa [kpa] Calcestruzzo utilizzato per i pali Classe di Resistenza C25/30 Resistenza caratteristica a compressione R ck [kpa] Modulo elastico E [kpa] Acciaio utilizzato per i pali Tipo Fe 510 Tensione ammissibile fa [kpa] Tensione di snervamento fa [kpa] Malta utilizzata per i tiranti Classe di Resistenza C25/30

52 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 6 Resistenza caratteristica a compressione R ck Tensione tangenziale ammissibile c0 Tensione tangenziale ammissibile c1 Acciaio utilizzato per i tiranti Tipo Tensione ammissibile fa Tensione di snervamento fa [kpa] 596 [kpa] 1810 [kpa] Precomp [kpa] [kpa] Geometria profilo terreno a monte del muro Simbologia adottata e sistema di riferimento (Sistema di riferimento con origine in testa al muro, ascissa X positiva verso monte, ordinata Y positiva verso l'alto) N numero ordine del punto X ascissa del punto espressa in [m] Y ordinata del punto espressa in [m] A inclinazione del tratto espressa in [ ] N X Y A Descrizione terreni Simbologia adottata Nr. Indice del terreno Descrizione Descrizione terreno Peso di volume del terreno espresso in [kn/mc] s Peso di volume saturo del terreno espresso in [kn/mc] Angolo d'attrito interno espresso in [ ] Angolo d'attrito terra-muro espresso in [ ] c Coesione espressa in [kpa] Adesione terra-muro espressa in [kpa] ca Descrizione s c c a Coltre Cappellaccio Roccia Parametri medi Descrizione s c c a Coltre Cappellaccio Roccia Parametri minimi Descrizione s c c a Coltre Cappellaccio Roccia Stratigrafia Simbologia adottata N Indice dello strato H Spessore dello strato espresso in [m] a Inclinazione espressa in [ ] Kw Costante di Winkler orizzontale espressa in Kg/cm 2 /cm Ks Coefficiente di spinta Terreno Terreno dello strato Nr. H a Kw Ks Terreno Coltre Cappellaccio Roccia Condizioni di carico Simbologia e convenzioni di segno adottate Carichi verticali positivi verso il basso. Carichi orizzontali positivi verso sinistra. Momento positivo senso antiorario. X Ascissa del punto di applicazione del carico concentrato espressa in [m] Fx Componente orizzontale del carico concentrato espressa in [kn] Fy Componente verticale del carico concentrato espressa in [kn] M Momento espresso in [knm] Xi Ascissa del punto iniziale del carico ripartito espressa in [m] Xf Ascissa del punto finale del carico ripartito espressa in [m] Qi Intensità del carico per x=xi espressa in [kn/m] Qf D / C Intensità del carico per x=xf espressa in [kn/m] Tipo carico : D=distribuito C=concentrato

53 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 7 Condizione n 1 (Traffco Stradale) C Paramento X=-0.15 Y=0.00 F x= F y= M= D Profilo X i=0.50 X f=4.50 Q i= Q f= Condizione n 2 (Pavimentazione Stradale) D Profilo X i=0.00 X f=5.00 Q i= Q f= Descrizione combinazioni di carico Simbologia adottata F/S Effetto dell'azione (FAV: Favorevole, SFAV: Sfavorevole) Coefficiente di partecipazione della condizione Coefficiente di combinazione della condizione Combinazione n 1 - Caso A1-M1 (STR) S/F * Peso proprio muro FAV Peso proprio terrapieno FAV Spinta terreno SFAV Pavimentazione Stradale SFAV Combinazione n 2 - Caso A2-M2 (GEO) S/F * Peso proprio muro SFAV Peso proprio terrapieno SFAV Spinta terreno SFAV Pavimentazione Stradale SFAV Combinazione n 3 - Caso A2-M2 (GEO-STAB) S/F * Peso proprio muro SFAV Peso proprio terrapieno SFAV Spinta terreno SFAV Pavimentazione Stradale SFAV Combinazione n 4 - Caso A1-M1 (STR) S/F * Peso proprio muro FAV Peso proprio terrapieno FAV Spinta terreno SFAV Pavimentazione Stradale SFAV Traffco Stradale SFAV Combinazione n 5 - Caso A2-M2 (GEO) S/F * Peso proprio muro SFAV Peso proprio terrapieno SFAV Spinta terreno SFAV Pavimentazione Stradale SFAV Traffco Stradale SFAV Combinazione n 6 - Caso A2-M2 (GEO-STAB) S/F * Peso proprio muro SFAV Peso proprio terrapieno SFAV Spinta terreno SFAV Pavimentazione Stradale SFAV Traffco Stradale SFAV Combinazione n 7 - Caso A1-M1 (STR) - Sisma Vert. positivo S/F * Peso proprio muro SFAV Peso proprio terrapieno SFAV Spinta terreno SFAV Pavimentazione Stradale SFAV Combinazione n 8 - Caso A1-M1 (STR) - Sisma Vert. negativo S/F * Peso proprio muro SFAV Peso proprio terrapieno SFAV Spinta terreno SFAV Pavimentazione Stradale SFAV

54 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 8 Combinazione n 9 - Caso A2-M2 (GEO) - Sisma Vert. positivo S/F * Peso proprio muro SFAV Peso proprio terrapieno SFAV Spinta terreno SFAV Pavimentazione Stradale SFAV Combinazione n 10 - Caso A2-M2 (GEO) - Sisma Vert. negativo S/F * Peso proprio muro SFAV Peso proprio terrapieno SFAV Spinta terreno SFAV Pavimentazione Stradale SFAV Combinazione n 11 - Caso A2-M2 (GEO-STAB) - Sisma Vert. positivo S/F * Peso proprio muro SFAV Peso proprio terrapieno SFAV Spinta terreno SFAV Pavimentazione Stradale SFAV Combinazione n 12 - Caso A2-M2 (GEO-STAB) - Sisma Vert. negativo S/F * Peso proprio muro SFAV Peso proprio terrapieno SFAV Spinta terreno SFAV Pavimentazione Stradale SFAV Combinazione n 13 - Caso A1-M1 (STR) - Sisma Vert. positivo S/F * Peso proprio muro FAV Peso proprio terrapieno FAV Spinta terreno SFAV Pavimentazione Stradale SFAV Combinazione n 14 - Rara (SLE) S/F * Peso proprio muro Peso proprio terrapieno Spinta terreno Pavimentazione Stradale SFAV Traffco Stradale SFAV Combinazione n 15 - Frequente (SLE) S/F * Peso proprio muro Peso proprio terrapieno Spinta terreno Pavimentazione Stradale SFAV Traffco Stradale SFAV Combinazione n 16 - Quasi Permanente (SLE) S/F * Peso proprio muro Peso proprio terrapieno Spinta terreno Pavimentazione Stradale SFAV Combinazione n 17 - Rara (SLE) - Sisma Vert. positivo S/F * Peso proprio muro Peso proprio terrapieno Spinta terreno Pavimentazione Stradale SFAV Traffco Stradale SFAV Combinazione n 18 - Rara (SLE) - Sisma Vert. negativo S/F * Peso proprio muro Peso proprio terrapieno Spinta terreno

55 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 9 Pavimentazione Stradale SFAV Traffco Stradale SFAV Combinazione n 19 - Frequente (SLE) - Sisma Vert. positivo S/F * Peso proprio muro Peso proprio terrapieno Spinta terreno Pavimentazione Stradale SFAV Traffco Stradale SFAV Combinazione n 20 - Frequente (SLE) - Sisma Vert. negativo S/F * Peso proprio muro Peso proprio terrapieno Spinta terreno Pavimentazione Stradale SFAV Traffco Stradale SFAV Combinazione n 21 - Quasi Permanente (SLE) - Sisma Vert. positivo S/F * Peso proprio muro Peso proprio terrapieno Spinta terreno Pavimentazione Stradale SFAV Combinazione n 22 - Quasi Permanente (SLE) - Sisma Vert. negativo S/F * Peso proprio muro Peso proprio terrapieno Spinta terreno Pavimentazione Stradale SFAV Impostazioni analisi pali Numero elementi palo 40 Tipo carico palo Distribuito Calcolo della portanza metodo di Terzaghi Criterio di rottura del sistema terreno-palo Pressione limite passiva con moltiplicatore pari a 1.00 Andamento pressione verticale Geostatica Impostazioni di analisi Metodo verifica sezioni Stato limite Impostazioni verifiche SLU Coefficienti parziali per resistenze di calcolo dei materiali Coefficiente di sicurezza calcestruzzo a compressione 1.50 Coefficiente di sicurezza calcestruzzo a trazione 1.50 Coefficiente di sicurezza acciaio 1.15 Fattore riduzione da resistenza cubica a cilindrica 0.83 Fattore di riduzione per carichi di lungo periodo 0.85 Coefficiente di sicurezza per la sezione 1.00 Impostazioni verifiche SLE Condizioni ambientali Ordinarie Armatura ad aderenza migliorata Verifica fessurazione Sensibilità delle armature Poco sensibile Valori limite delle aperture delle fessure w 1 = 0.20 w 2 = 0.30 w 3 = 0.40 Metodo di calcolo aperture delle fessure Circ. Min. 252 (15/10/1996) Verifica delle tensioni Combinazione di carico Impostazioni avanzate Influenza del terreno sulla fondazione di valle nelle verifiche e nel calcolo delle sollecitazioni Tiro di esercizio dei tiranti passivi per il calcolo delle sollecitazioni sul paramento Rara c < 0.60 f ck - f < 0.80 f yk Quasi permanente c < 0.45 f ck

56 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 10 Quadro riassuntivo coeff. di sicurezza calcolati Simbologia adottata C Identificativo della combinazione Tipo Tipo combinazione Sisma Combinazione sismica CSSCO Coeff. di sicurezza allo scorrimento CSRIB Coeff. di sicurezza al ribaltamento CSQLIM Coeff. di sicurezza a carico limite Coeff. di sicurezza a stabilità globale CSSTAB C Tipo Sisma cs sco cs rib cs qlim cs stab 1 A1-M1 - [1] A2-M2 - [1] STAB - [1] A1-M1 - [2] A2-M2 - [2] STAB - [2] A1-M1 - [3] Orizzontale + Verticale positivo A1-M1 - [3] Orizzontale + Verticale negativo A2-M2 - [3] Orizzontale + Verticale positivo A2-M2 - [3] Orizzontale + Verticale negativo STAB - [3] Orizzontale + Verticale positivo STAB - [3] Orizzontale + Verticale negativo A1-M1 - [4] Orizzontale + Verticale positivo SLER - [2] SLEF - [2] SLEQ - [2] SLER - [2] Orizzontale + Verticale positivo SLER - [2] Orizzontale + Verticale negativo SLEF - [2] Orizzontale + Verticale positivo SLEF - [2] Orizzontale + Verticale negativo SLEQ - [2] Orizzontale + Verticale positivo SLEQ - [2] Orizzontale + Verticale negativo Analisi della spinta e verifiche Sistema di riferimento adottato per le coordinate : Origine in testa al muro (spigolo di monte) Ascisse X (espresse in [m]) positive verso monte Ordinate Y (espresse in [m]) positive verso l'alto Le forze orizzontali sono considerate positive se agenti da monte verso valle Le forze verticali sono considerate positive se agenti dall'alto verso il basso Calcolo riferito ad 1 metro di muro Tipo di analisi Calcolo della spinta Calcolo della stabilità globale Calcolo della spinta in condizioni di metodo di Culmann metodo di Fellenius Spinta attiva Sisma Identificazione del sito Latitudine Longitudine Comune Mezzago Provincia Milano Regione Lombardia Punti di interpolazione del reticolo Tipo di opera Tipo di costruzione Vita nominale Classe d'uso Vita di riferimento Opera ordinaria 50 anni II - Normali affollamenti e industrie non pericolose 50 anni Combinazioni SLU Accelerazione al suolo a g 0.74 [m/s^2] Coefficiente di amplificazione per tipo di sottosuolo (S) 1.60 Coefficiente di amplificazione topografica (St) 1.20 Coefficiente riduzione ( m) 1.00 Rapporto intensità sismica verticale/orizzontale 0.50 Coefficiente di intensità sismica orizzontale (percento) k h=(a g/g* m*st*s) = Coefficiente di intensità sismica verticale (percento) k v=0.50 * k h = 7.27 Combinazioni SLE Accelerazione al suolo a g 0.30 [m/s^2]

57 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 11 Coefficiente di amplificazione per tipo di sottosuolo (S) 1.60 Coefficiente di amplificazione topografica (St) 1.20 Coefficiente riduzione ( m) 1.00 Rapporto intensità sismica verticale/orizzontale 0.50 Coefficiente di intensità sismica orizzontale (percento) k h=(a g/g* m*st*s) = 5.91 Coefficiente di intensità sismica verticale (percento) k v=0.50 * k h = 2.95 Forma diagramma incremento sismico Rettangolare Partecipazione spinta passiva (percento) 0.0 Lunghezza del muro [m] Peso muro Baricentro del muro [kn] X=0.00 Y=-2.02 Superficie di spinta Punto inferiore superficie di spinta X = 1.05 Y = Punto superiore superficie di spinta X = 1.05 Y = 0.00 Altezza della superficie di spinta 3.00 [m] Inclinazione superficie di spinta(rispetto alla verticale) 0.00 [ ] COMBINAZIONE n 1 Peso muro favorevole e Peso terrapieno favorevole Valore della spinta statica [kn] Componente orizzontale della spinta statica [kn] Componente verticale della spinta statica [kn] Punto d'applicazione della spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinaz. della spinta rispetto alla normale alla superficie [ ] Inclinazione linea di rottura in condizioni statiche [ ] Peso terrapieno gravante sulla fondazione a monte [kn] Baricentro terrapieno gravante sulla fondazione a monte X = 0.53 [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di esercizio Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di ribaltamento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di scorrimento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = 0.00 [m] Y = 0.00 [m] Risultanti Risultante dei carichi applicati in dir. orizzontale [kn] Risultante dei carichi applicati in dir. verticale [kn] Sforzo normale sul piano di posa della fondazione [kn] Sforzo tangenziale sul piano di posa della fondazione [kn] Eccentricità rispetto al baricentro della fondazione [m] Lunghezza fondazione reagente 1.71 [m] Risultante in fondazione [kn] Inclinazione della risultante (rispetto alla normale) 2.64 [ ] Momento rispetto al baricentro della fondazione [knm] Inviluppo sollecitazioni piastra paramento Combinazione n 1 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 2.50 Origine all'attacco con la fondazione sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra espressa in [m] Ordinata Y positiva verso l'alto espressa in [m] I momenti positivi tendono le fibre contro terra Momento espresso in [knm] Taglio e Sforzo Normale espressi in [kn] Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax N

58 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

59 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Inviluppo sollecitazioni piastra di fondazione Combinazione n 1 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 1.71 Origine all'attacco con il muro sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra Ordinata Y positiva dall'attacco con il muro verso l'estremo libero I momenti negativi tendono le fibre superiori Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax

60 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 14 Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

61 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Armature e tensioni nei materiali del muro Combinazione n 1 L'ordinata Y(espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] Nu sforzo normale ultimo espresso in [kn] Mu momento ultimo espresso in [knm] CS coefficiente sicurezza sezione VRcd Aliquota di taglio assorbito dal cls, espresso in [kn] VRsd Aliquota di taglio assorbito dall'armatura, espresso in [kn] VRd Resistenza al taglio, espresso in [kn] Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

62 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI , , , , , , , , Armature e tensioni nei materiali della fondazione Combinazione n 1 Simbologia adottata B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo inferiore in [cmq] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo superiore in [cmq] Nu sforzo normale ultimo espresso in [kn] Mu momento ultimo espresso in [knm] CS coefficiente sicurezza sezione VRcd Aliquota di taglio assorbito dal cls, espresso in [kn] VRsd Aliquota di taglio assorbito dall'armatura, espresso in [kn] VRd Resistenza al taglio, espresso in [kn] Fondazione di valle (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso monte con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di valle) Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , Fondazione di monte (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso valle con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di monte) Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni piastre Combinazione n 1 X Afs Afi Nu Mu CS ascissa sezione espressa in [m] area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] sforzo normale ultimo espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] coefficiente sicurezza sezione Piastra paramento Nr. X A fs A fi N u M u CS

63 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione monte Nr. X A fs A fi N u M u CS

64 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

65 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione valle Nr. X A fs A fi N u M u CS E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E

66 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E

67 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 21 Analisi dei pali Combinazione n 1 Risultanti sulla base della fondazione (per metro lineare di muro) Orizzontale [kn] Verticale [kn] Momento [knm] Spostamenti della piastra di fondazione Orizzontale [cm] Verticale [cm] Rotazione [ ] Scarichi in testa ai pali Fila nr. N.pali N [kn] T [kn] M [knm] Tu [kn] Mu [knm] Calcolo della portanza m p Nc, Nq, N N'c, N'q, N' Pl Pp Pd Wp PT tensione tangenziale media palo-terreno in [kpa] tensione sul terreno alla punta del palo in [kpa] fattori di capacità portante fattori di capacità portante corretti portanza caratteristica per attrito e aderenza laterale in [kn] portanza caratteristica di punta in [kn] portanza di progetto, in [kn] peso del palo, in [kn] Parametri Terreno utilizzati Fila N c N' c N q N' q N N' m p Fila P l P p W p P d PT MEDI MINIMI MEDI MINIMI Verifica a punzonamento della fondazione D Hf Sl N c diametro dei pali della fila espresso in [cm] altezza della fondazione in corrispondenza della fila espressa in [cm] superficie di aderenza palo-fondazione (Hf D) espressa in [cmq] sforzo normale trasmesso dal palo alla fondazione espresso in [kn] tensione tangenziale palo-fondazione espressa in [kpa] Fila D H f S l N c Sollecitazioni nei pali e verifiche delle sezioni Combinazione n 1 Nr. Y M N T Mu Nu Tu CS numero d'ordine della sezione a partire dall'attacco palo-fondazione ordinata della sezione a partire dall'attacco palo-fondazione positiva verso il basso (in [m]) momento flettente espresso in [knm] sforzo normale espresso in [kn] taglio espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] sforzo normale ultimo espresso in [kn] taglio ultimo espresso in [kn] coefficiente di sicurezza Sollecitazioni e tensioni per la fila di pali nr. 1 Nr. Y M N T A f M u N u T u CS

68 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Sollecitazioni e tensioni per la fila di pali nr. 2 Nr. Y M N T A f M u N u T u CS

69 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 23 Analisi dei tiranti Combinazione n 1 Nr. numero della fila Nt numero di tiranti della fila D diametro dei tiranti della fila espresso in cm inclinazione dei tiranti della fila espressa gradi N sforzo in ogni tirante della fila espresso in [kn] Lf lunghezza di fondazione del tirante espressa in [m] L lunghezza totale del tirante espressa in [m] tensione nell'acciaio del tirante espressa in [kpa] f Nr. NT D N L f L f COMBINAZIONE n 2 Valore della spinta statica [kn] Componente orizzontale della spinta statica [kn] Componente verticale della spinta statica [kn] Punto d'applicazione della spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinaz. della spinta rispetto alla normale alla superficie [ ] Inclinazione linea di rottura in condizioni statiche [ ] Peso terrapieno gravante sulla fondazione a monte [kn] Baricentro terrapieno gravante sulla fondazione a monte X = 0.53 [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di esercizio Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di ribaltamento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di scorrimento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = 0.00 [m] Y = 0.00 [m] Risultanti Risultante dei carichi applicati in dir. orizzontale [kn] Risultante dei carichi applicati in dir. verticale [kn] Sforzo normale sul piano di posa della fondazione [kn] Sforzo tangenziale sul piano di posa della fondazione [kn] Eccentricità rispetto al baricentro della fondazione [m] Lunghezza fondazione reagente 1.71 [m] Risultante in fondazione [kn] Inclinazione della risultante (rispetto alla normale) 2.51 [ ] Momento rispetto al baricentro della fondazione [knm] Inviluppo sollecitazioni piastra paramento Combinazione n 2 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 2.50 Origine all'attacco con la fondazione sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra espressa in [m] Ordinata Y positiva verso l'alto espressa in [m] I momenti positivi tendono le fibre contro terra Momento espresso in [knm] Taglio e Sforzo Normale espressi in [kn] Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax N

70 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

71 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Inviluppo sollecitazioni piastra di fondazione Combinazione n 2 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 1.71 Origine all'attacco con il muro sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra Ordinata Y positiva dall'attacco con il muro verso l'estremo libero I momenti negativi tendono le fibre superiori Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

72 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

73 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Armature e tensioni nei materiali del muro Combinazione n 2 L'ordinata Y(espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] Nu sforzo normale ultimo espresso in [kn] Mu momento ultimo espresso in [knm] CS coefficiente sicurezza sezione VRcd Aliquota di taglio assorbito dal cls, espresso in [kn] VRsd Aliquota di taglio assorbito dall'armatura, espresso in [kn] VRd Resistenza al taglio, espresso in [kn] Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

74 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 28 Armature e tensioni nei materiali della fondazione Combinazione n 2 Simbologia adottata B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo inferiore in [cmq] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo superiore in [cmq] Nu sforzo normale ultimo espresso in [kn] Mu momento ultimo espresso in [knm] CS coefficiente sicurezza sezione VRcd Aliquota di taglio assorbito dal cls, espresso in [kn] VRsd Aliquota di taglio assorbito dall'armatura, espresso in [kn] VRd Resistenza al taglio, espresso in [kn] Fondazione di valle (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso monte con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di valle) Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , Fondazione di monte (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso valle con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di monte) Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni piastre Combinazione n 2 X Afs Afi Nu Mu CS ascissa sezione espressa in [m] area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] sforzo normale ultimo espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] coefficiente sicurezza sezione Piastra paramento Nr. X A fs A fi N u M u CS

75 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione monte Nr. X A fs A fi N u M u CS

76 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

77 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione valle Nr. X A fs A fi N u M u CS E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E

78 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E Analisi dei pali Combinazione n 2 Risultanti sulla base della fondazione (per metro lineare di muro) Orizzontale [kn] Verticale [kn] Momento [knm] Spostamenti della piastra di fondazione Orizzontale [cm] Verticale [cm]

79 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 33 Rotazione [ ] Scarichi in testa ai pali Fila nr. N.pali N [kn] T [kn] M [knm] Tu [kn] Mu [knm] Calcolo della portanza m p Nc, Nq, N N'c, N'q, N' Pl Pp Pd Wp PT tensione tangenziale media palo-terreno in [kpa] tensione sul terreno alla punta del palo in [kpa] fattori di capacità portante fattori di capacità portante corretti portanza caratteristica per attrito e aderenza laterale in [kn] portanza caratteristica di punta in [kn] portanza di progetto, in [kn] peso del palo, in [kn] Parametri Terreno utilizzati Fila N c N' c N q N' q N N' m p Fila P l P p W p P d PT MEDI MINIMI MEDI MINIMI Verifica a punzonamento della fondazione D Hf Sl N c diametro dei pali della fila espresso in [cm] altezza della fondazione in corrispondenza della fila espressa in [cm] superficie di aderenza palo-fondazione (Hf D) espressa in [cmq] sforzo normale trasmesso dal palo alla fondazione espresso in [kn] tensione tangenziale palo-fondazione espressa in [kpa] Fila D H f S l N c Sollecitazioni nei pali e verifiche delle sezioni Combinazione n 2 Nr. Y M N T Mu Nu Tu CS numero d'ordine della sezione a partire dall'attacco palo-fondazione ordinata della sezione a partire dall'attacco palo-fondazione positiva verso il basso (in [m]) momento flettente espresso in [knm] sforzo normale espresso in [kn] taglio espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] sforzo normale ultimo espresso in [kn] taglio ultimo espresso in [kn] coefficiente di sicurezza Sollecitazioni e tensioni per la fila di pali nr. 1 Nr. Y M N T A f M u N u T u CS

80 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Sollecitazioni e tensioni per la fila di pali nr. 2 Nr. Y M N T A f M u N u T u CS Analisi dei tiranti Combinazione n 2 Nr. Nt D N Lf L f numero della fila numero di tiranti della fila diametro dei tiranti della fila espresso in cm inclinazione dei tiranti della fila espressa gradi sforzo in ogni tirante della fila espresso in [kn] lunghezza di fondazione del tirante espressa in [m] lunghezza totale del tirante espressa in [m] tensione nell'acciaio del tirante espressa in [kpa] Nr. NT D N L f L f

81 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 35 COMBINAZIONE n 3 Stabilità globale muro + terreno Le ascisse X sono considerate positive verso monte Le ordinate Y sono considerate positive verso l'alto Origine in testa al muro (spigolo contro terra) W peso della striscia espresso in [kn] angolo fra la base della striscia e l'orizzontale espresso in [ ] (positivo antiorario) angolo d'attrito del terreno lungo la base della striscia c coesione del terreno lungo la base della striscia espressa in [kpa] b larghezza della striscia espressa in [m] u pressione neutra lungo la base della striscia espressa in [kpa] Metodo di Fellenius Numero di cerchi analizzati 36 Numero di strisce 25 Cerchio critico Coordinate del centro X[m]= Y[m]= 0.99 Raggio del cerchio R[m]= 5.16 Ascissa a valle del cerchio Xi[m]= Ascissa a monte del cerchio Xs[m]= 2.85 Larghezza della striscia dx[m]= 0.36 Coefficiente di sicurezza C= 8.11 Le strisce sono numerate da monte verso valle Caratteristiche delle strisce Striscia W ( ) Wsin b/cos c u W i= [kn] W isin i= [kn] W icos itan i= [kn] c ib i/cos i= [kn] Analisi dei tiranti Combinazione n 3 Nr. Nt D N Lf L f numero della fila numero di tiranti della fila diametro dei tiranti della fila espresso in cm inclinazione dei tiranti della fila espressa gradi sforzo in ogni tirante della fila espresso in [kn] lunghezza di fondazione del tirante espressa in [m] lunghezza totale del tirante espressa in [m] tensione nell'acciaio del tirante espressa in [kpa] Nr. NT D N L f L f

82 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 36 COMBINAZIONE n 4 Peso muro favorevole e Peso terrapieno favorevole Valore della spinta statica [kn] Componente orizzontale della spinta statica [kn] Componente verticale della spinta statica [kn] Punto d'applicazione della spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinaz. della spinta rispetto alla normale alla superficie [ ] Inclinazione linea di rottura in condizioni statiche [ ] Peso terrapieno gravante sulla fondazione a monte [kn] Baricentro terrapieno gravante sulla fondazione a monte X = 0.53 [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di esercizio Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di ribaltamento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di scorrimento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = 0.00 [m] Y = 0.00 [m] Risultanti carichi esterni Componente dir. Y 2.50 [kn] Risultanti Risultante dei carichi applicati in dir. orizzontale [kn] Risultante dei carichi applicati in dir. verticale [kn] Sforzo normale sul piano di posa della fondazione [kn] Sforzo tangenziale sul piano di posa della fondazione [kn] Eccentricità rispetto al baricentro della fondazione [m] Lunghezza fondazione reagente 1.71 [m] Risultante in fondazione [kn] Inclinazione della risultante (rispetto alla normale) 3.03 [ ] Momento rispetto al baricentro della fondazione [knm] Inviluppo sollecitazioni piastra paramento Combinazione n 4 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 2.50 Origine all'attacco con la fondazione sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra espressa in [m] Ordinata Y positiva verso l'alto espressa in [m] I momenti positivi tendono le fibre contro terra Momento espresso in [knm] Taglio e Sforzo Normale espressi in [kn] Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax N

83 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

84 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Inviluppo sollecitazioni piastra di fondazione Combinazione n 4 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 1.71 Origine all'attacco con il muro sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra Ordinata Y positiva dall'attacco con il muro verso l'estremo libero I momenti negativi tendono le fibre superiori Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

85 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

86 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Armature e tensioni nei materiali del muro Combinazione n 4 L'ordinata Y(espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] Nu sforzo normale ultimo espresso in [kn] Mu momento ultimo espresso in [knm] CS coefficiente sicurezza sezione VRcd Aliquota di taglio assorbito dal cls, espresso in [kn] VRsd Aliquota di taglio assorbito dall'armatura, espresso in [kn] VRd Resistenza al taglio, espresso in [kn] Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni nei materiali della fondazione Combinazione n 4 Simbologia adottata B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo inferiore in [cmq] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo superiore in [cmq] sforzo normale ultimo espresso in [kn] Nu

87 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 41 Mu CS VRcd VRsd VRd momento ultimo espresso in [knm] coefficiente sicurezza sezione Aliquota di taglio assorbito dal cls, espresso in [kn] Aliquota di taglio assorbito dall'armatura, espresso in [kn] Resistenza al taglio, espresso in [kn] Fondazione di valle (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso monte con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di valle) Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , Fondazione di monte (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso valle con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di monte) Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni piastre Combinazione n 4 X Afs Afi Nu Mu CS ascissa sezione espressa in [m] area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] sforzo normale ultimo espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] coefficiente sicurezza sezione Piastra paramento Nr. X A fs A fi N u M u CS

88 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione monte Nr. X A fs A fi N u M u CS

89 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

90 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione valle Nr. X A fs A fi N u M u CS E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E

91 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E Analisi dei pali Combinazione n 4 Risultanti sulla base della fondazione (per metro lineare di muro) Orizzontale [kn] Verticale [kn] Momento [knm] Spostamenti della piastra di fondazione Orizzontale [cm] Verticale [cm] Rotazione [ ] Scarichi in testa ai pali Fila nr. N.pali N [kn] T [kn] M [knm] Tu [kn] Mu [knm]

92 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 46 Calcolo della portanza m p Nc, Nq, N N'c, N'q, N' Pl Pp Pd Wp PT tensione tangenziale media palo-terreno in [kpa] tensione sul terreno alla punta del palo in [kpa] fattori di capacità portante fattori di capacità portante corretti portanza caratteristica per attrito e aderenza laterale in [kn] portanza caratteristica di punta in [kn] portanza di progetto, in [kn] peso del palo, in [kn] Parametri Terreno utilizzati Fila N c N' c N q N' q N N' m p Fila P l P p W p P d PT MEDI MINIMI MEDI MINIMI Verifica a punzonamento della fondazione D Hf Sl N c diametro dei pali della fila espresso in [cm] altezza della fondazione in corrispondenza della fila espressa in [cm] superficie di aderenza palo-fondazione (Hf D) espressa in [cmq] sforzo normale trasmesso dal palo alla fondazione espresso in [kn] tensione tangenziale palo-fondazione espressa in [kpa] Fila D H f S l N c Sollecitazioni nei pali e verifiche delle sezioni Combinazione n 4 Nr. Y M N T Mu Nu Tu CS numero d'ordine della sezione a partire dall'attacco palo-fondazione ordinata della sezione a partire dall'attacco palo-fondazione positiva verso il basso (in [m]) momento flettente espresso in [knm] sforzo normale espresso in [kn] taglio espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] sforzo normale ultimo espresso in [kn] taglio ultimo espresso in [kn] coefficiente di sicurezza Sollecitazioni e tensioni per la fila di pali nr. 1 Nr. Y M N T A f M u N u T u CS

93 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Sollecitazioni e tensioni per la fila di pali nr. 2 Nr. Y M N T A f M u N u T u CS Analisi dei tiranti Combinazione n 4 Nr. Nt D N Lf L f numero della fila numero di tiranti della fila diametro dei tiranti della fila espresso in cm inclinazione dei tiranti della fila espressa gradi sforzo in ogni tirante della fila espresso in [kn] lunghezza di fondazione del tirante espressa in [m] lunghezza totale del tirante espressa in [m] tensione nell'acciaio del tirante espressa in [kpa] Nr. NT D N L f L f COMBINAZIONE n 5 Valore della spinta statica [kn] Componente orizzontale della spinta statica [kn] Componente verticale della spinta statica [kn] Punto d'applicazione della spinta X = 1.05 [m] Y = [m]

94 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 48 Inclinaz. della spinta rispetto alla normale alla superficie [ ] Inclinazione linea di rottura in condizioni statiche [ ] Peso terrapieno gravante sulla fondazione a monte [kn] Baricentro terrapieno gravante sulla fondazione a monte X = 0.53 [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di esercizio Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di ribaltamento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di scorrimento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = 0.00 [m] Y = 0.00 [m] Risultanti carichi esterni Componente dir. Y 2.17 [kn] Risultanti Risultante dei carichi applicati in dir. orizzontale [kn] Risultante dei carichi applicati in dir. verticale [kn] Sforzo normale sul piano di posa della fondazione [kn] Sforzo tangenziale sul piano di posa della fondazione [kn] Eccentricità rispetto al baricentro della fondazione [m] Lunghezza fondazione reagente 1.71 [m] Risultante in fondazione [kn] Inclinazione della risultante (rispetto alla normale) 2.98 [ ] Momento rispetto al baricentro della fondazione [knm] Inviluppo sollecitazioni piastra paramento Combinazione n 5 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 2.50 Origine all'attacco con la fondazione sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra espressa in [m] Ordinata Y positiva verso l'alto espressa in [m] I momenti positivi tendono le fibre contro terra Momento espresso in [knm] Taglio e Sforzo Normale espressi in [kn] Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax N

95 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

96 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Inviluppo sollecitazioni piastra di fondazione Combinazione n 5 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 1.71 Origine all'attacco con il muro sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra Ordinata Y positiva dall'attacco con il muro verso l'estremo libero I momenti negativi tendono le fibre superiori Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

97 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

98 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Armature e tensioni nei materiali del muro Combinazione n 5 L'ordinata Y(espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] A fi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] Nu sforzo normale ultimo espresso in [kn] Mu momento ultimo espresso in [knm] CS coefficiente sicurezza sezione VRcd Aliquota di taglio assorbito dal cls, espresso in [kn] VRsd Aliquota di taglio assorbito dall'armatura, espresso in [kn] VRd Resistenza al taglio, espresso in [kn] Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni nei materiali della fondazione Combinazione n 5 Simbologia adottata B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo inferiore in [cmq] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo superiore in [cmq] Nu sforzo normale ultimo espresso in [kn] Mu momento ultimo espresso in [knm] CS coefficiente sicurezza sezione VRcd Aliquota di taglio assorbito dal cls, espresso in [kn] VRsd Aliquota di taglio assorbito dall'armatura, espresso in [kn] VRd Resistenza al taglio, espresso in [kn] Fondazione di valle (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso monte con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di valle)

99 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 53 Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , Fondazione di monte (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso valle con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di monte) Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni piastre Combinazione n 5 X Afs Afi Nu Mu CS ascissa sezione espressa in [m] area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] sforzo normale ultimo espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] coefficiente sicurezza sezione Piastra paramento Nr. X A fs A fi N u M u CS

100 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione monte Nr. X A fs A fi N u M u CS

101 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

102 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione valle Nr. X A fs A fi N u M u CS E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E

103 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E Analisi dei pali Combinazione n 5 Risultanti sulla base della fondazione (per metro lineare di muro) Orizzontale [kn] Verticale [kn] Momento [knm] Spostamenti della piastra di fondazione Orizzontale [cm] Verticale [cm] Rotazione [ ] Scarichi in testa ai pali Fila nr. N.pali N [kn] T [kn] M [knm] Tu [kn] Mu [knm] Calcolo della portanza m p Nc, Nq, N N'c, N'q, N' Pl Pp Pd tensione tangenziale media palo-terreno in [kpa] tensione sul terreno alla punta del palo in [kpa] fattori di capacità portante fattori di capacità portante corretti portanza caratteristica per attrito e aderenza laterale in [kn] portanza caratteristica di punta in [kn] portanza di progetto, in [kn]

104 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 58 Wp PT peso del palo, in [kn] Parametri Terreno utilizzati Fila N c N' c N q N' q N N' m p Fila P l P p W p P d PT MEDI MINIMI MEDI MINIMI Verifica a punzonamento della fondazione D diametro dei pali della fila espresso in [cm] Hf altezza della fondazione in corrispondenza della fila espressa in [cm] Sl superficie di aderenza palo-fondazione (Hf D) espressa in [cmq] N sforzo normale trasmesso dal palo alla fondazione espresso in [kn] tensione tangenziale palo-fondazione espressa in [kpa] c Fila D H f S l N c Sollecitazioni nei pali e verifiche delle sezioni Combinazione n 5 Nr. Y M N T Mu Nu Tu CS numero d'ordine della sezione a partire dall'attacco palo-fondazione ordinata della sezione a partire dall'attacco palo-fondazione positiva verso il basso (in [m]) momento flettente espresso in [knm] sforzo normale espresso in [kn] taglio espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] sforzo normale ultimo espresso in [kn] taglio ultimo espresso in [kn] coefficiente di sicurezza Sollecitazioni e tensioni per la fila di pali nr. 1 Nr. Y M N T A f M u N u T u CS

105 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Sollecitazioni e tensioni per la fila di pali nr. 2 Nr. Y M N T A f M u N u T u CS Analisi dei tiranti Combinazione n 5 Nr. Nt D N Lf L f numero della fila numero di tiranti della fila diametro dei tiranti della fila espresso in cm inclinazione dei tiranti della fila espressa gradi sforzo in ogni tirante della fila espresso in [kn] lunghezza di fondazione del tirante espressa in [m] lunghezza totale del tirante espressa in [m] tensione nell'acciaio del tirante espressa in [kpa] Nr. NT D N L f L f COMBINAZIONE n 6 Stabilità globale muro + terreno Le ascisse X sono considerate positive verso monte Le ordinate Y sono considerate positive verso l'alto Origine in testa al muro (spigolo contro terra) W peso della striscia espresso in [kn] angolo fra la base della striscia e l'orizzontale espresso in [ ] (positivo antiorario) angolo d'attrito del terreno lungo la base della striscia c coesione del terreno lungo la base della striscia espressa in [kpa] b larghezza della striscia espressa in [m] u pressione neutra lungo la base della striscia espressa in [kpa]

106 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 60 Metodo di Fellenius Numero di cerchi analizzati 36 Numero di strisce 25 Cerchio critico Coordinate del centro X[m]= Y[m]= 0.99 Raggio del cerchio R[m]= 5.16 Ascissa a valle del cerchio Xi[m]= Ascissa a monte del cerchio Xs[m]= 2.85 Larghezza della striscia dx[m]= 0.36 Coefficiente di sicurezza C= 6.64 Le strisce sono numerate da monte verso valle Caratteristiche delle strisce Striscia W ( ) Wsin b/cos c u W i= [kn] W isin i= [kn] W icos itan i= [kn] c ib i/cos i= [kn] Analisi dei tiranti Combinazione n 6Nr. numero della fila Nt D N Lf L f numero di tiranti della fila diametro dei tiranti della fila espresso in cm inclinazione dei tiranti della fila espressa gradi sforzo in ogni tirante della fila espresso in [kn] lunghezza di fondazione del tirante espressa in [m] lunghezza totale del tirante espressa in [m] tensione nell'acciaio del tirante espressa in [kpa] Nr. NT D N L f L f COMBINAZIONE n 7 Valore della spinta statica [kn] Componente orizzontale della spinta statica [kn] Componente verticale della spinta statica [kn] Punto d'applicazione della spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinaz. della spinta rispetto alla normale alla superficie [ ] Inclinazione linea di rottura in condizioni statiche [ ] Incremento sismico della spinta [kn] Punto d'applicazione dell'incremento sismico di spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinazione linea di rottura in condizioni sismiche [ ] Peso terrapieno gravante sulla fondazione a monte [kn] Baricentro terrapieno gravante sulla fondazione a monte X = 0.53 [m] Y = [m] Inerzia del muro [kn]

107 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 61 Inerzia verticale del muro [kn] Inerzia del terrapieno fondazione di monte [kn] Inerzia verticale del terrapieno fondazione di monte [kn] Risultanti sforzo tiranti : Fase di esercizio Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di ribaltamento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di scorrimento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = 0.00 [m] Y = 0.00 [m] Risultanti Risultante dei carichi applicati in dir. orizzontale [kn] Risultante dei carichi applicati in dir. verticale [kn] Sforzo normale sul piano di posa della fondazione [kn] Sforzo tangenziale sul piano di posa della fondazione [kn] Eccentricità rispetto al baricentro della fondazione [m] Lunghezza fondazione reagente 1.71 [m] Risultante in fondazione [kn] Inclinazione della risultante (rispetto alla normale) 3.17 [ ] Momento rispetto al baricentro della fondazione [knm] Inviluppo sollecitazioni piastra paramento Combinazione n 7 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 2.50 Origine all'attacco con la fondazione sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra espressa in [m] Ordinata Y positiva verso l'alto espressa in [m] I momenti positivi tendono le fibre contro terra Momento espresso in [knm] Taglio e Sforzo Normale espressi in [kn] Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax N

108 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 62 Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

109 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Inviluppo sollecitazioni piastra di fondazione Combinazione n 7 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 1.71 Origine all'attacco con il muro sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra Ordinata Y positiva dall'attacco con il muro verso l'estremo libero I momenti negativi tendono le fibre superiori Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

110 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

111 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Armature e tensioni nei materiali del muro Combinazione n 7 L'ordinata Y(espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] Nu sforzo normale ultimo espresso in [kn] Mu momento ultimo espresso in [knm] CS coefficiente sicurezza sezione VRcd Aliquota di taglio assorbito dal cls, espresso in [kn] VRsd Aliquota di taglio assorbito dall'armatura, espresso in [kn] VRd Resistenza al taglio, espresso in [kn] Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni nei materiali della fondazione Combinazione n 7 Simbologia adottata B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo inferiore in [cmq] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo superiore in [cmq] Nu sforzo normale ultimo espresso in [kn] Mu momento ultimo espresso in [knm] CS coefficiente sicurezza sezione VRcd Aliquota di taglio assorbito dal cls, espresso in [kn] VRsd Aliquota di taglio assorbito dall'armatura, espresso in [kn] VRd Resistenza al taglio, espresso in [kn] Fondazione di valle (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso monte con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di valle) Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , ,

112 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 66 Fondazione di monte (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso valle con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di monte) Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni piastre Combinazione n 7 X Afs Afi Nu Mu CS ascissa sezione espressa in [m] area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] sforzo normale ultimo espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] coefficiente sicurezza sezione Piastra paramento Nr. X A fs A fi N u M u CS

113 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione monte Nr. X A fs A fi N u M u CS

114 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

115 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione valle Nr. X A fs A fi N u M u CS E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E

116 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E Analisi dei pali Combinazione n 7 Risultanti sulla base della fondazione (per metro lineare di muro) Orizzontale [kn] Verticale [kn] Momento [knm] Spostamenti della piastra di fondazione Orizzontale [cm] Verticale [cm] Rotazione [ ] Scarichi in testa ai pali Fila nr. N.pali N [kn] T [kn] M [knm] Tu [kn] Mu [knm] Calcolo della portanza m p Nc, Nq, N N'c, N'q, N' Pl Pp Pd Wp PT tensione tangenziale media palo-terreno in [kpa] tensione sul terreno alla punta del palo in [kpa] fattori di capacità portante fattori di capacità portante corretti portanza caratteristica per attrito e aderenza laterale in [kn] portanza caratteristica di punta in [kn] portanza di progetto, in [kn] peso del palo, in [kn] Parametri Terreno utilizzati Fila N c N' c N q N' q N N' m p

117 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 71 Fila P l P p W p P d PT MEDI MINIMI MEDI MINIMI Verifica a punzonamento della fondazione D Hf Sl N c diametro dei pali della fila espresso in [cm] altezza della fondazione in corrispondenza della fila espressa in [cm] superficie di aderenza palo-fondazione (Hf D) espressa in [cmq] sforzo normale trasmesso dal palo alla fondazione espresso in [kn] tensione tangenziale palo-fondazione espressa in [kpa] Fila D H f S l N c Sollecitazioni nei pali e verifiche delle sezioni Combinazione n 7 Nr. Y M N T Mu Nu Tu CS numero d'ordine della sezione a partire dall'attacco palo-fondazione ordinata della sezione a partire dall'attacco palo-fondazione positiva verso il basso (in [m]) momento flettente espresso in [knm] sforzo normale espresso in [kn] taglio espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] sforzo normale ultimo espresso in [kn] taglio ultimo espresso in [kn] coefficiente di sicurezza Sollecitazioni e tensioni per la fila di pali nr. 1 Nr. Y M N T A f M u N u T u CS Sollecitazioni e tensioni per la fila di pali nr. 2 Nr. Y M N T A f M u N u T u CS

118 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Analisi dei tiranti Combinazione n 7 Nr. Nt D N Lf L f numero della fila numero di tiranti della fila diametro dei tiranti della fila espresso in cm inclinazione dei tiranti della fila espressa gradi sforzo in ogni tirante della fila espresso in [kn] lunghezza di fondazione del tirante espressa in [m] lunghezza totale del tirante espressa in [m] tensione nell'acciaio del tirante espressa in [kpa] Nr. NT D N L f L f COMBINAZIONE n 8 Valore della spinta statica [kn] Componente orizzontale della spinta statica [kn] Componente verticale della spinta statica [kn] Punto d'applicazione della spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinaz. della spinta rispetto alla normale alla superficie [ ] Inclinazione linea di rottura in condizioni statiche [ ] Incremento sismico della spinta [kn] Punto d'applicazione dell'incremento sismico di spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinazione linea di rottura in condizioni sismiche [ ] Peso terrapieno gravante sulla fondazione a monte [kn] Baricentro terrapieno gravante sulla fondazione a monte X = 0.53 [m] Y = [m] Inerzia del muro [kn] Inerzia verticale del muro [kn] Inerzia del terrapieno fondazione di monte [kn] Inerzia verticale del terrapieno fondazione di monte [kn]

119 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 73 Risultanti sforzo tiranti : Fase di esercizio Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di ribaltamento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di scorrimento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = 0.00 [m] Y = 0.00 [m] Risultanti Risultante dei carichi applicati in dir. orizzontale [kn] Risultante dei carichi applicati in dir. verticale [kn] Sforzo normale sul piano di posa della fondazione [kn] Sforzo tangenziale sul piano di posa della fondazione [kn] Eccentricità rispetto al baricentro della fondazione [m] Lunghezza fondazione reagente 1.71 [m] Risultante in fondazione [kn] Inclinazione della risultante (rispetto alla normale) 3.32 [ ] Momento rispetto al baricentro della fondazione [knm] Inviluppo sollecitazioni piastra paramento Combinazione n 8 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 2.50 Origine all'attacco con la fondazione sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra espressa in [m] Ordinata Y positiva verso l'alto espressa in [m] I momenti positivi tendono le fibre contro terra Momento espresso in [knm] Taglio e Sforzo Normale espressi in [kn] Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax N Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

120 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

121 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Inviluppo sollecitazioni piastra di fondazione Combinazione n 8 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 1.71 Origine all'attacco con il muro sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra Ordinata Y positiva dall'attacco con il muro verso l'estremo libero I momenti negativi tendono le fibre superiori Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

122 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

123 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Armature e tensioni nei materiali del muro Combinazione n 8 L'ordinata Y(espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] Nu sforzo normale ultimo espresso in [kn] Mu momento ultimo espresso in [knm] CS coefficiente sicurezza sezione VRcd Aliquota di taglio assorbito dal cls, espresso in [kn] VRsd Aliquota di taglio assorbito dall'armatura, espresso in [kn] VRd Resistenza al taglio, espresso in [kn] Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni nei materiali della fondazione Combinazione n 8 Simbologia adottata B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo inferiore in [cmq] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo superiore in [cmq] Nu sforzo normale ultimo espresso in [kn] Mu momento ultimo espresso in [knm] CS coefficiente sicurezza sezione VRcd Aliquota di taglio assorbito dal cls, espresso in [kn] VRsd Aliquota di taglio assorbito dall'armatura, espresso in [kn] VRd Resistenza al taglio, espresso in [kn] Fondazione di valle (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso monte con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di valle) Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , Fondazione di monte (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso valle con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di monte) Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd ,

124 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni piastre Combinazione n 8 X Afs Afi Nu Mu CS ascissa sezione espressa in [m] area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] sforzo normale ultimo espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] coefficiente sicurezza sezione Piastra paramento Nr. X A fs A fi N u M u CS

125 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione monte Nr. X A fs A fi N u M u CS

126 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

127 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 81 Piastra fondazione valle Nr. X A fs A fi N u M u CS E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E

128 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E Analisi dei pali Combinazione n 8 Risultanti sulla base della fondazione (per metro lineare di muro) Orizzontale [kn] Verticale [kn] Momento [knm] Spostamenti della piastra di fondazione Orizzontale [cm] Verticale [cm] Rotazione [ ] Scarichi in testa ai pali Fila nr. N.pali N [kn] T [kn] M [knm] Tu [kn] Mu [knm] Calcolo della portanza m p Nc, Nq, N N'c, N'q, N' Pl Pp Pd Wp PT tensione tangenziale media palo-terreno in [kpa] tensione sul terreno alla punta del palo in [kpa] fattori di capacità portante fattori di capacità portante corretti portanza caratteristica per attrito e aderenza laterale in [kn] portanza caratteristica di punta in [kn] portanza di progetto, in [kn] peso del palo, in [kn] Parametri Terreno utilizzati Fila N c N' c N q N' q N N' m p Fila P l P p W p P d PT MEDI MINIMI MEDI MINIMI

129 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 83 Verifica a punzonamento della fondazione D Hf Sl N c diametro dei pali della fila espresso in [cm] altezza della fondazione in corrispondenza della fila espressa in [cm] superficie di aderenza palo-fondazione (Hf D) espressa in [cmq] sforzo normale trasmesso dal palo alla fondazione espresso in [kn] tensione tangenziale palo-fondazione espressa in [kpa] Fila D H f S l N c Sollecitazioni nei pali e verifiche delle sezioni Combinazione n 8 Nr. Y M N T Mu Nu Tu CS numero d'ordine della sezione a partire dall'attacco palo-fondazione ordinata della sezione a partire dall'attacco palo-fondazione positiva verso il basso (in [m]) momento flettente espresso in [knm] sforzo normale espresso in [kn] taglio espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] sforzo normale ultimo espresso in [kn] taglio ultimo espresso in [kn] coefficiente di sicurezza Sollecitazioni e tensioni per la fila di pali nr. 1 Nr. Y M N T A f M u N u T u CS Sollecitazioni e tensioni per la fila di pali nr. 2 Nr. Y M N T A f M u N u T u CS

130 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Analisi dei tiranti Combinazione n 8 Nr. Nt D N Lf L f numero della fila numero di tiranti della fila diametro dei tiranti della fila espresso in cm inclinazione dei tiranti della fila espressa gradi sforzo in ogni tirante della fila espresso in [kn] lunghezza di fondazione del tirante espressa in [m] lunghezza totale del tirante espressa in [m] tensione nell'acciaio del tirante espressa in [kpa] Nr. NT D N L f L f COMBINAZIONE n 9 Valore della spinta statica [kn] Componente orizzontale della spinta statica [kn] Componente verticale della spinta statica [kn] Punto d'applicazione della spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinaz. della spinta rispetto alla normale alla superficie [ ] Inclinazione linea di rottura in condizioni statiche [ ] Incremento sismico della spinta [kn] Punto d'applicazione dell'incremento sismico di spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinazione linea di rottura in condizioni sismiche [ ] Peso terrapieno gravante sulla fondazione a monte [kn] Baricentro terrapieno gravante sulla fondazione a monte X = 0.53 [m] Y = [m] Inerzia del muro [kn] Inerzia verticale del muro [kn] Inerzia del terrapieno fondazione di monte [kn] Inerzia verticale del terrapieno fondazione di monte [kn] Risultanti sforzo tiranti : Fase di esercizio Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di ribaltamento

131 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 85 Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di scorrimento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = 0.00 [m] Y = 0.00 [m] Risultanti Risultante dei carichi applicati in dir. orizzontale [kn] Risultante dei carichi applicati in dir. verticale [kn] Sforzo normale sul piano di posa della fondazione [kn] Sforzo tangenziale sul piano di posa della fondazione [kn] Eccentricità rispetto al baricentro della fondazione [m] Lunghezza fondazione reagente 1.71 [m] Risultante in fondazione [kn] Inclinazione della risultante (rispetto alla normale) 3.53 [ ] Momento rispetto al baricentro della fondazione [knm] Inviluppo sollecitazioni piastra paramento Combinazione n 9 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 2.50 Origine all'attacco con la fondazione sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra espressa in [m] Ordinata Y positiva verso l'alto espressa in [m] I momenti positivi tendono le fibre contro terra Momento espresso in [knm] Taglio e Sforzo Normale espressi in [kn] Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax N Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

132 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

133 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 87 Inviluppo sollecitazioni piastra di fondazione Combinazione n 9 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 1.71 Origine all'attacco con il muro sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra Ordinata Y positiva dall'attacco con il muro verso l'estremo libero I momenti negativi tendono le fibre superiori Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

134 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

135 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Armature e tensioni nei materiali del muro Combinazione n 9 L'ordinata Y(espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] Nu sforzo normale ultimo espresso in [kn] Mu momento ultimo espresso in [knm] CS coefficiente sicurezza sezione VRcd Aliquota di taglio assorbito dal cls, espresso in [kn] VRsd Aliquota di taglio assorbito dall'armatura, espresso in [kn] VRd Resistenza al taglio, espresso in [kn] Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni nei materiali della fondazione Combinazione n 9 Simbologia adottata B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo inferiore in [cmq] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo superiore in [cmq] Nu sforzo normale ultimo espresso in [kn] Mu momento ultimo espresso in [knm] CS coefficiente sicurezza sezione VRcd Aliquota di taglio assorbito dal cls, espresso in [kn] VRsd Aliquota di taglio assorbito dall'armatura, espresso in [kn] VRd Resistenza al taglio, espresso in [kn] Fondazione di valle (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso monte con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di valle) Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , Fondazione di monte (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso valle con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di monte) Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , ,

136 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni piastre Combinazione n 9 X Afs Afi Nu Mu CS ascissa sezione espressa in [m] area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] sforzo normale ultimo espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] coefficiente sicurezza sezione Piastra paramento Nr. X A fs A fi N u M u CS

137 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione monte Nr. X A fs A fi N u M u CS

138 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione valle Nr. X A fs A fi N u M u CS E E

139 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E

140 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E Analisi dei pali Combinazione n 9 Risultanti sulla base della fondazione (per metro lineare di muro) Orizzontale [kn] Verticale [kn] Momento [knm] Spostamenti della piastra di fondazione Orizzontale [cm] Verticale [cm] Rotazione [ ] Scarichi in testa ai pali Fila nr. N.pali N [kn] T [kn] M [knm] Tu [kn] Mu [knm] Calcolo della portanza m p Nc, Nq, N N'c, N'q, N' Pl Pp Pd Wp PT tensione tangenziale media palo-terreno in [kpa] tensione sul terreno alla punta del palo in [kpa] fattori di capacità portante fattori di capacità portante corretti portanza caratteristica per attrito e aderenza laterale in [kn] portanza caratteristica di punta in [kn] portanza di progetto, in [kn] peso del palo, in [kn] Parametri Terreno utilizzati Fila N c N' c N q N' q N N' m p Fila P l P p W p P d PT MEDI MINIMI MEDI MINIMI

141 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 95 Verifica a punzonamento della fondazione D Hf Sl N c diametro dei pali della fila espresso in [cm] altezza della fondazione in corrispondenza della fila espressa in [cm] superficie di aderenza palo-fondazione (Hf D) espressa in [cmq] sforzo normale trasmesso dal palo alla fondazione espresso in [kn] tensione tangenziale palo-fondazione espressa in [kpa] Fila D H f S l N c Sollecitazioni nei pali e verifiche delle sezioni Combinazione n 9 Nr. Y M N T Mu Nu Tu CS numero d'ordine della sezione a partire dall'attacco palo-fondazione ordinata della sezione a partire dall'attacco palo-fondazione positiva verso il basso (in [m]) momento flettente espresso in [knm] sforzo normale espresso in [kn] taglio espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] sforzo normale ultimo espresso in [kn] taglio ultimo espresso in [kn] coefficiente di sicurezza Sollecitazioni e tensioni per la fila di pali nr. 1 Nr. Y M N T A f M u N u T u CS Sollecitazioni e tensioni per la fila di pali nr. 2 Nr. Y M N T A f M u N u T u CS

142 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Analisi dei tiranti Combinazione n 9 Nr. Nt D N Lf L f numero della fila numero di tiranti della fila diametro dei tiranti della fila espresso in cm inclinazione dei tiranti della fila espressa gradi sforzo in ogni tirante della fila espresso in [kn] lunghezza di fondazione del tirante espressa in [m] lunghezza totale del tirante espressa in [m] tensione nell'acciaio del tirante espressa in [kpa] Nr. NT D N L f L f COMBINAZIONE n 10 Valore della spinta statica [kn] Componente orizzontale della spinta statica [kn] Componente verticale della spinta statica [kn] Punto d'applicazione della spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinaz. della spinta rispetto alla normale alla superficie [ ] Inclinazione linea di rottura in condizioni statiche [ ] Incremento sismico della spinta [kn] Punto d'applicazione dell'incremento sismico di spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinazione linea di rottura in condizioni sismiche [ ] Peso terrapieno gravante sulla fondazione a monte [kn] Baricentro terrapieno gravante sulla fondazione a monte X = 0.53 [m] Y = [m] Inerzia del muro [kn] Inerzia verticale del muro [kn] Inerzia del terrapieno fondazione di monte [kn] Inerzia verticale del terrapieno fondazione di monte [kn] Risultanti sforzo tiranti : Fase di esercizio Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di ribaltamento

143 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 97 Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di scorrimento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = 0.00 [m] Y = 0.00 [m] Risultanti Risultante dei carichi applicati in dir. orizzontale [kn] Risultante dei carichi applicati in dir. verticale [kn] Sforzo normale sul piano di posa della fondazione [kn] Sforzo tangenziale sul piano di posa della fondazione [kn] Eccentricità rispetto al baricentro della fondazione [m] Lunghezza fondazione reagente 1.71 [m] Risultante in fondazione [kn] Inclinazione della risultante (rispetto alla normale) 3.69 [ ] Momento rispetto al baricentro della fondazione [knm] Inviluppo sollecitazioni piastra paramento Combinazione n 10 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 2.50 Origine all'attacco con la fondazione sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra espressa in [m] Ordinata Y positiva verso l'alto espressa in [m] I momenti positivi tendono le fibre contro terra Momento espresso in [knm] Taglio e Sforzo Normale espressi in [kn] Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax N Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

144 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

145 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 99 Inviluppo sollecitazioni piastra di fondazione Combinazione n 10 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 1.71 Origine all'attacco con il muro sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra Ordinata Y positiva dall'attacco con il muro verso l'estremo libero I momenti negativi tendono le fibre superiori Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

146 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

147 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Armature e tensioni nei materiali del muro Combinazione n 10 L'ordinata Y(espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] Nu sforzo normale ultimo espresso in [kn] Mu momento ultimo espresso in [knm] CS coefficiente sicurezza sezione VRcd Aliquota di taglio assorbito dal cls, espresso in [kn] VRsd Aliquota di taglio assorbito dall'armatura, espresso in [kn] VRd Resistenza al taglio, espresso in [kn] Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni nei materiali della fondazione Combinazione n 10 Simbologia adottata B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo inferiore in [cmq] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo superiore in [cmq] Nu sforzo normale ultimo espresso in [kn] Mu momento ultimo espresso in [knm] CS coefficiente sicurezza sezione VRcd Aliquota di taglio assorbito dal cls, espresso in [kn] VRsd Aliquota di taglio assorbito dall'armatura, espresso in [kn] VRd Resistenza al taglio, espresso in [kn] Fondazione di valle (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso monte con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di valle) Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , Fondazione di monte (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso valle con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di monte) Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , ,

148 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni piastre Combinazione n 10 X Afs Afi Nu Mu CS ascissa sezione espressa in [m] area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] sforzo normale ultimo espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] coefficiente sicurezza sezione Piastra paramento Nr. X A fs A fi N u M u CS

149 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione monte Nr. X A fs A fi N u M u CS

150 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione valle Nr. X A fs A fi N u M u CS E E

151 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E

152 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E Analisi dei pali Combinazione n 10 Risultanti sulla base della fondazione (per metro lineare di muro) Orizzontale [kn] Verticale [kn] Momento [knm] Spostamenti della piastra di fondazione Orizzontale [cm] Verticale [cm] Rotazione [ ] Scarichi in testa ai pali Fila nr. N.pali N [kn] T [kn] M [knm] Tu [kn] Mu [knm] Calcolo della portanza m p Nc, Nq, N N'c, N'q, N' Pl Pp Pd Wp PT tensione tangenziale media palo-terreno in [kpa] tensione sul terreno alla punta del palo in [kpa] fattori di capacità portante fattori di capacità portante corretti portanza caratteristica per attrito e aderenza laterale in [kn] portanza caratteristica di punta in [kn] portanza di progetto, in [kn] peso del palo, in [kn] Parametri Terreno utilizzati Fila N c N' c N q N' q N N' m p Fila P l P p W p P d PT MEDI MINIMI MEDI MINIMI

153 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 107 Verifica a punzonamento della fondazione D diametro dei pali della fila espresso in [cm] Hf altezza della fondazione in corrispondenza della fila espressa in [cm] Sl superficie di aderenza palo-fondazione (Hf D) espressa in [cmq] N sforzo normale trasmesso dal palo alla fondazione espresso in [kn] tensione tangenziale palo-fondazione espressa in [kpa] c Fila D H f S l N c Sollecitazioni nei pali e verifiche delle sezioni Combinazione n 10 Nr. Y M N T Mu Nu Tu CS numero d'ordine della sezione a partire dall'attacco palo-fondazione ordinata della sezione a partire dall'attacco palo-fondazione positiva verso il basso (in [m]) momento flettente espresso in [knm] sforzo normale espresso in [kn] taglio espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] sforzo normale ultimo espresso in [kn] taglio ultimo espresso in [kn] coefficiente di sicurezza Sollecitazioni e tensioni per la fila di pali nr. 1 Nr. Y M N T A f M u N u T u CS Sollecitazioni e tensioni per la fila di pali nr. 2 Nr. Y M N T A f M u N u T u CS

154 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Analisi dei tiranti Combinazione n 10 Nr. Nt D N Lf L f numero della fila numero di tiranti della fila diametro dei tiranti della fila espresso in cm inclinazione dei tiranti della fila espressa gradi sforzo in ogni tirante della fila espresso in [kn] lunghezza di fondazione del tirante espressa in [m] lunghezza totale del tirante espressa in [m] tensione nell'acciaio del tirante espressa in [kpa] Nr. NT D N L f L f COMBINAZIONE n 11 Stabilità globale muro + terreno Le ascisse X sono considerate positive verso monte Le ordinate Y sono considerate positive verso l'alto Origine in testa al muro (spigolo contro terra) W peso della striscia espresso in [kn] angolo fra la base della striscia e l'orizzontale espresso in [ ] (positivo antiorario) angolo d'attrito del terreno lungo la base della striscia c coesione del terreno lungo la base della striscia espressa in [kpa] b larghezza della striscia espressa in [m] u pressione neutra lungo la base della striscia espressa in [kpa] Metodo di Fellenius Numero di cerchi analizzati 36 Numero di strisce 25 Cerchio critico Coordinate del centro X[m]= Y[m]= 0.00 Raggio del cerchio R[m]= 4.44 Ascissa a valle del cerchio Xi[m]= Ascissa a monte del cerchio Xs[m]= 2.22 Larghezza della striscia dx[m]= 0.32 Coefficiente di sicurezza C= 6.04 Le strisce sono numerate da monte verso valle Caratteristiche delle strisce

155 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 109 Striscia W ( ) Wsin b/cos c u W i= [kn] W isin i= [kn] W icos itan i= [kn] c ib i/cos i= [kn] Analisi dei tiranti Combinazione n 11 Nr. Nt D N Lf L f numero della fila numero di tiranti della fila diametro dei tiranti della fila espresso in cm inclinazione dei tiranti della fila espressa gradi sforzo in ogni tirante della fila espresso in [kn] lunghezza di fondazione del tirante espressa in [m] lunghezza totale del tirante espressa in [m] tensione nell'acciaio del tirante espressa in [kpa] Nr. NT D N L f L f COMBINAZIONE n 12 Stabilità globale muro + terreno Le ascisse X sono considerate positive verso monte Le ordinate Y sono considerate positive verso l'alto Origine in testa al muro (spigolo contro terra) W peso della striscia espresso in [kn] angolo fra la base della striscia e l'orizzontale espresso in [ ] (positivo antiorario) angolo d'attrito del terreno lungo la base della striscia c coesione del terreno lungo la base della striscia espressa in [kpa] b larghezza della striscia espressa in [m] u pressione neutra lungo la base della striscia espressa in [kpa] Metodo di Fellenius Numero di cerchi analizzati 36 Numero di strisce 25 Cerchio critico Coordinate del centro X[m]= Y[m]= 0.00 Raggio del cerchio R[m]= 4.44 Ascissa a valle del cerchio Xi[m]= Ascissa a monte del cerchio Xs[m]= 2.22 Larghezza della striscia dx[m]= 0.32 Coefficiente di sicurezza C= 6.59 Le strisce sono numerate da monte verso valle Caratteristiche delle strisce Striscia W ( ) Wsin b/cos c u

156 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI W i= [kn] W isin i= [kn] W icos itan i= [kn] c ib i/cos i= [kn] Analisi dei tiranti Combinazione n 12 Nr. Nt D N Lf L f numero della fila numero di tiranti della fila diametro dei tiranti della fila espresso in cm inclinazione dei tiranti della fila espressa gradi sforzo in ogni tirante della fila espresso in [kn] lunghezza di fondazione del tirante espressa in [m] lunghezza totale del tirante espressa in [m] tensione nell'acciaio del tirante espressa in [kpa] Nr. NT D N L f L f COMBINAZIONE n 13 Peso muro favorevole e Peso terrapieno favorevole Valore della spinta statica [kn] Componente orizzontale della spinta statica [kn] Componente verticale della spinta statica [kn] Punto d'applicazione della spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinaz. della spinta rispetto alla normale alla superficie [ ] Inclinazione linea di rottura in condizioni statiche [ ] Incremento sismico della spinta [kn] Punto d'applicazione dell'incremento sismico di spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinazione linea di rottura in condizioni sismiche [ ] Peso terrapieno gravante sulla fondazione a monte [kn] Baricentro terrapieno gravante sulla fondazione a monte X = 0.53 [m] Y = [m] Inerzia del muro [kn] Inerzia verticale del muro [kn] Inerzia del terrapieno fondazione di monte [kn] Inerzia verticale del terrapieno fondazione di monte [kn] Risultanti sforzo tiranti : Fase di esercizio Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di ribaltamento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m]

157 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 111 Risultanti sforzo tiranti : Fase di scorrimento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = 0.00 [m] Y = 0.00 [m] Risultanti Risultante dei carichi applicati in dir. orizzontale [kn] Risultante dei carichi applicati in dir. verticale [kn] Sforzo normale sul piano di posa della fondazione [kn] Sforzo tangenziale sul piano di posa della fondazione [kn] Eccentricità rispetto al baricentro della fondazione [m] Lunghezza fondazione reagente 1.71 [m] Risultante in fondazione [kn] Inclinazione della risultante (rispetto alla normale) 3.17 [ ] Momento rispetto al baricentro della fondazione [knm] Inviluppo sollecitazioni piastra paramento Combinazione n 13 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 2.50 Origine all'attacco con la fondazione sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra espressa in [m] Ordinata Y positiva verso l'alto espressa in [m] I momenti positivi tendono le fibre contro terra Momento espresso in [knm] Taglio e Sforzo Normale espressi in [kn] Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax N Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

158 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Inviluppo sollecitazioni piastra di fondazione Combinazione n 13 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 1.71 Origine all'attacco con il muro sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra

159 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 113 Ordinata Y positiva dall'attacco con il muro verso l'estremo libero I momenti negativi tendono le fibre superiori Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

160 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Armature e tensioni nei materiali del muro Combinazione n 13 L'ordinata Y(espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro B base della sezione espressa in [cm]

161 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 115 H Afs Afi Nu Mu CS VRcd VRsd VRd altezza della sezione espressa in [cm] area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] sforzo normale ultimo espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] coefficiente sicurezza sezione Aliquota di taglio assorbito dal cls, espresso in [kn] Aliquota di taglio assorbito dall'armatura, espresso in [kn] Resistenza al taglio, espresso in [kn] Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni nei materiali della fondazione Combinazione n 13 Simbologia adottata B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo inferiore in [cmq] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo superiore in [cmq] Nu sforzo normale ultimo espresso in [kn] Mu momento ultimo espresso in [knm] CS coefficiente sicurezza sezione VRcd Aliquota di taglio assorbito dal cls, espresso in [kn] VRsd Aliquota di taglio assorbito dall'armatura, espresso in [kn] VRd Resistenza al taglio, espresso in [kn] Fondazione di valle (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso monte con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di valle) Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , Fondazione di monte (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso valle con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di monte) Nr. Y B, H A fs A fi N u M u CS V Rd V Rcd V Rsd , , , , , , , , ,

162 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI , , , , , , , , , , , Armature e tensioni piastre Combinazione n 13 X Afs Afi Nu Mu CS ascissa sezione espressa in [m] area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] sforzo normale ultimo espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] coefficiente sicurezza sezione Piastra paramento Nr. X A fs A fi N u M u CS

163 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione monte Nr. X A fs A fi N u M u CS

164 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione valle Nr. X A fs A fi N u M u CS E E

165 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E

166 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI E E E E E E E E E E E E E E Analisi dei pali Combinazione n 13 Risultanti sulla base della fondazione (per metro lineare di muro) Orizzontale [kn] Verticale [kn] Momento [knm] Spostamenti della piastra di fondazione Orizzontale [cm] Verticale [cm] Rotazione [ ] Scarichi in testa ai pali Fila nr. N.pali N [kn] T [kn] M [knm] Tu [kn] Mu [knm] Calcolo della portanza m p Nc, Nq, N N'c, N'q, N' Pl Pp Pd Wp PT tensione tangenziale media palo-terreno in [kpa] tensione sul terreno alla punta del palo in [kpa] fattori di capacità portante fattori di capacità portante corretti portanza caratteristica per attrito e aderenza laterale in [kn] portanza caratteristica di punta in [kn] portanza di progetto, in [kn] peso del palo, in [kn] Parametri Terreno utilizzati Fila N c N' c N q N' q N N' m p Fila P l P p W p P d PT MEDI MINIMI MEDI MINIMI Verifica a punzonamento della fondazione D Hf Sl N c diametro dei pali della fila espresso in [cm] altezza della fondazione in corrispondenza della fila espressa in [cm] superficie di aderenza palo-fondazione (Hf D) espressa in [cmq] sforzo normale trasmesso dal palo alla fondazione espresso in [kn] tensione tangenziale palo-fondazione espressa in [kpa]

167 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 121 Fila D H f S l N c Sollecitazioni nei pali e verifiche delle sezioni Combinazione n 13 Nr. Y M N T Mu Nu Tu CS numero d'ordine della sezione a partire dall'attacco palo-fondazione ordinata della sezione a partire dall'attacco palo-fondazione positiva verso il basso (in [m]) momento flettente espresso in [knm] sforzo normale espresso in [kn] taglio espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] sforzo normale ultimo espresso in [kn] taglio ultimo espresso in [kn] coefficiente di sicurezza Sollecitazioni e tensioni per la fila di pali nr. 1 Nr. Y M N T A f M u N u T u CS Sollecitazioni e tensioni per la fila di pali nr. 2 Nr. Y M N T A f M u N u T u CS

168 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Analisi dei tiranti Combinazione n 13 Nr. Nt D N Lf L f numero della fila numero di tiranti della fila diametro dei tiranti della fila espresso in cm inclinazione dei tiranti della fila espressa gradi sforzo in ogni tirante della fila espresso in [kn] lunghezza di fondazione del tirante espressa in [m] lunghezza totale del tirante espressa in [m] tensione nell'acciaio del tirante espressa in [kpa] Nr. NT D N L f L f COMBINAZIONE n 14 Peso muro favorevole e Peso terrapieno favorevole Valore della spinta statica [kn] Componente orizzontale della spinta statica [kn] Componente verticale della spinta statica [kn] Punto d'applicazione della spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinaz. della spinta rispetto alla normale alla superficie [ ] Inclinazione linea di rottura in condizioni statiche [ ] Peso terrapieno gravante sulla fondazione a monte [kn] Baricentro terrapieno gravante sulla fondazione a monte X = 0.53 [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di esercizio Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di ribaltamento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di scorrimento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = 0.00 [m] Y = 0.00 [m] Risultanti carichi esterni Componente dir. Y 1.67 [kn]

169 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 123 Risultanti Risultante dei carichi applicati in dir. orizzontale [kn] Risultante dei carichi applicati in dir. verticale [kn] Sforzo normale sul piano di posa della fondazione [kn] Sforzo tangenziale sul piano di posa della fondazione [kn] Eccentricità rispetto al baricentro della fondazione [m] Lunghezza fondazione reagente 1.71 [m] Risultante in fondazione [kn] Inclinazione della risultante (rispetto alla normale) 2.48 [ ] Momento rispetto al baricentro della fondazione [knm] Inviluppo sollecitazioni piastra paramento Combinazione n 14 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 2.50 Origine all'attacco con la fondazione sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra espressa in [m] Ordinata Y positiva verso l'alto espressa in [m] I momenti positivi tendono le fibre contro terra Momento espresso in [knm] Taglio e Sforzo Normale espressi in [kn] Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax N Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

170 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Inviluppo sollecitazioni piastra di fondazione Combinazione n 14 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 1.71 Origine all'attacco con il muro sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra Ordinata Y positiva dall'attacco con il muro verso l'estremo libero I momenti negativi tendono le fibre superiori Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax

171 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

172 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Armature e tensioni nei materiali del muro Combinazione n 14 L'ordinata Y(espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] c tensione nel calcestruzzo espressa in [kpa] c tensione tangenziale nel calcestruzzo espressa in [kpa] fs tensione nell'armatura disposta sul lembo di monte in [kpa] tensione nell'armatura disposta sul lembo di valle in [kpa] fi

173 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 127 Nr. Y B, H A fs A fi c c fs fi , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni nei materiali della fondazione Combinazione n 14 Simbologia adottata B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo inferiore in [cmq] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo superiore in [cmq] c tensione nel calcestruzzo espressa in [kpa] c tensione tangenziale nel calcestruzzo espressa in [kpa] fi tensione nell'armatura disposta in corrispondenza del lembo inferiore in [kpa] tensione nell'armatura disposta in corrispondenza del lembo superiore in [kpa] fs Fondazione di valle (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso monte con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di valle) Nr. X B, H A fs A fi c c fi fs , , , , , Fondazione di monte (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso valle con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di monte) Nr. X B, H A fs A fi c c fi fs , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

174 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI , , Armature e tensioni piastre Combinazione n 14 X Afs Afi Nu Mu CS ascissa sezione espressa in [m] area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] sforzo normale ultimo espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] coefficiente sicurezza sezione Piastra paramento Nr. X A fs A fi fs fi c c

175 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione monte Nr. X A fs A fi fs fi c c

176 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione valle Nr. X A fs A fi fs fi c c

177 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

178 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Verifiche a fessurazione Combinazione n 14 L'ordinata Y (espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] Mpf Momento di prima fessurazione espressa in [knm] M Momento agente nella sezione espressa in [knm] m deformazione media espressa in [%] sm Distanza media tra le fessure espressa in [mm] w Apertura media della fessura espressa in [mm] Verifica fessurazione paramento N Y A fs A fi M pf M m s m w Verifica fessurazione fondazione N Y A fs A fi M pf M m s m w

179 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Analisi dei pali Combinazione n 14 Risultanti sulla base della fondazione (per metro lineare di muro) Orizzontale [kn] Verticale [kn] Momento [knm] Spostamenti della piastra di fondazione Orizzontale [cm] Verticale [cm] Rotazione [ ] Scarichi in testa ai pali Fila nr. N.pali N [kn] T [kn] M [knm] Analisi dei tiranti Combinazione n 14 Nr. Nt D N Lf L f numero della fila numero di tiranti della fila diametro dei tiranti della fila espresso in cm inclinazione dei tiranti della fila espressa gradi sforzo in ogni tirante della fila espresso in [kn] lunghezza di fondazione del tirante espressa in [m] lunghezza totale del tirante espressa in [m] tensione nell'acciaio del tirante espressa in [kpa] Nr. NT D N L f L f COMBINAZIONE n 15 Peso muro favorevole e Peso terrapieno favorevole Valore della spinta statica [kn] Componente orizzontale della spinta statica [kn] Componente verticale della spinta statica [kn] Punto d'applicazione della spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinaz. della spinta rispetto alla normale alla superficie [ ] Inclinazione linea di rottura in condizioni statiche [ ] Peso terrapieno gravante sulla fondazione a monte [kn] Baricentro terrapieno gravante sulla fondazione a monte X = 0.53 [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di esercizio Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di ribaltamento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di scorrimento

180 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 134 Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = 0.00 [m] Y = 0.00 [m] Risultanti carichi esterni Componente dir. Y 0.67 [kn] Risultanti Risultante dei carichi applicati in dir. orizzontale [kn] Risultante dei carichi applicati in dir. verticale [kn] Sforzo normale sul piano di posa della fondazione [kn] Sforzo tangenziale sul piano di posa della fondazione [kn] Eccentricità rispetto al baricentro della fondazione [m] Lunghezza fondazione reagente 1.71 [m] Risultante in fondazione [kn] Inclinazione della risultante (rispetto alla normale) 2.29 [ ] Momento rispetto al baricentro della fondazione [knm] Inviluppo sollecitazioni piastra paramento Combinazione n 15 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 2.50 Origine all'attacco con la fondazione sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra espressa in [m] Ordinata Y positiva verso l'alto espressa in [m] I momenti positivi tendono le fibre contro terra Momento espresso in [knm] Taglio e Sforzo Normale espressi in [kn] Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax N ollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

181 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Inviluppo sollecitazioni piastra di fondazione Combinazione n 15 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 1.71

182 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 136 Origine all'attacco con il muro sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra Ordinata Y positiva dall'attacco con il muro verso l'estremo libero I momenti negativi tendono le fibre superiori Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

183 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

184 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 138 Armature e tensioni nei materiali del muro Combinazione n 15 L'ordinata Y(espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] c tensione nel calcestruzzo espressa in [kpa] c tensione tangenziale nel calcestruzzo espressa in [kpa] fs tensione nell'armatura disposta sul lembo di monte in [kpa] tensione nell'armatura disposta sul lembo di valle in [kpa] fi Nr. Y B, H A fs A fi c c fs fi , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni nei materiali della fondazione Combinazione n 15 Simbologia adottata B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo inferiore in [cmq] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo superiore in [cmq] c tensione nel calcestruzzo espressa in [kpa] c tensione tangenziale nel calcestruzzo espressa in [kpa] fi tensione nell'armatura disposta in corrispondenza del lembo inferiore in [kpa] tensione nell'armatura disposta in corrispondenza del lembo superiore in [kpa] fs Fondazione di valle (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso monte con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di valle) Nr. X B, H A fs A fi c c fi fs , , , , , Fondazione di monte (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso valle con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di monte) Nr. X B, H A fs A fi c c fi fs , , , , , , , ,

185 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni piastre Combinazione n 15 X Afs Afi Nu Mu CS ascissa sezione espressa in [m] area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] sforzo normale ultimo espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] coefficiente sicurezza sezione Piastra paramento Nr. X A fs A fi fs fi c c

186 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione montenr. X A fs A fi fs fi c c

187 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione valle Nr. X A fs A fi fs fi c c

188 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

189 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Verifiche a fessurazione Combinazione n 15 L'ordinata Y (espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] Mpf Momento di prima fessurazione espressa in [knm] M Momento agente nella sezione espressa in [knm] m deformazione media espressa in [%] sm Distanza media tra le fessure espressa in [mm] w Apertura media della fessura espressa in [mm] Verifica fessurazione paramento N Y A fs A fi M pf M m s m w

190 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 144 Verifica fessurazione fondazione N Y A fs A fi M pf M m s m w Analisi dei pali Combinazione n 15 Risultanti sulla base della fondazione (per metro lineare di muro) Orizzontale [kn] Verticale [kn] Momento [knm] Spostamenti della piastra di fondazione Orizzontale [cm] Verticale [cm] Rotazione [ ] Scarichi in testa ai pali Fila nr. N.pali N [kn] T [kn] M [knm] Analisi dei tiranti Combinazione n 15 Nr. Nt D N Lf L f numero della fila numero di tiranti della fila diametro dei tiranti della fila espresso in cm inclinazione dei tiranti della fila espressa gradi sforzo in ogni tirante della fila espresso in [kn] lunghezza di fondazione del tirante espressa in [m] lunghezza totale del tirante espressa in [m] tensione nell'acciaio del tirante espressa in [kpa] Nr. NT D N L f L f COMBINAZIONE n 16 Peso muro favorevole e Peso terrapieno favorevole Valore della spinta statica [kn] Componente orizzontale della spinta statica [kn] Componente verticale della spinta statica [kn] Punto d'applicazione della spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinaz. della spinta rispetto alla normale alla superficie [ ] Inclinazione linea di rottura in condizioni statiche [ ] Peso terrapieno gravante sulla fondazione a monte [kn] Baricentro terrapieno gravante sulla fondazione a monte X = 0.53 [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di esercizio Sforzo tiranti in direzione X [kn]

191 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 145 Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di ribaltamento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di scorrimento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = 0.00 [m] Y = 0.00 [m] Risultanti Risultante dei carichi applicati in dir. orizzontale [kn] Risultante dei carichi applicati in dir. verticale [kn] Sforzo normale sul piano di posa della fondazione [kn] Sforzo tangenziale sul piano di posa della fondazione [kn] Eccentricità rispetto al baricentro della fondazione [m] Lunghezza fondazione reagente 1.71 [m] Risultante in fondazione [kn] Inclinazione della risultante (rispetto alla normale) 2.15 [ ] Momento rispetto al baricentro della fondazione [knm] Inviluppo sollecitazioni piastra paramento Combinazione n 16 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 2.50 Origine all'attacco con la fondazione sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra espressa in [m] Ordinata Y positiva verso l'alto espressa in [m] I momenti positivi tendono le fibre contro terra Momento espresso in [knm] Taglio e Sforzo Normale espressi in [kn] Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax N Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

192 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

193 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 147 Inviluppo sollecitazioni piastra di fondazione Combinazione n 16 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 1.71 Origine all'attacco con il muro sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra Ordinata Y positiva dall'attacco con il muro verso l'estremo libero I momenti negativi tendono le fibre superiori Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

194 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

195 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Armature e tensioni nei materiali del muro Combinazione n 16 L'ordinata Y(espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] c tensione nel calcestruzzo espressa in [kpa] c tensione tangenziale nel calcestruzzo espressa in [kpa] fs tensione nell'armatura disposta sul lembo di monte in [kpa] tensione nell'armatura disposta sul lembo di valle in [kpa] fi Nr. Y B, H A fs A fi c c fs fi , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni nei materiali della fondazione Combinazione n 16 Simbologia adottata B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo inferiore in [cmq] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo superiore in [cmq] c tensione nel calcestruzzo espressa in [kpa] c tensione tangenziale nel calcestruzzo espressa in [kpa] fi tensione nell'armatura disposta in corrispondenza del lembo inferiore in [kpa] tensione nell'armatura disposta in corrispondenza del lembo superiore in [kpa] fs Fondazione di valle (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso monte con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di valle) Nr. X B, H A fs A fi c c fi fs , , , , , Fondazione di monte (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso valle con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di monte) Nr. X B, H A fs A fi c c fi fs , , , , , ,

196 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni piastre Combinazione n 16 X Afs Afi Nu Mu CS ascissa sezione espressa in [m] area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] sforzo normale ultimo espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] coefficiente sicurezza sezione Piastra paramento Nr. X A fs A fi fs fi c c

197 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione monte Nr. X A fs A fi fs fi c c

198 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione valle Nr. X A fs A fi fs fi c c

199 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

200 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Verifiche a fessurazione Combinazione n 16 L'ordinata Y (espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] Mpf Momento di prima fessurazione espressa in [knm] M Momento agente nella sezione espressa in [knm] m deformazione media espressa in [%] sm Distanza media tra le fessure espressa in [mm] w Apertura media della fessura espressa in [mm] Verifica fessurazione paramento N Y A fs A fi M pf M m s m w

201 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Verifica fessurazione fondazione N Y A fs A fi M pf M m s m w Analisi dei pali Combinazione n 16 Risultanti sulla base della fondazione (per metro lineare di muro) Orizzontale [kn] Verticale [kn] Momento [knm] Spostamenti della piastra di fondazione Orizzontale [cm] Verticale [cm] Rotazione [ ] Scarichi in testa ai pali Fila nr. N.pali N [kn] T [kn] M [knm] Analisi dei tiranti Combinazione n 16 Nr. Nt D N Lf L f numero della fila numero di tiranti della fila diametro dei tiranti della fila espresso in cm inclinazione dei tiranti della fila espressa gradi sforzo in ogni tirante della fila espresso in [kn] lunghezza di fondazione del tirante espressa in [m] lunghezza totale del tirante espressa in [m] tensione nell'acciaio del tirante espressa in [kpa] Nr. NT D N L f L f COMBINAZIONE n 17 Peso muro favorevole e Peso terrapieno favorevole Valore della spinta statica [kn] Componente orizzontale della spinta statica [kn] Componente verticale della spinta statica [kn] Punto d'applicazione della spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinaz. della spinta rispetto alla normale alla superficie [ ] Inclinazione linea di rottura in condizioni statiche [ ] Incremento sismico della spinta [kn]

202 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 156 Punto d'applicazione dell'incremento sismico di spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinazione linea di rottura in condizioni sismiche [ ] Peso terrapieno gravante sulla fondazione a monte [kn] Baricentro terrapieno gravante sulla fondazione a monte X = 0.53 [m] Y = [m] Inerzia del muro [kn] Inerzia verticale del muro [kn] Inerzia del terrapieno fondazione di monte [kn] Inerzia verticale del terrapieno fondazione di monte [kn] Risultanti sforzo tiranti : Fase di esercizio Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di ribaltamento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di scorrimento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = 0.00 [m] Y = 0.00 [m] Risultanti carichi esterni Componente dir. X 0.10 [kn] Componente dir. Y 1.67 [kn] Risultanti Risultante dei carichi applicati in dir. orizzontale [kn] Risultante dei carichi applicati in dir. verticale [kn] Sforzo normale sul piano di posa della fondazione [kn] Sforzo tangenziale sul piano di posa della fondazione [kn] Eccentricità rispetto al baricentro della fondazione [m] Lunghezza fondazione reagente 1.71 [m] Risultante in fondazione [kn] Inclinazione della risultante (rispetto alla normale) 2.92 [ ] Momento rispetto al baricentro della fondazione [knm] Inviluppo sollecitazioni piastra paramento Combinazione n 17 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 2.50 Origine all'attacco con la fondazione sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra espressa in [m] Ordinata Y positiva verso l'alto espressa in [m] I momenti positivi tendono le fibre contro terra Momento espresso in [knm] Taglio e Sforzo Normale espressi in [kn] Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax N

203 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

204 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Inviluppo sollecitazioni piastra di fondazione Combinazione n 17 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 1.71 Origine all'attacco con il muro sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra Ordinata Y positiva dall'attacco con il muro verso l'estremo libero I momenti negativi tendono le fibre superiori Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

205 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

206 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Armature e tensioni nei materiali del muro Combinazione n 17 L'ordinata Y(espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] c tensione nel calcestruzzo espressa in [kpa] c tensione tangenziale nel calcestruzzo espressa in [kpa] fs tensione nell'armatura disposta sul lembo di monte in [kpa] tensione nell'armatura disposta sul lembo di valle in [kpa] fi Nr. Y B, H A fs A fi c c fs fi , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni nei materiali della fondazione Combinazione n 17 Simbologia adottata B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo inferiore in [cmq] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo superiore in [cmq] c tensione nel calcestruzzo espressa in [kpa] c tensione tangenziale nel calcestruzzo espressa in [kpa] fi tensione nell'armatura disposta in corrispondenza del lembo inferiore in [kpa] tensione nell'armatura disposta in corrispondenza del lembo superiore in [kpa] fs

207 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 161 Fondazione di valle (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso monte con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di valle) Nr. X B, H A fs A fi c c fi fs , , , , , Fondazione di monte (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso valle con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di monte) Nr. X B, H A fs A fi c c fi fs , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni piastre Combinazione n 17 X Afs Afi Nu Mu CS ascissa sezione espressa in [m] area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] sforzo normale ultimo espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] coefficiente sicurezza sezione Piastra paramento Nr. X A fs A fi fs fi c c

208 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione monte Nr. X A fs A fi fs fi c c

209 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

210 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione valle Nr. X A fs A fi fs fi c c

211 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Verifiche a fessurazione Combinazione n 17 L'ordinata Y (espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] Mpf Momento di prima fessurazione espressa in [knm] M Momento agente nella sezione espressa in [knm] m deformazione media espressa in [%] sm Distanza media tra le fessure espressa in [mm] w Apertura media della fessura espressa in [mm] Verifica fessurazione paramento N Y A fs A fi M pf M m s m w

212 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Verifica fessurazione fondazione N Y A fs A fi M pf M m s m w Analisi dei pali Combinazione n 17 Risultanti sulla base della fondazione (per metro lineare di muro) Orizzontale [kn] Verticale [kn] Momento [knm] Spostamenti della piastra di fondazione Orizzontale [cm] Verticale [cm] Rotazione [ ] Scarichi in testa ai pali Fila nr. N.pali N [kn] T [kn] M [knm] Analisi dei tiranti Combinazione n 17 Nr. Nt D N numero della fila numero di tiranti della fila diametro dei tiranti della fila espresso in cm inclinazione dei tiranti della fila espressa gradi sforzo in ogni tirante della fila espresso in [kn]

213 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 167 Lf L f lunghezza di fondazione del tirante espressa in [m] lunghezza totale del tirante espressa in [m] tensione nell'acciaio del tirante espressa in [kpa] Nr. NT D N L f L f COMBINAZIONE n 18 Peso muro favorevole e Peso terrapieno favorevole Valore della spinta statica [kn] Componente orizzontale della spinta statica [kn] Componente verticale della spinta statica [kn] Punto d'applicazione della spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinaz. della spinta rispetto alla normale alla superficie [ ] Inclinazione linea di rottura in condizioni statiche [ ] Incremento sismico della spinta [kn] Punto d'applicazione dell'incremento sismico di spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinazione linea di rottura in condizioni sismiche [ ] Peso terrapieno gravante sulla fondazione a monte [kn] Baricentro terrapieno gravante sulla fondazione a monte X = 0.53 [m] Y = [m] Inerzia del muro [kn] Inerzia verticale del muro [kn] Inerzia del terrapieno fondazione di monte [kn] Inerzia verticale del terrapieno fondazione di monte [kn] Risultanti sforzo tiranti : Fase di esercizio Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di ribaltamento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di scorrimento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = 0.00 [m] Y = 0.00 [m] Risultanti carichi esterni Componente dir. X 0.10 [kn] Componente dir. Y 1.67 [kn] Risultanti Risultante dei carichi applicati in dir. orizzontale [kn] Risultante dei carichi applicati in dir. verticale [kn] Sforzo normale sul piano di posa della fondazione [kn] Sforzo tangenziale sul piano di posa della fondazione [kn] Eccentricità rispetto al baricentro della fondazione [m] Lunghezza fondazione reagente 1.71 [m] Risultante in fondazione [kn] Inclinazione della risultante (rispetto alla normale) 2.94 [ ] Momento rispetto al baricentro della fondazione [knm] Inviluppo sollecitazioni piastra paramento Combinazione n 18 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 2.50 Origine all'attacco con la fondazione sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra espressa in [m] Ordinata Y positiva verso l'alto espressa in [m] I momenti positivi tendono le fibre contro terra Momento espresso in [knm] Taglio e Sforzo Normale espressi in [kn] Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax N

214 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

215 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Inviluppo sollecitazioni piastra di fondazione Combinazione n 18 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 1.71 Origine all'attacco con il muro sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra Ordinata Y positiva dall'attacco con il muro verso l'estremo libero I momenti negativi tendono le fibre superiori Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax

216 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 170 Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

217 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Armature e tensioni nei materiali del muro Combinazione n 18 L'ordinata Y(espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] c tensione nel calcestruzzo espressa in [kpa] c tensione tangenziale nel calcestruzzo espressa in [kpa] fs tensione nell'armatura disposta sul lembo di monte in [kpa] tensione nell'armatura disposta sul lembo di valle in [kpa] fi Nr. Y B, H A fs A fi c c fs fi , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

218 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI , , , , , , , Armature e tensioni nei materiali della fondazione Combinazione n 18 Simbologia adottata B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo inferiore in [cmq] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo superiore in [cmq] c tensione nel calcestruzzo espressa in [kpa] c tensione tangenziale nel calcestruzzo espressa in [kpa] fi tensione nell'armatura disposta in corrispondenza del lembo inferiore in [kpa] tensione nell'armatura disposta in corrispondenza del lembo superiore in [kpa] fs Fondazione di valle (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso monte con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di valle) Nr. X B, H A fs A fi c c fi fs , , , , , Fondazione di monte (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso valle con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di monte) Nr. X B, H A fs A fi c c fi fs , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni piastre Combinazione n 18 X Afs Afi Nu Mu CS ascissa sezione espressa in [m] area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] sforzo normale ultimo espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] coefficiente sicurezza sezione Piastra paramento Nr. X A fs A fi fs fi c c

219 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione monte Nr. X A fs A fi fs fi c c

220 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

221 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione valle Nr. X A fs A fi fs fi c c

222 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Verifiche a fessurazione Combinazione n 18 L'ordinata Y (espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] Afi

223 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 177 Mpf Momento di prima fessurazione espressa in [knm] M Momento agente nella sezione espressa in [knm] m deformazione media espressa in [%] sm Distanza media tra le fessure espressa in [mm] w Apertura media della fessura espressa in [mm] Verifica fessurazione paramento N Y A fs A fi M pf M m s m w Verifica fessurazione fondazione N Y A fs A fi M pf M m s m w Analisi dei pali Combinazione n 18 Risultanti sulla base della fondazione (per metro lineare di muro) Orizzontale [kn] Verticale [kn]

224 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 178 Momento [knm] Spostamenti della piastra di fondazione Orizzontale [cm] Verticale [cm] Rotazione [ ] Scarichi in testa ai pali Fila nr. N.pali N [kn] T [kn] M [knm] Analisi dei tiranti Combinazione n 18 Nr. Nt D N Lf L f numero della fila numero di tiranti della fila diametro dei tiranti della fila espresso in cm inclinazione dei tiranti della fila espressa gradi sforzo in ogni tirante della fila espresso in [kn] lunghezza di fondazione del tirante espressa in [m] lunghezza totale del tirante espressa in [m] tensione nell'acciaio del tirante espressa in [kpa] Nr. NT D N L f L f COMBINAZIONE n 19 Peso muro favorevole e Peso terrapieno favorevole Valore della spinta statica [kn] Componente orizzontale della spinta statica [kn] Componente verticale della spinta statica [kn] Punto d'applicazione della spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinaz. della spinta rispetto alla normale alla superficie [ ] Inclinazione linea di rottura in condizioni statiche [ ] Incremento sismico della spinta [kn] Punto d'applicazione dell'incremento sismico di spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinazione linea di rottura in condizioni sismiche [ ] Peso terrapieno gravante sulla fondazione a monte [kn] Baricentro terrapieno gravante sulla fondazione a monte X = 0.53 [m] Y = [m] Inerzia del muro [kn] Inerzia verticale del muro [kn] Inerzia del terrapieno fondazione di monte [kn] Inerzia verticale del terrapieno fondazione di monte [kn] Risultanti sforzo tiranti : Fase di esercizio Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di ribaltamento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di scorrimento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = 0.00 [m] Y = 0.00 [m] Risultanti carichi esterni Componente dir. X 0.04 [kn] Componente dir. Y 0.67 [kn] Risultanti Risultante dei carichi applicati in dir. orizzontale [kn] Risultante dei carichi applicati in dir. verticale [kn] Sforzo normale sul piano di posa della fondazione [kn] Sforzo tangenziale sul piano di posa della fondazione [kn] Eccentricità rispetto al baricentro della fondazione [m] Lunghezza fondazione reagente 1.71 [m] Risultante in fondazione [kn]

225 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 179 Inclinazione della risultante (rispetto alla normale) 2.73 [ ] Momento rispetto al baricentro della fondazione [knm] Inviluppo sollecitazioni piastra paramento Combinazione n 19 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 2.50 Origine all'attacco con la fondazione sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra espressa in [m] Ordinata Y positiva verso l'alto espressa in [m] I momenti positivi tendono le fibre contro terra Momento espresso in [knm] Taglio e Sforzo Normale espressi in [kn] Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax N Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

226 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Inviluppo sollecitazioni piastra di fondazione Combinazione n 19 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 1.71 Origine all'attacco con il muro sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra Ordinata Y positiva dall'attacco con il muro verso l'estremo libero I momenti negativi tendono le fibre superiori Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax

227 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

228 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Armature e tensioni nei materiali del muro Combinazione n 19 L'ordinata Y(espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] c tensione nel calcestruzzo espressa in [kpa] c tensione tangenziale nel calcestruzzo espressa in [kpa] fs tensione nell'armatura disposta sul lembo di monte in [kpa] tensione nell'armatura disposta sul lembo di valle in [kpa] fi Nr. Y B, H A fs A fi c c fs fi , , , , , , ,

229 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni nei materiali della fondazione Combinazione n 19 Simbologia adottata B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo inferiore in [cmq] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo superiore in [cmq] c tensione nel calcestruzzo espressa in [kpa] c tensione tangenziale nel calcestruzzo espressa in [kpa] fi tensione nell'armatura disposta in corrispondenza del lembo inferiore in [kpa] tensione nell'armatura disposta in corrispondenza del lembo superiore in [kpa] fs Fondazione di valle (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso monte con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di valle) Nr. X B, H A fs A fi c c fi fs , , , , , Fondazione di monte (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso valle con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di monte) Nr. X B, H A fs A fi c c fi fs , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni piastre Combinazione n 19 X Afs Afi ascissa sezione espressa in [m] area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq]

230 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 184 Nu Mu CS sforzo normale ultimo espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] coefficiente sicurezza sezione Piastra paramento Nr. X A fs A fi fs fi c c

231 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione monte Nr. X A fs A fi fs fi c c

232 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione valle Nr. X A fs A fi fs fi c c

233 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

234 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Verifiche a fessurazione Combinazione n 19 L'ordinata Y (espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] Mpf Momento di prima fessurazione espressa in [knm] M Momento agente nella sezione espressa in [knm] m deformazione media espressa in [%] sm Distanza media tra le fessure espressa in [mm] w Apertura media della fessura espressa in [mm] Verifica fessurazione paramento N Y A fs A fi M pf M m s m w Verifica fessurazione fondazione N Y A fs A fi M pf M m s m w

235 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Analisi dei pali Combinazione n 19 Risultanti sulla base della fondazione (per metro lineare di muro) Orizzontale [kn] Verticale [kn] Momento [knm] Spostamenti della piastra di fondazione Orizzontale [cm] Verticale [cm] Rotazione [ ] Scarichi in testa ai pali Fila nr. N.pali N [kn] T [kn] M [knm] Analisi dei tiranti Combinazione n 19 Nr. Nt D N Lf L f numero della fila numero di tiranti della fila diametro dei tiranti della fila espresso in cm inclinazione dei tiranti della fila espressa gradi sforzo in ogni tirante della fila espresso in [kn] lunghezza di fondazione del tirante espressa in [m] lunghezza totale del tirante espressa in [m] tensione nell'acciaio del tirante espressa in [kpa] Nr. NT D N L f L f COMBINAZIONE n 20 Peso muro favorevole e Peso terrapieno favorevole Valore della spinta statica [kn] Componente orizzontale della spinta statica [kn] Componente verticale della spinta statica [kn] Punto d'applicazione della spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinaz. della spinta rispetto alla normale alla superficie [ ] Inclinazione linea di rottura in condizioni statiche [ ] Incremento sismico della spinta [kn] Punto d'applicazione dell'incremento sismico di spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinazione linea di rottura in condizioni sismiche [ ] Peso terrapieno gravante sulla fondazione a monte [kn] Baricentro terrapieno gravante sulla fondazione a monte X = 0.53 [m] Y = [m] Inerzia del muro [kn] Inerzia verticale del muro [kn] Inerzia del terrapieno fondazione di monte [kn] Inerzia verticale del terrapieno fondazione di monte [kn] Risultanti sforzo tiranti : Fase di esercizio Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di ribaltamento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m]

236 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 190 Risultanti sforzo tiranti : Fase di scorrimento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = 0.00 [m] Y = 0.00 [m] Risultanti carichi esterni Componente dir. X 0.04 [kn] Componente dir. Y 0.67 [kn] Risultanti Risultante dei carichi applicati in dir. orizzontale [kn] Risultante dei carichi applicati in dir. verticale [kn] Sforzo normale sul piano di posa della fondazione [kn] Sforzo tangenziale sul piano di posa della fondazione [kn] Eccentricità rispetto al baricentro della fondazione [m] Lunghezza fondazione reagente 1.71 [m] Risultante in fondazione [kn] Inclinazione della risultante (rispetto alla normale) 2.75 [ ] Momento rispetto al baricentro della fondazione [knm] Inviluppo sollecitazioni piastra paramento Combinazione n 20 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 2.50 Origine all'attacco con la fondazione sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra espressa in [m] Ordinata Y positiva verso l'alto espressa in [m] I momenti positivi tendono le fibre contro terra Momento espresso in [knm] Taglio e Sforzo Normale espressi in [kn] Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax N Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

237 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

238 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 192 Inviluppo sollecitazioni piastra di fondazione Combinazione n 20 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 1.71 Origine all'attacco con il muro sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra Ordinata Y positiva dall'attacco con il muro verso l'estremo libero I momenti negativi tendono le fibre superiori Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

239 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

240 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Armature e tensioni nei materiali del muro Combinazione n 20 L'ordinata Y(espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] c tensione nel calcestruzzo espressa in [kpa] c tensione tangenziale nel calcestruzzo espressa in [kpa] fs tensione nell'armatura disposta sul lembo di monte in [kpa] tensione nell'armatura disposta sul lembo di valle in [kpa] fi Nr. Y B, H A fs A fi c c fs fi , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni nei materiali della fondazione Combinazione n 20 Simbologia adottata B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo inferiore in [cmq] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo superiore in [cmq] c tensione nel calcestruzzo espressa in [kpa] c tensione tangenziale nel calcestruzzo espressa in [kpa] fi tensione nell'armatura disposta in corrispondenza del lembo inferiore in [kpa] tensione nell'armatura disposta in corrispondenza del lembo superiore in [kpa] fs Fondazione di valle (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso monte con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di valle) Nr. X B, H A fs A fi c c fi fs , , , , , Fondazione di monte (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso valle con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di monte) Nr. X B, H A fs A fi c c fi fs , , , , , ,

241 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni piastre Combinazione n 20 X Afs Afi Nu Mu CS ascissa sezione espressa in [m] area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] sforzo normale ultimo espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] coefficiente sicurezza sezione Piastra paramento Nr. X A fs A fi fs fi c c

242 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione monte Nr. X A fs A fi fs fi c c

243 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione valle Nr. X A fs A fi fs fi c c

244 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

245 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Verifiche a fessurazione Combinazione n 20 L'ordinata Y (espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] Mpf Momento di prima fessurazione espressa in [knm] M Momento agente nella sezione espressa in [knm] m deformazione media espressa in [%] sm Distanza media tra le fessure espressa in [mm] w Apertura media della fessura espressa in [mm] Verifica fessurazione paramento N Y A fs A fi M pf M m s m w

246 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Verifica fessurazione fondazione N Y A fs A fi M pf M m s m w Analisi dei pali Combinazione n 20 Risultanti sulla base della fondazione (per metro lineare di muro) Orizzontale [kn] Verticale [kn] Momento [knm] Spostamenti della piastra di fondazione Orizzontale [cm] Verticale [cm] Rotazione [ ] Scarichi in testa ai pali Fila nr. N.pali N [kn] T [kn] M [knm] Analisi dei tiranti Combinazione n 20 Nr. Nt D N Lf L f numero della fila numero di tiranti della fila diametro dei tiranti della fila espresso in cm inclinazione dei tiranti della fila espressa gradi sforzo in ogni tirante della fila espresso in [kn] lunghezza di fondazione del tirante espressa in [m] lunghezza totale del tirante espressa in [m] tensione nell'acciaio del tirante espressa in [kpa] Nr. NT D N L f L f COMBINAZIONE n 21 Peso muro favorevole e Peso terrapieno favorevole Valore della spinta statica [kn] Componente orizzontale della spinta statica [kn] Componente verticale della spinta statica [kn] Punto d'applicazione della spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinaz. della spinta rispetto alla normale alla superficie [ ] Inclinazione linea di rottura in condizioni statiche [ ] Incremento sismico della spinta [kn] Punto d'applicazione dell'incremento sismico di spinta X = 1.05 [m] Y = [m]

247 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 201 Inclinazione linea di rottura in condizioni sismiche [ ] Peso terrapieno gravante sulla fondazione a monte [kn] Baricentro terrapieno gravante sulla fondazione a monte X = 0.53 [m] Y = [m] Inerzia del muro [kn] Inerzia verticale del muro [kn] Inerzia del terrapieno fondazione di monte [kn] Inerzia verticale del terrapieno fondazione di monte [kn] Risultanti sforzo tiranti : Fase di esercizio Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di ribaltamento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di scorrimento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = 0.00 [m] Y = 0.00 [m] Risultanti Risultante dei carichi applicati in dir. orizzontale [kn] Risultante dei carichi applicati in dir. verticale [kn] Sforzo normale sul piano di posa della fondazione [kn] Sforzo tangenziale sul piano di posa della fondazione [kn] Eccentricità rispetto al baricentro della fondazione [m] Lunghezza fondazione reagente 1.71 [m] Risultante in fondazione [kn] Inclinazione della risultante (rispetto alla normale) 2.58 [ ] Momento rispetto al baricentro della fondazione [knm] Inviluppo sollecitazioni piastra paramento Combinazione n 21 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 2.50 Origine all'attacco con la fondazione sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra espressa in [m] Ordinata Y positiva verso l'alto espressa in [m] I momenti positivi tendono le fibre contro terra Momento espresso in [knm] Taglio e Sforzo Normale espressi in [kn] Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax N

248 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

249 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Inviluppo sollecitazioni piastra di fondazione Combinazione n 21 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 1.71 Origine all'attacco con il muro sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra Ordinata Y positiva dall'attacco con il muro verso l'estremo libero I momenti negativi tendono le fibre superiori Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

250 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

251 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Armature e tensioni nei materiali del muro Combinazione n 21 L'ordinata Y(espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] A fi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] c tensione nel calcestruzzo espressa in [kpa] c tensione tangenziale nel calcestruzzo espressa in [kpa] fs tensione nell'armatura disposta sul lembo di monte in [kpa] tensione nell'armatura disposta sul lembo di valle in [kpa] fi Nr. Y B, H A fs A fi c c fs fi , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni nei materiali della fondazione Combinazione n 21 Simbologia adottata B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo inferiore in [cmq] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo superiore in [cmq] c tensione nel calcestruzzo espressa in [kpa] c tensione tangenziale nel calcestruzzo espressa in [kpa] fi tensione nell'armatura disposta in corrispondenza del lembo inferiore in [kpa] tensione nell'armatura disposta in corrispondenza del lembo superiore in [kpa] fs Fondazione di valle (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso monte con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di valle) Nr. X B, H A fs A fi c c fi fs , , ,

252 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI , , Fondazione di monte (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso valle con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di monte) Nr. X B, H A fs A fi c c fi fs , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni piastre Combinazione n 21 X Afs Afi Nu Mu CS ascissa sezione espressa in [m] area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] sforzo normale ultimo espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] coefficiente sicurezza sezione Piastra paramento Nr. X A fs A fi fs fi c c

253 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione monte Nr. X A fs A fi fs fi c c

254 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

255 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione valle Nr. X A fs A fi fs fi c c

256 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Verifiche a fessurazione Combinazione n 21 L'ordinata Y (espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] Mpf Momento di prima fessurazione espressa in [knm] M Momento agente nella sezione espressa in [knm] m deformazione media espressa in [%] sm Distanza media tra le fessure espressa in [mm] w Apertura media della fessura espressa in [mm] Verifica fessurazione paramento N Y A fs A fi M pf M m s m w

257 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Verifica fessurazione fondazione N Y A fs A fi M pf M m s m w Analisi dei pali Combinazione n 21 Risultanti sulla base della fondazione (per metro lineare di muro) Orizzontale [kn] Verticale [kn] Momento [knm] Spostamenti della piastra di fondazione Orizzontale [cm] Verticale [cm] Rotazione [ ] Scarichi in testa ai pali Fila nr. N.pali N [kn] T [kn] M [knm] Analisi dei tiranti Combinazione n 21 Nr. Nt D N Lf L f numero della fila numero di tiranti della fila diametro dei tiranti della fila espresso in cm inclinazione dei tiranti della fila espressa gradi sforzo in ogni tirante della fila espresso in [kn] lunghezza di fondazione del tirante espressa in [m] lunghezza totale del tirante espressa in [m] tensione nell'acciaio del tirante espressa in [kpa] Nr. NT D N L f L f

258 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 212 COMBINAZIONE n 22 Peso muro favorevole e Peso terrapieno favorevole Valore della spinta statica [kn] Componente orizzontale della spinta statica [kn] Componente verticale della spinta statica [kn] Punto d'applicazione della spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinaz. della spinta rispetto alla normale alla superficie [ ] Inclinazione linea di rottura in condizioni statiche [ ] Incremento sismico della spinta [kn] Punto d'applicazione dell'incremento sismico di spinta X = 1.05 [m] Y = [m] Inclinazione linea di rottura in condizioni sismiche [ ] Peso terrapieno gravante sulla fondazione a monte [kn] Baricentro terrapieno gravante sulla fondazione a monte X = 0.53 [m] Y = [m] Inerzia del muro [kn] Inerzia verticale del muro [kn] Inerzia del terrapieno fondazione di monte [kn] Inerzia verticale del terrapieno fondazione di monte [kn] Risultanti sforzo tiranti : Fase di esercizio Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di ribaltamento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = [m] Y = [m] Risultanti sforzo tiranti : Fase di scorrimento Sforzo tiranti in direzione X [kn] Sforzo tiranti in direzione Y [kn] Punto d'applicazione dello sforzo dei tiranti X = 0.00 [m] Y = 0.00 [m] Risultanti Risultante dei carichi applicati in dir. orizzontale [kn] Risultante dei carichi applicati in dir. verticale [kn] Sforzo normale sul piano di posa della fondazione [kn] Sforzo tangenziale sul piano di posa della fondazione [kn] Eccentricità rispetto al baricentro della fondazione [m] Lunghezza fondazione reagente 1.71 [m] Risultante in fondazione [kn] Inclinazione della risultante (rispetto alla normale) 2.61 [ ] Momento rispetto al baricentro della fondazione [knm] Inviluppo sollecitazioni piastra paramento Combinazione n 22 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 2.50 Origine all'attacco con la fondazione sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra espressa in [m] Ordinata Y positiva verso l'alto espressa in [m] I momenti positivi tendono le fibre contro terra Momento espresso in [knm] Taglio e Sforzo Normale espressi in [kn] Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax N

259 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

260 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Inviluppo sollecitazioni piastra di fondazione Combinazione n 22 Dimensioni della piastra(simmetria) Larghezza(m) = Altezza(m) = 1.71 Origine all'attacco con il muro sull'asse di simmetria Ascissa X positiva verso destra Ordinata Y positiva dall'attacco con il muro verso l'estremo libero I momenti negativi tendono le fibre superiori Sollecitazioni in direzione Y Nr. Y M ymin M ymax T ymin T ymax Sollecitazioni in direzione X Nr. X M xmin M xmax T xmin T xmax

261 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

262 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Armature e tensioni nei materiali del muro Combinazione n 22 L'ordinata Y(espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro B base della sezione espressa in [cm] H altezza della sezione espressa in [cm] Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] c tensione nel calcestruzzo espressa in [kpa] c tensione tangenziale nel calcestruzzo espressa in [kpa] fs tensione nell'armatura disposta sul lembo di monte in [kpa] tensione nell'armatura disposta sul lembo di valle in [kpa] fi Nr. Y B, H A fs A fi c c fs fi , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni nei materiali della fondazione Combinazione n 22 Simbologia adottata B base della sezione espressa in [cm]

263 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 217 H Afi Afs c c fi fs altezza della sezione espressa in [cm] area di armatura in corrispondenza del lembo inferiore in [cmq] area di armatura in corrispondenza del lembo superiore in [cmq] tensione nel calcestruzzo espressa in [kpa] tensione tangenziale nel calcestruzzo espressa in [kpa] tensione nell'armatura disposta in corrispondenza del lembo inferiore in [kpa] tensione nell'armatura disposta in corrispondenza del lembo superiore in [kpa] Fondazione di valle (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso monte con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di valle) Nr. X B, H A fs A fi c c fi fs , , , , , Fondazione di monte (L'ascissa X, espressa in [m], è positiva verso valle con origine in corrispondenza dell'estremo libero della fondazione di monte) Nr. X B, H A fs A fi c c fi fs , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Armature e tensioni piastre Combinazione n 22 X Afs Afi Nu Mu CS ascissa sezione espressa in [m] area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] sforzo normale ultimo espresso in [kn] momento ultimo espresso in [knm] coefficiente sicurezza sezione Piastra paramento Nr. X A fs A fi fs fi c c

264 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione monte Nr. X A fs A fi fs fi c c

265 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI

266 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Piastra fondazione valle Nr. X A fs A fi fs fi c c

267 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Verifiche a fessurazione Combinazione n 22 L'ordinata Y (espressa in [m]) è considerata positiva verso il basso con origine in testa al muro Afs area di armatura in corrispondenza del lembo di monte in [cmq] Afi area di armatura in corrispondenza del lembo di valle in [cmq] Mpf Momento di prima fessurazione espressa in [knm] M Momento agente nella sezione espressa in [knm] m deformazione media espressa in [%] sm Distanza media tra le fessure espressa in [mm] w Apertura media della fessura espressa in [mm] Verifica fessurazione paramento N Y A fs A fi M pf M m s m w

268 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI Verifica fessurazione fondazione N Y A fs A fi M pf M m s m w Analisi dei pali Combinazione n 22 Risultanti sulla base della fondazione (per metro lineare di muro) Orizzontale [kn] Verticale [kn] Momento [knm] Spostamenti della piastra di fondazione Orizzontale [cm] Verticale [cm] Rotazione [ ] Scarichi in testa ai pali Fila nr. N.pali N [kn] T [kn] M [knm]

269 ALLEGATO 1 - RELAZIONE DI CALCOLO MURO TIRANTATO SU MICROPALI 223 Analisi dei tiranti Combinazione n 22 Nr. numero della fila Nt numero di tiranti della fila D diametro dei tiranti della fila espresso in cm inclinazione dei tiranti della fila espressa gradi N sforzo in ogni tirante della fila espresso in [kn] Lf lunghezza di fondazione del tirante espressa in [m] L lunghezza totale del tirante espressa in [m] tensione nell'acciaio del tirante espressa in [kpa] f Nr. NT D N L f L f

270 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 1 ALLEGATO 2 RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. (redatta secondo le modalità previste nel D.M. 14 Gennaio 2008 cap. 10) Premessa La presente relazione di calcolo strutturale, in conformità al punto 10.1 del DM 14/01/08, è comprensiva di una descrizione generale dell opera e dei criteri generali di analisi e verifica. Segue inoltre le indicazioni fornite al 10.2 del DM stesso per quanto concerne analisi e verifiche svolte con l ausilio di codici di calcolo. Nella presente parte sono riportati i principali elementi di inquadramento del progetto esecutivo riguardante le strutture, in relazione agli strumenti urbanistici, al progetto architettonico, al progetto delle componenti tecnologiche in generale ed alle prestazioni attese dalla struttura. Per ulteriori dettagli si rimanda alla relazione illustrativa e di calcolo di cui la presente è allegato. Descrizione generale dell opera Descrizione generale dell opera Fabbricato ad uso Autorimessa e locale tecnico Comune di MEZZANEGO (GE) (Regione LIGURIA) Ubicazione Località Circ. Campovecchio Longitudine 9.377, Latitudine Fuori terra 0 Numero di piani Interrati 1 Principali caratteristiche della struttura Struttura regolare in pianta SI Struttura regolare in altezza SI Classe di duttilità CDB - Bassa Pilastri in falso NO Tipo di fondazione Platea Condizioni per cui è necessario considerare No la componente verticale del sisma Parametri della struttura Classe d'uso Vita Vn Coeff. Uso Periodo Vr [anni] [anni] II Fattore di struttura Il fattore di struttura da utilizzare per ciascuna direzione dell azione sismica è dato dalla relazione: q = q 0 K D K R Per la struttura a telai in c.a viene effettuata la seguente caratterizzazione: - struttura non regolare in pianta, non regolare in altezza, progettata in bassa duttilità. - sistema costruttivo: Calcestruzzo - tipologia strutturale: Strutture a telaio, pareti accoppiate, miste - tipologia di edificio: Strutture a telaio con più piani e più campate - q0 =3,00 - au/a1 =1,15 - Kr =0,80 - Kw =1,00 Valore fattore di struttura q da utilizzare: 2.76 Quadro normativo di riferimento adottato Le norme ed i documenti assunti quale riferimento per la progettazione strutturale vengono indicati di seguito.

271 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 2 Nel capitolo normativa di riferimento è comunque presente l elenco completo delle normative disponibili. Progetto-verifica degli elementi Progetto cemento armato D.M Progetto acciaio D.M Progetto legno D.M Progetto muratura D.M Azione sismica Norma applicata per l azione sismica D.M Azioni di progetto sulla costruzione Nei capitoli modellazione delle azioni e schematizzazione dei casi di carico sono indicate le azioni sulla costruzioni. Nel prosieguo si indicano tipo di analisi strutturale condotta (statico,dinamico, lineare o non lineare) e il metodo adottato per la risoluzione del problema strutturale nonché le metodologie seguite per la verifica o per il progetto-verifica delle sezioni. Si riportano le combinazioni di carico adottate e, nel caso di calcoli non lineari, i percorsi di carico seguiti; le configurazioni studiate per la struttura in esame sono risultate effettivamente esaustive per la progettazione-verifica. La verifica della sicurezza degli elementi strutturali avviene con i metodi della scienza delle costruzioni. L analisi strutturale è condotta con il metodo degli spostamenti per la valutazione dello stato tensodeformativo indotto da carichi statici. L analisi strutturale è condotta con il metodo dell analisi modale e dello spettro di risposta in termini di accelerazione per la valutazione dello stato tensodeformativo indotto da carichi dinamici (tra cui quelli di tipo sismico). L analisi strutturale viene effettuata con il metodo degli elementi finiti. Il metodo sopraindicato si basa sulla schematizzazione della struttura in elementi connessi solo in corrispondenza di un numero prefissato di punti denominati nodi. I nodi sono definiti dalle tre coordinate cartesiane in un sistema di riferimento globale. Le incognite del problema (nell ambito del metodo degli spostamenti) sono le componenti di spostamento dei nodi riferite al sistema di riferimento globale (traslazioni secondo X, Y, Z, rotazioni attorno X, Y, Z). La soluzione del problema si ottiene con un sistema di equazioni algebriche lineari i cui termini noti sono costituiti dai carichi agenti sulla struttura opportunamente concentrati ai nodi: K * u = F dove K = matrice di rigidezza u = vettore spostamenti nodali F = vettore forze nodali Dagli spostamenti ottenuti con la risoluzione del sistema vengono quindi dedotte le sollecitazioni e/o le tensioni di ogni elemento, riferite generalmente ad una terna locale all elemento stesso. Il sistema di riferimento utilizzato è costituito da una terna cartesiana destrorsa XYZ. Si assume l asse Z verticale ed orientato verso l'alto. Gli elementi utilizzati per la modellazione dello schema statico della struttura sono i seguenti: Elemento tipo TRUSS (biella-d2) Elemento tipo BEAM (trave-d2) Elemento tipo MEMBRANE (membrana-d3) Elemento tipo PLATE (piastra-guscio-d3) Elemento tipo BOUNDARY (molla) Elemento tipo STIFFNESS (matrice di rigidezza) Elemento tipo BRICK (elemento solido) Elemento tipo SOLAIO (macro elemento composto da più membrane) Modello numerico In questa parte viene descritto il modello numerico utilizzato (o i modelli numerici utilizzati) per l analisi della struttura. La presentazione delle informazioni deve essere, coerentemente con le prescrizioni del paragrafo 10.2 delle NTC-08, tale da garantirne la leggibilità, la corretta interpretazione e la riproducibilità

272 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 3 Tipo di analisi strutturale Statica lineare SI Statica non lineare NO Sismica statica lineare NO Sismica dinamica lineare SI Sismica statica non lineare (prop. masse) NO Sismica statica non lineare (prop. modo) NO Sismica statica non lineare (triangolare) NO Non linearità geometriche (fattore P delta) NO Di seguito si indicano l origine e le caratteristiche dei codici di calcolo utilizzati riportando titolo, produttore e distributore, versione, estremi della licenza d uso: Informazioni sul codice di calcolo Titolo: PRO_SAP PROfessional Structural Analysis Program Versione: PROFESSIONAL (build ) Produttore-Distributore: 2S.I. Software e Servizi per l Ingegneria s.r.l., Ferrara Dati utente finale: Codda Ingegneria di Codda Matteo Codice Utente: Utente /cli Codice Licenza: Licenza dsi4293 Un attento esame preliminare della documentazione a corredo del software ha consentito di valutarne l affidabilità e soprattutto l idoneità al caso specifico. La documentazione, fornita dal produttore e distributore del software, contiene una esauriente descrizione delle basi teoriche e degli algoritmi impiegati, l individuazione dei campi d impiego, nonché casi prova interamente risolti e commentati, corredati dei file di input necessari a riprodurre l elaborazione: Affidabilità dei codici utilizzati 2S.I. ha verificato l affidabilità e la robustezza del codice di calcolo attraverso un numero significativo di casi prova in cui i risultati dell analisi numerica sono stati confrontati con soluzioni teoriche. E possibile reperire la documentazione contenente alcuni dei più significativi casi trattati al seguente link: Modellazione della geometria e proprietà meccaniche: nodi 32 elementi D2 (per aste, travi, pilastri ) 0 elementi D3 (per pareti, platee, gusci ) 24 elementi solaio 0 elementi solidi 0 Dimensione del modello strutturale [cm]: X min = 0.00 Xmax = Ymin = 0.00 Ymax = Zmin = 0.00 Zmax = Strutture verticali: Elementi di tipo asta NO Pilastri NO Pareti SI Setti (a comportamento membranale) NO

273 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 4 Strutture non verticali: Elementi di tipo asta NO Travi NO Gusci SI Membrane NO Orizzontamenti: Solai con la proprietà piano rigido NO Solai senza la proprietà piano rigido NO Tipo di vincoli: Nodi vincolati rigidamente NO Nodi vincolati elasticamente NO Nodi con isolatori sismici NO Fondazioni puntuali (plinti/plinti su palo) NO Fondazioni di tipo trave NO Fondazioni di tipo platea SI Fondazioni con elementi solidi NO Modellazione delle azioni Si veda il capitolo Schematizzazione dei casi di carico per le informazioni necessarie alla comprensione ed alla ricostruzione delle azioni applicate al modello numerico, coerentemente con quanto indicato nella parte 2.6. Azioni di progetto sulla costruzione. Combinazioni e/o percorsi di carico Si veda il capitolo Definizione delle combinazioni in cui sono indicate le combinazioni di carico adottate e, nel caso di calcoli non lineari, i percorsi di carico seguiti. Combinazioni dei casi di carico APPROCCIO PROGETTUALE Approccio 1 Tensioni ammissibili NO SLU SI SLV (SLU con sisma) SI SLC NO SLD SI SLO NO SLU GEO A2 (per approccio 1) NO SLU EQU NO Combinazione caratteristica (rara) SI Combinazione frequente SI Combinazione quasi permanente (SLE) SI SLA (accidentale quale incendio) NO Informazioni generali sull elaborazione e giudizio motivato di accettabilità dei risultati. Il programma prevede una serie di controlli automatici (check) che consentono l individuazione di errori di modellazione. Al termine dell analisi un controllo automatico identifica la presenza di spostamenti o rotazioni abnormi. Si può pertanto asserire che l elaborazione sia corretta e completa. I risultati delle elaborazioni sono stati sottoposti a controlli che ne comprovano l attendibilità. Tale valutazione ha compreso il confronto con i risultati di semplici calcoli, eseguiti con metodi tradizionali e adottati, anche in fase di primo proporzionamento della struttura. Inoltre, sulla base di considerazioni riguardanti gli stati tensionali e deformativi determinati, si è valutata la validità delle scelte operate in sede di schematizzazione e di modellazione della struttura e delle azioni. Si allega al termine della presente relazione elenco sintetico dei controlli svolti (verifiche di equilibrio tra reazioni vincolari e carichi applicati, comparazioni tra i risultati delle analisi e quelli di valutazioni semplificate, etc.).

274 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 5 Verifiche agli stati limite ultimi Nel capitolo relativo alla progettazione degli elementi strutturali agli SLU vengono indicate, con riferimento alla normativa adottata, le modalità ed i criteri seguiti per valutare la sicurezza della struttura nei confronti delle possibili situazioni di crisi ed i risultati delle valutazioni svolte. In via generale, oltre alle verifiche di resistenza e di spostamento, devono essere prese in considerazione verifiche nei confronti dei fenomeni di instabilità, locale e globale, di fatica, di duttilità, di degrado. Verifiche agli stati limite di esercizio Nel capitolo relativo alla progettazione degli elementi strutturali agli SLU vengono indicate, con riferimento alla normativa adottata, le modalità seguite per valutare l affidabilità della struttura nei confronti delle possibili situazioni di perdita di funzionalità (per eccessive deformazioni, fessurazioni, vibrazioni, etc.) ed i risultati delle valutazioni svolte. NORMATIVA DI RIFERIMENTO 1. D.Min. Infrastrutture Min. Interni e Prot. Civile 14 Gennaio 2008 e allegate "Norme tecniche per le costruzioni". 2. D.Min. Infrastrutture e trasporti 14 Settembre 2005 e allegate "Norme tecniche per le costruzioni". 3. D.M. LL.PP. 9 Gennaio 1996 "Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche". 4. D.M. LL.PP. 16 Gennaio 1996 "Norme tecniche relative ai <<Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi>>". 5. D.M. LL.PP. 16 Gennaio 1996 "Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche". 6. Circolare 4/07/96, n.156aa.gg./stc. istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche relative ai <<Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi>>" di cui al D.M. 16/01/ Circolare 10/04/97, n.65aa.gg. istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche" di cui al D.M. 16/01/ D.M. LL.PP. 20 Novembre 1987 "Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento". 9. Circolare 4 Gennaio 1989 n Istruzioni in merito alle norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento. 10. D.M. LL.PP. 11 Marzo 1988 Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione. 11. D.M. LL.PP. 3 Dicembre 1987 Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate. 12. UNI Procedimento analitico per valutare la resistenza al fuoco degli elementi costruttivi di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso - edizione maggio Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n del 20 marzo 2003 Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica e successive modificazioni e integrazioni. 14. UNI EN 1990: /04/2006 Eurocodice 0 - Criteri generali di progettazione strutturale. 15. UNI EN : /08/2004 Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture - Parte 1-1: Azioni in generale - Pesi per unità di volume, pesi propri e sovraccarichi per gli edifici. 16. UNI EN : /03/2005 Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture - Parte 2: Carichi da traffico sui ponti. 17. UNI EN : /10/2004 Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture - Parte 1-3: Azioni in generale - Carichi da neve. 18. UNI EN : /07/2005 Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture - Parte 1-4: Azioni in generale - Azioni del vento. 19. UNI EN : /10/2004 Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture - Parte 1-5: Azioni in generale - Azioni termiche. 20. UNI EN : /11/2005 Eurocodice 2 - Progettazione delle strutture di calcestruzzo - Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici. 21. UNI EN : /04/2005 Eurocodice 2 - Progettazione delle strutture di calcestruzzo - Parte 1-2: Regole generali - Progettazione strutturale contro l'incendio. 22. UNI EN : /08/2005 Eurocodice 3 - Progettazione delle strutture di acciaio - Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici. 23. UNI EN : /08/2005 Eurocodice 3 - Progettazione delle strutture di acciaio - Parte 1-8: Progettazione dei collegamenti. 24. UNI EN : /03/2005 Eurocodice 4 - Progettazione delle strutture composte acciaio-calcestruzzo - Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici. 25. UNI EN : /01/2006 Eurocodice 4 - Progettazione delle strutture composte acciaio-calcestruzzo - Parte 2: Regole generali e regole per i ponti. 26. UNI EN : /02/2005 Eurocodice 5 - Progettazione delle strutture di legno - Parte 1-1: Regole generali Regole comuni e regole per gli edifici. 27. UNI EN : /01/2005 Eurocodice 5 - Progettazione delle strutture di legno - Parte 2: Ponti. 28. UNI EN : /01/2006 Eurocodice 6 - Progettazione delle strutture di muratura - Parte 1-1: Regole generali per strutture di muratura armata e non armata. 29. UNI EN : /03/2006 Eurocodice 6 - Progettazione delle strutture di muratura - Parte 3: Metodi di calcolo semplificato per strutture di muratura non armata. 30. UNI EN : /02/2005 Eurocodice 7 - Progettazione geotecnica - Parte 1: Regole generali. 31. UNI EN : /03/2005 Eurocodice 8 - Progettazione delle strutture per la resistenza sismica - Parte 1: Regole generali, azioni sismiche e regole per gli edifici. 32. UNI EN : /08/2005 Eurocodice 8 - Progettazione delle strutture per la resistenza sismica - Parte 3: Valutazione e adeguamento degli edifici. UNI EN : /01/2005 Eurocodice 8 - Progettazione delle strutture per la resistenza sismica - Parte 5: Fondazioni, strutture di contenimento ed aspetti geotecnici. NOTA sul capitolo "normativa di riferimento": riporta l' elenco delle normative implementate nel software. Le norme utilizzate per la struttura

275 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 6 oggetto della presente relazione sono indicate nel precedente capitolo "RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE" "ANALISI E VERIFICHE SVOLTE CON L AUSILIO DI CODICI DI CALCOLO". Laddove nei capitoli successivi vengano richiamate norme antecedenti al DM è dovuto o a progettazione simulata di edifico esistente o ad applicazione del punto 2.7 del DM _INT_PERICOLOSITA 01_INT_SPETTRI_ELASTICI_O

276 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 7 01_INT_VISTA_SOLIDA_001 01_INT_VISTA_SOLIDA_002

277 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 8 01_INT_VISTA_SOLIDA_003 01_INT_VISTA_SOLIDA_004

278 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 9 CARATTERISTICHE MATERIALI UTILIZZATI LEGENDA TABELLA DATI MATERIALI Il programma consente l uso di materiali diversi. Sono previsti i seguenti tipi di materiale: 1 materiale tipo cemento armato 2 materiale tipo acciaio 3 materiale tipo muratura 4 materiale tipo legno 5 materiale tipo generico I materiali utilizzati nella modellazione sono individuati da una sigla identificativa ed un codice numerico (gli elementi strutturali richiamano quest ultimo nella propria descrizione). Per ogni materiale vengono riportati in tabella i seguenti dati: Young modulo di elasticità normale Poisson coefficiente di contrazione trasversale G modulo di elasticità tangenziale Gamma peso specifico Alfa coefficiente di dilatazione termica I dati soprariportati vengono utilizzati per la modellazione dello schema statico e per la determinazione dei carichi inerziali e termici. In relazione al tipo di materiale vengono riportati inoltre: 1 cemento armato 2 acciaio 3 muratura 4 legno Rck Fctm Ft Fy Fd Fdt Sadm Sadmt Resist. Fk Resist. Fvko Resist. fc0k Resist. ft0k Resist. fmk Resist. fvk Modulo E0,05 Lamellare resistenza caratteristica cubica resistenza media a trazione semplice tensione di rottura a trazione tensione di snervamento resistenza di calcolo resistenza di calcolo per spess. t>40 mm tensione ammissibile tensione ammissibile per spess. t>40 mm resistenza caratteristica a compressione resistenza caratteristica a taglio Resistenza caratteristica (tensione amm. per REGLES) per compressione Resistenza caratteristica (tensione amm. per REGLES) per trazione Resistenza caratteristica (tensione amm. per REGLES) per flessione Resistenza caratteristica (tensione amm. per REGLES) per taglio Modulo elastico parallelo caratteristico lamellare o massiccio Vengono inoltre riportate le tabelle conteneti il riassunto delle nformazioni assegnate nei criteri di progetto in uso. Con riferimento al Documento di Affidabilità Test di validazione del software di calcolo PRO_SAP e dei moduli aggiuntivi PRO_SAP Modulo Geotecnico, PRO_CAD nodi acciaio e PRO_MST - versione Maggio 2011, disponibile per il download sul sito si segnalano i seguenti esempi applicativi: Modellazione di strutture in c.a. Test N Titolo 41 GERARCHIA DELLE RESISTENZE PER TRAVI IN C.A. 42 GERARCHIA DELLE RESISTENZE PER PILASTRI IN C.A. 43 VERIFICA ALLE TA DI STRUTTURE IN C.A. 44 VERIFICA AGLI SLU DI STRUTTURE IN C.A. 45 VERIFICA A PUNZONAMENTO ALLO SLU DI PIASTRE IN C.A. 46 VERIFICA A PUNZONAMENTO ALLO SLU DI TRAVI IN C.A. 47 PROGETTAZIONE A TAGLIO DI STRUTTURE IN C.A. SECONDO IL D.M. 9/1/96 48 PROGETTAZIONE A TAGLIO DI STRUTTURE IN C.A. SECONDO IL D.M. 14/1/ VERIFICA ALLO SLE (TENSIONI E FESSURAZIONE) DI STRUTTURE IN C.A. 50 VERIFICA ALLO SLE (DEFORMAZIONE) DI STRUTTURE IN C.A. 51 FATTORE DI STRUTTURA

279 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A SOVRARESISTENZE 53 DETTAGLI COSTRUTTIVI C.A.: LIMITI D'ARMATURA PILASTRI E NODI TRAVE-PILASTRO 54 PARETI IN C.A. SNELLE IN ZONA SISMICA 80 ANALISI PUSHOVER DI UN EDIFICIO IN C.A. 120 PROGETTO E VERIFICA DI TRAVI PREM Id Tipo / Note Young Poisson G Gamma Alfa dan/cm2 dan/cm2 dan/cm2 dan/cm3 4 Calcestruzzo Classe C32/ e e e e-05 Rck fctm _MOD_MATERIALI_D3 Pareti c.a. 1/7/.. 2/8/.. 3/9/.. 4/10/.. 5/11/.. 6/12/.. Generalità Progetto armatura Composto con parete sismica Armatura Inclinazione Av [ gradi ] Angolo Av-Ao [ gradi ] Minima tesa 0.25 Massima tesa 4.00 Maglia unica centrale No Unico strato verticale No Unico strato orizzontale No Copriferro [ cm ] 2.00 Maglia V diametro 10 passo 25 diametro aggiuntivi 12 Maglia O diametro 8 passo 25 diametro aggiuntivi 8 Stati limite ultimi Tensione fy [dan/cm2 ] Tipo acciaio tipo C Coefficiente gamma s 1.15 Coefficiente gamma c 1.50 Fattore di confidenza FC 0.0 Verifiche con N costante Si Tensioni ammissibili Tensione amm. cls [dan/cm2 ] Tensione amm. acciaio [dan/cm2 ]

280 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 11 Pareti c.a. 1/7/.. 2/8/.. 3/9/.. 4/10/.. 5/11/.. 6/12/.. Rapporto omogeneizzazione N Massimo rapporto area compressa/tesa 1.00 Parete sismica Fattore amplificazione taglio V 1.50 Hcrit. par [ cm ] 0.0 Hcrit. par [ cm ] 0.0 Usa diagramma di fig Si Vincolo lati nessun lato Verifica come fascia No Diametro di estremità 0 Zona confinata Minima tesa 1.00 Massima tesa 4.00 Distanza barre [ cm ] 2.00 Interferro 2 Armatura inclinata Area barre [ cm2 ] 0.0 Angolo orizzontale [ gradi ] 0.0 Distanza di base [ cm ] 0.0 Resistenza al fuoco 3- intradosso No 3+ estradosso No Tempo di esposizione R 15 Gusci c.a. 1/7/.. 2/8/.. 3/9/.. 4/10/.. 5/11/.. 6/12/.. Armatura Inclinazione Ax [ gradi ] 0.0 Angolo Ax-Ay [ gradi ] Minima tesa 0.31 Massima tesa 0.78 Maglia unica centrale No Copriferro [ cm ] 2.00 Maglia x diametro 10 passo 20 diametro aggiuntivi 12 Maglia y diametro 10 passo 20 diametro aggiuntivi 12 Stati limite ultimi Tensione fy [dan/cm2 ] Tipo acciaio tipo C Coefficiente gamma s 1.15 Coefficiente gamma c 1.50 Fattore di confidenza FC 0.0 Verifiche con N costante Si Applica SLU da DIN No Tensioni ammissibili Tensione amm. cls [dan/cm2 ] Tensione amm. acciaio [dan/cm2 ] Rapporto omogeneizzazione N Massimo rapporto area compressa/tesa 1.00 Resistenza al fuoco 3- intradosso No 3+ estradosso No Tempo di esposizione R 15 Travi c.a. 1/7/.. 2/8/.. 3/9/.. 4/10/.. 5/11/.. 6/12/.. Generalità Progetta a filo No Af inf: da q*l*l / 0.0 Armatura Minima tesa 0.31 Minima compressa 0.31 Massima tesa 0.78 Da sezione Si Usa armatura teorica No Stati limite ultimi Tensione fy [dan/cm2 ] Tensione fy staffe [dan/cm2 ] Tipo acciaio tipo C Coefficiente gamma s 1.15

281 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 12 Travi c.a. 1/7/.. 2/8/.. 3/9/.. 4/10/.. 5/11/.. 6/12/.. Coefficiente gamma c 1.50 Fattore di confidenza FC 0.0 Verifiche con N costante Si Fattore di ridistribuzione 0.0 Modello per il confinamento Relazione tensio-deformativa Mander Incrudimento acciaio 5.000e-03 Fattore lambda 1.00 epsilon max,s 4.000e-02 epsilon cu e-03 epsilon c2 0.0 epsilon cy 0.0 Tensioni ammissibili Tensione amm. cls [dan/cm2 ] Tensione amm. acciaio [dan/cm2 ] Rapporto omogeneizzazione N Massimo rapporto area compressa/tesa 1.00 Staffe Diametro staffe 0.0 Passo minimo [ cm ] 4.00 Passo massimo [ cm ] Passo raffittito [ cm ] Lunghezza zona raffittita [ cm ] Ctg(Teta) Max 2.50 Percentuale sagomati 0.0 Luce di taglio per GR [ cm ] 1.00 Adotta scorrimento medio No Torsione non essenziale inclusa Si Pilastri c.a. 1/7/.. 2/8/.. 3/9/.. 4/10/.. 5/11/.. 6/12/.. Generalità Progetto armatura Privilegia lati Progetta a filo No Effetti del 2 ordine Si Beta per Beta per Armatura Massima tesa 4.00 Minima tesa 1.00 Stati limite ultimi Tensione fy [dan/cm2 ] Tensione fy staffe [dan/cm2 ] Tipo acciaio tipo C Coefficiente gamma s 1.15 Coefficiente gamma c 1.50 Fattore di confidenza FC 0.0 Verifiche con N costante Si Modello per il confinamento Relazione tensio-deformativa Mander Incrudimento acciaio 5.000e-03 Fattore lambda 1.00 epsilon max,s 4.000e-02 epsilon cu e-03 epsilon c2 0.0 epsilon cy 0.0 Tensioni ammissibili Tensione amm. cls [dan/cm2 ] Tensione amm. acciaio [dan/cm2 ] Rapporto omogeneizzazione N Staffe Diametro staffe 0.0 Passo minimo [ cm ] 5.00 Passo massimo [ cm ] Passo raffittito [ cm ] Lunghezza zona raffittita [ cm ] Ctg(Teta) Max 2.50 Luce di taglio per GR [ cm ] 1.00 Massimizza gerarchia Si

282 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 13 MODELLAZIONE STRUTTURA: NODI LEGENDA TABELLA DATI NODI Il programma utilizza per la modellazione nodi strutturali. Ogni nodo è individuato dalle coordinate cartesiane nel sistema di riferimento globale (X Y Z). Ad ogni nodo è eventualmente associato un codice di vincolamento rigido, un codice di fondazione speciale, ed un set di sei molle (tre per le traslazioni, tre per le rotazioni). Le tabelle sottoriportate riflettono le succitate possibilità. In particolare per ogni nodo viene indicato in tabella: Nodo X Y Z numero del nodo. valore della coordinata X valore della coordinata Y valore della coordinata Z Per i nodi ai quali sia associato un codice di vincolamento rigido, un codice di fondazione speciale o un set di molle viene indicato in tabella: Nodo numero del nodo. X valore della coordinata X Y valore della coordinata Y Z valore della coordinata Z Note eventuale codice di vincolo (es. v= sei valori relativi ai sei gradi di libertà previsti per il nodo TxTyTzRxRyRz, il valore 1 indica che lo spostamento o rotazione relativo è impedito, il valore 0 indica che lo spostamento o rotazione relativo è libero). Note (FS = 1, 2, ) eventuale codice del tipo di fondazione speciale (1, 2, fanno riferimento alle tipologie: plinto, palo, plinto su pali, ) che è collegato al nodo. (ISO = id SIGLA ) indice e sigla identificativa dell eventuale isolatore sismico assegnato al nodo Rig. TX valore della rigidezza dei vincoli elastici eventualmente applicati al nodo, nello specifico TX (idem per TY, TZ, RX, RY, RZ). Per strutture sismicamente isolate viene inoltre inserita la tabella delle caratteristiche per gli isolatori utilizzati; le caratteristiche sono indicate in conformità al cap del D.M. 14/01/08 TABELLA DATI NODI Nodo X Y Z Nodo X Y Z Nodo X Y Z cm cm cm cm cm cm cm cm cm _MOD_NUMERAZIONE_NODI

283 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 14 MODELLAZIONE STRUTTURA: ELEMENTI SHELL LEGENDA TABELLA DATI SHELL Il programma utilizza per la modellazione elementi a tre o quattro nodi denominati in generale shell. Ogni elemento shell è individuato dai nodi I, J, K, L (L=I per gli elementi a tre nodi). Ogni elemento è caratterizzato da un insieme di proprietà riportate in tabella che ne completano la modellazione. Z X Y Z X Y orientamento elementi 3D non verticali orientamento elementi 3D verticali In particolare per ogni elemento viene indicato in tabella: Elem. numero dell elemento Note codice di comportamento: Guscio (elemento guscio in elevazione non verticale) Guscio fond. (elemento guscio su suolo elastico) Setto (elemento guscio in elevazione verticale) Membrana (elemento guscio con comportamento membranale) Nodo I (J, K, L) numero del nodo I (J, K, L) Mat. codice del materiale assegnato all elemento Spessore spessore dell elemento (costante) Wink V costante di sottofondo (coefficiente di Winkler) per la modellazione del suolo elastico verticale Wink O costante di sottofondo (coefficiente di Winkler) per la modellazione del suolo elastico orizzontale Con riferimento al Documento di Affidabilità Test di validazione del software di calcolo PRO_SAP e dei moduli aggiuntivi PRO_SAP Modulo Geotecnico, PRO_CAD nodi acciaio e PRO_MST - versione Maggio 2011, disponibile per il download sul sito si segnalano i seguenti esempi applicativi: Test N Titolo 8 MENSOLE CON ELEMENTI PLATE E MATERIALE ORTOTROPO 10 PIASTRA CON ELEMENTI PLATE E MATERIALE ORTOTROPO 21 DRILLING 25 TENSIONI DI ELEMENTI PLATE 31 REALIZZAZIONE DI MESH PIANA SU GEOMETRIA CON PUNTI FISSI 32 IMPORTATA DA FILE.DXF REALIZZAZIONE DI MESH PIANA SU GEOMETRIA CON SEGMENTI E FORI INTERNI IMPORTATA DA FILE.DXF 33 REALIZZAZIONE DI MESH PIANE SU GEOMETRIE COSTRUITE IN PRO_SAP 34 ANALISI DI BUCKLING DI PIASTRA ISOTROPA 35 ANALISI DI BUCKLING DI UN CILINDRO COMPRESSO INCASTRATO ALLA BASE 36 ANALISI DI PARETI FORATE 37 BIMETALLIC STRIP (NAFEMS EXERCISE 6) 38 ANALISI ELASTICA DI PIASTRA CON INTAGLIO CIRCOLARE (FLAT BAR WITH EDGE NOTCHES-NAFEMS EXERCISE 9) 39 PLATEA NERVATA 45 VERIFICA A PUNZONAMENTO ALLO SLU DI PIASTRE IN C.A. 117 PROGETTO E VERIFICA DI GUSCI IN MATERIALE XLAM 118 PROGETTO E VERIFICA DI PARETI IN MATERIALE XLAM E RELATIVI COLLEGAMENTI

284 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 15 Elem.Note Nodo I Nodo J Nodo K Nodo L Mat. Spessore Wink V Wink O cm dan/cm3 dan/cm3 1 Guscio fond Guscio fond Guscio fond Guscio fond Guscio fond Guscio fond Guscio fond Guscio fond Guscio fond Setto Setto Guscio Setto Setto Setto Setto Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio _MOD_NUMERAZIONE_D3

285 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A _MOD_NUMERAZIONE_D3_PARETI 16_MOD_SPESSORI_D3

286 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 17 MODELLAZIONE DELLE AZIONI LEGENDA TABELLA DATI AZIONI Il programma consente l uso di diverse tipologie di carico (azioni). Le azioni utilizzate nella modellazione sono individuate da una sigla identificativa ed un codice numerico (gli elementi strutturali richiamano quest ultimo nella propria descrizione). Per ogni azione applicata alla struttura viene di riportato il codice, il tipo e la sigla identificativa. Le tabelle successive dettagliano i valori caratteristici di ogni azione in relazione al tipo. Le tabelle riportano infatti i seguenti dati in relazione al tipo: 1 carico concentrato nodale 6 dati (forza Fx, Fy, Fz, momento Mx, My, Mz) 2 spostamento nodale impresso 6 dati (spostamento Tx,Ty,Tz, rotazione Rx,Ry,Rz) 3 carico distribuito globale su elemento tipo trave 7 dati (fx,fy,fz,mx,my,mz,ascissa di inizio carico) 7 dati (fx,fy,fz,mx,my,mz,ascissa di fine carico) 4 carico distribuito locale su elemento tipo trave 7 dati (f1,f2,f3,m1,m2,m3,ascissa di inizio carico) 7 dati (f1,f2,f3,m1,m2,m3,ascissa di fine carico) 5 carico concentrato globale su elemento tipo trave 7 dati (Fx,Fy,Fz,Mx,My,Mz,ascissa di carico) 6 carico concentrato locale su elemento tipo trave 7 dati (F1, F2, F3, M1, M2, M3, ascissa di carico) 7 variazione termica applicata ad elemento tipo trave 7 dati (variazioni termiche: uniforme, media e differenza in altezza e larghezza al nodo iniziale e finale) 8 carico di pressione uniforme su elemento tipo piastra 1 dato (pressione) 9 carico di pressione variabile su elemento tipo piastra 4 dati (pressione, quota, pressione, quota) 10 variazione termica applicata ad elemento tipo piastra 2 dati (variazioni termiche: media e differenza nello spessore) 11 carico variabile generale su elementi tipo trave e piastra 1 dato descrizione della tipologia 4 dati per segmento (posizione, valore, posizione, valore) la tipologia precisa l ascissa di definizione, la direzione del carico, la modalità di carico e la larghezza d influenza per gli elementi tipo trave 12 gruppo di carichi con impronta su piastra 9 dati (numero di ripetizioni in direzione X e Y, valore di ciascun carico, posizione centrale del primo, dimensioni dell impronta, interasse tra i carichi F Z M Z Z R Z F Y M Y Carico concentrato nodale Y R Y Spostamento impresso F X M X X R X Z Carico distribuito globale q 3 i q 3 f Carico distribuito locale X Y

287 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 18 Z a Carico concentrato globale a F 3 Carico concentrato locale X Y Carico termico 2D Carico termico 3D Carico pressione uniforme Carico pressione variabile Tipo carico di pressione uniforme su piastra Id Tipo pressione dan/cm2 2 Sovravvarico Stadale Distribuito Peso Rinterro Spinta Idrostatica Fondo 0.20 Tipo carico di pressione variabile su piastra Id Tipo pressione quota pressione quota dan/cm2 cm dan/cm2 cm 3 Spinta Terreno [+] Spinta Terreno [-] Spinta Laterale Carico Stradale [-] Spinta Laterale Carico Stradale [+] Spinta Idrostatica Laterale [+] Spinta Idrostatica Laterale [-] Tipo gruppo di carichi con impronta su piastra Id Tipo Ripet. X Ripet. Y Carico FZ Centro X Centro Y dim. X dim. Y Passo X Passo Y dan cm cm cm cm cm cm 8 Impronta Carico Stradale SCHEMATIZZAZIONE DEI CASI DI CARICO LEGENDA TABELLA CASI DI CARICO Il programma consente l applicazione di diverse tipologie di casi di carico. Sono previsti i seguenti 11 tipi di casi di carico: Sigla Tipo Descrizione 1 Ggk A caso di carico comprensivo del peso proprio struttura 2 Gk NA caso di carico con azioni permanenti 3 Qk NA caso di carico con azioni variabili 4 Gsk A caso di carico comprensivo dei carichi permanenti sui solai e sulle coperture 5 Qsk A caso di carico comprensivo dei carichi variabili sui solai 6 Qnk A caso di carico comprensivo dei carichi di neve sulle coperture 7 Qtk SA caso di carico comprensivo di una variazione termica agente sulla struttura 8 Qvk NA caso di carico comprensivo di azioni da vento sulla struttura 9 Esk SA caso di carico sismico con analisi statica equivalente 10 Edk SA caso di carico sismico con analisi dinamica 11 Etk NA caso di carico comprensivo di azioni derivanti dall incremento di spinta delle terre in condizione sismica 12 Pk NA caso di carico comprensivo di azioni derivanti da coazioni, cedimenti e precompressioni Sono di tipo automatico A (ossia non prevedono introduzione dati da parte dell utente) i seguenti casi di carico: 1-Ggk; 4-Gsk; 5-Qsk; 6-Qnk.

288 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 19 Sono di tipo semi-automatico SA (ossia prevedono una minima introduzione dati da parte dell utente) i seguenti casi di carico: 7-Qtk, in quanto richiede solo il valore della variazione termica; 9-Esk e 10-Edk, in quanto richiedono il valore dell angolo di ingresso del sisma e l individuazione dei casi di carico partecipanti alla definizione delle masse. Sono di tipo non automatico NA ossia prevedono la diretta applicazione di carichi generici agli elementi strutturali (si veda il precedente punto Modellazione delle Azioni) i restanti casi di carico. Nella tabella successiva vengono riportati i casi di carico agenti sulla struttura, con l indicazione dei dati relativi al caso di carico stesso: Numero Tipo e Sigla identificativa, Valore di riferimento del caso di carico (se previsto). In successione, per i casi di carico non automatici, viene riportato l elenco di nodi ed elementi direttamente caricati con la sigla identificativa del carico. Per i casi di carico di tipo sismico (9-Esk e 10-Edk), viene riportata la tabella di definizione delle masse: per ogni caso di carico partecipante alla definizione delle masse viene indicata la relativa aliquota (partecipazione) considerata. Si precisa che per i caso di carico 5-Qsk e 6-Qnk la partecipazione è prevista localmente per ogni elemento solaio o copertura presente nel modello (si confronti il valore Sksol nel capitolo relativo agli elementi solaio) e pertanto la loro partecipazione è di norma pari a uno. CDC Tipo Sigla Id Note 1 Ggk CDC=Ggk (peso proprio della struttura) 2 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=0.0 (ecc. +) partecipazione:1.00 per 1 CDC=Ggk (peso proprio della struttura) partecipazione:1.00 per 10 CDC=G1k (permanente generico)... 3 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=0.0 (ecc. -) come precedente CDC sismico 4 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=90.00 (ecc. +) come precedente CDC sismico 5 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=90.00 (ecc. -) come precedente CDC sismico 6 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=0.0 (ecc. +) come precedente CDC sismico 7 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=0.0 (ecc. -) come precedente CDC sismico 8 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=90.00 (ecc. +) come precedente CDC sismico 9 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=90.00 (ecc. -) come precedente CDC sismico 10 Gk CDC=G1k (permanente generico)... D3 :da 1 a 9 Azione : Spinta Idrostatica Fondo D3 :da 10 a 11 Azione : Spinta Terreno [-] D3 :da 10 a 11 Azione : Spinta Laterale Carico Stradale [-] D3 :da 10 a 11 Azione : Spinta Idrostatica Laterale [+] D3 : 12 Azione : Peso Rinterro D3 : 12 Azione : Sovravvarico Stadale Distribuito D3 : 13 Azione : Spinta Terreno [-] D3 : 13 Azione : Spinta Laterale Carico Stradale [-] D3 : 13 Azione : Spinta Idrostatica Laterale [+] D3 :da 14 a 16 Azione : Spinta Terreno [+] D3 :da 14 a 16 Azione : Spinta Idrostatica Laterale [-] D3 :da 14 a 16 Azione : Spinta Laterale Carico Stradale [+] D3 :da 17 a 22 Azione : Sovravvarico Stadale Distribuito D3 :da 17 a 24 Azione : Peso Rinterro 22_CDC_001_CDC=Ggk (peso proprio della struttura)

289 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A _CDC_002_CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=0.0 (ecc. +) 22_CDC_003_CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=0.0 (ecc. -)

290 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A _CDC_004_CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=90.00 (ecc. +) 22_CDC_005_CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=90.00 (ecc. -)

291 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A _CDC_006_CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=0.0 (ecc. +) 22_CDC_007_CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=0.0 (ecc. -)

292 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A _CDC_008_CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=90.00 (ecc. +) 22_CDC_009_CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=90.00 (ecc. -)

293 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A _CDC_010_CDC=G1k (permanente generico)... DEFINIZIONE DELLE COMBINAZIONI LEGENDA TABELLA COMBINAZIONI DI CARICO Il programma combina i diversi tipi di casi di carico (CDC) secondo le regole previste dalla normativa vigente. Le combinazioni previste sono destinate al controllo di sicurezza della struttura ed alla verifica degli spostamenti e delle sollecitazioni. La prima tabella delle combinazioni riportata di seguito comprende le seguenti informazioni: Numero, Tipo, Sigla identificativa. Una seconda tabella riporta il peso nella combinazione assunto per ogni caso di carico. Ai fini delle verifiche degli stati limite si definiscono le seguenti combinazioni delle azioni: Combinazione fondamentale SLU G1 G1 + G2 G2 + P P + Q1 Qk1 + Q2 02 Qk2 + Q3 03 Qk3 + Combinazione caratteristica (rara) SLE G1 + G2 + P + Qk Qk Qk3+ Combinazione frequente SLE G1 + G2 + P + 11 Qk Qk Qk3 + Combinazione quasi permanente SLE G1 + G2 + P + 21 Qk Qk Qk3 + Combinazione sismica, impiegata per gli stati limite ultimi e di esercizio connessi all azione sismica E E + G1 + G2 + P + 21 Qk Qk2 + Combinazione eccezionale, impiegata per gli stati limite connessi alle azioni eccezionali G1 + G2 + P + 21 Qk Qk2 +

294 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 25 Dove: NTC 2008 Tabella 2.5.I Destinazione d uso/azione Categoria A residenziali 0,70 0,50 0,30 Categoria B uffici 0,70 0,50 0,30 Categoria C ambienti suscettibili di affollamento 0,70 0,70 0,60 Categoria D ambienti ad uso commerciale 0,70 0,70 0,60 Categoria E biblioteche, archivi, magazzini, 1,00 0,90 0,80 Categoria F Rimesse e parcheggi (autoveicoli <= 30kN) 0,70 0,70 0,60 Categoria G Rimesse e parcheggi (autoveicoli > 30kN) 0,70 0,50 0,30 Categoria H Coperture 0,00 0,00 0,00 Vento 0,60 0,20 0,00 Neve a quota <= 1000 m 0,50 0,20 0,00 Neve a quota > 1000 m 0,70 0,50 0,20 Variazioni Termiche 0,60 0,50 0,00 Nelle verifiche possono essere adottati in alternativa due diversi approcci progettuali: - per l approccio 1 si considerano due diverse combinazioni di gruppi di coefficienti di sicurezza parziali per le azioni, per i materiali e per la resistenza globale (combinazione 1 con coefficienti A1 e combinazione 2 con coefficienti A2), - per l approccio 2 si definisce un unica combinazione per le azioni, per la resistenza dei materiali e per la resistenza globale (con coefficienti A1). NTC 2008 Tabella 2.6.I Carichi permanenti Carichi permanenti non strutturali (Non compiutamente definiti) Carichi variabili Favorevoli Sfavorevoli Favorevoli Sfavorevoli Favorevoli Sfavorevoli Coefficiente f G1 0,9 1,1 G2 0,0 1,5 Qi 0,0 1,5 EQU A1 A2 1,0 1,3 0,0 1,5 0,0 1,5 1,0 1,0 0,0 1,3 0,0 1,3 Cmb Tipo Sigla Id effetto P-delta 1 SLU Comb. SLU A1 1 2 SLU Comb. SLU A1 2 3 SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 3 4 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 4 5 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 5 6 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 6 7 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 7 8 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 8 9 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 9 10 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 20

295 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 26 Cmb Tipo Sigla Id effetto P-delta 21 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) 96

296 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 27 Cmb Tipo Sigla Id effetto P-delta 97 SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 (SLV sism.) SLE(r) Comb. SLE(rara) SLE(f) Comb. SLE(freq.) SLE(p) Comb. SLE(perm.) 102 Cmb CDC 1/15... CDC 2/16... CDC 3/17... CDC 4/18... CDC 5/19... CDC 6/20... CDC 7/21... CDC 8/22... CDC 9/23... CDC 10/ CDC 11/25... CDC 12/26... CDC 13/27... CDC 14/28...

297 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 28 Cmb CDC 1/15... CDC 2/16... CDC 3/17... CDC 4/18... CDC 5/19... CDC 6/20... CDC 7/21... CDC 8/22... CDC 9/23... CDC 10/ CDC 11/25... CDC 12/26... CDC 13/27... CDC 14/28... AZIONE SISMICA VALUTAZIONE DELL AZIONE SISMICA L azione sismica sulle costruzioni è valutata a partire dalla pericolosità sismica di base, in condizioni ideali di sito di riferimento rigido con superficie topografica orizzontale. Allo stato attuale, la pericolosità sismica su reticolo di riferimento nell intervallo di riferimento è fornita dai dati pubblicati sul sito Per punti non coincidenti con il reticolo di riferimento e periodi di ritorno non contemplati direttamente si opera come indicato nell allegato alle NTC (rispettivamente media pesata e interpolazione). L azione sismica viene definita in relazione ad un periodo di riferimento Vr che si ricava, per ciascun tipo di costruzione, moltiplicandone la vita nominale per il coefficiente d uso (vedi tabella Parametri della struttura). Fissato il periodo di riferimento Vr e la probabilità di superamento Pver associata a ciascuno degli stati limite considerati, si ottiene il periodo di ritorno Tr e i relativi parametri di pericolosità sismica (vedi tabella successiva): ag: accelerazione orizzontale massima del terreno; Fo: valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale; T*c: periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale; Parametri della struttura Classe d'uso Vita Vn [anni] Coeff. Uso Periodo Vr [anni] Tipo di suolo Categoria topografica II E T2 Individuati su reticolo di riferimento i parametri di pericolosità sismica si valutano i parametri spettrali riportati in tabella: S è il coefficiente che tiene conto della categoria di sottosuolo e delle condizioni topografiche mediante la relazione seguente S = Ss*St (3.2.5) Fo è il fattore che quantifica l amplificazione spettrale massima, su sito di riferimento rigido orizzontale Fv è il fattore che quantifica l amplificazione spettrale massima verticale, in termini di accelerazione orizzontale massima del terreno ag su sito di riferimento rigido orizzontale Tb è il periodo corrispondente all inizio del tratto dello spettro ad accelerazione costante. Tc è il periodo corrispondente all inizio del tratto dello spettro a velocità costante. Td è il periodo corrispondente all inizio del tratto dello spettro a spostamento costante. Id nodo Longitudine Latitudine Distanza

298 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 29 Id nodo Longitudine Latitudine Distanza Km Loc SL Pver Tr ag Fo T*c Anni g sec SLO SLD SLV SLC SL ag S Fo Fv Tb Tc Td g sec sec sec SLO SLD SLV SLC RISULTATI ANALISI SISMICHE LEGENDA TABELLA ANALISI SISMICHE Il programma consente l analisi di diverse configurazioni sismiche. Sono previsti, infatti, i seguenti casi di carico: 9. Esk caso di carico sismico con analisi statica equivalente 10. Edk caso di carico sismico con analisi dinamica Ciascun caso di carico è caratterizzato da un angolo di ingresso e da una configurazione di masse determinante la forza sismica complessiva (si rimanda al capitolo relativo ai casi di carico per chiarimenti inerenti questo aspetto). Nella colonna Note, in funzione della norma in uso sono riportati i parametri fondamentali che caratterizzano l azione sismica: in particolare possono essere presenti i seguenti valori: Angolo di ingresso Angolo di ingresso dell azione sismica orizzontale Fattore di Fattore di importanza dell edificio, in base alla categoria di appartenenza importanza Zona sismica Zona sismica Accelerazione ag Accelerazione orizzontale massima sul suolo Categoria suolo Categoria di profilo stratigrafico del suolo di fondazione Fattore di struttura Fattore dipendente dalla tipologia strutturale q Fattore di sito S Fattore dipendente dalla stratigrafia e dal profilo topografico Classe di duttilità Classe di duttilità della struttura A duttilità alta, B duttilità bassa CD Fattore riduz. SLD Fattore di riduzione dello spettro elastico per lo stato limite di danno Periodo proprio T1 Periodo proprio di vibrazione della struttura Coefficiente Coefficiente dipendente dal periodo proprio T1 e dal numero di piani della struttura Lambda Ordinata spettro Valore delle ordinate dello spettro di progetto per lo stato limite ultimo, componente orizzontale (verticale Svd) Sd(T1) Ordinata spettro Valore delle ordinate dello spettro elastico ridotta del fattore SLD per lo stato limite di danno, componente orizzontale Se(T1) (verticale Sve) Ordinata spettro S Valore dell ordinata dello spettro in uso nel tratto costante (Tb-Tc) numero di modi Numero di modi di vibrare della struttura considerati nell analisi dinamica considerati Per ciascun caso di carico sismico viene riportato l insieme di dati sotto riportati (le masse sono espresse in unità di forza): a) analisi sismica statica equivalente: quota, posizione del centro di applicazione e azione orizzontale risultante, posizione del baricentro delle rigidezze, rapporto r/ls (per strutture a nucleo), indici di regolarità e/r secondo EC azione sismica complessiva b) analisi sismica dinamica con spettro di risposta: quota, posizione del centro di massa e massa risultante, posizione del baricentro delle rigidezze, rapporto r/ls (per strutture a nucleo), indici di regolarità e/r secondo EC frequenza, periodo,accelerazione spettrale, massa eccitata nelle tre direzioni globali per tutti i modi massa complessiva ed aliquota di massa complessiva eccitata.

299 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 30 Per ciascuna combinazione sismica definita SLD o SLO viene riportato il livello di deformazione etat (dr) degli elementi strutturali verticali. Per semplicità di consultazione il livello è espresso anche in unità 1000*etaT/h da confrontare direttamente con i valori forniti nella norma ( es. 5 per edifici con tamponamenti collegati rigidamente alla struttura, 10.0 per edifici con tamponamenti collegati elasticamente, 3 per edifici in muratura ordinaria, 4 per edifici in muratura armata). Qualora si applichi il D.M. 96 (vedi NOTA sul capitolo "normativa di riferimento") l analisi sismica dinamica può essere comprensiva di sollecitazione verticale contemporanea a quella orizzontale, nel qual caso è effettuata una sovrapposizione degli effetti in ragione della radice dei quadrati degli effetti stessi. Per ciascuna combinazione sismica - analisi effettuate con il D.M. 96 (vedi NOTA sul capitolo "normativa di riferimento") - viene riportato il livello di deformazione etat, etap e etad degli elementi strutturali verticali. Per semplicità di consultazione il livello è espresso in unità 1000*etaT/h da confrontare direttamente con il valore 2 o 4 per la verifica. Per gli edifici sismicamente isolati si riportano di seguito le verifiche condotte sui dispositivi di isolamento. Le verifiche sono effettuate secondo l allegato 10.A dell Ordinanza 3274 e smi. In particolare la tabella, per ogni combinazione SLU (SLC per il DM ) sismica riporta il codice di verifica e i valori utilizzati per la verifica: spostamento de, area ridotta e dimensione A2, azione verticale, deformazioni di taglio dell elastomero e tensioni nell acciaio. Nodo Nodo di appoggio dell isolatore Cmb Combinazione oggetto della verifica Verif. Codice di verifica ok verifica positiva, NV verifica negativa, ND verifica non completata de Spostamento relativo tra le due facce (amplificato del 20% per Ordinanza 3274 e smi) combinato con la regola del 30% Ang fi Angolo utilizzato per il calcolo dell area ridotta Ar (per dispositivi circolari) V Azione verticale agente Ar Area ridotta efficace Dim A2 Dimensione utile per il calcolo della deformazione per rotazione Sig s Tensione nell inserto in acciaio Gam c(a,s,t) Deformazioni di taglio dell elestomero Vcr Carico critico per instabilità Affinché la verifica sia positiva deve essere: 1) V > 0 2) Sig s < fyk 3) Gam t < 5 4) Gam s < Gam * (caratteristica dell elastomero) 5) Gam s < 2 6) V < 0.5 Vcr Con riferimento al Documento di Affidabilità Test di validazione del software di calcolo PRO_SAP e dei moduli aggiuntivi PRO_SAP Modulo Geotecnico, PRO_CAD nodi acciaio e PRO_MST - versione Maggio 2011, disponibile per il download sul sito si segnalano i seguenti esempi applicativi: Test N Titolo 23 DM 2008: SPETTRO 29 SISMICA 1000/H, SOMMA V, EFFETTO P- 30 ANALISI DI UN EDIFICIO CON ISOLATORI SISMICI 70 MASSE SISMICHE 75 PROGETTO DI ISOLATORI ELASTOMERICI 76 VERIFICA DI ISOLATORI ELASTOMERICI 77 VERIFICA DI ISOLATORI FRICTION PENDULUM CDC Tipo Sigla Id 2 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=0.0 (ecc. +) Note categoria suolo: E fattore di sito S = ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: sec. fattore di struttura q: fattore per spost. mu d: 9.200

300 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 31 CDC Tipo Sigla Id Note classe di duttilità CD: B numero di modi considerati: 9 combinaz. modale: CQC Quota M Sismica x g Pos. GX Pos. GY E agg. X-X E agg. Y-Y Pos. KX Pos. KY rapp. r/ls rapp. ex/rx rapp. ey/ry cm dan cm cm cm cm cm cm Risulta Modo Frequenza Periodo Acc. M efficace X % M efficace Y % M efficace Z % Energia Energia x v Spettrale x g x g x g Hz sec g dan dan dan e e e e e Risulta In percentuale CDC Tipo Sigla Id 3 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=0.0 (ecc. -) Note categoria suolo: E fattore di sito S = ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: sec. fattore di struttura q: fattore per spost. mu d: classe di duttilità CD: B numero di modi considerati: 9 combinaz. modale: CQC Quota M Sismica x g Pos. GX Pos. GY E agg. X-X E agg. Y-Y Pos. KX Pos. KY rapp. r/ls rapp. ex/rx rapp. ey/ry cm dan cm cm cm cm cm cm Risulta Modo Frequenza Periodo Acc. M efficace X % M efficace Y % M efficace Z % Energia Energia x v Spettrale x g x g x g Hz sec g dan dan dan e e e e e Risulta In percentuale CDC Tipo Sigla Id 4 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=90.00 (ecc. +) Note categoria suolo: E fattore di sito S = ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: positiva

301 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 32 CDC Tipo Sigla Id Note periodo proprio T1: sec. fattore di struttura q: fattore per spost. mu d: classe di duttilità CD: B numero di modi considerati: 9 combinaz. modale: CQC Quota M Sismica x g Pos. GX Pos. GY E agg. X-X E agg. Y-Y Pos. KX Pos. KY rapp. r/ls rapp. ex/rx rapp. ey/ry cm dan cm cm cm cm cm cm Risulta Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale M efficace X % M efficace Y % M efficace Z % Energia Energia x v x g x g x g Hz sec g dan dan dan e Risulta In percentuale CDC Tipo Sigla Id 5 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=90.00 (ecc. -) Note categoria suolo: E fattore di sito S = ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: sec. fattore di struttura q: fattore per spost. mu d: classe di duttilità CD: B numero di modi considerati: 9 combinaz. modale: CQC Quota M Sismica x g Pos. GX Pos. GY E agg. X-X E agg. Y-Y Pos. KX Pos. KY rapp. r/ls rapp. ex/rx rapp. ey/ry cm dan cm cm cm cm cm cm Risulta Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale M efficace X % M efficace Y % M efficace Z % Energia Energia x v x g x g x g Hz sec g dan dan dan e Risulta In percentuale CDC Tipo Sigla Id 6 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=0.0 (ecc. +) Note categoria suolo: E fattore di sito S = ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: sec.

302 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 33 CDC Tipo Sigla Id Note numero di modi considerati: 9 combinaz. modale: CQC Quota M Sismica x g Pos. GX Pos. GY E agg. X-X E agg. Y-Y Pos. KX Pos. KY rapp. r/ls rapp. ex/rx rapp. ey/ry cm dan cm cm cm cm cm cm Risulta Modo Frequenza Periodo Acc. M efficace X % M efficace Y % M efficace Z % Energia Energia x v Spettrale x g x g x g Hz sec g dan dan dan e e e e e Risulta In percentuale CDC Tipo Sigla Id 7 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=0.0 (ecc. -) Note categoria suolo: E fattore di sito S = ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: sec. numero di modi considerati: 9 combinaz. modale: CQC Quota M Sismica x g Pos. GX Pos. GY E agg. X-X E agg. Y-Y Pos. KX Pos. KY rapp. r/ls rapp. ex/rx rapp. ey/ry cm dan cm cm cm cm cm cm Risulta Modo Frequenza Periodo Acc. M efficace X % M efficace Y % M efficace Z % Energia Energia x v Spettrale x g x g x g Hz sec g dan dan dan e e e e e Risulta In percentuale CDC Tipo Sigla Id 8 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=90.00 (ecc. +) Note categoria suolo: E fattore di sito S = ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: sec. numero di modi considerati: 9 combinaz. modale: CQC

303 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 34 Quota M Sismica x g Pos. GX Pos. GY E agg. X-X E agg. Y-Y Pos. KX Pos. KY rapp. r/ls rapp. ex/rx rapp. ey/ry cm dan cm cm cm cm cm cm Risulta Modo Frequenza Periodo Acc. SpettraleM efficace X % M efficace Y % M efficace Z % Energia Energia x v x g x g x g Hz sec g dan dan dan e Risulta In percentuale CDC Tipo Sigla Id 9 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=90.00 (ecc. -) Note categoria suolo: E fattore di sito S = ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: sec. numero di modi considerati: 9 combinaz. modale: CQC Quota M Sismica x g Pos. GX Pos. GY E agg. X-X E agg. Y-Y Pos. KX Pos. KY rapp. r/ls rapp. ex/rx rapp. ey/ry cm dan cm cm cm cm cm cm Risulta Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale M efficace X % M efficace Y % M efficace Z % Energia Energia x v x g x g x g Hz sec g dan dan dan e Risulta In percentuale

304 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A _RIS_MODOX_002_CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=0.0 (ecc. +) 31_RIS_MODOY_001_CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=90.00 (ecc. +)

305 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 36 RISULTATI NODALI LEGENDA RISULTATI NODALI 31_RIS_SPETTRI_PROGETTO_SLV_O Il controllo dei risultati delle analisi condotte, per quanto concerne i nodi strutturali, è possibile in relazione alle tabelle sottoriportate. Una prima tabella riporta infatti per ogni nodo e per ogni combinazione (o caso di carico) gli spostamenti nodali. Una seconda tabella riporta per ogni nodo a cui sia associato un vincolo rigido e/o elastico o una fondazione speciale e per ogni combinazione (o caso di carico) i valori delle azioni esercitate dalla struttura sui vincoli (reazioni vincolari cambiate di segno). Una terza tabella, infine riassume per ogni nodo le sei combinazioni in cui si attingono i valori minimi e massimi della reazione Fz, della reazione Mx e della reazione My. Nodo Cmb Traslazione X Traslazione Y Traslazione Z Rotazione X Rotazione Y Rotazione Z cm cm cm e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e-06

306 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e

307 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e-06

308 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e-06

309 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e-06

310 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e Nodo Traslazione X Traslazione Y Traslazione Z Rotazione X Rotazione Y Rotazione Z e e e e e e-04 41_RIS_SPOSTAMENTI_001_Comb. SLU A1 1

311 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A _RIS_SPOSTAMENTI_003_Comb. SLU A2 3 RISULTATI OPERE DI FONDAZIONE LEGENDA RISULTATI OPERE DI FONDAZIONE Il controllo dei risultati delle analisi condotte, per quanto concerne le opere di fondazione, è possibile in relazione alle tabelle sotto riportate. La prima tabella è riferita alle fondazioni tipo palo e plinto su pali. Per questo tipo di fondazione vengono riportate le sei componenti di sollecitazione (espresse nel riferimento globale della struttura) per ogni palo componente l opera. In particolare viene riportato: Nodo numero del nodo a cui è applicato il plinto Tipo codice corrispondente al nome assegnato al tipo di plinto di fondazione: 3) palo singolo (PALO) 4) plinto su palo 5) plinto su due pali (PL.2P) 6) plinto su tre pali (PL.3P) 7) plinto su quattro pali (PL.4P) 8) plinto rettangolare su cinque pali (PL.5P.R) 9) plinto pentagonale su cinque pali (PL.5P) 10) plinto su sei pali (PL.6P) Palo numero del palo Comb. combinazione di carico in cui si verificano le sei componenti di sollecitazione. Quota quota assoluta della sezione del palo per cui si riportano le sei componenti di sollecitazione. L azione Fz ( corrispondente allo sforzo normale nel palo) è costante poiché il peso del palo stesso non è considerato nella modellazione. La seconda tabella è riferita alle fondazioni tipo plinto su suolo elastico. Per questo tipo di fondazione vengono riportate le pressioni nei quattro vertici dell impronta sul terreno. In particolare viene riportato: Nodo numero del nodo a cui è applicato il plinto Tipo Codice identificativo del nome assegnato al plinto area area dell impronta del plinto Wink O Wink V coefficienti di Winkler (orizzontale e verticale) adottati Comb Combinazione di carico in cui si verificano i valori riportati Pt (P1 P2 P3 P4) valori di pressione nei vertici La terza tabella è riferita alle fondazioni tipo platea su suolo elastico. Per questo tipo di fondazione vengono riportate le pressioni in ogni vertice (nodo) degli elementi costituenti la platea. La quarta tabella è riferita alle fondazioni tipo trave su suolo elastico. Per questo tipo di fondazione vengono riportate le pressioni alle estremità dell elemento e la massima (in valore assoluto) pressione lungo lo sviluppo dell elemento. Vengono inoltre riportati, con funzione statistica, i valori massimo e minimo delle pressioni che compaiono nella tabella.

312 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 43 Con riferimento al Documento di Affidabilità Test di validazione del software di calcolo PRO_SAP e dei moduli aggiuntivi PRO_SAP Modulo Geotecnico, PRO_CAD nodi acciaio e PRO_MST - versione Settembre 2014, disponibile per il download sul sito si segnalano i seguenti esempi applicativi: Test N 105 PLINTO SUPERFICIALE 106 PLINTO SUPERFICIALE 107 PLINTO SUPERFICIALE 108 PLINTO SUPERFICIALE 109 PLINTO SUPERFICIALE 110 PLINTO SUPERFICIALE 111 PLINTO SUPERFICIALE 112 PLINTO SUPERFICIALE 113 PLINTO SUPERFICIALE 114 PLINTO SUPERFICIALE 115 PLINTO SUPERFICIALE 116 PLINTO SUPERFICIALE 117 PLINTO SUPERFICIALE 118 PLINTO SUPERFICIALE 119 PLINTO SUPERFICIALE 120 PLINTO SUPERFICIALE 121 PLINTO SUPERFICIALE 122 PLINTO SUPERFICIALE 123 PLINTO SUPERFICIALE 124 FONDAZIONE NASTRIFORME 125 CALCOLO DEI K DI WINKLER Titolo Nodo (G) Pt 1/12 Pt 2/13 Pt 3... Pt 4... dan/cm2 dan/cm2 dan/cm2 dan/cm2 dan/cm2 dan/cm2 dan/cm2 dan/cm2 dan/cm2 dan/cm2 dan/cm Nodo (G) Pt 1/12 Pt 2/13 Pt 3... Pt

313 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A _RIS_PRESSIONI_001_Comb. SLU A1 1 46_RIS_PRESSIONI_002_Comb. SLU A1 2

314 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A _RIS_PRESSIONI_003_Comb. SLU A2 3

315 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 46 RISULTATI ELEMENTI TIPO SHELL LEGENDA RISULTATI ELEMENTI TIPO SHELL Il controllo dei risultati delle analisi condotte, per quanto concerne gli elementi tipo shell, è possibile in relazione alle tabelle sottoriportate. Per ogni elemento, e per ogni combinazione(o caso di carico) vengono riportati i risultati più significativi N2 Azione N Azione N N M2 2 Azione M Azione M M1 1 orientamento per stampa setti orientamento per stampa gusci O O V n n V n V O In particolare vengono riportati in ogni nodo di un elemento per ogni combinazione: tensione di Von Mises (valore riassuntivo del complessivo stato di sollecitazione) N max sforzo membranale principale massimo N min sforzo membranale principale minimo M max sforzo flessionale principale massimo M min sforzo flessionale principale minimo N1 N2 sforzi membranali e flessionali in direzione locale 1 e 2 dell elemento (lo sforzo 2-1 è N1-2 M1 uguale allo sforzo 1-2 per la reciprocità delle tensioni tangenziali) M2 M1-2 I suddetti risultati possono a scelta del progettista essere preceduti o sostituiti da valori di sollecitazione non più riferiti al sistema locale dell elemento ma al sistema globale. In questo caso gli elementi vengono raggruppati in gruppi (M_S: macro gusci o macro setti, raggruppati per materiale, spessore, e posizione fisica) per la valutazione dei valori mediati ai nodi appartenenti agli elementi dei gruppi stessi. I valori di sollecitazione sono, in questo caso, riferiti ad una terna specifica del gruppo ruotata di O attorno all asse Z per i gusci e ruotata di V attorno alla normale (che per definizione è orizzontale) al piano del setto. Per i setti, in particolare, se V è zero, l asse '1-1 rappresenta la verticale e l'asse '2-2 l'orizzontale contenuta nel setto. Le azioni sui setti possono essere espresse anche con formato macro, cioè riferite all intero macroelemento. In particolare vengono riportati per ogni quota Z dei nodi e per ogni combinazione i seguenti valori: N memb. Azione membranale complessiva agente sulla parete in direzione Z V memb. Azione complessiva di taglio agente nel piano del macroelemento V orto Azione complessiva di taglio agente in direzione perpendicolare al macroelemento M memb. Azione flessionale complessiva agente nel piano del macroelemento M orto Azione flessionale complessiva agente in direzione perpendicolare al macroelemento T Azione torsionale complessiva agente nel piano orizzontale Macro Tipo Angolo 1-Z (gradi) 2 Setto 0.0 M_S Cmb Z N memb. V memb. V orto M memb. M orto T cm dan dan dan dan cm dan cm dan cm e e e e e e e e e e e e

316 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e M_S N memb. V memb. V orto M memb. M orto T e e e e e e e e+04 Macro Tipo Angolo 1-Z (gradi) 4 Setto 0.0 M_S Cmb Z N memb. V memb. V orto M memb. M orto T cm dan dan dan dan cm dan cm dan cm e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e M_S N memb. V memb. V orto M memb. M orto T e e e e e e e e+04

317 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A _RIS_M_001_Comb. SLU A1 1 47_RIS_M_002_Comb. SLU A1 2

318 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A _RIS_V_001_Comb. SLU A1 1 47_RIS_N_001_Comb. SLU A1 1

319 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A _RIS_N_002_Comb. SLU A1 2 47_RIS_M_003_Comb. SLU A2 3

320 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A _RIS_V_003_Comb. SLU A2 3 47_RIS_N_003_Comb. SLU A2 3 Macro Tipo Angolo 1-X (gradi) 1 Guscio 0.0

321 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 52 M_G Cmb Nodo N max N min N 1 N 2 N 1-2 M max M min M 1 M 2 M 1-2 dan/cm dan/cm dan/cm dan/cm dan/cm dan dan dan dan dan e e e e e

322 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A e e e e e e e e

323 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A e M_G N max N min N 1 N 2 N 1-2 M max M min M 1 M 2 M Macro Tipo Angolo 1-X (gradi) 3 Guscio 0.0 M_G Cmb Nodo N max N min N 1 N 2 N 1-2 M max M min M 1 M 2 M 1-2 dan/cm dan/cm dan/cm dan/cm dan/cm dan dan dan dan dan e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e

324 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e

325 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A e e e e e e e e e e e e e e e e e e M_G N max N min N 1 N 2 N 1-2 M max M min M 1 M 2 M e e Elem. Cmb Nodo Von Mises N max N min N 1 N 2 N 1-2 M max M min M 1 M 2 M 1-2 dan/cm2 dan/cm dan/cm dan/cm dan/cm dan/cm dan dan dan dan dan

326 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A

327 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A e e e e

328 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A

329 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e

330 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A

331 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e

332 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e

333 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e Elem. Von Mises N max N min N 1 N 2 N 1-2 M max M min M 1 M 2 M e e

334 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A _RIS_VONMISES_001_Comb. SLU A1 1 44_RIS_VONMISES_003_Comb. SLU A2 3

335 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 66 VERIFICHE ELEMENTI PARETE E GUSCIO IN C.A. LEGENDA TABELLA VERIFICHE ELEMENTI PARETE E GUSCIO IN C.A. Per le pareti in c.a. progettate in ottemperanza al cap. 7 del DM vengono riportate 4 tabelle. In particolare per ogni parete si riportano: una tabella riassuntiva della geometria e dello stato di verifica per compressione assiale, pressoflessione e taglio; per le estese debolmente armate anche lo stato di verifica relativo alla snellezza. una tabella nella quale, per ogni quota significativa, si riporta l armatura verticale di base e della zona confinata, eventuale armatura concentrata all estremita per le estese debolmente armate, l armatura orizzontale, l esito delle 5 verifiche condotte, lo sforzo assiale aggiuntivo per q superiore a 2 e i valori di inviluppo di taglio e momento una tabella nella quale, per ogni quota significativa, si riportano le azioni che hanno reso massimo il valore delle 5 verifiche condotte (in particolare le verifiche a taglio sono influenzate dal valore dello sforzo assiale e del momento). Le azioni derivate dall analisi, in ogni combinazione di calcolo, sono elaborate come previsto al punto : traslazione del momento, incremento e variazione diagramma taglio, incremento e decremento sforzo assiale una tabella riassuntiva dei parametri utilizzati per le verifiche a taglio per ogni quota significativa. Tabella 1 H totale Altezza complessiva della parete Spessore Spessore della parete H critica Altezza come da punto per traslazione momento H critica V Altezza come da punto per la definizione della zona critica e zona confinata L totale Larghezza di base della parete L confinata Larghezza della zona confinata Verif. N Verifica di cui al punto compressione semplice Verif. N-M Verifica di cui al punto pressoflessione Verif. Snellezza Verifica di cui al punto limitazione compressione per prevenire l instabilità Fattore V Fattore di amplificazione del taglio di cui al punto Diagramma V Diagramma elaborato per effetto modi superiori come da fig Verif. V Verifica di cui al punto taglio (compressione cls, trazione acciaio, scorrimento in zona critica) Tabella 2 Af conf. Numero e diametro armatura presente in una zona confinata Af std Diametro e passo armatura in zona non confinata (doppia maglia) Af estremi Diametro dei ferri di estremità del pannello; se posto uguale 0, viene utilizzato il diametro standard Af V (ori) Diametro e passo armatura orizzontale (doppia maglia) Ver. N Rapporto tra azione di calcolo e resistenza a compressione (normalizzato a 1 in quanto da confrontare con 40% in CDB e 35 % in CDA) Ver. N/M Rapporto tra azione di calcolo e resistenza a pressoflessione Ver. Snell. Rapporto tra la snellezza dell elemento e la snellezza lim. come da formula Ver. V cls Rapporto tra azione di calcolo e resistenza a taglio-compressione Ver. V acc Rapporto tra azione di calcolo e resistenza a taglio-trazione Ver. V scorr. Rapporto tra azione di calcolo e resistenza a taglio scorrimento N add Sforzo assiale di cui al punto da sommare e sottrarre nelle verifiche quando q supera 2 M invil Inviluppo del momento come al punto (informativo) V invil Inviluppo del taglio come al punto (informativo) Tabella 3 N v.n Valore dello sforzo assiale per cui Ver. N attinge il massimo valore N v.m/n, M v.m/n Valore dello sforzo assiale e momento per cui Ver. N/M attinge il massimo valore N v.m/n, M v.m/n Mo v.m/n Valore dello sforzo assiale e dei momenti per cui Ver. N/M attinge il massimo valore (per le pareti estese debolmente armate) N v.vcls, V v.vcls, Valore dello sforzo assiale e taglio per cui Ver. V. cls attinge il massimo valore N v.vacc, M v.vacc, V v.vacc, Valore dello sforzo assiale, momento e taglio per cui Ver. V. acc attinge il massimo valore N v.vscorr, M v.vscorr, V v.vscorr, Valore dello sforzo assiale, momento e taglio per cui Ver. V. scorr.e Tabella 4 CtgT Vcls Valore di ctg(teta) adottato nella verifica V compressione cls Vrsd Vcls Valore della resistenza a taglio trazione (armatura di calcolo) Vrcd Vcls Valore della resistenza a taglio compressione CtgT Vacc Valore di ctg(teta) adottato nella verifica V trazione armatura Vrsd Vacc Valore della resistenza a taglio trazione (armatura presente) Vrcd Vacc Valore della resistenza a taglio compressione Vdd Valore del contributo alla resistenza allo scorrimento come da [7.4.19] Vid Valore del contributo alla resistenza allo scorrimento come da [7.4.20] Vfd Valore del contributo alla resistenza allo scorrimento come da [7.4.21] Nel caso dei gusci e nel caso in cui la progettazione della parete sia integrata o effettuata del tutto con progettazione locale si produce una tabella nella quale vengono riportati per ogni macroelemento il numero dello stesso ed il codice di verifica. Per la progettazione con il metodo degli stati limite vengono riportati il rapporto x/d, la verifica per sollecitazioni ultime e la verifica per compressione media con l indicazione delle due combinazioni in cui si sono attinti i rispettivi valori. Nel caso in cui si sia proceduto alla progettazione con le tensioni ammissibili vengono riportate le massime tensioni nell elemento (massima compressione nel calcestruzzo, massima compressione media nel calcestruzzo, massima tensione nell acciaio) con l indicazione delle combinazioni in cui si sono attinti i rispettivi valori. Per ogni elemento viene riportata inoltre la maglia di armatura necessaria in relazione alle risultanze della progettazione dei nodi dell elemento stesso (diametri in mm, passi in cm). Le quantità di armature necessarie sono armature (disposte rispettivamente in direzione principale e secondaria, inferiore e superiore) distribuite nell elemento ed espresse in centimetri quadri per sviluppo lineare pari ad un metro.

336 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A. 67 In particolare i simboli utilizzati assumono il seguente significato: M_S macroelemento di tipo setto (elementi verticali contigui ed analoghi per proprietà) M_G macroelemento di tipo guscio (elementi non verticali contigui ed analoghi per proprietà) Stato codice di verifica dell elemento Nodo numero del nodo x/d rapporto tra posizione dell asse neutro e altezza utile alla rottura della sezione (per sola flessione) verif. rapporto Sd/Su con sollecitazioni ultime: valore minore o uguale a 1 per verifica positiva Ver.rd rapporto Nd/Nu (Nu ottenuto con riduzione del 25% di fcd): valore minore o uguale a 1 per verifica positiva Rete pr maglia di armatura (diametro/passo) in direzione principale inferiore e superiore Rete sec maglia di armatura (diametro/passo) in direzione secondaria inferiore e superiore Aggiuntivi relativa armatura aggiuntiva (diametro/passo) inferiore (i) e superiore (s) eventualmente differenziate sc max massima tensione di compressione del calcestruzzo sc med massima tensione media di compressione del calcestruzzo sf max massima tensione dell acciaio Rif. cmb combinazioni di carico in cui si verificano i valori riportati Af pr- quantità di armatura richiesta in direzione principale relativa alla faccia negativa (intradosso piastre) (valore derivante da calcolo o minimo normativo) Af pr+ quantità di armatura richiesta in direzione principale relativa alla faccia positiva (estradosso piastre) (valore derivante da calcolo o minimo normativo) Af sec- Af sec+ valori analoghi a quelli soprariportati ma relativi alla armatura secondaria N M azioni membranali e flessionali (in direzione dell armatura principale e secondaria) estratte, poiché rappresentative, tra quelle utilizzate per il progetto e la verifica Progettazione delle fondazioni Il D.M.14/02/ par: prevede: Per le strutture progettate sia per CD A sia per CD B il dimensionamento delle strutture di fondazione e la verifica di sicurezza del complesso fondazione-terreno devono essere eseguiti assumendo come azioni in fondazione le resistenze degli elementi strutturali soprastanti [...] si richiede tuttavia che tali azioni risultino non maggiori di quelle trasferite dagli elementi soprastanti, amplificate con un γrd pari a 1,1 in CD B e 1,3 in CD A e comunque non maggiori di quelle derivanti da una analisi elastica della struttura in elevazione eseguita con un fattore di struttura q pari a 1... Nel contesto visualizzazione risultati e nella stampa della relazione sulle fondazioni PRO_SAP mostra le sollecitazioni che derivano dall analisi non incrementate sia in termini di pressioni sul terreno che in termini di sollecitazioni. La progettazione degli elementi strutturali con proprietà fondazione è effettuata da PRO_SAP (per travi e platee) o da PRO_CAD Plinti (per plinti e pali di fondazione) incrementando le sollecitazioni delle combinazioni con sisma del fattore: γrd= 1.1 in CDB γrd=1.3 in CDA per pali, plinti, travi e platee. Per i bicchieri dei plinti di fondazione prefabbricati l incremento delle sollecitazioni ha un fattore: γrd= 1.2 in CDB γrd=1.35 in CDA. N.B.: se il fattore di struttura q è =1 la progettazione viene effettuata senza nessun incremento. Le verifiche geotecniche vengono effettuate dal modulo geotecnico incrementando automaticamente le sollecitazioni del fattore: γrd= 1.1 in CDB γrd=1.3 in CDA per pali, plinti, travi e platee. N.B.: se il fattore di struttura q è =1 le verifiche geotecniche vengono effettuate senza nessun incremento. Macro Guscio Spessore Id Materiale Id Criterio Progettazione cm Singolo elemento Nodo Stato x/d V N/M ver. rid Af pr- Af pr+af sec-af sec+ N x N y N xy M x M y M xy dan/cm dan/cm dan/cm dan dan dan 5 ok e e ok e e ok e ok e ok e ok e ok e e ok e e

337 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A ok e ok e e ok e ok e e ok e ok e ok e e ok e e Nodo x/d V N/M ver. rid Af pr- Af pr+af sec-af sec+ N x N y N xy M x M y M xy e Nodo Stato Max tau Ver V pr Ver V sec Af V pr Af V sec V pr V sec Ver pnz N pnz dan/cm2 dan/cm dan/cm dan 5 ok Av ok Av e e+50 7 ok Av e e ok Av e e e+31 9 ok Av e ok Av e ok Av ok Av ok Av ok Av ok Av ok Av ok Av ok Av ok Av ok Av Nodo Max tau Ver V pr Ver V sec Af V pr Af V sec V pr V sec Ver pnz N pnz e e+50 72_PRO_CA_D3_VER_NM

338 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A _PRO_CA_D3_VER_VI 72_PRO_CA_D3_VER_VII

339 ALLEGATO 2 - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA SCATOLARE IN C.A _PRO_CA_PAR_VER_NM 72_PRO_CA_PAR_VER_NSIS

DESCRIZIONE DELLE OPERE A PROGETTO

DESCRIZIONE DELLE OPERE A PROGETTO pag. 2 di 10 PREMESSA Il presente piano di uso e manutenzione, redatto ai sensi dell art 38 del D.P.R. 207/2010, ha lo scopo sia di dare indicazione sul corretto utilizzo delle opere da realizzarsi, che

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