COSA SONO LE NORME GIURIDICHE E LE CARATTERISTICHE

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1 COSA SONO LE NORME GIURIDICHE E LE CARATTERISTICHE Le norme giuridiche stanno all'interno delle norme sociali. Queste ultime regolano il funzionamento della società, mentre quelle giuridiche hanno una particolare caratteristica cioè sono coattive o coercibili cioè possono essere applicate anche contro la volontà dell'interessato. (es se parcheggi in divieto di sosta e non si vuole pagare la multa la si deve pagare lo stesso). Le caratteristiche: coattive o coercibili: in quanto obbligatorie ed applicabili con la forza. l'astrattezza: riferirsi a tutti i possibili casi, non entra nel dettaglio ma può essere applicata per tutti i casi. Si riferisce cioè ad una serie ipotetica di casi e situazioni, prendendo in considerazione dei casi astratti a cui dovranno ricondursi tutti gli altri casi che presentino gli stessi caratteri previsti in quelli astratti. La caratteristica dell'astrattezza riguarda quindi, non un solo fatto ma un ipotetico numero di fatti, indeterminati ad esempio l'omicidio è punito nella forma: chiunque cagiona la morte di un uomo, riferibile ad una pluralità indeterminata di ipotesi con cui si può uccidere un uomo. la generalità: valgono per tutti; sono destinate a tutti i consociati, alla generalità degli individui e non ai casi specifici. Le leggi, (norme), riguardano quindi la popolazione generale e non la persona specifica. la positività: le norme giuridiche, per operare, cioè essere valide, devono essere state poste in essere, cioè fatte, dal legislatore e poi pubblicate. Esse quindi, sono in vigore in un dato momento e l'insieme di queste norme si chiama ordinamento giuridico. Quindi le norme giuridiche sono positive in quanto sono applicabili solo quelle in vigore in un dato momento. la novità: ogni norma regola una situazione o comportamento non disciplinati precedentemente o disciplinati in modo diverso. la esteriorità: colpire soltanto i comportamenti che si vedono dall esterno. Oggetto della disciplina normativa è l azione, che il soggetto manifesta all esterno. 1

2 IL MODELLO TIPICO DELLA NORMA GIURIDICA Le norme giuridiche sono costruite sul modello tipico: precetto/sanzione (la sanzione è la conseguenza per non aver rispettato il precetto, cioè la regola). La sanzione può essere, un richiamo, un ammenda, oppure può essere semplicemente risistemare le cose come stavano prima (restituzione in pristino). Ci sono delle norme che hanno precetto e sanzione insieme e si chiamano norme giuridiche perfette: cioè esempio nell'articolo che punisce l'omicidio vi sono sia il precetto, cioè la regola, e sia la sanzione cioè la conseguenza del non rispetto della regola stessa. Le norme che stabiliscono la regola si chiamano precettive e quelle che stabiliscono la sanzione si chiamano sanzionatorie. Esempi: Norma precettiva: non bisogna guidare in stato di ebrezza; Norma sanzionatoria e precettiva: non bisogna guidare in stato di ebrezza perché si riceve un ammenda. In base alla sanzione, le norme giuridiche si distinguono in: perfette: se munite di sanzione; imperfette: se prive di sanzione. GERARCHIA DELLE FONTI Le fonti sono organizzate in modo gerarchico su tre livelli: - super-primarie; - primarie ; - secondarie. Il livello superiore può modificare e prevale su tutti quelli inferiori mentre il livello inferiore che non rispetta quelli superiori deve essere annullato/eliminato. -tra le norme dello stesso livello si applica il principio di abrogazione cioè prevale sempre quella più recente,se sono rispettati i criteri di competenza e gerarchia. 2

3 LA GERARCHIA DELLE FONTI *regioni a statuto speciale(friuli, Valle d'aosta, Trentino, Sicilia, Sardegna) **regioni a statuto ordinario Il primo principio da applicare è quello di gerarchia (prevale sempre la fonte superiore). Tra Super Primarie e Primarie si parla di questione di costituzionalità, tra Primarie e Secondarie si parla di questione di legittimità. Se un regolamento va contro la legge sarà un regolamento illegittimo. Se invece una legge va contro la costituzione si tratterà di incostituzionalità. Tra fonti dello stesso livello si parla di principio di competenza (Ad esempio tra leggi statali e leggi regionali: si guarda se la competenza è della legge statale o regionale). Se il livello è lo stesso e non c'è una questione di competenza si usa il criterio di abrogazione, ossia la legge più recente. FONTI DI PRODUZIONE E FONTI DI COGNIZIONE. Le fonti di produzione sono come si fanno le leggi mentre quelle di cognizione è come si conoscono, (come possiamo trovare le leggi). La fonte di cognizione base è la Gazzetta Ufficiale. Un altro strumento delle fonti di cognizione è il codice civile. Inoltre distinguiamo: - le fonti scritte: la Costituzione, le leggi, i regolamenti, i contratti ecc. - le fonti non scritte: rappresentate dalle consuetudini, che consistono in un comportamento idoneo a produrre conseguenze giuridiche. 3

4 L'EFFICACIA DELLE NORME GIURIDICHE. Il punto di partenza è la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, poi dopo i 15 giorni di vacatio legis, c'è l entrata in vigore. Le possibilità per eliminare una legge sono l'abrogazione, l'annullamento o eliminate con un referendum. Se una legge è retroattiva vale per il passato, se invece è irretroattiva non vale per il passato. SOGGETTI DEL DIRITTO Le norme giuridiche attribuiscono DIRITTI ED OBBLIGHI a determinati soggetti, che si definiscono «soggetti di diritto» o «soggetti giuridici» e che sono «titolari» di particolari DIRITTI O DOVERI. «Soggetti di diritto» si diventa solo se, e quando, l'ordinamento attribuisce la PERSONALITÀ GIURIDICA. Nell'ordinamento italiano attuale, per espressa disposizione della Costituzione (art. 22), e in base alla disciplina del codice civile (art 1: la capacità giuridica si acquista al momento della nascita), tutti gli individui hanno la personalità giuridica, senza alcuna distinzione. I soggetti del diritto, detti anche persone (in senso ampio), si distinguono in due grandi categorie: le persone fisiche e le persone giuridiche. LE PERSONE FISICHE sono gli esseri umani, i singoli uomini e donne, considerati nella loro individualità, (ovvero quelli nati vivi, anche per poco.. con il primo atto respiratorio) che automaticamente diventano soggetti del diritto. LE PERSONE GIURIDICHE sono create dal diritto per permettere a gruppi di persone di agire; sono delle entità astratte (c.d. enti), a cui l'ordinamento giuridico attribuisce la personalità giuridica, di solito, dopo aver verificato l'esistenza di determinati requisiti. Sono, ad esempio, persone giuridiche, le società commerciali (società per azioni, in accomandita, etc.), gli enti pubblici( es. INPS, etc.). Le persone giuridiche si possono classificare in persone: PUBBLICHE: sono, stato-regioni-città-province-comuni. PRIVATE: sono di 2 Tipi: 1) senza scopo di lucro (guadagno): associazioni (persone che si mettono insieme senza guadagno) fondazioni (soldi per fondi benefici) comitati (gruppi di persone per raccogliere soldi); 2) con scopo di lucro società che si riuniscono per avere scopo di guadagno. 4

5 LA CAPACITA GIURIDICA Capacità giuridica Noi diventiamo soggetti del Diritto, al momento della nascita ed acquistiamo anche la capacità giuridica dalla nascita alla morte. La capacità giuridica (nasce e muore insieme a noi), è espressione usata per tutte le persone fisiche: essa indica la idoneità ad essere soggetti di diritti ed obblighi, quindi essere TITOLARI dei DIRITTI. Essa si acquista, automaticamente, con la nascita (art. 1 c.c.). ed è la capacità di poter avere dei diritti. LA CAPACITA DI AGIRE 18anni Capacità d agire La capacità d'agire consiste nella idoneità del soggetto ad acquistare ed esercitare da solo, con il proprio volere, i diritti soggettivi e ad assumere obblighi. La capacità d'agire è riconosciuta alle persone fisiche solo allorché hanno raggiunto la maggiore età (oggi 18 anni). Essa può subire però delle LIMITAZIONI: l Interdizione Giudiziale: quando il soggetto è stabilmente Incapace di Intendere e di Volere; l Interdizione Legale: quando il soggetto ha l interdizione sulla base di una condanna; LA CAPACITA DI INTENDERE E DI VOLERE 14 anni _18anni Capacità di Intendere e di Volere E la capacità di rendersi conto delle situazioni (saperle valutare) e decidere consapevolmente con il proprio volere. (cosa voler fare) La capacità di Intendere e di Volere, può essere persa momentaneamente, per esempio per svenimenti, shock, durante anestesia, grave alterazione mentale per droga o alcool. La capacità di Intendere e di Volere, si sviluppa progressivamente nel corso della vita, ma già a 14 anni la presenza o assenza della capacità possono avere conseguenze penali. Esempi: 5

6 In linea di massima la differenza è questa: Prima dei 18 anni la capacità deve essere dimostrata. 1. Prima dei 14 anni NON SI E IMPUTABILE, cioè non si può essere puniti per un eventuale reato. Esempio, un ragazzino di 12 anni ha commesso un reato: il Pubblico Ministero cosa fa? Archivia e chiede l'intervento dei servizi sociali o valuta eventuali misure 2. Dopo i 14 anni è possibile essere penalmente condannati, se si dimostra che vi era già la capacità di Intendere e di Volere. Esempio: in questo caso, il Pubblico Ministero VALUTA se il quindicenne era in grado di INTENDERE E DI VOLERE, anche attraverso il parre di uno PSICOLOGO 3. Dopo i 18 anni la capacità di Intendere e di Volere si presume, quindi si ritiene il soggetto RESPONSABILE a meno che il colpevole non dimostri esso stesso, il contrario, cioè che sia INCAPACE di INTENDERE e di VOLERE. Esempio: in questo caso il Pubblico Ministero se ritiene che l adulto sia colpevole, manda a processo. Dovrà l'imputato stesso difendersi ed eventualmente dimostrare che non era Capace di Intendere e di Volere al momento in cui ha commesso in fatto. Quindi cosa può succedere dopo i 18 anni? Anche dopo i 18 anni ci possono essere delle situazioni di incapacità, sono: 1. l'interdizione; 2. l'inabilitazione; 3. l'amministrazione di sostegno (che non è una vera e propria incapacità); Fino al 2004 c'erano solo due meccanismi: l'interdizione e l'inabilitazione, e avevano come scopo principale, quello di tutelare l'incapace, ma sopratutto il patrimonio dell'incapace, impedendogli di fare atti pregiudizievoli di natura patrimoniale e non, e anche nell'interesse dei famigliari (aspiranti eredi). L'INTERDETTO: completamente privo della capacità di agire a causa di uno stato permanente, esempio infermità mentale, che lo rende incapace di provvedere ai propri interessi. L'interdetto è sostituito da un tutore; L'INABILITATO: è in una condizione meno grave dell' interdetto, ovvero può essere considerato autonomo per gli affari ordinari. Per ordinaria amministrazione si intendono tutti quegli atti che non vanno a toccare il patrimonio, ma si riferiscono alla gestione ordinaria e alla conservazione dei beni.l'inabilitato è assistito da un curatore per gli atti di straordinaria amministrazione; 6

7 Su ambedue vigila il giudice tutelare, che controlla e autorizza, le operazioni più consistenti e riceve periodiche relazioni. (Giuridicamente il minore è nella condizione di interdetto e i suoi tutori automatici sono i suoi genitori ( infatti anche i genitori devono farsi autorizzare per vendere e disporre dei beni del minore). I genitori hanno però l'usufrutto legale cioè possono dare in affitto e percepirne gli affitti). L AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO: dal 2004 c è l'amministrazione di sostegno cioè un istituto che permette la nomina di un soggetto, a sostegno di un altro, senza privare il primo della capacità di agire, ma solo della capacità di compiere alcuni atti. La richiesta di amministrazione di sostegno può essere chiesta dal soggetto stesso e gli atti che richiedono l'intervento dell' amministratore di sostegno sono quelli specificamente indicati dal giudice. LA MORTE (GIURIDICA O) PRESUNTA. La morte effettiva di regola è riferita alla morte cerebrale: Cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo. Abbiamo però anche una specie di morte giuridica, presunta dal diritto. Ci sono 3 situazioni che portano alla di MORTE GIURIDICA, cioè quando una persona viene dichiarata: 1. SCOMPARSA; (0 anni) Quando una persona non si vede più e scompare dal luogo abituale, si può chiedere al Curatore che venga sostituita temporaneamente, può essere nominato un curatore o qualcuno che si occupa dei suoi beni. 2. ASSENTE; (2anni) Quando una persona dopo 2 anni continua a non vedersi, si può richiedere provvedimento dichiarativo dell'assenza. In questo caso gli eredi vengono ad entrare solo in possesso dei beni ed utilizzarli, ma non possono ad esempio venderli. 3. MORTE PRESUNTA; (10anni) Quando una persona è scomparsa per più di 10 anni, dal punto di vista del diritto è dichiarata morte presunta. Gli eredi, diventano tali, a tutti gli effetti, cioè proprietari dei beni. Nel caso del ritorno del presunto morto, avrà diritto a riprendersi l eredità nello stato in cui si trova RESIDENZA/DOMICILIO/DIMORA La Dimora luogo dove si vive. (es. vacanza) La Residenza luogo dove si vive abitualmente, stabilmente. La residenza deve essere comunicata presso il Comune che può effettuare i controlli. Il Domicilio, riguarda la vita professionale cioè il centro degli affari della persona. Si può eleggere domicilio anche solo per specifici affari. 7