Det n /2016 Class. 275 COMUNE DI CESENA. DETERMINAZIONE n. 1525/2016 SETTORE SCUOLA, SPORT E PARTECIPAZIONE

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1 COMUNE DI CESENA DETERMINAZIONE n. 1525/2016 SETTORE SCUOLA, SPORT E PARTECIPAZIONE UFFICIO AMMINISTRATIVO ED ORGANIZZATIVO PUBBLICA ISTRUZIONE Proponente: LODOVICI MASSIMO OGGETTO: ASSEGNAZIONE CONTRIBUTI REGIONALI PER L ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA ANNUALE 2016 PER IL CONSOLIDAMENTO E LA QUALIFICAZIONE DEL SISTEMA DEI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA (0-3 ANNI).

2 Il titolare di Posizione Organizzativa Richiamato l atto del dirigente del Settore Scuola, Sport e Partecipazione PGN /12 del 29/5/2015 con cui viene attribuito l incarico di titolare di Posizione Organizzativa relativa a gestione, coordinamento amministrativo in ambito del diritto allo studio, educativo, sportivo al dott. Massimo Lodovici con decorrenza dal 1/6/2015 al 31/5/2017; Vista la Legge Regionale 25 novembre 2016, n. 19, Servizi educativi per la prima infanzia. Abrogazione della L.R. n. 1 del 10 gennaio 2000 e, in particolare, l art. 11 (Funzioni dei comuni): I Comuni, anche in raccordo fra loro, promuovono la programmazione della rete dei servizi territoriali, coinvolgendo i soggetti del sistema integrato, ed esercitano le seguenti funzioni: a) concedono l autorizzazione al funzionamento ed esercitano la vigilanza e il controllo sui servizi educativi per la prima infanzia e sulle loro strutture nonché sui servizi ricreativi di cui all'articolo 9; b) concedono l accreditamento; c) gestiscono i servizi educativi per la prima infanzia comunali; d) assegnano, sulla base degli indirizzi di cui all articolo 10, comma 1, le risorse regionali di spesa corrente ai soggetti gestori di cui all articolo 5, comma 1, lettere a), b), c) e d); e) formulano, anche in collaborazione con altri soggetti, le proposte d intervento per lo sviluppo e la qualificazione dei servizi del proprio territorio; f) attuano, con il coinvolgimento dei coordinatori pedagogici, interventi di formazione del personale e di qualificazione dei servizi educativi per l'infanzia, anche in collaborazione con altri soggetti, valorizzandone la presenza e l'esperienza; g) possono prevedere, nell'ambito della gestione dei servizi educativi per la prima infanzia, la presenza di soggetti appartenenti al terzo settore; h) promuovono la conoscenza e l informazione sulle proposte educative relative alla fascia da zero a tre anni presenti nel territorio e sulle loro caratteristiche, anche avvalendosi della collaborazione dei soggetti che operano in questo ambito. A tale fine possono avvalersi di strumenti telematici per rendere disponibile la mappa aggiornata dell offerta dei servizi presenti sul territorio, con la descrizione delle loro caratteristiche e ogni altra informazione utile a orientare la scelta educativa delle famiglie»; Richiamato il Documento Unico di Programmazione per gli anni , approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 130 del 22/12/2015, che al punto 4.1 («Scuola, tra educazione e istruzione»), specifica: «La rete dei servizi scolastici rivolti all'infanzia - asili nido e scuole materne - rappresenta una sicurezza sociale per le famiglie cesenati che va assolutamente preservata attraverso una gestione continuativa, professionale e di grande qualità. Va ribadita, a questo proposito, l'importanza e la priorità della gestione pubblica della scuola dell'infanzia e degli asili nido come momento fondamentale, insieme alla famiglia, per garantire ai bambini il pieno ed equilibrato diritto di cittadinanza. Tuttavia, per garantire a tutti i bambini l'accesso ai medesimi livelli di offerta scolastica e il pieno diritto di cittadinanza occorrerà continuare la collaborazione con il sistema scolastico privato in convenzione col pubblico»; Richiamata la deliberazione di Giunta regionale n del 01/08/2016 avente per oggetto Approvazione riparto e trasferimento risorse finanziarie ai Comuni e loro forme associative per l attuazione del programma 2016 relativamente al consolidamento e alla qualificazione del sistema integrato dei servizi educativi per la prima infanzia ; Considerato che nella citata deliberazione di Giunta regionale n. 1343/2016, si dispone, tra l altro, il riparto e il conseguente trasferimento dei fondi per l anno 2016, ai Comuni e loro forme associative come indicato negli allegati per i singoli interventi 2), 3), 4), 5) e nell allegato 6) in quanto riepilogo complessivo del riparto, parti integranti e sostanziali della sopracitata deliberazione, per complessivi ,00; Richiamata la determinazione n del 25/08/2016 del Servizio politiche familiari, infanzia e adolescenza direzione generale cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia-Romagna, con la quale si stabilisce di liquidare le risorse finanziarie complessive pari ad ,00 a favore dei Comuni e loro forme associative, così come stabilito nella deliberazione della Giunta regionale n. 1343/2016, e specificamente indicate nel riepilogo dell allegato 6), parte integrante e sostanziale della sopracitata deliberazione nonché della presente determinazione, indicato come Allegato 1): Tabella riepilogativa delle risorse per il consolidamento e la qualificazione dei servizi educativi rivolti ai bambini in età 0-3 anni. (L.R. 1/00 e ss.mm). Destinatari del riparto regionale: comuni singoli, Unioni, enti capofila di distretti ;

3 Considerato che la citata deliberazione di Giunta regionale n del 01/08/2016, stabilisce, all allegato 1) i Criteri di ripartizione delle risorse agli Enti locali e loro forme associative e, in particolare: «Obiettivo 1) SOSTENERE LA GESTIONE DEI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA L obiettivo è finalizzato a garantire un sostegno economico alla gestione dei servizi educativi per la prima infanzia. Criteri di ripartizione Per l attuazione di tale obiettivo le risorse sono ripartite in base al numero dei bambini iscritti ai servizi educativi e, limitatamente ai centri per bambini e genitori, al numero di bambini frequentanti (dati SpiER a.e. 2014/2015). I requisiti minimi di funzionamento per l accesso ai finanziamenti dei centri per bambini e genitori si riconfermano nei seguenti: - un calendario di funzionamento minimo di 8 mesi; - un apertura di minimo 6 ore settimanali; - una periodicità di apertura di almeno 2 volte la settimana»; Considerato, inoltre, che la medesima deliberazione prevede che i Comuni e loro forme associative in attuazione delle loro funzioni indicate all art. 12 della L.R. 1/2000 [ora art. 11 L.R. 19/2016] possono trasferire quote delle risorse assegnate per i singoli interventi di cui agli allegati 2), 3), 4), 5), 6), della deliberazione stessa, ai soggetti gestori di cui all art. 5, lettere a), b), c), d), della legge regionale n. 1 del 10 gennaio 2000 e ss.mm.ii [ora art. 5 L.R. 19/2016]; Preso atto che, in base alla succitata determinazione dirigenziale, il budget assegnato per i servizi che fanno riferimento al Comune di Cesena ammonta a ,90, di cui sulla base della ripartizione calcolata sul numero di bambini iscritti nell anno scolastico 2014/2015 nei diversi servizi comunali e privati ,00 destinati ai nidi privati convenzionati, già accertati al Capitolo di entrata ( contributo regionale per nidi privati convenzionati ) del bilancio 2016; Considerata la necessità di provvedere alla ripartizione delle risorse assegnate dalla Regione fra i nidi privati convenzionati, calcolando il relativo importo in maniera proporzionata al numero di bambini iscritti nell anno scolastico 2014/2015 e precisamente: Nido Gestore Iscritti Contributo Baby Birba Baby Birba società cooperativa sociale ,37 Tic Tac Cooperativa sociale società Dolce - Società cooperativa ,99 Le Favole Asilo nido Le Favole di Bazzocchi Lara e Casacci Francesca s.n.c ,43 Trilly Cooperativa sociale società Dolce - Società cooperativa ,13 Tirithera Acquarello Soc. coop. sociale o.n.l.u.s ,68 Mondobimbi Società cooperativa sociale Coccolandia ,13 Peter Pan L Isola di Peter Pan s.r.l ,36 Piccole stelle Coop. Team Service ,90 Totale ,00 Visto l art. 107 del Testo Unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali di cui al D. Lgs. n. 267 del 18/08/2000 il quale espressamente prevede che spettano ai dirigenti-responsabili degli Uffici tutti i compiti, compresa l adozione di atti che impegnino l amministrazione verso l esterno, non ricompresi espressamente dalla legge o dallo statuto tra le funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo degli organi di governo dell ente; Attestato che ai sensi dell art. 3 della Legge n. 241/1990 il responsabile del procedimento è il Responsabile del Servizio Scuola e Sport e che non sussiste conflitto di interessi ex art. 6 bis della Legge 241/1990 come introdotto dalla Legge 190/2012; Richiamate: la deliberazione del Consiglio Comunale n. 132 del 22/12/2015 con cui è stato approvato il Bilancio di previsione ; la deliberazione di Giunta Comunale G.C. n. 348 del 23/12/2015 con cui è stato approvato il Piano Esecutivo di Gestione e il Piano Investimenti ; Acquisito, ai sensi dell art. 147 bis, comma 1, del D.lgs. 18 agosto 2000 n. 267, il visto di regolarità contabile del Responsabile del Servizio Finanziario, attestante la copertura finanziaria e riportato in calce alla presente; DETERMINA

4 1. Di provvedere alla ripartizione delle risorse assegnate dalla Regione fra i nidi privati convenzionati, calcolando il relativo importo in maniera proporzionata al numero di bambini iscritti nell anno scolastico 2014/2015, sulla base dei criteri di cui alla citata deliberazione di Giunta regionale n del 01/08/2016 e precisamente: Nido Gestore Iscritti Contributo Baby Birba Baby Birba società cooperativa sociale ,37 Tic Tac Cooperativa sociale società Dolce - Società cooperativa ,99 Le Favole Asilo nido Le Favole di Bazzocchi Lara e Casacci Francesca s.n.c ,43 Trilly Cooperativa sociale società Dolce - Società cooperativa ,13 Tirithera Acquarello Soc. coop. sociale o.n.l.u.s ,68 Mondobimbi Società cooperativa sociale Coccolandia ,13 Peter Pan L Isola di Peter Pan s.r.l ,36 Piccole stelle Coop. Team Service ,90 Totale ,00 2. Di impegnare, ai sensi dell art. 183 del D.lgs 267/2000 e del principio relativo alla contabilità finanziaria, la somma complessiva di ,00, imputando la spesa, in relazione alla esigibilità dell obbligazione, al capitolo /03 del bilancio 2016 (impegno n. 2777); 3. Di dare atto che ai sensi dell art. 9 del DL 78/2009 convertito in Legge 102/2009, in base all attuale normativa, il programma dei pagamenti di spese conseguenti agli impegni assunti con il presente atto è compatibile con le regole di finanza pubblica. ML

5 DETERMINAZIONE N. 1525/2016 Sottoscritta ai sensi dell art. 107, comma 3, del D.L.vo n.267/2000.