Contabilità Nazionale: alcuni esempi

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1 Contabilità Nazionale: alcuni esempi In queste pagine presento alcuni esempi di contabilità nazionale, che ricalcano la procedura da me seguita in aula per illustrare i principali concetti di questa disciplina. Più precisamente, si tratta di una serie di esempi volti ad illustrare i concetti di Prodotto Interno Lordo, Reddito Nazionale e Valore aggiunto e a presentare, in forma semplificata, il Conto delle Risorse e degli Impieghi ed il Conto della Formazione del Capitale. IMPORTANTE: 1. QUESTE NOTE NON TUISCONO MATERIALE OBBLIGATORIO AGGIUNTIVO PER LA PREPARAZIONE DELL ESAME, MA VANNO INTESE SEMPLICEMENTE COME UN AUSILIO DIDATTICO PER CHI HA SEGUITO LE SPIEGAZIONI DA ME DATE IN AULA. 2. QUESTE NOTE VENGONO MESSE A DISPOSIZIONE DEGLI STUDENTI DELL AULA N-Z SOTTO LA MIA RESPONSABILITA, SENZA IMPEGNARE GLI ALTRI DOCENTI DEL CORSO, LA CUI TECNICA ESPOSITIVA (PUR NELLA COMUNANZA DEI CONTENUTI FONDAMENTALI) PUO ESSERE STATA DIVERSA DA QUELLA DA ME ADOTTATA. Bergamo 2 aprile 2007 Alessandro Vaglio 1

2 Considererò quattro tipi di operatori: Famiglie Imprese Pubblica Amministrazione Estero Per quanto riguarda le imprese, immaginerò che ve ne siano due, il che rappresenta il minimo di complicazione necessaria per illustrare le conseguenze dell aggregazione tra imprese. Le operazioni con l estero si limiteranno agli scambi di beni e servizi, senza considerare i trasferimenti diretti di reddito da e per l estero, né imposte o contributi internazionali (imposte o contributi U.E. Vedi l Osservazione conclusiva) La Pubblica Amministrazione verrà vista unicamente nel suo ruolo di acquirente di beni e servizi e di percettrice di gettito fiscale, e non come produttrice a sua volta di beni e servizi. ESEMPIO N.1 (Solo famiglie e imprese, in assenza di risparmio) Dati del problema Valore della produzione dell'impresa A 1000 pagati dall'impresa A 700 Scorte iniziali di beni A 0 Valore della produzione dell'impresa B 1000 pagati dall'impresa B 400 Scorte iniziali di beni B FAMIGLIA Consumi finali di beni A 900 Consumi finali di beni B 800 Di seguito, ecco i bilanci dei tre operatori coinvolti 700Fatturato dell'impresa A 1000 Di cui: Consumi finali 900 Vendita beni intermedi 100 TOTALE 900TOTALE fatturato 1000 Risultato di gestione 100 2

3 Fatturato dell'impresa B Di cui: Consumi finali 800 Vendita beni intermedi 200 TOTALE 500TOTALE FATTURATO 1000 Risultato di gestione 500 FAMIGLIA REDDITI SPESE 1100Consumi finali di beni A 900 Risultato di gestione 600Consumi finali di beni B 800 Risparmio della famiglia 0 TOTALE REDDITI 1700TOTALE CONSUMI 1700 Il Risultato di gestione che compare nei bilanci delle imprese ha la seguente definizione residuale: Risultato di Gestione = Valore della produzione - costi (salari e stipendi, acquisti di beni intermedi) Il risparmio della famiglia, invece, è la differenza tra redditi e spese per consumi: Risparmio delle famiglie=redditi delle famiglie Spese per consumi. In questo caso, le spese per consumi coincidono con il reddito: il risparmio è perciò nullo. Possiamo ora consolidare i bilanci delle due imprese, ottenendo: Bilancio consolidato delle imprese Scorte Iniziali 0Fatturato delle imprese Di cui: Consumi: 1700 Acquisti intermedi 300 Vendite di beni intermedi 300 Risultato lordo di gestione 600Scorte finali 0 E immediato vedere che su entrambi i lati del bilancio consolidato vi sono i costi/ricavi derivanti dall acquisto/vendita di beni intermedi, per cui, eliminando dal conto consolidato tali voci otteniamo: Conto delle risorse e degli impieghi RISORSE IMPIEGHI PIL (+ ris. di gestione) 1700Consumi 1700 Totale risorse 1700Totale impieghi 1700 Si noti che 1700 è il valore comune a: 3

4 - Valore della produzione delle imprese al netto delle vendite di beni intermedi (Valore aggiunto=pil) - la somma di tutti redditi pagati alle famiglie (Reddito nazionale); - la spesa totale (interamente consistente in spesa per beni di consumo) Avremo dunque PIL=Spesa=Reddito=Consumi Vedremo come queste identità si modificano man mano che arricchiamo il nostro schema con altri operatori (Pubblica Amministrazione, Estero) e altre operazioni economiche (prelievo fiscale, spesa per investimenti, accumulazione di scorte, esportazioni, importazioni e spesa pubblica) ESEMPIO N.2 (Solo famiglie e imprese; accumulazione di scorte) Dati del problema Produzione dell'impresa A 1000 pagati dall'impresa A 700 Importazioni dell'impresa A Scorte iniziali di beni A 300 Produzione dell'impresa B 1200 pagati dall'impresa B 400 Importazioni dell'impresa B Acquisto di beni di investimento A Scorte iniziali di beni B 0 CONSUMATORE Consumi finali di beni A 900 Consumi finali di beni B 800 Rispetto all esempio precedente, abbiamo introdotto uno stock iniziale di scorte dell impresa A e accresciuto la produzione dell impresa B. Come trattare le scorte? Vi è una semplice identità da tenere presente: Scorte iniziali+ Valore della produzione=fatturato (vendite)+ Scorte finali Inoltre Ricordando la definizione di risultato di gestione (vedi esempio 1) avremo poi: Risultato di Gestione + + Acquisti di beni intermedi = Valore della produzione= Fatturato (vendite)+ Scorte finali- Scorte iniziali. Ecco quindi i corrispondenti bilanci degli operatori Scorte iniziali di beni A 300Fatturato dell'impresa A Di cui Consumi finali 900 Consumi intermedi 100 4

5 TOTALE 1200TOTALE fatturato 1000 Risultato di gestione 100Scorte finali 300 Scorte iniziali di beni B 0Fatturato dell'impresa B Di cui Consumi finali 800 Consumi intermedi 200 TOTALE 500TOTALE FATTURATO 1000 Risultato di gestione 700Scorte finali FAMIGLIA REDDITI SPESE 1100Consumi finali di beni A 900 Risultato di gestione 800Consumi finali di beni B 800 TOTALE REDDITI 1900TOTALE CONSUMI 1700 RISPARMIO La procedura di consolidamento per i bilanci delle imprese ci dà: Bilancio consolidato delle imprese Scorte Iniziali 300Fatturato delle imprese Di cui Consumi finali 1700 Acquisti intermedi 300 Consumi intermedi 300 Risultato lordo di gestione 800Scorte finali 500 Conto delle risorse e degli impieghi RISORSE IMPIEGHI PIL ( + ris. di gestione) 1900Consumi 1700 Variazione delle scorte 200 Totale risorse 1900Totale impieghi 1900 Formazione del capitale 5

6 Risparmio delle famiglie 200Variazione delle scorte 200 Totale 200Totale 200 Abbiamo quindi che: PIL=Consumi + variazione delle scorte E dato che Reddito = PIL Risparmio della famiglie = Reddito - Consumi Abbiamo che Risparmio della famiglie=variazione delle scorte. ESEMPIO N.3 (Solo famiglie e imprese; accumulazione di scorte e investimenti fissi) Dati del problema Produzione dell'impresa A 1000 pagati dall'impresa A 700 Scorte iniziali di beni A 300 Produzione dell'impresa B 1200 pagati dall'impresa B 400 Acquisto di beni di investimento A 150 Scorte iniziali di beni B Famiglia Consumi finali di beni A 900 Consumi finali di beni B 800 La sola differenza tra questo esempio ed il precedente è la presenza di investimenti fissi. Ora, la particolarità di questo tipo di spese è che il corrispondente importo figura tra i ricavi dell'impresa che produce i beni di investimento (nel nostro caso l'impresa A), ma non tra i costi di esercizio dell'impresa che li acquista (vi comparirà invece in forma differita, anno dopo anno, sotto forma di quote di ammortamento). Ecco quindi i bilanci degli operatori Scorte iniziali di beni A 300 Fatturato dell'impresa A Di cui: Beni di consumo 900 Vendita di beni intermedi 100 Vendita di beni di investimento 150 TOTALE 1200 TOTALE fatturato 1150 Risultato di gestione 100 Scorte finali 150 6

7 Scorte iniziali di beni B 0 Fatturato dell'impresa B TOTALE 500 TOTALE FATTURATO 1000 Risultato di gestione 700 Scorte finali FAMIGLIA REDDITI SPESE 1100 Consumi finali di beni A 900 Risultato di gestione 800 Consumi finali di beni B 800 TOTALE REDDITI 1900 TOTALE CONSUMI 1700 RISPARMIO 200 Si può notare che, essendo la produzione dell'impresa A immutata rispetto all'esempio precedente, il fatto che alle vendite si siano aggiunte quelle di beni di investimento comporta una riduzione del livello finale delle scorte, e di fatto una loro riduzione rispetto al livello iniziale. La procedura di consolidamento per i bilanci delle imprese ci dà: Bilancio consolidato delle imprese Scorte Iniziali 300 Fatturato delle imprese Acquisti intermedi 300 Risultato lordo di gestione 800 Scorte finali Conto delle risorse e degli impieghi RISORSE IMPIEGHI PIL (+ris. di gestione) 1900 Consumi 1700 Investimenti 150 Variazione delle scorte 50 Totale risorse 1900 Totale impieghi 1900 Formazione del capitale Risparmio delle famiglie 200 Investimenti 150 Variazione delle scorte 50 Totale 200 Totale 200 Abbiamo ora quanto segue: PIL=Spesa=Consumi + variazione delle scorte+investimenti Risparmio della famiglie=variazione delle scorte+ Investimenti 7

8 ESEMPIO N.4 (Famiglie, imprese e Pubblica Amministrazione in economia chiusa; accumulazione di scorte investimenti fissi) Dati del problema Produzione dell'impresa A 1200 pagati dall'impresa A 700 Scorte iniziali di beni A 300 Produzione dell'impresa B 1500 pagati dall'impresa B 400 Acquisto di beni di investimento A 150 Scorte iniziali di beni B FAMIGLIA Consumi finali di beni A 900 Consumi finali di beni B 800 PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Tasse 100 Acquisti di beni e servizi 200 In questo esempio, introduciamo la Pubblica Amministrazione come percettrice di gettito fiscale ed acquirente di beni e servizi. Per semplicità supponiamo che le imposte siano pagate esclusivamente dall'impresa A,mentre la Pubblica Amministrazione effettua tutti i propri acquisti presso l'impresa B. Abbiamo modificato anche, rispetto all'esempio precedente, i valori della produzione per entrambe le imprese. Tra i bilanci degli operatori appare ora anche quello della Pubblica Amministrazione. Scorte iniziali di beni A 300 Fatturato dell'impresa A Di cui: Consumi 900 Vendite di beni intermedi 100 Vendite di beni di investimento 150 Tasse 100 TOTALE 1300 TOTALE fatturato 1150 Risultato di gestione 200 Scorte finali 350 Scorte iniziali di beni B 0 Fatturato dell'impresa B Di cui: Consumi 800 Vendita di beni intermedi 200 Vendita di beni alla Pubblica Amministrazione 200 TOTALE 500 TOTALE FATTURATO 1200 Risultato di gestione 1000 Scorte finali

9 FAMIGLIA REDDITI SPESE 1100 Consumi finali di beni A 900 Risultato di gestione 1200 Consumi finali di beni B 800 TOTALE REDDITI 2300 TOTALE CONSUMI 1700 RISPARMIO PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Tasse 100 Acquisti di beni 200 DISAVANZO (+) O AVANZO (-) 100 I conti nazionali si modificano ora come segue: Bilancio consolidato delle imprese Scorte Iniziali 300 Fatturato delle imprese Acquisti intermedi 300 Tasse 100 Risultato lordo di gestione 1200 Scorte finali 650 Conto delle risorse e degli impieghi RISORSE IMPIEGHI PIL (, ris. di gestione, 2400 Consumi 1700 tasse) Investimenti 150 Variazione delle scorte 350 Spesa P.A. 200 Totale risorse 2400 Totale impieghi 2400 Formazione del capitale Risparmio delle famiglie 600 Investimenti 150 Rispamio della p.a. (Tassespesa) -100 Variazione delle scorte 350 Totale 500 Totale 500 In questo nuovo contesto, quindi le identità contabili si modificano nel modo seguente: PIL=Spesa=Consumi + variazione delle scorte+investimenti+spesa della P.A.=Reddito nazionale al lordo delle imposte Sottraendo le imposte da entrambi i lati delle ultime due eguaglianze abbiamo invece Consumi + variazione delle scorte+investimenti+(spesa della P.A.-Imposte) =Reddito nazionale al netto delle imposte (o Reddito disponibile) 9

10 Inoltre Risparmio delle famiglie= Reddito disponibile-consumi E infine Risparmio delle famiglie + (Imposte-Spesa della P.A)=Variazione delle scorte+ Investimenti ESEMPIO N.5 (Famiglie, imprese e Pubblica Amministrazione in economia aperta; accumulazione di scorte e investimenti fissi) Produzione dell'impresa A 1200 pagati dall'impresa A 700 Importazioni dell'impresa A 120 Scorte iniziali di beni A 300 Produzione dell'impresa B 1500 pagati dall'impresa B 400 Importazioni dell'impresa B 150 Acquisto di beni di investimento A 150 Scorte iniziali di beni B CONSUMATORE Consumi finali di beni A 900 Consumi finali di beni B 800 PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Tasse 100 Acquisti di beni e servizi 200 RESTO DEL MONDO 200 Esportazioni di beni A 100 Esportazioni di beni B In questo esempio, le esportazioni si vanno ad aggiungere ai ricavi delle imprese e le importazioni ai loro costi. Per semplicità escludiamo il caso di esportazioni realizzate direttamente dalle famiglie o dalla P.A. Gli altri dati di partenza sono invariati rispetto all'esempio precedente. Scorte iniziali di beni A 300 Fatturato dell'impresa A Importazioni 120 Tasse 100 TOTALE 1420 TOTALE fatturato 1250 Risultato di gestione 80 Scorte finali 250 totale di controllo 1500 totale di controllo

11 Scorte iniziali di beni B 0 Fatturato dell'impresa B Importazioni 150 TOTALE 650 TOTALE FATTURATO 1400 Risultato di gestione 850 Scorte finali FAMIGLIA REDDITI SPESE 1100 Consumi finali di beni A 900 Risultato di gestione 930 Consumi finali di beni B 800 TOTALE REDDITI 2030 TOTALE CONSUMI 1700 RISPARMIO PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Tasse 100 Acquisti di beni 200 DISAVANZO (+) o avanzo (-) 100 RESTO DEL MONDO Importazioni 270 Esportazioni 300 AVANZO (+) o DISAVANZO (-) delle partite correnti 30 Consideriamo ora i conti nazionali Bilancio consolidato delle imprese Scorte Iniziali 300 Fatturato delle imprese Importazioni 270 Acquisti intermedi 300 Tasse 100 Risultato lordo di gestione 930 Scorte finali Conto delle risorse e degli impieghi RISORSE IMPIEGHI PIL (, ris. di gestione, 2130 Consumi 1700 tasse) Importazioni 270 Investimenti 150 Variazione delle scorte 50 Spesa P.A. 200 Esportazioni 300 Totale risorse 2400 Totale impieghi

12 Formazione del capitale Risparmio delle famiglie 330 Investimenti 150 Rispamio della p.a. (Tassespesa) -100 Variazione delle scorte 50 Esportazioni-Importazioni 30 Totale 230 Totale 230 Ed in conclusione le identità contabili fondamentali sono quindi PIL+Importazioni =Spesa=Consumi + variazione delle scorte+investimenti+spesa della P.A.=Reddito nazionale al lordo delle imposte Risparmio della famiglie+ (Imposte-Spesa della P.A)=Variazione delle scorte+ Investimenti+ (Esportazioni - Importazioni) Notate che quando si ha un avanzo delle partite correnti della bilancia dei pagamenti (cioè le esportazioni superano le importazioni) il sistema economico nazionale nel suo complesso acquisisce un corrispondente credito verso l'estero: l'accumulazione di questo tipo di credito diventa uno dei "canali" (accanto agli investimenti fissi e all'accumulazione di scorte) verso cui si indirizzano i risparmi nazionali, a loro volta costituiti dalla somma algebrica del risparmio delle famiglie e della P.A. Osservazione conclusiva Negli esempi considerati fino a questo punto, è comparsa sempre l uguaglianza tra reddito nazionale (al lordo delle imposte) e PIL. In effetti, in questi esempi, qualsiasi reddito percepito dalle famiglie è stato prodotto all interno del sistema economico considerato (è un reddito pagato dalle imprese del sistema). Questa però è un ipotesi semplificatrice che abbiamo fatto per facilitare questa prima esposizione. Supponete ad esempio che una famiglia riceva un reddito composto dal salario di un coniuge che lavora in un impresa nazionale e dai trasferimenti mensili effettuati dall altro coniuge che lavora all estero. In questo caso, non tutti i redditi percepiti sono stati prodotti all interno del sistema economico nazionale, e l eguaglianza tra reddito e prodotto interno lordo viene meno. 12

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