SERVIZIO RESOCONTI. MISSIONE IN CASERTA 13 maggio 2010 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA. La seduta inizia alle

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1 1/7 MISSIONE IN CASERTA 13 maggio 2010 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA La seduta inizia alle PRESIDENTE. Noi specificamente ci occupiamo della situazione attuale del Consorzio unico e della sua liquidazione, nella prospettiva della presenza di eventuali aspetti illeciti e, specificamente, di influenze passate o attuali di gruppi criminali. Lei che ruolo ha ricoperto rispetto al Consorzio? Io sono stato responsabile dell articolazione di Caserta, nell ambito dell organizzazione complessiva del Consorzio unico. PRESIDENTE. «Responsabile» in termini giuridici cosa vuol dire? Che ruolo aveva? Era una figura non ben definita, però nella deliberazione di nomina avevo compiti di ordinaria e straordinaria amministrazione. PRESIDENTE. E che poteri aveva? Compiti di ordinaria e straordinaria amministrazione. PRESIDENTE. Quindi tutti i poteri? Però dovevo fare i conti con altri, cioè il presidente e il direttore generale, che poi erano i rappresentanti legali del Consorzio.

2 2/7 PRESIDENTE. Lei, per esempio, in ordine all assunzione o al licenziamento di lavoratori, in ordine a iniziative per la riscossione di crediti eccetera, aveva poteri? Per quando riguarda il personale, non ho mai esercitato il potere di assumere o licenziare. PRESIDENTE. Aveva questo potere? Per la verità, mi sono occupato di personale soltanto in termini di rapporti con il sindacato. PRESIDENTE. No. Le ho chiesto se aveva questo potere. Non lo so. A dire la verità, non so esattamente se avevo questo potere, però in ogni caso non l ho mai esercitato. Credo di non averlo avuto. PRESIDENTE. Va bene, ma che non l abbia esercitato può anche avere un suo significato, visto che noi ci stiamo anche occupando della presenza di un personale che appare sproporzionato rispetto alle esigenze del Consorzio. Guardi, presidente, io le ho preparato una relazione scritta PRESIDENTE. Grazie. Ce la darà alla fine. Nella relazione questo problema in qualche modo è affrontato. PRESIDENTE. Ho capito. Allora, visto che l ha affrontato nella relazione e visto che uno dei problemi di cui ci occupiamo è la presenza del personale, che ci è stato indicato come in surplus, ci può rispondere. Intanto, quale è l origine di questo numero così elevato di dipendenti?

3 3/7 La mia convinzione è che sugli organici dei Consorzi previsti dalla legge regionale n. 10 ci sono state determinate iniziative e spinte di assunzioni che nel pubblico non potevano avere luogo. C è stata una fase nella quale i Consorzi, ai sensi della legge regionale n. 10, sono diventati società per azioni; in quella fase i rubinetti sono stati un po aperti e si sono fatte assunzioni eccessive. Questo non è avvenuto in maniera univoca fra i diversi Consorzi perché, per esempio, alcuni hanno fatto di più, altri molto meno. In generale, con la definizione della dotazione organica consegnata al Sottosegretario Bertolaso, è venuto fuori un esubero di 340 dipendenti. Nell articolazione di Caserta questo esubero è un po più limitato e si aggira attorno alle 60 unità. In ogni caso, sono state fatte delle assunzioni, soprattutto nell ultimo periodo nella relazione ne ho documentato soltanto un caso, ma ce ne sono parecchi del tutto ingiustificate, visto il livello di esubero. Per quando riguarda il personale, la discussione pubblica PRESIDENTE. Sono ingiustificate e collegate a quali ragioni? A rapporti politici, a rapporti con organizzazioni criminali? Questo esubero, che pesa in modo notevole sulla situazione patrimoniale e che lei definisce giustamente ingiustificato, da cosa è stato determinato, che lei sappia? L esubero è ingiustificato da un punto di vista storico, nel senso che nella ridefinizione della dotazione organica viene fuori che una parte del personale è in più. Tuttavia, nonostante questo, sono state fatte delle assunzioni assolutamente ingiustificate in quest ultima fase. Per quanto riguarda un altro aspetto del personale, che pure è stato oggetto di una discussione pubblica, quello degli avanzamenti di carriera, ne parlo perché in qualche modo ne sono stato protagonista, avendo seguito la vicenda dall interno con i sindacati. In un azienda di unità il problema di avanzamento di carriera e anche di flessibilità PRESIDENTE. Mi consenta, a noi risultano essere più di mila le unità... Mi riferisco alla parte che riguarda l articolazione casertana.

4 4/7 Il problema del riconoscimento di mansioni svolte è all ordine del giorno: c è l operatore ecologico che diventa meccanico, il meccanico che diventa autista, insomma c è un cambiamento di professionalità. PRESIDENTE. Beh, imparano presto. Un operatore ecologico che diventa meccanico non credo che sia una circostanza poi così normale: cosa ne sa di come si aggiustano le automobili? Comunque, se l azienda ha ritenuto in una certa fase di utilizzarlo come meccanico, evidentemente dopo un certo periodo di tempo il lavoratore matura una sua aspettativa. PRESIDENTE. Questo per tutti? Sono stati 700 i casi, secondo i dati che abbiamo, che in tempi vicini alle elezioni hanno avuto questi avanzamenti. Le volevo soltanto rappresentare questo elemento. Io, nell affrontare questo problema, mi sono mosso in questo modo: ho concertato con tutti i sindacati autonomi e firmatari di contratto una linea da seguire e siamo arrivati alla determinazione di avere una Commissione paritetica per l esame di queste istanze, perché poi i lavoratori si sono rivolti ovviamente al magistrato per il riconoscimento di queste mansioni. In questa Commissione paritetica abbiamo ritenuto di procedere ad un esame delle richieste, ci siamo dati un regolamento abbastanza ampio; abbiamo poi chiesto, a corredo dell istruttoria della pratica, anche una relazione del responsabile dell area di coordinamento a cui afferisce il lavoratore e alla fine abbiamo esaminato le diverse situazioni. Per la verità, ci siamo occupati essenzialmente di lavoratori operativi, cioè di operatori ecologici che poi hanno guidato il camion eccetera. Abbiamo esaminato diverse situazioni, alcune istanze per la verità le abbiamo respinte, diverse le abbiamo approvate. Abbiamo chiuso il lavoro della Commissione a metà dicembre dell anno passato, anche se poi mi risulta che sono stati prodotti riconoscimenti di mansioni superiori anche ad personam. PRESIDENTE. Questo riconoscimento chi l ha fatto?

5 5/7 Il direttore generale. PRESIDENTE. Che era? Scialdone. PRESIDENTE. Sotto il profilo dei crediti da recuperare, che attività è stata svolta? Da questo punto di vista, per la parte che mi riguarda come responsabile dell articolazione, una delle prime azioni che ho fatto appena sono arrivato, a maggio del 2009, è stata quella di istituire una Commissione specifica, presieduta dal dottor Pregnolato, per l esame dei crediti vantati dal Consorzio nei confronti dei comuni. La Commissione ha svolto un lavoro molto utile, che ci ha consentito di arrivare a una definizione anche abbastanza puntuale e precisa della situazione debitoria dei comuni. Abbiamo avviato immediatamente un rapporto con i comuni che avevano una situazione debitoria, anche per fare accordi transattivi, sulla scorta anche di un lavoro già svolto in precedenza dalla MIAF, in particolare da Gagliani Caputo, che per tutta la fase antecedente al 24 luglio 2008 aveva stipulato con molti comuni situazioni transattive. Noi abbiamo continuato quel lavoro e in una qualche misura abbiamo documentato non ho qui il dato preciso una situazione debitoria dei comuni nei confronti del Consorzio per circa 82 milioni di euro. PRESIDENTE. Solo per Caserta? Solo per Caserta, anche perché per Napoli soltanto tre comuni hanno un rapporto con il Consorzio, in quanto lì il rapporto è essenzialmente con gli impianti. A questo riguardo abbiamo fatto un lavoro che ci ha consentito, per esempio, di stipulare transazioni, se non erro, per una cifra tra i 16 e i 20 milioni di euro. Al di là di questo, come rappresento nella relazione, tengo a segnalare che io ho iniziato il mio lavoro in sintonia con tutti gli organi preposti, a partire dai due presidenti che si sono succeduti.

6 6/7 PRESIDENTE. Da chi è stato nominato? Sono stato nominato dal presidente Fabozzi, in sostituzione del prefetto Ciliberto, agli stessi patti e condizioni. In proposito, so che c è stata anche una discussione sugli emolumenti che, quando ho firmato, ho considerato abbastanza elevati, però mi è stato detto che così era stato deciso in una OPCM, quindi la cifra è rimasta quella. Tengo a dire che per una certa fase c è stato un lavoro abbastanza in sintonia con tutti gli organi, ma da un certo punto in poi ho cominciato a verificare atteggiamenti e comportamenti un po diversi. Il primo di cui sono venuto a conoscenza con molto ritardo riguardava l uso per me eccessivo delle società di vigilanza. La sede di Caserta del Consorzio non aveva vigilanza e a un certo punto PRESIDENTE. Come si chiamava questa società di vigilanza? Ce ne sono diverse. PRESIDENTE. Diverse! E su cosa vigilavano? Sulla sicurezza dei lavoratori all interno. Tenga conto che noi abbiamo una situazione di vigilanza prevista per legge su alcuni siti, su alcune discariche. PRESIDENTE. Ma lì ci sono 40 lavoratori che stanno vigilando, in base a quello che ci risulterebbe, su una discarica esaurita, affinché nessuno porti via i rifiuti, immagino. Se lei parla di Lo Uttaro, i lavoratori che hanno la funzione di vigilare sono 21, a cui poi bisogna aggiungere le due società che fanno vigilanza. PRESIDENTE. È abitudine qui portare via i rifiuti, impadronirsene?

7 7/7 Non me lo domandi. PRESIDENTE. Glielo domando perché vogliamo capire: 21 lavoratori più le società di vigilanza che vengono pagate La situazione di Lo Uttaro è un po paradossale, ma il vero paradosso è prevedere la vigilanza di tre lavoratori su tre turni h24 su una discarica chiusa da vent anni, quindi del tutto defunta. A guardare cosa, visto che lì forse non cresce nemmeno l erba? Su questo ho espresso nettamente il mio dissenso. Questa parte è documentata nella relazione. Vorrei documentare, inoltre, una sorta di progressiva divaricazione fra i comportamenti e le scelte del responsabile dell articolazione, con la quasi totalità dei dirigenti responsabili delle aree di coordinamento, da una parte, e dall altra le scelte del presidente pro tempore e del direttore generale in materia di riconoscimenti di mansioni, di amministrazione economica e finanziaria, di vigilanza, fino al punto da determinare, come atto conclusivo, una decisione del presidente di revoca della delibera organizzativa fondamentale per il Consorzio, la delibera n. 25, nella quale era stato definito lo schema organizzativo del Consorzio stesso. Tutto questo è stato revocato, ma non è stato sostituito alcunché. Devo aggiungere che in un primo momento il Commissario liquidatore mi sembrava attento a questo problema, ma poi è andato avanti anche nel ricambio di alcuni dirigenti, che per me avevano ben lavorato, richiamando in servizio permanente effettivo risorse umane che probabilmente sarebbe stato meglio mantenere lontano. PRESIDENTE. Noi la ringraziamo per la relazione che ha consegnato, dalla quale eventualmente acquisiremo anche nuovi dati. Finalmente è emerso qualcosa di chiaro. Dichiaro conclusa l audizione. La seduta termina alle

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