Domenica 3 Settembre 2017 TRAVERSATA NORD-SUD DELLA MAIELLA Dal Blockhaus a Tarànta Peligna

Transcript

1 Domenica 3 Settembre 2017 TRAVERSATA NORD-SUD DELLA MAIELLA Dal Blockhaus a Tarànta Peligna PERCORSO: Rifugio Pomilio (1892) Blockhaus (2140) Tavola dei Briganti Bivacco Fusco (2455) M. Focalone (2676) I Tre Portoni M. Amaro (2793) Grotta Canosa (2604) Altare dello Stincone (2451) Valle di Tarànta Grotta del Cavallone (1524) Pian di Valle (758) DISLIVELLO: 1300 m. in salita 2500 m. in discesa DURATA: 10 ore (con varie soste 12) DIFFICOLTA : EE PARTENZA: ore 14:30 di sabato 2 in pullmino da Parco Pinocchio, con pernottamento e cena all Albergo Mamma Rosa (m. 1650) sulla Maielletta DIRETTORI DI ESCURSIONE: Sandro Giannattasio ( ) e Carmine Nobile ( ).. Partenza dall albergo alle ore 7:00 con un breve trasferimento col pullmino fino al piazzale del Rifugio Pomilio dove termina la strada e il tratto successivo da qualche anno è percorribile solo a piedi o in bici. Quindi lungo l asfalto, con qualche taglio per i prati della Maielletta, si raggiunge l inizio del sentiero e la cima del Blockhaus (in tedesco casa di pietra) cosi chiamato per la presenza di uno questi fortini utilizzato per la repressione del brigantaggio post-unitario, ma di cui resta solo un quadrilatero di pietre. Tra i fitti pini mughi che ricoprono la cima si scende di poco e si riprende il sentiero basso che percorre la cosiddetta Scrima di Cavallo (M. Cavallo m. 2171) e sulla destra si può osservare la Tavola dei Briganti, una serie di rocce affacciate sulla Valle dell Orfento incise con croci, scritte e date risalenti al periodo del brigantaggio su questi monti. Sulla selletta è presente un fontanile per una breve sosta prima di iniziare la salita piuttosto ripida verso il M. Focalone, che raggiungeremo non prima di esserci diretti a sinistra verso il giallo Bivacco Fusco, passando per un altra fontana e affacciandoci sull Anfiteatro delle Murelle, uno dei luoghi più suggestivi e affascinanti della Maiella e sulle cui creste negli ultimi anni si possono individuare esemplari di camoscio d Abruzzo. Riprendendo il crestone sommitale si raggiunge la cima di M. Focalone (m.2676), il punto più alto di questa prima parte dell escursione, da dove si possono osservare tutte le cime del massiccio e un paesaggio più simile ad un deserto che ad una montagna e un ambiente sconfinato e lunare, che è l aggettivo più utilizzato per descrivere l aspetto degli altopiani della Maiella. Dal Focalone ci si abbassa lungo il 1 Portone, una delle tre ampie selle che raccordano le cime e che caratterizzano questa parte del percorso e ci si affaccia sulla testata della Valle delle Mandrelle a sinistra e dell Orfento a destra. E proseguendo per il 2 Portone si passa sotto M. Rotondo e si scorge a sinistra la conca glaciale col Rifugio Manzini mimetizzato al centro all inizio della Val Cannella che scende a Fara S. Martino. Attraverso il 3 Portone usciamo sulla vastità dell altopiano di M. Pesco Falcone e prima di intraprendere la salita finale al M. Amaro una sosta per osservare l enorme grava di solito colma di neve, quindi ci dirigiamo verso la croce di vetta e il Bivacco Pelino, dalla forma geodetica, sempre aperto, spartano, con numerosi tavolacci e utilissimo in condizioni di tempo avverso. Dalla cima di M. Amaro verso sud la lunga e desolata depressione della Valle di Femmina Morta che noi lasceremo quasi subito piegando a sinistra verso la Grotta Canosa e M. Macellaro percorrendo in discesa le ondulazioni dell altopiano verso sud-est per raggiungere la cima pianeggiante dell Altare dello Stincone (m sulla carta indicato più a nord a quota 2563). Da qui comincia l affascinante Valle di Tarànta, detta da qualcuno la Monument Valley dell Appennino con le sue alte e suggestive pareti, il totale isolamento e il roccioso Altare dello Stincone posto al centro, che ricorda paesaggi visti nei film western americani. Dopo una discesa piuttosto ripida lungo gli estesi ghiaioni la valle scende dolcemente tra enormi massi erratici e si procede molto rilassati fino ad un gradino roccioso che si supera con un po di attenzione e precede una simpatica fontana con pompa meccanica per una gradevole sosta, prima di proseguire con un percorso a zig-zag tra i ghiaioni e un breve tratto di bosco, che precede l arrivo all impianto a fune della Grotta del Cavallone. Se si giunge qui prima dell ultima corsa si potrà scendere con la funivia, altrimenti si prosegue sotto i piloni lungo una sterrata di servizio all impianto fino a Pian di Valle, dove riprenderemo il pullmino.

2

3

4

5

6

7

8