MISURA 8 [ESTRATTO DEL TESTO INTEGRALE DEL PSR DELLA REGIONE DEL VENETO]

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1 MISURA 8 [ESTRATTO DEL TESTO INTEGRALE DEL PSR DELLA REGIONE DEL VENETO] INVESTIMENTI NELLO SVILUPPO DELLE AREE FORESTALI E MIGLIORAMENTO DELLA REDDITIVITÀ DELLE FORESTE I testi fanno riferimento al PSR della Regione del Veneto approvato dalla Commissione Europea con decisione n del 26 maggio 2015, versione 1.3 del 30 aprile Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale Autorità di gestione: Dipartimento Agricoltura e Sviluppo Rurale Regione del Veneto Organismo responsabile dell informazione: Sezione Piani e Programmi settore primario

2 M08 - Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste (articoli da 21 a 26) Base giuridica Regolamento (UE) n. 1305/2013, Art. 21, 22, 23, 24, 25 e Descrizione generale della misura, compresi la sua logica d'intervento e il contributo agli aspetti specifici e agli obiettivi trasversali La misura prevede l attivazione di una serie articolata di interventi diretti da un lato ad aumentare la superficie delle aree forestali e dall altro a migliorare le foreste esistenti e la filiera bosco-legno. Per la creazione di aree boscate e l imboschimento di terreni agricoli o non agricoli, sono esclusi il ceduo a corta rotazione, oltre che la coltivazione di abeti natalizi e di specie a rapido accrescimento per uso energetico. La misura prevede un sostegno alla realizzazione di sistemi agroforestali su superfici agricole, nelle quali l arboricoltura è consociata ad altre colture e attività zootecniche, al fine di rispondere sia agli obiettivi ambientali di gestione sostenibile delle risorse naturali, sia a quelli di competitività dell azienda agricola previsti dalla politica di sviluppo rurale dell UE, favorendo l attività agricola integrata e la diversificazione del reddito aziendale. L intensificarsi dei fenomeni climatici estremi come alluvioni/intense nevicate e prolungati periodi di siccità, eventi calamitosi quali dissesti idrogeologici e fitopatie hanno generato un emergenza ambientale per il territorio veneto. Tali fenomeni costituiscono, infatti, un grave elemento di perturbazione dell equilibrio del territorio. I dissesti idrogeologici e le fitopatie se non efficacemente controllati possono causare gravi danni sia alle infrastrutture che alle formazioni forestali e minacciare l incolumità delle popolazioni residenti. In tali casi risulta di fondamentale importanza intervenire il più rapidamente possibile per evitare che il fenomeno possa allargarsi assumendo dimensioni incontrollabili e per ripristinare il territorio interessato dal danno ambientale. Vi è inoltre una comprovata correlazione tra andamenti stagionali climatici sfavorevoli (inverni miti, primavere nevose, estati siccitose) che generano danni ai popolamenti forestali per le gelate tardive, gli schianti e le grandinate e il conseguente sorgere di danni biotici quali fitopatie, infestazioni parassitarie, infezioni fungine, diffusione di specie neofite invasive, ecc.. e pertanto si prevede di attivare gli interventi finalizzati al restauro delle foreste da danni biotici e abiotici, calamità naturali ed eventi catastrofici. La necessità di garantire la continuità di una selvicoltura attiva basata sui canoni della gestione sostenibile è indispensabile per aumentare la resilienza dei boschi veneti. Le operazioni selvicolturali, infatti, permettono di garantire la multifunzionalità propria delle formazioni boscate, quali la regimazione e depurazione delle acque, mantenimento e l incremento della biodiversità, consolidamento dei versanti, sequestro del carbonio, miglioramento del paesaggio e protezione della fauna selvatica. Le formazioni boscate assumono inoltre una fondamentale funzione paesaggistica e socio culturale per il territorio. Diviene quindi indispensabile provvedere ad una gestione delle stesse anche in termini di accessibilità per la fruizione turistico-ricreativa e didattico-ambientale e per l ottimizzazione dei servizi pubblici ad esse collegati. La misura mira a sostenere specifici investimenti forestali non produttivi e 393

3 investimenti selvicolturali che generalmente rappresentano un costo netto per i proprietari, senza fornire alcun tipo di reddito, ma sono indispensabili per limitare il progressivo abbandono delle aree rurali e marginali, risaltandone il ruolo sociale e valorizzandole in termini di pubblica utilità e di miglioramento ambientale. Gli investimenti hanno infatti finalità di tipo paesaggistico-ambientale, valorizzando il pregio naturale, estetico e la funzione protettiva delle foreste. Il miglioramento degli strumenti utili al settore foresta-legno-energia per le operazioni di taglio e prima lavorazione della risorsa legno risulta avere ricadute fondamentali sull ottimizzazione e la produttività della filiera stessa. Studi di settore dimostrano come molte aziende siano ancora dotate di vecchi macchinari che nel tempo causano una perdita progressiva del margine di guadagno, con evidente incapacità di rinnovamento. Inoltre, la migliore meccanizzazione, permette un potenziamento del carico di lavoro della singola azienda, andando a stimolare lo stesso mercato del lavoro con nuove possibilità di impiego. La misura fornisce un valido contributo agli obiettivi trasversali ambiente, clima ed innovazione. Attraverso il sostegno degli investimenti previsti nell ambito della sottomisura, infatti, si punta al miglioramento della tecnologia e della meccanizzazione della raccolta e della trasformazione dei prodotti selvicolturali, all aumento della redditività dei boschi con l obiettivo di migliorare la qualità tecnologica del legname attraverso investimenti selvicolturali ed a promuovere la raccolta e il trattamento ai fini energetici della biomassa risultante. Il sostegno al settore è importante per lo sviluppo dei boschi, la protezione delle foreste, l'innovazione, il miglioramento della produzione, delle tecnologie, della trasformazione e commercializzazione, aumentando così le opportunità di mercato e di lavoro nei settori forestali, compreso l approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili. Rafforzare la gestione sostenibile delle foreste è necessario per migliorare la competitività e la creazione di posti di lavoro, in particolare nelle zone rurali, assicurando nel contempo la protezione delle foreste e la fornitura di servizi ecosistemici. La misura è coerente con la strategia nazionale del Programma Quadro del Settore Forestale (PQSF), con gli strumenti regionali di pianificazione forestale, antincendio boschivo e di protezione delle foreste e con gli Obiettivi tematici dell Accordo di Partenariato nazionale (AdP): essa svolge un ruolo orizzontale rilevante nella tutela ambientale, culturale e paesaggistica del territorio, in quanto mira a favorire un uso multifunzionale del suolo, che integra la produzione agro-silvo-pastorale con la fornitura di beni e di servizi ecosistemici. Gli investimenti attivabili nell ambito della misura contribuiscono al perseguimento degli obiettivi strategici propri del PSR, al raggiungimento degli impegni internazionali sottoscritti dall Italia e dall Unione Europea in materia ambientale e di lotta ai cambiamenti climatici, nonché al raggiungimento deglio obiettivi compresi nella Strategia Forestale per l'unione Europea che stabilisce la strategia comunitaria globale per il settore forestale (COM(2013) 659). La misura contribuisce al perseguimento degli obiettivi relativi alle seguenti Focus area: 4a Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, compreso nelle zone Natura 2000 e nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell'agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell'assetto paesaggistico dell'europa 4b Migliore gestione delle risorse idriche, compresa la gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi 394

4 4c Prevenzione dell'erosione dei suoli e migliore gestione degli stessi 5c Favorire l'approvvigionamento e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia 5e Promuovere la conservazione e il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale 6a Favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese nonché dell'occupazione contribuendo quindi a dare risposta all insieme dei correlati fabbisogni: FB06 Miglioramento della redditività delle imprese agricole, forestali e agroalimentari FB07 Aumento dell integrazione territoriale delle imprese agricole, forestali e agroalimentari FB08 Favorire l'accesso al credito FB10 Favorire innovazione, differenziazione di prodotto, logistica e nuove forme di commercializzazione FB19 Migliorare lo stato chimico ed ecologico delle risorse idriche e salvaguardare i terreni agricoli da possibili fenomeni di contaminazione FB20 Salvaguardia idrogeologica e protezione della qualità e struttura dei suoli agricoli e forestali FB21 Uso sostenibile dell energia e delle risorse naturali non riproducibili FB22 Sostituzione dei combustibili fossili e sottrazione di gas ad effetto serra dall atmosfera. La misura concorre al raggiungimento degli obiettivi trasversali del FEASR: - innovazione - ambiente - mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici. La misura si compone di 5 sottomisure e relativi interventi: Sottomisura 8.1 Sostegno alla forestazione/all'imboschimento Imboschimento di terreni agricoli e non agricoli Sottomisura 8.2 Sostegno per l'impianto e il mantenimento di sistemi agroforestali Realizzazione di sistemi silvopastorali e impianto di seminativi arborati Sottomisura 8.4 Sostegno al ripristino delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici Risanamento e ripristino delle foreste danneggiate da calamità naturali, fitopatie, infestazioni parassitarie ed eventi climatici Sottomisura 8.5 Sostegno agli investimenti destinati ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale 395

5 degli ecosistemi forestali Investimenti per aumentare la resilienza, il pregio ambientale e il potenziale di mitigazione delle foreste Sottomisura 8.6 Sostegno agli investimenti in tecnologie silvicole e nella trasformazione, mobilitazione e commercializzazione dei prodotti delle foreste Investimenti in tecnologie forestali e nella trasformazione, mobilitazione e commercializzazione dei prodotti forestali Campo di applicazione, aliquota di sostegno, beneficiari ammissibili, e, se del caso, metodo per il calcolo dell'importo o del tasso di sostegno, eventualmente ripartito per sottomisura e/o per tipo di operazione. Per ciascun tipo di operazione, specificare i costi ammissibili, le condizioni di ammissibilità, gli importi e le aliquote di sostegno applicabili nonché i principi per la definizione dei criteri di selezione 396

6 Verificabilità e controllabilità delle misure e/o dei tipi di interventi Rischio/rischi inerenti all'attuazione delle misure Il percorso di analisi della verificabilità e controllabilità delle misure, condotto sulla base della metodologia indicata al capitolo 18, par.1, ha evidenziato, anche sulla base dell esperienza della programmazione : a) un rischio medio in fase di ammissibilità della domanda (R6), connesso alla valutazione del progetto presentato dal richiedente; in particolare relativo al controllo del limite di superficie forestale per il quale non è necessaria la presenza di informazioni desumibili dal piano di gestione; b) un rischio medio connesso al controllo dell adeguatezza dei costi (R2) o al riconoscimento delle spese 428

7 al momento della presentazione della domanda di pagamento (R9); c) un rischio medio connesso al controllo del rispetto delle norme sugli appalti pubblici o delle procedure di gara (R4) Misure di attenuazione Rispetto ai potenziali rischi, già evidenziati nella passata programmazione, le azioni preventive/correttive messe in opera riguardano: a) l integrazione dei controlli da fascicolo aziendale con verifiche su basi dati catastali e utilizzando altre fonti di informazione/banche dati disponibili; b) l erogazione degli aiuti in base ai costi standard per il Tipo di intervento Per gli altri Tipi di intervento (8.1.1, 8.2.1, e 8.6.1) saranno stabilite procedure dettagliate atte a garantire la ragionevolezza dei costi e al fine di ridurre le possibilità di errore sia da parte del beneficiario che dell organismo pagatore; c) l aggiornamento continuo del manuale procedurale specifico per i controlli sugli appalti, sulla base dell evoluzione della normativa. Procedure e norme anticorruzione vengono costantemente aggiornate ed il personale regionale e dell Organismo Pagatore viene formato Valutazione generale della misura Sulla base dell esperienza della scorsa programmazione, nella quale la misura era già stata attutata in modo analogo, e a fronte delle azioni di mitigazione individuate, il rischio è valutato di bassa entità. I criteri di selezione, basati sui principi espressi nelle schede Tipo di Intervento, saranno oggetto di valutazione in itinere ed esaminati dal Comitato di Sorveglianza ai sensi dell art.74 del Reg. (UE) 1305/2013 (R7) Metodo per il calcolo dell'importo o del tasso di sostegno, se del caso Informazioni specifiche della misura Definizione e giustificazione della dimensione delle aziende al di sopra della quale il sostegno sarà subordinato alla presentazione di un piano di gestione forestale o di uno strumento equivalente Il sostegno alla misura è subordinato alla presenza di un piano di gestione forestale o strumento equivalente. 429

8 E stata definita la dimensione minima di 100 ha di superficie boscata come limite al di sopra del quale l azienda deve presentare le informazioni desumibili da un piano di gestione forestale. Tale limite, è stato posto in relazione ad una scelta tecnica basata sul presupposto che al di sotto di tale soglia non ha senso tecnicamente la redazione di strumenti di pianificazione che per loro natura si prestano a gestire superfici ben più ampie. Con tale limite vengono sicuramente ricomprese tutte le realtà venete di un certo rilievo vista la grande frammentazione della proprietà privata singola. Il limite di 100 ha, inoltre è compatibile con quanto indicato dal Quadro forestale nazionale al riguardo. Tale limite è giustificato anche dal fatto che già in passato la politica forestale veneta ha promosso la pianificazione forestale per cui attualmente è pianificato oltre il 66% della superficie boscata regionale (Rif. DGR 1645/2013). Definizione della nozione di "strumento equivalente" Per quanto attiene alla definizione di strumento equivalente, la LR 52/78 nota come Legge forestale regionale individua 2 strumenti di pianificazione forestale a valenza normativa in quanto assimilati alle Prescrizioni di massima e di polizia forestale (PMPF), ovvero i Piani di riassetto forestale comunemente noti come piani di gestione forestale o piani di assestamento forestale relativi essenzialmente alla proprietà o azienda forestale, e i piani di riordino forestale che invece vengono realizzati a livello di area vasta, esempio a livello comunale, per la parte di foresta non già pianificata con i piani di riassetto forestale. Pertanto in Veneto i piani di gestione forestale o strumenti equivalenti si intendono sia i piani di riassetto forestale che i piani di riordino forestale di cui all art. 23 della LR 52/78. [Forestazione e imboschimento] Identificazione delle specie, delle zone e dei metodi da utilizzare per evitare la forestazione inappropriata di cui all'articolo 6, lettera a), del regolamento delegato (UE) n 807/2014, compresa la descrizione delle condizioni ambientali e climatiche delle zone in cui è prevista la forestazione di cui all'articolo 6, lettera b), del suddetto regolamento [Forestazione e imboschimento] Definizione dei requisiti ambientali minimi di cui all'articolo 6 del regolamento delegato (UE) n. 807/ [Allestimento di sistemi agroforestali] Precisazione del numero minimo e massimo di alberi da piantare per ettaro e, quando giunti a maturità, da preservare, e delle specie forestali da utilizzare a norma dell'articolo 23, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1305/

9 [Allestimento di sistemi agroforestali] Indicazione dei benefici ambientali attesi dai sistemi sovvenzionati [Prevenzione e ripristino delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici] Se del caso, elenco delle specie di organismi nocivi alle piante che possono provocare una calamità [Prevenzione e ripristino delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici] Individuazione delle aree forestali classificate ad alto o medio rischio d'incendio nel pertinente piano di protezione delle foreste Informazione non necessaria in quanto riguarda la sottomisura "Sostegno alla prevenzione dei danni arrecati alle foreste da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici", che non è stata attivata. [Prevenzione e ripristino delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici] Nel caso di interventi di prevenzione delle fitopatie e degli organismi nocivi ai vegetali, descrizione di un caso di calamità pertinente, sostenuta da prove scientifiche, incluse, se del caso, raccomandazioni sul trattamento degli organismi nocivi e delle fitopatie fornite dalle organizzazioni scientifiche Informazione non necessaria in quanto riguarda la sottomisura "Sostegno alla prevenzione dei danni arrecati alle foreste da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici", che non è stata attivata. [Investimenti diretti ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali] Definizione dei tipi di investimenti ammissibili e dei loro effetti previsti sull'ambiente e/o in termini di utilità pubblica Altre rilevanti osservazioni, utili ai fini della comprensione e dell'attuazione della misura Definizione di Bosco: La nuova definizione di bosco adottata dalla Regione del Veneto con l art. 31 della L.R. 5 aprile, 2013, n. 3 si allinea a quella statale ovvero a quella di cui all art. 2, comma 6 del D.Lgs 18 maggio 2001, n. 227 come modificato dall art. 26 del decreto legge 9 febbraio 2012 n. 5, convertito con legge 4 aprile 2012, n. 35 a titolo Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 febbraio 2012, n.5, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo. Secondo quanto definito dall art. 2, comma 6 del D.Lgs 18 maggio 2001, n. 227 si considerano bosco i 431

10 terreni coperti da vegetazione forestale arborea associata o meno a quella arbustiva di origine naturale o artificiale, in qualsiasi stadio di sviluppo, i castagneti, le sugherete e la macchia mediterranea, ed esclusi i giardini pubblici e privati, le alberature stradali, i castagneti da frutto in attualità di coltura e gli impianti di frutticoltura e d'arboricoltura da legno di cui al comma 5, ivi comprese, le formazioni forestali di origine artificiale realizzate su terreni agricoli a seguito dell'adesione a misure agro ambientali promosse nell'ambito delle politiche di sviluppo rurale dell'unione europea una volta scaduti i relativi vincoli, i terrazzamenti, i paesaggi agrari e pastorali di interesse storico coinvolti da processi di forestazione, naturale o artificiale, oggetto di recupero a fini produttivi. Le suddette formazioni vegetali e i terreni su cui essi sorgono devono avere estensione non inferiore a metri quadrati e larghezza media non inferiore a 20 metri e copertura non inferiore al 20 per cento, con misurazione effettuata dalla base esterna dei fusti. È fatta salva la definizione bosco a sughera di cui alla legge 18 luglio 1956, n Sono altresì assimilati a bosco i fondi gravati dall'obbligo di rimboschimento per le finalità di difesa idrogeologica del territorio, qualità dell'aria, salvaguardia del patrimonio idrico, conservazione della biodiversità, protezione del paesaggio e dell'ambiente in generale, nonché le radure e tutte le altre superfici d'estensione inferiore a 2000 metri quadri che interrompono la continuità del bosco non identificabili come pascoli, prati o pascoli arborati o come tartufaie coltivate. Il comma 5 dell art. 2 del D.Lgs 227/2001 dispone che Per arboricoltura da legno si intende la coltivazione di alberi, in terreni non boscati, finalizzata esclusivamente alla produzione di legno e biomassa. La coltivazione è reversibile al termine del ciclo colturale. 432

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