Introduzione. Particolare di un affresco del 1397 di Jacopo da Verona. Olandese ciuffata - 5

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1 Introduzione Particolare di un affresco del 1397 di Jacopo da Verona La storia della razza Olandese ciuffata inizia nel Paese che l ha selezionata e che le ha dato il nome, l Olanda. Fu esposta per la prima volta nel Attraverso poi quali peregrinazioni geografiche e quali incroci nel corso dei secoli sia arrivata in Olanda è tutt altra storia. Le più recenti ricerche storiche hanno fatto piazza pulita di una serie di ricostruzioni fantasiose e tendono a convergere sulla tesi che i progenitori delle razze ciuffate abbiano come tappe fondamentali del loro plurisecolare percorso la Russia, la Repubblica di Venezia e quindi i Paesi del Nord Europa. Senza trascurare il dato che la loro presenza venne documentata per la prima volta dal rinvenimento di scheletri di epoca romana a Uley, in Inghilterra, secondo quanto scrive Luuk Hans, coordinatore dell International network of Poland Clubs (Inpc). Secondo un altra teoria le ciuffate sarebbero giunte in Olanda attraverso le rotte del Mar Baltico. Di qui il nome dato dagli inglesi: Polish o Polands, che significa appunto originarie della Polonia. Sembra realistico ritenere che le diverse razze originarie di ciuffate, quali Sultano, Pavlov, Ciuffata Olandese, ma an- Olandese ciuffata - 5

2 A fianco, il naturalista bolognese Ulisse Aldrovandi ( ) in un dipinto custodito nella Biblioteca universitaria di Bologna e attribuito ad Agostino Carracci ( ). Sotto, gallo e gallina patavini disegnati da Aldrovandi. che altre razze ad esse collegate come Brabante, Uilebaard, Breda (Houdan e Crevecoeur, ndr.) siano state originate utilizzando lo stesso materiale di partenza, scrive Hans. Oltre alle scarse testimonianze scritte, fanno fede della presenza di ciuffate in Europa numerosi dipinti e disegni. A iniziare da un immagine del 1397 in un affresco di Jacopo da Verona ( ca. 1443) nell oratorio di San Michele Arcangelo a Padova scoperta dal giornalista Franco Holzer. In esso è rappresentata una contadina mentre sta dando da mangiare a una gallina ciuffata con tarsi verde ardesia, senza cresta e bargigli, e al suo pulcino. Una ciuffata, semplicemente. Assurdo volerla classificare come una razza o l altra ben codificata, ma comunque già abbastanza presente all epoca tanto da essere raffigurata. E probabilmente giunta in quei luoghi dall est europeo magari insieme a pellegrini diretti verso i luoghi della cristianità che si erano fermati in monasteri della regione come quello di Santa Maria della Riviera a Polverara. Questi polli sono gli antenati della razza Polverara, chiamata fino agli inizi del XX secolo Padovana. Mentre l attuale Padovana dal gran ciuffo sarebbe arrivata in Italia dalla Francia o comunque dal nord Europa all incirca verso la 6 - Quaderni delle Ciuffate

3 Particolare di un dipinto dei fratelli H. e C. Safleven (1620) Particolare di un dipinto dell olandese Melchior d Hondecoeter nato a Utrecht nel 1636 ca. e morto ad Amsterdam nel 1695 (Foto Hendrik Timmer). L Olandese ciuffata è stata esposta per la prima volta nel Olandese ciuffata - 7

4 Particolare di un dipinto dell olandese Jan Steen ( ) metà del XIX secolo. (Cassella, O Manuale pratico di pollicoltura. Giovanni Jovene Librajo, Napoli). Un ricercatore, Stanislaw Reskowski di Varsavia (Polonia), scrive che intorno al 1500 c erano polli con ciuffo in occidente della Russia e in Polonia. Mentre il naturalista italiano Ulisse Aldovrandi ( ) disegna nel 1600 una ciuffata. Le rappresentazioni iconografiche di galline ciuffate s intensificano con l avanzare dei secoli. Numerose sono le testimonianze di pittori dei Paesi Bassi. Come quella realizzata nel 1620 dai fratelli H. e C. Saftleven. Il dipinto riguarda la cacciata di Johan van Oldenbarnevelt dal suo castello ma il particolare che qui interessa è la presenza di ciuffate. Altro dipinto noto che data 1660 è De hoenderhof di Jan Steen ( ). E poi vi è la grande quantità di polli dipinti da Melchior d Hondecoeter ( ). Da notare 8 - Quaderni delle Ciuffate

5 Una serie di raffigurazioni dell Olandese ciuffata. Nell 800 e nel 900 sono numerosi gli illustratori delle varie razze di polli. Tra questi, nell 800,ilgli inglesi J. W. Ludlow e John Lawrence, e il tedesco Julius Völschau. Poi ancora, nel secolo scorso, P. de Wald, Delin e van Gink.au. W Olandese ciuffata - 9

6 colorazioni oggi non più esistenti, ciuffi meno folti e arrotondati rispetto agli attuali. A proposito delle colorazioni delle Olandesi, molto interessante è l articolo di Stefano Bergamo, sul sito della Federazione italiana delle Associazioni avicole (Fiav), Nuovi sviluppi nell allevamento dell Olandese con ciuffo nana. [...] È fuori di dubbio che le colorazioni presenti originariamente nei Paesi Bassi erano diverse, e che l assenza delle stesse dai primi libri degli standard è considerata in Olanda più un impoverimento del patrimonio avicolo nazionale piuttosto che una forma di rispetto della tradizione - scrive Bergamo -. La tradizione infatti, come si è visto, sembra essere molto più ricca di quanto il panorama attuale lasci supporre. Una tale semplificazione delle colorazioni va probabilmente di pari passo con la crisi economica alla fine del Secolo d oro, e quindi con il venir meno della disponibilità di liquidi da spendere nella sfera del lusso, quale era quella dell avicoltura ornamentale. Si tratta quindi di un impoverimento dovuto alla contingenza economica e non ad una scelta a svantaggio delle colorazioni più ricche [...]. Per rendersi conto delle credenze nel XVII secolo, riportiamo l incontro che ebbe Eberhard Gockcelio nel 1697 con strani animali con ciuffo simili a basilischi (creature mitologiche con il potere di uccidere o pietrificare con un solo sguardi diretto negli occhi) dalla lunga coda, simile a un gallo ma non nella coda e nei piedi che si trascinava quasi strisciando. Sulla testa aveva qualcosa che assomigliava a un cappello bianco su cui sporgevano due punti. Gli occhi erano rossastri e radianti. Il colore era nero immerso nel giallo limone. Si dice che sia generato in Africa, ucciso dal fuoco e poi visto da 1000 persone. Sembrerebbe la prima descrizione di una Olandese. Nulla di strano nelle credenze dell epoca e durate a lungo. Ancora nel 1771, a proposito non di Olandesi ma di Moroseta, si diceva venissero commercializzate come incroci tra polli e conigli, dando la stura a molti miti riguardo quella 10 - Quaderni delle Ciuffate

7 [...] la Signora Orbé aveva deciso di tenere nel suo allevamento da dilettante le razze La Flèche, Brahma, Dorking e Langshan, conservando i riproduttori anziani. Ma, data la bellezza dei soggetti di Londra, la Signora Orbé vi acquistò un gallo Brahma e un gallo Dorking con due galline. Non trovò dei Phenix, ma dei Cocincina fulvi, dei Combattenti nani argentati, dei Campine dorati e degli Olandesi neri dal ciuffo bianco sui quali si fissò la sua scelta. Questi ultimi, se bisognava crederne le raccomandazioni dei venditori, dovevano essere tenuti molto all asciutto e al riparo da sole e pioggia. Nessun recinto permetteva tante precauzioni, ma la Signora Orbé decise di passare oltre, libera di lasciare uscire i polli solo con un bel tempo, senza preoccuparsi diversamente delle carezze del sole. Certamente, tutti questi lotti erano costati caro, ma era inteso che era un lusso che ci si poteva permettere data l esistenza modesta di adesso, una volta il minimo gioiello sarebbe costato di più [...]. (Da I Pollai di Biamont, di Pierre Revir, Bruxelles 1893) Olandese ciuffata - 11

8 Basilisco - Bermann, 1880 razza. Il conte bolognese Alfonso Bonfioli Malvezzi scrisse di aver veduto nel giardino di corte di Bruxelles galline nate dall accoppiamento di un coniglio con una gallina. Elle sono incapaci di fecondare, ed hanno le loro penne che partecipano in qualche modo del pelo del coniglio. Questi non si accoppia con la gallina se questa non è tenuta ferma, e forzatamente dalla mano dell uomo, perché in caso diverso il coniglio ucciderebbe la gallina. Due volte ho veduta la congiunzione, e nello spazio di pochi minuti. Niuna bestia mi ha fatto più ad evidenza considerare il furore venereo, ed una certa necessità fisica di scaricarsi di un umore superfluo, e stimolante (Alfonso Bonfioli Malvezzi, Viaggio in Europa, Sellerio editore, Palermo 1991, p. 107). Le testimonianze di Olandesi ciuffate si arricchiscono con le illustrazioni realizzate nell 800 dagli inglesi J. W. Ludlow e John Lawrence, e dal tedesco Julius Völschau. Poi ancora, nel secolo scorso, P. de Wald, Delin e van Gink. Il ciuffo dell Olandese, come per la Padovana da cui differisce sostanzialmente per l assenza della barba, è uno degli elementi caratterizzanti. La sua dimensione è dovuta all ernia craniale circondata da follicoli cutanei da cui nascono nella femmina penne brevi arrotondate che formano un ciuffo pieno che copre l ernia; nei maschi penne più allungate e appuntite che ricadono attorno al capo per formare il ciuffo. L ernia è accompagnata da emisferi cerebrali più anteriori rispetto ad altre razze e dalla mutazione dei processi nasali dei premascellari che, non fondendosi sul lato dorsale, lasciano uno spazio libero privo di penne o piume. Le narici vanno ad occupare tale varco assumendo una struttura elastica, revoluta e sopraelevata sul profilo del becco. La cresta è residuale o assente Quaderni delle Ciuffate

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10 Ecco come agli inizi del 900 veniva giudicata l Olandese ciuffata dallo zoologo Teodoro Pascal (Napoli Napoli 1937) nel volume Le razze della gallina domestica del L Olandese ciuffata - scriveva Pascal - sarebbe una Padovana diventata Olandese. Le sue forme sarebbero più ridotte, meno robuste e meno eleganti della Padovana, con tendenza al rachitismo e al linfaticismo. La definiva poi un utilissimo animale da sport, ma, per poco che venga trascurata, deperisce rapidamente. Pregi? L indole oltremodo tranquilla e famigliare e da questo lato preferibile alla Padovana Quaderni delle Ciuffate