Nuova contabilità e saldo finale di competenza: opportunità e criticità per i Comuni capofila

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1 Nuova contabilità e saldo finale di competenza: opportunità e criticità per i Comuni capofila Giuseppe Ferraina - Dipartimento Finanza Locale IFEL Bari, 15 settembre 2016

2 Indice L inquadramento economico-finanziario del fenomeno L esperienza della rimodulazione degli obiettivi Patto Il passaggio dal Patto di stabilità al saldo di competenza Le questioni aperte

3 L origine del problema per i Comuni capofila: le «distorsive» manovre finanziarie Fino al 2015 i Comuni capofila delle gestioni associate sono state «vittime» di un grave surplus di manovra, sia per il taglio alle risorse ex spending review sia per i vincoli imposti con il Patto di stabilità interno ü TAGLI SPENDING REVIEW (DL 95/2012 E DL 66/2014) Commisurati in base ai consumi intermedi sostenuti (dati cassa SIOPE), il Comune capofila subisce un maggiore taglio per effetto di un volume di spesa comprensivo della quota destinata ai Comuni associati ü ASSEGNAZIONE DEGLI OBIETTIVI PATTO Per la medesima ragione il problema si ripropone con il Patto di stabilità interno, dal momento che le risorse indirizzate ai Comuni associati vengono conteggiate nella base di calcolo utilizzata per determinare l avanzo di bilancio imposto al Comune capofila A partire dal 2016 il superamento del Patto di stabilità interno e la corretta applicazione dell armonizzazione contabile garantiscono al Comune capofila un equo vincolo finanziario, mentre il graduale passaggio dal criterio della spesa storica a quello della capacità/fabbisogni standard consentirà un progressivo ed eventuale recupero di risorse 3

4 Un rimedio di second best nel biennio : la rimodulazione degli obiettivi ad invarianza finanziaria Se con la spending review i Comuni associati assumono il ruolo di free rider al cospetto dell Ente capofila, il quale subisce anche la quota di tagli imputabili ai Comuni associati in assenza di gestione associata, nel caso del Patto di stabilità interno al comparto comunale viene assegnato un indubbio surplus di manovra per effetto delle «duplicazioni contabili» In definitiva, l Ente capofila paga la manovra Patto anche per la quota già posta a carico dei Comuni associati tramite i rimborsi di spesa da questi erogati in favore del Comune capofila: alla luce di questa evidente anomalia, l Anci ha più volte avanzato proposte che ponessero un rimedio «strutturale» alle duplicazioni contabili, mai però avallato da Governo e Parlamento Per gli anni 2014 e 2015 nella legge di stabilità è stata prevista soltanto la possibilità di intervenire tramite apposita rilevazione condotta dall Ifel per conto dell Anci per rimodulare «a somma zero» gli obiettivi Patto tra i Comuni coinvolti nella gestione associata, spalmando così il surplus di manovra altrimenti tutto in capo all Ente capofila Pur con diverse difficoltà, in particolare il carattere volontario dell accordo e lo scollamento temporale tra esercizi finanziari coinvolti e ciclo delle maggioranze politiche, la rimodulazione degli obiettivi Patto si è rivelato un utile strumento anche in Puglia per fornire un concreto ausilio finanziario ai Comuni capofila 4

5 La rimodulazione degli obiettivi in Puglia: le principali evidenze empiriche nel A LIVELLO NAZIONALE Nel complesso sono stati sottoscritti 68 accordi territoriali, coinvolgendo 533 Comuni tra e n t i c a p o f i l a e C o m u n i associati Lo strumento della rimodulazione ha investito omogeneamente il territorio nazionale IN PUGLIA Sono stati sottoscritti 7 accordi territoriali, con 22 Comuni associati disposti a fornire un ausilio al proprio ente capofila I dati riportati mettono in luce la significatività finanziaria dello strumento per i Comuni capofila (-18% in Puglia, -17% in Italia) EFFETTI DELLA RIMODULAZIONE (ESCLUSA QUOTA FCDE) PER I CAPOFILA NEL 2015 Valori assoluti e percentuali DETTAGLIO RIDUZIONE OBIETTIVO N COMUNI ASSOCIATI PUGLIA v.a. % v.a. % ALTAMURA % 3 14% CANOSA DI PUGLIA % 2 9% CORATO % 2 9% GIOIA DEL COLLE % 3 14% MODUGNO % 2 9% PUTIGNANO % 4 18% VICO DEL GARGANO % 6 27% PUGLIA % % Fonte: IFEL RIMODULAZIONI DEGLI OBIETTIVI PATTO NEL 2015 PER REGIONE Valori assoluti e percentuali REGIONE DI N RIMODULAZIONI N COMUNI ASSOCIATI APPARTENENZA v.a. % v.a. % ITALIA ,0% ,0% NORD 26 38,2% ,8% CENTRO 16 23,5% ,9% SUD E ISOLE 26 38,2% ,3% di cui PUGLIA 7 10,3% 22 4,7% Fonte: IFEL

6 Principali indicazioni dal monitoraggio Patto 2015 per i Comuni della Puglia VALORI IN MIGLIAIA DI EURO VOCI DELLA MANOVRA IMPORTO OBIETTIVO FINANZIARIO ( a ) ACCANTONAMENTI FCDE ( b ) OBIETTIVO PATTO POST FCDE ( c ) = ( a ) - ( b ) DISTRIBUZIONE RISERVA 100 MILIONI ( d ) OBIETTIVO PATTO POST RISERVA ( e ) = ( c ) + ( d ) PATTO VERTICALE INCENTIVATO ( f ) PATTO VERTICALE ORDINARIO ( g ) -700 OBIETTIVO PATTO POST PATTI VERTICALI ( h ) = ( e ) + ( f ) + ( g ) PATTO ORIZZONTALE REGIONALE ( i ) 0 PATTO ORIZZONTALE NAZIONALE ( l ) OBIETTIVO PATTO FINALE ( m ) = ( h ) + ( i ) + ( l ) Fonte: elaborazioni IFEL su dati RGS - Monitoraggio Patto 2015 aggiornato al 21 luglio 2016 Risultano inadempienti 12 Comuni su 251 Enti (circa 5%) sottoposti al vincolo del Patto di stabilità interno, per uno sforamento complessivo pari a 4,7 mln di euro 171 Comuni (68%) mantengono un obiettivo Patto maggiore di zero (circa 40 mln di euro) Anche per questo motivo, nel 2016 il superamento del Patto assume una valenza particolarmente significativa 6

7 Principali indicazioni dal monitoraggio Patto 2015 per i Comuni della Puglia VALORI IN MIGLIAIA DI EURO VOCI DELLA MANOVRA IMPORTO EQUILIBRIO CORRENTE SENZA FPV MA CON FCDE ( a ) EQUILIBRIO IN CONTO CAPITALE ( b ) SALDO FINANZIARIO SENZA FPV CORRENTE ( c ) = ( a ) + ( b ) SALDO OBIETTIVO FINALE ( d ) MARGINE FINANZIARIO SENZA FPV CORRENTE ( e ) = ( c ) - ( d ) FPV ENTRATE CORRENTI ( f ) FPV SPESE CORRENTI ( g ) MARGINE FINANZIARIO CON FPV CORRENTE ( h ) = ( e ) + ( f ) - ( g ) Fonte: elaborazioni IFEL su dati RGS - Monitoraggio Patto 2015 aggiornato al 21 luglio 2016 I Comuni della Puglia manifestano, almeno in termini aggregati, una rassicurante condizione di equilibrio di parte corrente, nonostante l onere da FCDE e senza considerare il FPV corrente È da osservare la persistenza di un certo ammontare di spazi finanziari rimasti inutilizzati, anche in ragione di un assetto normativo piuttosto instabile e confuso In prospettiva, se messi nelle condizioni di poter operare in un quadro di regole certe e coerenti con i principi cardine dell armonizzazione contabile, per i Comuni della Puglia si può ipotizzare un significativo recupero in termini di capacità di spesa 7

8 I vantaggi del nuovo saldo di competenza potenziata: una visione d insieme SALDO DI COMPETENZA MISTA: MANOVRA 2015 SPC/CAP PAG C/RES + SPC/CAP PAG C/COMP + SPCORR IMPEGNI ECORR ACCERT + EC/CAP RISCOSS - (OB + FCDE 2015 ) pro smaltimento residui passivi in conto capitale minori vincoli in fase di programmazione e gestione maggiore capacità di spesa (corrente e/o in conto capitale) sostenibilità casi Capofila e gestione servizi di area vasta Contributi regionali a rendicontazione? SALDO DI COMPETENZA POTENZIATA: MANOVRA 2016 SPC/CAP IMPEGNI + SPCORR IMPEGNI ECORR ACCERT + EC/CAP ACCERT + (FPV E - FPV S ) escluse le quote finanziate con debito sia in entrata sia in uscita 8 Rispetto ai vincoli prima imposti dal Patto di stabilità, il saldo finale di competenza potenziata consente un maggiore utilizzo di risorse, sia di parte corrente che sul fronte degli investimenti Non più obiettivi Patto positivi e sono esclusi gli accantonamenti FCDE e altri Fondi rischi dal vincolo finanziario, mentre il FPV espande il perimetro di azione sul versante degli investimenti

9 Il correttivo proposto dall Anci per un problema ancora parzialmente irrisolto EMENDAMENTO ANCI (DECRETO LEGGE 113/2016) «L ente locale è autorizzato ad accertare il contributo a rendicontazione, di cui al principio contabile della competenza finanziaria potenziata, punto 3.6, in relazione all esigibilità della spesa dell'ente beneficiario a prescindere dalla contabilizzazione dell'ente erogante. Nel caso in cui il contributo a rendicontazione sia stato erogato senza tener conto del cronoprogramma di spesa dell'ente beneficiario, la somma incassata concorre a determinare il fondo pluriennale vincolato da parte dell ente locale anche se l obbligazione non è giuridicamente assunta entro il termine di cui al vigente principio» MOTIVAZIONI per ovviare ai ritardi attuativi del principio contabile 3.6 da parte di alcuni enti territoriali, occorreva autorizzare gli enti locali ad accertare i contributi sulla base dell effettiva esigibilità delle spese sostenute, indipendentemente dalla modalità di contabilizzazione dei contributi dell ente erogante (ad esempio la Regione) Nei casi in cui l ente erogatore non abbia rispettato il cronoprogramma di spesa dell ente beneficiario, l accoglimento dell emendamento avrebbe fatto confluire l ammontare in questione nel FPV, quindi utile per il rispetto del saldo di finanza pubblica Il recepimento della proposta avanzata necessitava di copertura finanziaria verosimilmente di contenuta entità ma sarebbe stato una soluzione tampone equa e pragmatica, evitando di penalizzare oltre misura gli enti locali per originaria responsabilità imputabile ad altri soggetti 9