2 giugno 1946: nasce la Repubblica Italiana

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1 2 giugno 1946: nasce la Repubblica Italiana Referendum istituzionale del 2 giugno 1946 votano, per la prima volta nella storia d Italia, anche le donne vincono i sostenitori della repubblica con circa 13 milioni di voti iniziano i lavori da parte dell Assemblea Costituente di stesura della Costituzione La Costituzione della Repubblica Italiana entrò in vigore il 1 gennaio 1948

2 2 giugno 1946, i primi voti femminili In Italia le donne votarono per la prima volta nel Le prime elezioni politiche a cui parteciparono (si trattava del Referendum istituzionale monarchia-repubblica) si tennero il 2 giugno Le cosiddette madri Costituenti furono le 21 donne elette all Assemblea Costituente, composta di 556 deputati. Tra esse vi erano Maria Federici, Nilde Iotti, Angelina Merlin, Angela Guidi Cingolani, Teresa Mattei, Teresa Noce.

3 Nilde Iotti Prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera dei deputati, nonché prima donna nella storia d'italia a ricoprire una delle tre più alte cariche dello Stato. Occupò lo scranno più alto di Montecitorio per tre legislature, dal 1979 al 1992, conseguendo un primato finora incontrastato nell'italia repubblicana.

4 Articolo 1 Principi fondamentali L Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. L Italia è dunque una Repubblica, ma non è sempre stato così. Infatti fino al 1946 l Italia era una monarchia, ovvero era retta da un re, che aveva ricevuto il potere in via ereditaria e lo deteneva per la vita intera. Con il nuovo ordinamento repubblicano, invece, lo Stato è governato da un presidente, la cui carica non è più ereditaria, come nella monarchia, ma è elettiva, e non è permanente ma, al contrario, ha una durata prestabilita (sette anni).

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6 Principi fondamentali Articolo 1 L Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. L Italia non soltanto è una Repubblica, ma è anche una Repubblica democratica. La Repubblica è un tipo di Stato il cui massimo rappresentante è il Presidente della Repubblica. Ebbene, il rappresentante è qualcuno che si presenta e agisce al posto di qualcun altro. E siccome questo qualcun altro è il popolo, ecco perché la Repubblica è anche democratica. La democrazia infatti è un sistema per cui il potere, la sovranità, spetta al popolo. E il popolo è composto da tutti i cittadini. Quindi, il Presidente della Repubblica è il massimo rappresentante di tutti gli italiani. La procedura democratica che permette al popolo di scegliere i rappresentanti si chiama elezione: attraverso l elezione ogni cittadino decide a chi assegnare il proprio potere attraverso il voto.

7 Principi fondamentali Articolo 1 L Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. Dire che a fondamento della Repubblica c è il lavoro, equivale a considerare tutti i cittadini come tanti lavoratori che contribuiscono con il loro operato al bene della Repubblica. Ognuno a modo proprio: che si diriga un impresa o si lavori in una miniera non fa differenza, perché per costruire una Repubblica democratica c è bisogno dell apporto di tutti. Viene stabilito il ruolo primario dei lavoratori nella società. Anche per questo motivo nell articolo 35 la Costituzione aggiunge che la Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme e applicazioni.

8 Articolo 2 Principi fondamentali La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Vengono riconosciuti i diritti inviolabili dell uomo, tutti i diritti cioè che nessuna legge può vietare o togliere ad una persona (ad esempio la libertà personale, di pensiero, di religione).

9 Principi fondamentali Articolo 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Si stabilisce il principio di uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, impegnando nel contempo lo Stato a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana.

10 Principi fondamentali Articolo 4 La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Anche il lavoro è un diritto. Tutti hanno il diritto di lavorare e tutti devono contribuire con il proprio lavoro alla sviluppo della società.

11 Articolo 5 Principi fondamentali La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento. La Repubblica è una e indivisibile, ma riconosce le esigenze di autonomia degli enti locali.

12 Articolo 6 Principi fondamentali La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche. Tutela i diritti delle minoranze che hanno lingua e costumi diversi.

13 Principi fondamentali Articolo 7 Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale. Articolo 8 Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. Principio di laicità dello Stato, la Costituzione salvaguarda la libertà di religione. Tutte le religioni sono UGUALI e LIBERE, anche se lo stato Italiano ha un concordato speciale con la religione cattolica. Sono libere, purché non contrastino con la legge Italiana. La scelta della fede religiosa è, quindi, una libertà. E possibile praticare qualsiasi religione e seguirne le regole, sempre che non siano contrarie alle leggi italiane.

14 Articolo 9 Principi fondamentali La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

15 Principi fondamentali Articolo 10 L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici. La Costituzione protegge gli stranieri, secondo il diritto internazionale, e riconosce il diritto di asilo, se nel loro paese non sono garantite le libertà democratiche. Lo straniero non può essere estradato per motivi politici.

16 Articolo 11 Principi fondamentali L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. La Costituzione è pacifista, ripudia la guerra come strumento di offesa alle libertà degli altri popoli e favorisce le organizzazioni che si battono per la cooperazione e la pace.

17 Articolo 12 Principi fondamentali La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni. La storia della bandiera d'italia inizia ufficialmente il 7 gennaio 1797, con la sua prima adozione come bandiera nazionale da parte di uno Stato italiano sovrano, la Repubblica Cispadana.