GIUSEPPE SUMMA IL VALORE DELLE PARABOLE DI GESÙ
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- Olimpia Sole
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1 GIUSEPPE SUMMA 3 IL VALORE DELLE PARABOLE DI GESÙ
2 4 Proprietà letteraria riservata. I diritti di traduzione in qualsiasi forma, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento, totale o parziale, con qualsiasi mezzo, della presente opera sono riservati alla Editrice Domenicana Italiana s.r.l., come per legge per tutti i paesi Editrice Domenicana Italiana srl Via Giuseppe Marotta, Napoli tel fax info@edi.na.it Editrice Domenicana Italiana ISBN Progetto grafico e redazione di Giuseppe Piccinno.
3 7 Introduzione Il linguaggio figurato può essere di aiuto a capire qualcosa su determinate realtà solo se si individua la realtà a cui si riferisce. Le parabole evangeliche però non hanno come oggetto di riferimento sempre la stessa realtà, e nemmeno la medesima parabola, perché spesso si trova in contesti diversi, quindi con riferimenti a realtà diverse. Da qui, la necessità di saper distinguere il contesto originale, in cui l ha inserita, raccontandola, Gesù, cosa che non sempre è facile, da quello in cui l ha inserita l evangelista per rispondere ad alcuni quesiti posti dalla comunità a cui egli apparteneva. Significativa in merito è la convinzione di Marco secondo la quale Cristo parlava in parabole sia per adempiere la Scrittura, sia per polemizzare contro i Giudei: «Quando poi fu solo, i suoi insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli disse loro: A voi è stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto viene esposto in parabole, perché: guardino, ma non vedano, ascoltino, ma non intendano, perché non si convertano e venga loro perdonato» (Mc 4,10-12) 1. Tutto ciò non risponde all intento di Gesù, che sulla croce ha perdonato ai propri persecutori 2. Tanto meno entra nella logica delle parabole l intento di escludere alcuni dal comprendere determinate verità; anzi esse hanno lo scopo di farci capire realtà che vanno al di là delle nostre capacità di 1 Cf Is 6,9ss. 2 Lc 23,34.
4 8 comprensione, oppure di chiarire comportamenti che non sono comuni a tutti. Altre volte l agiografo risveglia la Chiesa a lui contemporanea, forse perché si era assopita moralmente e spiritualmente. In merito può essere illuminante la conclusione della parabola del servo spietato: «Allora il padrone fece chiamare quell uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato. Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te? E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto. Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello (Mt 18,32-35). L evangelista Luca invece ci presenta Gesù con spirito diametralmente opposto a quello del brano ora citato: «Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l altro a sinistra. Gesù diceva: Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno. Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte (Lc 23,33-34) 3. 3 Cf Mt 18,21; J. Dupont, Il metodo parabolico di Gesù, Paideia, Brescia 1973, pp.7-13.
5 9 Capitolo Primo Questioni preliminari 1.1. Terminologia Si usa frequentemente denominare molti racconti di Gesù col termine parabole, in realtà si tratta di vari generi letterari che possiamo distinguere con certezza nel seguente modo: la parabola in senso stretto, la similitudine, l allegoria. La metafora e l esempio sono denominazioni diverse delle prime tre. La parabola è il racconto liberamente inventato, ma trasmette realtà che veramente accadono tutti i giorni e dovunque, come possono non essere accadute. Aiutiamoci con qualche esempio: «C era un uomo ricco che aveva un amministratore disonesto...» (Lc 16,1ss); «Un uomo aveva due figli...» (Mt 21,28). Il genere parabolico è diverso dall affermazione dogmatica, essa infatti cerca di schiacciare l ascoltatore con la forza della verità valida universalmente, la parabola invece rinuncia elegantemente a quello strumento di forza, e dice all ascoltatore: Lascia che ti racconti solo qualche storiella, e se essa non ti convincerà, io tacerò. Lo scopo della parabola quindi è quello di aiutare l ascoltatore ad assumere l atteggiamento giusto di fronte a determinate circostanze 1, oppure di dare la risposta più conforme alla volontà di Dio 2. 1 Cf Il buon samaritano di Lc 10,29ss. 2 Cf la parabola dei due figli di Mt 21,28ss.
6 10 La similitudine è racconto che si basa sulla realtà accessibile a tutti, perché accade tutti i giorni e dovunque; per esempio avviene sempre così quando il lievito viene messo nella farina 3 ; oppure quando si semina la semente 4 ; o ancora quando il grano è maturo per la mietitura 5. Lo scopo della similitudine è quello di rivelare e di far comprendere alcune verità sul Regno di Dio mediante la sostanza del racconto, e non mediante tutte le sue parti che lo compongono. L allegoria, come la parabola, è racconto liberamente inventato, per comunicare alcune verità in codice, e non esplicitamente. L ascoltatore o il lettore è costretto a decifrarle. Aiutiamoci con qualche esempio. L allegoria di Mt 22, 1-14 parla di servi e intende profeti e apostoli; narra di un re e intende Dio; racconta di invitati restii che maltrattano e uccidono i messaggeri, e intende il popolo di Israele che uccide e lapida quelli che gli sono inviati. Si può capire l allegoria, dunque, solo se oltre al racconto allegorico si conosce anche il fatto a cui si riferisce L origine Lo stile di comunicazione mediante immagini è antico quanto l umanità, e usato universalmente. Si dice che i primi esseri umani, quando cominciarono a scrivere o a comunicare agli altri le proprie idee, disegnavano case, alberi, uccelli, insomma comunicavano mediante immagini. Gesù quindi non è stato il primo a far uso del linguaggio figurato, ma lo ha fatto proprio, e se ne servì con particolare maestria. Il mondo biblico e tutto il vicino Oriente erano particolarmente inclini al linguaggio figurato, si hanno in merito moltissimi esempi, basta sfogliare la letteratura profetica per rendersene conto. Anche nel mondo extra biblico troviamo lo stesso 3 Mt 13,33ss. 4 Mt 13,31ss. 5 Mc 4,26ss.
7 99 INDICE INTRODUZIONE... 7 CAPITOLO PRIMO: Questioni preliminari Terminologia L origine Valore pedagogico Valore rivelativo L iter storico CAPITOLO SECONDO: Le parabole di Matteo Le due case: Mt 7, I bambini che non vogliono giocare: Mt 11, Il seminatore: Mt 13, La zizzania nel campo di grano: Mt 13, Il granello di senape: Mt 13, Il lievito: Mt 13, Il tesoro e la perla inestimabile: Mt 13, La rete: Mt 13, La parabola dello scriba: Mt 13, La pecora smarrita: Mt 18, Il servo spietato: Mt 18, Gli operai della vigna: Mt 20,
8 I due fratelli: Mt 21, I vignaioli omicidi: Mt 21, La grande cena: Mt 22, Il maggiordomo: Mt 24, Le dieci vergini: Mt 25, I talenti: Mt 25, CAPITOLO TERZO: Le parabole di Marco Il seme cresce da solo: Mc 4, Il portiere che vigila: Mc 13, CAPITOLO QUARTO: Le parabole di Luca Il creditore e i due debitori: Lc 7, Il buon samaritano: Lc 10, L amico importuno: Lc 11, Il ricco stolto: Lc 12, Il fico sterile: Lc 13, La porta stretta: Lc 13, Chi di voi, se un asino o un bue...: Lc 14, Osservando poi come sceglievano i primi posti: Lc 14, Quando fai una festa invita i poveri: Lc 14, La torre e il re: Lc 14, Il figliol prodigo: Lc 15, Il fattore astuto: Lc 16, Il ricco epulone: Lc 16, Servi inutili: Lc 17, Il giudice e la vedova: Lc 18, Il fariseo e il pubblicano: Lc 18, CONCLUSIONE: INDICE... 99
9 102 Dello stesso autore La specie umana. Non solo teologia, Napoli 2015, pagg. 176, 12,00 [br]. Infanzia e vita pubblica di Gesù. Esegesi e teologia, Napoli 2015, pagg. 128, 10,00 [br]. Teologia degli attributi e dei nomi di Dio, Napoli 2015, pagg. 128, 10,00 [br]. Il male: perché?, Napoli 2016, pagg. 112, 9,00 [br]. L umanità al bivio: Dio o il nulla, Napoli 2016, pagg. 176, 12,00 [br]. L eucaristia. Dono e chiamata, Napoli 2016, pagg. 96, 8,00 [br]. Miracoli e divinità di Gesù, Napoli 2016, pagg. 112, 9,00 [br]. Religione e rivelazione, Napoli 2016, pagg. 128, 10,00 [br]. Sintesi di ecclesiologia, Napoli 2017, pagg. 176, 13,00 [br]. Monoteismo e Trinità. Genesi, Differenze, Completamento, Napoli 2017, pagg. 112, 12,00 [br]. Il perdono. Esigenza e dovere, Napoli 2017, pagg. 144, 12,00 [br]. Fede e ateismo. Diversità di approcci e pseudo problemi, Napoli 2017, pagg. 160, 13,00 [br]. Finito di stampare nel dicembre 2017 da MEDIAGRAF S.p.A. Viale della Navigazione interna, Noventa Padovana (PD)
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