REGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SERVIZIO AGRICOLTURA SOSTENIBILE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "REGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SERVIZIO AGRICOLTURA SOSTENIBILE"

Transcript

1 REGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SERVIZIO AGRICOLTURA SOSTENIBILE. Dirigente Responsabile: Dionisio Nota Decreto N 5929 del 08 Novembre 2002 Pubblicità/Pubblicazione: Atto soggetto a pubblicazione integrale Allegati n : 1 Denominazione Pubblicazione Tipo di trasmissione A Si Cartaceo+Digitale Oggetto: PSR Approvazione disposizioni tecniche relative alle domande di aiuto previste dalla Misura 6 " Misure agroambientali". Modifica decreto n.77/01. Atto soggetto al controllo interno ai sensi delle DD.G.R. nn. 372/1999, 1271/1999 e 770/2000 Controllo eseguito senza rilievi. Atto certificato il

2 IL DIRIGENTE Visto la deliberazione della Giunta Regionale n. 802/2001:"dipartimento dello Sviluppo Economico: Modifiche strutture dirigenziali"; Visto il decreto del Coordinatore del Dipartimento dello Sviluppo economico n.4123/2001 con il quale il sottoscritto è stato nominato responsabile del Servizio "Agricoltura Sostenibile"; Visto gli artt. 3, 22 e 27 della L.R. 26/2000 Riordino della legislazione regionale in materia di organizzazione del personale ; Visto il Regolamento (CE) n. 1257/1999 del 17 maggio 1999, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEAOG); Visto il Regolamento (CE)n. 445/2002 recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1257/1999; Visto il Piano di Sviluppo Rurale della Regione Toscana approvato con la Decisione della Commissione europea n. C(2000) 2510 del 7/9/00; Considerata la deliberazione della Giunta Regionale n.1184 del 6/11/2000 e successive modifiche e integrazioni con la quale vengono stabilite le procedure generali di attuazione e priorità per la selezione delle domande, nonché preso atto della delibera n. 74 del 28/01/2002 e successive modifiche e integrazioni; Preso atto dei Piani Locali di Sviluppo Rurale degli Enti Locali competenti in materia di agricoltura e foreste, redatti secondo quanto stabilito nella delibera n. 149 del 12/2/2001 e approvati con atto deliberativo della Giunta regionale; Visto il decreto n. 77/2001:"PSR Misura 6 - Misure Agroambientali. Procedure per la presentazione, l'istruttoria ed ammissione delle domande. Modifica decreto n.7244/00"; Visto il decreto n.4418/02:"p.s.r Misure Agroambientali. Sospensione termini per la presentazione dei rinnovi annuali (conferme ed aggiornamenti) e delle nuove adesioni per l'annualità ; Vista la Legge regionale n. 60 del 19/11/99 istitutiva dell'agenzia regionale toscana per le erogazioni in agricoltura (A.R.T.E.A.); Visto il decreto del Ministero per le politiche agricole del 13/11/01 di riconoscimento di A.R.T.E.A. quale organismo pagatore Feoga-Sezione Garanzia per la Regione Toscana per le misure relative allo Sviluppo Rurale; Preso atto degli accordi intercorsi durante la riunione del 10/9/2002 del Gruppo di lavoro denominato "Unità di Coordinamento dell'attuazione del PRS della Toscana", istituito durante la seduta del C.T.P. del 28/02/2002, a seguito dei quali in considerazione delle competenze di A.R.T.E.A. sarà lo stesso organismo pagatore ad approvare con proprio atto le modalità procedurali e la modulistica per la partecipazione ai bandi relativi alle Misura del Piano di Sviluppo Rurale 2000/2006;

3 Preso atto delle indicazioni operative contenute nei manuali procedurali di A.R.T.E.A., così come specificati per la misura 6 dai competenti uffici dell A.R.T.E.A. e comunicate per posta elettronica all' "Unità di Coordinamento dell'attuazione del PRS della Toscana" in data 23 ottobre 2002 e che saranno oggetto di apposito decreto di competenza A.R.T.E.A. recante le disposizioni inerenti le modalità procedurali e la modulistica per l'adesione e i rinnovi relativi alla misura 6 "Misure Agroambientali" del PSR; Ritenuto opportuno procedere alla sostituzione dell'allegato 1 al decreto n.77/01, con l'allegato A del presente decreto contenente le disposizioni tecniche relative alla Misura 6 "Misure Agroambientali" e rinviando contestualmente ad uno specifico decreto di competenza di A.R.T.E.A. per quanto attiene le modalità procedurali e la modulistica; Tenuto conto che, come previsto nella delibera n. 1184/00 e successive modifiche e integrazioni, nonché nei singoli Piani Locali di Sviluppo Rurale, le Province e le Comunità montane con delega delle funzioni amministrative in materia di agricoltura e foreste, definiscono con proprio atto l attivazione delle misure sul proprio territorio; Ritenuto necessario riaprire i termini per la presentazione dei rinnovi annuali (conferme ed aggiornamenti) e delle nuove adesioni per l'annualità , dando atto che gli adempimenti procedurali e la modulistica da utilizzare sono oggetto di apposito decreto di competenza di A.R.T.E.A.. DECRETA 1. di definire nell allegato A, parte integrante del presente atto, le disposizioni tecniche relative alle domande di aiuto previste dalla misura 6 Misure Agroambientali" del Piano di sviluppo rurale della Toscana, in sostituzione dell'allegato 1 parte integrante del decreto n.77/01; 2. di dare atto che la parte relativa agli adempimenti procedurali e alla modulistica da utilizzare sono oggetto di apposito decreto di competenza di A.R.T.E.A.. Il presente provvedimento è soggetto a pubblicità ai sensi della L.R. 9/95 in quanto conclusivo del procedimento amministrativo regionale. In ragione del particolare rilievo del provvedimento, che per il suo contenuto deve essere portato a conoscenza della generalità dei cittadini, se ne dispone la pubblicazione per intero, compreso l allegato parte integrante, sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi dell art.2, comma 3, della L.R. 18/96. Il Dirigente DIONISIO NOTA

4 ALLEGATO "A" PIANO SVILUPPO RURALE REGIONE TOSCANA MISURA 6 MISURE AGROAMBIENTALI (lettera f del Reg. CE 1257/99) PARTE I - DISPOSIZIONI TECNICHE TITOLO DELLA MISURA MISURA 6 MISURE AGROAMBIENTALI (lettera f del reg. CE 1257/99) 1 OBIETTIVI DELLA MISURA Gli obiettivi della misura sono: i) incrementare la compatibilità delle pratiche agricole con l ecosistema delle diverse aree della regione, con particolare riferimento alla difesa della biodiversità, alla riduzione dell inquinamento dei corpi d acqua, al contenimento dell erosione, alla salvaguardia della fertilità dei suoli; ii) sostenere le produzioni agricole che già hanno raggiunto un impatto minimo sull ambiente (agricoltura biologica); iii) salvaguardare il paesaggio toscano che è sempre più minacciato, al pari di altri, dalla semplificazione degli ordinamenti produttivi e dall abbandono dell agricoltura nelle aree marginali; iv) ottenere prodotti che danno maggiori garanzie di salubrità, rispondendo così alla richiesta di fasce sempre più ampie di consumatori; v) salvaguardare il patrimonio genetico regionale, costituito da varietà vegetali e razze animali spesso a rischio di estinzione. 2 DESCRIZIONE DELLA MISURA La misura prevede la concessione di premi a soggetti che, per un periodo pluriennale, aderiscono ad una o più delle seguenti azioni: Azione introduzione o mantenimento dei metodi dell agricoltura biologica; Azione introduzione o mantenimento dei metodi dell agricoltura integrata; Azione allevamento di razze animali a rischio di estinzione; Azione coltivazione di varietà vegetali a rischio di estinzione; Azione gestione di terreni agricoli con finalità ambientali, paesaggistiche e faunistiche. I premi sono concessi a fronte dei servizi agroambientali forniti dai beneficiari; nel calcolo pagina 1 13/11/

5 degli stessi si tiene conto del minor reddito conseguito a seguito degli impegni assunti, per una diminuzione della produzione lorda vendibile e/o un aumento dei costi di produzione. Possono essere previsti aumenti dei premi, a titolo di incentivo, per l adesione a programmi agroambientali di area che garantiscano una massa critica di aziende e di superficie, tale da far prevedere effetti apprezzabili delle misure agroambientali a livello territoriale, o per nuova adesione alle misure agroambientali. 2.1 Soggetti beneficiari Imprenditori agricoli ai sensi del codice civile, singoli o associati. 2.2 Area di intervento Tutto il territorio regionale fatta eccezione per le azioni 6.4 e 6.5 (vedi le singole azioni). 2.3 Limitazioni ed esclusione negli interventi Per la dimostrazione della disponibilità delle superfici, impegnate e per le quali si richiede il premio o sulla base delle quali si determina il massimale ad ettaro di SAU per azienda, qualora il produttore sia soggetto diverso dal proprietario deve comprovare il titolo di conduzione dei terreni in questione fornendo copia autentica del titolo regolarmente registrato ai sensi della normativa vigente. In caso di comproprietà o nell'ipotesi che il richiedente non sia in condizione di produrre la documentazione relativa ai titoli di conduzione o in presenza di contratto verbale, o nei casi in cui i terreni siano concessi a titolo particolare si rimanda alla circolare "AGEA del 24 aprile 2001, n.35 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.106 del 9 maggio 2001". Gli ampliamenti di superficie per le azioni 6.1 e 6.2, ai fini dell'ammissione al premio, sono gestiti ed istruiti come nuove domande, e comunque indipendentemente dalla loro ammissione a premio sono soggetti ad impegno. Fanno eccezione a quanto sopra e quindi sono ammessi a premio gli ampliamenti di superficie derivanti da fatti e circostanze indipendenti dalla volontà del richiedente. Gli ampliamenti ammessi a premio non danno origine ad un nuovo impegno quinquennale ma godono dei benefici per il restante periodo di impegno. 2.4 Impegni del richiedente Presentazione dei rinnovi annuali (conferme ed aggiornamenti). Presentazione annuale della dichiarazione attestante il rispetto degli impegni assunti con la domanda dell annualità precedente. Tale dichiarazione deve essere presentata anche per l'annualità in cui l'impegno si esaurisce. Impegno a fornire tutte le informazioni necessarie per l attività di monitoraggio e valutazione. Per ogni azione sono inoltre previsti impegni specifici 2.5 Nell attuazione della misura si deve tener conto delle disposizioni stabilite dalla delibera di Giunta Regionale n.149/01: " Reg.CE 1257/99 - Piano di sviluppo rurale - Piani locali di sviluppo rurale per il periodo " e dai relativi Piani Locali di Sviluppo, con particolare riferimento alle priorità individuate da ogni Ente delegato. 2.6 Regime di aiuto pagina 2 13/11/

6 La forma di aiuto attivata dalla misura consiste in premi con la partecipazione comunitaria pari al 50% della spesa pubblica 2.7 Clausola compromissoria Ogni controversia relativa al rapporto in essere fra l'agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura (A.R.T.E.A.) e beneficiario, ed in particolare quelle relative alla validità, esecuzione e risoluzione del rapporto stesso, verrà risolta mediante arbitrato rituale in conformità alle procedure di cui al decreto dirigenziale n.2764 del (B.U.R.T n.28 suppl. n.120), che le parti dichiarano di conoscere ed accettare, ai sensi e per gli effetti di cui agli artt.806 e ss. cod. proc. civ.. La sede e la segreteria della procedura di conciliazione e del giudizio arbitrale è presso la Giunta Regionale, Area semplificazione delle procedure amministrative in agricoltura. Il giudizio arbitrale può essere preceduto dal tentativo di conciliazione, obbligatorio per le controversie di valore inferiore a diecimila euro. La relativa procedura è attivata mediante apposita domanda di conciliazione. pagina 3 13/11/

7 3. TIPOLOGIE DI INTERVENTO 3.1 Azione 6.1 Introduzione o mantenimento dei metodi dell agricoltura biologica Interventi ammissibili a finanziamento L impegno, di durata quinquennale, prevede il rispetto delle tecniche di produzione biologica definite dal regolamento CEE n. 2092/91, relativo ai metodi di produzione biologica dei prodotti agricoli e dalla relativa normativa di attuazione nonché dal regolamento CE n. 1804/99 sulle produzioni biologiche animali, nel caso in cui sia chiesto il premio per le foraggere e/o i pascoli con allevamento aziendale condotto con i metodi della zootecnia biologica Regime di aiuto Il premio viene determinato annualmente in base alla superficie coltivata riportata in domanda e ammessa a premio, secondo quanto previsto nella tabella sotto riportata: Azione Coltura premio euro /ha 6.1 Cereali tranne mais 270 Sovescio 225 Leguminose da granella 270 Oleaginose 360 Mais 390 Colture industriali 450 Vite 810 Olivo 450 Castagneto da frutto 200 Fruttiferi 810 Foraggere (escluso pascoli) senza allevamento aziendale. Foraggere (escluso pascoli), solo con allevamento aziendale, condotto con i metodi della zootecnia biologica Pascoli, solo con allevamento aziendale, condotto con i metodi della zootecnia biologica, con densità media superiore a 0,25 UBA/ha di superficie a foraggera, pascoli compresi. 200 Fino a 400 Fino a 200 Il premio è modulabile da 200 a 400 euro/ha in base alla densità dei capi allevati, fino a 2 UBA/ha di superficie a foraggera (pascoli compresi) in base al rapporto: 1 UBA=200 euro Il premio è modulabile fino a 200 euro/ha in base alla densità dei capi allevati, fino a 1 UBA / ha di superficie a foraggera (pascoli compresi) in base al rapporto 1 UBA=200 euro pagina 4 13/11/

8 Ortive e officinali 600 Florovivaismo 810 Gli ampliamenti di superficie, ai fini dell'ammissione a premio, sono gestiti ed istruiti come nuove domande, e comunque indipendentemente dalla loro ammissione a premio sono soggetti ad impegno. Il premio è ridotto al 20% di quanto previsto dal Piano di sviluppo rurale, per le nuove colture arboree fino al terzo anno dall impianto. Sulla stessa superficie è concesso un solo premio ad annualità riferito alla coltura principale. L ammontare totale del premio può essere aumentato del 10% del totale (escluso superfici a oleaginose, ortive ed officinali), a titolo di incentivo, per ognuno dei seguenti casi: superfici in conversione all agricoltura biologica (introduzione dei metodi biologici) nel momento della sottoscrizione della domanda; adesione a programmi agroambientali di area: ai programmi agroambientali di area deve aderire un numero di aziende tale da interessare almeno il 30% della SAU presente nell area di riferimento, individuata con limiti fisici o amministrativi a livello di singolo Ente territoriale responsabile della gestione della misura. L area di riferimento dei programmi agroambientali deve essere omogenea e comprendere una SAU non inferiore a ettari; il programma deve interessare almeno cinque aziende agricole. A tal fine gli Enti delegati possono individuare nell ambito del loro territorio aree soggette a problematiche agroambientali rilevanti, su cui è possibile incidere mediante la riduzione dell impatto ambientale delle attività agricole previsto dalle azioni 6.1 e 6.2. I programmi di area devono essere trasmessi all ufficio regionale competente. Commercializzazione, nella campagna agraria per la quale si richiede l'incentivo, di prodotti agricoli ed alimentari di origine aziendale certificati ai sensi dell art.10 o etichettati ai sensi dell'art. 5 del Reg. C.E.E n. 2092/91 per un'entità di almeno il 50% della Produzione Lorda Vendibile aziendale, in tal caso l azienda si deve impegnare a tenere le registrazioni di tutte le produzioni ottenute e delle vendite effettuate. L'ammontare complessivo degli incentivi non può comunque superare il 20% di quanto previsto ordinariamente né il massimale previsto per ogni categoria di coltura dall allegato al reg. CE 1257/99. Le condizioni che danno diritto all incentivo di cui sopra devono essere dichiarate, in domanda, dal richiedente. Cumulabilità Sulle stesse superfici, è possibile il cumulo con le azioni 6.3 e 6.4 nei limiti dei massimali previsti dall allegato al reg. CE n. 1257/99. I premi previsti dalla presente azione non sono cumulabili, sulle stesse superfici, con gli aiuti concessi in attuazione della legge regionale 23/98 nell ambito dello stesso periodo di impegno Limitazioni ed esclusioni negli interventi La superficie minima ammessa per azienda è di un ettaro coltivato, oggetto di impegno, pagina 5 13/11/

9 effettivamente posseduto dal richiedente, riportato correttamente in domanda e occupato da colture ammesse a premio, eccettuato per le categoria di coltura ortive e officinali e florovivaismo per le quali il limite minimo è abbassato a mezzo ettaro. Non sono ammesse le aziende miste con superfici coltivate con metodo sia tradizionale che biologico. I castagneti da frutto sono ammessi solo se l intera produzione è commercializzata con la certificazione di produzione biologica, sono escluse le produzioni in conversione Requisiti di accesso e impegni del richiedente Requisiti - iscrizione all elenco regionale degli operatori biologici o iscrivibilità da parte dell A.R.S.I.A. a detto elenco, sez.1.1 e 1.3, ai sensi della normativa vigente (l iscrivibilità, intesa come il possesso da parte dell'arsia di tutta la documentazione necessaria per l'iscrizione, deve essere tale alla data di sottoscrizione della domanda); - impegno riferito al 100% della superficie aziendale in possesso del richiedente e facente capo alla azienda per la quale è stato assunto l impegno. Impegni specifici - impegno quinquennale finalizzato ad introdurre o mantenere le tecniche di produzione biologica definite dal regolamento CEE 2092/91, relativo ai metodi di produzione biologica dei prodotti agricoli e dalla relativa normativa di attuazione nonché dal regolamento CE n.1804/99 sulle produzioni biologiche animali, nel caso in cui sia chiesto il premio per le foraggere e/o i pascoli con allevamento aziendale condotto con i metodi della zootecnia biologica. - obbligo sulle superfici impegnate ed per le quali si richiede il premio della raccolta delle produzioni Indirizzi procedurali specifici Al momento della presentazione della domanda di adesione o dei rinnovi annuali, fatta eccezione per le conferme, devono essere indicate anche le superfici impegnate e non ammesse a premio.. pagina 6 13/11/

10 3.2 Azione 6.2 Introduzione o mantenimento dei metodi dell agricoltura integrata Interventi ammissibili a finanziamento L impegno, di durata quinquennale, prevede il rispetto dei specifici disciplinari di produzione integrata valutati dal comitato tecnico scientifico, previsto dal PSR, approvati dalla Regione Toscana e redatti sulla base dei principi generali per le produzioni agricole integrate di cui all allegato 2 al PSR Regime di aiuto Il premio viene determinato annualmente in base alla superficie coltivata riportata in domanda e ammessa a premio, secondo quanto previsto nella tabella sotto riportata: Azione Coltura premio euro /ha 6.2 Cereali tranne mais 210 Leguminose da granella 210 Oleaginose 300 Mais 300 Colture industriali 360 Vite 675 Olivo 360 Fruttiferi 600 Foraggere 180 Ortive e officinali 540 Florovivaismo 810 Gli ampliamenti di superficie, ai fini dell'ammissione a premio, sono gestiti ed istruiti come nuove domande, e comunque indipendentemente dalla loro ammissione a premio sono soggetti ad impegno. Il premio è ridotto al 20% di quanto previsto dal Piano di sviluppo rurale, per le nuove colture arboree fino al terzo anno dall impianto. Sulla stessa superficie è concesso un solo premio ad annualità riferito alla coltura principale. L ammontare totale del premio può essere aumentato del 10% del totale (escluso superfici a oleaginose,), a titolo di incentivo, per ognuno dei seguenti casi: nuova adesione alle misure agroambientali. Tale incentivo vale solo per la prima annualità di adesione in riferimento al soggetto richiedente. adesione a programmi agroambientali di area: ai programmi agroambientali di area deve aderire un numero di aziende tale da interessare almeno il 30% della SAU presente nell area di riferimento, individuata con limiti fisici o amministrativi a livello di singolo Ente territoriale responsabile della gestione della misura. L area di riferimento pagina 7 13/11/

11 dei programmi agroambientali deve essere omogenea e comprendere una SAU non inferiore a ettari; il programma deve interessare almeno cinque aziende agricole. A tal fine gli Enti delegati possono individuare nell ambito del loro territorio aree soggette a problematiche agroambientali rilevanti, su cui è possibile incidere mediante la riduzione dell impatto ambientale delle attività agricole previsto dalle azioni 6.1 e 6.2. I programmi di area devono essere trasmessi all ufficio regionale competente. Commercializzazione, nell'annata agraria per la quale si richiede l'incentivo, di prodotti agricoli ed alimentari di origine aziendale certificati o etichettati ai sensi della L.r. 25/99 per un'entità di almeno il 50% della Produzione Lorda Vendibile aziendale, in tal caso l azienda si deve impegnare a tenere le registrazioni di tutte le produzioni ottenute e delle vendite effettuate. L'ammontare complessivo degli incentivi non può comunque superare il 20% di quanto previsto ordinariamente né il massimale previsto per ogni categoria di coltura dall allegato al reg. CE 1257/99. Le condizioni che danno diritto all incentivo di cui sopra devono essere dichiarate, in domanda, dal richiedente. Cumulabilità Sulle stesse superfici, è possibile il cumulo con le azioni 6.3 e 6.4 nei limiti dei massimali previsti dall allegato al reg. CE n. 1257/99. I premi previsti dalla presente azione non sono cumulabili, sulle stesse superfici, con gli aiuti concessi in attuazione della legge regionale 23/98, nell ambito dello stesso periodo di impegno Limitazioni ed esclusioni negli interventi La superficie minima ammessa per azienda è di un ettaro coltivato, oggetto di impegno, effettivamente posseduto dal richiedente, riportato correttamente in domanda e occupato da colture ammesse a premio, eccettuato per le categoria di coltura ortive e officinali e florovivaismo per le quali il limite minimo è abbassato a mezzo ettaro Requisiti di accesso e impegni del richiedente Requisiti L impegno deve essere riferito al 100% della superficie aziendale in possesso del richiedente e facente capo alla azienda per la quale è stato assunto l impegno. Impegni specifici - Impegno, di durata quinquennale, che prevede il rispetto delle norme tecniche, relative ai principi generali per le produzioni agricole integrate nella Regione Toscana, relativi alla globalità delle tecniche produttive adottate per ciascuna coltura effettuata e alle modalità di conduzione delle superfici non coltivate ed extra agricole. - Tenuta di registri (di cui alla normativa regionale vigente) nei quali siano riportati cronologicamente l acquisto, l utilizzo e le rimanenze dei prodotti impiegati nonché date e modalità degli interventi colturali; le registrazioni riguardano tutti gli interventi fatti in ambito aziendale. Per i concessionari del marchio istituito ai sensi della L.R. 25/99 è sufficiente la tenuta della documentazione di registrazione di autocontrollo di cui al R.R. n.6/2000. I registri devono essere conservati per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno. - Obbligo di conservare le fatture di acquisto dei prodotti utilizzati in azienda per gli pagina 8 13/11/

12 interventi colturali per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno. - Obbligo di conservare la documentazione così come previsto dalle singole schede colturali per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno. - obbligo sulle superfici impegnate ed per le quali si richiede il premio della raccolta delle produzioni Indirizzi procedurali specifici I Registri sono disponibili presso l Organismo Pagatore che provvederà alla loro consegna ai richiedenti. Al momento della presentazione della domanda di adesione o dei rinnovi annuali, fatta eccezione per le conferme, devono essere indicate anche le superfici impegnate e non ammesse a premio. pagina 9 13/11/

13 3.3 Azione 6.3 Allevamento di razze locali a rischio di estinzione Interventi ammissibili a finanziamento L impegno, di durata quinquennale, consiste nell allevamento di capi appartenenti ad una o più delle seguenti razze in pericolo di estinzione: Razze "Reliquia": Specie bovina Garfagnina; Pontremolese; Mucca Pisana; Calvana; Specie equina Monterufolino; Persano; Specie suina Cinta Senese; Specie asinina Amiata; Specie ovina Garfagnina bianca; Pomarancina; Razze "semi - reliquia": Specie bovina Maremmana Romagnola Specie equina Maremmano Agricolo Italiano da Tiro Pesante Rapido Bardigiano. Specie ovina Zerana o Zerasca Regime di aiuto Il premio viene determinato annualmente in base al numero di animali riportati in domanda e ammessi a premio, secondo quanto previsto dalla tabella sotto riportata: Azione Unità di misura premio euro 6.3 a) premio per l'allevamento di animali di Capo bovino>2anni 225 razze "semi - reliquia" Capo bovino< 2 anni Capo equino > 6 mesi Capo equino < 6 mesi Capo ovino> 6mesi pagina 10 13/11/

14 6.3 b) Premio per l'allevamento e per il mantenimento in attività riproduttiva con le modalità stabilite dall'apposito programma di accoppiamenti di animali di razze autoctone "reliquia" Capo bovino > 2 anni Capo bovino < 2 anni Capo equino > 6 mesi Capo equino < 6 mesi Capo asinino > 6 mesi Capo asinino < 6 mesi Capo ovino > 6 mesi Capo suino > 6 mesi Per ogni azienda non può essere superato il massimale annuo di 450 euro a ettaro riferito all intera SAU aziendale. Cumulabilità Sulle stesse superfici, è possibile il cumulo con le altre azioni agroambientali del PSR; ai fini della verifica dei massimali previsti dall allegato al reg. CE n.1257/99, il premio concesso per le altre azioni eventualmente attivate deve rimanere entro il limiti massimi per ettaro previsti dal regolamento per lo sviluppo rurale Limitazioni ed esclusioni negli interventi Non essendo disponibile, attualmente, né il relativo disciplinare né il registro anagrafico l allevamento del Persano non è ammissibile a premio. Sono ammessi a premio solo i capi, maschi o femmina, della razza interessata, utilizzati per la riproduzione o destinati ad essere utilizzati per la riproduzione Requisiti di accesso e impegni del richiedente Requisiti I soggetti allevati devono risultare identificati e iscritti al libro genealogico o al registro anagrafico della razza di appartenenza. Impegni specifici - Allevamento in purezza di soggetti appartenenti alle razze sopraindicate. - Fecondazione delle fattrici da parte di riproduttori della stessa razza - Destinazione dei capi alla riproduzione con obbligo di conservare la documentazione a dimostrazione di tale destinazione per almeno tre anni. - Sulla superficie aziendale il beneficiario deve impegnarsi ad osservare I principi generali di normale buona pratica agricola nella regione Toscana di cui all allegato 1 al PSR e alle schede tecniche relative alla buona pratica agricola. - Tenuta del "registro degli interventi agricoli" relativo alla buona pratica agricola. I registri devono essere conservati per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno. - Obbligo di conservare le fatture di acquisto dei prodotti utilizzati in azienda per gli interventi colturali per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno. - Obbligo di conservare la documentazione così come previsto dalle singole schede colturali per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno. Per le razze reliquia: - adesione allo specifico programma di accoppiamento. - Adesione al programma approvato con deliberazione di C.R. n. 147 del 28/6/2000: pagina 11 13/11/

15 L.r. 16/06/97.50 art.3. Programma di interventi per la tutela delle razze reliquia autoctone in pericolo di estinzione nel triennio Rispetto degli impegni e adempimenti previsti dal programma approvato con deliberazione di C.R. n. 147 del 28/6/2000: L.r. 16/06/97.50 art.3. Programma di interventi per la tutela delle razze reliquia autoctone in pericolo di estinzione nel triennio Indirizzi procedurali specifici I Registri degli interventi agricoli sono disponibili presso l Organismo Pagatore che provvederà alla loro consegna ai richiedenti. Al momento della presentazione della domanda devono essere: indicate le estensioni delle superfici agricole utilizzate e relativa forma di utilizzo; e dichiarata la destinazione alla riproduzione dei capi allevati. Il beneficiario già aderente all azione 6.3 che intenda introdurre ad impegno altre razze, rispetto a quelle per le quali già beneficia del premio, deve presentare una nuova domanda relativa alle nuove razze introdotte. pagina 12 13/11/

16 3.4 Azione 6.4 Coltivazione di varietà vegetali a rischio di estinzione Area di intervento Aree di tipicità delle specie o varietà vegetali a rischio di estinzione Interventi ammissibili a finanziamento L impegno, di durata quinquennale, consiste nella coltivazione di una o più delle varietà vegetali a rischio di estinzione come da elenco del P.S.R Regime di aiuto Il premio viene determinato annualmente in base a quanto riportato in domanda e ammesso a premio secondo quanto previsto nella tabella sotto riportata: Sottomisura unità di misura premio euro Note 6.4 Varietà frutticole Varietà olivicole Varietà ortive a pianta (età sup. a 3 anni) a pianta (età sup. a 3 anni) a varietà coltivata o riprodotta 5 euro a pianta max 900 euro/ha 5 euro a pianta max 900 euro/ha 400 euro max 600 euro/ha min. 10 piante max 500 piante min. 10 piante max 500 piante min.2.000esemplari Per ogni azienda non potrà comunque essere superato il limite massimo del premio rapportato alla superficie agricola utilizzata ed alla tipologia della coltura. Cumulabilità Sulle stesse superfici è possibile il cumulo con l azione 6.1e 6.2 nei limiti dei massimali previsti dall allegato al reg. CE n.1257/ Limitazioni ed esclusioni negli interventi Per le varietà arboree sono ammesse a premio solo le piante di età superiore ai tre anni. Importo minimo e massimo per domanda come da tabella sopra riportata. Per le colture ortive, in attesa del recepimento della direttiva comunitaria n.95/98, si ritengono ammissibili a premio solo le colture ortive iscritte al registro varietale nazionale e contemporaneamente al Repertorio Regionale di cui alla l.r.n.50/ Requisiti di accesso e impegni del richiedente Requisiti Varietà o cultivar vegetali locali a rischio di estinzione, individuate come tali nei repertori regionali delle risorse genetiche autoctone istituiti ai sensi della normativa regionale. pagina 13 13/11/

17 Impegni specifici - Impegno di durata quinquennale alla coltivazione di una determinata varietà vegetale a rischio di scomparsa adottando norme che garantiscono la buona coltivazione ed il mantenimento in purezza della varietà. - Per le varietà ortive iscritte al registro varietale nazionale (legge n.1096/71 e successive modifiche) conservazione delle fatture di acquisto per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno. - Qualora l azione non interessi tutta la superficie aziendale, il beneficiario deve impegnarsi ad osservare I principi generali di normale buona pratica agricola nella regione Toscana di cui all allegato 1 al PSR, e alle schede tecniche relative alla buona pratica agricola anche sulle restanti superfici. - Tenuta del "registro degli interventi agricoli" relativo alla buona pratica agricola. I registri devono essere conservati per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno. - Obbligo di conservare le fatture di acquisto dei prodotti utilizzati in azienda per gli interventi colturali per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno. - Obbligo di conservare la documentazione così come previsto dalle singole schede colturali per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno Indirizzi procedurali specifici I Registri degli interventi agricoli sono disponibili presso l Organismo Pagatore che provvederà alla loro consegna ai richiedenti. Al momento della presentazione della domanda di adesione o dei rinnovi annuali, fatta eccezione per le conferme, le superfici non ammissibili a premio devono essere indicate in relazione alla loro estensione e forma di utilizzo Il beneficiario già aderente all azione 6.4 che intenda introdurre ad impegno altre varietà, rispetto a quelle per le quali già beneficia del premio, deve presentare una nuova domanda relativa alle nuove varietà introdotte. pagina 14 13/11/

18 3.5 Azione 6.5 Gestione di terreni agricoli con finalità ambientali, paesaggistiche e faunistiche tipologie di gestione: Sospensione delle pratiche agricole con impossibilità di ricavare qualsiasi tipo di reddito per la durata di 10 anni Impieghi dei terreni agricoli per forme diverse dalla produzione, con impossibilità di ricavare qualsiasi tipo di reddito. TIPOLOGIA Area di intervento tipologia Aree protette ai sensi della L.394/91 Disposizioni per l istituzione e la gestione di parchi regionali e provinciali, riserve naturali e aree naturali protette di interesse locale e delle L.R.n.49/95 Norme sui parchi, le riserve naturali e le aree naturali protette di interesse locali, aree individuate dalla regione Toscana come siti classificabili di importanza comunitaria ai sensi della direttiva Habitat n.92/42 CE, zone di protezione speciale ai sensi della direttiva CEE n.409/79, siti di interesse nazionale e siti di interesse regionale e aree di protezione degli acquiferi ai sensi della direttiva CEE 778/80; l intervento di messa a riposo e attivabile esclusivamente se è espressamente previsto dai piani di gestione delle aree protette o dagli atti dell amministrazione competente Interventi ammissibili a finanziamento Sospensione delle pratiche agricole con impossibilità di ricavare qualsiasi tipo di reddito per la durata di 10 anni Regime di aiuto Il premio è determinato in base alla superficie riportata nella domanda iniziale e ammessa a premio secondo quanto previsto dalla tabella sotto riportata: Azione unità di misura premio euro /ha Ettaro 450 Per gli eventuali ampliamenti è necessario presentare una nuova domanda riferita all ampliamento stesso il cui periodo di impegno è svincolato dagli altri eventuali impegni già assunti per la stessa azione. La nuova domanda sarà istruita come tale ai fini dell ammissibilità Limitazioni ed esclusioni negli interventi La superficie interessata (come dimensione e appezzamento) non può variare durante il periodo di impegno. pagina 15 13/11/

19 Le superfici ammesse a premio devono essere state coltivate almeno una volta nelle ultime due annate agrarie precedenti quella di presentazione della domanda. Superficie minima impegnata e ammessa a premio pari ad 1 ettaro, per azienda, in appezzamento unico. L intervento di messa a riposo è attivabile esclusivamente se è espressamente previsto dai piani di gestione delle aree protette o dagli atti dell amministrazione competente Requisiti di accesso e impegni del richiedente Requisiti Disponibilità delle superfici impegnate e ammesse a premio pari ad almeno al periodo decennale di impegno. Sono ammesse a premio solo le superfici ricadenti nelle zone di cui al punto Area di intervento tipologia Impegni specifici - Impegno di durata decennale alla sospensione delle pratiche agricole con impossibilità di ricavare qualsiasi tipo di reddito; - Rispetto delle prescrizioni stabilite dall Organismo gestore dell area o dagli atti dell amministrazione competente. - Almeno un intervento annuale di ripulitura dai vegetali infestanti e almeno un intervento per mantenere la rete scolante in efficienza, salvo diverse prescrizioni dell Organismo gestore dell area, o dell Amministrazione competente. - Obbligo di conservare la documentazione, a dimostrazione che i terreni sono stati coltivati almeno una volta nelle ultime due annate agrarie precedenti a quella di presentazione della domanda, per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno. - Qualora l azione non interessi tutta la superficie aziendale, il beneficiario deve impegnarsi ad osservare I principi generali di normale buona pratica agricola nella regione Toscana di cui all allegato 1 al PSR, e alle schede tecniche relative alla buona pratica agricola anche sulle restanti superfici. - Tenuta del "registro degli interventi agricoli" relativo alla buona pratica agricola. I registri devono essere conservati per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno. - Obbligo di conservare le fatture di acquisto dei prodotti utilizzati in azienda per gli interventi colturali per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno. - Obbligo di conservare la documentazione così come previsto dalle singole schede colturali per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno Indirizzi procedurali specifici I Registri degli interventi agricoli sono disponibili presso l Organismo Pagatore che provvederà alla loro consegna ai richiedenti. Al momento della presentazione della domanda di adesione o dei rinnovi annuali, fatta eccezione per le conferme, le superfici non ammissibili a premio devono essere indicate in relazione alla loro estensione e forma di utilizzo TIPOLOGIA Area di intervento tipologia Aree protette ai sensi della L.394/91 Disposizioni per l istituzione e la gestione di parchi pagina 16 13/11/

20 regionali e provinciali, riserve naturali e aree naturali protette di interesse locale e delle L.R.n.49/95 Norme sui parchi, le riserve naturali e le aree naturali protette di interesse locale, aree individuate dalla regione Toscana come siti classificabili di importanza comunitaria ai sensi della direttiva Habitat n.92/42 CE, zone di protezione speciale ai sensi della direttiva CEE n.409/79, siti di interesse nazionale e siti di interesse regionale, aree declivi soggette ad erosione, aziende faunistiche venatorie e agrovenatorie, ambiti territoriali di caccia, aree prive di elementi arborei ed arbustivi di discontinuità Interventi ammissibili a finanziamento Impieghi dei terreni agricoli per forme diverse dalla produzione, per la durata di 5 anni con impossibilità di ricavare qualsiasi tipo di reddito, esclusivamente con le modalità seguenti: colture a perdere (sorgo, saggina, grano, orzo, girasole, favino, unicamente in miscuglio di due o più specie) rilasciate in campo per l alimentazione della fauna selvatica, attuate senza nessun apporto di fertilizzanti e fitofarmaci; ricostituzioni di siepi, esclusivamente con le specie autoctone indicate nella misura 8.1 nelle aree individuate dalla programmazione degli enti locali titolari di funzioni in materia; il premio è riferito unicamente alla superficie interessata dall impianto; spazi rinaturalizzati e allagamenti, unicamente nelle aree protette e nell ambito di progetti promossi dagli organismi di gestione delle stesse; inerbimento di seminativi, nelle superfici con pendenza superiore al 30% ed esclusivamente nelle aree individuate dalla programmazione degli enti locali titolari di funzioni in materia Limitazioni ed esclusioni negli interventi La superficie ammessa a premio con la domanda iniziale non potrà variare nel periodo di impegno. Superficie minima impegnata e ammessa a premio pari ad almeno 1 ettaro per azienda. Le superfici ammesse a premio devono essere state coltivate almeno una volta nelle ultime due annate agrarie precedenti quella di presentazione della domanda. COLTURE A PERDERE Regime di aiuto Il premio è determinato in base alla superficie riportata nella domanda iniziale e ammessa a premio secondo quanto previsto dalla tabella sotto riportata: Azione unità di misura premio euro /ha Ettaro 450 e non può variare durante il periodo di impegno. Per gli eventuali ampliamenti è necessario presentare una nuova domanda riferita all ampliamento stesso il cui periodo di impegno è svincolato dagli altri eventuali impegni già assunti per la stessa azione. La nuova domanda sarà istruita come tale ai fini dell ammissibilità. pagina 17 13/11/

21 3.5.4 Limitazioni ed esclusioni negli interventi La superficie ammessa a premio con la domanda iniziale non potrà variare nel periodo di impegno ma potrà interessare particelle diverse della stessa azienda. Superficie massima ammissibile per azienda pari a 50 Ha Requisiti di accesso e impegni del richiedente Requisiti Non è richiesto alcun requisito specifico. Impegni specifici - Impegno quinquennale alla coltivazione di sorgo, saggina, grano orzo girasole, favino in miscuglio di due o più specie. - Rilascio in campo delle coltivazioni sopraddette per l alimentazione della fauna selvatica. - Impegno a non utilizzare sulle superfici impegnate e ammesse a premio fertilizzanti e fitofarmaci. - Impossibilità di ricavare qualsiasi tipo di reddito sulle superfici oggetto dell impegno. - Qualora l azione non interessi tutta la superficie aziendale, il beneficiario deve impegnarsi ad osservare I principi generali di normale buona pratica agricola nella regione Toscana di cui all allegato 1 al PSR, e alle schede tecniche relative alla buona pratica agricola anche sulle restanti superfici. - Tenuta del "registro degli interventi agricoli" relativo alla buona pratica agricola. I registri devono essere conservati per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno. - Obbligo di conservare le fatture di acquisto dei prodotti utilizzati in azienda per gli interventi colturali per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno. - Obbligo di conservare la documentazione così come previsto dalle singole schede colturali per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno. - Le colture autunno - vernine devono rimanere in campo fino ad almeno il 15 settembre dell anno successivo; le colture primaverili devono rimanere in campo fino ad almeno il 28 febbraio dell anno successivo, a meno che il beneficiario non intenda seminare, per lo stesso scopo, colture autunno vernine. In tal caso dovrà esserne data comunicazione all Ente delegato competente almeno 10 gg. prima della eliminazione delle colture primaverili Indirizzi procedurali specifici. I Registri degli interventi agricoli sono disponibili presso l Organismo Pagatore che provvederà alla loro consegna ai richiedenti. Al momento della presentazione della domanda di adesione o dei rinnovi annuali, fatta eccezione per le conferme, le superfici non ammissibili a premio devono essere indicate in relazione alla loro estensione e forma di utilizzo RICOSTITUZIONE DI SIEPI Regime di aiuto pagina 18 13/11/

22 Il premio è determinato in base alla superficie riportata nella domanda iniziale e ammessa a premio secondo quanto previsto dalla tabella sotto riportata: Azione unità di misura premio euro /ha Ettaro 450 e non può variare durante il periodo di impegno. Ai fini della determinazione del premio la superficie investita dalla siepe sarà determinata dalla lunghezza della fila degli arbusti moltiplicata per la larghezza forfettaria di 6 metri. Per gli eventuali ampliamenti è necessario presentare una nuova domanda riferita all ampliamento stesso il cui periodo di impegno è svincolato dagli altri eventuali impegni già assunti per la stessa azione. La nuova domanda sarà istruita come tale, ai fini dell ammissibilità Limitazioni ed esclusioni negli interventi Sono ammesse a premio solo le superfici ricadenti nelle zone individuate dalla programmazione degli enti locali titolari di funzioni in materia. Superficie massima per azienda pari a 3 ettari. Le siepi devono essere ricostituite unicamente con le specie arbustive autoctone indicate nella misura 8.1. del PSR Requisiti di accesso e impegni del richiedente Requisiti Disponibilità della superficie impegnata e ammessa a premio pari ad almeno il periodo di impegno. Impegni specifici - Divieto di utilizzazione di fertilizzanti e fitofarmaci, tranne in presenza di prescrizioni di carattere fitosanitario. - Nel primo anno di messa a dimora degli arbusti è consentita la preparazione del terreno con la relativa fertilizzazione di impianto. - Qualora l azione non interessi tutta la superficie aziendale, il beneficiario deve impegnarsi ad osservare I principi generali di normale buona pratica agricola nella regione Toscana di cui all allegato 1 al PSR, e alle schede tecniche relative alla buona pratica agricola anche sulle restanti superfici. - Tenuta del "registro degli interventi agricoli" relativo alla buona pratica agricola. I registri devono essere conservati per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno. - Obbligo di conservare le fatture di acquisto dei prodotti utilizzati in azienda per gli interventi colturali per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno. - Obbligo di conservare la documentazione così come previsto dalle singole schede colturali per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno Indirizzi procedurali specifici I Registri degli interventi agricoli sono disponibili presso l Organismo Pagatore che provvederà alla loro consegna ai richiedenti. pagina 19 13/11/

23 Al momento della presentazione della domanda di adesione o dei rinnovi annuali, fatta eccezione per le conferme, le superfici non ammissibili a premio devono essere indicate in relazione alla loro estensione e forma di utilizzo SPAZI RINATURALIZZATI ED ALLAGAMENTI Regime di aiuto Il premio è determinato in base alla superficie riportata nella domanda iniziale e ammessa a premio secondo quanto previsto dalla tabella sotto riportata: Azione unità di misura premio euro /ha Ettaro 450 e non può variare durante il periodo di impegno. Per gli eventuali ampliamenti è necessario presentare una nuova domanda riferita all ampliamento stesso il cui periodo di impegno è svincolato dagli altri eventuali impegni già assunti per la stessa azione. La nuova domanda sarà istruita come tale, ai fini dell ammissibilità Limitazioni ed esclusioni negli interventi Sono ammesse a premio solo le superfici ricadenti nelle aree protette e nell ambito di progetti promossi dagli organismi di gestione delle stesse Requisiti di accesso e impegni del richiedente Requisiti Disponibilità della superficie impegnata e ammessa a premio pari ad almeno il periodo di impegno. Impegni specifici - Rispetto delle regole previste dall organismo gestore delle aree. - Impossibilità di ricavare qualsiasi tipo di reddito sulle superfici oggetto dell impegno. - Qualora l azione non interessi tutta la superficie aziendale, il beneficiario deve impegnarsi ad osservare I principi generali di normale buona pratica agricola nella regione Toscana di cui all allegato 1 al PSR, e alle schede tecniche relative alla buona pratica agricola anche sulle restanti superfici. - Tenuta del "registro degli interventi agricoli" relativo alla buona pratica agricola. I registri devono essere conservati per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno. - Obbligo di conservare le fatture di acquisto dei prodotti utilizzati in azienda per gli interventi colturali per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno. - Obbligo di conservare la documentazione così come previsto dalle singole schede colturali per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno Indirizzi procedurali specifici pagina 20 13/11/

24 I Registri degli interventi agricoli sono disponibili presso l Organismo Pagatore che provvederà alla loro consegna ai richiedenti. Al momento della presentazione della domanda di adesione o dei rinnovi annuali, fatta eccezione per le conferme, le superfici non ammissibili a premio devono essere indicate in relazione alla loro estensione e forma di utilizzo INERBIMENTO DEI SEMINATIVI Regime di aiuto Il premio è determinato in base alla superficie riportata nella domanda iniziale e ammessa a premio secondo quanto previsto dalla tabella sotto riportata: Azione unità di misura premio euro /ha Ettaro 450 e non può variare durante il periodo di impegno. Per gli eventuali ampliamenti è necessario presentare una nuova domanda riferita all ampliamento stesso il cui periodo di impegno è svincolato dagli altri eventuali impegni già assunti per la stessa azione. La nuova domanda sarà istruita come tale, ai fini dell ammissibilità Limitazioni ed esclusioni negli interventi Sono ammesse a premio solo le superfici con pendenza superiore al 30% ed esclusivamente nelle aree individuate dalla programmazione degli enti locali titolari di funzione in materia Requisiti di accesso e impegni del richiedente Requisiti Disponibilità della superficie impegnata e ammessa a premio pari ad almeno il periodo di impegno. Impegni specifici - Sulle superfici oggetto della domanda impossibilità di ricavare qualsiasi tipo di reddito. - Rispetto delle regole previste dalla programmazione degli enti locali titolari di funzione in materia. - Impegno ad non utilizzare diserbanti ed ad effettuare almeno uno sfalcio annuale dopo il 15 luglio di ogni anno. - Qualora l azione non interessi tutta la superficie aziendale, il beneficiario deve impegnarsi ad osservare I principi generali di normale buona pratica agricola nella regione Toscana di cui all allegato 1 al PSR, e alle schede tecniche relative alla buona pratica agricola anche sulle restanti superfici. - Tenuta del "registro degli interventi agricoli" relativo alla buona pratica agricola. I registri devono essere conservati per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno. - Obbligo di conservare le fatture di acquisto dei prodotti utilizzati in azienda per gli interventi colturali per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno. pagina 21 13/11/

25 - Obbligo di conservare la documentazione così come previsto dalle singole schede colturali per almeno tre anni oltre la scadenza dell impegno Indirizzi procedurali specifici I Registri degli interventi agricoli sono disponibili presso l Organismo Pagatore che provvederà alla loro consegna ai richiedenti. Al momento della presentazione della domanda di adesione o dei rinnovi annuali, fatta eccezione per le conferme, le superfici non ammissibili a premio devono essere indicate in relazione alla loro estensione e forma di utilizzo. 4. Priorità per la selezione delle domande Le priorità per la selezione della domande sono quelle previste dall allegato 2 alla delibera di G.R. n. 1184/00: Reg. CE 1257/99 - Piano di viluppo rurale della Regione Toscana Procedure generali di attuazione e priorità per la selezione delle domande Fatto salvo quanto previsto dalla delibera di Giunta Regionale n.149/01: " Reg.CE 1257/99 - Piano di sviluppo rurale - Piani locali di sviluppo rurale per il periodo " e quindi dai relativi Piani Locali di Sviluppo Rurale eventualmente predisposti dagli Enti delegati. In presenza di società di persone o capitali il requisito della minor età deve essere calcolato come media dell età dei soci. 5.1 Calcolo delle superfici Per le azioni 6.1 e 6.2 in presenza di impianti promiscui, cioè nel caso di particelle catastali con colture arboree al di sotto delle seguenti densità: - olivo: 150 piante/ettaro - vite: 1500 piante/ettaro - fruttiferi: 500 piante/ettaro le singole piante devono essere computate, ai fini della quantificazione della superficie particellare interessata e del relativo premio, con i seguenti parametri: - olivo : 50 mq/pianta, - vite : 5 mq/pianta; - fruttiferi : 20 mq/pianta. Con densità superiori a quelle sotto riportate la distribuzione delle piante deve essere uniforme su tutta la particella interessata. - olivo: 150 piante/ettaro - vite: 1500 piante/ettaro - fruttiferi: 500 piante/ettaro - castagno da frutto 40 piante/ettaro in caso contrario dovrà essere determinata la superficie effettivamente occupata dalla coltura. In presenza di vigneti iscritti allo schedario viticolo nazionale (reg CE n.2392/86) il beneficiario nell indicazione della superficie da impegnare dovrà fare riferimento a quanto pagina 22 13/11/

ALLEGATO "A" al Decreto n del PIANO SVILUPPO RURALE REGIONE TOSCANA MISURA 6 MISURE AGROAMBIENTALI. (lettera f del Reg.

ALLEGATO A al Decreto n del PIANO SVILUPPO RURALE REGIONE TOSCANA MISURA 6 MISURE AGROAMBIENTALI. (lettera f del Reg. ALLEGATO "A" al Decreto n. 5929 del 8.11.2002 PIANO SVILUPPO RURALE REGIONE TOSCANA MISURA 6 MISURE AGROAMBIENTALI (lettera f del Reg. CE 1257/99) PARTE I - DISPOSIZIONI TECNICHE TITOLO DELLA MISURA MISURA

Dettagli

Proposte di correzione al testo del PSR 2007/2013 della Regione Toscana

Proposte di correzione al testo del PSR 2007/2013 della Regione Toscana Proposte di correzione al testo del PSR 2007/2013 della Regione Toscana 5.3.1.1.2 Insediamento di giovani agricoltori --------- 6. Limitazioni, esclusioni, condizioni specifiche di accesso La concessione

Dettagli

Visto il D.M. n. 159 del 27 marzo 1998, in tema di controlli e decadenze.

Visto il D.M. n. 159 del 27 marzo 1998, in tema di controlli e decadenze. Reg. CE 1698/2005 e reg. CE 1320/2006. Azioni agroambientali approvate dalla Commissione ai sensi del reg. CE 1257/99 anteriormente al primo gennaio 2007: disposizioni per la presentazione delle domande

Dettagli

MISURA 11 : AGRICOLTURA BIOLOGICA

MISURA 11 : AGRICOLTURA BIOLOGICA PAC 2014-2020 2 MISURA 11 : AGRICOLTURA BIOLOGICA 11.1.1 CONVERSIONE ALL AGRICOLTURA BIOLOGICA Descrizione intervento: Estendere le tecniche di produzione biologica Impegni Presentare la Notifica di inizio

Dettagli

Bando pubblico per le indennità compensative Campagna 2011

Bando pubblico per le indennità compensative Campagna 2011 Bando pubblico per le indennità compensative Campagna 2011 Misura 211 - Indennità compensative degli svantaggi naturali a favore degli agricoltori delle zone montane Autorità di Gestione Programma di Sviluppo

Dettagli

AZIONI AGRO-CLIMATICO-AMBIENTALI E USO SOSTENIBILE DEI FITOFARMACI

AZIONI AGRO-CLIMATICO-AMBIENTALI E USO SOSTENIBILE DEI FITOFARMACI Direzione Agricoltura Misura 10 Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 AZIONI AGRO-CLIMATICO-AMBIENTALI E USO SOSTENIBILE DEI FITOFARMACI Regolamento (CE) 1305/2013 Torino, 24 novembre 2016 Direzione Agricoltura

Dettagli

PRINCIPALI SCADENZE PSR

PRINCIPALI SCADENZE PSR APRILE 2018 Attività realizzata con il contributo del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Marche 2014/2020 Misura 1.2 A Progetto ID 18063 PRINCIPALI SCADENZE PSR Numerose sono le scadenze di interesse

Dettagli

Misura 11 - Agricoltura biologica (art. 29 del Regolamento (UE) n. 1305 del 17 dicembre 2013)

Misura 11 - Agricoltura biologica (art. 29 del Regolamento (UE) n. 1305 del 17 dicembre 2013) ALLEGATO A Misura 11 - Agricoltura biologica (art. 29 del Regolamento (UE) n. 1305 del 17 dicembre 2013) La misura vuole sostenere nelle aziende agricole l introduzione o il mantenimento del metodo di

Dettagli

ALLEGATO 8 alla deliberazione della Giunta regionale n dell 11 luglio 2008 MISURA PAGAMENTI AGROAMBIENTALI

ALLEGATO 8 alla deliberazione della Giunta regionale n dell 11 luglio 2008 MISURA PAGAMENTI AGROAMBIENTALI ALLEGATO 8 alla deliberazione della Giunta regionale n. 2030 dell 11 luglio 2008 MISURA 214 - PAGAMENTI AGROAMBIENTALI 1) OBIETTIVI I pagamenti agroambientali svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere

Dettagli

- Regolamento di esecuzione (UE) n.809/2014 che reca modalità applicative del regolamento (UE) 1306/2013;

- Regolamento di esecuzione (UE) n.809/2014 che reca modalità applicative del regolamento (UE) 1306/2013; 80 6.5.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 18 REGIONE TOSCANA Direzione Generale Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle Competenze Area di Coordinamento Sviluppo Rurale

Dettagli

Le Misure agro -ambientali del PSR MARCHE

Le Misure agro -ambientali del PSR MARCHE Le Misure agro -ambientali del PSR MARCHE 2014-2020 Le Misure Agro-climatico-ambientali, Agricoltura biologica e indennità del PSR 2014/2020 Misura 10 - Pagamenti agro-climatico-ambientali Misura 11 Agricoltura

Dettagli

Il biologico in Toscana

Il biologico in Toscana Logicamente Bio Dove va l agricoltura l biologica? 23 Novembre 2007 Torino Il biologico in Toscana Regione Toscana - D.G. dello Sviluppo Economico Settore Agricoltura Sostenibile Dott. Leonardo Calistri

Dettagli

Indennità per svantaggi naturali a favore di agricoltori delle zone montane

Indennità per svantaggi naturali a favore di agricoltori delle zone montane 5.3.2.1.1 Indennità per svantaggi naturali a favore di agricoltori delle zone montane Riferimenti normativi Codice di Misura Articolo 36 (a) (i) e 37 del Reg. (CE) N 1698/2005 e punto 5.3.2.1.1. dell Allegato

Dettagli

Sviluppo Rurale Misure Agroambientali

Sviluppo Rurale Misure Agroambientali Sviluppo Rurale Misure Agroambientali newsletter Agenzia regionale toscana per le erogazioni in agricoltura n. 6 gennaio 2005 Riforma PAC sostegno allo sviluppo rurale Regolamento CE n. 817/2004 Nell intento

Dettagli

Legge regionale 14 ottobre 2008, n. 26

Legge regionale 14 ottobre 2008, n. 26 Legge regionale 14 ottobre 2008, n. 26 Tutela delle risorse genetiche autoctone vegetali ed animali di interesse agrario (B.U. Regione Basilicata N. 50 del 16 ottobre 2008) Articolo 1 Finalità La Regione

Dettagli

Il Dirigente Responsabile/ Il Responsabile di P.O. delegato: Paolo Banti. Decreto N 1666 del 04 Maggio 2011

Il Dirigente Responsabile/ Il Responsabile di P.O. delegato: Paolo Banti. Decreto N 1666 del 04 Maggio 2011 REGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE SETTORE POLITICHE AGROAMBIENTALI, ATTIVITA' FAUNISTICA-VENATORIA

Dettagli

Specifiche Tecniche Controlli a campione Anno 2008

Specifiche Tecniche Controlli a campione Anno 2008 Reg. CE n.1257/99 Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 REGIONE TOSCANA Misure Agroambientali MISURA F (6) Specifiche Tecniche Controlli a campione Anno 2008 REV. 01 del 15/10/2008 dd147_all_1_spe_tec_psr_m6.doc

Dettagli

Misure agroambientali

Misure agroambientali Misure agroambientali newsletter Agenzia regionale toscana per le erogazioni in agricoltura 16 - aprile 2006 Misure agroambientali. Reg. CE 1257/1999. Campagna 2004-2005. Riepilogo per provincia. AR FI

Dettagli

Avvicinarsi al biologico: Come diventare azienda BIO

Avvicinarsi al biologico: Come diventare azienda BIO Avvicinarsi al biologico: Come diventare azienda BIO PISA - 30 Settembre 2011 Il ruolo della Regione Toscana nel settore biologico Regione Toscana - D.G. dello Sviluppo Economico Settore Politiche Agroambientali,

Dettagli

MISURA F, AZIONE F4 COLTIVAZIONI A PERDERE PER LA FAUNA SELVATICA

MISURA F, AZIONE F4 COLTIVAZIONI A PERDERE PER LA FAUNA SELVATICA MISURA F, AZIONE F4 COLTIVAZIONI A PERDERE PER LA FAUNA SELVATICA PROGRAMMA DI ATTUAZIONE E ISTRUZIONI APPLICATIVE 1. OBIETTIVI DELL AZIONE ED INTERVENTI L azione F4 prevede di favorire l alimentazione

Dettagli

Rev. del 23/03/2011 ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60)

Rev. del 23/03/2011 ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Struttura Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali Istruzioni per la compilazione Misura 214.a Domande

Dettagli

Decreto N 4805 del 10 Settembre Oggetto: PSR misura 9.3.i - Approvazione delle domande e relativa graduatoria.

Decreto N 4805 del 10 Settembre Oggetto: PSR misura 9.3.i - Approvazione delle domande e relativa graduatoria. REGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SERVIZIO PRODUZIONI AGRICOLE E QUALITA' DEI PRODOTTI U. O. C. QUALITA' DEI PRODOTTI. Dirigente Responsabile: Renzo Spagnesi Decreto

Dettagli

PR 04-SUP REQUISITI DI AMMISSIBILITA MISURA 211

PR 04-SUP REQUISITI DI AMMISSIBILITA MISURA 211 REQUISITI DI AMMISSIBILITA MISURA 211 1. coltivare una SAU di almeno di 0,5 ettari in aree definite montane in base ad un legittimo titolo di possesso (proprietà, usufrutto, affitto, bilaterale e/o unilaterale,

Dettagli

approvate le procedure per la presentazione, l istruttoria ed ammissione delle domande per la misura 3 Formazione PSR ;

approvate le procedure per la presentazione, l istruttoria ed ammissione delle domande per la misura 3 Formazione PSR ; 10.4.2002 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 15 17 REGIONE TOSCANA Dipartimento dello Sviluppo Economico Servizio Sviluppo Agricolo e Rurale Caccia e Pesca DECRETO 18 marzo 2002, n. 1148

Dettagli

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA N. DEL

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA N. DEL ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA N. DEL 28/12/2017 Disposizioni comuni alle misure 11.1 e 11.2 L azienda deve: - avere un fascicolo aziendale completo e aggiornato su SIAN; - per le aziende biologiche

Dettagli

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 22-03-2016 (punto N 21 ) Delibera N 216 del 22-03-2016 Proponente MARCO REMASCHI DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE Pubblicita

Dettagli

Direttive per l azione amministrativa e la gestione delle misure 211 e annualità 2013

Direttive per l azione amministrativa e la gestione delle misure 211 e annualità 2013 Direttive per l azione amministrativa e la gestione delle misure 211 e 212 - annualità 2013 1. Dotazione finanziaria 1.1 Misura 211 Il fabbisogno finanziario per il bando per la Misura 211 annualità 2013

Dettagli

LA REGIONE INCONTRA Percorso tematico di incontri informativi sul Programma di Sviluppo Rurale

LA REGIONE INCONTRA Percorso tematico di incontri informativi sul Programma di Sviluppo Rurale LA REGIONE INCONTRA Percorso tematico di incontri informativi sul Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 SUOLO, ACQUA, CLIMA: IL PSR DELLA SOSTENIBILITA AGRO-CLIMATICO-AMBIENTALE Regione del Veneto DIPARTIMENTO

Dettagli

alta efficienza, con vantaggi sia in termini di salvaguardia della biodiversità animale sia di qualità delle acque.

alta efficienza, con vantaggi sia in termini di salvaguardia della biodiversità animale sia di qualità delle acque. Operazione 10.1.a Produzioni agricole integrate one da parte dei produttori agricoli di specifici disciplinari di lotta integrata, al fine di diminuire gli impatti negativi derivanti da un utilizzo non

Dettagli

LA PRODUZIONE INTEGRATA NEL PSR DELLA REGIONE PIEMONTE

LA PRODUZIONE INTEGRATA NEL PSR DELLA REGIONE PIEMONTE mipaaf ministero delle politiche agricole alimentari,forestali e del turismo Direzione Agricotura LA PRODUZIONE INTEGRATA NEL PSR DELLA REGIONE PIEMONTE Torino, 5 novembre 2018 Regolamento (CE) 1305/2013

Dettagli

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 03-10-2011 (punto N 17 ) Delibera N 829 del 03-10-2011 Proponente GIANNI SALVADORI DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE

Dettagli

Conferenza stampa Avvio della programmazione PSR Basilicata

Conferenza stampa Avvio della programmazione PSR Basilicata Conferenza stampa Avvio della programmazione PSR Basilicata 2014-2020 Bandi e avvisi pubblici emanati a favore dei beneficiari del mondo agricolo Regione Basilicata Dipartimento Politiche Agricole e Forestali

Dettagli

Il Dirigente Responsabile/ Il Responsabile di P.O. delegato: Paolo Banti. Decreto N 1024 del 23 Marzo 2011

Il Dirigente Responsabile/ Il Responsabile di P.O. delegato: Paolo Banti. Decreto N 1024 del 23 Marzo 2011 REGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE SETTORE POLITICHE AGROAMBIENTALI, ATTIVITA' FAUNISTICA-VENATORIA

Dettagli

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) SETTORE AIUTI DIRETTI ED INTERVENTI DI MERCATO

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) SETTORE AIUTI DIRETTI ED INTERVENTI DI MERCATO ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) SETTORE AIUTI DIRETTI ED INTERVENTI DI MERCATO Decreto n. 32 del 21 Marzo 2016 Oggetto: Misura 11 - Agricoltura biologica

Dettagli

L.R. 6/2008, art. 10, c. 2, lett. b) (B.U.R. 28/1/2009, n. 4) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 16 gennaio 2009, n. 013/Pres.

L.R. 6/2008, art. 10, c. 2, lett. b) (B.U.R. 28/1/2009, n. 4) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 16 gennaio 2009, n. 013/Pres. L.R. 6/2008, art. 10, c. 2, lett. b) (B.U.R. 28/1/2009, n. 4) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 16 gennaio 2009, n. 013/Pres. Regolamento recante criteri per la concessione da parte delle Province,

Dettagli

Misure Agroambientali

Misure Agroambientali PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE PER IL VENETO Misure Agroambientali MISURA 211 Indennità a favore degli agricoltori in zone di montagna Chi può fare domanda? Le aziende agricole che conducono per più del

Dettagli

UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE TOSCANA. PIANO DI SVILUPPO RURALE DELLA TOSCANA Regolamento (CE) 1257/1999

UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE TOSCANA. PIANO DI SVILUPPO RURALE DELLA TOSCANA Regolamento (CE) 1257/1999 ALLEGATO A UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE TOSCANA PIANO DI SVILUPPO RURALE DELLA TOSCANA Regolamento (CE) 1257/1999 1. TITOLO DELLA MISURA: MISURA 4 PREPENSIONAMENTO (lettera d del Reg. (CE)

Dettagli

Misura 10 Pagamenti agro-climatico-ambientali 10.1.A Adesione ai principi dell'agricoltura integrata Obblighi condizionalità

Misura 10 Pagamenti agro-climatico-ambientali 10.1.A Adesione ai principi dell'agricoltura integrata Obblighi condizionalità ALLEGATO ALLA DGR N. 332/2019 Disposizioni tecniche e procedurali per la presentazione delle domande di inizio impegno quinquennale sulle misure 10.1.A, 10.1.B, 10.1.C, 11.1 e 11.2 del PSR 2014/2020 Disposizioni

Dettagli

Unione Europea Regione Calabria Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali

Unione Europea Regione Calabria Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali AVVISO PUBBLICO P R O G R A M M A D I S V I L U P P O R U R A L E D E L L A R E G I O N E C A L A B R I A 2 0 0 7 2 0 1 3 A S S E 2 : M I G L I O R A M E N T O D E L L A M B I E N T E E D E L L O S P A

Dettagli

Misura Pagamenti agroambientali. Azione 1 - Agricoltura biologica Annualità 2014 ISTRUZIONI REGIONALI PER LA COMPILAZIONE DELLE DOMANDE

Misura Pagamenti agroambientali. Azione 1 - Agricoltura biologica Annualità 2014 ISTRUZIONI REGIONALI PER LA COMPILAZIONE DELLE DOMANDE Misura 214 - Pagamenti agroambientali Azione 1 - Agricoltura biologica ISTRUZIONI REGIONALI PER LA COMPILAZIONE DELLE DOMANDE Le presenti istruzioni regionali per la compilazione on-line delle domande

Dettagli

L UE Unione di 28 Paesi

L UE Unione di 28 Paesi L UE Unione di 28 Paesi ALCUNI DATI SUPERFICIE TOTALE CIRCA 4,5 MIL. KMq 77% DEL TERRITORIO DELL UE E RURALE di cui 47% terreni agricoli e 30% aree forestali 50% DELLA POPOLAZIONE RISIEDE NELLE COMUNITA

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-20 Misura 11 Agricoltura biologica Sottomisura 11.1 Introduzione dell agricoltura biologica Descrizione della sottomisura La sottomisura vuole sostenere nelle aziende

Dettagli

BANDO PER I MIGLIORAMENTI AMBIENTALI ANNO 2019

BANDO PER I MIGLIORAMENTI AMBIENTALI ANNO 2019 BANDO PER I MIGLIORAMENTI AMBIENTALI ANNO 2019 L Ambito Territoriale di Caccia MORTARA Lomellina Ovest 1 (d ora in poi ATC) incentiva gli agricoltori, al fine di un auspicabile incremento della fauna selvatica,

Dettagli

Regione Umbria Giunta Regionale

Regione Umbria Giunta Regionale Regione Umbria Giunta Regionale DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA, AMBIENTE, ENERGIA, CULTURA, BENI CULTURALI E SPETTACOLO Servizio Sviluppo rurale e agricoltura sostenibile DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N.

Dettagli

TIPO INTERVENTO

TIPO INTERVENTO TIPO INTERVENTO 11.2.1 [ESTRATTO DEL TESTO INTEGRALE DEL PSR 2014-2020 DELLA REGIONE DEL VENETO] Pagamenti per il mantenimento di pratiche e metodi di agricoltura biologica I testi fanno riferimento al

Dettagli

Annualità ISTRUZIONI REGIONALI PER LA COMPILAZIONE ON-LINE DELLA DOMANDA ISTRUZIONI REGIONALI PER LA COMPILAZIONE DELLE DOMANDE DI AIUTO

Annualità ISTRUZIONI REGIONALI PER LA COMPILAZIONE ON-LINE DELLA DOMANDA ISTRUZIONI REGIONALI PER LA COMPILAZIONE DELLE DOMANDE DI AIUTO REGIONE AUTONOMA DELLA LA SARDEGNA ASSESSORATO DELL AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE MISURA 214 - PAGAMENTI AGROAMBIENTALI Azione 1 Agricoltura biologica Annualità 2008 ISTRUZIONI REGIONALI PER LA

Dettagli

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE SETTORE PROGRAMMAZIONE AGRICOLA-FORESTALE, ZOOTECNIA, SISTEMI INFORMATIVI,

Dettagli

Giunta Regionale della Campania /06/

Giunta Regionale della Campania /06/ Giunta Regionale della Campania DECRETO DIRIGENZIALE DIRETTORE GENERALE/ DIRIGENTE UFFICIO/STRUTTURA DIRIGENTE UNITA OPERATIVA DIR. / DIRIGENTE STAFF dott. Diasco Filippo DECRETO N Oggetto: DEL DIREZ.

Dettagli

Regione Lazio. Direzione Regionale Agricoltura Area Gestione Sostenibile delle Risorse e Governo del Territorio a Vocazione Agricola.

Regione Lazio. Direzione Regionale Agricoltura Area Gestione Sostenibile delle Risorse e Governo del Territorio a Vocazione Agricola. Regione Lazio Direzione Regionale Agricoltura Area Gestione Sostenibile delle Risorse e Governo del Territorio a Vocazione Agricola Guido Bronchini Agricoltura biologica Riferimenti normativi regionali

Dettagli

REGIONE LAZIO ASSESSORATO AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA

REGIONE LAZIO ASSESSORATO AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA REGIONE LAZIO ASSESSORATO AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA (In attuazione del Regolamento (UE) N. 1305/2013) BANDO PUBBLICO

Dettagli

REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO AGRICOLTURA E RISORSE AGROALIMENTARI AVVISO PUBBLICO P R O G R A M M A D I S V I L U P P O R U R A L E

REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO AGRICOLTURA E RISORSE AGROALIMENTARI AVVISO PUBBLICO P R O G R A M M A D I S V I L U P P O R U R A L E REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO AGRICOLTURA E RISORSE AGROALIMENTARI AVVISO PUBBLICO P R O G R A M M A D I S V I L U P P O R U R A L E D E L L A R E G I O N E C A L A B R I A 2 0 14-2 0 2 0 A N N U A L I

Dettagli

DIPARTIMENTO AGRICOLTURA E RISORSE AGROALIMENTARI (ARA) SETTORE 7 - PSR 14/20 CAPITALE UMANO, OCM, PROGRAMMI OPERATIVI DELLE OP

DIPARTIMENTO AGRICOLTURA E RISORSE AGROALIMENTARI (ARA) SETTORE 7 - PSR 14/20 CAPITALE UMANO, OCM, PROGRAMMI OPERATIVI DELLE OP REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO AGRICOLTURA E RISORSE AGROALIMENTARI (ARA) SETTORE 7 - PSR 14/20 CAPITALE UMANO, OCM, PROGRAMMI OPERATIVI DELLE OP Assunto il 18/12/2018 Numero Registro Dipartimento:

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO DELL AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REG. (CE) N. 1698/2005 CHIARIMENTI SULLE

Dettagli

SETTORE CONSULENZA, FORMAZIONE E INNOVAZIONE FABBRI FAUSTA

SETTORE CONSULENZA, FORMAZIONE E INNOVAZIONE FABBRI FAUSTA REGIONE TOSCANA DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE SETTORE CONSULENZA, FORMAZIONE E INNOVAZIONE Il Dirigente Responsabile: FABBRI FAUSTA Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 548/2012

Dettagli

Allegato al Decreto n. 1305/2017 Disposizioni comuni alle misure 10.1 e 11

Allegato al Decreto n. 1305/2017 Disposizioni comuni alle misure 10.1 e 11 Allegato al Decreto n. 1305/2017 Disposizioni comuni alle misure 10.1 e 11 L azienda deve: - avere un fascicolo aziendale completo e aggiornato su SIAN; - per le aziende biologiche è necessario assicurarsi

Dettagli

SETTORE INTERVENTI COMUNITARI PER LA PESCA.FORMAZIONE, AGGIORNAMENTO E QUALIFICAZIONE OPERATORI RURALI.INCREMENTO IPPICO.

SETTORE INTERVENTI COMUNITARI PER LA PESCA.FORMAZIONE, AGGIORNAMENTO E QUALIFICAZIONE OPERATORI RURALI.INCREMENTO IPPICO. REGIONE TOSCANA DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE SETTORE INTERVENTI COMUNITARI PER LA PESCA.FORMAZIONE, AGGIORNAMENTO E QUALIFICAZIONE OPERATORI RURALI.INCREMENTO IPPICO. Il Dirigente Responsabile:

Dettagli

Azione Applicazione di tecniche di produzione integrata DOMANDE PER L AGRICOLTORE

Azione Applicazione di tecniche di produzione integrata DOMANDE PER L AGRICOLTORE Azione 214.1 Applicazione di tecniche di produzione integrata esclusivamente finalità di monitoraggio. Mentre il rilievo di inadempienze comporta riduzioni di premio o restituzioni, eventuali risposte

Dettagli

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA. SU PROPOSTA del Dirigente dell Area Produzioni Agricole e Marketing Agroalimentare;

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA. SU PROPOSTA del Dirigente dell Area Produzioni Agricole e Marketing Agroalimentare; DETERMINAZIONE N. A03489 DEL 20 APRILE 2012 OGGETTO: Reg. CE 1698/2005 PSR 2007/2013 del Lazio. Bandi pubblici DGR 412/2008 e ss. mm. ii. - Misura 121 Ammodernamento delle aziende agricole Seconda Sottofase

Dettagli

Delibera di Giunta Regionale n. 388 del 03/04/2012

Delibera di Giunta Regionale n. 388 del 03/04/2012 REGIONE LIGURIA REPUBBLICA ITALIANA COMMISSIONE EUROPEA Delibera di Giunta Regionale n. 388 del 03/04/2012 Regolamento n. 1698/05 PSR 2007-2013: bando di apertura presentazione domande di aiuto sulla misura

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 6 A.R.T.E.A. AGENZIA REGIONALE TOSCANA EROGAZIONI IN AGRICOLTURA

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 6 A.R.T.E.A. AGENZIA REGIONALE TOSCANA EROGAZIONI IN AGRICOLTURA A.R.T.E.A. AGENZIA REGIONALE TOSCANA EROGAZIONI IN AGRICOLTURA DECRETO 29 gennaio 2009, n. 48 Reg. CE 1698/05 - PSR 2007/2013 - Misura 211 Indennità compensative degli svantaggi naturali a favore degli

Dettagli

1. Codice misura. Il codice della misura è il Codice sottomisura. Il codice della sottomisura è il 214. b. 3.

1. Codice misura. Il codice della misura è il Codice sottomisura. Il codice della sottomisura è il 214. b. 3. ALLEGATO A Disposizioni tecniche e procedurali per l attuazione dell azione Conservazione di risorse genetiche animali per la salvaguardia della biodiversità del Programma di Sviluppo Rurale della Toscana

Dettagli

AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA PROVINCIA DI FOGGIA BANDO DI ACCESSO AI CONTRIBUTI PER COLTURE A PERDERE E MANTENIMENTO DI STOPPIE

AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA PROVINCIA DI FOGGIA BANDO DI ACCESSO AI CONTRIBUTI PER COLTURE A PERDERE E MANTENIMENTO DI STOPPIE AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA PROVINCIA DI FOGGIA via Manfredonia, km 2,500 71122 Foggia Tel 0881/791735 791792 fax 0881/791743 www.atcfoggia.it BANDO DI ACCESSO AI CONTRIBUTI PER COLTURE A PERDERE E MANTENIMENTO

Dettagli

DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE AGROALIMENTARI ##numero_data##

DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE AGROALIMENTARI ##numero_data## Oggetto: DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE AGROALIMENTARI ##numero_data## Reg. (UE) n. 1305/2013 - Programma di Sviluppo Rurale della Regione Marche 2014 2020, Bando Sottomisura 11.1 - Pagamento

Dettagli

Burc n. 8 del 30 Gennaio 2015

Burc n. 8 del 30 Gennaio 2015 REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO N. 6 AGRICOLTURA FORESTE E FORESTAZIONE SETTORE N. 2 VALORIZZAZIONE E PROMOZIONE PRODUZIONI AGRICOLE E FILIERE PRODUTTIVE DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SETTORE

Dettagli

MISURA PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI NON AGRICOLI

MISURA PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI NON AGRICOLI 5.3.2.2.3 MISURA 223 - PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI NON AGRICOLI Riferimenti normativi Articoli 36 (b) (iii) e 45 del Regolamento (Ce) N. 1698/2005 Articolo 30 e punto 5.3.2.3.3 dell Allegato II del

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 22 ALLEGATO A. Indice:

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 22 ALLEGATO A. Indice: 88 4.6.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 22 ALLEGATO A Disposizioni tecniche e procedurali per l attuazione dell azione Conservazione di risorse genetiche animali per la salvaguardia

Dettagli

Pavia di Udine 30 novembre 2015 PSR

Pavia di Udine 30 novembre 2015 PSR Pavia di Udine 30 novembre 2015 PSR 2014-2020 MISURA SPESA PUBBLICA DI CUI FEASR PESO 1 Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione 5.000.000 2.156.000 1,69% 2 Servizi di consulenza, di sostituzione

Dettagli

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) SETTORE AIUTI DIRETTI ED INTERVENTI DI MERCATO

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) SETTORE AIUTI DIRETTI ED INTERVENTI DI MERCATO ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) SETTORE AIUTI DIRETTI ED INTERVENTI DI MERCATO Decreto n. 108 del 28 Settembre 2017 Oggetto: Misura 10 Pagamenti agroclimaticoambientali,

Dettagli

REGIONE DEL VENETO PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE PER IL VENETO

REGIONE DEL VENETO PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE PER IL VENETO ALLEGATO _C_ Dgr n. 440 del 31/03/2015 pag. 41/74 REGIONE DEL VENETO PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE PER IL VENETO 2014-2020 BANDO PUBBLICO REG UE 1305/2013, Art. 28 Priorità dello sviluppo rurale Focus area

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 14 DELIBERAZIONE 30 marzo 2015, n. 361

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 14 DELIBERAZIONE 30 marzo 2015, n. 361 8.4.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 14 DELIBERAZIONE 30 marzo 2015, n. 361 D.lgs. 150/2012 - Piano nazionale per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN) - Indicazioni agli

Dettagli

Il PSR 2014/2020 della Toscana e la Rete Natura 2000 e la biodiversità

Il PSR 2014/2020 della Toscana e la Rete Natura 2000 e la biodiversità Il PSR 2014/2020 della Toscana e la Rete Natura 2000 e la biodiversità Rita Turchi Regione Toscana 12 luglio 2016 CREA - Centro di ricerca per le Politiche e la Bioeconomia - Roma La Rete Natura 2000 in

Dettagli

1. Codice misura Codice sottomisura Codice azione Denominazione dell azione Obiettivi della sottomisura...

1. Codice misura Codice sottomisura Codice azione Denominazione dell azione Obiettivi della sottomisura... ALLEGATO A Disposizioni tecniche e procedurali per l attuazione dell azione Conservazione di risorse genetiche animali per la salvaguardia della biodiversità del Programma di Sviluppo Rurale della Toscana

Dettagli

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE SETTORE PROGRAMMAZIONE AGRICOLA-FORESTALE, ZOOTECNIA, SISTEMI INFORMATIVI,

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 14 DEL REGIONE BASILICATA DISCIPLINA DELLE PRODUZIONI BIOLOGICHE REGIONALI

LEGGE REGIONALE N. 14 DEL REGIONE BASILICATA DISCIPLINA DELLE PRODUZIONI BIOLOGICHE REGIONALI LEGGE REGIONALE N. 14 DEL 27-04-1999 REGIONE BASILICATA DISCIPLINA DELLE PRODUZIONI BIOLOGICHE REGIONALI Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA N. 28 del 6 maggio 1999 ARTICOLO 1 Finalità

Dettagli

538 L.R. 1/06; D.C.R. n 3/12. Piano Regionale Agri - colo-forestale (P.R.A.F) Documento di at - tuazione per l anno 2013 ;

538 L.R. 1/06; D.C.R. n 3/12. Piano Regionale Agri - colo-forestale (P.R.A.F) Documento di at - tuazione per l anno 2013 ; 46 30.10.2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 44 REGIONE TOSCANA Direzione Generale Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle Competenze Area di Coordinamento Sviluppo Rurale

Dettagli

Vista la Legge Regionale n. 87 del Bilancio di previsione per l anno finanziario 2015 e pluriennale 2015/2017 ;

Vista la Legge Regionale n. 87 del Bilancio di previsione per l anno finanziario 2015 e pluriennale 2015/2017 ; Ritenuto per quanto sopra di procedere all assunzione dell impegno di spesa a favore degli Istituti Superiori di Studi Musicali di Livorno, Lucca e Siena, sul capitolo 61701, indicato al paragrafo precedente;

Dettagli

Allegato A) al Decreto del Direttore di ARTEA n. 105 del 6 settembre ARTEA Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura

Allegato A) al Decreto del Direttore di ARTEA n. 105 del 6 settembre ARTEA Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura Allegato A) al Decreto del Direttore di ARTEA n. 105 del 6 settembre 2006 ARTEA Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura Disposizioni relative all erogazione dell aiuto alle sementi certificate

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2015, n. 805

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2015, n. 805 DELIBERAZIONE 4 agosto 2015, n. 805 Approvazione degli impegni relativi ai Criteri di Gestione Obbligatoria (GCO), Buone Condizioni Agronomiche Ambientali (BCAA) ai sensi del DM 23 gennaio 2015 Disciplina

Dettagli

Delibera di Giunta Regionale n. 278 del 14/03/2014

Delibera di Giunta Regionale n. 278 del 14/03/2014 REGIONE LIGURIA REPUBBLICA ITALIANA COMMISSIONE EUROPEA Delibera di Giunta Regionale n. 278 del 14/03/2014 PSR 2007-2013: bando di apertura presentazione per l anno 2014 di domande di conferma di impegni

Dettagli

Estensore BRONCHINI GUIDO firma elettronica. Responsabile del procedimento BRONCHINI GUIDO firma elettronica

Estensore BRONCHINI GUIDO firma elettronica. Responsabile del procedimento BRONCHINI GUIDO firma elettronica REGIONE LAZIO Direzione: Area: AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE AGRICOLE DETERMINAZIONE (con firma digitale) N. G02589 del

Dettagli

Determinazione dirigenziale n. 768 del 16/09/2016

Determinazione dirigenziale n. 768 del 16/09/2016 Determinazione dirigenziale n. 768 del 16/09/2016 PSR 2014-2020: misura 10 (Pagamenti agro-climatico-ambientali): campagna 2016. DGR n. 21-3089 del 29.03.2016 e DD n. 248 del 21.04.2016 e s.m.i. Approvazione

Dettagli

Prot. N. AGEA.UMU Roma li. 22 APRILE 2011 CIRCOLARE N 21 PRODUTTORI INTERESSATI ALLA REGIONE SICILIANA VIA REGIONE SICILIANA PALERMO

Prot. N. AGEA.UMU Roma li. 22 APRILE 2011 CIRCOLARE N 21 PRODUTTORI INTERESSATI ALLA REGIONE SICILIANA VIA REGIONE SICILIANA PALERMO UFFICIO MONOCRATICO Via Palestro, 81 00185 Roma Tel. 06.49499.1 Fax 06.4453940 Prot. N. AGEA.UMU.2011.522 (CITARE NELLA RISPOSTA) Roma li. 22 APRILE 2011 CIRCOLARE N 21 AI PRODUTTORI INTERESSATI ALLA REGIONE

Dettagli

Requisiti della misura. Localizzazione. Dotazione finanziaria pubblica ,00

Requisiti della misura. Localizzazione. Dotazione finanziaria pubblica ,00 Misura 214 Pagamenti agro-ambientali Conservazione della biodiversità delle specie, tutela e diffusione di sistemi agroforestali ad alto valore naturalistico, tutela e gestione sostenibile del territorio,

Dettagli

Area di applicazione Tutto il territorio della Regione Liguria.

Area di applicazione Tutto il territorio della Regione Liguria. Disposizioni tecniche e procedurali per la presentazione delle domande di aiuto a valere sulla misura 214 Pagamenti agroambientali del PSR 2007-2013 annualità 2011 Contenuto della misura La misura si articola

Dettagli

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali Decreto n. 571 dell 11 Marzo 2015 Oggetto: Reg. CE 1698/05

Dettagli

IL DIRIGENTE. Considerato che il trasferimento di detta posizione organizzativa risulta congruo con quanto disposto dal citato CCDI;

IL DIRIGENTE. Considerato che il trasferimento di detta posizione organizzativa risulta congruo con quanto disposto dal citato CCDI; 14.1.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 Gradassi Anna e della posizione organizzativa di cui questa è responsabile presso l Area di Coordinamento Assistenza Professionale della Direzione

Dettagli

Direttive operative per l emanazione del bando per la Misura 214 Pagamenti agroambientali del PRS 2007/2013 annualità 2014.

Direttive operative per l emanazione del bando per la Misura 214 Pagamenti agroambientali del PRS 2007/2013 annualità 2014. Direttive operative per l emanazione del bando per la Misura 214 Pagamenti agroambientali del PRS 2007/2013 annualità 2014. 1. Modalità e termini per la presentazione delle domande e della relativa documentazione

Dettagli

BANDO DI ACCESSO AI CONTRIBUTI PER COLTURE A PERDERE (ai sensi della L.R. 27/98) L AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA

BANDO DI ACCESSO AI CONTRIBUTI PER COLTURE A PERDERE (ai sensi della L.R. 27/98) L AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA A.T.C. AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA PROVINCIA DI FOGGIA via Manfredonia, km 2,500 71122 Foggia Tel 0881/791735 791792 fax 0881/791743 www.atcfoggia.it atcfoggia@libero.it BANDO DI ACCESSO AI CONTRIBUTI

Dettagli

Delibera di Giunta Regionale n. 269 del 18/03/2011

Delibera di Giunta Regionale n. 269 del 18/03/2011 REGIONE LIGURIA REPUBBLICA ITALIANA COMMISSIONE EUROPEA Delibera di Giunta Regionale n. 269 del 18/03/2011 Regolamento n. 1698/05, Programma regionale di sviluppo rurale 2007-2013: bando di apertura presentazione

Dettagli

e mantenimento dell agricoltura integrata ;

e mantenimento dell agricoltura integrata ; REGIONE TOSCANA Direzione Generale Sviluppo Economico Area di Coordinamento Politiche per lo Sviluppo Rurale Settore Agricoltura Sostenibile DECRETO 4 marzo 2008, n. 827 certificato il 06-03-2008 317 Vista

Dettagli

Controllo integrato dei parassiti compatibili con la tutela dell'ambiente

Controllo integrato dei parassiti compatibili con la tutela dell'ambiente Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020 Regione Calabria. Pagamenti per impegni agro-climatico-ambientali - Misura 10.1.1 Agricoltura integrata. Prevenzione Intervento Monitoraggio Utilizzo ottimale delle risorse

Dettagli

Regione Umbria Giunta Regionale

Regione Umbria Giunta Regionale Regione Umbria Giunta Regionale DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA, AMBIENTE, ENERGIA, CULTURA, BENI CULTURALI E SPETTACOLO Servizio Sviluppo rurale e agricoltura sostenibile DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N.

Dettagli

Giornata dimostrativa «Innovazione in campo: semina su sodo e strip tillage» Convegno Agricoltura conservativa come finanziarla e quanto conviene

Giornata dimostrativa «Innovazione in campo: semina su sodo e strip tillage» Convegno Agricoltura conservativa come finanziarla e quanto conviene Giornata dimostrativa «Innovazione in campo: semina su sodo e strip tillage» Convegno Agricoltura conservativa come finanziarla e quanto conviene CARPANETA 30 Settembre 2016 PSR 2014 2020 Misure di competenza

Dettagli

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) SETTORE AIUTI DIRETTI ED INTERVENTI DI MERCATO

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) SETTORE AIUTI DIRETTI ED INTERVENTI DI MERCATO ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) SETTORE AIUTI DIRETTI ED INTERVENTI DI MERCATO Decreto n. 106 del 06 settembre 2017 Oggetto: Misura 10 Pagamenti agroclimaticoambientali,

Dettagli