Promuovere e facilitare le abilità di studio per tutti. Presentazione di DANIELA BERTOCCHI

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1 Promuovere e facilitare le abilità di studio per tutti Presentazione di DANIELA BERTOCCHI

2 Analisi della situazione I CAPISALDI DELL INSEGNAMENTO I PROBLEMI DI COMPRENSIONE E APPRENDIMENTO LE DIFFICOLTÀ SPECIFICHE DEGLI STUDENTI CON DSA

3 Per un ottica inclusiva E opportuno partire dalla considerazione che, in particolare a livello di scuola secondaria, gli studenti con DSA si scontrano con problemi di apprendimento comuni anche a molti altri studenti. Di qui la scelta di analizzare i problemi comuni (prima ancora di quelli specifici), perché una didattica che facilita gli studenti con DSA è una didattica che favorisce l apprendimento di tutti.

4 Dall ottica del deficit a quella dell inclusione DEFICIT Fino a che punto sei autonomo? Quali sono i tuoi problemi specifici causati da DSA? Quale difficoltà ti crea più problemi nell apprendere? Qual è la causa della tua disattenzione? INCLUSIONE Quali condizioni, quali aiuti ti consentono di gestire la tua autonomia? Quali problemi di apprendimento condividi con gli altri studenti? Quali metodologie sono maggiormente facilitanti? Quali condizioni (didattiche, di spiegazione e organizzative) ti permettono di gestire l attenzione?

5 Certamente sì agli strumenti compensativi Gli strumenti compensativi, quali il computer (per videoscrittura, per lettura con sintesi vocale di libri digitali, con software specifico per la realizzazione di mappe concettuali, ecc.) restano un prezioso e necessario supporto sia nei momenti di studio sia nei momenti di verifica. Ma da soli non bastano, devono essere inseriti in un piano strategico.

6 Difficoltà di apprendimento nella scuola secondaria di 2 grado Sono molti i dati che ci mostrano queste difficoltà di apprendimento: La percentuale di ritardo scolastico, dovuto a bocciature soprattutto in prima classe (24% negli Istituti Professionali, 18% nei Tecnici: dati MIUR 2008) I dati sulla dispersione scolastica: nel 2006 il 21% dei giovani tra i 18 e i 24 anni aveva solo la licenza media e non era inserito in nessun percorso formativo I dati dell indagine OCSE Pisa 2006 : 33% degli studenti italiani in Matematica si colloca al livello più basso, contro una media OCSE del 21%; il 26,4% si colloca al livello più basso per la Lettura, contro una media OCSE del 20%.

7 Difficoltà di apprendimento nella scuola secondaria di 2 grado E facile notare come il fatto che 1 studente su 4, a 15 anni, non sia di fatto in grado di comprendere un testo e 1 su 3 non abbia una minima alfabetizzazione matematica ricada necessariamente sull apprendimento in tutte le aree disciplinari e sul successo formativo generale. Va anche sottolineato che questi problemi non nascono all improvviso nella secondaria di 2 grado, ma hanno le loro radici ben prima, nel fatto che, come dimostrato dalle prove INVALSI, le differenze tra un area geografica e l altra, tra una scuola e l altra aumentano e non diminuiscono nei vari gradi e classi scolastiche.

8 Come reagisce la scuola a questi problemi? Non è mai corretto generalizzare: ma bisogna pur dire che la scuola, in particolare quella secondaria superiore, sostanzialmente NON reagisce. Continua a rispondere ai bisogni completamente diversi degli studenti di oggi con i capisaldi della scuola di sempre : lezione frontale, interrogazione, esercizi ripetitivi, verifica scritta (che per l italiano significa essenzialmente tema ).

9 Un esempio di lezione frontale di Storia (classe 5 di un Istituto Tecnico)

10 Una pagina di un manuale di Storia Complessa gerarchia informativa (cfr. DIA successiva) Sintassi complessa, con strutture marcate e lunghe catene di nominalizzazioni Esempio: il problema della ricerca di nuovi mezzi di pagamento internazionale a supporto di una crescita progressiva degli scambi e delle transazioni finanziarie (primo capoverso) Lessico specifico (dell economia) Ad es. transazioni, oro monetizzato, oro fino, ricchezza reale in circolazione nel mercato, convertire, moneta di riserva, rapporto fisso (di cambio), ecc. Uso di linguaggio figurato, di metafore Ad es. una sorta di palcoscenico sul quale, neppure tanto velatamente, i politici strapparono il ruolo di primo attore agli economisti.

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12 Negli anni sono state costruite le abilità/capacità necessarie? Da chi? Quando? Abilità di mettere in atto un ascolto attento e finalizzato e di mantenerlo per una notevole quantità di tempo Abilità di lettura analitica e approfondita di un testo storico complesso e ricco di elementi specialistici Capacità di mettere autonomamente in relazione le nuove conoscenze con quanto già appreso Capacità di individuare le parole chiave che possono orientare l ascolto e la lettura e costruire correttamente la gerarchia delle informazioni Abilità di prendere appunti e/o schematizzare le informazioni centrali Capacità di mantenere un monitoraggio costante sul proprio processo di comprensione e usare risorse per gli elementi che risultano non immediatamente comprensibili (domanda precisa e specifica all insegnante, uso del vocabolario, ecc.)

13 Come rispondono a questi problemi molti insegnanti? Dicono che: I ragazzi devono stare più attenti in classe. Devono prendere appunti. Devono sottolineare il testo. Devono leggerlo molte volte. Devono studiare di più. molti studenti? Non sanno perché e che cosa devono ascoltare / leggere. Fanno fatica a capire. Sono frustrati. Si annoiano. Sono convinti che la storia non fa per loro. Studiano memorizzando qualcosa solo in vista dell interrogazione.

14 E gli studenti con DSA? E molto probabile che abbiano tutti i problemi comuni agli altri studenti e in più difficoltà specifiche, quali: il rapido affaticamento anche nell ascolto, dovuto a una mancata automatizzazione di processi basilari la scarsa capienza, per così dire, della memoria di lavoro e la difficoltà a trasferire elementi imparati nella memoria a lungo termine l incapacità a fare più cose insieme: ad esempio, ad ascoltare una lezione e prendere contemporaneamente appunti la difficoltà a rievocare anche nozioni note, soprattutto quando sono sotto pressione, come ad esempio in un interrogazione o durante un esame.

15 Qualche proposta operativa UNA DIDATTICA FACILITANTE PROCEDERE PASSO A PASSO

16 Una possibile risposta: una didattica facilitante per tutti La didattica è facilitante quando: rende l apprendimento, e il suo oggetto, significativo per gli apprendenti procede per problemi (domande autentiche) e non per semplice linearità o sistemi rigidi l insegnante esercita una funzione di regista del setting di apprendimento, per poi far lavorare in autonomia gli studenti, per i quali resta comunque disponibile come risorsa e mediatore l insegnante, nel costruire il setting di apprendimento, si preoccupa che sia ricco di risorse di tipo diverso (dal testo scritto all audiovisivo all immagine all ipertesto multimediale) così che tutti gli studenti possano apprendere valorizzando i loro punti di forza, i loro stili cognitivi gli apprendenti hanno la possibilità di interagire tra loro, e con l insegnante, formulare ipotesi, discuterle, fino a trovare soluzione al problema inizialmente posto gli apprendenti possono definire la modalità con cui rispondere al problema iniziale e documentare il percorso (l insegnante avrà fatto prima sperimentare diverse modalità di comunicazione e documentazione).

17 In termini generali: una didattica a impianto costruttivista risulta in genere facilitante metodologie basate sull apprendimento cooperativo risultano facilitanti e molto motivanti.

18 Passo a passo Natura non facit saltus, e la scuola neanche. Quali elementi possono da subito essere sperimentati per facilitare l apprendimento? Strategie comunicative dell insegnante Aiuti allo studio Sviluppo della metacognizione

19 Le strategie comunicative dell insegnante Anche in una lezione di tipo più o meno tradizionale (magari dialogata, invece che monologica), l insegnante dovrebbe in ogni caso fare almeno alcune delle seguenti azioni: contestualizzare il tema, eventualmente fornendo qualche organizzatore anticipato renderlo significativo, ad esempio ponendo una domanda iniziale e raccogliendo ipotesi formulate dagli studenti dopo la domanda iniziale, presentare la scaletta della propria lezione (per parole chiave, alla lavagna tradizionale o con la LIM); la scaletta, trascritta o ancor meglio fornita in fotocopia, può costituire l ossatura degli appunti indicare gli snodi del proprio discorso con gli opportuni segnali discorsivi, così da favorire un ascolto non solo attento, ma attivo utilizzare codici diversi (con la LIM è naturalmente possibile mostrare mappe, fotografie, videoclip; ma far ascoltare una canzone di lavoro, far girare immagini fotografiche, utilizzare una linea del tempo o una carta geografica è possibile anche senza particolari risorse tecnologiche) ricapitolare i diversi punti spiegati

20 Aiuti allo studio Generati dall insegnante Generati dallo studente Organizzatori anticipati Focalizzazione dello scopo del lavoro Proposta di schemi (anche specifici di una determinata disciplina).v. esempio di storia Carte, mappe, linea del tempo, ecc. Evidenziazione delle parole chiave di un testo (anche attraverso un codice colore) Appunti (anche facilitati da uno schema o da una scaletta) Glossario disciplinare (definizione; spiegazione; esempio; immagine, se possibile) Mappe concettuali

21 Schema di lezione /testo di storia (adattato da Medeghini 2001)

22 Metacognizione La promozione di strategie e competenze metacognitive sembra, in base a tutte le ricerche, migliorare consistentemente gli apprendimenti. Tre livelli: Conoscenza del funzionamento cognitivo in generale Consapevolezza del proprio funzionamento cognitivo Controllo e autoregolazione dei processi cognitivi

23 Come agire di fronte a un compito cognitivo

24 Per tutti (studenti e insegnanti)