ASSOCIAZIONI, CONTRATTO, FORMAZIONE, PREVIDENZA, SANITÁ, SERVIZI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ASSOCIAZIONI, CONTRATTO, FORMAZIONE, PREVIDENZA, SANITÁ, SERVIZI"

Transcript

1 ASSOCIAZIONI, CONTRATTO, FORMAZIONE, PREVIDENZA, SANITÁ, SERVIZI DIRIGENTE

2 FONDO MARIO NEGRI Un sussidio speciale per i figli minori disabili Il Fondo eroga un contributo economico rinnovabile annualmente per un solo soggetto nell ambito dello stesso nucleo familiare Il Fondo Mario Negri ha voluto impegnarsi concretamente nelle politiche di assistenza sociale ai disabili realizzando un primo intervento di sostegno alle famiglie dei dirigenti in attività di servizio, prosecutori volontari o pensionati iscritti al Fondo con figli minori disabili, attraverso una forma di aiuto basata su un contributo economico, stabilito nella misura di 500 mensili per 12 mensilità, rinnovabile annualmente ed erogabile per un solo soggetto nell ambito dello stesso nucleo familiare. Tale sussidio viene devoluto su richiesta dell iscritto al fondo esercente la potestà legale, sia esso uno dei genitori oppure un tutore, e riguarda i figli minori legittimi, naturali riconosciuti, legittimati o adottivi in condizione di disabilità grave ai sensi dell art. 3 della legge 104/92, a causa di menomazione, singola o plurima, che abbia ridotto l autonomia personale in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale, nella sfera individuale o in quella di relazione. L erogazione del sussidio ha decorrenza dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda e cessa al compimento del diciottesimo anno d età del figlio disabile o in caso di cessazione dell iscrizione da parte del dirigente in servizio o del prosecutore volontario, ad eccezione della cessazione a seguito di decesso. La domanda, da formularsi tramite l apposito modulo (PRE 03) scaricabile dal sito può essere presentata personalmente dall iscritto (o da persona maggiorenne da questi delegata), oppure spedita, con raccomandata a/r, al Fondo Mario Negri ufficio Prestazioni, via Palestro 32, Roma e deve essere corredata dalla seguente documentazione: stato di famiglia o autocertificazione; verbale di accertamento del grado di disabilità rilasciato da commissione medico-legale sulla base della legge 104/92, attestante anche la revisionabilità o meno dello stato di disabilità; eventuale decreto di nomina a tutore, per i casi di mancanza di entrambi i genitori esercenti la potestà legale. Il Fondo provvede a effettuare i necessari accertamenti in merito al grado di disabilità, applicando i medesimi criteri adottati per gli accertamenti dello stato di invalidità ai sensi dell art. 19 del Regolamento; e ciò sia in occasione della prima domanda sia per le eventuali successive domande di rinnovo, da inoltrare annualmente. Nel caso di premorienza del titolare dell assegno, l erogazione proseguirà comunque, sempre fino al compimento del diciottesimo anno d età del figlio disabile, in favore del genitore superstite o di altro soggetto legittimato, mentre nei casi di separazione o divorzio l assegno sarà erogato al coniuge affidatario, ancorché non iscritto o pensionato del Fondo. Per quanto riguarda il trattamento fiscale del sussidio, il Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi) esclude espressamente dall assoggettamento a tassazione le indennità conseguite, anche in forma assicurativa, a titolo di risarcimento di danni dipendenti da invalidità permanente (rif. art. 6, comma 2). Il sussidio per i figli minori disabili viene finanziato dal Fondo speciale di assistenza, costituito a norma dell art. 16 dello statuto del Fondo Mario Negri e impiegato per le devoluzioni ai casi bisognosi riguardanti dirigenti o familiari dei dirigenti, oltre che per l erogazione di borse di studio. Nel corso del 2007 sono stati erogati sussidi a 49 (55 nel 2006) famiglie di dirigenti in attività di servizio o pensionati con figli in condizioni di grave disabilità per un ammontare complessivo di ( nel 2006). 28 DIRIGENTE

3 CONOSCERE IL CONTRATTO Il trattamento di fine rapporto: quale retribuzione per il calcolo? Maria Laura Rebora Il dirigente, come tutti i lavoratori subordinati, durante il rapporto di lavoro matura una retribuzione che non gli viene corrisposta in costanza del rapporto ma viene differita alla sua cessazione. Si tratta del trattamento di fine rapporto (tfr), nel quale, dal giugno 1982, data della sua entrata in vigore a seguito della legge 297 di quell anno, è confluito il precedente istituto dell indennità di anzianità. Da questa data, l art. 1 della legge 297 che disciplina il tfr ha sostituito il precedente testo dell art del codice civile. Con la riforma della previdenza complementare, dal 2007 il dirigente rappresentato da Manageritalia può scegliere di mantenere il tfr come retribuzione differita, da percepire alla cessazione del rapporto, oppure di destinarlo alla previdenza complementare. Ma, in un caso come nell altro, il datore di lavoro ogni anno deve accantonare in favore del proprio dirigente un importo a titolo di tfr corrispondente alla retribuzione lorda dovuta per l anno stesso divisa per 13,5 (che è un divisore fisso). Vogliamo soffermarci ad esaminare cosa si deve intendere per retribuzione lorda dovuta per l anno stesso, secondo la dizione di legge. Lo stesso art del codice civile dà la definizione di retribuzione dovuta, affermando che si tratta di tutte le somme, compreso l equivalente delle prestazioni in natura, corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro, a titolo non occasionale, con esclusione di quanto corrisposto a titolo di rimborso spese. Inoltre, il legislatore vieta che si utilizzino altre somme o compensi aggiuntivi, rispetto a quelli dovuti nell anno in dipendenza del rapporto di lavoro, per il calcolo del tfr. Al contrario, permette ai contratti collettivi di escludere alcune voci retributive dal calcolo del tfr. Si tratta di una facoltà riservata ai contratti collettivi in via esclusiva, perciò sarebbe nullo un patto individuale (cioè un contratto stipulato tra singolo datore di lavoro e singolo lavoratore) che escludesse una o più voci retributive dalla retribuzione lorda annua utile per il calcolo del tfr. Per contratto collettivo si deve intendere non solo il contratto collettivo nazionale di lavoro, ma anche un eventuale contratto collettivo territoriale o aziendale. Per quanto riguarda la contrattazione collettiva nazionale stipulata da Manageritalia, tutti i nostri contratti 1 richiamano espressamente la legge 297, pur con qualche differenziazione tra loro. I contratti dei dirigenti del terziario, delle agenzie marittime e dei magazzini generali fanno riferimento alla legge tout court senza eccezioni. I due contratti dei dirigenti alberghieri precisano che, ai fini del calcolo del tfr, non si devono includere nella retribuzione annuale la misura del vitto e dell alloggio né l eventuale elemento retributivo autonomo. Infine, il contratto dei dirigenti dei trasporti esclude le gratifiche straordinarie, eventualmente riconosciute dal datore di lavoro. Tuttavia, nonostante la precisa definizione data dalla legge su cosa debba intendersi per retribuzione dovuta nell anno, il criterio di calcolo del tfr, che matura annualmente, è a volte causa di controversia tra datore di lavoro e dirigente alla cessazione del rapporto. A fronte delle numerose cause di lavoro, insorte soprattutto nei primi anni di entrata in vigore della legge sul tfr, si è venuta però formando e consolidando una copiosa giurisprudenza, sia di merito che di legittimità, ormai costante e pacifica, che ha (o dovrebbe avere) sgombrato il campo da dubbi o possibilità di errore interpretativo. La Corte di cassazione ha infatti ormai definitivamente chiarito che ai fini del calcolo e dell accantonamento annuale del tfr il concetto di retribuzione lorda annualmente dovuta è improntato al principio dell omnicomprensività. Non è retribuzione quanto è corrisposto a titolo di rimborso delle spese vive sostenute nell esecuzione dell attività lavorativa, così come pur essendo retribuzione non si devono considerare per il calcolo del tfr quelle voci retributive che siano espressamente escluse dal contratto collettivo applicato (compresa la contrattazione collettiva di 2 livello, cioè territoriale o aziendale). Per equivalente delle prestazioni in natura si deve intendere il corrispettivo del fringe benefit riconosciuto al dirigente come parte del suo trattamento economico (per esempio, l uso privato dell auto DIRIGENTE

4 CONOSCERE IL CONTRATTO aziendale e del telefono cellulare, un viaggio premio o l alloggio). Tale corrispettivo (nel valore reale o convenzionale, a seconda del caso) è retribuzione utile ai fini del calcolo del tfr. E veniamo infine a che cosa debba intendersi per somma ricevuta a titolo occasionale, perché il concetto di occasionalità è stato quello che maggiormente ha dato origine a contenziosi e vertenze in materia di tfr e, pertanto, è stato sottoposto innumerevoli volte al vaglio della giurisprudenza. La Corte di cassazione ha ormai senza eccezioni chiarito che un compenso, in denaro o in natura, erogato per una prestazione o per un avvenimento previsti nel contesto della normale organizzazione aziendale, non è mai occasionale. Perciò è del tutto irrilevante la frequenza con cui questa prestazione sia resa o questo avvenimento si verifichi, frequenza che può essere non solo periodica, ma anche rara o, comunque, non abituale. Facciamo degli esempi: un premio aziendale, ancorché legato a una decisione unilaterale e liberale del datore di lavoro; la parte variabile della retribuzione, ancorché legata al raggiungimento di determinati obiettivi o al verificarsi di una determinata condizione (e pertanto incerta nell an e/o nel quantum), anche se pagata con cadenza periodica (trimestrale, semestrale, annuale); le festività cadenti di domenica; i permessi retribuiti monetizzati; le ferie indennizzate perché non godute; l indennità sostitutiva del preavviso. Tutte queste voci benché aleatorie, periodiche o eccezionali sono corrisposte in dipendenza del contratto di lavoro (concetto più esteso di quello di prestazione lavorativa) e, perciò, rientrano nel concetto di retribuzione dovuta disposto dalla legge per il calcolo del tfr. Tra i servizi che le Associazioni territoriali di Manageritalia offrono ai dirigenti associati rientra anche quello di verifica del tfr o del suo accantonamento annuale. Pertanto sarà sempre possibile in caso di dubbio o divergenze col proprio datore di lavoro far verificare la corretta applicazione alla propria personale posizione della norma di legge e delle disposizioni contrattuali. 1 art. 37 ccnl 27/5/04 dirigenti terziario; art. 36 ccnl 6/4/05 dirigenti trasporti; art. 38 ccnl 24/6/04 dirigenti Federalberghi; art. 34 ccnl 18/10/95 dirigenti Aica (alberghi); art. 28 ccnl 21/7/95 dirigenti magazzini generali; art. 32 ccnl 15/10/99 dirigenti agenzie marittime. MANAGERITALIA QUADRI Divieto di demansionamento e indisponibilità del diritto Nuove mansioni per il quadro? Sì, purché siano equivalenti o superiori alle ultime svolte! Mariella Colavito L art del codice civile prevede che il lavoratore debba essere assegnato alle mansioni per cui è stato assunto [ ] o a mansioni equivalenti alle ultime svolte, senza diminuzione della retribuzione. Ogni patto contrario è nullo. Il datore di lavoro ha l obbligo di far conoscere al quadro, al momento dell assunzione, con atto scritto, le condizioni che regolano il rapporto di lavoro, quindi anche le mansioni assegnate, e di informarlo, sempre per iscritto, anche delle successive modifiche entro 30 giorni. LE GARANZIE DI LEGGE Il principio è stato recepito dai contratti collettivi: questi ultimi richiedono che al momento dell assunzione venga consegnato al quadro un atto scritto da cui risulti, oltre alla data d inizio, l eventuale durata del periodo di prova, la sede di lavoro, il trattamento economico, la qualifica e le mansioni affidate. Nel corso del rapporto di lavoro, però, le mansioni assegnate possono cambiare. Il datore di lavoro può determinare liberamente la struttura dell organizzazione 30 DIRIGENTE

5 aziendale e, di conseguenza, può esercitare il cosiddetto ius variandi, ossia l assegnazione di mansioni diverse da quelle previste all atto dell assunzione. La legge, però, limita il potere dell imprenditore, permettendogli di adibire il quadro a nuove mansioni purché esse siano superiori o equivalenti alle ultime effettivamente svolte. La norma imperativa dell art. 2103, infatti, vieta espressamente l assegnazione di mansioni inferiori con l obiettivo di salvaguardare e accrescere il corredo di nozioni ed esperienze acquisite dal lavoratore ed evitare un impoverimento del suo patrimonio professionale. Non ogni modifica quantitativa delle mansioni, però, si traduce in una dequalificazione professionale: si deve assistere a un abbassamento del livello della prestazione lavorativa che porti a un impoverimento della professionalità. LE POSSIBILI DEROGHE Sebbene il comma 2 dell art consideri nullo ogni patto diretto a violare il principio dell immutabilità e dell equivalenza delle mansioni, ci sono dei casi in cui la giurisprudenza e la legge ammettono, a determinate condizioni, una modifica peggiorativa delle mansioni del lavoratore. Per lo più si tratta di situazioni in cui la variazione in peius è fatta nell interesse del dipendente. È stato ritenuto legittimo il demansionamento diretto a evitare il licenziamento o la cassa integrazione, l importante è che la diversa utilizzazione del lavoratore non leda la dignità e la libertà della persona 1. Oppure sia il frutto di accordi sindacali stipulati nel corso della procedura di mobilità: al fine di garantire il reimpiego di almeno una parte dei lavoratori, la legge 223 del 1991, in deroga all art. 2103, sottintende la possibilità che tali accordi assegnino al lavoratore mansioni peggiorative, quindi anche inferiori 2. È possibile anche un demansionamento per sopravvenuta inidoneità del dipendente. Nel corso del rapporto di lavoro, infatti, può anche verificarsi un evento morboso che impedisca al lavoratore lo svolgimento delle mansioni per le quali era stato assunto: anche in questo caso il datore di lavoro, prima di procedere alla risoluzione del contratto, dovrà verificare la possibilità di adibire il lavoratore a mansioni compatibili con il suo nuovo stato di salute e con la sua residua capacità lavorativa 3. Sempre la Cassazione ha considerato legittima l adibizione temporanea a mansioni diverse, anche non strettamente equivalenti a quelle di appartenenza, ogniqualvolta questo si renda necessario per l apprendimento di nuove tecniche lavorative, per acquisire una più ampia professionalità 4. In ogni caso è compito del giudice accertare l equivalenza delle nuove mansioni a quelle precedentemente assegnate e valutare, nel caso concreto, l incidenza della sottrazione sulla professionalità del lavoratore. IL RISARCIMENTO DEI DANNI Nell ipotesi in cui l assegnazione a mansioni deteriori rispetto a quelle di assunzione risulti illegittima, la condanna del giudice porterà alla reintegra del lavoratore nella posizione originaria, o a una equivalente, e, qualora ne esistano i presupposti, anche al risarcimento del danno professionale ed esistenziale. Va menzionata la pronuncia della Corte costituzionale 5 in materia di risarcimento del danno non patrimoniale, per le sue implicazioni in materia di demansionamento. Con tale sentenza la Corte ha ritenuto risarcibile il danno non patrimoniale ogniqualvolta la condotta scorretta del datore di lavoro arrechi un offesa a valori inerenti alla persona, costituzionalmente protetti, indipendentemente dalla rilevanza penale della condotta stessa. Può accadere, infatti, che la dequalificazione del lavoratore, pur non scaturendo da un comportamento illecito dell imprenditore, danneggi interessi di rango costituzionale come la dignità e la personalità dell individuo. Il lavoro, infatti, non è solo un mezzo di sostentamento, ma anche un mezzo di estrinsecazione della persona. È evidente quindi che la sentenza in esame, estendendo la risarcibilità anche al danno non patrimoniale, permette una tutela più completa degli interessi lesi dal demansionamento. 1 Corte di cassazione 18 ottobre 1999, n Art. 4, comma 11, legge 23 luglio 1991, n Corte di cassazione 30 agosto 2000, n ; Corte di cassazione 10 ottobre 2005, n Corte di cassazione 1 marzo 2001, n Corte costituzionale 11 luglio 2003, n DIRIGENTE

6 CFMT L agenda dei corsi di Cfmt DAL 17 NOVEMBRE AL 19 DICEMBRE CONTROLLO DI GESTIONE & FINANZA MILANO, 18 novembre Come valutare un cliente per concedergli credito Come valutare la situazione gestionale di un cliente che richiede di essere finanziato. TRENTO, novembre MILANO, dicembre La lettura del bilancio per non addetti (prima parte) Come leggere e interpretare il bilancio d esercizio in chiave manageriale. MILANO, novembre I principi contabili internazionali: aggiornamenti e casi Come approfondire l esame degli improvements dei principi contabili revisionati dall international accounting standard board. MILANO, novembre Introduzione alla gestione finanziaria Come prendere decisioni più consapevoli ed efficaci con la conoscenza delle logiche di base della gestione finanziaria. ROMA, novembre MILANO, 2-3 dicembre La lettura del bilancio per non addetti (seconda parte) Per chi ha partecipato alla prima parte. Come approfondire l analisi dei dati di bilancio con strumenti specifici. MILANO, 2-3 dicembre Il budget come strumento strategico di pianificazione di breve termine Definire e utilizzare il budget come strumento per definire la migliore rotta da seguire. MILANO, 4-5 dicembre Cash management e derivati Gestione e controllo per fare della finanza una leva di crescita dell azienda. NAPOLI, 5 dicembre Balanced scorecard: un cruscotto strategico per la gestione anticipata Come gestire al meglio la crescita dell azienda e raggiungere gli obiettivi strategici. ROMA, 5 dicembre La valutazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare Come affrontare la gestione ordinaria e straordinaria del patrimonio immobiliare. MILANO, 11 dicembre Simulazioni di bilancio (terza parte) Come valutare l impatto delle diverse scelte gestionali sui risultati di bilancio. ROMA, 17 dicembre Valutare un azienda: criteri e metodologie Come comportarsi nell analisi delle principali criticità di un processo di valutazione per la fusione, acquisizione o cessione di un azienda. GESTIONE RISORSE UMANE MILANO, novembre ROMA, dicembre Parlare in pubblico Come influenzare positivamente gli ascoltatori, prenderli per mano, e portarli dove si desidera in riunioni interne, attività di vendita, incontri operativi. ROMA, novembre Execution e l arte di far accadere le cose Come far sì che il desiderio di fare e di far accedere le cose sia parte integrante della cultura aziendale. MILANO, novembre Comunicazione e leadership nella gestione dei collaboratori (primo modulo) Come comunicare in maniera efficace nei momenti operativi e nelle situazioni conflittuali. MILANO, 24 novembre Incontrare la Cina Conoscere la cultura cinese per sviluppare relazioni commerciali di successo. MILANO, 24 novembre ALBA, 2 dicembre Check-up manageriale: conoscere il proprio stile per dirigere meglio Come scoprire i propri punti di forza e di debolezza comportamentali e aumentare la propria efficacia nella gestione dei collaboratori. MONTECATINI, novembre Learning lodge Progettare l equilibrio tra stress e benessere. PADOVA, novembre MILANO, dicembre L ascolto attivo Come migliorare le proprie capacità di leadership imparando ad ascoltare. MILANO, 1 dicembre Hardiness profile Check up delle capacità di resistenza allo stress manageriale e valutazione dell impatto sull efficacia personale. MILANO, 1 dicembre Il marketing efficace di se stessi Strumenti 32 DIRIGENTE

7 per un efficace vendita della propria immagine e delle proprie competenze. MILANO, 1-2 dicembre Working in international teams How to work more effectively as members or leaders of international teams. MILANO, 3-4 dicembre Lo sviluppo della self efficacy Come sviluppare se stessi e apprendere a creare il proprio futuro. MILANO, 4-5 dicembre International presentations How to make business presentations able to persuade international interlocutors. GENOVA, 12 dicembre Time management La pianificazione del tempo e delle priorità come strumento manageriale critico. ROMA, 3 dicembre MILANO, 12 dicembre L intervista di selezione Come trovare il candidato giusto al momento giusto. MILANO, dicembre Parlare a grandi platee. Presentare e convincere Come affinare e arricchire le capacità di presentare efficacemente di fronte a grandi pubblici. MARKETING & ORGANIZZAZIONE FORZE DI VENDITA MILANO, 19 novembre Casi di successo nel terziario che innova Come attuare strategie di mercato fondate sui principi di una moderna impresa intelligente. MILANO, novembre Il budget plan delle vendite Come trasformare le strategie commerciali in risultati di successo. MILANO, 21 novembre Il web 2.0 per gestire la conversazione con clienti e dipendenti Come utilizzare le potenzialità del web 2.0 per facilitare la relazione con i mercati. ROMA, 27 novembre Oltre il servizio: la customer experience Come offrire valore al propri clienti facendoli sentire protagonisti. MILANO, 1-2 dicembre La sales execution Come ottenere il massimo dei risultati in situazioni di crescente competitività e di elevata sofisticazione dei clienti. BOLZANO, 4 dicembre Il controllo delle vendite (i kpi della vendita) Come monitorare i risultati della propria organizzazione commerciale. ROMA, dicembre Marketing intelligence: modelli e strumenti accessibili per la comprensione del mercato Come raccogliere e interpretare, in un quadro d analisi definito, le informazioni necessarie per definire scelte strategiche e commerciali. MILANO, 12 dicembre Il marketing non convenzionale: da marketing a societing Come creare nuovi principi con cui regolare i rapporti con il cliente e le comunità. MILANO, 16 dicembre Account management: il presidio strategico del cliente Per affrontare la gestione dei key account attraverso la generazione di valore per il cliente. MILANO, 17 dicembre Organizzare e gestire manifestazioni fieristiche Come utilizzare fiere e open house per aumentare e migliorare i contatti e i risultati commerciali. BOLOGNA, dicembre Presidiare con successo il proprio mercato Come affermare e sostenere nel tempo un solido vantaggio competitivo. ORGANIZZAZIONE E STRATEGIE MILANO, novembre Reinventare il business e ridisegnare l azienda Come realizzare strategie e strutture organizzative innovative. MILANO, 25 novembre La gestione di un progetto informatico: dall analisi allo start-up Come gestire correttamente un progetto informatico nel rispetto del budget e delle strategie. MILANO, 26 novembre Visual thinking tools Come giocare con le idee per migliorare le proprie capacità comunicative e di ragionamento. MILANO, novembre Il sei sigma nelle aziende del terziario (prima parte) Come utilizzare una nuova metodologia per l analisi e il miglioramento dei processi aziendali. ROMA, 20 novembre MILANO, 2 dicembre Business intelligence: un approccio per i sistemi di analisi direzionale Come analizzare le informazioni e trasformarle in supporti decisionali. MILANO, 10 dicembre Leadership agenda Come creare una road map per raggiungere i propri obiettivi nei tempi stabiliti. MILANO, 3 dicembre ROMA, 10 dicembre La valutazione economico-finanziaria del business plan Come integrare le decisioni strategiche con le conseguenze economico-finanziarie. DIRIGENTE

8

ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI REGOLAMENTO PER I TRATTAMENTI ASSISTENZIALI E DI TUTELA SANITARIA INTEGRATIVA per l'attuazione delle

Dettagli

È nato Fondo Pensione Perseo

È nato Fondo Pensione Perseo È nato Fondo Pensione Perseo / Il futuro in cassaforte è nato Perseo Da oggi puoi pensare più serenamente al tuo futuro. Perseo è il Fondo pensione complementare destinato ai lavoratori delle Regioni

Dettagli

TRASFERIMENTO E MUTAMENTO DI MANSIONI

TRASFERIMENTO E MUTAMENTO DI MANSIONI TRASFERIMENTO E MUTAMENTO DI MANSIONI SCUOLA FORENSE MILANO, 7 MARZO 2014 Avv. Marcello Giustiniani www.beplex.com Il mutamento del luogo di esecuzione della prestazione lavorativa 1. Il trasferimento

Dettagli

Fondi pensione, un tris di chiarimenti

Fondi pensione, un tris di chiarimenti Fondi pensione, un tris di chiarimenti L Agenzia delle Entrate, in risposta a tre quesiti posti con istanza di interpello, chiarisce per i vecchi fondi pensione con gestione assicurativa come procedere

Dettagli

SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO

SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO ARTT. 30 40 D.LGS 81/2015 IL CONTRATTO DI È IL CONTRATTO, A TEMPO INDETERMINATO O DETERMINATO, CON IL QUALE UN AGENZIA DI AUTORIZZATA METTE A DISPOSIZIONE DI UN UTILIZZATORE UNO O PIÙ LAVORATORI SUOI DIPENDENTI,

Dettagli

Questo istituto è frutto di una legge, che lascia alla contrattazione collettiva la facoltà di indicare le voci retributive da prendere in

Questo istituto è frutto di una legge, che lascia alla contrattazione collettiva la facoltà di indicare le voci retributive da prendere in Il TFR TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO Che cos è? Il Trattamento di Fine Rapporto (la cosiddetta liquidazione ) è una somma aggiuntiva che viene corrisposta dal datore di lavoro al proprio dipendente al termine

Dettagli

RISOLUZIONE N. 301/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 301/E QUESITO RISOLUZIONE N. 301/E Roma, 15 luglio 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di Interpello n. 954-787/2007 - Articolo 11 della legge n. 212 del 2000 INPS D.lgs. 21 aprile 1993,

Dettagli

a cura del Rag. Vassilli TIENGO

a cura del Rag. Vassilli TIENGO Carlin Laurenti & associati STUDIO COMMERCIALISTI e REVISORI 45014 PORTO VIRO (RO) Via Mantovana n. 86 tel 0426.321062 fax 0426.323497 per informazioni su questa circolare: evacarlin@studiocla.it Circolare

Dettagli

Qui di seguito in estrema sintesi i punti salienti dell intervento che verranno. L argomento assegnato, funzionale al prossimo rinnovo contrattuale, è

Qui di seguito in estrema sintesi i punti salienti dell intervento che verranno. L argomento assegnato, funzionale al prossimo rinnovo contrattuale, è BREVE SINTESI DELL INTERVENTO PROGRAMMATO PER IL CONVEGNO DEL 16.03.13 Qui di seguito in estrema sintesi i punti salienti dell intervento che verranno in quella sede espressi in modo organico. L argomento

Dettagli

ACCORDO. Il giorno.2007, In Padova. tra. la ROMA SERVIZI INFORMATICI S.P.A. (di seguito R.S.I. )

ACCORDO. Il giorno.2007, In Padova. tra. la ROMA SERVIZI INFORMATICI S.P.A. (di seguito R.S.I. ) ACCORDO Il giorno.2007, In Padova la (di seguito Banca ); la (di seguito R.S.I. ) tra e le SEGRETERIE NAZIONALI, le SEGRETERIE DEGLI ORGANI DI COORDINAMENTO e le RAPPRESENTANZE SINDACALI AZIENDALI di Padova

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE (A) Regime fiscale applicabile agli iscritti a partire dal 1 gennaio 2007ed ai contributi versati dal 1 gennaio 2007dai lavoratori già iscritti 1. I Contributi 1.1 Il regime

Dettagli

Roma, 09 settembre 2003

Roma, 09 settembre 2003 RISOLUZIONE N. 178/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 09 settembre 2003 Oggetto: Istanza di interpello. Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Articolo 48 del TUIR: regime tributario dei

Dettagli

L.R. 18/2005, art. 37, c. 2, lett. b) B.U.R. 27/7/2011, n. 30

L.R. 18/2005, art. 37, c. 2, lett. b) B.U.R. 27/7/2011, n. 30 L.R. 18/2005, art. 37, c. 2, lett. b) B.U.R. 27/7/2011, n. 30 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 13 luglio 2011, n. 0163/Pres. Regolamento recante criteri e modalità per la concessione di incentivi all

Dettagli

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia.

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia. Nuovo testo della Legge n. 184 del 1983 Diritto del minore ad una famiglia come modificata dalla legge del 28/3/2001 n. 149 TITOLO I Principi generali Art. 1 1. Il minore ha diritto di crescere ed essere

Dettagli

NORME DI ATTUAZIONE DEL PROTOCOLLO DEL 23 LUGLIO 2007

NORME DI ATTUAZIONE DEL PROTOCOLLO DEL 23 LUGLIO 2007 NORME DI ATTUAZIONE DEL PROTOCOLLO DEL 23 LUGLIO 2007 Legge 247 del 24 dicembre 2007 Sommario LAVORO E AMMORTIZZATORI SOCIALI 1. Indennità di disoccupazione ordinaria e con requisiti ridotti. 2. Lavoro

Dettagli

Mobilità volontaria: implicazioni sul rapporto di lavoro e problematiche tipiche

Mobilità volontaria: implicazioni sul rapporto di lavoro e problematiche tipiche Mobilità volontaria: implicazioni sul rapporto di lavoro e problematiche tipiche Rosario Soloperto e Pierluigi Mastrogiuseppe Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni Mobilità

Dettagli

Firenze 19 aprile 2012 FEDERLEGNOARREDO FENAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL

Firenze 19 aprile 2012 FEDERLEGNOARREDO FENAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL Visto il D.Lgs.14 settembre 2011, n. 167 Testo unico ell'apprendistato, a norma dell'articolo 1, comma 30, della legge 24 dicembre 2007, n. 247 le parti concordano che la normativa presente nel ccnl firmato

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

Regolamento per l erogazione dei trattamenti di solidarietà

Regolamento per l erogazione dei trattamenti di solidarietà FONDO DI SOLIDARIETÀ A FAVORE DEI DIPENDENTI DI AMOS SCRL Regolamento per l erogazione dei trattamenti di solidarietà Art. 1 Tipologia dei trattamenti di solidarietà 1. I trattamenti del fondo di solidarietà

Dettagli

RISOLUZIONE N. 119/E

RISOLUZIONE N. 119/E RISOLUZIONE N. 119/E Direzione Centrale Normativa Roma, 22 novembre 2010 OGGETTO: interpello - articolo 11 della legge n. 212 del 2000 - IRPEF Voucher di conciliazione - DPR 22 dicembre 1986, n. 917 QUESITO

Dettagli

SCHEDA TECNICA IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO NEL PUBBLICO IMPIEGO - TFR

SCHEDA TECNICA IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO NEL PUBBLICO IMPIEGO - TFR SCHEDA TECNICA IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO NEL PUBBLICO IMPIEGO - TFR COSA È Il trattamento di fine rapporto (Tfr) è una somma che viene corrisposta al lavoratore dipendente al termine del rapporto

Dettagli

CIRCOLARE N. 25/E. Roma, 26 giugno 2006

CIRCOLARE N. 25/E. Roma, 26 giugno 2006 CIRCOLARE N. 25/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 26 giugno 2006 OGGETTO: Trattamento fiscale delle prestazioni rese da fondi integrativi di previdenza costituiti presso gli enti di cui

Dettagli

FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DEL BANCO DI NAPOLI

FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DEL BANCO DI NAPOLI REGOLAMENTO MODALITA DI ADESIONE E CONTRIBUZIONE AL FONDO DA PARTE DEI FAMILIARI FISCALMENTE A CARICO Approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 21 febbraio 2014 SOMMARIO ARTICOLO 1 DEFINIZIONE

Dettagli

NOVITA PREVIDENZIALI 2011

NOVITA PREVIDENZIALI 2011 Il sistema pensionistico attuale e le novità del 2011 Roberto Perazzoli 1 CALCOLO PENSIONE - DEFINIZIONI SISTEMA RETRIBUTIVO: è applicato a coloro che alla data del 31.12.1995 avevano un anzianità contributiva

Dettagli

Dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori del settore privato potranno chiedere l erogazione del Tfr in busta paga.

Dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori del settore privato potranno chiedere l erogazione del Tfr in busta paga. Lavorofisco.it Dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori del settore privato potranno chiedere l erogazione del Tfr in busta paga. La legge di Stabilità 2015 prevede, infatti, in via sperimentale

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA

CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA (LAVORO A PROGETTO) Tra le sotto indicate Parti: La Società.. srl, costituita ai sensi della Legge italiana con sede a Milano in via., C.F. e P. IVA.,

Dettagli

Regole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014

Regole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014 Regole per la gestione dello stato di disoccupazione In vigore dal 1 gennaio 2014 Stato di disoccupazione Dal 1 gennaio 2014 sono entrate in vigore nuove regole per la gestione dello stato di disoccupazione,

Dettagli

LA DETASSAZIONE DEI PREMI DI PRODUTTIVITA

LA DETASSAZIONE DEI PREMI DI PRODUTTIVITA LA DETASSAZIONE DEI PREMI DI PRODUTTIVITA APPLICABILE ANCHE AL 2010 L articolo 2, co.156 e 157 della Finanziaria 2010 rende operative anche per il 2010 alcune misure finalizzate al sostegno della famiglia,

Dettagli

4.06 Stato al 1 gennaio 2013

4.06 Stato al 1 gennaio 2013 4.06 Stato al 1 gennaio 2013 Procedura nell AI Comunicazione 1 Le persone che chiedono l intervento dell AI nell ambito del rilevamento tempestivo possono inoltrare una comunicazione all ufficio AI del

Dettagli

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione

Dettagli

Istituto Nazionale della Previdenza Sociale

Istituto Nazionale della Previdenza Sociale Istituto Nazionale della Previdenza Sociale Circolare numero 9 del 17-1-2008.htm legge 24 dicembre 2007, n. 247. Nuove disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi contributivi. Direzione centrale

Dettagli

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE Circolare n. 5 del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE 1 Premessa... 2 2 Detassazione dei premi di produttività... 2 2.1 Regime

Dettagli

REGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE

REGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE COMUNE DI CARTURA PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE Approvato con deliberazioni della Giunta Comunale

Dettagli

Regolamento per il riscatto degli anni di laurea ex art. 22 Regolamento dell Ente

Regolamento per il riscatto degli anni di laurea ex art. 22 Regolamento dell Ente E.P.A.P. Ente di Previdenza ed Assistenza Pluricategoriale Via Vicenza, 7-00185 Roma Tel: 06 69.64.51 - Fax: 06 69.64.555 E-mail: info@epap.it - Sito web: www.epap.it Codice fiscale: 97149120582 Regolamento

Dettagli

5. Prestazioni di natura previdenziale

5. Prestazioni di natura previdenziale 5. Prestazioni di natura previdenziale Premessa Il tema della riforma delle pensioni in questi ultimi anni, è stato materia di grande dibattito e di aspri scontri. Ricordiamo ad esempio la riforma Maroni

Dettagli

CONVENZIONE DI TIROCINIO FORMATIVO REGIONALE (Art. 18 Legge Regionale 25/01/2005 n. 2) TRA

CONVENZIONE DI TIROCINIO FORMATIVO REGIONALE (Art. 18 Legge Regionale 25/01/2005 n. 2) TRA CONVENZIONE DI TIROCINIO FORMATIVO REGIONALE (Art. 18 Legge Regionale 25/01/2005 n. 2) TRA L'Università degli Studi di Macerata, di seguito denominato «soggetto promotore», con sede in Macerata, Piaggia

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del

Dettagli

SOMME EROGATE PER PREMI DI PRODUTTIVITA /RISULTATO. A cura dell U.O. Contrattualistica e fiscalità Gennaio 2012

SOMME EROGATE PER PREMI DI PRODUTTIVITA /RISULTATO. A cura dell U.O. Contrattualistica e fiscalità Gennaio 2012 SOMME EROGATE PER PREMI DI PRODUTTIVITA /RISULTATO A cura dell U.O. Contrattualistica e fiscalità Gennaio 2012 1 MANOVRA CORRETTIVA 2011 (ARTICOLO 26 D.L. N. 98/2011 CONVERTITO IN L. N. 111/2011) Per l

Dettagli

SCHEDA INFORMATIVA CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO

SCHEDA INFORMATIVA CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO CHE COS È LA La Cessione del Quinto dello Stipendio è una particolare forma di prestito personale che viene rimborsata dal soggetto finanziato (Cliente) mediante la cessione pro solvendo alla Banca di

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell Amministrazione Pubblica

COMUNICATO STAMPA. Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell Amministrazione Pubblica COMUNICATO STAMPA Nel 2006: 2,9 miliardi di euro in prestazioni creditizie a tassi tra il 3,2 e il 4% oltre a 1,2 miliardi di euro attraverso istituto convenzionati Anche i pensionati pubblici potranno

Dettagli

Regolamento Cassa Sanitaria BNL

Regolamento Cassa Sanitaria BNL Regolamento Cassa Sanitaria BNL Articolo 1 (oggetto e validità del regolamento) Il seguente Regolamento disciplina il funzionamento della Cassa Sanitaria BNL costituita ai sensi dell art. 36 e segg. Cod.

Dettagli

CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE

CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE 42 CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE ADOTTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 220/I0093427 P.G. NELLA SEDUTA DEL 20/12/2004 A RIFERIMENTI NORMATIVI L. 285/1997, art. 4 La L. 285/1997

Dettagli

INDIVIDUAZIONE DEGLI ELEMENTI VARIABILI DA CONSIDERARE NELLA

INDIVIDUAZIONE DEGLI ELEMENTI VARIABILI DA CONSIDERARE NELLA Allegato parte integrante ALLEGATO A) - Disciplina ICEF INDIVIDUAZIONE DEGLI ELEMENTI VARIABILI DA CONSIDERARE NELLA VALUTAZIONE DELLA CONDIZIONE ECONOMICA FAMILIARE, AI FINI DELL AMMISSIONE AGLI ASSEGNI

Dettagli

Oggetto: Detassazione straordinari e altri elementi produttività: un opportunità

Oggetto: Detassazione straordinari e altri elementi produttività: un opportunità Lissone, Novembre 2010 Circolare n 22 /2010 Ai signori clienti loro sedi Oggetto: Detassazione straordinari e altri elementi produttività: un opportunità Gentile Cliente, con la presente abbiamo il piacere

Dettagli

La consapevolezza di. 30giorni LA PREVIDENZA. questo difficile momento economico rende auspicabile una programmazione

La consapevolezza di. 30giorni LA PREVIDENZA. questo difficile momento economico rende auspicabile una programmazione LA PREVIDENZA CAPITALIZZAZIONE DEI MONTANTI CONTRIBUTIVI Con la modulare capitale e rendimento sono garantiti Con la pensione modulare è garantita la restituzione del capitale, maggiorato di rendimento.

Dettagli

PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA.

PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA. PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA. LA PENSIONE DI VECCHIAIA è il trattamento pensionistico corrisposto dall Istituto previdenziale al raggiungimento di una determinata età

Dettagli

Assistenza LE PRESTAZIONI ORDINARIE

Assistenza LE PRESTAZIONI ORDINARIE Assistenza LE PRESTAZIONI ORDINARIE Il Regolamento ENPAF al Titolo III (artt. 37 41) contiene la disciplina della Sezione assistenza, ogni anno il Consiglio di amministrazione adotta una delibera attuativa

Dettagli

L evoluzione della pensione a seguito della riforma Lo Presti e della maggiore aliquota di computo. Padova, 22 maggio 2015

L evoluzione della pensione a seguito della riforma Lo Presti e della maggiore aliquota di computo. Padova, 22 maggio 2015 L evoluzione della pensione a seguito della riforma Lo Presti e della maggiore aliquota di computo Padova, 22 maggio 2015 Il secondo Welfare dei Dottori Commercialisti dott.ssa Anna Faccio In caso di gravidanza

Dettagli

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE COMUNE DI GHISALBA (Provincia di Bergamo) Approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 111 del 13/10/2014 REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE 1 Sommario Art. 1 -

Dettagli

L.R. 18/2005, art. 36, c. 3 bis, lett. g) B.U.R. 30/3/2016, n. 13 L.R. 68/1999, art. 13

L.R. 18/2005, art. 36, c. 3 bis, lett. g) B.U.R. 30/3/2016, n. 13 L.R. 68/1999, art. 13 L.R. 18/2005, art. 36, c. 3 bis, lett. g) B.U.R. 30/3/2016, n. 13 L.R. 68/1999, art. 13 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 23 marzo 2016, n. 053/Pres. Regolamento recante criteri e modalità per la concessione

Dettagli

OGGETTO: Dlgs 30 aprile 1997, n. 184 Chiarimenti in materia di prosecuzione volontaria.

OGGETTO: Dlgs 30 aprile 1997, n. 184 Chiarimenti in materia di prosecuzione volontaria. ISTITUTO Roma, 17 maggio 2006 NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA Direzione Generale Direzione Centrale Pensioni Ufficio I - Normativa e-mail: dctrattpensuff1@inpdap.it

Dettagli

L IMPATTO DELLE MISURE SUL TFR CONTENUTE NELLA LEGGE DI STABILITA PER IL 2015 *

L IMPATTO DELLE MISURE SUL TFR CONTENUTE NELLA LEGGE DI STABILITA PER IL 2015 * L IMPATTO DELLE MISURE SUL TFR CONTENUTE NELLA LEGGE DI STABILITA PER IL 2015 * La legge di stabilità per il 2015 interviene pesantemente sulla tassazione del TFR, secondo tre modalità differenti: 1. TFR

Dettagli

PROVINCIA DI LIVORNO. Oggetto: congedo retribuito di cui all art. 42 c. 5 del D.Lgs 151/2001 - AGGIORNAMENTO.

PROVINCIA DI LIVORNO. Oggetto: congedo retribuito di cui all art. 42 c. 5 del D.Lgs 151/2001 - AGGIORNAMENTO. PROVINCIA DI LIVORNO CIRCOLARE N. 1/2014 Ai Dirigenti Ai dipendenti Oggetto: congedo retribuito di cui all art. 42 c. 5 del D.Lgs 151/2001 - AGGIORNAMENTO. Alla luce delle modifiche intercorse a seguito

Dettagli

Gli aumenti provvisori per il costo della vita da applicare alle pensioni dall 1/1/2007 vengono, quindi, determinati come segue:

Gli aumenti provvisori per il costo della vita da applicare alle pensioni dall 1/1/2007 vengono, quindi, determinati come segue: Le pensioni nel 2007 Gli aspetti di maggiore interesse della normativa previdenziale Inps, con particolare riferimento al fondo pensioni lavoratori dipendenti Tetto di retribuzione pensionabile Il tetto

Dettagli

RISOLUZIONE N. 131/E. Roma, 22 ottobre 2004. Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari

RISOLUZIONE N. 131/E. Roma, 22 ottobre 2004. Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari RISOLUZIONE N. 131/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 22 ottobre 2004 Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari L Associazione XY (di seguito XY ), con nota

Dettagli

RISOLUZIONE N. 186/E. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso. Roma, 25 luglio 2007

RISOLUZIONE N. 186/E. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso. Roma, 25 luglio 2007 RISOLUZIONE N. 186/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 25 luglio 2007 OGGETTO: Trattamento fiscale applicabile alle prestazioni erogate dal fondo integrativo dell ENEL ai propri dipendenti

Dettagli

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 Le Politiche Pensionistiche Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 In generale la pensione è una prestazione pecuniaria vitalizia

Dettagli

Assistenza ai disabili di Laura Marino Content manager di www.dottorlex.it

Assistenza ai disabili di Laura Marino Content manager di www.dottorlex.it Assistenza ai disabili di Laura Marino Content manager di www.dottorlex.it Nel corso dell ultimo anno, le agevolazioni lavorative e gli incentivi per favorire l assistenza alle persone disabili sono stati

Dettagli

LÊINDENNITAÊ DI MOBILITAÊ (Legge n 223 del 23/07/1991)

LÊINDENNITAÊ DI MOBILITAÊ (Legge n 223 del 23/07/1991) LÊINDENNITAÊ DI MOBILITAÊ (Legge n 223 del 23/07/1991) CHI HA DIRITTO AD ESSERE INSERITO NELLE LISTE DI MOBILITA : 1) CON INDENNITA DI MOBILITA : a) Gli operai, impiegati e quadri dipendenti da imprese

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2914 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato ABRIGNANI Disciplina delle professioni relative alle attività motorie Presentata il 25 febbraio

Dettagli

Contratto di Apprendistato: nuova disciplina

Contratto di Apprendistato: nuova disciplina Contratto di Apprendistato: nuova disciplina Contratto di apprendistato: nuova disciplina Il 25 giugno 2015 è entrato in vigore uno dei decreti attuativi del c.d. Jobs Act (D.Lgs. 81/2015, di seguito Decreto

Dettagli

Circolare N.29 del 14 Febbraio 2013. Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti?

Circolare N.29 del 14 Febbraio 2013. Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti? Circolare N.29 del 14 Febbraio 2013 Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti? Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti? Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che le

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 1372 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa della senatrice TOIA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 6 MAGGIO 2002 (*) Modifica dell articolo 156 del codice civile, e norme

Dettagli

Circolare N.144 del 17 Ottobre 2012. Assegno ASPI e TICKET licenziamento. Novità dal 1 gennaio 2013

Circolare N.144 del 17 Ottobre 2012. Assegno ASPI e TICKET licenziamento. Novità dal 1 gennaio 2013 Circolare N.144 del 17 Ottobre 2012 Assegno ASPI e TICKET licenziamento. Novità dal 1 gennaio 2013 Assegno ASPI e TICKET licenziamento: novità dal 1 gennaio 2013 Gentile cliente, con la presente desideriamo

Dettagli

CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE

CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE NUOVO REGOLAMENTO PER L ACCERTAMENTO DELLA INABILITA E DELLA INVALIDITA (Testo modificato con Ministeriale del 20 maggio 2010 - G.U. n. 128 del 4 giugno

Dettagli

Sgravi Contributivi per Nuove Assunzioni e nuove disposizioni in tema di Contratto del Lavoro

Sgravi Contributivi per Nuove Assunzioni e nuove disposizioni in tema di Contratto del Lavoro a Tutti i Clienti Loro sedi Oggetto: Sgravi Contributivi per Nuove Assunzioni e nuove disposizioni in tema di Contratto del Lavoro Tra la fine del 2014 e l inizio del 2015 sono state introdotte importanti

Dettagli

Circolare N. 16 del 2 Febbraio 2016

Circolare N. 16 del 2 Febbraio 2016 Circolare N. 16 del 2 Febbraio 2016 Legge Stabilità 2016: potenziate le agevolazioni sui premi di produttività Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che con la legge di stabilità per

Dettagli

Risoluzione n. 114/E

Risoluzione n. 114/E Risoluzione n. 114/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 23 maggio 2003 Oggetto: Istanza d interpello Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Fondo integrativo Sanitario Dirigenti delle

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it 1 OGGETTO LAVORO NOTTURNO ED ETÀ ANAGRAFICA QUESITO (posto in data 26 luglio 2012) Sono un dirigente medico in servizio presso un Azienda Ospedaliera. Desidero essere informata se dopo il compimento del

Dettagli

TFR IN AZIENDA TFR NEL FONDO PENSIONE Quota annua di accantonamento

TFR IN AZIENDA TFR NEL FONDO PENSIONE Quota annua di accantonamento Quota annua di accantonamento 6,91% della retribuzione lorda, salvo diversa previsione della contrattazione collettiva 6,91% della retribuzione lorda, salvo diversa previsione della contrattazione collettiva

Dettagli

GENERALI GLOBAL Fondo Pensione Aperto a contribuzione definita Documento sul regime fiscale (ed. 03/15)

GENERALI GLOBAL Fondo Pensione Aperto a contribuzione definita Documento sul regime fiscale (ed. 03/15) GENERALI GLOBAL Fondo Pensione Aperto a contribuzione definita Documento sul regime fiscale (ed. 03/15) Allegato alla Nota Informativa Pagina 2 di 8 - Pagina bianca Edizione 03.2015 Documento sul regime

Dettagli

IPOTESI DI CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER IL PERSONALE NON DIRIGENTE DEL COMPARTO UNIVERSITA PER IL BIENNIO ECONOMICO 2008-2009

IPOTESI DI CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER IL PERSONALE NON DIRIGENTE DEL COMPARTO UNIVERSITA PER IL BIENNIO ECONOMICO 2008-2009 IPOTESI DI CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER IL PERSONALE NON DIRIGENTE DEL COMPARTO UNIVERSITA PER IL BIENNIO ECONOMICO 2008-2009 Art. 1 Campo di applicazione, durata e decorrenza del contratto

Dettagli

IL CALCOLO DELLA BUSTA PAGA

IL CALCOLO DELLA BUSTA PAGA IL CALCOLO DELLA BUSTA PAGA REQUISITI DELLA BUSTA PAGA Corrispettività: deve trattarsi di importi che trovano causa diretta ed indiretta nel rapporto di lavoro; Onerosità: la prestazione di lavoro subordinato

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI STRAORDINARI A NUCLEI FAMILIARI IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE CONSEGUENTI A PROBLEMATICHE LAVORATIVE

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI STRAORDINARI A NUCLEI FAMILIARI IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE CONSEGUENTI A PROBLEMATICHE LAVORATIVE REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI STRAORDINARI A NUCLEI FAMILIARI IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE CONSEGUENTI A PROBLEMATICHE LAVORATIVE Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 39

Dettagli

ALBERTI - UBINI - CASTAGNETTI Dottori Commercialisti Associati

ALBERTI - UBINI - CASTAGNETTI Dottori Commercialisti Associati Dottori Commercialisti Associati ASSOCIATI: GIOVANNI ALBERTI Professore Ordinario di Economia Aziendale all Università di Verona CLAUDIO UBINI ALBERTO CASTAGNETTI ELISABETTA UBINI PIAZZA CITTADELLA 6 37122

Dettagli

Riforma delle pensioni (13/5/2004 - A.S. 2058)

Riforma delle pensioni (13/5/2004 - A.S. 2058) Fino al 3//007 Riforma delle pensioni (3/5/004 - A.S. 058) Rimangono fermi i requisiti contributivi e di età per la pensione d anzianità L attuale norma prevede 35 anni di contributi e 57 di età oppure

Dettagli

INPS - Messaggio 21 luglio 2014, n. 6182

INPS - Messaggio 21 luglio 2014, n. 6182 INPS - Messaggio 21 luglio 2014, n. 6182 Adempimenti contributivi/previdenziali su compensi liquidati a medici esterni, convenzionati con l Istituto ovvero di categoria. Si comunica che, a seguito di approfondimenti

Dettagli

Codice Comportamentale (Delibera 718/08/CONS)

Codice Comportamentale (Delibera 718/08/CONS) Codice Comportamentale (Delibera 718/08/CONS) Release 3 Gennaio 2010 Pagina 1 di 11 Indice Premessa...3 Obiettivi e Valori...4 Azioni...6 Destinatari. 8 Responsabilità....9 Sanzioni...11 Pagina 2 di 11

Dettagli

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014)

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) CIRCOLARE INFORMATIVA N. 2 FEBBRAIO 2015 ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) Gentile Cliente, con la presente desideriamo informarla

Dettagli

IPOTESI DI PIATTAFORMA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO AZIENDALE. DI BANCA FIDEURAM S.p.A.

IPOTESI DI PIATTAFORMA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO AZIENDALE. DI BANCA FIDEURAM S.p.A. FABI / FIBA-CISL / FISAC-CGIL / SINDIRIGENTICREDITO / SINFUB / UIL.CA IPOTESI DI PIATTAFORMA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO AZIENDALE DI BANCA FIDEURAM S.p.A. Ottobre 2000 PREMESSA Sottoponiamo a colleghe

Dettagli

Art. 1 Premessa. Art. 2 Ambito di applicazione

Art. 1 Premessa. Art. 2 Ambito di applicazione Regolamento di applicazione dell Indicatore della Situazione Economica Equivalente per le prestazioni sociali agevolate. Approvato con deliberazione di C.C. n. 50 del 30.11.2007 Art. 1 Premessa Il presente

Dettagli

IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA

IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA ART. 1 - COMPITI DEL PERSONALE ATA, MOBILITÀ PROFESSIONALE, VALORIZZAZIONE DELLA PROFESSIONALITÀ

Dettagli

Protocollo di intesa. tra. L Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) REGIONE LAZIO.

Protocollo di intesa. tra. L Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) REGIONE LAZIO. Protocollo di intesa L Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) tra e REGIONE LAZIO per l erogazione di prestazioni di assistenza sanitaria da parte dell istituto

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449 Modifica della deliberazione 18 luglio 2008, n. 1820 (Sistema di accreditamento per l'affidamento in gestione degli interventi formativi cofinanziati

Dettagli

La retribuzione globale annua di cui al presente articolo viene erogata in 14 (quattordici) mensilità

La retribuzione globale annua di cui al presente articolo viene erogata in 14 (quattordici) mensilità TITOLO XXX Trattamento economico Articolo 7 NORMALE RETRIBUZIONE La normale retribuzione del lavoratore è costituita dalle voci sotto indicate alle lettere a), b), c) e d), nonché da tutti gli altri elementi

Dettagli

Renzo Pravisano La retribuzione del lavoratore

Renzo Pravisano La retribuzione del lavoratore in pra ca LAVORO Renzo Pravisano La retribuzione del lavoratore I edizione Definizione e classificazione giuridica Elemen cos tu vi Determinazione, contabilizzazione e pagamento Prescrizione del diri o

Dettagli

Indice. 1 Definizione di cedolino paga ------------------------------------------------------------------------- 3

Indice. 1 Definizione di cedolino paga ------------------------------------------------------------------------- 3 LEZIONE ANALISI DELLA RETRIBUZIONE DOTT. GIUSEPPE IULIANO Indice 1 Definizione di cedolino paga ------------------------------------------------------------------------- 3 1 Definizione di cedolino paga

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE DEL FONDO PENSIONE PREVICOOPER

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE DEL FONDO PENSIONE PREVICOOPER PREVICOOPER FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE NAZIONALE A CAPITALIZZAZIONE DEI DIPENDENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE COOPERATIVA DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE DEL FONDO PENSIONE PREVICOOPER Approvato

Dettagli

Regolamento Sanimpresa

Regolamento Sanimpresa Regolamento Sanimpresa Art.1 Ambito di applicazione Il presente regolamento disciplina il funzionamento della Cassa di Assistenza Sanitaria Integrativa (SANIMPRESA) costituita in favore dei dipendenti

Dettagli

13 lezione il sistema della previdenza

13 lezione il sistema della previdenza 13 lezione il sistema della previdenza Legislazione sociale del lavoro Legislazione sociale preventiva PREVIDENZA assistenza Statuto dei lavoratori Privacy Sicurezza 1 La previdenza sociale è una branca

Dettagli

CONSULENZA E FORMAZIONE

CONSULENZA E FORMAZIONE Cos è l EBC*L La European Business Competence Licence (EBC*L), nata dalla collaborazione di alcuni docenti universitari di Austria e Germania, è una certificazione, riconosciuta in ambito europeo, relativa

Dettagli

Cos è. e come funziona

Cos è. e come funziona PreviGen Assistenza: cos è e come funziona Gli organi dell Associazione Nascita ed evoluzione di PreviGen Assistenza I vantaggi derivanti dal convenzionamento: Coperture Assistenza Sanitaria Coperture

Dettagli

M A V FONDO INTEGRAZIONE MALATTIA E ASSISTENZE VARIE. Le Prestazioni

M A V FONDO INTEGRAZIONE MALATTIA E ASSISTENZE VARIE. Le Prestazioni F M A V FONDO INTEGRAZIONE MALATTIA E ASSISTENZE VARIE Le Prestazioni R e g o l a m e n t o operante dal 01 gennaio 2014 INDICE: AVENTI DIRITTO Pag. 4 INTEGRAZIONE DELLE PRESTAZIONI E MISURA DELLE INDENNITA

Dettagli

LA RESPONSABILITA SOLIDALE NEI CONTRATTI DI APPALTO

LA RESPONSABILITA SOLIDALE NEI CONTRATTI DI APPALTO LA RESPONSABILITA SOLIDALE NEI CONTRATTI DI APPALTO In questa Circolare 1. Premessa 2. La responsabilità solidale fiscale 3. La responsabilità solidale retributiva / contributiva 1. PREMESSA Come noto

Dettagli

La nuova Previdenza: riforma e offerta. Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni

La nuova Previdenza: riforma e offerta. Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni La nuova Previdenza: riforma e offerta Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni Previdenza: situazione attuale 140 Alcuni fattori rilevanti: 120 100 80 22 2015 pensionamento persone nate

Dettagli

ssctsp OFFERTA FORMATIVA PER LE IMPRESE DEL TERZIARIO Le applicazioni amministrative e finanziarie

ssctsp OFFERTA FORMATIVA PER LE IMPRESE DEL TERZIARIO Le applicazioni amministrative e finanziarie Le applicazioni amministrative e finanziarie 1 LA CONTABILITA AZIENDALE L esatta esposizione degli indici e degli altri elementi che compongono la contabilità è fondamentale per formulare correttamente

Dettagli

News per i Clienti dello studio

News per i Clienti dello studio News per i Clienti dello studio N. 64 del 29 Aprile 2015 Ai gentili clienti Loro sedi Responsabilità solidale negli appalti e deroghe della contrattazione collettiva: quale disciplina applicare? Gentile

Dettagli