PIANO URBANISTICO ATTUATIVO N. 1 (ex Comparto C.19) NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE. Committenti: BETTIN ARMANDO POLATO MARIA EDILBETTIN s.a.s.

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1 Comune di DOLO Provincia di VENEZIA PIANO URBANISTICO ATTUATIVO N. 1 (ex Comparto C.19) NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Committenti: BETTIN ARMANDO POLATO MARIA EDILBETTIN s.a.s.

2 ART. 1 TERMINI PER GLI ADEMPIMENTI Come previsto dall art. 3 della Convenzione Urbanistica del P.U.A. n. 1. ART. 3 MODALITA DI ESECUZIONE DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA Come previsto dall art. 8 della Convenzione Urbanistica del P.U.A. n. 1. Art. 4 MATERIALI Per la realizzazione delle opere di urbanizzazione è previsto l uso dei seguenti materiali: a) Viabilità carrabile Per la nuova viabilità di accesso è previsto l impiego dei seguenti materiali: - sottofondo in misto natuale di cava o riciclato, - finitura superficiale in misto naturale stabilizzato, - strato di collegamento (bynder) in conglomerato bituminoso del tipo aperto, - manto di usura in conglomerato bituminoso. Anche la viabilità di accesso lato sud (map. 574) sarà pavimentata in conglomerato bituminoso; b) Percorsi pedonali I precorsi pedonali saranno realizzati con l impego dei seguenti materiali: - sottofondi in misto naturale di cava o riciclato, - strato anticontaminante in geotessuto, - finitura superficiale in masselli in calcestruzzo tipo betonella colorata, - cordonate perimetrali do contenimento del tipo prefabbricato in calcestruzzo, - Rialsfaltatura- sistemazionedi del tratto di vabilità esistente lato est con realizzazione di dosso di rallentamento con finitura ad impasto colorato e installazione specchio parabolico ; c) Parcheggi Per le aree a parcheggio è previsto l impiego dei seguenti materiali: - sottofondo in misto naturale di cava o riciclato, - strato anticontaminamento in geotessuto, - pavimentazione drenante con masselli autobloccanti in calcestruzzo su letto di posa in sabbia o ghiaietto, - delimitazione delle aree di sosta mediante tasselli colorati in calcestruzzo. d) Verde pubblico Per le aree a verde pubblico si prevede la realizzazione masselli del camminamento in calcestruzzo tipo betonella colorata e la sistemazione e semina per la messa a dimora di n. 5 alberature di alto fusto (n. 3 Acer Campestris e n. 2 Carpinus Betulus). Si prevede la posa in opera di arredi, quali panchine e cestino portarifiuti. ART. 5 - DESTINAZIONI D USO PREVISTE Le destinazioni d'uso previste sono: residenza, terziario diffuso. 2

3 Le attività artigianali di servizio ammesse nelle zone residenziali devono in ogni caso rispettare le seguenti condizioni: a) il volume occupato dall'attività sia inferiore a 1001 mc. e la S.n.p. minore di 251 mq., con un rapporto di copertura inferiore a 0,50 mq/mq; b) le caratteristiche tipologiche e costruttivo-edilizie non siano contrastanti con il contesto edilizio; ART. 6 - CARATTERISTICHE TIPOLOGICHE DEGLI EDIFICI L altezza massima dei fabbricati, la distanza tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti, le distanze minime dai confini del lotto e dalle strade da rispettare sono quelle contenuti nella scheda dell'abaco dei tipi edilizi classe 2: case isolate e classe 3 case a schiera:, modificata come di seguito specificato Il raggio minimo, di cui alla lettera m) del primo comma dell art. 4 delle N.T.A. del P.R.G. vigente in caso di costruzioni non in aderenza è pari a ml. 6,00. Almeno la metà delle unità di progetto, per ogni fabbricato, deve avere una superficie netta di pavimento superiore a 50 mq. Classe 2 dell'abaco dei tipi edilizi: case isolate Singola unità edilizia, anche con più unità immobiliari, edificata all'interno di un singolo lotto. Lotto minimo = mq. 600 Indice di fabbricabilità fondiaria massimo = 0,30 mq./mq. Indice di fabbricabilità fondiaria minimo = 0,225 mq./mq. Rapporto di copertura massimo = 25 % Altezza massima dei fabbricati = PT + un piano abitabile + un piano mansardato (ml. 8,50) Distanza tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti = ml Distanza minima dai confini del lotto = ml. 5,00 o a distanza inferiore con il consenso notarile, trascritto e registrato, del confinante (qualora il lotto confinante non sia della medesima proprietà); la costruzione a confine è ammessa ai sensi del Codice Civile in corrispondenza delle parti già edificate (purchè legittime). Distanza minima dalla Z.T.O. a destinazione pubblica (ad eccezione delle sedi stradali esistenti e di progetto): 5,00 ml; è fatta salva la possibilità dell Amministrazione comunale di stabile distanze inferiori, con specifica delibera del Consiglio Comunale. È necessaria specifica deroga con Delibera di Consiglio Comunale, anche per la sopraelevazione di edifici esistenti costruiti a distanza inferiore alla minima prevista pari a 5,00 m. Distanza minima dalle strade di larghezza inferiore a ml. 7,00 = ml. 5,00 Distanza minima dalle strade di larghezza superiore a ml. 7,00 = ml. 7,50 3

4 Sono ammesse distanze inferiori a quelle indicate nei precedenti commi, nel caso di gruppi di edifici che formino oggetto di Strumenti Urbanistici Attuativi con previsioni planovolumetriche Superficie scoperta: il frazionamento ad uso esclusivo della superficie fondiaria corrispondente all intervento è ammesso solo per gli edifici frazionati con modalità «cielo terra». Classe 3 dell'abaco dei tipi edilizi: case a schiera Edificio composto da due o più unità immobiliari edificate in adiacenza, e comunque non sovrapposte, all interno di un singolo lotto. L' edificio deve avere accessi e/o corpi scala indipendenti per ciascuna unità immobiliare. Superficie fondiaria minima per ciascuna unità immobiliare = mq. 200 Lotto minimo = mq. 800 Indice di fabbricabilità fondiaria massimo = 0,30 mq./mq. Indice di fabbricabilità fondiaria minimo = 0,225 mq./mq. Rapporto di copertura massimo = 35 % Altezza massima dei fabbricati = PT + un piano abitabile + un piano mansardato (ml. 8,50) Distanza tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti = ml Distanza minima dai confini del lotto = ml. 5,00 o a distanza inferiore con il consenso notarile, trascritto e registrato, del confinante (qualora il lotto confinante non sia della medesima proprietà); la costruzione a confine è ammessa ai sensi del Codice Civile in corrispondenzadelle parti già edificate (purchè legittime). Distanza minima dalla Z.T.O. a destinazione pubblica (ad eccezione delle sedi stradali esistenti e di progetto): 5,00 ml; è fatta salva la possibilità dell Amministrazione comunale di stabile distanze inferiori, con specifica delibera del Consiglio Comunale. È necessaria specifica deroga con Delibera di Consiglio Comunale, anche per la sopraelevazione di edifici esistenti costruiti a distanza inferiore alla minima prevista pari a 5,00 m. Distanza minima dalle strade di larghezza inferiore a ml. 7,00 = ml. 5,00 Distanza minima dalle strade di larghezza superiore a ml. 7,00 = ml. 7,50 Sono ammesse distanze inferiori a quelle indicate nei precedenti commi, nel caso di gruppi di edifici che formino oggetto di Strumenti Urbanistici Attuativi ART. 7 PRESCRIZIONI IN MERITO AGLI INTERVENTI EDILIZI Nella tavola 03 STATO DI PROGETTO Planimetria è individuato il limite della edificazione, inteso come perimetro all interno del quale deve essere contenuta la superficie coperta dei fabbricati da realizzare. 4

5 Tale perimetro rispetta le distanze minime dai confini di proprietà e delle zone a destinazione pubblica previste dalle NTA. Solo sul lato Ovest, per l Edificio 1 è prevista una distanza minima dal confine di 1,00 m in quanto: - l area ubicata ad Ovest del PUA è a destinazione agricola e quindi non ad uso pubblico, - il limite Ovest del PUA non è un confine di proprietà in quanto l area adiacente è di proprietà di uno dei soggetti attuatori il P.U.A.. - qualora l Edificio 1 sia presentato/realizzato da persona diversa dal proprietario del map. n. 57, e/o qualora l area esterna al P.U.A. lato ovest sia trasferita a terzi, la presentazione della D.I.A. o il rilascio del P.d.C. per la costruzione a distanza inferiore di 5,00 m del fabbricato dal confine/ambito del P.U.A. dovrà acquisire preventivo consenso notarile, trascritto e registrato, del confinante, Ai sensi e per gli effetti dell art. 22 comma 3 lettera b) - del DPR 380/2001 negli elaborati grafici di TAV e TAV. 12, sono state indicate precise disposizioni plano-volumetriche, tipologiche, formali e costruttive in modo da consentire l esecuzione degli interventi edilizi tramite DIA., L intervento prevede la realizzazione di n. 3 edifici bifamiliari uguali per dimensioni e tipologia disposti planimetricamente come nella planimetria di TAV 3 aventi le caratteristiche di cui alla TAV. 12. Resta comunque in facoltà della ditta lottizzante di richiedere la realizzazione di un intervento edilizio diverso da quanto indicato nelle TaVV 03-12, ma conforme alle NT del PUA, in questo caso il titolo edilizio dovrà essere richiesto con Permesso di Costruire. Nel caso di intervento con DIA conforme ai tipi edilizi di cui alla TAV 12 Progetto edificio tipo non è necessaria una nuova Valutazione della Compatibilità Idraulica in quanto le superfici impermeabilizzate sono già state considerata nella Relazione Idraulica allegata al PUA, esaminata con parere favorevole dal Consorzio di Bonifica Acque Risorgive. Qualora invece l intervento edilizio si discostasse significativamente da quello rpevisto nel PUA si dovrà procedere ad una nuova Verifica di Compatibilità Idraulica. ART. 8 RECINZIONI ED ACCESSI Gli spazi privati dovranno essere separati da quelli pubblici mediante la realizzazione di una recinzione secondo quanto disposto dall art. 39 del vigente Regolamento edilizio per le zonee C. Puntuali differenze di altezza potranno essere concesse per la realizzazione degli accessi e unicamente per l insediamento di cassette per le lettere e componenti dell impianto videocitofonico; E sempre possibile l impiego di siepi in abbinamento alle suddette recinzioni disposte sul lato di proprietà. Gli accessi carrai dovranno rispettare quanto previsto dal vigente art.49 del Regolamento Edilizio, in particolare, considerato che gli accessi prospettano su strada 5

6 chiusa, i passi carrai se realizzati a filo recinzione dovranno essere dotati di Cancello motorizzato, radiocomandato a distanza, munito di apposita luce di segnalazione; ART. 9 - DISCIPLINA DEI MATERIALI E DEI COLORI PRESCRITTI O AMMESSI Gli edifici potranno essere informati ai caratteri dell architettura contemporanea con l impiego di materiali coerenti con le scelte progettuali. In alternativa potranno informarsi ai caratteri dell architettura del territorio con l utilizzo di materiali tradizionali come il mattone, il legno, l'intonaco a civile ed a rinzaffo, i manti di copertura in coppi, nonché i materiali di consistenza proporzionata al suo utilizzo e funzionale alla sua gestione. Colorazione esterna edifici Le tinteggiature esterne saranno tenui con prevalenza ai toni delle terre chiare o del mattone e bianco. Saranno escluse le tinteggiature al quarzo, le pitture lavabili e gli acrilici in genere. Dolo, 20 gennaio 2016 IL TECNICO - Ing. Piero Rigo - 1 6

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