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2 Settore V Urbanistica / Edilizia Privata Comune di Dolo Settore Urbanistica Norme Tecniche di Attuazione PUA versione n 1 del../../2012 Pag.1/8 PIANO URBANISTICO ATTUATIVO Spazio riservato all Ufficio Protocollo Spazio riservato all Ufficio Urbanistica Norme Tecniche di Attuazione del PUA PIANO DI LOTTIZZAZIONE - PIANO NORMA 15/2 (Area residenziale a Dolo, via Cà Tron) Vers Committente: (Firma) Progettista: (Timbro e Firma) 1

3 INDICE TITOLO PRIMO CONTENUTI DEL PIANO pag. 3 Articolo 1- Premesse pag. 3 Articolo 2 Elaborati del PUA pag. 3 TITOLO SECONDO DESTINAZIONI D USO pag. 5 Articolo 3 Usi del suolo pag. 5 Articolo 4 Destinazioni d uso pag. 5 Articolo 5 Aree per l edificazione Tipologie edilizie metodi di misurazione pag. 5 Articolo 6 Verde pubblico (opere di urbanizzazione) pag. 6 Articolo 7 Viabilità e parcheggi pag. 6 Articolo 8 Recinzioni ed accessi pag. 6 Articolo 9 Disciplina dei materiali e dei colori prescritti o ammessi pag. 7 TITOLO TERZO MODI DI ATTUAZIONE DEL PIANO pag. 8 Articolo 10 Attuazione del PUA pag. 8 2

4 TITOLO PRIMO CONTENUTI DEL PIANO Articolo 1 - Premesse Il presente piano è formato ai sensi della Legge Regionale n 11 del 23/04/2004, e del D.P.R. n 380/01 e successive modifiche ed integrazioni e del relativo corpo di circolari esplicative, nonché delle altre Leggi statali e regionali attinenti alla materia urbanistica ed edilizia qui trattate. Il presente piano attua quanto disposto dalla V.P.R.G. e riguarda la Scheda urbanistica Progetto Norma 15/2 (Z.T.O.: C2/16, C2/20, F/Sc 30 e 32, P) del Comune di Dolo, come disciplinato dalla D.C.C. n 27 del 26/04/2006. All interno di tale area il V.P.R.G. prevede zone da destinare a: Aree per opere di urbanizzazione primaria; Viabilità di P.R.G.; Abitazioni in edilizia privata e terziario diffuso. Il V.P.R.G. approvato assegna al PN 15/2 il seguente dimensionamento: Superficie Territoriale = mq ,00 Superficie Fondiaria = mq ,00 Superficie a verde pubblico = mq ,00 Superficie a parcheggio = mq. 554,00 Superficie viaria = mq ,00 Superficie netta di pavimento massima = mq ,00 Nel progetto sono previste delle zone fuori comparto che consistono in: 1. Area a verde pubblico posta a nord-ovest di mq. 328,33; 2. Area a verde pubblico posta ad ovest di mq. 2378,71 contenente il bacino d invaso di mq. 1704,15; 3. Area a verde posta a sud di mq. 77,78; 4. Area posta a sud composta da mq. 37,54 di verde pubblico e dalla continuazione della pista ciclabile di mq. 102,20, che raggiunge Vicolo Ca Tron. 5. A nord-est del Distretto Scolastico e del P.N. n 15/2 troviamo un area di mq. 371,50 sistemata a verde con passaggio pedonale, catastalmente identificata nel Comune di Dolo Fg. 10 Mapp. 241 (come rappresentato nella Tavola n 8). Articolo 2 Elaborati del PUA Il presente piano si compone dei seguenti elaborati: DOCUMENTI: Allegato A: relazione illustrativa, dati tecnici e consistenza; Allegato B: norme tecniche di attuazione del Piano di Lottizzazione; Allegato C: documentazione fotografica; Allegato D: disciplinare tecnico e capitolato speciale d appalto; Allegato E: computi metrici estimativi; Allegato F: relazione paesaggistica; Allegato G: Schema di Convenzione; Allegato H: Relazione illuminotecnica; Relazione di compatibilità geologica, geomorfologica ed idrogeologica; Progetto valutazione del clima acustico; 3

5 Dichiarazione conformità L.13/89 e D.M. 286/89 e relazione; ELABORATI GRAFICI: Tavola n. 1: Rilievo stato attuale e piano quotato di progetto, sezioni, sezione tipo, verifica superfici; Tavola n. 2: Planimetrie di progetto con modalità d intervento, inviluppi, dimensione lotti e zonizzazione; Tavola n. 3: Planimetria Legge 13/89, verifica superfici verde pubblico e rispettivo arredo; Tavola n. 4: Planimetria generale con P.N.15/2 P.N.15/1 P.N.14; Tavola n. 5: Planimetria di progetto con rete illuminazione pubblica; Tavola n. 6a: Rete Enel e rete Telecom, Rete acque meteoriche (con relative sezioni e particolari costruttivi) e rete Gas; Tavola n. 6b: Rete Teleriscalscaldamento, rete fognature e rete idrica (con relative sezioni); Tavola n. 7: Sovrapposizioni e render; Tavola n. 8: Aree fuori comparto planimetrie, particolari, sezioni e documentazione fotografica; Tavola n. 9: Vista aerea o zenitale Fotoinserimento; Tavola U: Planimetria di progetto con segnaletica stradale. 4

6 TITOLO SECONDO DESTINAZIONI D USO Articolo 3 Usi del suolo Gli usi del suolo consentiti nel presente piano corrispondono a quelli individuati negli elaborati grafici del PUA e si suddividono nelle seguenti classi: Residenziale (libero e convenzionato/erp) e terziario diffuso; Verde pubblico e privato; Verde Pubblico con Vasca di laminazione; Viabilità e parcheggi. Aree destinate a servizi pubblici; Articolo 4 Destinazioni d uso La Scheda del PN 15/2 del PRG prevede peri PUA le destinazioni d uso di tipo residenziale e terziario diffuso. La classe della residenza si compone delle seguenti sottoclassi: - Area per la costruzione di edifici residenziali ( lotti 1, 2, 3, 4, 5 e 6); - Area per la costruzione di edifici residenziali e/o a terziario diffuso (lotto 1), previa garanzia degli standard urbanistici e con le seguenti destinazioni specifiche: a) pubblici esercizi (bar, ristoranti, trattorie, pizzerie); b) commercio al dettaglio (strutture di vicinato e medie strutture di vendita inferiori a mq come definite all art.7 della LR n.15 e ss.mm.ii.); c) uffici privati, (studi professionali e commerciali, agenzie varie); d) artigianato di servizio (ad es.: lavanderie, esercizi di barbieri, parrucchieri, estetiste ed attività affini, laboratori odontotecnici, attività artigianali che non producano odori e rumori molesti quali ad es. gelaterie, pizza per asporto, ecc, sedi di associazioni (sindacali, politiche, di categorie, culturali, sportive, previdenziali, assistenziali); Residenziale convenzionato ad Edilizia residenziale Pubblica (lotto 2) Aree di verde privato o pertinenza. Articolo 5 Aree per l edificazione -Tipologie Edilizie - metodi di misurazione Le aree destinate alla costruzione di edifici sono individuate nel piano all interno del limite di edificazione, inteso come limite massimo. Il limite di edificazione corrisponde all espansione massima raggiungibile dai corpi di fabbrica, fatte salve le disposizioni stabilite dal V.P.R.G. in materia di distanze dai confini, dalle strade e dagli altri edifici. Nell ambito delle aree destinate alla residenza e terziario diffuso, all interno dei limiti di edificazione previsti, sono ammesse le classi tipologiche dell abaco dei tipi edilizi del vigente PRG come di seguito indicate: CLASSE 2 case isolate; CLASSE 3 case a schiera; CLASSE 4 condomini, con la seguente prescrizione: - altezza massima della classe 4 deve essere pari a ml. 9,50 con un massimo di n.3 piani fuori terra. I parametri dimensionali dei fabbricati devono ricondursi ai parametri e alle definizione del vigente strumento urbanistico comunale (volume, superficie coperta, superficie netta di pavimento, altezze, distanze, ecc.); 5

7 La quota 0,00 di riferimento su cui imporre la nuova edificazione è data dalla quota media del lotto stabilita dal rilievo celerimetrico; La distanza tra i fabbricati non potrà mai essere inferiore a ml. 10,00 mentre quella dalla sede stradale sarà di ml. 5,00. Le destinazioni d uso consentite sono specificate all art.4; La sagoma degli edifici non è prevista in termini puntuali, e risulta essere solo indicativa, si precisa inoltre che le indicazioni grafiche relativamente alle tipologie sono da ritenersi di orientamento, e pertanto, potranno subire modifiche rispettando comunque i limiti di massima edificabilità come riportato nella tavola n 2. La progettazione degli interventi nei vari lotti è ammessa in tempi successivi con modalità funzionali ed idonee a garantire in ogni caso la pubblica incolumità ed il minor disagio possibile agli eventuali abitanti degli edifici limitrofi. Articolo 6 Verde pubblico (opere di urbanizzazione) Il piano definisce e precisa le aree di verde pubblico attrezzato come rappresentato nella Tav.3. La sistemazione degli spazi esterni è indicata negli elaborati grafici di progetto, ma non costituisce prescrizione atteso che comunque il progetto esecutivo dovrà essere equipollente rispetto al progetto attuativo urbanistico. All interno di tali aree dovrà essere prevista la messa a dimora di essenze arboree ed arbustive di tipo previsto dalle norme specifiche di V.P.R.G. e come indicato nelle tavole di progetto. Tutti i collegamenti pedonali saranno realizzati a norma di legge nel rispetto delle disposizioni atte ad eliminare le barriere architettoniche. La pista ciclo pedonale, i marciapiedi, gli spazi lastricati e selciati con preminente funzione di arredo concorrono nel loro complesso alla formazione del verde pubblico con l esclusione dei marciapiedi posti lungo la viabilità carraia principale di penetrazione e di distribuzione. Articolo 7 Viabilità e parcheggi La classe della viabilità e parcheggi si compone delle seguenti sottoclassi: Viabilità principale di lottizzazione; Percorsi e penetrazioni pedonali; Viabilità ciclabile a scala urbana; Parcheggi standard. Il piano individua i percorsi e le penetrazioni principali che costituiscono nel loro complesso la struttura pedonale dell'ambito considerato. Il presente piano individua specificatamente gli spazi lastricati e selciati con preminente funzione d arredo. All interno di tali aree particolarmente attenta dovrà risultare la progettazione al fine di ottenere un effetto complessivo di arredo urbano. Il presente PUA individua i parcheggi che nel loro insieme costituiscono la dotazione in termini di standards. La pista ciclo-pedonale ad est concorre nella dotazione e computazione di standards a viabilità. Articolo 8 Recinzioni ed accessi Gli spazi privati dovranno essere separati da quelli pubblici mediante la realizzazione di una recinzione secondo quanto disposto dall art. 39 del vigente Regolamento edilizio per le zone B e C. Onde evitare disomogeneità nella scelta delle recinzioni e suddivisioni dei lotti, nella Tavola 3 sono precisate le Sezioni tipo - recinzione nelle tre tipologie consentite entro la lottizzazione. 6

8 Puntuali differenze di altezza potranno essere concesse per la realizzazione degli accessi e unicamente per l insediamento di cassette per le lettere e componenti dell impianto videocitofonico; E sempre possibile l impiego di siepi in abbinamento alle suddette recinzioni disposte sul lato di proprietà. Gli accessi carrai dovranno rispettare quanto previsto dal vigente art.49 del Regolamento Edilizio e la collocazione dei passi carri distribuiti lungo la nuova viabilità prevista dal P.U.A. possono essere arretrati di m.4,50 dal limite della carreggiata. Art. 9 - Disciplina dei materiali e dei colori prescritti o ammessi Gli edifici potranno essere informati ai caratteri dell architettura contemporanea con l impiego di materiali coerenti con le scelte progettuali. In alternativa potranno informarsi ai caratteri dell architettura del territorio con l utilizzo di materiali tradizionali come il mattone, il legno, l'intonaco a civile ed a rinzaffo, i manti di copertura in coppi, nonché i materiali di consistenza proporzionata al suo utilizzo e funzionale alla sua gestione. Colorazione esterna edifici Le tinteggiature esterne saranno tenui con prevalenza ai toni delle terre chiare o del mattone e bianco. Saranno escluse le tinteggiature al quarzo, le pitture lavabili e gli acrilici in genere. La progettazione delle caratteristiche estetiche della lottizzazione comprende anche la Tabella dei Colori futuri fabbricati espressi nella Tavola 2, questo per dare omogeneità cromatica all intervento senza evidenziare effetti cromatici in contrasto con quelli tipici della zona. Essenze arboree Particolare attenzione è stata posta nella futura scelta delle Essenze consentite entro i lotti privati, con l esplicitazione in apposita tabella delle specie autoctone e tipiche della zona, espressa nella Tavola 2. Tende frangisole Le tende frangisole avvolgibili, retrattili e fisse dovranno essere sempre del tipo, materiale e colore tali da assicurare il rispetto delle caratteristiche architettoniche dell immobile. In ogni caso dovranno essere del tipo uniforme per ogni ambito di intervento condominiale. 7

9 TITOLO TERZO MODI DI ATTUAZIONE DEL PIANO Articolo 10 Attuazione del PUA Il presente piano viene adottato e approvato secondo le modalità previste dall art. 20 della L.R. 11/04. Per quanto non espresso nelle presenti norme si fa riferimento alla normativa dello strumento urbanistico generale del Comune, alle Norme tecniche di Attuazione al Regolamento Edilizio vigente al momento dell adozione del PUA; Si dà atto che i progetti dei fabbricati previsti nel PUA dovranno rispettare il D.Lgs 28 del , le normative e regolamenti nazionali, regionali e comunali inerenti il contenimento energetico, il riciclo e la promozione dell uso dell energia da fonti rinnovabili, vigenti al momento della presentazione delle richieste di Permesso di Costruire. Gli scomputi degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria sono disciplinati dagli artt. 4 e 10 della Convenzione Attuativa e al momento del perfezionamento del titolo abitativo sarà integralmente versato il costo di costruzione dovuto. I tempi di consegna, le garanzie, le varianti e le modalità di realizzazione del piano di lottizzazione sono quelle previste dalla Convenzione Attuativa. La Sottoscrizione della convenzione dovrà avvenire entro un anno dalla data della delibera di approvazione del PUA, a pena della sua decadenza. Non è prevista l attuazione per stralci funzionali Dolo, lì 30 Luglio 2014 Il Tecnico Progettista I Committenti (Arch. Daniele Massaro) (SEDIMM S.p.a.) (Molesini Donatella) (Tessier Giuliano) 8

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