UMBERTINO ZAGO ARCHITETTO

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1 UMBERTINO ZAGO ARCHITETTO STUDIO DI ARCHITETTURA URBANISTICA E RESTAURO Padova Corso Vittorio Emanuele II, 253 telefono - fax 049 / Variante 2 piano urbanistico attuativo in ambito di progettazione unitaria C1/37-P12 e zona territoriale omogenea C1/37 Progetto Oggetto Ditta : IMMOBILIARE BOZZOLAN S.r.l. Norme di attuazione Tavola B

2 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE NORME GENERALI DI P.R.G. Il piano di lottizzazione è progettato nel rispetto del P.R.G. vigente. Le Norme Tecniche di Attuazione a cui fare riferimento, qualora non fossero espressamente indicate, saranno quelle del P.R.G. vigente. NORME PARTICOLARI DI P.D.L. Art. 1 Prescrizioni generali L organizzazione planivolumetrica degli edifici nei lotti riportati nel progetto urbanistico è vincolante. E comunque consentita una diversa organizzazione delle superfici e dei volumi nel rispetto delle tipologie edilizie definite per ciascun lotto, come precisato al successivo articolo 9, mediante lieve rettifica dei confini, ridefinendone superficie e volume. Dovrà comunque essere dimostrata la funzionalità degli interventi rispetto ai lotti ridefiniti, e valutata dall Amministrazione Comunale come non sostanziale. Dette variazioni da ritenersi non sostanziali, possono essere apportate al Piano previa approvazione da parte dell Amministrazione Comune nelle forme vigenti al momento delle richiesta. 1

3 Art. 2 Edificazioni vincoli Nel rispetto delle prescrizioni generali di cui al precedente art. 1, l edificazione deve rispettare le disposizioni contenute e rappresentate negli elaborati grafici del P.d.L. La composizione planivolumetrica deve rispettare i limiti previsti nella tavola nr. 4 che ha carattere vincolante nei limiti e nelle prescrizioni dimensionali del P.d.L.. In particolare, fatto salvo quanto precisato nei successivi articoli, hanno carattere vincolante : - il volume massimo edificabile assegnato; - l altezza massima e la tipologia degli edifici assegnata per ogni lotto; - la dotazione minima delle aree pubbliche. I fabbricati potranno essere realizzati con singoli permessi di costruire per ciascun lotto ma dovranno essere garantiti il coordinamento e la coerenza architettonica formale degli interventi. Art. 3 Edificazione a confine Non è mai consentita l edificazione a confine. Il divieto vale anche qualora ricorra la situazione in cui l intestatario del Permesso di Costruire sia proprietario dell area confinante o venga prodotto atto di asservimento sull area confinante. Art. 4 Accessi carrai Gli accessi carrai, possono essere dislocati diversamente dalle previsioni del Piano Attuativo 2

4 garantendo comunque le quantità di aree e servizi di P.d.L. Art. 5 Pavimentazioni I marciapiedi e gli spazi di sosta dei veicoli nei parcheggi saranno pavimentati in masselli di calcestruzzo; le aree destinate al traffico veicolare, saranno pavimentate in asfalto. Art. 6 Recinzioni Le recinzioni da realizzare lungo il fronte stradale, a fronte di ogni lotto, saranno costituite da muretta in calcestruzzo sporgente cm. 50 dal marciapiede, con sovrastante ringhiera in ferro zincato o verniciato, alta ml. 1,00 costituita da profili piatti o tubolari a disegno semplice e montanti di sostegno tubolari o piatti inglobato nel getto o fissati con viti ad espansione; l altezza complessiva della recinzione sarà di ml. 1,50; i cancelli pedonali e carrai dovranno essere anch essi alti ml. 1,50 e costruiti con le stesse altezze. Le recinzioni da realizzare lungo il corso d acqua posto a nord dell intervento, dovranno avere una distanza di cm 30 dal ciglio interno e saranno dotate di cancello per procede alla manutenzione del fosso. Art. 7 Altezza dei fabbricati quota urbanistica di riferimento L altezza massima degli edifici da realizzarsi all interno di tutti i lotti residenziali è stabilita in ml. 3

5 7,50. La quota urbanistica di riferimento 0,00 utile per la determinazione dell altezza massima degli edifici sarà riferita alla quota del marciapiede fronteggiante ogni singolo lotto. Rispetto alla quota 0,00 la sistemazione delle aree scoperte, sia private che pubbliche, possono assumere dislivelli differenziati, sia per esigenze di progettazione architettonica e/o urbanistica che per necessità tecnologiche. Dovranno comunque essere rispettate le quote dei terreni circostanti, senza creare dislivelli a confine e garantendo un corretto deflusso delle acque superficiali. Art. 8 Variazione alle aree a servizi E consentita la lieve riconfigurazione e/o riposizionamento delle aree a servizi (verde e parcheggi) a condizione siano mantenute invariate le quantità di progetto e sia preventivamente approvata la nuova configurazione planimetrica da parte del Comune nelle forme vigenti al momento della richiesta. Art. 9 Tabella dei lotti Viene riportata di seguito la tabella che identifica le caratteristiche dimensionali ed urbanistiche di ciascun lotto. 4

6 NUOVA DISTRIBUZIONE DELLE VOLUMETRIE Lotto nr. Superfici e del lotto mq. Volume P.C. 169/2012 mc. Lotto variant e nr. Volume di variante mc. Altezza massima di progetto Destinazione d uso 1 625,00 500, ,00 ml. 7,50 Residenziale 2 640,00 500,00 - Commerciale 3 638,00 500, ,00 ml. 7,50 Residenziale 4 625,00 500, ,00 ml. 7,50 Residenziale 5 711,00 555, ,00 ml. 7,50 Residenziale 6 749,00 582, ,00 ml. 7,50 Residenziale 7 886,00 700, ,00 ml. 7,50 Residenziale 8 910,00 710, ,00 ml. 7,50 Residenziale ,00 850, ,00 ml. 7,50 Residenziale ,00 780, ,00 765, ,00 ml. 7,50 Residenziale ,00 635, ,00 705,00 - Total e , , ,00 Tipologia edilizia : conseguente a quella prevalente nella zona uni bi tri quadrifamiliari piccoli condomini con un massimo di 8 unità. Eventuali variazioni alla superficie dei lotti risultanti a seguito del frazionamento delle aree edificabili non comportano modifiche al volume massimo edificabile in quanto il volume assegnato non è collegato ad un indice fondiario. 5

7 Padova, lì 20 luglio 2015 il progettista arch. umbertino zago 6

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