La presente pubblicazione è il frutto del lavoro di più persone, del gruppo di controllo costituito da:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La presente pubblicazione è il frutto del lavoro di più persone, del gruppo di controllo costituito da:"

Transcript

1 La presente pubblicazione è il frutto del lavoro di più persone, del gruppo di controllo costituito da: - Valeria Ruggiero, Rettore f.f. (fino al 15/09/2010) - Clara Coviello, Direttore Amministrativo - Emidia Vagnoni, Presidente del Nucleo di Valutazione - Roberto Tovo, Vice Presidente del Consiglio della Ricerca - Alberto Liboni, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia - Gian Piero Pollini, Direttore IUSS - Ferrara Filippo Dalpozzo, membro del Consiglio degli Studenti - Marco Frey, consulente esterno, professore ordinario presso la Scuola Superiore Sant Anna di Pisa e del gruppo operativo costituito da: - Alberto Domenicali, Responsabile Ripartizione Audit Interno - Fiorenza Vandini, Responsabile Ripartizione Didattica e Servizi agli Studenti - Maja Feldt, Manager d Ateneo - Annachiara Carniello, Responsabile Ripartizione Risorse Umane - Sabrina Landini, Responsabile Affari Legali e Liaison Office - Giulia Michetti, Responsabile Ripartizione Acquisti, Servizi Gestionali e Contratti - Paola Iannucci, Responsabile Ripartizione Biblioteche e Musei - Adele Del Bello, Responsabile Ripartizione Ricerca - Renzo Cenacchi, Responsabile Ripartizione Servizio Tecnico - Maria Elena Cavicchi, Responsabile Ripartizione Ragioneria e Contabilità - Giacomo Ciriago, Responsabile Ripartizione Sicurezza e Protocollo - Anna Chiarelli, Responsabile Ripartizione Post-laurea e Qualità - Lucia Manzalini, Responsabile Ufficio Valutazione e Programmazione - Noemi Rossi, Segretario Amministrativo di coordinamento - Tiziana Mantovani, Segretario Amministrativo di Plesso - Michele Barberio, redattore del Bilancio sociale, ricercatore presso l Istituto di Economia e Politica dell Ambiente e delle Fonti di Energia (IEFE) Università L. Bocconi di Milano

2

3 BILANCIO SOCIALE UNIVERSITÀ DI FERRARA - ANNO 2009 (edizione 2010)

4

5

6 Per la quarta volta l Università di Ferrara presenta il bilancio sociale delle sue annuali attività. Fedele allo schema delle precedenti edizioni, vengono riportati i risultati ottenuti nell anno 2009 nell ambito della formazione e della ricerca scientifica, fornendo dati che possano essere comparabili con quelli del passato, in modo da rendere traparente la rendicontazione su base pluriennale. Questa scelta è la risposta dell ateneo ad una esigenza comunicativa, soprattutto in una situazione di crisi contingente. Stiamo assistendo da tempo ad uno scollamento tra quello che l Università è e quello che viene invece percepito dai cittadini, dalla Comunità. I luoghi comuni sono tutti rivolti a gettare discredito sulle università. Il sistema universitario è stato messo sotto accusa lamentando costi eccessivi, dilatazione immotivata delle proposte formative, mancanza di interazione tra ricerca e formazione, scarsa qualità e attenzione alle esigenze degli studenti e del Paese e una complessiva inefficienza. E queste sono solo le critiche piu temperate. L aspetto piu grave è la perdita di reputazione del sistema nei confronti dell opinione pubblica: l impossibilità di innescare un qualunque processo di valutazione (impossibilità da imputarsi in misura più o meno rilevante a tutte le forze in gioco) ha determinato una sfiducia generalizzata. A fronte di ciò, si osserva un taglio generalizzato e indiscriminato delle risorse disponibili e un blocco di fatto di ogni meccanismo di turnover. Ben prima ancora che il quadro diventasse così critico, l Università di Ferrara ha deciso di raccontare alla sua Comunità di riferimento cosa c e dentro il contenitore UNIFE, cosa vuol dire avere un ateneo nel proprio territorio, cosa vuol dire cercare di realizzare, insieme alle altre istituzioni, una città universitaria. Non è semplice raccontare le dinamiche di una istituzione che ha al proprio interno finalità e competenze così variegate ed eterogenee. Ma è fondamentale che si capisca che proprio queste caratteristiche di varietà e pluralità determinano quello stato di continua trasformazione e di dinamismo che ha importanti ricadute sulla comunità su cui insiste un ateneo. Non sono casuali, infatti, l interesse e l apprezzamento dei referenti delle sedi non ferraresi dell Università di Ferrara nei confronti della presenza dell Ateneo

7 sui loro territori. Il bilancio sociale è quindi uno strumento con cui l Università di Ferrara ha voluto per poter chiedere ai suoi interlocutori di essere valutata per quello che riesce a realizzare, per le attività che sostiene, per le competenze e risorse intellettuali e culturali che possiede e che mette a disposizione. In particolare, nel Bilancio sociale 2009 viene registrato l impegno assunto dall Ateneo con la Regione Emilia-Romagna nella costituzione dei laboratori del Tecnopolo, una infrastruttura in grado di accogliere attività di ricerca industriale, innovazione e trasferimento tecnologico per il sistema produttivo locale. Insieme a cio, ci sono tutti gli altri risultati: l offerta formativa con gli ausili per gli studenti in termini di orientamento, di tutorato, di accompagnamento al lavoro; i progetti di ricerca con, in particolare, i traguardi raggiunti nell ambito dell ambiente, del patrimonio culturale, delle scienze della vita, delle tecnologie; i rapporti internazionali sempre più qualificati per la presenza crescente di giovani di altri Paesi nel nostro Ateneo; i servizi organizzativi, tutti accreditati ISO9001, e quelli informatici destinati ad una fascia di utenza, quella degli studenti dai 18 ai 24 anni, particolarmente attenta a qualunque innovazione tecnologica. Va menzionato, a tale proposito, che la competenza e l esperienza maturate dall Ateneo in ambito di servizi ICT (Information and Comunication Technologies) ha valso la partecipazione dell Università di Ferrara al progetto U4U (University for University), considerato il miglior progetto italiano del bando ICT4University Università Digitale, promosso dal Dipartimento per l Innovazione e le Tecnologie del Ministero della Pubblica Amministrazione. Questa è l Università di Ferrara oggi. Un capitale scientifico, culturale e - prima ancora - umano, di persone e di relazioni. Agli studenti, alle famiglie, alla comunità scientifica, alle istituzioni, alle imprese, al cittadino dare la propria valutazione. Da ultimo, un sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno partecipato alla raccolta delle informazioni e alla realizzazione delle indagini presentate in questo bilancio sociale, soprattutto per il loro entusiasmo e il loro impegno. E proprio questo entusiasmo la migliore testimonianza del senso di appartenenza a una istituzione che vuole continuare ad essere una ricchezza per tutti. Valeria Ruggiero Rettore f.f. (fino al )

8 8

9 PRESENTAZIONE SEZIONE 1 Giunto alla sua quarta edizione, il Bilancio sociale dell Università di Ferrara si conferma quale strumento di rendicontazione sociale mirato a rispondere alle esigenze conoscitive di tutti gli interlocutori con cui l Ateneo interagisce nello svolgimento della propria attività: gli studenti e le loro famiglie, le istituzioni, la comunità scientifica, le imprese, i cittadini, il territorio nel suo complesso. Il documento, proponendosi quale strumento innovativo finalizzato a rappresentare in modo completo e trasparente la rilevanza e la ricaduta sociale delle attività istituzionali della ricerca e della formazione nonché il loro contributo allo sviluppo del territorio, ha ottenuto nelle passate edizioni il consenso dei portatori di interesse, delle istituzioni, del mondo accademico e della ricerca. L esperienza maturata dall Ateneo, anticipando il richiamo allo sviluppo della cultura dell accountability verso l esterno contenuto nelle Linee guida per l Università emanate dal Governo nel novembre 2008, ha contribuito a dotare il sistema universitario italiano di un modello di rendicontazione sociale utile non solo a rendere conto del proprio operato in una prospettiva di responsabilità sociale ma anche a favorire, da parte del sistema stesso, un governo più consapevole dei mutamenti esterni e delle istanze provenienti dai diversi portatori di interesse (stakeholders). Oltre ai positivi riscontri esterni, numerose sono le ricadute interne a beneficio dell Università legate al Bilancio sociale. Attraverso il resoconto complessivo degli obiettivi posti alla base delle proprie attività, degli interventi realizzati e programmati nonché dei risultati raggiunti, il documento ha concorso a rafforzare, all interno dell Ateneo, la consapevolezza della dimensione strategico-organizzativa dell Università di Ferrara, fornendo nuove occasioni di motivazione e di responsabilizzazione, valorizzando le competenze e la professionalità, e contribuendo ad orientare il lavoro al miglioramento dei risultati. In quest ottica, i principali obiettivi posti alla base della realizzazione del Bilancio sociale 2009 dell Università di Ferrara sono: - fornire un modello di rendicontazione chiaro, completo e trasparente delle prestazioni sociali ed ambientali conseguite nell ambito delle attività svolte e delle relazioni che intercorrono tra l Ateneo ed i suoi stakeholders; - dotare l Università di uno strumento 9

10 10 utile sia nell ambito delle attività di verifica delle proprie strategie e di misurazione dei risultati conseguiti, sia in termini di promozione di una cultura della valorizzazione e della rendicontazione del proprio operato al proprio interno; - contribuire a migliorare la comunicazione con gli stakeholder ponendosi, per il suo contenuto, al centro delle relazioni con i portatori di interesse- a rafforzare il legame dell Ateneo con il territorio e a favorire la diffusione di una cultura della responsabilità sociale. Approccio metodologico Come per le precedenti edizioni, la realizzazione del Bilancio sociale è stata guidata da un gruppo di controllo avente il compito di definire, indirizzare e coordinare il complessivo processo di rendicontazione. Il gruppo di controllo, coordinato dal Prorettore, si compone del Direttore Amministrativo, del Presidente del Nucleo di Valutazione di Ateneo, del Vice Presidente del Consiglio della Ricerca, del Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia e di un rappresentante degli studenti. Il gruppo di controllo è affiancato da un docente dell Ateneo, esperto di tematiche specifiche rendicontate all interno del documento, e da un consulente esterno, nominato in qualità di esperto nel campo della rendicontazione sociale e della comunicazione. L elaborazione del documento è stata condotta da un gruppo operativo, responsabile sia del processo di raccolta dei dati e delle informazioni necessarie per la stesura del Bilancio sia della sua redazione. Del gruppo operativo fanno parte il personale tecnico-amministrativo dell Ateneo ed un redattore esterno. Il processo di rendicontazione è inoltre stato reso possibile grazie al coinvolgimento ed alla collaborazione del personale dell Università individuato quale referente per l elaborazione dei dati e delle informazioni di competenza. L approccio metodologico adottato per la realizzazione del Bilancio sociale 2009 è stato finalizzato ad assicurare continuità al percorso intrapreso e a favorire la comparabilità nel tempo delle prestazioni dell Ateneo. Anche per la presente edizione sono state pertanto confermate tutte le principali scelte metodologiche, come dettagliato nel seguito. 1. L adozione di un approccio per ambiti di rendicontazione. Le attività aventi rilevanza sociale vengono declinate secondo una logica relazionale multistakeholder: formazione, ricerca ed innovazione, territorio, internazionalizzazione, ambiente, cultura e società, salute, capitale umano. 2. Gli standard utilizzati quali riferimenti metodologici, sia in termini di principi di reporting alla base della realizzazione del Bilancio che di sviluppo del processo di rendicontazione (definizione degli obiettivi e dei contenuti del documento, individuazione degli stakeholder e delle modalità di coinvolgimento degli stessi, raccolta ed elaborazione dei dati e delle informazioni, redazione e diffusione del documento). Il documento è stato redatto adottando come riferimenti la Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica del 17/02/2006 Rendicontazione Sociale nelle Pubbliche Amministrazioni emanata nel quadro degli indirizzi di modernizzazione delle Amministrazioni Pubbliche, e le Sustainability Reporting Guidelines della Global Reporting Initiative (ed. 2006). 3. Il sistema di indicatori di prestazione utilizzato è stato elaborato con il duplice obiettivo di riflettere le specificità che caratterizzano l istituzione universitaria ed il valore sociale della sua missione e di consolidare la prospettiva della rendicontazione su base triennale degli indicatori

11 più rilevanti. 4. Il perimetro di rendicontazione e il periodo di riferimento del documento. Il perimetro di rendicontazione si estende a tutto l Ateneo, ricomprendendo la complessiva offerta didattica, l attività di ricerca scientifica di base e applicata, l articolazione tecnico-amministrativa, i servizi e le strutture scientifico-didattiche e di supporto dell Università. Sotto il profilo temporale, le informazioni e i dati contenuti nel documento si riferiscono all anno solare 2009 (dati al 31 dicembre) e sono messi in relazione, ove possibile, ai dati ed alle informazioni relativi agli anni precedenti. I dati e le informazioni strettamente attinenti l organizzazione delle attività didattiche sono riferiti all Anno Accademico 2008/09 e confrontati con i corrispondenti valori dei precedenti Anni Accademici. un insieme di risorse e di conoscenze interrelate, quali la capacità di innovare, le competenze e il know how posseduto dalle persone, e di risorse di fiducia, basate sulla reputazione e sul consenso che l Università è in grado di generare nei diversi stakeholder e che contribuiscono a determinarne sia il posizionamento in ambito nazionale e internazionale, sia il patrimonio di relazioni instaurate con il territorio. La rendicontazione del patrimonio intangibile dell Ateneo è stata inserita in un apposita sezione del documento (Sezione 3) dedicata agli intangibles. All interno di tale sezione sono stati fatti confluire, sulla base della metodologia definita, tutti i dati e le informazioni direttamente riconducibili al patrimonio intangibile dell Ateneo. Tuttavia, in virtù della parziale sovrapposizione del sistema di indicatori di capitale intellettuale con il complessivo sistema di indicatori di bilancio sociale, si è reso necessario inserire nella sezione relativa agli intangibles anche alcuni indicatori di bilancio sociale, presentati prevalentemente in termini quantitativi e in forma tabellare sintetica. Nelle altre sezioni del Bilancio, invece, si è riportata la descrizione qualitativa delle attività ed iniziative da cui scaturiscono tali indicatori ed il rispettivo dato quantitativo aggregato, nel caso di indicatori rendicontabili con diversi livelli di dettaglio. Nel rispetto dei principi di chiarezza, trasparenza e comparabilità, si è proceduto a contrassegnare questi ultimi con il seguente segno grafico: PIntangibles Una sezione del documento dedicata agli indicatori di capitale intellettuale (o intangibles) dell Ateneo. Ben consapevole del ruolo che le risorse immateriali svolgono nel processo di generazione di valore dell Università, a partire dall edizione 2007 del Bilancio sociale l Ateneo ha dato vita ad un insieme di indicatori del patrimonio intangibile. L Ateneo è stato concepito come Palazzo Renata di Francia - Rettorato - Foto S.B.

12 12 volto a segnalarne la valenza di indicatore di capitale intellettuale e a rimandare alla relativa sezione per l approfondimento delle relative grandezze. 6. L interazione strutturata tra l Ateneo e gli stakeholder nella realizzazione del documento. Tra gli obiettivi principali del Bilancio sociale vi è quello di contribuire allo sviluppo di un dialogo continuo con gli stakeholder, anche attraverso il loro progressivo coinvolgimento nel processo di rendicontazione. In quest ottica, nella presente edizione del Bilancio sociale, particolare attenzione è stata riservata alla rendicontazione delle azioni che l Università di Ferrara ha intrapreso per favorire l innovazione tecnologica sia dei sistemi organizzativi interni sia dei servizi a favore di stakeholder di riferimento quali studenti, cittadini e sistema imprenditoriale locale. Inoltre, in considerazione dell importanza delle relazioni con il territorio ed in coerenza con la mission dell Ateneo che individua tra i propri obiettivi fondamentali il sostegno alle attività della ricerca, si è scelto di coinvolgere la Camera di Commercio di Ferrara, multistakeholder di riferimento per la gestione delle relazioni con il sistema imprenditoriale locale, per un confronto sul tema della creazione del nuovo Tecnopolo di Ferrara. Gli obiettivi, le modalità di conduzione e l esito dell incontro, svolto nel mese di Marzo 2010, sono rendicontati in dettaglio nelle sezioni del Bilancio dedicate alla Ricerca ed al Territorio. 7. L affidamento della valutazione del Bilancio e delle attività in esso rendicontate ad un panel di commentatori esterni, in rappresentanza dei diversi stakeholder, con il compito di analizzare il documento e di esprimere le proprie considerazioni in merito alla sua qualità ed alle opportunità di miglioramento per le edizioni future. I commenti alla presente edizione sono inseriti in allegato al Bilancio; al suo interno vengono inoltre fornite, ove possibile, risposte puntuali alle osservazioni formulate dai commentatori della precedente edizione. 8. La realizzazione di una Comunicazione agli stakeholder sul Bilancio sociale quale sintesi del Bilancio sociale, elaborata al fine di valorizzare lo sforzo di comunicazione esterna intrapreso dall Ateneo e di dare ampia diffusione alle attività più rilevanti sotto il profilo sociale. In questa prospettiva, alla Comunicazione agli stakeholder sul Bilancio sociale 2009 redatta in lingua italiana, è stata affiancata, per la prima volta, una versione in lingua inglese. Contatti Per ogni informazione circa la presente edizione del Bilancio sociale dell Università di Ferrara, è possibile contattare la Ripartizione Audit interno ( ). Il Bilancio sociale dell Università di Ferrara 2009 e il documento di sintesi del Bilancio sono disponibili sul sito internet: Palazzo Renata di Francia - Rettorato, scalone d onore

13 SEZIONE 2 - L UNIVERSITA DI FERRARA: STORIA, MISSIONE E IDENTITA Con una storia di oltre 600 anni, l Università di Ferrara è una delle più antiche d Italia. Già al momento della sua istituzione, gli insegnamenti attivati spaziavano dalla Teologia e connesse discipline filologiche, al Diritto, alle Scienze mediche, scientifiche e naturalistiche. Oggi, l identità dell Ateneo estense affonda le sue radici nella tradizione storica e culturale che la contraddistingue e che, sin dalla sua fondazione, ha accolto e formato personalità illustri del mondo della cultura, delle arti e delle scienze. La storia L Università di Ferrara venne fondata nel 1391 dal Marchese Alberto V d Este, su concessione di Papa Bonifacio IX. I primi corsi inaugurati furono Arti, Teologia e Giurisprudenza, in cui insegnarono sin dall inizio docenti di chiara fama, quali Bartolomeo Saliceto, principe dei giuristi. Durante il XV e il XVI secolo, Ferrara divenne uno dei centri più fiorenti della cultura italiana del Rinascimento e l Università visse un periodo di grande prestigio, anche grazie alla presenza di illustri intellettuali, quali Nicolò Copernico e Paracelso. Dopo l assimilazione nello Stato Pontificio nel 1598, l Università venne trasformata da prestigioso Ateneo della Città degli Estensi ad Università di periferia. In epoca napoleonica, con il piano per le Università nazionali, l Ateneo perse la facoltà di conferire il titolo di laurea; le normali attività accademiche ripresero nel Dopo l unificazione dell Italia, l Università di Ferrara divenne una libera Università. Negli anni precedenti la prima Guerra Mondiale, l Ateneo ferrarese, con oltre 500 studenti, era l Università più frequentata fra le libere Università d Italia. 13

14 14 In anni più recenti, l Università di Ferrara ha dato vita ad un processo di profondo rinnovamento interno che ha interessato tutti gli ambiti di attività dell Ateneo, dalle attività istituzionali della ricerca e della didattica fino alla componente organizzativa e gestionale. Tale processo di cambiamento si è sviluppato a partire dalla definizione della mission dell organizzazione che qualifica l Ateneo ferrarese quale Università di ricerca, profondamente radicata nel suo territorio, pienamente inserita nella comunità scientifica internazionale, capace di essere leader a livello nazionale. La mission ha individuato tre assi principali di azione lungo i quali l Università indirizza il proprio impegno e le proprie risorse nello svolgimento delle sue attività: - un asse tradizionale, costituito da ricerca e didattica; - un asse innovatore, che riguarda la ricaduta industriale sul territorio e la caratterizzazione di Ferrara quale città universitaria, del sapere e della formazione; - un asse organizzativo-gestionale, inerente l organizzazione interna e il governo delle risorse umane. Ciascuna di queste tre dimensioni è strettamente connessa alle altre: l individuazione di linee di ricerca che si concretizzino in impresa e la valorizzazione del patrimonio scientifico, storico e artistico del territorio costituiscono punti di riferimento per la definizione degli indirizzi di ricerca e per la creazione di un sistema di percorsi formativi di qualità e competitività. Allo stesso tempo, il rafforzamento del processo di internazionalizzazione costituisce un obiettivo trasversale alle 䜀氀椀愀猀猀椀搀椀猀瘀椀氀甀瀀瀀漀猀琀爀愀琀攀最椀挀漀搀攀氀氀愀䴀椀猀猀椀漀渀 䐀䤀䐀䄀吀吀䤀䌀䄀 刀䤀䌀䄀䐀唀吀䄀䤀一䐀唀匀吀刀䤀䄀䰀䔀 䜀伀嘀䔀刀一伀䐀䔀䰀䰀䔀刀䤀匀伀刀匀䔀唀䴀䄀一䔀 䌀䤀吀吀䄀 唀一䤀嘀䔀刀匀䤀吀䄀刀䤀䄀 刀䤀䌀䔀刀䌀䄀 linee programmatiche di sviluppo, di ricerca e di didattica. In particolare, gli apporti più rilevanti al processo di rinnovamento intrapreso dall Ateneo sono riconducibili a: - la riforma dell assetto istituzionale e regolamentare dell Università, culminata nell approvazione, nel giugno 2005, del nuovo Statuto dell Ateneo; - l avvio del processo di programmazione strategica per mezzo, prima, del Piano strategico dell Università approvato nel 2006 e, successivamente, del Piano strategico approvato nel Entrambi i Piani identificano gli obiettivi e le relative strategie di realizzazione per il triennio di riferimento. 2.1 La riforma degli organi di governo dell Università Il nuovo Statuto ha riformato e riorganizzato la struttura di governance dell Università, con riferimento in particolare al ruolo e alle funzioni del Consiglio di Amministrazione e del Senato Accademico. Al Consiglio di Amministrazione, principale organo di gestione e controllo dell attività amministrativa, finanziaria e contabile, è assegnato un ruolo non soltanto di governo delle risorse economiche, ma anche di garanzia dell istituzione. Il Consiglio di Amministrazione è composto da: Rettore, che presiede l organo, Vice Presidente del Consiglio della Ricerca, tre rappresentanti designati dalla Consulta dei Dipartimenti, Vice Presidente del Comitato dei Sostenitori, un rappresentante del Governo, un rappresentante designato dal Consiglio degli Studenti e un rappresentante designato dal Consiglio del Per-

15 Palazzo Renata di Francia - Rettorato, particolare del portale 15

16 16 Nel dicembre 2009 si è concluso il periodo di programmazione del Piano strasonale tecnico amministrativo. Il Senato Accademico, principale organo di governo dell Università, svolge in primo luogo una funzione strategica di individuazione e di definizione delle politiche dell Ateneo e degli strumenti per la loro attuazione. A tale compito fondamentale, si aggiunge la particolare funzione di rappresentanza delle diverse parti interne. Il Senato Accademico si compone di ventitré membri: oltre al Rettore, Presidente dell Organo, ne fanno parte i Presidi delle otto Facoltà dell Ateneo, nove rappresentanti del Consiglio della Ricerca (uno per ciascuna area disciplinare), il Vice Presidente della Consulta dei Dipartimenti, due rappresentanti designati dal Consiglio degli Studenti e due rappresentanti designati dal Consiglio del Personale tecnico amministrativo. Il Direttore amministrativo partecipa al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione con funzioni di segretario e con voto consultivo. È significativo ricordare che, in aderenza al principio di sostenibilità economica delle attività dell Ateneo e in ottemperanza dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione individua, in via preliminare, le risorse finanziarie e, successivamente, sulla base delle disponibilità determinate, il Senato Accademico esercita la propria funzione di indirizzo politico. La nuova struttura di governo dell Università e le sue modalità operative mirano inoltre a rispondere alle sollecitazioni provenienti dal contesto esterno ed istituzionale. In quest ottica, nel 2009 sono proseguiti i lavori della Commissione per la governance, composta dai Presidi delle Facoltà di Architettura, Giurisprudenza, Lettere e Filosofia ed Ingegneria, e successivamente integrata dal Vice Presidente del Consiglio della Ricerca e dal Vice Presidente della Consulta dei Dipartimenti. Costituita nel 2008 come strumento di riflessione e di dibattito, la Commissione è stata incaricata di effettuare uno studio sulle nuove norme nazionali in tema di governo dell Università con l obiettivo di metterne in evidenza i punti salienti. Nel 2009, in particolare, in sede di Commissione sono stati presentati i risultati dello studio effettuato e, in seguito al dibattito e su iniziativa del Rettore, è stato avviato il processo di coinvolgimento degli Organi dell Ateneo al fine di dar vita ad una riflessione comune sull assetto complessivo che dovrà assumere l Università di Ferrara e sulle modifiche statutarie ritenute necessarie. La struttura di governance dell Ateneo riflette, infine, la particolare attenzio- ne che l Università di Ferrara dedica ai propri interlocutori esterni. Nell ambito degli Organi di Ateneo è istituito, infatti, il Comitato dei Sostenitori, che promuove un efficace collegamento con le realtà culturali, sociali e produttive del territorio ferrarese. Il Comitato dei Sostenitori è composto da rappresentanti delle Istituzioni locali e dei principali attori socio-economici del territorio: Comune di Ferrara, Provincia di Ferrara, Camera di Commercio per l Industria, l Artigianato e l Agricoltura di Ferrara, Cassa di Risparmio di Ferrara, Cassa di Risparmio di Cento, Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, Fondazione Cassa di Risparmio di Cento. Nel mese di Giugno 2009, su iniziativa del Presidente del Comitato, è stata avviata una prima fase preliminare di contatto con la Provincia di Rovigo, il Sindaco del Comune di Rovigo, i Presidenti della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo (Ca.Ri.Pa.Ro.) e della Fondazione Ca.Ri.Pa.Ro. al fine di verificare la disponibilità di Ca.Ri.Pa.Ro. a far parte del Comitato dei Sostenitori dell Università di Ferrara. 2.2 Il processo di programmazione triennale e le priorità strategiche dell Ateneo

17 tegico dell Università, approvato alla fine del 2006 e che ha individuato le priorità strategiche per il triennio Dando attuazione alla mission dell Ateneo, la programmazione ha fatto perno su due principali obiettivi strategici: - la riprogettazione di un sistema formativo completo, di qualità e sostenibile, coerente con il patrimonio scientifico e di ricerca dell Ateneo, e in accordo con le esigenze del mondo produttivo e dei servizi e con le linee di sviluppo e la vocazione del territorio; - il miglioramento del posizionamento dell Ateneo nello scenario della ricerca nazionale e internazionale, mettendo in campo tutte le azioni e gli strumenti necessari ad attrarre risorse sufficienti per innescare processi di crescita su nuovi ambiti tematici. Tabella 1.1 GLI OBIETTIVI DEL PIANO STRATEGICO TRIENNALE RICERCA Fare di Ferrara un Università che pone al centro dell attenzione il potenziamento della ricerca, sia di quella di base sia di quella che attraverso il trasferimento tecnologico si inserisce nel territorio e genera risorse anche per la ricerca di base DIDATTICA Qualificare e consolidare l offerta formativa, potenziando la formazione avanzata e quella permanente, valorizzando le risorse esistenti e favorendo un interrelazione forte fra competenze scientifiche e ricadute didattiche; valorizzare i servizi agli studenti; allargare il bacino d utenza anche a livello internazionale CITTA UNIVERSITARIA Valorizzare e recuperare il patrimonio storico-scientifico dell Ateneo, concepito come risorsa culturale dell intero territorio RICADUTA INDUSTRIALE Coinvolgere le Istituzioni e le imprese per attuare il trasferimento dei propri risultati di ricerca e collaborare allo sviluppo del territorio RISORSE UMANE Valorizzare tutte le proprie risorse umane, nella convinzione che le persone, le conoscenze e i saperi costituiscono il patrimonio più importante 17

18 18 Con particolare riferimento all attività didattica, gli obiettivi strategici definiti dall Ateneo si inseriscono nel contesto del complessivo processo nazionale di riforma dell offerta formativa universitaria, avviato con il D.M. 509/1999 e proseguito con il D.M. 270/2004 e i successivi decreti attuativi. La riforma mira non solo alla razionalizzazione del numero dei corsi di laurea ma anche al miglioramento della qualità e della trasparenza dell offerta didattica, nonché all introduzione di meccanismi di misurazione e valutazione della qualità delle attività svolte. In tale contesto, l Ateneo di Ferrara ha avviato negli ultimi anni un percorso di ridefinizione della propria offerta formativa. Attraverso la soppressione di alcuni corsi, la creazione di nuovi e la riformulazione di quelli esistenti, l Ateneo persegue l obiettivo di giungere, nell a.a. 2010/11, ad un offerta di percorsi universitari basata su: - un approccio di forte qualificazione, con percorsi formativi corrispondenti a sbocchi occupazionali ben definiti e con un contenimento dei percorsi di I livello a vantaggio di una maggiore differenziazione nelle lauree magistrali e magistrali a ciclo unico, in coerenza con le tematiche di ricerca presenti in Ateneo; - lo sviluppo di sinergie interateneo con Università nazionali e internazionali, soprattutto nei percorsi di II livello. In linea con tale obiettivo, nel 2009 l Ateneo ha presentato la propria offerta formativa per l a.a. 2009/10. E opportuno evidenziare, in particolare, l attivazione dei seguenti corsi di studio: - Corso di Laurea in Design del prodotto industriale, interfacoltà tra le Facoltà di Architettura e Ingegneria e interateneo con l Università di Modena e Reggio Emilia; - Corsi di Laurea magistrale interateneo in: Culture e tradizioni del Medioevo e del Rinascimento, interateneo con l Università di Bologna; Quaternario, Preistoria e Archeologia, interfacoltà tra le Facoltà di Scienze matematiche, fisiche, naturali e di Lettere e filosofia, e interateneo con l Università di Modena e Reggio Emilia; Conservazione e Diagnostica per il Patrimonio culturale, interateneo con l Università di Modena e Reggio Emilia; Scienze geologiche, Georisorse e Territorio che prevede il rilascio di un doppio titolo con l Università di Cadice (Spagna), nonché un curriculum condiviso con l Università di Padova e l Università di Trieste, in partnership con ENI; - Corso di Laurea interclasse in Letterature e lingue moderne e classiche che prevede per i laureati in Lettere una forte preparazione linguistica, in sintonia con le esigenze del mercato del lavoro e con gli indirizzi ministeriali, e per i laureati in Lingue una preparazione culturale e letteraria che integra la solida conoscenza delle lingue straniere. La tabella 1.2 proposta di seguito riporta una sintesi del processo di riformulazione degli ordinamenti didattici, nonché un quadro comparativo delle offerte formative dell Università di Ferrara riferite agli anni accademici 2009/10 e 2010/11. Per una migliore comprensione della tabella, è opportuno precisare che il processo di revisione dell offerta formativa relativa agli anni accademici 2009/2010 e 2010/2011 non ha interessato le lauree dell area medico-sanitaria, a causa della tardiva definizione normativa delle stesse.

19 Tabella 1.2 Comparazione Offerta Formativa pre-riforma ex DM 270/04 e nuova Offerta Formativa a.a. 2009/10 e a.a. 2010/2011 Offerta Formativa Pre-riforma (ordinamenti Corsi di Studio ex Offerta Formativa 2009/10 Offerta Formativa 2010/11 D.M. 509/99 Facoltà Laurea Triennale Laurea Specialistica Laurea Specialistica Ciclo Unico Totale D.M.509/99 Laurea Triennale D.M.270/04 Laurea Specialistica D.M. 509/99 ARCHITETTURA Laurea Magistrale D.M. 270/04 Laurea Magistrale Ciclo Unico D.M. 270/04 Totale Riduzione Corsi di Studio D.M. 509/99 Laurea Triennale D.M. 270/04 Laurea Specialistica D.M. 509/99 Laurea Magistrale D.M. 270/04 Laurea Magistrale Ciclo Unico D.M.270/04 Totale Riduzione Corsi di Studio 19 FARMACIA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA GIURISPRUDENZA ECONOMIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI INTERFACOLTA TOTALE

20 20 Il processo di monitoraggio e la valutazione dei risultati Per la misurazione del grado di raggiungimento degli obiettivi strategici prefissati, l Ateneo si è dotato di una molteplicità di indicatori e relativi target di riferimento da conseguire nell arco del triennio, e si è impegnato ad eseguire monitoraggi annuali dei risultati conseguiti e di quelli non ancora raggiunti. In tal modo, l Ateneo ha voluto tracciare la rotta del proprio cammino, anche in relazione alle mutevoli condizioni del contesto interno ed esterno che sono intervenute negli ultimi anni. L obiettivo del monitoraggio è attuare una gestione consapevole, efficace ed efficiente delle risorse, assumere azioni correttive nel caso in cui gli scostamenti dai target lo rendano opportuno, e rafforzare la cultura interna della valutazione e della misurazione dei risultati. In quest ottica, nel mese di dicembre 2009 si è svolto il terzo ed ultimo appuntamento pubblico dedicato al monitoraggio dei risultati del Piano strategico di Ateneo Tale evento, aperto a tutto il personale dell Ateneo, inclusi gli studenti, ha permesso di misurare, al termine del periodo di previsione del Piano strategico, il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione alle due attività istituzionali della formazione e della ricerca e alle attività di supporto nel campo dell edilizia, della logistica e del personale. Al termine della presentazione dei risultati è stato riservato un apposito spazio per il confronto tra i relatori e il pubblico. Gli esiti della programmazione triennale dicembre 2009, ore 15 - Aula Magna del Rettorato - Via Savonarola, 9 - Presentazione, Prof. Patrizio Bianchi, Rettore - I principali risultati e le scelte di programmazione, Prof. Emidia Vagnoni, Presidente Nucleo di Valutazione - Gli indicatori della didattica, Prof. Valeria Ruggiero, Prorettore - Gli indicatori della ricerca, Prof. Roberto Gambari, già Vicepresidente del Consiglio della Ricerca - L edilizia in UNIFE: gli interventi effettuati e gli sviluppi futuri, Prof. Remigio Rossi, Presidente Commissione edilizia di Ateneo - Il personale: Dott. Clara Coviello, Direttore Amministrativo - Spazio per approfondimenti UNIfe CULTURE Ufficio Comunicazione ed Eventi

21 Il nuovo Regolamento dei Centri universitari Nel contesto dell attività di attuazione degli obiettivi strategici dell Ateneo, è significativo segnalare il progetto di revisione del Regolamento dei Centri universitari. Tale progetto, conclusosi nel 2009, è stato dettato dalla necessità di procedere nella direzione della semplificazione amministrativa e di garantire la conformità alle norme in materia di gestione amministrativo contabile e patrimoniale contenute nel Regolamento di Amministrazione e Contabilità entrato in vigore nel La revisione del Regolamento è avvenuta attraverso fasi successive, che hanno comportato la discussione del testo in sede di Commissione Centri, Consulta dei Dipartimenti, e Senato Accademico, fino all approvazione definitiva da parte del Consiglio di Amministrazione. Tra le principali modifiche apportate al Regolamento è particolarmente significativo segnalare: - l introduzione della distinzione tra Centri di ricerca e Centri di supporto alla ricerca/alla didattica. I primi si configurano come Centri dipartimentali o interdipartimentali, mentre i secondi esclusivamente come Centri di Ateneo; - la qualificazione dei Centri dipartimentali come a tempo determinato (non superiore a tre anni), alla scadenza del quale il Centro viene disattivato o trasformato in Centro interdipartimentale. Tale disposizione nasce in virtù della natura multidisciplinare, e quindi interdipartimentale, propria dei Centri di ricerca, che solo in una preliminare fase di avvio giustifica l appartenenza ad un singolo Dipartimento. Per tale motivo, la vocazione multidisciplinare dei Centri di ricerca deve tradursi nel passaggio da Centri dipartimentali a Centri interdipartimentali; - la subordinazione dell istituzione di ogni nuovo Centro alla presentazione di un piano finanziario che dimostri l adeguata disponibilità delle risorse necessarie allo svolgimento delle attività. 21

22 22 Il nuovo documento di programmazione triennale Confermando la volontà di procedere sulla strada della gestione razionale delle risorse e delle attività per mezzo della programmazione e del controllo strategico di lungo termine, nel 2009 l Ateneo ha approvato il nuovo Piano strategico Il nuovo documento di programmazione è stato elaborato da una Commissione interna nominata nel mese di Gennaio 2009 e composta da: Prorettore, Direttore amministrativo, Dirigente dell Area Economico-Finanziaria, Presidente del Nucleo di Valutazione, Vice Presidente del Consiglio della Ricerca, Vice Presidente della Consulta dei Dipartimenti, Direttore di IUSS Ferrara 1391, Delegato del Rettore per spin-off, brevetti e trasferimento tecnologico, nonché dal Delegato del Rettore all orientamento in entrata e in itinere. La Commissione si è riunita in diverse sessioni tra i mesi di Marzo e Settembre 2009 con l obiettivo di produrre una proposta di programmazione che, nonostante il vincolo imposto dai forti cambiamenti in atto nel sistema di finanziamento degli Atenei ed il conseguente quadro di incertezza generale circa le risorse complessive, tendenzialmente in diminuzione, su cui potranno contare gli Atenei nei prossimi anni, delineasse gli obiettivi da perseguire e le azioni da intraprendere nel triennio negli ambiti istituzionali della didattica e della ricerca, come anche nel campo dell edilizia, della logistica, e delle risorse umane. In continuità con il primo Piano strategico dell Ateneo, gli obiettivi e le strategie contenute nel secondo documento di programmazione sono stati definiti a partire dalla visione dell Università di Ferrara quale Università di ricerca, profondamente radicata nel suo territorio, pienamente inserita nella comunità scientifica internazionale.... In particolare, la nuova pianificazione triennale fa leva su due principali obiettivi: - il proseguimento del percorso di accrescimento della qualità della didattica per mezzo, da un lato, della revisione dei percorsi formativi e, dall altro, dello sviluppo di sinergie con l attività di ricerca al fine di favorire il trasferimento di conoscenze; - l ulteriore sviluppo delle attività di ricerca come strumento per migliorare il posizionamento dell Ateneo nello scenario nazionale ed internazionale ma anche come strumento di supporto al trasferimento tecnologico a beneficio della ricaduta industriale sul territorio. Particolarmente significativo a tal proposito è il progetto del nuovo Tecnopolo di Ferrara, descritto in dettaglio nella Sezione 6 dedicata al Territorio. Prima di giungere alla sua definitiva approvazione da parte del Senato Accademico (il 27 ottobre 2009) e del Consiglio di Amministrazione (il 17 novembre 2009), il nuovo Piano strategico triennale è stato l oggetto di un ampio confronto interno che ha coinvolto tutte le articolazioni dell Ateneo. In particolare, la bozza di documento di programmazione è stata discussa in sede di Consiglio del Personale tecnico-amministrativo il 15 ottobre 2009, di Consulta dei Dipartimenti il 19 ottobre 2009, e di Consiglio della Ricerca il 23 ottobre L Università di Ferrara: l articolazione, i luoghi e le strutture L Università di Ferrara si articola in otto Facoltà, diciannove Dipartimenti e quarantanove Centri, fra Centri di eccellenza, universitari, dipartimentali, interdipartimentali e interuniversitari/interente. Lo IUSS Ferrara 1931, l Istituto Universitario di Studi Superiori, costituisce invece il punto di riferimento per i dottorati di ricerca e per le iniziative formative postlauream internazionali dell Ateneo.

23 Palazzo Bevilacqua Contabili - Dipartimento di Economia, istituzioni, territorio, cortile interno 23

24 Tabella 1.3 Le Strutture scientifico-didattiche 8 Facoltà Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Lettere e filosofia Medicina e chirurgia Scienze matematiche, fisiche e naturali Dipartimenti Architettura Biochimica e biologia molecolare Biologia ed evoluzione Chimica Discipline medico-chirurgiche della comunicazione e del comportamento Economia, istituzioni, territorio Fisica Ingegneria Matematica Medicina clinica e sperimentale Medicina sperimentale e diagnostica Morfologia ed embriologia Scienze biomediche e terapie avanzate Scienze chirurgiche, anestesiologiche e radiologiche Scienze della terra Scienze farmaceutiche Scienze giuridiche Scienze storiche Scienze umane 49 Centri 1 Centro di eccellenza 10 Centri universitari 12 Centri dipartimentali 11 Centri interdipartimentali 15 Centri interuniversitari e interente

25 Palazzo Renata di Francia - Rettorato, cortile d onore - Foto S.B. Il Rettorato ha sede nel Palazzo rinascimentale Renata di Francia, edificato tra il 1475 e il 1485, a poche centinaia di metri dal centro storico e dalle mura rinascimentali. L edificio ospita gli uffici del Rettore e del Direttore Amministrativo e dei loro staff e le Segreterie degli Studenti. Le Facoltà, i Dipartimenti e i Centri sono dislocati in tutta la città, a breve distanza gli uni dagli altri. Alcune strutture sono ubicate in moderne costruzioni, come il Polo Chimico Bio-Medico e quello Scientifico-Tecnologico, rappresentando veri e propri centri di aggregazione per le discipline medico-biologiche e per quelle scientifico-matematiche. Altre sedi sono ospitate in antichi palazzi di pregio artistico e storico, quali il Palazzo Bevilacqua Costabili, sede del Dipartimento di Economia, Palazzo Tassoni sede del Dipartimento di Architettura, e la Biblioteca Santa Maria delle Grazie. L Ateneo annovera fra le proprie strutture anche alcune sedi distaccate sul territorio, quali il polo gestionale dell insegnamento a distanza (e-learning), localizzato ad Argenta, la sezione del corso di laurea in Ingegneria meccanica di Cento e le sedi decentrate di Bolzano, Trento, Codigoro, Faenza e Pieve di Cento, in cui si svolgono corsi di laurea in ambito sanitario. Infine, il Sistema Bibliotecario di Ateneo si articola in una struttura centralizzata, responsabile della gestione dei servizi, e in una serie di strutture sul territorio, organizzate in tre macroaree di riferimento: umanistica, scientifico-tecnologica e biomedica. Per garantire elevati livelli di fruibilità da parte dell utenza, il Sistema Bibliotecario di Ateneo offre una serie di servizi innovativi, descritti in dettaglio nella sezione del Bilancio dedicata alla Cultura. Palazzo Renata di Francia - Rettorato, affresco - Foto S.B. 25

26 26 Figura 1.2 La Città Universitaria

27 Il processo di rinnovamento dell Ateneo si è manifestato anche attraverso la definizione di un piano di sviluppo del patrimonio immobiliare, mirato alla razionalizzazione, alla riqualificazione e al recupero degli spazi e delle strutture dell Università. In tale ottica, nel mese di Marzo 2009 l Ateneo ha inaugurato, in via Fossato di Mortara 34, la nuova Aula Canani. All inaugurazione sono intervenuti il Rettore, il Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia e il Direttore del Dipartimento di Morfologia ed embriologia. Il progetto di ristrutturazione dell aula, realizzata negli anni 60 e della capienza di 163 posti, ha mirato, attraverso il rifacimento dell impianto di climatizzazione, all adeguamento dello standard abitativo per gli studenti ed al controllo dei costi di gestione. Entrambi gli obiettivi sono stati ottenuti grazie all installazione di un nuovo impianto di riscaldamento in grado di attingere fluido caldo dalla rete geotermica cittadina per il periodo invernale, e fluido freddo, generato da macchina condensante di ultima generazione non utilizzante freon, in estate. Inoltre, grazie allo sfruttamento di tutte le potenzialità offerte dal nuovo sistema di domotica, è possibile intervenire sui consumi di energia elettrica e termica dell aula. Essendo il sistema in grado di rilevare l effettiva presenza di persone in aula e la loro dislocazione, le luci restano accese solamente dove servono, l impianto di climatizzazione si parzializza in proporzione e, nel caso di nessuna presenza in aula, il sistema provvede automaticamente a spegnere tutte le luci, a fermare l impianto di climatizzazione, a chiudere le finestre e ad abbassare le tapparelle. Inoltre, sempre nell ambito del piano di valorizzazione del patrimonio immobiliare dell Ateneo, sono stati realizzati, fra l altro, una serie di interventi per la creazione di nuove strutture all interno del Polo Scientifico-Tecnologico dell Ateneo e per il recupero di edifici storici di elevato valore artistico e culturale. La tabella e i grafici sottostanti riepilogano i principali indicatori relativi alla dotazione patrimoniale, ai nuovi spazi attivati, e alle destinazioni d uso degli immobili e degli spazi di proprietà dell Ateneo. Palazzo Renato di Francia - Rettorato, un momento della Cerimonia di inaugurazione dell Anno Accademico Foto S.B. 27

28 Tabella 1.4 Dotazione patrimoniale dell Ateneo Dati di sintesi Superfici utili nette (m²) Note Superficie totale degli immobili dell Ateneo Edifici attivi Superficie totale utile netta degli immobili dell Ateneo. Esclusi: edifici di proprietà in gestione ad altri Enti ed aree scoperte. Compresi: spazi coperti ad uso sportivo e foresterie. Edifici da recuperare Superficie degli impianti sportivi Spazi di proprietà dell Università di Ferrara in gestione al C.U.S. 28 Superficie delle aree verdi Esclusi spazi scoperti ad uso sportivo.

29 Tabella 1.5 Nuovi spazi - Dati di sintesi Superfici utili nette (m²) Note Cubo Attivazione spazi inattivi Palazzo Tassoni - I lotto Recupero spazi inattivi Palazzo Strozzi II piano Polo ST Corpo E Camera Anecoica Polo ST Corpo G Camere Bianche Recupero spazi inattivi 497 Attivazione spazi inattivi 133 Attivazione spazi inattivi Ex Seminario Locazione nuova acquisizione Ex Convitto Navarra Complesso S. Lucia Stabulario centralizzato Reagentario centralizzato Nuova acquisizione Recupero spazi esistenti 350 m ² recuperati e 150 m² di nuova realizzazione 150 m² di nuova realizzazione 29

30 5% 㐀㘀 㔀㐀 䔀搀椀昀椀挀椀猀琀漀爀椀挀椀 瘀椀渀挀漀氀愀琀椀攀砀搀氀最猀㐀 㐀攀猀 洀 䔀搀椀昀椀挀椀渀漀渀猀琀漀爀椀挀椀 渀漀渀瘀椀渀挀漀氀愀琀椀攀砀搀氀最猀㐀 㐀攀猀 洀 Edifici attivi Edifici da recuperare 95% 30 Figura Suddivisione della superficie totale degli immobili in edifici attivi e da recuperare - Anno 2009 Figura 1.4 Suddivisione della superficie totale degli immobili in edifici storici e non storici - Anno 2009 Figura 1.5 Suddivisione della superficie totale degli immobili attivi secondo la destinazione d'uso - Anno 2009

31 SEZIONE 3 - IL CAPITALE INTEL- LETTUALE DELL ATENEO 3.1 Il modello di rendicontazione delle risorse intangibili Sin dall edizione 2007 del Bilancio Sociale, l Ateneo ha elaborato un modello di rendicontazione del capitale intellettuale con l obiettivo di fornire un quadro completo e trasparente del patrimonio intangibile dell Università, inteso quale insieme di conoscenze, competenze e relazioni che costituiscono fattori determinanti nel processo di generazione di valore. Tale modello di rendicontazione, costruito a partire dallo schema metodologico proposto da AREA Science Park (Consorzio per l Area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste), è basato su un sistema di indicatori di capitale intellettuale riferibili alle attività di ricerca dell Ateneo, nonché ai suoi aspetti applicativi e di trasferimento tecnologico. Il modello adottato individua tre componenti fondamentali del capitale intellettuale che contribuiscono a creare il valore intangibile dell Università: - il Capitale Umano, definito dall insieme delle capacità, delle abilità e delle competenze proprie delle risorse umane dell Ateneo. Conformemente alla metodologia adottata, gli indicatori di capitale umano fanno riferimento esclusivamente alle risorse umane che, all interno dell Ateneo, svolgono attività di ricerca: personale docente, assegnisti di ricerca, dottorandi, personale tecnico operante nell ambito della ricerca (es.: personale tecnico di laboratorio); - il Capitale Strutturale, costituito da tutti quegli elementi, tangibili e non, che supportano il personale impegnato nella ricerca nello svolgimento delle proprie attività, con l obiettivo di garantire una gestione efficace ed efficiente del lavoro ed un maggior grado di motivazione del personale stesso; - il Capitale Relazionale, che rappresenta l insieme di relazioni, dirette e indirette, che l Ateneo instaura con tutti i principali stakeholder coinvolti nelle attività di ricerca (quali, ad esempio, aziende partner o committenti, enti terzi che finanziano progetti di ricerca, aziende con cui si co-brevetta). La solidità di tali relazioni contribuisce ad assicurare continuità al processo di generazione del valore e allo sviluppo delle potenzialità di 31

32 crescita dell Ateneo, sia in termini di posizionamento nell ambito della ricerca nazionale e internazionale, che di trasferimento di conoscenza e innovazione sul territorio. Ciascuna componente di capitale intellettuale viene declinata lungo tre dimensioni (crescita e disponibilità al rinnovamento, efficienza, stabilità), dando luogo ad un sistema di indicatori riconducibile alla seguente struttura concettuale: Crescita e disponibilità al rinnovamento Il Modello di Capitale Intellettuale dell Ateneo Capitale Umano Capitale Strutturale Capitale Relazionale Esprime la disponibilità da parte del personale a crescere in termini di competenze e da parte dell Università di fornire le risorse necessarie a supportare e favorire tale crescita Rappresenta la capacità dell Ateneo di sviluppare l attività di ricerca, attraverso la realizzazione di nuovi progetti e l individuazione di nuovi filoni, e la capacità di dotare il personale di strutture e servizi che consentano di utilizzare al meglio le proprie conoscenze e competenze E la capacità dell Ateneo di mantenere e di sviluppare le relazioni con i partner delle attività di ricerca (altre Università, Istituzioni, Centri di ricerca, Enti pubblici e privati, ) 32 Efficienza Misura la capacità e l autonomia dell Ateneo nel reperire risorse da dedicare all attività di ricerca Indica la capacità di svolgere attività di ricerca e di innovare con il minor numero di risorse indirette Misura la soddisfazione dei partner e dei committenti delle attività di ricerca Stabilità Misura la fidelizzazione del personale ed il senso di appartenenza all Ateneo Misura la capacità dell Università di mantenere un volume di attività e di progetti di ricerca costante o in crescita in corso nel tempo Misura la fidelizzazione dei partner, dei committenti e dei dipendenti nell ambito delle attività di ricerca I paragrafi successivi illustrano il Capitale Intellettuale dell Ateneo sulla base del modello sopra delineato. Il sistema di indicatori è sviluppato in forma prevalentemente quantitativa, accompagnata dal commento dei valori più significativi, rimandando le descrizioni qualitative delle attività e delle iniziative da cui scaturiscono tali indicatori alle sezioni del Bilancio di competenza.

33 3.2 Il Capitale Umano dell Ateneo Capitale Umano Indicatori di crescita e rinnovamento Il capitale umano è la risorsa più importante di cui dispone l Ateneo. Da esso dipendono, direttamente o indirettamente, tutti gli altri fattori che concorrono al processo di generazione del valore e alla sua crescita nel tempo. Gli indicatori di crescita e rinnovamento del capitale umano mirano a rappresentare anzitutto il potenziale di ricerca dell Ateneo, espressione del patrimonio di risorse umane dell organizzazione e delle loro conoscenze e competenze. Al 31/12/2009, le risorse dell Ateneo operanti nell ambito della ricerca erano 1.296, così suddivise: 50,7% personale docente (professori ordinari, professori associati, ricercatori e assistenti), 15,3% assegnisti di ricerca (di cui poco più della metà già dottori di ricerca), 30% dottorandi e 4% personale tecnico-scientifico (si veda in dettaglio la tabella 3.1) 1. Il potenziale di ricerca è distribuito uniformemente in tutti i Dipartimenti dell Ateneo, in relazione all ampiezza delle strutture e alla natura ed entità delle attività svolte. 1 Oltre all attività di ricerca, il personale docente, i ricercatori e i dottorandi svolgono naturalmente anche attività didattica e di assistenza all interno dell Ateneo. Il Dipartimento con il maggior numero di unità risulta essere quello di Ingegneria (133 unità), seguito da quelli di Biologia ed evoluzione (131) e di Scienze giuridiche (106). Complessivamente, il potenziale di ricerca dell Ateneo è diminuito nell ultimo triennio, passando da unità di personale nel 2007, a nel 2008 a unità nel Complessivamente il numero totale degli strutturati è rimasto inalterato. Tuttavia, a fronte della diminuzione del numero di professori ordinari e professori associati, è aumentato il numero dei ricercatori universitari. Ciò è in accordo con la programmazione triennale dell Ateneo tesa a favorire l ingresso di giovani strutturati. Anche il numero dei tecnici è rimasto pressoché inalterato. Diminuiscono invece gli assegnisti di ricerca ed i dottorandi (si veda il grafico 3.1). Ai dati del potenziale di ricerca di Ateneo riassunti in tabella 3.1 vanno aggiunte altre 10 unità di personale, relative a collaboratori ad attività di ricerca a tempo determinato (tali unità erano 10 nel 2008 e 9 nel 2007). Attraverso una procedura di selezione, l Ateneo può infatti stipulare contratti di collaborazione di ricerca a tempo determinato, con soggetti aventi determinati requisiti (soggetti in possesso del titolo di dottore di ricerca o di equivalente titolo estero, ovvero che abbiano usufruito di assegno di ricerca per almeno tre anni in settore scientifico connesso con l attività oggetto del contratto, o che abbiano trascorso un equivalente periodo di attività presso un Centro di ricerca non universitario italiano o straniero). Dipartimento di Biochimica e Biologia molecolare - Sezione di Genetica Medica 33

34 Tabella CAPITALE UMANO Potenziale di ricerca di Ateneo (dati al 31/12/2009) DIPARTIMENTI Personale docente* Assegnisti Dottorandi PO PA RU ASS già dottori di ricerca solo laureati XXII e XXIII ciclo XXIV ciclo (iscritti al 1 anno) Personale tecn-scient.** D EP TOTALE COMPLESSIVO U D U D U D U D U D U D U D U D U D U D U D Totale Architettura Biochimica e biologia molecolare Biologia ed evoluzione Centro di Microscopia elettronica Chimica Discipline medico chirurgiche Economia, istituzioni, territorio Fisica Ingegneria Matematica Medicina clinica e sperimentale Medicina sperimentale e diagnostica Morfologia ed embriologia Scienze biomediche e terapie avanzate Scienze chirurgiche, anestesiologiche e radiologiche Scienze della terra Scienze farmaceutiche Scienze giuridiche Scienze storiche Scienze umane TOTALE ETA MEDIA 58,8 58,3 52,8 54,1 44,4 45,1 58,0 33,6 29,8 27,9 49,3 46,3 54,1 55,0

35 * Sono esclusi i fuori ruolo, come da modello per la ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario del CNVSU-Comitato Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario - doc. 4/05 febbraio ** Categorie di personale tecnico-scientifico ad elevata professionalità ai sensi dell art. 55 del CCNL Università 1998/2001. Legenda: PO: Professori Ordinari PA: Professori Associati RU: Ricercatori Universitari ASS: Assistenti Universitari U: Uomini D: Donne 35 Palazzo Trotti Mosti - Dipartimento di Scienze giuridiche, cortile - Foto di B.S.

36 㐀㔀㐀アハ ート㔀アハ ート 㔀 㠀 㔀 アハ ート アハ ート 㤀 アハ ート㠀 㔀㠀 倀漀琀攀渀稀椀愀氀攀搀椀爀椀挀攀爀挀愀搀椀䄀琀攀渀攀漀挀漀渀昀爀漀渀琀漀 㜀 ⴀ 㠀 ⴀ 㤀 㘀 㐀㜀 㐀㔀 アハ ート㠀㤀 㜀 㠀 㤀 L età media del personale è pari a circa 58 anni per i professori ordinari, 53 per i professori associati, 44 per i ricercatori e 58 per gli assistenti. gli assegnisti di ricerca hanno un età media di circa 33,5 anni, i dottorandi di 29 anni, il personale tecnico-scientifico di 50. Il grafico 3.2 illustra l andamento dell età media del personale docente strutturato nel triennio 㔀 36 㔀 㔀 アハ ート㘀 㜀 アハ ート アハ ート 㤀㘀 㔀 㔀㔀㔀アハ ート㔀 倀䄀 倀伀 刀唀 䄀匀匀䄀猀猀攀最渀椀猀琀椀 ⴀ 最椀 搀漀琀琀漀爀椀搀椀爀椀挀攀爀挀愀 䄀猀猀攀最渀椀猀琀椀 ⴀ 猀漀氀漀氀愀甀爀攀愀琀椀 䐀漀琀琀漀爀愀渀搀椀 倀攀爀猀漀渀愀氀攀吀 匀 Grafico 3.1 Potenziale di ricerca di Ateneo: confronto

37 Grafico 3.2 Età media personale docente strutturato: confronto Capitale Umano - Indicatori di efficienza Gli indicatori di efficienza del capitale umano esprimono la capacità dell organizzazione di reperire autonomamente risorse finanziarie da destinare all attività di ricerca (attraverso la partecipazione a bandi di ricerca nazionali ed internazionali, la stipula di accordi e di convenzioni di ricerca con Enti pubblici e privati, etc.), indipendentemente dai finanziamenti ricevuti dalle istituzioni in quanto organismi appartenenti al sistema universitario italiano. Nel 2009, le entrate proprie per la ricerca dei Dipartimenti sono state pari a euro, in aumento rispetto al valore registrato nel 2008, del 42% circa ( euro). Anche il rapporto tra entrate proprie ed entrate totali registra un aumento, passando dal 76,11% del 2008 al 79,12% del Le entrate per dipendente sono passate da euro (2008) a euro (2009) (si vedano la tabella 3.2 e il grafico 3.3). 37

38 Tabella CAPITALE UMANO - Entrate per la ricerca provenienti da esterni* (valori in Euro) ENTRATE TOTALI ENTRATE TOTALI ENTRATE TOTALI DA UE ,00 DA UE ,13 DA UE ,35 ALTRE ISTITUZ. PUBB. ESTERE 3.000,00 ALTRE ISTITUZ. PUBB. ESTERE ,12 ALTRE ISTITUZ. PUBB. ESTERE 2.546,40 DA MIUR ,00 DA MIUR ,19 DA MIUR ,33 DA ALTRE ISTITUZ. PUBB. ITALIANE ,00 DA ALTRE ISTITUZ. PUBB. ITALIANE ,30 DA ALTRE ISTITUZ. PUBB. ITALIANE ,03 DA ENTI PUBB. DI RICERCA ITALIANI ,00 DA ENTI PUBB. DI RICERCA ITALIANI ,31 DA ENTI PUBB. DI RICERCA ITALIANI ,71 DA IMPRESE ITALIANE ,00 DA IMPRESE ITALIANE ,60 DA IMPRESE ITALIANE ,57 38 SOGGETTI PRIVATI ITALIANI NO PROFIT ,00 SOGGETTI PRIVATI ITALIANI NO PROFIT ,00 SOGGETTI PRIVATI ITALIANI NO PROFIT ,02 SOGGETTI PRIVATI ESTERI ,00 SOGGETTI PRIVATI ESTERI ,00 SOGGETTI PRIVATI ESTERI 0,00 DA ATENEO ,00 DA ATENEO ,00 DA ATENEO ,37 DA ALTRE ENTRATE 0,00 DA ALTRE ENTRATE 0,00 DA ALTRE ENTRATE 0,00 DA ATTIVITA C/TERZI ,00 DA ATTIVITA C/TERZI ,53 DA ATTIVITA C/TERZI ,24 ENTRATE PROPRIE** ENTRATE PROPRIE** ENTRATE PROPRIE ENTRATE PER DIPENDENTE ENTRATE PER DIPENDENTE ENTRATE PER DIPENDENTE RAPPORTO ENT. PR. / ENT. TOT. 60,00% RAPPORTO ENT. PR. / ENT. TOT. 76,11% RAPPORTO ENT. PR./ENT. TOT. 79,12% * Dati di cassa ** Entrate Totali (Entrate da MIUR + Entrate da Ateneo)

39 䔀一吀刀䄀吀䔀倀䔀刀刀䤀䌀䔀刀䌀䄀吀伀吀䄀䰀䤀䔀倀䔀刀䐀䤀倀䔀一䐀䔀一吀䔀 ⴀ 愀渀渀椀 㜀 ⴀ 㠀 ⴀ 㤀 Capitale Umano - Indicatori di stabilità 갠㘀 㐀 㜀㘀㜀 㘀㠀㘀 갠㐀 㘀㤀 㤀 㘀㜀㠀 갠 㤀 㜀㤀 갠 㤀 㜀㤀 㔀㠀 갠㠀 㘀 㤀 갠㘀 갠㐀 갠 갠 㜀 㠀 㤀 䔀一吀刀䄀吀䔀吀伀吀䄀䰀䤀 䔀一吀刀䄀吀䔀倀䔀刀䐀䤀倀䔀一䐀䔀一吀䔀 Grafico 3.3 Entrate per ricerca, totali e per dipendente 갠 갠 갠㠀 갠㘀 갠㐀 갠 갠 La stabilità del capitale umano esprime la fidelizzazione e il senso di appartenenza all Università delle sue risorse umane, in termini di durata e continuità del rapporto lavorativo, di stabilità della forma contrattuale, di livello di soddisfazione dei dipendenti rispetto alle strutture e ai servizi a disposizione per lo svolgimento delle attività. Un primo indicatore è rappresentato dall andamento del rapporto tra assunzioni e cessazioni delle diverse categorie di personale addetto alla ricerca, illustrato nella tabella 3.3. Nel triennio , a fronte di 28 cessazioni dal ruolo di professore ordinario sono state effettuate 6 nuove assunzioni; nella categoria di professore associato, le cessazioni sono state 31, a fronte di 12 nuove assunzioni (6 uomini e 6 donne). Nello stesso triennio, i nuovi ricercatori assunti sono stati 57 (32 uomini e 25 donne), i cessati

40 Tabella 3.3 CAPITALE UMANO Assunzioni e Cessazioni Personale tecnico-scientifico (*) Assunzioni Cessazioni D EP D EP Totale Pensionamenti 2 di cui 2 pensionamenti e 1 passato a RU 3 di cui 1 pensionamento Personale Docente 40 Professori Ordinari Assunzioni Cessazioni U D U D Totale Professori Associati Assunzioni Cessazioni U D U D Totale Foto di S.B.

41 Assunzioni Ricercatori Cessazioni U D U D Totale Assistenti Universitari U Cessazioni Totale 0 2 (*) Categorie di personale tecnico-scientifico ad elevata professionalità ai sensi dell art. 55 del CCNL Università 1998/2001) D 41 Sotto il profilo della stabilità contrattuale, nell anno accademico 2008/09 nessun dipendente del corpo docente era inquadrato a tempo determinato. L anzianità media complessiva del personale strutturato docente e del personale tecnicoscientifico è stata calcolata considerando il numero complessivo di anni in cui il personale ha prestato servizio presso l Ateneo, indipendentemente dai passaggi e dalle progressioni di ruolo conseguite nel corso della propria vita professionale (si vedano le tabelle e 3.5). Nelle categorie dei professori ordinari e dei Foto di S.B. professori associati, la classe di anzianità di servizio con il maggior numero di dipendenti è quella compresa tra 16 e 20 anni (rispettivamente 43 e 39 unità nell anno accademico 2008/2009); per i Ricercatori è quella tra 0 e 5 anni (86 unità).

42 Tabella CAPITALE UMANO Numero di dipendenti per anzianità di servizio (dati al 31/12/2009) Qualifica / categoria / posiz. econ. tra 0 e 5 anni tra 6 e 10 anni tra 11 e 15 anni tra 16 e 20 anni tra 21 e 25 anni tra 26 e 30 anni tra 31 e 35 anni tra 36 e 40anni oltre i 40 anni TOTALE U D U D U D U D U D U D U D U D U D U D PO PA RICERCATORI ASSISTENTI 1 1 CATEGORIA D (*) CATEGORIA EP (**) (*) Area tecnica,tecnico-scientifica ed elaborazione dati e Area socio-sanitaria (**) Area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati e Area medico-odontoiatrica e socio-sanitaria 42 Tabella 3.5 CAPITALE UMANO Numero di dipendenti per anzianità di servizio - Confronto Qualifica / categoria / posiz. econ tra 0 e 5 anni tra 6 e 10 anni tra 11 e 15 anni tra 16 e 20 anni tra 21 e 25 anni tra 26 e 30 anni tra 31 e 35 anni tra 36 e 40anni oltre i 40 anni PO PA Ricercatori Assistenti CAT. D (*) CAT. EP (**) (*) Area tecnica,tecnico-scientifica ed elaborazione dati e Area socio-sanitaria (**) Area tecnica,tecnico-scientifica ed elaborazione dati e Area medico-odontoiatrica e socio-sanitaria

43 Un ulteriore misura della stabilità del capitale umano è rappresentata dalla percentuale di assegnisti di ricerca che diventano strutturati all interno dell Università. Tuttavia, contrariamente alle precedenti edizioni del Bilancio sociale, il dato per l anno 2009 non risulta rilevante. Nessun assegnista è infatti divenuto ricercatore nel 2009 a causa dei nuovi interventi normativi ministeriali intercorsi tra il 2008 e il 2009 (D.L. 133/08). Le nuove disposizioni normative hanno infatti decretato l esclusione dal turn-over del personale dei bandi di concorso per posti da ricercatore già banditi. La tabella 3.6 illustra l andamento percentuale degli assegnisti divenuti ricercatori negli ultimi cinque anni. 43 Polo Scientifico Tecnologico- Foto di S.B.

44 Tabella 3.6 CAPITALE UMANO Numero di assegnisti divenuti ricercatori DIPARTIMENTO U D U D U D U D U D Architettura 1 Biochimica e biologia molecolare 1 Biologia ed evoluzione Chimica 2 Discipline medico - chirurgiche 1 Economia, Istituzioni, territorio 1 Fisica Ingegneria Matematica 1 Medicina clinica e sperimentale 1 1 Medicina sperimentale e diagnostica 1 1 Morfologia ed embriologia 1 Risorse naturali 1 Scienze biomediche e terapie avanzate 2 Scienze della terra Scienze farmaceutiche 1 Scienze giuridiche Scienze umane Totale complessivo di assegnisti divenuti ricercatori Totale ricercatori % di assegnisti divenuti ricercatori dell Università di Ferrara 0,70 2,94 2,27 2,94 2,27 4,80 8,8 5,5 0 0

45 Per il quarto anno, l Università di Ferrara ha realizzato nel 2009 un indagine mirata ad acquisire informazioni sul livello di soddisfazione e sulla qualità percepita dei corsi di dottorato da parte dei dottorandi iscritti all ultimo anno. L indagine, che ha coinvolto 131 dottorandi, è descritta più in dettaglio nella sezione del Bilancio dedicata alla formazione. 3.3 Il Capitale Strutturale dell Ateneo Capitale Strutturale Indicatori di crescita e rinnovamento Il capitale strutturale indica la capacità dell Ateneo di creare un sistema di lavoro efficiente, che consenta ai lavoratori di utilizzare al meglio le proprie conoscenze e competenze professionali. Gli indicatori di crescita e rinnovamento del capitale strutturale, illustrati nella tabella 3.7, misurano la capacità di acquisire nuovi progetti di ricerca a livello nazionale ed internazionale e di sviluppare nuove ricerche brevettuali nonché gli investimenti effettuati dall Università per mettere a disposizione dei dipendenti spazi e strutture di qualità. Nell anno 2009, l Ateneo ha acquisito 94 nuovi progetti di ricerca, in prevalenza (81) relativi a progetti c/terzi, ricomprendendo in tale categoria qualunque finanziamento proveniente dall esterno e senza che vi sia la partecipazione ad un bando, inteso sia come corrispettivo di una prestazione che come finanziamento di un attività di ricerca. I nuovi progetti internazionali acquisiti sono stati 7, in diminuzione rispetto al 2008 ma in numero maggiore rispetto al 2007, per un valore complessivo per l Università di Ferrara di euro (il dettaglio di tali nuovi progetti è illustrato in tabella 3.8). E infine opportuno segnalare che nel 2009, non essendo noto l esito dei bandi ministeriali pubblicati, non è stato assegnato alcun progetto di ricerca nazionale (PRIN e FIRB). Il numero di ricerche brevettuali supervisionate nel 2009 dagli Affari Legali e Liaison Office dell Ateneo (Industrial Liaison Office, ILO) è stato pari a 6, delle quali 2 hanno dato luogo a registrazione di brevetto. In riferimento alle grandi attrezzature, è significativo sottolineare che la quota 2009 ha permesso all Ateneo di raggiungere, nel triennio , un investimento complessivo di euro, superiore all obiettivo di euro previsto dal Piano Strategico Triennale Dipartimento di Biochimica e Biologia Molecolare - Sezione di Genetica Medica 45

46 Tabella 3.7 CAPITALE STRUTTURALE INDICATORI DI CRESCITA E RINNOVAMENTO Progetti internazionali * 1 NUOVI PROGETTI ACQUISITI NELL ANNO Anno 2007 Anno 2008 Anno 2009 Numero Valore ( ) Numero Valore ( ) Numero Valore ( ) (Quota Unife) (Quota Unife) (Quota Unife) Progetti c/terzi ** Progetti PRIN Progetti FIRB Progetti PRRIITT *** (Quota Unife) 46 TOTALE NUOVI PROGETTI ACQUISITI NELL ANNO di cui Networking (finanziamento complessivo per il Network) (finanziamento complessivo per il Network) (finanziamento complessivo per il Network) (*) Si veda il dettaglio nella tabella 3.8 con riferimento ai progetti acquisiti nell anno 2009 (**) Per attività conto terzi si intende qualunque finanziamento proveniente dall esterno e senza che vi sia la partecipazione ad un bando, inteso sia come corrispettivo di una prestazione che come finanziamento di un attività di ricerca (***) Bando PRRIITT 2007, avvio dei progetti nel 2009

47 Tabella 3.7 CAPITALE STRUTTURALE INDICATORI DI CRESCITA E RINNOVAMENTO RICERCHE BREVETTUALI SUPERVISIONATE DALL ILO Numero di ricerche brevettuali supervisonate dall ILO 11 (di cui 7 depositate come brevetti) 8 (di cui 3 depositate come brevetti) 6 (di cui 2 depositate come brevetti) GRANDI ATTREZZATURE (da in su) ACQUISTATE DALL ATENEO NEL 2009 DESCRIZIONE DELL APPARECCHIATURA DIPARTIMENTO/CENTRO DI RIFERIMENTO VALORE ( ) CONSOLLE LOGIQ S6 COMPLETA DI ACCESSORI (ECOGRAFO) BIOCHIMICA E BIOLOGIA MOLECOLARE SCANNER PER ACQUISIZIONE IMMAGINI E QUANTIFICAZIONE MICROARRAY MEDICINA SPERIMENTALE E DIAGNOSTICA VIDEOPROCESSORE DIGITALE PENTAX HD PER ENDOSCOPIA DIGESTIVA MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE STAZIONE DI LAVORO PER TIME LAPSE NIKON BIOSTATION IM (PER CAPSULE CON FONDO IN VETRO) CON BS-IMC (CAMERA PIATTA PER PERFUSIONE) BIOCHIMICA E BIOLOGIA MOLECOLARE SEQUENZIATORE PYROMARK ID SYSTEM CON ACCESSORI SCIENZE CHIRURGICHE, ANESTESIOLOGICHE E RAGIOLOGICHE RILEVATORE AL GERMANIO COMPLETO DI ACCESSORI FISICA SEQUENZIATORE DI LABORATORIO 310 HID GENETIC ANALYZER APPLIED BIOSYSTEMS BIOMEDICHE E TERAPIE AVANZATE VALORE TOTALE DELLE GRANDI ATTREZZATURE ACQUISTATE

48 Tabella 3.7 CAPITALE STRUTTURALE INDICATORI DI CRESCITA E RINNOVAMENTO VALORE TOTALE DELLE GRANDI ATTREZZATURE ACQUISTATE VALORE TOTALE DELLE GRANDI ATTREZZATURE ACQUISTATE Investimento pro capite in grandi attrezzature ,00 Investimento pro capite in grandi attrezzature ,5 Investimento pro capite in grandi attrezzature ,4 SPAZI DESTINATI AD ATTIVITA DI RICERCA E LABORATORI Superfici utili nette (m²) Superficie complessiva locali destinati alla ricerca (m²) Superficie pro-capite (m²) 55, 4 57,7 60,3 CERTIFICAZIONI (QUALITA E AMBIENTE) 2007 Settore Strutture interessate Certificazione Ricerca Laboratorio LUCE (Laboratorio Universitario Compatibilità Elettromagnetica) del Dipartimento di Ingegneria. UNI EN ISO 9001/ Settore Strutture interessate Certificazione Servizi amministrativi e di supporto Ripartizione Servizi agli Studenti Unità Orientamento Promozione e Tutorato UNI EN ISO 9001/2000

49 Tabella 3.7 CAPITALE STRUTTURALE INDICATORI DI CRESCITA E RINNOVAMENTO 2009 Settore Strutture interessate Certificazione Ricerca Servizi amministrativi e di supporto Ricerca Didattica Laboratorio Universitario Compatibilità Elettromagnetica (LUCE) Ripartizione Servizi agli Studenti Unità Orientamento Promozione e Tutorato Laboratorio Sensori e Semiconduttori Dipartimento di Fisica Scuola di Specializzazione in Genetica medica UNI EN ISO 9001/2000 (secondo audit di mantenimento) UNI EN ISO 9001/2000 (primo audit di mantenimento) UNI EN ISO 9001/2000 (primo rinnovo della certificazione) UNI EN ISO 9001/2000 (primo rinnovo della certificazione) Servizi amministrativi e di supporto Sistema Bibliotecario di Ateneo UNI EN ISO 9001/ Sin dal 2006, l Ateneo ha acquisito la certificazione ISO 9001 per alcune strutture operanti negli ambiti della didattica, della ricerca e dei servizi amministrativi e di supporto. Nel corso del 2009 è aumentato il numero delle strutture certificate, soprattutto nel settore della ricerca. In particolare, oltre al rinnovo per le strutture già certificate, nel 2009 è stata acquisita la certificazione per il Sistema Bibliotecario di Ateneo ed hanno avuto luogo gli audit necessari alla riconferma della certificazione per il Laboratorio LUCE e per l Unità Orientamento, Promozione e Tutorato della Ripartizione Servizi agli Studenti. Infine, è opportuno ricordare la certificazione ISO conseguita nel 2006 dal Centro universitario Servizi Igiene, Sicurezza e Tutela Ambientale (SI- STA), competente per la gestione dei rifiuti dell Ateneo. Tuttavia, nel 2009 il Centro SISTA è stato disattivato e le sue competenze sono confluite in quelle, più ampie, del nuovo Ufficio Sicurezza, Salute ed Ambiente dell Ateneo. Tale riorganizzazione ha reso necessario l ampliamento del campo di applicazione del Sistema di gestione (SGA) certificato, ed a tal scopo nel 2009 è stato effettuato uno studio di fattibilità. Dalle risultanze dello studio è emersa, tuttavia, l impossibilità per l Ateneo di procedere nell immediato all ampliamento del SGA a causa dell ingente impegno di risorse economiche ed umane che esso comporta. Ciò nonostante, l Università di Ferrara, ben consapevole del valore formativo della tutela dell ambiente, rimane fermamente convinta della necessità di proseguire la politica di sostenibilità ambientale, e continua a riconoscere nei sistemi di gestione uno strumento efficace per la pianificazione, la misurazione, il controllo ed il miglioramento delle proprie prestazioni ambientali.

50 Tabella 3.8 CAPITALE STRUTTURALE - Dettaglio progetti internazionali acquisiti nell anno 2009 TITOLO INIZIO SCADENZA AREA DISCIPLINARE PROGRAMMA UE FINANZIAMENTO ( ) GENESIS Groundwater and dependent Ecosystems: NEw Scientific basis on climate change and land-use impacts for the update of the EU Groundwater Directive 01/04/ /03/2014 Scienze della Terra 7 PQ - Environment (incluso climate change) Tot Quota Unife EDScience Everyday Science - Research and Researchers in Everyday Life. 01/05/ /11/2009 Biochimica e Biologia molecolare 7 PQ - People Tot Quota Unife DYNAMAG Advanced computational studies of DYNAmic phenomena in MAGnetic nano-materials 01/06/ /05/2012 Fisica 7 PQ NMP Tot Quota Unife EU-CHIC European Cultural Heritage Identity Card 01/09/ /08/2012 Architettura 7 PQ - Environment (incluso climate change) Tot ,50 Quota Unife MAGNONICS Magnonics: Mastering Magnons in Magnetic Meta-Materials 15/09/ /09/2012 Fisica 7 PQ - Nanoscience, nanotechnologies, materials & new production technologies Tot Quota Unife RISK Risk Management and Risk Reporting 01/10/ /09/2013 Economia 7 PQ - Marie Curie ITN Tot Quota Unife BIO-NMD Identifying and validating pre-clinical biomarkers for diagnostics and therapeutics of Neuromuscular Disorders 01/12/ /11/2012 Medicina Sperimentale e Diagnostica 7 PQ Health Tot Quota Unife VALORE COMPLESSIVO QUOTE UniFe

51 3.3.2 Capitale Strutturale Indicatori di efficienza H=E/G in cui: Gli indicatori di efficienza del capitale strutturale sono volti a rappresentare la capacità dell Ateneo di svolgere attività di ricerca ed innovare con il minor numero di risorse indirette, fornendo così una misura dell efficienza nell utilizzo delle risorse disponibili. Il procedimento di calcolo dei costi indiretti 2 utilizzato per il calcolo degli indicatori prevede la determinazione di una percentuale di incidenza (H) delle spese generali di Ateneo sui costi della ricerca, attraverso il rapporto: A B C=A-B D E=C+D G H=E/G Totale costi indiretti della struttura IVA sui costi della struttura calcolata in via forfettaria (Ax20)/120 Totale costi indiretti della struttura al netto d IVA Costo del personale classificabile tra i costi generali Totale costi generali Totale costo del personale coinvolto in attivita di ricerca Incidenza percentuale delle spese generali sul costo del personale utilizzabile nell attività di ricerca 51 2 Il modello predisposto per la determinazione dell incidenza delle spese generali sull attività di ricerca, utilizzato per i dati dell anno 2008, è stato elaborato basandosi sulla normativa nazionale (D.M. del 2 gennaio 2008 e relativa Nota Esplicativa, D.M. n 593 dell 8 agosto 2000, D.Lgs n 297 del 27/07/1999), che prevede l armonizzazione con la normativa comunitaria; si ispira inoltre a quanto sviluppato da un gruppo di lavoro istituito presso il Convegno permanente dei Direttori Amministrativi e dei Dirigenti delle Università italiane e ad una Nota sulle problematiche relative ai programmi di finanziamento che coinvolgono direttamente o indirettamente il MiUR elaborata dal CODAU nel giugno Il modello predispone il calcolo dell incidenza delle spese generali sul personale destinato all attività di ricerca basandosi sul bilancio consuntivo consolidato finanziario riclassificato ai sensi del Decreto Interministeriale 1 marzo Criteri per l omogenea redazione dei conti consuntivi delle Università, e successive modifiche e integrazioni.

52 52 I valori illustrati nella tabella 3.9 e nel grafico 3.4 mostrano un lieve aumento, nel 2008, dell incidenza dei costi indiretti sulle attività di ricerca, pari al 55.56% rispetto al 54,15 del 2007, comunque ampiamente inferiore al 61.46% del L incremento dell efficienza del capitale strutturale dell Ateneo negli ultimi anni è dovuto essenzialmente ad una razionalizzazione delle spese amministrative, riconducibile in prevalenza alla centralizzazione e razionalizzazione di alcune tipologie di acquisto (sistema di telefonia voip, esternalizzazione servizio stampe, servizio portierato, sistema di approvvigionamento centralizzato su alcune tipologie merceologiche) ed a un miglioramento delle procedure di gara. Tabella 3.9 CAPITALE STRUTTURALE Indicatori di efficienza Incidenza dei costi indiretti sulla ricerca CATEGORIE DI SPESA Valori 2006 ( ) Valori 2007 ( ) Valori ( ) A - Spese generali B - Spese personale T/A C - Spese personale docente Percentuale (A + B) / C 61,46% 54,15% 55,56% Costi indiretti pro capite ( ) Dai conteggi è stata scorporata l IVA mentre è stata inclusa l IRAP. Una biblioteca dell Ateneo - Foto di S.B.

53 Grafico 3.4 Capitale Strutturale: andamento dei costi indiretti e per dipendente Un ulteriore indicatore di efficienza è rappresentato dall avanzo libero dei Dipartimenti ovvero da quell ammontare di risorse finanziarie non vincolate per destinazione che annualmente si generano all interno dei diversi Dipartimenti dell Ateneo, quale fonte di finanziamento essenzialmente derivante da economie di spesa fornisce una misura dell autonomia finanziaria sia dell Ateneo nel suo complesso che dei singoli Dipartimenti. Essendo l avanzo libero calcolato come differenza tra l avanzo di amministrazione e la quota vincolata (per la quale sia stato applicato o meno l istituto del riporto in sede di consuntivo), esso assume valore esclusivamente se valutato a termine dell esercizio finanziario e confrontato con lo stesso dato desunto dagli anni precedenti. La tabella 3.9 presenta il confronto dell avanzo di amministrazione per il triennio Per una migliore comprensione dei dati presenti nella tabella, è opportuno ricordare che il Regolamento di Amministrazione e Contabilità dell Ateneo ha previsto, a partire dal 1 gennaio 2008, la formulazione del bilancio in termini di competenza (e non più di cassa). Di conseguenza, i Dipartimenti, per agevolare la transizione da una gestione all altra, a fine 2007 hanno presentato un bilancio consuntivo di sola cassa con 53

54 evidenziato solamente il fondo cassa. Pertanto il confronto viene evidenziato solo tra gli esercizi finanziari 2008 e Tabella 3.10 CAPITALE STRUTTURALE INDICATORI DI EFFICIENZA Dipartimento Avanzo Avanzo Libero Avanzo Avanzo Libero Architettura , , , ,36 Biochimica e biologia molecolare , , , ,48 Biologia ed evoluzione , , , ,80 Chimica , , , ,29 54 Scienze chirurgiche, anestesiologiche, radiologiche Discipline medico-chirurgiche della comunicazione e del comportamento , , , , , , , ,06 Economia, istituzioni e territorio , , , ,50 Scienze farmaceutiche , , , ,76 Fisica , , , ,56 Scienze della terra , , , ,15 Palazzo Tassoni - Miroglio - Dipartimento di Scienze, umane, il giardino visto dalla torretta Foto di S.B. Scienze giuridiche , , , ,61

55 Tabella 3.10 CAPITALE STRUTTURALE INDICATORI DI EFFICIENZA Ingegneria , , , ,74 Scienze umane , , , ,38 Matematica , , , ,55 Medicina clinica e sperimentale , , , ,60 Morfologia ed embriologia , , , ,40 Scienze storiche , , , ,13 Medicina sperimentali e diagnostica Scienze biomediche e terapie avanzate Dipartimento Avanzo Avanzo Libero Avanzo Avanzo Libero , , , , , , , ,31 TOTALE , , , , Capitale Strutturale Indicatori di stabilità La stabilità del capitale strutturale esprime la capacità dell Università di mantenere un volume di attività e di progetti di ricerca in corso costante o in crescita nel tempo, sia attraverso la partecipazione a progetti di ricerca comunitari che tramite lo svolgimento di attività di ricerca commissionate da terzi. La presenza di progetti di ricerca pluriennali contribuisce inoltre a garantire stabilità alle entrate, consentendo una maggiore disponibilità di risorse anche per le attività finalizzate all acquisizione di nuovi progetti. La tabella 3.10 confronta il numero e l entità dei progetti comunitari in corso nel triennio : i progetti in corso sono passati da 23 del 2008 a 27 del 2009, con un corrispondente incremento del valore della quota complessiva spettante ad Unife da a euro. La tabella 3.11 illustra il dettaglio dei progetti di ricerca comunitari in corso nel Gli obiettivi, le attività svolte e i risultati conseguiti da alcuni fra i più importanti di questi progetti sono illustrati nella sezione del Bilancio dedicata ai temi della ricerca e dell innovazione. 55

56 Tabella 3.11 CAPITALE STRUTTURALE INDICATORI DI STABILITA Progetti di ricerca in corso nell anno Numero Valore ( ) Numero Valore ( ) Numero Valore ( ) Progetti di ricerca comunitari in corso 15 Valore complessivo: Valore complessivo Quota Unife: Valore complessivo: Valore complessivo Quota Unife: Valore complessivo: Valore complessivo Quota Unife: Tabella 3.12 CAPITALE STRUTTURALE - INDICATORI DI STABILITA Dettaglio progetti di ricerca comunitari in corso - Anno 2009 PROGR. UE SCADENZA TITOLO AREA DISCIPLINARE FINANZIAMENTO ( ) VALORE MEDIO ANNUO UNIFE ( )* VALORE MEDIO ANNUO TOTALE ( )* VI PQ - Life Sciences, Genomics and Biotechnology for health 31/01/2009 AVIP - AIDS Vaccine Integrated Project Microbiologia Tot Quota Unife , ,67 VI PQ - Information Society Technologies 31/01/2010 (nel 2009 proroga del progetto di 5 mesi) ROBOT-CUB - Robotic open-architecture technology for cognition, understanding and behaviors Fisiologia umana Tot Quota Unife (nel 2008 aumento del contributo per UniFe di ) , ,84 VI PQ - NEST (STREP) 28/02/2009 CONTACT - Learning and Development of CONTextual ACTion Fisiologia umana Tot Quota Unife , ,10

57 PROGR. UE SCADENZA TITOLO AREA DISCIPLINARE FINANZIAMENTO ( ) VALORE MEDIO ANNUO UNIFE ( )* VALORE MEDIO ANNUO TOTALE ( )* VI PQ - Life Sciences, Genomics and Biotechnology for health 30/06/2009 (nel 2008 proroga del progetto di 6 mesi) THOVLEN - Targeted Herpesvirus-derived Onclytic Vectors for Liver cancer European Network Medicina sperimentale e diagnostica Tot Quota Unife , ,22 VI PQ - Information Society Technologies 31/08/2009 hartes - Holistic Approach to Reconfigurable Real Time Embedded Systems Fisica Tot Quota Unife , ,56 VI PQ - Susteainable Surface Transport 30/04/2009 CANTOR - Coordinating noise transportation research and engeneering solutions Ingegneria Tot Quota Unife , ,00 57 VI PQ - Information Society Technologies 31/05/2009 COCHISE - Cell-On-CHIp biosensor for detenction of cell-to-cell interactions Biochimica e biologia molecolare Tot Quota Unife , ,78 VI PQ - International Cooperation 30/06/2010 (nel 2009 proroga del progetto di 7 mesi) HEVAR - Herpesvirusbased vaccines against Rotavirus infections Medicina sperimentale e diagnostica Tot Quota Unife , ,50 VI PQ - Life Sciences 30/06/2011 (nel 2009 proroga del progetto di 6 mesi) EPICURE - einfrastructures for thalassaemia Research Network Medicina clinica e sperimentale Tot Quota Unife , ,80

58 PROGR. UE SCADENZA TITOLO AREA DISCIPLINARE FINANZIAMENTO ( ) VALORE MEDIO ANNUO UNIFE ( )* VALORE MEDIO ANNUO TOTALE ( )* VII PQ - Infrastructures 31/12/2010 LABSYNC - Laboratory compact light sources Fisica Tot Quota Unife , ,67 VII PQ - Information & Communication technologies 31/12/2010 POETICON - The Poetics of Everyday Life: Grounding Resources and Mechanisms for Artificial Agents Fisiologia umana Tot Quota Unife , ,33 58 VII PQ - Health 30/09/2011 EvA - Markers for emphysema versus airway disease in COPD Medicina clinica e sperimentale Tot Quota Unife , ,00 VII PQ - Information & Communication technologies 31/08/2010 ATHENIS - Automotive Tested High-voltage Embedded Non-volatile memory Integrated SoC Ingegneria Tot Quota Unife , , ,00 VII PQ - Energy 30/06/2013 APOLLON - Multi- APprOach for high efficiency integrated and intelligent concentrating PV modules (System) Fisica Tot Quota Unife , ,00

59 PROGR. UE SCADENZA TITOLO AREA DISCIPLINARE FINANZIAMENTO ( ) VALORE MEDIO ANNUO UNIFE ( )* VALORE MEDIO ANNUO TOTALE ( )* VII PQ - Health 31/12/2010 ATPBone - Fighting osteoporosis by blocking nucleotides: purinergic signalling in bone formation and homeostasis Medicina sperimentale e diagnostica Tot Quota Unife , ,67 VII PQ - Environment (including climate change) 30/04/2012 CEOP-AEGIS - Coordinated Asia- European long-term Observing system of Qinghai - Tibet Plateau hydro-meteorological processes and the Asianmonsoon system with Ground satellite Image data and numerical Simulations Fisica Tot Quota Unife , , ,00 59 VII PQ - Information & Communication technologies 31/12/2010 GOSSAMER - Gigascale Oriented Solid State flash Memory for EuRope Ingegneria Tot Quota Unife , ,67 VII PQ - Environment (including climate change) 31/05/2011 MICORE - Morphological Impacts and COastal Risks induced by Extreme storm events Scienze della Terra Tot Quota Unife , ,33

60 PROGR. UE SCADENZA TITOLO AREA DISCIPLINARE FINANZIAMENTO ( ) VALORE MEDIO ANNUO UNIFE ( )* VALORE MEDIO ANNUO TOTALE ( )* VII PQ - HEALTH 30/09/2011 NMD-Chip - Development of targeted DNA-Chips for High Throughput Diagnosis of NeuroMuscular Disorders Medicina sperimentale e diagnostica Tot Quota Unife , ,00 60 VII PQ - HEALTH 30/09/2012 MentDis_ICF65+ - Prevalence, 1-year incidence and symptom severity of mental disorders in the elderly: Relationship to impairment, functioning (ICF) and service utilisation Discipline medicochirurgiche della comunicazione e del comportamento Tot Quota Unife , ,00 VII PQ - Environment (including climate change) 31/03/2014 GENESIS - Groundwater and dependent Ecosystems: NEw Scientific basis on climate change and land-use impacts for the update of the EU Groundwater Directive Scienze della terra Tot Quota Unife , ,00 VII PQ - People 30/11/2009 EDScience - Everyday Science - Research and Researchers in Everyday Life. Biochimica e biologia molecolare Tot Quota Unife , ,00

61 PROGR. UE SCADENZA TITOLO AREA DISCIPLINARE FINANZIAMENTO ( ) VALORE MEDIO ANNUO UNIFE ( )* VALORE MEDIO ANNUO TOTALE ( )* VII PQ - NMP 31/05/2012 DYNAMAG - Advanced computational studies of DYNAmic phenomena in MAGnetic nano-materials Fisica Tot Quota Unife , ,56 VII PQ - Environment (including climate change) 31/08/2012 EU-CHIC - European Cultural Heritage Identity Card Architettura Tot ,50 Quota Unife , ,06 VII PQ - Nanosciences, nanotechnologies, materials & new production technologies 14/09/2012 MAGNONICS - Magnonics: Mastering Magnons in Magnetic Meta-Materials Fisica Tot Quota Unife , ,24 61 VII PQ - Marie Curie ITN 30/09/2013 RISK - Risk Management and Risk Reporting Economia Tot Quota Unife , ,56 VII PQ - Health 30/11/2012 BIO-NMD - Identifying and validating preclinical biomarkers for diagnostics and therapeutics of Neuromuscular Disorders Medicina sperimentale e diagnostica Tot Quota Unife , ,00 *Il valore medio annuo è calcolato su base mensile, tenuto conto che il momento di riferimento per la raccolta dei dati è il Nel caso in cui vari la durata o l importo del progetto, il valore medio annuo è ricalcolato sul tempo residuo. Nel caso in cui il periodo progettuale ricada per un breve periodo (max 3 mesi) in un esercizio, il valore medio annuo viene calcolato sugli esercizi interi.

62 Il Capitale Relazionale dell Ateneo Capitale Relazionale Indicatori di crescita Il capitale relazionale rappresenta la componente esterna del capitale intangibile e comprende tutte le relazioni tra l Ateneo e i soggetti coinvolti nelle attività di ricerca, sia in qualità di partner nei progetti nazionali e internazionali, che di aziende e di società spin-off con cui l Ateneo collabora, trasferendo al territorio i risultati delle attività di ricerca e valorizzando sul mercato il know how e le tecnologie sviluppati internamente. La tabella 3.12 riepiloga l insieme delle relazioni tra l Ateneo e i partner nelle attività di ricerca, in termini di numero e di tipologia di soggetti con cui sono attive collaborazioni e di accordi stipulati. Tabella 3.13 A CAPITALE RELAZIONALE - Partner dell Università di Ferrara Tipologia di partner Note Università Università nazionali ed internazionali Altri Enti Soci spin-off Aziende con cui si cobrevetta Istituzioni nazionali e locali (Italia ed estero), Fondazioni, Centri di Ricerca, etc. I partner soci spin-off considerati sono sia persone fisiche che società: 2007: 53 persone fisiche e 15 società 2008: 79 persone fisiche e 16 società 2009: 78 persone fisiche e 16 società Tabella 3.13 B CAPITALE RELAZIONALE - Accordi di collaborazione all estero e convenzioni (nuove sottoscrizioni nell anno) Tipologia di accordi Convenzioni di ricerca Accordi di collaborazione all estero** Contratti conto-terzi (**) Accordi non rientranti fra i contratti UE per il dettaglio si rimanda all apposita sezione VII)

63 3.4.2 Capitale Relazionale Indicatori di efficienza L efficienza del capitale relazionale rileva il grado di soddisfazione dei soggetti partner e dei committenti delle attività di ricerca e le motivazioni alla base degli eventuali reclami rispetto alle attività svolte dall Ateneo. In continuità con l anno precedente, anche per il 2009 l Università di Ferrara ha condotto un indagine mirata a cogliere gli aspetti relativi alle relazioni degli spinoff con l Ateneo. Tuttavia, diversamente dalla precedente indagine questionaria, per il 2009 si è scelto di passare ad una modalità maggiormente partecipativa da parte delle imprese coinvolte. L indagine è stata pertanto realizzata chiedendo ai referenti di tutti gli spin-off dell Ateneo di rispondere ad un unica domanda aperta: Nei rapporti con l Università di Ferrara, esistono eventuali ambiti di miglioramento o proposte di realizzazione che ritiene opportuno segnalare di seguito? Complessivamente, hanno risposto dieci spin-off su sedici. Tutti gli spin-off giudicano il rapporto con l Università di Ferrara come proficuo e fondamentale ai fini della crescita aziendale, e due di essi non ritengono opportuno segnalare alcun ambito di possibile miglioramento. Gli altri giudizi rilevati hanno messo in luce, in particolare, le seguenti proposte: il rafforzamento delle opportunità di contatto e collaborazione tra gli spinoff ai fini della creazione di sinergie di ricerca e sviluppo di prodotti e servizi; la creazione di maggiori opportunità di trasferimento tecnologico, di know-how e risorse umane tra gli spin-off e l Ateneo, anche nella fase di post-incubazione; un maggior coinvolgimento dell Ateneo in merito all adempimento delle pratiche amministrative e degli oneri relativi alla gestione dell azienda nella fase di start-up. Tabella 3.14 CAPITALE RELAZIONALE Indicatori di efficienza Numero di reclami da parte di società spin-off dell Ateneo Numero di reclami da parte di società spin-off dell Ateneo * il reclamo pervenuto in merito all utilizzo di spazi e attrezzature. Palazzo Trotti Mosti - Dipartimento di Scienze giuridiche - Foto di S.B * 0 63

64 Capitale Relazionale Indicatori di stabilità Gli indicatori di stabilità del capitale relazionale rendono conto, da un lato, della capacità di mantenere e di sviluppare nuovi accordi per lo svolgimento di attività di ricerca, dall altro della fidelizzazione dei partner e dei committenti con cui l Ateneo si relaziona, quantificata attraverso il numero di enti terzi finanziatori di progetti di ricerca e l entità dei contributi e delle liberalità ricevuti per attività di ricerca. La tabella 3.15 riepiloga tali indicatori con riferimento agli ultimi tre anni di attività dell Ateneo: gli accordi internazionali per lo svolgimento di attività di ricerca stipulati nel 2009 sono stati 15. Il totale degli accordi in essere nel 2009 è di 72 a fronte di un totale di 74 nel 2008 e 65 nel 2007; l entità dei contributi ricevuti è si è attestata nel 2009 a euro contro i euro del La tabella 3.14 mostra il dettaglio la distribuzione percentuale dei contributi per categoria. Tabella Capitale Relazionale - indicatore di stabilità - entità dei contributi ricevuti nel 2009 Tipo di finanziamento Percentuale Assegni di ricerca 32,49 Progetti di ricerca di base 24,32 Borse di studio 13,83 Contratti di collaborazione a tempo determinato per attività di ricerca 4,15 Sostengo a Corsi di specializzazione 4,37 Docenze 2,62 Personale a contratto 7,23 Premi di laurea 0,35 Sostengo ai dottorati di ricerca 1,12 Spese immobiliari 1,75 Spese generali 3,08 Sostegno all attività didattica 0,15 Convegni e congressi 0,39 Strumentazioni scientifiche 0,49 Pubblicazioni 0,5 Beni librari 0,27 Beni materiali 2,84 Interventi a favore degli studenti 0,03

65 gli indicatori di stabilità del capitale relazionale si completano infine con il numero di laureati dell Ateneo coinvolti in spin-off come collaboratori o dipendenti in crescita da 50 nel 2007 a 65 nel 2008 espressione della capacità dell Ateneo di instaurare e di mantenere con le proprie risorse una relazione stabile e di valorizzare le capacità e la qualità delle risorse stesse. Tabella 3.16 CAPITALE RELAZIONALE INDICATORI DI STABILITA Numero di enti terzi che finanziano progetti di ricerca o progetti conto terzi* 2007/ / Numero di accordi internazionali siglati Esistenti di cui stipulati nell anno Contributi ricevuti per attività di ricerca Assegni di ricerca Valore ( ) Personale a contratto Valore ( ) Borse di studio Valore ( ) Convegni e congressi Valore ( ) Progetti di ricerca di base Valore ( ) Strumentazioni scientifiche I.U.S.S. - Ferrara 1391, cortile interno Foto di S.B. Valore ( )

66 Spese generali Valore ( ) Contratti di collaborazione a tempo determinato per attività di ricerca Valore ( ) Beni materiali Valore ( ) Corso di specializzazione Valore ( ) Docenze Valore ( ) Premi di laurea Valore ( ) Didattica Valore ( ) Immobiliare Valore ( ) Palazzo Turchi Bagno - Dipartimento di Biologia ed evoluzione - Foto di B.S.

67 Pubblicazioni Valore ( ) Dottorati di ricerca Valore ( ) Studenti Valore ( ) Beni librari Valore ( ) Totale contributi ricevuti Valore complessivo contributi ricevuti ( ) Numero di reclami ricevuti Numero di laureati dell Ateneo coinvolti in spin-off dell Università come collaboratori / dipendenti (*) Per attività conto terzi si intende qualunque finanziamento proveniente dall esterno e senza che vi sia la partecipazione ad un bando, inteso sia come corrispettivo di una prestazione che come finanziamento di un attività di ricerca) Orto Botanico - Foto di S.B.

68 68

69 SEZIONE 4 L UNIVERSITA DI FERRARA E LA FORMAZIONE La formazione costituisce, assieme alla ricerca, la dimensione chiave attraverso cui si esplica il valore sociale della mission dell Ateneo. Nell ambito della programmazione strategica di Ateneo sono stati individuati specifici obiettivi di qualificazione dell offerta didattica: - la realizzazione di percorsi formativi in accordo con le esigenze del mondo produttivo e dei servizi e con le linee di sviluppo e la vocazione del territorio; - il potenziamento della formazione avanzata e della formazione permanente, attraverso la valorizzazione delle risorse e favorendo l interrelazione fra competenze scientifiche e ricadute didattiche; - l internazionalizzazione delle attività di didattica, attraverso percorsi mirati a privilegiare la dimensione internazionale e il potenziamento dei programmi di mobilità e delle collaborazioni con le Università straniere. (Le iniziative di internazionalizzazione dell Ateneo sono rendicontate in dettaglio nella Sezione 7 del Bilancio). Il raggiungimento di tali obiettivi richiede un forte impegno, sia sotto il profilo didattico sia in termini di strumenti e servizi a favore degli studenti, dall orientamento in ingresso fino all inserimento occupazionale. Una didattica di qualità richiede inoltre la messa a punto di sistemi di verifica della rispondenza dell offerta formativa alle aspettative dei destinatari della formazione, a partire dagli studenti, primi utenti del sistema universitario. 4.1 La formazione universitaria Organizzata e gestita dalle otto Facoltà dell Ateneo Architettura, Economia, Farmacia, Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere e filosofia, Medicina e chirurgia e Scienze matematiche, fisiche e naturali l offerta didattica universitaria (illustrata nelle tabelle 4.1 e 4.2) costituisce il primo livello dell attività formativa. Nell anno accademico 2008/09, i contenuti culturali dell offerta si declinano in 78 Corsi di Laurea, dei quali 42 sono Corsi di Laurea triennale, 33 Corsi di Laurea specialistica (di cui 4 a ciclo unico) e 3 corsi di laurea magistrale a ciclo unico. La maggioranza dei Corsi sono riconducibili alle scienze della vita ed alle scienze esatte e, per un numero più ristretto, alle scienze umane e sociali. 69

70 Tabella 4.1 Offerta formativa universitaria anno accademico 2008/09 - Corsi di Laurea di primo livello 70 Facoltà ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA INTERFACOLTA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRUGIA Corsi di studio Economia Scienze e tecnologie dei prodotti erboristici, dietetici e cosmetici Operatore dei servizi giuridici Ingegneria civile e ambientale Ingegneria dell informazione Ingegneria meccanica Biotecnologie Tecnologie per i beni culturali Comunicazione pubblica, della cultura e delle arti (immagine, musica, spettacolo) Filosofia Lettere Lingue e letterature straniere Operatore del turismo culturale (didattica a distanza) Scienze dell educazione Tecnologo della comunicazione audiovisiva e multimediale (didattica a distanza) Infermieristica * Ostetricia Fisioterapia * Logopedia Tecnica della riabilitazione psichiatrica Ortottica ed assistenza oftalmologica Educatore professionale sanitario * Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia Tecniche audiometriche Tecniche audioprotesiche Tecniche di laboratorio biomedico Igiene dentale Dietistica Scienze motorie Palazzo Tassoni - Dipartimento di Architettura- Foto di S.B.

71 Tabella 4.1 Offerta formativa universitaria anno accademico 2008/09 - Corsi di Laurea di primo livello SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Chimica Fisica e Astrofisica Informatica Matematica Scienze biologiche Scienze dei beni culturali e ambientali (didattica a distanza) Scienze geologiche Scienze naturali Tecnologie fisiche innovative * Corsi corrispondenti a più sedi sul territorio nazionale Tabella 4.2 Offerta formativa universitaria anno accademico 2008/09 Corsi di Laurea specialistica e di Laurea specialistica/magistrale a ciclo unico Facoltà Corsi di studio ARCHITETTURA Architettura (Magistrale a ciclo unico) Economia applicata e politiche economiche ECONOMIA Economia aziendale, management e professioni Farmacia (Specialistica a ciclo unico) FARMACIA Chimica e tecnologie farmaceutiche (Specialistica a ciclo unico) Giurisprudenza * (Specialistica 2 anni) GIURISPRUDENZA Giurisprudenza * (Magistrale a ciclo unico) Ingegneria civile Ingegneria dei materiali Ingegneria e tecnologie per le telecomunicazioni e l elettronica INGEGNERIA Ingegneria informatica e dell automazione Ingegneria meccanica Ingegneria per l ambiente e il territorio INTERFACOLTA Biotecnologie medico-farmaceutiche Foto di S.B. 71

72 72 Facoltà LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRUGIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Corsi di studio Filosofia (didattica a distanza) Progettazione e gestione degli eventi e dei percorsi culturali (didattica a distanza) Studi culturali letterari, linguistici e filologici Medicina e chirurgia (Specialistica a ciclo unico) Odontoiatria e protesi dentaria (Specialistica a ciclo unico) Scienze infermieristiche e ostetriche Scienze delle professioni sanitarie della riabilitazione Scienze delle professioni sanitarie tecnico-diagnostiche Scienze e tecniche dell attività motoria preventiva e adattata Biotecnologie agro-industriali Chimica Conservazione e diagnostica di opere d arte moderna e contemporanea Conservazione e gestione del patrimonio naturale, ambientale e culturale Ecologia ed evoluzione Fisica Informatica Matematica Scienze biomolecolari e cellulari Scienze geologiche, Georisorse e Territorio Scienze preistoriche * Corsi corrispondenti a più sedi sul territorio nazionale Chiostro di Santa Maria delle Grazie Foto di S.B.

73 Le tabelle ed i grafici che seguono mostrano i dati, complessivi e per Facoltà, relativi agli studenti iscritti, agli studenti immatricolati e ai laureati, illustrando l evoluzione della composizione della popolazione studentesca negli ultimi tre Anni Accademici. Palazzo Bevilacqua Costabili - Dipartimento di Economia, Istituzioni, Territorio - Foto di S.B. Tabella 4.3 COMPOSIZIONE DEGLI STUDENTI - DATI DI SINTESI Facoltà Iscritti per Facoltà Anno Accademico 2006/ / /09 Architettura Ingegneria Scienze MM.FF.NN Giurisprudenza Medicina e chirurgia Lettere e filosofia Economia Farmacia Interfacoltà Totale iscritti di cui E-learning Facoltà Iscritti per Facoltà e Corso di studi (Lauree triennali, lauree specialistiche e lauree magistrali) Lauree triennali Anno Accademico 2006/ / /09 Ingegneria Scienze MM.FF.NN Giurisprudenza Medicina e chirurgia Lettere e filosofia Economia Farmacia Interfacoltà Totale iscritti di cui E-learning

74 Facoltà Lauree specialistiche e magistrali (incluse lauree a ciclo unico) Anno Accademico 2006/ / /09 Architettura Ingegneria Scienze MM.FF.NN Giurisprudenza Medicina e chirurgia Lettere e filosofia Economia Farmacia Interfacoltà Totale iscritti di cui E-learning Iscritti per Facoltà e provenienza territoriale Palazzo Trotti Mosti - Dipartimento di Scienze giuridiche - Foto di S.B. Territorio di provenienza nazionale Facoltà Anno Accademico 2006/ / /09 Architettura Ingegneria Scienze MM.FF.NN Giurisprudenza Medicina e chirurgia Lettere e filosofia Economia Farmacia Interfacoltà Totale iscritti di cui E-learning

75 Facoltà Territorio di provenienza internazionale* Anno Accademico 2006/ / /09 Architettura Ingegneria Scienze MM.FF.NN Giurisprudenza Medicina e chirurgia Lettere e Filosofia Economia Farmacia Interfacoltà Totale iscritti di cui E-learning *Il dato comprende sia chi ha lo stato di nascita diverso dall Italia, sia chi ha la residenza straniera, incluso San Marino. Chiostro di Santa Maria delle Grazie - Foto di S.B. Nell Anno Accademico 2008/09, gli studenti dell Ateneo erano (nazionale fonte dati MIUR al 31 luglio: 2007/ e 2008/ ), dei quali il 54,3% appartenente alle lauree triennali (nazionale fonte dati MIUR al 31 luglio: 2007/08-61,73% e 2008/09-61,24%), il 39,5% alle lauree specialistiche e magistrali (comprese le lauree a ciclo unico) (nazionale fonte dati MIUR al 31 luglio: 2007/08-26,85% e 2008/09-29,69%), e il 6,2% alle lauree del vecchio ordinamento pre-riforma (nazionale fonte dati MIUR al 31 luglio: 2007/08-0,11% e 2008/09-0,09%). Rispetto all Anno Accademico precedente, gli iscritti sono aumentati di 399 unità (pari al 2,4% degli iscritti all a.a. 2007/08) (nazionale fonte dati MIUR al 31 luglio: variazione iscritti 2007/ /09-0,2%). Il confronto tra il dato relativo all Ateneo e quello nazionale mostra la capacità dell Università di Ferrara di competere all interno del sistema universitario e di attrarre un numero crescente di studenti. L incremento riguarda gli studenti dei Corsi di Laurea specialistica e magistrali (inclusi i Corsi di Laurea a ciclo unico), passati da a unità pari all 11,72% (nazionale fonte dati MIUR 75

76 76 al 31 luglio: variazione iscritti specialistica e magistrale inclusa ciclo unico 2007/ /09-10,3%). Le lauree triennali, dal canto loro, registrano una leggera flessione (da a iscritti pari al -0,14%) (nazionale fonte dati MIUR al 31 luglio: variazione iscritti triennale 2007/ /09-1,0%). Sotto il profilo della provenienza territoriale, il 94,1% degli studenti è di provenienza nazionale, una percentuale minoritaria è costituita da studenti stranieri (5,9%). La distribuzione degli immatricolati per provenienza territoriale evidenzia una buona capacità attrattiva dell Ateneo anche al di fuori dei confini regionali: il 43,9% degli immatricolati proviene dalla Regione Emilia-Romagna, mentre il restante 56,1% dalle altre regioni italiane o dall estero (di cui il 13,9% da Rovigo e relativa provincia) Gli studenti iscritti ai Corsi di Laurea con didattica a distanza (E-learning) sono 965, pari al 5,6% circa del totale degli iscritti, in calo rispetto all Anno Accademico precedente. Per quanto attiene i Corsi con accesso a numero chiuso, la Facoltà di Medicina e chirurgia registra una tendenza all aumento di partecipanti alle prove di ammissione, a fronte di un numero di domande di partecipazione ricevute e di posti disponibili inalterati (si veda in dettaglio la tabella 4.4). Tabella 4.4 Corsi di laurea a numero chiuso Dati di sintesi Facoltà (corso di studio) Architettura (Architettura) Ingegneria (Ingegneria civile) Medicina e chirurgia (tutti i Corsi di studio) Farmacia (Farmacia) Numero di posti Numero di domande di partecipazione ricevute Numero di partecipanti alle prove di ammissione a.a. a.a. a.a. a.a. a.a. a.a. a.a. a.a. a.a. 2006/ / / / / / / / / Interfacoltà * 78 74* 64 53* Scienze MM.FF.NN. (Tecnologie fisiche innovative) * dall a.a. 2008/2009 i Corsi Interfacoltà sono passati alla Facoltà di Scienze MM.FF.NN.

77 Il dato relativo al numero totale di nuove immatricolazioni per l a.a. 2009/10 (3.627) registra un aumento del 7,5% rispetto al dato relativo all a.a. 2008/09 (3.375). E significativo sottolineare, inoltre, l aumento della percentuale di studenti provenienti da fuori regione, che passa dal 56,24% dell a.a. 2008/09 al 59,83% dell a.a. 2009/10. In particolare, si registra un aumento degli studenti provenienti da Puglia (9,48% a fronte del 7,38% dell a.a. 2008/09), dal Veneto (34,49% a fronte del 31,41 dell a.a. 2008/09) e, seppure in misura minore, da Abruzzo, Marche e Friuli. La percentuale di studenti stranieri passa dal 2% dell anno precedente al 2,65% dell a.a. 2009/10. Infine, le Facoltà che per lo stesso Anno Accademico fanno registrare il maggior incremento di iscrizioni sono Scienze matematiche, fisiche e naturali, Farmacia, ed Economia. Da segnalare, inoltre, anche il buon riscontro ottenuto dalle immatricolazioni al nuovo Corso di Laurea in Disegno Industriale della Facoltà di Architettura. I dati relativi alla laurea, aggregati in relazione all anno solare di conseguimento del titolo, evidenziano che nel 2009 il numero di studenti che riescono a conseguire il titolo in corso, pari al 41,7%, è rimasto pressoché invariato rispetto 2008 e in lieve calo rispetto al 44,3% del Allo stesso modo è rimasta pressoché invariata la percentuale dei laureati fuori corso. Tra gli studenti dell Ateneo che riescono a laurearsi in corso, la percentuale più elevata spetta agli iscritti ai Corsi di Laurea Interfacoltà (66,7%), ai Corsi della Facoltà di Medicina e chirurgia (60,2%), seguiti da quelli iscritti alla Facoltà di Scienze MM.FF.(50,3%). 77 Tabella 4.5 Laureati in corso e fuori corso Dati di sintesi % laureati fuori corso da 1 % laureati fuori corso da 2 % laureati fuori corso da % laureati in corso anno anni oltre 2 anni Anno Solare Totale di cui donne Totale di cui donne Totale di cui donne Totale di cui donne ,3 62,0 23,6 56,2 10,8 48,3 21,3 49, ,1 61,2 27,8 57,3 12,1 53,5 19,0 45, ,7 62,7 25,3 52,4 12,9 49,9 20,0 53,8

78 78 Una dimensione importante della qualità della formazione riguarda gli esiti didattici dei Corsi di studio, in termini di tasso di abbandono degli studi (inteso come mancata iscrizione all Anno Accademico successivo a quello di immatricolazione), e di tasso di inattività degli studenti (inteso come percentuale di studenti iscritti che non superano alcun esame in un anno accademico sul totale degli iscritti). La tabella 4.6 confronta il tasso di abbandono da parte degli studenti, distinto per Facoltà e complessivo di Ateneo, negli ultimi due Anni Accademici. Nell a.a. 2008/09 è diminuito il numero di mancate iscrizioni al secondo anno rispetto all anno precedente (da 590 a 548). Di conseguenza, il tasso di abbandono nel corso dello stesso anno accademico ha subito una flessione rispetto all anno precedente. I Corsi di Laurea più colpiti dal fenomeno delle rinunce appartengono alle Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, Ingegneria e Giurisprudenza. La Facoltà di Architettura, viceversa, registra la percentuale più bassa di abbandoni, pari al 4%. Oltre ad una certa quota di abbandoni, che si può considerare fisiologica, il dato fornisce una misura dell efficacia dell attività di orientamento e tutorato svolta dall Ateneo nei confronti dei nuovi ingressi (si veda in proposito il successivo paragrafo 4.2.1). 㤀 㠀 㜀 㘀 㔀 㐀 アハ ート 䌀漀洀瀀漀猀椀稀椀漀渀攀搀攀椀䰀愀甀爀攀愀琀椀琀漀琀愀氀椀瀀攀爀愀渀渀漀搀椀挀漀渀猀攀最甀椀洀攀渀琀漀搀攀氀琀椀琀漀氀漀 Ⰰ アハ ート 㤀 Ⰰ Ⰰ Ⰰ 㠀 Ⰰ Ⰰ 㤀 アハ ート Ⰰ 㘀 㜀 Ⰰ 㠀 㔀 Ⰰ アハ ート 㐀㐀 Ⰰ アハ ート 㐀 Ⰰ 㐀 Ⰰ 㜀 䄀渀渀漀猀漀氀愀爀攀 㜀 䄀渀渀漀猀漀氀愀爀攀 㠀 䄀渀渀漀猀漀氀愀爀攀 㤀 氀愀甀爀攀愀琀椀昀甀漀爀椀挀漀爀猀漀搀愀漀氀琀爀攀 愀渀渀椀 氀愀甀爀攀愀琀椀昀甀漀爀椀挀漀爀猀漀搀愀 愀渀渀椀 氀愀甀爀攀愀琀椀昀甀漀爀椀挀漀爀猀漀搀愀愀渀渀漀 氀愀甀爀攀愀琀椀椀渀挀漀爀猀漀 Grafico 4.1 Composizione dei Laureati per anno di conseguimento del titolo Confronto

79 Tabella 4.6 Tasso di abbandono degli studi - Confronto a.a. 2007/ /2009* Facoltà Immatricolati generici 2006/07 Mancate iscrizioni 2007/08 Tasso di abbandono 2007/08 Immatricolati generici 2007/08 Mancate iscrizioni 2008/09 Architettura ,80% ,0% Economia ,00% ,0% Farmacia ,30% ,9% Giurisprudenza ,30% ,4% Ingegneria ,50% ,2% Lettere e filosofia ,50% ,3% Medicina e chirurgia ,00% ,6% Scienze MM.FF.NN ,90% ,1% Totale ,40% ,5% Tasso di abbandono 2008/09 * Il dato sull immatricolazione è riferito all anno precedente a quello della mancata iscrizione. 79 La tabella 4.7 mostra l evoluzione del tasso di inattività totale, complessivo dell Ateneo e distinto per Facoltà, nell ultimo triennio accademico. Nell a.a. 2008/09 il tasso di inattività totale dell Università di Ferrara è stato del 14,4%, costante rispetto all anno precedente (14,6%). Come per il 2007/08, le percentuali più elevate di inattività sono state registrate dalle Facoltà di Lettere e filosofia e di Giurisprudenza. I dati migliori continuano a registrarsi per le Facoltà di Architettura e Farmacia. Tabella Tasso di inattività per Facoltà Confronto 2006/ /09 Facoltà Tasso di inattività totale 2006/07 Tasso di inattività totale 2007/08 Tasso di inattività totale 2008/09 Architettura 4,1% 5% 3,4% Economia 8,1% 10,2% 11,1% Farmacia 9,8% 8,1% 9,2% Giurisprudenza 23,1% 26,5% 25,2% Ingegneria 13,1% 15,7% 15,5% Lettere e filosofia 17,7% 18,3% 18,0 Medicina e chirurgia 9,6% 7,9% 9,7% Scienze MM.FF.NN. 13,2% 15,2% 14,0% Totale 13,8% 14,6% 14,4%

80 I servizi agli studenti Nell ottica della tutela del diritto allo studio e del miglioramento della qualità della vita universitaria, l Ateneo offre ai propri studenti la possibilità di usufruire di molteplici servizi durante il loro percorso universitario. Tra gli indicatori di bilancio contabile, allegati al documento, viene riportato il dettaglio della composizione e dell andamento delle spese per gli studenti (borse di studio, rimborsi tasse, interventi per il diritto allo studio, etc.). Nell ambito dei servizi a supporto delle attività di formazione, particolare rilevanza assumono, sotto il profilo sociale, quelli mirati a sostenere gli studenti attraverso le attività di orientamento, tutorato e sostegno lungo tutto il percorso formativo. In seno all Università, tali attività sono affidate al Servizio SMS e all Unità Orientamento Promozione e Tutorato della Ripartizione Didattica e Servizi agli Studenti, e al Job Centre. In particolare il Servizio SMS e l Unità Orientamento Promozione e Tutorato hanno ottenuto nel 2008, insieme a tutti i servizi studenti, la certificazione del Sistema di Gestione per la Qualità, ai sensi della Norma UNI EN ISO Fra i servizi finalizzati a migliorare la qualità della vita universitaria, particolarmente significativi sono i servizi informatici al servizio degli studenti, rendicontati nella sezione del Bilancio Sociale dedicata alla ricerca ed all innovazione I servizi di orientamento I servizi di orientamento dell Ateneo comprendono iniziative di orientamento in ingresso, a favore degli studenti dell ultimo anno delle scuole secondarie superiori e degli studenti immatricolati, attività di sostegno a favore degli universitari e programmi di supporto post lauream, mirati ad agevolare l inserimento professionale delle risorse formate. I servizi si articolano nei tre ambiti che corrispondono ai passaggi salienti del percorso universitario: 1. la scelta del corso di studi (orientamento in entrata); 2. il supporto allo studente nel percorso universitario (orientamento in itinere); 3. l accompagnamento al mondo del lavoro (orientamento in uscita). 1) L orientamento in entrata Le iniziative di orientamento in entrata guidano gli studenti nella scelta del percorso formativo sin dagli ultimi anni della scuola superiore, supportandoli nelle scelte relative al loro futuro professionale. Le iniziative sono organizzate e gestite sia a livello di singole Facoltà che di sede centrale di Ateneo. La tabella 4.8 riporta le iniziative sviluppate dall Università di Ferrara per l Anno Accademico 2008/2009 con l indicazione delle Facoltà coinvolte. Polo degli Adelardi - Foto di S.B.

81 Tabella Attività di orientamento in entrata per Facoltà - a.a. 2008/2009 Attività Stage presso le Facoltà Conferenze presso le scuole Facoltà Scienze, Farmacia Architettura, Economia, Farmacia, Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere, Scienze Le Facoltà di Giurisprudenza, Ingegneria, Medicina e chirurgia, e Scienze matematiche, fisiche e naturali, hanno inoltre dato vita ad iniziative di orientamento specifiche (cicli di lezioni, corsi di eccellenza, presentazioni, ecc.) rivolte ad istituti superiori del territorio provinciale e regionali ed ai nuovi studenti immatricolati. Conferenze presso le Facoltà Scienze, Lettere, Economia A livello di sede centrale, le principali iniziative sviluppate hanno riguardato: Open days: visite guidate alle strutture dell Ateneo Incontri di orientamento presso le scuole Visite guidate alle strutture scientifiche e didattiche Giornata di accoglienza delle matricole Brochure di presentazione dell offerta formativa e dei servizi Architettura, Economia, Ingegneria, Scienze, Ingegneria Tutte le Facoltà Giurisprudenza Tutte le Facoltà Tutte le Facoltà interventi di orientamento diretto (front office, via telefono, via , etc.). Nel periodo compreso tra Giugno e Ottobre 2009 sono stati realizzati interventi di orientamento diretto (gli interventi erano stati nel 2008 e nel 2007 nello stesso arco temporale); la realizzazione di un forum annuale di orientamento dell Università, in occasione del quale gli studenti delle scuole possono svolgere test mirati a rilevare i loro interessi accademici e discuterne i risultati con personale specializzato presente all evento. In occasione del forum 2009, tenutosi nelle giornate del 3 e 4 Marzo, sono stati censiti per la prima volta tutti i visitatori, suddivisi in tre categorie: studenti, professori 81

82 82 e accompagnatori. In totale, i visitatori sono stati 2.192, il 58% in più rispetto all affluenza registrata l anno precedente, sempre nell arco di due giornate. Nella prima giornata sono stati registrati ingressi di cui studenti, 52 professori e 81 accompagnatori. Nella seconda giornata, invece, sono stati censiti ingressi di cui 927 studenti, 36 professori e 52 accompagnatori. Presso lo stand dedicato all orientamento sono stati censiti complessivamente studenti (66% di più rispetto all anno precedente che ne contava 805), provenienti sia da istituti secondari superiori convenzionati con l Università delle province di Ferrara, Rovigo e Modena sia da istituti secondari superiori non convenzionati delle provincie di Alessandria, Bergamo, Bologna, Belluno, Forlì - Cesena, La Spezia, Lecce, Modena, Padova, Pesaro - Urbino, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo, Treviso, Verona e Vicenza. La tabella 4.9 riporta il numero e la provenienza regionale degli studenti censiti presso lo stand orientamento in occasione del Forum Polo Bio Medico, un momento di lezione in laboratorio

83 Tabella Studenti censiti presso lo stand orientamento - Forum Dati di sintesi Facoltà Numero di studenti censiti Regione di provenienza Architettura 131 Emilia-Romagna - Veneto Economia 262 Emilia-Romagna - Veneto - Marche - Puglia Farmacia 235 Emilia-Romagna - Veneto - Marche Giurisprudenza 606 Emilia-Romagna - Veneto - Lombardia - Marche - Puglia Ingegneria 150 Emilia-Romagna - Veneto - Marche Presso l Università di Ferrara è attivo, inoltre, il Servizio di Immatricolazione ed Accoglienza Matricole (SIAM). Disponibile dalla fine del mese di Agosto alla fine del mese di Settembre, il servizio offre, a coloro che desiderino immatricolarsi al primo anno di un corso di studio triennale o specialistico/magistrale a ciclo unico, un percorso guidato di primo approccio con il mondo universitario. Nel 2009, l 83% degli studenti immatricolati per l a.a. 2009/10 (3.012 su un totale 3.627) si sono immatricolati presso il SIAM. Lettere e filosofia 501 Emilia-Romagna - Veneto - Liguria - Marche - Puglia 83 Medicina e chirurgia 662 Emilia-Romagna - Veneto - Marche - Puglia Scienze MM.FF.NN. 567 Emilia-Romagna - Veneto - Lazio - Marche - Puglia Interfacoltà (Biotecnologie) 136 Emilia-Romagna - Veneto - Marche - Puglia Studenti di fronte a Palazzo Turchi di Bagno - Dipartimento di Biologia ed evoluzione

84 84 La Convenzione sull orientamento con la Regione Veneto In virtù del rapporto che l Ateneo ha con la Regione Veneto, in primo luogo attraverso il Corso di Laurea magistrale in Giurisprudenza presso la sede di Rovigo, nel 2009 l Università di Ferrara ha stipulato con l Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto una convenzione per la realizzazione di percorsi di orientamento a favore degli studenti degli istituti superiori secondari. La convenzione mira a potenziare il raccordo tra scuola ed Università per mezzo del miglioramento dei risultati scolastici degli studenti ai fini dell ammissione ai Corsi di Laurea universitari e dell incentivazione dell eccellenza degli studenti sulla base dei percorsi di istruzione. In seguito alla firma della convenzione, l Ateneo ha proceduto all avvio delle seguenti iniziative: - la predisposizione e la presentazione di un progetto di formazione, denominato Progetto Ponte rivolto ai docenti delle scuole superiori venete. Tali iniziative mirano ad interagire con i docenti al fine di modellare gli strumenti di formazione per gli studenti (fase trasversale) ed evidenziare le competenze per accedere ai Corsi universitari con una preparazione adeguata (fase tematica); - la predisposizione del sito Requisiti di accesso e test di verifica ( unife.it/requisiti) volto ad informare gli studenti degli istituti superiori secondari sulle conoscenze e le competenze che occorrono per i diversi corsi di studi, e a facilitare quanto più possibile il successo nei test di verifica preliminari; il sito ha avuto un notevole successo, visto che ogni mese registra circa accessi. L Università di Ferrara è il primo Ateneo della Regione Emilia-Romagna a stipulare una convenzione sull orientamento con l Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto. Con riferimento, infine, alle iniziative di orientamento relative ai Corsi a distanza, comunicazioni specifiche e dettagliate vengono inviate a tutti gli studenti che richiedono informazioni tramite il sito dei Corsi, nonché a coloro che compilano l apposita scheda di richiesta di informazioni in occasione del forum dell orientamento. 2) L orientamento in itinere Le attività di orientamento in itinere supportano gli studenti durante l iter formativo, affiancandoli nella risoluzione dei problemi e nel superamento delle difficoltà, di carattere sia pratico-organizzativo che psicologico, che ostacolano il buon esito del percorso di studi. Tra i principali servizi attivati vi sono il servizio di tutorato didattico e il Servizio SMS (Servizio Disabilità, Metodo di Studio, Servizio di Counseling Psicologico). Gli studenti beneficiano inoltre del supporto offerto dalla rete dei Manager Didattici dell Ateneo.

85 Il Tutorato didattico Il tutorato didattico è svolto da studenti agli ultimi anni del proprio percorso formativo o già laureati (studenti della laurea specialistica, dottorandi, assegnisti, studenti della scuola di specializzazione per l insegnamento secondario e della scuola forense) e prevede interventi mirati a fronteggiare disagi specifici che lo studente incontra rispetto a determinati insegnamenti o laboratori del Corso di Laurea prescelto. Gli interventi consistono in lezioni integrative, nel caso degli insegnamenti, e in affiancamenti nel caso dei laboratori. La tabella 4.10 riepiloga le ore di tutorato didattico erogate nell Anno Accademico 2008/09 per ciascuna Facoltà e il numero di collaboratori coinvolti in qualità di tutor. I valori registrati mostrano una lieve diminuzione delle ore di tutorato erogato rispetto all Anno Accademico 2007/08 a fronte di un numero maggiore di collaboratori impegnati ( ore di tutoraggio svolte da 155 collaboratori). Tabella 4.10 Tutorato didattico a.a. 2008/09 - Dati di sintesi Ore Facoltà Collaboratori di cui donne erogate Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Lettere e filosofia Medicina Scienze MM.FF.NN Interfacoltà Totale Il tutorato didattico è finanziato con fondi ministeriali secondo la L.170/2003, incrementati negli ultimi anni da fondi del bilancio di Ateneo. Con questi finanziamenti, l Ateneo ha dato vita anche ad altre due iniziative, sempre svolte da studenti giunti agli ultimi anni del proprio percorso formativo: il Tutorato Orientativo, svolto da studenti senior presso il Servizio Immatricolazione e Accoglienza Matricole (SIAM). Il servizio prevede un percorso guidato per supportare i neo-immatricolati durante il primo approccio con il mondo universitario; il Tutorato Erasmus, mirato a supportare gli studenti Erasmus in ingresso all Università, fornendo informazioni specifiche relative alle Facoltà e ai corsi di studio. Nel corso del 2009, 13 tutori con differente impegno orario (proporzionale al numero di studenti in ingresso nelle varie Facoltà) hanno svolto il servizio, per un totale di 529 ore. 85

86 86 Il Servizio SMS (Servizio Disabilità, Metodo di Studio, Servizio di Counseling Psicologico) Il Servizio SMS è attivo dal 2000 presso la sede centrale dell Ateneo, in conformità alla L. 17/99, che ha richiesto alle Università l attivazione di un servizio di tutorato specializzato a favore degli studenti con disabilità. Il servizio interessa tutti gli studenti dell Ateneo che si trovano in condizioni di difficoltà o di disagio transitorio nell affrontare il percorso di studi e si avvale di figure professionali specializzate. Vengono offerte tre tipologie di supporto: Servizio Disabilità il servizio si rivolge agli studenti con disabilità, supportandoli nel corso di studi e fornendo loro i sussidi tecnici e didattici necessari per il superamento degli esami. Gli studenti possono usufruire di un servizio di tutorato specializzato che, attraverso colloqui individuali, supporto nella fase di studio e nella preparazione degli esami, etc., svolge un attività mirata a rimuovere le condizioni e le situazioni che non permettono le pari opportunità di studio e di trattamento; Metodo di Studio il servizio supporta gli studenti che desiderano essere affiancati nell individuare un metodo di studio adeguato alle loro esigenze e nell affrontare positivamente le difficoltà associate al percorso universitario (blocchi agli esami, perdita della motivazione allo studio, difficoltà nella realizzazione della tesi di laurea, etc.). Servizio di Counseling Psicologico il servizio, che dal mese di Maggio 2009 è subentrato al Servizio di Supporto Psicologico, è dedicato a coloro che desiderano affrontare problemi psicologici che influiscono sull attività di studio e sul rendimento, attraverso un percorso di consulenza psicologica. Il servizio è a disposizione degli studenti per affrontare timori, paure e ansie, facilitare la gestione delle emozioni e migliorare la concentrazione e la memoria. Il percorso individuale del counseling prevede una fase iniziale di valutazione psico-diagnostica ed eventuali incontri successivi volti all individuazione e al superamento dei fattori psicologici che impediscono il regolare decorso del percorso universitario. Tutti i servizi descritti vengono erogati su richiesta, sono gratuiti e tutelati dalla normativa sulla privacy. Le tabelle 4.11 e 4.12 riportano il numero complessivo di studenti dell Ateneo che hanno usufruito dei servizi offerti. In merito alla tabella 4.12 è opportuno segnalare che il dato aggregato 2009, relativo al numero complessivo di studenti dell Ateneo che hanno usufruito dei servizi Metodo di Studio e Supporto Psicologico, riflette un calo del numero dell utenza dei due servizi citati attribuibile: - nel caso del Servizio di Metodo di Studio, alla sospensione delle attività dal mese di Maggio 2009 al mese di Gennaio Le ragioni di tale sospensione sono dovute alla necessità di rielaborare il progetto di tutorato metodologico in considerazione dei risultati ottenuti nella precedente sperimentazione triennale ( ) e dell effettivo stanziamento pervenuto nel Settembre del 2008 da parte del Ministero a seguito della positiva valutazione del citato progetto; - nel caso del Servizio di Counseling Psicologico, alla sospensione del precedente servizio di Supporto Psicologico dal mese di Febbraio al mese di Aprile Anche in questo caso le ragioni della sospensione sono attribuibili ai tempi tecnici necessari per la riformulazione e approvazione del nuovo progetto nonché

87 alla conseguente riorganizzazione del servizio sotto la nuova formula del counseling psicologico. Tabella 4.11 Servizio SMS Servizio Disabilità Numero di studenti iscritti che hanno usufruito del Servizio di Tutorato Specializzato per la Disabilità (compresi studenti iscritti ai dottorati, ai master e alle scuole di specializzazione) Facoltà Anno Architettura Ingegneria Scienze MM.FF.NN Giurisprudenza Medicina e chirurgia Lettere e filosofia Economia Farmacia Totale Tabella 4.12 Servizio SMS - Metodo di Studio e Supporto Psicologico Anno Numero complessivo di studenti dell Ateneo che hanno usufruito dei servizi Metodo di Studio e Servizio di Counseling Psicologico (da maggio 2009) Palazzo Gulinelli - Dipartimento di Scienze umane Foto di S.B.

88 88 La rete dei Manager Didattici di Ateneo La rete dei Manager Didattici di Ateneo è nata con l obiettivo di migliorare i servizi connessi alla didattica e di facilitare l interazione tra studenti, docenti e personale amministrativo. A tal fine, il Manager Didattico opera come facilitatore del processo formativo, supportando, da un lato, la direzione didattica e amministrativa dei diversi corsi di studi, dall altro gli studenti. Composta da 26 Manager Didattici, la rete creata mediante selezione pubblica per titoli ed esami, è coordinata da un Manager d Ateneo ed è distribuita sui Corsi di Laurea. Tra i principali compiti dei Manager Didattici figurano: fornire agli studenti informazioni sul corso di studio e sui servizi didattici offerti dalla Facoltà e dall Ateneo, garantendo un adeguato raccordo con i docenti e con la struttura organizzativa; collaborare alla redazione dei Regolamenti Didattici e dei Manifesti agli Studi; fornire supporto per la pianificazione e la gestione delle attività didattiche, per l orientamento in ingresso, il tutorato e i servizi di contesto (tirocini, PIL, mobilità internazionale); fornire supporto per il monitoraggio dell erogazione dell offerta didattica e dei servizi formativi e contribuire alle relative attività di valutazione. Ai Manager Didattici è affidata anche la rilevazione delle opinioni degli studenti in merito alla didattica e ai servizi per mezzo di questionari cartacei. Le modalità di conduzione ed i risultati dell indagine sono descritti in dettaglio nel paragrafo 4.5. della presente sezione del Bilancio Sociale. Palazzo Tassoni - Dipartimento di Architettura Foto di B.S. La Settimana dello studente Nell ambito delle attività di orientamento in itinere va segnalata la Settimana dello studente, iniziativa nata nel 2007 con l intento di rivolgersi a tutti gli studenti e in particolare ai numerosi ragazzi di altre nazionalità che hanno scelto l Ateneo ferrarese. Nel 2009, la terza edizione della Settimana dello Studente, è stata organizzata dall Associazione Studenti Africani di Ferrara (A.S.C.A.F.) e dedicata a Gilles Donald Djoumessi Nguimfack, studente camerunense prematuramente scomparso. Nell ambito dell iniziativa si e tenuta la Tavola rotonda La Cooperazione tra Università degli Studi di Ferrara e l Université Des Montagnes (Camerun). Negli ultimi anni l Università di Ferrara ha scelto di porre sempre più al centro della sua attenzione gli studenti e le loro esigenze e aspettative, ed è in quest ottica che si inquadra l iniziativa dedicata agli studenti stranieri, che per l Ateneo rappresentano un elemento importante del processo di internazionalizzazione delle attività della didattica e della ricerca.

89 3) L orientamento in uscita I servizi di orientamento in uscita riguardano la fase conclusiva del ciclo formativo universitario e di sbocco occupazionale. Presso l Università sono attivi due servizi dedicati: il servizio AlmaLaurea, gestito dall omonimo Consorzio interuniversitario, che consente di rendere disponibili on-line i curricula degli studenti laureati, ponendosi quale punto di incontro fra giovani laure, Università ed aziende; il Job Centre dell Ateneo, che sviluppa programmi di orientamento e di inserimento al lavoro destinati ai laureandi (tirocini curriculari ed extracurriculari, stage, etc.). Nell a.a. 2008/09 sono stati attivati complessivamente tirocini curricolari, il 13% in più rispetto al precedente Anno Accademico (1.384 nell a.a. 2007/2008) 3. Di questi, sono stati attivati nell ambito dei Corsi di Laurea triennale, 216 nei Corsi di Laurea specialistica e 136 nell ambito dei corsi di laurea a ciclo unico. 3 Dall anno accademico non vengono più computati come tirocini gli insiemi degli insegnamenti teorico-pratici del Corso di Laurea a ciclo unico di Medicina e Chirurgia (nell a.a si trattava di 450 casi). Il confronto è stato eseguito non tenendo conto di questi casi, perciò il dato relativo all a.a diventa (1.834 meno 450). A livello nazionale, per un raffronto utile, possono essere presi in considerazione i valori della banca dati Pro3 utilizzata ai fini della Programmazione ministeriale per il periodo In particolare l indicatore c2, che misura la percentuale di studenti che hanno compiuto stage formativi esterni all Ateneo durante il corso di studi. Per l a.a. 2007/2008, ultimo aggiornamento disponibile, il dato rivela che l Università di Ferrara ha registrato studenti interessati da un esperienza di stage su un totale nazionale di , pari al 2,01%. Nell ambito delle iniziative del Job Centre, particolarmente rilevanti sono le attività connesse con l adesione dell Ateneo al Programma FIxO: Formazione & Innovazione per l Occupazione, promosso e sostenuto dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, e il Progetto di Inserimento lavorativo (PIL). Presso il Job Centre è attivo, inoltre, lo sportello di consultazione della banca dati AlmaLaurea, che offre servizi di fornitura curriculare, di pubblicazione annunci per offerte di lavoro, di pubblicazione di profili aziendali, nonché alert per la promozione di Master e Corsi di formazione. Per una descrizione dettagliata di tali servizi si rimanda al paragrafo della presente sezione del Bilancio Sociale. Il giardino Pareschi retrostante Palazzo Renata di Francia - Foto di S.B. 89

90 90 Il Regolamento Laureati Frequentatori Dal mese di Agosto 2009 è entrato in vigore presso l Ateneo il Regolamento per Laureati Frequentatori. Tale Regolamento offre la possibilità, a coloro che hanno terminato un percorso formativo universitario (Laurea, Laurea specialistica e magistrale, Dottorato di ricerca e Master conseguiti da non più di 12 mesi) di frequentare le strutture universitarie per un periodo di ricerca/studio non superiore a 12 mesi. Tale periodo di frequenza viene considerato di grande utilità al fine dell accrescimento della professionalità dei laureati, nonché ai fini della decisione di proseguire gli studi (Laurea specialistica, Scuola di specializzazione, Master). Il Regolamento considera Laureati Frequentatori: a) coloro i quali frequentino l Università al di fuori del rapporto istituzionale delle attività di formazione; b) coloro i quali frequentino l Università per lo svolgimento di determinate attività di ricerca o studio, anche nell ambito di accordi con Enti pubblici o privati. Per poter frequentare le strutture dell Ateneo, lo studente laureato deve presentare una domanda, reperibile sul sito dell Ateneo, al Direttore della struttura ospitante entro il 30 Settembre dell Anno Accademico precedente a quello che intende frequentare. Al candidato è chiesto inoltre di fornire una serie di documenti, fra i quali il curriculum vitae e una descrizione dell attività che intende svolgere presso l Università, accompagnata dal parere favorevole di un tutor docente afferente alla struttura ospitante I servizi informatici per gli studenti Nel processo di rinnovamento e riorganizzazione interna che ha caratterizzato l Università di Ferrara negli ultimi anni, un ruolo di rilievo è stato attribuito alle tecnologie dell informazione e della comunicazione (ICT Information and Communication Technologies ). L introduzione di nuovi strumenti ICT ha permesso all Ateneo di migliorare ed incrementare il numero e la qualità dei servizi offerti agli studenti, quali il Wi-Fi per l accesso wireless alla rete Internet, la gestione degli esami on-line e il servizio mydesk@ UniFe. I servizi informatici innovativi a favore degli studenti sono descritti in dettaglio nella sezione del Bilancio dedicata alla ricerca e all innovazione. 4.3 La formazione post lauream L offerta formativa post lauream dell Ateneo si articola in una serie di percorsi distinti, mirati a rispondere sia alle istanze della società e del mercato del lavoro che a quelle del mondo accademico e della ricerca scientifica. Una prima tipologia di formazione riguarda i Corsi di Dottorato, la cui offerta didattica comprende 17 Corsi, articolati in tre macroaree di riferimento:

91 economico - giuridico - umanistico - sociale; medico biologica; scientifico - tecnologica. L organizzazione delle attività didattiche, delle strutture e dei servizi di supporto ai dottorati, fa capo allo IUSS Ferrara 1391, punto di riferimento per l offerta formativa di dottorato dell Ateneo (si veda nel dettaglio il paragrafo 4.4 della presente sezione del Bilancio). Le tabelle di seguito riepilogano i dati più significativi relativi all offerta formativa di dottorato di ricerca dell Ateneo. Nell anno 2009, il totale degli iscritti ai dottorati di ricerca dell Università era pari a 389, per il 47% uomini e il 53% donne. Gli immatricolati erano 140, in aumento rispetto all anno precedente e in linea con il 2007, mentre il numero degli studenti che hanno conseguito il titolo nell anno registra un incremento, con 131 dottori di ricerca rispetto ai 121 del 2008 e ai 103 del Tabella 4.13 Offerta formativa Dottorati di ricerca anno XXIV Ciclo AREA MEDICO BIOLOGICA AREA ECONOMICO GIURIDICO UMANISTICO SOCIALE AREA SCIENTIFICO TECNOLOGICA Biochimica, Biologia molecolare e biotecnologie Scienze chimiche Biologia evoluzionistica e ambientale Farmacologia e Oncologia molecolare Scienze biomediche Scienze farmaceutiche Comparazione giuridica e storico-giuridica Diritto costituzionale Diritto dell Unione Europea Economia Studi umanistici e sociali Scienze e tecnologie per l archeologia e i beni culturali Fisica Matematica e Informatica Scienze dell Ingegneria Scienze della Terra Tecnologia dell Architettura 91 Palazzo Renata di Francia - Rettorato, il chiostro - Foto di S.B.

92 92 Tabella 4.14 Offerta formativa post lauream: Dottorati di ricerca Dati di sintesi a.s a.s a.s Università di provenienza Università di Ferrara Altre Università Totale iscritti Totale Uomini Totale Donne Immatricolati Conseguimento del titolo Tabella Borse di studio per Dottorato Dati di sintesi Anno Numero di borse complessive nuovo ciclo di cui MIUR di cui Ateneo di cui borse esterne di cui Fondo giovani 2007 XXII Ciclo 86 35,23 31,77 10* XXIII Ciclo 84 36,47 30, XXIV Ciclo 93 41,7 25,8 14,5** 11 *Include 1 borsa finanziata da 1 Dipartimento Unife **Include 3 borse finanziate da Dipartimenti Unife e 0,5 borse finanziate da CUIA Una seconda tipologia di corsi post lauream, caratterizzati da una vocazione più orientata alla formazione e all aggiornamento delle professionalità operanti sul mercato del lavoro, è rappresentata dai Master universitari e dai Corsi di perfezionamento. I Master universitari sono Corsi di Perfezionamento scientifico di alta formazione permanente, successivi al conseguimento della laurea triennale (Master di I livello) o di quella specialistica (Master di II livello). I Corsi di perfezionamento, previsti dalla Legge n. 341/90 in materia di formazione finalizzata e di servizi didattici integrativi, sono aperti ai possessori di titolo di studio universitario: diploma universitario, laurea, laurea specialistica. La tabella 4.16 illustra il quadro complessivo dei Master e dei Corsi di Perfezionamento attivati; all interno delle altre sezioni del Bilancio sono rendicontate in dettaglio le attività formative più significative sotto il profilo sociale, in relazione alla loro specifica valenza (in termini, ad esempio, di innovazione, ambiente, salute, internazionalizzazione). Nell a.a. 2008/09 gli studenti complessivamente iscritti a Master e Corsi di Perfezionamento dell Ateneo erano 712, in prevalenza donne (72% circa) e provenienti da fuori regione (82%). La percentuale di studenti stranieri era nel 2009 del 4%.

93 Tabella 4.16 Offerta formativa post lauream: Master e Corsi di perfezionamento Dati di sintesi Tipologie di corsi attivati a.a. 2006/2007 a.a. 2007/2008 a.a. 2008/2009 Corsi di Perfezionamento Master di primo livello Master di secondo livello Totale Composizione degli studenti a.a. 2006/2007 a.a. 2007/2008 a.a. 2008/2009 Totale studenti iscritti Studenti che hanno conseguito il titolo Cittadinanza Italiana: 97% Estera: 3% Italiana: 98% Estera: 2% Italiana: 96% Estera: 4% Regione di provenienza degli studenti italiani (residenza) Emilia Romagna: 21% Altre Regioni: 79% Emilia Romagna: 12% Altre Regioni: 88% Emilia Romagna: 18% Altre Regioni: 82% Chiostro Santa Marie delle Grazie - Foto di S.B.

94 La Convenzione con l Associazione Nazionale dei Direttori Amministrativi e Finanziari (ANDAF) per il Master Chief Financial Officer (CFO) Nel 2009 si è conclusa la prima edizione del Master universitario di II livello/corso di Perfezionamento/Corso di Formazione Chief Financial Officer (CFO) - Competenze, Strumenti, Operatività della Nuova Direzione amministrazione, Finanza e Controllo - istituito nel 2008 in occasione della firma di una convenzione di durata quinquennale tra l Università di Ferrara e l Associazione Nazionale dei Direttori Amministrativi e Finanziari (ANDAF). Il Master si caratterizza per una didattica di elevata qualità, in parte erogata anche in inglese e si rivolge in particolare a coloro che abbiano maturato significative esperienze aziendali, con una forte attenzione alle esigenze operative delle imprese. Fin dal primo anno, l iniziativa ha raccolto l interesse di molteplici sponsor aziendali e istituzionali, quali la Fondazione e la Cassa di Risparmio di Ferrara, Deloitte, Ernst & Young, Accenture, PricewaterhouseCoopers, KPMG, e Mazars. Alla prima edizione del Master hanno preso parte 12 iscritti provenienti da diverse realtà aziendali ed aree geografiche quali Lombardia, Sardegna, Veneto, Emilia-Romagna. Tutti i partecipanti hanno conseguito un attestato finale di riconoscimento a seguito della discussione, avvenuta nel mese di Marzo 2010, di un elaborato conclusivo alla presenza di una commissione composta da professori, manager e professionisti. 94 Il terzo ambito formativo post lauream dell Ateneo riguarda le Scuole di Specializzazione dell area medico-sanitaria, articolate in 35 Corsi di Specializzazione medica e 3 Corsi di Specializzazione sanitaria. A partire dall A.A. 2008/2009 sono stati avviati i nuovi percorsi formativi delle Scuole di Specializzazione di area medica, con l attivazione del primo anno e con le conseguenti e graduali disattivazioni dei precedenti percorsi di studio, secondo la nuova organizzazione strutturale e funzionale prevista ai sensi del D.Lgs. 368/99, del D.M. 270/2004, del D.M. 1/03/2005 e del D.M. 29/03/2006. Il processo di riforma e razionalizzazione, previsto ai sensi dei succitati D.M. 1 agosto 2005 e D.M. 29 marzo 2006, ha visto la definizione dell offerta di Alta Formazione specialistica medica e la valutazione delle proposte dell Ateneo di Ferrara, al pari degli altri Atenei italiani, da parte del CUN (Consiglio Universitario Nazionale) e dell Osservatorio nazionale per la Formazione medico-specialistica. Con tale riforma il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, ha inteso provvedere ad una razionalizzazione del sistema Nazionale delle Scuole di Specializzazione di area medica. Tale processo di razionalizzazione è passato anche attraverso l istituzione di federazioni di Scuole della medesima specialità e tra gli Atenei della medesima regione o comunque limitrofi, qualora dette Scuole non si siano viste attribuire almeno 2 contratti a finanziamento ministeriale per l A.A. 2008/2009. Con Decreto 31 Marzo 2009 il MIUR ha assegnato agli Atenei i contratti per l A.A. 2008/2009, indicando le Università sedi di Scuole di Specializzazione autonome e quelle capofila di Scuole federate della stessa tipologia. Per l A.A. 2008/2009 l Università di Ferrara ha sottoscritto accordi di collaborazione interuniversitaria per la federazione delle Scuole di Specializzazione in: Anatomia patologica, Chirurgia maxillofacciale, Chirurgia pediatrica, Chirurgia toracica, Chirurgia vascolare, Dermato-

95 logia e venereologia, Ematologia, Gastroenterologia, Genetica medica, Malattie infettive, Medicina del lavoro, Medicina dello sport, Medicina nucleare, Neurochirurgia, Patologia clinica e Reumatologia. Per tali Scuole, l Università di Ferrara non risulta, più sede amministrativa, ma federata. Nell A.A. 2008/2009 non sono state attivate le Scuole di Specializzazione di area sanitaria di Genetica medica indirizzo tecnico e Patologia clinica operanti negli anni precedenti. Per l A.A. 2008/2009, il grafico 4.2, relativo alla composizione degli studenti delle Scuole di Specializzazione medica, mette in evidenza, rispetto all anno precedente, una diminuzione del numero degli studenti iscritti, nonché dei diplomati. Le Scuole di Specializzazione in ambito sanitario registrano invece un aumento sia del numero degli iscritti che dei diplomati (si veda il grafico 4.3). Tabella 4.17 Offerta formativa Scuole di Specializzazione area medico-sanitaria Anno Accademico 2008/2009 SPECIALIZZAZIONI MEDICHE SPECIALIZZAZIONI SANITARIE Anatomia patologica Anestesia e rianimazione e terapia intensiva Audiologia e foniatria Malattie dell apparato cardiovascolare Chirurgia generale Chirurgia maxillo-facciale Chirurgia pediatrica Chirurgia toracica Chirurgia vascolare Dermatologia e venereologia Ematologia Endocrinologia e malattie del ricambio Gastroenterologia Genetica medica Ginecologia ed ostetricia Igiene e medicina preventiva Malattie dell apparato respiratorio Malattie infettive Medicina del lavoro Medicina dello sport Medicina interna Medicina legale Medicina nucleare Nefrologia Neurochirurgia Neurologia Oftalmologia Oncologia medica Ortopedia e traumatologia Otorinolaringoiatria Patologia clinica Pediatria Psichiatria Radiodiagnostica Reumatologia Genetica medica Ortognatodonzia Patologia clinica 95

96 96 匀挀甀漀氀攀搀椀猀瀀攀挀椀愀氀椀稀稀愀稀椀漀渀攀猀愀渀椀琀愀爀椀愀 ⴀ 搀愀琀椀搀椀猀椀渀琀攀猀椀 㐀 㠀 㤀㤀 㠀㐀 㠀㐀 一甀洀攀爀漀搀椀椀猀挀爀椀琀琀椀 㠀㘀 㘀㤀 一甀洀攀爀漀搀椀猀瀀攀挀椀愀氀椀稀稀愀琀椀一甀洀攀爀漀搀椀搀漀洀愀渀搀攀爀椀挀攀瘀甀琀攀 㐀 㐀 㠀 㜀 㠀 アハ ート 㐀 一甀洀攀爀漀搀椀瀀漀猀琀椀搀椀猀瀀漀渀椀戀椀氀椀 㘀 㜀 㜀 㠀 㠀 㤀 Grafico 4.2 Scuole di Specializzazione medica Dati di sintesi 匀挀甀漀氀攀搀椀猀瀀攀挀椀愀氀椀稀稀愀稀椀漀渀攀洀攀搀椀挀愀 ⴀ 搀愀琀椀搀椀猀椀渀琀攀猀椀 㘀 㔀 㐀㜀㜀 㐀 㐀 アハ ート㠀㘀 一甀洀攀爀漀搀椀椀猀挀爀椀琀琀椀 アハ ート 㠀㐀 㠀㐀一甀洀攀爀漀搀椀猀瀀攀挀椀愀氀椀稀稀愀琀椀 㜀㐀 㤀㠀㤀㤀一甀洀攀爀漀搀椀瀀漀猀琀椀搀椀猀瀀漀渀椀戀椀氀椀㜀 一甀洀攀爀漀搀椀搀漀洀愀渀搀攀爀椀挀攀瘀甀琀攀 㘀 㜀 㜀 㠀 㠀 㤀 L offerta formativa post lauream dell Ateneo si completa con la Scuola di Specializzazione per l Insegnamento secondario (SSIS), di durata biennale, finalizzata all acquisizione, da parte degli studenti laureati, delle competenze necessarie che caratterizzano il profilo dell insegnante delle scuole secondarie. Il percorso formativo si articola in un area comune e in sei aree di indirizzo specificatamente destinate alla formazione didattico - disciplinare per le classi di abilitazione previste dal MiUR: Scienze Naturali, Fisico Informatico - Matematico, Scienze Umane, Linguistico Letterario, Economico Giuridico, Scienze Motorie. A tali indirizzi si aggiunge il Corso di Specializzazione per il sostegno di 400 ore e il Corso di Specializzazione per il sostegno di 800 ore. Ad entrambi i corsi è possibile accedere dopo aver ottenuto l abilitazione in una o più classi della SSIS. Per accedere alla SSIS occorre sostenere un esame di ammissione, definito annualmente, nelle modalità e nei contenuti, dal MiUR. Le ammissioni al ciclo SSIS relativo all A.A. 2008/2009 sono state sospese in conseguenza della mancata definizione da parte del MiUR delle date per le prove di ammissione. La tabella 4.18 riepiloga i dati degli studenti iscritti ed abilitati alla SSIS di Ferrara. Grafico 4.3 Scuole di Specializzazione sanitaria Dati di sintesi

97 Tabella 4.18 SSIS Ferrara Dati di sintesi Iscritti Abilitati INDIRIZZO CLASSE a.a. 2006/2007 a.a. 2007/2008 a.a. 2008/2009 a.a. 2006/2007 a.a. 2007/2008 a.a. 2008/2009 Economico-Giuridico Discipline economico - aziendali Linguistico-Letterario Materie letterarie e latino nei licei e nell istituto magistrale Fisica-Informatica-Matematica Matematica e fisica Scienze umane Filosofia, psicologia e scienze dell educazione Scienze naturali Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali nella scuola media Scienze motorie Filosofia, psicologia e scienze dell educazione Totale iscritti INDIRIZZO a.a. 2006/2007 Iscritti a.a. 2007/2008 a.a. 2008/2009 a.a. 2006/2007 Abilitati a.a. 2007/2008 a.a. 2008/2009 Sostegno 400 ore Sostengo 800 ore 0 19 / 0 17 / Totale iscritti

98 Lo IUSS - Ferrara 1391 L Istituto Universitario di Studi Superiori IUSS-Ferrara 1391 (IUSS) mira a promuovere l alta qualità degli studi presso l Università di Ferrara, attraverso il coordinamento, la valorizzazione e la promozione in ambito internazionale della formazione avanzata e post lauream dell Ateneo. La Scuola, aperta ai giovani italiani e stranieri, è finalizzata in particolare a: preparare dottori di ricerca in grado di esercitare attività di ricerca di elevata qualificazione in ambito internazionale ed impiegabile in strutture di ricerca scientifica avanzata, di base e applicata; promuovere l alta qualità degli studi post lauream volti alla formazione e all aggiornamento di professionisti in grado di operare in ambito internazionale; attuare percorsi formativi di particolare valenza, ad integrazione della preparazione dei Corsi di Laurea. Caratteristiche fondanti dell Istituto sono: l attenzione alla valorizzazione dei talenti. Come negli anni precedenti, anche nel 2009 il consiglio dello IUSS ha deliberato che per ciascun dottorato venga selezionata una tesi particolarmente meritevole, affinché sia pubblicata sugli annali on-line dell Ateneo. Nel 2009 sono stati assegnati 13 premi; il carattere di internazionalità, che si manifesta attraverso il Collegio Universitario, punto di riferimento per gli studenti italiani e stranieri più meritevoli. Nel 2009 il Collegio ha ospitato 33 dottorandi, di cui 13 italiani e 20 stranieri. Per il conseguimento dei propri obiettivi, lo IUSS sviluppa molteplici iniziative, fra cui: azioni finalizzate a consentire ai dottorandi di Ferrara di svolgere un esperienza formativa all estero presso prestigiose strutture scientifiche. Nell ambito di tali iniziative, emergono in particolare: - l accordo siglato con l Ohio State University. Rinnovato anche per il 2009, l accordo offre ai dottorandi dell area medico-biologica la possibilità di trascorrere un periodo presso l Ohio State University Comprehensive Cancer Center (OSUCCC), una delle più prestigiose istituzioni statunitensi per lo studio e la cura del cancro. Ogni anno sono una decina i dottorandi e post-doc che possono usufruire di borse annuali OSUCCC; - l accordo con il CERN (Consiglio Europeo per la Ricerca Nucleare), per l inserimento di dottorandi in discipline tecnologiche dell Università di Ferrara. L accordo prevede che dottorandi in Ingegneria, informatica, Fisica applicata e Matematica applicata, selezionati dal CERN e dall Università trascorrano due anni nel laboratorio di Ginevra per lo svolgimento delle proprie ricerche, usufruendo di speciali borse di studio cofinanziate dal CERN e dall Ateneo. I giovani studiosi, con la guida di ricercatori del CERN e di docenti dell Ateneo, sono impegnati in progetti di ricerca e sviluppo in settori di alta tecnologia e in un ambiente internazionale; - le azioni sviluppate per promuovere Dottorati internazionali e per lo svolgimento di tesi in co-tutela internazionale. Come nell anno precedente, nel 2009 lo IUSS ha erogato borse per 30 mensilità (pari a euro), mirate a sostenere il soggiorno all estero di Dottorandi che svolgessero tesi

99 in co-tutela internazionale. Sono, inoltre, attivi i seguenti programmi di dottorato internazionale: l International Relativistic Astrophysics Program (IRAPP) e l International Doctorate on AstroParticle Physics (IDAPP); azioni mirate ad attrarre giovani talenti dall estero. Proseguendo con l attività iniziata nel 2006, nell ambito del XXIII ciclo di Dottorato dell Università è stato bandito un concorso di ammissione per soli titoli riservato a studenti con formazione estera. Nel 2009, a fronte di 7 borse, sono state presentate 164 domande. Gli idonei sono risultati 100 e gli immatricolati 29; azioni mirate ad una internazionalizzazione della didattica nei corsi di Dottorato. Nel 2009 lo IUSS ha continuato il programma Copernicus Visiting Scientists, per attrarre a Ferrara studiosi stranieri particolarmente insigni, che partecipino alle attività formative (didattica e ricerca) nell ambito delle attività di Dottorato. Nel 2009 i docenti ospiti sono stati 3. Lo IUSS Day -Tutti gli anni si svolge lo IUSS Day, iniziativa dedicata alle attività dell Istituto Universitario di Studi Superiori IUSS-Ferrara Nel 2009 la cerimonia, che si è tenuta il 10 Febbraio nell Aula Magna di Palazzo Renata di Francia, ha visto, dopo il saluto del Magnifico Rettore e la relazione del Direttore dello IUSS, un intervento del Professor Jaques Ziller, ordinario di Diritto dell Unione europea presso l Università di Pavia, sul tema L Europa può fare a meno di una Costituzione?. Al termine si è tenuta la consegna dei diplomi ai dottori di ricerca mentre nel pomeriggio, presso l Aula Magna della Facoltà di Economia si è tenuta la conferenza del Prof. Romano Prodi dal titolo Una lettura della crisi: una prospettiva europea. Tale conferenza ha inaugurato il ciclo di colloqui dello IUSS dedicato al tema Crisi e rinascita. Accanto alle attività disciplinari di ciascun Corso di Dottorato, vengono svolte iniziative di macroarea, rivolte cioè a studenti di dottorati diversi che afferiscono alla stessa macroarea didattica, e iniziative trasversali, destinate a tutti i dottorandi. Nel 2009 le iniziative di macroarea sono state le seguenti: all interno dell area economico-giuridico-umanistico-sociale si è tenuto un Convegno sul tema L identità culturale europea e la tradizione teatrale, un ciclo di seminari sulla Costituzione Europea che ha coinvolto vari Dottorati, nonché una serie di colloqui sull archeologia e i beni culturali; nell ambito dell area scientifico-tecnologica si sono svolti 3 minicorsi di due giornate ciascuno sul tema Methodology of pattern recognition and imaging e una scuola estiva di una settimana sul tema Innovative technologies for land management and environmental the contribution of Geochemistry, Geophysics and Remote Sensing ; la macroarea medico-biologica ha proposto un workshop dal titolo Immunologia: dalle molecole alla terapia e una giornata di studi su Coclea naturale e artificiale - dalle cellule alla terapia della sordità. Le iniziative trasversali mirano, dal canto loro, a potenziare le conoscenze linguistiche e affinare le competenze comunicative dei dottorandi. Nel corso del 2009 docenti madrelingua hanno svolto quattro 99

100 100 I.U.S.S. Ferrara Giardino, lo stemma dell Università

101 differenti livelli di lettorato per un totale di circa 100 ore di docenza. È stata, inoltre, offerta ai dottorandi la possibilità di sostenere esami per l ottenimento di certificazioni linguistiche riconosciute a livello internazionale. Per i dottorandi stranieri prosegue la possibilità di partecipare a corsi di italiano organizzati dal Centro Linguistico di Ateneo. Oltre alle iniziative di macroarea e trasversali, nel corso del 2009 sono stati organizzati presso lo IUSS seminari, convegni e Master. In particolare, per la loro particolare vocazione e connotazione internazionale che ha spinto il Senato Accademico ad inserirli tra le attività dello IUSS, è opportuno segnalare: il Master di II livello: SRCE - Scuola di ricerca clinica ed epidemiologica ; il Corso internazionale IBUS - International Breast Ultrasound Course ; il Master Internazionale di II livello ECOPOLIS - Politiche ambientali e territoriali per la sostenibilità e lo sviluppo locale ; il Corso di Perfezionamento MuSeC - Economia e Management dei Musei e dei Servizi Culturali Infine, nel 2009 sono proseguiti i Colloqui dello IUSS, conferenze dedicate ad un tema di ampia rilevanza, concepite come occasione di ampliamento culturale e di aggregazione sociale per i dottorandi e di integrazione con la città. Nel 2009 sono state organizzate 9 conferenze dedicate al tema Crisi e rinascita ed è stato pubblicato il volume Memoria che raccoglie i testi dei Colloqui IUSS tenuti nel corso del Ulteriori programmi sviluppati nell ambito dello IUSS sono descritti nella sezione del Bilancio dedicata al tema dell internazionalizzazione. 4.5 La valutazione della qualità della formazione e dei servizi offerti Nell ambito del processo di valutazione della formazione, anche nel 2009 l Ateneo ha effettuato una serie di indagini mirate a rilevare le opinioni degli studenti in relazione alla qualità dell attività didattica e dei servizi offerti, che vanno ad aggiungersi a quelle condotte sul piano nazionale dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea L indagine sull attività didattica universitaria La valutazione dell attività didattica universitaria è effettuata sulla base delle regole contenute nelle Linee guida di Ateneo per la rilevazione dell opinione degli studenti sulla didattica, che recepiscono la normativa nazionale in materia e le indicazioni fornite dal Comitato Statistico di Ateneo. La rilevazione ha previsto la raccolta dell opinione degli studenti relativa a due periodi didattici (ottobredicembre e gennaio-maggio), attraverso la compilazione di un questionario. Sono stati sottoposti a monitoraggio gli insegnamenti con le seguenti caratteristiche: un numero di crediti pari o superiore a tre crediti formativi universitari; per le lauree specialistiche, una media degli iscritti nei due anni di corso superiore al 10% della numerosità di riferimento della classe di appartenenza del corso di studio; per le lauree triennali/specialistiche/ magistrali, una media degli iscritti nei primi due anni di corso superiore al 20% della numerosità di riferimento della classe di appartenenza del corso di studio; la raccolta di almeno cinque questionari per ogni insegnamento; la valutazione dei corsi integrati nella loro globalità; per le lauree sanitarie, almeno venti iscritti al primo anno. 101

102 102 Complessivamente sono stati valutati 52 corsi di laurea e insegnamenti e sono stati raccolti ed elaborati Complessivamente sono stati valutati 52 Corsi di Laurea, insegnamenti e sono stati raccolti ed elaborati questionari. Oltre alle informazioni essenziali sull insegnamento oggetto della valutazione, il questionario si è articolato in: una prima sezione relativa all organizzazione del corso di studi, in cui sono state raccolte le domande relative all organizzazione complessiva del periodo didattico; una seconda sezione, suddivisa in quattro ambiti distinti: organizzazione dell insegnamento, aspetti relativi alla docenza, aule e attrezzature, informazioni aggiuntive e soddisfazione. sono Ingegneria, Giurisprudenza, Scienze matematiche, fisiche e naturali, lettere e filosofia. Registrano una ripresa nel livello di soddisfazione, dopo un risultato in flessione nell A.A. 2007/2008, le Facoltà di Architettura, Economia, Medicina e Interfacoltà. La Facoltà di Farmacia invece registra una tendenza negativa rispetto ai due anni accademici precedenti. Occorre, tuttavia, precisare che negli anni precedenti i risultati di quest ultima sono stati nettamente superiori ai valori registrati dalle altre Facoltà e che, nell A.A. 2008/2009, si mantengono superiori alla media di Ateneo. Nel grafico 4.4 sono rappresentati i risultati del questionario di valutazione, articolati per sezioni e per Facoltà e posti a confronto con le corrispondenti medie di Ateneo. L analisi dei risultati delle rilevazioni consente di delineare un quadro generale positivo. L indice di soddisfazione di Ateneo, pari alla media delle percentuali di valutazioni positive per ogni domanda, è risultato pari al 75,54% (si veda il grafico 4.4), superiore al valore registrato sia nel 2008 (74,12%), sia nell anno 2007 (75,44%). Le Facoltà che nel triennio di riferimento mostrano un trend positivo nel grado di soddisfazione complessivo CUS Ferrara - Il campo da golf - Foto di S.B.

103 䄀爀挀栀椀琀攀琀琀甀爀愀 䔀挀漀渀漀洀椀愀 㘀㠀 Ⰰ アハ ート 㜀Ⰰ㠀㜀Ⰰ 㘀アハ ート㜀Ⰰ 㤀㘀㜀 Ⰰアハ ート㜀㜀Ⰰアハ ート 䘀愀爀洀愀挀椀愀 㜀㘀 Ⰰ 㠀 㜀㠀 Ⰰ アハ ート 㠀 Ⰰ 㠀 䜀椀甀爀椀猀瀀爀甀搀攀渀稀愀 㜀㠀 Ⰰ㜀㜀㠀 Ⰰ 㐀 㠀 Ⰰ 㜀アハ ート 䤀渀最攀最渀攀爀椀愀 㜀㐀 Ⰰ 㘀㜀㐀 Ⰰ 㤀 㜀㔀 Ⰰ 㠀 䤀渀琀攀爀昀愀挀漀氀琀 㜀アハ ート Ⰰ 㤀㤀 㜀㘀 Ⰰ 㤀㤀 㜀㜀 Ⰰ 㔀㔀 103 䰀攀琀琀攀爀攀 㜀アハ ート Ⰰ アハ ートアハ ート 㜀㘀 Ⰰ 㜀㠀 Ⰰ 㔀 䴀攀搀椀挀椀渀愀 㜀 Ⰰ 㔀㜀 㜀アハ ート Ⰰ 㤀㔀 㜀㜀 Ⰰ 㐀アハ ート 匀挀椀攀渀稀攀 㜀㐀 Ⰰ 㜀㘀 Ⰰ 㤀㔀㜀㘀 Ⰰ㤀 㠀 㤀 㜀 㠀 䄀琀攀渀攀漀 㜀㐀 Ⰰ 㜀㔀 Ⰰ 㔀㐀㜀㔀 Ⰰ 㐀㐀 㘀 㜀 Grafico 4.4 Indice di soddisfazione complessivo Confronto a.a. a.a. 2006/ /09

104 刀椀猀甀氀琀愀琀椀瀀攀爀猀漀琀琀漀猀攀稀椀漀渀攀 爀愀最最爀甀瀀瀀愀洀攀渀琀椀焀甀攀猀椀琀椀 㤀 㠀 㜀 㘀 㔀 㐀 アハ ート 104 䄀爀挀栀椀琀攀琀琀甀爀愀 䔀挀漀渀漀洀椀愀 䘀愀爀洀愀挀椀愀 䜀椀甀爀椀猀瀀爀甀搀攀渀稀愀 䤀渀最攀最渀攀爀椀愀 伀爀最愀渀椀稀稀愀稀椀漀渀攀搀攀氀挀漀爀猀漀搀椀猀琀甀搀椀䄀猀瀀攀琀琀椀爀攀氀愀琀椀瘀椀愀氀氀愀搀漀挀攀渀稀愀䤀渀昀漀爀洀愀稀椀漀渀椀愀最最椀甀渀琀椀瘀攀攀猀漀搀搀椀猀昀愀稀椀漀渀攀 䤀渀琀攀爀昀愀挀漀氀琀 䰀攀琀琀攀爀攀 䴀攀搀椀挀椀渀愀匀挀椀攀渀稀攀 伀爀最愀渀椀稀稀愀稀椀漀渀攀搀攀氀氀 椀渀猀攀最渀愀洀攀渀琀漀䄀甀氀攀攀搀愀琀琀爀攀稀稀愀琀甀爀攀 䄀琀攀渀攀漀 Grafico 4.5 Indice di soddisfazione Risultati per sezioni aggregati per Facoltà a.a. 2008/09

105 4.5.2 L indagine sui servizi bibliotecari di Ateneo Nell ambito del progetto Good Practice 2009, di cui si parla più in generale nel capitolo dedicato al capitale umano, l Università ha realizzato un indagine mirata a indagare la soddisfazione di studenti e docenti in merito all utilizzo dei servizi bibliotecari di Ateneo. L indagine di soddisfazione degli studenti è stata realizzata con la distribuzione, presso cinque Biblioteche dell Ateneo (Architettura, Chimico-biologica, Lettere e filosofia, Scienze giuridiche, Scientifico-tecnologica) di questionari cartacei. L indagine, che ha ottenuto un totale di 626 risposte raccolte, ha riguardato i seguenti ambiti: le strutture bibliotecarie utilizzate e relativa frequenza; l orario di apertura della Biblioteca prevalentemente utilizzata e della qualità dell offerta documentaria; le risorse elettroniche (banche dati, periodici elettronici, e-book); il sito web della Biblioteca; le sale di lettura e le postazioni internet; fornitura di libri, articoli o altro materiale da altre biblioteche; le informazioni e il personale addetto ai servizi al pubblico. I giudizi espressi, su una scala da 1 a 4 crescente in base al grado di soddisfazione, mostrano un elevato livello generalizzato di soddisfazione dei servizi bibliotecari. La media espressa degli studenti è infatti di 3,20, con i valori più alti fatti registrare dall assistenza fornita dal personale agli utenti (affidabilità 3,53 - cortesia 3,56 - assistenza in generale 3,21), dal servizio di prestito (3,33), dal catalogo on-line (3,24). 105 Tabella Soddisfazione degli studenti rispetto alle strutture bibliotecarie di Ateneo Ambiti dell indagine Lettura Prestito Catalogo on-line Sito Web Risorse elettroniche Fornitura libri e articoli Assistenza all utenza Fotocopie Postazioni Grado di soddisfazione 3,15 3,33 3,24 3,18 3,11 3,16 3,21 2,91 3,02 Focus su assistenza all utenza, spazi e orari Ambiti dell indagine Affidabilità - Personale Cortesia - Personale Spazi Orari Grado di soddisfazione 3,53 3,56 3,19 3,02

106 Per quanto riguarda il grado di soddisfazione dei docenti in merito ai servizi bibliotecari, l indagine è stata condotta per mezzo di un sistema di compilazione on-line dello stesso questionario. Anche nel caso dei docenti il numero di risposte è stato particolarmente elevato (301 compilazioni) ed il grado di soddisfazione mediamente elevato (valore medio pari al 3,30) L indagine per la valutazione delle segreterie studenti Più in dettaglio, la semplicità e la reperibilità della modulistica, nonché la coerenza delle informazioni fornite sono giudicate più soddisfacenti che no. Soddisfacenti sono giudicate anche la cortesia e l affabilità del personale, che fanno registrare il gradimento più elevato. Nonostante in alcune domande i servizi di segreteria siano ritenuti non soddisfacenti (adeguatezza degli spazi e degli orari di apertura), è essenziale osservare che gli studenti sostengono di non aver mai fatto ricorso al servizio reclami e che non è quasi mai capitato di dover ritornare in segreteria per aver ricevuto informazioni errate o per errori della segreteria. 106 Anche nel 2009, l Ateneo ha effettuato un indagine mirata a rilevare la qualità percepita dagli studenti in merito ai servizi forniti dalle Segreterie. L indagine è stata condotta attraverso la somministrazione di un questionario cartaceo, distribuito e raccolto dai Manager Didattici di Ateneo, ad un campione di studenti. In generale, gli studenti si dichiarano complessivamente soddisfatti della qualità dei servizi ricevuti dalle Segreterie studenti. In particolare, su una scala di giudizio da 1 (decisamente non soddisfatto) a 4 (decisamente soddisfatto), passando per 2 (più no che si) e 3 (più si che no), il giudizio complessivo per i servizi offerti dalle Segreterie studenti è di 3,22 (si veda grafico 4.6). Grafico 4.6 Indagine sulle Segreterie studenti valutazione complessiva

107 La valutazione della qualità della didattica e dei servizi offerti agli studenti è oggetto infine anche dell indagine realizzata annualmente da AlmaLaurea e mirata a delineare il profilo dei laureati delle Università italiane aderenti al Consorzio. Nell ambito dell indagine condotta sugli studenti prossimi alla laurea attraverso la compilazione di un questionario viene chiesto, fra l altro, di esprimere una valutazione relativa alla qualità della formazione ricevuta (in termini di soddisfazione complessiva del corso di studi, di soddisfazione nel rapporto con i docenti e con gli studenti, di valutazione delle aule, dei servizi informatici, etc.). I principali risultati dell indagine sono riportati nel paragrafo della presente sezione del Bilancio sociale I Rapporti di Autovalutazione (RAV) In un ottica di miglioramento della qualità dell offerta formativa e dei servizi, nonché di maggiore trasparenza dei processi di valutazione, l Ateneo ha avviato, sin dall Anno Accademico 2003/2004, un progetto di autovalutazione dei Corsi di Studio. Per ciascun Corso di Laurea oggetto di valutazione è istituito un Gruppo di Autovalutazione, responsabile della realizzazione e dell invio al Nucleo di Valutazione dell Ateneo di un Rapporto di Autovalutazione (RAV), articolato in cinque dimensioni: sistema organizzativo; esigenze ed obiettivi; insegnamento, apprendimento, accertamento; risorse, servizi; monitoraggio, analisi, riesame. I RAV sono analizzati e discussi con il Nucleo di Valutazione dell Ateneo e con il Consiglio del Corso di Laurea di riferimento, allo scopo di identificare punti di forza ed elementi di criticità di ciascun corso. Dal 2007 il RAV e il relativo modello informativo sono compilabili online; il modello informativo è accessibile a tutti gli interessati sui siti dei corsi di studio, come dato di completa trasparenza sull offerta formativa, sui processi di erogazione, sulle strutture disponibili e sui servizi. Il RAV è accessibile agli strutturati dell Ateneo e al Nucleo di Valutazione. L elaborazione e la discussione dei RAV rappresentano uno dei punti chiave del presidio sull Assicurazione della Qualità presente nei corsi di studio dell Ateneo. Tali processi sono alla base dell approfondita analisi e discussione sviluppata a livello dell intero Ateneo sulla riformulazione dei corsi di studio secondo il D.M. 270/ L indagine sulla qualità della formazione dei dottorandi Nel 2009, per il quarto anno consecutivo, l Ateneo ha condotto un indagine questionaria volta a monitorare l opinione dei dottorandi iscritti all ultimo anno di corso sulla qualità della formazione ricevuta durante il Corso di Dottorato e ad individuare elementi di soddisfazione e insoddisfazione rispetto al percorso intrapreso. Il questionario è stato organizzato in cinque sezioni tematiche: Reclutamento, Formazione, Tesi di Dottorato, Ricerca, Risorse e prospettive. L indagine ha coinvolto 131 dottorandi, con un tasso di risposta del 40% (53 dottorandi rispondenti), in diminuzione rispetto all anno precedente (l indagine aveva interessato 136 dottorandi nel 2008 con un tasso di risposta del 52%). A livello di macroarea disciplinare di afferenza, la più alta percentuale di partecipazione spetta ai dottorandi appartenenti all area scientifico-tecnologica, con un tasso del 45%, seguiti da quelli dell area medico-biologica (35%) e dai dottorandi dell area economico-giuridico-umanistico-sociale (19%). Nell ambito della sezione Formazione, alla domanda relativa all utilità della formazione ricevuta, le risposte dei dottorandi hanno portato ad un punteggio medio di 6,70 lungo una scala da 1 a 10 (si veda il grafico 4.7). 107

108 108 Grafico 4.7 Opinione dei dottorandi sull utilità della formazione ricevuta CUS Ferrara - Il campo da golf - Foto di S.B.

109 Il punteggio sul livello di soddisfazione complessivo dei dottorandi in merito alle attività formative ricevute evidenzia un aumento del gradimento nell area scientifico-tecnologica, a fronte della minore soddisfazione dei dottorandi dell area economico giuridico umanistico sociale, rispetto al Il livello dell indice medio complessivo rimane tuttavia stabile (si veda la tabella 4.20). Tabella 4.20 Indice di soddisfazione complessivo dei dottorandi sulle attività formative PIntangibles Domanda: Quanto ti ritieni globalmente soddisfatto delle attività formative da te ricevute durante il tuo Dottorato? (una risposta, con punteggio da 1 a 10) Macroarea Punteggio medio 2008 Punteggio medio 2009 Economico giuridico umanistico sociale 6,1 3,7 Medico - biologica 5,0 5,7 Scientifico - tecnologica 5,0 6,4 Totale 5,2 5,6 109 lsanta Maria delle Grazie - Biblioteca chimicabiologia - Foto di S.B. Chiostro di Santa Maria delle Grazie - Foto di S.B.

110 L occupabilità post lauream La percentuale dei laureati dell Ateneo che accedono al mondo del lavoro a seguito del conseguimento del titolo, come anche i dati relativi al tempo impiegato dallo studente formato per raggiungere tale traguardo, costituiscono un indicatore chiave per la valutazione della qualità dell offerta formativa. Tali informazioni vengono fornite dall indagine che AlmaLaurea svolge periodicamente allo scopo di delineare il quadro conoscitivo sulla situazione occupazionale dei laureati delle Università aderenti. Ad un attenta analisi degli esiti di tale indagine, l Ateneo affianca una serie di iniziative mirate a guidare e supportare laureandi e neolaureati nel loro ingresso nel mondo del lavoro L indagine AlmaLaurea 2009 sulla condizione occupazionale dei laureati Nell ambito delle valutazioni complessive sull occupabilità dei laureati realizzate annualmente da AlmaLaurea, l indagine 2009 ha indagato, fra l altro, la condizione occupazionale e formativa dei laureati nel 2008 ad un anno dal conseguimento del titolo (laureati post riforma di primo livello, specialistici e specialistici a ciclo unico). Le tabelle ed i grafici di seguito riportati sintetizzano gli esiti dell indagine relativi alla condizione occupazionale dei laureati dell Università di Ferrara, confrontati con i dati della media nazionale di Ateneo e/o con i corrispondenti esiti relativi ai due anni precedenti 2007 e I laureati di primo livello della sessione estiva 2008 dell Ateneo di Ferrara che risultano occupati sono il 40,5%, valore superiore rispetto alla media nazionale (30,8%), mentre inferiori alla media nazionale risultano le percentuali degli occupati e iscritti ad una laurea specialistica (11,5% contro il 14,9% nazionale) e degli iscritti alla laurea specialistica (34,7% contro il 42,3% nazionale). La percentuale di coloro che non lavorano e sono in cerca di un occupazione è di poco superiore al dato medio nazionale (rispettivamente 9,7% e 8,9%). Rispetto al 2007 il confronto sulla condizione occupazionale dei laureati di primo livello ad un anno dal titolo evidenzia un decremento dell occupabilità dei laureati ferraresi (40,5% contro 45%), a fronte di un valore pressoché stabile, di coloro che lavorano e sono iscritti alla laurea specialistica (11,5% nel 2008 e 11,6% nel 2007). Foto di S.B.

111 Tabella Laureati di primo livello delle sessioni estive 2008, 2007 e condizione occupazionale e formativa Facoltà Occupati e non iscritti laurea specialistica (%) Occupati e iscritti laurea specialistica (%) Iscritti laurea specialistica (%) Non lavorano e non cercano lavoro (%) Non lavorano ma cercano (%) Economia 21,8 24,2 13,9 9,6 13,4 16,7 58,5 51,6 55,6 3,7 3,8 8,3 6,4 7 5,6 Farmacia 66,7 60 / 5,6 13,3 / 11,1 6,7 / 5,6 6,7 / 11,1 13,3 / Giurisprudenza 33,3 34,1 14,7 22,5 20,7 23,5 36,3 34,1 55,9 2 3,7 / 5,9 7,3 5,9 Ingegneria 16,1 20,7 23,4 15,2 8, ,6 65,9 55,3 0,9 1,8 2,1 4,1 2,8 2,1 Interfacoltà 13,8 19,2 11,8 9,2 13,7 17,6 73,8 57,5 64,7 1,5 5,5 5,9 1,5 4,1 / Lettere e filosofia 46,5 47,1 44, ,7 8,8 17,3 21,6 32,4 6 4,5 4,4 18, ,3 Medicina e chirurgia 76,6 77,9 52,2 4,8 8,5 8,7 4,8 5,8 30,4 3,4 3,5 4,3 10,3 4,3 4,3 Scienze MM.FF.NN ,1 36,8 15,9 14,2 15,8 58,2 47,6 39,5 2,6 1,9 5,3 5,3 4,2 2,6 111 TOTALE Ferrara 40, ,2 11,5 11,6 14,7 34, ,7 3,5 3,4 4,2 9,7 7 5,3 TOTALE Atenei 30,8 31, ,9 16,3 18,4 42,3 42,3 45,4 3,1 2,9 3,2 8,9 7 5,9

112 112 㔀㐀㔀㐀アハ ート㔀アハ ート 㔀 㔀㔀 㐀 Ⰰ 㔀 䌀漀渀搀椀稀椀漀渀攀漀挀挀甀瀀愀稀椀漀渀愀氀攀攀昀漀爀洀愀琀椀瘀愀氀愀甀爀攀愀琀椀瀀爀椀洀漀氀椀瘀攀氀氀漀猀攀猀猀椀漀渀椀攀猀琀椀瘀攀 㠀 ⴀ 㜀 ⴀ 㘀愀搀甀渀愀渀渀漀搀愀氀氀愀氀愀甀爀攀愀 ⴀ 挀漀渀昀爀漀渀琀漀甀渀椀昀攀 ⴀ 琀漀琀愀氀攀愀琀攀渀攀椀 Ⰰ 㔀 アハ ート㐀 Ⰰ 㜀 アハ ート Ⰰ 㔀 㤀 Ⰰ 㜀 アハ ート Ⰰ 㠀 㐀 Ⰰ 㤀 㐀 Ⰰ アハ ート アハ ート Ⰰ 㠀 Ⰰ 㤀 㐀㔀 アハ ートアハ ート Ⰰ 㘀 アハ ート Ⰰ 㐀 㜀 アハ ート Ⰰ 㘀 㘀 Ⰰ アハ ート 㐀 Ⰰ アハ ート Ⰰ 㤀 㜀 アハ ート Ⰰ Ⰰ 㘀 㐀 Ⰰ 㔀 Ⰰアハ ート 䘀攀爀爀愀爀愀吀伀吀䄀䰀䔀䄀琀攀渀攀椀䘀攀爀爀愀爀愀吀伀吀䄀䰀䔀䄀琀攀渀攀椀䘀攀爀爀愀爀愀吀伀吀䄀䰀䔀䄀琀攀渀攀椀 㐀㔀 Ⰰ 㜀 㠀 㜀 㘀 漀挀挀甀瀀愀琀椀漀挀挀甀瀀愀琀椀椀猀挀爀猀瀀攀挀椀猀挀爀椀琀琀椀猀瀀攀挀渀漀渀氀愀瘀漀爀愀渀攀渀漀渀挀攀爀挀愀渀漀渀漀渀氀愀瘀漀爀愀渀漀洀愀挀攀爀挀愀渀漀 㜀 㘀 Ⰰ アハ ート 㐀㔀 Ⰰ 㐀 アハ ートⰀ 㔀 Ⰰ 㤀 In merito alla situazione ad un anno dal conseguimento del titolo dei dottori della laurea specialistica, nel 2008 risulta essere occupato il 59,7% di essi, in diminuzione rispetto all anno precedente (68,4% nel 2007), ma superiore alla media nazionale (55,9%). La percentuale della stessa categoria di laureati dell Ateneo non occupati ma in cerca di lavoro risulta, invece, pari al 20,6%, superiore alla percentuale registrata nel 2007 (13,2%), ma inferiore alla media, nazionale (26,3%). Infine, il dato relativo ai laureati non occupati e non in cerca di lavoro registra una percentuale del 19,6% per l Ateneo ferrarese, superiore sia al dato 2007 (18,4%) sia al dato nazionale (17,8%). Grafico Condizione occupazionale e formativa laureati primo livello sessione estiva confronto Unife/ Totale Atenei - triennio

113 㠀㜀㘀㔀㐀アハ ート 㔀㤀 Ⰰ 㜀 䌀漀渀搀椀稀椀漀渀攀漀挀挀甀瀀愀稀椀漀渀愀氀攀氀愀甀爀攀愀琀椀猀瀀攀挀椀愀氀椀猀琀椀挀椀 㠀愀搀甀渀愀渀渀漀搀愀氀氀愀氀愀甀爀攀愀 ⴀ 挀漀渀昀爀漀渀琀漀唀渀椀昀攀 吀漀琀愀氀攀䄀琀攀渀攀椀 㔀㔀 Ⰰ 㤀 伀挀挀甀瀀愀琀椀 㤀 Ⰰ 㘀㜀 Ⰰ 㠀 一漀渀氀愀瘀漀爀愀渀漀攀渀漀渀挀攀爀挀愀渀漀 Ⰰ 㘀 㘀 Ⰰ アハ ート 一漀渀氀愀瘀漀爀愀渀漀洀愀挀攀爀挀愀渀漀 㘀㠀 Ⰰ 㐀 㘀 Ⰰ 伀挀挀甀瀀愀琀椀 㠀 Ⰰ 㐀㜀 Ⰰ 㠀 一漀渀氀愀瘀漀爀愀渀漀攀渀漀渀挀攀爀挀愀渀漀 アハ ート Ⰰ 一漀渀氀愀瘀漀爀愀渀漀洀愀挀攀爀挀愀渀漀 吀伀吀䄀䰀䔀䘀攀爀爀愀爀愀 吀伀吀䄀䰀䔀䄀琀攀渀攀椀 Infine, con riferimento ai dottori della laurea specialistica a ciclo unico, il tasso di occupati che si sono laureati presso l Università di Ferrara nel 2008 supera il dato medio nazionale (56,3% contro il 42,5%). Inferiori rispetto alla media nazionale risultano, invece, sia la percentuale di laureati presso l Ateneo ferrarese che non lavorano, ma non sono in cerca di un occupazione (29,8% contro il 38,4%), sia la percentuale di coloro che non hanno occupazione e ne cercano una (13,9% contro il 19,1%). 㠀 㜀 Grafico Condizione occupazionale laureati specialistici 2008 ad un anno dalla laurea confronto Unife/ Totale Atenei 113 㘀 䌀漀渀搀椀稀椀漀渀攀漀挀挀甀瀀愀稀椀漀渀愀氀攀氀愀甀爀攀愀琀椀 㠀氀愀甀爀攀愀猀瀀攀挀椀愀氀椀猀琀椀挀愀愀挀椀挀氀漀甀渀椀挀漀愀搀甀渀愀渀渀漀搀愀氀氀愀氀愀甀爀攀愀 ⴀ 挀漀渀昀爀漀渀琀漀甀渀椀昀攀 ⴀ 琀漀琀愀氀攀愀琀攀渀攀椀 㔀㘀 Ⰰ アハ ート 㔀㐀アハ ート 㤀 Ⰰ 㠀 アハ ート Ⰰ 㤀 㐀 Ⰰ 㔀 アハ ート㠀 Ⰰ 㐀 㤀 Ⰰ 吀伀吀䄀䰀䔀䘀攀爀爀愀爀愀吀伀吀䄀䰀䔀䄀琀攀渀攀椀伀挀挀甀瀀愀琀椀一漀渀氀愀瘀漀爀愀渀漀攀渀漀渀挀攀爀挀愀渀漀一漀渀氀愀瘀漀爀愀渀漀洀愀挀攀爀挀愀渀漀 Grafico Condizione occupazionale laureati specialistica ciclo unico 2008 confronto Unife/Totale Atenei

114 L indagine AlmaLaurea sul profilo dei laureati Nel 2009 AlmaLaurea ha sottoposto ai laureati presso le Università aderenti al Consorzio un questionario mirato ad elaborare un profilo socio-culturale del capitale umano formato dal sistema universitario italiano. Le Università coinvolte, tra le quali l Ateneo ferrarese, sono state 51, con laureati intervistati rispetto al totale di laureati. I laureati presso l Università di Ferrara, che hanno compilato il questionario, sono stati 2.641, su un totale di laureati pari a Il 56,2% dei laureati di Ferrara intervistati è di sesso femminile, il 43,8% di sesso maschile. L età media dei laureati presso l Ateneo ferrarese coinvolti nell indagine (26,8) risulta inferiore all età media dei laureati del campione nazionale (27,1). L indagine si è articolata in dieci sezioni: Anagrafico, Origine sociale, Studi secondari superiori, Riuscita degli studi universitari, Condizioni di studio, Lavoro durante gli studi, Giudizi dell esperienza universitaria, Conoscenze linguistiche ed informatiche, Prospettive di studio e Prospettive di lavoro.la tabella 4.22 sintetizza alcuni fra i risultati principali dell indagine con riferimento alla valutazione degli studenti ferraresi sull esperienza universitaria appena conclusa, a confronto con i valori medi nazionali. Il 33,4% dei laureati dell Ateneo si dichiara decisamente soddisfatto del proprio corso di laurea, a fronte di un 55,1% che ritiene di essere complessivamente più soddisfatto che no. A livello nazionale, i corrispondenti valori fanno registrare, rispettivamente, un 35,2% ed un 51,5%. Le Facoltà dell Ateneo che mostrano percentuali più elevate di laureati decisamente soddisfatti risultano essere Farmacia (48,9%), Lettere e filosofia (39,8%) e Scienze matematiche, fisiche e naturali (37,6%). Rispetto al rapporto con i docenti, il 20,9% dei laureati dell Università di Ferrara si ritiene decisamente soddisfatto, un dato che risulta superiore al 22,3% di valore medio nazionale. Le Facoltà dell Ateneo con le percentuali più elevate di laureati che si ritengono decisamente soddisfatti dei rapporti con i docenti sono, Scienze matematiche, fisiche e naturali (29,7%), Lettere e filosofia (25,7%) nonché Farmacia (24,4%). Alla domanda Si iscriverebbe di nuovo all Università?, la percentuale di coloro che confermerebbe la propria scelta per lo stesso corso presso la stessa Università risulta essere, per l Ateneo ferrarese, il 69,7%, superiore al 68,4% del dato nazionale. Presso l Università di Ferrara, le Facoltà che fanno registrare la percentuale più alta di coloro che si riscriverebbero allo stesso Corso di Laurea sono Scienze matematiche, fisiche e naturali (80,1%), Farmacia (75,6%) e Ingegneria (74,5%). Con riferimento, infine, alla sezione Prospettive di Lavoro, la rilevazione sugli aspetti che i laureati considerano essere i più rilevanti nella ricerca di lavoro evidenzia come per il 79,3% dei laureati presso l Università di Ferrara l aspetto più importante sia l acquisizione di professionalità, seguito, se si considerano le prime tre posizioni, da stabilità/sicurezza del posto di lavoro (66,8%) e possibilità di carriera (57%). Il dato registrato presso l Ateneo risulta in linea con il dato nazionale, che include nelle prime tre posizioni gli stessi aspetti risultati come i più rilevanti per i laureati presso l Università di Ferrara (si veda grafico 4.11). Un momento della Cerimonia di inaugurazione dell Anno Accademico - Foto di S.B.

115 Profilo Laureati Prospettive di Lavoro - Confronto Unife/Totale Atenei Unife Totale Atenei 26, ,7 67,8 46, ,1 61,6 46,1 66,8 44,1 49,5 54, ,4 79,3 tempo libero indipendenza o autonomia stabilità/sicurezza del posto di lavoro rispondenza a interessi culturali coerenza con gli studi possibilità di guadagno possibilità di carriera acquisizione di professionalità Grafico Profilo Laureati 2009 Prospettive di Lavoro Confronto Unife/Totale Atenei

116 Tabella Profilo dei Laureati Giudizio sull esperienza universitaria - confronto Unife/Totale Atenei Totale Facoltà Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Interfacoltà Lettere e filosofia Medicina e chirurgia Scienze matematiche, fisiche e naturali Unife Tot. Atenei Unife Tot. Atenei Unife Tot. Atenei Unife Tot. Atenei Unife Tot. Atenei Unife Tot. Atenei Unife Tot. Atenei Unife Tot. Atenei Unife Tot. Atenei Unife Tot. Atenei Sono complessivamente soddisfatti del corso di laurea (%) Decisamente sì 33,4 35,2 27,1 23,7 24,4 38,2 48,9 43,3 37,3 41,1 34,5 36,1 19,1 35,8 29,7 30, ,6 35,9 Più sì che no 55,1 51,5 58,6 57,4 63, ,7 46, ,3 57,3 53, ,4 57,3 52,1 51,1 46,8 54,8 52,1 116 Sono soddisfatti dei rapporti con i docenti in generale (%) Decisamente sì 20,9 22,3 8,3 12,7 12,9 19,6 24,4 23,3 22,3 22,9 14,4 17,6 12,8 27,5 25,7 23, ,7 29,7 26,3 Più sì che no 66, ,4 64,2 72,7 65,4 67,4 61,4 61,9 55,5 72,8 66,4 78,7 60,1 65,8 62,2 60,2 54,5 63,4 62,5 Si iscriverebbero di nuovo all università (%) Sì, allo stesso corso dell Ateneo Sì, ma ad un altro corso, dell Ateneo Sì, allo stesso corso ma in un altro Ateneo Sì, ma ad un altro corso e in un altro Ateneo Non si iscriverebbero più all Università 69,7 68,4 72, ,4 72,9 75,6 69,4 71,2 72,9 74,5 75,4 55,3 65,2 56,6 61,3 67,7 70,1 80,1 71,7 8,5 9,9 2,3 9,4 5,9 9,4 14,8 11,1 11,2 6,7 8,2 8,3 23,4 13,5 11,8 11, ,4 9 11,3 11, , ,2 11,6 8,1 12 7, ,6 8 11,3 11,8 20,3 16 5,5 9,8 7,5 6,6 6,8 7,1 8,9 5,5 3 4,4 6,2 5,3 8,2 3,8 10,6 7,9 17,2 10,7 3,4 2,8 4,3 5,7 2,3 2,5 1,5 2,3 4,8 2,2 0,7 1,8 3,1 1,5 1,4 1,8-3,7 2,6 3,7 1,7 1,6 2,4 2,4

117 4.6.3 Le iniziative dell Ateneo per l occupabilità dei laureati I Percorsi di Inserimento Lavorativo dell Università di Ferrara I Percorsi di Inserimento Lavorativo (PIL) rappresentano un iniziativa del Job Centre dell Ateneo rivolta ai laureati dei diversi corsi di studio e livelli di ordinamento (lauree triennali, specialistiche, dottorati di ricerca) che si propone di creare un percorso didattico e di accompagnamento al mercato del lavoro attraverso un processo integrato di fasi di istruzione - formazione - lavoro. Il progetto, realizzato con cadenza annuale, prevede l inserimento di un gruppo di laureandi in aziende ed enti con un contratto di lavoro della durata di 12 mesi, preceduto da un ciclo formativo specifico, di aula e stage, che si svolge in un arco complessivo di 6 mesi. Durante il percorso PIL i laureandi proseguono il proprio iter di studi fino alla laurea, fruendo di crediti formativi derivanti dalle attività a cui partecipano. Scopo finale della sperimentazione è verificare la possibilità e le modalità dell integrazione della fase conclusiva del percorso universitario con l avvio di una prima, piena, esperienza lavorativa. Il progetto è coordinato dall Università di Ferrara, in partnership con il CPF (Consorzio Provinciale Formazione), quale Ente gestore del finanziamento pubblico assegnato al progetto stesso e con il CdS (Centro ricerche documentazione e Studi) per la ricerca e l individuazione delle aziende interessate e dei profili professionali e lavorativi disponibili. La tabella 4.23 riporta la percentuale di partecipanti alle ultime tre edizioni ripartita per Facoltà, mentre nella tabella 4.24 vengono evidenziati i numeri degli studenti partecipanti alle varie fasi del progetto, il numero di quelli allocati in azienda e le aziende partecipanti, dalla partenza del progetto fino all ultima edizione rendicontabile. Tabella 4.23 PIL: Partecipanti ai colloqui motivazionali per Facoltà Facoltà a.a. 2006/07 a.a. 2007/08 a.a. 2008/09 % % % Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Lettere e filosofia Ingegneria Medicina e chirurgia Scienze MM.FF.NN I.U.S.S. Ferrara 1391, sala 117

118 Tabella Partecipazione di Studenti e Aziende ai PIL Studenti/Aziende a.a. 2002/03 a.a. 2003/04 a.a. 2004/05 a.a. 2005/06 a.a. 2006/07 a.a. 2007/08 a.a. 2008/09 Totali PIL Partecipanti ai colloqui d ingresso Partecipanti ai colloqui aziendali Allocati in azienda Posti di lavoro disponibili Aziende partecipanti * * diverse aziende hanno partecipato a più edizioni. Una possibile evoluzione del Progetto PIL è l inserimento di parte della formazione universitaria all interno di un contratto in Apprendistato per l Alta Formazione. Questa ipotesi ha trovato applicazione nella sperimentazione cui ha partecipato l Università di Ferrara nell ambito del Protocollo Regione Emilia-Romagna - Ministero del Lavoro (DGR 249/2005) e che è stata realizzata con un Master costituito ad hoc in Direzione del Cantiere, Direzione dei Lavori (promosso dalle Facoltà di Architettura e Ingegneria, concluso nel 2008) e attraverso l adattamento di un Master di lunga tradizione in Scienze Tecnologie e Management MaSTeM (promosso dalla Facoltà di Scienze MM.FF.NN., Dipartimento di Chimica). Dipartimento di Scienze storiche

119 Il Programma FIxO: Formazione & Innovazione per l Occupazione L iniziativa di sperimentazione del raccordo tra iniziative di finanziamento regionale e ministeriale è successivamente proseguita, inserendosi nell Azione 3 del Programma FIxO Formazione & Innovazione per l Occupazione. Il Programma, attuato da Italia Lavoro, è un iniziativa promossa dal Ministero del Lavoro con l obiettivo di favorire lo sviluppo di un efficace modello di integrazione tra Università e sistema produttivo. Il progetto coinvolge le Università nel potenziamento del ruolo di intermediazione ed accompagnamento al lavoro dei laureati, nello sviluppo dei servizi di placement universitario e nell integrazione tra ricerca scientifica e trasferimento di innovazione tecnologica al sistema delle imprese. Il progetto FIxO Azione 3 Nell ambito dell Azione 3 del Progetto FIxO - Promozione e sostegno di percorsi formativi di giovani laureati non occupati per l acquisizione di competenze nel trasferimento di tecnologie e prodotti della ricerca verso imprese che intendono perseguire programmi di innovazione nel 2009 sono stati realizzati tre corsi, la cui didattica si basa sulla sperimentazione dei precedenti Master in apprendistato, per circa 90 studenti provenienti da tutta Italia e 60 aziende del territorio, riguardanti rispettivamente: Direzione del Cantiere e Direzione dei Lavori, promosso dalle Facoltà di Architettura e Ingegneria, con la partecipazione di 30 aziende e con 42 posti per gli inserimenti in ambito lavorativo (di cui 6 con contratto di apprendistato della durata di 2 anni); MaSTeM, con indirizzo Tecniche, Tecnologie e Materiali per l Ambien- Tabella Studenti e aziende partecipanti ai Master FIxO 3 (Riepilogo dati sperimentazione in corso ) Soggetti coinvolti n. posti di cui Stage Stage+ 12 mesi lavoro Apprendistato Management della Formazione e delle Risorse Umane Direzione del Cantiere e Direzione dei Lavori Master in Scienze Tecnologie e Management (MaSTeM) Aziende / te, promosso dalla Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, con la partecipazione di 19 aziende con 36 posti (di cui 2 con contratto di lavoro di un anno); Management della Formazione e delle Risorse Umane, promosso dalla Facoltà di Lettere e filosofia, con 18 aziende e 22 posti (di cui 2 con contratto di lavoro di 1 anno). La tabella 4.25 riepiloga i dati sugli studenti e le aziende partecipanti ai Master FIxO 3. Studenti allocati in azienda Studenti che hanno completato il percorso formativo aula - stage / 119

120 120 Nel mese di Maggio 2009 il Senato Accademico dell Università di Ferrara ha deliberato l istituzione dei tre Master anche per l Anno Accademico 2009/10. Le risorse finanziarie necessarie all avvio dei master sono il risultato della combinazione di finanziamenti regionali (contratti in Alto Apprendistato per aziende inserite nel programma della Regione Emilia-Romagna di sostegno all innovazione delle PMI - programma PRRIITT, DGR 1043/2008) e ministeriali (FIxO II Fase). FIxO Azione 4 Infine, nell ambito della quarta linea di azione FIxO, mirata a promuovere la valorizzazione della ricerca attraverso il sostegno e la formazione dei promotori di spinoff accademici, nel 2009 un socio dello spin-off dell Ateneo Verdenora s.r.l. ha potuto beneficiare di un percorso formativo dedicato che ha previsto la frequenza di lezioni di economia e marketing, diritto civile e commerciale e di tutela della proprietà intellettuale. I docenti incaricati sono afferenti alle Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell Ateneo, per le tematiche giuridico - economiche e ad una multinazionale nel settore chimico per le tematiche di proprietà intellettuale. Il Castello Estense visto dalla statua del Savonarola - Foto di S.B.

121 Lo Sportello AlmaLaurea Tra le iniziative del Job Centre dell Ateneo per l occupabilità dei laureati, un contributo significativo è offerto dallo sportello di consultazione della banca dati Alma Laurea, che offre servizi di fornitura curriculare, di pubblicazione di annunci di offerte di lavoro, di pubblicazione di profili aziendali, e alert per la promozione di Master e Corsi di Formazione. L andamento delle attività dei servizi forniti nel corso dell anno 2009 dallo Sportello AlmaLaurea, ha registrato un trend di crescita. Se si considerano i servizi di fornitura curriculare, le Facoltà di Ingegneria (58,58% - di cui più della metà in Ingegneria meccanica - specialistica), Scienze matematiche, fisiche e naturali (24,26%), Farmacia (14,20%) ed Economia (2,37%) hanno registrato le maggiori richieste. Per quanto riguarda la provenienza delle richieste di servizi dello Sportello AlmaLaurea, è da segnalare la fidelizzazione delle aziende territoriali (Ferrara 45%) e zone limitrofe (Rovigo 20%, Modena 15%). Tale dato conferma il solido rapporto esistente tra l Ateneo ferrarese e il tessuto produttivo del territorio. Grafico Sportello AlmaLaurea - CV erogati nel 2009 per Facoltà 121

122 122 Grafico Sportello AlmaLaurea - CV erogati nel 2009 Provincia delle aziende richiedenti - I Tirocini Post Laurea (TPL) Palazzo Turchi Bagno - Dipartimento di Biologia ed evoluzione

123 I Tirocini Post Laurea (TPL) In virtù dell esperienza acquisita con il Progetto FIxO e dell esigenza di dare continuità all attivazione di opportunità di inserimento lavorativo per i laureati, l Università di Ferrara, attraverso il Job Centre, attiva i Tirocini Post Laurea (TPL). A supporto di tale servizio è stato creato un database locale di curricula alimentato da candidature spontanee da parte di laureandi e neolaureati. Nel sito web del Job Centre è stata, inoltre, inserita la sezione Servizi per le Aziende/ Enti all interno della quale le aziende interessate ad offrire tirocini possono trovare moduli da compilare per segnalare la loro offerta. Al fine di facilitare l incontro tra domanda e offerta di tirocinio, inoltre, sono state predisposte azioni pubblicitarie/promozionali (telefonate, mail, fax) che nel 2009 hanno coinvolto oltre aziende localizzate nelle province/ regioni limitrofi, ma anche in tutto il territorio nazionale. Nel 2009, il numero dei laureati che si sono iscritti al database dei candidati disponibili ad effettuare tirocini post laurea, è stato pari a 209, 149 dei quali hanno attivato un TPL. Le Facoltà dell Ateneo con il maggior numero di laureati che hanno attivato un tirocinio sono state Lettere e filosofia, Economia e Scienze matematiche, fisiche e naturali (vedi Grafico 4.14). Un dato importante da sottolineare è che circa il 50% delle imprese che hanno ospitato i tirocini sono di piccole o piccolissime dimensioni (con meno di 10 dipendenti), a fronte di un 28% di imprese di medie dimensioni e di un 22% di grandi aziende. Inoltre, i dati mostrano un rapporto paritario tra le aziende private e gli enti pubblici in cui si sono svolti i tirocini. Infine, i profili professionali più frequenti con cui i laureati sono stati inseriti in azienda sono stati amministrazione/segreteria e marketing/ comunicazione. Orto botanico - Foto di S.B. Palazzo Turchi Bagno - Dipartimento di Biologia ed evoluzione - Foto di S.B. 123

124 124 Grafico 4.14 Tirocini Post Laurea attivazioni 2009 per Facoltà Palazzo Manfredini

125 SEZIONE 5 L UNIVERSITA DI FER- RARA, LA RICERCA E L INNOVAZIO- NE Gli obiettivi scientifici della ricerca svolgono un ruolo strategico fondamentale all interno dell Università di Ferrara. Consapevole del proprio carattere di Ateneo di ricerca e del valore delle attività scientifiche in rapporto alla formazione e alle relazioni, sia con il territorio che con il più ampio contesto nazionale ed internazionale, l Ateneo ha orientato il processo di pianificazione strategica verso la definizione di una serie di obiettivi specifici: attività ed iniziative su molteplici fronti: l attivazione di corsi di formazione caratterizzati da un forte orientamento applicativo; la partecipazione a grandi progetti di ricerca nazionali e internazionali; la creazione sul territorio di spin-off ad elevato contenuto tecnologico; l innovazioni nei servizi facenti capo alle risorse e alle strutture organizzative e amministrative dell Ateneo. 5.1 Le iniziative formative sui temi dell innovazione 2008/2009 e il numero degli iscritti ai corsi. Complessivamente, erano attivi presso l Ateneo 15 corsi, di cui 6 Corsi di Perfezionamento, 4 Master di primo livello e 5 Master di secondo livello. il consolidamento del posizionamento dell Ateneo nell ambito della ricerca nazionale; l internazionalizzazione delle attività di ricerca e l ingresso nelle reti di sapere nazionali ed internazionali con un ruolo centrale sulle tematiche specifiche che caratterizzano il patrimonio scientifico dell Università; il sostegno allo sviluppo della ricerca sul piano locale e alla realizzazione di progetti per l innovazione e lo sviluppo tecnologico del territorio. Tali obiettivi vengono perseguiti dall Ateneo attraverso lo sviluppo di Il rapporto tra ricerca e formazione è particolarmente strategico per l Ateneo ed il travaso di conoscenze tra i due ambiti risulta funzionale alla creazione di opportunità di crescita. Tale rapporto si sviluppa attraverso tutti i gradi della didattica, dalla formazione universitaria, tramite Corsi di laurea mirati a rispondere alle esigenze di innovazione delle imprese del territorio, a quella post lauream, attraverso Corsi di Formazione avanzata caratterizzati da un forte orientamento all innovazione in diversi ambiti disciplinari. La tabella 5.1 illustra l offerta formativa post lauream dell Ateneo sui temi dell innovazione nell Anno Accademico La Notte dei ricercatori un momento della manifestazione 125

126 Tabella 5.1 Offerta formativa post lauream 2008/2009 nel campo dell innovazione Denominazione Tipologia iscritti a.a. 2008/2009 Uomini Donne Obiettivi e finalità del corso Acustica delle sale per il pubblico spettacolo: dalla progettazione alla verifica Corso di Perfezionamento 17 2 Il corso mira a fornire agli allievi le competenze necessarie alla progettazione acustica degli spazi destinati al pubblico spettacolo, come sale conferenze, teatri di prosa, auditorium e teatri per opera. Il corso è rivolto a laureati e diplomati che possiedono conoscenze di base in acustica. Per i diplomati il corso intende sviluppare specifiche competenze sulla strumentazione acustica e sull analisi dei dati sperimentali. Per i laureati il corso si propone di fornire le basi per una corretta progettazione degli aspetti architettonici che condizionano la risposta acustica di una sala. 126 Tecnici in acustica Corso di Perfezionamento 27 8 Il corso mira a fornire agli allievi la formazione necessaria a svolgere i diversi compiti previsti dalle disposizioni di legge in tema di acustica applicata, con particolare riferimento alla Legge Quadro sull inquinamento acustico (Legge 447 del 26 ottobre 1995) che introduce la figura del Tecnico competente in acustica. La promozione dell attività motoria in neurologia Corso di Perfezionamento 7 17 Il corso mira a formare operatori in grado di: - conoscere le principali malattie neurologiche, le principali ricadute sulla motricità, sulla autonomia e sulla qualità di vita; - conoscere le possibilità del sistema nervoso centrale di sopperire alle disabilità con meccanismi di compenso e di plasticità neuronale, se adeguatamente allenato ed indirizzato a promuovere le attività motorie; - conoscere l efficacia di proposte promozionali basate sulla contemporanea attivazione dei sistemi neuronali centrali deputati alla modulazione degli stati emotivi ed affettivi e della motivazione.

127 Denominazione Tipologia iscritti a.a. 2008/2009 Uomini Donne Obiettivi e finalità del corso Vaccinazioni: consolidare i risultati guardando a nuove frontiere Corso di Perfezionamento 6 16 Il corso intende fornire ai professionisti laureati un approfondimento delle principali problematiche correlate alle vaccinazioni. In particolare, il corso ha lo scopo di formare responsabili e operatori competenti sulla pratica delle vaccinazioni e sulle problematiche emergenti nell ambito delle stesse. Il corso offre inoltre la possibilità di approfondire sia le principali nozioni di epidemiologia e che di immunologia. Economia e management dei musei e dei servizi culturali Corso di Perfezionamento 3 21 Il corso intende offrire competenze utili per operare nei campi della pianificazione, programmazione e gestione delle istituzioni, delle organizzazioni e dei beni culturali. Si propone di formare e riqualificare figure professionali per l organizzazione, la gestione, il controllo e la comunicazione di musei, istituzioni, servizi e beni culturali, con una forte interazione con esperienze nazionali ed internazionali. I percorsi formativi proposti hanno una forte attenzione alle metodologie di trasferimento delle conoscenze e alle attività di sperimentazione, con un approccio metodologico e un impianto organizzativo che intreccia la formazione all attività operativa (project work, case studies, etc.) e a tirocini mirati presso istituzioni e organizzazioni culturali. 127 Gestione e trasferimento della tecnologia Corso di Perfezionamento 6 0 Il corso intende fornire agli studenti le competenze necessarie a gestire il trasferimento tecnologico nei confronti dei Paesi in via di sviluppo. Scienza, Tecnologie e Management Master di Primo Livello Il Master si propone di formare personale ad alta qualificazione scientifica e tecnica, in grado di operare presso strutture complesse di ricerca, produzione e servizi nel campo delle tecniche, tecnologie e materiali per l ambiente. Il Master offre attività formative specifiche in grado di rispondere ai fabbisogni di professionalità attraverso la preparazione di figure preparate ai compiti specifici, ma con particolare riferimento alla capacità di comprendere ed inserirsi in un contesto di assicurazione della qualità : quindi, con funzioni specifiche nell ambito del processo lavorativo, ma in grado di operare con una visione di gestione complessiva nell impiego di metodologie analitiche ambientali avanzate e progetti di monitoraggio avanzato, fornendo quelle conoscenze che normalmente nei corsi universitari sono impartite in modo del tutto generale e non finalizzate alla pratica.

128 Denominazione Tipologia iscritti a.a. 2008/2009 Uomini Donne Obiettivi e finalità del corso Economia e Management dei servizi sanitari Master di Primo Livello 3 7 Il Master è finalizzato all acquisizione delle capacità necessarie a gestire il metodo epidemiologico per il supporto alle decisioni economico-aziendali, oltreché alla formazione e allo sviluppo di professionalità capaci di comprendere le logiche di efficienza ed efficacia oggi richieste nelle aziende sanitarie ed essere così in grado di ricoprire ruoli di responsabilità all interno di strutture semplici e di coordinamento. Patologia molecolare e biotecnologie oncologiche Master di Primo Livello 3 2 Il Master si propone di formare operatori con elevata preparazione nell ideazione e sviluppo di procedure di analisi di patologie neoplastiche a fini diagnostici, prognostici e predittivi di risposta ai farmaci. Focus del Master è l acquisizione di elevate capacità tecnico-culturali in procedure innovative di analisi globali di tumori a livello genomico, trascrittomico e proteomico integrate con metodiche tradizionali in ambito clinico. 128 Quaternario e preistoria Master di Primo Livello 4 7 Il fine del Master è creare figure professionali in grado di: - gestire progetti, con ampia autonomia ed elevata responsabilità, in Enti pubblici, istituzioni, aziende, società, studi professionali, nell ambito della conservazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale e scientifico riferito all evoluzione dell Uomo; - coordinare ed eseguire campagne di scavo archeologico, di recupero, di conservazione, di restauro, di valorizzazione e di fruizione del patrimonio naturalistico/preistorico; - progettare e collaborare allo sviluppo di sistemi informativi per il trattamento delle informazioni; espletare funzioni di elevata responsabilità nell ambito di musei scientifici, di città della scienza, di parchi, di mostre scientifiche. Eco-Polis: Politiche Ambientali e Territoriali per la Sostenibilità e lo Sviluppo Locale Master di Secondo Livello 9 17 Il Master è finalizzato a trasmettere le conoscenze e le pratiche più innovative in tema di sostenibilità e sviluppo locale che permettono di affrontare e cercare le risposte più efficaci a diverse scale (locale e globale, urbana e territoriale) alle sfide poste dalla crisi ambientale, dalle dinamiche di globalizzazione e competizione internazionale, dai processi di crescita della città e di consumo del territorio. Il nome stesso del Master, Eco-Polis, sintetizza l obiettivo culturale, scientifico e didattico di coniugare le dimensioni dell economia e dell ecologia con quelle del territorio, del suo governo (e quindi delle politiche), in una visione strategicamente orientata ad uno sviluppo, economico, fisico e sociale, ecologicamente orientato.

129 Denominazione Tipologia iscritti a.a. 2008/2009 Uomini Donne Obiettivi e finalità del corso Economia e Management dei servizi sanitari Master di Secondo Livello 2 8 Il Master è finalizzato alla formazione e allo sviluppo di professionalità in grado di operare nel settore della gestione dei servizi sanitari e amministrativi in ambito sanitario, con ruoli dirigenziali rispetto ai quali le competenze di carattere economico-manageriale costituiscono un requisito fondamentale. Il Master intende unire alla conoscenza degli strumenti e dei processi di gestione strategica nonché dell attività di controllo di gestione aziendale anche l acquisizione di metodi e strumenti per il supporto alle decisioni economico-aziendali di medio - lungo periodo. Ricerca organizzativa nelle aziende sanitarie Master di Secondo Livello 1 20 Il Master vuole preparare professionisti in grado di: - ideare, progettare, condurre e gestire ricerca organizzativa per predisporre servizi che rispondano alla complessità ambientale e clinico assistenziale, siano fattibili in relazione alle risorse disponibili (professionali, logistiche e finanziarie, ecc), favoriscano l integrazione socio sanitaria; - effettuare valutazioni di ricaduta organizzava dei progetti anche in relazione ai destinatari del SSN (cittadini); - costruire la rete regionale degli esperti di ricerca e valutazione organizzativa per essere di supporto sia alle aziende di riferimento che alla Regione. 129 Scuola di ricerca clinica ed epidemiologica Master di Secondo Livello 5 6 Il Master ha come finalità la formazione di operatori in grado di conoscere la metodologia della ricerca clinica ed epidemiologica in tutti i suoi aspetti tecnici e di progettualità nonché le norme e procedure che l accompagnano. Scienza e tecnologie cosmetiche Master di Secondo Livello 3 18 Il Master intende formare la figura dello specializzato in scienze cosmetiche da inserire ai vertici del mondo cosmetico per competenze e formazione. Si propone di specializzare dei già laureati con esclusive competenze nel settore, che comprendono tutti gli aspetti: tecnologico-formulativo, legislativo, chimico cosmetologico, di controllo chimico-fisico, tossicologico, microbiologico, funzionale, del marketing, del design e della gestione aziendale.

130 130 Polo scientifico-tecnologico

131 5.2 I progetti di ricerca nel campo dell innovazione Lo sviluppo di progetti di ricerca nazionali ed internazionali nel campo dell innovazione costituisce una componente essenziale delle attività dell Università di Ferrara. Tali progetti contribuiscono non solo allo sviluppo di sinergie fra le attività di ricerca nelle singole aree disciplinari e al consolidamento delle collaborazioni internazionali, ma anche al miglioramento della capacità dell Ateneo di costituirsi come uno dei motori dell innovazione sul territorio. I risultati scientifici conseguiti costituiscono, inoltre, importanti strumenti di progresso sociale, nella misura in cui contribuiscono al miglioramento della salute della popolazione, alla sua crescita culturale, alla tutela delle risorse naturali e dell ambiente. Le tabelle 5.3 e 5.4 riepilogano i dati dei progetti di ricerca innovativi più rilevanti in corso nel 2009, rispettivamente in ambito nazionale ed internazionale, seguiti dalla descrizione degli obiettivi, delle modalità attuative e dei risultati conseguiti dai più significativi fra questi. La capacità di acquisire nuovi progetti di ricerca in ambito internazionale fa parte del sistema di indicatori di crescita e rinnovamento del capitale intellettuale sviluppato dall Ateneo: i dati di sintesi dei nuovi progetti acquisiti nel triennio sono inseriti anche nella sezione del Bilancio dedicata agli intangibles. Sul piano nazionale, l impegno dell Ateneo verso lo sviluppo di attività di ricerca di elevato livello scientifico trova inoltre un indicatore di rilievo nei dati sulla partecipazione dell Università al Bando PRIN 2008 sui progetti di ricerca di interesse nazionale, contenuti nella tabella 5.2. L ammontare complessivo richiesto dall Ateneo ammonta a euro, a fronte di 180 richiedenti, di cui 58 in veste di Coordinatori nazionali. Per quanto concerne la ricerca in ambito internazionale, è significativo rilevare che i progetti attivati nel primo triennio del 7 Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo dell Unione Europea ( ) sono stati 18, a fronte dei 17 sovvenzionati nell ambito dell intero 6 Programma Quadro ( ), per una quota di finanziamento complessivo all Università di Ferrara di più di 4,5 milioni di euro. Le aree che hanno riscontrato i maggiori tassi di successo sono quelle relative alle discipline bio-mediche, tecnologiche e ambientali. Considerando pertanto che nel solo primo triennio del periodo di finanziamento del 7 P.Q. ( ) è stato sovvenzionato dall Unione Europea un numero di progetti di poco superiore rispetto a quelli finanziati nell intero programma precedente, risulta evidente come l Ateneo abbia fortemente orientato la propria ricerca di eccellenza verso il panorama internazionale, dimostrando di saper competere a livello internazionale, oltre che sul proprio territorio di riferimento. Polo scientifico-tecnologico 131

132 Tabella 5.2 Partecipazione e risultati Unife al Bando PRIN - confronto 2007/2008 Dati di sintesi PRIN 2008 Progetti presentati Progetti finanziati Richiedenti finanziati Partecipanti alle domande presentate Partecipanti alle domande finanziate Cofinanziamento MIUR richiesto (euro) Cofinanziamento MIUR ottenuto (euro) Unife Italia % Unife Italia % Unife Italia % Unife Italia % Unife Italia % Unife Italia % Unife Italia % , , , , , , ,47 di cui 58 Coordinatori Nazionali di cui Coordinatori Nazionali 1, PRIN 2007 Progetti presentati Progetti finanziati Richiedenti finanziati Partecipanti alle domande presentate Partecipanti alle domande finanziate Cofinanziamento MIUR richiesto (euro) Cofinanziamento MIUR ottenuto (euro) Unife Italia % Unife Italia % Unife Italia % Unife Italia % Unife Italia % Unife Italia % Unife Italia % , , , , , , ,96 di cui 35 Coordinatori Nazionali di cui Coordinatori Nazionali 0,92

133 A seguito della firma della relativa Convenzione tra le Università di Ferrara, Bologna e Messina, nel mese di Settembre 2009 ha iniziato le proprie attività il Centro di ricerca interuniversitario per la conversione chimica dell energia solare che, attraverso un approccio interdisciplinare, mira a contribuire alla realizzazione di metodologie efficienti per la conversione dell energia solare in combustibili. Le linee prioritarie di ricerca individuate dal comitato scientifico del Centro sono: lo studio di fotosensibilizzatori e catalizzatori per la fotolisi dell acqua, in particolare per l ossidazione dell acqua ad ossigeno; la massimizzazione dell efficienza di raccolta della luce solare con la progettazione di adatte strutture antenna dendrimeriche. I risultati dei primi studi effettuati hanno condotto alle seguenti pubblicazioni scientifiche: Photoinduced water oxidation sensitized by a tetranuclear Ru(II) dendrite. G.La Ganga, F. Nastasi, S. Campagna, F. Puntoriero. Dalton Trans Ruthenium Polyoxometalate Water Splitting Catalyst: Very Fast Hole Scavenging from Photogenerated Oxidants. M. Orlandi, R. Argazzi, A. Sartorel, M. Carraro, G. Scorrano, M. Bonchio, F. Scandola. Chem. Commun. In fase di pubblicazione. La ricerca dell Ateneo nel campo dell energia e più in generale della sostenibilità, oltre che rilevante da un punto di vista sociale, è particolarmente strategica per le sue ricadute industriali. In tale campo, l Ateneo è in grado di distinguersi per la qualità delle proprie attività di ricerca, come testimoniato da una serie di riconoscimenti recentemente ottenuti. L Università di Ferrara è, infatti, risultata tra i vincitori dell edizione 2008 del Premio Sapio per la Ricerca Italiana. Tale premio mira a valorizzare la ricerca intesa come garanzia della competitività del sistema Italia e motore dello sviluppo sociale ed economico. In particolare, il premio è stato assegnato al progetto di ricerca Concentrazione solare e separazione spettrale per sistemi fotovoltaici di nuova generazione. Tra le motivazioni che hanno permesso al gruppo di ricerca dell Ateneo di ottenere il riconoscimento vi è l interesse suscitato dalle elevate potenzialità di trasferimento dei risultati del progetto all applicazione industriale. Inoltre, l Università di Ferrara è risultata vincitrice della European Competition for Architecture with a High Environmental Value, il concorso internazionale di Architettura tenutosi a Bruxelles nel 2009 ed al quale hanno partecipato 280 progetti provenienti dalle Scuole di Architettura ed Ingegneria di 23 Paesi. Il riconoscimento è stato assegnato al progetto Vitinia Città Giardino di uno studente della Facoltà di Ingegneria dell Ateneo, presso la quale il Laboratorio Civicarch del Dipartimento di Ingegneria da anni conduce ricerche sul tema degli eco-quartieri. Il progetto prevede la realizzazione di un sistema eco-compatibile di nuove piazze e isolati misti ispirati al principio della densificazione delle città, la presenza di verde e la creazione di un efficiente sistema di accessibilità pedonale e di commercio diffuso al fine di garantire un elevato livello di sicurezza per la comunità. Gli insegnamenti della laurea specialistica in Ingegneria civile coinvolti nel concorso sono stati Tipologie Edilizie, Composizione Architettonica I, e Progetti per il Recupero Edilizio. La cerimonia di premiazione del concorso internazionale di Architettura si è tenuta nel mese di Marzo presso la Fondation pour l Architecture di Bruxelles alla presenza di Membri del Parlamento 133

134 134 Europeo, Ministri, Commissari Europei, Ambasciatori di numerosi Paesi, nonché esponenti del mondo accademico europeo. I progetti che hanno partecipato al concorso hanno fatto l oggetto di una mostra internazionale ospitata presso il Museum La Loge di Bruxelles. Particolare menzione merita lo studio, finanziato attraverso vari progetti di ricerca, inerente alla struttura genetica della popolazione italiana e l analisi della diversità genetica antica e moderna effettuato dal Dipartimento di Biologia dell Università di Ferrara, in collaborazione con antropologi e archeologi delle Università di Firenze, Cambridge, Nottingham e South Florida (Tampa). Il progetto, partito nel 2003 e finanziato prima dalla Fondazione Cassa di Risparmio Ferrara e successivamente dal MIUR con i fondi PRIN 2006 e 2008, ha cercato di rispondere, attraverso l analisi del DNA, al quesito ancora aperto relativo alle origini della popolazione pre-romana degli Etruschi, alla loro presenza nell Italia centrale, in particolar modo in Toscana, ed all eventuale presenza di discendenze genetiche nell attuale popolazione italiana e del Medio Oriente. Nell ambito del progetto sono stati raccolti frammenti di ossa e denti da oltre 100 sepolture etrusche, riuscendo a caratterizzare tratti di DNA trasmessi attraverso le linee materne (DNA mitocondriale) in 27 individui. Con l ausilio della tecnologia informatica, il DNA è stato successivamente confrontato con quello di diverse popolazioni italiane e del Vicino Oriente. Tale confronto ha permesso di appurare che: la popolazione toscana attuale non discende, nel complesso, dagli Etruschi; esistono rapporti genetici fra gli Etruschi e le popolazioni moderne del Vicino Oriente (l antica Lidia), più stretti che con ogni altra popolazione italiana moderna. Nel complesso, grazie al progetto, è stato possibile appurare che, pur essendo gli Etruschi una popolazione autoctona, la loro eredità genetica è largamente svanita a causa dei massicci fenomeni di immigrazione che hanno interessato la Toscana nel periodo successivo all assimilazione post-romana. Il progetto ha condotto alla pubblicazione di 4 articoli su riconosciute riviste scientifiche internazionali: The Etruscans: A population genetic study. American Journal of Human Genetics 74: Vernesi C., Caramelli D., Dupanloup I., Bertorelle G., Lari M., Cappellini E., Moggi J., Chiarelli B., Castrì L., Casoli A., Mallegni F., Lalueza Fox C. and Barbujani G. (2004). Etruscan artifacts: Much ado about nothing. American Journal of Human Genetics 75: Barbujani G., Vernesi C., Caramelli D., Castrì L., Lalueza Fox C. and Bertorelle G. (2004). Serial coalescent simulations suggest a weak genealogical relationship between Etruscans and modern Tuscans. Proceedings of the National Academy of Sciences USA 103: Belle E.M.S., Ramakrishnan U., Mountain J. and Barbujani G. (2006). Genealogical discontinuities among Etruscan, Medieval and contemporary Tuscans. Molecular Biology and Evolution 26: Guimaraes S., Ghirotto S., Benazzo A., Milani L., Lari M., Pilli E., Pecchioli E., Mallegni F., Lippi. B., Bertoldi F., Gelichi S., Casoli A., Belle E.M.S., Caramelli D., Barbujani G. (2009). Inoltre, i risultati del progetto hanno avu-

135 to ampia risonanza sulla stampa, sia specializzata (Nature 428:484, 2004; Nature 460:439, 2009) che non specializzata (Sole 24 Ore , , ; La Repubblica ; Corriere della Sera ; New York Times, ), su Radio 3 Rai ( ) e in vari siti web (una ricerca su Google dei termini Etruscans, Barbujani segnala 5910 siti). Infine, il progetto è stato oggetto di numerose presentazioni pubbliche, molte delle quali nelle scuole, fra le quali è opportuno segnalare quelle al Festival della Scienza (Genova), al Festival della Mente (Sarzana) e, prossimamente, ai Dialoghi sull uomo (Pistoia). 135 Il Corteo in occasione della Cerimonia di inaugurazione dell Anno Accademico - Foto di S.B.

136 Tabella 5.3 Progetti di ricerca innovativi in ambito nazionale 2009 (bando PRRIITT* 2007) Dati di sintesi PROGETTO/ LABORATORIO DIPARTIMENTI COINVOLTI SETTORE ATTIVITA IMPORTO PROGETTO A LIVELLLO REGIONALE (Euro) IMPORTO PROGETTO PER UNIFE (Euro) FINANZIAMENTO OTTENUTO (Euro) DURATA INTERLABORATORIO PER LA MECCANICA AVANZATA - INTERMECH Ingegneria Meccanica avanzata /11/08 31/10/ PROGETTO PER LE MICRO E NANO TECNOLOGIE IN EMILA ROMAGNA - PROMINER Ingegneria Micro e nanotecnologie /11/08 31/05/10 LABORATORIO BIOPHARMANET Medicina sperimentale e diagnostica, Biochimica e Biologia molecolare, medicina clinica e sperimentale, Morfologia ed Embriologia Scienze della Vita e salute /12/08 30/11/10 AER-TECH LAB Ingegneria Automazione elettronica e bioingegneria /01/09 30/06/10 * Programma Regionale per la Ricerca Industriale, l Innovazione e il Trasferimento Tecnologico (PRRIITT) - Misura 3.4. Sviluppo di rete - Azione A Laboratori di ricerca e trasferimento tecnologico Bando D.G.R. 1853/2007, i cui esiti sono stati resi noti a fine 2008.

137 Laboratorio PROMINER (Progetto per le Micro e Nano Tecnologie in Emilia-Romagna) Settore di attività: Micro e nanotecnologie Il settore dei microsistemi include dispositivi quali microsensori, microattuatori, micromotori o micropompe per fluidi, che vengono utilizzati per molteplici applicazioni e che sono in grado di percepire lo stato del sistema macroscopico su cui sono installati o del suo ambiente e reagire, mediante opportune azioni di controllo, ad eventuali variazioni di questo ambiente. PROMINER si sviluppa come evoluzione del precedente laboratorio MIST E-R, nato dall esigenza di attivare un punto di riferimento regionale in grado mettere a disposizione, per il sistema delle imprese, adeguate tecnologie abilitanti per la realizzazione di microsistemi elettromeccanici, ottici ed elettroottici (MOEMS), da applicarsi nei campi della meccanica avanzata, dell elettromedicale, della robotica e della sensoristica. L unità di Ricerca del Dipartimento di Ingegneria dell Università di Ferrara agisce nell ambito delle tecnologie di microfunzionalizzazione di materiali e superfici per la realizzazione di micro e sub-micro strutture ottiche per applicazioni nella sensoristica. L unità di ricerca del Dipartimento di Fisica si occupa della preparazione e dello studio di polveri nanofasiche di ossidi semiconduttori da utilizzare come film sensibili in sensori chimici di tipo chemoresistivo. All interno del Progetto sono stati prodotti diversi ossidi metallici ed eseguite le relative caratterizzazioni morfologiche e strutturali SEM, TEM, XRD, AFM, al fine di analizzare la microstruttura dei materiali ottenuti e studiare la relazione con le prestazioni dei dispositivi. Partner: CNR (Istituto per la Microelettronica e i Microsistemi - Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati - Istituto per la Sintesi organica e la Fotoreattività Centro INFM-S3 - Istituto dei Materiali per l Elettronica ed il Magnetismo), Università di Bologna (DEIS - Dipartimento di Chimica, Fisica ed Inorganica - Dipartimento di Chimica G. Ciamician ), Università di Ferrara (Dipartimento di Fisica e Dipartimento di Ingegneria), Università di Parma (Dipartimento di Fisica), Carlo Gavazzi Space S.p.A. (MI), DEMOCEN- TER-SIPE (MO), SACMI (BO), Organic Spintronic (BO), MEDICA S.r.L. (MO), Tecna S.r.L. (PR), Rial Vacuum S.p.A. (FINBER GROUP) (PR). CUS Ferrara il campo da golf - Foto di S.B. 137

138 Tabella 5.4 Progetti di ricerca europei ed extraeuropei nel campo dell innovazione PIntangibles TITOLO DEL PROGETTO AREA DISCIPLINARE INIZIO SCADENZA PROGRAMMA UE o di cooperazione internazionale FINANZIAMENTO (Euro) AVIP AIDS Vaccine Integrated Project Microbiologia 01/02/ /01/2009 UE 6 P.Q. - Life Sciences, Genomics and Biotechnology for health Tot Quota Unife ROBOT-CUB Robotic open -architecture technology for cognition, understanding and behaviours Fisiologia umana 01/09/ /01/2010 UE 6 P.Q. - Information Society Technologies Tot Quota Unife CONTACT Learning and Development of CONTextual ACTion Fisiologia umana 01/09/ /02/2009 UE 6 P.Q. - NEST (STREP) Tot Quota Unife THOVLEN Targeted Herpesvirus -derived Onclytic Vectors for Liver cancer European Network Medicina sperimentale e diagnostica 01/01/ /06/2009 UE 6 P.Q. - Life Sciences, Genomics and Biotechnology for health Tot Quota Unife

139 TITOLO DEL PROGETTO AREA DISCIPLINARE INIZIO SCADENZA PROGRAMMA UE o di cooperazione internazionale FINANZIAMENTO (Euro) HARTES Holistic Approach to Reconfigurable Real Time Embedded Systems Fisica 01/09/ /08/2009 UE 6 P.Q. - Information Society Technologies Tot Quota Unife CANTOR Coordinating noise transportation research and engineering solutions Ingegneria 01/11/ /04/2009 UE 6 P.Q. - Sustainable Surface Transport Tot Quota Unife COCHISE Cell-On-CHIp biosensor for detenction of cell-to-cell interactions Biochimica e biologia molecolare 01/06/ /05/2009 UE 6 P.Q. - Information Society Technologies Tot Quota Unife HEVAR Herpesvirus-based vaccines against Rotavirus infections Medicina sperimentale e diagnostica 01/12/ /06/2010 UE 6 P.Q. - International Cooperation Tot Quota Unife EPICURE EInfrastructures for thalassaemia Research Network Medicina clinica e sperimentale 01/01/ /06/2011 UE 6 P.Q. - Life Sciences Tot Quota Unife LABSYNC Laboratory compact light sources Fisica 01/01/ /12/2010 UE 7 P.Q. - Infrastructures Tot Quota Unife

140 TITOLO DEL PROGETTO AREA DISCIPLINARE INIZIO SCADENZA PROGRAMMA UE o di cooperazione internazionale FINANZIAMENTO (Euro) POETICON The Poetics of Everyday Life: Grounding Resources and Mechanisms for Artificial Agents Fisiologia umana 01/01/ /12/2010 UE 7 P.Q. - Information & Communication technologies Tot Quota Unife EvA Markers for emphysema versus airway disease in COPD Medicina clinica e sperimentale 01/10/ /09/2011 UE 7 P.Q. - Health Tot Quota Unife ATHENIS Automotive Tested High-voltage Embedded Non-volatile memory Integrated SoC Ingegneria 01/01/ /08/2010 UE 7 P.Q. - Information & Communication technologies Tot Quota Unife APOLLON Multi - APproach for high efficiency integrated and intelligent concentrating PV modules (System) Fisica 01/07/ /06/2013 UE 7 P.Q.- Energy Tot Quota Unife ATPBone Fighting osteoporosis by blocking nucleotides: purinergic signalling in bone formation and homeostasis Medicina sperimentale e diagnostica 01/01/ /12/2010 UE 7 P.Q. - Health Tot Quota Unife CEOP-AEGIS Coordinated Asia-European long-term Observing system of Qinghai - Tibet Plateau hydro-meteorological processes and the Asian-monsoon system with Ground satellite Image data and numerical Simulations Fisica 01/05/ /04/2012 UE 7 P.Q. - Environment (including climate change) Tot Quota Unife ,32

141 TITOLO DEL PROGETTO AREA DISCIPLINARE INIZIO SCADENZA PROGRAMMA UE o di cooperazione internazionale FINANZIAMENTO (Euro) GOSSAMER Gigascale Oriented Solid State flash Memory for EuRope Ingegneria 01/01/ /12/2010 UE 7 P.Q. - Information & Communication technologies Tot Quota Unife MICORE Morphological Impacts and COastal Risks induced by Extreme storm events Scienze della Terra 01/06/ /05/2011 UE 7 P.Q. - Environment (including climate change) Tot Quota Unife NMD-Chip Development of targeted DNA-Chips for High Throughput Diagnosis of NeuroMuscular Disorders Medicina sperimentale e diagnostica 01/10/ /09/2011 UE 7 P.Q. - Health Tot Quota Unife MentDis_ICF65+ Prevalence, 1-year incidence and symptom severity of mental disorders in the elderly: Relationship to impairment, functioning (ICF), and service utilisation Discipline Medicochirurgiche della comunicazione e del comportamento 01/10/ /09/2012 UE 7 P.Q. - Health Tot Quota Unife GENESIS Groundwater and dependent Ecosystems: NEw Scientific basis on climate change and land-use impacts for the update of the EU Groundwater Directive Scienze della Terra 01/04/ /03/2014 UE 7 P.Q. - Environment (including climate change) Tot Quota Unife

142 TITOLO DEL PROGETTO AREA DISCIPLINARE INIZIO SCADENZA PROGRAMMA UE o di cooperazione internazionale FINANZIAMENTO (Euro) EDScience Everyday Science - Research and Researchers in Everyday Life. Biochimica e Biologia molecolare 01/05/ /11/2009 UE 7 P.Q. - People Tot Quota Unife DYNAMAG Advanced computational studies of DYNAmic phenomena in MAGnetic nano-materials Fisica 01/06/ /05/2012 UE 7 P.Q. New Materials and Production Technologies (NMP) Tot Quota Unife EU-CHIC European Cultural Heritage Identity Card Architettura 01/09/ /08/2012 UE 7 P.Q. - Environment (including climate change) Tot ,50 Quota Unife ROBOT-CUB - Robotic open - architecture technology for cognition, understanding and behaviours Settore di attività: Fisiologia umana Il progetto, finanziato dal VI Programma Quadro dell Unione Europea nell ambito dell Unità Cognitive Systems, Interaction & Robotics, ha avuto inizio in settembre 2004 e si è concluso nel Il progetto ha visto la collaborazione di 10 laboratori europei impegnati in diversi ambiti di ricerca. Lo scopo del progetto è stato lo studio dello sviluppo delle funzioni cognitive per mezzo dell implementazione di un robot umanoide della grandezza di un bambino di circa tre anni e mezzo. Tale obiettivo è stato perseguito grazie ad un dettagliato programma di ricerca sull uomo nell ambito della psicologia dello sviluppo, della neurofisiologia e della psicologia sperimentale, che ha visto la sezione di Fisiologia umana dell Università di Ferrara come principale referente. I risultati di tali ricerche sono gli elementi fondanti dell implementazione dell architettura cognitiva del robot umanoide. La caratteristica principale di questo progetto risiede nello sviluppo di un software open-source accessibile a tutti i partner, nonché nella possibilità di poter includere nuovi partner e nuove forme di collaborazione. Nel corso dell ultimo anno del progetto, sono stati ottenuti i seguenti obiettivi: - elaborazione della mappa dello sviluppo cognitivo e indicazione di diversi scenari per testare il comportamento del robot in attività di raggiungimento e manipolazione; - completamento della costruzione del robot (icub) in molteplici copie che verranno utilizzate nei laboratori che hanno vinto l assegnazione in seguito a presentazione di progetti di ricerca - risultati iniziali dell implementazione delle capacità cognitive.

143 CONTACT - Learning and Development of CONTextual ACTion Settore di attività: Fisiologia umana Conclusosi nel 2009, il progetto CON- TACT, finanziato dal VI Programma Quadro dell Unione Europea, ha visto la partecipazione di cinque laboratori europei impegnati nella ricerca in neurofisiologia, psicologia sperimentale, psicologia dello sviluppo, fonetica, robotica, visione artificiale. Lo scopo del progetto è consistito nell individuare i meccanismi sensorimotori comuni al linguaggio parlato e alla manipolazione. A tale scopo è stato implementato un robot umanoide per dimostrare la possibilità di sviluppare contemporaneamente le categorie percettive e i modelli di produzione alla base del linguaggio parlato e della manipolazione. Una serie di esperimenti eseguiti sull uomo utilizzando diversi approcci e tecniche sperimentali ha fornito le indicazioni per individuare il modello di percezioneproduzione da implementare nel robot. Nel corso del 2009 sono stati ottenuti i seguenti obiettivi: - creazione di scenari nei quali il robot umanoide ha interagito con lo sperimentatore. L apprendimento degli effetti di diverse azioni ha permesso al robot di interpretare le azioni dimostrate e di imitarle al fine di ottenere gli stessi effetti; - i risultati ottenuti con il sistema artificiale di riconoscimento di linguaggio hanno indicato che l utilizzo delle caratteristiche motorie migliora la prestazione se confrontato con il solo utilizzo delle caratteristiche acustiche del segnale. COCHISE - Cell-On-CHIp biosensor for detenction of cell-to-cell interactions Settore di attività: Biochimica e Biologia molecolare COCHISE è un progetto internazionale di ricerca finalizzato allo sviluppo di una nuova classe di biosensori prodotti utilizzando materiali biocompatibili e capaci di rilevare interazioni tra singole cellule del sistema immunitario e singole cellule tumorali. Oltre all Italia, il progetto ha coinvolto strutture di vari Paesi europei quali Germania, Francia, Olanda e Belgio. Il progetto, conclusosi nel 2009, è stato coordinato dall Università di Bologna ed ha avuto una forte impronta italiana, grazie anche al contributo dell azienda farmaceutica Angelini e dell Università di Ferrara, che hanno messo a punto, nei propri Centri di Ricerca, i modelli cellulari in vitro e il modello tumorale in vivo indispensabili per la validazione biologica del biosensore. Tra i più significativi risultati del progetto vi sono: - la messa a punto di un prototipo del biosensore, che è stato utilizzato per dimostrare la possibilità di controllare il flusso di due singole cellule e di intrappolarle in una microcella in cui è possibile studiarne l interazione; - la messa a punto di procedure analitiche per studiare l attività biologica di singole cellule isolate dal biosensore; - lo sviluppo di un modello biologico di crescita tumorale, in cui è stata caratterizzata una sottopopolazione cellulare capace di interferire con la crescita del tumore stesso. L identificazione di questa sottopopolazione consente di avere a disposizione un tool eccellente per la verifica della specificità di azione del biosensore e della fattibilità del particolare approccio biologico conseguente all utilizzo del biosensore. Polo scientifico-tecnologico - Dipartimento di Fisica e INFN 143

144 144 LABSYNC - Laboratory compact light sources Settore di attività: Fisica Il progetto è dedicato alla realizzazione di nuove sorgenti di radiazione in grado di superare i limiti degli attuali tubi a raggi X utilizzati nei reparti di radiologia. Tali tecnologie promettono di dar vita a nuove tecniche di indagine dall elevato potenziale diagnostico e al tempo stesso di ridurre il rischio radiologico. Tali sorgenti utilizzano elettroni accelerati su orbite circolari e bersagli molto sottili, contrariamente ai classici tubi a raggi X dove gli elettroni sono accelerati su traiettorie rettilinee ed i bersagli sono di elevato spessore. Tali acceleratori compatti permettono la produzione di raggi X anche attraverso una nuova forma di radiazione chiamata Parametric X-ray Radiation (PXR). Nel corso del 2009, nell ambito del progetto è stato sviluppato un modello di PXR attraverso il quale è stato dimostrato che è possibile avere un campo di radiazione sufficientemente ampio e con caratteristiche tali da realizzare immagini mammografiche con dosi di radiazioni molto basse. EvA - Markers for emphysema versus airway disease in COPD Settore di attività: Medicina clinica e sperimentale Il progetto EvA, che coinvolge 13 partner europei, è volto ad identificare nuovi marcatori specifici per enfisema e malattie bronchitiche nella Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), riunendo medicina clinica, radiologia e analisi di immagine e genetica. Il progetto si differenzia dai precedenti studi in quanto le due manifestazioni della malattie (enfisema e malattie delle vie aeree) vengono studiati separatamente nelle loro forme pure. Il progetto affronta un tema che ha reso problematico lo studio, il trattamento e la diagnosi, da parte dei medici e dei ricercatori, di molti pazienti che soffrono di una malattia caratterizzata dalla mescolanza delle manifestazioni sopra menzionate. Lo studio si prefigge di andare ad indagare la possibilità che il fumo possa indurre mutazioni somatiche nell epitelio Polo scientifico-tecnologico - Dipartimento di Ingegneria

145 bronchiale di pazienti con enfisema, ma non in quelli con malattie delle vie aeree. Il progetto prevede che, in tre visite, soggetti di età compresa tra i 45 e 75 anni ex-fumatori o non-fumatori vengano selezionati e sottoposti ad una serie di specifici esami ed analisi. Nel corso del 2009, in particolare, sono stati reclutati e sottoposti ad esami 17 pazienti affetti da BPCO e 16 volontari sani identificati presso il Reparto di Fisiopatologia respiratoria dell Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara. I risultati dei test sono attualmente in fase di elaborazione. ATHENIS - Automotive Tested Highvoltage Embedded Non-volatile memory Integrated SoC Settore di attività: Ingegneria Il progetto coinvolge un consorzio di importanti industrie e Università europee e mira a sviluppare la prima piattaforma tecnologica industriale per la realizzazione di circuiti integrati che soddisfino tutte i più stringenti requisiti di affidabilità nel settore automobilistico. L obiettivo è lo sviluppo, entro il 2010, di un nuovo tipo di alternatori automobilistici di tipo intelligente e flessibile. La nuova generazione di alternatori permetterà di ridurre il consumo di carburanti e l emissione di CO2 dell 1%-2%. I risultati conseguiti dall Università degli Studi di Ferrara nel 2009 sono: - la verifica dell affidabilità dei tradizionali circuiti EEPROM in termini di disturbi e di capacità di operare ad alte temperature. Tale tecnologia si è rivelata particolarmente robusta e pronta per essere utilizzata ai fini del progetto in un sistema automotive; - lo sviluppo di circuiti integrati innovativi e l inizio delle attività di sperimentazione. CEOP-AEGIS - Coordinated Asia-European long-term Observing system of Qinghai - Tibet Plateau hydrometeorological processes and the Asian-monsoon system with Ground satellite Image data and numerical Simulations. Settore di attività: Fisica La vita umana e l intero ecosistema del Sud-Est Asiatico dipendono interamente dal ciclo del sistema monsonico e dalla sua predicibilità. Più del 60% della popolazione globale vive in questa regione: inondazioni e periodi di siccità causano spesso seri danni all ambiente, con ingenti perdite di vite umane e strutture. Le sorgenti dei sei maggiori fiumi di questa regione (Fiume Giallo, Yangtze, Mekong, Salween, Irrawaddy, Brahmaputra e Gange) si trovano sull altopiano del Tibet, dove il monitoraggio del ciclo idrologico è affidato a scarse ed inaffidabili osservazioni da terra, che non possono costituire un sistema soddisfacente. Un sistema integrato tra osservazioni da satellite e da terra è necessario per monitorare le risorse idriche del SUD-EST Asiatico e per chiarire il ruolo delle interazioni atmosfera-superficie sul plateau tibetano nel sistema monsonico. Il progetto si svolgerà nell arco di quattro anni e vede la partecipazione di 14 istituzioni europee, cinesi ed indiane. Il ruolo dell Unità di Ferrara consiste nel fornire la stima della precipitazione da satellite sull area di interesse, in collaborazione con l Istituto di Scienze atmosferiche dell Accademia delle Scienze cinese. Gli scopi principali del progetto sono: - costruire, dal sistema osservativo attuale e dalle missioni satellitari presenti e prossime, un sistema di monitoraggio del ciclo dell acqua sul plateau tibetano attraverso la stima di precipitazione (liquida e solida), evapotraspirazione e umidità del terreno; - studiare l evoluzione della copertura nevosa e della vegetazione, dell umidità superficiale e dei flussi alla superficie, le forzature sull attività convettiva, la precipitazione intensa e il Monsone asiatico, per migliorarne la previsione. 145

146 146 L attività dell anno 2009 per l Università di Ferrara ha riguardato: - il coordinamento del gruppo di lavoro sui sensori alle microonde; - l installazione sull Altopiano Tibetano di 3 sensori per la misura e lo studio delle caratteristiche della precipitazione. La campagna di misura si estenderà per un anno, fino ad ottobre 2010 e raccoglierà dati sia di precipitazione monsonica che di precipitazione nevosa; - l analisi di eventi di precipitazione sull Altopiano Tibetano tramite immagini da satellite e dati da radar e da pluviometri per la messa a punto di tecniche di stima di precipitazione da remoto. MentDis_ICF65+ - Prevalence, 1-year incidence and symptom severity of mental disorders in the elderly: Relationship to impairment, functioning (ICF) and, service utilisation Settore di attività: Discipline Medico-chirurgiche della comunicazione e del comportamento Grazie ai progressi nella medicina, nell alimentazione, e in generale negli stili di vita, la popolazione mondiale sta progressivamente invecchiando. Allo scopo di programmare adeguatamente i necessari servizi di supporto all utenza anziana è necessario avere alcuni dati di base. Per esempio, è importante sapere quante persone oltre i 65 anni soffrono di disturbi mentali e psicosociali. Benché a livello nazionale in alcuni paesi dell Unione Europea esistano dei dati riferiti a tali parametri, non vi sono ricerche sistematiche a livello europeo. Gli scopi di questa ricerca, di durata prevista di quattro anni, e che coinvolge, oltre all Italia, altri 5 paesi (Spagna, Germania, Svizzera, Regno Unito e Israele) sono principalmente: - la formulazione e la validazione di strumenti diagnostico-valutativi adattati a persone oltre i 65 anni, tramite l adattamento di strumenti già esistenti ed estensivamente utilizzati in persone con età inferiore ai 65 anni; - la somministrazione di tali strumenti ad almeno 500 persone in ogni Paese in due fasi (ad un anno di distanza) per poter ottenere una valutazione dell incidenza e prevalenza dei disturbi mentali e psicosociali nelle popolazioni studiate in campioni sufficientemente rappresentativi. Per l Italia, il centro di riferimento è rappresentato dalla Clinica Psichiatrica dell Università degli Studi di Ferrara, grazie alla vasta esperienza maturata nel campo della valutazione delle malattie mentali e della validazione degli strumenti diagnostici. L indagine sarà condotta sulla popolazione di Ferrara e provincia. Durante il 2009 l attività si è rivolta in particolare nella definizione di un insieme di strumenti diagnostico-valutativi adattati agli ultra sessantacinquenni. E stato anche organizzato un apposito Corso di Formazione presso l Università di Amburgo sull utilizzo degli strumenti per le persone che svolgeranno le indagini. Successivamente sono state apportate delle modifiche agli strumenti esistenti in modo da renderli più facilmente utilizzabili per la popolazione anziana. Polo scientifico-tecnologico - Dipartimento di Scienze della Terra, Informatica e sede del Consorzio Ferrara Ricerche

147 GENESIS - Groundwater and dependent Ecosystems: NEw Scientific basis on climate change and landuse impacts for the update of the EU Groundwater Directive Settore di attività: Scienze della Terra Il progetto GENESIS, iniziato nel 2009, coinvolge 25 partner da tutta Europa per la durata di 5 anni. Il progetto nasce con il supporto della Commissione Europea al fine di migliorare la legislazione in tema ambientale e rafforzarne l efficacia. Nel caso specifico i risultati del progetto serviranno ad implementare e migliorare la Groundwater Directive, direttiva europea sulle acque di falda a cui tutti gli Stati membri devono o si dovranno uniformare. GENESIS mira a dar vita ad uno standard tecnico-legislativo per tutti i Paesi UE. Più nel dettaglio, il progetto prevede lo studio di 18 siti in cui sono presenti acque di falda, al fine di meglio comprendere i rischi legati a minacce quali inquinamento puntuale o diffuso, sovrasfruttamento e cambiamento climatico. I siti individuati nell ambito del progetto, incluso quello proposto dall Università di Ferrara, sono rappresentativi di tutte le possibili situazioni climatiche ed ambientali europee in cui la falda è sottoposta a minaccia. In ogni sito viene studiato il modello di circolazione idrica sotterranea, il trasporto degli inquinanti e vengono valutati i rischi per gli ecosistemi che dipendono dalla falda. DYNAMAG - Advanced computational studies of DYNAmic phenomena in MAGnetic nano-materials Settore di attività: Fisica La realizzazione e lo studio di materiali magnetici con proprietà variabili periodicamente su scala nanometrica (1 nanometro = un milionesimo di millimetro) ha aperto una nuova disciplina della fisica della materia, nota col nome di Magnonica. Tali materiali hanno potenziali applicazioni nell ambito della memorizzazione di massa e del trattamento veloce dei segnali. Nel progetto collaborativo europeo DYNAMAG convergono le competenze teoriche di diversi gruppi leader in questo settore al fine di creare, implementare e testare un ambiente di calcolo utile a predire il comportamento delle nanostrutture magnetiche. I gruppi di ricerca coinvolti nel progetto includono, oltre all Università di Ferrara, l Università di Exeter (Regno Unito), l Università di Southampton (Regno Unito), l Università Adam Mickiewicz (Polonia), nonché i seguenti istituti di ricerca indiani: IIT Delhi, IIT Madras, LNMIIT Jaipur e IISc Bangalore. Il progetto è partito nel mese di giugno 2009 ed ha una durata triennale. MAGNONICS - Magnonics: Mastering Magnons in Magnetic Meta- Materials Settore di attività: Fisica Nell ambito del progetto MAGNONICS vengono studiate le proprietà di base di materiali magnetici di dimensioni nanometriche (in pratica alcune decine di milionesimi di centimetro). L obiettivo è la realizzazione di dispositivi che, sottoposti a campi magnetici controllati, utilizzino le onde di spin (chiamate anche magnoni, o magnons in inglese) per trasferire e manipolare l informazione. Il progetto è basato sulla considerazione per cui i materiali magnetici di queste dimensioni, con proprietà modulate (cioè variabili nello spazio), possiedono proprietà non comuni, che non sono semplicemente riconducibili a quelle dei loro costituenti. In particolare, in questi materiali sono stati riscontrati fenomeni quali, ad esempio, la magneto-resistenza gigante, oggetto del premio Nobel Il progetto, di durata triennale, è affidato a due Università italiane (Ferrara e Perugia), due inglesi (Exeter e Bristol), una tedesca (Monaco), una polacca (Poznan), nonché ad un partner industriale (Innovent, Jena, Germania). Dall inizio del pro- 147

148 148 getto, nel Settembre 2009, sono stati già realizzati alcuni campioni di cristalli magnonici, caratterizzati con varie tecniche e sono stati eseguiti calcoli preliminari di onde di spin. EU-CHIC - European Cultural Heritage Identity Card Settore di attività: Architettura Il progetto di ricerca, partito nel 2009 e di durata triennale, ha come oggetto di analisi il patrimonio culturale europeo e, più precisamente, siti archeologici, monumenti ed edifici ad alto valore storicoculturale. I principali obiettivi che il progetto si propone di raggiungere sono: - la definizione di modelli di mantenimento, preservazione e recupero in chiave sostenibile del patrimonio culturale immobile; - a definizione di nuove strategie per la conservazione dei beni; - la realizzazione di un database di dati sui casi studio individuati; - l individuazione di criteri e linee guida per l adattamento del patrimonio a nuovi usi; - a definizione di un modello di carta di identità del patrimonio culturale immobile europeo. Nel 2009, il gruppo di lavoro dell Ateneo ha: - raccolto documentazioni, immagini, disegni su casi studio; - analizzato modelli di sistemi di catalogazione dei beni immobili; - individuato sistemi informativi sull analisi del rischio al quale è soggetto il patrimonio culturale. BIO-NMD - Identifying and validating pre-clinical biomarkers for diagnostics and therapeutics of Neuromuscular Disorders Settore di attività: Medicina sperimentale e diagnostica La conoscenza in rapida espansione delle malattie neuromuscolari ha condotto alla necessità di tradurre queste conoscenze nella pratica clinica data la breve durata dei trial innovativi. E necessario pertanto identificare marcatori biologici (biomarkers) in grado di accompagnare il processo diagnostico, la caratterizzazione funzionale e la terapia nelle malattie neuromuscolari. La genomica, trascrittomica e proteomica offrono l opportunità di definire e codificare finemente le basi delle malattie neuromuscolari. Questo approccio può identificare biomarker non invasivi per monitorare il progresso della malattia, la prognosi e la risposta ai farmaci ottimizzando la scelta di terapie appropriate e spesso personalizzate. I biomarker validati incrementeranno l efficienza ed efficacia della terapia riducendo gli effetti collaterali. Il progetto BIO-NMD è coordinato dall Università di Ferrara, riconosciuta a livello internazionale nel campo della genomica dei disordini neuromuscolari. Il consorzio è inoltre composto da 9 partner accademici europei (provenienti da Regno Unito, Olanda, Svezia, Francia), da 2 piccole e medie imprese (Ariadne genomics, Stati Uniti, e ACIES, Francia) e 1 azienda globale (Applied Life Sciende, Germania). Palazzo Bevilacqua Costabili - Dipartimento di Economia, istituzioni, territorio

149 RISK - Risk Management and Risk Reporting Settore di attività: Economia Il Marie Curie Initial Training Network (ITN) su Risk Management e Risk Reporting è stato lanciato nell autunno del Il network è costituito da 19 tra Università, imprese e società di consulenza con un ampia esperienza inerente ai vari aspetti del risk management e del risk reporting nel settore finanziario. Il progetto, coordinato dalla Manchester Business School, ha una durata quadriennale, e si focalizza su attività di ricerca e formazione centrata sugli approcci qualiquantitativi alla misurazione, previsione e gestione dei rischi finanziari e aziendali. L intero progetto finanzierà 32 borse di studio a ricercatori che svolgeranno la propria formazione congiuntamente in almeno un Università e in un impresa. L Università di Ferrara ospiterà due ricercatori internazionali. I progetti che saranno intrapresi da tali ricercatori riguarderanno: - i rischi associati agli intangibili e al capitale umano; - i rischi aziendali, principi contabili e auditing practices. Il processo di selezione dei ricercatori riguardante il primo progetto è stato completato ed è stata accettata la proposta di un candidato indiano che da Gennaio 2010 ha iniziato l attività di ricerca, di durata triennale, presso l Ateneo. Il processo di selezione per il secondo progetto, di durata annuale, è ancora in corso Laboratorio di Studi e Ricerche sulle Antiche Province Danubiane (LAD) Tra le attività di ricerca dell Ateneo meritano di essere segnalate quelle del Dipartimento di Scienze storiche, ed in particolare le attività del Laboratorio di Studi e Ricerche sulle Antiche Province Danubiane (LAD), nato nel 2007 con l obiettivo di creare un punto di riferimento per gli studi e le ricerche sull antichità, e più specificatamente all età romana, nella regione balcano-danubiana. Il Comitato Scientifico del LAD è costituito da alcuni tra i maggiori studiosi dell antichità di prestigiose Università italiane ed europee. Quanto alle attività svolte, il Laboratorio promuove, in particolare, le seguenti iniziative: creazione di rapporti e collaborazioni per instaurare programmi comuni di ricerca ed organizzazione di convegni, congressi e tavole rotonde; consolidamento di legami con studiosi, Università ed Istituzioni scientifiche; incentivazione della mobilità di studiosi e di ricercatori, nonché di dottorandi e studenti, al fine di promuovere lo sviluppo di ricerche congiunte. Delle attività del Laboratorio risulta particolarmente interessante segnalare la missione in Georgia come parte delle missioni archeologiche italiane all Estero del Ministero degli Affari Esteri italiano. La missione archeologica, che ha ottenuto dal Ministero della Cultura georgiano la concessione di effettuare scavi archeologici su un ampio territorio della Georgia occidentale, ha consentito di individuare, ai margini della Colchide, nella regione di Samtskhe, una necropoli di notevoli dimensioni e di grande rilevanza scientifica. In questa zona, infatti, ebbe inizio l occupazione armata romana della regione. I primi scavi archeologici, compiuti nel mese di Settembre 2009 dall Università di Ferrara in collaborazione con l Università di Tbilisi, hanno dimostrato lo straordinario interesse storico della necropoli, riportando alla luce reperti di grande rilievo scientifico. In particolare, nel 2008 gli scavi hanno permesso di riportare alla luce un manufatto di elevato interesse scientifico. Il reperto, più precisamente un armatura, rappresenta l unico esemplare conosciuto 149

150 150 di panoplia completa e integra, nonché l unica corazza anatomica ad oggi rinvenuta. L armatura, su concessione del Ministero della Cultura della Georgia, è stata oggetto di studi ed analisi presso il Laboratorio sulle Antiche province Danubiane del Dipartimento di Scienze storiche dell Università di Ferrara, con la collaborazione dell Università di Bologna, dell Università di Tbilisi (Georgia) e dei Laboratori Nazionali del Sud dell Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e IBAM/ CNR di Catania. Lo studio dell armatura ha coinvolto ben ventiquattro metodologie scientifiche e ventidue ricercatori in una collaborazione interdisciplinare inedita. Le indagini hanno permesso di chiarire che la panoplia è stata ottenuta per fusione e che si trattava di un armatura da parata e non da combattimento. È stata, inoltre, appurata l assoluta novità delle scelte stilistiche dell apparato iconografico dell armatura. È ancora in fase preliminare invece lo studio delle tecniche di lavorazione finalizzato alla ricostruzione dell intero processo di lavorazione, dalla fusione alle lavorazioni successive, sulla base di alcune tracce trovate sull armatura. Infine, è stato effettuato uno studio approfondito su tutti i materiali rinvenuti nella panoplia: la lega, la patina (lo strato di alterazione della lega) e le tracce di terra residue come inquinante e alcuni residui organici. Tali studi ci permettono oggi di considerare la Colchide una delle aree archeologiche più rilevanti degli ultimi anni in una regione da sempre Un momento degli scavi in Colchide crocevia di culture e punto d incontro tra Europa ed Oriente.

151 5.2.2 I convegni e le conferenze presso l Università di Ferrara L Università di Ferrara organizza periodicamente presso le proprie strutture numerosi convegni, congressi, ed incontri scientifici, sia nazionali che internazionali. Dalla medicina alla geologia, dalle discipline umanistiche a quelle giuridiche, ingegneristiche e farmacologiche, sono svariati gli ambiti scientifici oggetto di incontri organizzati presso Aula Magna del Rettorato o nelle aule, nelle sale studio e nei laboratori dei Dipartimenti. A titolo esemplificativo e senza voler essere esaustivi, di seguito ne citiamo alcuni che coinvolgono diverse Facoltà: 151 L armatura rinvenuta in Georgia Convegno organizzato dalla rivista economica L Industria. L incontro, organizzato sul tema Industrie, governi e crisi globale, ha costituito un occasione di dialogo e confronto e livello nazionale, con oltre 50 presentazioni da parte di relatori e docenti provenienti dalle maggiori Università italiane ed estere. In particolare, il Rettore dell Ateneo ferrarese ha accolto, tra gli altri ospiti, il Prof. Romano Prodi (ex Presidente del Consiglio dei Ministiri e ora ai vertici della Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli), Domenico Siniscalco

152 152 (già Ministro del Tesoro e Managing Director e Vicepresidente di Morgan Stanley International), Gian Maria Gros-Pietro (già Presidente dell IRI e di Autostrade S.p.A, nonché docente presso l Università LUISS di Milano) e Giorgio Barba Navaretti (docente di economia presso l Università di Milano ed editorialista de Il Sole 24 ore ). Convegno La Dimensione creativa nella Riabilitazione Psichiatrica. Mettiamo insieme i cocci L iniziativa si è svolta nel mese di ottobre presso la Sala delle Carte Geografiche del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara. Il convegno, promosso dal Dipartimento di Salute mentale dell AUSL e dalla Clinica Psichiatrica dell Università di Ferrara, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, il Centro Territoriale Permanente di Codigoro, l Istituto di Psicoterapia Espressiva, Art Therapy Italiana e l International Association for Art and Psychology, ha voluto essere un momento di documentazione e riflessione sull esperienza ferrarese ed un occasione di confronto con altre esperienze creative nel campo della salute mentale. Convegno Internazionale Roma e le province del Danubio. Il convegno, che ha avuto luogo nel mese di Ottobre 2009 e al quale hanno partecipato studiosi provenienti da 14 Paesi, oltre ad aver rappresentato un importante momento di riflessione e di studio sulle antiche province danubiane, è stato l occasione per l avvio di ulteriori iniziative, a cadenza periodica, volte a creare una koiné scientifica di studio sul tema. In tal senso il Laboratorio di Studi e ricerche sulle Antiche Province Danubiane sta collaborando all organizzazione dei successivi convegni Internazionali, a cadenza biennale, che avranno luogo nell Ottobre 2011, presso l Università BabeBolyai di Cluj-Napoca (Romania), e nell Ottobre 2013, presso l Università di Pozna (Polonia). Convegno Tumori Adrenocorticali. L incontro, organizzato nel mese di Ottobre 2009 presso l Aula Magna del Dipartimento di Scienze giuridiche ha visto la partecipazione di esperti nazionali ed internazionali sulle neoplasie del surrene, malattie rare ma con importanti ripercussioni sulla salute e sulla qualità di vita del paziente. Obiettivo del convegno è stato l approfondimento della diagnostica e delle strategie terapeutiche per le masse surrenali. Convegno Competenze e Strumenti per il Patrimonio Culturale del Territorio Ferrarese - Una prospettiva di ricerca interdisciplinare. Il convegno, svoltosi nel mese di Marzo 2009 presso l Aula Magna del Rettorato, è stato organizzato dall Università di Ferrara con il Comitato dei Sostenitori dell Ateneo, il Comune, la Provincia, la Camera di Commercio di Ferrara, Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, la Cassa di Risparmio di Ferrara e la Cassa di Risparmio di Cento. Attraverso i contributi di studiosi e ricercatori dei Dipartimenti di Architettura, Biologia ed evoluzione, Chimica, Economia, Ingegneria, Scienze Storiche, e Scienze della Terra, il convegno ha analizzato i temi della conoscenza, della conservazione e della valorizzazione del patrimonio culturale in una prospettiva integrata, incentrata sulle caratteristiche e problematiche del territorio ferrarese.

153 5.3 La ricerca e il territorio L interazione tra territorio ed innovazione prodotta dalla ricerca è favorita principalmente dall Ufficio Rapporti con le Imprese dell Ateneo (Industrial Liaison Office, ILO), creato nel 2004 quale Centro di Riferimento dell Università in relazione alla ricaduta industriale della ricerca e alle relazioni con le imprese del territorio. Scopo dell ILO è quello di favorire i rapporti tra Università e imprese locali, nazionali e internazionali, sostenere il trasferimento tecnologico e la tutela dei diritti di proprietà intellettuale, curare le relazioni con tutte le istituzioni, le associazioni e le agenzie preposte a sostenere lo sviluppo industriale. Strettamente collegata all ILO è la Commissione Brevetti e Spinoff dell Ateneo, che programma le linee d azione dell Università nei confronti del trasferimento tecnologico. Con l ausilio della Commissione, l ILO svolge servizi di assistenza alla brevettazione, alla creazione e allo sviluppo degli spin-off, al licensing, nonché all attivazione di progetti di trasferimento tecnologico sul territorio. L Ateneo di Ferrara è tra le università italiane più attive sul fronte della creazione di spin-off accademici ad elevato contenuto tecnologico, con importanti ricadute sul territorio di riferimento. Le aziende spin-off promuovono e valorizzano sul mercato i risultati della ricerca svolta in Ateneo, creando occupazione e favorendo lo sviluppo economico locale, regionale e nazionale. La tabella 5.5 riepiloga tutti gli spin-off generati dell Università e attivi nell anno 2009, per un totale di 16 imprese. Polo scientifico-tecnologico - Foto S.B. Polo scientifico-tecnologico - Foto S.B. 153

154 Tabella 5.5 Spin-off accademici - Anno 2009 Dati di sintesi 154 Ragione Sociale Settore di attività Anno di attivazione Valore nominale partecipazione dell Ateneo* (euro) Quota % di partecipazione Aequotech Biomedico-farmaceutico ,01 Ambrosialab Biomedico-farmaceutico ,00 A.P.M. Advanced Polymer Materials Materiali polimerici ,00 Clirest Biomedico-farmaceutico ,00 CPower** Fisica ,71 E-Heart Biomedico-farmaceutico ,00 Geotema Ambiente ,00 Istituto Delta Ecologia Applicata Ambiente Materiacustica Acustica e vibrazioni ,00 MEC - Microwave Electronics for Communications Elettronica ,00 NeM Nuclear e-mission Biomedico-farmaceutico ,00 NGB Genetics Biomedico-farmaceutico ,00 Pharmeste Biomedico-farmaceutico ,08 UFPeptides Biomedico-farmaceutico ,00 Verdenora Chimica ambientale ,00 Zenith Ingegneria Ingegneria civile ,00 * Il valore di mercato della quota di partecipazione può in alcuni casi essere notevolmente superiore al valore nominale. ** In liquidazione (partecipato tramite consorzio IMPAT).

155 Sempre in riferimento alle attività a supporto della creazione di aziende spin-off, è significativo ricordare che dal 2001 l Università sostiene e promuove le iniziative della Sovvenzione Globale Spinner, prima sovvenzione del Fondo Sociale Europeo (FSE) realizzata in Emilia-Romagna e gestita dall omonimo Consorzio, a cui aderiscono Aster, Invitalia e Fondazione Alma Mater. L Università di Ferrara ospita presso l ILO uno dei 10 sportelli territoriali ubicati presso gli enti di ricerca pubblici della Regione. Le borse di ricerca e le agevolazioni finanziarie erogate dalla Sovvenzione si rivolgono a persone interessate a sviluppare: idee imprenditoriali innovative e/o ad alto contenuto di conoscenza; progetti di ricerca applicata, sviluppo precompetitivo, trasferimento tecnologico, in collaborazione tra Università, centri di ricerca, imprese ed enti; percorsi di innovazione organizzativa e manageriale a favore di micro, piccole e medie imprese. Dei progetti di creazione di imprese finanziati dalla Sovvenzione, 11 sono successivamente divenuti spin-off dell Ateneo. La seconda edizione del progetto Spinner (attivata nel 2009) ha finanziato al 31 dicembre 2009, 66 proposte di creazione d impresa innovativa (252 beneficiari), 177 di trasferimento tecnologico e 33 di innovazione organizzativa su 786 proponenti. Il 24,25% dei progetti di creazione d impresa e l 11,9% dei progetti di trasferimento tecnologico ammessi proveniva dal territorio di Ferrara. Anche nell ambito delle attività di ricerca finalizzate alla brevettazione l Università di Ferrara si distingue per la sua posizione di rilievo fra gli atenei italiani attivi nel campo della valorizzazione applicativa della produzione scientifica. Assieme alle imprese create sul territorio, i brevetti rappresentano una delle espressioni più significative del trasferimento tecnologico dell innovazione al mercato. Nella tabella 5.6 è indicato il portafoglio brevetti in possesso dell Ateneo al 31/12/ Dipartimento di Biochimica e Biologia molecolare - Sezione di Genetica medica

156 Tabella 5.6 Brevetti Università degli studi di Ferrara Dati di sintesi al Titolo del brevetto Area di riferimento Titolarità del brevetto Ambito di estensione del brevetto (*) Priorità (**) Data di deposito Metal complex-based electron-transfer mediators in dye-sensitized solar cells Scienze chimiche Università degli studi di Ferrara, CSURF (Colorado State University Research Foundation) USA /10/2001 PCT 30/10/2002 Australia 30/10/ Un caposaldo (Benchmark) su cui eseguire misure di controllo delle deformazioni A novel use of rapamycin and structural analogues thereof Ingegneria civile ed Architettura Scienze biologiche Università degli Studi di Ferrara Italia /08/2001 Università degli Studi di Ferrara e Associazione Veneta per la lotta alla talassemia di Rovigo Italia /07/2002 PCT 03/07/2003 Europa 02/02/2005 USA 04/01/2005 Australia 03/07/2003 Synthetic oligonucleotides as inducers of erythroid differentiation Scienze biologiche Università degli Studi di Ferrara, Associazione Veneta per la lotta alla talassemia di Rovigo, Associazione per la lotta alla talassemia di Ferrara Italiana /03/2000 Svizzera 19/04/2006 Italia /07/2002 Use of angelicin and of its structural analogues for the treatment of thalassemia Scienze biologiche Università degli Studi di Ferrara, Associazione Veneta per la lotta alla talassemia di Rovigo PCT 30/07/2003 Europa 24/02/2005 USA 28/01/2005 Australia 30/07/2003

157 Titolo del brevetto Area di riferimento Titolarità del brevetto Ambito di estensione del brevetto (*) Priorità (**) Data di deposito Use of heterocyclic and benzoheterocyclic polyamides structurally related to the natural antibiotic distamycin a for the treatment of beta-thalassaemia Scienze biologiche Università degli Studi di Ferrara, Associazione Veneta per la lotta alla talassemia di Rovigo, Associazione per la Lotta alla Talassemia di Ferrara Italia /07/2001 Europa 30/01/2004 USA 21/12/2003 An in vitro method for the diagnosis of neoplastic diseases by methylation analysis of the CDH4 gene, oligonucleotides and kits useful in such method Scienze mediche Università degli Studi di Ferrara Italia /04/2004 Germania 12/12/2007 Cellule umane ingegnerizzate Scienze biologiche Università degli Studi di Ferrara Italia /03/2005 Oligonucleotidi sintetici a doppio filamento utili nell induzione di apoptosi di osteoclasti per il trattamento di patologie osteopeniche Scienze biologiche Università degli Studi di Ferrara, Associazione Veneta per la lotta alla talassemia di Rovigo Italia /03/2005 PCT 30/03/ Electrochemical detection of substrates Scienze chimiche Università degli Studi di Ferrara, CSURF (Colorado State University Research Foundation) USA /09/2006 Italia /04/2006 Supporto o carrier per otturazione canalare Scienze mediche Università degli Studi di Ferrara PCT 12/04/2007 Europa 07/10/2008 USA 07/10/2008 Farmaco per la cura della talassemia, dell anemia falciforme e di tutte le altre forme di anemia trattabili con questo, metodo di attivazione del farmaco, composizione farmaceutica avente come principio attivo il farmaco e metodo fotochemioterapico utilizzante il farmaco Scienze biologiche Università degli Studi di Ferrara, Università degli studi di Padova, Associazione Veneta per la lotta alla talassemia di Rovigo Italia /01/2007

158 Titolo del brevetto Area di riferimento Titolarità del brevetto Ambito di estensione del brevetto (*) Priorità (**) Data di deposito Test E.L.I.S.A. indiretto per l identificazione nel siero e in altri fluidi umani di anticorpi contro il virus sv40 mediante l uso di peptidi sintetici specifici Scienze biologiche Università degli Studi di Ferrara Italia /01/2007 Armadio Automatizzato Ingegneria industriale e dell informazione Università degli Studi di Ferrara, Deltos Impianti s.r.l. Italia /12/2007 Agonisti dei recettori NOP per il trattamento delle discinesie da lepodopa Scienze biologiche Università degli Studi di Ferrara Italia /11/ Procedimento ed apparecchiatura per la realizzazione di un sistema multicanale per il playback attivo di eventi sonori qudrifonici acustici Scienze fisiche Università degli Studi di Ferrara, Consiglio Nazionale delle Ricerche e Fondazione Scuola San Giorgio di Venezia Italia /03/2008 Array per ibridazione genomica ad alta densità del gene della distrofina e suo impiego per la rivelazione di mutazioni causative della distrofia muscolare Scienze mediche Università degli Studi di Ferrara Italia /06/2008 Effetto antiinfiammatorio del Miglustat su cellule dell epitelio bronchiale Scienze biologiche Università degli Studi di Ferrara, Azienda Ospedaliera Istituti Ospitalieri di Verona, Università degli Stu-di di Verona, Fondazione Italiana per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica Italia /10/2008 Effetto antiinfiammatorio di trimetil-angelicina su cellule dell epitelio bronchiale Scienze biologiche Università degli studi di Ferrara, Azienda Ospedaliera Istituti Ospitalieri di Verona, Fondazione Italiana per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica Italia /10/2008 Oligonucleotidi antisenso atti ad indurre lo skipping esonico e loro impiego come medicamento per il trattamento della distrofia muscolare di Duchenne. Scienze mediche Università degli Studi di Ferrara Italia /06/2009

159 Dispositivo per la prevenzione della trombosi venosa profonda Scienze mediche Università degli Studi di Ferrara, Hypothesis S.r.l. Italia /09/2009 Nanoparticella del tipo core-shell idonea per la veicolazione di oligonucleotidi terapeutici in tessuti bersaglio e suo impiego per la preparazione di un medicamento per il trattamento della distrofia muscolare di Duchenne Scienze mediche Università degli Studi di Ferrara Italia /10/2009 * L acronimo PCT (Patent Cooperation Treaty) indica l avvio della procedura per l ottenimento della protezione delle invenzioni negli Stati membri del Trattato (attualmente sono più di 100); ** Termine a partire dal quale è valido il diritto di esclusiva del brevetto in tutti i Paesi nei quali si intende tutelare l invenzione. *** Domanda di rideposito rispetto ad un brevetto già depositato nel novembre Infine, è significativo ricordare che nel 2009 l Ateneo ha firmato un accordo di programma con Carpigiani Group come rinnovo di una precedente convenzione attivata nel Con tale accordo, valido per la durata di tre anni ( ), l Ateneo e Carpigiani Group intendono sostenere e promuovere: iniziative comuni di incubazione volte a favorire la creazione da parte di giovani ricercatori di nuove imprese in grado di trasferire in Carpigiani le competenze tecnico-scientifiche ed il valore innovativo della ricerca svolta in ambito universitari; collaborazioni di ricerca con il Dipartimento di Ingegneria dell Ateneo su specifici temi di interesse per il Gruppo Carpigiani, da svolgersi di- rettamente presso la sede dell azienda o, in alternativa, presso la sede del Dipartimento, sostenendo tali iniziative con opportuni assegni o contratti di ricerca; iniziative volte a promuovere e a favorire l applicazione delle conoscenze e del sapere scientifico alla realtà produttiva; progetti di tirocinio in Carpigiani di studenti della Facoltà di Ingegneria di Ferrara; progetti di inserimento in Carpigiani di giovani laureati della Facoltà di Ingegneria di Ferrara e/o provenienti da percorsi formativi post-laurea erogati dall Università degli Studi di Ferrara, attraverso stages e tirocini. Nel 2009, oltre all attivazione di una prima borsa di studio finanziata grazie al sostegno del Gruppo, è stata avviata la collaborazione per lo sviluppo di un innovativo sistema di telecontrollo su area geografica delle macchine per gelato Carpigiani. In particolare, le attività di ricerca mirano allo sviluppo di una infrastruttura software in grado di interagire e controllare ogni singola macchina grazie al collegamento alla rete Internet o rete mobile GPRS. L obiettivo del progetto di ricerca consiste nel miglioramento del servizio di assistenza mediante monitoraggio, controllo, manutenzione predittiva, diagnosi e configurazione/aggiornamento delle macchine da remoto. 159

160 Le strutture dell Ateneo a fini innovativi La dotazione di spazi, strutture e strumenti dedicati, sia in termini di laboratori e di centri specializzati che di grandi attrezzature, costituisce un elemento importante della capacità dell Ateneo di proiettarsi e competere nel panorama della ricerca nazionale ed internazionale. A supporto della propria attività di ricerca, l Università di Ferrara dispone pertanto di numerosi centri e laboratori, nell ambito dei quali vengono sviluppati i progetti di ricerca portati avanti nei diversi ambiti disciplinari, anche attraverso la collaborazione di studiosi e di esperti esterni, favorendo così l interazione sia con altre Università e centri di ricerca italiani ed esteri che con soggetti privati. Inoltre, grazie all expertise altamente specializzato ed alla tecnologia d avanguardia di cui dispongono, tali strutture costituiscono un importante punto di riferimento per le aziende, del territorio e non, impegnate in progetti di ricerca industriali innovativi. Agli investimenti in attrezzature di ricerca l Ateneo destina i fondi raccolti grazie allo strumento del 5x1000. La tabella 5.7 riepiloga gli importi delle donazioni accertate al 2010 e riferite alle dichiarazioni dei redditi 2006, 2007 e Delle donazioni accertate, l Ateneo ha usufruito del trasferimento in termini di cassa del 5x , mentre entro la fine del 2010 si prevede sarà finalizzato il trasferimento del 5x , per il quale è già prevista la pubblicazione di un bando per l acquisto dell attrezzatura di ricerca. Tabella 5.7 Fondi 5x1000 per attrezzature di ricerca Anno di imposta Anno della dichiarazione Anno dell Accertamento Importo assegnato dall Agenzia delle Entrate Importo accertato Anno incasso 5x , , x , ,58 5x ,96 Le strutture dell Ateneo a fini innovativi occupano complessivamente una superficie pari a m² e sono riconducibili principalmente ai Laboratori del Polo Scientifico e Tecnologico e Chimico- Biomedico. Nei paragrafi successivi sono riportate in dettaglio alcune delle principali strutture di ricerca dell Ateneo.

161 La Camera Anecoica La Camera Anecoica, realizzata all interno del Dipartimento di Ingegneria dell Ateneo ed inaugurata nel 2008, si configura come infrastruttura all interno della quale condurre studi e ricerche nei diversi campi della comunicazione sonora. La Camera consiste in un grande ambiente delimitato da superfici fonoassorbenti in grado di eliminare la quasi totalità delle riflessioni sonore. L ambiente si caratterizza per un elevato isolamento acustico che riduce la presenza di rumori provenienti dall esterno. Dotata di innumerevoli potenzialità e data la sua valenza interdisciplinare, la Camera Anecoica può essere utilizzata per molteplici scopi, come, ad esempio, nelle ricerche sulla percezione uditiva e sugli effetti che una cattiva trasmissione può avere sull intelligibilità di un messaggio sonoro e più generalmente sulle capacità di apprendimento scolastico. Oltre a queste utilizzazioni, principalmente orientate alla ricerca di base ed applicata, la Camera Anecoica trova ampio impiego nel campo della ricerca industriale e della certificazione acustica dei prodotti. Per queste specifiche applicazioni la Camera costituisce, quindi, un importante risorsa per il territorio e per le imprese ai fini dello studio e dello sviluppo di prodotti più silenziosi e meno inquinanti. Polo scientifico-tecnologico la camera Anecoica Le Camere Bianche. Le Camere Bianche, inaugurate nel 2008 all interno del Dipartimento di Fisica dell Ateneo, sono destinate a ricerche e a realizzazioni di prototipi nel campo dell energia solare fotovoltaica e della sensoristica per gas. Comunemente utilizzate in campo elettronico (nei casi in cui componenti o dispositivi corrano il rischio di essere danneggiati dai granelli di polvere presenti nell aria), le Camere Bianche si configurano come un ambiente di lavoro asettico dove l aria è dalle dieci alle cinquantamila volte più pulita dei normali ambienti di vita. Il sistema è costituito da ventilatori a bassa velocità, che immettono nella camera un flusso di aria proveniente da grandi filtri esterni e aspirato attraverso griglie poste sul pavimento. Le Camere Bianche costituiscono per l Ateneo un importante elemento catalizzatore di nuovi finanziamenti nell ambito di progetti di ricerca internazionali e di natura industriale. Ne costituisce un esempio il finanziamento erogato da un azienda veneta (la Dichroic Cell) per l allestimento, negli spazi del Laboratorio Sensori e Semiconduttori (LSS), di una speciale apparecchiatura (Low Energy Plasma Enhanced Chemical Vapor Deposition) per applicazioni fotovoltaiche, primo esempio a livello internazionale di utilizzo di tale tecnologia per la preparazione di substrati virtuali di germanio. La ricerca si inserisce all interno di un progetto intrapreso da circa un anno dall Università di Ferrara in collaborazione con Epispeed, spin-off del Politecnico di Zurigo attivo da anni nel campo La strumentazione modulare per spettroscopia di raggi X e ϒ Il Dipartimento di Fisica dell Università di Ferrara ha attivato il Laboratorio di Tecnologie Nucleari che ospita la strumentazione modulare per la spettroscopia di raggi X e ϒ in ambito sanitario, ambientale, alimentare e nel controllo di materiali. La strumentazione è costituita da due moduli: 161

162 162 - un sensore lineare (unidimensionale) di circa 15 cm corredato di alimentazione, interfaccia con PC e software di acquisizione e gestione delle immagini radiografiche. Tale strumentazione è facilmente trasportabile è particolarmente adatta per misure in situ; - un set di rivelatori al germanio schermati finalizzato alla misurazione della radiazione gamma emessa da campioni di materiale, solido e liquido. La peculiarità di questo strumento consiste nel poter misurare consecutivamente 30 campioni senza l intervento umano, attraverso un sistema di caricamento automatico e di lettura con codici a barre. L implementazione di questa strumentazione all interno del Dipartimento di Fisica ha già permesso di poter concorrere alla richiesta di fondi regionali, nazionali ed internazionali per la realizzazione di progetti di ricerca. Nella messa a punto della strumentazione e nella realizzazione dei primi test sono stati coinvolti giovani dottorandi e ricercatori, la cui formazione e specializzazione in ambito nucleare costituisce un importante investimento non solo per l Università ma per l intero settore industriale che potrà usufruire di figure altamente professionali a supporto di aziende high-tech attive nell edilizia e nella produzione di alimenti, fertilizzanti e materiali elettronici. Va infine segnalato che il team che lavora con la suddetta strumentazione ha attivato collaborazioni con altri enti ed istituti di ricerca nazionali, come i Laboratori Nazionali di Legnaro dell Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ed il Centro di GeoTecnologie dell Università di Siena L Incubatore di impresa. L Incubatore consiste in un area attrezzata creata al fine di ospitare una decina di società spin-off dell Ateneo e di supportarle nella fase di avvio delle loro attività. Oltre alle attività di incubazione proprie dell Ateneo, nel 2009 l Università di Ferrara ha siglato una convenzione con Aster (Associazione Scienza e Tecnologia Emilia-Romagna, Rete Regionale per l Alta Tecnologia) per la collaborazione al Progetto WE TECH OFF, il nuovo incubatore di imprese innovative e ad alto contenuto tecnologico di Aster, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il progetto amplia il campo di intervento di I Tech Off, il primo incubatore nato in Emilia-Romagna per il settore ITC, ad altri settori e si caratterizza per azioni di forte collaborazione e condivisione degli obiettivi, rafforzando, in particolare, il contatto con il mercato, il networking e l internazionalizzazione. Con la convenzione, l Ateneo si è impegnato a ospitare presso le proprie strutture il personale del progetto, il cui obiettivo è fornire assistenza e consulenza ai gruppi di ricerca che intendano presentare domanda di finanziamento di un percorso di creazione di impresa. Nel corso del 2009, il personale WE TECH OFF ha svolto le seguenti attività presso l Ateneo: - fornitura di informazioni sulle opportunità di finanziamento e sui servizi offerti; - supporto per l autovalutazione della propensione all imprenditorialità e per la definizione del bilancio delle competenze degli aspiranti imprenditori; - consulenza per lo studio di fattibilità tecnica, economica e finanziaria dei progetti d impresa; - organizzazione e realizzazione presso l Università di eventi di sensibilizzazione sui temi e sui servizi offerti dal progetto. Nel 2009, il personale assegnato al Progetto presso l Università degli Studi di Ferrara ha assistito 10 gruppi di ricerca nella fase di pre-incubazione (con 6 domande ammesse) e di 5 candidature nella fase di incubazione (con 3 progetti approvati).

163 L Associazione Italiana Cultura Qualità Emilia-Romagna (AICQ-ER) Nel mese di Dicembre 2009, l Università di Ferrara ha aderito all Associazione Italiana per la Cultura della Qualità (AICQ-ER), Associazione senza fini di lucro costituitasi con l obiettivo di diffondere in Italia la cultura della qualità ed i metodi per pianificare, costruire, controllare e certificarla. La vision dell Associazione identifica nella qualità il fattore chiave per la competitività delle aziende, per l eccellenza dei servizi della Pubblica Amministrazione e per lo sviluppo sostenibile del territorio. L Associazione è articolata, verticalmente, in Associazioni territoriali e, orizzontalmente, in Comitati (gruppi di lavoro dedicati a specifiche metodologie di gestione della qualità) e Settori Tecnologici (gruppi di studio che promuovono la qualità in uno specifico campo tecnologico e merceologico). In virtù dell adesione all Associazione, l Ateneo può beneficiare dei seguenti vantaggi: - partecipazione ai Corsi di Formazioni organizzati dall Associazione; - ammissione di tutti i dipendenti alle manifestazioni organizzate dall Ateneo; - partecipazione gratuita ai Comitati e ai Settori tecnologici; - consultazione gratuita della biblioteca dell Associazione Il Tecnopolo di Ferrara Nel mese di Gennaio 2009, l Università, degli Studi di Ferrara, congiuntamente alla Provincia di Ferrara ed al Comune di Ferrara 4, ha presentato presso la Regione Emilia-Romagna una manifestazione d interesse per la realizzazione di un Tecnopolo di Ferrara e la costituzione ed organizzazione al suo interno di laboratori di ricerca industriale e trasferimento tecnologico. La realizzazione di tale polo di ricerca a fini innovativi si inserisce nel contesto del Programma Operativo Regionale (POR) del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) Fortemente impegnata nella promozione dell innovazione del sistema produttivo locale, la Regione Emilia-Romagna ha avviato un programma di cofinanziamento volto a realizzare, in collaborazione con i più importanti organismi regionali impegnati nella ricerca industriale, una rete di Tecnopoli collocati in tutta la Regione L iniziativa ha potuto inoltre contare anche sul sostegno della Camera di Commercio e dell Industria di Ferrara, della Fondazione per l Agricoltura Fratelli Navarra, della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, della Cassa di Risparmio di Cento, della Cassa di Risparmio di Ferrara, del Gruppo HERA, CADF Spa, nonché di AREA Spa. 5 IL POR FESR è stato approvato con Decisione C (2007) 3875 del 7 agosto 2007 dalla Commissione Europea.

164 164 I Tecnopoli hanno la finalità di fungere da infrastrutture in grado di accogliere attività di ricerca industriale, innovazione e trasferimento tecnologico al sistema produttivo locale, quali laboratori di ricerca, imprese innovative, servizi per la divulgazione scientifica ed il trasferimento di conoscenze. Il programma dei Tecnopoli della Regione Emilia-Romagna è sostenuto da un Accordo di Programma Quadro che quest ultima ha sottoscritto, nel mese di Novembre 2009, con l Università di Ferrara, l Università di Bologna, l Università di Modena e Reggio Emilia, l Università di Parma, il CNR, l Enea, il Politecnico e l Università Cattolica di Milano per le sedi di Piacenza. L accordo prevede che le strutture di ricerca industriale istituite, gestite e controllate dalle singole parti partecipino alla costituzione della Rete Regionale per l Alta Tecnologia ed individuino protocolli di collaborazione. Le azioni comuni della Rete saranno definite nell ambito del programma di attività di Aster. I centri ed i laboratori della Rete saranno i primi a trovare collocazione all interno dei nuovi Tecnopoli. Con la presentazione della manifestazione di interesse, l Ateneo ha voluto condividere le finalità del Piano Operativo Regionale e far proprio l obiettivo della promozione di un industria competitiva, centrata sull economia della conoscenza e dell innovazione. Nel corso dell anno 2009 l Ateneo, il Comune e la Provincia di Ferrara hanno ottenuto l approvazione per la creazione del Tecnopolo ferrarese e sono pertanto stati ammessi ad un cofinanziamento regionale di circa 15 milioni di euro su un investimento totale di circa 27 milioni (tabelle 5.8 e 5.9). Per il Tecnopolo di Ferrara, presentato ufficialmente nel mese di Dicembre in occasione della firma dell Accordo di Programma tra Regione Emilia-Romagna, Università degli Studi di Ferrara, Provincia di Ferrara e Comune di Ferrara, sono previsti insediamenti su metri quadrati complessivi, di cui saranno oggetto di intervento infrastrutturale. I laboratori, denominati Laboratori in rete Tecnopolo, che formeranno il nuovo polo tecnologico sono quattro, ognuno dedicato ad uno specifico ambito di ricerca: Laboratorio TEKNEHUB (piattaforma Edilizia e Costruzioni ): avrà la sede in una nuova costruzione presso il Polo scientifico e tecnologico dell Ateneo e svilupperà attività di ricerca industriale e trasferimento tecnologico nell ambito della conservazione, del recupero e del restauro dei beni culturali, paleontologici ed archeologici con approfondimenti su metodi, tecnologie, strumenti, materiali e tecniche. Comune e Università di Ferrara hanno sottoscritto una convenzione finalizzata a regolare i rapporti tra le parti nelle attività di realizzazione dei nuovi laboratori di edilizia e costruzioni. Il costo totale dell intervento è pari a di cui il 70% finanziato dalla Regione Emilia-Romagna. Laboratorio TerraeAcquaTech (piattaforma Energia e Ambiente ): con sede presso il Polo Ambientale di Malborghetto di Ferrara (FE) si concentrerà sulle attività di ricerca industriale e trasferimento tecnologico relative ai temi ambiente, acqua, suolo, territorio. In particolare, le aree di specializzazione faranno riferimento ad ambiti quali qualità delle acque, caratterizzazione degli acquiferi, ingegneria sanitaria ambientale, gestione reti idriche, acqua metallurgia e corrosione, sensoristica ambientale, materiali per l ambiente, bioindicazione delle acque, idrogeologia applicata al cuneo salino, biogeochimica per l applicazione della direttiva nitrati, metodologie elettrochimiche applicate all ambiente, recupero delle biomasse vegetali, valorizzazione dei sottoprodotti vegetali.

165 Laboratorio MECH-LAV (piattaforma Meccanica dei Materiali ): con sede in parte presso il Polo scientifico e tecnologico dell Ateneo e in parte presso il Comune di Cento (FE) svilupperà attività di ricerca industriale e trasferimento tecnologico su temi quali acustica e vibrazioni, simulazione e sperimentazione meccanica e fluidodinamica. Laboratorio per le Tecnologie delle terapie avanzate (piattaforma Scienze della Vita ): con sede presso il Polo chimico e biomedico dell Ateneo svilupperà attività di ricerca industriale e trasferimento tecnologico sui temi delle biotecnologie applicate alla medicina (potenzialità applicative di cellule primarie, in particolare cellule staminali). Ogni laboratorio sarà dotato di personale di ricerca di nuova assunzione e di attrezzature necessarie per la realizzazione delle attività. Il personale di nuova assunzione sarà dedicato alle attività dei laboratori e sarà prevalentemente assunto con contratti di durata non inferiore a tre anni. All interno dei laboratori sarà operativo anche personale di ricerca già strutturato dell Università impegnato a tempo parziale sui programmi di ricerca. Nel complesso, i programmi di ricerca che verranno realizzati da tali laboratori prevedono complessivamente l impiego di oltre 70 nuovi ricercatori ed il coinvolgimento a tempo parziale di 147 unità di personale strutturato. Tabella 5.8 Finanziamento dei Laboratori del progetto Tecnopolo di Ferrara TekneHub Laboratori Soggetto che realizza le attività Investimento previsto (euro) Contributo Regionale (euro) TerraeAcquaTech Mech-Lav Università di Ferrara Laboratorio per le tecnologie delle terapie avanzate TOTALE

166 Tabella 5.9 Realizzazioni infrastrutturali previste dal progetto Tecnopolo di Ferrara Realizzazioni Infrastrutturali Soggetto che realizza l intervento Investimento previsto (euro) Contributo Regionale (euro) Corpo E - Via Saragat - Ferrara Università di Ferrara Cubo Via Fossato di Mortara - Ferrara Università di Ferrara Animal Facility Via Fossato di Mortara - Ferrara Università di Ferrara Laboratori di edilizia e costruzioni Via dello Zucchero - Ferrara Comune di Ferrara Via Conca Malborghetto di Boara (FE) Provincia di Ferrara TOTALE Coerentemente con le indicazioni contenute nelle linee guida regionali e di concerto con i diversi attori istituzionali del territorio, l Ateneo ha messo a punto un modello di governance per la gestione dei laboratori. In particolare, la gestione del Tecnopolo di Ferrara è disciplinata da uno specifico Regolamento approvato dagli Organi Accademici nel mese di Settembre 2009 ed entrato in vigore nel mese di Dicembre dello stesso anno. Il Regolamento attribuisce ai laboratori lo status di Centri interdipartimentali o dipartimentali, dotati di autonomia funzionale, organizzativa e gestionale. Ciascun laboratorio definisce un proprio piano esecutivo ed opera sulla base di un proprio budget previsionale. Il Regolamento identifica, inoltre, gli organi di gestione dei laboratori: - il Direttore Gestionale, individuato dal Rettore tra il personale strutturato dell Ateneo, predispone il piano esecutivo (approvato successivamente dal Comitato); - il Comitato scientifico, definisce il piano esecutivo e svolge funzioni di indirizzo, programmazione e coordinamento dell attività; - il Responsabile scientifico, svolge funzione propositiva e di rappresentanza e dà attuazione alle decisioni del Comitato scientifico. Infine, nell ottica del coordinamento omogeneo dei laboratori del Tecnopolo di Ferrara, si è provveduto ad istituire un Comitato di Indirizzo di Ateneo (CIA). Il Comitato, formato dal Rettore, da un

167 rappresentante del Comitato dei Sostenitori e dai delegati del Rettore per il trasferimento tecnologico e per l edilizia e l urbanistica, svolge funzioni di indirizzo, valutazione e monitoraggio. Nell ottica del rafforzamento delle relazioni con gli stakeholder territoriali, il nuovo Tecnopolo di Ferrara è stato l oggetto di un incontro con la Camera di Commercio ferrarese. Gli esiti dell incontro, che ha fornito anche l occasione per un più ampio confronto sul tema dell innovazione e del trasferimento tecnologico alle aziende del territorio, sono rendicontati nel Bilancio Sociale dell Università di Ferrara (Capitolo 6). 5.6 Le innovazioni nei processi Parallelamente al rafforzamento della dotazione di strutture innovative a supporto della ricerca, nel corso degli ultimi anni l Ateneo ha operato importanti rinnovamenti sotto il profilo dell innovazione tecnologica dei processi e dell organizzazione interna, puntando al raggiungimento dei più elevati livelli di dematerializzazione documentale e virtualizzazione degli applicativi di interesse per gli studenti, i docenti e il personale. Per mezzo della revisione del sistema informativo di Ateneo, dell introduzione di nuove tecnologie ICT (Information and Communication Technologies), nonché di importanti investimenti in capitale umano, l Ateneo ha voluto impegnarsi nel miglioramento dell efficienza interna delle proprie strutture e della qualità dei servizi offerti Il sistema informativo dell Ateneo Il sistema informativo dell Università di Ferrara si compone di una moltitudine di servizi e applicazioni, sia di back office, il cuore del sistema di gestione dei processi di Ateneo (applicazioni per la gestione della contabilità o per la gestione della carriera degli studenti), sia di front office, di cui fanno parte le applicazioni ed i servizi, spesso Open Source e Web 2.0, con cui l utenza si interfaccia direttamente. Il sistema informativo dell Ateneo è basato su una struttura telematica di interconnessione ad alta capacità, la rete metropolitana (MAN), resa disponibile dalla società Lepida S.p.A. grazie ad una convenzione di sperimentazione siglata con la Regione Emilia-Romagna. Lepida, società a pieno capitale pubblico i cui soci sono esclusivamente le Pubbliche Amministrazioni del territorio, (Comuni, Province, Regione, Università, Consorzi di Bonifica, ASL, Unioni), è sancita dalla Legge Regionale 11/2004, e dalle successive integrazioni, che ne determinano gli scopi, il funzionamento ed i meccanismi di controllo. L Ateneo è divenuto socio di Lepida nel 2009, anno in cui l adesione è stata aperta a tutte le Pubbliche Amministrazioni regionali in modo tale da garantire la più ampia diffusione dei servizi di connettività offerti dalla società. L adesione a Lepida ha garantito all Ateneo l accesso a titolo gratuito e a lungo termine alla rete ad alta capacità, ed alla Regione Emilia-Romagna la disponibilità a lungo termine di un locale dell Ateneo dove far giungere le fibre ottiche del territorio e realizzare un punto di concentrazione, elaborazione e scambio, nonché la disponibilità di strumentazione di condizionamento, sicurezza ed energia elettrica. I servizi telematici lanciati da Lepida nel corso del 2009 sono stati 10 e tutti questi sono a disposizione dell Università di Ferrara. Tra questi, l Ateneo ha particolatamente apprezzato il servizio FedERa, un meccanismo di autenticazione federata che permette, da un lato, alle Pubbliche Amministrazioni di far accedere ai propri servizi gli studenti dell Ateneo per mezzo delle credenziali utilizzate per l Università e, dall altro, consente agli Enti pubblici di accedere alle risorse dell Ateneo con le proprie credenziali. Le principali innovazioni dei processi introdotte dall Università di Ferrara hanno 167

168 168 interessato i seguenti ambiti: Area didattica. Al fine di facilitare la gestione integrata della carriera degli studenti, l Ateneo ha introdotto l applicativo ESSE3, di Kion/Cineca 6. Tale strumento fornisce servizi online di segreteria virtuale consentendo, ad esempio, il pagamento online di tutti i contributi (dalle tasse di iscrizione al contributo di laurea) e la gestione dei bandi riguardanti la sfera del diritto allo studio. Il modulo ESSE3 è stato, inoltre, adottato per la verbalizzazione on-line del voto di esame. Partita in fase sperimentale nell A.A. 2007/2008 sugli insegnamenti del primo anno delle Facoltà di Economia, Farmacia ed Ingegneria, la registrazione on-line degli esami è stata estesa, a partire dall A.A. 2008/2009, agli insegnamenti del primo anno di tutte le Facoltà e a quelli del secondo anno delle tre Facoltà pilota. Dall A.A. 2009/2010, infine, il servizio è stato esteso a tutti gli insegnamenti dell Ateneo. L informatizzazione della gestione degli esami ha permesso di ridurre il lasso di tempo che intercorre fra il 6 Cineca è un Consorzio interuniversitario senza scopo di lucro formato da 41 Università italiane, l Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), e il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (MIUR). superamento di un esame e l effettiva annotazione nei registri accertanti la carriera degli studenti, con importanti miglioramenti in termini di efficienza e ai fini dell erogazione dei benefici del diritto allo studio. In virtù della positiva esperienza e dei risultati conseguiti, a Febbraio 2010 l Università di Ferrara è stata incaricata dal Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e l innovazione tecnologica (DIT) del Ministero della Pubblica Amministrazione di formulare e condividere a livello nazionale delle linee guida per rendere la registrazione degli esami un processo completamente dematerializzato. Le linee guida, la cui principale innovazione consiste nell introduzione, a partire dall A.A. 2010/2011 della firma digitale remota, sono state successivamente approvate, sia dal DIT che dal MIUR. Infine, è opportuno ricordare l utilizzo di un ulteriore applicativo, realizzato in house dall Ateneo, responsabile della gestione on-line di tutti i vari passaggi relativi all attivazione e alla gestione delle iniziative di formazione continua (Corsi di Formazione, di Perfezionamento, Master di primo e secondo livello). Area amministrativa. Per la gestione della contabilità economico-patrimoniale, l Ateneo ha sviluppato, in collaborazione con vari Enti locali ed una software-house specializzata in soluzioni informatiche per la Pubblica Amministrazione, l applicativo CieloNext. Il progetto nasce dall esigenza di disporre di uno strumento contabile innovativo che consenta la gestione della contabilità finanziaria pubblica parallelamente alla gestione della contabilità economico-patrimoniale e analitica per centri di costo. Dal progetto CieloNext sono, inoltre, nati due nuovi progetti, uno relativo la gestione delle richieste di acquisto on-line e l altro per la gestione del patrimonio bibliotecario. Oltre al CieloNext per la gestione contabile, l Ateneo si avvale di applicativi innovativi anche per la gestione economica e giuridica del personale (applicativo CSA, fornito dal Cineca), per la gestione del patrimonio edilizio (software Dedax), per la gestione delle delibere degli organi di governo (protocollo informatico Titulus). Servizi agli studenti. Nel corso del 2009, l Università di Ferrara ha realizzato il progetto Wi4Fe, che ha

169 permesso di completare la copertura Internet senza fili di tutte le strutture didattiche, rendendo quella dell Ateneo una delle principali reti wireless del sistema universitario italiano. Il progetto Wi4Fe, che ha comportato un investimento complessivo di euro è stato cofinanziato dal Dipartimento per l Innovazione e le Tecnologie del Ministero della Pubblica Amministrazione ( euro di finanziamento dell Ateneo, euro del Comune di Ferrara, e euro del Ministero). Particolarmente significativa nell ambito di tale progetto è stata la partnership con il Comune di Ferrara. Grazie alla partecipazione del Comune, studenti e docenti dell Ateneo possono accedere alla rete Wi-Fi del Comune autenticandosi con le stesse credenziali usate in Ateneo. Il successo del servizio tra gli studenti è dimostrato dal dato relativo agli accessi alla rete: al 2009, il traffico generato dagli studenti con il wireless di Ateneo supera costantemente quello generato dalle postazioni informatiche collegate alla rete fissa. Oltre alla realizzazione della rete wireless, è significativo ricordare il progetto di collaborazione con Google che ha permesso di fornire a tutti gli studenti il servizio mydesk@ UniFe basato sui nuovi strumenti Web 2.0. Il servizio consiste in un innovativo pacchetto di applicazioni pensato per offrire un completo ambiente di lavoro via web e quindi accessibile da qualunque PC collegato alla rete Internet. Grazie all accordo con Google, l Ateneo ha potuto dotare i suoi studenti, i suoi docenti e il proprio personale, di una scrivania virtuale, completa di posta elettronica, software Office e un area on-line dove salvare il proprio lavoro. Il servizio mydesk@unife non solo garantisce un livello di prestazione e qualità superiore ma ha anche consentito all Ateneo di eliminare i costi di gestione associati alla fornitura interna del servizio di posta elettronica. Google ha infatti fornito il servizio gratuitamente. Area della ricerca. In tale ambito, l impegno è stato rivolto a fare emergere indicatori di valutazione in un quadro generale in cui tale esigenza è relativamente recente, per cui non ci sono ancora soluzioni e applicativi stabili in grado di fornire risposte in modo integrato. L Ateneo dispone di diversi applicativi che rispondono a problematiche parziali, quali ad esempio Sharescience, vetrina della ricerca applicata adottato per promuovere e supportare l attività del Liaison Office nei rapporti con i soggetti terzi (si veda paragrafo del presente capitolo), e il Catalogo della Ricerca U-GOV, un nuovo database introdotto alla fine del 2007 e contenente tutti i prodotti della ricerca dell Università di Ferrara (si veda paragrafo 5.6.5). In tale scenario, l Ateneo ha avviato il progetto ARCA - Area della Ricerca: la Cooperazione Applicativa - con l obiettivo di comporre il quadro del modello dei dati di interesse per tutta l area della ricerca e di realizzare i componenti software (tipicamente servizi in rete) che permettono l integrazione e la cooperazione dei differenti applicativi sopra indicati. La Biblioteca della Facoltà di Lettere e filosofia 169

170 170 Nell ottica della completa digitalizzazione dei processi, nell anno 2009 l Ateneo ha introdotto le seguenti ulteriori innovazioni di carattere trasversale alle varie aree di gestione: la revisione della Procedura per la denuncia infortuni studenti e soggetti ad essi equiparati che stabilisce la modalità di registrazione degli eventi incidentali occorsi agli studenti dell Università, ai fini della corretta comunicazione delle informazioni agli organi di competenza. Il processo di revisione ha comportato, già a partire dal 2009, l attivazione di un numero di fax digitale assegnato agli Uffici preposti (Affari Legali, Protocollo e Sicurezza, Salute ed Ambiente) per la digitalizzazione dei documenti in ingresso. È stato inoltre effettuato uno studio di fattibilità per la trasmissione tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) della comunicazione/denuncia, e dei documenti da fornire in allegato, agli organi di vigilanza (INAIL, Questura, Comune) territorialmente competenti. Nel caso la sperimentazione ne avvalori l efficacia e l efficienza, la revisione sarà effettuata anche per la procedura concernente il personale strutturato; l avvio del servizio di prenotazione on-line delle aule informatiche per tutto l Ateneo tramite il sito Il servizio, realizzato dall Ufficio Reti e Sistemi e dall Unità Portale, permette di poter prenotare in tempo reale e autonomamente le aule disponibili evitando intermediazioni. Il servizio permette, inoltre, agli studenti di visualizzare, e personalizzare il calendario settimanale delle lezioni in maniera interattiva direttamente dai siti dei Corsi di studi. L utilizzo delle aule secondo il normale orario delle lezioni viene inserito del personale tecnico-amministrativo (Manager Didattici e referenti a livello di Facoltà che sono stati individuati per fornire supporto all utenza). I docenti ed il personale tecnico, invece, gestiscono personalmente le prenotazioni straordinarie riferite a riunioni, Consigli, seminari, convegni e eventualmente esami. Al fine di ottimizzare la pianificazione dell occupazione delle aule, il sistema prevede anche una funzione di reportistica volta ad analizzare le ore di occupazione per aula, le ore di occupazione complessiva per struttura e le ore di occupazione complessiva per ogni struttura esterna; l implementazione di una procedura web (Procedura Perfezionamento Formazione Master) per la creazione e la gestione delle proposte di istituzione dei Master universitari, Corsi di Perfezionamento e Corsi di Formazione. Tale procedura è in grado di offrire un notevole valore aggiunto in termini di semplificazione dei processi amministrativi e quindi di efficienza organizzativa. Essa, infatti, permette a tutte le strutture di Ateneo coinvolte nel processo di istituzione/gestione di un corso post laurea di operare in completa sinergia. La procedura permette altresì al docente universitario di inserire proposte per nuovi corsi tramite un percorso guidato, toccando tutti gli aspetti amministrativi ed economici, per seguirne poi in tempo reale le fasi amministrative degli Organi universitari. Nell Anno Accademico 2008/2009 sono state inserite in via sperimentale 18 proposte, 15 relative ai Corsi a distanza delle Facoltà di Lettere e Economia, 3 relative alla Facoltà di Ingegneria. Infine, ad ulteriore conferma della strategicità dell innovazione tecnologica nel processo di rinnovamento dell Ateneo, è significativo ricordare che quella di Ferra-

171 ra è la prima Università italiana a essersi dotata di un sistema di fonia completamente VOIP - il VOIP-FE - interamente realizzato con tecnologie Open Source. Il progetto VOIP-FE, realizzato completamente in house dai tecnici informatici dell Ateneo in collaborazione con docenti e ricercatori del Dipartimento di Ingegneria, permette di ricevere ed effettuare chiamate dal proprio PC attraverso la rete Internet Il progetto U4U (University for University) Nel mese di Novembre 2009, l Università degli Studi di Ferrara, ha presentato, insieme ai Politecnici di Milano e Torino, all Università degli Studi di Catania ed all Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, il Progetto U4U (University for University), considerato il miglior progetto italiano del bando ICT4University Università Digitale promosso dal Dipartimento per l Innovazione e le Tecnologie del Ministero della Pubblica Amministrazione. Il progetto, che sarà realizzato nel 2010, ha l obiettivo di istituzionalizzare e generalizzare una metodologia di condivisione delle esperienze e delle conoscenze, nonché favorire il riuso di piattaforme e servizi al fine di consentire un salto di qualità del processo di informatizzazione di tutto il sistema universitario, obiettivo per il quale il Ministero ha costituito un tavolo tecnico con le Università selezionate. Tra i servizi innovativi che verranno realizzati ci sono il wireless Internet, il servizio VoIP Open Source, la totale informatizzazione dei servizi per gli studenti (tesi, esami, etc.), l automazione e dematerializzazione dei processi interni e l automazione dei principali flussi esterni. Tutti i servizi saranno disponibili in condivisione con tutto il sistema universitario italiano e, in alcuni casi con la Pubblica Amministrazione nel suo complesso. Il progetto, che beneficia di un finanziamento ministeriale di euro (quota dell Ateneo pari a euro, quota del Comune di Ferrara e di Lepida, pari a euro), è un ulteriore conferma della posizione di primo piano che l Università di Ferrara ricopre a livello nazionale nel campo dell innovazione ICT. La Biblioteca della Facoltà di Lettere e filosofie 171

172 Il Progetto DEMA Il progetto DEMA ( Reingegnerizzazione del Work-Flow Documentale e attuazione delle disposizioni contenute nel Codice dell Amministrazione Digitale - C.A.D. - all interno dell Università degli Studi di Ferrara ) è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione dell Ateneo nel Marzo 2008 e si colloca all interno degli obiettivi strategici dell Università. La concreta applicazione del C.A.D. all interno dell Amministrazione universitaria prevede l effettiva automazione dei procedimenti, tramite l introduzione della gestione elettronica documentale. Le ricadute di tale processo riorganizzativo consistono in risparmi diretti (abbattimento dei costi e recupero degli spazi fisici) ed indiretti (migliore distribuzione delle informazioni, annullamento del tempo di accesso alle informazioni, sicurezza, riservatezza, trasparenza e accessibilità delle informazioni in Ateneo). Nell ambito del progetto sono stati formalizzati sia un accordo di programma tra l Università degli Studi di Ferrara, l Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, l Università degli Studi di Macerata e il Politecnico di Torino per la collaborazione sulle tematiche relative al progetto stesso sia, nel mese di Giugno 2009, l avvio di una collaborazione tra l Ateneo ferrarese e la Regione Emilia-Romagna nell ambito della quale l Ateneo è stato individuato quale ente sperimentatore dei servizi tecnologici documentali nell ambito del Progetto del Polo archivistico regionale (PAR-ER). Il piano operativo del progetto, della durata di tre anni, ha previsto la costituzione di un gruppo di controllo e di un gruppo operativo. Le azioni intraprese nel corso dell anno 2009 sono state: l introduzione della firma digitale (Business Key) per tutti i rappresentanti dell Ateneo (Rettore, Prorettore, Direttore Amministrativo, Dirigente Area economico finanziaria, etc.) dotati dei poteri di firma a valere nei confronti dell esterno; l acquisizione della PEC (Posta Elettronica Certificata) all indirizzo di posta elettronica acquisita dall Ente certificatore Camera di Commercio (CCIAA) di Ferrara (in attesa di essere integrata con il sistema di protocollo Titulus); la predisposizione dello studio giuridico sulla verbalizzazione degli esami on-line e firme necessarie; incontri e giornate di studio ed approfondimento con il gruppo delle Università aderenti all accordo di programma sopradescritto, finalizzato a tracciare le linee guida in tema di archiviazione/scarto/conservazione e con il gruppo di lavoro della Regione Emilia-Romagna Il database Sharescience Nel 2008, l Ateneo ha provveduto alla mappatura della ricerca per mezzo di uno strumento informatico denominato Sharescience, database finalizzato a promuovere le attività, le competenze e i risultati della ricerca interni. Lo strumento ha permesso di raccogliere dati in precedenza contenuti in altri database, offrendo la possibilità di ottenere informazioni su tre fronti: la comunicazione scientifica; la valutazione della qualità e dinamicità della ricerca; la diffusione dell innovazione presso il mondo industriale. La piattaforma permette di organizzare, comunicare e pubblicare sul web informazioni sull offerta scientifica e tecnologica dei Dipartimenti e dei gruppi di ricerca, su: competenze e know-how del personale di ricerca; pubblicazioni dei ricercatori;

173 attività e risultati (progetti e possibili applicazioni, spin-off); proprietà intellettuale (brevetti e licenze); dotazioni strumentali e tecnologie (tecniche di ricerca e analisi, attrezzature, strumentazioni); collaborazioni e finanziamenti (partnership accademiche e business); eventi e notizie (congressi, seminari, articoli su stampa, incontri, etc.) Il Catalogo della Ricerca U-GOV Il Catalogo della Ricerca U-GOV è un database introdotto alla fine del 2007 e contenente tutti i prodotti della ricerca dell Università di Ferrara. Il nuovo catalogo prevede un ampia articolazione in tipologie e sottotipologie di prodotti della ricerca ed è stato introdotto con lo scopo fondamentale di semplificare il lavoro di inserimento e di aggiornamento dei prodotti della ricerca. L immissione di ogni prodotto rende immediatamente possibile l aggiornamento della Banca dati del Cineca/MIUR, utilizzata ai fini ministeriali. Nel corso del 2009, hanno avuto luogo numerosi incontri fra, da un lato, i referenti dell area informatica e dell Ufficio Ricerca dell Ateneo e, dall altro, il Cineca, al fine di individuare ed adottare tutte quelle misure necessarie al miglioramento delle funzionalità dello strumento, sia in termini di completezza e chiarezza dei dati sia in termini di semplicità di utilizzo. Inoltre, al fine del raggiungimento della piena funzionalità del database è stata realizzata una costante attività di consulenza e di assistenza agli utenti (docenti, ricercatori, personale non strutturato), sia attraverso un helpdesk di posta elettronica, sia telefonicamente, sia in presenza. L introduzione dello strumento ha permesso la gestione sia delle reportistiche inerenti la produzione scientifica dell Ateneo, sia dei processi valutativi interni finalizzati alla distribuzione di fondi per la ricerca. A Novembre 2009, il Catalogo della Ricerca U-GOV conteneva prodotti della ricerca, quasi 6 mila in più rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente. Nel 2009, l Ateneo ha iniziato a valutare le potenzialità di un ulteriore modulo dell applicativo U-GOV denominato U-GOV PJ, ed ha intrapreso con Cineca un analisi congiunta finalizzata alla personalizzazione ed alla sperimentazione di tale applicativo. Il nuovo modulo intende assicurare la gestione dei progetti di Ateneo (in primis quelli di ricerca) sia in fase di svolgimento, per il controllo in itinere delle spese, sia ex post ai fini della successiva rendicontazione, tenendo altresì in considerazione la valorizzazione del tempo-uomo lavorato (attraverso appositi timesheets). L applicativo è strutturato in 3 moduli funzionali: Anagrafica progetti e budgeting (con integrazione con la contabilità); Gestione del Timesheet (rendicontazione dell effort delle risorse umane ); Reportistica (rendicontazione economica e controllo di gestione). Per l Ateneo, la valutazione del nuovo applicativo è stata condotta, nel corso di numerose riunioni con il Cineca, da un gruppo di lavoro costituito ad hoc e composto da referenti delle aree Ricerca, Coordinamento Plessi, Audit interno, Ragioneria e Informatica. L utilizzo in via sperimentale dell applicativo sarà effettuato, nel corso del 2010, dalla Ripartizione Ricerca e dall Ufficio Coordinamento Plessi. 173

174 174

175 SEZIONE 6 L UNIVERSITA DI FERRARA E IL TERRITORIO L interazione con il territorio costituisce uno dei riferimenti chiave dello sviluppo strategico delle attività dell Università di Ferrara. La mission dell Ateneo, espressa nel documento di programmazione triennale, individua nel trasferimento tecnologico e nella ricaduta industriale gli obiettivi di riferimento delle relazioni con il territorio e gli interessi che quest ultimo esprime. In quest ottica, le attività istituzionali della formazione e della ricerca costituiscono il naturale punto di partenza di una serie di iniziative messe in atto al fine di valorizzare le relazioni e promuovere l integrazione con gli stakeholder locali. Tali iniziative coinvolgono i rappresentanti di tutti i territori in cui l Ateneo è presente con una propria offerta didattica e/o con sedi decentrate, nonché con attività di ricerca. Per la presente edizione del Bilancio Sociale, in considerazione della rilevanza che l istituzione del nuovo Tecnopolo di Ferrara riveste per l innovazione e la competitività delle imprese del territorio, si è scelto di coinvolgere attivamente, attraverso un incontro dedicato, la Camera di Commercio di Ferrara, rappresentante dell ampio spettro di interessi economici, sociali ed istituzionali che il territorio esprime. Le modalità di svolgimento e le considerazioni emerse dall incontro sono rendicontate nel paragrafo del presente capitolo. 6.1 L offerta didattica sul territorio L offerta didattica erogata attraverso sedi e strutture dislocate sul territorio mira ad avvicinare l Ateneo al proprio bacino di utenza e, allo stesso tempo, a formare figure professionali in linea con le esigenze del contesto socio-economico e produttivo esterno. L offerta didattica decentrata dell Ateneo coinvolge le Facoltà di Giurisprudenza, Medicina e chirurgia, Lettere e filosofia ed Ingegneria, che erogano Corsi di Laurea sia triennale che specialistica: presso la sede distaccata di Rovigo della Facoltà di Giurisprudenza sono attivi i Corsi di Laurea triennale, specialistica e magistrale in Giurisprudenza. Dal 2004 è attiva una convenzione tra l Ateneo e la Fondazione Ca.Ri.Pa.Ro. grazie alla quale è stata istituita a Rovigo una sezione del Dipartimento di Scienze giuridiche in Diritto dell Unione europea e internazionale dell economia ed avviato l esercizio di attività di ricerca presso la stessa sede (l iniziativa è 175

176 176 descritta nella sezione del Bilancio dedicata alla ricerca e all innovazione); a Cento sono attivi insegnamenti ed attività formative facenti capo ai Corsi di Laurea in Ingegneria Meccanica (orientamento tecnologico - gestionale) ed in Ingegneria Informatica (Orientamento Ingegneria dei sistemi web); a Codigoro e a Pieve di Cento sono attivi due Corsi di Laurea sanitaria in Infermieristica, attivati sulla base di convenzioni siglate, rispettivamente, con l AUSL di Ferrara per la sede di Codigoro e con l AUSL di Bologna per la sede di Pieve di Cento (convenzione già rinnovata per l A.A. 2009/2010); sempre a Codigoro è in atto una sperimentazione di didattica in videoconferenza per il primo anno del Corso di Laurea in Informatica; a Trento (sede di Rovereto) si svolge il Corso di Laurea triennale in Educatore professionale sanitario, attivato nell A.A. 2006/2007 sulla base di una convenzione siglata con l Università di Trento e con la Provincia Autonoma di Trento, che prevede l effettuazione del tirocinio presso strutture del Servizio Sanitario Provinciale e la messa a disposizione delle strutture assistenziali; a Bolzano e a Faenza sono attivi due Corsi di Laurea sanitaria in Fisioterapia, sulla base di due convenzioni, siglate rispettivamente con la Scuola Provinciale Superiore di Sanità della Provincia Autonoma di Bolzano e con l AUSL di Ravenna. Gli accordi prevedono lo svolgimento dei rispettivi corsi con la messa a disposizione, da parte degli enti, delle strutture assistenziali e didattiche necessarie sia per l insegnamento che per il tirocinio professionale; ad Argenta, infine, nell ambito di una convenzione stipulata con il Comune per la didattica in modalità e-learning, sono svolte le attività di formazione a distanza per i corsi di laurea triennale in Tecnologo della Comunicazione audiovisiva e multimediale, Operatore del turismo culturale, Scienze dei beni culturali e ambientali e per il Corso di Laurea specialistica Progettazione e gestione degli eventi e dei percorsi culturali. La tabella 6.1 elenca il numero di posti relativi ai Corsi di Laurea sul territorio ad accesso limitato e la tabella 6.2 riepiloga l offerta formativa decentrata dell Ateneo e l andamento degli iscritti nell ultimo triennio accademico. Polo scientifico-tecnologico Palazzo Bevilacqua Cortabili - Dipartimento di Economia, istituzioni, territorio

177 Tabella 6.1 Corsi di Laurea sul territorio ad accesso limitato SEDE Corso di Laurea n. posti A.A. 2007/2008 n. posti A.A. 2008/2009 Codigoro Laurea triennale in Infermieristica Pieve di Cento Laurea triennale in Infermieristica Faenza Laurea triennale in Fisioterapia Bolzano Laurea triennale in Fisioterapia Trento (sede di Rovereto) Laurea triennale in Educatore professionale sanitario Il S.I.A.M. Servizio Informazione Accoglienza Matricole- Foto di S.B.

178 Tabella 6.2 Sedi didattiche distaccate sul territorio Dati di sintesi iscritti triennio 2005/ / SEDE Corso di Laurea Iscritti a. a. 2006/2007 Iscritti a. a. 2007/2008 Iscritti a. a. 2008/2009 Argenta Laurea triennale in Tecnologo della comunicazione Argenta Laurea triennale in Operatore del turismo culturale Argenta Laurea specialistica in Progettazione e gestione dei percorsi culturali Argenta Laurea triennale in Scienze dei beni culturali e ambientali Rovigo Lauree in Giurisprudenza triennale, specialistica e magistrale Codigoro Laurea triennale in Infermieristica Pieve di Cento Laurea triennale in Infermieristica Faenza Laurea triennale in Fisioterapia Bolzano Laurea triennale in Fisioterapia Trento (sede di Rovereto) Laurea triennale in Educatore professionale sanitario SEDE Corso di Laurea Insegnamenti Iscritti a. a. 2006/2007 Iscritti a. a. 2007/2008 Iscritti a. a. 2008/2009 Cento Laurea in Ingegneria Informatica e dell automazione - orientamento Ingegneria dei sistemi web Ingegneria del software (da a.a. 2006/07) Ingegneria dei sistemi web Laurea in Ingegneria Meccanica - indirizzo Tecnologico gestionale

179 Per l A.A. 2008/2009 risulta particolarmente significativo segnalare il conseguimento delle prime lauree del Corso di Laurea in Educatore Professionale Sanitario presso la sede di Rovereto (Trento). Tra la sessione autunnale e la sessione primaverile straordinaria del mese di Marzo 2010 hanno, infatti, conseguito il titolo di laurea 22 studenti, che rappresentano il 79% degli studenti in corso. Il numero degli iscritti al corso risulta, inoltre, costantemente in crescita negli anni e si caratterizza per una provenienza quasi esclusiva dalla Provincia di Trento, dall Alto Adige e dall alto Veneto. Quanto all occupabilità, pur non avendo a disposizione dati precisi, si è a conoscenza che la maggioranza dei laureati nella sessione autunnale ha già trovato impiego nelle strutture del territorio trentino e altoatesino nei primi mesi successivi al conseguimento della laurea. Un momento delle prime Lauree a Rovereto (Trento) 179 Inoltre, due importanti iniziative hanno riguardato le attività di formazione dell Ateneo presso il territorio di Rovigo. Una di esse riguarda la seconda edizione del corso Donne, politica, istituzioni, che ha avuto luogo nel mese di Dicembre 2009 presso le due sedi di Ferrara e Rovigo della Facoltà di Giurisprudenza. Il corso è stato organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza assieme al Comitato Pari Opportunità dell Università di Ferrara su iniziativa del Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed in collaborazione con la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. Caratteristica innovativa del corso è la modalità di didattica in streaming attivata tra l Aula Magna della sede ferrarese e la sede rodigina. L utilizzazione di tale strumento ha consentito non solo l allargamento del bacino di utenza, ma anche l ottimizzazione dell utilizzo del tempo per i frequentanti di Rovigo, che hanno avuto la possibilità di scegliere in quale delle due sedi essere di volta in volta presenti. Il corso si è snodato attraverso 72 ore di lezioni frontali in aula, suddivise in 11 moduli di insegnamento, che hanno toccato tematiche di ordine giuridico, culturale e psicologico.

180 180 Oltre ai professori e ai ricercatori dell Ateneo, sono state coinvolte nella didattica le consigliere di parità della Provincia di Ferrara e la funzionaria responsabile dell Ufficio Pari Opportunità della Provincia di Ferrara, mettendo in questo modo a valore qualificate esperienze istituzionali del territorio. Alla frequenza del corso sono stati ammessi tutti i 105 aspiranti partecipanti che hanno inviato richiesta (di cui 5 uomini). Dei 54 partecipanti ammessi alla prova finale, 47 hanno sostenuto e superato la verifica ed ottenuto il relativo attestato di profitto. Tabella Numero di partecipanti al corso edizione 2009 Studenti/esse Esterni/e L altra iniziativa ha riguardato la Scuola di formazione per una consapevole cultura costituzionale, che ogni anno dedica un ciclo di lezioni ad un argomento legato alla Costituzione. L edizione 2009 della Scuola è stata dedicata al tema La Costituzione, i suoi diritti, la loro tutela. Le lezioni, tenute da docenti della Facoltà di Giurisprudenza di Ferrara, si sono articolate in 6 incontri seminariali (di 3 ore) rivolte agli iscritti ed un ciclo di 6 lezioni magistrali (di 2 ore) aperte anche alla cittadinanza. Complessivamente la Scuola ha organizzato 30 ore di lezione Personale tecnico amministrativo Incaricati/e professori ordinari Partecipanti Totale frontale, a cui si è aggiunta la giornata di conversazione dedicata al tema Eguaglianza e libertà, tenuta da un docente dell Università di Roma III in occasione della cerimonia di consegna dei diplomi. Nonostante l innalzamento del numero programmato dei partecipanti da 50 a 75 posti deciso a seguito del successo riscontrato in occasione dell edizione 2008, per la seconda edizione le richieste d iscrizione sono state 171. Alla Scuola sono infine stati ammessi 120 frequentanti, dei quali 108 per sostenere la prova di verifica finale. Oltre al Dipartimento di Scienze giuridiche sono partner della Scuola costituzionale l Accademia dei Concordi, l Associazione polesana Viva la Costituzione, la Provincia di Rovigo, nonché la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che finanzia l iniziativa. La partecipazione alla Scuola è riconosciuta dall Ufficio Scolastico Regionale del Veneto quale Corso di aggiornamento per insegnanti. Preferenza sede di Rovigo Ammessi alla verifica finale N. di coloro che hanno superato la verifica finale

181 Tabella 6.4 Numero di richieste di iscrizione Edizione 2009 Studenti Lavoratori Docenti Altro Totale Provenienza Rovigo Ferrara Padova Bologna Treviso Venezia Verona Vicenza Altro Infine, è opportuno rilevare che nel 2009, l Università di Ferrara (Dipartimento di Ingegneria) ha partecipato alla definizione dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore per l Anno 2009/2010 nell ambito del Piano Triennale Regionale dell offerta di Alta Formazione, Specialistica e Superiore Tali percorsi formativi tecnici superiori sono finanziati dalla Regione Emilia-Romagna (in attuazione degli obiettivi del Fondo Sociale Europeo) e promossi dalle realtà formative locali e dalle Scuole Medie Superiori al fine di rafforzare la coesione economica e sociale favorendo un elevato livello di occupazione. L Università di Ferrara è coinvolta con funzioni di coordinamento dei contenuti didattici e come fornitrice di lezioni frontali, grazie alla collaborazione di docenti strutturati, di borsisti e di contrattisti. L attività del Dipartimento di Ingegneria è stata condotta con i seguenti Istituti scolastici: - Scuola Edile di Ravenna (ISPER) - La collaborazione mira alla formazione della figura professionale Tecnico di cantiere, con particolare attenzione agli aspetti della sicurezza nei cantieri, all organizzazione dei lavori, alla gestione delle risorse, al controllo economico e temporale dell appalto. Le partnership hanno coinvolto sia Enti istituzionali (Istituti Tecnici per Geometri di Ravenna, Faenza, Forlì), sia importanti realtà imprenditoriali del territorio romagnolo (quali CMC, ITER, ACMAR, ecc.); 181

182 182 - Scuola Edile di Ferrara (EUSPE) La collaborazione mira alla formazione di figure professionali Tecnico di cantiere con particolare attenzione alle tecniche di restauro, alle problematiche dell efficienza energetica, alle implicazioni delle tecniche di intervento di carattere sismico, oltre che alla sicurezza nei cantieri ed alla gestione dell appalto. Le partnership hanno coinvolto sia Enti istituzionali (I.T.S. G. B. Aleotti di Ferrara, I.T.C.G. Guido Monaco da Pomposa di Codigoro, I.T.I. N. Copernico - A. Carpeggiani di Ferrara) sia importanti realtà imprenditoriali del territorio quali CMR, Cir Costruzioni, Govoni Costruzioni, Impresa Martinelli, ecc., sia enti di formazione (EUSPE, CESVIP, IAL, Centoform). Tale collaborazione riveste un ruolo particolarmente importante per l Ateneo in virtù della prevista istituzione in provincia di Ferrara del Polo Edilizio Regionale; Centoform di Cento (FE) La collaborazione nasce per la formazione di figure professionali Tecnico Superiore per il Disegno e la Progettazione Industriale. Il percorso è finalizzato alla preparazione di disegnatori CAD con competenze di modellazione 3D, che sappiano supervisionare anche le realizzazioni in officina interfacciandosi con gli operativi e valutando in prima persona le difficoltà ed i problemi tecnici che potrebbero insorgere. Questa tipologia di percorso si inserisce nel contesto della valorizzazione del territorio di Cento e del comparto industriale che più lo caratterizza, quello meccanico/manifatturiero. Le partnership hanno coinvolto sia Enti istituzionali (Istituto Tecnico Superiore ISIT di Cento, Università di Ferrara, Consorzio Cento Cultura) sia importanti realtà industriali del territorio quali VM Motori, Fava, Baltur, Turbec, Assemblaggi Emiliani. Partecipando a tale iniziativa, l Ateneo contribuisce alla valorizzazione delle competenze territoriali, sia attraverso la formazione di una classe dirigenziale e tecnica di alto livello sia attraverso il supporto alla crescita del livello di preparazione medio dei partecipanti a percorsi formativi post-diploma orientati all inserimento nel mondo del lavoro. Palazzo Giordani - Dipartimento di Scienze Giuridiche e Centro di Documentazione e Studi sulle Comunità Europee

183 6.2 Le attività di ricerca e il territorio Il trasferimento dei risultati scientifici raggiunti è l espressione fondamentale dell attenzione che l Università riserva al territorio. Una parte consistente della ricaduta della ricerca sul territorio, riguarda la creazione di spin-off e la realizzazione di spazi e strutture mirati a consolidare le attività di impresa sul territorio, descritti nella sezione del Bilancio dedicata ai temi della ricerca e dell innovazione. A tali attività si aggiungono lo sviluppo di progetti di ricerca aventi specifico raccordo con il contesto locale illustrati nella tabella 6.5 e la creazione di strutture mirate a promuovere e a sostenere le attività produttive che riflettono la naturale vocazione del territorio. Il Museo P.Leonari di Paleontologia e Preistoria Palazzo Turchi Bagno - Dipartimento di Biologia ed evoluzione 183 L Orto Botanico

184 Tabella 6.5 Progetti di ricerca aventi raccordo con il territorio dati di sintesi 2009 Natura del progetto Ammontare complessivo * (Euro) Durata PROGETTO/CONVENZIONE Conto terzi dal 04/11/2008 al 04/02/2009 Studio sull aggiornamento della rete provinciale dei percorsi ciclabili consistente, in particolare, nell integrazione fra la rete attuale e lo studio di ulteriori percorsi ciclabili ricavabili sui tracciati ferroviari dismessi. Conto terzi dal 01/09/2008 al 01/09/2009 Progetto affidato dalla Provincia di Ferrara. Corridoio Ecologico Foce Panaro: una rete di I livello per i comuni dell Alto Ferrarese. Conto terzi dal 01/09/2008 al 01/09/2009 Progetto affidato dal Comune di Bondeno. Corridoio Ecologico Foce Panaro: una rete di primo livello per I comuni dell Alto Ferrarese. 184 Conto terzi anno Malattia di Fabry : Studio epidemiologico e biochimico nella popolazione giovanile di Ferrara colpita da patologia cerebrovascolare ischemica ed attacco ischemico transitorio. Istituzionale anno Malattia di Fabry: Studio epidemiologico e biochimico nella popolazione giovanile di Ferrara colpita da patologia cerebrovascolare ischemica ed attacco ischemico transitorio. Istituzionale Programma di Ricerca Regione Emilia Romagna/Università: Regenerative Medicine In Osteo-Articular Diseases. Istituzionale mesi Programma di Ricerca Regione Emilia-Romagna/Università: Espressione genica in cellule renali epiteliali normali e policistiche. Istituzionale anni La malattia policistica renale autosomica dominante: caratterizzazione dei difetti quantitativi e funzionali di policistina-1 e policistina-2 in cellule lionfoblastoidi di soggetti ADPKD. impatto dell omeostasi del calcio su diagnosi e prognosi.

185 Natura del progetto Ammontare complessivo * (Euro) Durata PROGETTO/CONVENZIONE Istituzionale mesi Nuove proteine e nuovi RNA in patologie con alterata proliferazione e morte cellulare. Istituzionale dal 30/06/2007 al 28/02/2010 Modifiers of Globin Gene Expression for Theraphy of Beta-Thalassemia. Istituzionale dal 01/08/2005 al 31/07/2010 Terapia farmacologica e farmacogenica della Talassemia. Conto terzi dal 07/10/2009 al 31/03/2010 Ricerca sugli elementi biologici per la classificazione dello stato ecologico delle acque di transizione. 185 Istituzionale da 01/01/2009 al 30/06/2010 Programma Regionale per la Ricerca industriale, l innovazione e il trasferimento tecnologico - Enviren (Environmental Regional Network) Misura 3.4 Azione A Laboratori di ricerca e trasferimento tecnologico. Conto terzi dal 14/10/2008 al 14/04/2009 La macrofauna bentonica come indicatore della qualità ambientale a seguito del ripristino degli interscambi con il mare e ripascimento delle aree in concessione. Conto terzi dal 15/05/2008 al 15/05/2011 Studio di un modello per contrastare la flessione produttiva e per razionalizzare la destinazione di nuove aree per l allevamento della vongola nelle lagune di Caleri e Marinetta. Conto terzi dal 10/03/2008 al 10/03/2009 Monitoraggio della consistenza della popolazione di zanzara tigre per la messa a punto degli interventi di lotta. Istituzionale dal 19/02/2009 al 30/04/2010 Ricerca su aspetti di interesse comune relativi ai rischi ambientali e sanitari in aree con la presenza di inceneritori.

186 Natura del progetto Ammontare complessivo * (Euro) Durata PROGETTO/CONVENZIONE Istituzionale /2009 Scopo dello studio è il trattamento dei pazienti affetti da HLPL secondo il protocollo EuroNet-PHL-LP1 e l inserimento dei pazienti nella banca dati LH del Cineca e successivamente alla banca dati europea di Halle (Germania). Istituzionale /2010 OSSO ENT Le tecniche chiururgiche ricostruttive nei tumori testa-collo prevedono spesso l uso di lembi microchirurgici comprendenti componenti osee; questa necessità può essere ovviata attraverso l utilizzo di cellule staminali con input osteogenico così da ottenere una quantità adeguata di osso neoformato per ricostruire le strutture ossee sacrificate. Istituzionale /2009 La dignità delle persone al termine della vita e la prevenzione del lutto complicato nella famiglia. 186 Istituzionale /2010 Verifica degli effetti biologici di una nuova lega di titanio-molibdeno potenzialmente atta ad aumentare l osseo-integrazione di placche e viti utilizzate in chirurgia maxillo-facciale ed ortopedia. Progetti di Ateneo dal 2/11/2009 al 2/11/2012 Politiche per l industria e lo sviluppo locale nei mercati internazionali. Conto terzi mesi (dal 16/3/2009) Progetti e azioni di miglioramento gestionale ed organizzativo volto alla riapertura al pubblico della Casa- Museo Remo Brindisi di proprietà comunale. Conto terzi mesi (dal Marzo 2009) Processi di integrazione e transizione tra Università e mercato del lavoro nell ambito della sperimentazione PIL - Percorsi di Inserimento Lavorativo Istituzionale mesi (dal 02/09/2009) Utilizzo di microsensori allo stato solido per sistemi compatti di monitoraggio dell inquinamento atmosferico. Istituzionale mesi (dal 11/12/2008) Studio delle qualità sensorisitiche di materiali chemioresistivi finalizzati alla realizzazione di microsensori per il monitoraggio di gas inquinanti.

187 Natura del progetto Ammontare complessivo * (Euro) Durata PROGETTO/CONVENZIONE Istituzionale mesi (dal 10/07/2009) Realizzazione di polveri nanostrutturate per attivare processi ossido riduttivi di inquinanti gassosi presenti nei fumi di centrali termoelettriche. Conto terzi mesi (dal 01/11/2009) La qualità dell aria in ambienti confinati e simiconfinati ad alta concentrazione di inquinanti. Conto terzi Conto terzi mesi (dal 24/01/2008) Protezione civile dalle alluvioni: il nowcasting. 13 mesi (dal 15/02/2010) Impianto per la deposizione di film nanostrutturati autopulenti su materiali ceramici vetrosi. Conto terzi mesi Consulenza tecnico-scientifica relativa al coordinamento delle attività di rilievo ed elaborazione dati per la corretta modellazione tridimensionale del territorio. 187 Conto terzi mesi Consulenza tecnico-scientifica relativa al coordinamento delle attività di costruzione modellistica. Conto terzi mesi Consulenza tecnico-scientifica relativa all individuazione di metodologie operative volte all eliminazione di errori nei riferimenti altimetrici del consorzio per il territorio del bacino Burana Volano. Conto terzi mesi Studio avente per oggetto il censimento degli immobili aventi interesse storico-testimoniale e culturale più significativi presenti nel territorio dell Alto Ferrarese. Istituzionale mesi Laboratori di ricerca e trasferimento tecnologico. Istituzionale mesi Laboratori di ricerca e trasferimento tecnologico. Istituzionale mesi Laboratori di ricerca e trasferimento tecnologico. Istituzionale mesi Laboratori di ricerca e trasferimento tecnologico.

188 Natura del progetto Ammontare complessivo * (Euro) Durata PROGETTO/CONVENZIONE Istituzionale anno Matematicainsieme, progetto finanziato dalla Direzione Scolastica Regionale dell Emilia-Romagna: elaborazione e messa in rete di materiale didattico originale, finalizzato all orientamento degli studenti verso le materie scientifiche. Istituzionale anno Nuove metodiche per la diagnosi precoce del cancro del colon-retto: le cellule periferiche del sangue come specchio dei tessuti. Istituzionale anni Programma di Ricerca Regione Emilia Romagna/Università: medicina rigenerativa. 188 Istituzionale anni Istituzionale anno Programma di Ricerca Regione Emilia Romagna/Università: l Inflammasoma e i suoi componenti: nuovi marcatori per la diagnosi precoce in reumatologia. Ruolo dell ecodoppler delle arterie uterine e ombelicali come predittore di outcome materno-fetale nelle malattie autoimmuni sistemiche. Istituzionale anno Programma riabilitativo termale associato alla terapia con farmaci biotecnologici nei pazienti affetti da spondilite. Istituzionale (al Dipartimento) 2 anni Programma di Ricerca Regione Emilia-Romagna/Università; Early arthritis clinic : analisi dei modelli organizzativi e prospettive di miglioramento del percorso assistenziale nel territorio regionale. Istituzionale anni Creazione di un laboratorio di epidemiologia per la mappatura del territorio e della popolazione di Ferrara e provincia relativamente ai temi dell incidenza e prevalenza delle malattie tumorali e/o infettive. Istituzionale anni Programma di Ricerca Regione Emilia-Romagna/Università: Diagnosi molecolare precoce del tumore del polmone.

189 Natura del progetto Ammontare complessivo * (Euro) Durata PROGETTO/CONVENZIONE Istituzionale anni Programma di Ricerca Regione Emilia-Romagna/Università: Valutazione di appropriatezza delle prescrizioni di ossigeno-terapia a lungo termine. Istituzionale (fondi gestiti da altro Ente- azienda Ospedaliero- Universitaria) anni Programma di Ricerca Regione Emilia-Romagna/Università: Correlazioni tra infiammazioni delle vie aeree, sintomi e funzionalità respiratoria nella BPCO. Istituzionale (fondi gestiti da altro ente CFR) anni Studio internazionale per il linfoma di Hodgkin: Prevalenza linfocitaria (lhpl) nei bambini e negli adolescenti. Progetti di Ateneo anni Valutazione della funzionalità cognitiva negli individui portatori di beta-talassemia minor. 189 Istituzionale anni Governo clinico delle malattie metaboliche. Istituzionale anni Programma di Ricerca Regione Emilia-Romagna/Università: Diagnosi precoce in Lipidiologia. Conto terzi (a paziente soggetto a screening) 1 anno (dal 11/2008) Studio finanziato da Danone: Effects of the consumption of a plant sterols-enriched dairy fermented product on hypercholesterolemia management in hypercholesterolemic adults after long term consumption. Istituzionale anno (dal 11/2008) Progetto di Ricerca finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara: Sindrome metabolica - prevalenza e caratteristiche in rapporto alla presenza di Dislipidemia nella Provincia di Ferrara. Istituzionale anni New perspectives on rehabilitation in adults and children with motor deficits, in children with autistic spectrum disorder, and in disorders of empathic communication: the role of the mirror neuron system.

190 Natura del progetto Ammontare complessivo * (Euro) Durata PROGETTO/CONVENZIONE Istituzionale mesi (dal 01/12/2009) Prevenzione e terapia dei traumi nella pallacanestro moderna. Istituzionale Istituzionale mesi mesi Regenerative medicine in osteo-articular diseases. Ortogeriatria: modelli per la gestione clinica integrata e per la continuità assistenziale degli anziani con frattura del femore. Istituzionale dal 04/02/2008 al 03/02/2011 Molecular bases and targeted therapy of HM: a dedicated regional network. 190 Istituzionale /2010 Diagnosi precoce del processo patogenetico osteoporotico e cardiovascolare in un campione di donne della provincia di Ferrara. Conto terzi dal 1/02/2008 al 31/12/2009 Sviluppo di un sistema h/s per il controllo di processo delle catene lubrificate. Istituzionale /2009 Disfunzioni della pelvi femminile: epidemiologia, impatto socio-economico e valutazione della qualità di vita in una popolazione generale di donne adulte. Istituzionale /2010 Il dosaggio delle metallo proteinasi nel siero e nelle urine delle donne quale marcatore precoce nel tumore della mammella. Istituzionale /2010 Diagnosi e cura delle neoplasie polmonare Istituzionale anni Valutazione del rischio sismico locale nel territorio della Provincia di Ferrara. Istituzionale anni Valutazione del rischio sismico locale nel territorio del Comune di Argenta.

191 Natura del progetto Ammontare complessivo * (Euro) Durata PROGETTO/CONVENZIONE Istituzionale anni Valutazione del rischio sismico locale nel territorio del Comune di Bondeno. Istituzionale anni Valutazione del rischio sismico locale nel territorio del Comune di Comacchio. Conto terzi mese Analisi di compatibilità sedimentaria. Conto terzi mesi Studio sulle capacità di carico del litorale ferrarese. Conto terzi dal 01/12/2009 al 31/10/2010 Individuazione e dimostrazione delle attività cosmetologiche dei sottoprodotti della lavorazione della patata al selenio. Conto terzi dal 12/06/2009 al 30/09/2009 Metodologie di e-learning per la comunicazione e l innovazione negli enti locali. 191 Istituzionale mesi Convenzione di ricerca tra Dipartimento di Scienze umane e Comune di Ferrara (Istituzione dei Servizi Educativi Scolastici e per le Famiglie). Scopo prioritario del progetto è di limitare il più possibile l allontanamento dei minori dalla propria famiglia. Istituzionale mesi Contratto di ricerca tra il Dipartimento di Scienze umane e la Provincia di Ferrara (Assessorato Personale, Sanità, Servizi Sociali, Pari Opportunità, Politiche Abitative) - Progetto e realizzazione di una mappatura dell accoglienza residenziale fuori famiglia della Provincia di Ferrara. Conto terzi Conto terzi dal 12/2008 al 12/ mesi (dal 22/12/2008) Valutazione degli esiti dei PRU (Programmi di Riqualificazione Urbana) in base alla l.r. 19/1998. Analisi, monitoraggio e valutazione dei dati 2007 sulle attività produttive, commercio e turismo della Regione Emilia-Romagna. Contributo da Ente Pubblico mesi Superfici e ricoprimenti per la meccanica e la nanomeccanica.

192 Natura del progetto Ammontare complessivo * (Euro) Durata PROGETTO/CONVENZIONE Contributo da Ente Pubblico Contributo da Ente Pubblico mesi Laboratorio MIST-ER - Micro e submicro tecnologie abilitanti dell Emilia Romagna mesi Laboratorio regionale sull energia. Conto terzi mesi I servizi sanitari di fronte al fenomeno dell immigrazione massiva: medicina preventiva e mediazione culturale in un nuovo progetto di offerta sanitaria. Conto terzi mesi Studio multicentrico in aperto sulla sicurezza di un regime di somministrazione a 2 dosi di vaccino vivo combinato contro morbillo, parotite, rosolia e varicella prodotto con albumina umana ricombinante somministrato a bambini nel secondo anno di vita. 192 Conto terzi mesi (dal 1/10/2007) Ricerca prospettica e retrospettiva in pazienti anziani operati di frattura al femore prossimale. Conto terzi anni Farmacogenetica - Analisi molecolare e confronto con risposta alla terapia in pazienti affetti da Trombofilia familiare. Contributo da Ente Pubblico anni Molecular biology in cardiovascular deseases - Studio epidemiologico -molecolare in una popolazione di pazienti con infarto del miocardio e valutazione della sopravvivenza genotipo dipendente. Contributo da Ente Pubblico dal 20/10/2008 al 18/04/2010 Modelli in vitro per lo studio della risposta infiammatoria - Ricerca rischi ambientali e sanitari in aree con la presenza di inceneritori. Contributo da Ente Pubblico dal 1/12/2008 al 31/05/2010 Laboratorio BIOPHARMANET - Consolidamento laboratori di ricerca e centri per l innovazione della rete alta tecnologia dell Emilia Romagna.

193 Il sostegno alle attività di ricerca dell Ateneo da parte degli interlocutori territoriali si manifesta anche attraverso il finanziamento di assegni di ricerca. Il valore complessivo del finanziamento degli assegni nel corso del 2009, assicurato tramite diverse fonti, è stato pari a euro, inferiore rispetto ai livelli dell anno precedente ( nel 2008). La maggioranza delle risorse fa capo a fondi esterni riconducibili in prevalenza a finanziamenti erogati da soggetti del territorio. La percentuale di fondi esterni è cresciuta dal 64,7% del 2008 al 67,5% del Il grafico e la tabella che seguono illustrano i dati sugli assegni di ricerca approvati in Senato Accademico nell anno Tabella Tipologia fondi per assegni di ricerca anno 2009 Risorse Importi (Euro) Università di Ferrara Fondi MIUR-ATENEO Quota di ricerca locale PRIN (anni 2006 e 2007) FAR (anni 2006, 2007, 2008) FIRB (anno 2005) Fondi UE Avanzo di amministrazione ,40 Fondi Esterni Sotto fondi esterni confluiscono le seguenti tipologie di fondi: - Conto terzi - Fondi SSIS - Convenzioni e contratti di ricerca - Contributi liberali , Totale Grafico 6.1 Assegni di ricerca approvati in Senato Accademico - anno 2009

194 Il Centro di Ateneo per l Agricoltura di pianura Agriunife liero sui temi delle energie rinnovabili e della produzione di biocombustibili; - EU.WATER (Transnational integrated management of water resources in agriculture for the EUropean WATER emergency control), progetto volto alla definizione di procedure condivise per la gestione sistematica e la governance integrata della risorsa acqua; - Progetto Ager INNOVAPERO, che si propone di affrontare le problematiche del miglioramento genetico delle colture con particolare attenzione ai meccanismi di resistenza alle malattie e alla tecnica colturale. I prossimi obiettivi del Centro prevedono l attivazione di un filone di ricerca nell ambito della coltivazione di biomasse, al fine di valutare le potenzialità degli oli vegetali per produrre energia elettrica e termica. La ricerca sarà implementata con l utilizzo di una microturbina installata presso la Fondazione Fratelli Navarra al fine di valutare le fasi di ottimizzazione del sistema tra qualità di produzione agricola, qualità dell olio prodotto, qualità del combustibile, rendimento energetico, costi di impianto e di manutenzione. I principali benefici auspicati consistono in una maggiore capacità dell agricoltura ferrarese di dare risposte alle nuove esigenze produttive, in termini di diversifi- Il Centro di Ateneo per l Agricoltura di pianura - AgriUnife - opera all interno del Parco Scientifico per le Tecnologie Agroindustriali (ParcAgri) e rappresenta il raccordo tra le ricerche agrarie scientifiche di base dell Università e le attività nel campo dell agricoltura sperimentale svolte dalla Fondazione Navarra. Le attività del Centro mirano, in particolare, a sostenere la promozione agro-industriale nel territorio ferrarese tramite il trasferimento di know-how nei settori di maggiore interesse per le economie agricole territoriali, la promozione della ricerca applicata e il potenziamento delle tecnologie più idonee al tessuto sociale ed economico. Nel 2009, il Centro ha operato nella veste di partner dei seguenti progetti strategici: - IMaGE (Integrated Management and Sustainable Governance of the marine Environment in the Adriatic Region), progetto per la gestione integrata delle zone costiere, la qualità delle acque, le mucillagini e l eutrofizzazione, il cambiamento climatico, la gestione delle risorse naturali, la tutela della biodiversità ed i rischi ambientali connessi al trasporto marittimo ed alle attività portuali; - cooperazione italia-slovenia (INTER-REG), partenariato transfrontacazione dei prodotti e di acquisizione di valori aggiunti ai prodotti tradizionali. È infine significativo ricordare che il Centro partecipa, nell ambito del programma regionale dei Tecnopoli, alla realizzazione di Terra&AcquaTech, il laboratorio del nuovo Tecnopolo di Ferrara per il coordinamento e la realizzazione di tutte le progettualità di ricerca che riguardano il tema acqua e agricoltura Il coinvolgimento degli stakeholders territoriali Fra i principali obiettivi del Bilancio Sociale vi è quello di contribuire allo sviluppo durevole dei rapporti con tutti i soggetti con cui l Ateneo interagisce, i cui interessi ed attese influenzano e sono reciprocamente influenzati dalle attività dell Università. A tale scopo si è proceduto, nel mese di Marzo 2009, alla realizzazione di un incontro di confronto con la Camera di Commercio di Ferrara, multistakeholder di riferimento degli interessi economici del territorio ferrarese. L incontro è stato organizzato

195 presso il Rettorato dell Università di Ferrara con l obiettivo di dar vita ad un confronto sul tema del trasferimento tecnologico alle aziende del territorio e sul ruolo del nuovo Tecnopolo di Ferrara, rendicontato in dettaglio nel capitolo del Bilancio dedicato alla Ricerca. All incontro hanno partecipato, oltre al Presidente della Camera di Commercio, il Rettore, il Prorettore, il Direttore Amministrativo, il Vice-Presidente del Consiglio della ricerca dell Università di Ferrara, il Direttore IUSS Ferrara 1391, il Delegato del Rettore per il trasferimento tecnologico dell Università di Ferrara, ed i componenti del gruppo di controllo del Bilancio Sociale dell Università di Ferrara. Il confronto ha avuto inizio con un introduzione sul nuovo Tecnopolo, del quale è stata sottolineata la duplice funzione: da un lato luogo di ricerca e sviluppo di soluzioni tecnologiche erogabili su richiesta alle aziende che le richiedano e, dall altro lato, polo per attività di ricerca e sviluppo condotte in stretta cooperazione con le aziende per meglio rispondere agli specifici fabbisogni di innovazione di queste ultime. Oltre all importante ruolo che il Tecnopolo ferrarese potrà svolgere sul fronte del trasferimento tecnologico, durante l incontro è stato ricordato anche l importante contributo fornito dagli attori territoriali, quali ad esempio l Associazione per l Innovazione, il tavolo di lavoro permanente costituito allo scopo di favorire l incontro tra la domanda di innovazione espressa dal sistema produttivo locale e le risposte offerte dal mondo della ricerca. Fin dalla sua costituzione, l obiettivo primario dell Associazione è stata l identificazione e la successiva analisi dei fabbisogni tecnologici delle aziende del territorio ferrarese, allo scopo di effettuare una selezione delle reali priorità di ricerca ed innovazione e, su queste, concentrare le azioni di supporto a favore delle imprese. Una prima rilevazione in questo senso è stata compiuta nel 2009 per mezzo di un indagine effettuata dalla Camera di Commercio nell ambito di un progetto più ampio promosso da Unioncamere per tutto il territorio regionale. Per la provincia di Ferrara, l indagine ha coinvolto un campione di 226 imprese (più del 10% del campione totale regionale) operanti nei diversi settori caratterizzanti il tessuto produttivo provinciale, con una netta predominanza del settore manifatturiero. Dagli esiti dell indagine e dal dibattito seguito alla presentazione sono emerse le seguenti considerazioni: la difficoltà delle imprese del territorio a cogliere le sfide dell innovazione dei processi, dei prodotti e dell organizzazione aziendale; la necessità di rafforzare la cooperazione tra Università e mondo imprenditoriale ai fini dell innovazione, nonché la necessità di migliorare lo sforzo di identificazione ed analisi dei reali fabbisogni tecnologici e d innovazione delle imprese del territorio, attraverso indagini più mirate ed approfondite rispetto a quella svolta nel 2009; in presenza di mercati molto competitivi, la sola innovazione tecnologica, sia essa di processo o di prodotto, non è sufficiente. Occorre anche agire sull innovazione organizzativa delle imprese in modo da adattare la struttura aziendale alle esigenze del mercato. In quest ottica, la ricerca scientifica in ambito universitario dovrebbe avere come obiettivo primario il trasferimento tecnologico alle aziende in modo da supportare queste ultime nella diversificazione dei prodotti e dei processi produttivi e nell apertura di nuovi segmenti di mercato. D altro canto, è necessario che le imprese comprendano pienamente le potenzialità offerte dalla ricerca universitaria e che, nel caso specifico del territorio ferrarese, l Ateneo continui sulla strada del dialogo con le imprese del territorio; 195

196 196 il trasferimento tecnologico come elemento chiave per aiutare le aziende ad innovare e competere sui mercati, con il mondo dell Università a fungere da bretella di trasmissione tra le proprie attività di ricerca e il trasferimento finale delle innovazioni all interno delle imprese. La formazione di figure professionali ad hoc in grado di fungere da raccordo tra le competenze di ricerca in ambito universitario e le aziende è stata inoltre, individuata quale ulteriore elemento cruciale. A tal proposito è stata suggerita l istituzione presso l Università di Ferrara di un Dottorato di Ricerca in Technology Transfer ; la necessità di sensibilizzare le aziende sul tema dell innovazione d impresa. A tal proposito sono stati ricordati gli sforzi compiuti dall Università di Ferrara e dalle istituzioni provinciali e regionali a sostegno delle imprese del territorio. A conclusione dell incontro sono state individuate le seguenti sfide: - per la Camera di Commercio, una migliore e più efficace comprensione dei fabbisogni d innovazione delle imprese del territorio per meglio individuare e programmare le azioni di supporto; - per l Università di Ferrara, nell ambito dei settori d impatto selezionati per il nuovo Tecnopolo, il rafforzamento delle azioni di coinvolgimento e sensibilizzazione delle imprese in merito al tema dell innovazione per rafforzare la capacità dell Ateneo di proporsi come partner privilegiato della ricerca scientifica per il trasferimento tecnologico. Palazzo Trotti Mosti - Dipartimento di Scienze giudiche La collaborazione tra il ThalLab e Associazione Veneta per la Lotta alla Talassemia (AVLT). La collaborazione tra Associazione Veneta per la Lotta alla Talassemia (AVLT) di Rovigo e ThalLab (Laboratory for the Development of Pharmacological and Gene Therapy of Thalassemia) del Dipartimento di Biochimica e biologia molecolare dell Università di Ferrara, ormai operativa da numerosi anni, ha come finalità lo sviluppo di modelli preclinici per la messa a punto di forme innovative per la terapia della Beta-Talassemia. Inoltre, la collaborazione si propone di sviluppare nuove metodiche diagnostiche, finalizzate soprattutto alla diagnostica prenatale non invasiva. Nel corso di questi anni, l AVLT ha sostenuto il ThalLab con interventi finalizzati all attivazione di assegni di ricerca e di borse di studio, all acquisizione di strumentazioni e materiali e a numerose spese brevettali, per un ammontare complessivo, nel periodo , di circa euro. La collaborazione ha avuto come enti finanziatori anche Telethon (per il progetto Modifiers of globin gene expression for therapy of Beta Thalassemia ), la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo (per il progetto New frontiers in molecular diagnosis and experimental therapy of Beta Thalassemia ) e l Unione Europea (per il progetto ITHANET - einfrastracture for Thalassemia Research Network ). Inoltre, l attività di collaborazione AVLT-ThalLab è stata oggetto di una conferenza sul tema La Talassemia: dai laboratori di ricerca alla società nell ambito dell iniziativa La notte dei ricercatori promossa dall Unione Europea e tenutasi nel mese di Settembre A seguito della conferenza è stato prodotto un CD che sarà distribuito in scuole, enti interessati, pazienti e familiari. Infine, dall attività di ricerca svolta nell ambito della collaborazione sono state prodotte, negli ultimi cinque anni, più di 50 pubblicazioni e numerosi brevetti.

197 6.3 L integrazione con gli stakeholder territoriali L interazione con il contesto sociale ed istituzionale esterno si manifesta anche attraverso la previsione di rappresentanza di soggetti esterni nella struttura di governance dell Ateneo e con la parallela presenza dell Università nelle strutture di governo ed operative di enti ed organismi esterni. La struttura di governance dell Università riflette l attenzione particolare rivolta agli interlocutori esterni: lo Statuto dell Ateneo prevede esplicitamente, all articolo 17, l inserimento del Comitato dei Sostenitori fra i propri Organi. Il Comitato, costituito nel 2004, è composto dai seguenti Enti: Comune di Ferrara, Provincia di Ferrara, Camera di Commercio per l Industria, l Artigianato e l Agricoltura di Ferrara, Cassa di Risparmio di Ferrara, Cassa di Risparmio di Cento, Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, Fondazione Cassa di Risparmio di Cento. Il Vice Presidente del Comitato dei Sostenitori è membro del Consiglio di Amministrazione dell Università. Nel corso del 2009 è stato avviato l iter per estendere la partecipazione al Comitato alla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Pur nella difficile situazione finanziaria che nel corso dell anno ha interessato gran parte degli Enti partecipanti, anche nel 2009 il Comitato ha contribuito finanziariamente all attività di ricerca scientifica dell Ateneo, ottemperando al proprio scopo di promuovere un efficace collegamento con le realtà culturali, sociali e produttive del territorio ferrarese, favorendo lo sviluppo delle attività dell Università e delle ricadute derivanti da tali attività. Alla presenza degli stakeholder esterni nella propria struttura di governo corrisponde, simmetricamente, un attiva partecipazione dell Università in enti ed organismi del territorio che operano a scopi di utilità sociale e la cui attività presenta ricadute significative sul territorio. La tabella 6.7 riepiloga i principali Enti ed Associazioni in cui è presente l Università, evidenziando per ciascuno l organismo interno in cui è rappresentato l Ateneo. Santa Maria delle Grazie - biblioteca clinico-biologica - Foto di S.B. 197

198 Tabella 6.7 Presenza dell Ateneo in Enti ed organismi del territorio dati di sintesi 2009 Tipologia di Ente o Istituzione Denominazione Organismo in cui è presente l Università Associazione per l Innovazione - sede in Ferrara c/o la sede della Camera di Commercio di Ferrara Consiglio Direttivo; Assemblea Network per la Valorizzazione della Ricerca Universitaria - NETVAL - sede legale in Lecco c/o Polo Regionale di Lecco del Politecnico di Milano Consiglio Direttivo; Assemblea Associazioni Associazione ProTon Europe (Public Research Organisations Transfer Offices Network Europe) sede a Brussels (Belgio) Associazione Italiana degli Incubatori Universitari e delle Business Plan Competition locali (PNIcube) sede legale a Torino presso la Società Incubatore del Politecnico di Torino Assemblea generale Assemblea 198 Associazione Columbus sede a Parigi (Francia) Associazione UNISCAPE - Rete europea di Università per l attuazione della Convenzione europea del paesaggio sede legale a Villa medicea di Careggi, Firenze Convención Assemblea generale Palazzo Trotti Mosti - Dipartimento di Scienze giuridiche, Sala Magna Palazzo Bevilacqua Cortabili - Dipartimento di Economia, istituzioni, territorio, giardini Polo Scientifico Tecnologico

199 Tipologia di Ente o Istituzione Denominazione Organismo in cui è presente l Università Consorzio interuniversitario per la gestione del centro di calcolo elettronico dell Italia Nord-Orientale (CINECA) - sede legale in Casalecchio di Reno (BO) Consiglio di Amministrazione; Comitato Tecnico Consorzio interuniversitario Almalaurea sede c/o l Osservatorio Statistico dell Università di Bologna Assemblea Consorzio per la promozione di Imprese ad Alta Tecnologia IMPAT - sede amministrativa legale in Roma c/o ENEA Presidenza; Consiglio di Amministrazione; Assemblea Consorzio CIRAS - Centro Internazionale di Ricerca su Ambiente e Sviluppo - sede amministrativa legale Provincia di Ferrara c/o Castello Estense* Consiglio Direttivo Consorzi Consorzio Ferrara Ricerche - sede legale in Ferrara c/o Università degli Studi di Ferrara Consorzio interuniversitario per la formazione post lauream (Symposium) - sede c/o Università degli Studi di Parma** Presidenza; Consiglio di Amministrazione; Assemblea Consiglio Direttivo 199 Consorzio Nettuno sede in Roma Consiglio di Amministrazione; Presidenza CdA; Assemblea C.U.R Rovigo - Consorzio Università Rovigo - sede legale in Rovigo Comitato Scientifico Consorzio con attività esterna DyePower Comitato Tecnico Scientifico Agenzia per lo Sviluppo Tecnologico dell Emilia-Romagna (ASTER) - sede c/o Area della Ricerca del C.N.R. di Bologna Consiglio di Amministrazione; Assemblea Società consortili Parco Scientifico per le Tecnologie Agroindustriali - sede in Ferrara Consiglio Scientifico Società consortile Laboratorio di micro e submicro tecnologie abilitanti dell Emilia-Romagna (MIST-ER) Consiglio di Amministrazione

200 Tipologia di Ente o Istituzione Denominazione Organismo in cui è presente l Università Fondazioni Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara - sede in Ferrara Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara - Lascito Niccolini - sede in Ferrara Fondazione F.lli Navarra - sede in Ferrara Fondazione Enrico Zanotti - sede in Ferrara Fondazione Dott. Carlo Fornasini - sede in Bologna Fondazione Magnoni - Trotti - sede in Ferrara Organo di indirizzo Consiglio di Indirizzo Lascito Niccolini Consiglio di Amministrazione Consiglio di Amministrazione Consiglio di Amministrazione; Assemblea dei Fondatori Consiglio di Amministrazione; Collegio dei Revisori dei Conti 200 Fondazione Giorgio Bassani - sede in Ferrara Consiglio di Amministrazione * Consorzio sciolto con delibera dell assemblea straordinaria CIRAS del (recepito dall Università di Ferrara con comunicazioni del Consiglio di Amministrazione del e del Senato Accademico del ): procedure di liquidazione in corso. **Approvato scioglimento del Consorzio con Senato Accademico del e Consiglio di Amministrazione del : procedure di liquidazione in corso. Nel 2009, l Ateneo ha inaugurato la presenza di una propria rappresentanza in due nuovi organismi attivi sul territorio: - la Società consortile Laboratorio di micro e submicro tecnologie abilitanti dell Emilia-Romagna (MIST-ER). Il Laboratorio a rete regionale MIST-ER è stato attivato nel 2005 nell ambito del Programma Regionale per la Ricerca Industriale l Innovazione e il Trasferimento Tecnologico (PRRIITT) in Emilia-Romagna. Nel corso del 2009, il Laboratorio è stato trasformato da Associazione Temporanea di Scopo in Società consortile a Responsabilità Limitata (con durata fissata fino al , con possibilità di proroga). La Società, facente capo al C.N.R di Bologna, si occuperà della gestione di uno dei due laboratori regionali del Tecnopolo Materiali Ambiente AMBI- MAT. MIST-ER partecipa anche al Distretto HI-MECH, distretto di Alta Tecnologia di Laboratori a Rete per la Meccanica Avanzata in Emilia-Romagna. Le attività del Laboratorio saranno finalizzate, in particolare, allo sviluppo ed alla messa a punto di tecnologie abilitanti per la realizzazione di microsistemi elettromeccanici, ottici ed elettroottici da applicare nei campi della meccanica avanzata, dell elettromedicale, della robotica e della sensoristica. Inoltre, il Laboratorio curerà la formazione di giovani ricercatori e lo svolgimento di attività di tipo culturale e promozionale e l acquisizione di know-

201 how e brevetti. L Università di Ferrara partecipa con due Unità di ricerca: il Laboratorio Sensori e Semiconduttori (LSS) del Dipartimento di Fisica ed il Gruppo di Elettromagnetismo ed Ottica del Dipartimento di Ingegneria. LSS mette a disposizione della Società una comprovata esperienza nel campo del monitoraggio ambientale di gas inquinanti, della tecnologia di micromachining e dell energetica, nonché importanti strutture per la ricerca. Il Gruppo di Elettromagnetismo ed Ottica ha, dal canto suo, una comprovata esperienza nell ambito delle tecniche di simulazione numerica applicate all ottica finalizzate al progetto di componenti e dispositivi realizzati con differenti tecnologie. Il Consorzio Ferrara Ricerche (CFR) Fondato dall Università di Ferrara nel 1993 con il contributo di importanti Aziende del territorio, il Consorzio Ferrara Ricerche (CFR) è un organizzazione non-profit, a partecipazione pubblica e privata, i cui obiettivi principali sono la promozione, lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse umane, scientifiche, tecnologiche ed economiche del territorio ferrarese. I settori in cui si svolgono le attività del Consorzio sono: - la promozione della ricerca precompetitiva ed il trasferimento tecnologico finalizzato all applicazione industriale; - il reperimento e la gestione di finanziamenti comunitari, nazionali e regionali, e il successivo coordinamento delle attività pertinenti alle diverse tipologie di intervento; - il coordinamento di manifestazioni scientifiche nazionali ed internazionali, il supporto alla gestione di, corsi di alta formazione e di eventi ECM (Educazione Continua in Medicina) per medici e operatori sanitari. Nell esercizio 2009 il CFR ha sottoscritto 211 contratti di ricerca e servizi scientifici per un valore complessivo di euro. I comparti più rilevanti dal punto di vista dell acquisizione delle commesse di ricerca sono stati Scienze mediche e Ingegneria, entrambi con contratti per un valore superiore a 1 milione di euro. Il totale delle spese per attività di ricerca (attrezzature, personale, missioni) sostenute dal Consorzio nel 2009 ammonta a euro, inferiore del 4.1% rispetto all anno precedente. Per rapporti in CoCoPro, incarichi occasionali, incarichi professionali, per assegni e borse di studio il Consorzio ha erogato euro. Infine, per l acquisto di beni strumentali e materiale di consumo sono stati erogati euro, e per le missioni euro. Il CFR riceve il maggior numero di commesse dal settore privato, con una percentuale di risorse costantemente superiore al 60%. Nel 2009, del valore di euro da contratti da aziende private (83% del totale) l 8% era relativo a risorse private estere. 201

202 6.3.1 L interazione con il sistema sanitario locale Tabella 6.8 Organismi ed istituzioni di area sanitaria aventi ricaduta sul territorio in cui opera personale docente dell Ateneo in qualità di rappresentante dell Università di Ferrara, anno Un ambito di relazione con il territorio particolarmente significativo sotto il profilo sociale è rappresentato dall integrazione fra risorse universitarie e sistema sanitario locale, con riferimento sia all attività assistenziale che alle attività di ricerca e didattica. L integrazione interessa molteplici attività: il personale universitario eroga servizi di assistenza e contribuisce al coordinamento delle attività ospedaliere del territorio; i risultati delle attività di ricerca conducono a definire modalità di trattamento innovative di alcune patologie; il personale universitario, oltre ad espletare una parte consistente della propria formazione presso le strutture sanitarie del territorio, coopera con queste per l erogazione di alcune attività didattiche. La sezione del Bilancio dedicata al tema della salute rendiconta nel dettaglio la collaborazione dell Ateneo con le Aziende Sanitarie Locali. Le tabelle 6.8 e 6.9 riepilogano gli organismi e le istituzioni di area sanitaria del territorio in cui è presente personale docente dell Ateneo in qualità di rappresentante dell Università di Ferrara. AZIENDA OSPEDALIERO- UNIVERSITARIA DI FERRARA PROVINCIA DI FERRARA REGIONE EMILIA - ROMAGNA Comitato di Indirizzo dell Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara Nucleo di Valutazione Comitato Tecnico di Coordinamento di Cona Commissione Tecnica Interaziendale di Ferrara - Nuovo Piano Attuativo Locale inerente l organizzazione della rete ospedaliera provinciale Gruppo di lavoro e articolazione delle fasi operative per la destinazione e l utilizzo dell area Arcispedale S. Anna in Ferrara Gruppo di lavoro per gli approfondimenti e gli sviluppi delle conclusioni e delle proposte formulate e articolazione delle fasi operative per la stesura del Master Plan degli interventi di edilizia universitaria previsti nell area adiacente al nuovo Ospedale di Cona Istruttoria sulla consistenza dei diritti reali e delle obbligazioni circa gli immobili facenti parte del complesso ospedaliero S.Anna di Corso Giovecca Comitato di programmazione per lo sviluppo dell e-care Assessorato politiche per la salute Assessorato politiche per la salute - Comitato Etico per la sperimentazione animale Osservatorio Regionale per la Formazione medico specialistica Osservatorio Regionale sulle Professioni sanitarie Commissione Regionale di Indirizzo per la Medicina rigenerativa

203 Tabella 6.9 Numero di docenti di area medica che esercitano presso strutture AOU e AUSL di Ferrara DOCENTI AOU AOU AOU AUSL* AOU AUSL* Professori ordinari ** Professori associati Ricercatori ** ** Assistenti Totale ** ** ** * Il numero di docenti indicato nella colonna AUSL (Azienda Unità Sanitaria Locale) si riferisce a personale che, pur essendo in convenzione con l AOU (Azienda Ospedaliero-Universitaria) e dunque conteggiato anche in tale colonna, svolge incarichi anche per l AUSL. ** DocentI che svolgono attività solo per l AUSL. 203 La vista dal Polo Scientifico Tecnologico Polo Scientifico Tecnologico - la camera Anecoica, particolare

204 La rete dei fornitori locali dell Ateneo Nel 2009 l Ateneo ha proseguito l attività di ricostruzione e mappatura della rete dei propri fornitori, avviata nel 2007 con l obiettivo principale di conoscere l entità e la tipologia degli acquisti effettuati su scala locale, sia quelli facenti capo alla sede centrale dell Ateneo, sia quelli effettuati da tutti i Dipartimenti dell Università. La mappatura delle forniture e la predisposizione di un unico elenco di operatori economici per tutte le proprie strutture dotate di potere di spesa sono inoltre in linea con l opportunità offerta alle pubbliche amministrazioni dal Codice dei contratti pubblici 7, laddove prevede che l affidamento di servizi e forniture in economia avvenga nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, previa consultazione di almeno cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato ovvero tramite elenchi di operatori economici predisposti dalla stazione appaltante. La creazione di tale elenco mira pertanto ad assicurare l applicazione uniforme, sistematica e puntuale dei criteri di selezione dei fornitori e dei prestatori di servizi nelle procedure di acquisto di tutti i beni e i servizi 8. L elenco sarà infatti utilizzato per l acquisizione di forniture e servizi sia degli uffici della sede centrale sia dei centri di gestione autonoma. Al tal fine è stato predisposto un regolamento sulle condizioni per l inserimento delle imprese nell elenco, nonché sui principi in base ai quali verranno individuate le imprese per l affidamento della fornitura e del servizio in economia. Nel 2009 l Ateneo ha provveduto, con il contributo di uno stagista esterno, alla realizzazione del programma di gestione on-line dell elenco degli operatori economici. Al fine dell inserimento di tali operatori nel predetto elenco, l Ateneo procederà ad informare le imprese mediante la pubblicazione di avvisi sul sito web di Ateneo e su quotidiani a diffusione regionale. La ricostruzione della rete locale degli approvvigionamenti, illustrata in tabella 6.10, è stata effettuata classificando entità e valore degli acquisti effettuati su scala territoriale (provincia ed extraprovincia). La tabella 6.11 illustra la composizione merceologica degli acquisti effettuati nel Decreto Legislativo n. 163/06, comma 11 dell art. 125, rubricato Lavori, forniture e servizi in economia. 8 Per importi fino alla soglia di rilievo comunitario (IVA esclusa) prevista per ciascuna categoria merceologica dalla normativa. Gli Istituti Biologici

205 Tabella 6.10 Entità, provenienza e valore delle forniture di Ateneo dati di sintesi 2009 (*) Valore acquisti dei dipartimenti Valore acquisti della sede centrale Totale valore acquisti , , ,79 Numero acquisti dei dipartimenti Numero acquisti della sede centrale Totale numero acquisti Valore acquisti da fornitori in Provincia Valore acquisti da fornitori fuori Provincia Totale valore acquisti , , ,79 Numero acquisti da fornitori in Provincia Numero acquisti da fornitori fuori Provincia Totale numero acquisti Valore acquisti da fornitori in Provincia da parte della Sede centrale Valore acquisti da fornitori fuori Provincia da parte della sede centrale Totale valori acquisti della sede centrale , , ,99 Valore acquisti da fornitori in Provincia da parte dei dipartimenti Valore acquisti da fornitori fuori Provincia da parte dei Dipartimenti Totale valori acquisti dei dipartimenti , , , Numero acquisti da fornitori in Provincia da parte della Sede centrale Numero acquisti da fornitori fuori Provincia da parte della Sede centrale Totale numero acquisti della sede centrale Numero acquisti da fornitori in Provincia da parte dei dipartimenti Numero acquisti da fornitori fuori Provincia da parte dei dipartimenti Totale numero acquisti dei dipartimenti (* Esclusi acquisti nell edilizia)

206 Tabella Composizione merceologica degli acquisti anno 2009 (*) Valore acquisti da fornitori in Provincia (Euro) Valore acquisti da fornitori fuori Provincia (Euro) Totale valore acquisti (Euro) Acquisto e noleggio di attrezzature, strumenti tecnici e strumenti di ufficio , , ,04 Acquisto e noleggio di mobili e arredi , , ,64 Aacquisto libri, riviste, giornali e periodici , , ,57 Acquisto, noleggio e manutenzione automezzi , , ,44 Assicurazioni 8.179, , , Buoni pasto , , ,20 Cancelleria e toner , , ,05 Effetti di corredo per il personale dipendente 2.253,58 185, ,62 Lavori, manutenzione e riparazioni di locali e dei relativi impianti , , ,95 Manutenzione beni mobili Manutenzione di attrezzature, strumenti tecnici e strumenti di ufficio , , ,09 Materiale di consumo , , ,10 Materiale di laboratorio , , ,05 Materiale igienico sanitario 3.265, , ,77

207 Valore acquisti da fornitori in Provincia (Euro) Valore acquisti da fornitori fuori Provincia (Euro) Totale valore acquisti (Euro) Prestiti interbibliotecari , ,12 Pubblicità legale , ,36 Servizi vari affidati all esterno , , ,52 Servizi di tipografia, fotocopiatura, rilegatura, spese per pubblicazioni e servizi con tecnologia audiovisiva , , ,57 Servizi di viaggio, alberghieri e di ristorazione , , ,61 Smaltimento rifiuti 85, , ,40 Software, licenze d uso e materiale informatico - acquisto e manutenzioni , , , Spese di pulizia, disinfestazione, derattizzazione locali ed espurgo pozzi 4.205, , ,24 Spese di rappresentanza, spese inerenti l organizzazione e la partecipazione a convegni, congressi e altre manifestazioni culturali e scientifiche, spese di pubblicità promozionale 6.607, , ,37 Spese postali, spedizioni e valori bollati , , ,82 Trasloco e facchinaggio , ,52 Vigilanza e portierato , , ,03 TOTALE , , ,79 (*) Esclusi acquisti nell edilizia

208 Un analisi a parte è stata condotta, infine, con riferimento agli acquisti relativi all edilizia, classificati distinguendo gli ambiti di provenienza territoriale su scala provinciale (si veda la tabella 6.12). Tabella 6.12 Forniture edilizia - Anno 2009 Numero di fornitori Numero di acquisti Valore delle forniture (Euro) Bologna ,83 Ferrara ,86 Forli - Cesena Modena ,20 Milano Padova ,71 Perugia ,01 Ravenna ,64 Roma ,30 Rovigo TOTALE , 䈀伀䰀伀䜀一䄀 䘀䔀刀刀䄀刀䄀 䘀伀刀䰀 ⴀ 䌀䔀匀䔀一䄀 䴀䤀䰀䄀一伀 䴀伀䐀䔀一䄀 倀䄀䐀伀嘀䄀 倀䔀刀唀䜀䤀䄀 刀䄀嘀䔀一一䄀 刀伀䴀䄀 刀伀嘀䤀䜀伀 㜀 Ⰰ 㠀㤀 Ⰰ 㜀㤀アハ ート Ⰰ 㠀㐀 Ⰰ 㔀㐀 㔀 Ⰰ 㐀㜀 㔀㐀 Ⰰ 㐀㔀㠀 㔀 Ⰰ アハ ート Ⰰ 㤀㘀㠀 Ⰰ アハ ート Ⰰ アハ ート㔀㐀 Palazzo Renata di Francia - Rettorat, scalone d onore Grafico 6.2 Forniture edilizia 2009 Provenienza territoriale

209 6.5 La realizzazione della Città Universitaria La vision complessiva L Università di Ferrara ha proposto il proprio piano di sviluppo come parte integrante della crescita di una Città che ha assunto come propria vocazione la promozione della cultura e della ricerca ai massimi livelli. In questo senso il progetto di Città Universitaria implica una forte integrazione fra le iniziative delle diverse Istituzioni ed un loro incardinamento nel Piano strategico e nel Piano di sviluppo e qualificazione urbanistica della Città. Le più recenti iniziative intraprese dall Ateneo ferrarese sono state realizzate con un intesa fra le Istituzioni locali. Il processo di coordinamento istituzionale è codificato nello stesso Statuto della Università, che prevede esplicitamente il Comitato dei Sostenitori : le istanze cittadine vi sono presenti, e da qui rappresentate anche nel rinnovato Consiglio di Amministrazione, in cui siede il Vice- Presidente del Comitato stesso e, su indicazione della Università, il Presidente della Camera di Commercio di Ferrara, in rappresentanza del Governo. Inoltre, il Presidente della Provincia partecipa al Consiglio di Amministrazione della Fondazione universitaria Nicolò Copernico. Con questo quadro di convergenza istituzionale si delinea la visione della Città Universitaria, incentrata sulla realizzazione di una piattaforma scientifico-tecnologica da integrare con la piattaforma dell accoglienza e dei servizi. L interazione Università e territorio: i Poli La piattaforma scientifico-tecnologica è costituita dalla rete dei Poli, sede dell attività didattica, di ricerca, di trasferimento tecnologico e promozione di nuova attività produttiva. Entro le mura, nel tessuto urbano, vi sono le attività del Polo del Patrimonio culturale, e di Scienze della Vita, nella specificazione del Polo chimico-biomedico collocato fra il S. Anna ed il Mammut. Gli altri Poli Polo Scientifico Tecnologico si sviluppano nel cerchio esterno: il Polo scientifico-tecnologico all ex-eridania, il Polo agroindustriale ed ambientale a Malborghetto di Boara, il Polo di Scienza della Vita, nella specificazione di ricerca ed assistenza clinica a Cona. A questa piattaforma si sovrappone quella della accoglienza e dei servizi agli studenti, ai ricercatori ed ai docenti, ed il Polo Sportivo, nell area del Parco Urbano, altrettanto essenziali allo sviluppo della Città universitaria. Le due piattaforme universitarie si integrano con le due piattaforme proprie di Ferrara città della cultura e della conoscenza, quella dell offerta di servizi alla persona ed alla comunità, e quella 209

210 210 dell offerta di eventi culturali. Verranno di seguito dettagliati i singoli Poli universitari descrivendone l attuale conformazione, il rapporto con il tessuto urbano e le possibilità future di sviluppo. Dipartimento di matematica - Foto di S.B. Polo del Patrimonio culturale Proprio all interno della città storica l Ateneo prevede lo sviluppo del Polo del Patrimonio culturale, integrando cinque ambiti della propria attività (Architettura, Economia, Giurisprudenza, Lettere ed il Rettorato), che debbono profondamente intrecciarsi con le attività proprie della città. L asse universitario Voltapaletto- Savonarola-Cisterna del Follo (Economia- Area Renata di Francia-Scienze Umane, con l aggiunta di 2 musei e due scuole dell obbligo), dopo il recente restauro del Palazzo Bevilacqua Costabili sede della Facoltà di Economia, sarà interessato da un insieme di azioni, fra cui il restauro delle facciate e il recupero e l adeguamento delle strutture interne del Palazzo Renata di Francia, sede del Rettorato e sempre più struttura di rappresentanza e congressuale dell Ateneo. Nella stessa prospettiva si integrano il recupero di Palazzo Gulinelli, dove sono oggi in parte siti gli archivi storici dell Università e la cui vocazione sarà essenzialmente rivolta al patrimonio culturale. L asse universitario Via Scienze, Via Ghiara e Via Quartieri, è sostenuto dal Dipartimento di Scienze storiche, dallo IUSS- Ferrara 1391, luogo degli studi avanzati dell Ateneo e da Architettura. Questo asse si integra strettamente con la Biblioteca comunale, già sede storica della Università dopo la riforma Riminaldi, con il Teatro anatomico e la specola antica. Dietro vi è la nuova sede dell Archivio storico e di fianco la sede dell Istituto di studi rinascimentali. Elementi rilevanti in questo asse sono la grande Aula Drigo e l intero sistema delle Case Zaina, in cui oltre allo IUSS si possono prevedere spazi dedicati alla possibile attrazione di Università ed Istituzioni internazionali. E stato inoltre ipotizzato il recupero della Chiesa di Santa Agnesina, come sede del Center for Visual Art, luogo per mostre e didattica sull arte contemporanea. Parte integrante di questo asse è il Complesso di Palazzo Tassoni, sede della Facoltà di Architettura, con l intento di recuperare l intera area già destinata storicamente all Ospedale Psichiatrico Provinciale. Il restauro dell edificio su Via Ghiara richiede il completamento dei lavori nel retrostante grande spazio, sui cortili interni e nel contempo il recupero dei volumi d angolo fra Via Ghiara e Via Quartieri, oggi sede di attività assistenziali dell USL.

211 L asse universitario che si sviluppa a partire dal quadrivio rossettiano verso le mura, si incentra sui Palazzi Turchi di Bagno ed il complesso dell Orto Botanico, ed i grandi Palazzi Trotti Mosti e Giordani, sedi della Facoltà di Giurisprudenza. Il Palazzo Turchi di Bagno è destinato ad ospitare le collezioni museali dell Università, secondo un progetto da inserire in un ambito di cooperazione con il Comune e le sue attività museali presenti nel crocevia rossettiano. Polo chimico biomedico Si sviluppa tra Rampari di S. Rocco e Via Mortara, all intersezione dell asse universitario Via Bovelli-Via Fossato di Mortara con l asse universitario Via Mortara. Il Polo chimico biomedico comprende sul primo asse le attività di Scienza della Vita, nell area NIB-S. Anna, cui si aggiungono il plesso didattico di Palazzo Manfredini e l area del Dipartimento di Matematica. Sul secondo asse completano il Polo la Biblioteca didattica di Medicina a Santa Maria della Consolazione, la Biblioteca e le aule studio di Santa Maria delle Grazie ed il complesso residenziale Case delle Vedove. Nel Polo chimico biomedico vi sono le attività proprie delle Facoltà di Farmacia, Medicina (triennio preclinico) e Scienze MM.FF.NN. e di numerosi Dipartimenti. Chiostro di Santa Maria delle Grazie Lo sviluppo di quest area farà seguito al trasferimento dell Ospedale S. Anna nella nuova localizzazione di Cona. Secondo il piano congiuntamente messo a punto da Comune, USL ed Azienda Ospedaliero-Universitaria, l area ospedaliera prospiciente Via Fossato di Mortara dovrebbe integrarsi senza soluzione di continuità con i NIB (Nuovi Istituti Biologici), delineando uno straordinario plesso di ricerca e didattica connesso con la medicina rigenerativa e lo sviluppo di biotecnologie di punta: in quest area, liberata da magazzini, farmacia ospedaliera e depositi, si potranno costruire, con contributo regionale, edifici dedicati a ricerca, sviluppo e prima industrializzazione di attività inerenti al progetto regionale Regen- 211

212 212 Era dedicato alla medicina rigenerativa. Elementi qualificanti di questo progetto sono il recupero e la centralizzazione di servizi quali lo stabulario e il reagentario, già previsti nella programmazione edilizia dell Ateneo. Polo Scientifico Tecnologico - Foto di S.B. Polo Scientifico Tecnologico Nella area ex-eridania è stato costruito il Polo scientifico tecnologico, con interventi qualificati e coordinati di Regione, Provincia, Comune e delle Associazioni imprenditoriali. In quest area si concentra l attività di ricerca dei Dipartimenti di Fisica, Informatica-Matematica, Ingegneria e Scienze della Terra e le attività didattiche della Facoltà di Ingegneria e parte di quella di Scienze MM.FF.NN. Vi sono inoltre la sede del Consorzio Ferrara Ricerche, del Cittec (Centro di Trasferimento Tecnologico della Provincia), un Incubatore di imprese spin-off dell Università (all interno del corpo B del Polo ST), già operativo, ed un altro realizzato per iniziativa del Comune di Ferrara. Aggiungendovi la struttura per l accoglienza e residenza degli studenti, promossa e gestita da privati oltre il fiume, si genera un complesso di grande dimensione, che per essere completato richiede alcune opere interne al Polo. In particolare il recupero dell ex magazzino delle polpe (corpo M), per realizzare aule di diversa dimensione ed aule studio connesse alla Biblioteca. Vi è inoltre la necessità di opere esterne riguardanti ad esempio viabilità e parcheggi, ma soprattutto è necessario mettere in conto la potenzialità di espansione Polo Scientifico Tecnologico - la camera Anecoica di una realtà di sviluppo anche produttivo di assoluto riferimento a livello regionale e nazionale. Ulteriore idea attualmente in fase di studio è la ristrutturazione dell edificio definito dei Forni presso il quale si potrebbe attivare un museo didattico dedicato alle scienze, usufruendo delle straordinarie collezioni di fisica e della possibilità di costruire percorsi didattici e sperimentativi per studenti e giovani da avviare alla cultura scientifica. Polo Scientifico Tecnologico - atrio interno - Foto di S.B.

213 Polo agroindustriale ed ambientale A Malborghetto di Boara, presso la sede della Fondazione Fratelli Navarra si sta consolidando il Polo didattico e di ricerca relativo ai temi alimentazione, agricoltura ed ambiente. Dopo l iniziale dislocazione delle ricerche sulla nutrizione umana, vi si è stabilito il Centro di Ateneo AgriUnife, a cui partecipano tutti i membri del Comitato dei Sostenitori. Un ulteriore sviluppo dell area deriverà dall attuazione dei progetti previsti per la realizzazione del Tecnopolo di Ferrara. Polo Scienze della Vita Nella struttura principale, già edificata, del Polo clinico al Nuovo S.Anna di Cona si svolgeranno le attività integrate assistenziali, didattiche, di ricerca clinica proprie dell Azienda Ospedaliero-Universitaria. L Università allocherà a Cona il triennio clinico della laurea in Medicina, oltre ai Corsi di Laurea delle professioni sanitarie direttamente legate al trattamento dei pazienti. Le aree dedicate alla didattica, secondo una proposta della Direzione generale, saranno identificate nell ambito della struttura principale. In particolare, nell area direzionale dovrebbero trovar luogo grandi aule ed un numero significativo di piccole aule per la realizzazione dei corsi. Servizi agli studenti Fattore strategico essenziale per lo sviluppo degli studi superiori a Ferrara è l imponente progetto di recupero e valorizzazione del complesso ex Convento di Santa Lucia (oltre 120 nuovi posti, più un considerevole quantitativo di servizi a supporto degli studi), struttura baricentrica rispetto ai Poli universitari cittadini. Particolare rilevanza ha inoltre il Sistema Bibliotecario di Ateneo diffuso capillarmente all interno del territorio della Città e il sistema di spazi dedicati agli studenti all interno delle strutture universitarie. Ulteriori servizi agli studenti vengono gestiti dall Ateneo in sinergia con l Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori e gli Enti locali. 213 Palazzo Turchi di Bagno - Dipartimento di Biologia ed Evoluzione, scalone - Foto di S.B. Palazzo Turchi di Bagno - Dipartimento di Biologia ed Evoluzione - Foto di S.B. Polo Scientifico Tecnologico - La scultura Reditus ad origines, particolare - Foto di S.B.

214 SEZIONE 7 L UNIVERSITA DI FERRARA NEL CONTESTO INTER- NAZIONALE Uno dei più rilevanti e fondamentali obiettivi della pianificazione strategica dell Ateneo ferrarese è l internazionalizzazione, in coerenza con il contesto di crescente globalizzazione della formazione universitaria e della ricerca, e di sempre più accentuata mobilità di studenti, docenti e ricercatori. L Ateneo ferrarese vuole connotarsi quale Università pienamente inserita nella comunità scientifica internazionale, sia in termini di ricerca che di didattica, in grado di cogliere e di trasferire sul proprio territorio gli stimoli e le conoscenze provenienti dall esterno e, al tempo stesso, di esportare i propri modelli formativi e le proprie competenze. Il raggiungimento di tale obiettivo passa attraverso il consolidamento e il rilancio delle relazioni internazionali, il potenziamento dei programmi di mobilità a favore degli studenti e dei docenti, lo sviluppo di progetti di ricerca di respiro internazionale, la promozione ed il sostegno alle iniziative nel campo della cooperazione internazionale. 214 Dipartimento di Matematica

215 7.1 Le iniziative di internazionalizzazione dell attività didattica Nell ambito della formazione, lo sviluppo delle relazioni internazionali ha l obiettivo di qualificare l offerta didattica per mezzo dell allargamento selezionato del bacino di utenza anche a livello internazionale e del potenziamento della capacità di attrazione dell Ateneo. Nell ambito della formazione universitaria, le convenzioni stipulate comprendono accordi bilaterali di scambio di studenti e di docenti con Università europee ed extraeuropee, nonché programmi di mobilità ed iniziative per lo svolgimento di periodi di tirocinio formativo all estero. Per l A.A. 2008/2009, l Ufficio Mobilità internazionale e Studenti stranieri dell Ateneo ha attivato 168 accordi di collaborazione con 19 diversi Paesi europei (nell A.A. 2007/2008 gli accordi erano stati 179), e ha mantenuto rapporti con 20 Università di 11 paesi extra-europei (21 Università nell A.A. 2007/2008). I programmi di mobilità degli studenti e dei docenti sono descritti nei paragrafi 7.3 e 7.4 della presente sezione del Bilancio. La tabella 7.1 mostra invece l andamento, negli ultimi tre Anni Accademici, del numero degli studenti con cittadinanza straniera iscritti ai Corsi di Laurea dell Università. Il numero degli iscritti ai corsi di laurea nell A.A. 2008/2009 con cittadinanza straniera è pari al 4,6% degli iscritti 9 Tabella 7.1 Numero di studenti con cittadinanza non italiana iscritti all Università di Ferrara FACOLTA a.a. 2006/2007 a.a. 2007/2008 a.a. 2008/2009 Architettura Ingegneria Scienze MM.FF.NN. 9 Fonte Censis Spunti sul tema dell internazionalizzazione Negli ultimi cinque anni accademici è aumentata la mobilità degli studenti sia in uscita che in entrata. Gli studenti stranieri iscritti nelle nostre Università erano poco più di (su circa 1,8 milioni di studenti iscritti) nell Anno Accademico , ovvero il 2,1% degli iscritti era uno studente proveniente dall estero. Cinque anni dopo a.a la quota degli studenti stranieri iscritti in atenei italiani è salita al 3,1% con oltre iscritti stranieri Giurisprudenza Medicina e chirurgia Lettere e filosofia Economia Farmacia Interfacoltà TOTALE

216 216 Nell A.A. 2008/2009, la percentuale di studenti stranieri sul totale degli iscritti all Ateneo è pari al 4,8%: degli 862 iscritti stranieri, 424 sono donne pari al 49,2%. Nell ottica dello sviluppo delle relazioni internazionali nell ambito della didattica, nel 2009 sono proseguiti importanti progetti e collaborazioni avviati negli anni precedenti: Cooperazione con il Ningxia Medical College della città di Yinchuan, Repubblica Popolare Cinese. Tale cooperazione si pone molteplici obiettivi, tra i quali: 1) aumentare la conoscenza reciproca dell insegnamento della cura medica; 2) identificare aree di comune interesse nell ambito della ricerca; 3) mantenere una mutua relazione a beneficio di entrambe le scuole mediche, incluse visite reciproche e progetti di alta formazione nei settori scientifici e clinici; 4) promuovere altri programmi di collaborazione, quale formazione di docenti e di medici specialisti e possibili programmi di scambio di studenti e laureati. Nel gennaio 2009 si è tenuto a Ferrara un importante incontro con la delegazione di professori provenienti dal Ningxia Medical College. Nel corso di tale incontro, sono stati individuati possibili programmi di collaborazione, a livello di didattica, ricerca e assistenza; Accordo quadro di cooperazione con l Université des Montagnes (Camerun). L accordo, siglato nel 2009, rappresenta il risultato di una serie di iniziative sviluppate nel corso del 2008, anno durante il quale una delegazione dell Ateneo si è recata in visita in Camerun per un incontro con i rappresentanti dell istituzione locale al fine di discutere le possibili interazioni con l Ateneo, sia in termini di didattica che di ricerca. Con l accordo quadro, della durata di cinque anni, le due Università si impegnano ad instaurare un rapporto di collaborazione con particolare riguardo all area medica, farmaceutica e odontoiatrica, alle aree ingegneristiche e tecnologiche, dello sviluppo industriale, delle Scienze motorie, dell Economia e gestione delle imprese, degli intermediari finanziari. L accordo prevede, in particolare, le seguenti attività: - scambio di docenti, ricercatori, studenti e membri del personale amministrativo; - scambio di conoscenze e pubblicazioni; - scambio di informazioni su conferenze, seminari e altri eventi scientifici organizzati da ciascuna Università o organizzati congiuntamente da entrambi gli Atenei, anche con la possibilità di partecipazione di altre Università e istituzioni scientifiche; - scambio di inviti a studiosi per lezioni, seminari e conferenze. L accordo risulta particolarmente significativo per l Ateneo se si considerano le dimensioni della comunità di studenti africani, in maggioranza camerunensi, iscritti presso l Ateneo. Anche nel 2009, il Rettore dell Università di Ferrara si è recato in visita in Camerun. La missione del Rettore, accompagnato dal vicario del Centro sulla Cooperazione dell Università, ha previsto una serie di incontri con personalità camerunensi di rilievo, tra cui l Arcivescovo di Douala, l Ambasciatore della Repubblica Italiana in Camerun, e numerose personalità del mondo politico e scientifico; Accordo di scambio studenti con il British Columbia Institute of Technology (BCIT) di Vancouver (Canada). Tale accordo costituisce l evoluzione della cooperazione precedentemente avviata tra le due istituzioni attraver-

217 so alcune collaborazioni di ricerca e alcune esperienze di scambi di studenti, tra le quali la Summer School attivata nell estate 2008 presso l Università di Ferrara. L accordo, della durata di tre anni, prevede che fino a 5 studenti per ogni Anno Accademico, di ciascuna Università, possano essere ammessi come studenti di scambio presso l Ateneo partner per un periodo di un semestre o di un Anno Accademico. Il BCIT, il Politecnico più importante nella British Columbia, è particolarmente attivo nei programmi Master, soprattutto su tematiche legate all innovazione tecnologica e all applicazione professionale. Inoltre, nel corso del 2009 l Ateneo ha avviato una serie di nuove iniziative, riepilogate nella tabella 7.3. Tabella 7.2 Accordi di cooperazione didattica e scientifica 2009 Tipologia di accordi Partner Paese Accordo quadro di cooperazione didattica e scientifica Accordo quadro di cooperazione didattica e scientifica Accordo quadro di cooperazione didattica e scientifica Accordo quadro di cooperazione didattica e scientifica Accordo quadro di cooperazione didattica e scientifica Accordo quadro di cooperazione didattica e scientifica Accordo quadro di cooperazione didattica e scientifica University of California - Los Angeles (UCLA) San Diego State University University of Novi Sad University of Jordan Universitatea de Vest Timisoara (UVT) Université de Poitiers Urals State Academy of Law (USAL) USA USA Serbia Giordania Romania Francia Russia 217 Accordo quadro di cooperazione didattica e scientifica Iran University of Medical Sciences & Health Services Iran Accordo quadro di cooperazione didattica e scientifica Tehran University of Medical Sciences Iran Accordo quadro di cooperazione didattica e scientifica Iranian Islamic Azad University Iran Palazzo Tassoni Miroglio - Dipartimento di Scienze umane - Foto di S.B. Accordo quadro di cooperazione didattica e scientifica Royan Institute Iran

218 218 Accordo quadro di cooperazione didattica e scientifica con la University of California Los Angeles (UCLA), una delle più prestigiose Università statunitensi. L accordo tra l Università di Ferrara e l UCLA, che mira a facilitare le collaborazioni di ricerca e l interscambio tra studenti, dottorandi, ricercatori e docenti, nasce nell ambito delle relazioni di ricerca congiunta che da alcuni anni l Ateneo porta avanti con alcuni docenti e alcuni Dipartimenti dell Università americana. L accordo permette inoltre all Ateneo di entrare potenzialmente in contatto con una più vasta rete di ricerca, sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo. Accordo tra l Ateneo e la San Diego State University. Stipulato nel mese di Maggio 2009, tale accordo ha permesso di avviare attività di studio, iniziative comuni e collaborazioni sia nel campo della didattica che della ricerca (compreso l interscambio di studenti, dottorandi, ricercatori e docenti) in un settore strategico quale quello della produzione di energia, in particolare da fonte rinnovabile. In particolare, nel 2009 l accordo si è concretizzato con la visita presso l Università di Ferrara di un docente della San Diego State University e con lo svolgimento di una tesi presso la stessa Università americana. Tale tesi ha rappresentato il punto di partenza di una più ampia collaborazione sullo sviluppo di tecnologie innovative per il recupero di flussi termici a basso contenuto energetico. Accordo quadro di cooperazione didattica e scientifica con l Università di Novi Sad (Serbia). Con tale accordo le due Università intendono cooperare nei settori di comune interesse mediante lo sviluppo di una o più delle seguenti attività congiunte: - scambio di inviti a studiosi ed ingegneri per lezioni, seminari e conferenze, condivisione di esperienze; - scambio di informazioni nei settori di comune interesse; - scambio di staff, studenti pre e postlaurea per attività di studio e ricerca; attività di ricerca congiunte. Entrambe le Università perseguono un approccio integrato ed interdisciplinare finalizzato ad una migliore conoscenza delle problematiche di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. Accordo quadro di cooperazione didattica e scientifica con l Università di Giordania a Amman. L accordo è stato stipulato nell ottica dell internazionalizzazione sia della formazione dei propri studenti sia della ricerca scientifica. Presso l Università di Giordania lavorano ricercatori di fama internazionale che già intrattengono rapporti con ricercatori dell Ateneo. La formalizzazione dell accordo mira all ampliamento dei rapporti tra i ricercatori di entrambe le Università anche in settori disciplinari differenti da quelli attualmente coinvolti, al potenziamento della cooperazione scientifica per attività di ricerca, e allo sviluppo progetti di ricerca congiunti. Inoltre la collaborazione mira a facilitare l interscambio del personale per una miglior disseminazione del sapere attraverso seminari, lezioni e conferenze. Dal punto di vista della formazione, l accordo faciliterà l interscambio di studenti, dottorandi e specializzandi, e porterà alla creazione di un percorso preferenziale per lo svolgimento di stage ed esperienze di studio all estero. Accordo quadro di cooperazione didattica e scientifica con l Università West Timisoara (Romania). L accordo con l Università West Timisoara, siglato al fine di promuovere la ricerca congiunta e lo scambio di risorse

219 umane (studenti, professori e personale amministrativo), si inserisce nel contesto del consistente sviluppo delle relazioni tra Italia e Romania e dell elevato numero di imprese italiane che oggi operano in Romania. Accordo quadro di cooperazione didattica e scientifica con l Università di Poitiers (Francia). L accordo ha l obiettivo di ampliare i rapporti tra ricercatori delle due istituzioni e di facilitare l interscambio di studenti e dottorandi. Accordo quadro di cooperazione didattica e scientifica con la Urals State Academy of Law (Russia). L accordo si inserisce nel solco di una ricerca che l Ateneo sta conducendo sul cosiddetto processo di Corfù, l iniziativa informale di dialogo tra Europa e Russia sugli aspetti politico-militari della sicurezza, e che prevede l estensione di determinate libertà comunitarie (libera circolazione di capitali, libertà di stabilimento,...) anche alle imprese russe. In questo contesto, la cooperazione con l Urals State Academy of Law mira a posizionare strategicamente l Ateneo nel dialogo con i Centri di Ricerca dell Est. Accordo quadro di cooperazione didattica e scientifica con selezionate Università iraniane. Nel corso dell anno 2009 l Ateneo ha siglato accordi di cooperazione inter-universitaria con le maggiori Università iraniane: - la Teheran University of Medical Sciences; - l Isfahan University of Medical Sciences; - l Iran University of Medical Sciences; - l Islamic Azad University; - il Royan Institute. Particolarmente rilevante è la collaborazione con l Isfahan University of Medical Sciences con la quale è già stato avviato un programma congiunto sulla terapia medica, sulla prevenzione, nonché sul continuing education. Con riferimento all Islamic Azad University sono in fase di definizione programmi congiunti sugli aspetti didattico-formativi per il settore delle Scienze umane, oltre che per quello medico. Con l Iran University of Medical Sciences ed il Royan Institute, invece, le aree della collaborazione didattica e scientifica sono quelle della ricerca biologica e delle potenziali terapie avanzate in campo medico. Infine, con la Teheran University of Medical Sciences, la più antica e prestigiosa istituzione iraniana, la collaborazione verterà sulle terapie mediche ad alto contenuto tecnologico. Infine, è opportuno rilevare che nel mese di Marzo 2010, le Università di Ferrara e l Istituto Politecnico de Tomar (Portogallo) hanno sottoscritto una convenzione per l attivazione di un percorso formativo integrato che prevede il rilascio di un doppio titolo di studio riconosciuto in entrambi i Paesi. Il primo accordo con Tomar risale al mese di Maggio 2004, data in cui le parti avevano manifestato l interesse a concretizzare, in apposite convenzioni attuative, rapporti di collaborazione congiunta nel campo della formazione. Il percorso formativo approvato prevede, a partire dall A.A. 2010/2011: l integrazione all interno della laurea magistrale in Quaternario, Preistoria e Archeologia; che il programma di collaborazione per il conseguimento del doppio titolo di studio comporterà la frequenza di attività didattiche presso la sede ospitante, per un totale di un minimo di 40 crediti; l ammissione di un minimo 2 studenti dell Università di Ferrara tra quelli ammessi a frequentare il Corso di Laurea magistrale in Quaternario, 219

220 220 Preistoria e Archeologia. La Commissione che provvederà alla selezione sarà nominata dal Consiglio di Corso di Studio della laurea magistrale in Quaternario, Preistoria e Archeologia sulla base di criteri di merito che la stessa commissione definirà; l ammissione di un minimo di 2 studenti dell Università degli Studi di Tomar tra quelli già ammessi alla frequenza del Maestrado en Tècnicas de Arqueologia; la costituzione di una Commissione bilaterale composta dal Direttore del Maestrado en Tècnicas de Arqueologia, dal Presidente del Corso di Laurea magistrale in Quaternario, Preistoria e Archeologia, e da due professori indicati dalle rispettive Università; una durata iniziale di tre anni, rinnovabile di comune accordo a seguito di valutazione dell andamento della prima fase della collaborazione Le lauree oltremare con la Grecia Presso l Ateneo è attivo un progetto di istruzione con modalità a distanza con la Grecia Farmacia Oltrem@re per il Corso di Laurea in Farmacia. La tabella di seguito riportata mostra il numero degli iscritti e dei laureati del corso negli ultimi due anni accademici. 2007/ /2009 Iscritti Laureati Iscritti Laureati FARMACIA (oltremare) nuovo ordinamento (1U, 1D) FARMACIA (oltremare) 21 2 (1U, 1D) 19 1 (U) Palazzo Bevilacqua Cortabili - Dipartimento di Economia, istituzioni, territorio - Foto di S.B.

221 In merito alla formazione post lauream, le relazioni internazionali dell Ateneo fanno riferimento alle attività dello IUSS Ferrara La Scuola gestisce numerose iniziative attraverso collaborazioni internazionali di prestigio, come quella con il CERN di Ginevra (l iniziativa è descritta nella sezione del Bilancio dedicata alla formazione, unitamente alla rendicontazione delle attività dello IUSS). Le collaborazioni coinvolgono Paesi europei ed extraeuropei, attraverso accordi di co-tutela tesi nell ambito dei Corsi di Dottorato, Programmi e Master internazionali, Corsi di Dottorato internazionali e interessano molteplici ambiti disciplinari. Nel 2009 sono state erogate dallo IUSS borse per 30 mensilità (pari a euro) per sostenere il soggiorno all estero di dottorandi che svolgessero tesi in co-tutela internazionale (si veda il paragrafo 4.4 della sezione dedicata alla formazione). Le tabelle 7.3 e 7.4 riepilogano, rispettivamente, gli accordi e le convenzioni internazionali sottoscritti nell anno 2009 e i dati sugli studenti iscritti a Corsi di Dottorato dell Ateneo con cittadinanza straniera. 221 Orto Botanico

222 Tabella 7.3 Accordi internazionali attivi sottoscritti nell anno dati di sintesi 2009 Titolo Tipologia Enti coinvolti Paesi Paesi UE Dottorato di Ricerca in Scienze e tecnologie per l archeologia e i beni culturali Co-tutela tesi Polish Academy of Science Polonia Dottorato di Ricerca in Scienze farmaceutiche Co-tutela tesi Université Pierre et Marie Curie - Parigi Francia Dottorato di Ricerca in Diritto costituzionale Co-tutela tesi Université Paris Ouest Nanterre - La Defense Francia Dottorato di Ricerca in Diritto costituzionale Co-tutela tesi Université de Poitiers Francia 222 Dottorato di Ricerca fisica Co-tutela tesi Università di Colonia Germania Dottorato di Ricerca in Modelli, linguaggi e tradizioni nella cultura occidentale Accordo di cooperazione interuniversitaria Università di Namur Belgio Dottorato di Ricerca in Modelli, linguaggi e tradizioni nella cultura occidentale Accordo di cooperazione interuniversitaria Università di Durham Inghilterra Dottorato di Ricerca in Diritto dell Unione Europea Accordo quadro di co-tutela Università di Siviglia Spagna Paesi extra UE Dottorati di Ricerca in Comparazione giuridica e storico - giuridica; Diritto Costituzionale; Economia; Scienze biomediche; Scienze farmaceutiche; Scienze dell Ingegneria Accordo di cooperazione interuniversitaria Pontificia Università Cattolica del Paranà Brasile

223 Tabella 7.4 Numero di studenti con cittadinanza non italiana iscritti ai Corsi di Dottorato dell Università di Ferrara a.s a.s Numero di studenti stranieri iscritti al Dottorato a.s di cui donne (%) 25,0% 26,1% 33,3% Percentuale media di donne nei Corsi di Dottorato dell Ateneo Tra i dottorati di ricerca di respiro internazionale, rilevanza particolare rivestono: il Dottorato internazionale Astroparticle Physics (IDAPP), all interno del quale l Università di Ferrara ricopre il ruolo di coordinatore del gruppo di dieci Università italiane e straniere che vi partecipano. Al programma partecipano inoltre tre laboratori di ricerca: LNGS (Laboratori Nazionali del Gran Sasso) dell INFN (Istituto Nazionale della Fisica Nucleare - Italia), l APC (Astroparticule et Cosmologie, Université Paris VII - Francia) e l FZK (Forschungszentrum Kalsruhe - Germania). Il Dottorato è finanziato dal MIUR, dall INFN e dalle Università e laboratori aderenti. Gli 50,6% 52,5% 53,7% studenti dottorandi delle Università aderenti sono ammessi al programma IDAPP previa selezione presso le istituzioni di provenienza. La partecipazione al programma di formazione IDAPP permette di ottenere un doppio titolo di Dottorato, valido sia per la normativa universitaria francese che per quella italiana. il Dottorato internazionale congiunto in Astrofisica Relativistica (International Relativistic Astrophysics PH.D. IRAP). Il Dottorato, nato come braccio accademico della rete internazionale di Centri di Ricerca ICRANet, ha come obiettivo fondamentale quello della formazione di un numero selezionato di dottorandi altamente qualificati nel campo dell astrofisica relativistica. Le istituzioni che congiuntamente partecipano al Dottorato sono, oltre all Ateneo di Ferrara: l ETH Zurich, Freie Universität Berlin, l Università di Roma La Sapienza, l Université de Nice Sophia Antipolis, l Université de Savoie. Al Dottorato collaborano inoltre l Institut des Hautes Etudes Scientifiques e l Observatoire de la Côte d Azur. Ogni ciclo di formazione ha la durata di tre anni e corsi e relative attività scientifiche si svolgono presso tutte le istituzioni partecipanti. I corsi e le attività coprono una vasta gamma di argomenti, inclusi la struttura matematica e geometrica dello spazio-tempo, le teorie relativistiche sulle interazioni fondamentali - a livello classico e quantistico - tecniche di osservazione astronomica e astrofisica, nonché le descrizioni fenomenologiche e teoretiche associate. 223

224 224 Inoltre, tra le iniziative internazionali più rilevanti nell ambito della didattica post lauream vanno ricordati: il Master Erasmus Mundus in Quaternario e Preistoria. Istituito a partire dall Anno Accademico 2004/2005, il Master è basato su una convenzione stipulata dall Ateneo con il Muséum National d Histoire Naturelle di Parigi (Francia), l Universitat Rovira i Virgili (Spagna), l Instituto Politecnico de Tomar (Portogallo), l Universidade de Tras-os-Montes e Alto Douro (Portogallo) e, dal 2009, l University of the Philippines Diliman (Filippine). Il Master, finanziato dall Unione Europea per circa 800 mila euro all anno, è istituito presso tutte le sedi partner. Nel corso dei primi 5 cicli sono state conferite più di 100 borse di studio per studenti provenienti da paesi terzi, distribuiti presso le differenti istituzioni partner del master. In totale, il Master ha visto, ad oggi, l iscrizione di circa 180 studenti. Tutti gli studenti immatricolati svolgono un periodo di mobilità all estero durante il quale, oltre a seguire i corsi di formazione, partecipano a scavi archeologici e lavorano alla tesi di Master. Nel 2009, il Master è stato sottoposto a valutazione da parte dell Unione Europea, che ha espresso un giudizio positivo sia sui contenuti scientifici che sugli aspetti organizzativi. A conferma di tale positivo riscontro, nel 2009 la convezione del Master è stata rinnovata per altri cinque anni a partire dal Il Master è inoltre rientrato in un progetto di valutazione delle best practices promosso dall EACEA (Education, Audiovisual and Culture Executive Agency) e sarà valutato da una commissione esterna internazionale nell Ottobre Infine, il Master è stato sottoposto a valutazione da parte degli studenti. I giudizi espressi sono stati, anche in questo caso, positivi, sia sul fronte della didattica che dell organizzazione. In riferimento alla ricaduta occupazionale, considerando la totalità degli iscritti presso tutte le sedi partner dal 2004 ad oggi, il 54% degli studenti che hanno terminato il Master frequenta oggi un Dottorato di Ricerca, il 14% è ricercatore, il 10% lavora in musei, e il restante opera come professore o impiegato del governo di appartenenza. Solo il 6% è ancora in cerca di lavoro. il Master Eco-Polis in Politiche Ambientali e Territoriali per la Sostenibilità e lo Sviluppo Locale. Il Master, nell A.A. 2008/2009 alla sua seconda edizione, è un corso itinerante di formazione avanzata e multidisciplinare, finalizzato a trasmettere le conoscenze e le pratiche più innovative in tema di sostenibilità e sviluppo locale, attraverso l incrocio di un ampio ventaglio di conoscenze specialistiche, cercando di coniugare le dimensioni dell economia e dell ecologia con quelle del territorio, della città, dell ambiente e del paesaggio. All edizione 2009 hanno partecipato 25 allievi di sei nazionalità diverse (Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Italia, Paraguay) e provenienti da Corsi di laurea in Architettura, Economia, Ingegneria, Scienze naturali, Scienze politiche, Sociologia. Il Master si è svolto per tre mesi a Ferrara, per venti giorni fra Rossano e Cosenza (insieme all Università della Calabria) per il primo workshop di lavoro di gruppo sul campo, per un mese a Cordoba (Argentina) e per un mese a Recife (Brasile), per i due rispettivi workshop di lavoro sul campo. A Cordoba il corso ha trattato il tema dello sviluppo locale della regione a nord della città, ricca di elementi del patrimonio storico-culturale, con l obiettivo di valorizzare il territorio,

225 il paesaggio e le produzioni locali. A Recife il workshop ha beneficiato della collaborazione della Confederazione Nazionale delle Imprese del Brasile e del SEBRAE, l Ente per il supporto alle piccole e medie imprese brasiliane. Il workshop è stato incentrato sul tema delle esternalità negative prodotte sul territorio da quello che attualmente è il più grande investimento industriale e infrastrutturale dell America Latina: il complesso portuale e industriale di Suape. Infine, presso l Università di Ferrara sono attive due importanti Scuole internazionali: l International School on Culture, Innovation and Sustainable Development. La Scuola promuove e organizza iniziative internazionali di alta formazione post-laurea su tematiche quali il management dei beni culturali, la tutela dei sistemi di management delle istituzioni culturali, la tutela dei patrimoni (materiali e immateriali) antropologici, artistici, architettonici, urbani e ambientali, la tutela dei processi di urbanizzazione, dei sistemi di governo delle strutture urbane e territoriali, la sostenibilità e lo sviluppo locale, l innovazione di impresa. Tra le attività della Scuola rientra, inoltre, lo sviluppo di programmi interdisciplinari di ricerca e programmi di cooperazione internazionale, come anche la produzione di materiale di comunicazione culturale e scientifica, pubblicazioni e mostre. La Scuola collabora con Master, Corsi di Perfezionamento e scuole per l organizzazione di eventi e seminari organizzati dall Università di Ferrara. Tra le collaborazioni effettuate particolare menzione meritano quelle con il Corso MuSeC, Corso di perfezionamento in Economia e management dei musei e dei servizi culturali, con il Master internazionale in politiche ambientali e territoriali per la sostenibilità e lo sviluppo Locale - eco-polis, con il Master Quaternario e preistoria, e con la China and Italy School of Policy. Infine, presso la Scuola è stata istituita la Unesco Chair on Urban and Regional Planning for Sustainable Development. Tale istituto ha il compito di promuovere un sistema integrato di ricerca, formazione, informazione e documentazione nel campo della pianificazione urbana e regionale per lo sviluppo locale sostenibile. La Cattedra Unesco è impegnata in programmi in America Latina, Cina e India. la China and Italy School of Policy. Gestita dalla Facoltà di Economia e dal Centro interuniversitario di Economia applicata (Università di Firenze, Ferrara e Politecnico delle Marche), la Scuola promuove momenti di formazione avanzata rivolti a policy makers cinesi e offre approfondimenti accademici in materia di politiche industriali, impresa e innovazione. L edizione 2009 della Scuola, la terza, è stata organizzata grazie alla collaborazione del Ministero degli Affari Esteri italiano, della regione Emilia-Romagna, del Governo del Guangdong e del Consolato Generale d Italia a Canton. All edizione 2009 sono stati ammessi 26 partecipanti, tutti funzionari di governo, su un totale di 120 domande pervenute. Oltre all attività didattica in aula, sono stati organizzati incontri e seminari a tema presso imprese e istituzioni di governo nazionali e regionali. Tra le imprese che hanno collaborato all edizione vi sono IMA S.p.A, Ducati S.p.A, Basell e Ravani Acciai. Infne, nell ambito della Scuola, nel 2009 è stato firmato un accordo per la realizzazione, nel mese di Maggio 2010, di un primo programma 225

226 executive rivolto ad imprenditori cinesi, e il Ministero degli Affari Esteri ha affidato al gruppo di lavoro dell Università di Ferrara un primo programma di formazione in materia di politiche per lo sviluppo industriale rivolto ai funzionari di governo della provincia cinese dello Zheijiang. 226 Un momento dell incontro con la delegazione Cinese nell ambito della China and Italy School of Policy

227 La visita a Ferrara del Console Generale degli Stati Uniti a Firenze In carica al Consolato di Firenze dal Settembre 2009, il nuovo Console Mary Ellen Countryman ha scelto l Università di Ferrara per la sua prima visita ufficiale al mondo accademico italiano. Nel corso dell incontro, il Console, accompagnata dal consigliere per gli Affari politici ed economici e dal Rettore dell Ateneo ferrarese, ha espresso la volontà di rafforzare ed ampliare i già esistenti rapporti di collaborazione. All incontro hanno partecipato anche il Prorettore dell Ateneo, il Presidente del Nucleo di Valutazione dell Ateneo, il Coordinatore della International School on Culture, Innovation and Sustainable Development, il Delegato del Rettore per il Trasferimento tecnologico, e il Responsabile delle Pubbliche Relazioni dell Ateneo. 227 Un momento della visita - La quinta da sinistra il Console Mary Ellen Countryman

228 Gli accordi e i progetti di ricerca in ambito internazionale La proiezione internazionale dell Ateneo non si sviluppa solo nell ambito della didattica, ma ha al suo attivo anche numerosi rapporti di collaborazione con Università, Istituzioni ed Enti stranieri, sia pubblici che privati, finalizzati allo sviluppo di attività di ricerca di comune interesse, oltreché alla promozione dello scambio di personale docente, ricercatori e dottorandi. Il numero di accordi internazionali esistenti e sottoscritti in ciascun anno per lo svolgimento di attività di ricerca rientra fra gli indicatori di stabilità del capitale relazionale del modello di capitale intellettuale dell Ateneo, descritto nella sezione 3 del Bilancio. La tabella 7.5 riepiloga il numero accordi siglati dall Ateneo nel triennio In aggiunta alla sottoscrizione di accordi internazionali, l Ateneo mira a potenziare e consolidare la ricerca internazionale attraverso la partecipazione a progetti di ricerca che coinvolgono Enti pubblici e privati. La partecipazione ai bandi dei Programmi Quadro di Ricerca dell Unione Europea, in particolare, risulta strumentale al rafforzamento delle relazioni all interno di reti di Università ed istituti internazionali. Ciò avviene grazie al finanziamento di attività di ricerca, cooperazione e formazione internazionale che coinvolgono partner scientifici di numerosi Paesi europei. Le tabelle 7.6 e 7.7 riepilogano, rispettivamente, i dati sui progetti di ricerca internazionali acquisiti nel triennio e il dettaglio dei progetti comunitari in corso nel Anche tali valori rientrano nel modello di capitale intellettuale dell Ateneo descritto nella sezione 3 del Bilancio, quali componenti del sistema di indicatori di crescita e rinnovamento e di stabilità del capitale strutturale dell Università. I progetti più significativi sono descritti nella sezione dedicata ai temi della ricerca e dell innovazione. Tabella 7.5 Numero di accordi internazionali per attività di ricerca siglati dall Ateneo PIntangibles Numero di accordi internazionali siglati Esistenti di cui stipulati nell anno ?????? - Foto di S.B.

229 Tabella 7.6 Nuovi progetti internazionali acquisiti nell anno dati di sintesi PIntangibles Numero Valore ( ) Numero Valore ( ) Numero Valore ( ) Progetti internazionali (quota Unife) (quota Unife) (quota Unife) Tabella 7.7 Progetti di ricerca comunitari in corso nel 2009 dati di sintesi PIntangibles PROGR. UE SCADENZA TITOLO AREA DISCIPLINARE FINANZIAMENTO ( ) PQ - Life Sciences, Genomics and Biotechnology for health 31/01/2009 AVIP - AIDS Vaccine Integrated Project Microbiologia Tot Quota Unife PQ - Life Sciences, Genomics and Biotechnology for health 30/06/2009 THOVLEN - Targeted Herpesvirusderived Onclytic Vectors for Liver cancer European Network Medicina sperimentale e diagnostica Tot Quota Unife PQ - Information Society Technologies 31/01/2010 ROBOT-CUB - Robotic open-architecture technology for cognition, understanding and behaviours Fisiologia umana Tot Quota Unife PQ - Information Society Technologies 31/08/2009 hartes - Holistic Approach to Reconfigurable Real Time Embedded Systems Fisica Tot Quota Unife

230 PROGR. UE SCADENZA TITOLO AREA DISCIPLINARE FINANZIAMENTO ( ) 6 PQ - Information Society Technologies 31/05/2009 COCHISE - Cell-On-CHIp biosensor for detenction of cell-to-cell interactions Biochimica e biologia molecolare Tot Quota Unife PQ - International Cooperation 30/06/2010 HEVAR - Herpesvirus-based vaccines against Rotavirus infections Medicina sperimentale e diagnostica Tot Quota Unife PQ - Life Sciences 30/06/2011 EPICURE - einfrastructures for thalassaemia Research Network Medicina clinica e sperimentale Tot Quota Unife PQ - NEST (STREP) 28/02/2009 CONTACT - Learning and Development of CONTextual ACTion Fisiologia umana Tot Quota Unife PQ - Susteainable Surface Transport 30/04/2009 CANTOR - Coordinating noise transportation research and engeneering solutions Ingegneria Tot Quota Unife PQ - Energy 30/06/2013 APOLLON - Multi-APprOach for high efficiency integrated and intelligent concentrating PV modules (System) Fisica Tot Quota Unife PQ - Environment (including climate change) 30/04/2012 CEOP-AEGIS - Coordinated Asia- European long-term Observing system of Qinghai - Tibet Plateau hydrometeorological processes and the Asianmonsoon system with Ground satellite Image data and numerical Simulations Fisica Tot Quota UniFe PQ - Environment (including climate change) 31/05/2011 MICORE - Morphological Impacts and COastal Risks induced by Extreme storm events Scienze della Terra Tot Quota Unife

231 PROGR. UE SCADENZA TITOLO AREA DISCIPLINARE FINANZIAMENTO ( ) 7 PQ - Environment (including climate change) 31/03/2014 GENESIS - Groundwater and dependent Ecosystems: NEw Scientific basis on climate change and land-use impacts for the update of the EU Groundwater Directive Scienze della Terra Tot Quota Unife PQ - Environment (including climate change) 31/08/2012 EU-CHIC - European Cultural Heritage Identity Card Architettura Tot Quota Unife PQ - Health 30/09/2011 EvA - Markers for emphysema versus airway disease in COPD Medicina clinica e sperimentale Tot Quota Unife PQ - Health 31/12/2010 ATPBone - Fighting osteoporosis by blocking nucleotides: purinergic signalling in bone formation and homeostasis Medicina sperimentale e diagnostica Tot Quota Unife PQ - Health 30/09/2011 NMD-Chip - Development of targeted DNA-Chips for High Throughput Diagnosis of NeuroMuscular Disorders Medicina sperimentale e diagnostica Tot Quota Unife PQ - Health 30/09/2012 MentDis_ICF65+ - Prevalence, 1-year incidence and symptom severity of mental disorders in the elderly: Relationship to impairment, functioning (ICF) and service utilisation Discipline medicochirurgiche della comunicazione e del comportamento Tot Quota Unife PQ - Health 30/11/2012 BIO-NMD - Identifying and validating pre-clinical biomarkers for diagnostics and therapeutics of Neuromuscular Disorders Medicina sperimentale e diagnostica Tot Quota Unife

232 PROGR. UE SCADENZA TITOLO AREA DISCIPLINARE FINANZIAMENTO ( ) 7 PQ - Information & Communication technologies 31/12/2010 POETICON - The Poetics of Everyday Life: Grounding Resources and Mechanisms for Artificial Agents Fisiologia umana Tot Quota Unife PQ - Information & Communication technologies 31/08/2010 ATHENIS - Automotive Tested Highvoltage Embedded Non-volatile memory Integrated SoC Ingegneria Tot Quota Unife PQ - Information & Communication technologies 31/12/2010 GOSSAMER - Gigascale Oriented Solid State flash Memory for EuRope Ingegneria Tot Quota Unife PQ - Infrastructures 31/12/2010 LABSYNC - Laboratory compact light sources Fisica Tot Quota Unife PQ - Marie Curie ITN 30/09/2013 RISK - Risk Management and Risk Reporting Economia Tot Quota Unife PQ - Nanosciences, nanotechnologies, materials & new production technologies 14/09/2012 MAGNONICS - Magnonics: Mastering Magnons in Magnetic Meta-Materials Fisica Tot Quota Unife PQ - NMP 31/05/2012 DYNAMAG - Advanced computational studies of DYNAmic phenomena in MAGnetic nano-materials Fisica Tot Quota Unife PQ - People 30/11/2009 EDScience - Everyday Science - Research and Researchers in Everyday Life. Biochimica e biologia molecolare Tot Quota Unife 3.000

233 Il Rettore a Bruxelles al Comitato Economico e Sociale dell Unione Europea Nel mese di Febbraio 2009, nell ambito di una riunione del Comitato Economico e Sociale dell Unione Europea (CESE), il Rettore dell Università di Ferrara ha tenuto la relazione d apertura sul tema Impatto dell attuale crisi economica sugli Stati membri: interventi sull industria. Il CESE, Organo consultivo dell Unione Europea, fornisce consulenza qualificata alle maggiori istituzioni UE (Commissione, Consiglio e Parlamento Europeo) attraverso l elaborazione di pareri sulle proposte di legge. Il Comitato dell Unione Europea ha eseguito una serie di analisi, in collaborazione con le associazioni di imprese ed i sindacati, per comprendere la portata dell impatto della crisi finanziaria sul sistema economico. In quest ottica, l incontro di Bruxelles ha voluto essere il punto di partenza di un nuovo disegno di politica industriale in Europa. L intervento del Rettore è stato incentrato, in particolare, sull analisi della crisi mondiale per mezzo dello studio del settore automobilistico, dell abbigliamento, farmaceutico e dell energia, con particolare riferimento a paesi quali Stati Uniti e Cina. L Università di Ferrara è stato l unico Ateneo italiano a partecipare all incontro. 7.3 I programmi di mobilità degli studenti Un aspetto importante della dimensione internazionale dell Università di Ferrara risiede nelle diverse possibilità che l Ateneo offre agli studenti che desiderino svolgere, nell ambito del proprio percorso universitario, un periodo di studio o di tirocinio formativo all estero. Per tutte le iniziative di mobilità internazionale, l Università sostiene gli studenti con una serie di servizi, tra i quali corsi di lingua (italiana per gli studenti stranieri in arrivo a Ferrara e in varie lingue straniere per gli universitari in partenza, si veda il box dedicato in questo paragrafo), servizi di accoglienza iniziale e di tutorato, assistenza sanitaria per il periodo di soggiorno in Italia. Sono previsti, inoltre, finanziamenti che aiutano gli studenti ad affrontare una parte delle spese derivanti dal soggiorno estero. Nel novero degli strumenti di mobilità internazionale, il più diffuso è il Programma comunitario Erasmus. Quest ultimo permette agli studenti ferraresi di trascorrere una parte del proprio percorso universitario, compresa tra i tre ed i dodici mesi, in un Università di un altro Paese europeo, sostenendo gli esami previsti dal proprio piano di studi. Allo stesso modo, l Ateneo accoglie nelle proprie strutture studenti provenienti dalle altre Università europee. La tabella ed i grafici di seguito illustrano la mobilità degli studenti Erasmus in entrata e in uscita dall Università 10 : 10 Fonte Censis Spunti sul tema dell internazionalizzazione internazionalizzazione.pdf Cresce anche il numero di studenti italiani che utilizzano il programma Erasmus per compiere una parte del ciclo di studi all estero: dai del ai del con un incremento costante nel corso degli ultimi cinque anni. Meno vivace infine il flusso di studenti stranieri che scelgono le Università italiane attraverso il programma Erasmus: si passa dai del ai del con un trend di crescita non continuo (il picco massimo era stato raggiunto nel ). 233

234 Studenti in entrata. Nell A.A. 2008/2009, il numero di studenti stranieri ospitati presso l Ateneo, passando da 168 a 179, è aumentato rispetto all A.A. precedente. Le Facoltà che attraggono il maggior numero di studenti sono Architettura, Lettere e filosofia, Giurisprudenza. Sotto il profilo della provenienza territoriale, i dati evidenziano una netta prevalenza di studenti spagnoli, che nell A.A. 2008/2009 rappresentano il 49% del totale, seguiti con un significativo distacco dagli studenti polacchi (11%) ed inglesi e tedeschi (entrambi 8%). Studenti in uscita. Nell A.A. 2008/2009 gli studenti ferraresi ospitati presso Università europee sono in leggera crescita rispetto all anno precedente (175 contro 174), con una prevalenza di studenti provenienti dalle Facoltà di Architettura, Lettere e filosofia e Giurisprudenza. La meta privilegiata dagli universitari ferraresi è la Spagna (30%), il Regno Unito (16%) e la Francia (14%). 234 Tabella 7.8 Studenti in entrata e in uscita nell ambito del programma Erasmus Sintesi per Facoltà Facoltà In entrata In uscita 2006/ / / / / /2009 Architettura Economia Farmacia Medicina Giurisprudenza Ingegneria Lettere e filosofia Scienze MM.FF.NN TOTALE

235 匀琀甀搀攀渀琀椀椀渀攀渀琀爀愀琀愀瀀攀爀倀愀攀猀攀搀椀瀀爀漀瘀攀渀椀攀渀稀愀愀 愀 㠀 㤀 䄀唀匀吀刀䤀䄀 䈀䔀䰀䜀䤀伀 アハ ート 㐀 㠀 アハ ート 䐀䄀一䤀䴀䄀刀䌀䄀 䔀匀吀伀一䤀䄀 䘀䤀一䰀䄀一䐀䤀䄀 䘀刀䄀一䌀䤀䄀 䜀䔀刀䴀䄀一䤀䄀 䜀刀䔀䌀䤀䄀 䤀刀䰀䄀一䐀䄀 䰀䤀吀唀䄀一䤀䄀 伀䰀䄀一䐀䄀 㐀㤀 Grafico 7.1 Studenti Erasmus in entrata per Paese di provenienza a.a. 2008/2009 㠀 㔀 倀伀䰀伀一䤀䄀 倀伀刀吀伀䜀䄀䰀䰀伀 刀䔀䜀一伀唀一䤀吀伀 刀䔀倀 䌀䔀䌀䄀 刀伀䴀䄀一䤀䄀 匀䰀伀嘀䔀一䤀䄀 匀倀䄀䜀一䄀 匀嘀䔀娀䤀䄀 吀唀刀䌀䠀䤀䄀 唀一䜀䠀䔀刀䤀䄀 アハ ート 㘀 㘀 㘀 アハ ート 㜀 㔀 㐀 㔀 䄀唀匀吀刀䤀䄀䈀䔀䰀䜀䤀伀刀攀瀀 䌀䔀䌀䄀䐀䄀一䤀䴀䄀刀䌀䄀䔀匀吀伀一䤀䄀䘀䤀一䰀䄀一䐀䤀䄀䘀刀䄀一䌀䤀䄀䜀䔀刀䴀䄀一䤀䄀䜀刀䔀䌀䤀䄀䤀刀䰀䄀一䐀䄀伀䰀䄀一䐀䄀倀伀䰀伀一䤀䄀倀伀刀吀伀䜀䄀䰀䰀伀刀䔀䜀一伀唀一䤀吀伀刀伀䴀䄀一䤀䄀匀倀䄀䜀一䄀匀嘀䔀娀䤀䄀吀唀刀䌀䠀䤀䄀唀一䜀䠀䔀刀䤀䄀 235 Grafico 7.2 Studenti Erasmus in uscita per Paese di destinazione a.a. 2008/2009

236 236 Oltre alla possibilità di trascorrere un periodo del proprio percorso di studio in un Paese europeo, gli studenti dell Università di Ferrara possono varcare i confini del continente anche grazie agli accordi bilaterali di scambio sottoscritti dall Ateneo con Università dei Paesi extraeuropei, riepilogati nella tabella 7.9. Rispetto all anno precedente, gli studenti in arrivo sono aumentati, passando da 110 a 143 in totale. Il numero degli studenti in partenza invece è diminuito, passando da 41 nel 2008 a 31 nel Tabella 7.9 Studenti partecipanti a scambi extraeuropei in arrivo e in partenza, suddivisi per Facoltà e per destinazione/provenienza Anno 2009 Facoltà Architettura STUDENTI IN ARRIVO Numero di studenti in arrivo Provenienza Facoltà STUDENTI IN PARTENZA Numero di studenti in partenza Provenienza 8 Brasile 1 Brasile 2 Cile 1 Australia 3 Argentina Architettura 2 Argentina 3 Messico 4 Cile 1 USA Economia 2 Brasile Economia 2 Romania 1 Cina 1 Israele Giurisprudenza 5 Brasile Giurisprudenza 2 Stati Uniti 1 Australia 1 Brasile 3 USA Ingegneria 1 Brasile Ingegneria 1 Australia Lettere e 2 Brasile Lettere e 2 USA Filosofia 73 USA filosofia 1 Messico 3 USA 2 USA Scienze MM.FF. Scienze MM.FF. / / 1 Brasile NN. NN. 1 Australia TOTALE 143 TOTALE 31 Medicina e 38 Olanda Medicina e Chirurgia 5 Brasile chirurgia Polo Bio Medico - Foto di S.B.

237 Infine, è opportuno ricordare che l Università di Ferrara partecipa al Programma Leonardo da Vinci inserito nell ambito del più ampio Programma per l Apprendimento Permanente (Lifelong Learning Programme) istituito con decisione 1720/2006/CE. Il Programma Leonardo da Vinci ha l obiettivo di sostenere lo sviluppo personale, l occupabilità e la partecipazione al mercato del lavoro europeo per mezzo di azioni a sostegno della mobilità internazionale degli individui (tirocini e scambi). Attraverso tali azioni, ai partecipanti al Programma è offerta l opportunità di svolgere un esperienza di formazione e/o di lavoro in un impresa o Università di un Paese diverso da quello di provenienza. Nel 2009, nell ambito del Programma Leonardo Da Vinci, l Ateneo ha coordinato il progetto M.E.G.A. (Mobility Experiences for Graduates Adroad), che ha coinvolto 116 laureati degli Atenei di Ferrara, Parma e Modena e Reggio Emilia, e nel mese di Febbraio, sempre in qualità di Ente promotore, ha presentato, in collaborazione con le Università di Bologna, Parma, Modena e Reggio Emilia e l Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori ER-GO, il progetto denominato Q.U.A.T.T.R.O. (QUalified Abroad Trainings Through Regional Opportunities). Il progetto, ammesso al finanziamento dall Agenzia Nazionale Lifelong Learning Programme (ISFOL), permetterà di attivare, nel corso del 2010, 22 tiroci- Il Centro Linguistico di Ateneo (CLA) ni formativi all estero, della durata di 20 settimane ciascuno, per laureati dell Ateneo. Nella prospettiva di internazionalizzazione dell Università si inserisce anche l insegnamento della lingua italiana, inteso come servizio a supporto degli studenti stranieri che partecipano alle attività formative e di ricerca dell Ateneo. Nel 1998 è stato istituito il Centro di ricerca e servizi denominato Centro Linguistico di Ateneo - CLA. Nel corso degli anni, il Centro Linguistico è divenuto la struttura di riferimento nell Ateneo per l organizzazione e il coordinamento dei servizi didattici riguardanti l apprendimento dell italiano come lingua straniera ed ha ampliato sempre più la sua offerta e il suo campo di attività di insegnamento dell italiano. Il Centro, che dispone di strutture dedicate all apprendimento linguistico quali un laboratorio, una biblioteca/mediateca e due aule-laboratorio, offre i seguenti servizi: - corsi intensivi di italiano per studenti stranieri; - il progetto Tandem, una forma di apprendimento libero in cui studenti di madrelingua diversa si esercitano in coppia allo scopo di migliorare le proprie conoscenze linguistiche; - materiali di autoapprendimento con supporto multimediale per Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo e Tedesco, fruibili nel laboratorio self-access.il CLA organizza, inoltre, corsi di italiano finanziati da Università americane sulla base di due Convenzioni siglate con il Council on International Education Exchange (12 corsi da 600 ore) e la Middlebury College School in Italy (2 corsi da 72 ore). Infine, grazie ad una convenzione tra l Ateneo e l Ufficio Scolastico Provinciale, il CLA è diventato referente scientifico per i corsi di aggiornamento in tutte le scuole di ogni ordine e grado per l inserimento e l accoglienza di studenti stranieri. Presso il CLA inoltre sono attivi, durante il primo e secondo semestre, corsi di italiano preparatori alla frequenza delle lezioni universitarie. 237

238 La mobilità dei docenti La mobilità internazionale riguarda anche i docenti dell Ateneo, ai quali lo svolgimento di un periodo di studio o di lavoro all estero offre un opportunità di sviluppo delle competenze e di arricchimento della propria professionalità, da trasmettere e valorizzare al ritorno nell ambito delle attività di ricerca e didattica dell Università. Allo stesso tempo, la capacità di attrazione dell Ateneo di docenti di elevato profilo e prestigio provenienti dall estero contribuisce a migliorare la qualità delle attività svolte e a rafforzare il ruolo e l immagine dell Università sul piano internazionale. Negli ultimi anni l Ateneo ha intrapreso una serie di iniziative finalizzate ad incentivare la mobilità dei propri docenti all estero e ad attrarre corrispondentemente a Ferrara docenti stranieri, ovvero mirate a consentire al personale docente di usufruire di periodi di congedo per motivi di studio (si veda la tabella di riepilogo 7.10): - nel 2009 il personale docente dell Ateneo ha compiuto complessivamente 621 missioni all estero, di cui 435 missioni in Paesi europei (erano 508 nel 2008) e 186 in Paesi extraeuropei (176 nel 2008). Il personale in congedo per motivi di studio 11 è salito di 7 unità nel triennio ; - nell A.A. 2008/2009 il numero dei docenti stranieri presso l Ateneo è stato complessivamente di 20, due in più rispetto all A.A. 2007/2008. Di essi, 16 provenivano da Paesi membri dell Unione Europea (11 nell A.A. 2007/2008) e 4 da altri continenti (7 nell a.a. 2007/08). - ulteriori strumenti di mobilità sono offerti dalla normativa sulla chiamata diretta di professori italiani e stranieri e dalla normativa sul c.d. rientro dei cervelli, mirata ad incentivare la mobilità di studiosi italiani impegnati all estero. Il D.M. 26/01/2001 n ha istituito la possibilità per le Università di stipulare contratti con studiosi ed esperti stranieri o italiani impegnati all estero da almeno un triennio in attività didattica e scientifica. Le Università italiane possono, infine, procedere alla chiamata diretta per periodi a termine di studiosi, italiani o stranieri, ovvero di studiosi di chiara fama, in possesso dei necessari requisiti. 11 Ai sensi dell autorizzazione ex art.17, c.1, DPR 382/80 ( anno sabbatico ), dell art 10 della L.311/58 e dell art. 8 della L.349/58 (Congedo per motivi di studio con assegni). 12 Il Decreto è stato successivamente aggiornato attraverso il DM 20/03/2003 n. 501 e il DM 01/02/2005 n.18 (Programma Incentivazione alla mobilità di studiosi stranieri e italiani residenti all estero ). - La normativa di riferimento è la L. 230/2005. La tabella 7.12 riepiloga i dati sulla mobilità dei docenti di Ferrara ai sensi di tali normative. L Arcispedale Sant Anna - Foto di S.B.

239 Tabella 7.10 Mobilità all estero docenti Unife dati di sintesi Missioni all estero UE ed extra UE Missioni UE Missioni extra UE TOTALE Personale docente in congedo per motivi di studio Riferimento normativo Autorizzazione art.17 c.1 DPR 382/80 (anno sabbatico) Cong. motivi di studio ai sensi art.10 L.311/58 con assegni Cong. motivi di studio ai sensi art. 8 L.349/58 con assegni TOTALE Percentuale di docenti che si è recato all estero con congedo di facoltà sul totale del corpo docente e ricercatore 2,54% 2,95% 3,64% (PO = professori ordinari; PA = professori associati; RU = ricercatori universitari) Dipartimento di Scienze storiche, già sede dell Istituto di Fisica - Foto di S.B.

240 Tabella 7.11 Mobilità verso Unife dei docenti stranieri dati di sintesi Facoltà A.A. 2006/2007 A.A. 2007/2008 A.A. 2008/2009 Docenti UE Docenti extra UE Docenti UE Docenti extra UE Docenti UE Docenti extra UE U D U D U D U D U D U D Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Lettere e filosofia Medicina e chirurgia Scienze mm.ff.nn TOTALE (U: Uomini, D: Donne) Tabella Docenti di Chiara fama dati di sintesi PO PO PO PA RU PO PA RU Docenti di Chiara fama non cittadini italiani Docenti di Chiara fama cittadini italiani Docenti vincitori di concorso libero non cittadini italiani Totale (PO = professori ordinari; PA = professori associati; RU = ricercatori universitari)

241 Allo scopo di incentivare l internazionalizzazione del corpo docente nei Corsi di Dottorato e per proiettare l Università nel circuito dei luoghi appetibili per sabbatical leaves, l Ateneo ha infine istituito nel 2006 il programma Copernicus Visiting Scientists, destinato a scienziati di livello internazionale che trascorrano almeno un mese a Ferrara, partecipando alle attività di ricerca e didattica dei Corsi di Dottorato dello IUSS. Nel 2009 sono stati realizzati quattro soggiorni mensili, a fronte di sei soggiorni nel 2008 e quattro nel La cooperazione allo sviluppo internazionale Fra le iniziative internazionali dell Ateneo, particolare valenza sociale hanno le attività di cooperazione internazionale in materia di aiuti allo sviluppo dei Paesi che versano in condizioni di povertà e di sottosviluppo. Le iniziative sono portate avanti dai diversi Dipartimenti e Facoltà in ambito umanistico, scientifico e tecnologico. Allo scopo di coordinare e gestire tali attività, l Ateneo ha istituito nel 2006 il Centro di Ateneo per la Cooperazione allo Sviluppo Internazionale, le cui finalità principali sono: promuovere, coordinare ed eseguire progetti di cooperazione allo sviluppo, attività di ricerca, didattica, formazione, aggiornamento e fornitura di servizi inerenti temi rilevanti per i Paesi in via di sviluppo; favorire lo scambio di informazioni e di metodologie tra l Ateneo e Centri di Ricerca di Enti pubblici locali, nazionali e internazionali; promuovere iniziative di informazione, sensibilizzazione e formazione rivolte alla comunità locale e non, sostenendo l organizzazione di convegni e seminari e la pubblicazione dei risultati dei lavori di ricerca; promuovere l inserimento nei curricula di tutte le Facoltà dell Ateneo di temi di interesse generale e specialistico riguardanti le tematiche dello sviluppo umano e sostenibile e della cooperazione internazionale; aprire spazi di riflessione critica sulle politiche e sulle pratiche di cooperazione internazionale allo sviluppo, affinare e sperimentare metodologie innovative di progettazione e valutazione e sviluppare competenze e tecnologie. Le principali attività realizzate nel 2009 dal Centro possono riassumersi nei seguenti punti: nell ambito del Forum Perù - Italia, svoltosi a Lima nel mese di Marzo 2009, l Università di Ferrara ha incontrato circa 11 Università peruviane. Durante gli incontri è stata valutata l opportunità di dar vita a rapporti di collaborazione didatticoscientifica e, in particolare, è stata esaminata la possibilità di procedere al riconoscimento reciproco dei percorsi universitari per poter accedere a Master e Dottorati di Ricerca usufruendo del doppio titolo di laurea o del titolo congiunto. Tale richiesta è stata manifestata anche in virtù dell apprezzamento espresso dalle Università peruviane in merito ai Master internazionali dell Ateneo (in Beni culturali, ECO-POLIS, etc.), e alla bozza di inquadramento per i Dottorati extraeuropei presentata dall Ateneo. Inoltre, sempre in occasione del Forum, l Università di Ferrara ha incontrato l Ispettoria Salesiana del Perù, con la quale, in virtù della lunga collaborazione nell ambito del Volontariato Internazionale per lo Sviluppo (VIS), è stata discussa un ipotesi di progetto per il coinvolgimento delle popolazioni indigene del Perù al fine della creazione di cooperative per la produzione di beni ad alto valore aggiunto. 241

242 242 Infine, a seguito di un incontro con i responsabili dell Istituto Peruviano di Investigacion Fitoterapica Andina (IPIFA), è stata valutata la possibilità di dar vita ad un progetto per la valorizzazione delle piante medicinali peruviane, rivalutando così la tradizione etnobotanica locale; nel mese di Novembre 2009 l Ateneo ha effettuato una missione in Ruanda, precisamente nel villaggio di Musha, per l allestimento di un laboratorio in cui sono state installate attrezzature per l ottenimento di oli Un momenti della visita a Kibugo essenziali e il trattamento delle piante. Durante la permanenza è stata visitata l Università Unatek a Kibungo, Ateneo privato nato nel 2003 e che ha al suo attivo due Facoltà: Scienze dell Educazione, con quattro Corsi di Laurea, e Sviluppo Rurale con due corsi di laurea. Nell ambito della visita sono state valutate le possibilità di collaborazione accademica, esistenti in virtù del Corso di Laurea specialistica in Biotecnologie agroindustriali attivo presso l Ateneo ferrarese, delle competenze del Centro per l Agricoltura (AgriUnife) e delle possibilità offerte dai Dottorati di Ricerca extraeuropei. sulla base dell accordo quadro di collaborazione siglato nel 2007 con l Università Politecnica Salesiana dell Ecuador (UPS) e nell ambito di una conferenza organizzata nel mese di Aprile 2009 presso la sede dell Ateneo del Paese latinoamericano, sono stati confermati alcuni impegni precedentemente presi. Un momenti della visita a Kibugo In particolare: - è stato attivato, presso la UPS, a Quito, una Maestria in Cosmesi con sei docenze effettuate da docenti dell Ateneo. È inoltre prevista l attivazione di un Master internazionale in Cosmesi nelle due Università; - è stato previsto l ampliamento ad altri settori della già avviata collaborazione scientifica per la valorizzazione della biodiversità in ambito botanico fitochimico, farmaceutico e biotecnologico; - è stata presa in considerazione la richiesta, avanzata da tre docenti della UPS, di partecipare ai Dottorati in Scienze farmaceutiche, in Biochimica e Biotecnologie e in Scienze chimiche attivati presso l Università di Ferrara; - è stato valutato lo stato di avanzamento del progetto di istituzione di un Centro Internazionale di ricerca e servizi sulla valorizzazione della biodiversità e della diversità culturale con sede in Ecuador. Sempre in Ecuador, nel mese di Agosto 2009, l Ateneo ha effettuato una missione per la partecipazione al seminario Cooperazione allo sviluppo in area amazzonica sul tema delle attività formative a favore del-

243 la popolazione indigena, della valorizzazione della biodiversità, e dello sviluppo produttivo in comunità come mezzo dello sviluppo umano. Il convegno ha rappresentato l evento di chiusura di un progetto triennale co-finanziato da Volontariato Internazionale per lo Sviluppo (VIS) e Ministero degli Affari Esteri. A seguito dell accordo di cooperazione tecnica firmato da Università di Ferrara, Consorzio Ferrara Ricerche, Governo del Paranà e Pontificia Universidade Católica do Paranà (PUC- Pr), alla fine di Novembre 2009 una delegazione del Dipartimento di Scienze della Terra dell Ateneo ferrarese si è recata a Curitiba per partecipare ad un seminario sul tema Gestione Integrata delle Aree Costiere. Il seminario, promosso oltre che dalle due Università anche dal Ministero all Ambiente dello Stato del Paranà, mirava alla definizione di alcuni progetti di cooperazione tecnica da sviluppare fra i quattro partner firmatari dell accordo di cooperazione. Di tali progetti, particolare menzione meritano la realizzazione di un Master Erasmus-Mundus sui temi della gestione integrata delle zone di costa e la creazione di un osservatorio, nella città portuale di Paranaguà, finalizzato a realizzare ricerche sullo stato delle acque e dell ambiente costiero della Baia di Paranaguà. Entrambi i progetti sono il risultato di numerosi anni di collaborazione fra PUCPr e l Università di Ferrara. Oltre alle attività realizzate per la creazione e lo sviluppo di strutture all estero, nel 2009 il Centro di Ateneo ha partecipato e si è fatto promotore di alcune iniziative organizzate sul territorio ferrarese legate ai temi della cooperazione allo sviluppo internazionale. Di tali iniziative particolare menzione merita l iniziativa Il Togo in mostra. Immagini e illustrazioni dal piccolo Stato africano. La mostra, che ha avuto luogo nel mese di Aprile in occasione dell anniversario dell indipendenza del Paese africano, ha presentato numerose illustrazioni ed immagini sul Togo, dalla vegetazione, alla fauna, ai luoghi patrimonio mondiale dell Unesco, alle spiagge, fino agli usi, costumi, riti e religioni. Tale iniziativa riveste particolare valenza per l Ateneo in virtù della numerosa comunità di studenti togolesi che hanno scelto l Università di Ferrara per la loro formazione. La posa di un albero al Polo Scientifico Tecnologico in memoria dello studente camerunese Gilles Donald Djoumessi 243

244 244

245 SEZIONE 8 L UNIVERSITA DI FERRARA E L AMBIENTE La responsabilità sociale dell Università di Ferrara nei confronti del territorio e degli stakeholder che lo rappresentano trova nell interazione con l ambiente un altra rilevante dimensione. L attenzione che l Ateneo riserva all ambiente si riflette, in primo luogo, nelle attività istituzionali della didattica e della ricerca, attraverso lo sviluppo di Corsi di Formazione mirati alla creazione di figure professionali con specifiche competenze ambientali e la realizzazione di progetti di ricerca in campo ambientale. Formazione e ricerca hanno un immediata ricaduta sul territorio, nella misura in cui sono finalizzate allo sviluppo di progetti e professionalità volti a tutelare l ambiente naturale locale. La rilevanza del tema ambiente nelle relazioni con il territorio ha condotto inoltre l Ateneo all adozione di specifiche iniziative mirate a rafforzare l interazione e le sinergie con gli stakeholder istituzionali di riferimento, unitamente all assunzione di impegni concreti in termini di diminuzione dell impatto delle attività svolte sull ambiente. 245 Foto di S.B.

246 8.1 La formazione in campo ambientale Tabella 8.1 Offerta formativa in campo ambientale Anno Accademico 2008/ L offerta formativa dell Ateneo sulle tematiche ambientali interessa tutti i livelli della formazione, dai Corsi di Laurea triennale e specialistica, ai Dottorati di Ricerca ai Master di primo e secondo livello, fino ai corsi di Perfezionamento. La tabella 8.1 illustra i corsi più significativi che compongono l offerta didattica in campo ambientale dell Università, dalla formazione universitaria a quella post lauream.?????? - Foto di S.B. Tipologia di corso Corsi di Laurea Dottorati di Ricerca Master Corsi di Formazione e Perfezionamento triennale specialistica e magistrale Denominazione Scienze biologiche - curriculum Ecologia Chimica Ingegneria civile ed ambientale Scienze dei beni culturali ed ambientali (didattica a distanza) Scienze geologiche Scienze naturali Architettura Chimica Conservazione e gestione del patrimonio naturale, ambientale e culturale Ecologia ed Evoluzione Ingegneria per l ambiente e il territorio Scienze geologiche, georisorse e territorio Biologia evoluzionistica ed ambientale - curriculum Ecologia Scienze dell Ingegneria - curriculum Ingegneria civile Scienze della Terra - curriculum Mineralogia e Cristallografia Scienze della Terra - curriculum Petrologia, Geochimica e Geofisica Scienze della Terra - curriculum Geomorfologia Scienze della Terra - curriculum Geologia applicata Eco-Polis - politiche ambientali e territoriali per la sostenibilità e lo sviluppo locale (II Livello) Operatori della Pubblica Amministrazione per la gestione, pianificazione e riduzione del rischio idrogeologico Tecnici in acustica Acustica delle sale per il pubblico spettacolo: dalla progettazione alla verifica

247 Tra i principali Corsi di Laurea attivati vi sono: il Corso di Laurea triennale in Scienze biologiche curriculum ecologico, all interno del quale l Ateneo ha istituito un curriculum di approfondimento in Ecologia. Il percorso formativo prevede che, nei primi tre semestri, vengano trattate approfonditamente le basi chimicofisiche e biochimico-funzionali delle scienze della vita e le relative espressioni teoriche ed applicative, comprese quelle relative al controllo dei fattori che tutelano la salute e la qualità della vita delle piante, degli animali e dell uomo. Viene inoltre lasciato ampio spazio alle attività di sperimentazione in laboratorio ed in natura, allo scopo di poter valutare la struttura, le funzioni e le relazioni tra i viventi. Negli ultimi tre semestri di studio, gli studenti possono scegliere il curriculum ecologico, istituito allo scopo di facilitare il diretto inserimento dei laureati in ambiti ecologici applicativi. Il curriculum prevede l obbligo di attività sperimentali-laboratoristiche, da svolgersi all interno dell Ateneo oppure all esterno, in stage presso aziende, strutture e laboratori pubblici o privati, oppure in altre Università italiane o straniere, anche nel quadro di accordi internazionali. Al termine del percorso formativo si prediligono tesi sperimentali, anche di carattere applicativo, spesso svolte in collaborazione con le strutture nazionali o internazionali nelle quali lo studente ha svolto il periodo di tirocinio. Il corso attrae numerosi studenti provenienti da altre province e regioni e, sui quattro curricula offerti, gli iscritti al curriculum ecologico rappresentano in media il 30-35% del totale. Dopo la laurea, il giovane può iscriversi all Ordine Nazionale dei Biologi junior, previo superamento dell Esame di Stato presso l Ateneo. La grandissima maggioranza dei laureati triennali completa il ciclo di studio presso l Ateneo con la Laurea specialistica in Ecologia ed evoluzione. il Corso di Laurea specialistica in Ecologia ed evoluzione, il cui obiettivo è quello di formare risorse di elevato profilo, in grado di svolgere studi qualificati di analisi della biodiversità, sia dei fattori genetici, demografici e ambientali che l hanno determinata, sia delle strategie e delle tecniche necessarie al suo mantenimento e alla sua gestione. Il raggiungimento di tale obiettivo è assicurato da due curricula, uno in Evoluzione e l altro in Ecologia applicata. Il curriculum in Evoluzione porta i giovani alla profonda conoscenza dell evoluzione biologica, approfondendo temi classici e moderni applicabili in campo conservazionistico (parchi, riserve, aree protette) e museale (musei della scienza). Nel curriculum in Ecologia applicata gli studenti possono costruire un percorso culturale personalizzato, orientato verso una specializzazione trasversale per tutti gli ecosistemi, oppure indirizzato verso una sola tipologia ecosistemica. Una disciplina che riscuote un vasto consenso da parte degli studenti è lo sviluppo sostenibile, nel cui corso gli studenti, oltre ad apprendere i fondamenti della materia, mettono in pratica metodologie e sistemi di contabilità ambientale per la costruzione di un Bilancio Ambientale simulato. Altri corsi sono legati all informatizzazione dei dati e alla costituzione di data set, all applicazione di metodi di georeferenziazione (GIS) sistemi geografici sempre più spesso applicati anche nel monitoraggio ambientale ed alla Valutazione di Impatto Ambientale. Infine, un al- 247

248 248 tro insegnamento molto apprezzato dai giovani è Depurazione Biologica che permette agli studenti di approfondire i problemi relativi alla gestione e al trattamento dei reflui. I giovani laureati, che dopo il superamento dell Esame di Stato si possono iscrivere all Ordine Nazionale dei Biologi, trovano spesso collocazione professionale nel campo pubblico e privato del controllo di qualità ambientale, del trattamento dei reflui e dello smaltimento dei rifiuti solidi, del ciclo di potabilizzazione delle acque, della contabilità ambientale. Alcuni giovani proseguono il percorso culturale nel Dottorato di Ricerca dell Ateneo in Biologia evoluzionistica ed ambientale curriculum Ecologia. Foto di S.B. Tabella 8.2 Studenti iscritti al Corso di Laurea in Scienze Biologiche - curriculum Ecologico e al Corso di Laurea specialistica in Ecologia ed Evoluzione Laurea in Scienze Biologiche - curriculum Ecologico a.a. 2006/2007 a.a. 2007/2008 a.a. 2008/ Laurea specialistica in Ecologia ed Evoluzione Il Corso di Laurea triennale in Ingegneria civile e ambientale si caratterizza per una struttura mirata a preparare i giovani agli studi magistrali, con i quali il corso forma un percorso formativo unico. Nel primo anno e nel primo semestre del secondo anno del corso, lo studente acquisisce gli strumenti della matematica, della chimica e della fisica, oltre che quelli della rappresentazione grafica, ovvero della rappresentazione degli oggetti e di un contesto spaziale soggetto ad intervento ingegneristico. Particolare importanza è assegnata alla matematica, inteso quale strumento di elaborazione di tutti gli aspetti teorici che lo studente dovrà successivamente affrontare nelle scienze dell ingegneria civile e ambientale. A partire dal secondo semestre del secondo anno, invece, cominciano gli studi più prettamente ingegneristici, con i corsi di Topografia, Idraulica e Architettura tecnica. Tali corsi mirano a fornire allo studente una solida preparazione di base nel campo del rilevamento, della geodesia, dell idraulica e di tutte le sue applicazioni territoriali, e nel campo della progettazione architettonica. Al secondo anno, inoltre, lo studente può scegliere se approfondire la tematica progettuale degli edifici tramite l insegnamento di Progettazione degli elementi costruttivi, oppure la tematica del trattamento delle informazioni per via statistica e probabilistica tramite l insegnamento di Metodi di osservazione e Misura. Con il primo insegnamento si mettono in evidenza gli aspetti tecnologici, ovvero i materiali, il loro assem-

249 blaggio e il loro montaggio, ponendo grande attenzione al risparmio energetico unitamente alla caratterizzazione dell efficienza dei sistemi di climatizzazione degli ambienti, sia in termini di riscaldamento (stagione fredda), sia in termini di raffreddamento (stagione calda). Con il secondo insegnamento si definiscono invece le principali metodologie per le elaborazioni del dato da potersi estendere ai diversi campi dell ingegneria civile e ambientale. Il terzo anno di corso lo studente deve affrontare tre insegnamenti obbligatori: Scienza delle costruzioni, Fisica tecnica e Elementi di economia e estimo. L insegnamento di Scienza delle Costruzioni fornisce le basi per la progettazione strutturale degli edifici. Con l insegnamento di Fisica tecnica lo studente acquisisce le leggi fondamentali dell illuminotecnica, oltre che quelle relative alla trasmissione del calore che stanno alla base di qualsiasi tecnologia o impiantistica di climatizzazione degli ambienti. Il corso di Elementi di economia e estimo definisce invece le prime nozioni riguardanti la quantificazione del valore dei beni immobili. Successivamente, lo studente è chiamato a scegliere fra due laboratori. Il primo mira a far conoscere i primi Elementi di Tecnica delle costruzioni e ad approfondire le tecniche del rilevamento degli edifici (Rilevamento dei fabbricati). Il secondo laboratorio permette invece di affrontare i primi problemi progettuali nel campo dell ingegneria idraulica (Elementi di Ingegneria fluviale) con il supporto degli aspetti geologici e geomorfologici che caratterizzano il territorio (Geologia e Geomorfologia nel controllo del territorio). In alternativa ad uno degli insegnamenti previsti nei due laboratori, allo studente è concesso di sostenere un periodo di tirocinio presso un azienda privata o pubblica o presso uno studio professionale durante il quale può anche iniziare l elaborazione delle tesi di laurea. Il corso attrae diversi studenti provenienti soprattutto dalle regioni Emilia-Romagna e Veneto seguite, con un certo distacco, da Campania, Basilicata e Puglia. A conferma dell attrattività del corso va segnalato che non di rado laureati in altre discipline chiedono di poter affrontare un nuovo percorso di studi iscrivendosi al Corso di Laurea in Ingegneria civile e ambientale, apprezzato per le numerose opportunità occupazionali che offre. Dopo aver sostenuto l Esame di Stato per l abilitazione alla professione, il laureato triennale può, infatti, iscriversi all Albo degli Ingegneri junior. Tipici sbocchi occupazionali sono quelli nelle imprese edili o negli studi professionali e negli Enti pubblici e privati dove può svolgere un attività con responsabilità di firma di progetto, nel caso di interventi semplici, o di supporto e di collaborazione nel caso di sviluppo di processi progettuali più complessi. Ciò nonostante la grande maggioranza dei laureati (quasi il 90%) decide di continuare gli studi e di iscriversi in particolare al Corso di Laurea magistrale in Ingegneria civile, attivato presso la Facoltà di Ingegneria dell Ateneo. Il Corso di Laurea magistrale in Ingegneria civile riprende la struttura a curriculum unico che caratterizza la laurea triennale. Tuttavia, oltre a 4 corsi obbligatori (Matematica III, Meccanica delle Terre, Progetto di opere idrauliche, C.a & c.a.p + progetto di strutture), agli studenti è data la possibilità di scegliere tra una gamma di corsi opzionali alquanto articolata, che spazia dai corsi a prevalente caratterizzazione strutturale, ai corsi a prevalente ca- 249

250 250 ratterizzazione idraulico-ambientale, ai corsi a prevalente caratterizzazione edile. I corsi obbligatori mirano a solidificare e allo stesso tempo a trasmettere ulteriori conoscenze degli strumenti matematici. Con l insegnamento di Meccanica delle Terre lo studente acquisisce competenze utili alla progettazione di strutture basate sull utilizzo delle terre (rilevati stradali, argini, dighe, ecc.) o di strutture che hanno una forte interazione con esse. Con l insegnamento di Progetto di opere idrauliche allo studente vengono trasmesse conoscenze riguardanti la fenomenologia dei processi di trasformazione di piogge e deflussi e la loro quantificazione, nonché conoscenze riguardanti la progettazione di infrastrutture idrauliche quali le reti acquedottistiche, fognarie, ecc. Con l insegnamento in C.a. & c.a.p. e progetto di strutture lo studente acquisisce nozioni riguardanti la progettazione delle strutture in cemento armato e in cemento armato precompresso, divenendo padrone delle metodiche di calcolo e di valutazione dello sforzo sostenibile in fase di carico. Quanto ai corsi opzionali, il blocco riguardante la macroarea delle costruzioni (Meccanica e non Linearità delle strutture, Impianti tecnici civili, Progettazione in zona sismica, Geologia dei terremoti, Equazioni della fisica matematica, Laboratorio di progettazione strutturale assistita) sviluppa la tematica della progettazione strutturale, ponendo grande attenzione agli strumenti di calcolo connessi al comportamento dinamico delle costruzioni. In questo contesto grande attenzione è posta al rischio sismico e agli aspetti costruttivi che vi possono far fronte (progettazione antisismica degli edifici). Dal canto suo, il blocco degli insegnamenti riguardanti gli aspetti idraulico-ambientali (Idraulica applicata al territorio, Dinamica dei litorali, Complementi di economia e estimo, Telerilevamento e monitoraggio, Inquinamento dell aria in ambiente antropizzato, Tecniche avanzate di potabilizzazione e depurazione, Valorizzazione delle materie prime e riciclaggio, Laboratorio di misure e controlli idraulici) intende valorizzare due distinti aspetti: l ingegneria sanitaria e la progettazione delle infrastrutture idrauliche. Infine, il blocco degli insegnamenti a prevalente caratterizzazione edile (Recupero e tipologie edilizie, Composizione architettonica, Tecnica dei processi edilizi, Acustica edilizia e dell ambiente, Pianificazione territoriale, Laboratorio di progettazione edile) affronta il problema della progettazione degli edifici sotto l aspetto architettonico-funzionale e sotto l aspetto tecnologico, ovvero sotto l aspetto dei materiali, delle tecniche e delle linee guida mirate al conseguimento del massimo livello di efficienza energetica. Lo studente completa il suo percorso di studio frequentando un laboratorio in attinenza con l indirizzo prescelto. In alternativa, lo studente può sostenere un periodo di tirocinio presso un azienda, presso un Ente pubblico, o presso uno studio professionale. Solitamente durante il periodo di tirocinio lo studente, inizia lo sviluppo della tesi di laurea a cui, nell ambito della laurea magistrale, viene data particolare rilevanza. Infatti, con la tesi, lo studente è chiamato a sviluppare un articolato studio o progetto di elevata complessità al fine di dimostrare il raggiungimento della piena maturità ingegneristica. Il Corso di Laurea magistrale in Ingegneria civile, al pari di quello triennale di cui rappresenta la naturale continuazione, ha una forte attrattività, Il numero degli iscritti,

251 generalmente provenienti dal corso di laurea triennale in Ingegneria civile e ambientale, è infatti pressoché pari alla massima ricettività del corso. Gli iscritti, oltre che dalla regione Emilia-Romagna, provengono in numero cospicuo da Veneto, Campania, Basilicata e Puglia. Dopo il conseguimento del titolo, i laureati possono sostenere l Esame di Stato e iscriversi all Albo degli Ingegneri sezione senior, abilitandosi quindi all esercizio della professione. Quanto all occupabilità, i dati del Consorzio AlmaLaurea confermano che, ad un anno dal conseguimento dalla laurea, circa il 92% ha già trovato un primo impiego. Infine, alcuni giovani proseguono i loro studi nei diversi rami dell ingegneria civile nell ambito del Dottorato di Ricerca in Ingegneria attivato presso questo Ateneo. Tabella 8.3 Studenti iscritti al Corso di laurea in Ingegneria civile e ambientale - Corso di laurea specialistica in Ingegneria civile - Corso di laurea specialistica in Ingegneria per l ambiente e il territorio Laurea in Ingegneria civile e ambientale curriculum Ingegneria civile Laurea in Ingegneria civile e ambientale curriculum Ingegneria ambientale Laurea in Ingegneria civile e ambientale curriculum comune Laurea specialistica in Ingegneria civile curriculum costruzioni Laurea specialistica in Ingegneria civile curriculum idraulica Laurea specialistica in Ingegneria civile curriculum edile Laurea specialistica in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio a.a. 2006/2007 a.a. 2007/2008 a.a. 2008/ Via Scienze - Ferrara

252 252 Con riferimento alla formazione post lauream, tra i corsi più significativi componenti l offerta in campo ambientale nell a.a. 2008/09 vanno ricordati: il Master Eco-Polis - politiche ambientali e territoriali per la sostenibilità e lo sviluppo locale. Organizzato dalle Facoltà di Economia e di Scienze matematiche, fisiche e naturali, Eco-Polis è un master internazionale finalizzato a trasmettere le conoscenze e le pratiche più innovative in tema di sostenibilità e sviluppo locale. Il Master, che nell A.A. 2008/2009 ha visto la partecipazione di 26 studenti (17 donne e 9 uomini), è descritto in dettaglio nella sezione 7 del Bilancio, dedicata alle attività dell Ateneo in campo internazionale; Il Corso di Perfezionamento in Tecnici in acustica. Il corso si prefigge di fornire ai partecipanti la formazione necessaria a svolgere i diversi compiti previsti dalle disposizioni di legge in materia di acustica applicata con particolare riferimento alla legge quadro sull inquinamento acustico (Legge 447/95) che introduce la figura del Tecnico competente in acustica. Gli iscritti al corso sono stati 35 nell A.A. 2008/2009, dei quali 8 donne; Palazzo Turchi di Bagno - Dipartimento di Biologia ed evoluzione, giardino interno

253 8.2 La ricerca in campo ambientale e la ricaduta sul territorio Tabella 8.4 Progetti di ricerca in campo ambientale dati di sintesi Anche nella scelta dei filoni di ricerca l Ateneo presta attenzione alle problematiche ambientali, con particolare riguardo al contesto locale e allo sviluppo di attività che possano avere ricadute positive sul territorio, sia in termini di creazione di imprese spin-off che di messa a disposizione delle competenze tecnico-scientifiche per la realizzazione di impianti e strutture compatibili con la tutela dell ambiente e la promozione dello sviluppo sostenibile. L attività di ricerca in campo ambientale è affidata a tutti i Dipartimenti dell Ateneo i cui ambiti disciplinari sono legati alle tematiche ambientali (Biologia ed evoluzione, Scienze della Terra, Fisica, Ingegneria, Chimica, Economia, etc.), nonché al CRUTA - il Centro interdisciplinare di Ricerche Urbane, Territoriali ed Ambientali afferente dal 2008 al Dipartimento di Economia, Istituzioni, Territorio. La tabella 8.4 riepiloga alcuni dei progetti di ricerca ambientale più significativi sviluppati dall Ateneo, seguita alla descrizione delle finalità e dei principali risultati raggiunti da ciascuno nell anno Titolo del Progetto Environmental Regional Network - Enviren Laboratorio per l innovazione industriale e la sostenibilita energetico ambientale lisea CEOP-AEGIS - Coordinated Asia- European long-term Observing system of Qinghai - Tibet Plateau hydro-meteorological processes and the Asianmonsoon system with Ground satellite Image data and numerical Simulations Settori di attività Monitoraggio e controllo ambientale Energia Fisica Canale di finanziamento PRRIITT* PRRIITT* 7 PQ - Environment (including climate change) Periodo di svolgimento 01/01/09 31/12/10 01/05/09 30/04/10 01/05/ /04/2012 Finanziamento (euro)

254 254 Titolo del Progetto MICORE - Morphological Impacts and Coastal Risks induced by Extreme storm events GENESIS - Groundwater and dependent Ecosystems: NEw Scientific basis on climate change and land-use impacts for the update of the EU Groundwater Directive EU-CHIC - European Cultural Heritage Identity Card Settori di attività Scienze della Terra Scienze della Terra Architettura Canale di finanziamento 7 PQ - Environment 7 PQ - Environment (including climate change) 7 PQ - Environment (including climate change) Periodo di svolgimento 01/06/ /05/ /04/ /03/ /09/ /08/2012 Finanziamento (euro) * Programma Regionale per la Ricerca Industriale, l Innovazione e il Trasferimento Tecnologico (PRRIITT) - Misura 3.4. Sviluppo di rete - Azione A Laboratori di ricerca e trasferimento tecnologico Bando D.G.R. 1853/2007, i cui esiti sono stati resi noti a fine 2008 CEOP-AEGIS - Coordinated Asia-European long-term Observing system of Qinghai - Tibet Plateau hydrometeorological processes and the Asian-monsoon system with Ground satellite Image data and numerical Simulations La vita umana e l intero ecosistema del Sud-Est Asiatico dipendono interamente dal ciclo del sistema monsonico e dalla sua predicibilità. Più del 60% della popolazione globale vive in questa regione: inondazioni e periodi di siccità causano spesso seri danni all ambiente, con ingenti perdite di vite umane e strutture. Le sorgenti dei sei maggiori fiumi di questa regione (Fiume Giallo, Yangtze, Mekong, Salween, Irrawaddy, Brahmaputra e Gange) si trovano sull altopiano del Tibet, dove il monitoraggio del ciclo idrologico è affidato a scarse e poco precise osservazioni da terra, che non possono costituire un sistema soddisfacente. Un sistema che integri sia osservazioni da satellite che da terra è necessario al fine di monitorare le risorse idriche del Sud-Est Asiatico e per chiarire il ruolo delle interazioni atmosfera-superficie sul plateau tibetano nel sistema monsonico. In tale contesto, gli obiettivi principali del progetto, finanziato nell ambito del 7 Programma Quadro Europeo, sono:

255 costruire dal sistema osservativo attuale e dalle missioni satellitari presenti e prossime un sistema di monitoraggio del ciclo dell acqua sul plateau tibetano, attraverso la stima di precipitazione (liquida e solida), evapotraspirazione e umidità del terreno; studiare l evoluzione della copertura nevosa e della vegetazione, dell umidità superficiale e dei flussi alla superficie, delle forzature sull attività convettiva, la precipitazione intensa ed il Monsone asiatico, per migliorarne la previsione. Il progetto, iniziato nel 2008, si svolgerà nell arco di quattro anni e vede la partecipazione di 14 istituzioni europee, cinesi ed indiane. Il ruolo dell Università di Ferrara, in collaborazione con l Istituto di Scienze Atmosferiche dell Accademia delle Scienze cinese, consiste nel fornire stime da satellite della precipitazione sull area di interesse. Nell anno 2009 le attività svolte dall Ateneo hanno riguardato: il coordinamento del azione Estimation of precipitation over the Plateau and surrounding zones with optical and microwave observations, che includeva la partecipazione di altre 3 istituzioni: Università di Tsukuba (Giappone), la cinese Academy for Meteorological Sciences (Cina), l Institute of Geographic Sciences and Natural Resources Research (Cina); il coordinamento del gruppo di lavoro sui sensori alle microonde; l installazione sull Altopiano Tibetano di 3 sensori di tipo Pludix per la misura e lo studio delle caratteristiche della precipitazione. La campagna di misura si estenderà per un anno, fino al mese di Ottobre 2010 e raccoglierà dati sia sulla precipitazione monsonica che sulla precipitazione nevosa; l analisi di eventi di precipitazione sull Altopiano Tibetano tramite immagini da satellite e dati da radar e da pluviometri per la messa a punto di tecniche di stima di precipitazione da remoto. MICORE - Morphological Impacts and Coastal Risks induced by Extreme storm events Scopo principale del progetto, avviato a giugno 2008 nell ambito del 7 Programma Quadro UE, è quello di sviluppare strumenti per la previsione dell impatto morfologico di eventi meteo-marini estremi sulla costa a supporto delle strategie di mitigazione e recupero messe in atto dagli organismi responsabili della protezione civile. In particolare, il progetto è mirato allo sviluppo di una mappatura probabilistica dell impatto morfologico delle mareggiate ed alla creazione di sistemi di allerta che siano in grado di ridurre gli effetti disastrosi di eventi estremi sulla costa. Il progetto prevede: la raccolta di informazioni storiche sulle mareggiate che hanno interessato aree costiere europee significative e che hanno indotto cambiamenti morfologici rilevanti. Tali aree sono state selezionate tenendo in considerazione l esposizione al moto ondoso, il regime delle maree, l occupazione antropica del litorale. I siti di studio sono nove e si estendono dal Mar Nero fino alle spiagge Atlantiche del Portogallo, includendo anche il Mar Baltico; la creazione e l aggiornamento di un database omogeneo, che includa i dati di tipo topografico, batimetrico, morfologico e informazioni socioeconomiche. Il database, inoltre, dovrà raccogliere dati sulle caratteristiche delle mareggiate e delle forzanti (vento e maree) che interessano ciascuna regione europea; la raccolta e la revisione degli sche- 255

256 256 mi di prevenzione ed allerta della protezione civile in ciascun Paese partner del progetto; un lungo periodo di monitoraggio dei nove siti di studio, attraverso la raccolta di informazioni topografiche, batimetriche, dinamiche (onde, maree, vento e correnti). Si affiancheranno a tecniche standard di rilevamento le più moderne tecnologie attualmente a disposizione (Lidar, Argus, Radar); la calibrazione e l implementazione, per ciascun sito di studio, di un modello numerico di variazione morfologica della spiaggia. I risultati ottenuti permetteranno di accoppiare le previsioni con un sistema di allerta in tempo reale, che sarà in grado di definire le zone maggiormente a rischio lungo il litorale; la produzione di indicatori di rischio, che definiscano i cambiamenti morfologici più significativi associati alla vulnerabilità delle spiagge all inondazione. I risultati finali del progetto verranno presentati sottoforma di mappe di rischio visualizzate in un web-gis centralizzato, che includa tutte le regioni oggetto dello studio. GENESIS - Groundwater and dependent Ecosystems: NEw Scientific basis on climate change and landuse impacts for the update of the EU Groundwater Directive Il progetto GENESIS, iniziato nel 2009, coinvolge 25 partner da tutta Europa per la durata di 5 anni. Il progetto nasce con il supporto della Commissione Europea al fine di migliorare la legislazione in tema ambientale e rafforzarne l efficacia. Nel caso specifico i risultati del progetto serviranno ad implementare e migliorare la Groundwater Directive, direttiva europea sulle acque di falda a cui tutti gli Stati membri devono o si dovranno uniformare. GENESIS mira a dar vita ad uno standard tecnico-legislativo per tutti i Paesi UE. Più nel dettaglio, il progetto prevede lo studio di 18 siti in cui sono presenti acque di falda, al fine di meglio comprendere i rischi legati a minacce quali inquinamento puntuale o diffuso, sovrasfruttamento e cambiamento climatico. I siti individuati nell ambito del progetto, incluso quello proposto dall Università di Ferrara, sono rappresentativi di tutte le possibili situazioni climatiche ed ambientali europee in cui la falda è sottoposta a minaccia. In ogni sito viene studiato il modello di circolazione idrica sotterranea, il trasporto degli inquinanti e vengono valutati i rischi per gli ecosistemi che dipendono dalla falda. EU-CHIC - European Cultural Heritage Identity Card Il progetto di ricerca, partito nel 2009 e di durata triennale, ha come oggetto di analisi il patrimonio culturale europeo e, più precisamente, siti archeologici, monumenti ed edifici ad alto valore storicoculturale. I principali obiettivi che il progetto si propone di raggiungere sono: la definizione di modelli di mantenimento, preservazione e recupero in chiave sostenibile del patrimonio culturale immobile; la definizione di nuove strategie per la conservazione dei beni; la realizzazione di un database di dati sui casi studio individuati; l individuazione di criteri e linee guida per l adattamento del patrimonio a nuovi usi; la definizione di un modello di carta di identità del patrimonio culturale immobile europeo. - Nel 2009, il gruppo di lavoro dell Ateneo ha: raccolto documentazioni, immagini, disegni su casi studio;

257 analizzato modelli di sistemi di catalogazione dei beni immobili; individuato sistemi informativi sull analisi del rischio al quale è soggetto il patrimonio culturale. UNISCAPE - Rete europea di Università per l attuazione della Convenzione europea del paesaggio L Università di Ferrara è tra gli Atenei fondatori dell Associazione Uniscape, cui aderiscono 44 tra Università italiane, francesi, olandesi, spagnole, slovene e portoghesi. L Associazione, con sede legale a Firenze, è nata con il compito di provvedere all implementazione della Convenzione Europea del Paesaggio (CEP) attraverso il sostegno ed il rafforzamento della cooperazione scientifica interdisciplinare tra le Università europee in materia di paesaggio, segnatamente nei settori della ricerca e della didattica. In quest ottica, Uniscape coopera con le altre reti dedicate alla CEP e con gli organi competenti del Consiglio d Europa. La Convenzione Europea del Paesaggio, adottata dal Consiglio d Europa nel 2000, anche conosciuta sotto il nome di Convenzione di Firenze, rappresenta l espressione giuridica internazionale di un disegno politico che mira alla condivisione ed affermazione di un nuovo approccio pubblico al tema del paesaggio su scala continentale. La CEP afferma alcuni principi che impegnano gli Stati che vi hanno aderito ad adottare politiche e misure in grado di favorire la qualità paesaggistica sull intero territorio nazionale, coinvolgendo le popolazioni interessate nei rilevanti processi decisionali. 257 Palazzo Renata di Francia - Rettorato, particolare del portale Palazzo Renata di Francia - Rettorato, salone d onore

258 258 Infine, è significativo ricordare che presso l Ateneo è attivo, dal mese di Febbraio 2009, il Laboratorio Architettura>Energia, che opera nel campo dell efficienza energetica e della sostenibilità ambientale in architettura, principalmente in relazione a quanto introdotto dal D.Lgs 192/2005 e dal successivo D.Lgs 311/2006, recepimento nazionale della Direttiva 2002/91/ CE. Le attività di ricerca principali del Laboratorio mirano alla corretta definizione e articolazione di involucri edilizi e di sistemi impiantistici integrati, con particolare attenzione alle tecnologie alimentate da fonti rinnovabili, sia nella costruzione di nuovi organismi edilizi, sia nella rifunzionalizzazione e riqualificazione energetico-ambientale del patrimonio esistente, esteso anche al comparto urbano. Il Laboratorio possiede una connotazione fortemente interdisciplinare ed è composto da un team di esperti con molteplici competenze e professionalità, quali: consulenza e ricerca progettuale finalizzate all innalzamento dell efficienza energetica e della qualità ambientale degli edifici, con sperimentazione e repertorizzazione di tecnologie, procedure e modelli di intervento; verifiche energetiche, sia su base di calcoli, sia di applicazioni sperimentali sul campo, attraverso l impiego di tecniche avanzate in fase di diagnostica, di verifica di cantiere o di monitoraggio a posteriori; elaborazione di indirizzi progettuali, dalla scala edilizia a quella urbana, con interesse più recente verso siti ex industriali, tessuti storici, edifici scolastici e per il comportamento estivo degli involucri; ricerca nel campo delle tecnologie alimentate da fonti rinnovabili (eolico, solare, biomasse), delle celle a combustibile, del Life Cycle Assessment (LCA) e del Life Cycle Cost (LCC); elaborazione di banche dati inerenti al settore della certificazione energetica. Tra le attività in corso del Laboratorio si possono ricordare: la partecipazione al tavolo di lavoro per l elaborazione dell atto di indirizzo in materia di efficienza energetica degli edifici della Regione Emilia- Romagna; la richiesta di accesso (in collaborazione con Enia S.p.A e Comune di Bagnolo in Piano) al Programma Operativo Regionale FESR , Regione Emilia-Romagna, Asse 3.1.1, finanziamento per la realizzazione di aree produttive ecologicamente attrezzate, con una proposta per APEA MANCASALE; lo studio per la valutazione del rischio idraulico nei territori dell alto ferrarese a supporto del PSC intercomunale (convenzione con Associazione dei comuni dell Alto Ferrarese); il Protocollo di ricerca con TRE S.p.A/Pozzi Nord Srl per il finanziamento di un Dottorato di Ricerca in Tecnologie chimiche ed energetiche, in collaborazione con l Università degli Studi di Udine.

259 8.2.1 Le attività di ricerca nel fotovoltaico Attraverso il Dipartimento di Fisica, l Ateneo porta avanti un attività di ricerca nel settore fotovoltaico, filone di ricerca particolarmente significativo nel campo delle fonti di energia rinnovabili alternative alle fonti tradizionali. L attività è finalizzata a mostrare come il successo ottenuto con l attuale tecnologia fotovoltaica su scala ridotta possa venire trasferito ad applicazioni energetiche su vasta scala, apportando innovazioni tecnologiche in grado di soddisfare determinati requisiti, quali: la disponibilità di materiale fotovoltaico in quantitativi comunque elevati; il raddoppio almeno dell efficienza di conversione dei sistemi attuali; lo sviluppo graduale di un sistema di costi concorrenziale con quello della rete elettrica convenzionale. Nel corso del 2009, il gruppo di ricerca ha proseguito la propria attività nel settore dei sistemi fotovoltaici a concentrazione e separazione spettrale con la finalità di aumentare l efficienza di conversione e ridurre il costo specifico di questa tipologia di sistemi. Nello specifico, il gruppo di ricerca ha continuato a far parte della cordata internazionale nell ambito del progetto europeo Apollon, il cui obiettivo è quello di rendere disponibile, nei prossimi quattro anni, una tecnologia fotovoltaica a concentrazione con efficienze maggiori dal punto di vista della conversione (superiore al 25%) e dei costi (meno di 2 al W). L obiettivo è quello di ridurre la densità energetica, e quindi la necessità di terreni, correlata allo sfruttamento dell energia solare. In coerenza con l approccio del progetto, la linea di ricerca attuale è orientata allo sviluppo di substrati a basso costo per celle fotovoltaiche per concentrazione ad elevata efficienza basate su semiconduttori III-V. A tal fine, nel corso del 2009 è stato completato l allestimento di un moderno laboratorio per la microlavorazione dei materiali semiconduttori, all interno del quale è possibile depositare sottili film semiconduttori su substrati a basso costo, oltre che effettuare tutte le operazioni per lo sviluppo di celle fotovoltaiche adatte alla concentrazione luminosa. In parallelo, è stato avviato lo studio di tecniche di raffreddamento specificamente mirate a questa tipologia di sistemi ad elevata efficienza, come anche sistemi elettromeccanici per la movimentazione dei captatori solari. Polo Scientifico Tecnologico 259

260 La tabella 8.5 riassume i principali risultati conseguiti dall Ateneo nel 2009 nell ambito ricerca o nel campo dell energia fotovoltaica, in termini di pubblicazioni, conferenze, brevetti, convenzioni e progetti. Tabella 8.5 Attività di ricerca nel fotovoltaico sintesi dei principali risultati 2009 Atti di Conferenze Effects of irradiance distribution unevenness on the ohmic losses of CPV receivers D. Vincenzi 24th European Photovoltaic Solar Energy Conference, Amburgo, Settembre 2009 SiGe heteroepitaxy by low-energy plasma processing D. Vincenzi, M. Stefancich, S. Baricordi, M. Pasquini, F. Gualdi, G. Martinelli, A. Parretta, A. Antonini International Workshop on Advances in Nanoscience and Technology, Chennai (India), Ottobre 2009 Contratti con aziende 260 Contratto di ricerca con l azienda Angelantoni Industrie S.p.A. dal titolo Caratterizzazione spettro-radiometrica di sistemi ottici a separazione spettrale Contratto di ricerca con l azienda ST Microelectronics dal titolo Progettazione di un sistema fotovoltaico a separazione spettrale Progetti finanziati Progetto di ricerca PRIN 2007 Materiali e tecniche per sistemi di conversione fotovoltaica di nuova generazione Progetto Europeo Apollon Multi-APprOach for high efficiency integrated and intelligent concentrating PV modules (Systems) Sistema opto-elettronico per misure radiometriche Brevetti

261 Il Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l Ambiente (CURSA) Il CURSA, nato grazie all iniziativa di tre Università statali (del Molise, della Tuscia e di Ferrara) e dell associazione no-profit IDRA (Istituto Di Ricerca sull Ambiente), si pone l obiettivo di promuovere e svolgere una funzione di raccordo fra ricerca teorica ed applicazione pratica nei campi delle discipline socio-economiche e della tutela dell ambiente naturale. Da qui la scelta di unire le competenze e le conoscenze della componente accademica universitaria con le capacità operative delle organizzazioni pubbliche e private operanti nella produzione di beni e servizi, dei soggetti di carattere economico e/o sociale e di tutti i partecipanti alle attività del Consorzio. In particolare, il CURSA si prefigge di promuovere e finanziare: attività di studio, ricerca ed alta formazione in campo ambientale; azioni innovative emerse dalla ricerca scientifica (sviluppo di filiere e reti territoriali, imprenditoriali e di terzo settore, attività di comunicazione innovativa nel campo della tutela della biodiversità, etc.); iniziative congiunte con istituzioni nazionali ed internazionali (produzione di energie alternative in Paesi in via di sviluppo, creazione di osservatori regionali per le zone costiere italiane, etc.); formazione di giovani studenti e laureati attraverso l attribuzione di contributi e borse di studio ed il loro inserimento nei progetti acquisiti. 261

262 Il rapporto con gli stakeholder ambientali Il ruolo dell Università come promotrice della tutela dell ambiente e dello sviluppo sostenibile del proprio territorio passa anche attraverso il rafforzamento del dialogo con gli stakeholder ambientali. Grazie al costante ascolto delle aspettative degli stakeholder istituzionali ambientali (quali Comune di Ferrara, Provincia di Ferrara, ARPA Emilia-Romagna e ERVET, la società della Regione Emilia-Romagna che opera per la valorizzazione economica del territorio) rispetto al ruolo dell Università e delle attività che essa svolge sul territorio, negli ultimi anni l Ateneo, attraverso lo sviluppo di iniziative nei campi della mobilità sostenibile, delle politiche di acquisto verdi e della contabilizzazione e rendicontazione degli impatti ambientali derivanti dalle proprie attività, è stato in grado di rispondere concretamente ad alcune fra le principali istanze manifestate. Le iniziative, descritte nel paragrafo 8.4 della presente sezione del Bilancio, si inquadrano nel complessivo percorso verso la sostenibilità ambientale intrapreso dall Ateneo, in coerenza con la politica ambientale delle istituzioni del territorio e con la visione di Ferrara Città Universitaria. 8.4 L interazione diretta dell Università con l ambiente Negli ultimi anni l Ateneo ha rafforzato in misura significativa il proprio impegno nei confronti di una gestione delle proprie attività sostenibile sul piano ambientale, ispirata a criteri di risparmio, razionalità e sobrietà dei consumi, nonché ai principi di ecogestione delle strutture universitarie, in quanto erogatrici e consumatrici di beni e servizi. Ad oggi, le principali azioni intraprese dall Università per il miglioramento delle proprie prestazioni ambientali hanno riguardato i seguenti ambiti: Fonti di energia L Ateneo ha adottato da diversi anni una strategia di conversione delle preesistenti fonti di riscaldamento degli ambienti, passando da combustibili fossili tradizionali (gasolio da riscaldamento e gas naturale) a fonti rinnovabili ad impatto ambientale sostanzialmente pari a zero, attraverso l utilizzo della rete cittadina di teleriscaldamento geotermico. La quasi totalità delle strutture di Ateneo è ad oggi servita dal teleriscaldamento, con la sola esclusione di pochi edifici non ancora raggiunti dalla rete di distribuzione, per i quali si utilizza comunque il gas metano al posto del ben più inquinante gasolio od olio combustibile BTZ 13. La realizzazione degli allacciamenti alla geotermia ha contestualmente consentito l ottenimento di significativi riscontri in materia di contenimento dei costi, anche grazie alle agevolazioni fiscali di cui fruiscono le forniture di energia da fonti rinnovabili e le opere e prestazioni di beni e servizi ad esse correlate. A ciò si aggiunge il contributo che la politica di Ateneo svolge ai fini del raggiungimento degli obiettivi previsti dal Protocollo di Kyoto in materia di riduzione delle emissioni ad effetto serra e degli obiettivi previsti dal Piano Provinciale per il risanamento dell aria. Efficienza energetica Relativamente alla progettazione di nuove strutture o alla ristrutturazione di quelle esistenti, l Università ha predisposto una serie di strategie finalizzate alla progressiva riduzione dei consumi energetici. A titolo esemplificativo, è significativo menzionare la ristrutturazione dell Aula Canani, per la quale, non potendo intervenire sull involucro dell aula ma solamente sulle strutture interne e sugli impianti, l Ateneo ha optato per l utilizzo di 13 Basso Tenore di Zolfo (BTZ).

263 nuove tecnologie per il risparmio energetico applicabili alla struttura esistente. Mobilità Ottemperando a quanto previsto al D.M. 27 marzo 1998 avente ad oggetto la mobilità sostenibile, nel 2007 l Ateneo ha provveduto a nominare la figura del Responsabile della mobilità (c.d. Mobility Manager), previsto in tutte le aziende con oltre 800 dipendenti e negli Enti Pubblici con oltre 300 dipendenti. Compito specifico del Mobility Manager è la redazione del piano di ottimizzazione degli spostamenti casa-lavoro ed in generale della mobilità aziendale. Conformemente agli obiettivi previsti dalla normativa di settore ed alla politica di riduzione e razionalizzazione degli spostamenti nell ambito del bacino territoriale intrapresa e perseguita dagli Enti Locali (Comune di Ferrara, Amministrazione Provinciale, Regione Emilia-Romagna), l Università ha adottato una serie di azioni, coordinate fra loro e con i soggetti pubblici, allo scopo di ottimizzare e per quanto possibile ridurre, numero e frequenza degli spostamenti effettuati dall utenza e dai dipendenti, con particolare riferimento alla movimentazione urbana di mezzi, merci e persone. In particolare, nel 2009 è stata nuovamente realizzata l iniziativa per l acquisto di abbonamenti annuali a tariffa agevolata da parte del personale tecnico-amministrativo. Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione con l Agenzia Mobilità ed Impianti di Ferrara, le organizzazioni sindacali dell Ateneo e il gestore del servizio di trasporto pubblico locale. A differenza dell anno 2008, il nuovo Accordo convenzionale prevede la possibilità di sottoscrivere l abbonamento annuale agevolato su due scadenze differenziate nel corso dell anno, ovvero dal 1 Marzo e dal 1 Luglio Oltre a ciò l accordo prevede anche la possibilità di poter usufruire dell agevolazione tariffaria anche per le tratte ferroviarie Ferrara - Codigoro e Ferrara - Suzzara. Acquisti verdi Nel 2009 l Ateneo ha proseguito la propria politica più attenta alle ripercussioni ambientali dei servizi affidati in appalto, agendo secondo due linee di azione: - attraverso l inserimento di criteri ecologici nel bando di fornitura di materiale igienico-sanitario e toner per tutte le strutture universitarie. In particolare, l Ateneo ha espresso preferenza per i prodotti igienicosanitari certificati con una o più etichette ecologiche (Ecolabel Europeo - Nordic Swan - White Swan - Blue Angel - Milieukeur o equivalente) e per toner rigenerati (il 70% della fornitura nel 2009); - attraverso l adesione a convenzioni stipulate dalle centrali di committenza, sia a livello regionale che nazionale, per le quali erano stati adottati parametri verdi, con riferimento a diverse categorie merceologiche (arredi didattici e per ufficio; server; pc desktop; stampanti; noleggio fotocopiatrici). 263

264 I consumi dell Università Anche nel corso del 2009 l impegno dell Università di Ferrara a favore dell ambiente si è manifestato attraverso la realizzazione di un sistema di contabilizzazione fisica dei consumi di risorse esteso a tutti gli ambiti di impatto ambientale delle attività svolte (consumi di energia per l illuminazione e il riscaldamento, consumi di carta, idrici, etc.). Tale sistema consente di affiancare ai dati relativi alle spese per i consumi (riepilogati nella tabella 8.8) gli indicatori fisici relativi agli impatti ambientali delle attività dell Ateneo, in termini di consumi idrici, di materie prime e di energia, oltreché alla produzione di rifiuti (si veda in dettaglio la tabella 8.9 riferita agli anni 2008 e 2009). Tabella 8.6 Consumi dall Ateneo dati di sintesi Spese per consumi dell Ateneo anni (euro) Carta , , , , ,90 Cancelleria , , , , ,30 Toner , , , , ,30 TOTALE , , , , , Carburante 5.813, , ,01 0, ,70 Telefono , , , , ,00 Luce , , , , ,03 Acqua , , , , ,74 Riscaldamento , , ,69 / / Teleriscaldamento / / / , ,09 Gas metano / / / , ,76 TOTALE , , , , ,32 Tabella Consumi anni 2008 e % variazione Carta (n. risme) ,96% Toner (n. toner) ,98% Polo Clinico Bio Medico, interno Luce (kwh) , ,03 9,92% Acqua (metri cubi) , ,59-18,57% Teleriscaldamento (kwh) , ,32-27,55% Gas metano (metri cubi) , ,00-32,44%

265 Con riferimento alle spese per utenze telefoniche, l adozione della tecnologia VOIP ha consentito di ottenere un risparmio nei costi relativi alla telefonia fissa. Grazie alla possibilità di effettuare una conversazione telefonica sfruttando una connessione internet o un altra rete dedicata che utilizzi il protocollo IP, il sistema VOIP ha permesso l eliminazione di tutti i canoni di uso e di manutenzione delle undici centrali del gestore telefonico precedente, nonché la maggior parte del traffico contabilizzato a tariffe di mercato. Nel 2009, grazie alla razionalizzazione del sistema di gestione della comunicazione fisso-mobile, al potenziamento della tecnologia e del software che gestiscono il sistema VOIP, sono state possibili ulteriori significative riduzioni. Con riferimento alle spese per utenze elettriche, dal mese di Marzo 2008 l Ateneo acquista energia elettrica sul mercato libero, ottenendo una riduzione della spesa rispetto al mercato vincolato. L andamento del prezzo del petrolio, sempre più in crescita nella seconda metà dell anno, ha causato un incremento della spesa. Ciò nonostante, il risparmio medio ottenuto acquistando sul mercato libero è stato pari all 11,43%. L incremento di spesa che compare in tabella è stato determinato dall entrata a regime delle strutture che sono state attivate tra il 2007 e il 2008 (Cubo e Palazzo Tassoni). In particolare nell anno 2009, l Ateneo ha provveduto ad implementare azioni di razionalizzazione degli impianti elettrici del Rettorato e di Palazzo Strozzi. Nell ambito dell intervento si è provveduto all eliminazione dei consumi passivi derivati dalla presenza di impianti obsoleti ed intervenendo sui sistemi di illuminazione di diversi uffici. A titolo esemplificativo, con il solo l intervento sugli uffici della Ragioneria il prelievo di energia per illuminazione è stato ridotto, nell arco delle sei ore medie lavorative giornaliere, di ben 38,6 kw passando dai 49,5 kwh a 10,9 kwh. Analoga operazione effettuata presso l atrio della cattedrale al Polo S.T. scientifico-tecnologico ha portato ad una riduzione dei consumi per illuminazione giornaliera (8 ore lavorative) di 13,4 kw, passando da 24 kw a 10,5 kw. Infine, relativamente ai costi legati ai consumi di gas e teleriscaldamento, anche nel corso del 2009 l Ateneo ha proseguito la propria politica di riduzione dei tempi di funzionamento a regime degli impianti, prevedendo, negli orari non lavorativi e nei periodi festivi, un attenuazione del funzionamento degli stessi impianti. Rispetto all anno 2008, la riduzione dei consumi è stata pari ,8 Kwh per una minor spesa pari a euro La produzione e la gestione dei rifiuti Le attività di coordinamento, controllo e supervisione della gestione dei rifiuti prodotti dalle diverse strutture dell Università, di elaborazione e di adeguamento dei relativi piani alle normative vigenti e di consulenza ai preposti delle strutture in materia di prevenzione e gestione dei rifiuti fanno capo all Ufficio Sicurezza Salute Ambiente dell Ateneo. A livello territoriale, l Ateneo è membro del Comitato Tecnico dell Osservatorio Provinciale Rifiuti (OPR), istituito dalla Provincia nel Tra le finalità principali del Comitato vi è quella di supportare l OPR nella pianificazione della gestione dei rifiuti sul territorio e nelle relative analisi e valutazioni dei dati di monitoraggio. Le tabelle di seguito illustrano l andamento della produzione dei rifiuti speciali, pericolosi e non, dell Ateneo nel triennio , con particolare riferimento ai rifiuti derivanti dalla ricerca chimicofarmaceutica (ex tossico-nocivi, quali solventi organici, soluzioni di lavaggio, etc.), ai rifiuti sanitari a rischio infettivo, ai rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) e agli altri rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi (quali rifiuti ingombranti, metalli, apparecchiature fuori uso, etc.). 265

266 266 In merito ai rifiuti definiti come chimici, la produzione media annua nel triennio considerato (7.856) si discosta di poco dalle produzioni dei singoli anni. L incremento dei quantitativi prodotti dei rifiuti definiti come sanitari, invece, è riconducibile in gran parte all espansione delle linee di ricerca in ambito biomedico, in termini di nuove linee di ricerca o di implementazione delle linee esistenti. In merito alle altre tipologie di rifiuti (RAEE, ingombranti non pericolosi, altri) è opportuno precisare che i quantitativi prodotti risultano molto differenti da un anno all altro in quanto la loro produzione non è derivante da attività di ricerca o didattica in laboratorio ma è dovuta a scelte o necessità difficilmente preventivabili. Tabella Produzione di rifiuti (kg) speciali pericolosi e non pericolosi per tipologia Tipologia Chimici Sanitari RAEE* Rifiuti ingombranti non pericolosi** Altri Totale (*) Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. (**) Rifiuti ingombranti legno e ferro, apparecchiature elettroniche o contenenti clorofluorocarburi e neon, rifiuti da bonifiche di terreni e cisterne, altri occasionali. Esclusi fanghi di fosse settiche. Tabella Produzione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi Dettaglio anno 2009 Codice CER* Rifiuto Quantità (kg) Miscele di acidi Miscele di basi Soluzioni di metalli pesanti Mercurio Soluzioni di solventi organici alogenati Soluzioni di solventi organici non alogenati Fondi di distillazione e residui di reazione Filtri 17

267 Codice CER* Rifiuto Quantità (kg) Soluzioni di sviluppo Soluzioni di lavaggio Olio Filtri Reagenti Reagenti Bombole Bombole Rifiuti sanitari Rifiuti sanitari Rifiuti ingombranti (prevalentemente arredi e parti di essi) Metallo Legno Neon Frigoriferi e condizionatori Computer ed altri macchinari ed analoghi Frigoriferi e condizionatori 1495 Infine, consapevole dell importanza della raccolta differenziata ai fini della salvaguardia e tutela dell ambiente, nel mese di Dicembre 2009 l Ateneo ha siglato una convenzione con Hera (l azienda di servizio pubblico per l Emilia Romagna nei settori ambientale, idrico ed energetico) ed AATO6 (l agenzia di ambito territoriale ottimale competente) con l obiettivo di creare un isola ecologica all interno dell area cortiliva del Polo scientifico e tecnologico. In previsione dell attivazione dell isola ecologica, nel mese di Settembre sono state organizzate tre giornate: una dedicata alla consegna da parte di Hera dei cassonetti e dei contenitori per la raccolta differenziata e due dedicate ad incontri di formazione/informazione a tutto il personale coinvolto, operante presso il Polo scientifico e tecnologico. In occasione di tali giornate, oltre a presentare l iniziativa, è stato illustrato il sistema di raccolta differenziata da tempo attivo nelle altre strutture dell Ateneo. 267 (*) Codice d identificazione da riportare sul formulario di identificazione rifiuto e sul registro di carico e scarico rifiuti.

268 268

269 SEZIONE 9 L UNIVERSITA DI FERRARA E IL PATRIMONIO CULTURALE L Università ha un ruolo sociale fondamentale di trasmissione del sapere, delle conoscenze e delle competenze e in tal senso ogni sua attività ha una specifica valenza culturale, nella misura in cui è indirizzata a sviluppare e a diffondere la cultura, le scienze e l istruzione superiore. Nell ambito della formazione, l offerta didattica in campo culturale è progettata e realizzata con l obiettivo di creare figure professionali con competenze specifiche nei settori dell arte, dei beni culturali, dell economia e gestione dei musei e delle istituzioni culturali. Alla formazione si affianca l attività di ricerca, di base e applicata, finalizzata alla tutela, alla promozione e alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico. Attenzione particolare è riservata alle iniziative sviluppate sul territorio, mirate a rafforzare la visione di Ferrara come Città d Arte, capace di raccogliere conoscenze e saperi legati al patrimonio e di offrire le proprie competenze per iniziative di respiro nazionale ed internazionale. La promozione di Ferrara come centro artistico e culturale si realizza inoltre attraverso le attività di comunicazione e promozione degli eventi culturali organizzati sul territorio, il sostegno alle iniziative degli studenti, l offerta di strutture e di servizi ricreativi a favore degli studenti e di tutti i cittadini. 9.1 La formazione in ambito culturale La formazione dell Ateneo in ambito culturale interessa sia l offerta didattica universitaria, attraverso l erogazione di Corsi di Laurea triennale e specialistica, che la formazione avanzata, indirizzata sia ai professionisti del settore che ai neolaureati che desiderano perfezionarsi nel campo dell organizzazione e della gestione dei musei, dei servizi e dei beni culturali. Nell ambito della formazione universitaria, sono attivi, presso la Facoltà di Lettere e filosofia, i seguenti Corsi di Laurea gestiti con modalità didattica integrata e a distanza (blended e e-learning):. Il Corso di Laurea a distanza in Operatore del turismo culturale si propone di formare figure professionali in grado di progettare itinerari turistici specializzati e di operare come consulenti per la valorizzazione e lo sviluppo delle aree turistiche. La figura del laureato in Operatore del Turismo Culturale dovrebbe disegnarsi, nello 269

270 270 specifico, come ideatore e programmatore di itinerari turistici specializzati, consulente per la valorizzazione e lo sviluppo di determinate aree, di iniziative culturali (mostre d arte e manifestazioni musicali), monumenti, musei, parchi storici, naturali e letterari, consulente per la programmazione, realizzazione e promozione di esposizioni, mostre e convegni e coordinatore tra Enti pubblici preposti alla tutela ed alla conservazione dei beni culturali ed organismi pubblici e privati preposti allo sviluppo turistico; il Corso di Laurea specialistica a distanza in Progettazione e gestione degli eventi e dei percorsi culturali mira alla formazione di una figura professionale con competenze avanzate e specifiche per la progettazione e lo sviluppo di sistemi turistici compatibili con le caratteristiche ambientali e culturali, per interventi di recupero e riqualificazione di ambiti territoriali con alta ricettività turistica, per eventi ed altre iniziative culturali. Il laureato in Progettazione e gestione degli eventi e dei percorsi culturali lavorerà, in particolar modo, come curatore della promozione di iniziative e manifestazioni culturali presso organismi, associazioni ed aziende commerciali preposte alla gestione del turismo, operatore presso grandi aziende turistiche commerciali o presso associazioni culturali con finalità turistiche, collaboratore di riviste e pubblicazioni specializzate nel settore turistico, nonché coordinatore tra organismi pubblici e privati preposti allo sviluppo turistico. La metodologia didattica utilizzata è basata su un modello misto di lezioni in aula e fruizione on-line guidata e monitorata a distanza (blended learning) o in taluni casi totalmente a distanza (e-learning). Tale modello consente di supportare gli studenti lungo tutto il percorso didattico creando un contesto sociale di apprendimento collaborativo. La formazione universitaria in ambito culturale comprende, inoltre, i seguenti corsi di Studio, attivati presso la Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali: il Corso di Laurea triennale in Tecnologie per i beni culturali, attivato in collaborazione con la Facoltà di Lettere e filosofia, mira alla formazione di professionalità con conoscenze applicative nell ambito dei beni preistorico-archeologici e della diagnostica delle opere d arte; il Corso di Laurea specialistica in Conservazione e diagnostica di opere d arte moderna e contemporanea, finalizzato a completare il percorso formativo quinquennale del Conservation Scientist, figura ricercata dalle istituzioni internazionali. Tale professionalità, affermatasi all estero per la gestione di collezioni di reperti archeologici ed artistici in istituzioni pubbliche e private, richiede conoscenze interdisciplinari per la diagnostica dei beni e per la prevenzione del loro degrado. Il corso fornisce la competenza scientifica ed operativa necessaria affinché il laureato specialista possa intervenire nelle fasi della diagnostica preventiva, della progettazione del restauro e della collocazione espositiva; il Corso di Laurea triennale in Scienze dei beni culturali e ambientali, mira alla formazione di una figura professionale in grado di collaborare con sovrintendenze, musei, parchi naturali e archeologici, organizzazioni culturali e aziende operanti nel settore della conservazione e valorizzazione del patrimonio;

271 il Corso di Laurea specialistica in Scienze preistoriche, attivato presso l Ateneo ferrarese a partire dall A.A. 2004/2005, mira alla formazione di professionalità caratterizzate da un approfondita conoscenza multidisciplinare e pratica nel campo della Preistoria e delle discipline ad essa connesse. I corsi sono integrati da numerosi laboratori ed attività sul campo. Ad oggi, Il 90% degli studenti laureati ha svolto una tesi sperimentale e circa il 10% ha svolto la tesi in collaborazione con un istituzione estera grazie all integrazione del corso con il Master Internazionale Erasmus Mundus in Quaternario e Preistoria. Nonostante non esista uno studio sistematico delle carriere degli studenti dopo il conseguimento del titolo, è possibile affermare che circa il 10% sta svolgendo un Dottorato di Ricerca presso l Ateneo o presso altri istituti italiani ed esteri, circa il 30% lavora presso strutture private che si occupano di scavi archeologici, circa il 10% collabora con musei ed Enti pubblici. La tabella 9.1 riepiloga i dati sugli iscritti ai Corsi di Laurea in ambito culturale negli ultimi tre Anni Accademici. Tabella 9.1 Offerta formativa in campo cultuale Sintesi degli iscritti Corso di Laurea triennale in Operatore del turismo culturale Corso di Laurea specialistica in Progettazione e gestione degli eventi e dei percorsi culturali Corso di Laurea triennale in Tecnologie per i culturali Corso di Laurea specialistica in Conservazione e diagnostica di opere d arte moderna e contemporanea Corso di Laurea triennale in Scienze dei beni culturali e ambientali beni a.a. 2006/2007 a.a. 2007/2008 a.a. 2008/ Corso di Laurea specialistica in Scienze preistoriche Palazzo Renata di Francia - Rettorato, particolare del portale 271

272 272 Nell ambito della formazione post lauream in campo culturale, un posto di rilievo spetta al Corso di Perfezionamento in Economia e Management dei Musei e dei Servizi Culturali (MuSeC), giunto nel 2009 alla sua sesta edizione. Il corso, coordinato dalla Facoltà di Economia e svolto in collaborazione con le Facoltà di Architettura, Lettere e filosofia, Scienze matematiche, fisiche e naturali e con la partnership istituzionale dell ANMLI (Associazione Nazionale Musei Locali e Istituzionali), mira a fornire conoscenze e competenze rivolte allo sviluppo e al miglioramento delle attività e dei servizi culturali attraverso un approccio manageriale multidisciplinare, con l obiettivo di trasmettere know-how professionali in grado di integrare i profili umanistici, economici, scientifici, urbanistici e museografici. La formazione è rivolta a professionisti già inseriti nell ambito di musei, Enti pubblici e privati e organizzazioni profit e no-profit di natura culturale, ma anche a giovani laureati che intendano perfezionarsi nel campo dell organizzazione e gestione dei musei, dei servizi e dei beni culturali. Il percorso formativo del MuSeC si articola in 750 ore di attività, suddivise in 144 ore di attività in aula, 356 di attività individuale e 250 ore di tirocinio. Le attività didattiche coprono molteplici ambiti disciplinari (economia della cultura dello sviluppo e dei sistemi di finanziamento, strategie aziendali e sistemi di management, forme giuridiche e implicazioni gestionali, museologia, museografia e museotecnica, etc.). L attività pratica, invece, viene svolta principalmente presso selezionate istituzioni aderenti all ANMLI. Per lo svolgimento delle attività didattiche e di tirocinio, il MuSeC si avvale di diverse collaborazioni: Icom Italia IBC della Regione Emilia-Romagna Servizi Cultura delle Regioni Veneto, Lombardia e Toscana Opera Primaziale Pisana, Musei Civici di Firenze, Cagliari, Castelvecchio e Lecco Istituto degli Innocenti di Firenze, Museo della Scienza e della Tecnica di Milano Pinacoteca Stuard di Parma Accademia dei Concordi di Rovigo Sistema Museale di Ateneo di Bologna Museo di Storia Naturale e Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, Deutsches Museum di Monaco di Baviera Mission Val de Loire di Tours (Francia) ECCOM (Centro Europeo per l Organizzazione e il Management Culturale). Dalla sua istituzione, il MuSeC ha diplomato complessivamente 153 laureati, provenienti non solo dall area umanistica ma anche da quelle economica, giuridica, scientifica e di architettura. In ciascuna delle sei edizioni, alcuni partecipanti professionisti già inseriti nel settore hanno partecipato con successo a concorsi interni o esterni alla propria struttura lavorativa, conseguendo un avanzamento della propria carriera. I diplomati che invece hanno frequentato il MuSeC a breve distanza dal conseguimento della laurea hanno avuto la possibilità di avviare una serie di conoscenze nel settore e maturato competenze multidisciplinari spendibili in campo professionale. Un obiettivo che il MuSeC intende raggiungere a pieno nei prossimi anni, e che ha già visto importanti fasi di avanzamento, è la realizzazione di un processo di internazionalizzazione, che si colloca tra le innovazioni apportate nel In particolare si è cercato di intervenire su due principali linee: sul fronte della didattica, sono stati coinvolti docenti e personalità di prestigiose Università di Stati Uniti, Australia e Giappone, mentre sul fronte delle collaborazioni, sono stati instaurati e rafforzati contatti con interlocutori internazionali, quali la Mission Val De Loire in Francia, il Deutsches Museum in Germania, l International Arts & Artists (IA&A) e l Insti-

273 tute of Museums and Libraries Services (IMLS) di Washington, la Mahler Chamber Orchestra di Berlino ed ENCATC (European Network of Cultural Administration Training Centers). Tali iniziative sono state sviluppate non solo in vista dello svolgimento dell edizione MuSeC 2009 ma anche in linea con una prospettiva di internazionalizzazione futura. Fattore degno di nota in relazione all obiettivo di internazionalizzazione che il MuSeC si è proposto, è l instaurazione dei rapporti con ENCATC, network internazionale al quale partecipano diverse istituzioni, accademiche e non, impegnate nel campo della formazione nel settore culturale. La collaborazione con il network ha permesso al MuSeC di arricchire notevolmente il sistema di relazioni e di conoscenze. L obiettivo di internazionalizzazione continua anche nella programmazione della settima edizione. Infatti, per la prima volta nella storia del MuSeC, un modulo didattico verrà svolto presso il Deutsches Museum di Monaco di Baviera, dove lezioni in loco e scambi di esperienze diventeranno oggetto dell attività didattica del corso.infine, nel 2009 è proseguita con successo l attività dell Associazione Alunni, rete che riunisce i diplomati delle diverse edizioni, contribuendo allo sviluppo e al consolidamento dell insieme di persone e relazioni operanti nel settore. Polo Scientifico Tecnologico Polo Scientifico Tecnologico Tabella 9.2 MUSEC Dati riepilogativi LAUREA DI PROVENIENZA Umanistica ,66% Economia Giurisprudenza 8 5,23% Scienze 9 5,88% Architettura 8 5,23% PROVENIENZA TERRITORIALE Ferrara 30 19,61% Altro Emilia-Romagna 37 24,18% Altro Nord 46 30,07% Centro 21 13,73% Sud 18 11,76% Estero 1 0,65% SITUAZIONE OCCUPAZIONALE Con posto stabile 35 22,88% Inseriti da più di 5 anni nel mondo del lavoro 41 26,80% All inizio della carriera lavorativa 77 50,33% 273

274 Le Medaglie e i Diplomi d Onore e le lauree honoris causa dell Ateneo Nel 2007 l Ateneo ha istituito l onorificenza del Diploma e della Medaglia d Onore dell Università di Ferrara, da conferire a personalità che si siano distinte per meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario. La Medaglia viene conferita su indicazione del Senato Accademico e riporta su un verso l effige di Nicolò Copernico, sull altro il nome della personalità insignita. Il conferimento della Medaglia avviene, con risalto e prestigio, nel corso di una cerimonia accademica che si tiene in Aula Magna. Nel 2009 l Ateneo ha conferito Medaglia e Diploma d Onore al Prof. Geoffrey Burnstock, farmacologo di fama internazionale e Presidente dell Autonomic Neuroscience Central del Royal Free Hospital and University College Medical School di Londra. Eminente studioso e farmacologo tra i più citati al mondo, il Prof. Burnstock, ha identificato un nuovo sistema di mediatori extracellulari, il sistema purinergico, presente in tutti gli organismi viventi dalle piante all uomo, e coinvolto nella trasmissione degli impulsi nervosi nella sensazione dolorifica, nella risposta immunitaria, nella proliferazione cellulare e nel cancro. Gli studi del Prof. Burnstock hanno aperto settori di ricerca originali e trasversali a tutte le discipline biomediche, con eccezionali ripercussioni diagnostiche e terapeutiche. Infine, nel 2009 si sono svolte due cerimonie di conferimento di lauree honoris causa: ad Alfredo Santini, Presidente della Cassa di Risparmio di Ferrara in Economia Aziendale, Management e Professioni, il 23 Febbraio, per essere stato tra i principali artefici della Facoltà di Economia di Ferrara e per aver sostenuto la crescita dell economia ferrarese, facendosi portatore di una visione aperta dell economia e nel contempo fortemente impregnata dei valori civili della solidarietà. Un momento della laurea honoris causa ad Alfredo Santini A Harald Zur Hausen, Premio Nobel 2008 per la Fisiologia e la Medicina, in Medicina e chirurgia, l 11 Giugno, per le ricerche che hanno consentito di identificare nel Papillomavirus gli agenti eziologici specifici del carcinoma cervico-uterino, e che sono state la base per la predisposizione di test diagnostici molecolari e di vaccini specifici ora entrati nella prassi preventiva. La cerimonia di conferimento della laurea si è svolta in occasione del congresso nazionale del Gruppo Italiano Screening del Cervicocarcinoma (GISCI) che si è proposto di rappresentare il futuro dello screening attraverso l esperienza dei professionisti che operano in tale ambito. Un momento della laurea honoris causa ad Harald Zur Hausen

275 9.2 Le attività di ricerca in ambito culturale Negli ultimi anni l Ateneo ha investito molte risorse nello sviluppo di progetti che, lavorando su diversi scenari e scale di intervento, hanno focalizzato l attenzione sui modelli e sugli strumenti operativi per la riqualificazione, la valorizzazione e la tutela del patrimonio storico, artistico e culturale. Un primo ambito di attività particolarmente significativo riguarda gli interventi finalizzati al restauro e al recupero degli edifici storici di Ferrara e alla realizzazione della Città Universitaria, descritti in dettaglio nella sezione del Bilancio dedicata al territorio. A tali interventi si aggiungono i progetti e le iniziative di ricerca che l Ateneo porta avanti nei diversi settori legati allo studio e alla valorizzazione del patrimonio culturale, resi possibili dalle molteplici competenze interne e dallo sviluppo di importanti sinergie fra esse, nonché dalla capacità di sviluppare forme di collaborazione con le istituzioni del territorio e con prestigiose istituzioni culturali nazionali e internazionali Il Progetto Patrimonio culturale L Ateneo guarda da lungo tempo con attenzione al tema del patrimonio culturale, nei suoi diversi aspetti e valenze per il territorio e per la società. La riflessione intorno alla centralità del patrimonio culturale ha condotto, nel 2006, alla creazione di un gruppo di ricerca per la realizzazione di uno specifico Progetto Patrimonio culturale. L iniziativa è finalizzata a sviluppare un azione di ricerca centrata sul tema del patrimonio culturale in chiave integrata e interdisciplinare, con un orientamento rivolto non solo al passato, ma anche al futuro, per favorire lo sviluppo di iniziative e attività di ricerca innovative. La mappatura delle attività interne all Ateneo, effettuata nel 2006, ha consentito di ricostruire i profili delle competenze esistenti e il rispettivo grado di sviluppo e approfondimento. Ne è emersa una ricognizione di strutture, offerta didattica e progetti di ricerca che ha avuto l obiettivo di prendere consapevolezza e conoscenza delle aree disciplinari in cui l Ateneo vanta maggiori capacità e quelle in cui è necessario investire risorse nella costruzione di una rete di relazioni e di collaborazioni nazionali ed internazionali. L analisi condotta ha evidenziato la presenza di oltre 40 laboratori che operano sul tema del patrimonio culturale, strutture in cui le competenze variano dal campo dell economia e del management a quello dell architettura e dell urbanistica, dalle scienze storico-artistiche a quelle relative agli studi di corrosione e protezione dei manufatti metallici, fino ad arrivare al campo delle scienze naturali, con particolare riferimento agli studi di paleontologia dei vertebrati, all archeozoologia, alla palinologia ed archeobotanica, alla geoarcheologia, all antropologia fisica e all archeologia. È in questa prospettiva - complessa ma al contempo integrata, sistemica ed interdisciplinare - che nel 2009 il gruppo di ricerca sul patrimonio culturale ha proseguito e rafforzato le attività ed i progetti già avviati nel In particolare, i Dipartimenti di Architettura, Biologia ed evoluzione, Economia, Ingegneria, Scienze storiche, e Scienze della Terra hanno avviato i lavori di studio, ricerca e collaborazione per la realizzazione di un importante convegno, dal titolo Competenze e Strumenti per il Patrimonio Culturale del Territorio Ferrarese. Una prospettiva di ricerca interdisciplinare. L evento, svoltosi nel mese di Marzo 2009 in collaborazione con il Comitato dei Sostenitori dell Università di Ferrara, ha contribuito a rendere più evidenti le linee che guidano tutta l attività del gruppo di ricerca sul patrimonio culturale: rafforzare il ruolo centrale dell Ateneo in termini di produzione e tra- 275

276 276 smissione dei saperi, con uno sguardo rivolto non solo al passato ma anche al futuro; affacciarsi direttamente e pubblicamente sull intero territorio di città e provincia, e favorire il raccordo non solo con il mondo universitario e scientifico e con le comunità locali ma anche con i soggetti istituzionali, forti presenze impegnate attivamente in prima persona sul territorio ferrarese. L accordo tra Comune di Grezzana (Verona), Università degli Studi di Ferrara (Facoltà di Scienze MM. FF. NN.) e Museo Civico di Storia Naturale di Verona L accordo, firmato nel mese di Febbraio 2010 e valido per tre anni, è finalizzato allo sviluppo di una cooperazione attiva tra le tre istituzioni in relazione alle ricerche, alla tutela, ed alla fruizione nonché valorizzazione del sito paleolitico di Riparo Tagliente (Stallavena di Grezzana, Verona). Nell ambito dell accordo, l Università di Ferrara, in quanto titolare della concessione di scavo rilasciata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha la responsabilità delle ricerche. Il Comune di Grezzana, dal canto suo, è fortemente interessato a promuovere la valorizzazione e la fruizione del sito mentre il Museo Civico di Storia Naturale di Verona, interessato all approfondimento delle problematiche relative alle culture delle popolazioni paleolitiche del territorio veronese e alla loro divulgazione, è responsabile della conservazione dei materiali. Gli obiettivi specifici dell accordo sono i seguenti: a) la continuazione delle ricerche nei depositi e la prosecuzione dello studio sulle evidenze archeologiche, sotto la direzione scientifica dell Ateneo; b) il proseguimento delle attività di conservazione e tutela dei reperti, così come la loro esposizione per la pubblica fruizione; c) la promozione e la valorizzazione del riparo stesso; d) la realizzazione di laboratori didattici nel sito e sul territorio; e) l allestimento di mostre che illustrino i risultati più aggiornati delle ricerche svolte nel sito; f) la ricerca di finanziamenti per le iniziative programmate. In seguito all accordo, durante il periodo dello scavo il Comune di Grezzana ha messo a disposizione dei ricercatori dell Ateneo i locali della colonia estiva di Santa Viola di Azzago e, per l anno 2010, ha stanziato per le ricerche un contributo pari ad un terzo del costo del progetto (6.000 euro su un totale previsto di ). Palazzo Renata di Francia - Rettorato, portale

277 9.2.2 Il Progetto Jericho Master Plan - Modello di sviluppo sostenibile attraverso la valorizzazione del patrimonio esistente nell area di Gerico Il progetto di realizzazione del Piano Regolatore Generale della Città di Gerico, approvato nel 2009 e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri attraverso la Cooperazione Italiana allo Sviluppo, è diretto e coordinato dall Università di Ferrara in base ad una convenzione stipulata tra il Ministero degli Affari Esteri e l Ateneo. Il progetto, della durata di due anni, rientra nel più ampio programma dell Autorità Palestinese, denominato Jericho , ideato per celebrare i diecimila anni di esistenza di Gerico, la più antica città al mondo, descritta nella Bibbia e nei Vangeli, ma anche ricca di testimonianze islamiche. Gerico, la città delle palme come è nota nella tradizione, è un oasi nei pressi del Giordano e del Mar Morto, in cui vivono circa palestinesi, oltre agli abitanti di due grossi campi profughi. Gerico, nota anche per essere la più bassa città del mondo (258 metri sotto il livello del mare), comprende importantissimi siti archeologici, come quello di Tell es Sultan, all interno del quale si sovrappongono sette città diverse, il Palazzo d inverno d Erode, il Palazzo del Califfo Hisham, nonché antiche sinagoghe e testimonianze del passaggio dei crociati. Il gruppo di lavoro dell Ateneo, formato da docenti e laureati, sarà impegnato, in particolare, in operazioni di tutela del patrimonio archeologico e storico, di protezione del paesaggio culturale dell oasi millenaria, di tutela di alcune aree naturalistiche importanti per le specie di uccelli migratori, di controllo della qualità edilizia, di sviluppo di forme di turismo sostenibile e di attività culturali internazionali. Ad integrazione di tali attività, l Università di Ferrara curerà l organizzazione di seminari tecnici ed incontri scientifici. Infine, particolare attenzione verrà riservata alla formazione di giovani tecnici palestinesi, ai quali spetterà il compito di gestire il Piano Regolatore una volta completato. Gerico, particolare Gerico, particolare Il progetto sarà indirizzato e controllato da una commissione scientifica internazionale presieduta dal Rettore dell Università di Ferrara. Palazzo Tassoni - Dipartimento di Architettura 277

278 278 La Notte dei Ricercatori Nel mese di Settembre 2009, l Emilia-Romagna ha partecipato per la prima volta La Notte dei Ricercatori, l evento europeo dedicato alla ricerca scientifica e alla figura del ricercatore. L evento, promosso dalla Commissione Europea e realizzato sotto l Alto Patronato del Presidente della Repubblica, nonché con il Patrocinio della Regione Emilia-Romagna, ha come protagonisti i ricercatori, ai quali viene offerta l opportunità di mostrare aspetti insoliti e curiosi del loro lavoro, anche al fine di sensibilizzare i giovani alla carriera scientifica. L evento si compone di esperimenti, performance, spettacoli e incontri organizzati in 8 città della Regione, con un evento centrale a Bologna e iniziative satellite a Cesena, Faenza, Ferrara, Modena, Parma, Ravenna e Reggio Emilia. La Notte dei Ricercatori è, quindi, un iniziativa volta a rafforzare il rapporto tra scienza e società presentando sotto una nuova luce il mondo della ricerca ed il ruolo che essa ricopre nel miglioramento della qualità della vita di tutti i giorni. Mostrando alcuni dei più recenti campi di applicazione della ricerca in modo semplice e divulgativo, la Notte dei Ricercatori rappresenta infatti un occasione unica per avvicinare il pubblico di ogni età al mondo della ricerca. A Ferrara, una pluralità di appuntamenti ha coinvolto i cittadini in un percorso ricco e sorprendente attraverso vari luoghi della città. Laboratori e spazi dell Università sono stati aperti al pubblico per ospitare conferenze e dimostrazioni. Il centro storico della città è stato teatro di conferenze, caffè scientifici con conversazioni e musica, visite guidate al planetario gonfiabile e osservazioni celesti al telescopio. Un momento dell inaugurazione della Sala Instrumentiva di Scienze Fisiche Un momento dell inaugurazione della Sala Instrumentiva di Scienze Fisiche La tutela del patrimonio storico e culturale Nell ambito delle attività di valorizzazione e tutela del patrimonio storico e culturale, nel corso del 2009 l Ateneo ha effettuato una serie di interventi di recupero di edifici storici: Restauro del Complesso Santa Lucia Nel 2009 è proseguita l attività nel cantiere dell ex convento di Santa Lucia in cui verranno realizzati alloggi per studenti universitari. Il progetto prevede la realizzazione di 123 posti letto articolati in 25 camere singole e 49 camere doppie oltre a 6 cucine, 5 soggiorni e un ampio spazio per la sosta e l attesa. Sono, inoltre, previsti spazi culturali e didattici tra cui 4 sale riunioni (ognuna con capienza di 20 persone), un auditorium con 100 posti a sedere e una Biblioteca. La conclusione dei lavori è slittata a fine Agosto 2011 per effetto dell introduzione di varianti resesi necessarie nel corso di svolgimento dell appalto. L intervento è stato possibile grazie ad un cofinanziamento ai sensi delle Leggi 338/00 e 388/00 da parte del Ministero dell Università e della Ricerca, della programmazione alloggi universitari 1999/2000 da parte della Regione

279 Emilia-Romagna e dai fondi di bilancio dell Ateneo. Interventi di restauro specialistico del Palazzo Renata di Francia Sono stati eseguiti i lavori di consolidamento del cornicione di Palazzo Renata di Francia prospiciente via Savonarola. Tale intervento è stato realizzato per far fronte ad una situazione di emergenza emersa nell ambito dei lavori di recupero di alcuni soffitti decorati che, pertanto, sono stati sospesi. Inoltre, nel 2009 è stata portata a termine l opera di restauro dei due portali di Palazzo Renata di Francia, reso possibile grazie ad un finanziamento della Fondazione Magnoni Trotti. Restauro di Palazzo Tassoni - Architettura Sono state completare le opere di allestimento, arredi e corpi illuminanti del I lotto di Palazzo Tassoni al fine di consentirne l utilizzo per l inizio dell A.A. 2009/2010. L intervento ha riguardato l ampliamento dell attuale sede della Facoltà di Architettura con nuovi spazi da destinare alla didattica. Restauro di Palazzo Turchi Di Bagno È stato studiato un intervento di recupero conservativo di alcuni locali posti al piano terra di Palazzo Turchi di Bagno da destinare alle attività del Centro di Ricerca e Servizi per lo scompenso cardiaco, al fine di creare un nucleo di ricerca e divulgazione al servizio della cittadinanza e nell ottica di un progetto di sensibilizzazione sula prevenzione delle patologie cardio-vascolari. L intervento prevede l adattamento dei locali esistenti alle nuove funzionalità e comprende inoltre il recupero di alcuni soffitti lignei. L intervento di recupero sarà effettuato nel 2010, anche grazie al contributo liberale offerto dal Gruppo Villa Maria S.p.A. Nel mese di Maggio 2009 è stata inaugurata, presso il Dipartimento di Fisica del Polo scientifico tecnologico, la sala Instrumentaria delle Scienze Fisiche. La Sala, nata dalla collaborazione tra l Ateneo e i Club Lions di Ferrara (Ferrara Host, Ferrara Poggio Renatico, Ferrara Estense, Portomaggiore San Giorgio, Ferrara Diamanti, Ferrara Ercole I D Este, Ferrara Europa), raccoglie i più importanti strumenti e apparati della Collezione Instrumentaria delle Scienze Fisiche (CISFIS), collezione di strumenti scientifici storici sette-ottocenteschi, opera di artigiani italiani, francesi, inglesi, tedeschi o degli stessi docenti di Fisica dell Ateneo estense. Gli strumenti visibili nelle vetrine della Sala sono circa un centinaio, disposti in un percorso di visita suddiviso per temi, quali gli strumentisimbolo del mondo a misura d uomo (orologi e metri), strumenti-simbolo del mondo microscopico e del mondo infinitamente grande delle stelle, nonché oggetti legati alla salute, la vista, i suoni, le previsioni del tempo meteo, lo studio e misura della luce visibile, dell infrarosso e dei fenomeni elettrici e, infine, apparati per le comunicazioni. Chiostro di Santa Maria delle Grazie - Giardini retrostante - Foto di S.B. 279

280 Il progetto Centro Studi Ermitage Sin dalla fine del 2005, l Ateneo ha aderito all iniziativa della Provincia finalizzata alla realizzazione a Ferrara di un centro scientifico e culturale Ermitage Italia, in collaborazione con il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo. Il progetto è stato avviato formalmente nel Febbraio 2007, attraverso la sottoscrizione, a San Pietroburgo, di un Protocollo di Intesa fra la Provincia di Ferrara, il Comune di Ferrara, la Regione Emilia-Romagna e il Museo Ermitage. La Fondazione Ermitage Italia ha ufficialmente preso vita a Ferrara nell Ottobre 2007, individuando nelle sale del Castello Estense la sede per le iniziative espositive e nel complesso di Villa Giglioli la struttura deputata ai momenti organizzativi e prettamente scientifici. Dopo la nascita ufficiale, la Fondazione Ermitage Italia ha inaugurato la propria attività espositiva con la mostra monografica dedicata a Benvenuto Tisi da Garofalo, uno dei principali protagonisti della cultura figurativa ferrarese del Cinquecento, di cui il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo conserva un importante nucleo di opere. Parallelamente si è avvita l attività di ricerca, vero obiettivo e precipua finalità della Fondazione, attraverso l erogazione di borse di studio a giovani di diverse nazionalità che hanno potuto così condurre le proprie indagini spesso dedicate alla storia del collezionismo in età moderna. Durante il 2009, il numero dei borsisti si è consolidato mantenendo gli elevati risultati scientifici dell anno precedente illustrati in occasione di una giornata dedicata all esposizione pubblica di esiti e contenuti. (Sono intervenuti: Ljudmilla Davidova con uno studio volto a catalogare le sculture antiche greco-romane nelle collezioni italiane del XIX secolo; Regina Kogan e Lija Livscitz impegnate nella preparazione del programma multimediale a scopo istruttivo L arte rinascimentale italiana nelle collezioni dell Ermitage ; Olga Kostjuk che ha indagato la presenza del cristallo di rocca nell arte decorativa europea; Tatiana Slepova la collezione di monete ferraresi del XIII-XVIII secolo nelle raccolte dell Ermitage; Maria Šcetina del Museo e Pinacoteca A.Radišcev, Saratov, coinvolta nella preparazione del catalogo della scultura europea, ha esposto una relazione sul collezionismo della scultura italiana neoclassica; Paola Goretti e Francesca Lui sono intervenute, invece, sul tema della moda nella quadreria di Caterina II; Alessandra Rizzi riguardo i pittori russi all Ermitage letti da scrittori italiani ed Arvi Wattel relativamente ai dipinti di Garofalo per San Bernardino nella collezione del museo russo e la devozione femminile nella Ferrara Rinascimentale). Il 2009 è stato altresì dedicato in grandissima parte alla revisione del catalogo della pittura italiana del Seicento all Ermitage grazie ad una sempre più proficua sinergia di studiosi russi ed italiani. Un repertorio importantissimo, che mira a proporre la completa schedatura dei 385 dipinti conservati nel Museo: pubblicazione che andrà così ad aggiungersi, nella nostra collana, al catalogo della scultura italiana all Ermitage, uscito l anno scorso. La raccolta secentesca è stata suddivisa per scuole e i dipinti, compresi quelli conservati nei depositi, mettono in evidenza, per esempio, la straordinaria qualità delle opere di provenienza toscana, insieme a un ragguardevole gruppo di dipinti caravaggeschi, raccolti intorno al Suonatore di liuto di Caravaggio, splendido esempio della produzione giovanile del grande pittore, del quale nel 2010, con iniziative in tutta Europa, si celebrano i quattrocento anni dalla morte. Anche per il 2009 la collaborazione della Fondazione Ermitage e l Università di Ferrara, in particolare con i Dipartimenti di Scienze storiche e di Scienze umane, ha permesso di organizzare due giornate di studio, presso la Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea, dal titolo L infinita varietà del gusto Filosofia, arte e storia

281 di un idea dal Medioevo all Età Moderna: un tema che, analizzato da diversi punti di vista, ha coinvolto studiosi di diverse discipline e nazionalità. 9.3 Il Sistema Museale Archivistico di Ateneo Il Sistema Museale Archivistico di Ateneo (SMA), istituito nel 2007 con l obiettivo di organizzare e valorizzare i beni museali e archivistici dell Università, è un sistema organizzativo coordinato alle attività istituzionali della ricerca e della didattica e sviluppato nell ambito della strategia di integrazione dell Università nel territorio ferrarese. Il sistema si articola in tre Poli, con identità e funzioni specifiche: Palazzo Gulinelli Polo Archivistico-librario; Palazzo Turchi Di Bagno Polo Museale, destinato ad esposizioni permanenti e temporanee; Polo Scientifico-Tecnologico Polo Museale didattico. Nel 2009, il Sistema Museale Archivistico di Ateneo ha organizzato alcune mostre d arte nel salone delle esposizioni temporanee di Palazzo Turchi Di Bagno: Arnoldo Ciarrocchi - Acquarelli dagli anni Sessanta. (27 gennaio - 27 febbraio 2009) La mostra degli acquerelli di Arnoldo Ciarrocchi, noto ed apprezzato autore marchigiano, è stata curata dalla Sig.ra Rinalda Mori Ciarrocchi, che ha messo a disposizione le opere, in collaborazione con due docenti dell Ateneo, uno di Storia dell Arte Moderna ed un altro di Storia dell Arte Contemporanea. Per la realizzazione della mostra sono state coinvolte, inoltre, l Accademia Raffaello e l Accademia di Belle Arti di Urbino. In bianco, in nero, in grigio. Il mondo di Carolina Marisa Occari. Incisioni dal 1983 al (8 settembre - 27 novembre 2009) Le mostra di opere grafiche di Carolina Marisa Occari, importante artista polesana, ispirate prevalentemente ai paesaggi padani e al fiume Po, è stata possibile grazie all interessamento dell Accademia di Belle Arti di Bologna, curatrice della mostra e del relativo catalogo. L Università di Ferrara ha voluto celebrare con tale iniziativa un allieva di incisione di Giorgio Morandi nell anno in cui l artista veniva a sua volta ricordato con un esposizione presso il Palazzo dei Diamanti. Mauro Cutrona tra scienza e arte. Immagini grafico - pittoriche dal 2000 al (7 dicembre gennaio 2010) La mostra ha esposto 41 opere (tavole originali e stampe) di Mauro Cutrona, docente di Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico Statale Francesco Arcangeli di Bologna e grande conoscitore del 281

282 282 disegno anatomico. Fin dal 1996, l artista ha collaborato con i docenti e i ricercatori in Scienze preistoriche del Dipartimento di Biologia ed evoluzione, delineando l ambiente, gli animali e l attività umana nell età preistorica per la pubblicazione di volumi e cataloghi, nonché per l allestimento di mostre ed esposizioni museali, con illustrazioni di grande impatto visivo ed accuratezza scientifica. Il catalogo della mostra è stato pubblicato dall Università di Ferrara come numero 1 della collana SMA. La scultura Reditus ad origines presso il Polo scientifico tecnologico Il 9 giugno 2009, presso il Polo scientifico tecnologico, è stata inaugurata l opera Reditus ad origines ( ) dello scultore Agapito Miniucchi. Destinata originariamente all area dello zuccherificio Eridania, la scultura trova ambientazione presso il Polo scientifico tecnologico dell Ateneo grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, della Berco S.p.A. e della Cassa Edile di Ferrara. Nel corso dell inaugurazione, il Rettore dell Università di Ferrara ha sottolineato come sia particolarmente significativo il fatto che una sede universitaria luogo di cultura, di ricerca e di sperimentazione dove si professa, in particolare, il sapere scientifico accolga al suo interno un segno architettonico quale è l opera di Miniucchi, portatrice di un forte valore simbolico che allude al cammino iniziatico dell uomo, alla ricerca delle proprie radici, per via di un attraversamento che può compiersi solo nell incontro tra umanesimo e progresso, tra arte, cultura e scienza. Particolarmente suggestiva, l opera sembra lanciare una sfida allo spazio, ne rinnova il rapporto nel senso della comprensione, intervenendo al pari nella relazione percettiva da parte dello spettatore. Un opera nella quale s alternano buio e luce, sentimento di reclusione e respiro largo di una ritrovata libertà, costrizione alla solitudine, colloquio con la propria interiorità e apertura al mondo, alla forza invasiva dell aria e della natura che la avvolgono. Per l occasione dell inaugurazione dell opera è stata realizzata, dall Ufficio Comunicazione ed Eventi dell Ateneo, una pubblicazione che illustra la scultura e le vicende biografiche dell artista.????????? - Foto di S.B.

283 9.4 Le iniziative culturali degli studenti Annualmente l Ateneo mette a disposizione, attraverso un apposito bando di gara, un fondo per finanziare le iniziative degli studenti in ambito culturale. Le associazioni degli studenti possono presentare i loro progetti e partecipare alla gara per l assegnazione dei finanziamenti. I progetti vengono giudicati in base a diversi criteri di valutazione: rilevanza culturale della proposta - vengono privilegiate le iniziative che, per contenuti, metodi e tecniche comunicative adottate, qualità dei relatori o dei programmi, si caratterizzano per il loro valore culturale; rilevanza organizzativa - vengono privilegiate le iniziative che si caratterizzano per la rilevanza organizzativa del progetto, anche tenendo conto della sua concreta fattibilità; ampiezza dei destinatari - vengono privilegiate le iniziative che hanno come destinatari potenziali gli studenti di più Facoltà dell Università e/o gli studenti portatori di handicap o con invalidità. Nell Anno Accademico 2008/2009 sono state finanziate 26 iniziative per un ammontare complessivo del finanziamento pari a euro. Le tabelle 9.3 e 9.4 riepilogano, rispettivamente, le iniziative finanziate, le associazioni vincitrici e gli importi concessi a ciascun progetto nell A.A. 2008/2009 e il confronto con il numero e l entità dei progetti finanziati nei tre precedenti anni accademici. Tabella 9.3 Fondo culturale e sociale per gli studenti - Iniziative finanziate nell A.A. 2008/2009 Dati di sintesi NOME DELL INIZIATIVA IMPORTO CONCESSO (EURO) ASSOCIAZIONE PRECORSI CAM HOSPICE STUDENT OFFICE OSPEDALE DEI PUPAZZI 500 PROJECT SMILE X SISM (SEGRETARIATO ITALIANO STUDENTI MEDICINA) SISM (SEGRETARIATO ITALIANO STUDENTI MEDICINA) L EUTANASIA E IL TESTAMENTO BIOLOGICO ELSA FERRARA DELLA TEORIA ALLA PROGETTAZIONE V6 MOTOR CLUB CINEFORUM ACCESSO AI FARMACI FARMACISTI SENZA FRONTIERE LIBRA UNA VOCE PER TUTTI LIBRA SETTIMANA DELLO STUDENTE ASCAF DISCOVERING THE SCIENCE STUDENT OFFICE IL DESIDERIO INFINITO? LA QUALITA DELLA VITA STUDENT OFFICE 283

284 NOME DELL INIZIATIVA ORFEO RIVISTA UNIVERSITARIA STUDENTESCA IMPORTO CONCESSO (EURO) ASSOCIAZIONE RUA - RETE UNIVERSITARIA ATTIVA UNIART TANA LIBERA VIAGGIO NELLA MUSICA CLASSICA STUDENT OFFICE STUDERE: PASSIONE PER L ESSERE STUDENT OFFICE VISITA ALLE REALTA EDUCATIVE STUDENT OFFICE ESCURSIONE DIDATTICA A VIENNA - LINZ GENTE COMUNE 284 CICLO DI CONFERENZE MEDICHE 150 CORSO LIS (LINGUA ITALIANA SEGNI) SISM (SEGRETARIATO ITALIANO STUDENTI MEDICINA) SISM (SEGRETARIATO ITALIANO STUDENTI MEDICINA) RADIOFILIA! WHOCARES, INC. APPRENDERE E DIFFONDERE LE CULTURE ASSISTENDO GLI STUDENTI STRANIERI PROYECTA AMERICA LATINA ALLA SCOPERTA DI IMPRESE ED ISTITUZIONI INDEED CLUB UBIK AUTOPRODUZIONI UBIK IL TASCAPANE 500 NoSS LIONE PARIGI VIAGGIO CULTURALE OVER-VIEW DALL AMICIZIA ALL AZIONE, DALL AZIONE ALL AMICIZIA. GIUSEPPE TOVINI INDEED CLUB TOTALE IMPORTO CONCESSO Polo Scientifico Tecnologico - Interno - Foto di S.B

285 Tabella 9.4 Fondo culturale e sociale per gli studenti Riepilogo anni accademici 2005/ /09 a.a. 2005/2006 a.a. 2006/2007 a.a. 2007/2008 a.a. 2008/2009 Numero di iniziative finanziate Numero di iniziative presentate Ammontare complessivo del finanziamento concesso (euro) Le attività ricreative dell Ateneo Le attività sportive del Centro Universitario Sportivo (CUS) di Ferrara La Legge 394 del 28 giugno 1977 ha istituito, presso ogni Università italiana, un Comitato per lo Sport universitario, che sovrintende agli indirizzi di gestione degli impianti sportivi ed ai programmi di sviluppo delle relative attività. La legge affida l attuazione e la realizzazione dei programmi sportivi e la gestione degli impianti sportivi universitari al Centro Universitario Sportivo Italiano, che opera in ciascun Ateneo attraverso una propria struttura decentrata. Le attività rientranti nei programmi di sviluppo dell attività sportiva universitaria sono definite dalla normativa. Tra tali attività sono previste, in particolare: la promozione della pratica sportiva, per favorire la partecipazione del maggior numero di studenti universitari; l organizzazione di corsi di avviamento e perfezionamento nelle varie discipline, oltre alla pratica agonistica, sia di carattere universitario che federale, in campo locale, regionale e nazionale; la gestione ordinaria dell impiantistica sportiva, affidata al CUS, le eventuali migliorie o costruzione di nuovi impianti, compatibilmente con le risorse date dalla gestione. L attività sportiva che ogni anno viene proposta dal CUS Ferrara si può suddividere in: attività libera, in cui gli studenti possono utilizzare gratuitamente in certe fasce orarie gli impianti, come il campo da calcio, calcio a 7 e a 5, il campo da volley, il campo da tennis, da basket, il beach volley, etc.; attività organizzata dal CUS con istruttori federali, che prevede un costo ridotto per gli studenti universitari, per i docenti e per i dipendenti universitari, con un insieme di proposte per tutte le esigenze, dal fitness al cardiofitness, dal tennis al body building, dall arrampicata al nuoto, dal golf alla pre - pugilistica, dal judo al canottaggio, etc; attività agonistica federale, in quanto il CUS è affiliato a diverse Federazioni e svolge attività agonistica nazionale in diverse discipline: rugby (con il campionato di serie C e squadre giovanili minori), atletica leggera, canottaggio (con atleti anche di interesse nazionale), tennis (con il campionato di serie C e con altre sette squadre minori), triathlon (con una cinquantina di atleti), golf (con una squadra neo promossa in A/2), basket (con la squadra in Serie D) e arrampicata sportiva, neo-entrata nell attività federale. 285

286 286 Nell A.A. 2008/2009 sono stati (a fronte dei dell A.A. 2007/2008) gli studenti tesserati al CUS Ferrara iscritti che svolgono attività sportiva. Tale dato, se considerato in proporzione alla popolazione studentesca dell Ateneo, pone il CUS Ferrara ai primi posti della classifica dei CUS italiani. Nello stesso anno accademico sono aumentate le squadre che hanno partecipato ai campionati interfacoltà di calcetto invernale e di calcio a 7. Infine, numerose squadre del CUS Ferrara hanno partecipato ai Campionati Nazionali Universitari di sport di squadra (calcetto, basket e rugby a 7) per un totale, se si considerano anche gli sport individuali, di circa 180 atleti, che hanno conseguito complessivamente 16 medaglie, di cui 4 d oro e 5 d argento, portando il CUS Ferrara al 7 posto assoluto in campo nazionale. I progetti per il futuro comprendono la costruzione di un nuovo parcheggio, opera ormai in fase conclusiva, e, per il completamento del Polo Sportivo Universitario, una piscina coperta Le attività del Centro Teatro Universitario (CTU) Il Centro Teatro Universitario (CTU), attivo dal 1993, organizza ogni anno laboratori di sperimentazione sui linguaggi attorici rivolti agli studenti universitari di ogni Facoltà, delle scuole medie superiori e, più in generale, a tutti coloro che desiderano avvicinarsi alle dinamiche della ricerca teatrale. Punto di forza dell anno 2009 è stato il progetto di laboratorio Eldorado, realizzato da Michalis Traitsis (Associazione Culturale Balamòs) con gli allievi del CTU. Ispirato all omonimo romanzo di Laurent Gaudé sul tema dell immigrazione clandestina, lo studio teatrale, dopo una prima presentazione a Ferrara, ha permesso di consolidare il prolungato rapporto di collaborazione con il carcere di Santa Maria Maggiore e il Comune di Venezia nell ambito del progetto Passi Sospesi. Presso la casa circondariale sono infatti state realizzate due repliche con la partecipazione congiunta di allievi universitari e detenuti, mentre l intero progetto è stato discusso all interno di una tavola rotonda in occasione della 66 Mostra Internazionale d Arte Cinematografica. Lo studio teatrale Le Troiane, di Euripide, realizzato da Michalis Traitsis con gli allievi del Centro nel 2008, ha partecipato, nella primavera 2009, a In mota manens, festival di teatro universitario organizzato dall Associazione Culturale Prometeo di Salerno, con successiva replica estiva presso il Teatro De Micheli di Copparo. Altra significativa produzione di laboratorio è stato lo spettacolo Galileo in piazza, ovvero dal lampadario al neutrino, diretto da Vanda Monaco Westerståhl e progettato su richiesta all Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) di Ferrara in occasione dell Anno internazionale dell astronomia 2009, con successiva replica a Bologna nell ambito della Notte dei Ricercatori. Tale spettacolo, come anche la rappresentazione Pulcinella è un bastardo!, sono stati realizzati nell ambito della Convenzione stipulata nel 2009 dall Università di Ferrara con l Associazione culturale Compagnia Monaco/Acca di Bologna. Lo scopo della Convenzione è l organizzazione di attività di laboratorio di sperimentazione teatrale, oltre ad attività di ricerca, didattica e formazione. Vanno inoltre ricordate le numerose repliche, riservate alle scuole di Ferrara nell ambito di un progetto itinerante patrocinato dagli enti pubblici,

287 di (R)esistenze. Storie di resistenza nel ferrarese, spettacolo diretto da Michalis Traitsis. Infine, vanno menzionati l incontro con Moni Ovadia, ospitato presso l Aula Magna del Dipartimento di Scienze storiche, e gli ormai collaudati incontri di conoscenza e approfondimento di spettacoli di danza e di prosa programmati dal Teatro Comunale di Ferrara Il Coro dell Università di Ferrara Il Coro dell università degli Studi di Ferrara, nato nel gennaio del 1998 con lo scopo di costituire un ulteriore occasione di aggregazione e crescita culturale per gli studenti e per il personale dell Ateneo, è giunto al suo dodicesimo anno di attività. Composto da circa 25 coristi, nel corso del 2009 il Coro ha tenuto una serie di concerti, principalmente in vari comuni delle provincie di Ferrara e Bologna (Coccanile, Argenta, Tresigallo, Molinella), replicando in più occasioni lo spettacolo Beatles & the Choir, già proposto negli anni precedenti, riscuotendo ovunque unanimi consensi e plauso della critica. In occasione dei concerti il Coro è stato accompagnato da una band di musicisti e da un cantante solista di assoluto valore. Nel mese di Maggio del 2009, inoltre, il Coro ha riproposto, nell ambito della Fiera di San Venanzio, un altro spettacolo già portato sulle scene in precedenza: La buona novella di Fabrizio De Andrè, accompagnato dalla Banda Filarmonica di Tresigallo. Sempre nel mese di Maggio, il Coro ha preso parte ad una mini rassegna intitolata 24 Concerto di Primavera - Tutti insieme appassionatamente, tenutasi presso il Teatro dei Fluttuanti di Argenta assieme ad altre formazioni quali il Coro Evergreen dell Istituto Musicale P. Mascagni di Livorno e il Coro Blue Skies di Pianoro (BO). Nell autunno dello stesso anno sono state due le esibizioni nel contesto dell Università di Ferrara: ad Ottobre presso l atrio della Facoltà di Economia, e nel mese di Novembre durante la cerimonia di inaugurazione dell Anno Accademico 2009/2010. In entrambe le occasioni il Coro ha esibito alcuni brani tratti dalle Villotte del fiore, attribuite al compositore bolognese Filippo Azzaiolo (ca dopo il 1569), che rappresentano un importante testimonianza sulla continuità della musica popolare quattro - cinquecentesca. 287 Un momento dello spettacolo Le Troiane, produzione CTU 2008 Il Coro dell Università di Ferrara

288 L Associazione Nicolò Copernico - Alumni 288 L Associazione Nicolò Copernico Alumni dell Ateneo estense, costituitasi nel 1999, si propone di conservare e rinsaldare nel tempo il patrimonio di legami umani, culturali e professionali, acquisito durante gli anni di studio universitario, e di concorrere allo sviluppo dell Ateneo attraverso l organizzazione di iniziative ed eventi divulgativi ed aperti non solo ai Soci ma anche alla città. A tale scopo, nel corso del 2009, l Università degli Studi di Ferrara ha ulteriormente consolidato il rapporto con l Associazione per mezzo della stipula di una Convenzione tesa a promuovere gli studi universitari come fondamentale momento di crescita umana e professionale. L Associazione, che è apolitica e non persegue scopo di lucro, promuove ed organizza attività formative e di aggiornamento, nonché iniziative e manifestazioni culturali. Possono far parte dell Associazione gli studenti ed i laureati, nonché i docenti ed il personale dell Ateneo. Nel mese di Settembre 2009, assieme all Ateneo ed al Servizio Integrato di Comunicazione Territoriale di Ferrara (S.I.C.T), l Associazione ha partecipato con uno stand espositivo comune al Ferrara Ballons Festival, il più grande evento italiano, e uno dei più importanti del mondo, dedicato alle mongolfiere e al mondo dell aria. Per l Ateneo, il Festival ha rappresentato un occasione di promozione e comunicazione dell offerta formativa e dei servizi offerti. In particolare i Manager Didattici, nei giorni del Festival, si sono avvicendati nello stand dove hanno messo a disposizione dei visitatori materiale informativo ed hanno potuto direttamente confrontarsi con studenti e genitori. Il Circolo Dipendenti Universitari Il Circolo Dipendenti Universitari rappresenta l Università in occasione delle attività sportive proposte e organizzate dall Associazione Nazionale Circoli Italiani Universitari (A.N.C.I.U), nonché delle attività organizzate a livello provinciale in collaborazione con proloco e associazioni culturali. Grazie a tali iniziative ed all organizzazione di incontri ricreativi, è stato possibile poter raggiungere ottimi risultati in termini di incremento dei partecipanti al Circolo. Dal 1996 al 2009, il Circolo ha infatti riscontrato un aumento delle adesioni, passando da 96 soci, del 1996, a 570 del Tale positivo risultato ha spinto il Circolo a sottoscrivere nuove convenzioni con privati ed a implementare, diversificandole, nuove attività socio-culturali e sportive.

289 9.6 Il Polo Bibliotecario Ferrarese Il Polo Bibliotecario Ferrarese è stato istituito nel 2005 attraverso una convenzione fra l Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia- Romagna, l Università, la Provincia e il Comune di Ferrara. La convenzione è stata successivamente rinnovata per il triennio Al 31 dicembre 2009, aderivano al Polo 63 Biblioteche secondo la seguente afferenza istituzionale: 30 biblioteche dei Comuni della Provincia; 12 biblioteche del Comune; 9 biblioteche dell Università (chiusa nel 2009 la Didattica di Medicina); 9 biblioteche scolastiche; 3 biblioteche di associazioni culturali. Tutte le Biblioteche condividono lo stesso catalogo on-line, che al 31/12/2009 contava notizie bibliografiche di libri moderni, di libri antichi, video e registrazioni musicali. Nel 2008, le notizie bibliografiche complessivamente presenti nel catalogo erano 渀 渀漀琀椀稀椀攀 㠀 㘀 㐀 䤀渀挀爀攀洀攀渀琀漀渀漀琀椀稀椀攀椀渀挀愀琀愀氀漀最漀 㜀 ⴀ 㤀 㤀 㔀 㠀 㐀 㤀アハ ート 㜀 㠀 㤀 アハ ート 愀渀渀漀 㠀 㜀㔀アハ ート Grafico 9.1 Incremento notizie in catalogo del Polo Bibliotecario dati Nel corso del 2009, il Polo Bibliotecario dell Università di Ferrara è stato interessato dalle seguenti iniziative: è stato sottoscritto l Accordo di Programma sull inserimento delle Biblioteche scolastiche - Centri di documentazione afferenti al Progetto MPI Biblioteche nelle Scuole nei Poli SBN, che prevede l erogazione di un contributo del 䄀渀渀漀一 渀漀琀椀稀椀攀 Ministero della Pubblica Istruzione alle 9 Biblioteche scolastiche che hanno aderito al Polo UFE; è stata conclusa la catalogazione di 470 libretti, monografie, 30 copioni e video del Teatro Comunale di Ferrara; è stato effettuato il passaggio dal sistema Sebina4 a Sebina Open Libra- 289

290 290 ry, sistema di automazione Bibliotecaria, relativamente sia al catalogo che alle anagrafiche e ai movimenti sui documenti delle 64 biblioteche del Polo. Il passaggio a Sebina Open Library consente: - la gestione del catalogo (inventariazione, collocazione, catalogazione) dei materiali già gestibili in Sebina4 (libro moderno, materiale antico, materiale grafico, materiale audiovisivo, materiale musicale); - il prestito locale e la circolazione dei documenti; - il prestito interbibliotecario, intersistemico e document delivery; - la gestione fascicoli di periodico; - la gestione acquisti e bilancio EprintsUnife Archivio Istituzionale di Ateneo ad accesso aperto L Università di Ferrara ha implementato nel 2009 il proprio Archivio Istituzionale di Ateneo ad accesso aperto, denominato EprintsUnife. La creazione dell archivio, consultabile all indirizzo è frutto della collaborazione fra la Ripartizione Biblioteche e Musei e l Ufficio Dottorato e Alta Formazione della Ripartizione Post- Laurea e Qualità dell Ateneo, e fa seguito alla modifica deliberata dagli Organi accademici nel mese di Dicembre 2008 al Regolamento in materia di Dottorato di Ricerca. Tale Regolamento prevede che Il rilascio della certificazione del conseguimento del titolo è subordinato al deposito, da parte dell interessato, della tesi finale nell archivio istituzionale d Ateneo ad accesso aperto, che ne garantirà la conservazione e la pubblica consultabilità. E tuttavia prevista la possibilità da parte del dottore di ricerca di richiedere, motivandolo, un embargo, cioè un periodo di tempo durante il quale la tesi archiviata risulta secretata ed accessibile solo per la parte dei metadati (titolo, autore, abstract, ecc.). Con EprintsUnife l Ateneo dà applicazione alle Linee guida per il deposito delle tesi di Dottorato negli archivi aperti approvate dalla Commissione Biblioteche CRUI. Le linee guida mirano a garantire la diffusione di materiale di interesse scientifico nella comunità scientifica internazionale, in conformità con il Documento italiano a sostegno della Dichiarazione di Berlino sull accesso aperto alla letteratura accademica (la Dichiarazione di Messina ) del L archivio elettronico, realizzato secondo gli standard internazionali, utilizza il software open source eprints e rende accessibili a testo intero le tesi di dottorato presentate nel 2009 (XXI ciclo). L archivio verrà arricchito con il caricamento di altri documenti bibliografici a testo intero ad accesso aperto prodotti in Ateneo (articoli pubblicati sulle riviste degli Annali Online dell Università di Ferrara, pre-prints ecc.) L apertura serale delle Biblioteche Nel mese di Gennaio 2008, l Ateneo ha stipulato una nuova convenzione con la Fondazione Zanotti allo scopo di realizzare una rete infrastrutturale in grado di soddisfare esigenze di studio, utilizzo del tempo libero ovvero e più in generale, favorire occasioni di incontro e di socializzazione fra tutti gli iscritti all Università di Ferrara (art. 2). Grazie a tale convenzione sono state messe a disposizione per l apertura serale fino alle ore 23 (dal mercoledì al venerdì) delle Sale Studio della Biblioteca Didattica di Medicina. L apertura è stata estesa al sabato per l intera giornata (ore 9-18). Anche nel 2009, i risultati dell iniziativa sono stati positivi, con un aumento complessivo delle presenze significativo rispetto sia al 2008 che al 2007 (si veda in dettaglio la tabella 9.5).

291 Tabella 9.5 Biblioteca didattica della Facoltà di Medicina (136 posti) - Presenze rilevate nelle sale studio nel triennio dati di sintesi Presenze rilevate Media presenze serali Media presenza sabato Totale presenze Totale presenze Totale presenze NOTE - Gestione servizio: Fondazione Zanotti; - Inizio servizio: Marzo 2006; - Periodo Marzo-Luglio 2006 apertura dal lun. al giov. ore 17-22,30; - Periodo Settembre-Dicembre: apertura mer-gio-ven. ore 17-23; sab. ore Anche nel 2009, l Università ha realizzato, per il terzo anno consecutivo, un indagine mirata a indagare la soddisfazione di un campione di docenti, ricercatori, dottorandi e assegnisti in merito ai servizi bibliotecari di Ateneo. I risultati dell indagine, che mostrano un elevato livello generalizzato di soddisfazione dei servizi bibliotecari, sono rendicontati in dettaglio nel capitolo 4 del Bilancio, dedicato alla formazione. 9.7 Gli eventi culturali organizzati dall Ateneo La realizzazione di Ferrara come centro artistico e culturale è resa possibile anche grazie all organizzazione, comunicazione e promozione di eventi culturali da parte dell Ateneo. Numerose sono le testimonianze dell impegno dell Università in questa direzione e che trovano mensilmente spazio nella brochure UNIfe CUL- TURE, ricca di eventi culturali e realizzata sulla base delle segnalazioni delle diverse componenti dell Università. La pubblicazione è distribuita gratuitamente in tutte le scuole di Ferrara e provincia, nei punti Informagiovani, nelle Biblioteche, nei Musei e nelle varie sedi universitarie, ed è possibile consultarla quotidianamente aggiornata sul portale dell Ateneo. Tra i principali eventi ed iniziative realizzati nel 2009 vanno menzionati: 291

292 292 Unifestival, cartellone dei tanti eventi rivolti alla città e al territorio, organizzato dal mese di Ottobre a quello di Dicembre e che ha fatto da cornice all inaugurazione dell anno accademico. I Caffé delle Scienze - il progetto Caffé delle Scienze rientra all interno di un programma divulgativo messo in atto dall Università allo scopo di avvicinare la cittadinanza alla comprensione e all approfondimento di alcune delle più attuali problematiche scientifiche di carattere internazionale, che vengono trattate ad un livello mediatico-divulgativo accessibile a tutti. Il progetto si sviluppa attraverso una serie di incontri in alcuni dei principali bar della città di Ferrara (Wine Bar La Borsa, Caffetteria Castello, Wine Bar San Giorgio, Ristorante Bar Rosa dei Venti), dove relatori dell Università trattano un tema specifico per ogni appuntamento, accompagnati da musicisti del Conservatorio Frescobaldi. Gli incontri hanno luogo in orario serale e si sviluppano con un intervento di circa venti minuti, seguito da un breve dibattito e da un buffet organizzato dalla struttura recettiva ospitante. Nell ambito del programma 2008/09 si sono svolti, da ottobre 2008 a maggio 2009, sette incontri: - 21 Ottobre Serve ancora la Costituzione? ; - 26 Novembre Vedere il nano ; - 21 Gennaio La terza dentizione: realtà e mito dell implantologia orale ; - 18 Febbraio Made in Italy vs. Made in China ; - 18 Marzo La depressione: dal male oscuro alla complessità del rapporto corpo-mente ; - 15 Aprile Neurogenesi nell adulto: la reinvenzione del sé ; - 20 Maggio L esercizio fisico come farmaco. Il progetto è stato finanziato da Carisbo; l iniziativa riscuote da anni un notevole successo, sia in termini di partecipazione agli eventi (nel 2009 si è registrata una presenza di circa 200 persone ad ogni iniziativa), che di positivi riscontri sui media locali. Anatomie della mente e altre storie. Sei conferenze di varia psicologia, ciclo di conferenze dedicate alla ricerca. La prima edizione dell evento si è svolta nel mese di Dicembre 2009 nella rinnovata ed antica cornice del Teatro Anatomico. Follia e Speranza, conferenze della Scuola di Specializzazione in Psichiatria e del Corso di Laurea in Riabilitazione psichiatrica che hanno riscosso un grande successo di pubblico e di critica. Il ciclo di incontri del 2009 è stato organizzato per condividere con la città il dialogo su temi di grande interesse ed attualità, accompagnati da alcuni fra i nomi più significativi del pensiero contemporaneo. I Venerdì dell Universo, storica rassegna di incontri e seminari su Astronomia e Fisica, con la quale l Università di Ferrara si apre alla città per la divulgazione della cultura scientifica. Il ciclo di conferenze è organizzato dal Dipartimento di Fisica e dall Istituto nazionale di fisica nucleare, con la collaborazione del Gruppo Astrofili Columbia, Cooperativa Sociale Camelot e La Terra dell Orso. In occasione dell edizione 2009, sono stati invitati ad intervenire personaggi di spicco del mondo della ricerca quali Margherita Hack, intervenuta sul tema Scoperta dei Pianeti Extrasolari e Probabilità di Vita nell Universo. Ad inaugurare il ciclo di conferenze dell edizione 2009 è stato il

293 Rettore con Universo Cina, seguito da un appuntamento dedicato al tema Relazione fra la Scienza, Fisica e Chimica e la Cucina. Il ciclo di incontri è proseguito con Dalla Fisica dell Universo ad un indagine fisica sulla morte di Napoleone, tenuto da un illustre scienziato del panorama, con l incontro dedicato al tema Fisica per immagini per Diagnostica medica, e con l intervento Viaggi Astronomici: alla Ricerca dei cieli perduti. La conclusione e stata affidata all intervento di un planetologo di livello internazionale sul tema dei viaggi spaziali con la relazione L invasione Europea del Sistema Solare. Unijunior. Conoscere per crescere - nel 2009 l Ateneo ha organizzato un iniziativa didattica rivolta a bambini e ragazzi dagli otto ai quattordici anni. Nell ambito dell iniziativa, tra i mesi di Gennaio e Marzo, sono state organizzate sei vere lezioni universitarie, tenute da docenti dell Ateneo presso le aule universitarie. Come in una vera Università, i ragazzi sono stati iscritti ed è stato consegnato loro il libretto dello studente con il calendario delle lezioni. All Unijunior sono state proposte varie materie e gli studenti hanno potuto scegliere di frequentare lezioni di diversi corsi. Ogni lezione, della durata di circa 60 minuti, ha visto svolgersi e s p e r i m e n t i, dimostrazioni, esercizi pratici. Dopo ogni lezione i giovani studenti hanno ricevuto un timbro sul libretto e, alla fine di ogni Corso di Studi, è stato rilasciato un Diploma di Laurea. Unijunior è la versione italiana delle Kinderuni, i mini Atenei a misura di bambino che, negli ultimi anni si sono diffusi in tutta Europa, nonché in diversi Paesi di altri continenti, e che fanno parte dell EUCU, la rete europea delle Children s universities. Premio Internazionale Architettura Sostenibile - La sesta edizione del Premio Internazionale Architettura Sostenibile si è tenuta nel mese di Maggio nella suggestiva cornice di Palazzo Tassoni, antico e prestigioso edificio recentemente restaurato e che costituisce l ultimo ampliamento del complesso architettonico che ospita la Facoltà di Architettura Una affollata lezione di Unijunior di Ferrara. Il concorso è stato ideato e promosso dalla Facoltà di Architettura con il sostegno economico dell azienda Fassa Bortolo. Il Premio ha inteso promuovere architetture che sappiano rapportarsi in maniera equilibrata con l ambiente, che siano pensate per le necessità dell uomo e che siano capaci di soddisfare i bisogni delle presenti generazioni senza limitare, con il consumo indiscriminato di risorse e l inquinamento prodotto, quello delle generazioni future. Mostra Colombia: Popoli, semi e saperi - la mostra fotografica, organizzata nel mese di Ottobre

294 294 presso il Salone dei Passi Perduti del Rettorato, è stata curata dalla sociologa colombiana Yolanda Parra e dal fotografo bolognese Luciano Nadalini. Le immagini della mostra, promossa dall Associazione Culturale Hermanos Latinos di Ferrara in collaborazione con l Associazione Interculturale KankurwaKaiKashi di Bologna, hanno proposto la condivisione della cultura dei popoli indigeni dell America Latina. Mostra Donne alla guida della più grande macchina mai costruita dall uomo - Ovvero la complessità di LHC in mano alle scienziate italiane - la mostra fotografica, tenutasi nel mese di Aprile, è stata patrocinata dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, dall Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dallo Shenker Club e Il taglio del nastro della nostra Colombia, semi e saperi dall Università degli Studi di Ferrara. La mostra fotografica ha voluto documentare la straordinaria sfida ed il contributo offerto dalle ricercatrici italiane impegnate nel grande progetto europeo LHC. LHC (Large Hadron Collider) è il più vasto e complesso strumento scientifico che l umanità abbia mai avuto a disposizione. La nuova potente macchina acceleratrice di particelle, basata a Ginevra nel grande laboratorio europeo CERN, riprodurrà lo stato della materia subito dopo il Big Bang, dando vita a risultati di interesse non solo scientifico, ma anche sociale ed economico. Ideatrice e curatrice della mostra è stata la giornalista scientifica Elisabetta Durante, che coordina il Distretto dell Informazione Scientifica e Tecnologica (DISTI), nuova realtà nata per diffondere la cultura e l informazione scientifica. La maggior parte degli scatti, effettuati in laboratori posti a 100 metri di profondità e per ovvie ragioni di sicurezza completamente inaccessibili agli estranei, sono stati realizzati da Mike Struik, ricercatore del CERN di Ginevra. Mostra Blow-up. Immagini del nano mondo - la mostra fotografica, organizzata nel mese di Ottobre 2009 nelle sale dell Imbarcadero del Castello Estense, ha invitato a scoprire il mondo alla scala dei nanometri, i miliardesimi di metro, il regno delle molecole e degli atomi, osservabile solo grazie a strumenti avanzati della ricerca. Il Centro di Ricerca S3 di Modena, il Centro di Ricerca in nanoscienze del CNR-INFM, ha prodotto tali istantanee del nanomondo, e con la collaborazione della fotografa Lucia Covi ha voluto mostrarle in una nuova luce.

295 Un momento della inaugurazione della Mostra Blow-up Forum Etica e Chimica - l Ateneo ha intrapreso numerose attività, anche in collaborazione con altre istituzioni, al fine di individuare i punti di intervento, sia in ambito formativo che di ricerca, e di favorire il dialogo tra i diversi ambiti disciplinari con riferimento alle questioni ambientali che interessano oggi l intero pianeta e che impongono una riflessione etica sugli attuali modelli culturali e di consumo. In questo quadro, nel mese di Aprile 2009 l Ateneo ha organizzato, in collaborazione con l Università La Sapienza di Roma, l IFP School di Strasburgo, Società Chimica Italiana, Italiaallavoro, nonché il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, il Forum Internazionale su Ethics in Chemistry: University and Industry, un colloquio tra esponenti del mondo accademico e dell industria sul tema della responsabilità sociale ed etica d impresa nel settore chimico. Numerose altre iniziative rilevanti sotto il profilo culturale e del rapporto con il territorio e la cittadinanza sono descritte nella sezione del Bilancio dedicata al territorio. 9.8 Unifepress Gli Organi di governo dell Ateneo hanno deliberato la creazione di una casa editrice dell Università, Unifepress, con l obiettivo strategico di diffondere il marchio istituzionale dell Ateneo e di promuovere e assicurare diffusione e visibilità alle pubblicazioni dei propri docenti e ricercatori. Le pubblicazioni di Unifepress si articolano in tre settori specifici, ovvero collane editoriali: Didattica (manuali, traduzioni di opere di riferimento negli specifici domini disciplinari, nuove edizioni e/o edizioni commentate di autori classici nei vari ambiti letteratura, filosofia, economia, storia, diritto, medicina, etc.); Ricerca (opere di rilevante valore scientifico di autori dell Ateneo o aventi relazioni significative con esso); Pubblicazioni istituzionali (lezioni magistrali, atti di conferenze e seminari di alto profilo, pubblicazioni dello IUSS, etc.). Con riferimento al 2009, i volumi pubblicati sono stati i seguenti: La formazione universitaria. Il terzo ciclo e le scuole di dottorato, a cura di E. Vagnoni e V. Ruggiero (volume fuori commercio); La politica di coesione nell Unione europea allargata. Aspetti economici, sociali e territoriali, di A. Bruzzo e E. Domorenok; La favola di Orfeo. Letteratura, immagine, performance, a cura di A. 295

296 296 M. Andrisano e P. Fabbri; Dialoghi sulla memoria. Conversazioni di IUSS-Ferrara 1391, a cura di G. Fiorentini; I tre volti della paura. Il cinema horror italiano ( ), di F. Di Chiara; L Università di Ferrara e la cultura dei Lumi. Scienza e medicina alla fine del Settecento, di M. Bresadola; Con ogni diligenza corretto. La stampa e le revisioni editoriali dei testi letterari italiani ( ) di P. Trovato; Il Caso di Augusto d Este, di D. Firth, ed. it. a cura di E. Granieri, traduzione di P. Fazio, testo inglese a fronte, (volume fuori commercio). Delle sopraindicate pubblicazioni, particolare menzione merita il volume Il caso di Augusto d Este, la prima testimonianza sui sintomi e sul decorso clinico della sclerosi multipla, autore del quale è il discendente degli Estensi: Augusto d Este. Il volume, documento di grande valore storico e scientifico, è stato pubblicato per la prima volta dal medico inglese Douglas Firth nel L edizione italiana, realizzata grazie al supporto della Cassa di Risparmio di Ferrara e a cura del Prof. Enrico Granieri (Direttore del Centro di Sclerosi Multipla dell Università di Ferrara), nonché grazie alla traduzione La copertina del Il caso di Augusto d Este del Dott. Patrik Fazio (Sezione di Neurologia dell Ateneo), è stata ufficialmente presentata nel mese di Dicembre presso l Aula Magna del Rettorato dell Università di Ferrara. Palazzo Renata di Francia, particolare - Foto di S.B L Ufficio Comunicazione ed Eventi dell Ateneo Negli ultimi anni, l Università di Ferrara ha potenziato le attività di comunicazione e di divulgazione relativamente alla didattica e alla ricerca, nonché alle iniziative organizzate nelle varie strutture universitarie. L Ufficio Comunicazione ed Eventi, che opera in diretta collaborazione con il Rettore, diffonde le notizie sulle attività dell Ateneo curando la promozione e il rafforzamento dell immagine e del brand dell Università. La struttura sovrintende e gestisce i rapporti con le testate giornalistiche e fornisce notizie sulle attività didattiche e culturali, pubblica la rassegna stampa, promuove la comunicazione sul territorio, favorendo la diffusione di informazioni istituzionali e di servizio. Si occupa del portale, gestendone la parte comunicativa. Inoltre, l Ufficio organizza le cerimonie che scandiscono la vita accademica e promuove singoli eventi, quali conferenze, mostre, concerti, rassegne d arte, curandone le relative strategie di comunicazione. In particolare, l Ufficio cura la realizzazione di Copernico, storico magazine televisivo in onda settimanalmente su Telestense, che propone servizi di cronaca universitaria, nonché inchieste sulle attività dell Ateneo. Infine, grazie alla collaborazione con i due quotidiani locali, Il Resto del Carlino e La Nuova Ferrara, ogni settimana un intera pagina dei due quotidiani è dedicata all Università di Ferrara.

297 SEZIONE 10 L UNIVERSITA DI FERRARA E LA SALUTE Le attività dell Ateneo in campo medico e sanitario si ispirano ai principi della tutela della salute dell uomo e della ricerca del benessere generale della popolazione, nel rispetto del diritto alla vita e della dignità di ogni individuo. I fronti sui quali l Ateneo è direttamente impegnato sono tre: - la didattica, attraverso l offerta formativa universitaria, le Scuole di specializzazione medica e i Master in ambito medico-sanitario; - l attività di ricerca, sviluppata attraverso una forte integrazione e sinergia fra ricerca di base e ricerca applicata; - l attività di assistenza, svolta in rapporto diretto con l Azienda Ospedaliero - Universitaria (AOU) e in stretta interazione con le strutture sanitarie del territorio La Facoltà di Medicina e chirurgia e il legame con il territorio Il completamento della Facoltà di Medicina e chirurgia dell Università di Ferrara si realizzò negli anni Cinquanta a seguito di una petizione firmata da cittadini ferraresi sensibilizzati da una fitta attività studentesca. Furono gli stessi studenti poi a presentare con successo l istanza a livello governativo. Tale momento di storia cittadina rappresenta il profondo radicamento della Facoltà di Medicina e chirurgia nel tessuto sociale della città ed il forte legame con le aspettative che il cittadino ferrarese ripone nei confronti della cura della propria salute. Nei prossimi anni, verrà completato il trasferimento del Polo Ospedaliero della città di Ferrara presso la nuova sede di Cona, dando luogo ad un cambiamento non solo per i cittadini ferraresi ma anche per il triennio clinico della Facoltà di Medicina e chirurgia dell Ateneo. Il forte radicamento cittadino della Facoltà ha portato nel tempo a numerose ramificazioni nel territorio provinciale. Infatti, ad oggi esistono numerose convenzioni fra le attività cliniche di eccellenza della Facoltà e i servizi territoriali e/o ospedalieri dell Azienda USL, alle quali si aggiungono le più recenti convenzioni in campo sociale e della prevenzione (quali la Psichiatria e la Medicina dello Sport). La Facoltà di Medicina e chirurgia, tuttavia, non si esaurisce nel solo Corso di Laurea in Medicina e chirurgia, Odontoiatria e Scienze motorie: sono attivati altri 20 Corsi di Laurea delle professioni sanitarie, da cui si attinge l insieme di infermieri professionali, ostetrici, fisiotera- 297

298 298 pisti, tecnici di radiologia e di laboratorio, nonché tutte quelle figure indispensabili all erogazione della prestazione sanitaria a favore del cittadino. Alcune di tali scuole universitarie hanno anche sedi distaccate nei comuni del territorio, che divengono operativamente sedi universitarie in grado di offrire ai giovani percorsi di laurea professionali ad elevata domanda di impiego. E importante a tal proposito sottolineare che gli studenti costituiscono per il territorio e la città un importante volano economico e sociale, in grado di garantire lo scambio culturale e il ricambio integrativo fra Ferrara, il suo territorio e il resto del Paese. Le attività didattiche e della ricerca dell Ateneo, a loro volta, fungono da sprone al miglioramento della qualità dell assistenza erogata dall ospedale. E opinione consolidata in tutte le riviste scientifiche che l integrazione dell insegnamento clinico nelle strutture assistenziali sia un processo destinato ad offrire un incalcolabile valore aggiunto. Nel mondo anglosassone un ospedale è qualificato quando davanti alla parola Hospital si aggiunge la parola Teaching. Tuttavia, l integrazione della didattica nel processo assistenziale non può essere pensata come un processo casuale e sin dalla progettazione delle infrastrutture questo modello organizzativo deve essere tenuto costantemente presente. Non è Il Museo Anatomico sufficiente disporre di eccellenti medici, sono necessari eccellenti medici in grado di trasferire la conoscenza e l aggiornamento alle generazioni più giovani ai quali, nello spazio di qualche decennio, saranno affidate le sorti della salute dei cittadini. La ricchezza per un ospedale derivante dalla presenza di Centri di Ricerca e di Eccellenza a carattere interdisciplinare è di fatto cruciale. Essa permette di attrarre pazienti selezionati che usufruiscono dei prodotti della ricerca in termini di salute, di attrazione dei fondi governativi o privati e di reclutamento dei migliori ricercatori e docenti. Tale è, in sintesi, la missione che la Facoltà di Medicina e chirurgia si è data nella costituzione del Nuovo Polo Ospedaliero Universitario di Cona. Il valore della presenza della Facoltà di Medicina è stato ben interpretato dall Azienda Ospedaliero-Universitaria, che ha riservato due edifici del nuovo Ospedale alle sue attività. Una parte di tali spazi, pari a mq sta per diventare di proprietà dell Ateneo e conterrà circa

299 900 posti a sedere in aule attrezzate per la didattica frontale, una sala studio, un aula informatica e la segreteria di Facoltà. Nei due blocchi, sono a disposizione dell Università ulteriori spazi per gli uffici dipartimentali, 13 salette riunioni, 700 mq per gli specializzandi, spogliatoi al piano interrato per tutto il personale e l utilizzo condiviso della sala congressi da 300 posti. Oltre a ciò, l Ateneo è in fase di acquisizione della proprietà di due ettari di terreno, su cui sarà possibile edificare fino a mq. Per tale area edificabile è stato redatto un Master Plan da parte del Dipartimento di Architettura, in quanto, ai sensi del D.Lgs. 163/06, non è possibile stilare un progetto esecutivo per la pianificazione di un investimento su di un terreno che non è nella piena disponibilità dell Ente. Al momento, su indicazione del Dipartimento di Architettura si è ipotizzata un edificazione per lotti, che permetta di rendere immediatamente fruibile una struttura leggera che possa in seguito essere inglobata dall edificio complessivo definitivo L offerta formativa in campo medico e sanitario I Corsi di Studio della Facoltà di Medicina e chirurgia, tutti ad accesso programmato, conducono gli studenti attraverso percorsi formativi fortemente professionalizzanti, con importanti risultati in termini di occupabilità. I laureati dell Ateneo, infatti, trovano occupazione in tempi molto brevi dopo il conseguimento del titolo. Per meglio rispondere alle istanze provenienti dal territorio, inoltre, l Ateneo ha attivato diverse sedi secondarie. La rete formativa sul territorio e le strutture sanitarie che la compongono sono descritte in dettaglio nella sezione del Bilancio dedicata al territorio. In ambito internazionale, l Ateneo ha al suo attivo diverse importanti collaborazioni, fra cui: sin dal 1999, con la Facoltà di Medicina e chirurgia dell Università di Maastricht. Tale collaborazione, attraverso lo scambio di studenti e docenti, consente l interazione tra due diversi sistemi didattici: il sistema tradizionale italiano e quello sperimentale avanzato basato sul metodo Problem Based Learning (PBL); dal 2008, con il Ningxia Medical College della città di Yinchuan, Repubblica Popolare Cinese; dal 2009 con la Capital Medical University di Pechino, Repubblica Popolare Cinese. Oltre alle suddette collaborazioni, nel corso del 2009 l Ateneo ha siglato accordi di cooperazione inter-universitaria con cinque importanti Università iraniane: la Teheran University of Medical Sciences; l Isfahan University of Medical Sciences; l Iran University of Medical Sciences; l Islamic Azad University; il Royan Institute. Tali importanti accordi, come anche la collaborazione con il Ningxia Medical College, sono illustrate nella sezione del Bilancio dedicata all internazionalizzazione. Con riferimento all offerta formativa post lauream, illustrata in tabella 10.1, essa si compone complessivamente di 36 Scuole di Specializzazione medica. Nell ambito della formazione erogata dalle Scuole, sono attive complessivamente 110 convenzioni per lo svolgimento di attività didattiche integrative. A partire dall A.A. 2008/2009 è stato avviata la riforma della formazione medico-specialistica. Con nota del 14 gennaio 2009, il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (MIUR) ha espresso la volontà di provvedere ad una razionalizzazione del sistema nazionale delle Scuole di Specializzazione di area 299

300 300 medica. Tale processo di razionalizzazione ha comportato per le scuole con non più di 2 contratti finanziati dal Ministero, l accorpamento in una struttura federata, tra gli Atenei della medesima regione o limitrofi. Con il Decreto del 31 Marzo 2009 il MIUR ha assegnato agli Atenei i contratti per l A.A. 2008/2009 e con nota del 30 aprile 2009 ha trasmesso lo schema di accordo di collaborazione interuniversitaria per la federazione di Scuole di Specializzazione mediche. L Università di Ferrara ha sottoscritto accordi di tale tipologia per la federazione delle Scuole di Specializzazione in: Anatomia patologica, Chirurgia maxillo-facciale, Chirurgia pediatrica, Chirurgia toracica, Chirurgia vascolare, Dermatologia e venereologia, Ematologia, Gastroenterologia, Genetica medica, Malattie infettive, Medicina del lavoro, Medicina dello sport, Medicina nucleare, Neurochirurgia, Patologia clinica e Reumatologia. Per tali Scuole, l Università di Ferrara non risulta più sede amministrativa ma federata. Il dettaglio della formazione universitaria e di specializzazione post lauream in ambito medico e sanitario (numero di studenti iscritti per Corso di Laurea, numero di studenti che hanno conseguito il diploma nei diversi ambiti di specializzazione, dati sull occupabilità dei laureati, etc.) è illustrato nella sezione del Bilancio dedicata alla formazione. Tabella 10.1 Offerta formativa specializzazioni mediche Anno Accademico 2008/ ANATOMIA PATOLOGICA 2 ANESTESIA E RIANIMAZIONE 3 AUDIOLOGIA E FONIATRIA 4 CARDIOLOGIA 5 6 CHIRURGIA GENERALE Indirizzo Chirurgia generale CHIRURGIA GENERALE Indirizzo Chirurgia d urgenza 7 CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE 8 CHIRURGIA PEDIATRICA 9 CHIRURGIA TORACICA 10 CHIRURGIA VASCOLARE 11 DERMATOLOGIA E VENEREOLOGIA 12 EMATOLOGIA 13 ENDOCRINOLOGIA E MALATTIE DEL RICAMBIO 14 GASTROENTEROLOGIA 15 GENETICA MEDICA 16 GINECOLOGIA ED OSTETRICIA 17 IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA 18 MALATTIE DELL APPARATO RESPIRATORIO 19 MALATTIE INFETTIVE 20 MEDICINA DEL LAVORO 21 MEDICINA DELLO SPORT 22 MEDICINA INTERNA 23 MEDICINA LEGALE 24 MEDICINA NUCLEARE 25 NEFROLOGIA 26 NEUROCHIRURGIA 27 NEUROLOGIA 28 OFTALMOLOGIA 29 ONCOLOGIA 30 ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA 31 OTORINOLARINGOIATRIA 32 PATOLOGIA CLINICA 33 PEDIATRIA 34 PSICHIATRIA 35 RADIODIAGNOSTICA 36 REUMATOLOGIA

301 Palazzo Renata di Francia - Rettorato, la mostra Donna alla guida della più grande macchina mai costruita dall uomo - Foto di S.B Palazzo Renata di Francia - Rettorato, particolare del dipinto Nino e Semiramide - Foto di S.B 301 Palazzo Renata di Francia - Rettorato, facciata interna - Foto di S.B

302 302 Nell Anno Accademico 2008/2009, ai corsi delle Scuole di Specializzazione dell area medica hanno partecipato anche medici in formazione specialistica che hanno svolto prevalentemente attività formativa in strutture esterne all Azienda Ospedaliero Universitaria (AOU) dell Ateneo, anche all estero. La presenza di tali iscritti ai Corsi di Specializzazione medica dell Ateneo è da giudicare positivamente in termini di apertura verso l esterno e di attrazione di conoscenze e competenze. I dati sugli iscritti alle Scuole di Specializzazione medica dell Ateneo che hanno svolto attività formativa prevalentemente in strutture esterne all AOU sono riportati nella tabella Tabella 10.2 Numero di medici in formazione con attività formative svolte all esterno sede prevalente extra AOU per Scuola di Specializzazione medica, A.A. 2008/2009 S.S. Anatomia patologica 0 S.S. Anestesia e Rianimazione 0 S.S. Audiologia e Foniatria 1 S.S: Cardiologia 0 S.S: Chirurgia generale ind. Chirurgia d urgenza 0 S.S. Chirurgia generale ind. Chirurgia generale 3 S.S. Chirurgia maxillo-facciale 3 S.S. Chirurgia pediatrica 0 S.S. Chirurgia toracica 1 S.S. Chirurgia vascolare 0 S.S. Dermatologia e Venerologia 0 S.S. Ematologia 1 S.S. Endocrinologia e Malattie del ricambio 0 S.S. Gastroenterologia 5 S.S. Genetica medica 0 S.S. Ginecologia ed Ostetricia 0 S.S. Igiene e Medicina preventiva 1 S.S. Malattie dell apparato respiratorio 1 S.S. Malattie infettive 0 S.S. Medicina del lavoro 0 S.S. Medicina dello sport 0

303 Tabella 10.2 Numero di medici in formazione con attività formative svolte all esterno sede prevalente extra AOU per Scuola di Specializzazione medica, A.A. 2008/2009 S.S. Medicina interna 1 (all estero) S.S. Medicina legale 0 S.S. Medicina nucleare 0 S.S. Nefrologia 0 S.S. Neurochirurgia 0 S.S. Neurologia 1 S.S. Oftalmologia 0 S.S. Oncologia 4 S.S. Ortopedia e Traumatologia 1 (all estero) S.S. Otorinolaringoiatria 1 S.S. Patologia clinica 0 S.S. Pediatria 3 (di cui uno all estero) S.S. Psichiatria 4 S.S. Radiodiagnostica 5 S.S. Reumatologia 1 Nel 2009, i Master in ambito sanitario erogati dall Ateneo sono stati sei, due di primo livello e quattro di secondo livello (si veda in dettaglio la tabella 10.3). Fra questi, risulta particolarmente significativo segnalare: il Master in Economia e Management dei Servizi Sanitari, istituito nelle versioni di primo e di secondo livello, ha già realizzato otto edizioni consecutive. Il Master, mirato a formare figure altamente qualificate in grado di operare nelle strutture sanitarie, è stato concepito come un percorso formativo in grado di: - insegnare l utilizzo di strumenti manageriali per la valutazione dell impatto sui processi clinico-sanitari in merito alle azioni poste in essere in ambito gestionale; - fornire le conoscenze necessarie per la realizzazione delle indagini epidemiologiche finalizzate alla sanità pubblica ed all identificazione dei bisogni di salute; - fornire le conoscenze sui sistemi sanitari presenti nel contesto internazionale e sull organizzazione ed evoluzione del Servizio Sanitario Italiano; - insegnare i meccanismi che sosten- 303

304 304 gono il processo di progettazione di un sistema qualità in azienda, le dinamiche relative alla produzione di beni per il supporto dell industria della salute, i meccanismi organizzativi aziendali e le azioni derivanti dalle politiche pubbliche, i concetti di economicità e le modalità per il monitoraggio dei risultati, le modalità di programmazione delle attività e le tecniche di misurazione dei risultati in termini di efficacia, di qualità e di efficienza; - sviluppare la capacità di operare intorno ai sistemi di misurazione delle performance aziendali o di parti di azienda, nonché di riconoscere le informazioni necessarie ai processi di scelta e di decisione sia a livello operativo che strategico. I partecipanti, oltre a frequentare le attività didattiche di aula, completano la propria formazione con uno stage in azienda e la redazione di un project work. La Faculty del Master presenta una connotazione internazionale poiché il 20% delle ore di lezione è tenuto da esperti e accademici internazionali provenienti da Stati Uniti, Inghilterra, Australia. Il percorso di formazione presenta, inoltre, caratteristiche di interdisciplinarietà, essendo progettato congiuntamente dalla Facoltà di Economia e dalla Facoltà di Medicina e chirurgia con l obiettivo di soddisfare anche le esigenze formative in materia di rilevazione del fabbisogno di salute. il Master di secondo livello di Epilettologia, organizzato dalla Sezione di Clinica neurologica del Dipartimento di Discipline medico-chirurgiche della comunicazione e del comportamento dell Ateneo. Il Master, svoltosi in collaborazione con l Istituto Nazionale Neurologico Fondazione IRCCS C.Besta di Milano e con l International School of Neurological Sciences dell Università di Venezia, è stato frequentato da 30 specialisti in neurologia e neuropsichiatria infantile, italiani e stranieri. Attraverso il master agli iscritti vengono fornite le conoscenze specifiche necessarie a: - formulare le ipotesi diagnostiche su base clinica nelle diverse entità nosologiche epilettiche; - analizzare i risultati delle indagini neurofisiologiche utili, con particolare riferimento all elettroencefalografia di base e alle registrazioni poligrafiche; - redigere referti neurofisiologici relativamente alle metodiche menzionate; - gestire correttamente la terapia medica delle diverse forme epilettiche, con particolare riguardo ai più recenti farmaci; - indirizzare correttamente i pazienti nella scelta di terapie diverse da quelle mediche (ad esempio la terapia neurochirurgia); - conoscere il valore ed i limiti delle metodiche neurofisiologiche di monitoraggio intraoperatorio in corso di terapia chirurgica delle epilessie; - organizzare e gestire un ambulatorio dedicato alla epilessia; - fornire ai pazienti adeguato supporto informativo e psicologico, sfruttando a tal fine anche le risorse informatiche e internet. Palazzo Renata di Francia - Rettorato, la mostra Donna alla guida della più grande macchina mai costruita dall uomo - Foto di S.B

305 Tabella 10.3 Offerta formativa Master su tematiche sanitarie dati di sintesi 2009 Tipologia di corso Denominazione a.a. 2006/0207 Iscritti a.a. 2007/2008 a.a. 2008/2009 Finalità Master di primo livello Master di secondo livello Economia e Management dei Servizi Sanitari Economia e Management dei Servizi Sanitari Il Master, istituito nelle versioni di I e II livello, si propone di formare professionisti destinati ad operare o che già operano nel settore sanitario, la cui posizione richiede di conoscere i principali aspetti della gestione aziendale e le fondamentali nozioni di organizzazione, management e programmazione. E finalizzato, in particolare, all acquisizione della capacità di gestire il metodo epidemiologico per il supporto alle decisioni economiche e strategiche aziendali, oltreché alla formazione e allo sviluppo di professionalità in grado di operare nel settore della gestione dei servizi sanitari, nella direzione di unità operative e distrettuali, laddove le competenze di carattere economico-manageriale costituiscono un requisito fondamentale. 305 Master di primo livello Patologia Molecolare e Biotecnologie Oncologiche Il Master si propone di formare operatori con elevata preparazione nella ideazione e nello sviluppo di procedure di analisi di patologie neoplastiche a fini diagnostici, prognostici e predittivi di risposta ai farmaci. Focus del corso è l acquisizione di elevate capacità tecnicoculturali in procedure innovative di analisi globali di tumori a livello genomico, trascrittomico e proteomico, integrate con metodiche tradizionali in ambito clinico. Master di secondo livello Ricerca organizzativa nelle aziende sanitarie Non attivato Non attivato 21 Il Master si propone di formare professionisti in grado di: - ideare, progettare, condurre e gestire ricerca organizzativa per predisporre servizi che rispondano alla complessità ambientale e clinico assistenziale, e che siano fattibili in relazione alle risorse disponibili (professionali, logistiche e finanziarie, ecc.); - effettuare valutazioni di ricaduta organizzativa dei progetti anche in relazione ai destinatari del SSN (cittadini); - costruire la rete regionale degli esperti di ricerca e valutazione organizzativa per essere di supporto sia alle aziende di riferimento che alla regione.

306 Tipologia di corso Denominazione a.a. 2006/0207 Iscritti a.a. 2007/2008 a.a. 2008/2009 Finalità Master di secondo livello Scuola di ricerca clinica ed epidemiologica Non attivato Non attivato 11 Il Master ha come finalità la formazione di operatori in grado di conoscere la metodologia della ricerca clinica ed epidemiologica in tutti i suoi aspetti tecnici e di progettualità, nonché le norme e le procedure che l accompagnano. Master di secondo livello Epilettologia Non attivato Non attivato 30 Il Master ha come finalità la formazione di operatori in grado di conoscere l epilessia, curarla con le più avanzate terapie offerte dalla scienza medica, utilizzare le metodiche strumentali neurofisiologiche, in particolare l elettroencefalografia e la video EEG. 306 Polo Scientifico Tecnologico - Foto di S.B Dipartimento Scienze storiche - Foto di S.B

307 Nel 2009, inoltre, l offerta formativa post lauream in ambito medico-sanitario ha proposto: il Corso di Perfezionamento La promozione dell attività motoria in neurologia. Il Corso, al quale ha preso parte un totale di 24 iscritti, ha l obiettivo di fornire le conoscenze relative a: - le disabilità conseguenti alle alterazioni di funzionamento delle principali strutture neurologiche, con particolare riferimento al sistema sensori-motorio; - le principali sindromi delle specifiche malattie neurologiche più diffuse che interferiscono con la motricità; - i sistemi di compenso del sistema nervoso centrale e periferico, con particolare riferimento ai meccanismi di plasticità neuronale; - le interazioni che il sistema limbico deputato alla modulazione della emotività e della motivazione ha con i sistemi cerebrali che regolano il movimento; - le basi psicologiche del rapporto con il soggetto portatore di disabilità neurologiche; - i principali aspetti dell approccio fisiatrico e riabilitativo alle principali patologie neurologiche; - le metodiche utilizzate in ambito neurologico e validate dal punto di vista scientifico che puntino alla promozione della attività motoria e all allenamento delle capacità funzionali della persona portatrice di disordini neurologici; - le principali metodiche di valutazione del progresso delle funzioni motorie e della qualità di vita utilizzate in ambito neurologico clinico. Il Corso, nel 2009 alla terza edizione, è stato patrocinato dal Comune di Ferrara e dal Comune di Cento ed ha avuto risvolti applicativi socio-sanitari e scientifici diretti sul territorio. In particolare, a Cento, grazie alla convenzione con il Comune ed un finanziamento della Cassa di Risparmio di Cento, hanno avuto luogo iniziative a carattere continuativo di promozione motoria a favore di persone portatrici di disabilità neurologica cronica. Tali iniziative hanno visto la partecipazione attiva di personale formato attraverso il Corso. Iniziative simili hanno inoltre avuto luogo a Granarolo (BO), con il sostegno dell Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM), e nella stessa Ferrara proseguono altre iniziative di promozione motoria attraverso l Associazione Parkinson locale. Foto di S.B 307

308 308 Il Corso di Perfezionamento Vaccinazioni: Consolidare i risultati guardando a nuove frontiere. Il Corso, nel 2009 alla sua quarta edizione, fornisce un approfondimento delle principali problematiche correlate alle vaccinazioni. In particolare, il Corso ha lo scopo di formare responsabili e operatori competenti sulla pratica delle vaccinazioni e sulle problematiche emergenti nell ambito delle stesse, offrendo, inoltre, la possibilità di approfondire le principali nozioni di epidemiologia e di immunologia. Il Corso consente, quindi, ai professionisti laureati, coinvolti a diversi livelli nella pratica vaccinale, l acquisizione di nuove competenze e l approfondimento dei più recenti sviluppi nel campo della vaccinologia. Infine, è significativo ricordare che nel 2009 la Sezione di Clinica neurologica dell Università di Ferrara ha proposto due corsi di training autogeno destinati a persone portatrici di cefalea, dolori neuropatici e disturbi algici al rachide, disturbi per i quali i tentativi medici tradizionali spesso non sortiscono che effetti transitori o insufficienti. Il training autogeno è una tecnica di rilassamento non suggestiva (non utilizza tecniche ipnotiche) basata sull ascolto delle sensazioni fisiche. Tale tecnica permette la riemersione dei meccanismi fisiologici di rilassamento muscolare e, in particolare, dei sistemi di recupero di energie del nostro organismo. Ai corsi ha partecipato un totale di 23 persone, alle quali sono stati effettuati test per la valutazione del livello del dolore provato, della qualità di vita, oltre che per la misurazione del livello di ansia e depressione. Al termine dei corsi 19 persone si sono dette migliorate, 2 invariate (2 non hanno conferito alcun giudizio). Inoltre, su un punteggio da 1 a 5 in merito all utilità del corso, la media raggiunta è stata di 4,77. Le nuove Cliniche Arcispedale Sant Anna Foto di S.B 10.2 Le strutture e le attività di ricerca dell Ateneo in campo medico e sanitario Attraverso l attività di ricerca, l Ateneo è continuamente impegnato nel consolidamento e nell espansione di nuove conoscenze in campo medico e sanitario che possano avere ricadute sia immediate che in prospettiva in campo assistenziale e didattico. In questi anni, l Università ha investito molte risorse per la valorizzazione e lo sviluppo delle proprie competenze in diversi ambiti scientifici, anche avvalendosi di importanti strutture e centri di ricerca, tra cui: il Centro di Servizio e Ricerca per lo studio della Menopausa e Osteoporosi. Il Centro, attivo dal 1998, è afferente al Dipartimento di Scienze biomediche e terapie avanzate Sezione di Ginecologia dell Università di Ferrara e trova attualmente collocazione in spazi extra-ospedalieri messi a disposizione dall AUSL di Ferrara. Le attività istituzionali sono specificatamente rivolte alle tematiche inerenti la menopausa e l osteoporosi postmenopausale e sono documentate da oltre 300 pubblicazioni scientifiche. Per quanto riguarda l attività sanitaria, nel corso del 2009 sono state effettuate 1.229

309 visite per menopausa e consulenze per osteoporosi con densitometria DXA e/o morfometria. Per quanto riguarda l attività di ricerca, nel corso del 2009 sono state eseguite le seguenti attività: - è proseguito lo studio, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, per lo sviluppo di un progetto di ricerca biennale sulla Validazione clinica di markers e test di diagnosi precoce della patogenesi dell osteoporosi e della patologia cardiovascolare connessa alla menopausa. Il progetto è svolto in collaborazione con la sezione di Biochimica clinica del Dipartimento di Biochimica e Biologia molecolare. In particolare, nell ambito del Progetto nel 2009 è stato condotto uno studio trasversale sullo stato della Vitamina D in un ampia popolazione di donne della provincia di Ferrara afferenti al Centro, di età compresa tra 45 e 55 anni, nonché in fase perimenopausale o postmenopausale inziale. Lo studio ha evidenziato un elevata incidenza di ipovitaminosi D nei soggetti ad elevato rischio osteoporotico. In seguito allo studio sono state messe a punto le indicazioni cliniche sulla profilassi con Vitamina D in accordo con le linee guida predisposte a livello internazionale; - nell ambito della prevenzione delle fratture osteoporotiche, è stato studiato il diverso potere predittivo di due diversi algoritmi utilizzati per la stima del rischio assoluto di frattura a 10 anni (Osteoporosis Canada e Frax); - dal mese di Dicembre 2009, il Centro partecipa alla ricerca multicentrica nazionale Adeost sull aderenza alle terapie antiosteoporotiche. In particolare, il Centro ha condotto una ricerca presso alcune scuole di istruzione secondaria di Modena relativa alle abitudini alimentari, al calcium intake ed alla valutazione della struttura ossea delle falangi della mano non dominante in una popolazione random di ragazzi di età compresa tra 15 e 20 anni. Infine, presso il Centro si svolge attività didattica teorica e pratica per il Corso di Laurea di primo livello in Ostetricia e per il Corso di Laurea specialistica in Medicina e chirurgia. il Centro Malattie Vascolari. Istituito nel 2004, il Centro opera nel campo della ricerca interdisciplinare per lo studio delle malattie vascolari e delle malattie degenerative con coinvolgimento del sistema vascolare. Scopi della struttura sono l attività di ricerca, prevenzione, educazione sanitaria, diagnosi e terapia delle malattie del sistema vascolare periferico e la messa a disposizione di soggetti pubblici o privati di servizi connessi a tale ricerca. L attività del Centro è rivolta soprattutto alla riabilitazione dei pazienti arteriopatici, flebopatici e linfopatici, allo studio e alla cura delle malformazioni vascolari complesse associate a patologie severe come la sclerosi multipla, della diagnostica genetica ed emodinamica e allo sviluppo di trattamenti mininvasivi. Nel corso del 2008, sono stati siglati tre contratti di ricerca con imprese private ed un contratto di cessione di sfruttamento industriale di brevetti. Inoltre, il Centro ha ottenuto un finanziamento della Regione Emilia-Romagna ed un cofinanziamento della Fondazione Hilarescere per un programma di ricerca sul rapporto fra funzione venosa e sclerosi multipla. Questa ricerca sta producendo risultati molto significativi, suscitando l interesse di diverse istituzioni ed Enti, pubblici e privati. Dalla sua istituzione, il Centro ha prodotto cinque brevetti e oltre 140 pubblicazioni con impact factor. 309

310 310 Il Centro per il trattamento dello Scompenso Cardiaco e per le Cardiomiopatie (CSC). Il Centro è stato costituito nel 2001 per rispondere alle esigenze clinico-assistenziali espresse dal panorama sanitario locale, nonché alle esigenze di ricerca accademica dell Ateneo. Presso il Centro, che costituisce l hub nella provincia di Ferrara per il trapianto cardiaco ortotopico, vengono eseguite attività di diagnosi e viene impostata la terapia farmacologica per la cura dello scompenso cardiaco. Presso il Centro viene inoltre somministrata la terapia con i dispositivi ICD o ICD-biventricolari, e viene eseguito il training fisico sotto monitoraggio elettrocardiografico. Infine, il Centro effettua servizio di counseling, sia in occasione delle visite sia telefonicamente, al fine di educare i pazienti all autogestione della terapia. Nel 2009 presso il Centro erano in corso i seguenti studi: - RED-HF, studio internazionale finalizzato alla valutazione degli effetti della darbepoietina su pazienti con SC cronico; - ALTITUDE ed ATMOSPHERE, studi internazionali valutanti l effetto dell aliskiren, bloccante diretto della renina, su pazienti con scompenso cardiaco cronico e/o ad alto rischio di eventi cardiovascolari; - PARADIGM-HF studio internazionale sull effetto di un ACE e NEP antagonista su pazienti con SC cronico; - SHIFT, studio internazionale volto alla valutazione dell effetto della riduzione della frequenza cardiaca per mezzo dell ivabradina in pazienti con scompenso cardiaco cronico; BAYER e 14663, studi internazionali finalizzati alla valutazione dell effetto del cinaciguat, un attivatore della guanilato ciclasi solubile, in pazienti con scompenso cardiaco acuto; - HF survey, studio epidemiologicoosservazionale condotto su pazienti con scompenso cardiaco acuto e cronico, sponsorizzato dalla Società Europea di Cardiologia. Infine, è significativo segnalare che nel 2009 l Università di Ferrara ha ottenuto il finanziamento ministeriale per la costituzione di un Centro di Eccellenza biomedico - il Centro Interdisciplinare per lo Sviluppo di Metodologie Innovative per lo studio e il trattamento di Patologie Infiammatorie - coordinato dalla Facoltà di Medicina e chirurgia e con sede presso la Sezione di Patologia generale del Dipartimento di Medicina sperimentale e diagnostica. Foto di S.B

311 I progetti di ricerca in campo medico e sanitario I principali ambiti nei quali l Ateneo opera sono quelli delle cellule staminali, farmaceutico, delle nanotecnologie applicate al trattamento della sordità, nonché dello studio delle malattie vascolari e delle malattie degenerative con coinvolgimento del sistema vascolare. Tra i progetti più significativi in corso nel 2009 vanno menzionati: Il Progetto Studio nazionale multicentrico randomizzato controllato in doppio cieco volto a valutare la non inferiorità dell associazione Budesonide/Formoterolo al bisogno rispetto all associazione Budesonide/Formoterolo assunto regolarmente 2 volte al giorno più terbutalina al bisogno nei pazienti con asma lieve-moderato persistente Il Progetto nasce dalla proposta di un nuovo protocollo clinico effettuata dall Università di Ferrara all Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), che l ha approvato all interno dei Bandi AIFA Lo studio prevede la partecipazione di 31 Centri italiani 20 strutture universitarie e 11 strutture ospedaliere coordinato dalla Clinica di Malattie dell apparato respiratorio dell Ateneo. Scopo dello studio è quello di valutare l efficacia dell uso, solo in caso di bisogno, della terapia inalatoria dell asma e di verificare se questa strategia terapeutica possa sostituire, per l intero arco di vita del paziente, la terapia regolare quotidiana dell asma bronchiale di entità moderata. La volontà di procedere a tale ricerca scaturisce dalla crescente preoccupazione nella comunità scientifica internazionale sui potenziali effetti collaterali legati all uso regolare per via inalatoria dei farmaci. Ad oggi, la scarsa adesione alla terapia regolare è il maggior problema di efficacia della terapia dell asma. Le nuove conoscenze prodotte da questo studio promettono di avere implicazioni di rilievo, oltre che sul piano scientifico, anche sul Servizio Sanitario Nazionale, sulla salute dei cittadini e sulle decisioni regolatorie dell AIFA in tema di farmaci. Il protocollo ha ottenuto il Parere Unico favorevole alla conduzione dello studio presso il Comitato Etico Provinciale di Ferrara (descritto più avanti nella presente sezione del Bilancio) nel Dicembre L AIFA contribuisce alla realizzazione del Progetto mediante un contratto stipulato con l Università di Ferrara nel mese di Gennaio 2008, pari a euro , che prevede la copertura delle spese necessarie allo svolgimento dell attività di ricerca in tutti i centri partecipanti. La quota complessiva verrà distribuita assegnando il 31,83 % al Centro coordinatore e il 68,17 % ai Centri partecipanti. I farmaci necessari per la conduzione dello studio (che richiede l arruolamento di circa pazienti), sono stati forniti gratuitamente al Centro coordinatore da parte dell azienda farmaceutica AstraZeneca. Al 2009, sono stati attivati 29 Centri clinici e reclutati 360 pazienti di cui 270 sono già in fase di trattamento sperimentale. Per ciascun Centro reclutante si è già provveduto al versamento delle quote di spesa necessarie allo svolgimento dell attività clinica e di ricerca secondo le normative vigenti nei rispettivi contratti stipulati tra l Università degli Studi di Ferrara e i Centri Partecipanti Locali. Il Progetto Nanoear Dal 2006, l Ateneo è coinvolto, attraverso il proprio Laboratorio di Ricerca per la Protezione, Plasticità e Rigenerazione Uditiva, nel Progetto europeo Nanoear, rivolto allo studio delle nanotecnologie applicate alla trattamento della sordità. Il Progetto prevede la produzione e l utilizzo di nanoparticelle (NPS) che siano in grado di agire su bersagli definiti; in particolare, la ricerca mira a realizzare particelle 311

312 312 rivestite di molecole in grado di indirizzare farmaci, geni o staminali verso le cellule da trattare, che siano inoltre biodegradabili, rintracciabili in vivo e capaci di dare un rilascio controllato delle sostanze che trasportano. A tale scopo, il Progetto prevede l intervento e la collaborazione di più gruppi di ricerca con diverse competenze, coinvolti in una o più delle tre fasi previste: produzione delle nanoparticelle; test di tossicità, biodegradabilità e rilascio in vitro; test di tossicità, rilascio e tracciabilità in vivo. Nel corso del 2009, il gruppo di ricerca ha proceduto allo screening di biocompatibilità in vitro (su linee cellulari) di nuove nano-particelle, delle quali è stata verificata anche la capacità di legare diversi tipi di farmaci, e la capacità di condensare molecole di DNA. Poiché le nanoparticelle possiedono dei sistemi di riconoscimento per recettori presenti solo in cellule target, sono stati verificati gli effetti della somministrazione dei farmaci e/o geni specifici nelle popolazioni cellulari bersaglio. Successivamente, sono stati messi a punto i metodi per verificare e per valutare la bioefficacia del rilascio del farmaco o del gene da parte delle nanoparticelle all interno della cellula. Infine, si è proceduto con la valutazione dettagliata di tutti gli effetti indotti da tale rilascio come, ad esempio, l integrazione del plasmide nel genoma della cellula ospite e l espressione genica che ne consegue. Identificazione delle cause genetiche delle labiopalatoschisi Le labiopalatoschisi (labbro leporino) sono tra le più frequenti malformazioni del neonato. Le loro cause sono oggetto di studio del Consorzio Eurocran, che ha stabilito a Ferrara il principale laboratorio di ricerca. Grazie alla collaborazione tra l Università di Ferrara e l Università di Bonn, nel 2009 il progetto ha permesso di realizzare un primo studio esteso all intero genoma umano. Analizzando oltre mezzo milione di varianti genetiche in un ampia casistica europea composta prevalentemente da famiglie nucleari delle biobanche Eurocran ed Italcleft, sono stati identificati i principali quattro loci responsabili della mancata fusione del labbro e del palato durante lo sviluppo embrionale. Le varianti genetiche individuate interessano geni dello sviluppo craniofacciale e geni coinvolti nella cancerogenesi. Tali risultati, pubblicati sulla rivista internazionale Nature Genetics, mettono in luce l esistenza di analogie tra lo sviluppo embrionale e quello neoplastico, e conducono ad ipotizzare che le alterazioni responsabili in età embrionale della generazione di malformazioni craniofacciali, in età adulta possono essere coinvolte nello sviluppo tumorale. I risultati conseguiti nel 2009 consentiranno di migliorare l approccio di diagnostico e pianificare misure preventive per ridurre significativamente l occorrenza di queste malformazioni congenite. The contribution of novel technologies to the improvement of diagnosis/therapy in medical genetics Il Progetto, sviluppato dall Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara in collaborazione con l Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, ha una durata di tre anni e mira a: - applicare e validare strumenti diagnostici innovativi; - contribuire alla raccolta di dati relativi a sottogruppi di pazienti distinti in base alle mutazioni e al profilo farmacogenetico; - stabilire se vi siano criteri basati sull evidenza per raccomandare l introduzione di tecnologie di resequencing array nella pratica clinica; - testare un modello per la valutazione di nuove tecnologie genetiche che

313 permetta di determinare la loro utilità nella pratica clinica. Nel 2009, il gruppo di ricerca dell Ateneo ha eseguito lo studio volto all identificazione di mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2 con tecnologie avanzate. Nell ambito di colloqui per consulenza oncogenetica previsti dallo studio sono stati raccolti i dati relativi ad un totale di 12 famiglie di etnia caucasica non ashkenazi con ricorrenza di carcinoma mammario e/o ovarico e sono state identificate 6 probande di diversi nuclei familiari per l analisi molecolare BRCA1/2. L analisi delle mutazioni del DNA genomico non ha evidenziato la presenza di micro-delezioni/ duplicazioni. Inoltre, è stato condotto uno studio di farmacogenetica volto alla definizione di una possibile implicazione genetica negli eventi di tossicità cellulare (mielodepressione, neurotossicità periferica e reazioni da ipersensibilità) causati dal trattamento con taxani, tra i farmaci di elezione nella terapia oncologica del carcinoma mammario. Il Progetto Establishment of a regional network to investigate, by applying a translational approach, the role of stem cell therapy in Coronary Artery Disease (CAD) patients with advanced left ventricular (LV) dysfunction. Il Progetto, la cui attività ha avuto inizio nel mese di Maggio 2008, è un Progetto triennale rivolto a pazienti con grave disfunzione ventricolare, refrattari alla terapia medica convenzionale e non idonei per trapianto cardiaco o chirurgia alternativa. L obiettivo del progetto consiste nella creazione di un network regionale in grado di testare un protocollo innovativo di terapia cellulare proposto sulla base di una serie di studi pilota. Tali studi hanno l obiettivo di definire: - meccanismi molecolari alla base del differenziamento, mobilizzazione, homing, attecchimento e crescita di cellule staminali adulte; - la fattibilità e l efficacia di un approccio clinico multicentrico. Tra gli obiettivi delle varie unità di ricerca vi sono: - la definizione di metodiche ottimali per l isolamento, l espansione e la manipolazione di cellule staminali (angiogenetiche e mesenchimali) dal midollo osseo e/o dal sangue periferico per successiva infusione intracoronarica; - la verifica, a livello sperimentale per mezzo di un modello di rimodellamento post-infartuale nel topo e nel ratto irradiato, dell efficacia di infusione (per via intracoronarica) di cellule staminali neo angiogenetiche e mesenchimali umane in combinazione con vari fattori di crescita; - la determinazione del trigger alla base della mobilizzazione periferica degli elementi cellulari midollari a seguito del danno ischemico/necrotico; - la valutazione della sicurezza e dell efficacia di una terapia combinata citochinica (somministrazione parenterale di eritropoietina associata a G-CSF) e cellulare (infusione intracoronarica di cellule angiogenetiche e/o mesenchimali). Lo studio Localized delivery of FGF-2 and BDNF reduces spontaneous seizures in an epilepsy model Si stima che esistano circa 7 epilettici ogni persone in Italia, quasi mezzo milione di malati. Le epilessie più comuni negli adulti hanno origini in una parte del cervello chiamata lobo temporale. Nei pazienti si osserva spesso una perdita di cellule (di neuroni) nell ippocampo, la sclerosi ippocampale. Spesso è possibile identificare un evento epilettogeno iniziale (un trauma cranico, un ictus, un episodio di convulsioni prolungate) che provoca danno e che, dopo una fase la- 313

314 314 tente che può durare anche alcuni anni, è seguito dalla comparsa spontanea di crisi epilettiche. Arginare o riparare tale danno potrebbe prevenire la comparsa dell epilessia. Per la cura esistono alcuni farmaci ma non esiste alcuna terapia che prevenga l epilessia. Lo studio, condotto dalle Sezioni di Farmacologia, Microbiologia e Anatomia patologica dell Ateneo in collaborazione con la Sezione di Anatomia dell Università di Verona, ha dimostrato che una categoria di proteine chiamate fattori neurotrofici, trasferiti nella parte di cervello danneggiata, può fare in modo che le cellule staminali neurali si attivino per riparare il danno. Per supplementare i fattori neurotrofici che, essendo proteine, non possono essere somministrati come semplici farmaci, nell ambito del progetto è stato generato un vettore basato sul virus dell herpes, ingegnerizzato geneticamente in modo da eliminare le proprietà patologiche e potenziare la capacità di produrre fattori neurotrofici. Il trattamento ha condotto ad una significativa riduzione del danno e ad una significativa riduzione delle crisi dopo il periodo di latenza e, di conseguenza, ridotto lo sviluppo di epilessia. Tali risultati potrebbero essere estesi anche ad altre malattie neurologiche caratterizzate da danno neuronale. Lo studio ed i suoi risultati sono stati pubblicati su Proceedings of the National Academy of Sciences, una delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali. Lo studio sulla proteina U94 Lo studio, condotto dalla Sezione di Microbiologia dell Ateneo, ha dimostrato per la prima volta che l Herpesvirus umano 6 (HHV-6) può infettare e persistere allo stato latente nelle cellule endoteliali, le cellule che rivestono i vasi del sangue, inibendo diverse funzioni specifiche, come la loro capacità di crescere, di formare nuovi vasi sanguigni (angiogenesi) e di prendere parte ai processi di riparazione tissutale. HHV-6 è un virus molto diffuso nella popolazione, che infetta di solito durante la prima infanzia, causando la malattia pediatrica conosciuta come sesta malattia. Con l avanzare dell età il virus persiste nell individuo in uno stato latente per tutta la vita, di solito senza causare alcuna malattia. Gli esperimenti effettuati su cellule endoteliali hanno permesso di scoprire che U94, una proteina virale espressa durante la latenza del virus, è responsabile degli effetti di inibizione osservati nelle cellule endoteliali infettate dal virus. L angiogenesi è un processo biologico di grande importanza, che avviene in modo naturale nel corpo di un individuo sano, ad esempio durante i fenomeni di riparazione tissutale. Tuttavia, un eccesso di angiogenesi può essere pericoloso in presenza di tumori, i quali per crescere devono formare nuovi vasi sanguigni. Pertanto, il blocco dell angiogenesi rappresenta una soluzione utile al fine di bloccare la crescita tumorale e la proteina U94 potrebbe rappresentare un utile strumento per prevenire la formazione di nuovi vasi nel corso dell angiogenesi tumorale. Foto di S.B.

315 Il Progetto Ancora Utili Il progetto è nato su iniziativa dell Associazione onlus Farmacia senza Frontiere, costituita da studenti della Facoltà di Farmacia dell Ateneo desiderosi di dedicare una parte dell attività curriculare di tirocinio in farmacia a finalità benefiche. Le attività del progetto, per lo svolgimento delle quali l Ateneo ha predisposto l assegnazione di un locale, consistono nella selezione di medicinali, in perfetto stato di conservazione, donati da cittadini e raccolti nelle Farmacie aderenti all iniziativa. I medicinali, opportunamente catalogati e confezionati, sono destinati a strutture sanitarie di paesi economicamente svantaggiati che ne facciano richiesta. Nel mese di Agosto 2009 si è svolta, presso l Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali del Comune di Ferrara, una riunione fra tutte le parti coinvolte al fine di dare il via all attuazione del Progetto. In tale occasione l Azienda USL di Ferrara ha manifestato l intenzione di aderire all iniziativa e nel mese di Novembre il Progetto è stato definitivamente approvato dagli Organi dell Ateneo. L Accordo con il Gruppo Villa Maria Nel mese di Giugno 2008, l Ateneo ha firmato un accordo finalizzato allo sviluppo di attività di ricerca e didattica in campo clinico ed economico-manageriale con il Gruppo Villa Maria. L accordo riveste particolare rilevanza in virtù delle sinergie di valorizzazione dell attività di ricerca e di integrazione con il territorio, nonché per il trasferimento reciproco di competenze in materia di management della sanità. Il Gruppo, con sede a Lugo (Ravenna), è il primo gruppo sanitario italiano con un articolazione capillare su gran parte del territorio nazionale e con sedi anche all estero. Il core business è l assistenza sanitaria, che accredita il Gruppo Villa Maria come polo d eccellenza europeo per la chirurgia toraco-vascolare e cardiaca, la cardiologia, la neurochirurgia e la radioncologia, oltre all ortopedia. Nel marzo 2009, sono stati inaugurati i locali che il Gruppo Villa Maria ha messo a disposizione del CRISAL (Centro di ricerca universitario sull economia e management della salute). Il CRISAL, attivo dal 2004, svolge attività di ricerca scientifica, di consulenza, di formazione specifica, di divulgazione, ed aggiornamento professionale, in ambito economico e manageriale. I locali messi a disposizione del Centro sono localizzati presso Lugo (RA) ed occupano una superficie di circa 200 mq, attrezzata con cinque postazioni di lavoro in ufficio e con un aula per attività didattiche. Nei nuovi locali del CRISAL si sono svolte, nel 2009, le attività didattiche della VII edizione del Master universitario in Economia e Management dei Servizi Sanitari (EMSS), che ha visto la partecipazione di 20 professionisti provenienti da strutture sanitarie e socio-sanitarie, pubbliche e private, rappresentative delle molte realtà regionali italiane. Il Gruppo Villa Maria, inoltre, ha offerto il proprio contributo attraverso la docenza di alcuni professionisti nel campo del management, in qualità di esperti del settore, oltre ad ospitare alcuni partecipanti al Master EMSS per lo svolgimento del periodo di stage. 315

316 316 Nell ambito dell edizione 2009 del Corso di Perfezionamento Vaccinazioni: Consolidare i risultati guardando a nuove frontiere, nel mese di Novembre l Ateneo ha organizzato un convegno scientifico di due giorni sul tema della prevenzione delle infezioni da Papillomavirus (HPV). La prima giornata, svoltasi presso il Castello di Ferrara sul tema HPV e nuove strategie vaccinali, ha avuto il patrocinio della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica e dell Ordine dei Medici della Provincia di Ferrara. Rivolta principalmente agli operatori sanitari, la giornata di approfondimento ha suscitando un notevole interesse e, avendo avuto luogo ad un anno dall inizio della campagna vaccinale anti-hpv in Emilia- Romagna, ha permesso di presentare, da un lato, un primo bilancio dell iniziativa vaccinale (in termini di adesione, efficacia della strategia adottata e delle prospettive future) e, dall altro, di aggiornare Al centro il Prof. Enrico Granieri, Direttore della Sezione di Neurologia con due rappresentanti della delegazione cinese Un momento dell incontro con la delegazione cinese gli operatori sul tema dei nuovi vaccini disponibili, in particolare di quelli per l età adulta e anziana. La seconda giornata, organizzata in collaborazione con l Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna e con il patrocinio della Facoltà di Medicina e chirurgia sul tema La vaccinazione per la prevenzione del cancro del collo dell utero, è stata rivolta principalmente alle giovani donne studentesse dell Ateneo. Infine, è significativo segnalare che nel mese di Gennaio 2009, presso l Aula Consiliare del Rettorato, si è svolto un incontro tra una delegazione della Medical University di NingXia (Cina) ed i rappresentanti dell Università di Ferrara con lo scopo di dare avvio ad una serie di collaborazioni scientifiche e di ricerca. In occasione dell incontro, la delegazione cinese ha visitato la Facoltà di Medicina e chirurgia e l Azienda Ospedaliero - Universitaria di Ferrara e ha incontrato gli esponenti dei Dipartimenti di Neuroscienze cliniche (Neurologia, Neurochirurgia, Neuroradiologia e Neuroriabilitazione e Neuroscienze di base, Dipartimento di Fisiologia umana). A seguito di tale incontro, nel mese di Novembre una delegazione di professori della Clinica neurologica del Dipartimento di Discipline medico-chirurgiche della comunicazione e del comportamento dell Università di Ferrara, si è recata in visita presso l Università cinese per la partecipazione al Simposio scientifico italo-cinese di neurologia. Nel corso del Simposio, i temi trattati hanno riguardato l impatto e la gestione clinica delle malattie infiammatorie demielinizzanti del sistema nervoso nelle realtà italiane e cinesi. In particolare, sono stati presentati alcuni dati relativi alla distribuzione della sclerosi multipla nelle due aree geografiche. Sono state poi confrontate differenti tecniche diagnostiche e terapeutiche, mediche e chirurgiche, nelle varie forme cliniche di epilessia, ed è stato proposto un nuovo inquadramento clinico delle distonie e di altri disordini del movimento determinati da lesioni cerebrali congenite e acquisite, nell infanzia e in età adulta. Altri progetti di ricerca in campo medicosanitario con forte ricaduta sul territorio sono descritti nella sezione del Bilancio a quest ultimo dedicata.

317 La Convenzione con la Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (FIRC) In seguito alla richiesta espressa da una ricercatrice, vincitrice di un bando della Fondazione Italiana Ricerca sul Cancro (FIRC), di svolgere la propria attività di ricerca presso il Dipartimento di Morfologia ed Embriologia dell Università di Ferrara, si è resa necessaria la sottoscrizione di una Convenzione quadro fra la FIRC e l Ateneo. Con la Convenzione l Ateneo si è impegnato ad accogliere la ricercatrice, ed altri eventuali futuri ricercatori, presso le strutture dipartimentali. La Fondazione è stata costituita nel 1977 da AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) con lo scopo di promuovere e finanziare la ricerca scientifica nel campo della cura e dello studio dei tumori, accogliendo lasciti testamentari e donazioni. Oggi la Fondazione, coprendo circa il 40% della spesa globale, è, insieme ad AIRC, il principale polo privato di finanziamento della ricerca sul cancro in Italia. La collaborazione fra la FIRC e l Università di Ferrara rappresenta un esempio virtuoso di partnership pubblico-privato, che offre a giovani capaci e meritevoli la possibilità di proseguire studi e ricerche di alto livello internazionale Le attività di assistenza sanitaria e l integrazione con le strutture sanitarie del territorio L Ateneo è direttamente impegnato al raggiungimento ed al mantenimento degli obiettivi di salute del territorio, agendo in stretta sintonia con le aziende sanitarie di riferimento e in particolare con l Azienda Ospedaliero - Universitaria Sant Anna (AOU), che costituisce una realtà parte integrante dell Università per lo svolgimento sia delle attività di assistenza, diagnosi e cura che per le attività di ricerca clinica. L Accordo Attuativo Locale, sottoscritto nel mese di Febbraio 2008, sigla l intesa tra la Facoltà di Medicina e chirurgia dell Ateneo e l Azienda Ospedaliero-Universitaria e mira a realizzare la massima integrazione delle due componenti, attraverso: il pieno coinvolgimento di tutte le componenti interessate nella realizzazione degli obiettivi della programmazione sanitaria nazionale, regionale e locale; lo sviluppo di metodi e strumenti di collaborazione volti a perseguire, in modo integrato, obiettivi di: - qualità, efficienza, efficacia, appropriatezza delle prestazioni; - qualità e congruità della didattica; - potenziamento della ricerca biomedica e sanitaria; l impegno alla programmazione coordinata degli obiettivi e delle risorse in funzione delle attività assistenziali dell Azienda e delle attività didattiche e di ricerca della Facoltà di Medicina e chirurgia dell Ateneo. I rapporti tra le due istituzioni sono monitorati da organismi composti da rappresentanze universitarie e ospedaliere: il Comitato di Indirizzo, il Collegio di Direzione, la Commissione Paritetica (Art. 19 dell Accordo Attuativo Locale). Da alcuni anni, la Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione importanti fondi destinati alla ricerca, rivolti solo alle Aziende Ospedale-Università e proprio l insistenza della Facoltà di Medicina e chirurgia nell ospedale ha determinato tale orientamento e la possibilità di disporre di tali fondi. I suddetti fondi per la ricerca sono stati attribuiti in quote consistenti ai docenti dell Ateneo che hanno brillato con progetti importanti e di grande respiro, che hanno avuto il plauso e sono stati appro- 317

318 318 vati e finanziati dalla commissione costituita ad hoc dalla Regione. Per quanto riguarda la didattica, la Facoltà di Medicina e chirurgia arricchisce l ospedale con la presenza di circa 450 medici specializzandi che stimolano i docenti e i clinici a dare il meglio di sé sia nell insegnamento sia nell assistenza che registra, proprio per la loro presenza, un miglioramento qualitativo e quantitativo. Arricchimento e dinamicità culturale saranno garantiti anche da oltre studenti che graviteranno sul polo di Cona. L assistenza erogata dal personale universitario è di grande qualità, perché i docenti devono aggiornare le proprie conoscenze per fare didattica. Ciò perché la ricerca clinica porta a un confronto ed a miglioramenti, perché l Università abitua, attraverso scambi culturali e congressi, al confronto delle idee. Il personale tecnico-amministrativo universitario è di aiuto per una migliore gestione dei pazienti, coadiuva l assistenza, la didattica e la ricerca liberando il docente da un pesante impegno burocratico e permettendogli, quindi, di dedicarsi interamente ai suoi compiti istituzionali. Il personale ospedaliero, sia medico sia infermieristico e tecnico, coadiuva nella formazione dei vari Corsi di Laurea come docente, tutor o coordinatore e sicuramente trae uno stimolo positivo da tale Un momento dell iniziativa Notte dei ricercatori impegno didattico. In sostanza, la presenza della Facoltà di Medicina e chirurgia nell ospedale porta una serie di benefici economici, qualitativi e quantitativi in tutti i settori in cui è coinvolta: assistenza, didattica e ricerca. L integrazione con l AOU rientra nella più ampia attività di collaborazione con il Sistema Sanitario Regionale (SSR) che in coerenza con quanto disposto dalla L.R. n. 29/2004 per la realizzazione della collaborazione fra SSR e Università consente alle risorse professionali dell Ateneo di mettere a disposizione le proprie competenze nel campo dell assistenza, del coordinamento delle attività ospedaliere, delle modalità di trattamento delle diverse patologie, come descritto nella sezione del Bilancio dedicata al rapporto con il territorio. La tabella 10.4 riepiloga i dati sulle unità di personale dell Ateneo che svolgono attività in convenzione con il sistema sanitario, in conformità con la normativa nazionale e regionale L. n. 213/71; L. n.200/74; D.P.R. n. 761/79; D. Lgs n. 502/92; D. Lgs. n. 229/99; D. Lgs. n. 517/99, L.R. n. 6/04, L.R. N. 29/04.

319 Tabella 10.4 Unità di personale dell Ateneo che svolge attività in convenzione Unità di personale in convenzione Tipologia Professori ordinari Professori associati Ricercatori Assistenti Personale T.A.* TOTALE (* Personale tecnico-amministrativo dell Ateneo che svolge in convenzione attività con ricaduta assistenziale) L Azienda costituisce, ai sensi del Protocollo d Intesa con la Regione Emilia- Romagna 15 siglato nel 2005 in attuazione dell art. 9 della L.R. n. 29/2004, il soggetto di riferimento per le attività assistenziali fondamentali allo svolgimento delle funzioni istituzionali di didattica e di ricerca della Facoltà di Medicina e chirurgia dell Ateneo. Attraverso il Protocollo, la Regione e le Università emilianoromagnole hanno individuato nell integrazione lo strumento idoneo per realizzare il concorso delle rispettive autonomie, nel rispetto reciproco dei rispettivi obiettivi istituzionali e di programmazione. In virtù dei cambiamenti intervenuti nel tempo, sia per quanto concerne l ordinamento universitario sia nelle relazioni tra 15 Il Protocollo è in attuazione dell art. 9 della L.R. 23 dicembre 2004 n. 29. Regione e Università, nel corso del 2009 è emersa l esigenza di disciplinare, attraverso un nuovo Protocollo condiviso, la collaborazione tra Regione ed Università in relazione alle attività di formazione per le professioni sanitarie. A seguito di un lungo lavoro di elaborazione, che ha visto coinvolti i componenti dell Osservatorio Regionale delle professioni sanitarie, nella prima metà del 2009 è stata inoltrata ai Rettori una proposta di nuovo Protocollo che è stata portata all attenzione dei competenti Organi dell Ateneo. Sempre nell ambito del Protocollo con la Regione, è stato previsto che gli Atenei concorrano alla programmazione sanitaria regionale. A tal fine, nel 2007 è stato approvato il Regolamento dei Dipartimenti ad Attività Integrata (DAI), concepiti quali centri di gestione delle attività assistenziali, mirati a garantire l integrazione tra assistenza, didattica e ricerca, dotati di autonomia gestionale e di iniziativa di indirizzo e sviluppo tecnico-professionale, nel rispetto delle risorse e degli obiettivi assegnati. I Dipartimenti ad Attività Integrata hanno una funzione innovativa: organizzare l assistenza in modo che questa sia coerente con le attività della Facoltà di Medicina e chirurgia, con le attività della didattica e della ricerca. Sono stati individuati e costituiti otto DAI, la cui articolazione dipartimentale è stata consolidata nel corso del Nel 2009 l Ateneo ha proseguito le attività finalizzate alla realizzazione del Nuovo Ospedale Sant Anna a Cona, che costituirà uno dei più importanti complessi ospedalieri a livello regionale. In particolare, nel mese di Settembre 2009 l Ateneo e l Azienda Ospedaliero-Universitaria hanno approvato un Accordo Quadro avente come obiettivo l individuazione degli impegni generali e delle iniziative di interesse comune che entrambe le istituzioni intendono assumere in relazione: alla ridefinizione dell assetto edilizio dell attuale Ospedale S. Anna a Ferrara; alla individuazione di spazi univer- 319

320 320 sitari presso il Nuovo Ospedale S. Anna a Cona. L Accordo, ad oggi in attesa dell approvazione da parte della Regione Emilia-Romagna, verrebbe attuato mediante compravendita o trasferimento di diritti reali sugli immobili divenuti disponibili presso l attuale area ospedaliera e con l attivazione, a favore dell Università di Ferrara, di ragioni e diritti reali su immobili da destinare alle attività didattiche e di ricerca presso il Nuovo Polo Ospedaliero di Cona. Inoltre, è in fase di predisposizione da parte del Comune di Ferrara un accordo con l Azienda Ospedaliero-Universitaria e gli altri Enti interessati, un Piano Particolareggiato di Iniziativa Pubblica che consentirà l insediamento di edifici aventi funzione universitaria all interno dell area da acquisire e il trasferimento graduale dei servizi connessi all attività assistenziale presso il nuovo Polo di Cona. Le parti coinvolte si sono altresì impegnate a disciplinare, con successivi accordi di dettaglio, le modalità di gestione ed utilizzo dei suddetti locali. Per l impatto che questo avrà sull attività didattica, di ricerca e assistenziale, il trasferimento della quasi totalità degli Istituti clinici universitari a Cona rappresenta un momento importante per la Facoltà di Medicina e chirurgia dell Ateneo. Certamente, il trasferimento in una struttura nuova darà un impulso positivo sul versante assistenziale, sia per l eccellente struttura alberghiera, rispettosa della privacy del cittadino, sia per le nuove tecnologie in linea con quelle dei più prestigiosi nosocomi nazionali. Il trasferimento, inoltre, porterà un prevedibile miglioramento di quell attività di ricerca clinica che si avvale di tecnologie che, a Cona, saranno senz altro più avanzate e attuali rispetto a quelle di cui l Azienda dispone oggi. Verrà, inoltre, garantita la continuità delle ricerche attualmente in corso e nate dalla collaborazione con la parte preclinica della Facoltà. L eventuale disagio causato dalla lontananza tra le componenti pre-clinica e clinica della Facoltà potrà essere agevolmente superato grazie ai sistemi di telecomunicazione oggi ampiamente disponibili (fax, , etc.). Palazzo Giordani - Dipartimento di Scienze giuridiche

321 La Sezione di Medicina legale e delle assicurazioni dell Ateneo La Sezione di Medicina legale e delle assicurazioni dell Ateneo opera nell ambito degli accordi esistenti tra Università di Ferrara ed Azienda Ospedaliero - Universitaria. Le attività della Sezione consistono in interventi rivolti al contenimento di situazioni di rischio clinico e alla valutazione dei sinistri d interesse assicurativo. L attività concerne anche situazioni d interesse anti-giuridico e, come Sezione specificamente universitaria, prestazioni su richiesta diretta dell Autorità Giudiziaria. Sono, in particolare, operativi i laboratori di Istologia ed identificazione forense (per lo studio con finalità forensi di frammenti tissutali), di Emogenetica forense (per l accertamento/esclusione dei rapporti parentali e, in generale, per la caratterizzazione di tracce biologiche ), di Tossicologia Forense (per la diagnostica chimico-tossicologica in caso di intossicazione acuta e d uso d alcool/stupefacenti prevista dal Codice della Strada o per l idoneità di lavoratori con mansioni a rischio). Presso la Sezione è operativo, inoltre, un ambulatorio medico-legale per gli accertamenti clinici e per le valutazioni medico-legali richieste al fine di accedere a particolari tutele di legge (ad esempio invalidità) o assicurative.oltre all attività didattica svolta in vari ambiti disciplinari (medicina sociale, criminologia, psicopatologia forense, tossicologia forense, deontologia, etica medica, bioetica clinica), presso la Sezione vengono sviluppati numerosi progetti di ricerca, quali nel 2009: - Studio del significato di indicatori umorali di origine placentare nella nosografia dell ipossia placentare ; - Markers immunoistochimici per evidenziare lesioni vitali nel tessuto miocardio ; - Sinistri Stradali in associazione con il Comitato Sicurezza Stradale F. Paglierini ; - Determinazione della transferrina carboidrato carente, isoforma IV, per il controllo dell abuso alcolico cronico ; - Determinazione ematica di anticoagulanti orali (dicumarolici). Biodisponibilità e cinetica di anticoagulanti orali: concentrazioni ematiche e significatività di indicatori umorali del sistema emocoagulativo ; - Sistemi di protezione in odontoiatria (paziente, operatore, ambiente) ; - Sviluppo di procedure analitiche per la caratterizzazione chimica del DNA in substrati biologici forensi degradati ; - Sistematizzazione metodologica dell approccio tecnico in caso di violenza sessuale su minore ; - Criteriologia per la valutazione del racconto/testimonianza del minore (in collaborazione con la Provincia di Ferrara). 321

322 322 La collaborazione tra Università e sistema Sanitario annovera, infine, un Comitato Etico Provinciale. Il Comitato, costituitosi attraverso una convenzione siglata nel Dicembre 2006 e operativo dal 1 Marzo 2007, è composto da rappresentanti dell Ateneo, dell AOU e dell Azienda USL di Ferrara. Superando il preesistente regime di coesistenza di più organismi sullo stesso territorio, il Comitato è finalizzato a garantire la tutela del diritto di protezione delle persone partecipanti a sperimentazione clinica. Provvede alla valutazione dei protocolli di sperimentazione clinica e farmacologica per gli aspetti rilevanti ai fini del giudizio etico e svolge funzione consultiva in relazione a questioni eticodeontologiche connesse con le attività scientifiche, cliniche e assistenziali. Il Comitato può, inoltre, proporre iniziative di formazione e aggiornamento degli operatori sanitari relativamente a temi di bioetica, anche rivolte ai cittadini. Nel corso del 2009, hanno avuto luogo 11 sedute del Comitato e sono stati valutati 185 studi, di cui 147 dell Azienda Ospedaliero - Universitaria (comprendenti sperimentatori universitari), 26 dell Azienda USL (comprendenti uno studio in comune AOU - AUSL) e 11 dell Ateneo. Sono stati, inolte, rilasciati 13 Pareri Unici (12 per l AOU e 1 per l Ateneo) e 2 altri pareri non relativi a studi. Gli emendamenti sostanziali valutati sono stati 66. Gli studi sponsorizzati da case farmaceutiche sono stati 53 per l AOU e 10 per l AUSL, 13 quelli relativi al Programma di Ricerca Regione - Università, 6 gli studi non profit (ISS-AIFA-Ministero-CE) per l AOU e 8 per l AUSL. Infine, sono stati 40 gli studi promossi da Fondazioni e Enti no profit: 34 per l AOU e 6 per l AUSL. Risultano, infine, 30 studi spontanei per l AOU, 1 per l AUSL, 11 per UNIFE e 11 di uso compassionevole per l AOU e 1 per l AU- SL. Per la gestione degli aspetti etici nella ricerca in campo medico-sanitario è costituito anche il Comitato Etico sulla Sperimentazione Animale (CEASA), interno all Ateneo. Il Comitato, in accordo con la normativa statale e regionale, è finalizzato alla tutela degli animali utilizzati a fini sperimentali o ad altri fini scientifici. Al Comitato spettano compiti di monitoraggio, indirizzo e valutazione in ordine ai progetti di ricerca che prevedono il ricorso alla sperimentazione animale a fini scientifici presentati da docenti universitari nonché, qualora la legislazione lo consenta, dalle Aziende Sanitarie o da altri soggetti. Il Comitato esamina i protocolli di ricerca che prevedono l utilizzo di animali prima del loro inoltro al Ministero della Salute e agli altri Enti competenti, ed esprime su di essi un parere preventivo. Provvede, inoltre, al controllo dell effettivo rispetto delle norme sull idoneità degli stabilimenti utilizzatori e/o di allevamento dell Ateneo, alla sorveglianza dello stato di benessere degli animali e al controllo dell idoneità professionale degli operatori. Nel corso dell anno 2009 il Comitato si è, riunito tre volte (14 Maggio, 16 Luglio, 22 Ottobre) prendendo in esame 17 comunicazioni e 5 richieste di sperimentazione in deroga. Nel 2009, inoltre, Il Comitato ha effettuato le seguenti attività: ha approvato la pubblicazione sul sito dell Università di Ferrara, da parte dell Ufficio Ricerca Nazionale, dell avviso riguardante la disponibilità dell Ateneo a dare in adozione animali destinati alla ricerca, nei rari casi in cui tali animali, benché sani, non siano idonei alla sperimentazione, ai sensi della Circolare del Ministero della Salute 14 Maggio 2001 n.6; ha approvato gli adempimenti necessari all integrale applicazione alla Legge 12 Ottobre 1993 n. 413 (Norme sull obiezione di coscienza alla sperimentazione animale);

323 Infine, nel 2009 è stata approvata dagli Organi dell Ateneo la proposta, presentata dall Ufficio Ricerca Nazionale del Comitato, per l avvio di una collaborazione con il Centro Internazionale per le Alternative nella Ricerca e nella Didattica (I-CARE Italia), che si occupa, tramite personale specializzato e una rete di rifugi attivi in tutta Italia, dell accoglienza e riabilitazione di numerose specie di animali ceduti dai laboratori Il Programma di Educazione Continua in Medicina (ECM) Con la Circolare del 5 Marzo 2002 Programma di educazione continua in medicina, il Ministero della Salute ha dato avvio ad una nuova fase della formazione in ambito assistenziale, finalizzata a mantenere elevata ed aggiornata la professionalità degli operatori della sanità italiana, attraverso uno specifico Programma di Educazione Continua in Medicina (ECM). Il Programma, redatto dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua, coinvolge tutto il personale sanitario, medico e non medico, dipendente o libero professionista, operante nella sanità sia pubblica che privata ed il personale convenzionato. L iniziativa prevede che il percorso di aggiornamento e formazione di ogni operatore sanitario debba essere verificato e garantito ed ha istituito, a tal fine, un sistema di certificazione delle attività di formazione, sia a livello nazionale che regionale. Anche il personale convenzionato dell Ateneo, con l esclusione dei profili amministrativi e tecnici non sanitari, è tenuto all acquisizione del pacchetto di crediti previsto 16. L Ateneo è registrato quale provider dei corsi sia presso il Ministero della Salute che presso la Regione Emilia-Romagna, mentre altre strutture universitarie hanno proceduto individualmente, o tramite la consulenza del Servizio Formazione dell Università 17, a richiedere l accreditamento per il riconoscimento di crediti per le proprie attività. Per un provider (ente registrato e riconosciuto dal Ministero o dalla Regione) è possibile chiedere il riconoscimento di crediti formativi ECM su attività gestite sia a livello nazionale che regionale. L Ateneo è accreditato ad entrambi i livelli. La tabella 10.5 ed il grafico 10.2 riepilogano i dati relativi ai corsi erogati dall Ateneo nell ambito del Programma ECM nel triennio L Ateneo ha implementato una banca dati relativa alla posizione del personale tecnico-amministrativo convenzionato coinvolto nel Programma, che indica le attività accreditate frequentate ed i relativi crediti. 17 Il Servizio svolge attività di informazione e consulenza per tutte le strutture e le risorse dell Ateneo interessate dal programma ministeriale. Una sala studio 323

324 Tabella 10.5 Corsi accreditati ECM dati di sintesi Numero di partecipanti Numero di corsi Numero di ore erogate 䔀瘀攀渀琀椀䔀䌀䴀 L Ateneo provvede ad effettuare una valutazione del grado di soddisfazione dei corsi ECM organizzati presso le proprie strutture. Tale valutazione è obbligatoria ai fini dell accreditamento dei corsi presso il Ministero della Salute, ma viene effettuata dall Ateneo anche con riferimento ai corsi accreditati presso la Regione Emilia Romagna, con l obiettivo di garantire un monitoraggio costante degli standard qualitativi dei corsi realizzati. Il questionario di valutazione, distribuito ai partecipanti di tutti i corsi, ha previsto tre ambiti di valutazione: 324 䌀伀刀匀䤀䔀䌀䴀 㔀 㤀 アハ ート 㔀 㠀 㠀 㠀 㐀㘀 㤀 㜀 㤀アハ ート 㜀 㐀 㘀 㠀 Grafico 10.2 Corsi accreditati ECM Dati di sintesi 挀漀爀猀椀 漀爀攀 瀀愀爀琀攀挀椀瀀愀渀琀椀 rilevanza degli argomenti trattati nel corso rispetto alle necessità di aggiornamento; qualità educativa/di aggiornamento del corso; efficacia del corso ai fini della formazione continua. Le tabelle 10.6 e 10.7 riportano la distribuzione dei giudizi espresso dai partecipanti ai corsi nel triennio Con riferimento all anno 2009, su 325 partecipanti complessivi ai corsi ECM, 95 hanno espresso un proprio giudizio tramite il questionario di valutazione sui corsi ministeriali, mentre sono stati 26 quelli che si sono espressi sui corsi regionali.

325 Sia per i corsi ministeriali che per i corsi regionali, il numero di coloro che nel 2009 hanno espresso i due giudizi più positivi sulla scala di riferimento ( rilevante e molto rilevante con riferimento al parametro della rilevanza; buona ed eccellente con riferimento alla qualità; efficace e molto efficace con riferimento all efficacia) risulta essere di gran lunga superiore rispetto al numero di coloro che hanno espresso il giudizio peggiore rispetto agli stessi parametri (rispettivamente: non rilevante, scarsa e inefficace ). Tabella 10.6 Valutazione corsi ministeriali ECM anni RILEVANZA Num. di risposte QUALITA Num. di risposte EFFICACIA Num. di risposte NON RILEVANTE 1 SCARSA 0 INEFFICACE 0 POCO RILEVANTE 0 MEDIOCRE 0 PARZIALMENTE EFFICACE 0 ABBASTANZA RILEVANTE 6 SODDISFACENTE 2 ABBASTANZA EFFICACE 11 RILEVANTE 33 BUONA 33 EFFICACE MOLTO RILEVANTE 14 ECCELLENTE 19 MOLTO EFFICACE 14 Totale risposte RILEVANZA Num. di risposte QUALITA Num. di risposte EFFICACIA Num. di risposte NON RILEVANTE 0 SCARSA 0 INEFFICACE 0 POCO RILEVANTE 2 MEDIOCRE 0 PARZIALMENTE EFFICACE 2 ABBASTANZA RILEVANTE 19 SODDISFACENTE 15 ABBASTANZA EFFICACE 33 RILEVANTE 93 BUONA 89 EFFICACE 88 MOLTO RILEVANTE 32 ECCELLENTE 42 MOLTO EFFICACE 23 Totale risposte

326 2009 RILEVANZA Num. di risposte QUALITA Num. di risposte EFFICACIA Num. di risposte NON RILEVANTE 1 SCARSA 0 INEFFICACE 0 POCO RILEVANTE 2 MEDIOCRE 0 PARZIALMENTE EFFICACE 3 ABBASTANZA RILEVANTE 6 SODDISFACENTE 7 ABBASTANZA EFFICACE 12 RILEVANTE 39 BUONA 43 EFFICACE 48 MOLTO RILEVANTE 47 ECCELLENTE 45 MOLTO EFFICACE 32 Totale risposte Tabella 10.7 Valutazione Corsi regionali ECM anni RILEVANZA Num. di risposte QUALITA Num. di risposte EFFICACIA Num. di risposte NON RILEVANTE 0 SCARSA 0 INEFFICACE 0 POCO RILEVANTE 0 MEDIOCRE 0 ABBASTANZA RILEVANTE 15 SODDISFACENTE 9 PARZIALMENTE EFFICACE ABBASTANZA EFFICACE 1 24 RILEVANTE 71 BUONA 80 EFFICACE 86 MOLTO RILEVANTE 54 ECCELLENTE 51 MOLTO EFFICACE 29 Totale risposte

327 RILEVANZA Num. di risposte QUALITA 2008 Num. di risposte EFFICACIA Num. di risposte RILEVANZA Num. di risposte QUALITA Num. di risposte EFFICACIA Num. di risposte NON RILEVANTE 0 SCARSA 0 INEFFICACE 0 POCO RILEVANTE 0 MEDIOCRE 0 ABBASTANZA RILEVANTE 6 SODDISFACENTE 1 PARZIALMENTE EFFICACE ABBASTANZA EFFICACE 1 11 RILEVANTE 42 BUONA 42 EFFICACE 45 MOLTO RILEVANTE 33 ECCELLENTE 38 MOLTO EFFICACE 24 Totale risposte RILEVANZA Num. di risposte QUALITA Num. di risposte EFFICACIA Num. di risposte 327 NON RILEVANTE 0 SCARSA 0 INEFFICACE 0 POCO RILEVANTE 2 MEDIOCRE 0 ABBASTANZA RILEVANTE 6 SODDISFACENTE 2 PARZIALMENTE EFFICACE ABBASTANZA EFFICACE 2 11 RILEVANTE 12 BUONA 12 EFFICACE 11 MOLTO RILEVANTE 6 ECCELLENTE 12 MOLTO EFFICACE 7 Totale risposte

328 328

329 SEZIONE 11 L UNIVERSITA DI FER- RARA E IL SUO CAPITALE UMANO Obiettivo strategico dell Università di Ferrara è, pertanto, la valorizzazione di tutte le proprie risorse umane, dal personale docente a quello di ricerca a quello tecnico-amministrativo, strumento fondamentale a supporto della buona organizzazione della didattica e della ricerca. Alla valorizzazione del proprio capitale umano, l Ateneo affianca lo sviluppo di attività ed iniziative finalizzate al rafforzamento delle politiche e degli strumenti di responsabilità sociale a favore delle proprie risorse umane, della loro formazione e della tutela della loro salute e sicurezza Il Progetto Efficienti perché Pubblici Il progetto Efficienti perché Pubblici ( Ex P ) è nato nel 2005 nel contesto del complessivo processo che ha portato l Ateneo alla definizione degli obiettivi strategici per il triennio Il progetto si è proposto di affiancare ai cambiamenti avviati nella didattica e nella ricerca un processo di riorganizzazione secondo criteri di efficienza della struttura amministrativa. Il cuore dell iniziativa ha riguardato la gestione delle risorse umane, ma anche le prassi relative alla gestione delle risorse economiche e alla comunicazione. La nuova impostazione è stata supportata, inoltre, da interventi negli ambiti dell informatica, della logistica e dell edilizia. Dal lato delle risorse umane, le fasi progettuali si sono articolate lungo tre direttrici: Riorganizzazione per processi dell organizzazione L analisi dell organizzazione è stata sviluppata attraverso un attività di mappatura complessiva dei processi esistenti, finalizzata a ridefinire l organizzazione dei servizi amministrativi secondo una logica per processi. Lo studio ha evidenziato la centralità, ai fini della realizzazione delle mission dell Università, dei processi di pianificazione e decisione strategica, di didattica e di ricerca, definendo contestualmente altri quindici processi di supporto e concorrenti allo sviluppo della stessa (quali, ad esempio, i processi di acquisto, di bilancio e rendicontazione, di comunicazione istituzionale). Analisi del clima organizzativo all interno dell Ateneo e analisi finalizzata alla revisione del sistema di incentivazione economica Gli esiti della seconda fase del progetto, concretiz- 329

330 330 zatasi nello sviluppo di un indagine di clima attraverso la somministrazione di un questionario al personale tecnico-amministrativo volto ad indagare il percepito relativamente ad alcune delle principali variabili organizzative (quali, ad esempio, qualità del lavoro e comunicazione interna), sono stati presentati al Consiglio di Amministrazione nel maggio 2006, ed hanno rappresentato, per la governance dell Ateneo, un punto di riferimento nello sviluppo delle scelte organizzative successive. Definizione dei profili di competenza come metodologia di gestione e sviluppo delle risorse umane L ultima fase del progetto dopo lo sviluppo sperimentale effettuato su due ripartizioni preposte al presidio di servizi agli studenti: la Ripartizione Didattica e la Ripartizione Biblioteche, Musei ed Archivi è stata estesa, con delibere successive del Consiglio di Amministrazione, a tutti i profili amministrativi nonché ai profili tecnici afferenti ai dipartimenti e a centri. Un importante esito della mappatura delle competenze è stato la ridefinizione del modello organizzativo dei Dipartimenti, che ha evidenziato la sostanziale assenza di rapporti gerarchici di coordinamento tra il personale tecnico-amministrativo. All inizio del 2009 si è avviata la fase di valutazione sperimentale per i tecnici dei Dipartimenti basata sul profilo delle competenze. Nel 2009, è stata completata la seconda pubblicazione relativa al progetto, Efficienti perché Pubblici - L innovazione per la trasparenza e l accountability nell Università, edito da Carocci, che, insieme al precedente volume del 2007 ( Efficienti perché Pubblici - Organizzare il cambiamento nell Università Italiana: il caso dell Ateneo di Ferrara ), completa il racconto del percorso di innovazione organizzativa e tecnologica varato dall Università di Ferrara in questi anni, in anticipo sulle richieste espresse dal Governo nei confronti dell Università italiana. Mentre nel primo volume sono state analizzate, con particolare riferimento al caso dell Ateneo ferrarese, tutte le dinamiche legate al change management, nel secondo sono state messe in luce le possibili sinergie tra innovazione e responsabilità sociale nel processo di cambiamento interno di un organizzazione. Partendo dal ruolo della programmazione strategica e dalla necessità di disporre di strumenti di misurazione e monitoraggio del processo di programmazione, il volume illustra come l introduzione del sistema di contabilità economico-patrimoniale, l organizzazione della funzione acquisti ed il ricorso all eprocurement costituiscano innovazioni amministrative in grado di accrescere efficienza ed efficacia, e di alimentare il processo decisionale attraverso informazioni sulla dimensione economica. Molte delle innovazioni e delle risposte alle esigenze informative interne ed esterne passano attraverso lo sviluppo e l introduzione di specifiche tecnologie, puntando sull ICT per una migliore qualità del lavoro e per il recupero di risorse economiche. Il volume, inoltre, analizza il ruolo della valutazione e dei relativi processi di misurazione, volti a conferire trasparenza alle azioni dell organizzazione ed ai risultati, conseguiti e non. Tali processi esplicano la loro funzione non solo per fini decisionali interni, ma anche per rispondere all esigenza di rendicontazione nei confronti dei portatori d interesse, innovando e rinforzando il rapporto dell Ateneo con studenti, cittadini, imprenditori.

331 la composizione e i dati più significativi inerenti il personale tecnico-amministrativo: 11.2 Le Risorse umane dell Ateneo Il Personale tecnico-amministrativo Nel 2009, il personale tecnico amministrativo dell Ateneo comprendeva 568 unità (14 in meno rispetto al 2008), distribuite fra la Sede centrale e le strutture amministrative afferenti ai diversi Centri, Plessi, Dipartimenti, Presidenze di Facoltà, Biblioteche e Servizi comuni dell Università. Le risorse operano in cinque aree di attività: amministrativa, tecnico-scientifica ed elaborazione dati, biblioteche, servizi generali e tecnici, area socio-sanitaria. Le tabelle ed i grafici seguenti illustrano il personale tecnico-amministrativo è composto per il 69,7% da donne, per il 30,3% da uomini. Nell anno 2008, la composizione del personale per genere era pari a 68% donne e 32% uomini; le risorse sono formate per l 96,6% da dipendenti assunti a tempo indeterminato e per il restante 3,4% da personale a tempo determinato; nel 2008 le percentuali erano pari, rispettivamente, a 94,3% e 5,7%. Le unità di personale assunte con contratto di collaborazione coordinata e continuativa ( Co.co.co ) sono 22 nell anno 2009, a fronte di 41 unità nel 2008 e 52 nel 2007; l età media del personale tecnico amministrativo è pari a 45,1 anni (46 anni per gli uomini e 44,7 anni per le donne), in lieve aumento rispetto al 2008 (44,5); Chiostro di Santa Maria delle Grazie 331

332 Tabella 11.1 Personale tecnico-amministrativo Dati di sintesi anno 2009 Composizione per genere Unità totali Uomini Donne Unità di personale tecnico-amministrativo Dirigenti Direttore Amministrativo Totale Composizione per tipologia contrattuale 332 Tempo indeterminato Tempo determinato Unità di personale tecnico-amministrativo (di cui 36 ex L. 68/99) (di cui 0 ex L. 68/99) Dirigenti 2 0 Direttore Amministrativo 0 1 Totale Composizione per area di appartenenza (esclusi Dirigenti e Direttore Amm.vo) Unità di personale Area Amministrativa 285 Area Tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati 155 Area Biblioteche 31 Area Servizi generali e tecnici 54 Area Socio sanitaria 40 Totale 565 Composizione per sede/struttura di appartenenza (esclusi Dirigenti e Direttore Amm.vo) Unità di personale Sede 241

333 Composizione per sede/struttura di appartenenza (esclusi Dirigenti e Direttore Amm.vo) Unità di personale Biblioteche 34 Plessi 110 Dipartimenti 148 Centri 8 Servizi Comuni 5 Presidenze di Facoltà 19 Totale Grafico 11.1 Composizione del personale tecnico-amministrativo per genere e tipologia contrattuale nel triennio Grafico 11.2 Contratti di Co.co.co. relativi a personale tecnico-amministrativo stipulati nel triennio

334 il 43,3% del personale ha un titolo di studio di scuola il media superiore, il 39% è laureato, il 12,7% ha conseguito il diploma di scuola dell obbligo e il 5% ha una specializzazione post lauream. Rispetto al 2008 che ha fatto registrare un 37%, è aumentata la percentuale dei dipendenti laureati nel 2009, mentre la percentuale degli specializzati post lauream, che nel 2008 si attestava al 5%, è rimasta pressoché stabile 334 Grafico 11.3 Andamento dell età media del personale tecnico-amministrativo per genere Grafico 11.4 Composizione del personale tecnico-amministrativo per titolo di studio

335 Tabella Personale tecnico-amministrativo: Assunzioni Cessazioni Trasferimenti Assenze Assunzioni di cui Legge 68/99* T.I. T.D. T.I. T.D. T.I. T.D. T.I. T.D. T.I. T.D. T.I. T.D. Unità di personale Totale Cessazioni T.I. T.D. T.I. T.D. T.I. T.D. Unità di personale Totale Trasferimenti interni** di cui pensionamenti Contratti di collaborazione coordinata e continuativa (Co.co.co.) Unità di personale Trasferimenti esterni da enti Trasferimenti esterni verso enti Unità di personale Trasferimenti esterni da Università Trasferimenti esterni verso Università Unità di personale

336 T.I. T.D. T.I. T.D. T.I. T.D. Giorni di assenza Giorni medi di assenza 50 35,8 49,9 100,8 54,1 89,5 Totale giorni di assenza (T.I. = Tempo Indeterminato; T.D. = Tempo Determinato) (*) Invalidi e categorie protette (**) Nel calcolo dei trasferimenti interni, sono stati esclusi quelli derivanti dalla variazione di denominazione di un ufficio e quelli derivati della riorganizzazione che ha comportato la scessione di alcunni uffici in altri nuovi 336 Sotto il profilo delle relazioni sindacali, nel 2009 il numero degli incontri tra le due parti ha visto riunito per 8 volte il tavolo delle trattative, in diminuzione rispetto ai 17 incontri dei due anni precedenti (si vedano grafici 11.5 e 11.6). Grafico 11.5 Verbali di contrattazione stilati: anni Grafico 11.6 Ore di contrattazione effettuare: anni

337 A partire dal 2006, l Ateneo ha sviluppato una politica gestionale del personale tecnico con responsabilità di strutture basata sul riconoscimento, non solo delle competenze tecnico-professionali ma altresì del merito inteso come capacità di raggiungimento di obiettivi pianificati e di sviluppo di progetti/iniziative. I molteplici strumenti sviluppati negli ultimi anni sono stati finalizzati a promuovere l iniziativa del singolo non solo all interno della struttura di riferimento ma nel più complesso contesto dell Ateneo. In particolare sono state implementate le seguenti politiche gestionali: assegnazioni di obiettivi individuali ai responsabili di struttura collegati alla programmazione strategica triennale; predisposizione di un bando per la presentazione di idee finalizzate al miglioramento delle procedure degli uffici, con riconoscimento di un premio una-tantum per le idee selezionate; selezione di progetti innovativi per il miglioramento dei processi con riconoscimento del raggiungimento dei risultati al gruppo di lavoro coinvolto. Contemporaneamente alla costruzione dei profili professionali del personale tecnico, l Ateneo ha pertanto avviato un processo di analisi del contesto di riferimento volto ad individuare, di concerto con i Direttori dei Dipartimenti, le aree sulle quali è possibile incentrare un unico sistema di valutazione complessivo del personale tecnico, sul quale basare anche una politica di riconoscimento economico. Per omogeneità con il sistema di valutazione del personale amministrativo, il progetto ha avuto inizio prendendo in considerazione il personale inquadrato in categoria D. A seguito della costruzione dei profili professionali di competenza sono stati individuati 3 gruppi di professionisti tecnici, in considerazione dell attività prevalente nel ruolo: Tecnico esperto di supporto alla ricerca e/o didattica; Tecnico esperto di supporto alla ricerca/ assistenza sanitaria; Tecnico esperto della gestione di apparecchiature complesse. La valutazione ha preso in esame i due aspetti caratteristici della prestazione: le competenze trasversali e i risultati eccellenti. Per quanto attiene alle competenze trasversali è stato possibile individuare due comportamenti caratterizzanti tutti i profili di riferimento, mentre per quanto attiene alle prestazioni eccellenti per ogni gruppo sono stati individuate attività comuni ed altre specifiche del profilo (si veda figura). Figura 1 Valutazione personale tecnico competenze trasversali e prestazioni eccellenti 337

338 338 Il sistema prevede la selezione annua, sulla base dei criteri suddetti ed un coerente sistema di pesatura, di 10 Tecnici Top Performer cui riconoscere un premio per le performance raggiunte. Nel 2009, dopo l approvazione da parte della Consulta dei Dipartimenti, organismo di rappresentanza del sistema dipartimentale, ed il passaggio in sede di contrattazione collettiva integrativa, è stata avviata la prima fase di valutazione del personale tecnico. Sui 42 potenziali interessati alla procedura, il 71% ha presentato la domanda per la selezione. Una commissione nominata su indicazioni della Consulta ha valutato tutte le istanze pervenute. Ai 10 tecnici selezionati è stato consegnato, oltre al premio economico, un certificato attestante il riconoscimento ricevuto. L elemento fortemente innovativo del sistema sviluppato si sostanzia nella capacità di confrontare, omogeneizzandoli dal punto di vista dell iniziativa e dei comportamenti proattivi, profili professionali diversi, a volte unici, all interno di un settore articolato come quello dei tecnici. L impatto positivo del sistema è stato riconosciuto sia in sede di Consulta sia al tavolo della contrattazione, ma soprattutto dal personale stesso, come dimostrato dalla richiesta avanzata dal personale tecnico inquadrato in categoria C di estendere alla loro categoria un equivalente sistema di valutazione. Per quanto attiene la tutela delle pari opportunità, non solo di genere, è istituito all interno dell Ateneo un Comitato per le Pari Opportunità dell Università. Il Comitato, rinnovato nel 2008 per il triennio , promuove azioni al fine di garantire, in sintonia con le politiche europee in materia, le pari opportunità nelle attività di lavoro e di studio di studenti, personale tecnico-amministrativo e personale docente. Nel corso del 2009, il Comitato ha predisposto, in applicazione della legge 125/91, del decreto legislativo 196/2001, nonché dei decreti legislativi 151/2001 e 165/2001, il Piano di Azioni Positive, per la realizzazione delle seguenti azioni: Un asilo per tutti : realizzazione dell asilo interaziendale come significativo ed utile supporto ai problemi di conciliazione tra lavoro e famiglia; Attività estive nel verde : convenzione con il C.U.S. per garantire ai dipendenti l iscrizione dei propri figli alle attività estive con tariffe agevolate; Telelavoro in Ateneo : per incentivare ed agevolare l accesso ed il mantenimento dell occupazione per coloro che si trovano in situazione di svantaggio personale e sociale, con l obiettivo di conciliare vita professionale e famigliare senza incorrere in una diminuzione consistente della retribuzione economica; Indagine di genere : per la stesura del bilancio di genere in Unife. Coerentemente con la risoluzione del Parlamento Europeo del 20/09/2001 in tema di mobbing, l Ateneo ha, inoltre, riconosciuto la necessità di avviare iniziative mirate a contrastare tale fenomeno, attraverso la costituzione, nel 2006, di un apposito Comitato paritetico sul fenomeno del mobbing, come previsto anche dall art. 20 del CCNL Università 2002/2005. Compiti del Comitato, composto da quattro rappresentanti dell amministrazione, quattro rappresentanti delle parti sindacali ed un rappresentante del Comitato Pari opportunità dell Ateneo, sono: la raccolta dei dati relativi all aspetto quali-quantitativo del fenomeno; l individuazione delle possibili cause, con particolare riferimento alla verifica dell esistenza di condizioni di lavoro o fattori organizzativi e gestionali che possano determinare l insorgere di situazioni persecutorie o di violenza morale; la proposizione di azioni positive in ordine alla prevenzione delle situa-

339 zioni che possano favorire l insorgere del mobbing; la formulazione di proposte per la definizione di codici di condotta. Con riferimento al 2009, nel mese di Maggio il Comitato ha promosso, d intesa con il Comitato sul fenomeno Mobbing dell Azienda Unità Sanitaria Locale e con la collaborazione dell INAIL della provincia di Ferrara, il Corso di Formazione Mobbing, stress, burn-out e dintorni. Il Corso, svoltosi nell arco di due giornate presso l Aula Magna della Facoltà di Economia, è consistito di lezioni frontali e discussioni di gruppo, per consentire ai partecipanti di meglio appropriarsi di concetti, riflessioni e suggerimenti migliorativi, nell ottica della concreta prevenzione di fenomeni quali il mobbing, lo stress lavoro correlato ed il burn-out. Un immagine della locandina del Corso di Formazione Infine, è significativo segnalare che a partire dal 2006 l Ateneo ferrarese ha promosso una politica di sostegno a favore del personale tecnico-amministrativo, sulla base dell art. 11 della Legge 300/1970 che sancisce la possibilità di promuovere attività assistenziali nelle organizzazioni pubbliche. L accordo raggiunto al tavolo sindacale prevede l erogazione di un contributo a favore del lavoratore calcolato come percentuale sulle spese sostenute e debitamente documentate relative alle seguenti tipologie: decesso di un familiare; decesso del dipendente; degenze per malattie di particolare gravità con necessità di assistenza e cura non coperte da contribuzione sanitaria nazionale; malattie croniche o invalidanti con necessità di assistenza e cura; spese mediche di tipo specialistico, comprese protesi di qualsiasi genere, cure dentarie, riabilitative, spese farmaceutiche; dipendente senza stipendio a causa di periodo prolungato di malattia; bisogno di altra tipologia; spese scolastiche. Nel periodo sono state soddisfatte 652 istanze per un totale di ,33 euro, secondo le seguenti percentuali: Importi relativi a spese mediche 53,7% Importi per decessi di familiare 8,1% Importo per malattie croniche 0,2% Importo per spese di altro tipo 3,3% Importo per spese scolastiche 34,7% Il personale docente e ricercatore Al 31/12/2009 le risorse umane strutturate operanti nell area della docenza e della ricerca ammontavano a 660 unità, suddivise fra professori ordinari (PO, 191), professori associati (PA, 206), ricercatori universitari (RU, 262) e assistenti universitari (AU, 1) (si vedano la tabella 11.3 e il grafico 11.7 per un confronto con i rispettivi valori dei due Anni Accademici precedenti): le donne rappresentano il 31% del totale del personale docente e, rispettivamente, il 13,1% dei professori ordinari, il 32,5% dei professori associati e il 43,1% dei ricercatori universitari; i Professori a contratto titolari di insegnamenti ufficiali o integrativi 339

340 340 Grafico 11.7 Composizione del Personale Docente: confronto sono 1.363, di cui 564 donne e 799 uomini; i titolari di insegnamenti ufficiali sono 1.194, i titolari di insegnamenti integrativi 169 (si veda la tabella 11.4). I professori titolari di insegnamenti ufficiali sono il 181% del personale strutturato; i titolari di insegnamenti integrativi il 26% del personale strutturato; l età media dei professori ordinari è pari a 58,78 anni per gli uomini e 57,28 anni per le donne; quella dei professori associati è di 52,83 per gli uomini e 54,09 per le donne; quella dei ricercatori è pari, rispettivamente, a 44,38 e 45,07 anni. L età media del personale docente strutturato fa parte del sistema di indicatori di capitale intellettuale dell Ateneo, quale indicatore di crescita e rinnovamento del capitale umano (si vedano la tabella 11.5, i grafici 11.8 e 11.9 e, in dettaglio, la sezione del Bilancio dedicata alle risorse intangibili); il personale docente impegnato in attività di ricerca si compone di 658 unità. Di questi, il 31,1% sono professori associati, il 28,9% professori ordinari, il 40% ricercatori universitari; infine, nel 2009 l Ateneo ha potuto contare per lo svolgimento della propria attività didattica su 6 docenti di chiara fama, uno in meno rispetto al Di tali docenti, uno (un professore associato) è un cittadino italiano, tre (professori ordinari) cittadini non italiani o con doppia cittadinanza, ed due (un professore associato ed un ricercatore universitario) sono cittadino non italiano vincitore di concorso libero.

341 Tabella 11.3 Composizione del personale docente* dati di sintesi Anno professori ordinari professori associati ricercatori universitari assistenti universitari Totale di cui uomini: di cui donne: di cui uomini: di cui donne: di cui uomini: di cui donne: * Sono inclusi i fuori ruolo. Tabella 11.4 Professori a contratti titolari di insegnamenti ufficiali / integrativi A.A A.A A.A Facoltà Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Lettere e Filosofia Medicina e chirurgia Scienze mm.ff.nn Totale Facoltà Atre strutture (SSIS, Corsi interfacoltà, Centro linguistico) Totale complessivo Chiostro di Santa Maria delle Grazie

342 Tabella 11.5 Personale docente Età media PIntangibles Ruolo Età media 2007 Età media 2008 Età media 2009 Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Professori Ordinari 58,57 57,58 58,67 57,89 58,78 58,28 Professori Associati 52,53 53,37 52,70 53,63 52,83 54,09 Ricercatori Universitari 44,33 44,60 43,56 44,23 44,38 45,07 Assistenti universitari 60,50 60,00 61,75 61,00 58,00 0,00 Assegnisti di ricerca 32,50 32,70 33,22 33,82 33,78 33,39 I.U.S.S. - Ferrara Grafico 11.8 Professori I Fascia composizione per età: confronto Grafico 11.9 Professori II Fascia composizione per età: confronto

343 Grafico Personale docente assunto: confronto Per quanto concerne il turn-over del personale docente dell Ateneo, i grafici e mostrano, rispettivamente, le assunzioni e le cessazioni in riferimento al triennio Per una migliore comprensione dei dati, è opportuno rilevare che nel corso del 2009, il personale docente e ricercatore dell Ateneo non è stato interessato da nuove assunzioni per nomina poiché i concorsi banditi, sia nell anno 2008 che nell anno 2009, non sono stati espletati a causa della mancata costituzione delle relative commissioni di concorso da parte del Ministero dell Università, dell Istruzione e della Ricerca. Più in generale, negli ultimi anni l Università di Ferrara ha posto in essere una serie di azioni mirate a favorire il ricambio generazionale del personale docente. Le tabelle 11.6 e 11.7 mostrano le operazioni di assunzione/upgrade (passaggio di ruolo a professore associato/ordinario, strutturati provenienti da altra sede/nomine in ruolo da professore associato/ordinario, assunzioni di ricercatori a tempo indeterminato, concorsi in atto) e le cassazioni che hanno interessato il personale docente di tutte le Facoltà nel periodo compreso tra il 2004 e il Grafico Personale docente cessato: confronto

344 Tabella 11.6 Assunzioni/upgrade personale docente Dati di sintesi Facoltà N. upgrade (passaggi di ruolo) PO PA N. nuove assunzioni (mobilità da altre sedi + RU) Mobilità - cervelli idonei esterni Nomina RU Concorsi in atto RU PA PO Totale Operazioni Architettura / 20 Economia Farmacia / / 1 12 Giurisprudenza / 29 Ingegneria / / 33 Lettere e filosofia / / 29 Medicina e chirurgia / Scienze MM.FF.NN / 55 Totale complessivo Tabella 11.7 Cassazioni personale docente Dati di sintesi Facoltà Totale Architettura / 4 / Economia 4 / / 2 / 2 / Farmacia Giurisprudenza Ingegneria / Lettere e filosofia 17 1 / Medicina e chirurgia Scienze MM.FF.NN Totale complessivo Polo Chimico Bio Medico istituti Biologici Foto di S.B.

345 Tabella 11.8 Personale docente impegnato nella ricerca Dipartimento professori ordinari professori associati ricercatori universitari assistenti universitari Totale complessivo Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Architettura / / 34 Biochimica e biologia molecolare / / 22 Biologia ed evoluzione / / 59 Chimica 4 8 / / / 31 Discipline medico-chirurgiche della comunicazione e del comportamento 1 7 / / / 27 Economia, istituzioni, territorio / / 35 Fisica 1 10 / / / 43 Ingegneria / / 60 Matematica / / 35 Medicina clinica e sperimentale / 1 51 Medicina sperimentale e diagnostica 4 5 / / / 31 Morfologia ed embriologia / / Scienze biomediche e terapie avanzate 3 2 / / / 25 Scienze chirurgiche, anestesiologiche e radiologiche / 8 / / / 22 Scienze della Terra / / 24 Scienze farmaceutiche 2 6 / / / 24 Scienze giuridiche / / 59 Scienze storiche / / 20 Scienze umane / / 42 Totale complessivo

346 346 Al 31/12/2009 gli assegnisti di ricerca erano, complessivamente, 199: la maggioranza, pari al 79,3% del totale, con un contratto di durata annuale, il 15,6% con un contratto di durata compresa fra uno ed undici mesi, e il restante 7,5% di durata compresa fra i tredici mesi e i due anni (si veda la tabella 11.9). Gli assegni di breve durata sono rinnovi di assegni finalizzati a concludere ricerche intraprese precedentemente. Rispetto al 2008, gli assegni di ricerca sono diminuiti di 10 unità. Gli assegnisti donne sono il 59,8% del totale, in crescita rispetto al 2008 (55%). Nel 2009, nessun assegnista è divenuto ricercatore a causa dei nuovi interventi normativi ministeriali intercorsi tra il 2008 e il 2009 (D.L. 133/08). Le nuove disposizioni normative hanno, infatti, decretato l esclusione dal turn-over del personale dei bandi di concorso per posti da ricercatore già banditi. Tabella 11.9 Assegnisti di ricerca al 31/12/ Suddivisione per Dipartimento e durata Da 1 ad 11 mesi 12 mesi da 13 a 24 mesi Sede uomini donne uomini donne uomini donne Architettura Biochimica e biologia molecolare Totale Biologia ed evoluzione Chimica Discipline medico-chirurgiche della comunicazione e del comportamento Economia, Istituzioni, Territorio Fisica Ingegneria Matematica Medicina clinica e sperimentale Medicina sperimentale e diagnostica Morfologia ed embriologia Scienze biomediche e terapie avanzate Scienze chirurgiche, anestesiologiche e radiologiche Scienze della Terra Scienze farmaceutiche Scienze giuridiche Scienze storiche Scienze umane Totali per Sedi

347 Tabella Numero di assegnisti divenuti ricercatori PIntangibles Dipartimento Architettura Biochimica e biologia molecolare Biologia ed evoluzione Chimica Discipline medico-chirurgiche Economia istituzioni e territorio Fisica Ingegneria Matematica Medicina clinica e sperimentale Medicina sperimentale e diagnostica Morfologia ed embriologia Risorse naturali Scienze biomediche e terapie avanzate Scienze della terra Scienze farmaceutiche Scienze giuridiche Scienze umane Totale Palazzo Tssoni - Dipartimento di Architettura Foto di S.B.

348 348 I dottorandi a cui è stato conferito un assegno di ricerca sono 14, corrispondenti al 2,8% del totale dei dottorandi dell Ateneo (si veda in dettaglio la tabella 11.11); la percentuale, in diminuzione negli ultimi tre anni, è un indicatore indiretto della capacità dell Ateneo di supportare i dottorandi con un numero congruo di borse di dottorato e/o di trovare borse all esterno. Ciò permette, inoltre, di ricondurre l attribuzione di assegni di ricerca a quanti abbiano già maturato una certa esperienza di ricerca, quindi già dottori di ricerca. Palazzo Tassoni - Miraglio Dipartimento di Scienze umane, vista della Torretta - Foto di S.B. Tabella Numero di dottorandi con assegno di ricerca Totale DIPARTIMENTO uomini uomini uomini donne uomini donne uomini Donne Architettura Biochimica e Biologia molecolare Biologia ed evoluzione Chimica Discipline medicochirurgiche della comunicazione e del comportamento Economia, istituzioni, territorio Fisica Ingegneria Matematica Medicina clinica e sperimentale Medicina sperimentale e diagnostica Scienze biomediche e terapie avanzate Scienze chirurgiche Scienze della terra Scienze farmaceutiche Scienze giuridiche Scienze storiche Totale complessivo Dottorandi complessivi % Dottorandi cui è stato conferito un assegno di ricerca 7,37 5,31 4,92 1,97 2,48 3,04

349 Il Progetto Good Practice Nel corso del 2009 l Ateneo ha partecipato alla nuova edizione del Progetto Good Practice, coordinato dal Dipartimento di Ingegneria gestionale del Politecnico di Milano, avente l obiettivo di individuare, attraverso un metodo comparativo il benchmarking e tra numerosi Atenei pubblici italiani (20 in totale), le migliori prassi amministrative. Good Practice rappresenta l evoluzione di un progetto partito alla fine degli anni 90 e più volte ripetuto con opportuni miglioramenti nel corso degli anni In particolare, partendo dall esperienza consolidata nei precedenti progetti, Good Practice prevede un esercizio di comparazione che mira a: costruire il modello di analisi dei servizi universitari e delle loro prestazioni; confrontare le prestazioni dei diversi Atenei coinvolti; approfondire le soluzioni più interessanti; comprendere se e come trasferire queste soluzioni a livello di singolo Ateneo. Il modello si focalizza su cinque Servizi di Supporto: Servizi di supporto alla didattica; Contabilità; Gestione del personale; Approvvigionamento; Servizi di supporto alla ricerca, e tre Laboratori sperimentali: Governance; Edilizia; SBA (Servizi Bibliotecari di Ateneo). Il periodo di riferimento dei dati raccolti e comparati è stato l esercizio 2008, ovvero l Anno Accademico 2007/2008. Le dimensioni che il progetto GP ha evidenziato sono principalmente riferite al livello di efficienza (costo) e al livello di efficacia (soddisfazione - prevalentemente soggettiva attraverso questionari somministrati agli utenti dei servizi) con cui gli Atenei svolgono le medesime attività amministrative. Le tabelle e riportano, rispettivamente, i punteggi, riferiti all Ateneo ferrarese e alla media degli Atenei nazionali coinvolti, ottenuti da Servizi di Supporto e dal Laboratorio Servizi Bibliotecari. Palazzo Tassoni - Miraglio Dipartimento di Scienze umane - Foto di S.B. 349

350 350 Tabella Progetto Good Practice 2009 Valutazioni Servizi di Supporto PUNTEGGIO EFFICIENZA (costo) euro/unità prodotta Segreterie Studenti UNIFE 3,22 media Atenei 2,66 Contabilità e personale UNIFE 2,48 media Atenei 2,51 Servizi alla didattica UNFE 122,33 media Atenei 74,30 Gestione del personale UNIFE 585,70 media Atenei 698,50 Gestione contabile UNIFE 1,47 media Atenei 1,53 Ricerca Gestione brevetti (disclosure form) UNIFE 4.170,97 media Atenei 5.983,09 Gestione brevetti (primo deposito) UNIFE 9.384,68 media Atenei 8.137,75 Licensing (registrazione) Il corteo Accademico in occasione della cerimonia d inaugurazione dell Anno Accademico Foto di S.B.

351 PUNTEGGIO EFFICIENZA (costo) euro/unità prodotta UNIFE 2.992,84 media Atenei 3.139,81 Licensing (brevetto licenziato) UNIFE ,35 media Atenei ,85 Licensing (brev-licen-disp) UNIFE 1.496,42 media Atenei 1.428,31 Approvvigionamenti UNIFE 2,42 media Atenei 2, Tabella Progetto Good Practice 2009 Valutazioni Laboratori PUNTEGGIO EFFICACIA (punteggio soddisfazione) PUNTEGGIO EFFICIENZA (costo) euro/unità prodotta Laboratorio SBA: soddisfazione studenti Lettura UNIFE 3,15 media Atenei 3,23 Prestito UNIFE 3,33 media Atenei 3,32 OPAC UNIFE 3,24 Il corteo Accademico in occasione della cerimonia d inaugurazione dell Anno Accademico Foto di S.B.

352 352 media Atenei 3,24 Sito web UNIFE 3,18 media Atenei 3,17 E-source UNIFE 3,11 media Atenei 3,10 ILL UNIFE 3,16 media Atenei 3,13 Help UNIFE 3,21 media Atenei 3,18 Fotocopie UNIFE 2,91 media Atenei 2,99 Postazioni UNIFE 3,02 media Atenei 3,01 Laboratorio SBA: soddisfazione docenti PUNTEGGIO EFFICACIA (punteggio soddisfazione) PUNTEGGIO EFFICIENZA (costo) euro/unità prodotta Prestito UNIFE 3,30 media Atenei 3,30 OPAC Palazzo Strozzi - Rettorato, particolare dello scalone - Foto di S.B.

353 PUNTEGGIO EFFICACIA (punteggio soddisfazione) PUNTEGGIO EFFICIENZA (costo) euro/unità prodotta UNIFE 3,24 media Atenei 3,22 Sito web UNIFE 3,15 media Atenei 3,12 E-source UNIFE 3,10 media Atenei 3,19 ILL UNIFE 3,33 media Atenei 3,10 Help UNIFE 3,22 media Atenei 3,05 Collezione bibliotecaria UNIFE 2,74 media Atenei 2, Laboratorio SBA: efficacia oggettiva UNIFE 5,14 media Atenei 3,55 Laboratorio SBA: efficienza UNIFE 89,71 media Atenei 91,45 Palazzo Strozzi - Rettorato, dello scalone Foto di S.B.

354 La formazione del personale La formazione e l aggiornamento delle risorse umane costituiscono attività centrali a supporto della crescita professionale dei dipendenti dell Ateneo. Oltre all organizzazione di Corsi di Formazione di base, trasversali e specialistici, il Servizio Formazione dell Università svolge attività di monitoraggio della qualità della formazione erogata e di analisi dei fabbisogni formativi del personale tecnico-amministrativo. Alla formazione manageriale e tecnica illustrata in tabella si aggiungono i Corsi di Formazione per l Educazione Continua in Medicina (ECM), descritti nella sezione del Bilancio dedicata alla salute, e i corsi relativi alla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, illustrati nel paragrafo 11.4 di questa sezione. Le spese in formazione del personale, illustrate nella tabella 11.15, sono pari nell anno 2009 a euro (il 10,8% in più rispetto al 2008) e così ripartite: euro per il personale interno, euro per i docenti esterni, euro per spese di missione e euro per costi diretti. Tabella Formazione del personale Dati di sintesi Ore di formazione erogate Numero di partecipanti Tipologia di corso Corsi di aggiornamento Formazione manageriale TOTALE Tabella Spese per la formazione dati di sintesi Personale interno* Docenti esterni Spese di missione Costi diretti Totale Stanziamento di bilancio per la formazione del personale t/a * Include il costo del personale amministrativo addetto all organizzazione e gestione delle attività di formazione.

355 11.4 La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e degli studenti L Ufficio Sicurezza Salute Ambiente dell Ateneo è la struttura responsabile della gestione degli aspetti relativi a salute, sicurezza e ambiente dell Università. L Ufficio è stato costituito nell autunno 2008 in sostituzione del precedente Centro Servizi Igiene, Sicurezza e Tutela Ambientale (SISTA) con il ruolo di struttura centralizzata di coordinamento dell Ateneo in materia di: salute e sicurezza dei lavoratori, ai sensi del D. Lgs. n. 81/2008; ambiente, con riferimento in particolare alla gestione dei rifiuti, al coordinamento e al controllo della movimentazione dei materiali biologici, chimici e radioattivi utilizzati nei laboratori e nei Centri di Ricerca dell Ateneo; informazione e formazione in materia di sicurezza e di tutela ambientale. Con riferimento alla sicurezza, l Ufficio è incaricato di svolgere tutte le attività previste dal D. Lgs. n. 81/2008 (Testo Unico in materia di sicurezza sul lavoro) Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, attuazione dell articolo 1 della legge 3 Agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il D. Lgs. 81/2008 ( Testo Unico sulla Sicurezza, pubblicato in G.U. n. 101 del 30 Aprile 2008) ha sostituito e abrogato il D. Lgs. 626/1994. Nell ambito delle attività della struttura sono individuate tutte le figure previste dalla normativa: datore di lavoro delegato, responsabile del servizio di prevenzione e protezione, medico competente, rappresentanti dei lavoratori della sicurezza dei lavoratori. Ai sensi del D. Lgs. 17/03/95 n. 230 e s.m.i. in materia di sorveglianza sanitaria per esposizione a radiazioni ionizzanti, è inoltre individuata la figura del medico autorizzato. Alla luce delle novità introdotte dal legislatore attraverso il Testo Unico 19, è stato avviato un programma di modifiche finalizzate all adeguamento del sistema prevenzionistico dell Ateneo. 19 Tra le novità più significative vanno citate: la puntualizzazione ed estensione della definizione di lavoratore e dei relativi obblighi di tutela; la puntualizzazione delle definizioni di dirigente e di preposto e delle relative competenze ed attribuzioni; la revisione e l ampliamento della delega di funzioni da parte del datore di lavoro; l introduzione del principio di effettività, secondo il quale viene riconosciuta la effettiva responsabilità, in relazione ai poteri esercitati in concreto, a prescindere dalle nomine ufficiali; la ridefinizione dello status, delle competenze e delle attribuzioni assegnate ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza; l obbligo della valutazione dei rischi per tutte le fattispecie potenzialmente configurabili durante lo svolgimento delle attività lavorative; l introduzione di modelli di organizzazione e di sistemi di gestione validati, ai fini della efficacia esimente dalla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche; i nuovi obblighi connessi alla sottoscrizione di contratti d appalto o d opera o di somministrazione; la revisione ed implementazione delle attività informative e formative, in particolare per quanto attinente alle figure di dirigente e preposto; l ampliamento delle fattispecie sanzionabili e l inasprimento delle sanzioni per le inadempienze. Va sottolineato che per le Università, sino all emanazione di uno specifico decreto attuativo delle peculiarità del settore in sostituzione del D.M. MURST 363/98, da attuarsi entro 24 mesi dalla data di pubblicazione del T.U. le norme riportate dal citato Decreto Ministeriale mantengono validità, sia pure nell ottica delle prescrizioni indicate nel T.U. A fronte di tale quadro normativo, si è provveduto a recepire le novità introdotte dal T.U. attraverso la revisione del precedente Regolamento di Ateneo per l applicazione delle norme in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il nuovo testo del Regolamento è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione dell Ateneo nel Dicembre Con riferimento alla formazione, nell anno 2009, conformemente a quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 81/2008 in materia di informazione e di formazione dei lavoratori, sono stati organizzati e svolti otto corsi di formazione e aggiornamento del personale universitario finalizzati ad assicurare il rispetto delle normative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, per un totale di 106 partecipanti e 573 ore di formazione erogate (si veda in dettaglio la tabella 11.16). In particolare, nel 2009 l Ateneo ha provveduto alla progettazione e alla realizzazione di una serie di attività calibrate 355

356 356 sulle esigenze conoscitive delle differenti macroaree disciplinari. La formazione erogata ha ricompreso una sezione di carattere generalistico ed una sezione specialistica che ha posto l accento sui singoli e specifici rischi presenti nelle strutture o loro aggregazioni (rischio chimico, fisico, biologico, etc.). Per la componente studenti e soggetti ad essi assimilati, si è proceduto alla revisione dei contenuti della dispensa informativa, erogata in formato elettronico e con contenuti differenziati per tipi di rischio correlabili agli insegnamenti erogati nei Corsi di Laurea delle diverse Facoltà. Contestualmente a tale attività è stato implementato il Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro (S.G.S.L.) rendendo disponibili sul sito web una nutrita serie di procedure operative e di procedure di sistema. Palazzo Turchi di Bagno - Museo di Paleontologia e Preistoria P. Leonardi - Foto di S.B. Tabella Formazione sulla sicurezza dati di sintesi Numero di corsi Numero di partecipanti di cui uomini di cui donne Ore di formazione erogate Nel 2009, attraverso un gruppo di lavoro composto da personale appartenente a diversi uffici, l Ateneo ha elaborato una nuova procedura per la denuncia degli infortuni del personale che a vario titolo presta la propria attività presso l Università. Con la nuova procedura, l Ateneo persegue un duplice obiettivo: minimizzare le fonti di rischio e garantire il ripristino ed il miglioramento continuo delle condizioni di sicurezza; comunicare a norma di legge l accaduto agli Organi di vigilanza (INAIL e Questura). La nuova procedura garantisce altresì uniformità di comportamento da parte di tutti gli uffici che gestiscono personale di diversa tipologia. A tal scopo, la nuova procedura prevede la compilazione di un modulo di dichiarazione dell infortunio contenente tutte le informazioni riguardanti l accaduto in modo particolareggiato, sia per la successiva comunicazione agli Organi di vigilanza sia per l analisi da parte del Servizio di Prevenzione e Protezione d Ateneo finalizzata a valutare le eventuali carenze sotto il profilo della sicurezza ed apportare le necessarie azioni correttive. Il modulo, compilato da parte dell infortunato e firmato dal dirigente o dal preposto, permette di raccogliere immediatamente tutte le informazioni necessarie e, una volta pervenuto all ufficio del personale di competenza, è trasferito su supporto informatico e trasmesso ai vari uffici interessati (Ufficio Sicurezza ed Ufficio Legale) in tempo reale attraverso il sistema del protocollo, nello stesso momento in cui viene ufficialmente trasmesso agli Organi di vigilanza. La nuova procedura costituisce un ulteriore passo sulla strada della dematerializzazione dei processi che l Ateneo ha intrapreso negli ultimi anni, anche grazie all utilizzo della PEC (Posta elettronica Certificata) per l invio agli Organi di vigilanza di tutta la documentazione riguardante gli infortuni.

357 Le tabelle 11.17, e riepilogano i dati relativi agli infortuni occorsi agli studenti e al personale dell Ateneo nel corso del 2009, confrontati con i dati relativi agli anni precedenti. Tabella Numero di infortuni occorsi agli studenti* Studenti universitari Architettura Ingegneria Scienze MM.FF.NN Giurisprudenza ed Economia Medicina e chirurgia Lettere e filosofia Farmacia Totale studenti universitari Studenti post lauream Specializzandi Fac. Medicina Dottorandi Master Totale studenti post lauream TOTALE COMPLESSIVO (*Sono indicati solo gli infortuni indicati che superano i 3 giorni di prognosi, per i quali è obbligatoria la denuncia all INAIL) Tabella Indice di gravità infortuni Prognosi dati di sintesi 2009 Totale infortuni Prognosi fino a 10 gg Prognosi da 11 a 30 gg Prognosi oltre 30 gg Palazzo Turchi di Bagno - Museo di Paleontologia e Preistoria P. Leonardi - Foto di S.B

358 Tabella Infortuni del personale dell Ateneo (tecnico-amministrativo, docente e ricercatore, non strutturato) dati di sintesi Numero di Infortuni Anno Personale T.A. Personale ricercatore e docente (di cui 4 in itinere) 10 (di cui 4 in itinere) (di cui 1 in ambito assistenziale presso l Azienda Ospedaliero-Universitaria) 2 (entrambi in itinere) 2 (di cui 1 in itinere) Personale non strutturato TOTALE Gravità degli infortuni 358 Anno 2007 Totale infortuni di cui prognosi fino a 10 gg di cui prognosi da 11 a 30 gg di cui prognosi oltre 30 gg Personale docente e ricercatore Personale tecnico-amministrativo 7 2 (entrambi in itinere) 5 (di cui 2 in itinere) Personale docente e ricercatore Personale tecnico-amministrativo 10 6 (di cui 2 in itinere) 4 (di cui 2 in itinere) Personale docente e ricercatore Personale tecnico-amministrativo I dati relativi agli infortuni del personale vanno letti rispetto al contesto ed alla complessità delle attività lavorative svolte. Considerando che presso le strutture dell Ateneo, operanti nell ambito della ricerca e della sperimentazione scientifica, le tipologie e le entità di rischio sono assolutamente rilevanti, il dato infortunistico può essere considerato sostanzialmente trascurabile. In riferimento all anno 2009 si nota l incremento, rispetto all anno 2008, del numero di infortuni

359 occorsi agli studenti e soggetti assimilati nell ambito della Facoltà di Medicina e chirurgia, più alto anche rispetto alle altre componenti dell Ateneo. Tale dato trova due motivazioni fondamentali: il numero relativamente più elevato di studenti e l utilizzo massivo di presidi medico-chirurgici sui pazienti nell ambito delle attività di diagnostica e cura invasiva. La didattica clinica prevede, infatti, il contatto con i pazienti presso le strutture sanitarie di riferimento e le procedure prevenzionistiche corrispondono a quelle destinate al personale medico ed infermieristico. A tale situazione, in controtendenza rispetto all andamento generale, l Ateneo ha dato risposta attraverso una forte azione di informazione e formazione concertata con l Azienda Ospedaliero-Universitaria e con l Azienda USL, con l obiettivo di arrivare nel medio periodo ad una sostanziale riduzione del numero di eventi accidentali, che peraltro presentano modalità di accadimento del tutto assimilabile agli eventi registrati per il personale sanitario delle citate Aziende. Infine, in merito al dato sulla gravità degli eventi, la grandissima parte di essi si concentra nella fascia fino a 10 gg. di prognosi, con un quattro casi di prognosi superiore ai 30 giorni. La gestione del contenzioso di Ateneo Fra i compiti dell Ufficio Legale dell Ateneo vi è quello di presidiare le problematiche legali dell Università, inclusa la gestione del contenzioso, direttamente o attraverso il ricorso a legali esterni o all Avvocatura di Stato. Tabella Contenzioso dell Ateneo dati di sintesi Area di afferenza del ricorso/causa attive al in cui l Ateneo è convenuto Totale di cui relative all anno 2006 di cui relative all anno 2007 di cui relative all anno 2008 di cui relative all anno 2009 Edilizia Sanità Segreterie studenti Area Risorse Umane Area Ricerca Internazionale Ramo Assicurativo Post lauream Scuole di Specializzazione Pensioni Approvvigionamento Totali Area di afferenza delle cause attive al nelle quali l Ateneo è parte attrice Totale di cui relative all anno 2006 di cui relative all anno 2007 di cui relative all anno 2008 di cui relative all anno 2009 Recuperi crediti LEGENDA: - Il Totale riguarda tutti i ricorsi amministrativi e le cause civili/lavoro attualmente in essere (attive) e il cui fascicolo è detenuto presso l Ufficio legale; - Nei conteggi totali e parziali non sono ricompresi i contenziosi extragiudiziali né le cause relative alle dichiarazioni stragiudiziali. 359

360 360 COMUNICAZIONE AGLI STAKEHOLDER SUL BILANCIO SOCIALE 2009 La presente Comunicazione agli stakeholder sul Bilancio Sociale costituisce una sintesi del Bilancio Sociale, elaborata al fine di valorizzare lo sforzo di comunicazione esterna intrapreso dall Ateneo e di dare la più ampia diffusione alle attività più rilevanti sotto il profilo sociale. I dati e le informazioni presentati nel Bilancio sociale per ambiti di rendicontazione (capitale intellettuale, formazione, ricerca e innovazione, territorio, internazionalizzazione, ambiente, cultura e società, salute, capitale umano) sono stati in questa sede sintetizzati e riaggregati per stakeholder gli studenti, le loro famiglie e le Scuole; le Istituzioni e gli Enti locali; le imprese; le risorse umane dell Università; il cittadino di Ferrara con l obiettivo di fornire a ciascun interlocutore un quadro conoscitivo immediato, chiaro e trasparente di alcune delle attività più significative che caratterizzano le proprie relazioni con l Ateneo. Per ogni approfondimento, il documento rimanda ai paragrafi delle sezioni del Bilancio in cui le attività, i progetti e le iniziative sono rendicontati in dettaglio. I dati e le informazioni si riferiscono all anno solare 2009 (dati al 31 Dicembre) e sono messi in relazione, ove possibile, ai dati ed alle informazioni relativi agli anni precedenti, con l obiettivo di leggere l evoluzione sotto il profilo sociale delle attività svolte. Coerentemente con la dinamica temporale che scandisce la vita universitaria, i dati e le informazioni più strettamente attinenti l organizzazione delle attività didattiche sono riferiti all Anno Accademico 2008/2009, e confrontati con i corrispondenti dati e informazioni dei precedenti Anni Accademici Agli studenti, alle loro famiglie e alle Scuole L offerta formativa universitaria La formazione, assieme alla ricerca, costituisce la dimensione chiave attraverso cui si esplica il valore sociale della sua mission. Il raggiungimento degli obiettivi di qualità della formazione richiede un forte impegno, sia sotto il profilo didattico sia in termini di strumenti e di servizi a favore degli studenti, dall orientamento in ingresso fino all inserimento occupazionale. Una didattica di qualità richiede, inoltre, la messa a punto di sistemi 20 Per ogni informazione circa il Bilancio Sociale dell Università di Ferrara è possibile contattare la Ripartizione Audit interno ( ). Il Bilancio Sociale dell Università di Ferrara 2009 e il documento di sintesi del Bilancio sono disponibili sul sito internet: Palazzo Renata di Francia - Rettorato, Sala Magna Foto di S.B. di verifica della rispondenza dell offerta formativa alle aspettative dei destinatari della formazione, a partire dagli studenti, primi utenti del sistema universitario. Una didattica di qualità richiede, inoltre, la messa a punto di sistemi di verifica della rispondenza dell offerta formativa alle aspettative dei destinatari della formazione, a partire dagli studenti, primi utenti del sistema universitario. L offerta formativa universitaria, erogata attraverso 78 Corsi di Studio, di cui 42 Corsi di Laurea triennale, 33 Corsi di Laurea specialistica (4 dei quali a ciclo unico) e 3 Corsi di Laurea magistrale a ciclo unico, è organizzata e gestita dalle otto Facoltà dell Ateneo: Architettura, Economia, Farmacia, Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere e filosofia, Medicina e chirurgia e

361 Scienze matematiche, fisiche e naturali. Nell A.A. 2008/2009, gli studenti iscritti sono , di cui alle lauree triennali, alle specialistiche e a ciclo unico e alle lauree del vecchio ordinamento. Gli studenti sono per il 45,7% uomini e per il 54,3% donne; gli studenti in corso sono il 66,8%, i fuori corso il 33,2%. Gli iscritti ai corsi di laurea con didattica a distanza (e-learning) sono 965, pari all 5.6% del totale degli iscritti. Nel 2009 si sono laureati studenti; nello stesso anno la percentuale dei laureati in corso risulta pari al 41,7%, quella dei fuori corso da un anno pari al 25,3%, da due anni 12,9% e da oltre due anni 20,0%. L articolazione completa dell offerta formativa universitaria dell Ateneo è descritta nel paragrafo 4.1 del Bilancio sociale. I servizi agli studenti Gli studenti dell Università di Ferrara possono usufruire di molteplici servizi durante il loro percorso universitario, mirati a tutelare il diritto allo studio universitario e a migliorare la qualità della vita universitaria. Nell ambito dei servizi erogati a supporto delle attività di formazione, particolare rilevanza assumono sotto il profilo sociale quelli mirati a sostenere gli studenti attraverso le attività di orientamento, tutorato e supporto lungo il percorso formativo. In seno all Università, tali attività sono affidate al Servizio SMS e all Unità Orientamento Promozione e Tutorato della Ripartizione Didattica e Servizi agli Studenti, e al Job Centre. In particolare il Servizio SMS e l Unità Orientamento Promozione e Tutorato hanno ottenuto nel 2008, insieme a tutti i servizi studenti, la certificazione del Sistema di Gestione per la Qualità, ai sensi della Norma UNI EN ISO Le iniziative di orientamento in entrata, presenti sia a livello di sede centrale dell Ateneo che di singole Facoltà, mirano a guidare gli studenti nella scelta del proprio percorso formativo sin dagli ultimi anni della scuola superiore. Ogni Facoltà sviluppa iniziative specifiche in armonia con le proprie peculiarità e caratteristiche, attraverso incontri di orientamento, stage formativi, open days, conferenze, visite presso le scuole e presso le strutture didattiche e scientifiche, incontri di orientamento, etc. Le principali iniziative sviluppate dalla sede centrale riguardano: interventi di orientamento diretto (front office, via telefono, via , ecc.); la realizzazione di un forum di orientamento annuale. Nel 2009, l Università di Ferrara ha stipulato con l Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto una convenzione per la realizzazione di percorsi di orientamento a favore degli studenti degli istituti superiori secondari. La convenzione mira a potenziare il raccordo tra scuola ed Università per mezzo del miglioramento dei risultati scolastici degli studenti ai fini dell ammissione ai Corsi di Laurea universitari e dell incentivazione dell eccellenza degli studenti sulla base dei percorsi di istruzione. Con riferimento, infine, alle iniziative di orientamento relative ai corsi a distanza, comunicazioni specifiche e dettagliate vengono inviate a tutti gli studenti che richiedono informazioni tramite il sito dei corsi, nonché a coloro che compilano l apposita scheda di richiesta di informazioni in occasione del forum dell orientamento. Le attività di orientamento in itinere supportano gli studenti durante l iter formativo, affiancandoli nella risoluzione dei problemi e nel superamento delle difficoltà che ostacolano il buon esito del percorso di studi. Tra i principali servizi attivati vi sono il servizio di tutorato didattico e il Servizio SMS (Servizio Disabilità, Metodo di Studio, Supporto Psicologico). Gli studenti beneficiano inoltre del supporto offerto dalla rete dei Manager Di- 361

362 362 dattici dell Ateneo. Il tutorato didattico è svolto da studenti negli ultimi anni del proprio percorso formativo o già laureati (studenti della laurea specialistica, dottorandi, assegnisti, studenti della scuola di specializzazione per l insegnamento secondario e della scuola forense) e prevede interventi mirati a fronteggiare disagi specifici che lo studente incontra rispetto a determinati insegnamenti o laboratori del corso di Laurea prescelto. Nel Corso dell A.A. 2008/2009 i collaboratori coinvolti sono stati 179. Il tutorato didattico è finanziato con fondi ministeriali secondo la L.170/2003, incrementati negli ultimi anni da fondi del bilancio di Ateneo. Con questi finanziamenti, l Ateneo ha dato vita anche al Tutorato Orientativo, attivo dal 2005, mirato a supportare agli studenti che si immatricolano all Università e presso il forum dell orientamento a fornire informazioni agli studenti delle scuole superiori e al Tutorato Erasmus, introdotto nel 2008, per supportare gli studenti Erasmus in ingresso all Università, fornendo informazioni specifiche relative alle Facoltà e ai Corsi di Studio. Nel corso dell anno, 13 tutor con differente impegno orario (proporzionale al numero di studenti in ingresso nelle varie Facoltà) hanno svolto il servizio, per un totale di 529 ore. Tra i principali strumenti, è attivo il Servizio SMS (Servizio Disabilità, Metodo di Studio, Supporto Psicologico), nell ambito del quale sono offerte tre tipologie di supporto: Servizio disabilità il servizio si rivolge agli studenti con disabilità, fornendo loro i sussidi tecnici e didattici necessari per il superamento degli esami. Gli studenti possono usufruire di un tutor specializzato, che svolge un attività mirata a rimuovere le condizioni e le situazioni che non permettono le pari opportunità di studio e di trattamento; Metodo di studio il servizio mira a supportare gli studenti che desiderano essere affiancati nell individuare un metodo di studio adeguato alle loro esigenze ed affrontare positivamente le difficoltà associate al percorso universitario; Servizio di counseling psicologico il servizio, che dal mese di Maggio 2009 è subentrato al Servizio di supporto psicologico è dedicato a coloro che desiderano risolvere problemi personali che influiscono sull attività di studio e rendono difficile il superamento degli esami. Personale qualificato è a disposizione degli studenti per affrontare paure e ansie, imparare a gestire le emozioni, aiutare la memoria, ecc. Nel 2009, hanno usufruito del Servizio disabilità 167 studenti, mentre 228 sono gli studenti che hanno usufruito dei servizi Metodo di Studio e Servizio di Counseling Psicologico; tutti i servizi sono erogati su richiesta, gratuiti e tutelati dalla normativa sulla privacy. Dal 2005, inoltre, è operativa la rete dei Manager Didattici di Ateneo, con l obiettivo di migliorare i servizi connessi alla didattica e l interazione tra studenti, docenti e personale amministrativo. A tal fine, il Manager Didattico opera come facilitatore del processo formativo, supportando, da un lato, la direzione didattica e amministrativa dei diversi corsi di studi, dall altro gli studenti. Composta da 26 Manager Didattici, la rete, creata mediante selezione pubblica per titoli ed esami, è coordinata da un Manager d Ateneo ed è distribuita sui Corsi di Laurea. Tra i principali compiti dei Manager Didattici figurano: fornire agli studenti informazioni sul Corso di Studio e sui servizi didattici offerti dalla Facoltà e dall Ateneo, garantendo un adeguato raccordo con i docenti e con la struttura or-

363 ganizzativa; collaborare alla redazione dei Regolamenti didattici e dei Manifesti agli Studi; fornire supporto per la pianificazione e la gestione delle attività didattiche, per l orientamento in ingresso, il tutorato e i servizi di contesto (tirocini, PIL, mobilità internazionale); fornire supporto per il monitoraggio dell erogazione dell offerta didattica e dei servizi formativi e contribuire alle relative attività di valutazione. Nell ambito delle attività di orientamento in itinere si ricorda la Settimana dello studente dedicata ai temi del multiculturalismo. Giunta nel 2009 alla sua terza edizione, è stata organizzata dall Associazione Studenti Africani di Ferrara (A.S.C.A.F.) e dedicata a Gilles Donald Djoumessi Nguimfack, studente camerunense prematuramente scomparso. Nell ambito dell iniziativa si e tenuta la Tavola rotonda La Cooperazione tra Università degli Studi di Ferrara e l Université Des Montagnes (Camerun). I servizi di orientamento in uscita riguardano la fase conclusiva del ciclo formativo universitario e di sbocco occupazionale. Tra questi, il servizio AlmaLaurea, gestito dall omonimo consorzio interuniversitario, consente di rendere disponibili on-line i curricula degli studenti laureati, ponendosi quale punto di incontro fra giovani laureati, Università e aziende. Parallelamente il Job Centre dell Ateneo sviluppa programmi di orientamento e di inserimento al lavoro destinati ai laureandi (tirocini curriculari ed extracurriculari, stage, ecc.). Nell A.A. 2008/2009 sono stati erogati complessivamente tirocini curriculari, di cui nell ambito dei corsi di laurea triennale, 216 nei Corsi di Laurea specialistica e 136 nell ambito dei Corsi di Laurea a ciclo unico. Con l adesione al Programma FIxO : Formazione & Innovazione per l Occupazione, promosso e sostenuto dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale - Direzione Generale per le Politiche per l Orientamento e la Formazione - e attuato da Italia Lavoro, è stato possibile per l Ateneo rafforzare il ruolo di intermediazione ed accompagnamento al lavoro dei laureati, nello sviluppo dei servizi di placement universitario e nell integrazione tra ricerca scientifica e trasferimento di innovazione tecnologica al sistema delle imprese. Dal Dicembre 2008 è attivo, presso il Job Centre, uno sportello di consultazione della banca dati AlmaLaurea, frutto di una convenzione stipulata con il Consorzio interuniversitario. Lo sportello offre servizi di fornitura curriculare, di pubblicazione di annunci di offerte di lavoro, di pubblicazione di profili aziendali, e alert per la promozione di Master e Corsi di Formazione. La rendicontazione dei servizi di supporto alla formazione è contenuta nel paragrafo 4.2 del Bilancio sociale insieme ad ulteriori informazioni sulle innovazioni introdotte nei servizi agli studenti e sul Progetto Manager didattici. I servizi di supporto alla mobilità internazionale degli studenti sono descritti nel paragrafo 7.3 del Bilancio. L accordo per rilascio del doppio titolo di studio con l Istituto Politecnico di Tomar (Portogallo) Infine, è opportuno rilevare che nel mese di Marzo 2010, le Università di Ferrara e l Istituto Politecnico de Tomar (Portogallo) hanno sottoscritto una convenzione per l attivazione di un percorso formativo integrato che prevede il rilascio di un doppio titolo di studio riconosciuto in entrambi i Paesi. Il primo accordo con Tomar risale al mese di Maggio 2004, data in cui le parti avevano manifestato l interesse a concretizzare, in apposite convenzioni attuative, rapporti di collaborazione congiunta nel campo della formazione. Il percorso formativo approvato prevede, a partire dall A.A. 2010/2011: 363

364 364 l integrazione all interno della laurea magistrale in Quaternario, Preistoria e Archeologia; che il programma di collaborazione per il conseguimento del doppio titolo di studio comporterà la frequenza di attività didattiche presso la sede ospitante, per un totale di un minimo di 40 crediti; l ammissione di un minimo 2 studenti dell Università di Ferrara tra quelli ammessi a frequentare il Corso di Laurea magistrale in Quaternario, Preistoria e Archeologia. La Commissione che provvederà alla selezione sarà nominata dal Consiglio di Corso di Studio della laurea magistrale in Quaternario, Preistoria e Archeologia sulla base di criteri di merito che la stessa commissione definirà; l ammissione di un minimo di 2 studenti dell Università degli Studi di Tomar tra quelli già ammessi alla frequenza del Maestrado en Tècnicas de Arqueologia ; la costituzione di una Commissione bilaterale composta dal Direttore del Maestrado en Tècnicas de Arqueologia, dal Presidente del Corso di Laurea magistrale in Quaternario, Preistoria e Archeologia, e da due professori indicati dalle rispettive Università; una durata iniziale di tre anni, rinnovabile di comune accordo a seguito di valutazione dell andamento della prima fase della collaborazione. L accordo per il rilascio del doppio titolo di studio con l Istituto Politecnico di Tomar è descritto nel paragrafo 7.1 del Bilancio sociale. L occupabilità post-lauream La percentuale dei laureati dell Ateneo che accedono al mondo del lavoro a seguito del conseguimento del titolo, come anche i dati relativi al tempo impiegato dallo studente formato per raggiungere tale traguardo, costituiscono un indicatore chiave per la valutazione della qualità dell offerta formativa. Tali informazioni vengono fornite dall indagine che il Consorzio AlmaLaurea svolge periodicamente allo scopo di delineare il quadro conoscitivo sulla situazione occupazionale dei laureati delle Università aderenti. il grafico seguente illustra i risultati dell indagine Almalaurea 2008 sulla condizione occupazionale e formativa dei laureati ferraresi di primo livello delle sessioni estive ad un anno dal conseguimento del titolo, confrontati con i rispettivi dati medi nazionali.

365 I laureati di primo livello della sessione estiva 2008 dell Ateneo di Ferrara che risultano occupati sono il 40,5%, valore superiore rispetto alla media nazionale (30,8%), mentre inferiori alla media nazionale risultano le percentuali degli occupati e iscritti ad una laurea specialistica (11,5% contro il 14,9% nazionale) e degli iscritti alla laurea specialistica (34,7% contro il 42,3% nazionale). La percentuale di coloro che non lavorano e sono in cerca di un occupazione è di poco superiore al dato medio nazionale (rispettivamente 9,7% e 8,9%). In merito alla situazione ad un anno dal conseguimento del titolo dei dottori della laurea specialistica, nel 2008 risulta essere occupato il 59,7% di essi, in diminuzione rispetto all anno precedente (68,4% nel 2007), ma superiore alla media nazionale (55,9%). La percentuale della stessa categoria di laureati dell Ateneo non occupati ma in cerca di lavoro risulta, invece, pari al 20,6%, superiore alla percentuale registrata nel 2007 (13,2%), ma inferiore alla media nazionale (26,3%). Infine, il dato relativo ai laureati non occupati, e non in cerca di lavoro registra una percentuale del 19,6% per l Ateneo ferrarese, superiore sia al dato 2007 (18,4%) sia al dato nazionale (17,8%). Infine, con riferimento ai dottori della laurea specialistica a ciclo unico, il tasso di occupati che si sono laureati presso l Università di Ferrara nel 2008 supera il dato medio nazionale (56,3% contro il 42,5%). Inferiori rispetto alla media nazionale risultano invece sia la percentuale di laureati presso l Ateneo ferrarese che non lavorano, ma non sono in cerca di un occupazione (29,8% contro il 38,4%), sia la percentuale di coloro che non hanno occupazione e ne cercano una (13,9% contro il 19,1%). Nell ambito delle iniziative del Job Centre, il progetto Percorsi di inserimento lavorativo (PIL) riguarda la creazione di un percorso didattico di accompagnamento al mercato del lavoro rivolta ai laureati dei diversi Corsi di Studio e livelli di ordinamento: lauree triennali, specialistiche, dottorati di ricerca. Il progetto prevede l inserimento dei laureandi in aziende ed enti con un contratto di lavoro della durata di 12 mesi, preceduto da un ciclo formativo specifico, di aula e stage, che si svolge in un arco complessivo di 6 mesi. Scopo finale della sperimentazione è verificare la possibilità e le modalità dell integrazione della fase conclusiva del percorso universitario con l avvio di una prima, piena, esperienza lavorativa. Dall avvio del progetto nel 2001, i PIL hanno offerto complessivamente circa 500 posti di lavoro, hanno allocato oltre 300 studenti ed interessato circa 200 aziende. L iniziativa di sperimentazione del raccordo tra iniziative di finanziamento regionale e ministeriale è successivamente proseguita, inserendosi nell Azione 3 del Programma FIxO Formazione & Innovazione per l Occupazione. Il Programma, attuato da Italia Lavoro, è un iniziativa promossa dal Ministero del Lavoro con l obiettivo di favorire lo sviluppo di un efficace modello di integrazione tra Università e sistema produttivo. Il progetto coinvolge le Università nel potenziamento del ruolo di intermediazione ed accompagnamento al lavoro dei laureati, nello sviluppo dei servizi di placement universitario e nell integrazione tra ricerca scientifica e trasferimento di innovazione tecnologica al sistema delle imprese. Il progetto FIxO Azione 3 Nell ambito dell Azione 3 del Progetto FIxO - Promozione e sostegno di percorsi formativi di giovani laureati non occupati per l acquisizione di competenze nel trasferimento di tecnologie e prodotti della ricerca verso imprese che intendono perseguire programmi di innovazione nel 2009 sono stati realizzati tre corsi, la cui didattica si basa sulla sperimentazione dei precedenti Master in apprendistato, 365

366 366 per circa 90 studenti provenienti da tutta Italia e 60 aziende del territorio, riguardanti rispettivamente: Direzione del Cantiere e Direzione dei Lavori, promosso dalle Facoltà di Architettura e Ingegneria, con la partecipazione di 30 aziende e con 42 posti per gli inserimenti in ambito lavorativo (di cui 6 con contratto di apprendistato della durata di 2 anni); MaSTeM, con indirizzo Tecniche, Tecnologie e Materiali per l Ambiente, promosso dalla Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, con la partecipazione di 19 aziende con 36 posti (di cui 2 con contratto di lavoro di un anno); Management della Formazione e delle Risorse Umane, promosso dalla Facoltà di Lettere e filosofia, con 18 aziende e 22 posti (di cui 2 con contratto di lavoro di 1 anno). FIxO- Azione 4 Nell ambito della quarta linea di azione FixO mirata a promuovere la valorizzazione della ricerca attraverso il sostegno e la formazione dei promotori di spin-off accademici nel 2009 un socio dello spinoff dell Ateneo ( Verdenora s.r.l. ) ha potuto beneficiare di un percorso formativo dedicato che ha previsto la frequenza di lezioni di economia e marketing, diritto civile e commerciale e di tutela della proprietà intellettuale. I docenti incaricati sono afferenti alle Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell Ateneo, per le tematiche giuridico - economiche e ad una multinazionale nel settore chimico per le tematiche di proprietà intellettuale. Lo Sportello AlmaLaurea Tra le iniziative del Job Centre dell Ateneo per l occupabilità dei laureati, un contributo significativo è offerto dallo sportello di consultazione della banca dati Alma Laurea, che offre servizi di fornitura curriculare, di pubblicazione di annunci di offerte di lavoro, di pubblicazione di profili aziendali, e alert per la promozione di Master e Corsi di Formazione. I Tirocini Post Laurea (TPL) In virtù dell esperienza acquisita con il Progetto FIxO e dell esigenza di dare continuità all attivazione di opportunità di inserimento lavorativo per i laureati, l Università di Ferrara, attraverso il Job Centre, attiva i Tirocini Post Laurea (TPL). A supporto di tale servizio è stato creato un database locale di curricula alimentato da candidature spontanee da parte di laureandi e neolaureati. Nel sito web del Job Centre è stata inoltre inserita la sezione Servizi per le Aziende/Enti all interno della quale le aziende interessate ad offrire tirocini possono trovare moduli da compilare per segnalare la loro offerta. Al fine di facilitare l incontro tra domanda e offerta di tirocinio, inoltre, sono state predisposte azioni pubblicitarie/promozionali (telefonate, mail, fax) che nel 2009 hanno coinvolto oltre aziende localizzate nelle province/regioni limitrofe ma anche in tutto il territorio nazionale. Le indagini Almalaurea, il Progetto PIL,il Programma FIxO, lo Sportello Alma Laurea e i Tirocini Post Laurea sono descritti in dettaglio nel paragrafo 4.6 del Bilancio sociale. La formazione post-lauream La formazione post-lauream si articola in una serie di percorsi distinti, mirati a rispondere sia alle istanze della società e del mercato del lavoro che a quelle del mondo accademico e della ricerca scientifica. L offerta didattica di Dottorato comprende 17 corsi, articolati in tre macroaree di riferimento: economico-giuridico-umanistico-sociale, medico-biologica e scientifico-tecnologica. Nell A.A. 2008

367 gli iscritti ai cicli di Dottorato dell Ateneo sono 389, per il 47% uomini e per il 53% donne. L organizzazione delle attività didattiche, delle strutture e dei servizi di supporto ai dottorati fa capo allo IUSS- Ferrara Lo IUSS-Ferrara 1391, centro di riferimento per l offerta formativa di dottorato dell Ateneo, è descritto nel paragrafo 4.4 del Bilancio sociale. Una seconda tipologia di corsi post-lauream, caratterizzati da una vocazione più orientata alla formazione e all aggiornamento delle professionalità operanti sul mercato del lavoro, è rappresentata dai Master universitari e dai corsi di perfezionamento. Presso l Ateneo sono attivi 8 Corsi di Perfezionamento, 8 Master di I livello e 6 Master di II livello: nell A.A. 2008/2009, gli studenti complessivamente iscritti a tali corsi sono 712. In ambito medico-sanitario, la formazione post lauream si articola in 35 Corsi di Specializzazione medica e 3 Corsi di Specializzazione sanitaria, per un totale di 485 studenti iscritti nell A.A. 2008/2009. L offerta didattica post lauream dell Ateneo si completa con la Scuola di Specializzazione per l Insegnamento Secondario (SSIS), rivolta ai laureati che vogliano acquisire le competenze metodologiche, didattiche e psicopedagogiche necessarie per dedicarsi all insegnamento. Presso la SSIS ferrarese sono attive sei aree di indirizzo: Scienze Naturali; Fisico-Informatico-Matematico; Scienze Umane; Linguistico-Letterario; Economico-Giuridico; Scienze Motorie. Nell A.A. 2007/2008, gli iscritti alla SSIS Ferrara sono 201. L articolazione dettagliata dell offerta formativa post-lauream dell Ateneo è descritta nel paragrafo 4.3 del Bilancio sociale. La valutazione della qualità della formazione e dei servizi offerti La rilevazione delle opinioni dei destinatari dell attività formativa è uno degli aspetti del complessivo processo di valutazione qualitativa delle attività di un Ateneo, in grado di fornire un prezioso patrimonio informativo, sia per formare al senso di responsabilità che per il miglioramento della qualità dell offerta didattica. L indagine condotta dall Ateneo nel 2009 mirata ad indagare le opinioni degli studenti sulla qualità della didattica e dei servizi ha fatto registrare un indice di soddisfazione complessivo (espresso come percentuale di risposte positive sul totale delle risposte fornite) pari a 75,54%, superiore al valore registrato sia nel 2008 (74,12%), sia nell anno 2007 (75,44%). Nel 2009 l Ateneo ha inoltre realizzato per la quarta volta consecutiva, un indagine volta ad acquisire informazioni sulla qualità percepita dei corsi da parte dei dottorandi: in una scala da 1 a 10, la valutazione dell utilità della formazione ricevuta ha ricevuto un punteggio medio di 6,7. La descrizione dettagliata della metodologia e dei risultati delle indagini sulla soddisfazione degli studenti è contenuta nel paragrafo 4.5 del Bilancio sociale. L indagine sui Servizi Bibliotecari di Ateneo Nell ambito del progetto Good Practice 2009, l Università ha realizzato un indagine mirata ad indagare la soddisfazione di studenti e docenti in merito all utilizzo dei servizi bibliotecari di Ateneo. L indagine di soddisfazione degli studenti è stata realizzata con la distribuzione, presso cinque Biblioteche dell Ateneo (Architettura, Chimico-biologica, Lettere e filosofia, Scienze giuridiche, Scientifico-tecnologica) di questionari cartacei. I giudizi espressi, su una scala da 1 a 4 crescente in base al grado di soddisfazione, mostrano un elevato livello generalizzato di soddisfazione dei servizi bibliote- 367

368 cari. La media espressa degli studenti è infatti di 3,20, con i valori più alti fatti registrare dall assistenza fornita dal personale agli utenti (affidabilità 3,53 - cortesia 3,56 - assistenza in generale 3,21), dal servizio di prestito (3,33), dal catalogo on-line (3,24). Per quanto riguarda il grado di soddisfazione dei docenti in merito ai servizi bibliotecari, l indagine è stata condotta per mezzo di un sistema di compilazione online dello stesso questionario. Anche nel caso dei docenti il grado di soddisfazione è stato mediamente elevato (valore medio pari al 3,30). complessivamente soddisfatti della qualità dei servizi ricevuti dalle Segreterie studenti. In particolare, su una scala di giudizio da 1 (decisamente non soddisfatto) a 4 (decisamente soddisfatto), passando per 2 (più no che si) e 3 (più si che no), il giudizio complessivo per i servizi offerti dalle segreterie studenti è di 3, La descrizione dettagliata dei risultati dell indagine sui Servizi bibliotecari di Ateneo è contenuta nel paragrafo 4.5 del Bilancio sociale. L indagine per la valutazione delle Segreterie studenti Anche nel2009, l Ateneo ha effettuato un indagine mirata a rilevare la qualità percepita dagli studenti in merito ai servizi forniti dalle Segreterie. L indagine è stata condotta attraverso la somministrazione di un questionario cartaceo, distribuito e raccolto dai Manager Didattici di Ateneo ad un campione di studenti. In generale, gli studenti si dichiarano Il Centro Linguistico di Ateneo

369 La descrizione dettagliata dei risultati dell indagine sulla Valutazione delle segreterie studenti è contenuta nel paragrafo 4.5 del Bilancio sociale. L apertura serale delle Biblioteche Nel mese di Gennaio 2008 l Ateneo ha stipulato una nuova convenzione con la Fondazione Zanotti allo scopo di realizzare una rete infrastrutturale in grado di soddisfare esigenze di studio, utilizzo del tempo libero ovvero e più in generale, favorire occasioni di incontro e di socializzazione fra tutti gli iscritti all Università di Ferrara (art. 2). Grazie a tale convenzione sono state messe a disposizione per l apertura serale fino alle ore 23 (dal mercoledì al venerdì) delle Sale Studio della Biblioteca didattica di Medicina. L apertura è stata estesa al sabato per l intera giornata (ore 9-18). L apertura serale delle Biblioteche è descritta nel paragrafo 9.6 del Bilancio Sociale. Biblioteca didattica della Facoltà di Medicina e chirurgia (136 posti) - Presenze rilevate nelle sale studio nel triennio dati di sintesi Presenze rilevate Media presenza serali Media presenza sabato Totale presenze Totale presenze Totale presenze NOTE - Gestione servizio: Fondazione Enrico Zanotti; - Inizio servizio: Marzo 2006; - Periodo Marzo-Luglio 2006 apertura dal lun. al giov. ore 17-22,30; - Periodo Settembre-Dicembre: aperura mer-gio-ven. ore 17-23; sab. ore Alle Istituzioni e agli Enti locali L integrazione con gli stakeholder istituzionali Per l Università di Ferrara, l interazione con il contesto sociale e istituzionale esterno assume un profondo significato, come evidenziato dalla mission, che individua nella responsabilità sociale verso il territorio il secondo asse di sviluppo strategico delle attività dell Ateneo. L importanza attribuita agli stakeholder del territorio si manifesta anche attraverso la previsione di rappresentanza di soggetti esterni nella struttura di governance dell Ateneo: lo Statuto ha previsto esplicitamente l inserimento del Comitato dei Sostenitori fra gli organi di Ateneo. Il Comitato è stato costituito nel Dicembre del 2004 mediante la sottoscrizione di un atto di adesione da parte dei rappresentanti del Comune di Ferrara, della Provincia di Ferrara, della Camera di Commercio per l Industria, l Artigianato e l Agricoltura di Ferrara, della Cassa di Risparmio di Ferrara, della Cassa di Risparmio di Cento, della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara e della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento. Pur nella difficile situazione finanziaria che nel corso dell anno ha interessato 369

370 370 gran parte degli enti partecipanti, anche nel 2009 il Comitato ha contribuito finanziariamente all attività di ricerca scientifica dell Ateneo, ottemperando al proprio scopo di promuovere un efficace collegamento con le realtà culturali, sociali e produttive del territorio ferrarese, favorendo lo sviluppo delle attività dell Università e delle ricadute derivanti da tali attività. Composizione e attività del Comitato dei Sostenitori sono descritte nel paragrafo 6.3 del Bilancio Sociale. Il coinvolgimento degli stakeholder territoriali Fra i principali obiettivi del Bilancio Sociale vi è quello di contribuire allo sviluppo durevole dei rapporti con tutti i soggetti con cui l Ateneo interagisce, i cui interessi ed attese influenzano e sono reciprocamente influenzati dalle attività dell Università. A tale scopo si è proceduto, nel mese di marzo 2009, alla realizzazione di un incontro di confronto con la Camera di Commercio di Ferrara, multistakeholder di riferimento degli interessi economici del territorio ferrarese. L incontro è stato organizzato presso il Rettorato dell Università di Ferrara con l obiettivo di dar vita ad un confronto sul tema del trasferimento tecnologico alle aziende del territorio e sul ruolo del nuovo Tecnopolo di Ferrara. Dagli esiti dell indagine della Camera di Commercio e dal dibattito seguito alla sua presentazione sono emerse le seguenti considerazioni: - la difficoltà delle imprese del territorio a cogliere le sfide dell innovazione dei processi, dei prodotti e dell organizzazione aziendale; - la necessità di rafforzare la cooperazione tra Università e mondo imprenditoriale ai fini dell innovazione, nonché la necessità di migliorare lo sforzo di identificazione ed analisi dei reali fabbisogni tecnologici e d innovazione delle imprese del territorio, attraverso indagini più mirate ed approfondite rispetto a quella svolta nel 2009; - in presenza di mercati molto competitivi, la sola innovazione tecnologica, sia essa di processo o di prodotto, non è sufficiente. Occorre anche agire sull innovazione organizzativa delle imprese in modo da adattare la struttura aziendale alle esigenze del mercato. In quest ottica, la ricerca scientifica in ambito universitario dovrebbe avere come obiettivo primario il trasferimento tecnologico alle aziende, in modo da supportare queste ultime nella diversificazione dei prodotti e dei processi produttivi e nell apertura di nuovi segmenti di mercato. D altro canto, è necessario che le imprese comprendano pienamente le potenzialità offerte dalla ricerca universitaria e che, nel caso specifico del territorio ferrarese, l Ateneo continui sulla strada del dialogo con le imprese del territorio; - il trasferimento tecnologico come elemento chiave per aiutare le aziende ad innovare e competere sui mercati, con il mondo dell Università a fungere da bretella di trasmissione tra le proprie attività di ricerca e il trasferimento finale delle innovazioni all interno delle imprese. La formazione di figure professionali ad hoc in grado di fungere da raccordo tra le competenze di ricerca in ambito universitario e le aziende è stata, inoltre individuata quale ulteriore elemento cruciale. A tal proposito è stata suggerita l istituzione presso l Università di Ferrara di un Dottorato di Ricerca in Technology Transfer; - la necessità di sensibilizzare le aziende sul tema dell innovazione d impresa. A tal proposito sono stati ricordati gli sforzi compiuti dall Università di Ferrara e dalle istituzioni

371 provinciali e regionali a sostegno delle imprese del territorio. A conclusione dell incontro sono state individuate le seguenti sfide: - per la Camera di Commercio, una migliore e più efficace comprensione dei fabbisogni d innovazione delle imprese del territorio per meglio individuare e programmare le azioni di supporto; - per l Università di Ferrara, nell ambito dei settori d impatto selezionati per il nuovo Tecnopolo, il rafforzamento delle azioni di coinvolgimento e sensibilizzazione delle imprese in merito al tema dell innovazione per rafforzare la capacità dell Ateneo di proporsi come partner privilegiato della ricerca scientifica per il trasferimento tecnologico. Il focus group con la Camera di Commercio di Ferrara è descritto in dettaglio nel paragrafo 6.2 del Bilancio Sociale. Il Centro di Ateneo per l Agricoltura di pianura AgriUnife Il Centro di Ateneo per l Agricoltura di pianura AgriUnife mira a sostenere la promozione agro-industriale nel territorio ferrarese, tramite il trasferimento di know-how nei settori di maggiore interesse per le economie agricole territoriali, la promozione della ricerca applicata e il potenziamento delle tecnologie più idonee al tessuto sociale ed economico. I prossimi obiettivi del Centro prevedono l attivazione di un filone di ricerca nell ambito della coltivazione di biomasse, al fine di valutare le potenzialità degli oli vegetali per produrre energia elettrica e termica. La ricerca sarà implementata con l utilizzo di una microturbina installata presso la Fondazione Fratelli Navarra al fine di valutare le fasi di ottimizzazione del sistema tra qualità di produzione agricola, qualità dell olio prodotto, qualità del combustibile, rendimento energetico, costi di impianto e di manutenzione. È, infine, significativo ricordare che il Centro partecipa, nell ambito del programma regionale dei Tecnopoli, alla realizzazione di Terra&AcquaTech, il laboratorio del nuovo Tecnopolo di Ferrara per il coordinamento e la realizzazione di tutte le progettualità di ricerca che riguardano il tema acqua e agricoltura. Il Centro Agriunife è descritto in dettaglio nel paragrafo 6.2 del Bilancio sociale. Il Progetto Centro Studi Ermitage Sin dalla fine del 2005, l Ateneo ha ade- rito all iniziativa della Provincia finalizzata alla realizzazione a Ferrara di un Centro scientifico e culturale Ermitage Italia, in collaborazione con il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo. Il Progetto è stato avviato formalmente nel Febbraio 2007, attraverso la sottoscrizione, a San Pietroburgo, di un Protocollo di Intesa fra la Provincia di Ferrara, il Comune di Ferrara, la Regione Emilia-Romagna e il Museo Ermitage. Il 2009 è stato altresì dedicato, oltre che alla prosecuzione delle attività di ricerca attraverso l erogazione di borse di studio a giovani di diverse nazionalità, in gran parte anche alla revisione del catalogo della pittura italiana del Seicento all Ermitage grazie ad una sempre più proficua sinergia di studiosi russi ed italiani. Un repertorio importantissimo, che mira a proporre la completa schedatura dei 385 dipinti conservati nel Museo: pubblicazione che andrà così ad aggiungersi, nella nostra collana, al catalogo della scultura italiana all Ermitage, uscito l anno scorso. Anche per il 2009, la collaborazione della Fondazione Ermitage e l Università di Ferrara, in particolare con i Dipartimenti di Scienze storiche e di Scienze umane, ha permesso di organizzare due giornate di studio, presso la Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea, dal titolo L infinita varietà del gusto filosofia, arte e storia 371

372 372 di un idea dal Medioevo all età moderna: un tema che, analizzato da diversi punti di vista, ha coinvolto studiosi di diverse discipline e nazionalità. Il Progetto Centro Studi Ermitage è descritto in dettaglio nel paragrafo 9.2 del Bilancio Sociale. L interazione con il Sistema Sanitario Locale Un ambito di relazione con le istituzioni particolarmente significativo sotto il profilo sociale è rappresentato dalla stretta integrazione fra risorse universitarie e Sistema Sanitario Locale. L integrazione interessa molteplici attività: il personale universitario eroga servizi di assistenza e contribuisce al coordinamento delle attività ospedaliere del territorio; i risultati delle attività di ricerca conducono a definire modalità di trattamento innovative di alcune patologie; il personale universitario, oltre ad espletare una parte consistente della propria formazione presso le strutture sanitarie del territorio, coopera con queste per l erogazione di alcune attività didattiche. L Ateneo è direttamente impegnato al raggiungimento ed al mantenimento degli obiettivi di salute del territorio, agendo in stretta sintonia con le aziende sanitarie di riferimento e in particolare con l Azienda Ospedaliero - Universitaria Sant Anna (AOU), che costituisce una realtà parte integrante dell Università per lo svolgimento sia delle attività di assistenza, diagnosi e cura che per le attività di ricerca clinica. L integrazione con l AOU rientra nella più ampia attività di collaborazione con il Sistema Sanitario Regionale (SSR) che in coerenza con quanto disposto dalla L.R. n. 29/2004 per la realizzazione della collaborazione fra SSR e Università consente alle risorse professionali dell Ateneo di mettere a disposizione le proprie competenze nel campo dell assistenza, del coordinamento delle attività ospedaliere, delle modalità di trattamento delle diverse patologie, come descritto nella sezione del Bilancio dedicata al rapporto con il territorio. Le tabelle di seguito riepilogano i dati sulle unità di personale dell Ateneo che svolgono attività in convenzione con il Sistema Sanitario, in conformità con la normativa nazionale e regionale 21. Numero di docenti di area medica che esercitano presso strutture AOU e AUSL di Ferrara DOCENTI AOU AOU AOU AUSL* AOU AUSL* Professori ordinari ** Professori associati Ricercatori ** ** Assistenti Totale ** ** ** * Il numero di docenti indicato nella colonna AUSL (Azienda Unità Sanitaria Locale) si riferisce a personale che, pur essendo in convenzione con l AOU (Azienda Ospedaliero-Universitaria) e dunque conteggiato anche in tale colonna, svolge incarichi anche per l AUSL. ** DocentI che svolgono attività solo per l AUSL. 21 L. n. 213/71; L. n.200/74; D.P.R. n. 761/79; D. Lgs n. 502/92; D. Lgs. n. 229/99; D. Lgs. n. 517/99, L.R. n. 6/04, L.R. N. 29/04.

373 Unità di personale dell Ateneo che svolge attività in convenzione Unità di personale in convenzione Tipologia Professori ordinari Professori associati Ricercatori Assistenti Personale T.A.* TOTALE (* Personale tecnico-amministrativo dell Ateneo che svolge in convenzione attività con ricaduta assistenziale) 373 Le Mura di Ferrara - Foto di S.B. Il Palazzo dei Diamanti - Foto di S.B.

374 374 La descrizione dettagliata dei rapporti con le istituzioni e le strutture sanitarie locali è contenuta nei paragrafi 6.3 e 10.3 del Bilancio sociale. Il Capitale Relazionale dell Ateneo-Indicatori di crescita e rinnovamento Il Capitale Relazionale rappresenta la componente esterna del capitale intangibile e comprende tutte le relazioni tra l Ateneo e i soggetti coinvolti nelle attività di ricerca, sia in qualità di partner nei progetti nazionali e internazionali, che di aziende e di società spin-off con cui l Ateneo collabora, trasferendo al territorio i risultati delle attività di ricerca e valorizzando sul mercato il know how e le tecnologie sviluppati internamente. Le tabelle successive riepilogano l insieme delle relazioni tra l Ateneo e i partner nelle attività di ricerca, in termini di numero e di tipologia di soggetti con cui sono attive collaborazioni e di accordi stipulati. PIntangibles CAPITALE RELAZIONALE - Partner dell Università di Ferrara Tipologia di partner Note Università Università nazionali ed internazionali Altri Enti Soci spin-off Aziende con cui si co-brevetta Istituzioni nazionali e locali (Italia ed estero), Fondazioni, Centri di Ricerca, etc. I partner soci spin-off considerati sono sia persone fisiche che società: 2007: 53 persone fisiche e 15 società 2008: 79 persone fisiche e 16 società 2009: 78 persone fisiche e 16 società CAPITALE RELAZIONALE - Accordi di collaborazione all estero e convenzioni (nuove sottoscrizioni nell anno) Tipologia di accordi Convenzioni di ricerca Accordi di collaborazione all estero** Contratti conto-terzi (** Accordi non rientranti fra i contratti UE per il dettaglio si rimanda all apposita sezione VII)

375 Il Capitale Relazionale dell Ateneo è descritto in dettaglio nel paragrafo 3.4 del Bilancio sociale 3. Alle Imprese La ricerca e il territorio La ricaduta industriale delle attività di ricerca e il coinvolgimento di istituzioni ed imprese per attuare il trasferimento dei risultati scientifici raggiunti è l espressione fondamentale dell attenzione che l Università riserva al territorio. L Ateneo di Ferrara è stato tra le prime Università italiane ad intraprendere, fin dalla fine degli anni Novanta, una significativa azione rivolta alla creazione di spin-off accademici sul territorio ad elevato contenuto tecnologico. Nate per valorizzare i risultati della ricerca svolta internamente, le aziende spin-off recepiscono il bagaglio formativo di conoscenze e di competenze trasmesse dall Ateneo, promuovendo e valorizzando sul mercato il know how e le tecnologie sviluppati, creando occupazione e favorendo lo sviluppo economico locale, regionale e nazionale. L interazione tra territorio ed innovazione prodotta dalla ricerca è favorita principalmente dall Ufficio rapporti con le imprese dell Ateneo (Industrial Liaison Office, ILO), creato nel 2004 quale centro di riferimento dell Università in relazione alla ricaduta industriale della ricerca e alle relazioni con le imprese del territorio. Scopo dell ILO è quello di favorire i rapporti tra Università e imprese locali, nazionali e internazionali; sostenere il trasferimento tecnologico e la tutela dei diritti di proprietà intellettuale; curare le relazioni con tutte le istituzioni, le associazioni e le agenzie preposte a sostenere lo sviluppo industriale. Strettamente collegata all ILO è la Commissione brevetti e spin-off dell Ateneo, che programma le linee d azione dell Università nei confronti del trasferimento tecnologico; con l ausilio della Commissione, l ILO svolge servizi di assistenza alla brevettazione, alla creazione e allo sviluppo degli spinoff, al licensing, all attivazione di progetti di trasferimento tecnologico sul territorio. La tabella successiva riepiloga tutti gli spin-off generati dall Università e attivi nell anno 2009, per un totale di 16 imprese. Spin-off accademici - Anno 2009 Dati di sintesi Ragione Sociale Settore di attività Anno di attivazione Valore nominale partecipazione dell Ateneo* (euro) Quota % di partecipazione Aequotech Biomedico-farmaceutico ,01 Ambrosialab Biomedico-farmaceutico ,00 A.P.M. Advanced Polymer Materials Materiali polimerici ,00 Clirest Biomedico-farmaceutico ,00 CPower** Fisica ,71 E-Heart Biomedico-farmaceutico ,00 Geotema Ambiente ,00 Istituto Delta Ecologia Applicata Ambiente

376 376 Ragione Sociale Materiacustica Acustica e vibrazioni ,00 MEC - Microwave Electronics for Communications Settore di attività Elettronica ,00 NeM Nuclear e-mission Biomedico-farmaceutico ,00 NGB Genetics Biomedico-farmaceutico ,00 Pharmeste Biomedico-farmaceutico ,08 UFPeptides Biomedico-farmaceutico ,00 Verdenora Chimica ambientale ,00 Zenith Ingegneria Ingegneria civile ,00 * Il valore di mercato della quota di partecipazione può in alcuni casi essere notevolmente superiore al valore nominale. ** In liquidazione (partecipato tramite consorzio IMPAT) Anche nell ambito delle attività di ricerca finalizzate alla brevettazione, l Università di Ferrara si distingue per la sua posizione di rilievo fra gli Atenei italiani attivi nel campo della valorizzazione applicativa della produzione scientifica. Assieme alle imprese create sul territorio, i brevetti rappresentano una delle espressioni più significative del trasferimento tecnologico dell innovazione al mercato. Anno di attivazione Valore nominale partecipazione dell Ateneo* (euro) Quota % di partecipazione I riflessi sul territorio delle attività dell Industrial Liaison Office e l attività di ricerca scientifica sono descritti in dettaglio nei paragrafi 5.3 e 6.2 del Bilancio Sociale. Le strutture dell Ateneo a fini innovativi La dotazione di spazi, strutture e strumenti dedicati, sia in termini di laboratori e di centri specializzati che di grandi attrezza- ture, costituisce un elemento importante della capacità dell Ateneo di proiettarsi e competere nel panorama della ricerca nazionale ed internazionale. A supporto della propria attività di ricerca, l Università di Ferrara dispone di numerosi centri e laboratori, nell ambito dei quali vengono sviluppati i progetti di ricerca portati avanti nei diversi ambiti disciplinari, anche attraverso la collaborazione di studiosi e di esperti esterni, favorendo così l interazione sia con altre Università e Centri di Ricerca italiani ed esteri che con soggetti privati. Inoltre, grazie all expertise altamente specializzato ed alla tecnologia d avanguardia di cui dispongono, tali strutture costituiscono un importante punto di riferimento per le aziende, del territorio e non, impegnate in progetti di ricerca industriali innovativi. Agli investimenti in attrezzature di ricerca, l Ateneo destina i fondi raccolti grazie allo strumento del 5x1000. Le strutture dell Ateneo a fini innovativi occupano complessivamente una superficie pari a m² e sono riconducibili principalmente ai laboratori del Polo scientifico-tecnologico e chimico-biomedico. Tra le principali strutture di ricerca dell Ateneo si ricordano: - la Camera Anecoica, sita nel Corpo E

377 del Polo scientifico-tecnologico: nel corso del 2008 sono stati completati i lavori di allestimento della Camera Anecoica e dei relativi impianti. Essa si configura come infrastruttura all interno della quale condurre studi e ricerche nei diversi campi della comunicazione sonora. Realizzata all interno dei laboratori del Dipartimento di Ingegneria, la Camera consiste in un grande ambiente delimitato da superfici fonoassorbenti in grado di eliminare la quasi totalità delle riflessioni sonore. L ambiente si caratterizza per un elevato isolamento acustico che riduce la presenza di rumori provenienti dall esterno; - le Camere Bianche, site nel Corpo G del Polo scientifico-tecnologico: nel corso del 2008 sono stati completati i lavori di allestimento delle Camere Bianche e dei relativi impianti. Si trovano ubicate all interno del Dipartimento di Fisica dell Ateneo e sono destinate a ricerche e realizzazione di prototipi nel campo dell energia solare fotovoltaica e della sensoristica per gas. Comunemente utilizzate in campo elettronico (nei casi in cui componenti o dispositivi corrano il rischio di essere danneggiati dai granelli di polvere presenti nell aria), le Camere Bianche si configurano come un ambiente di lavoro asettico dove l aria è dalle dieci alle cinquantamila volte più pulita dei normali ambienti di vita. Il Dipartimento di Fisica dell Università di Ferrara ha attivato inoltre il laboratorio di tecnologie nucleari che ospita la strumentazione modulare per la spettroscopia di raggi X e in ambito sanitario, ambientale, alimentare e nel controllo di materiali. Al Polo scientifico-tecnologico si affianca l Incubatore di impresa, l area attrezzata creata al fine di ospitare una decina di società spin-off dell Ateneo e di supportarle nella fase di avvio delle loro attività. Oltre alle attività di incubazione proprie dell Ateneo, nel 2009 l Università di Ferrara ha siglato una convenzione con Aster (Associazione Scienza e Tecnologia Emilia-Romagna, Rete Regionale per l Alta Tecnologia) per la collaborazione al Progetto WE TECH OFF, il nuovo incubatore di imprese innovative e ad alto contenuto tecnologico di Aster, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico La descrizione dettagliata delle srutture di Ateneo a fini innovativi è contenuta nel paragrafo 5.4 del Bilancio Sociale. Il Tecnopolo di Ferrara Nel mese di Gennaio 2009,l Università degli Studi di Ferrara, congiuntamente alla Provincia di Ferrara ed al Comune di Ferrara 22, ha presentato presso la Regione Emilia-Romagna una manifestazione d interesse per la realizzazione di un Tecnopolo di Ferrara e la costituzione ed organizzazione al suo interno di laboratori di ricerca industriale e trasferimento tecnologico. La realizzazione di tale polo di ricerca a fini innovativi si inserisce nel contesto del Programma Operativo Regionale (POR) del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) Fortemente impegnata nella promozione dell innovazione del sistema produttivo locale, la Regione Emilia-Romagna ha avviato un programma di cofinanziamento volto a realizzare, in collaborazione con i più importanti organismi regionali impegnati nella ricerca industriale, una rete di Tecnopoli collocati in tutta la Regione. 22 L iniziativa ha potuto inoltre contare anche sul sostegno della Camera di Commercio e dell Industria di Ferrara, della Fondazione per l Agricoltura Fratelli Navarra, della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, della Cassa di Risparmio di Cento, della Cassa di Risparmio di Ferrara, del Gruppo HERA, CADF Spa, nonché di AREA Spa. 23 IL POR FESR è stato approvato con Decisione C (2007) 3875 del 7 agosto 2007 dalla Commissione Europea. 377

378 378 Per il Tecnopolo di Ferrara, presentato ufficialmente nel mese di Dicembre in occasione della firma dell Accordo di Programma tra Regione Emilia-Romagna, Università degli Studi di Ferrara, Provincia di Ferrara e Comune di Ferrara, sono previsti insediamenti su metri quadrati complessivi, di cui saranno oggetto di intervento infrastrutturale. I laboratori, denominati Laboratori in rete Tecnopolo, che formeranno il nuovo polo tecnologico sono quattro, ognuno dedicato ad uno specifico ambito di ricerca: Laboratorio TEKNEHUB (piattaforma Edilizia e Costruzioni ): avrà la sede in una nuova costruzione presso il Polo scientifico-tecnologico dell Ateneo e svilupperà attività di ricerca industriale e trasferimento tecnologico nell ambito della conservazione, del recupero e del restauro dei beni culturali, paleontologici ed archeologici con approfondimenti su metodi, tecnologie, strumenti, materiali e tecniche. Laboratorio TerraeAcquaTech (piattaforma Energia e ambiente ): con sede presso il Polo Ambientale di Malborghetto di Ferrara (FE), si concentrerà sulle attività di ricerca industriale e trasferimento tecnologico relative ai temi ambiente, acqua, suolo, territorio. Laboratorio MECH-LAV (piattaforma Meccanica dei Materiali ): con sede in parte presso il Polo scientifico-tecnologico dell Ateneo e in parte presso il Comune di Cento (FE), svilupperà attività di ricerca industriale e trasferimento tecnologico su temi quali acustica e vibrazioni, simulazione e sperimentazione meccanica e fluidodinamica. Laboratorio per le Tecnologie delle terapie avanzate (piattaforma Scienze della Vita ): con sede presso il Polo chimico-biomedico dell Ateneo, svilupperà attività di ricerca industriale e trasferimento tecnologico sui temi delle biotecnologie applicate alla medicina (potenzialità applicative di cellule primarie, in particolare cellule staminali). La descrizione dettagliata del Tecnopolo di Ferrara è contenuta nel paragrafo 5.5 del Bilancio Sociale. Le relazioni con la Cina Nell ambito delle relazioni internazionali dell Ateneo, un ruolo di rilievo spetta ai rapporti instaurati con la Cina. Sin dal 1999, docenti e ricercatori dell Ateneo si sono fatti promotori di una serie di eventi in Cina, mirati a favorire lo scambio di idee ed il confronto sui temi dell industria e dello sviluppo, partecipando, inoltre, a conferenze, convegni, forum, etc. In tale contesto, l Università ha saputo instaurare un solido rapporto di collaborazione con la South China University of Technology (SCUT) di Canton, che ha condotto, fino ad oggi, alla sottoscrizione di cinque accordi formali di collaborazione. Presso l Università di Ferrara si è tenuta la terza edizione della China and Italy School of Policy, iniziativa che, anche per il 2009, è stata possibile grazie alla collaborazione del Ministero degli Affari Esteri italiano, della Regione Emilia- Romagna del Governo del Guangdong e del Consolato Generale d Italia a Canton. All edizione 2009 sono stati ammessi 26 partecipanti, tutti funzionari di Governo, su un totale di 120 domande pervenute. Oltre all attività didattica in aula sono stati organizzati incontri e seminari a tema presso imprese e istituzioni di Governo nazionali e regionali. Tra le imprese che hanno collaborato all edizione vi sono IMA S.p.A, Ducati S.p.A, Basell e Ravani Acciai. Infne, nell ambito della Scuola, nel 2009 è stato firmato un accordo per la realizzazione, nel mese di Maggio 2010, di un primo programma executive rivolto ad imprenditori cinesi, e il Ministero degli Affari Esteri ha affidato al gruppo di lavoro dell Università di Ferrara un primo

379 programma di formazione in materia di politiche per lo sviluppo industriale rivolto ai funzionari di Governo della provincia cinese dello Zheijiang. Le relazioni con la Cina e le altre iniziative in ambito internazionale sono descritte nel paragrafo 7.1 del Bilancio Sociale. PIntangibles Numero di ricerche brevettuali supervisonate dall ILO RICERCHE BREVETTUALI SUPERVISIONATE DALL ILO (di cui 7 depositate come brevetti) 8 (di cui 3 depositate come brevetti) 6 (di cui 2 depositate come brevetti) Il Capitale Strutturale dell Ateneo - Indicatori di crescita e rinnovamento Il Capitale Strutturale indica la capacità dell Ateneo di creare un sistema di lavoro efficiente, che consenta ai lavoratori di utilizzare al meglio le proprie conoscenze e competenze professionali. Gli indicatori di crescita e rinnovamento del capitale strutturale misurano la capacità di acquisire nuovi progetti di ricerca a livello nazionale ed internazionale e di sviluppare nuove ricerche brevettuali, nonché gli investimenti effettuati dall Università per mettere a disposizione dei dipendenti spazi e strutture di qualità. Nell anno 2009, l Ateneo ha acquisito 94 nuovi progetti di ricerca, in prevalenza (81) relativi a progetti c/terzi, ricomprendendo in tale categoria qualunque finanziamento proveniente dall esterno e senza che vi sia la partecipazione ad un bando, inteso sia come corrispettivo di una prestazione che come finanziamento di un attività di ricerca. Il numero di ricerche brevettuali supervisionate nel 2009 dagli Affari Legali e Liaison Office dell Ateneo (Industrial Liaison Office, ILO) è stato pari a 6, delle quali 2 hanno dato luogo a registrazione di brevetto. Il Capitale Strutturale e le attività di brevettazione sviluppate dall Ateneo sono rendicontate in dettaglio nei paragrafi 3.3 e 5.3 del Bilancio sociale. Il Capitale Relazionale dell Ateneo Indicatori di efficienza Il Capitale Relazionale rappresenta la componente esterna del capitale intangibile e comprende tutte le relazioni tra l Ateneo e i soggetti coinvolti nelle attività di ricerca, sia in qualità di partner nei progetti nazionali e internazionali, che di aziende e di società spin-off con cui l Ateneo collabora, trasferendo al territorio i risultati delle attività di ricerca e valorizzando sul mercato il know how e le tecnologie sviluppati internamente. L efficienza del capitale relazionale rileva il grado di soddisfazione dei soggetti partner e dei committenti delle attività di ricerca e le motivazioni alla base degli eventuali reclami rispetto alle attività svolte dall Ateneo. In continuità con l anno precedente, anche per il 2009 l Università di Ferrara ha condotto un indagine mirata a cogliere gli aspetti relativi alle relazioni degli spin-off con l Ateneo. Tuttavia, diversamente dalla precedente indagine questionaria, per il 2009 si è scelto di passare ad una modalità maggiormente partecipativa da parte delle imprese coinvolte. L indagine è stata pertanto realizzata chiedendo ai referenti di 379

380 tutti gli spin-off dell Ateneo di rispondere ad un unica domanda aperta: Nei rapporti con l Università di Ferrara, esistono eventuali ambiti di miglioramento o proposte di realizzazione che ritiene opportuno segnalare di seguito? PIntangibles Complessivamente, hanno risposto dieci spin-off su sedici. Tutti gli spin-off giudicano il rapporto con l Università di Ferrara come proficuo e fondamentale ai fini della crescita aziendale, e due di essi non ritengono opportuno segnalare alcun ambito di possibile miglioramento. Il Capitale Relazionale dell Ateneo è rendicontato in dettaglio nel paragrafo 3.4 del Bilancio sociale. 4. Al Personale dell Università Il Capitale Umano dell Ateneo Indicatori di crescita e rinnovamento Indicatori di stabilità Il Capitale Umano è costituito dall insieme delle capacità, delle abilità e delle competenze proprie delle risorse umane dell Ateneo. Gli indicatori di Capitale Umano che sono stati presi in considerazione fanno riferimento esclusivamente alle risorse umane che, all interno dell Ateneo, svolgono attività di ricerca: personale docente, assegnisti di ricerca, dottorandi, personale tecnico operante nell ambito della ricerca (es. personale tecnico di laboratorio). In tale ambito gli indicatori di crescita e rinnovamento esprimono la disponibilità da parte del personale a crescere in termini di competenze e da parte dell Uni- 380 㐀㔀㐀アハ ート㔀アハ ート 㔀 㠀 㔀 アハ ート アハ ート 㤀 アハ ート㠀 㔀㠀 倀漀琀攀渀稀椀愀氀攀搀椀爀椀挀攀爀挀愀搀椀䄀琀攀渀攀漀挀漀渀昀爀漀渀琀漀 㜀 ⴀ 㠀 ⴀ 㤀 㘀 㐀㜀 㐀㔀 アハ ート㠀㤀 㜀 㠀 㤀 갠㘀 갠㐀 갠 갠 䔀一吀刀䄀吀䔀倀䔀刀刀䤀䌀䔀刀䌀䄀吀伀吀䄀䰀䤀䔀倀䔀刀䐀䤀倀䔀一䐀䔀一吀䔀 ⴀ 愀渀渀椀 㜀 ⴀ 㠀 ⴀ 㤀㐀 㜀㘀㜀 㘀㠀㘀 㘀㤀 㤀 㘀㜀㠀㤀 㜀㤀 㤀 㜀㤀 㔀㠀 갠 갠 갠㠀 㔀 㔀 㔀㔀 アハ ート㘀 㜀 アハ ート アハ ート 㤀㘀 㔀㔀㔀アハ ート㔀 갠㠀 갠㘀 갠㐀 㘀 㤀 갠㘀 갠㐀 倀䄀 倀伀 刀唀 䄀匀匀䄀猀猀攀最渀椀猀琀椀 ⴀ 最椀 搀漀琀琀漀爀椀搀椀爀椀挀攀爀挀愀 䄀猀猀攀最渀椀猀琀椀 ⴀ 猀漀氀漀氀愀甀爀攀愀琀椀 䐀漀琀琀漀爀愀渀搀椀 倀攀爀猀漀渀愀氀攀吀 匀 갠 갠 㜀 㠀 㤀䔀一吀刀䄀吀䔀吀伀吀䄀䰀䤀䔀一吀刀䄀吀䔀倀䔀刀䐀䤀倀䔀一䐀䔀一吀䔀 갠 갠

381 versità di fornire le risorse necessarie a supportare e favorire tale crescita. PIntangibles (*: Categorie di personale tecnico-scientifico ad elevata professionalità ai sensi dell art. 55 del CCNL Università 1998/2001) Un altro gruppo di indicatori di Capitale Umano, definito di efficienza, esprimono la capacità dell organizzazione di reperire autonomamente risorse finanziarie da destinare all attività di ricerca (attraverso la partecipazione a bandi di ricerca nazionali ed internazionali, la stipula di accordi e di convenzioni di ricerca con enti pubblici e privati, etc.), indipendentemente dai finanziamenti ricevuti dalle istituzioni in quanto organismi appartenenti al sistema universitario italiano. Nella tabella che segue viene evidenziato l andamento delle entrate per ricerca totali e per dipendente addetto alla ricerca. Infine un ulteriore gruppo di indicatori di capitale umano, definito di stabilità, misura la fidelizzazione del personale ed il senso di appartenenza all Ateneo. In particolare nella tabella che segue è mostrato l andamento del rapporto tra assunzioni e cessazioni delle diverse categorie di personale addetto alla ricerca. CAPITALE UMANO Assunzioni e cessazioni Personale tecnico-scientifico (*) Assunzioni Cessazioni D EP D EP Totale Pensionamenti 2 di cui 2 pensionamenti e 1 passato a RU 3 di cui 1 pensionamento Personale docente Professori Ordinari Assunzioni Cessazioni U D U D Totale Professori associati Assunzioni Cessazioni U D U D Totale

382 382 Assunzioni Ricercatori Cessazioni U D U D Totale Assistenti Universitari U Cessazioni Totale 0 2 Il Capitale Umano dell Ateneo è rendicontato in dettaglio nel paragrafo 3.2 del Bilancio sociale. Il Progetto Efficienti perché Pubblici Il Progetto Efficienti perché Pubblici ( Ex P ) è nato nel 2005 nel contesto del complessivo processo che ha portato l Ateneo alla definizione degli obiettivi strategici per il triennio Il progetto si è proposto di affiancare ai cambiamenti avviati nella didattica e nella ricerca un processo di riorganizzazione secondo criteri di efficienza della struttura amministrativa. Il cuore dell iniziativa ha riguardato la gestione delle risorse umane, ma anche le prassi relative alla gestione delle risorse economiche e alla comunicazione. La nuova impostazione è stata supportata, inoltre, da interventi negli ambiti dell informatica, della logistica e dell edilizia. Dal lato delle risorse umane, le fasi progettuali si sono articolate lungo tre direttrici: - riorganizzazione per processi dell organizzazione (Ottobre 2005 Gennaio 2006); - analisi del clima organizzativo all interno dell Ateneo (marzo 2006) e analisi finalizzata alla revisione del D sistema di incentivazione economica (Giugno Dicembre 2006); - definizione dei profili di competenza come metodologia di gestione e sviluppo delle risorse umane (Gennaio Luglio 2007). Nel corso del 2009, è stata completata la seconda pubblicazione relativa al Progetto, Efficienti perché Pubblici - L innovazione per la trasparenza e l accountability nell Università, edito da Carocci, che, insieme al precedente volume del 2007 ( Efficienti perché Pubblici - Organizzare il cambiamento nell Università Italiana: il caso dell Ateneo di Ferrara ), completa il racconto del percorso di innovazione organizzativa e tecnologica varato dall Università di Ferrara in questi anni, in anticipo sulle richieste espresse dal Governo nei confronti dell Università italiana. Il Progetto Efficienti perché Pubblici è descritto in dettaglio nel paragrafo 11.1 del Bilancio Sociale. CUS Ferrara - Il campo da golf - Foto di S.B.

383 Il personale tecnico-amministrativo Nel 2009, il personale tecnico-amministrativo dell Ateneo comprendeva 568 unità (14 in meno rispetto al 2008), distribuite fra la Sede centrale e le strutture amministrative afferenti ai diversi Centri, Plessi, Dipartimenti, Presidenze di Facoltà, Biblioteche e Servizi comuni dell Università. Le risorse operano in cinque aree di attività: amministrativa, tecnico-scientifica ed elaborazione dati, biblioteche, servizi generali e tecnici, area socio sanitaria. Le tabelle seguenti illustrano la composizione e i dati più significativi inerenti il personale tecnico-amministrativo: CUS Ferrara - Il campo da golf - Foto di S.B. Personale tecnico-amministrativo Dati di sintesi anno 2009 Composizione per genere Unità totali Uomini Donne Unità di personale tecnico-amministrativo Dirigenti Direttore Amministrativo Totale Composizione per tipologia contrattuale Tempo indeterminato Tempo determinato Unità di personale tecnico-amministrativo 537 (di cui 36 ex L. 68/99) 28 (di cui 0 ex L. 68/99) Dirigenti 2 0 Direttore Amministrativo 0 1 Totale Composizione per area di appartenenza (esclusi Dirigenti e Direttore Amm.vo) Unità di personale Area Amministrativa 285 Area Tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati 155 Area Biblioteche 31 Area Servizi generali e tecnici 54 Area Socio sanitaria 40 Totale 565 Composizione per sede/struttura di appartenenza (esclusi Dirigenti e Direttore Amm.vo) Unità di personale Sede 241 Biblioteche 34 Plessi 110 Dipartimenti 148 Centri 8 Servizi comuni 5 Presidenze di Facoltà 19 Totale

384 384 La descrizione dettagliata del personale Tecnico-amministrativo dell Ateneo è riportata nel paragrafo 11.2 del Bilancio sociale. Il personale docente e ricercatore Al 31/12/2009, le risorse umane strutturate operanti nell area della docenza e della ricerca ammontavano a 660 unità, suddivise fra professori ordinari (PO, 191), professori associati (PA, 206), ricercatori universitari (RU, 262) e assistenti universitari (AU, 1). Le tabelle seguenti illustrano la composizione del personale docente e ricercatore strutturato, a contratto e degli assegnisti di ricerca. Composizione del personale docente* dati di sintesi Anno professori ordinari professori associati ricercatori universitari assistenti universitari Totale di cui uomini: di cui donne: di cui uomini: di cui donne: di cui uomini: di cui donne: * Sono inclusi i fuori ruolo. Palazzo Trotti Mosti - Dipartimento di Scienze giuridiche - Foto di S.B.

385 Professori a contratti titolari di insegnamenti ufficiali / integrativi A.A A.A A.A Facoltà Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Lettere e filosofia Medicina e chirurgia Scienze mm.ff.nn Totale Facoltà Atre strutture (SSIS, Corsi interfacoltà, Centro linguistico) Totale complessivo Palazzo Giordani - Dipartimento di Scienze giuridiche - Foto di S.B. Polo Chimico Bio Medico - Foto di S.B.

386 Assegnisti di ricerca al 31/12/ Suddivisione per Dipartimento e durata Da 1 ad 11 mesi 12 mesi da 13 a 24 mesi Totale Sede Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne 386 Architettura Biochimica e biologia molecolare Biologia ed evoluzione Chimica Discipline medico-chirurgiche della comunicazione e del comportamento Economia, istituzioni, territorio Fisica Ingegneria Matematica Medicina clinica e sperimentale Medicina sperimentale e diagnostica Morfologia ed embriologia Scienze biomediche e terapie avanzate Scienze chirurgiche, anestesiologiche e radiologiche Scienze della terra Scienze farmaceutiche Scienze giuridiche Scienze storiche Scienze umane Totali per sedi

387 La descrizione dettagliata del personale docente e ricercatore dell Ateneo è riportata nel paragrafo 11.2 del Bilancio Sociale. Il Progetto Good Practice Nel corso del 2009, l Ateneo ha partecipato alla nuova edizione del Progetto Good Practice, coordinato dal Dipartimento di Ingegneria gestionale del Politecnico di Milano, avente l obiettivo di individuare, attraverso un metodo comparativo il benchmarking e tra numerosi Atenei pubblici italiani (20 in totale), le migliori prassi amministrative. Good Practice rappresenta l evoluzione di un progetto partito alla fine degli anni Novanta e più volte ripetuto con opportuni miglioramenti nel corso degli anni Le tabelle seguenti riportano, rispettivamente, i punteggi, riferiti all Ateneo ferrarese e alla media degli Atenei nazionali coinvolti, ottenuti da Servizi di Supporto e dal Laboratorio Servizi Bibliotecari. Progetto Good Practice 2009 Valutazioni Servizi di Supporto PUNTEGGIO EFFICACIA (punteggio soddisfazione) PUNTEGGIO EFFICIENZA (costo) euro/unità prodotta Segreterie Studenti UNIFE 3,22 media Atenei 2,66 Contabilità e personale UNIFE 2,48 media Atenei 2,51 Servizi alla didattica UNFE 122,33 media Atenei 74,30 Gestione del personale UNIFE 585,70 media Atenei 698,50 Gestione contabile UNIFE 1,47 media Atenei 1,53 Ricerca Gestione brevetti (disclosure form) UNIFE 4.170,97 media Atenei 5.983,09 Gestione brevetti (primo deposito) UNIFE 9.384,68 media Atenei 8.137,75 Licensing (registrazione) UNIFE 2.992,84 387

388 PUNTEGGIO EFFICACIA (punteggio soddisfazione) PUNTEGGIO EFFICIENZA (costo) euro/unità prodotta media Atenei 3.139,81 Licensing (brevetto licenziato) UNIFE ,35 media Atenei ,85 Licensing (brev-licen-disp) UNIFE 1.496,42 media Atenei 1.428,31 Approvvigionamenti UNIFE 2,42 media Atenei 2, Progetto Good Practice 2009 Valutazioni Laboratori Laboratorio SBA: soddisfazione studenti PUNTEGGIO EFFICACIA (punteggio soddisfazione) PUNTEGGIO EFFICIENZA (costo) euro/unità prodotta Lettura UNIFE 3,15 media Atenei 3,23 Prestito UNIFE 3,33 media Atenei 3,32 OPAC UNIFE 3,24 media Atenei 3,24 Sito web Ferrara Corso Martiri della Libertà - Foto di S.B.

389 PUNTEGGIO EFFICACIA (punteggio soddisfazione) UNIFE 3,18 media Atenei 3,17 E-source UNIFE 3,11 media Atenei 3,10 ILL UNIFE 3,16 media Atenei 3,13 Help UNIFE 3,21 media Atenei 3,18 Fotocopie UNIFE 2,91 media Atenei 2,99 Postazioni UNIFE 3,02 media Atenei 3,01 Laboratorio SBA: soddisfazione docenti Prestito UNIFE 3,30 media Atenei 3,30 OPAC UNIFE 3,24 media Atenei 3,22 Sito web PUNTEGGIO EFFICIENZA (costo) euro/unità prodotta L Arcispedale Sant Anna - Foto di S.B. 389

390 390 UNIFE 3,15 media Atenei 3,12 E-source UNIFE 3,10 media Atenei 3,19 ILL UNIFE 3,33 media Atenei 3,10 Help UNIFE 3,22 media Atenei 3,05 Collezione bibliotecaria UNIFE 2,74 media Atenei 2,82 Laboratorio SBA: efficacia oggettiva UNIFE 5,14 media Atenei 3,55 Laboratorio SBA: efficienza PUNTEGGIO EFFICACIA (punteggio soddisfazione) PUNTEGGIO EFFICIENZA (costo) euro/unità prodotta UNIFE 89,71 media Atenei 91,45 Palazzo Gulinelli - Dipartimento di Scienze umane Foto di S.B.

391 La formazione del personale La formazione e l aggiornamento delle risorse umane costituiscono attività centrali a supporto della crescita professionale dei dipendenti dell Ateneo. Oltre all organizzazione di corsi di formazione di base, trasversali e specialistici, il Servizio Formazione dell Università svolge attività di monitoraggio della qualità della formazione erogata e di analisi dei fabbisogni formativi del personale tecnico-amministrativo. Le spese in formazione del personale sono pari nell anno 2009 a euro (il 10,8% in più rispetto al 2008) e così ripartite: euro per il personale interno, euro per i docenti esterni, euro per spese di missione e euro per costi diretti. Formazione del personale Dati di sintesi Ore di formazione erogate Numero di partecipanti Tipologia di corso Corsi di aggiornamento Formazione manageriale TOTALE Le attività di formazione del Personale dell Ateneo sono descritte in dettaglio nel paragrafo 11.3 del Bilancio sociale. 391 Palazzo Tassoni - Dipartimento di Architettura Foto di S.B. Palazzo Tassoni - Dipartimento di Architettura - Foto di S.B.

392 392 La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e degli studenti L Ufficio Sicurezza Salute Ambiente dell Ateneo è la struttura responsabile della gestione degli aspetti relativi a salute, sicurezza e ambiente dell Università. L Ufficio è stato costituito nell autunno 2008 in sostituzione del precedente Centro Servizi Igiene, Sicurezza e Tutela Ambientale (SISTA) con il ruolo di struttura centralizzata di coordinamento dell Ateneo in materia di: - salute e sicurezza dei lavoratori, ai sensi del D. Lgs. n. 81/2008; - ambiente, con riferimento in particolare alla gestione dei rifiuti, al coordinamento e al controllo della movimentazione dei materiali biologici, chimici e radioattivi utilizzati nei laboratori e nei Centri di Ricerca dell Ateneo; - informazione e formazione in materia di sicurezza e di tutela ambientale. Con riferimento alla sicurezza, l Ufficio è incaricato di svolgere tutte le attività previste dal D. Lgs. n. 81/2008 (Testo Unico in materia di sicurezza sul lavoro) 24. Nell ambito delle attività della struttura sono individuate tutte le figure previste dalla normativa: datore di lavoro delegato, responsabile del servizio di prevenzione e protezione, medico competente, rappresentanti dei lavoratori della sicurezza dei lavoratori. Con riferimento alla formazione, nell anno 2009, conformemente a quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 81/2008 in materia di informazione e formazione dei lavoratori, sono stati organizzati e svolti otto corsi di formazione e aggiornamento del personale universitario finalizzati ad assicurare il rispetto delle normative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, per un totale di 106 partecipanti e 573 ore di formazione erogate. Formazione sulla sicurezza dati di sintesi Numero di corsi Numero di partecipanti Nel 2009, attraverso un gruppo di lavoro composto da personale appartenente a diversi uffici, l Ateneo ha elaborato una nuova procedura per la denuncia degli infortuni del personale che a vario titolo presta la propria attività presso l Università. Le tabelle successive riepilogano i dati relativi agli infortuni occorsi agli studenti dell Ateneo nel corso del 2009, confrontati con i dati relativi agli anni precedenti. Il numero di infortuni occorsi agli studenti della Facoltà di Medicina e chirurgia, più alto rispetto alle altre componenti dell Ateneo, trova due motivazioni fondamentali: il numero relativamente più elevato di studenti e l utilizzo massivo di presidi medico-chirurgici sui pazienti nell ambito delle attività di diagnostica e cura invasiva. La didattica clinica prevede infatti il contatto con i pazienti presso le strutture sanitarie di riferimento e le procedure prevenzionistiche corrispondono a quelle destinate al personale medico ed infermieristico. 24 Decreto Legislativo 9 Aaprile 2008, n. 81, Attuazione dell articolo 1 della legge 3Agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il D. Lgs. 81/2008 ( Testo Unico sulla Sicurezza, pubblicato in G.U. n. 101 del 30 Aprile 2008) ha sostituito e abrogato il D. Lgs. 626/1994. di cui uomini di cui donne Ore di formazione erogate

393 Numero di infortuni occorsi agli studenti* Studenti universitari Architettura Ingegneria Scienze MM.FF.NN Giurisprudenza ed Economia Medicina e chirurgia Lettere e filosofia Farmacia Totale studenti universitari Studenti post lauream Specializzandi Fac. Medicina Dottorandi Master Totale studenti post lauream TOTALE COMPLESSIVO (*Sono indicati solo gli infortuni indicati che superano i 3 giorni di prognosi, per i quali è obbligatoria la denuncia all INAIL) Le attività inerenti la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e degli studenti sono descritte in dettaglio nel paragrafo 11.4 del Bilancio sociale. Chiostro di Santa Maria delle Grazie - Foto di S.B.

394 E al Cittadino di Ferrara La realizzazione della Città Universitaria L Università di Ferrara ha proposto il proprio piano di sviluppo come parte integrante della crescita di una città che ha assunto come propria vocazione la promozione della cultura e della ricerca ai massimi livelli. In questo senso il progetto di Città Universitaria - secondo il modello di pochi e selezionati esempi in Europa - implica una forte integrazione fra le iniziative delle diverse Istituzioni ed un loro incardinamento nel Piano strategico e nel Piano di sviluppo e qualificazione urbanistica della città. Le più recenti iniziative intraprese dall Ateneo ferrarese sono state realizzate con un intesa fra le Istituzioni locali. Il processo di coordinamento istituzionale è codificato nello stesso Statuto della Università, che prevede esplicitamente il Comitato dei Sostenitori : le istanze cittadine vi sono presenti, e da qui rappresentate anche nel rinnovato Consiglio di Amministrazione, in cui siede il Vice- Presidente del Comitato stesso e, su indicazione della Università, il Presidente della Camera di Commercio di Ferrara in rappresentanza del Governo. La piattaforma scientifico-tecnologica è costituita dalla rete dei Poli, sede dell attività didattica, di ricerca, di trasferimento tecnologico e promozione di nuova attività produttiva. Entro le mura, nel tessuto urbano, vi sono le attività del Polo del Patrimonio culturale, e di Scienze della Vita, nella specificazione del Polo chimico-biomedico collocato fra il S. Anna ed il Mammut. Gli altri Poli si sviluppano nel cerchio esterno: il Polo scientifico-tecnologico all ex-eridania, il Polo agroindustriale ed ambientale a Malborghetto di Boara, il Polo di Scienza della Vita, nella specificazione di ricerca ed assistenza clinica a Cona. A questa piattaforma si sovrappone quella della accoglienza e dei servizi agli studenti, ai ricercatori ed ai docenti, ed il Polo sportivo, nell area del Parco Urbano, altrettanto essenziali allo sviluppo della Città Universitaria. Le due piattaforme universitarie si integrano con le due piattaforme proprie di Ferrara città della cultura e della conoscenza, quella dell offerta di servizi alla persona ed alla comunità, e quella dell offerta di eventi culturali. La descrizione dettagliata del progetto Città Universitaria è contenuta nel paragrafo 6.5 del Bilancio Sociale. Dipartimento di Ingegneria - Modello in scala del Teatro Greco Romano di Siracusa - Foto di S.B.

395 Il Progetto Patrimonio Culturale L Ateneo guarda da lungo tempo con attenzione al tema del patrimonio culturale, nei suoi diversi aspetti e valenze per il territorio e per la società. La riflessione intorno alla centralità del patrimonio culturale ha condotto nel 2006 alla creazione di un gruppo di ricerca per la realizzazione di uno specifico Progetto Patrimonio Culturale. L iniziativa si propone di sviluppare un azione di ricerca centrata sul tema del patrimonio culturale in chiave integrata e interdisciplinare, con un orientamento rivolto non solo al passato, ma anche al futuro, per favorire lo sviluppo di iniziative e attività di ricerca innovative. Nel 2009, il gruppo di ricerca sul patrimonio culturale ha proseguito e rafforzato le attività ed i progetti avviati nel In particolare, i Dipartimenti di Architettura, Biologia ed evoluzione, Economia, Ingegneria, Scienze storiche, e Scienze della terra hanno proseguito i lavori di studio, ricerca e collaborazione per la realizzazione di un importante convegno, svoltosi il 30 Marzo 2009, dal titolo Competenze e Strumenti per il Patrimonio Culturale del Territorio Ferrarese. Una prospettiva di ricerca interdisciplinare. Il Progetto Patrimonio Culturale è descritto in dettaglio nel paragrafo 9.2 del Bilancio Sociale. Il Sistema Museale Archivistico di Ateneo Il Sistema Museale Archivistico di Ateneo (SMA), istituito nel 2007 con l obiettivo di organizzare e valorizzare i beni museali e archivistici dell Università, è un sistema organizzativo coordinato alle attività istituzionali della ricerca e della didattica e sviluppato nell ambito della strategia di integrazione dell Università nel territorio ferrarese. Il Sistema si articola in tre Poli, con identità e funzioni specifiche: - Palazzo Gulinelli Polo Archivisticolibrario; - Palazzo Turchi Di Bagno Polo Museale, destinato ad esposizioni permanenti e temporanee; - Polo scientifico-tecnologico Polo Museale didattico. Nel 2009, il Sistema Museale Archivistico di Ateneo ha organizzato alcune mostre d arte nel salone delle esposizioni temporanee di Palazzo Turchi Di Bagno. La descrizione dettagliata del Sistema Museale Archivistico di Ateneo è contenuta nel paragrafo 9.3 del Bilancio Sociale. Le strutture e le attività di ricerca dell Ateneo in campo medico e sanitario Attraverso l attività di ricerca, l Ateneo è continuamente impegnato nel consolidamento e nell espansione di nuove conoscenze in campo medico e sanitario che possano avere ricadute sia immediate che in prospettiva in campo assistenziale e didattico. In questi anni, l Università ha investito molte risorse per la valorizzazione e lo sviluppo delle proprie competenze in diversi ambiti scientifici, anche avvalendosi di importanti strutture e Centri di Ricerca, tra cui: - il Centro di Servizio e Ricerca per lo studio della menopausa e osteoporosi. Il Centro, attivo dal 1998, è afferente al Dipartimento di Scienze biomediche e terapie avanzate Sezione di Ginecologia dell Università di Ferrara e trova attualmente collocazione in spazi extra-ospedalieri messi a disposizione dall AUSL di Ferrara. Le attività istituzionali sono specificatamente rivolte alle tematiche inerenti la menopausa e l osteoporosi postmenopausale e sono 395

396 396 documentate da oltre 300 pubblicazioni scientifiche. Per quanto riguarda l attività sanitaria, nel corso del 2009 sono state effettuate visite per menopausa e consulenze per osteoporosi con densitometria DXA e/o morfometria. - il Centro malattie vascolari. Istituito nel 2004, il Centro opera nel campo della ricerca interdisciplinare per lo studio delle malattie vascolari e delle malattie degenerative con coinvolgimento del sistema vascolare. Scopi della struttura sono l attività di ricerca, prevenzione, educazione sanitaria, diagnosi e terapia delle malattie del sistema vascolare periferico e la messa a disposizione di soggetti pubblici o privati di servizi connessi a tale ricerca. L attività del Centro è rivolta soprattutto alla riabilitazione dei pazienti arteriopatici, flebopatici e linfopatici, allo studio e alla cura delle malformazioni vascolari complesse associate a patologie severe come la sclerosi multipla, della diagnostica genetica ed emodinamica e allo sviluppo di trattamenti mininvasivi. - il Centro per il trattamento dello Scompenso Cardiaco e per le Cardiomiopatie (CSC). Il Centro è stato costituito nel 2001 per rispondere alle esigenze clinico-assistenziali espresse dal panorama sanitario locale, nonché alle esigenze di ricerca accademica dell Ateneo. Presso il Centro, che costituisce l hub nella provincia di Ferrara per il trapianto cardiaco ortotopico, vengono eseguite attività di diagnosi e viene impostata la terapia farmacologica per la cura dello scompenso cardiaco. Presso il Centro viene, inoltre, somministrata la terapia con i dispositivi ICD o ICD-biventricolari, e viene eseguito il training fisico sotto monitoraggio elettrocardiografico. Infine, il Centro effettua servizio di counseling, sia in occasione delle visite sia telefonicamente, al fine di educare i pazienti all autogestione della terapia. E significativo segnalare che nel 2009 l Università di Ferrara ha ottenuto il finanziamento ministeriale per la costituzione di un Centro di Eccellenza biomedico - il Centro Interdisciplinare per lo sviluppo di metodologie innovative per lo studio e il trattamento di patologie infiammatorie - coordinato dalla Facoltà di Medicina e chirurgia e con sede presso la Sezione di Patologia generale del Dipartimento di Medicina sperimentale e diagnostica. La descrizione dettagliata delle strutture e delle attività di ricerca dell Ateneo in campo medico sanitario è contenuta nel paragrafo 10.2 del Bilancio Sociale. I progetti di ricerca in campo medico e sanitario I principali ambiti nei quali l Ateneo opera sono quelli delle cellule staminali, farmaceutico, delle nanotecnologie applicate al trattamento della sordità, nonché dello studio delle malattie vascolari e delle malattie degenerative con coinvolgimento del sistema vascolare. Tra i progetti in corso più significativi vanno menzionati: - il Progetto Studio nazionale multicentrico randomizzato controllato in doppio cieco volto a valutare la non inferiorità dell associazione Budesonide/Formoterolo al bisogno rispetto all associazione Budesonide/Formoterolo assunto regolarmente 2 volte al giorno più terbutalina al bisogno nei pazienti con asma lieve-moderato persistente Il Progetto nasce dalla proposta di un nuovo protocollo clinico effettuata dall Università di Ferrara all Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), che l ha approvato all interno dei Bandi AIFA Lo studio

397 prevede la partecipazione di 31 centri italiani 20 strutture universitarie e 11 strutture ospedaliere coordinato dalla Clinica di malattie dell apparato respiratorio dell Ateneo. Scopo dello studio è quello di valutare l efficacia dell uso, solo in caso di bisogno, della terapia inalatoria dell asma e di verificare se questa strategia terapeutica possa sostituire, per l intero arco di vita del paziente, la terapia regolare quotidiana dell asma bronchiale di entità moderata. Al 2009, sono stati attivati 29 centri Clinici e reclutati 360 pazienti di cui 270 sono già in fase di trattamento sperimentale. Per ciascun Centro reclutante, si è già provveduto al versamento delle quote di spesa necessarie allo svolgimento dell attività clinica e di ricerca secondo le normative vigenti nei rispettivi contratti stipulati tra l Università degli Studi di Ferrara e i Centri Partecipanti Locali. Il Progetto Nanoear Dal 2006 l Ateneo è coinvolto, attraverso il proprio Laboratorio di Ricerca per la protezione, plasticità e rigenerazione uditiva, nel Progetto europeo Nanoear, rivolto allo studio delle nanotecnologie applicate alla trattamento della sordità. Il Progetto prevede la produzione e l utilizzo di nanoparticelle (NPS) che siano in grado di agire su bersagli definiti; in particolare, la ricerca mira a realizzare particelle rivestite di molecole in grado di indirizzare farmaci, geni o staminali verso le cellule da trattare, che siano inoltre biodegradabili, rintracciabili in vivo e capaci di dare un rilascio controllato delle sostanze che trasportano. A tale scopo, il progetto prevede l intervento e la collaborazione di più gruppi di ricerca con diverse competenze, coinvolti in una o più delle tre fasi previste: produzione delle nanoparticelle; test di tossicità, biodegradabilità e rilascio in vitro; test di tossicità, rilascio e tracciabilità in vivo. Nel corso del 2009, il gruppo di ricerca ha proceduto allo screening di biocompatibilità in vitro (su linee cellulari) di nuove nano-particelle, delle quali è stata verificata anche la capacità di legare diversi tipi di farmaci, e la capacità di condensare molecole di DNA. Identificazione delle cause genetiche delle labiopalatoschisi Le labiopalatoschisi (labbro leporino) sono tra le più frequenti malformazioni del neonato. Le loro cause sono oggetto di studio del Consorzio Eurocran, che ha stabilito a Ferrara il principale laboratorio di ricerca. Grazie alla collaborazione tra l Università di Ferrara e l Università di Bonn, nel 2009 il progetto ha permesso di realizzare un primo studio esteso all intero genoma umano. Analizzando oltre mezzo milione di varianti genetiche in un ampia casistica europea composta prevalentemente da famiglie nucleari delle biobanche Eurocran ed Italcleft, sono stati identificati i principali quattro loci responsabili della mancata fusione del labbro e del palato durante lo sviluppo embrionale. I risultati conseguiti nel 2009 consentiranno di migliorare l approccio di diagnostico e pianificare misure preventive per ridurre significativamente l occorrenza di queste malformazioni congenite. The contribution of novel technologies to the improvement of diagnosis/therapy in medical genetics Il progetto, sviluppato dall Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara in collaborazione con l Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, ha una durata di tre anni e mira a: - applicare e validare strumenti diagnostici innovativi; - contribuire alla raccolta di dati relativi a sottogruppi di pazienti distinti in base alle mutazioni e al profilo farmacogenetico; 397

398 398 - stabilire se vi siano criteri basati sull evidenza per raccomandare l introduzione di tecnologie di resequencing array nella pratica clinica; - testare un modello per la valutazione di nuove tecnologie genetiche che permetta di determinare la loro utilità nella pratica clinica. Nel 2009, il gruppo di ricerca dell Ateneo ha eseguito lo studio volto all identificazione di mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2 con tecnologie avanzate. Nell ambito di colloqui per consulenza oncogenetica previsti dallo studio sono stati raccolti i dati relativi ad un totale di 12 famiglie di etnia caucasica non ashkenazi con ricorrenza di carcinoma mammario e/o ovarico e sono state identificate 6 probande di diversi nuclei familiari per l analisi molecolare BRCA1/2. Il Progetto Establishment of a regional network to investigate, by applying a translational approach, the role of stem cell therapy in Coronary Artery Disease (CAD) patients with advanced left ventricular (LV) dysfunction Il Progetto, la cui attività ha avuto inizio nel mese di Maggio 2008, è un Progetto triennale rivolto a pazienti con grave disfunzione ventricolare, refrattari alla terapia medica convenzionale e non idonei per trapianto cardiaco o chirurgia alternativa. L obiettivo del Progetto consiste nella creazione di un network regionale in grado di testare un protocollo innovativo di terapia cellulare proposto sulla base di una serie di studi pilota. Lo studio Localized delivery of FGF-2 and BDNF reduces spontaneous seizures in an epilepsy model Si stima che esistano circa 7 epilettici ogni persone in Italia, quasi mezzo milione di malati. Lo studio, condotto dalle Sezioni di Farmacologia, Microbiologia e Anatomia Patologica dell Ateneo in collaborazione con la Sezione di Anatomia dell Università di Verona, ha dimostrato che una categoria di proteine chiamate fattori neurotrofici, trasferiti nella parte di cervello danneggiata, può fare in modo che le cellule staminali neurali si attivino per riparare il danno. Per supplementare i fattori neurotrofici che, essendo proteine, non possono essere somministrati come semplici farmaci, nell ambito del progetto è stato generato un vettore basato sul virus dell herpes, ingegnerizzato geneticamente in modo da eliminare le proprietà patologiche e potenziare la capacità di produrre fattori neurotrofici. Il trattamento ha condotto ad una significativa riduzione del danno e ad una significativa riduzione delle crisi dopo il periodo di latenza e, di conseguenza, ridotto lo sviluppo di epilessia. Tali risultati potrebbero essere estesi anche ad altre malattie neurologiche caratterizzate da danno neuronale. Lo studio sulla proteina U94 Lo studio, condotto dalla Sezione di Microbiologia dell Ateneo, ha dimostrato per la prima volta che l Herpesvirus umano 6 (HHV-6) può infettare e persistere allo stato latente nelle cellule endoteliali, le cellule che rivestono i vasi del sangue, inibendo diverse funzioni specifiche, come la loro capacità di crescere, di formare nuovi vasi sanguigni (angiogenesi) e di prendere parte ai processi di riparazione tissutale. HHV-6 è un virus molto diffuso nella popolazione, che infetta di solito durante la prima infanzia, causando la malattia pediatrica conosciuta come sesta malattia. Con l avanzare dell età il virus persiste nell individuo in uno stato latente per tutta la vita, di solito senza causare alcuna malattia. Gli esperimenti effettuati su cellule endoteliali hanno permesso di scoprire che U94, una proteina virale espressa durante la latenza del virus, è responsabile degli effetti di inibizione osservati nelle cellule endoteliali infettate dal virus. I progetti di ricerca in campo medico sanitario sono descritti nel paragrafo 10.2 del Bilancio Sociale.

399 Communication to stakeholders as for the 2008 Social Report The present Communication to stakeholders on the 2009 Social Report is a synthesis of the Social Report thought in order to enhance the University s external communication and to disseminate the most relevant social activities. Data and information in the Social Report divided into several reporting areas (intellectual capital; education; research and innovation; territory; internationalization; environment, culture and society; health; human capital) - have been summarized and aggregated according to the different stakeholders. Therefore, the synthesis articulates in the following sections: Students, their families and schools; Institutions and Local Authorities; Firms; the University s Employees; Ferrara s People. The aim is the delivering to each stakeholder with a clear, immediately understandable and transparent cognitive frame of some of those activities characterizing their relations with the University. For each section, those stakeholders desiring more detailed information will find crossreferences to the complete Social Report. Data and information are relative to the solar year 2009 (on the 31 st. December) and are compared, when possible, with data referring to the previous years in order to clearly report the evolution over time and in social terms of activities carried out. In accordance with time scheduling of the University s core activities, data and information strictly related to training courses refer to the Academic Year 2008/2009 and are compared to the data and information related to the previous academic years To Students, their families, and schools The University of Ferrara s training programs Teaching, together with research, constitute the main pillar of the University of Ferrara s activities, as well as the vehicle for the externalization of the social goals as contained in the University s mission. High quality in teaching requires a strong engagement, both in terms of lectures and training courses and in terms of instruments and services for students, from educational guidance at the entry to assistance when going to the job market. Furthermore, high quality teaching needs the setting up of monitoring systems in order to verify the compatibility of training programs with student s expectations. Training programs consist of 78 courses, 42 of which are Bachelors of Science (3 years), 33 Master of Science (3 + 2 years) and 3 5-years-Master Degree Program. Training programs are organized and managed by 8 Faculties: Architecture, Economics, Pharmacy, Law, Engineering, Literature and Philosophy, Medicine and Surgery, Mathematics, Physics and Natural Sciences. Polo Chimico Bio Medico - Foto di S.B. 1For further information about the University of Ferrara s Social Report please contact the Internal Audit Department ( ). The 2008 Social Report and its shorter version are available for download and online consultation on the following website: 399

400 400 In the academic year 2008/2009 the enrolled students were , of which were enrolled in the Bachelor of Science study programs, in the Graduate Study Program, and in the 5-year-University Program (Old University System). 45,7% of all enrolled students were men and 54,3% women; 66,8% of the enrolled students had passed their exams within the prescribed time while 33,2% had not. The number of students enrolled in e-learning training programs was 965, 5,6% of the overall enrolled students. Moreover, in the same academic year graduated students were ,7% of them graduated within the prescribed time, while 25,3% did not (12,9% within a 2 years delay and 20% with more than a 2 years delay). For the complete list of training programs and further details please look at paragraph 4.1 of the Social Report. Services to students Students at the University of Ferrara are offered several services all along their study period. Those services are meant to preserve everybody s right to high education and to improve quality of life within the University. Among the services delivered, particularly significant are those aiming at guiding and assisting students since their enrolment. The SMS Service (Servizio Disabilità, Metodo di Studio e Servizio di Counselling Disability, Study Method and Counceling ), the Unit for Guidance, Promotion and Tutoring, and the Job Centre are responsible for the delivering of services to students. Furthermore, the SMS Service and the Unit Unit for Guidance, Promotion and Tutoring, as well as all services they deliver, obtained the UNI EN ISO 9001 certification for their Quality Management System. As for services meant to support students in choosing study programs, the University of Ferrara has developed several initiatives, both at its main seat and at single Faculties, with the objective of assisting students starting during their last years in secondary school. Each Faculty organizes initiatives, specifically designed in accordance to their own peculiarities and characteristics, ranging from orientation days, internships, open days, conferences, ad hoc meetings in schools and in training and scientific institutions, education guidance sessions, etc. The main initiatives developed at the University central seat are: direct orientation counseling (front office, phone calls, mails etc.) and an annual orientation forum. In 2009 the University of Ferrara signed an agreement with the Department of School of the Veneto Region aimed at delivering education guidance to students attending the region s secondary schools. In particular, the agreement intends to strengthen the link between school and university by means of better final scores in school in order to facilitate admission in Universities, and incentives for the pursuit of excellence all along the training period. With reference to orientation initiatives for e-learning course, targeted and detailed information is provided to all students requiring it on the University s website, as well as to those filling in the ad hoc form for information request during the annual Orientation Forum. The orientation initiatives carried out during the course of studies intend to help students tackle problems that could interfere with their studies. Among them two are especially worth mentioning: the Training Tutor and the SMS Service, this last one dealing with disability and offering psychological and method of study support. The Training Tutor service

401 is carried out by either last year students or by graduates, in order to address any issue students may encounter during their studies. In the academic year 2008/2009 Training Tutors were 179. The service is financed with ministerial funds related to the Law 170/2003, as well as with further funding provided by the University of Ferrara. Thanks to these funds, in 2005 the University of Ferrara set up two other orientation tools. The first one, called Orientation Tutoring Service, was created in order to provide support to potential and newly enrolled students; the second one, called Erasmus Tutoring Service, which was introduced in 2008, intends to provide assistance to Erasmus students arriving to the University of Ferrara, offering them detailed information about training courses. In tutors carried out the service for a total of 529 hours. As for the SMS Service it offers three kinds of assistance: Disability service the service is devoted to disabled students, providing them with the technical and training support needed to pass exams. Students can take advantage of a specialized tutor whose duty is to remove all conditions and situations that may interfere with the students equal right to education and treatment; Method of Study the service aims at supporting those students in need of help to achieve an efficient method of study; Psychological Counseling Service the service, that in May 2009 replaced the Service for Psychological Support, is dedicated to those students, who wish to solve personal problems considered to have a negative impact on their performance at University. Highly qualified professionals are available for students, who need to address fears and distress, as well as to learn how to manage emotions, to improve memory, etc. In 2009, 167 students used the Disability service, whereas 228 used the Method of the Study and the Psychological Counseling services. All services mentioned above are delivered on demand, for free and under the privacy regulation. Since 2005, moreover, a network of so called Training Managers is operating at the University of Ferrara, in order to improve the services related to training programs and to ease interaction between students and teachers/ administrative staff. Thus, Training Managers operate as facilitators by supporting, on the one hand, the training and administrative management and, on the other hand, students. The network consists of 26 Training Managers, all chosen by means of a public selection based on educational curriculum and qualification criteria. Coordinated by a single University Manager, Training Managers have the following main tasks: Providing students with information on training courses and training services offered by the Faculties, assuring an adequate coordination with professors and administrative staff; Contributing to the editing of training regulations and study programs; Providing assistance in the planning and management of training activities, in the orientation for newly enrolled students, in tutoring activities, as well as in services like International mobility, internships, etc.; Providing support in the quality assessment process for training programs as well as for the services offered. Within orientation activities, the Student 401

402 402 Week is dedicated to Multiculturalism. The initiative, in 2009 at its third edition, was organized by the Ferrara s Africa Students Association (Associazione Studenti Africani A.S.C.A.F.) and dedicated to Gilles Donald Djoumessi Nguimfack, a student from Cameroon prematurely passed away. Within the Student Week a Round Table on The cooperation between the University of Ferrara and the Université Des Montagnes (Cameroon) was held. The last set of orientation services to students are those designed to support graduates or last year students in their quest for a job. Among the existing services, the AlmaLaurea database, created and managed by the namesake inter-university Consortium, gathers up and makes available on-line to companies the curriculum vitae of graduated students. Together with the AlmaLaurea database, the University s Job Centre has developed programs to guide and assist graduates entering the job market (internships, curricular and non curricular traineeships, etc). In the academic year 2008/2009 the Job Centre helped graduates to find internships, of them having a Bachelor of Science, 216 having a Master of Science, and 136 having a single 5-year-Master Degree. Furthermore, thanks to the FIxO Program (Education and Innovation for Placement) promoted and funded by the Ministry of Labor, and managed by Italia Lavoro together with the University of Ferrara this latter was able to strengthen its role as intermediary with the job market, develop enhanced services for job placement, and to better integrate scientific research and technology transfer to the firms operating on the territory. Finally, since December 2008 a desk for the consultation of the AlmaLaurea database has opened, thanks to an agreement signed with the Consortium. That desk offers the following services: providing curriculum vitae to companies, publishing job offers and company descriptions, newsletters to advertise master and training courses. The service is a useful tool for the University of Ferrara to efficiently manage its relations with companies on the territory, and therefore be able to provide students with further traineeship opportunities. A full description of services to students, as well as further information on the innovations introduced in those services, can be found in paragraph 4.2 of the Social Report. Services for international mobility are described in paragraph 7.3 of the Social Report. Agreement of the activation of a double degree with the Istituto Politecnico de Tomar (Portugal) In May 2010 the University of Ferrara and the Istituto Politecnico de Tomar (Portugal) signed an Agreement for the activation of an integrated study program aimed at creating a double degree recognized both in Italy and Portugal. The study program will start with academic year 2010/11 and provides for: - the integration of courses within the 5-years-Master Degree Program in Quaternary, Prehistory and Archaeology; - at least 40 credits that students have to obtain by attending courses; - the admission of at least 2 students enrolled at the University of Ferrara among those already attending the 5-years-Master Degree Program in Quaternary, Prehistory and Archaeology. A Commission, appointed by the Council for the Degree Program in Quaternary, Prehistory and Archaeology, will be responsible for the selection of participants according to meritocratic criteria; - the admission of at least 2 students enrolled at the Istituto Politecnico de Tomar and among those already

403 attending the Maestrado en Tècnicas de Arqueologia; - the appointment of a bilateral Commission composed by the Director of the Maestrado en Tècnicas de Arqueologia, the President of the Degree Program in Quaternary, Prehistory and Archaeology, as well as by two professors chosen by both Universities; - an initial duration of three years, renewable after the assessment of this first collaboration. The data in the chart shows placement rates one year after graduation for students at the University of Ferrara having obtained their Bachelor of Science in summer These are then compared to the national average. As for students who obtained their Bachelor of Science in summer 2008, the percentage of those among them who found a job within one year after graduation is 40,5%, higher than the average for Italian universities (30,8%). On the contrary, the percentages of the same category of graduates having a job and being enrolled in a Master of Science Degree (11,5%) or enrolled in a Master of Science Degree (34,7%) are lower than the national average (respectively 14,9% and 42,3%). The percentage of those graduates not employed and looking for a job is slightly higher than the national average (respectively 9,7% and 8,9%). The Agreement of the activation of a double degree with the Istituto Politecnico de Tomar is described in paragraph 7.1 of the Social Report. 403 Postgraduate Placement The percentage of graduates accessing the job market after graduation, as well as the time lap between graduation and placement, are important indicators of a University s courses quality. This information is provided by the AlmaLaurea Universities Consortium survey, carried out periodically and aimed at assessing the ease with which students of member Universities can access the job market. The following chart shows the results of the AlmaLaurea Survey for 2008.

404 404 As far as Master of Science Degree graduates are concerned, in 2008 around 59,7% of them was employed, a percentage lower than 2007 (68,4%) but higher than the national average (55,9%). The percentage of the same graduates category not employed but looking for a job was in ,6%, higher than the 2007 percentage (13,2%) but lower than the national average (26,3%). Finally, with regard to those graduates being not employed and not looking for a job in 2008 a percentage of 19,6% was recorded for the University of Ferrara, higher of both 2007 rate (18,4%) and national average (17,8%). Finally, as far as 5-year-Bachelor of Science graduates are concerned, the percentage of those among them being employed in 2008 was higher than the national average (respectively 56,3% and 42,5%). On the contrary, the percentages of graduates not employed but not looking for a job (29,8%) and graduates not employed and looking for a job (13,9%) are both lower than the national average (respectively 38,4% and 19,1%). Among actions carried out by the Job Centre is the PIL Project (Percorsi di inserimento Lavorativo Work Placement Programs,) dealing with the creation of a labour market oriented training path for all undergraduates and post-graduates. The Project gives students the opportunity to work in a company or public institution with a one year contract and after going through a dedicated 6 months training program. Since its start in 2001, the PIL Project has helped 500 students to find a job, placed 300 students and involved 200 companies. The University of Ferrara efforts to experiment the coordination of regional and ministerial funding initiatives has continued with Action 3 of the FIxO Program Education and Innovation for Job Placement. The Program, implemented by Italia Lavoro, is an initiative of the Italian Ministry of Employment and aims at encouraging the development of an effective integration between the university system and the business world. The Universities involved in the project are asked to strengthen their role as intermediary and graduates guide to the job market, to develop efficient job placement services, and encourage the integration of scientific research and technology transfer to businesses. The FixO Project action 3 Witihin Action 3 of the FIxO Project - Promotion of training programs in the field of technology transfer and innovation for business for young unemployed graduates - three courses have been launched in 2009, whose teaching method is based on the one used in the above mentioned Master Degrees. 90 students coming from all over Italy have enrolled and 60 local companies have been involved. The courses are the following: Building Site and Work Management, promoted by the Faculty of Architecture and Engineering. 30 companies have been involved for a total of 42 job opportunities for placement (of which 6 under a 2 years apprenticeship contract; MaSTeM, curriculum Techniques, Technologies and Materials for the Environment, promoted by the Faculty of Mathematical, Physical and Natural Sciences, with the participation of 19 companies offering 36 jobs (of which 2 under a 1 year contract); Education and Human Resources Management, promoted by the Faculty of Literature and Philosophy, with 18 companies involved and 22 jobs offered (of them 2 being under a 1 year contract). FixO action 4 Actions aiming at

405 supporting academic spin-offs Within the framework of action 4 of the FIxO Project aiming at supporting research by helping the development of academic spin-offs in 2009 a partner in the University of Ferrara s spin-off Verdenora s.r.l. was involved in a dedicated training in economics and marketing, commercial and civil law, as well as intellectual property rights. The lectures were held by both teachers of the Economy and Law Faculties of the University of Ferrara and experts working in a chemical multinational. The Alma Laurea Helpdesk Among the Job Centre s initiatives for graduates placement, the AlmaLaurea helpdesk is particularly significant. The helpdesk offers services such as curricula distribution, release of job announcements, company profiles and alerts for master and training courses. The Post - graduation Traineeships (Tirocini Post Laurea - TPL) In consideration of the experience gained with the FIxO Project, the Job Centre launched a program for post - graduation traineeships (Tirocini Post Laurea TPL). The Program has been possible thanks to the creation, by means of graduated students spontaneous applications, of a local database of curricula. The Job Centre webpage has, furthermore, a section dedicated to Services to Companies/ Institutions whereby these latter can announce their job offers by filling in an ad hoc form. Moreover, in order to ease the encounter of traineeships supplyside and demand-side, in 2009 several promotional initiatives were developed (phone calls, mails, fax) involving more than companies operating both in adjoining provinces/regions and the entire national territory. The AlmaLaurea inquiries, PIL Project, FIxO Program, AlmaLaurea Helpdesk, as well as the Post Graduation Traineeships are described in detail in paragraph 4.6 of the Social Report. The postgraduate education Postgraduate education is divided into three different training paths, designed in order to tailor them among the labour markets and the university needs. As for PhD. the University of Ferrara offers 17 courses in three major fields: economics law classical social studies; medical biological studies; scientific technological studies. In the academic year students enrolled in a PhD program, 47% of which are men and 53% women. PhDs, as well as the related structures and services, are managed by the IUSS-Ferrara IUSS-Ferrara 1391, the University of Ferrara main centre for PhDs, is described in detail in paragraph 4.4 of the Social Report. Master and Specialization Courses represent a second and more job market oriented category of post-graduate training. 8 first level Master Degrees, 6 second level Master Degrees and 8 Specialization Courses were offered during the academic year 2008/2009, for a total of 712 enrolled students. The above mentioned post-graduate training programs allow the University of Ferrara to achieve strong synergies between education and research, as well as to better meet industry and public institutions needs. In the medical field, postgraduate programs includes 36 medical and 3 sanitary specialization courses, for a total number of 485 enrolled students in the academic year 2008/

406 406 Finally, post-graduate training programs offered by the University of Ferrara also include the Post-graduate School for Middle School Teaching. The School is aimed at students desiring to acquire the methodological, didactical and pedagogical skills necessary to work as a teacher. The SSIS School proposes courses in three major study areas: Natural Sciences Studies; Physics- Information Technology-Mathematical Studies; Human Sciences Studies; Economic- Law Studies; Motor Sciences. In the academic year 2008/ students were enrolled in SSIS. A detailed description of the postgraduate courses can be found in paragraph 4.3 of the Social Report. Quality assessment of training programs and services The monitoring of students opinion on the quality of their training programs is part of a larger quality assessment process carried out by the University of Ferrara. This process is a precious and useful source of information for the improvement of both accountability and quality of training programs. In 2009 the University of Ferrara conducted a quality assessment survey on training programs and services. The result was a overall satisfaction rating equal to 75,54%, higher than the rating recorded both in 2008 (74,12%) and 2007 (75,44%). Furthermore, in 2009 the University of Ferrara carried out for the forth time in a row a survey aiming at evaluating the doctoral candidates perceived quality of their training courses: in a range from 1 to 10, the students assessed the usefulness of training courses with a 6,7 rate. Methodological approach and results of the survey are described in detail in paragraph 4.5 of the Social Report. Una sala studio The survey on the library services As part of the Good Practice Project 2009, the University of Ferrara carried out a survey aiming at assessing students and professors satisfaction with regard to library services. The survey, was carried out by means of a paper questionnaire distributed in five University libraries (Architecture, Chemistry and Biology, Letters and Philosophy, Law, Science). Students and professors were asked to express their opinion about the quality of library services, assigning scores on a scale from 1 to 4. The results show a high general level of satisfaction, being the average of students vote 3,20. The highest scores were recorded by assistance to students (reliability 3,53% - courtesy 3,56 support in general 3,21), lending services (3,33) and on line catalogue (3,24). As far as professors level of satisfaction is concerned, the survey was carried out by means of an on line questionnaire. For professors too, the level of satisfaction is high on average (3,30). Paragraph 4.5 of the Social Report contains a detailed description of the survey s results on library services.

407 The survey on the admission office In May 2009, the University of Ferrara polled students perceived quality of the services offered by admission offices. The survey was carried out by means of a paper questionnaire, (distributed and then collected by the University s Training Managers) and involved students. Altogether, students assessed the quality of the services given by the admission offices, as well as the staff s competence and courtesy, as being in-between sufficient and good. On a general basis, students consider themselves satisfied of the admission office s services. In particular, on a scale from 1 (very unsatisfied) to 4 (very satisfied), with intermediate scores being 2 (more unsatisfied than satisfied) and 3 (more satisfied than unsatisfied), the students overall level of contentment was 3,22. The detailed description of the Admission Office survey s results can be found in paragraph 4.5 of the Social Report. The Library s opening times in the evening In June 2008 the University of Ferrara signed a new Agreement with the Zanotti Foundation in order to implement a series of services aiming at meeting both students study and free time needs as well as easing socialization (as stated in art.2 of the Agreement). Thanks to this agreement, some reading rooms of the Faculty of Medicine s library can now be open until 23 from Wednesday to Friday. On Saturday opening times have been extended to 9 to 18. Library of the Faculty of Medicine (136 places) - Attendences recorded in reading rooms in Attendances recorded Evening Average Attendances Saturday Average Attendances Total attendances Total attendances Total attendances NOTES - Service Management: Zanotti Foundation; - Beginning of the service: March 2006; - Period March-July 2006 opened from Monday to Thursday 17-22,30; - Period September - December: opening on Wednesday, Thursday, and Friday, 17-23; Saturday Evening opening times of Libraries are described in paragraph 9.6 of the Social Report. 407

408 To institutions and local authorities For the University of Ferrara the interaction with the social and institutional outside environment is particularly relevant. The University s mission, in fact, considers social responsibility in relations with local stakeholders as one of the University s main strategic axes for future development. The importance of local stakeholder is reflected also by their participation in the University s governing bodies. In fact, the new Statute has provided for the inclusion of the Supporters Committee in the University governing bodies. The Supporters Committee was established in 2004 by means of an agreement signed by representatives of the Municipality of Ferrara, Province of Ferrara, Cassa di Risparmio di Ferrara, Ferrara Chamber of Commerce, Industry, Agriculture and Craftsmanship, Cassa di Risparmio di Cento, Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara and Fondazione Cassa di Risparmio di Cento.Despite the financial difficulties that members were facing, in 2009 the Committee confirmed its financial support to the University s research activities. This has confirmed its connecting role between cultural, social, and business institutions operating on the territory with important spill over effects on their activities. The Committee s composition and activities are described in detail in paragraph 6.3 of the Social Report. The Stakeholders involvement One of the most relevant goals of social reporting is to contribute to the development of long-lasting relations with the University s main stakeholders, which have an influence on and are concerned by the University s actions. For this purpose, in March 2009 a meeting was held between the University and the Chamber of Commerce of Ferrara, the reference multistakeholder for Ferrara s territory. The meeting, held in the University s Rector s Building, aimed at creating a moment of confrontation on topics such as innovation, technology transfer to the territory s companies, and the role of Ferrara s new Technopole. During the meeting the Chamber of Commerce presented the results of an inquiry on topics such as innovation and technology transfer aimed at assessing Ferrara s companies stand toward it. The results show that: - the territory s firms are experiencing difficulties in coping with process, product, and organization innovation; - the need to strengthen cooperation between the University and the business world in order to foster innovation. This should be complemented with a stronger effort for firms innovation and technological needs identification, by means of better targeted and thorough analysis and survey; - in consideration of the high level of competition in the market, technological (both product and process) innovation alone, is not sufficient. Organizational innovation too is an important element to address in order make companies more flexible and adaptable to market s needs. In this regard, academic scientific research should prioritize technology transfer to business as one of its main goals, in order to support firms in their efforts of product and process diversification as well as new markets access. Firms, on their hand, should be fully aware of the innovation potential offered by academic research, as well as the University of Ferrara should continue in the direction of a strong dialogue with the territory business world; - technological transfer is a key element in helping firms innovate and compete on the market, with the University playing the crucial

409 role of go-between for academic scientific research and its final transfer to firms. In this light, the creation of ad hoc professional in the field of technology transfer is another fundamental factor, as shown by the suggestion launched by the University of Ferrara to create a Doctorate in Technology Transfer; - it is necessary to make firms aware of the importance of business innovation. In this regard, during the debate, the University of Ferrara recalled its initiatives, as well as those of provincial and regional institutions, to support the firms on the territory. As conclusion of the debate, the following challenges were identified: - for the Chamber of Commerce, it is needed a better and more efficient investigation of firmrs innovation in order to design support actions; - for the University of Ferrara, within the strategic technological sectors choosen for the new Technopole, a further improvement of those actions and initiatives aimed at raising firms awareness on innovation. The University of Ferrara should propose itself as firms prime partner for scientific research and technological transfer. The meeting held with Ferrara Chamber of Commerce is descrive in detail in paragraph 6.2 of the Social Repost. The University Centre for Valley Agriculture The University of Ferrara Centre for Valley Agriculture aims at supporting the widely diffused and important agroindustrial activities on the territory, by means of know-how transfer, research and technology. The Centre s next objectives are the activation of a new branch of research dedicated to biomasses farming, in order to estimate their potential for electric and heat energy production. Research activities will be made possible thanks to a microturbine installed at the Navarra Foundation and whose function is the optimization of agricultural production quality, quality of the oil produced, fuel quality, energy production, and operating and maintenance costs. Finally, it is worth mentioning that the Centre contributes to the creation of the Terra&AcquaTech, one of the four technological platforms of the new Ferrara s Technopole. The platform will focus on all research activities related to the theme water and agriculture. The Agriunife Centre is described in detail in paragraph 6.2 of the Social Report. The project for the Hermitage Research Centre Since 2005 the University has taken part in the project promoted by the Province for the establishment, in collaboration with the Hermitage Museum in San Petersburg, of a scientific and cultural Centre named Hermitage Italy and based in Ferrara. The Project formally started in 2007 with a Protocol of Agreement signed by the Province of Ferrara, the Municipality of Ferrara, the Emilia-Romagna Region, and the Hermitage Museum. In 2009, as in the previous years, the University of Ferrara has support research activities by granting scholarships to young students of different nationalities. Besides, within the Project framework, the University has continued the work of inventory revision for the Hermitage s collection of XVII century Italian painting, thanks to an ever closer collaboration among Italian and Russian scholars. The operation aimed at completing the cataloguing of all 385 paintings now fostered in the Museum. Once completed, the catalogue will be part of a series of publications on the Hermitage s Italian 409

410 410 sculpture, following the one already published last year by the University of Ferrara. Furthermore, in 2009 too, thanks to the cooperation between the Hermitage Foundation and the University, in particular the Departments of History and Human Sciences, two round tables were organized in the Sala Agnelli of the Ariostea Library, with the title The Endless Variety of Taste. Meaning, Art and History of an Idea from Middle Age to Modern Times. The round table saw the participation of several scholars of different nationalities. The project for the Hermitage Research Centre is described in detail in paragraph 9.2 of the Social Report. The University interaction with the local medical system A particularly important field of interaction with local authorities in social terms is the one the University of Ferrara has established with the local medical system. The interaction concerns several activities: the University staff supplies medical help services and contributes to the coordination of medical activities in local hospitals; the medical research carried out at the University often leads to innovative treatments for some diseases; the University staff, besides doing a relevant part of its training in local medical facilities, collaborates with these latter in some teachings. The Ferrara University is firmly committed to achieving and maintain high good health standards on the territory and in this perspective it operates in strict synergy with the Sant Anna Teaching Hospital (Azienda Ospedaliero - Universitaria Sant Anna - AOU), an institution fully integrated within the University operating both in medical help, diagnosis and care and in medical research. The integration with the AOU is part of the larger cooperation with the Regional Medical System (Sistema Sanitario Regionale - SSR) as stated in the regional law n. 29/2004 considering the collaboration between University and SSR. Tables below show figures on the University employees who carry out activities in agreement with the Medical System, in accordance with regional and national laws 2. 2 L. n. 213/71; L. n.200/74; D.P.R. n. 761/79; D. Lgs n. 502/92; D. Lgs. n. 229/99; D. Lgs. n. 517/99, L.R. n. 6/04, L.R. N. 29/04. Chiesa di Santa Maria delle Grazie - Biblioteca chimico-biologico - Foto di S.B. Chiesa di Santa Maria delle Grazie - Biblioteca chimico-biologico - Foto di S.B. Polo Chimico Bio Medico - Foto di S.B.

411 Number of Professors of the medical area working at AOU and AUSL facilities in Ferrara Professors AOU AUSL* AOU AUSL* AOU AUSL* Full Professors ** Associate Professor Researchers ** ** Assistants Total ** ** ** * The number of Professors in the AUSL columns (Azienda Unità Sanitaria Locale Local Health Authority) works for both AOU and AUSL. ** Professors working only for the AUSL. Number of University s employees working under Agreement with the Medical System Number of Employees Typology Full Professors Associate Professor Researchers Assistants Employees T.A.* Total (* Technical and Administration Staff working in the medical assistance field) The detailed description of the relations with the institutions and local medical facilities is to be found in paragraphs 6.3 and 10.3 of the Social Report. The University s Relational Capital Growth and Innovation Attitude Indicators The relational capital represents the University intangible capital and refers to all relations with both actors involved in the research activities, in national and international projects, in companies and spin-offs. The results of the research activities as well as the know-how and technologies developed are then transferred to the territory. Tables below, by showing the number and type of actors as well as joint projects, report all relations among the University and its partners in research activities. 411

412 PIntangibles Relational Capital Partners of the University of Ferrara Type of Partner Notes University National and International Universities Other institutions Spin-off Partners National and local institutions (Italy and abroad), foundations, research centers, etc. Spin-off Partners are both natural and legal persons: 2006: 48 individuals and 15 companies 2007: 53 individuals and 15 companies 2008: 79 individuals and 16 companies 412 Companies in co-patenting Relational Capital International and national Cooperation Agreement (signed within the year) Type of Agreement Joint research agreement International Cooperation Agreements** Contracts on a third party s else behalf (** No EU Agreements for detailed information please look at Section VII). The University s Relational Capital is described in detail in paragraph 3.4 of the Social Report.

413 Palazzo Manmfredini - Ingresso - Foto di S.B. 3. To firms The research activities and the territory The importance that the territory has for the University is reflected by the industrial spillovers of its research activities as well as by the involvement of local institutions and firms in the transfer of the scientific results achieved. Since the 80s the University of Ferrara has been among the first universities to promote actions for the creation of hightech spin-offs on the territory. Created to enhance the results of the research carried out within the University, spinoff companies promote and increase the value on the market of the University s technologies and know-how, creating jobs and helping local, regional and national economic development. The interaction between the territory and the innovation produced within the University is supervised by the Industrial Liaison Office (ILO). Created in 2004 its aim is the promotion of relations between the University and local, national and international firms; the facilitation of technology transfer and the protection of intellectual property rights; the supervision of relations with institutions, association and agencies for local industrial development. The ILO works together with the University Commission for Patents and Spin- Offs. The Commission is in charge of planning actions for technology transfer. In coordination with the Commission, the ILO provides assistance for patent registration, for the creation and development of spin-offs, for licensing, for the projects of technology transfer on the territory. The table below shows all spin-offs created by the University in 2009 for a total of 16 companies. Spin-offs were 16 in too, and 15 in In 2007 the University gave up its shares in the spin-off Active Technologies. 413

414 Academic Spin-offs - Year 2009 Corporate Name Sector Activation Year University financial participation (nominal value - euros) University share (%) Aequotech Biomedical-pharmaceutical ,01 Ambrosialab Biomedical-pharmaceutical ,00 A.P.M. Advanced Polymer Materials Polymers ,00 Clirest Biomedical-pharmaceutical ,00 CPower Physics ,71 E-Heart Biomedical-pharmaceutical ,00 Geotema Environment ,00 Istituto Delta Ecologia Applicata Environment Materiacustica Acoustics and Vibrations ,00 MEC - Microwave Electronics for Communications Electronics ,00 NeM Nuclear e-mission Biomedical-pharmaceutical ,00 NGB Genetics Biomedical-pharmaceutical ,00 Pharmeste Biomedical-pharmaceutical ,08 UFPeptides Biomedical-pharmaceutical ,00 Verdenora Environmental Chemistry ,00 Zenith Ingegneria Civil Engineering ,00 * Participation share s market value can, in some cases, be considerably higher than nominal value ** In liquidation (participation through IMPAT Consortium)

415 As far as research activities for patenting are concerned, the University of Ferrara distinguishes itself for its prominent position among Italian Universities. Together with spin-offs created on the territory, patents represent one of the most relevant instruments for technology transfer and market innovation. The activities of the Industrial Liaison Office and their outcome on the territory are described in detail in the paragraphs 5.3 and 6.2 of the Social Report. The University facilities for innovation The University s endowment of facilities and instruments, both in terms of specialized research laboratories and equipment, reflects the University ability to compete in research both at the national and international level. The University of Ferrara has numerous centres and laboratories, in which research projects in various fields are developed and completed. Thanks to external scholars and experts, the University can strengthen its cooperation with both other national and international universities/research centres and private companies. Furthermore, thanks to the highly skilled human resources working in them and to the newest technologies they dispose of, the University research facilities constitute an important reference for companies, local and not, carrying out highly innovative industrial research projects. For its investments in innovation facilities and instruments, the University of Ferrara also uses funds raised by means of the 5x1000 fiscal donations. The University s facilities for innovation have a surface of square meters, most of them being laboratories of the Scientific and Technological Campus as well as of the Chemical Biomedical Campus. Among the University s most relevant research facilities it is worth mentioning: - The Anechoic Chamber, located in the E Building of the Scientific and Technological Campus completed in The Chamber allows studies and research activities in the different fields of sound communication. Built within the Laboratories of the Engineering Department, it consists of a large room delimited by soundproof walls for the cutting off all sound reverberations. The room is, therefore, completely and acoustically isolated from the outside; - The White Chambers, located in the G building of the Scientific and Technological Campus completed in The Chambers are located inside the Department of Physics and they are used for research activities and prototyping in the field of photovoltaic solar energy and gas sensors. Widely used in electronics (for protecting electronic devices by small particles of dust in the air), white chambers are aseptic working spaces where air is 10 up to times cleaner than normal life environment. Moreover, the Department of Physics activated a Laboratory for Nuclear Technology. The Laboratory is endowed with modular devices for X and rays spectroscopy in the medical, environmental, food and material control field. Next to the Scientific and Technological Campus is the Incubator for start-ups, a facility created to host about ten University spin-offs and to assist them in their start-up period. In 2008 the Incubator, built by the Municipality of Ferrara, was completed and its research activities started. Beside incubation activities, in 415

416 the University of Ferrara signed an Agreement with Aster (Emilia-Romagna Region Association for Science and Technology, Regional Network for High Technology - Associazione Scienza e Tecnologia Emilia-Romagna, Rete Regionale per l Alta Tecnologia) in order to start a collaboration as for the WE TECH OFF Project, a new incubator for firms with high technological value. The Project is supported by the Italian Ministry for Economic Development. The detailed description of the University s facilities for innovation can be found in paragraph 5.4 of the Social Report. Ferrara s New Technopole In the month of January 2009 the University of Ferrara, together with the Province and the Municipality of Ferrara, indicated its interest for the creation of a Technopole in which there was the possibility to install a series of laboratories dedicated to industrial research and technological transfer. The creation of this innovation and technology park is part of the wider Operative Regional Programme (Programma Operative Regionale POR) of the European Regional Development Fund (ERDF) Strongly engaged in the promotion of business innovation, the Emilia-Romagna Region launched a co-financing program aimed at creating, in collaboration with the most important regional institutions active in the field of industrial innovation, a network of Technopole all over the regional territory. For Ferrara New Technopole, officially presented in December in the occasion of the Agreement signature among the Emilia-Romagna Region, the University, the Province, and the Municipality of Ferrara, will cover a surface of square meters, of which will be concerned by infrastructural works. The laboratories, called Laboratories in Network Technopole, will be four, each dedicated to a single research branch: TEKNEHUB Laboratory (platform Building Trade and Construction ): the laboratory will be located in a new-built space inside the Scientific and Technological Campus and will develop research activities in the field of cultural heritage preservation, restoration and recuperation, with particular focus on methods, instruments, technologies, materials and techniques; TerraeAcquaTech Laboratory (platform Energy and Environment): will be located within the Environmental Campus in Malborghetto di Ferrara (FE) and will focus its research activities on environment, water, soil and territory; MECH-LAV Laboratory (platform Mechanics for Materials ): the laboratory will be located within the Scientific and Technological Campus and, in some parts, in the Municipality of Cento (FE). The laboratory will carry out research activities on acoustics and vibrations, as well as mechanic and fluid dynamic; Laboratory for Advanced Therapies Technologies (platform Life Sciences ): the laboratory will be located in the Chemical and Biomedical Campus and will focus its research activities on themes such as biotechnologies (in particular stamina cells). For a detailed description of Ferrara Technopole see paragraph 5.5 of the Social Report. The relationships with China Within the University of Ferrara s international relationships, those with China are particularly relevant. Since 1999, professors and researchers have

417 promoted several events in the Asiatic country, in order to exchange ideas and experiences in fields such as industry and economic development. They have also taken part in conferences, forums, meetings, etc. Within this framework the University succeeded in establishing a stable partnership with the Canton South China University of Technology (SCUT). Since 1999, five formal collaboration agreements howe been signed. In 2008 the two Universities agreed on a Memorandum in order to formally sum up all initiatives carried out jointly: the exchange of professors, researchers, and doctoral candidates in the field of Economics and Territorial Industrial Policies, joint research activities,34 Seminars and Workshops (20 in Economics and 13 in Territorial Industrial Policies). The Memorandum also suggests the guide lines for future development: partnership consolidation in the current research activities, definition of joint research training programs, and identification of new research areas for cooperation. In 2009 the University of Ferrara hosted the third edition of the China and Italy School of Policy. For the 2009 edition the School was supported by the Italian Foreign Ministry, the Emilia-Romagna Region, the Guangdong Government, and the Italian General Consulate in Canton. Participants were 26 in 2009, all governmental officials, selected out of 120 applications. Besides class training, several seminaries and conferences were organized for the 2009 edition, all involving, each time, either companies or national and regional governmental institutions. Among those companies that collaborated with the School the following are particular worth mentioning: IMA S.p.A, Ducati S.p.A, Basell e Ravani Acciai. Finally, in 2009 the School signed an Agreement for the creation of an executive program addressing Chinese entrepreneurs. The Italian Foreign Ministry entrusted the University of Ferrara with the creation of a very first training program in industrial development addressing Zheijiang Chinese province governmental officials. Relationships with China, and all other international initiatives, are described in paragraph 7.1 of the Social Report. The University Structural Capital Growth and Innovation Attitude Indicators The Structural Capital represents the University s ability to create an efficient work environment for its employees in order to allow them to use their knowledge and professional skills at best. The Growth and Innovative Attitude indicators, showed in table 3.7, assess the University s ability to acquire new research projects at the national and international level, and to develop new patents as well as to invest in high quality spaces and facilities for its employees. In the autumn 2009, the University obtained 94 new research projects, most of them (81) were carried out on behalf of third parties. This category comprises all funding (both in the form of payment for a service and funding of a research project) obtained from outside and without participation to any announcement of competition. The number of research projects for the development of patents supervised by the Legal Affairs Office and Industrial Liaison Office (ILO) in 2009 was 6, 2 of them having registered a patent. 417

418 PIntangibles Number of research projects Research projects for the development of patents supervised by the ILO (7 of them registered as patents) 8 (3 of them registered as patents) 6 (2 of them registered as patents) spin off did not signal any possible room for improvement. The University s Relational Capital is described in detail in paragraph 3.4 of the Social Report. 418 The Structural Capital and the University s research activities for patents are described in detail in the paragraphs 3.3 and 5.3 of the Social Report. The University Relational Capital Efficiency Indicators The relational capital represents the University intangible capital and refers to all relations with both actors involved in the research activities, in national and international projects, and companies and spin-offs. The results of research activities as well as the know-how and technologies developed are then transferred to the territory. The relational capital s efficiency indicators measure the partners and customers satisfaction rate about research activities as well as the reasons behind any complain related to the University s activities. Preserning the past years activities, in 2009 the University of Ferrara carried out a survey aimed at assessing the quality of relations with its industrial spin-offs. However, contrary to the previous surveys, carried out by means of a questionnaire, in 2009 the University chose to switch to a more participative survey, demanding spin-offs referents to answer a single open question: «With regard to relations with the University of Ferrara, is there any room for improvements? Would you suggest any initiative or idea to put in place» Altogether, 10 spin-off out to 16 answered the question. All of the answering spin-off consider the relations with the University profitable and fundamental for further business development. Among them, 2 Palazzo Bevilacqua Cortabili - Dipartimento di Economia, istituzioni,territorio - Foto di S.B.

419 4. To the University s Employees PIntangibles The University s Human Capital Growth and Innovation Attitude Indicators Stability Indicators The Human Capital consists of the University s all human resources abilities, skills and know-how. The Human Capital indicators that have been considered concern only the University s research staff: professors, temporary research assistants, doctoral candidates, research technical staff (ex. employees working in laboratories). Within this framework, the growth and innovation attitude indicators assess both the employees willingness to improve their skills and the University s readiness to support them with the necessary resources. 419

420 Another group of Human Capital indicators comprises the so called efficiency indicators. These latter measure the University s capability to autonomously raise financial resources for research activities (by means of participation in national, international public competitions, research agreements with public and private institutions, ecc.), independently by public funding to the University system. The table below shows the trend of disposable income for total research projects and per research employee. PIntangibles 420 Polo Scientifico Tecnologico - Foto di S.B.

421 Then, a last group of Human Capital indicators, called stability indicators, measure employees fidelization and their sense of belonging to the University. The tables below show the trends in hiring and terminations of the different categories of research employees. PIntangibles Human Capital Hiring and Terminations Technical and Scientific Staff (*) Hiring Terminations D EP D EP Total Retirements 2 of which 2 retirements and 1 become a University Researcher 3 of which 1 retirement Professors Full Professors Hiring Terminations U D U D Total Associated Professors Hiring Terminations U D U D Tota Polo Scientifico Tecnologico - Foto di S.B.

422 422 Researchers Hiring Terminations U D U D Total University Assistants U Terminations Total 0 2 The Project Public, therefore Efficient The project Public, therefore Efficient (Efficienti perché Pubblici Ex P) started in 2005 as part of the University s larger process for the definition of the strategic goals for the three-year period The project aimed at making the University s administration more efficient, as already done for teaching and research activities. The core of the project was about the University human resources management, but other areas were concerned, such as economic resources, communication, IT systems, logistics, and the building of new facilities. With regards to human resources, the project phases were the following: - Human resources reorganization on a process base (October 2005 January 2006); - Analysis of the University internal organization in order to revise the incentive policy (June December 2006); - Definition of the professional profiles to use them as human resources management tool (January July 2007). D During 2009 a second publication related to the project was completed. The publication ( Public, therefore Efficient Innovation for Transparency and Accountability within the University ), published by Carocci, is added to the previous 2007 volume ( Public, therefore efficient Designing Change in Italian University: the University of Ferrara case) as a completion of the University of Ferrara s reporting about its effort for technological and organizational innovation. The Project Public, therefore Efficient is described in detail in paragraph 11.1 of the Social Report. The Technical and Administrative Staff In 2009 the University Technical and Administrative Staff comprised 568 units (14 less than 2008), distributed among the University central seat and the different administrative offices (Departments, Centres, Faculties, Libraries, etc.), and working in five different areas of activities: administrative, technical-scientific, data processing, libraries, technical and general services, socio-medical area. The tables below show composition and relevant information about the technical and administrative staff:

423 Technical and Administrative Staff 2009 Composition per category Total units Men Women Unit of Technical and Administrative Staff Direrctors/Managers Amministrative Manager Total Composition per contract type Open Ended Fixed Term Unit of Technical and Administrative Staff (of which 36 ex L. 68/99) (of which 0 ex L. 68/99) Direrctors/Managers 2 0 Amministrative Manager 0 1 Total Composition for Area (Directors and Administrative Manager excluded) Units of employees Administrative 285 Technical, Technical-Scientific and Data Processing 155 Libraries 31 General and Technical Services 54 Socio-medical 40 Total 565 Composition per seat/structure of reference (Directors and Administrative Manager excluded) Units of employees Main seat 241

424 Composition per seat/structure of reference (Directors and Administrative Manager excluded) Units of employees Libraries 34 Complexes 110 Departments 148 Centres 8 Shared Services 5 Faculty Presidencies 19 Total For a detailed description of the University Technical and Administrative Staff see paragraph 11.2 of the Social Repost. Teaching Staff Composition* The Teaching and Research Staff Year Full Prof.s Associated Prof.s University Researchers University Assistants Total By 31/12/2009 structured teaching and research human resources were 660, divided into Full Professors (191), Associated Professors (206), Univesity Researchers (262) and University Assistants (1). The tables below show teaching and research staff composition: Men: Women: Men: Women: Men: Women: * The placement Teaching Staff included

425 Contract Professors - Holders of official/supplementary Teachints Faculties A.Y A.Y A.Y Men Women Total Men Women Total Men Women Total Architecture Economy Pharmacy Law Engineering Letters and Philosophy Medicine and Surgery Mathematics, Physics, and Natural Sciences Total Faculties Other Structures (SSIS, Interfaculty Courses, Language Centres) Overall Total Temporary Research Fellows by 31/12/2008 per Department and duration 1 to 11 months 12 months 13 to 24 months Total Seat Men Women Men Women Men Women ARCHITECTURE BIOCHEMISTRY AND MOLECULAR BIOLOGY BIOLOGY AND EVOLUTION CHEMISTRY COMMUNICATION AND BEHAVIOUR MEDICAL-SURGICAL DISCIPLINES ECONOMY INSTITUTIONS - TERRITORY

426 1 to 11 months 12 months 13 to 24 months Total Seat Men Women Men Women Men Women PHYSICS ENGINEERING MATHEMATICS CLINICAL AND EXPERIMENTAL MEDICINE EXPERIMENTAL AND DIAGNOSTIC MEDICINE MORPHOLOGY AND EMBRYOLOGY BIOMEDICAL AND ADVANCE THERAPIES SCIENCES SURGICAL, ANAESTHETIC, AND ANAESTHESIOLOGIC SCIENCES EARTH SCIENCES PHARMACEUTICAL SCIENCES LAW HISTORY HUMAN SCIENCES Total per seat A detail ed description of the University s Teaching and Research Staff is to be found in paragraph 11.2 of the Social Report.

427 The Good Practice Project In 2009 the University of Ferrara took part in the new edition of the Good Practice Project. Coordinated by the Politecnico di Milano, Department of Management Engineering, the project aimed at choosing by means of benchmarking, the best administrative practices among numerous public Italian Universities (20 in total). Good Practice represents the evolution of a Project started at the end of the 90s and continued overtime until the 2000s. The tables below show the scoring obtained by the Help Services and the Library Services Laboratory for, respectively, the University of Ferrara and the overall average of all other Italian Universities considered: Good Practice Project 2009 Help Services Assessment Efficacy (satisfaction) Efficiency (cost) euro/unit produced Admission office UNIFE 3,22 Average Universities 2,66 Accounting and Human Resources UNIFE 2,48 Average Universities 2,51 Services for teaching activities UNIFE 122,33 Average Universities 74,30 Human resources management UNIFE 585,70 Average Universities 698,50 Accounting management UNIFE 1,47 Average Universities 1,53 Research Patents management (disclosure form) UNIFE 4.170,97 Average Universities 5.983,09 Patents management (first deposit) UNIFE 9.384,68 Average Universities 8.137,75 Licensing (registration) 427

428 Efficacy (satisfaction) Efficiency (cost) euro/unit produced UNIFE 2.992,84 Average Universities 3.139,81 Licensing (patent licensed) UNIFE ,35 Average Universities ,85 Licensing (patent-licen-disp) UNIFE 1.496,42 Average Universities 1.428,31 Procurement UNIFE 2,42 Average Universities 2, Good Practice Project 2009 Laboratories Assessment Efficacy (satisfaction) Efficiency (cost) euro/unit produced SBA Laboratory: students satisfaction Reading UNIFE 3,15 Average Universities 3,23 Lending UNIFE 3,33 Average Universities 3,32 OPAC UNIFE 3,24 A sinistra Chiesa di Santa Agnese; nello sfondo l ex Chiesa di Sant Agnesina

429 Average Universities 3,24 Website UNIFE 3,18 Average Universities 3,17 E-source UNIFE 3,11 Average Universities 3,10 ILL UNIFE 3,16 Average Universities 3,13 Help UNIFE 3,21 Average Universities 3,18 Photocopies UNIFE 2,91 Average Universities 2,99 Desks UNIFE 3,02 Average Universities 3,01 SBA Laboratory: teachers satisfaction Efficacy (satisfaction) Lending UNIFE 3,30 Average Universities 3,30 OPAC Efficiency (cost) euro/unit produced 429

430 430 UNIFE 3,24 Average Universities 3,22 Website UNIFE 3,15 Average Universities 3,12 E-source UNIFE 3,10 Average Universities 3,19 ILL UNIFE 3,33 Average Universities 3,10 Help UNIFE 3,22 Average Universities 3,05 Library Collection UNIFE 2,74 Average Universities 2,82 SBA Laboratory: objective efficacy UNIFE 5,14 Average Universities 3,55 SBA Laboratory: efficiency Efficacy (satisfaction) Efficiency (cost) euro/unit produced UNIFE 89,71 Average Universities 91,45 Chiostro di Santa Maria delle Grazie - Foto S.B.

431 The Staff training Staff training and updating are among the core actions the University takes to support its employees professional growth. Besides basic, cross-discipline and, specialising training courses, the University has a Training Service (Servizio Formazione) conceived to monitor training quality as well as the analysis of the technical and administrative staff training needs. In 2009 the University of Ferrara spent Euros for the training of its employees (10,8% more than in 2008): Euros for the internal staff, Euros for external professors, Euros for travel allowances and Euros as direct costs. Staff training Number of training hours Number of participants Type of Courses Updating courses Managerial training TOTAL A detailed description of the University s staff training activities can be found in paragraph 11.3 of the Social Report. 431 Chiostro di Santa Maria delle Grazie - Foto S.B.

432 432 The University s action to safeguard students and employees health and safety The University s Health Safety and Environment Office (Ufficio Sicurezza Salute Ambiente) is responsible for all aspects related to employees and students health and safety as well as to environmental protection. The HSE Office was established in 2008 in replacement of the former Centre for Health, Safety and Environmental Protection (Centro Servizi Igiene, Sicurezza e Tutela Ambientale - SISTA). The office is responsible for: - employees health and safety, according to the Legislative Decree. n. 81/2008; - environmental protection, with particular focus on waste management and coordination and monitoring of biological, chemical and radioactive materials transfers to the University s laboratories and research centres; As far as safety is concerned, the HSE Office is in charge of all actions contained in the Legislative Decree n. 81/2008 (Consolidated Act for Safety in the Work Environment) 4. The HSE Office s tasks are those assigned by the law to the following professional profiles: delegated employer, prevention and protection manager, company doctor, employees representative for safety. With regards to staff training, in 2009, in conformity with Legislative Decree n. 81/2008 on workers information and training, eight training courses were held, aimed at improving knowledge of workplace safety laws. Participants were 106 for a total of 573 training hours. Safety training Number of courses Number of participants of which men of which women Total number of training hours Legislative Decree 9 April 2008, n. 81, Implementation of art. 1 of the Law 3 August 2007, n. 123, for health and safety in work environments. The Legislative Decree 81/2008 ( Consolidated Act on Safety, issued on the Official Journal n. 101 of the 30th April 2008) has replaced and abrogated the Legislative Decree n. 626/1994. Polo Bio Medico - Foto S.B.

433 In 2009 a team of employees elaborated a new reporting procedure in case of employees injuries. The table below shows data on students injuries at the University for the year 2009 as compared to data referring to the previous year. The number of injuries occurred to students and employees at the Faculty of Medicine is higher than the one registered in other Faculties of the University. The main reasons behind it are two: the higher number of students in the Faculty of Medicine and the massive use of medical and chirurgical devices for diagnostic and invasive treatments on patients. Clinical training programs imply, in fact, students contact with patients in dedicated medical facilities, where prevention procedures are the same designed for the medical and nursing staff. Number of students injuries* Students Architecture Engineering Mathematics, Physics, and Natural Sciences Law and Economics Medicine and Surgery Letters and Philosophy Pharmacy Total number of students Post-graduate students Specializing students Doctoral candidates Master students Total number of post-graduate students TOTAL (*Only those injuries requiring a 3 day prognosis, and for which a compulsory communication must be reported to INAIL). 433 Polo Bio Medico - Atrio - Foto di S.B. The data on injuries should be analysed taking into account the external setting and the complexity of tasks performed. Therefore, taking into consideration the dangerous nature of facilities and devices for research and scientific experimentation, the data on injuries can be considered as negligible. The University s activities for students and employees protection of health and safety are described in detail in paragraph 11.4 of the Social Report.

434 and to Ferrara s People The building of the University Campus One of the University of Ferrara strategic goals is that of improving and spreading the image of Ferrara as a city for students by increasing the value of its historical and scientific heritage (laboratories, libraries and museums). In this perspective, following some selected experiences in Europe, with the project City for Students Città Universitaria, the University has integrated its expansion plans within the city urban development and renewal plans. The project has been possible thanks to the agreement with local public institutions, as stated in the University Statute. The Statute envisages the creation of a Supporters Committee whose members also include city representatives and the Chamber of Commerce. City institutions are also represented in the University s new Board of Directors. The core of the University s scientific and technological activities is represented by the network of Centers where training, research, technology transfers and production innovation activities are performed. The Center for Cultural Heritage and the Chemical and Biomedical Department (Life Science Centre) are located within the city medieval walls. The other Centers are located outside the city walls: the Scientific and Technological Campus on the site of the former Eridania factory, the Agroindustrial and Environmental Campus in the town Malborghetto di Boara, the Department of the Clinical Research and Aid (Life Science Centre) in the town of Cona. Besides the scientific and technological facilities, the University also reserves a series of spaces for students, professors and researchers welcoming and assistance, as well as a Sport Centre in the city park. Finally, the above mentioned facilities are to be considered as integrated with Ferrara cultural and medical care services that qualify it as a city of culture and knowledge. The detailed description of the City for Students Project can be found in Social Report. The Project Cultural Heritage For a long time the University has been looking at cultural heritage as an important component of its relation with the territory and society. In 2006this led the University to the creation of an ad hoc research team for a specific project called Project Cultural Heritage. The project was aimed at creating an integrated and multidisciplinary research branch on cultural heritage in order to promote initiatives and innovative research activities. In 2009 the cultural heritage research team continued and strengthened its engagement in the activities which howe which have been started in 2007 in In particular, the Departments of Architecture, Biology and Evolution, Economics, Engineering, History, and Earth Sciences continued their studies, researches and cooperation in preparation of an important congress held on the 30 th March, The meeting s topic was Skills and Instruments for Cultural Heritage on Ferrara s territory. A interdisciplinary research perspective.

435 For further details on the Project Cultural Heritage please look at paragraph 9.2 of the Social Report. The University Museums The University of Ferrara s System of Museums and Archives, created in 2007 for the management and enhancement of the University s museums and archives, is a system operating under strict coordination with teaching and research activities, and developed in order to encourage a further integration with the territory. The system is composed of three Centers, each with specific functions: Palazzo Gulinelli the Book and Archival Centre; Palazzo Turchi Di Bagno the Museum, devoted to temporary and permanent expositions; Polo Scientifico-Tecnologico - the Museum Teaching Centre. In 2009 the System of Museums and Archives organized several art exhibitions in Palazzo Turchi Di Bagno hall for temporary exhibitions. A detailed description of the University Museums can be found in paragraph 9.3 of the Social Report. The University s medical facilities and research activities Thanks to research, the University is continuously engaged in the enhancement of its medical knowhow and related outcome on teaching and medical assistance activities. In the last years, the University has been investing remarkable resources for the improvement and development of its competences in several scientific fields. This has been possible thanks to several important research centres, such as: - The Service and Research Centre for Menopause and Osteoporosis. The Centre, established in 1998, is part of the Department of Biomedical Sciences and Advanced Therapies Section of Gynaecology of the University of Ferrara and currently located in spaces outside the hospital made available by the Ferrara s AUSL (Local Health Authority). The Centre s activities are mainly related to menopause and post-menopause osteoporosis. The Centre published more than 300 scientific works. As far as sanitary activity is concerned, in 2009 the Centre s menopause examinations were 1.229, were as osteoporosis counselling visits with densitometry DXA and/or morphometry were The Centre for Vascular Diseases. Established in 2004, the Centre carries out interdisciplinary activities for research on vascular diseases and degenerative diseases involving the vascular system. Research, prevention, medical education, vascular system diseases diagnosis and therapy, and services to public and private partners are the Centre s main activities. The Centre operates for the rehabilitation of arteriopathic patients, for the study of complex vascular malformation associated to severe pathologies such as multiple sclerosis, for genetic hemodynamic diagnostics and for the development of mini - invasive treatments. - The Centre for Cardiac Insufficiency and Cardiomyopathy Treatment. The Centre was opened in 2001 in order to meet the clinical and social needs expressed at the local level, as well as to foster academic research 435

436 436 within the University. The Centre, that represents the main hub for cardiac transplants in the province of Ferrara, also makes diagnosis activities and it is specilised in the pharmacologic therapy for cardiac insufficiency care. The Centre also provides therapy with ICD and ICDbiventricular devices, as well as body training under electrocardiographic monitoring. Finally, the Centre offers counselling services, both during visits and by phone, in order to make patients able to autonomously manage their therapy. It is also worth mentioning that in 2009 the University of Ferrara obtained a ministerial funding for the creation of a biomedical Centre of excellence the Interdisciplinary Centre for the Development of Innovative Methodoloies for the Analysis and Treatment of Inflammatory Pathologies coordinated by the Faculty of Medicine and Surgery and located within the Section of General Pathology of the Department of Experimental and Diagnostic Medicine. A detailed description of medical facilities and research activities can be found in paragraph 10.2 of the Social Report. The University research project in the medical field As far as research is concerned, the University of Ferrara operates in the following fields: stamina cells, pharmaceutics, and nanotechnologies for the treatment of deafness, vascular diseases and degenerative diseases involving the vascular system. Among current projects the following are is worth to be mentioned: - «National multicentre random controlled study for the non-inferiority assessment of the Busenide/ Formoterol association in case of necessity for asthmatic patients with respect to the Busenide/Formoterol association taken regularly 2 times a day together with terbulatine» The project is the result of the University of Ferrara s proposal for a new clinical protocol presented to the Italian Pharmaceutical Agency (Agenzia Italiana del Farmaco AIFA) and approved in The research project involves 31 Italian centres 20 universities and 11 hospitals and it is coordinated by the University of Ferrara s Clinic for Breathing Apparatus Diseases. The Project aims at assessing the efficacy of an inhaling therapy to use only in case of necessity and the possibility to substitute it for the regular daily therapy for moderate bronchial asthma. In 2009, 29 Clinical Centres and 360 patients were involved in the Project, 270 of which are already in the treatment phase. Each Centre received the necessary funding needed for clinical and research activities, in respect of contract signed by the University of Ferrara with Participating Local Centres. - The Nanoear Project Since 2006 the University s Laboratory for Research on Hearing Protection, Plasticity and Regeneration has been involved in the Nanoear Project for the study nanotechnologies applied to the hearing impairment treatment. The project includes the production and the use of nanoparticles (NPS) which are to target well defined objectives. In particular, the research aims at creating molecules-coated particles able to direct drugs, genes, and stamina toward the cells that need treatment. The particles will also be biodegradable, easy to locate in vivo, and able to control the release of the substances they carry. For this purpose, the project also provides for the

437 participation of several research groups with, several competences, each of them to focus on the following phases: nanoparticles production; toxicity, biodegradability and in vitro release tests; toxicity and in vitro release and tracking. In 2009 the research group proceeded with the biodegradability screening in vitro (on cellular lines) of new nanoparticles. For these new nanoparticles the capacity to tie up different types of drugs was tested, as well as the ability to condense DNA molecules. - Idenfication of genetic causes behind Palatoschisis Palatoschisis (cleft lip) are among the most common infant malformations and their causes have made the subject of research of the Eurocran consortium which has established in Ferrara its main research laboratory. Thanks to the collaboration between the University of Ferrara and the University of Bonn, in 2009 the project allowed a first study considering the entire human genome. After analyzing more than half a million genetic varieties among European nuclear families, contained in Eurocran and Italcleft biobanks, the four main locis causing cleft lip were identified. The results achieved in 2009 will permit a better diagnostic approach and a better identification of actions to prevent these malformations. - The contribution of novel technologies to the improvement of diagnosis/ therapy in medical genetics The Project, developed by the University Hospital Body of Modena, has duration of 3 years and aims at: - Applying and validating innovative diagnostic devices; - Contributing to the gathering of data on patients groups distinguished according to mutations and pharmacogenetic profiles; - Defining, if there existsa a criteria based on actual proof for the introduction of array resequencing technologies in the clinical praxis; - Testing a new technologies assessment model in order to determine their utility in the clinical praxis. In 2009 the University research group carried out the study for the identification of BRCA1 and BRCA2 genes with advance technologies. In occasion of the counselling interviews planned by the project, data on 12 families of Caucasian and Ashkenazi ethnic origins and without breast and/or ovarian cancer were gathered. 6 different familiar nucleuses were identified for BRCa1/2 molecular analysis. - The Project Establishment of a regional network to investigate, by applying a translational approach, the role of stem cell therapy in Coronary Artery Disease (CAD) patients with advanced left ventricular (LV) dysfunction. The Project, which started in May 2008 and lasted 3 years, addresses patients with severe asymptomatic left ventricular non suitable for cardiac transplant or any alternative surgery. The project aims at creating a regional network for testing an innovative cellular therapy proposed on the base of a series of pilot studies - The study Localized delivery of FGF- 2 and BDNF reduces spontaneous seizures in an epilepsy model It is estimated that around 7 persons out of are epileptic in Italy, almost half a million diseased people. The study, 437

438 438 carried out by the University of Verona s Section of Anatomy, demonstrated that a category of proteins called neurotrophic factors, if transferred in the brain s damaged area, can activate neutral stamina cells which are able to repair the damage. However, being impossible to take neurotrophic factors as simple drugs, the project s team created a vector based on the virus of herpes, modified to eliminate the pathologic properties. The treatment led to both a significant reduction of the damage and of epileptic crisis and, therefore, to a reduction of the development of the disease. These results could be extended to other neurologic specific illnesses involving neuronal damages. population and normally infects during infancy, causing what is called sixth disease. Afterwards the virus continues to live within the individual in a latent status and without normally causing any other disease. Experiments carried out on endothelium cells allowed to discover that U94, a viral protein produced during the virus latency, works as inhibitor of infected endothelium cells functions mentioned above. The medical research project is described in detail in paragraph 10.2 of the Social Report. - The study on protein U94 The study, carried out by the University of Ferrara s Section of Microbiology, managed, for the first time, to show that the human Herpes virus 6 (HHV-6) can infect and continue to live in a latent state within the endothelium, the layer of cells that line the interior surface of blood vessels, impeding functions such as their growth, the creation of new vessels and, the participation to tissue reparation. HHV-6 is a wide spread virus within the Palazzo Trotti Mosti - Dipartimento di Scienze giuridiche - Foto di S.B. Chiesa di Santa Maria delle Grazie - Biblioteca chimica-biologica - Foto di S.B.

439 ULTERIORI INDICATORI A - INDICATORI DI BILANCIO CONTABILE SU SERIE STORICA TRIENNALE B - INDICATORI DI DETTAGLIO RELATIVI A DIDATTICA E RICERCA 439

440 440 RENDICONTO FINANZIARIO ESERCIZIO 2009 Conto finanziario gestione di competenza escluse le partite di giro (confrontato con il 2008) ACCERTAMENTI DIFFERENZE TITOLO DI ENTRATA ASSOLUTE PERCENTUALI Entrate proprie , , ,07-4,09% Trasferimenti , , ,79-0,80% Alienazioni e rendite di beni patrimoniali 2.700,00 0, ,00-100,00% Partite finanziarie e accensione di prestiti 3.497, , ,30-63,97% Altre entrate , , ,28-92,28% Totale accertamenti , , ,44-4,57% Avanzo/disavanzo finanziario di competenza , ,26 Tot. Accertamenti - avanzo , ,73 IMPEGNI DIFFERENZE TITOLO DI USCITA ASSOLUTE PERCENTUALI Risorse umane , , ,61-0,35% Risorse per il funzionamento , , ,04 4,49% Interventi a favore degli studenti , , ,68-41,77% Acquisizione e valorizzazione di beni durevoli , , ,07 2,36% Attività di ricerca , , ,53 487,63% Attività commerciale e prestazioni conto terzi , , ,70 65,65% Trasferimenti , , ,21-40,01% Partite finanziarie e fiscali e rimborso di prestiti , , ,82-5,28% Totale impegni , , ,98-8,34% Entrate (dati in migliaia di euro) Spese (dati in migliaia di euro) Tot. Accertamenti - avanzo Av./disav. di competenza Totale accertamenti Altre entrate Partite finanz. e accensione prestiti Alienaz. e rendite beni patrimoniali Trasferimenti Entrate proprie 0, , , ,00 Accert Accert Totale impegni Partite finanz. e fiscali e rimborso prestiti Trasferimenti Attività comm. e prestazioni c/terzi Attività di ricerca Acquisiz. beni durevoli Interventi a favore di studenti Risorse per il funzionamento Risorse umane 0, , , ,00 Impegni 2008 Impegni 2009

441 Trasferimenti ministeriali - raffronto fra gli anni 2007, 2008 e 2009 Differenze percentuali Finanziamenti statali (*) , , ,48 2,81% -2,14% 0,61% * sono compresi: a) fondo per il finanziamento ordinario f) trasferimenti per assegni di ricerca b) trasferimenti per edilizia g) trasferimenti per attività sportiva - Cus/Cusi c) trasferimenti per ricerca h) trasferimenti per programm. e valut. Università d) trasferimenti per medici in formazione specialistica i) trasferimenti per progetti internazionali e) trasferimenti per borse di studio di Dottorato l) altri trasferimenti dallo Stato Trasferimenti ministeriali 441 Euro , , , , , , , , ,00 0, , , , Anni

442 Contribuzioni studentesche COMPLESSIVE - raffronto fra gli anni 2007, 2008 e 2009 Differenze percentuali Contribuzioni studentesche , , ,05-6,88% 1,88% -5,13% Contribuzioni studentesche , , , , , ,00 Euro , ,00 0, Anni

443 Spesa complessiva per beni, servizi e utenze - raffronto fra gli anni 2007, 2008 e 2009 Differenze percentuali Spese per l'acquisto di beni e servizi e utenze , , ,60 14,02% 4,05% 18,65% Spese per beni, servizi e utenze , , , , , , ,00 Euro , , , , , , Anni

444 Composizione e andamento delle spese per studenti - raffronto fra gli anni 2007, 2008 e 2009 Differenze percentuali Analisi Macro - tipologie Borse di Specializzazione e Dottorato , , ,40 151,16% -32,96% 68,37% Servizi agli studenti , , ,74 10,17% -25,83% -18,29% TOTALI , , ,14 108,06% -31,81% 41,88% Differenze percentuali Analisi delle tipologie Borse di Specializzazione e Dottorato , , ,40 151,16% -32,96% 68,37% Medici in formazione specialistica , , ,54 234,38% -44,07% 87,03% Borse di Dottorato , , ,86 28,00% 9,97% 40,77% Servizi agli studenti , , ,74 10,17% -25,83% -18,29% Part-time, esoneri *, altre borse di studio e premi , , ,79 29,96% -37,07% -18,22% Altri interventi a favore degli studenti (mobilità, tutorato, orientamento, attività culturali gestite dagli studenti) , , ,95-6,96% -12,24% -18,36% TOTALE , , ,14 108,06% -31,81% 41,88% * al netto dei rimborsi per Master e Corsi di Perfezionamento/ Formazione non attivati

445 Anno 2008 Anno 2009 Part-time, esoneri *, altre borse di studio e premi Altri interventi a favore degli studenti (mobilità, tutorato,ecc.) 7% Part-time, esoneri *, altre borse di studio e premi Altri interventi a favore degli studenti (mobilità, tutorato,ecc.) 9% Borse di dottorato Medici in formazione specialistica Borse di dottorato Medici in formazione specialistica 445 Altri interventi a favore degli studenti (mobilità, tutorato,ecc.) 16% Anno 2007 Part-time, esoneri *, altre borse di studio e premi 14% Medici in formazione specialistica 42% Borse di dottorato 28%

446 Acquisti per Biblioteche - raffronto fra gli anni 2007, 2008 e 2009 Differenze percentuali Acquisto materiale bibliografico , , ,64 37,89% -6,36% 29,13% Acquisto materiale bibliografico , , Euro , , , , , , , ,00 0, , Anni

447 Finanziamento della spesa per edilizia Anni Spesa per edilizia (totale) Finanziata dal MIUR e da mutui Finanziata dal bilancio Finanziata dal MIUR e da mutui Finanziata dal bilancio , , ,31 45,93% 54,07% , , ,61 28,52% 71,48% , , ,25 14,64% 85,36% Finanziamento della spesa per edilizia , , , , , , , ,00 0, Finanziata dal MIUR e da mutui Finanziata dal bilancio

448 Andamento dell'avanzo a disposizione dell'amministrazione negli anni 2007, 2008 e 2009 Differenze percentuali Avanzo di amministrazione , , ,95-2,89% -3,60% -6,40% Al netto delle somme vincolate dell'utilizzo anticipato per il pareggio del preventivo dell'anno successivo Avanzo di amministrazione 448 Euro , , , , , , , , , , , , , Anni

449 Immatricolati per la prima volta al Sistema Universitario Italiano (puri) Fonte dati: Data Warehouse di Ateneo (report ); dati A.A 2008/09 aggiornati al 24/06/2010 Immatricolati per la prima volta al Sistema Universitaior Italiano per Facoltà e A.A. 25,0% ,0% 15,0% 10,0% 5,0% A.A 2005/2006 A.A. 2006/2007 A.A. 2007/2008 A.A. 2008/2009 0,0% ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA INTERFACOLTA' LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE MM.FF.NN.

450 Iscritti in corso e fuori corso (valori assoluti) 450 Iscritti in corso e fuori corso (valori percentuali) 66,8% 33,2% 67,4% 32,6% 72,8% 27,2% 74,7% 25,3% 72,7% 27,3% 75,2% 24,8% 76,6% 23,4% 74,1% 25,9% 50,6% 49,4% 64,2% 35,8% 72,5% 27,5% 79,0% 21,0% 56,2% 43,8% 64,3% 35,7% 62,4% 37,6% 57,3% 42,7% 54,8% 45,2% 54,5% 45,5% 55,4% 44,6% 55,3% 44,7% 83,8% 16,2% 79,7% 20,3% 85,0% 15,0% 78,8% 21,2% 61,4% 38,6% 57,2% 42,8% 59,5% 40,5% 58,8% 41,2% 82,7% 17,3% 73,8% 26,2% 73,0% 27,0% 73,6% 26,4% 70,9% 29,1% 71,3% 28,7% 69,6% 30,4% 68,8% 31,2% 65,3% 34,7% 65,7% 34,3% 67,0% 33,0% 66,5% 33,5% Fonte dati: Data Warehouse di Ateneo (

451 Iscritti in corso, per Facoltà e A.A. 90,0% 80,0% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% A.A. 2005/2006 A.A. 2006/2007 A.A. 2007/2008 A.A. 2008/

452 Fondi destinati alla ricerca nel bilancio consolidato di Ateneo Raffronto fra gli anni 2007, 2008 e 2009 Differenze percentuali * , , ,47-12,65% -22,77% -32,53% * al netto dei contributi per assegni di ricerca e delle erogazioni liberali , , , ,08 Fondi per ricerca - Anni ,00 Euro , , , , , ,47 Anni

453 Tabella CAPITALE UMANO Potenziale di ricerca di Ateneo (dati al 31/12/2009) Personale docente* Assegnisti Dottorandi Personale tecn-scient.** DIPARTIMENTI PO PA RU ASS già dottori di ricerca solo laureati XXII e XXIII ciclo XXIV ciclo (iscritti al 1 anno) D EP TOTALE COMPLESSIVO U D U D U D U D U D U D U D U D U D U D U D Totale Architettura Biochimica e biologia molecolare Biologia ed evoluzione Centro di Microscopia Elettronica Chimica Discipline medico chirurgiche Economia, istituzioni, territorio Fisica Ingegneria Matematica Medicina clinica e sperimentale Medicina sperimentale e diagnostica Morfologia ed embriologia Scienze biomediche e terapie avanzate Scienze chirurgiche,anestesiologiche e radiologiche Scienze della terra Scienze farmaceutiche Scienze giuridiche Scienze storiche Scienze umane TOTALE ETA' MEDIA 58,78 58,28 52,83 54,09 44,38 45,07 58,00 33,58 29,82 27,91 49,3 46,3 54,1 55 * Sono esclusi i fuori ruolo, come da modello per la ripartizione del Fondo di Finanziamento ordinario del CNVSU-Comitato Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario - doc. 4/05 febbraio ** Categorie di personale tecnico-scientifico ad elevata professionalità ai sensi dell art. 55 del CCNL Università 1998/2001. Legenda: PO: Professori Ordinari - PA: Professori Associati - RU: Ricercatori Universitari - ASS: Assistenti Universitari - U: Uomini - D: Donne

454 454

455 COMMENTI AL BILANCIO SOCIALE 455

456 456 Ho letto con molta attenzione ed interesse le linee strategiche e di programmazione in cui si articolerà per il prossimo triennio il lavoro dell Università di Ferrara. Una programmazione che abbraccia a tutto campo i molteplici servizi offerti, dall attività didattica a quella di formazione e di ricerca sino alle iniziative di internazionalizzazione, arricchite dai pregevoli accordi e dai progetti di ricerca in ambito internazionale. Mi ha, altresì, interessato l indagine sulla condizione occupazionale dei laureati, sul profilo dei medesimi, nonché le iniziative dell Ateneo per la loro occupabilità. Aspetti, questi ultimi, che nell attuale stagione storica acquistano grandissimo significato, non solo per i giovani che si confrontano con le diverse offerte formative in proiezione del futuro professionale che hanno in programma, ma anche per le forti aspettative con cui le componenti sociali ed economiche guardano allo sviluppo della formazione giovanile ed al loro inserimento nella vita professionale, sulla quale, oggi più che mai, è assolutamente prioritario investire se si vuole raggiungere quella crescita cui ambizione aspira il nostro Paese in linea con le tradizioni culturali e di capacità che hanno saputo distinguerci. In tale contesto, ho apprezzato molto l interazione che l Ateneo svolge con la struttura imprenditoriale locale e l obiettivo strategico di una riprogettazione della formazione che recepisca le linee di sviluppo e la vocazione del territorio, come pure l approccio di forte qualificazione con i percorsi formativi corrispondenti a sbocchi occupazionali ben definiti. Un punto su cui occorre davvero concentrare le massime energie, perché questa è ormai la vera sfida sulla quale si misurerà la mission innovativa del sistema universitario e la sua competitività: coniugare, dunque, l eccellenza e la specificità della formazione per raggiungere l obiettivo del pieno inserimento dei giovani laureati nelle diverse articolazioni del settore produttivo. Una strategia efficace che potrebbe, finalmente, dare risposta alla pressante richiesta che il mondo del lavoro da tempo rivolge a vario titolo al comparto formativo per acquisire professionalità specializzate, in grado di impegnarsi nei processi di innovazione che, nell ardua sfida della globalizzazione, sono diventati determinanti per il rilancio ed il futuro stesso delle attività economiche.

457 In quest ottica, apprendo con grande soddisfazione l avvenuto maggiore incremento di iscrizioni nelle Facoltà di Scienze, Matematica, Fisica, Farmacia ed Economia, come pure la crescita del numero di studenti provenienti da fuori Regione che passa dal 56,24% al 59,83% ed in particolar modo la percentuale degli studenti stranieri che dal 2% dell anno precedente si attesta al 2,65% dell Anno Accademico 2009/2010. Un indicatore quest ultimo che, unitamente alle azioni mirate ad attrarre giovani talenti dall estero ed all internazionalizzazione della didattica nei Corsi di Dottorato, fa capire come l Università di Ferrara abbia imboccato la strada maestra per raggiungere l ambizione, meta della qualificazione ed integrazione con il sistema formativo estero. Significativa è altresì, come dinazi rilevato, la sinergia dell azione universitaria con la vocazione del territorio, un intuizione lungimirante che rappresenta un ulteriore qualificato elemento di competitività, capace di veicolare in ambito internazionale l eccellenza del proprio capitale intellettuale. Territorio e proiezione internazionale costituiscono un bagaglio di ricchezza con cui la prestigiosa Università di Ferrara si incammina nel sentiero difficile ed accidentato del rinnovamento, forte della sua antichissima tradizione ed insieme della moderna esperienza multiculturale cui ha saputo accostarsi in un armonioso legame tra passato e presente, guardando sopratutto al futuro. In questo contesto, la rilevata accresciuta presenza di studenti stranieri assume un importante valore aggiunto in grado di rafforzare l autorevolezza del lavoro universitario. Significa infatti che Ferrara e la sua Università sanno essere luogo di reale e proficua accoglienza, capace di saper concretamente realizzare integrazione, facendo dialogare diversità e culture senza trascurare l identità del Paese. E bello, infatti, pensare che in questo luogo così ricco di architettura, di memoria, di civiltà e di arte che ha nome Ferrara gli studenti stranieri possano incontrare, forse per la prima volta l Italia, la sua lingua, la sua cultura e la sua storia. L architettura della città sembra essere paradigma di un Ateneo che, anche attraverso il recupero e la valorizzazione di diversi palazzi storici, mentre si apre al mondo e si proietta nel futuro, riscopre in fondo quei valori tipici dell Umanesimo e del Rinascimento, elementi fondanti della nostra unità nazionale, ma che hanno caratterizzato profondamente le radici di questo territorio. In questi secoli preziosi maturò, infatti, la convinzione che, nelle diversità delle culture che si sono affiancate o si sono succedute nel palcoscenico della storia umana, vi fosse un intreccio indistruttibile e fondamenta comuni in grado di superare le diversità. Il dialogo, e non lo scontro delle civiltà, già allora apparve alle menti illuminate come il motivo guida della storia ed ancora oggi, nell era della globalizzazione, è proprio l Università del sapere, come specchio dell Università della civiltà degli uomini, che rappresenta l idea vincente per il futuro. Ferrara ed il suo Ateneo hanno le migliori credenziali per rendersi interpreti di tali culture. Nel ringraziare, infine, di avermi resa partecipe del Bilancio Sociale e per l opportunità di aver potuto esprimere in merito le mie considerazioni, auguro all Università di Ferrara ed ai suoi studenti di diventare i migliori ambasciatori del successo culturale e professionale dell Italia. 457 Provvidenza Raimondo Prefetto di Ferrara

458 458 Il Bilancio Sociale dell Università degli Studi di Ferrara è un documento pregevole per ampiezza, chiarezza espositiva e ricchezza delle informazioni. Per quanto ho potuto cogliere da una lettura necessariamente rapida di un materiale così voluminoso, mi pare di poter dire che l Università di Ferrara stia realizzando il processo di profondo rinnovamento indicato dalla mission dell organizzazione che l Ateneo ha adottato: Università di ricerca, profondamente radicata nel suo territorio, pienamente inserita nella comunità scientifica internazionale, capace di essere leader a livello nazionale. Di tutto ciò credo vada dato atto al Magnifico Rettore, al Consiglio di Amministrazione e al Senato Accademico. C è, negli indirizzi richiamati, una importante e non scontata assonanza con le linee guida del nuovo Piano Territoriale Regionale, che abbiamo approvato all inizio dell anno e che contiene la vision del futuro della nostra Regione, i riferimenti di principio e di programma che dovrebbero aiutare i cittadini, le famiglie, le imprese e le istituzioni a compiere le scelte migliori per sé e per lo sviluppo armonico e sostenibile della comunità. Nel Pano abbiamo insistito molto su concetti quali: territorio, inteso come patrimonio urbanistico, economico, storico e culturale da valorizzare; rete e sistema ; nuovo modello di sviluppo, facendo leva su una società della conoscenza e un forte rinnovamento dell agricoltura, della manifattura e dei servizi, verso un maggiore sostenibilità sociale e ambientale; apertura e internazionalizzazione della Regione, nella duplice direzione di attrarre capitali e intelligenze e garantire accoglienza a chi viene qui per studio e lavoro regolare, e di promuovere la penetrazione dei nostri prodotti e servizi nei mercati esteri, in particolare nell area BRICST (Brasile, Russia, Cina, India, Sud Africa e Turchia). Colgo questa occasione, che mi avete gentilmente offerto, per insistere sulla valenza strategia della ricerca e del trasferimento tecnologico. L Emilia-Romagna è in cima alla classifica italiana per la registrazione di brevetti e per la incidenza della spesa in ricerca e sviluppo sul PIL, ma dobbiamo assolutamente guadagnare terreno rispetto alle regioni più forti d Europa, soprattutto dal lato degli investimenti.

459 Con il programma della Rete Regionale dell Alta Tecnologia e dei Tecnopoli crediamo di aver dato un impulso di tutto rilievo. Come è noto, il progetto ha due punti di forza: da un lato la partecipazione delle Università e dei Centri di Ricerca, dall altro il collegamento con il sistema produttivo. Le piattaforme di ricerca sono sei: agroalimentare, costruzioni, energia e ambiente, ICT e design, meccanica e materiali, scienze della vita. Ai laboratori si affiancano i Centri per il trasferimento tecnologico. Nel complesso, parliamo di 340 milioni di investimento, per sostenere l attività di circa 1800 ricercatori. Nel Dicembre 2009, come ricorda il Bilancio Sociale, abbiamo firmato l Accordo di Programma, fra Regione, Università di Ferrara, Provincia e Comune. Il 13 Agosto scorso, abbiamo firmato la convenzione con l Università per l avvio dei programmi di ricerca della durata di tre anni. L investimento per la ricerca è di 19,7 milioni di euro. Quattro laboratori sono al lavoro: si avvarranno di 70 ricercatori neo-assunti e del contributo a tempo parziale di 147 docenti e ricercatori già in servizio presso l Università. Per le sedi del Tecnopolo, infine, saranno investiti 7,5 milioni di euro. Concludendo, e ringraziando ancora per l ospitalità, non posso che esprimere soddisfazione per l impegno e l efficienza con cui l Università di Ferrara ha saputo entrare da protagonista nella strategia regionale. In questo modo, mentre prosegue certamente la qualificazione della funzione formativa, viene esaltato il concorso che l Università di Ferrara può offrire all avanzamento della conoscenza, all innovazione tecnologica e al cambiamento e allo sviluppo dell economia e della società regionali. Gian Carlo Muzzarelli Assessore alle attività produttive Regione Emilia-Romagna 459

460 460 Premesso che il mio giudizio complessivo su questo importantissimo strumento di rendicontazione delle prestazioni e delle attività svolte, di verifica e di misurazione dei risultati conseguiti e di comunicazione con gli stakeholders per rafforzare il legame dell Ateneo con il territorio, è assolutamente positivo, desidero soffermarmi su alcune parti del documento che mi hanno particolarmente interessato, nel mio ruolo di Presidente del Consorzio Cento Cultura. Molto interessante ho trovato la sezione 3 Il capitale intellettuale dell Ateneo, le cui componenti (capitale umano, strutturale e relazionale) sono molto ben evidenziate ed indagate secondo indicatori significativi, quali la crescita e la disponibilità al rinnovamento, l efficienza e la stabilità. Quest ultimo indicatore, relativamente al capitale umano, denota un significativo trend crescente di risorse (assegnisti di ricerca) che diventano strutturati e questo è certamente un dato positivo in quanto garantisce un livello alto di competenze all interno dell Ateneo. Molto significativa risulta l indagine relativa alla valutazione della qualità della formazione e dei servizi offerti che mostra un quadro generale positivo, assolutamente non scontato e che denota uno sforzo crescente delle varie componenti dell Ateneo per elevare il livello delle proprie prestazioni. Per la nostra Associazione poi che, come è noto, oltre a promuovere e sostenere a Cento specifici curricula particolarmente professionalizzanti, all interno dei Corsi di Ingegneria meccanica (orientamento tecnologico-gestionale) e Ingegneria informatica (orientamento Ingegneria dei sistemi web), svolge un attività di supporto e di promozione della ricerca applicata e del trasferimento tecnologico nei confronti del tessuto imprenditoriale, centese e non, risulta di particolare interesse la sezione 5 L Università di Ferrara, la ricerca e l innovazione. All interno di questa sezione, ho trovato estremamente significativa l illustrazione dell Accordo di Programma firmato dall Ateneo con Carpigiani Group, quale concreto esempio di stretta collaborazione fra una media impresa del nostro territorio, molto orientata all innovazione, e l Università di Ferrara, in particolare la Facoltà di Ingegneria.

461 In questa direzione è andata negli ultimi anni e vuole sempre più andare l attività del Consorzio Cento Cultura, attraverso la sensibilizzazione delle aziende del territorio ad una sempre maggiore disponibilità ad un rapporto di collaborazione sistematico e strutturato con l Ateneo ferrarese. Rientra a pieno titolo, in questa attività, il coinvolgimento attivo del nostro Consorzio nella progettazione e nell impostazione della costituenda parte centese del laboratorio MECH-LAV, che dovrà sviluppare attività di ricerca industriale e di trasferimento tecnologico su svariati temi di interesse per le nostre aziende che, come è noto, sono prevalentemente inserite nel settore della meccanica. A conclusione di queste brevi considerazioni, desidero complimentarmi sinceramente con tutti coloro che, a diverso titolo, da anni collaborano alla realizzazione del Bilancio Sociale dell Ateneo ferrarese. Gianni Fava Presidente Consorzio Centro Cultura 461

462 462

463 I wish to tank for having sent to us the draft version of the Social Audit 2009 of the University of Ferrara, for witch I congratulate you. The University of Ferrara is a major partner of our Institute in a large number or projects, for over a decade ago. The social audit does confirm the academic quality and the social engagement of your University, and offers a prospect of increasing relevance of its relevance in the processes of building the European space of Higher Education. Itake the opportunity to reinforce our engagement in the various co-operation projects that involve both institutions, nomely the double degree which is now beimg launched. Yours most faithfully. Antònio Pires Silva President IPT Istituto Politécnico de Tomar 463

RIUSO SCUOLADI. Corsodiformazione. Comerichiedereegestireedificiedareinutilizate. Promosoda: Responsabilioperativi: Partners:

RIUSO SCUOLADI. Corsodiformazione. Comerichiedereegestireedificiedareinutilizate. Promosoda: Responsabilioperativi: Partners: Corsodiformazione Comerichiedereegestireedificiedareinutilizate Promosoda: Responsabilioperativi: Partners: ComunediBadolato ComunediMammola darte Dipartimentodi ArchiteturaeTeritorio 2 Citadinanzativa,incolaborazioneconAnitieYOUrbanMOB,ilpartenariato

Dettagli

SISTEMA DI ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ (AQ) DELLA RICERCA E DELLA TERZA MISSIONE DELL UNIVERSITA DI FOGGIA

SISTEMA DI ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ (AQ) DELLA RICERCA E DELLA TERZA MISSIONE DELL UNIVERSITA DI FOGGIA UNIFGCLE - Prot. n. 0007783 - II/7 del 17/03/2017 - Delibera Consiglio di Amministrazione - 57/2017 SISTEMA DI ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ (AQ) DELLA RICERCA E DELLA TERZA MISSIONE DELL UNIVERSITA DI FOGGIA

Dettagli

Università degli Studi di Messina ORGANIGRAMMA DELLE STRUTTURE AMMINISTRATIVE DELL ATENEO /03/2016

Università degli Studi di Messina ORGANIGRAMMA DELLE STRUTTURE AMMINISTRATIVE DELL ATENEO /03/2016 Università degli Studi di Messina ORGANIGRAMMA DELLE STRUTTURE AMMINISTRATIVE DELL ATENEO 2016 01/03/2016 1 Legenda dei colori Rettorato Direzione Generale Dipartimento amministrativo Dipartimento -----------

Dettagli

PIANO TRIENNALE DELLA RICERCA

PIANO TRIENNALE DELLA RICERCA PIANO TRIENNALE DELLA RICERCA 2011 2013 (ai sensi dei DD.MM. 23.12.2010, n. 50 e 4.8.2011, n. 345) L Ateneo di Modena e Reggio Emilia intende seguire linee di indirizzo che portino al perseguimento dell'avanzamento

Dettagli

UFFICIO SVILUPPO ORGANIZZATIVO RELAZIONE SULL ATTIVITÀ FORMATIVA ANNO 2011

UFFICIO SVILUPPO ORGANIZZATIVO RELAZIONE SULL ATTIVITÀ FORMATIVA ANNO 2011 UFFICIO SVILUPPO ORGANIZZATIVO RELAZIONE SULL ATTIVITÀ FORMATIVA ANNO 2011 ATTIVITÀ FORMATIVA INTERNA SVOLTA 1.1. FORMAZIONE SULLE COMPETENZE DI ACCESSO A chiusura della procedura di valutazione, relativa

Dettagli

Patrizio Bianchi Rettore

Patrizio Bianchi Rettore 1 2 La nostra storia continua. E la storia di Unife: quella recente che abbiamo deciso di raccontare attraverso la redazione annuale del Bilancio sociale. Cosa c è dentro all Università di Ferrara e quali

Dettagli

ORGANIGRAMMA DELLE STRUTTURE AMMINISTRATIVE DELL ATENEO

ORGANIGRAMMA DELLE STRUTTURE AMMINISTRATIVE DELL ATENEO Università degli Studi di Messina ORGANIGRAMMA DELLE STRUTTURE AMMINISTRATIVE DELL ATENEO - 2014 A cura della Direzione Generale dell Università 1 Legenda dei colori Rettore Direzione Generale Dipartimento

Dettagli

I corsi di studio internazionali

I corsi di studio internazionali SEMINARIO NAZIONALE Lo Spazio Europeo dell Istruzione Superiore: il ruolo delle rappresentanze studentesche Roma, 18-19 Aprile 2016 I corsi di studio internazionali Lorenzo Amico e Carla Salvaterra Indice

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA UNITELMA SAPIENZA. Regolamento della SCUOLA NAZIONALE DI AMMINISTRAZIONE DIGITALE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA UNITELMA SAPIENZA. Regolamento della SCUOLA NAZIONALE DI AMMINISTRAZIONE DIGITALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA UNITELMA SAPIENZA Regolamento della SCUOLA NAZIONALE DI AMMINISTRAZIONE DIGITALE Art. 1 Istituzione La Scuola Nazionale di Amministrazione Digitale (SNAD) dell Università

Dettagli

Centro di Servizi InfoSapienza Regolamento Organizzativo (DR n del 29/07/2011)

Centro di Servizi InfoSapienza Regolamento Organizzativo (DR n del 29/07/2011) Centro di Servizi InfoSapienza Regolamento Organizzativo (DR n. 2498 del 29/07/2011) Art. 1 - Costituzione Il Centro InfoSapienza, di seguito richiamato Centro, è un Centro di spesa ad ordinamento speciale,

Dettagli

COMITATO DI AUTOVALUTAZIONE

COMITATO DI AUTOVALUTAZIONE IL PIANO DI MIGLIORAMENTO RESPONSABILE DEL PIANO: IL D.S. PROF.SSA FAUSTA GRASSI REFERENTE DEL PIANO: PROF.SSA FRANCESCA DE GAETANO COMITATO DI AUTOVALUTAZIONE Prof.ssa Daniela D'Alia, Prof.ssa Monica

Dettagli

PIANO DELLA PERFORMANCE 2017

PIANO DELLA PERFORMANCE 2017 PIANO DELLA PERFORMANCE 2017 Art. 10, comma 1, lettera a, D.Lgs. 150/2009 PRINCIPI GENERALI DEL PIANO Il Piano della Performance, previsto dal D. Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150, è un documento programmatico

Dettagli

IL FUTURO DEL TURISMO

IL FUTURO DEL TURISMO IL FUTURO DEL TURISMO L Università di Udine ha tra le sue vocazioni quella di favorire lo sviluppo socio-economico e culturale del territorio regionale. In questa sua missione, ha attivato l Osservatorio

Dettagli

IL RETTORE. la Legge 30/12/2010 n. 240 ed, in particolare, l art. 2 comma 2 lett. a) e b);

IL RETTORE. la Legge 30/12/2010 n. 240 ed, in particolare, l art. 2 comma 2 lett. a) e b); U.S.R. DR/2013/102 del 11/01/2013 Firmatari: MASSIMO MARRELLI IL RETTORE la Legge 30/12/2010 n. 240 ed, in particolare, l art. 2 comma 2 lett. a) e b); lo Statuto dell Ateneo emanato con Decreto Rettorale

Dettagli

REGOLAMENTO TIPO DEGLI ISTITUTI DELLA SCUOLA SUPERIORE SANT ANNA

REGOLAMENTO TIPO DEGLI ISTITUTI DELLA SCUOLA SUPERIORE SANT ANNA REGOLAMENTO TIPO DEGLI ISTITUTI DELLA SCUOLA SUPERIORE SANT ANNA Emanato con D.P. n. 218 del 23/03/2011. Art. 1 (Ambito di applicazione) 1. Il presente Regolamento tipo disciplina le competenze, la composizione

Dettagli

STATUTO DELL AGENZIA GOVERNATIVA REGIONALE SARDEGNA PROMOZIONE. Art. 1 Natura giuridica e sede

STATUTO DELL AGENZIA GOVERNATIVA REGIONALE SARDEGNA PROMOZIONE. Art. 1 Natura giuridica e sede Allegato alla Delib.G.R. n. 4/15 del 22.1.2008 STATUTO DELL AGENZIA GOVERNATIVA REGIONALE SARDEGNA PROMOZIONE Art. 1 Natura giuridica e sede 1. Il presente Statuto disciplina l organizzazione e il funzionamento

Dettagli

IL RETTORE. la Legge 30/12/2010 n. 240 ed, in particolare, l art. 2 comma 2 lett. a) e b);

IL RETTORE. la Legge 30/12/2010 n. 240 ed, in particolare, l art. 2 comma 2 lett. a) e b); U.S.R. DR/2013/105 del 11/01/2013 Firmatari: MASSIMO MARRELLI IL RETTORE la Legge 30/12/2010 n. 240 ed, in particolare, l art. 2 comma 2 lett. a) e b); lo Statuto dell Ateneo emanato con Decreto Rettorale

Dettagli

POLITICHE PER LA QUALITÀ DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SASSARI

POLITICHE PER LA QUALITÀ DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SASSARI POLITICHE PER LA QUALITÀ DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SASSARI Approvate nelle sedute del Senato Accademico del 16 dicembre 2015 e del Consiglio di Amministrazione del 18 dicembre 2015 - Aggiornate nella

Dettagli

Sistema di gestione di AQ Ricerca Dipartimentale Dipartimento di Educazione e Scienze Umane

Sistema di gestione di AQ Ricerca Dipartimentale Dipartimento di Educazione e Scienze Umane Sistema di gestione di AQ Ricerca Dipartimentale Dipartimento di Educazione e Scienze Umane Il presente documento descrive il sistema di gestione della Ricerca Dipartimentale del Dipartimento di Educazione

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA USG 46 ALLEGATI TECNICI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA OBIETTIVI OPERATIVI PROSPETTIVA STAKE HOLDER Area strategica azioni indicatore Target annuale Target triennale SUPPORTO ALLA DIDATTICA completamento

Dettagli

Corso di formazione. Pisa, 11 aprile 2018

Corso di formazione. Pisa, 11 aprile 2018 Corso di formazione Le innovazioni del Piano Nazionale Anticorruzione e del Piano Triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2018-2020 dell Università di Pisa Pisa, 11 aprile 2018 «Organizzazione

Dettagli

RETTORE DIRETTORE GENERALE. Prorettore Vicario. Prorettori. Delegati del Rettore *Segreteria Ufficio del Rettore

RETTORE DIRETTORE GENERALE. Prorettore Vicario. Prorettori. Delegati del Rettore *Segreteria Ufficio del Rettore Organigramma Prorettore Vicario RETTORE Supporto strategico e comunicazio ne DIRETTORE GENERALE Prorettori Delegati del Rettore *Segreteria Ufficio del Rettore **Segreteria Particolare del Rettore ***Segreteria

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Assessorato al coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro Assessorato all agricoltura,

Dettagli

Cds in SCIENZE PEDAGOGICHE Sistema di gestione del Corso di Studio

Cds in SCIENZE PEDAGOGICHE Sistema di gestione del Corso di Studio Cds in SCIENZE PEDAGOGICHE Sistema di gestione del Corso di Studio Il presente documento descrive il sistema di gestione del Corso di Studio con particolare riferimento a quanto previsto dalla SUA-CdS

Dettagli

INTERVENTI ORIENTATIVI E FORMATIVI A SOSTEGNO DELLA TRANSIZIONE SCUOLA-LAVORO DEI GIOVANI CON DISABILITA Anni

INTERVENTI ORIENTATIVI E FORMATIVI A SOSTEGNO DELLA TRANSIZIONE SCUOLA-LAVORO DEI GIOVANI CON DISABILITA Anni Allegato 2) INTERVENTI ORIENTATIVI E FORMATIVI A SOSTEGNO DELLA TRANSIZIONE SCUOLA-LAVORO DEI GIOVANI CON DISABILITA Anni 2019 2020 1. Premessa Il quadro di riferimento in cui si inserisce il presente

Dettagli

RELAZIONE FINALE DI MONITORAGGIO DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI

RELAZIONE FINALE DI MONITORAGGIO DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI RELAZIONE FINALE DI MONITORAGGIO DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI STRUTTURA: STRUTTURA DI MISSIONE CONTRO IL DISSESTO IDROGEOLOGICO E PER LO SVILUPPO DELLA INFRASTRUTTURE IDRICHE SMDIG OB1 A - RISULTATI RAGGIUNTI

Dettagli

ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE TOSCANA E PIN S.C.R.L. SERVIZI DIDATTICI E SCIENTIFICI PER L UNIVERSITA DI FIRENZE

ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE TOSCANA E PIN S.C.R.L. SERVIZI DIDATTICI E SCIENTIFICI PER L UNIVERSITA DI FIRENZE Allegato 1 ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE TOSCANA E PIN S.C.R.L. SERVIZI DIDATTICI E SCIENTIFICI PER L UNIVERSITA DI FIRENZE Avente ad oggetto la collaborazione volta alla condivisione di studi

Dettagli

IL RETTORE. la Legge 30/12/2010 n. 240 ed, in particolare, l art. 2 comma 2 lett. a) e b);

IL RETTORE. la Legge 30/12/2010 n. 240 ed, in particolare, l art. 2 comma 2 lett. a) e b); U.S.R. DR/2013/121 del 11/01/2013 Firmatari: MASSIMO MARRELLI IL RETTORE la Legge 30/12/2010 n. 240 ed, in particolare, l art. 2 comma 2 lett. a) e b); lo Statuto dell Ateneo emanato con Decreto Rettorale

Dettagli

Disciplinare Organizzativo del Centro Nazionale di Studi Avanzati INFN Gran Sasso Science Institute

Disciplinare Organizzativo del Centro Nazionale di Studi Avanzati INFN Gran Sasso Science Institute Allegato alla deliberazione del Consiglio Direttivo n. 12541 Disciplinare Organizzativo del Centro Nazionale di Studi Avanzati INFN Gran Sasso Science Institute (ai sensi dell art. 23, comma 1, lett. a),

Dettagli

Il Sistema di Valutazione della Performance nell Università della Calabria

Il Sistema di Valutazione della Performance nell Università della Calabria Il Sistema di Valutazione della Performance nell Università della Calabria Il ciclo di gestione della performance, che l Unical ha inteso adottare, prevede: a) la definizione degli obiettivi strategici

Dettagli

UNIVERSITÀ CA FOSCARI VENEZIA. RICERCA e INNOVAZIONE

UNIVERSITÀ CA FOSCARI VENEZIA. RICERCA e INNOVAZIONE UNIVERSITÀ CA FOSCARI VENEZIA RICERCA e INNOVAZIONE Didattica Nell A.A. 2011/12 sono stati attivati e gestiti, dai Dipartimenti e dalle Scuole di Ca Foscari, 15 corsi di laurea di primo livello 27 corsi

Dettagli

Dottorato di ricerca: principi di accreditamento e valutazione

Dottorato di ricerca: principi di accreditamento e valutazione GIORNATA NAZIONALE SUL DOTTORATO DI RICERCA Brescia 12 Giugno 2019 Dottorato di ricerca: principi di accreditamento e valutazione Paolo Miccoli Marco Malgarini ANVUR I requisiti per l accreditamento del

Dettagli

PIANO DELLA PERFORMANCE Anno 2017 RELAZIONE. (ai sensi del D.Lgs. 150/09)

PIANO DELLA PERFORMANCE Anno 2017 RELAZIONE. (ai sensi del D.Lgs. 150/09) PIANO DELLA PERFORMANCE Anno 2017 RELAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 150/09) 1 INDICE 1 Presentazione della Relazione sul Piano delle Performance 2017... 3 1.1 I documenti di riferimento per la Relazione del

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA DELIBERAZIONI DEL SENATO ACCADEMICO DEL 21/12/2009 1. Comunicazioni 1. Comunicazioni del Presidente 2. Approvazioni verbali sedute precedenti 1. Approvazione verbale seduta del 18/11/2009 3. Provvedimenti

Dettagli

FACOLTÀ DI FILOSOFIA IN FILOSOFIA

FACOLTÀ DI FILOSOFIA IN FILOSOFIA FACOLTÀ DI FILOSOFIA Corso di Laurea IN FILOSOFIA PRESENTAZIONE La Facoltà di Filosofia dell Università Vita-Salute San Raffaele si trova in uno dei maggiori centri di ricerca europei, che pone la persona,

Dettagli

Con D.R. n del è stato emanato il Regolamento del Centro in parola.

Con D.R. n del è stato emanato il Regolamento del Centro in parola. Oggetto: REGOLAMENTO DEL CENTRO LINGUISTICO DI ATENEO: PROPOSTA DI MODIFICA Il Centro Linguistico di Ateneo è stato costituito il 1 giugno del 2000 ed è stato cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo

Dettagli

IL RETTORE DEL POLITECNICO DI MILANO E IL RETTORE DEL POLITECNICO DI TORINO

IL RETTORE DEL POLITECNICO DI MILANO E IL RETTORE DEL POLITECNICO DI TORINO IL RETTORE DEL POLITECNICO DI MILANO E IL RETTORE DEL POLITECNICO DI TORINO Decreto n. 239/AG del 27.12.2004 Decreto n. 1047 del 23.12.2004 VISTI gli Statuti del Politecnico di Milano e del Politecnico

Dettagli

(Allegato 2) Obiettivo individuale di struttura. Struttura Responsabile

(Allegato 2) Obiettivo individuale di struttura. Struttura Responsabile (Allegato 2) Area strategica Didattica Ricerca Obiettivo strategico Razionalizzazione offerta formativa, consolidamento e diversificazione sulle sedi di PZ e MT, in specie relazione ad ambiti disciplinari

Dettagli

Consiglio di Amministrazione del 30 maggio 2017 Risultati

Consiglio di Amministrazione del 30 maggio 2017 Risultati Consiglio di Amministrazione del 30 maggio 2017 Risultati Approvazione del verbale della seduta del 02 maggio 2017 Approvato 1. Comunicazioni 01/01 Finanziamento progetti di ricerca DGR 2216/2016 - POR

Dettagli

ALLEGATO A. Struttura Codice Numero studenti richiesti per tipologia Totale ore

ALLEGATO A. Struttura Codice Numero studenti richiesti per tipologia Totale ore ALLEGATO A Struttura Codice Numero studenti richiesti per tipologia Totale SETTORE PIANIFICAZIONE EDILIZIA 100369 2/200h AREA PROMOZIONE E SVILUPPO 100281 - corso di laurea triennale in ingegneria civile

Dettagli

Regolamento del Servizio Sistema Bibliotecario d Ateneo

Regolamento del Servizio Sistema Bibliotecario d Ateneo Emanato con D.R. n. 131 del 27 febbraio 2013 Regolamento del Servizio Sistema Bibliotecario d Ateneo Art. 1 Finalità Il Servizio Sistema Bibliotecario dell Università di Urbino Carlo Bo costituisce supporto

Dettagli

Seminario regionale Senigallia 15 aprile 2015

Seminario regionale Senigallia 15 aprile 2015 Progettare per sviluppare competenze trasversali. Quale processo valutativo attivare? RENDERE OPERATIVO IL PROTOCOLLO D INTESA: verso le scuole che promuovono salute. Seminario regionale Senigallia 15

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA M.P.I.

PROTOCOLLO D INTESA TRA M.P.I. PROTOCOLLO D INTESA TRA M.P.I. Ministero della Pubblica Istruzione e ItaliaNostra onlus Associazione nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale VISTO l Accordo di programma del

Dettagli

Le motivazioni giuridiche del Bilancio Sociale nell istituzione scolastica

Le motivazioni giuridiche del Bilancio Sociale nell istituzione scolastica Le motivazioni giuridiche del Bilancio Sociale nell istituzione scolastica Istituto Comprensivo Montirone San Zeno Naviglio Anno scolastico 2009/2010 PAROLE CHIAVE TRASPARENZA COMUNICAZIONE PUBBLICA RENDICONTAZIONE

Dettagli

Staff del Rettore. Servizio Rapporti con il Servizio Sanitario. Portavoce. MODELLO ORGANIZZATIVO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FOGGIA Allegato A

Staff del Rettore. Servizio Rapporti con il Servizio Sanitario. Portavoce. MODELLO ORGANIZZATIVO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FOGGIA Allegato A Rettore Staff del Rettore Portavoce Servizio Rapporti con il Servizio Sanitario MODELLO ORGANIZZATIVO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FOGGIA Allegato A 1 Direttore Generale Staff del Direttore Generale Unità

Dettagli

Programmazione

Programmazione Programmazione 2014-2016 1. Finalità della Fondazione Alma Mater Ticinensis La proposta di programmazione 2014-2016 prende avvio dalle finalità indicate nello Statuto della Fondazione Alma Mater Ticinensis:

Dettagli

Servizio di Valutazione Indipendente del POR FESR Emilia-Romagna Il Piano di attività

Servizio di Valutazione Indipendente del POR FESR Emilia-Romagna Il Piano di attività Servizio di Valutazione Indipendente del POR FESR Emilia-Romagna 2014-2020 Il Piano di attività 2018-2019 Obiettivi del Piano di attività Il Piano di attività ha un duplice obiettivo: presentare i metodi,

Dettagli

Fare Impresa. Azioni di supporto dell Università di Ferrara

Fare Impresa. Azioni di supporto dell Università di Ferrara Fare Impresa Azioni di supporto dell Università di Ferrara Adele Del Bello Università degli Studi di Ferrara Ripartizione Ricerca e Terza Missione «Fare Impresa», Ferrara, 12.6.2017 Didattica Ricerca Scientifica

Dettagli

Prot. n. 1201/GM del 28 gennaio 2011 registrata dalla Corte dei Conti il 13 maggio 2011 registro 6 foglio 10

Prot. n. 1201/GM del 28 gennaio 2011 registrata dalla Corte dei Conti il 13 maggio 2011 registro 6 foglio 10 DIRETTIVA GENERALE sull azione amministrativa e la gestione ANNO Prot. n. 1201/GM del 28 gennaio registrata dalla Corte dei Conti il 13 maggio registro 6 foglio 10 Ill Miiniissttro dellll Issttruziione,,

Dettagli

ANNO ACCADEMICO 2017/2018 LAUREA MAGISTRALE 2 ANNI. Filosofi a (INTERATENEO)

ANNO ACCADEMICO 2017/2018 LAUREA MAGISTRALE 2 ANNI. Filosofi a (INTERATENEO) ANNO ACCADEMICO 2017/2018 LAUREA MAGISTRALE 2 ANNI Filosofi a (INTERATENEO) IL CORSO IN BREVE La Laurea magistrale interateneo in Filosofia offre allo studente un ampia possibilità di scelta tra insegnamenti

Dettagli

SERVIZIO PER L ORIENTAMENTO, LA FORMAZIONE ED IL TUTORATO. Regolamento

SERVIZIO PER L ORIENTAMENTO, LA FORMAZIONE ED IL TUTORATO. Regolamento SERVIZIO PER L ORIENTAMENTO, LA FORMAZIONE ED IL TUTORATO dell Università degli Studi di Lecce Regolamento Approvato dal Senato Accademico il 3 giugno 1996, modificato il 27 gennaio 1998 e ulteriormente

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Ingegneria Elettronica

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Ingegneria Elettronica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in Ingegneria Elettronica Classe di laurea n. L-8 (Ingegneria dell'informazione) Dipartimento Politecnico di Ingegneria

Dettagli

POLITICHE DELLA QUALITÀ DI ATENEO

POLITICHE DELLA QUALITÀ DI ATENEO Allegato 3 POLITICHE DELLA QUALITÀ DI ATENEO Documento approvato dal Senato Accademico di Ateneo nella seduta del 10.07.2015 Premessa L Università degli Studi Roma Foro Italico (di seguito denominata l

Dettagli

VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA

VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA ( AUTOVALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO) MASSIMO MORSELLI LABORATORI FORMATIVI PER DOCENTI NEOASSUNTI POLO FORMATIVO LAS A. MODIGLIANI GIUSSANO VALUTAZIONE DEGLI

Dettagli

Servizio di Valutazione Indipendente del POR FESR Emilia-Romagna

Servizio di Valutazione Indipendente del POR FESR Emilia-Romagna Servizio di Valutazione Indipendente del POR FESR Emilia-Romagna 2014-2020 Rapporto Tematico: Agenda digitale Disegno di valutazione Novembre 2018 Committente: Regione Emilia-Romagna Indice 1 Agenda digitale...

Dettagli

Linee Guida per l Assicurazione della Qualità nella Ricerca

Linee Guida per l Assicurazione della Qualità nella Ricerca Linee Guida per l Assicurazione della Qualità nella Ricerca Premessa L Università di Ferrara stabilisce, dichiara e persegue adeguate politiche della ricerca, monitora in che misura tali politiche siano

Dettagli

Università degli Studi di Siena Nucleo di valutazione di Ateneo Relazione del Nucleo di valutazione sull istituzione dei nuovi Dipartimenti

Università degli Studi di Siena Nucleo di valutazione di Ateneo Relazione del Nucleo di valutazione sull istituzione dei nuovi Dipartimenti Università degli Studi di Siena Nucleo di valutazione di Ateneo Relazione del Nucleo di valutazione sull istituzione dei nuovi Dipartimenti Al Nucleo di valutazione è attribuito dal nuovo Statuto dell

Dettagli

Approvato dal Consiglio di Dipartimento del /10

Approvato dal Consiglio di Dipartimento del /10 Sistema di Gestione dell Assicurazione della Qualità della Ricerca e della Terza Missione del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali Approvato dal Consiglio di Dipartimento

Dettagli

Curriculum Vitae Sostituire con Nome (i) Cognome (i) Via Porta di Massa, Napoli

Curriculum Vitae Sostituire con Nome (i) Cognome (i) Via Porta di Massa, Napoli INFORMAZIONI PERSONALI Marina De Maio Via Porta di Massa, 1 80133 Napoli 0812535401 demaio@unina.it POSIZIONE RICOPERTA Capo Ufficio dipartimentale di Area Didattica del Dipartimento di Studi Umanistici

Dettagli

PIANO DELLA PERFORMANCE Anno 2015 RELAZIONE. (ai sensi del D.Lgs. 150/09)

PIANO DELLA PERFORMANCE Anno 2015 RELAZIONE. (ai sensi del D.Lgs. 150/09) PIANO DELLA PERFORMANCE Anno 2015 RELAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 150/09) 1 INDICE 1 Presentazione della Relazione sul Piano delle Performance 2015... 3 1.1 I documenti di riferimento per la Relazione del

Dettagli

DIPARTIMENTO DI SCIENZE STATISTICHE PAOLO FORTUNATI - STAT SUA-RD Quadro A1 OBIETTIVI DI RICERCA e TERZA MISSIONE DEL DIPARTIMENTO

DIPARTIMENTO DI SCIENZE STATISTICHE PAOLO FORTUNATI - STAT SUA-RD Quadro A1 OBIETTIVI DI RICERCA e TERZA MISSIONE DEL DIPARTIMENTO PAG. 1/8 Nella pianificazione dei propri obiettivi il dipartimento per il triennio 2016-2018 si allinea al Piano Strategico di Ateneo () 2016-2018 per gli ambiti della ricerca e della terza missione: agli

Dettagli

LMCU in Scienze della Formazione Primaria. Sistema di gestione del Corso di Studio

LMCU in Scienze della Formazione Primaria. Sistema di gestione del Corso di Studio Il presente documento descrive il sistema di gestione del Corso di Studio con particolare riferimento a quanto previsto dalla SUA-CdS in termini di Obiettivi della Formazione, Esperienza dello Studente,

Dettagli

IL RETTORE. la Legge 30/12/2010 n. 240 ed, in particolare, l art. 2 comma 2 lett. a) e b);

IL RETTORE. la Legge 30/12/2010 n. 240 ed, in particolare, l art. 2 comma 2 lett. a) e b); U.S.R. DR/2013/114 del 11/01/2013 Firmatari: MASSIMO MARRELLI IL RETTORE la Legge 30/12/2010 n. 240 ed, in particolare, l art. 2 comma 2 lett. a) e b); lo Statuto dell Ateneo emanato con Decreto Rettorale

Dettagli

Università degli Studi di Cagliari

Università degli Studi di Cagliari Università degli Studi di Cagliari Protocollo d intesa tra Università degli Studi di Cagliari e Teatro Stabile della L Università degli Studi di Cagliari, codice fiscale 80019600925, partita iva 00443370929,

Dettagli

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA DIRETTIVA DEL MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA SULLA RENDICONTAZIONE SOCIALE NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE A tutti i Ministeri

Dettagli

FINANZIAMENTI DI ATENEO PER LA RICERCA PROGETTI STRATEGICI Linee guida II Edizione - Anno Requisiti e finalità

FINANZIAMENTI DI ATENEO PER LA RICERCA PROGETTI STRATEGICI Linee guida II Edizione - Anno Requisiti e finalità SERVIZIO RICERCA FINANZIAMENTI DI ATENEO PER LA RICERCA PROGETTI STRATEGICI Linee guida II Edizione - Anno 2011 Requisiti e finalità Il finanziamento di progetti strategici (PS) dell Università di Padova

Dettagli

ANNO ACCADEMICO 2018/2019 LAUREA MAGISTRALE 2 ANNI. Filosofi a (INTERATENEO)

ANNO ACCADEMICO 2018/2019 LAUREA MAGISTRALE 2 ANNI. Filosofi a (INTERATENEO) ANNO ACCADEMICO 2018/2019 LAUREA MAGISTRALE 2 ANNI Filosofi a (INTERATENEO) IL CORSO IN BREVE La Laurea magistrale interateneo in Filosofia offre allo studente un ampia possibilità di scelta tra insegnamenti

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ DELL ISTITUTO UNIVERSITARIO DI STUDI SUPERIORI DI PAVIA

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ DELL ISTITUTO UNIVERSITARIO DI STUDI SUPERIORI DI PAVIA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ DELL ISTITUTO UNIVERSITARIO DI STUDI SUPERIORI DI PAVIA 2014-2016 (ai sensi dell art. 11 del D.Lgs n. 150/2009 e dell art. 10 del D.Lgs n. 33/2013)

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SISTEMA BIBLIOTECARIO DI ATENEO (emanato con DR n. 244/2013 del come allegato A) e pubblicato nel BU n. 201 del

REGOLAMENTO DEL SISTEMA BIBLIOTECARIO DI ATENEO (emanato con DR n. 244/2013 del come allegato A) e pubblicato nel BU n. 201 del REGOLAMENTO DEL SISTEMA BIBLIOTECARIO DI ATENEO (emanato con DR n. 244/2013 del 02.04.2013 come allegato A) e pubblicato nel BU n. 201 del 15.04.2013) PARTE GENERALE Art. 1. (Oggetto del Regolamento) 1.

Dettagli

Sistema di controllo interno del rispetto delle regole stabilite dall Ateneo

Sistema di controllo interno del rispetto delle regole stabilite dall Ateneo Servizio di Pianificazione e Valutazione Sistema di controllo interno del rispetto delle regole stabilite dall Ateneo (Compliance System) Marzo 2013 1 2 Sommario Introduzione... 4 Obiettivi e risultati...

Dettagli

Il monte ore complessivo del corso annuale per l Esame di Stato di Istruzione professionale è di 990 ore.

Il monte ore complessivo del corso annuale per l Esame di Stato di Istruzione professionale è di 990 ore. Allegato A) Articolazione e quadro orario dei corsi per l Esame di Stato in Provincia di Trento (ai sensi del Protocollo di Intesa MIUR-PAT del 7.02.2013 e della deliberazione della Giunta provinciale

Dettagli

Sintesi delle Linee Guida per l Alternanza Scuola-Lavoro. Il potenziamento dell alternanza scuola-lavoro segue tre direttrici principali:

Sintesi delle Linee Guida per l Alternanza Scuola-Lavoro. Il potenziamento dell alternanza scuola-lavoro segue tre direttrici principali: Sintesi delle Linee Guida per l Alternanza Scuola-Lavoro Il potenziamento dell alternanza scuola-lavoro segue tre direttrici principali: Lo sviluppo dell orientamento per studenti dell ultimo anno (anche

Dettagli

Schede tipo per la Redazione dei Rapporti di Riesame - frontespizio

Schede tipo per la Redazione dei Rapporti di Riesame - frontespizio Schede tipo per la Redazione dei Rapporti di Riesame - frontespizio Denominazione del Corso di Studio: Scienze e Tecniche delle Amministrazioni Pubbliche Classe: LM-63 Sede: Caserta Dipartimento di Scienze

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA MINISTERO DELLA ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA COLDIRETTI

PROTOCOLLO D INTESA TRA MINISTERO DELLA ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA COLDIRETTI Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca D. G. per gli Ordinamenti Scolastici PROTOCOLLO D INTESA TRA MINISTERO DELLA ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA E COLDIRETTI VISTI: la

Dettagli

2. La frequenza da parte degli iscritti alle varie attività del corso è obbligatoria per almeno i 2/3 delle attività didattiche.

2. La frequenza da parte degli iscritti alle varie attività del corso è obbligatoria per almeno i 2/3 delle attività didattiche. REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Emanato con Decreto Rettorale n. 330/07 del 16 aprile 2007 Art. 1 Corsi di

Dettagli

Schede dei criteri valutativi delle CEV

Schede dei criteri valutativi delle CEV Schede dei criteri valutativi delle CEV ANVUR Linee guida per l accreditamento iniziale dei Corsi di studio di nuova attivazione da parte delle Commissioni di Esperti della Valutazione (CEV) ai sensi dell

Dettagli

Istruzione, Università e Ricerca: prospettive di sviluppo sostenibile. Massimo Inguscio

Istruzione, Università e Ricerca: prospettive di sviluppo sostenibile. Massimo Inguscio Istruzione, Università e Ricerca: prospettive di sviluppo sostenibile Massimo Inguscio 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell Agenda ONU 2030 Obiettivo 4: Fornire un educazione di qualità, equa ed inclusiva,

Dettagli

Dipartimento di Scienze della Vita

Dipartimento di Scienze della Vita in Biotecnologie (L2) Il presente documento descrive il sistema di gestione del Corso di Studio in Biotecnologie con particolare riferimento a quanto previsto dalla SUA-CdS in termini di Obiettivi della

Dettagli

IL BILANCIO SOCIALE NELLE SCUOLE. Prof.ssa Filomena Velleca

IL BILANCIO SOCIALE NELLE SCUOLE. Prof.ssa Filomena Velleca IL BILANCIO SOCIALE NELLE SCUOLE Prof.ssa Filomena Velleca RENDERE CONTO La rendicontazione sociale è una scelta volontaria, autonoma e responsabile attraverso cui si vuole rendere conto agli interlocutori

Dettagli

Sistema di Gestione dell Assicurazione della Qualità della Ricerca e della Terza Missione del Dipartimento di Medicina e Chirurgia

Sistema di Gestione dell Assicurazione della Qualità della Ricerca e della Terza Missione del Dipartimento di Medicina e Chirurgia Sistema di Gestione dell Assicurazione della Qualità della Ricerca e della Terza Missione del Dipartimento di Medicina e Chirurgia Versione 01 del 04/07/2018 RESPONSABILITÀ Per quanto riguarda l Assicurazione

Dettagli

Obiettivi strategici ed operativi. Allegato 2 del Piano della performance

Obiettivi strategici ed operativi. Allegato 2 del Piano della performance 2014 Obiettivi strategici ed operativi Allegato 2 del Piano della performance 2014-2016 0 ALBERO DELLE PERFORMANCE: AREA STRATEGICA A Area strategica Didattica Obiettivi strategici Miglioramento performance

Dettagli

Stati generali della didattica

Stati generali della didattica Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata FI.S.P.P.A. Stati generali della didattica 22 dicembre 207 - Sala delle edicole Il Corso di laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze

Dettagli

Più di iscritti, 3 Poli cittadini (Centro, Coppito, Roio), Poli decentrati nei Comuni di Sulmona, Avezzano e Celano, 9 Facoltà (Biotecnologie,

Più di iscritti, 3 Poli cittadini (Centro, Coppito, Roio), Poli decentrati nei Comuni di Sulmona, Avezzano e Celano, 9 Facoltà (Biotecnologie, Più di 27., 3 Poli cittadini (Centro, Coppito, Roio), Poli decentrati nei Comuni di Sulmona, Avezzano e Celano, 9 Facoltà (Biotecnologie, Economia, Ingegneria, Lettere e Filosofia, Medicina e Chirurgia,

Dettagli

Dirigente - AREA ALLA DIDATTICA E SERVIZI AGLI STUDENTI

Dirigente - AREA ALLA DIDATTICA E SERVIZI AGLI STUDENTI INFORMAZIONI PERSONALI Nome Data di nascita 19/08/1967 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio DE MARCO VINCENZO II Fascia Dirigente - AREA ALLA DIDATTICA E SERVIZI AGLI

Dettagli

Sintesi delle Linee guida per l alternanza scuola-lavoro

Sintesi delle Linee guida per l alternanza scuola-lavoro Sintesi delle Linee guida per l alternanza scuola-lavoro a cura di Francesco Celentano Francesco Celentano 1 Le tre direttrici del potenziamento dell alternanza scuola-lavoro Lo sviluppo dell orientamento

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO. Il RETTORE,

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO. Il RETTORE, UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO Ufficio del Pro Rettore e dei Vice Rettori Rettorato DECRETO RETTORALE n 131 del 4/02/03 Oggetto: Regolamento del Sistema Bibliotecario di Ateneo Il RETTORE, VISTA VISTA

Dettagli

Dott. Paolo Bordon Direttore Generale - APSS

Dott. Paolo Bordon Direttore Generale - APSS MOTORE SANITA SCHOOL PUBBLICO/PRIVATO TRASPARENZA NEI RAPPORTI TRA AZIENDE E SSN PER UNA POLITICA WIN WIN Tavola Rotonda Nuove strategie di rapporto pubblico privato e capacità gestionali istituzionali

Dettagli

Il piano di audit interni e i rapporti con il Presidio della Qualità di Ateneo

Il piano di audit interni e i rapporti con il Presidio della Qualità di Ateneo Il piano di audit interni e i rapporti con il Presidio della Qualità di Ateneo Matteo Turri Roma 28 Febbraio 2019 Le considerazioni qui riportate nascono sulla base della mia esperienza in più Nuclei di

Dettagli

Università degli Studi di Ferrara

Università degli Studi di Ferrara Università degli Studi di Ferrara UFFICIO COORDINAMENTO NORMATIVA DI ATENEO, POLITICHE PARI OPPORTUITA E DISABILITA Repertorio n. 1665/2017 Prot n. 151053 del 30/11/2017 I.3.81 Decreto Rettorale OGGETTO:

Dettagli

L organizzazione dei dipartimenti all Università di Torino dopo la Legge 240 e il nuovo statuto di ateneo 18 ottobre 2013

L organizzazione dei dipartimenti all Università di Torino dopo la Legge 240 e il nuovo statuto di ateneo 18 ottobre 2013 L organizzazione dei dipartimenti all Università di Torino dopo la Legge 240 e il nuovo statuto di ateneo 18 ottobre 2013 Vilma Angela Garino Direttore Organizzazione, Gestione e Sviluppo Risorse Umane

Dettagli

57/S - Classe delle lauree specialistiche in programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali

57/S - Classe delle lauree specialistiche in programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali Scheda informativa Università Classe Nome del corso Università degli Studi di MILANO 57/S - Classe delle lauree specialistiche in programmazione e gestione delle politiche e dei Data del DM di approvazione

Dettagli

BILANCIO UNICO PREVENTIVO BUDGET ECONOMICO E DEGLI INVESTIMENTI

BILANCIO UNICO PREVENTIVO BUDGET ECONOMICO E DEGLI INVESTIMENTI BILANCIO UNICO PREVENTIVO BUDGET ECONOMICO E DEGLI INVESTIMENTI 2017-2019 21 dicembre 2016 1 Struttura della presentazione 1. Il nostro 2017 2. La situazione complessiva 3. Il budget economico 4. Il budget

Dettagli

PROGETTAZIONE E GESTIONE DELL OFFERTA FORMATIVA ALLA LUCE DEL SISTEMA INTEGRATO AVA (AUTOVALUTAZIONE, VALUTAZIONE PERIODICA, ACCREDITAMENTO)

PROGETTAZIONE E GESTIONE DELL OFFERTA FORMATIVA ALLA LUCE DEL SISTEMA INTEGRATO AVA (AUTOVALUTAZIONE, VALUTAZIONE PERIODICA, ACCREDITAMENTO) DIDATTICA INDICE PROGETTAZIONE E GESTIONE DELL OFFERTA FORMATIVA ALLA LUCE DEL SISTEMA INTEGRATO AVA (AUTOVALUTAZIONE, VALUTAZIONE PERIODICA, ACCREDITAMENTO) (In collaborazione con la Fondazione CRUI)...2

Dettagli

Il CTS IN LABORATORIO. L alternanza scuola-lavoro: strumenti a sostegno della collaborazione tra imprese e scuole

Il CTS IN LABORATORIO. L alternanza scuola-lavoro: strumenti a sostegno della collaborazione tra imprese e scuole Il CTS IN LABORATORIO L alternanza scuola-lavoro: strumenti a sostegno della collaborazione tra imprese e scuole Ancona, Bari, Brescia, Firenze, Genova, Milano, Modena, Reggio Emilia, Torino, Varese ottobre

Dettagli