Cartesio. VITA Descartes appartiene ad un'importante famiglia francese, ricca e benestante.

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1 Cartesio VITA Descartes appartiene ad un'importante famiglia francese, ricca e benestante. Nasce nel 1596 e studia in un collegio gesuita dei più celebri : Le Flèche. Era un collegio di Gesuiti. Gesuiti : specializzati nell'istituzione privata dei giovani In questo collegio studia la scolastica e altri nuove discipline. Parla dei suoi studi nel libro: "Discorso sul metodo" Una volta terminati gli studi nel collegio --> va alla scoperta del mondo. Scrive un libro : "Il mondo" Poi decide di arruolarsi nell'esercito --> partecipa alla guerra dei trent'anni dopo di che decide di lasciare l'esercito e la Francia trasferendosi in Olanda perché c era libertà di stampa e qui scrive la maggior parte delle sue opere. Mentre è in Olanda Cristina di Svezia gli chiede di trasferirsi alla sua corte a Stoccolma Cristina era una donna molto colta che amava tantissimo la filosofia (Cartesio era il filosofo più famoso in Europa, infatti chiunque si occupasse di filosofia e scienza doveva leggere le sue opere) lo invita a corte --> cosa normale avere intellettuali a corte All'inizio Cartesio era incerto se accettare l'invito oppure no, temeva per il clima che era più rigido, poiché era di salute cagionevole però era un invito da parte del re di Svezia => accettò ma rimase poco a causa della sua salute e del clima perché si ammala (una specie di polmonite), infatti muore dopo poco a Stoccolma. - Versione ufficiale della morte : Molti dicono che fu causa della regina perché lo convocava tutte le mattine alle 5 (anche d'inverno) per discutere sulla filosofia --> stufe e camini non riscaldavano tutto l'edificio, dunque faceva freddo - Versione non ufficiale della morte : era stato avvelenato, da alcuni monaci presenti alla corte, che erano arrivati con l'ambasciatore di Spagna per convertire la regina. Questi avrebbero fatto di tutto per avvelenarlo poco alla volta. Cartesio era cattolico, sempre fedele alla chiesa di Roma (in Francia c'era la religione Cattolica)(uno dei motivi che portarono Cartesio ad andarsene dalla Francia era la Fronda --> odiava le rivolte e le ribellioni). Perché dei monaci cattolici lo avrebbero dovuto uccidere? La sua filosofia era considerata una filosofia pericolosa per la religione cattolica. Chi veniva chiamato cartesiano era definito ateo. 1

2 Era tanto cattolico. Quando scoprì dell'abiura di Galilei si impaurisce e mette da parte un libro che iniziò a scrivere : "Il Mondo": smette si scriverlo perché ha paura che gli succeda la stessa cosa perché non vuole inimicarsi la chiesa Lui era cattolico ma la sua filosofia non era considerata tale --> questo spiega il perché dei monaci spagnoli avrebbero dovuto avvelenare Cartesio OPERE 1. Discorso sul metodo : scrive un testo sul suo metodo che contiene inoltre la sua autobiografia. 2. Meditazioni metafisiche : si occupa del problema di Dio, vi sono discussione tra filosofi con obiezione di alcuni filosofi. Ripubblica l'opera con l'aggiunta di un'appendice con le obiezioni dei filosofi e le sue risposte. 3. I principi della filosofia: manuale di filosofia, scritto appositamente per le scuole (come quella che frequentò lui) perché era insoddisfatto della filosofia che insegnavano allora (scolastica) => lui propone la nuova filosofia ovvero un rinnovamento dello studio filosofico degli studenti. 4. Le passioni dell'anima : parla della morale => del rapporto tra ragione e passioni. Studia le principali passioni dell'animo umano. 5. Epistolario : raccolta delle lettere scritte da Cartesio le più belle : a Elisabetta del Palatinato --> veri e proprio piccoli trattati di filosofia grazie ai quali possiamo ricostruire il suo pensiero filosofico. Inizia con Elisabetta malata che scrive a Cartesio per un conforto. (Le più belle sono quelle in cui parlano di Seneca) Questo è il secolo in cui le donne nobili iniziano a farsi avanti. Elisabetta era molto colta come Cristina. Figlia di Federico del Palatinato 2

3 PENSIERO 1. Radici: Metafisica --> fondamento 2. Tronco: Fisica 3. Rami: Medicina, Meccanica e la Morale --> discipline più importanti => l'albero contiene tutte le discipline della filosofia 1. DISCORSO SUL METODO Metà: attraverso - odòs : cammino, viaggio --> metodos --> metodo Cammino attraverso il quale si arriva ad un risultato Inizialmente lo scrive in francese per far si che lo comprendessero più persone, dato che il latino era conosciuto da pochi. Il metodo è una questione molto importante (non solo per lui ma per tutti i filosofi) È anche un'autobiografia di Cartesio : Dice che ha studiato nel collegio de La Flèche, ma è insoddisfatto del percorso di studi che ha intrapreso poiché non gli diedero la possibilità di acquisire un criterio generale in base al quale poter distinguere ciò che è vero da ciò che è falso. Definisce il Metodo : strumento teorico che ci permette di distinguere il vero dal falso La ragione : bon sans (buonsenso) : alcuni lo utilizzano bene e altri lo utilizzano male perché non tutti seguono o non possiedono un metodo sbagliato --> scopo ultimo far distinguere il vero dal falso Il metodo deve avere una finalità di tipo pratico => utile : Deve dare all'uomo la possibilità di migliorare la propria vita nel mondo. È criterio che ci permette di orientarci nel mondo e migliorare la vita nel mondo. 3

4 Quale metodo bisogna adottare? Cartesio si rivolge al metodo della matematica perché è l unica disciplina che non ha bisogno una dimostrazione e studia un oggetto di per sé evidente e chiaro => Cartesio possiede il metodo matematico Lo prende come modello per il modello che cerca di definire Metodo matematico: unico con applicazione universale unico che ci consente di elaborare delle idee chiare e distinte => idee non confuse e idee separate tra di loro Arriva a questo modello tramite l'eliminazione di atri due metodi che aveva a disposizione. Li rifiuta entrambi perché: 1. Modello Aristotelico : metodo sillogistico --> non consente di individuare nuove forme di sapere 2. Metodo Scolastico : metodo mnemonico --> legato all esercizio della memoria e quindi non esercita la logica. Regole del metodo (4): 1. Regola dell'evidenza : bisogna accettare per vero solo ciò che si presenta come chiaro e distinto --> Tutto ciò che ci appare incerto o sul quale abbiamo qualche dubbio va rifiutato 2. Regola dell'analisi: un problema (nodo teorico da scindere) deve essere sempre suddiviso nelle sue parti più semplici per comprenderlo ( anà e lyo --> anàlysis --> scioglie analisi sinonimo di divisone, scissione e scioglimenti) 3. Regola della sintesi : si passa dalle parti più semplici a quelle più complesse. Amplia le nostre conoscenze --> l oggetto non è più come nell analisi. 4. Regola dell'enumerazione : è una fase di controllo e revisione delle fasi precedenti per capire se sia stato omesso qualcosa nel corso della procedura. 4

5 DAL DUBBIO AL COGITO Bisogna stabilire un fondamento filosofico e per farlo bisogna passare attraverso il dubbio, il quale dà giustificazione del metodo Dubbio: dubitare della realtà perché non ci possiamo fidare di nulla --> è un dubbio metodico perché serve a giustificare la validità del metodo. Le uniche conoscenze certe sono le conoscenze matematiche poiché : 1. Bisogna dubitare dei sensi perché spesso ci ingannano 2. Bisognerebbe distinguere la veglia dal sonno, ma non si può dal momento che il sogno appare sempre come qualcosa di reale. 3. Bisogna ipotizzare l esistenza di un genio maligno che ci inganna e che è sempre affianco a noi Il dubbio è iperbolico, assoluto e universale : dobbiamo dubitare di tutto tranne del fatto che stiamo dubitando, perché il dubbio è espressione del mio pensiero, quindi se penso significa che esisto, ed esisto come essere/soggetto pensante. PRIMA CERTEZZA Cogito ergo sum : penso dunque sono. L'uomo esiste in quanto è un essere pensante. -->L'uomo è res cogitans : sostanza pensante L'uomo non è fatto di una sola sostanza ma di due sostanze --> dualismo cartesiano 1. Res cogitans : sostanza pensante => la mente che viene identificata nel pensiero o nell anima --> distingue l uomo dagli animali 2. Res extensa : sostanza estesa => il corpo Le due sostanze hanno un rapporto diretto --> es. il corpo esprime il nostro stato d animo Il contenuto della nostra mente sono le idee (prodotte dalla nostra mente). Il Termine idea per Cartesio era la stessa di oggi. Le idee dono di tre tipi: 1. Idee avventizie : idee che provengono dall'esterno tramite le nostre esperienze 2. Idee fattizie : idee che nascono da noi 3. Idee innate : idee che esistono nella nostra mente sin dalla nascita le più importanti : 1. Idee matematiche 2. Idea di Dio 5

6 PROVE SULL ESISTENZA DI DIO: SECONDA CERTEZZA Dio esiste e tutte le volte che conosciamo arriviamo a cose certe e vere. L idea che si ha di Dio è che è perfetto, eterno, onnipotente, infinito, indivisibile e onnisciente Prove sull'esistenza di Dio: 1. Prova del marchio di fabbrica : l idea deve avere sempre tanta realtà quanta ne è compresa nell'idea stessa quindi all'oggetto a cui si riferisce. L idea di Dio deve essere causata da una causa altrettanto perfetta perché Dio è perfetto. Il marchio di fabbrica è la causa perché Dio ci mette nella mente l idea di sè alla nascita 2. Seconda prova : l esistenza di Dio deve essere ammessa perché io sono imperfetto, dal momento che se mi fossi creato da solo, mi sarei sicuramente creato come un essere perfetto. Non sono il creatore di me stesso, ma qualcuno mi ha creato e questo qualcuno deve essere perfetto. 3. Prova ontologica: viene ripresa da quella di Anselmo D'Aosta ma modificata. Non è possibile pensare a Dio come un essere perfetto senza includere nella sua perfezione la sua esistenza. Questo lo dimostra facendo l esempio di un triangolo : non possiamo pensare che la somma interna dei suoi angoli sia uguale alla somma di due angoli retti Con queste tre prove Cartesio prova l esistenza di Dio. Dimostrandolo Cartesio prova che è possibile avere una conoscenza chiara delle cose --> visione di Dio di tipo gnoseologico Se Dio esiste vuol dire che mi ha creato e quindi che ha creato il mio intelletto => posso conoscere le cose in modo chiaro, attraverso il metodo,e questo comporta alla garanzia della veridicità del metodo Ma se Dio ha creato il mio intelletto, a cosa è dovuto l errore? Secondo Cartesio è dovuto al nostro libero arbitrio sul nostro intelletto => all'intervento della nostra volontà che agisce dove non abbiamo idee chiare e distinte. Accade perché la nostra volontà è libera ed è più forte dell'intelletto L'uomo si compone di due sostanze distinte => ha duplice natura e per questo si chiama dualismo cartesiano. Mente e corpo hanno un rapporto diretto, ma sono due sostanze distinte. 6

7 Come fanno a stare insieme nell'uomo? Tramite la ghiandola pineale (epifisi. Petit Glande o conarion) che è l unico organo non doppio ed è l organo in cui le due sostanze si incontrano ed interagiscono tra di loro. Il ruolo direttivo : mente. Questa soluzione venne largamente criticata perché è una teoria molto debole che non risolveva il problema. TERZA CERTEZZA --> il mondo esterno Il mondo esterno è semplice estensione e posso avere certezza solo della natura Esempio : Se prendiamo un pezzo di cera da un alveare, all'inizio conserva tutte le caratteristiche che esso ha (freddo, dure, conserva odore dei fiori, emette suoni se lo si colpisce). Ma se lo si avviciniamo ad una fonte di calore si scioglie e diventa liquido, perde il colore che aveva e cambia forma, non è più duro e non emette più suoni se lo si colpisce e pere l'odore che aveva. Rimane solo della cera liquida. Nella mia mano rimane solo una materia liquida quindi solamente estensione => materia Dunque la materia è fatta di pura estensione => Res extensa Caratteristiche : 1. Uniforme 2. Impenetrabile 3. Senza limiti 4. Indefinita 5. Continua Non esiste il vuoto dato che in natura esiste il movimento Se non esiste il vuoto come fa ad esistere il movimento? Parti di materia si muovono rispetto ad altre parti di materia. Ma il volume è sempre lo stesso. Non c è aumento o diminuzione ma solo un cambiamento di forme. I sensi o l'immaginazione non ci fanno capire la realtà del mondo solo la ragione e l'intelletto. I principi su cui si basa il mondo esterno sono: movimento ed estensione. 7

8 La scienza moderna studia il mondo esterno, soprattutto le qualità oggettive (le qualità matematicamente misurabili: forma, grandezza e peso) e le qualità soggettive. La fisica cartesiana studia la materia e il movimento, che sono i fondamenti del mondo esterno, ed è sperimentale Elabora tre leggi : 1. Legge di inerzia : un corpo rimane in un certo stato fino a quando non interviene una causa esterna che lo modifica 2. Legge del moto rettilineo : un corpo si muove sempre in un moto rettilineo 3. Legge della conservazione del moto : Cartesio è un meccanicista => rifiuta il finalismo Secondo lui il mondo è una macchina e anche l'uomo è una macchina (dal punto di vista del corpo), anche gli animali sono macchine che si muovo -->béte - machine seguono i movimenti dettati dalla natura. Gli uomini si distinguono dagli animali per via della res cogitans. Fa un esempio : l'orologio funziona solo grazie alla presenza dei meccanismi che si incastrano e garanzie al movimento l'orologio funziona. Così come l'orologio funziona fino quando ha la carica allo stesso modo gli esseri viventi vivono fino quando hanno la carica => finché hanno vita C'è uno stretto rapporto tra corpo e mente -->Interagiscono sempre. Per Cartesio il corpo può subire dei danni, mentre la mente no. Se il corpo subisce dei danni la mente funziona regolarmente, perché sono due sostanze distinte. (es. Quando siamo ammalati il nostro corpo si ammala, ma la nostra mente continua a funzionare, lo stesso accade quando dormiamo. --> mente sempre attiva) 8

9 LA MORALE PROVVISORIA Esposta nel Metodo. È l insieme di regole di comportamento che possono valere subito nell'attesa di completare il rinnovamento del sapere, a scopo di evitare eccessi ed estremismi. È provvisoria perché voleva poi creare un sistema morale più organico e completo dopo sver rinnovato il sapere. Elabora tre regole di comportamento : 1. Bisogna rispettare le leggi, i costumi, le tradizioni, le religione del proprio paese seguendo le azione più moderate evitando quelle più estremiste. 2. Bisogna sempre essere fermi e risoluti nelle proprie azioni/decisioni e portarle fino in fondo concludendole. 3. Bisogna cercare di cambiare se stessi, piuttosto che la fortuna e il corso delle cose. => Cartesio segue delle norme di comportamento sempre moderate Secondo alcuni storici queste regole sono il risultato dell'educazione ricevuta nel collegio de la Flésche. 9

10 LE PASSIONI DELL'ANIMA Studio delle passioni umane, dove fa un'analisi molto schematica delle passioni dell'animo umano. Di ciascuna passione fa un'analisi specifica, lo fa tenendo presente che siamo anche dotati di ragione e quindi ragione e passione possono entrare in conflitto. Distingue tra : Azioni : volontarie e => dipendono dalla nostra volontà. Passioni : involontarie, colpiscono la nostra anima. Quelle principali sono: - Percezioni - Emozioni. - Sentimenti Secondo lui è giusto avere passioni, alcune sono necessarie e dipende dall uso che ne facciamo. es: paura perché ci mette in guardia difronte ad un pericolo. Quelle principali sono: - Tristezza e gioia Le passioni devono essere sempre sottoposte alla ragione perché le tengono a freno. L'idea di moderazione della passione la prende dalla filosofia stoica Pg Pg 177 > 180 pg 183> >188 Testo pag

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