1 Sistemi di alimentazione per impianti sanitari in generale

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1 1 Sistemi di alimentazione per impianti sanitari in generale 1.1 Sistema Introduzione Descrizione del sistema Panoramica del campo d'impiego Omologazioni Progettazione Protezione acustica Protezione dagli incendi Isolamento delle tubazioni Temperatura dell'acqua calda Tempi di erogazione Determinazione della dimensione tubo Montaggio Attrezzi per il montaggio Collaudo dopo il montaggio Prima messa in funzione Funzionamento e manutenzione Nozioni fondamentali Decalcificazione di tubazioni Pulizia delle tubazioni Punti di perdita Rimessa in funzione dopo la manutenzione

2 1.1 Sistema Introduzione offre sistemi completi con tubazioni di alimentazione in metallo, composti metallici e in plastica, che vengono impiegati per il trasporto d'acqua e di gas in edifici ed impianti. Con il sistema ad innesto PushFit ed i sistemi a pressare Mepla e, offre soluzioni ben ponderate per ogni requisito. Il sistema I componenti raccordo, tubo, rubinetti di sistema e attrezzo per la lavorazione, adattati in modo ottimale gli uni agli altri, garantiscono giunti per tubi a tenuta permanente. Grazie alla pressatura o l'innesto di raccordo e tubo, si crea un giunto per tubi permanente non smontabile di elevata resistenza. Nel sistema ad innesto PushFit, l'indicatore di innesto indica, con colore di segnalazione verde, che un tubo è stato inserito nel raccordo in modo sicuro e a tenuta permanente. Nei sistemi a pressare Mepla e, i collegamenti non pressati non sono stagni. Con una prova di pressione conforme alla norma è possibile individuare in modo impeccabile i collegamenti non pressati Descrizione del sistema offre i seguenti sistemi di alimentazione: PushFit Mepla Acciaio Inox e Acciaio inox Gas Acciaio-C (zincato esternamente nonché zincato internamente ed esternamente e ) I cinque sistemi completi sono costituiti da tubi, raccordi, rubinetti e dagli attrezzi per la lavorazione appositi. Dispongono di proprietà eccezionali e si distinguono, a seconda del sistema, per l'applicazione rispettiva. Posizionamento dei sistemi di alimentazione I sistemi di alimentazione sono adatti per le seguenti applicazioni: PushFit per la distribuzione flessibile ai piani nelle installazioni davanti alla parete, nella costruzione in muratura nonché per l'incassamento nel calcestruzzo. Il sistema comprende i raccordi adatti per qualsiasi situazione di collegamento e pertanto è adatto sia per installazioni per l'acqua potabile sia per impianti di riscaldamento, di climatizzazione e ad aria compressa Mepla per impianti domestici completi di acqua potabile e riscaldamento. Il suo punto di forza in questo caso è la flessibilità d'impiego, sia per condutture verticali sia per collegamenti nel piano: i tubi possono essere piegati senza sforzo e, nonostante la flessibilità impressionante, mantengono la loro spiccata stabilità. Mepla può essere impiegato senza problemi per tubazioni dell'acqua di raffreddamento e impianti ad aria compressa per applicazioni nelle quali è richiesta un'elevata stabilità e vengono posti requisiti elevati nei confronti del materiale del tubo. Come ad esempio per impianti con temperature e pressioni elevate oppure nel caso delle acque di processo nell'industria 4

3 Con i sistemi di alimentazione possono essere coperti pressoché tutti i campi d'impiego. È possibile elaborare ed offrire soluzioni specifiche per le applicazioni in base alle preferenze di materiale del cliente. Flessibile Forma stabile Rigido Industria / Gas Distribuzione nei scantinati Colonna montante Piano abitativo Fig. 1: Il posizionamento dei sistemi di alimentazione Panoramica del campo d'impiego Oltre all'impiego per l'acqua potabile e per l'acqua di riscaldamento, i sistemi di alimentazione possono essere utilizzati per innumerevoli fluidi liquidi o gassosi. Le seguenti tabelle servono da aiuto alla selezione per decidere sul sistema. Offrono una panoramica dei campi d'impiego principali di PushFit, Mepla e. Le applicazioni definitive devono essere verificate nei rispettivi capitoli e chiariti nel dettaglio. 5

4 Tabella 1: Raccomandazione per l'impiego dei sistemi di alimentazione PushFit Mepla Acciaio Inox Acciaio Inox Acciaio inox Gas Acciaio-C Acciaio Cr-Ni Acqua potabile Circuiti idrici Riscaldamento Raffreddamento 1) Gas 3) 2) 3) 3) 3) 3) 3) Oli Industria Sprinkler 4) 5) 1) Solo per tubo metallplastico multistrato PushFit 2) Per gli impianti di acqua di raffreddamento misure anticorrosive esterne sono indispensabili 3) Per gas tecnici come ad esempio aria compressa, azoto, ecc., parzialmente permesso 4) Esecuzione con tubo Sprinkler, tubo acciaio-c zincato all'interno e all'esterno 5) Chiarire tutti dettagli prima dell'impiego (approvazioni per oggetti specifici sono possibili) 6

5 Tabella 2: Campo di pressione e di temperatura dei sistemi di alimentazione PushFit Mepla Acciaio Inox ) Acciaio Inox ) Acciaio inox Gas Acciaio-C 1) Pressione e temperatura di esercizio 16 bar da 0a20 C Max. 10 bar da -10 a +70 C (riscaldamento fino a +80 C) 16 bar da 0a20 C Max. 10 bar da -10 a +70 C (riscaldamento fino a +80 C) 16 bar da -30 a +180 C 16 bar 2) da -30 a +180 C 5bar 3) da -20 a +70 C 16 bar 2) da -30 a +180 C 1) La max. temperatura d'esercizio dipende dall'anello di tenuta impiegato (vedere gli elenchi relativi alla resistenza dettagliati) 2) Per applicazioni industriali sono possibili 25 bar o pressioni maggiori (su richiesta) 3) Omologazione SSIGA da DN 65 con raccordo con dado avvitabile max. 0,1 bar Acciaio Cr-Ni ) 16 bar 2) da -30 a +180 C 7

6 Richieste relative alla resistenza Per determinare la resistenza alle sostanze chimiche sono sempre necessari i seguenti dati: schede dati del prodotto e schede dati di sicurezza del fluido temperatura d'esercizio prevista pressione d'esercizio prevista durata d'esercizio prevista concentrazione del fluido campione del fluido (secondo l'accordo) Le richieste relative alla resistenza possono essere fatte online all'indirizzo Omologazioni I sistemi di alimentazione dispongono delle più svariate omologazioni in tutto il mondo. Nei rispettivi capitoli sono elencate le omologazioni più importanti. 8

7 1.2 Progettazione Protezione acustica Con una determinazione della dimensione tubo corretta ed un'esecuzione a regola d'arte, le tubazioni di alimentazione non producono alcun rumore. Tuttavia trasmettono i rumori provenienti dalle attrezzature (apparecchi e rubinetti). Pertanto queste tubazioni devono essere provviste di un isolamento fonoassorbente che separa il suono intrinseco efficacemente dalla costruzione. Per indicazioni generali sulla protezione acustica, consultare il manuale di progettazione degli impianti idrosanitari o la brochure di competenza "Protezione acustica e dagli incendi" Protezione dagli incendi Indicazioni sulla protezione dagli incendi sono riportate nel manuale di pianificazione per installatore idrosanitario o nell'opuscolo competenza "Protezione acustica e dagli incendi". Requisiti posti ai sistemi di alimentazione Tabella 3: Estratto dalla norma «Utilizzo di materiali da costruzione combustibili» (BSRL 13-03d, punto 7.2) Costruzioni con un Costruzioni con quattro Oltre 8 piani o a partire massimo di tre piani o più piani fino al limite dal limite degli edifici alti 1) *) (30') 1) *) degli edifici alti (60') 1) *) (90' icb obbligatorio) Condotte dell'acqua ) 1) La resistenza al fuoco è la durata minima, espressa in minuti, durante la quale un materiale da costruzione deve soddisfare i requisiti richiesti. 2) La posa delle tubazioni deve essere effettuata in un vano tecnico / sistema d'installazione* omologato dall' AICAA con resistenza al fuoco EI 90 (incombustibile). * Integrazioni / interpretazioni / raccomandazioni da parte di 0 I sistemi di alimentazione hanno i seguenti indici di combustibilità (IC) e numeri AICAA: Mepla: IC 4.2 (n. 9888) : IC 6.3 (non è necessario) PushFit PB: IC 4.2 (n ) PushFit MV: IC 4.2 (n ) 9

8 Requisiti posti a, Mepla e PushFit in sistemi d'installazione Duofix e GIS Compartimento tagliafuoco El 90 (icb) Compartimento tagliafuoco El 90 (icb) Fino a tre piani A partire da quattro piani fino al limite degli edifici alti Oltre 8 piani o a partire dal limite per edifici alti Senza limitazioni, aperture nel soffitto imbottite con lana minerale ignifuga (IC 6q.3, > C) Senza limitazioni, aperture nel soffitto imbottite con lana minerale ignifuga (IC 6q.3, > C) Requisito soddisfatto, aperture nel soffitto imbottite con lana minerale ignifuga (IC 6q.3, > C) Requisiti posti a, Mepla e PushFit in caso di posa aperta (attraverso pareti e soffitti che formano compartimenti tagliafuoco) Fino a tre piani A partire da quattro piani fino al limite degli edifici alti Oltre 8 piani o a partire dal limite per edifici alti Senza limitazioni Senza limitazioni Requisito soddisfatto con Mepla / PushFit: è richiesto il consenso dell'ufficio tecnico cantonale; sbarramento antincendio EI 90 (icb), esecuzione secondo omologazione AICAA n

9 Requisiti degli isolamenti del tubo Tabella 4: Estratto dalla norma «Utilizzo di materiali da costruzione combustibili» (BSRL 13-03d, punto 7.2) Costruzioni con un Costruzioni con quattro Oltre 8 piani o a partire massimo di tre piani o più piani fino al limite dal limite degli edifici alti 1) *) (30') 1) *) degli edifici alti (60') 1) *) (90' icb obbligatorio) Isolamento delle tubazioni 1) 2) 3) 4) *) Integrazione / interpretazione / raccomandazione da parte di. 0 La resistenza al fuoco è la durata minima, espressa in minuti, durante la quale un materiale da costruzione deve soddisfare i requisiti richiesti. Gli isolamenti delle tubazioni devono essere ricoperti con un rivestimento in materiale incombustibile (ad es. in lamiera). Il materiale di un eventuale rivestimento deve avere un indice di combustibilità non inferiore a 5.2. La posa delle tubazioni deve essere effettuata in un vano tecnico / sistema d'installazione* omologato dall' AICAA con resistenza al fuoco EI 90 (incombustibile). Materiali isolanti disponibili in commercio PIR: IC 5.2 Lana minerale: IC 6q ) oppure 5.2 3) 2) 4) 5.2 Esempi di applicazione Tubazioni di alimentazione Mepla / PushFit Sbarramenti tagliafuoco EI 90 per attraversamenti di soffitti e muri che formano compartimenti tagliafuoco con Mepla / PushFit secondo omologazione AICAA n Condizioni: La tubazione Mepla / PushFit che attraversa il soffitto o la parete deve essere isolata, per una lunghezza di mezzo metro, con un isolante incombustibile (ad es. lana minerale avvolta in modo concentrico con foglio in alluminio rinforzato con una rete e sovrapposizione autoadesiva) avente uno spessore dell'isolamento di almeno 20 mm fino ad un diametro del tubo ø 63 mm ed uno spessore dell'isolamento di 30 mm con un diametro del tubo di ø 75 mm L'isolamento deve essere applicato al tubo nel mezzo dell'attraversamento soffitto / parete e la cavità tra l'isolamento e il calcestruzzo o la muratura deve essere ben riempita con malta Fig. 2: Protezione dagli incendi Mepla / PushFit: attraversamento di muro nel caso di una parete in muratura L Lunghezza complessiva = 50 cm 1 Tubo Mepla / PushFit 2 Semiguscio RS s Si consiglia di scegliere uno spessore del materiale isolante (min. 20 mm) per lo sbarramento tagliafuoco analogo allo spessore già utilizzato. L 1/2 L 1/2 L

10 Fig. 3: Protezione dagli incendi Mepla / PushFit: attraversamento di muro nel caso di una parete in muratura, curva L Lunghezza complessiva = 50 cm 1 Tubo Mepla / PushFit 2 Semiguscio RS s 1/2 L L 1 2 1/2 L 1 Fig. 6: Protezione dagli incendi Mepla / PushFit: attraversamento di soffitti in muratura, curva L Lunghezza complessiva = 50 cm 1 Tubo Mepla /PushFit 2 Semiguscio RS /2 L 1/2 L 1 2 s s 2 Fig. 4: Protezione dagli incendi Mepla / PushFit: attraversamento di muro nel caso di una parete di costruzione leggera a secco d Dimensione tubo s Spessore dell'isolamento 0 1/2 L 1/2 L s 1 1/2 L 1/2 L L Fig. 5: Protezione dagli incendi Mepla / PushFit: attraversamento di soffitti in muratura L Lunghezza complessiva = 50 cm 1 Tubo Mepla / PushFit 2 Semiguscio RS

11 1.2.3 Isolamento delle tubazioni Nozioni fondamentali In funzione della temperatura dell'acqua e della temperatura ambiente, le tubazioni di alimentazione devono essere provviste di un isolante. Il tipo di isolamento dipende dai risultati da raggiungere. Condotte dell'acqua fredda: impedire la formazione di condensa impedire il riscaldamento dell'acqua potabile impedire la trasmissione di rumori Condotte dell'acqua calda, circuiti di ricircolo e tubazioni dell'impianto di riscaldamento: ridurre la dispersione termica assorbire la dilatazione impedire la trasmissione di rumori Condotte dell'acqua fredda Lo spessore minimo dell'isolamento di tubazioni dell'acqua fredda può essere prelevato dalle seguenti tabelle. È concepito per l'edilizia abitativa e vale per temperature ambiente di 5-25 C e un'umidità dell'aria di max. 85 %. Gli spessori del materiale isolante indicati vanno maggiorati nel caso che le tubazioni fossero esposte al pericolo di gelo, oppure se esse sono munite di un cavo scaldante antigelo. Tabella 5: Spessore minimo dell'isolante (condotte di allacciamento agli apparecchi) Incasso Esterno Guaina isolante Bendaggio / guaina di protezione tubi Gusci isolanti in PIR DN s in mm s in mm Tabella 6: DN Guaina isolante s in mm Spessore minimo del materiale isolante (condotte di distribuzione e condutture verticali) Incasso Esterno murato nel vano Bendaggio / guaina di protezione tubi Gusci isolanti PIR s in mm Gusci isolanti PIR s in mm

12 Condotte dell'acqua calda Estratto dal «Modello di prescrizioni energetiche dei cantoni (MoPEC)» della Conferenza dei direttori cantonali dell'energia (edizione 2008). Sono possibili variazioni a livello di Cantone. Installazioni nuove o rifatte nell'ambito di trasformazioni, compresi i rubinetti e le pompe, devono essere completamente isolati contro le perdite termiche secondo tabella 7 "Spessori minimi dell'isolamento di installazioni dell'acqua calda per sistemi di alimentazione ", pagina 14. Ciò comprende: condotte dell'acqua calda nei locali non riscaldati, eccetto le piccole tratte verso i punti di prelievo che non dispongono di un nastro riscaldante condotte dell'acqua calda di sistemi di circolazione o condotte dell'acqua calda con nastri riscaldanti nei locali riscaldati condotte dell'acqua calda tra l'accumulatore e la batteria di distribuzione (compresa quest'ultima) Tabella 7: PushFit ø[mm] Sono possibili variazioni a livello di Cantone. Sia in locali riscaldati che in locali non riscaldati, per i circuiti di ricircolo ad acqua calda o per condotte dell'acqua calda con nastri riscaldanti valgono i requisiti secondo tabella 7 "Spessori minimi dell'isolamento di installazioni dell'acqua calda per sistemi di alimentazione ", pagina 14. Sono escluse dall'obbligo dell'isolamento solo le piccole tratte verso i punti di prelievo che non dispongono di un nastro riscaldante. Devono essere isolati anche i rubinetti, gli organi di regolazione, le pompe ecc., sempre che il loro funzionamento e la loro durata non vengano compromessi. Le sospensioni metalliche dei tubi devono essere separate termicamente dai tubi. Nel caso di pompe di ricircolo nuove o da sostituire in locali non riscaldati, l'involucro della pompa deve essere provvisto di un isolamento termico (singoli produttori consentono anche l'isolamento del motore). Spessori minimi dell'isolamento di installazioni dell'acqua calda per sistemi di alimentazione Diametro Spessore minimo dell'isolante [mm] Mepla nominale ø[mm] ø [mm] del tubo DN Con λ 0,03 W/m K ad es. gusci isolanti in PIR Con λ >0,03W/m K fino a λ 0,05 W/m K ad es. lana minerale , ,

13 1.2.4 Temperatura dell'acqua calda I boiler devono essere progettati per una temperatura d'esercizio di max. 60 C. Rappresentano un'eccezione i boiler la cui temperatura deve essere superiore per ragioni aziendali o igieniche. Ovunque sia necessario tener conto di requisiti superiori di igiene (ad esempio per evitare problemi con legionelle negli ospedali e nelle case di cura), è possibile installare dispositivi per il riscaldamento periodico oltre i 60 C dell'acqua Tempi di erogazione Estratto dalla SIA 385/1 «Impianti per l'acqua calda sanitaria negli edifici - Basi generali e requisiti». Per mantenere entro un limite economicamente accettabile le perdite di erogazione e soddisfare allo stesso tempo i requisiti di comfort dell'utente dell'acqua calda, nei tempi di erogazione vigono i requisiti della tabella 8. Tabella 8: Apparecchio sanitario Lavabo, lavamano, bidet, doccia, vasca da bagno Lavello (cucina), lavatoio domestico Tempo di erogazione massimo consentito Tempo di Tempo di erogazione t erogazione t senza mantenimento al caldo mento al con manteni- (ad es. senza caldo (ad es. ricircolo) con ricircolo) 15 s 10 s 15 s 1) 10 s 1) Il tempo di erogazione è da intendersi come il lasso di tempo fino al raggiungimento della temperatura di 40 C sul punto di prelievo. Questa temperatura viene impiegata per il calcolo e la misurazione del tempo di erogazione secondo la SIA 385/2. Segnala l'inizio dell'utilizzabilità dell'acqua calda. Se l'utente usa miscelatori a risparmio d'energia o limitatori di flusso, non è necessario soddisfare i requisiti posti al tempo di erogazione. Calcolo dei tempi di erogazione Nell'interesse di un consumo ridotto d'acqua e d'energia, i tempi di erogazione non devono essere troppo alti. Devono essere adattati alla dimensione tubo, alla lunghezza della tubazione nonché alle portate in volume, al numero ed agli intervalli di tempo dei prelievi d'acqua. Se non è possibile selezionare un sistema di distribuzione che trasporti l'acqua calda in un tempo utile dal boiler al punto di prelievo (tempo di erogazione), deve essere progettato ed installato un ricircolo o un nastro riscaldante. La norma 385/1 contiene basi generali e requisiti posti agli impianti per l'acqua calda. I metodi di calcolo per la progettazione di impianti per l'acqua calda, ad es. il metodo di calcolo per il tempo di erogazione è descritto nella norma 385/2. Questa norma è ancora in elaborazione. Per questa ragione in questo punto viene rappresentato il metodo di calcolo noto finora. 1) Il tempo di erogazione massimo consentito per lavello e lavatoio domestico è stato aumentato; secondo l'errata corrige SIA 385/1 (2012) I tempi di erogazione indicati nella tabella 8 valgono nel caso di rubinetti d'erogazione completamente aperti, regolati sul valore massimo di acqua calda. 15

14 Calcolo del tempo di erogazione t Il tempo di erogazione viene calcolato con la seguente formula: t = A L t Tempo di erogazione [s] A Fattore di erogazione [s/m] L Lunghezza della tubazione [m] 0 Esempio di calcolo Dati conosciuti: Sistema: PushFit Dimensione tubo: ø 16 mm Portata in volume V: 0,2 l/s Fattore di erogazione A secondo il diagramma (vedere Fig. 7) 0,5 s/m Lunghezza della tubazione L: 10 m Da determinare: Tempo di erogazione t [s] Soluzione: t= A L = 0,5 10 t = 5 s s m = s m Determinazione grafica del fattore di erogazione PushFit 5 A [s/m] 1 d 20 d d V [I/s] Fig. 7: Determinazione del fattore di erogazione PushFit A Fattore di erogazione V Portata in volume 0 16

15 Rilevamento grafico del fattore di erogazione Mepla 10 d 75 d 63 d 50 d 40 A [s/m] 1 d 26 d 32 d 20 d V [I/s] Fig. 8: Determinazione del fattore di erogazione Mepla A Fattore di erogazione V Portata in volume 0 17

16 Determinazione grafica del fattore di erogazione 10 d 108 d 88.9 d 76.1 d 54 d 42 d 35 A [s/m] 1 d 22 d 28 d 18 d V[l/s] Fig. 9: Determinazione del fattore di erogazione A Fattore di erogazione V Portata in volume

17 1.2.6 Determinazione della dimensione tubo Valori di carico Tabella 9: Valore di carico LU (Loading Unit, anche unità di carico) per allacciamento - I rubinetti per il riempimento del riscaldamento non devono essere presi in considerazione per la determinazione della dimensione tubo. - Utenze con allacciamenti superiori a 1/2" e/o portate speciali devono essere calcolate sempre in base alle indicazioni del produttore relative alla perdita di pressione. 0 Scopo d'impiego: allacciamenti DN 15 (1/2") Q A freddo [l/s] Q A caldo [l/s] LU freddo [ ] Cassetta di risciacquo WC, apparecchio automatico per bibite 0,1 1 Lavabo, lavabo a canale, bidet, doccia per parrucchiere 0,1 0,1 1 1 Lavastoviglie per uso domestico 0,1 1 Lavatrice per uso domestico 0,2 2 LU caldo [ ] Rubinetto d'erogazione per balconi 0,2 2 Doccia, lavello, lavatoio, vuotatoio su gambe e da parete 0,2 0,2 2 2 Risciacquo orinatoio automatico 0,3 3 Vasca da bagno 0,3 0,3 3 3 Rubinetto d'erogazione per giardino e garage 0,5 5 19

18 Dimensioni tubo Tabella 10: PushFit Totale valori di carico [LU] Massimo valore di carico [LU] Dimensione tubo d a [mm] Diametro interno d i [mm] Lunghezza tubo consigliata [m] Tabella 11: Mepla Totale valori di carico [LU] Massimo valore di carico [LU] Dimensione tubo d a [mm] Diametro interno d i [mm] 11, Lunghezza tubo consigliata [m] Tabella 12: Totale valori di carico [LU] Massimo valore di carico [LU] Dimensione tubo d a [mm] Diametro interno d i [mm] ,6 25,6 32 Lunghezza tubo consigliata [m] Le tabelle dei valori di carico non corrispondono alla determinazione della dimensione tubo in base al metodo semplificato secondo la direttiva SSIGA W3, edizione In caso di applicazione delle tabelle per il dimensionamento di condotte di distribuzione nonché di condotte di distribuzione al piano (impianto con pezzi a T o condotte di allacciamento singole) tenendo conto dei seguenti criteri, vengono tuttavia rispettate le condizioni di pressione e le massime velocità di flusso prescritte nella direttiva SSIGA: Nessun punto di prelievo superiore rispetto alla tabella dei valori di carico (tabella 9 a pagina 19) Nessun superamento della portata di punta secondo la direttiva SSIGA W3, edizione 2013, diagramma 1 Nessun prelievo continuo (superiore a 15 minuti) Al massimo 12 m di differenza di altezza tra la batteria di distribuzione e il punto di prelievo più alto Pressione statica di 5 bar a valle del riduttore di pressione Per ogni colonna a partire dalla batteria di distribuzione al massimo 150 LU ed al massimo 50 m di lunghezza di sviluppo della tubazione 20

19 1.3 Montaggio Attrezzi per il montaggio Attrezzi per pressatura e set di ganasce a morsa e di ganasce a catena adatti Gli attrezzi per pressatura possono essere utilizzati solo per pressare tubi e raccordi da pressare dei sistemi a pressare Mepla e. È consentito impiegare solo attrezzi ed accessori che recano il marchio di compatibilità. Un impiego diverso o che si discosti da quello specificato è considerato non conforme alla destinazione. Tabella 13: Compatibilità attrezzi per pressatura e set di ganasce a morsa adatti [1] [Compatibilità] Materiale Set di ganasce a morsa Set di ganasce a catena Attrezzi per pressatura Dimensioni pressabili [1] Mepla ø Set di ganasce a morsa Mepla ø completo Ganasce a morsa Tagliatubo Sbavatore e calibratore Matita gialla Mepla PowerTest - ACO 102 Art. No P1.1 Art. No AFP 101 1) ø Set di ganasce a morsa ø completo Ganasce a morsa Tagliatubo Sbavatore Pennarello evidenziatore Sagoma per profondità d'innesto - Art. No ) Fino al

20 Tabella 14: [Compatibilità] Compatibilità attrezzi per pressatura e set di ganasce a morsa e di ganasce a catena adatti [2] Materiale Set di ganasce a morsa Set di ganasce a catena Attrezzi per pressatura [2] EFP 202 Art. No P3.1 ECO 202 Art. No P3.1 ACO 202 Art. No P1.1 ACO 1 1) ECO 1 1) PWH 75 2) ACO 201 3) ECO 201 3) EFP 2 3) 1) Fine serie ) Fino al ) Fino al 2010 Dimensioni pressabili Mepla ø ø Set di ganasce a morsa Mepla ø 16-40, completo Art. No Set di ganasce a morsa ø 15-35, completo Art. No Ganasce a morsa Tagliatubo Sbavatore e calibratore Matita gialla Mepla PowerTest Ganasce a morsa Tagliatubo Sbavatore Pennarello evidenziatore Sagoma per profondità d'innesto Set di ganasce a catena Mepla ø 63 completo Art. No Set di ganasce a catena Mepla ø 75 completo Art. No Set di ganasce a catena ø 42 / 54 completo Art. No

21 Tabella 15: Compatibilità attrezzi per pressatura e set di ganasce a morsa e di ganasce a catena adatti [3] Materiale [Compatibilità] Set di ganasce a morsa Set di ganasce a catena Attrezzi per pressatura [3] ECO 301 Art. No P3.3 Dimensioni pressabili ø Set di ganasce a morsa ø completo Ganasce a morsa Tagliatubo Sbavatore Pennarello evidenziatore Sagoma per profondità d'innesto Set di ganasce a catena ø 42 / 54 completo Art. No Set di ganasce a catena ø 76,1 / 88,9 completo Art. No ECO 3 1) Art. No Set di ganasce a catena ø 108 completo Art. No HCPS Art. No P4.1 ø 76,1-108 Ganasce a catena ø 76,1-108 Art. No ) Fino al 2005 La convenzione di garanzia per gli attrezzi per la lavorazione segue il contratto di garanzia tra la Distribuzione SA e la suissetec, purché vengano impiegati solo prodotti o attrezzi per pressatura testati e raccomandati da. 23

22 Pulizia e manutenzione dell'attrezzo per pressatura Una targhetta di controllo presente sull'attrezzo per pressatura segnala la data del prossimo intervento di manutenzione necessario. L'attrezzo per pressatura deve essere dato in manutenzione sempre nella valigia per il trasporto insieme alle ganasce a morsa. I lavori di manutenzione e di riparazione devono essere eseguiti solo da un'officina di manutenzione certificata, ad esempio: Ditta W. Frei AG Buechstrasse 6 CH-8645 Jona Tabella 16: Piano di manutenzione attrezzo per pressatura ACO 102, ACO/ECO 202, EFP 202, ECO 301 Intervallo Intervento di manutenzione Verificare l'attrezzo per pressatura e il cavo della corrente elettrica o l'accumulatore per assicurare che non presenti difetti e danni rilevanti dal punto di vista della sicurezza Regolarmente Pulire e lubrificare la pressatrice Pulire e lubrificare le ganasce a morsa / pinze intermedie ed i tasselli delle ganasce a catena, vedere descrizione d'uso del rispettivo sistema Semestralmente Far eseguire un controllo metrologico da un elettricista qualificato, oppure presso un'officina specializzata autorizzata, per individuare difetti e danni rilevanti dal punto di vista della sicurezza. In occasione di questo controllo si misurano tra l'altro i seguenti valori: Resistenza di isolamento Rigidità dielettrica Corrente dispersa equivalente Corrente di contatto Dopo pressature (l'intervallo viene indicato mediante il lampeggio del LED rosso e verde 1) ) o al più tardi dopo due anni 2) Richiedere a un'officina specializzata autorizzata di controllare la forza di compressione e lo stato di usura 1) Con EFP 202 ed ECO 301, l'intervallo non viene segnalato da spie LED 2) Con ECO 301 ogni anno 24

23 Grazie alla scelta di materiali di alta qualità (pompa montata su cuscinetto a sfere, pistoni trattati termicamente), l'usura dei pezzi e delle guarnizioni è ridotta ad un minimo. In questo modo è praticamente impossibile che l'olio idraulico si sporchi. Pulire l'apparecchio con una spazzola asciutta e morbida o con un panno I rulli di trasmissione e il perno di fissaggio nel cilindro sono da liberare regolarmente dalla sporcizia (rimuovere lo sporco con un getto d'aria o un pennello) Ingrassare i rulli di trasmissione, la loro guida e la vite di fissaggio con BRUNOX Turbo-Spray o con un lubrificante equivalente Togliere il lubrificante in eccesso Pulizia della pressatrice manuale 1 Lubrificare i punti contrassegnati con BRUNOX Turbo-Spray o lubrificante equivalente. Art Controllare il profilo delle ganasce a morsa e strofinarlo con un panno oleoso. Fig. 10: Lubrificare i rulli di trasmissione, la guida e il perno di fissaggio Non utilizzare solventi o altri liquidi! Raccomandazione: BRUNOX Turbo-Spray Art. No Art Non utilizzare solventi o altri liquidi! Raccomandazione: BRUNOX Turbo-Spray Art. No Art

24 Pulizia e manutenzione delle ganasce a morsa Una targhetta di controllo presente sulla ganascia a morsa indica la data del prossimo intervento di manutenzione necessario. La ganascia a morsa deve essere data in manutenzione sempre nella valigia per il trasporto insieme alla pressatrice. I lavori di manutenzione e di riparazione devono essere eseguiti solo da un'officina di manutenzione certificata, ad esempio: Ditta W. Frei AG Buechstrasse 6 CH-8645 Jona Intervallo Intervento di manutenzione Verificare che la ganascia a morsa non presenti difetti esterni, in particolare danni, crepe nel materiale o altri fenomeni di usura. Nel caso in cui siano presenti danni, sostituire la ganascia a morsa o farla riparare dal centro di assistenza Regolarmente certificato (prima Verificare i raccordi a vite della ganascia a morsa e, all'occorrenza, serrare le viti dell'impiego, Rimuovere i depositi nel profilo toroidale all'inizio della Pulire il profilo toroidale con un panno imbevuto di solvente (ad es. alcool giornata denaturato) lavorativa) Lubrificare il profilo toroidale Spruzzare la ganascia a morsa completa con BRUNOX Turbo-Spray o con uno spray equivalente Verificare la scorrevolezza delle leve delle semiganasce Far verificare lo stato di usura della ganascia a morsa dal centro di assistenza Annualmente certificato Per la pulizia e manutenzione sono da osservare le seguenti disposizioni: Controllo visivo periodico dei profili toroidali in corrispondenza delle ganasce a morsa per escludere sporcizia e danni Se necessario, pulire i profili toroidali con una spazzola di acciaio e strofinare le ganasce a morsa con un panno oleoso 26

25 Pulizia delle ganasce a morsa Non utilizzare solventi o altri liquidi! Raccomandazione: BRUNOX Turbo-Spray Art. No Art Pulire le ganasce a morsa con un panno oleoso o con una spazzola. Non utilizzare più ganasce a morsa usurate o difettose! Far verificare immediatamente da un centro di assistenza certificato. 2 Controllare la presenza di usura o danni sulle ganasce a morsa. 27

26 Sistemi di alimentazione per impianti sanitari in generale Collaudo dopo il montaggio Prova di pressione igienica con acqua Tramite la prova di pressione igienica con acqua viene verificata la tenuta della conduttura nonché l'accoppiamento di forza assiale del collegamento. La conduttura viene verificata nello stato terminato, ma non ancora coperto. Nella prova di pressione con acqua devono essere rispettati i seguenti valori: pressione di prova: calo di pressione: 1,5 pressione di esercizio, almeno 15 bar 0,1 bar/h con materiali metallici Inoltre deve essere osservato: Sono da utilizzare solo manometri che consentano una lettura perfetta di una variazione di pressione di 0,1 bar. La direttiva per installazioni per l'acqua potabile W3 è vincolante per la prova di pressione. Esecuzione della prova di pressione igienica con acqua 1 Chiudere le estremità dei tubi con il rispettivo tappo per prova di pressione. 2 Collegare il manometro al filtro igienico in corrispondenza del punto più basso della conduttura. 3 Collegare la pompa di mandata al filtro igienico. Prova di pressione con gas inerti Se, dal punto di vista igienico o a causa del pericolo di gelo, non è possibile effettuare una prova di pressione con acqua potabile, è possibile effettuare una prova di tenuta con gas inerti. Ulteriori informazioni nonché un protocollo delle prove di pressione corrispondente è presente in Internet all'indirizzo 4 Riempire lentamente la conduttura e sfiatarla. Per informazioni dettagliate sul filtro igienico si rimanda al capitolo "Rubinetti e igiene", sezione 5.3 "Filtro igienico ", pagina

27 Protocollo delle prove di pressione con acqua Modello Protocollo delle prove di pressione con acqua PROVA DI PRESSIONE CON ACQUA Di Località, data Progetto di costruzione: Committente rappresentato da: Commissionario rappresentato da: Sciacquatura dell'allacciamento della costruzione/cantiere sì no Impiego del filtro igienico sì no Primo impiego dell'unità filtrante mese: anno: Mepla, o tubo metallplastico multistrato PushFit T < 10 K tra temperatura d'ambiente e temperatura al riempimento Riempire a sezioni le condotte mediante l'impiego del filtro igienico e sfiatarle Raggiungere la pressione di collaudo con il filtro igienico installato (min. 15 bar) P prova = P cons x 1.5 = bar Tubo PushFit in polibutene T < 10 K tra temperatura d'ambiente e temperatura al riempimento Riempire a sezioni le condotte mediante l'impiego del filtro igienico e sfiatarle Pre-collaudo (tempo di prova complessivo 60 min.) Raggiungere la pressione di collaudo con il filtro igienico installato (min. 15 bar) P prova = Pcons x 1,5 = bar, attendere 10 min. Scaricare la pressione, attendere 5 min. Tempo d'attesa 30 minuti per equilibrare la temperatura dopo aver raggiunto P prova Ripristinare entro 30 minuti 2 x P prova ; intervalli di 10 min., nel frattempo scaricare la pressione, attendere 5 min. Tempo di prova 10 minuti, non si è verificata nessuna caduta di pressione, constatato nessuna perdita d'acqua Nei seguenti 30 min. una caduta di pressione è permessa max. 0.6 bar (0.1 bar ogni 5 min.) Constatato nessuna perdita d'acqua Collaudo principale (tempo di prova complessivo 120 min.) con 3 bar Caduta di pressione permessa max. 0.2 bar Le condotte sono ermetiche Le condotte sono ermetiche Filtro igienico sciacquato con l'apposita sostanza conservante Località Filtro igienico sciacquato con l'apposita sostanza conservante Data Committente Commissionario 29

28 1.3.3 Prima messa in funzione Risciacquo di condutture 1. Dopo aver eseguito la prova di pressione, la condotta di acqua potabile dovrà essere sciacquata a fondo. 2. L'installazione deve essere sciacquata con la massima portata in volume possibile o con un dispositivo di lavaggio idoneo e omologato fino a garantire la qualità dell'acqua potabile. 3. Per il lavaggio delle tubazioni è vincolante la direttiva per le installazioni di acqua potabile W3. 30

29 1.4 Funzionamento e manutenzione Nozioni fondamentali Il gestore di edifici deve assicurare che l'acqua potabile abbia la qualità prescritta sui vari rubinetti di prelievo. Il filtro a cestello che è installato dietro al contatore dell'acqua, serve solo per rimuovere le particelle grosse, come ad esempio granelli di sabbia, ruggine ecc.; non rimuove batteri o virus. I filtri a cestello, anche le unità filtro risciacquabili, devono essere puliti ad intervalli regolari per impedire una formazione di biofilm. Se i filtri a cestello non vengono manutenuti / puliti, si sviluppano colonie di batteri che vengono continuamente ceduti all'acqua potabile e che pertanto la contaminano. Un consumo regolare di acqua potabile impedisce stagnazioni nel sistema. Dopo tempi di stagnazione prolungati, ad es. nel caso di assenze a partire da tre giorni nei periodi di vacanza, è consigliabile sciacquare l'intero sistema prima che l'acqua venga impiegata per uso umano. A tale scopo tutti i rubinetti di prelievo devono essere aperti fino ad assicurare il completo ricambio dell'acqua, oppure deve essere installato un dispositivo di risciacquo automatico come il risciacquo igienico (vedere capitolo Rubinetti e igiene, pagina 237). In linea di principio, le tubazioni nel giardino, anche quelle antigelo, devono essere svuotate e bloccate se non verranno utilizzate per un periodo prolungato. L'acqua proveniente dalla tubazione nel giardino non dovrebbe essere usata come acqua potabile poiché qui si verificano spesso lunghi tempi di stagnazione nella tubazione ovvero nel tubo flessibile. Nei grandi immobili (albergo, ospedale ecc.) deve essere realizzato un piano di manutenzione e, in generale, un piano igienico. I requisiti di funzionamento e manutenzione di impianti idrosanitari in edifici sono esposti nella direttiva SSIGA W3/E Decalcificazione di tubazioni I sistemi di alimentazione PushFit, Mepla e sono concepiti per un funzionamento senza manutenzione. Tuttavia possono verificarsi disturbi nel funzionamento causati da depositi di calcare nel tubo, quando le condizioni di esercizio non vengono adattate alla qualità dell'acqua. I sistemi di alimentazione possono, se è assolutamente necessario, essere decalcificati rispettando le condizioni elencate di seguito: Agente decalcificante da utilizzare: Utilizzare solo decalcificanti a base di acido amidosolfonico oppure acido citrico Adoperare unicamente agenti decalcificanti con sostanze anticorrosive supplementari Impiegare esclusivamente prodotti decalcificanti per metalli non ferrosi (Rg, Ms, Dr-Ms) omologati dal produttore Impiegare solo decalcificanti approvati dal produttore per la decalcificazione di condotte di acqua potabile consiglia l'"anticalcare rapido 548" (concentrazione secondo il produttore pari al 3 %) della ditta Halag Chemie AG di Aadorf ( ). Applicazione: Le disposizioni di sicurezza indicate dal produttore dell'agente decalcificante sono da osservare meticolosamente L'anticalcare e la soluzione decalcificante non devono in nessun caso entrare in contatto con il lato frontale del tubo metallplastico multistrato PushFit o Mepla. Altrimenti si provoca una corrosione dell'alluminio! La concentrazione massima indicata dal produttore deve essere rispettata assolutamente Il sistema di tubazioni deve essere aperto per consentire la fuoriuscita della pressione che si può formare durante l'intervento di decalcificazione 31

30 Temperatura di esposizione: La temperatura di esposizione non deve superare la temperatura ambiente (25 C) Prima della decalcificazione, le condotte dell'acqua calda devono essere sciacquate con acqua fredda finché in tutti i punti di erogazione la temperatura di esposizione viene superata per difetto Tempo di esposizione: Non superare il tempo di esposizione indicato dal produttore; il tempo di esposizione max. prescritto da è pari a 8 ore Risciacquo delle tubazioni: L'intera rete di tubazioni deve essere sciacquata a fondo dopo l'intervento di decalcificazione. Ad ogni punto d'erogazione bisogna controllare il valore ph, al fine di provare che non sono più presenti tracce di acido Pulizia delle tubazioni Per la pulizia dei sistemi di alimentazione è consentito solo un risciacquo con acqua o con una miscela di acqua ed aria. I processi di pulizia con effetto abrasivo (ad es. aria compressa e sabbia) danneggiano la superficie interna dei tubi e i raccordi. Questi non sono consentiti Punti di perdita Se nei sistemi di alimentazione o in tratti di tubazioni costituiti da altri materiali dovessero comparire delle perdite, non è consentito impiegare materiali per guarnizioni inseriti in un secondo momento nel tubo interno. Per eliminare i guasti è necessario individuare i punti non stagni e sostituire il pezzo Rimessa in funzione dopo la manutenzione I sistemi di alimentazione devono essere sciacquati adeguatamente dopo gli interventi di manutenzione. 32

31 33

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