avventura pastorale ci sarà l esperienza di don Giovanni Bianco nelle vesti di Vice Parroco.

Transcript

1 In una chiesa gremita di fedeli si è svolta, nella serata di martedì scorso, la cerimonia d insediamento del nuovo Parroco della Chiesa Maria SS. del Carmine. Il 39enne sacerdote monopolitano Don Mimmo Belvito succede a don Antonio Di Lorenzo e guiderà i suoi fedeli per i prossimi nove anni. Ad affiancarlo in questa primissima avventura pastorale ci sarà l esperienza di don Giovanni Bianco nelle vesti di Vice Parroco. Dopo aver dato lettura del decreto vescovile di nomina, il nuovo Parroco ha pronunciato la professione di fede contemplata dal diritto canonico e il solenne giuramento di fedeltà alla dottrina cattolica e di obbedienza all Ordinario diocesano. La comunità della Parrocchia Maria SS. Carmine afferma il vescovo nell omelia vive una nuova pagina della sua storia. Un pastore va, un pastore viene. Don Antonio si è preso cura di voi per ben 25 anni. A lui va il mio più sincero apprezzamento per il suo lungo servizio pastorale svolto sempre con generosità, con competenza, con profonda spiritualità, con costanza e serenità. Ricco di una forte esperienza pastorale nei suoi otto anni di sacerdozio continua il vescovo don Mimmo si è distinto per competenza e dedizione come educatore nel Seminario Minore di 1 / 5

2 Conversano e nel Seminario Teologico di Molfetta, nonché come direttore spirituale della Confraternita di Monopoli. Una ricca esperienza e una maturità umana spirituale che gli saranno certamente d aiuto nel ruolo di parroco. Il Sindaco Gianvicenzo Angelini De Miccolis ha rivolto, a nome dell intera amministrazione comunale, il benvenuto a Don Mimmo. Siamo sempre più convinti afferma il Primo Cittadino che la chiesa svolge un grande monito nella crescita e nella formazione della società civile. Infatti, ho conosciuto don Antonio nell ambito del suo impegno civile nella gestione di un centro sociale in un quartiere a rischio della nostra città, sopperendo anche alle problematiche amministrative. Una simbolica pergamena è stata conferita a don Antonio Di Lorenzo in segno di stima e gratitudine per l impegno nella Parrocchia Maria SS. del Carmine a servizio dell intera comunità cittadina in oltre 25 anni di lavoro. Nel caloroso messaggio di benvenuto a Don Mimmo, il Consiglio Pastorale si presenta come una comunità piena di aspettative, ma pronta ad assumere responsabilità diretta nel percorrere nuovi sentieri. Tra le tante iniziative pastorali affiora: l Apostolato della Preghiera, l Azione Cattolica, il catechismo, il Gruppo della Liturgia, il Gruppo Giovani, il Coro Eleonora Laterza, i ministranti, il Gruppo Famiglie, la Confraternita, l Opera della Legalità, il Movimento della Speranza, il Gruppo Scialon. Nel discorso d insediamento, don Mimmo Belvito esordisce così: Così come ho sempre fatto, da quando sono prete, ho obbedito alla scelta del nostro vescovo di designarmi nella Parrocchia Maria SS. del Carmine: chi obbedisce non sbaglia mai, ed è nell obbedienza che si manifesta la volontà di Dio. Vengo in mezzo a voi come uno che, tra le vicende lieti e tristi della vita, ha incrociato gli occhi materni della Madonna della Madia e qui, ha scoperto e compreso sempre più che Gesù Cristo e il Suo Vangelo sono la vera ricchezza della vita e dell umanità. Vengo in mezzo a voi come un innamorato di Gesù e col cuore desideroso di condividerlo con voi. Come avverrà questo? Sarà lo Spirito Santo a suggerirlo! Intanto ci inseriamo in quella idea evangelica di Chiesa che Papa Francesco ci sta suggerendo: una chiesa essenziale, accogliente, povera! Una parrocchia essenziale. Ma ricca. Ricca di cosa? Di preghiera, di Parola di Dio. Eucaristica. Di Misericordia! Profondamente mariana. Ecco le ricchezze irrinunciabili: preghiera, Parola, Eucaristia, Misericordia, Maria. Dalla comunione con Dio discendono le varie comunioni. Quella col vescovo e la diocesi. Con i 2 / 5

3 presbiteri di questa zona pastorale. Col popolo di Dio. Voglio dire grazie al Signore continua don Mimmo per la comunità del seminario minore, in cui ho mosso i primi passi del mio ministero; alla confraternita di San Giuseppe e all Istituto Pro Familia di Monopoli in cui ho condiviso la gioia di essere prete in mezzo alla gente. Un ringraziamento particolare alla parrocchia della Cattedrale di Monopoli. È la mia parrocchia d origine, la culla della mia vocazione. La casa della Madonna a cui ho sempre affidato le mie ansie, tribolazioni e speranze. Ringrazio il caro don Vincenzo Muolo che mi ha accolto in parrocchia come sa fare un padre. Ringrazio il Signore per il Seminario Regionale di Molfetta in cui ho avuto la gioia di affiancare tanti giovani che tra qualche mese saranno presbiteri. [ ] La mia presenza in seminario mi ha convinto che la dimensione vocazionale non è un aspetto marginale della nostra presenza cristiana o della pastorale: ne è, piuttosto, l essenza. Si, perché tutti siamo chiamati, per tutti c è una vocazione specifica. Don Mimmo manifesta un pensiero per i propri familiari: Non posso non dire grazie al Signore per la mia famiglia. Ancora una volta, in questa mia transizione mi ha accompagnato con tutte le cure e le attenzioni. Se non ci fosse la mia famiglia, sarei un povero prete: il sacrificio e la dedizione che trovo a casa, sono tutt ora il mio primo modello sacerdotale! Ringraziando il vescovo per avergli affidato l incarico di Parroco, don Mimmo afferma: Mi inserisco nel solco dei pastori che mi hanno preceduto. Entro con discrezione in questa bella città di Putignano, continuando l opera del caro don Antonio Di Lorenzo che ha guidato questa comunità per 25 anni. La sua presenza di amministratore fedele alla promessa fatta il giorno della sua ordinazione, è, per me, prete un po più giovane di lui, esempio e incoraggiamento a continuare a scommettere sempre su Colui a cui ho donato il cuore e la vita. Grazie don Antonio anche per la tua accoglienza nei miei confronti. Non poteva mancare un messaggio per i presbiteri di Putignano: Grazie per l accoglienza! Sono l ultimo arrivato. Ho bisogno di voi che meglio di me conoscete il territorio. Camminiamo insieme: meglio fare cento metri insieme che un chilometro da solo. Intesa, convergenza, presenza siano lo stile della nostra comunione presbiterale. Saluto di cuore ciascuno di voi nella persona del vicario zonale don Angelo Sabatelli. Permettete anche un saluto particolare a don Giovannino Bianco, vicario parrocchiale di questa comunità con cui continueremo a collaborare insieme. 3 / 5

4 Infine, don Mimmo si rivolge ai propri fedeli: Il parroco non ha bisogno della vostra collaborazione! Ha bisogno della vostra corresponsabilità! Collaborazione è troppo poca cosa. Corresponsabilità è molto di più. La nostra deve essere una esperienza di fede, di carità, di gioia, di condivisione. Di reciprocità. Attenti, però: non dobbiamo soltanto stare bene tra noi! Non dobbiamo trattenere l amore di Dio! Dobbiamo comunicarlo agli altri. Senza mania di proselitismo o espansionismo. Senza entrare in concorrenza con altri enti (parrocchie comprese). Siamo comunità aperta, non orto chiuso. Ci sono ammalati, persone sole, persone che si sono allontanate? Ebbene la parola chiave sia: accoglienza. Sorriso vero, interesse vero, misericordia. Il Papa ci ha ricordato che la Misericordia salverà il mondo. Io credo che anche l accoglienza sia un opera di misericordia. Poiché si tratta di mettere nel proprio cuore le miserie di tutti per portarle nel cuore di Dio. Allora siamo comunità aperta, gratuita, accogliente. Sui temi della pace, della giustizia sociale, della famiglia, dei giovani, della libertà? Come credenti, come comunità, non possiamo più disattendere questo aspetto della vita. La persona al centro! I poveri, soprattutto! Collaborazione con tutti quelli che hanno al cuore l uomo. L uomo è la via della Chiesa! Sposo questa comunità e voglio essere un prete libero conclude don Mimmo. Libero da tutti quei fardelli che non mi lasciano il tempo per pregare e studiare, per ascoltare e consiliare. Se ad un parroco mancassero questi spazi smetterebbe di essere un uomo di Dio. Vorrei spendere il mio tempo animando i vari gruppi della parrocchia mantenendo in essi il fervore spirituale, senza che vi siano ghetti, nel confronto e nella crescita reciproca, soprattutto nella liturgia e nel Consiglio Pastorale che deve funzionare davvero e deve crescere. Manteniamoci leggeri dal peso di strutture organizzative. Gettiamo a mare ogni tipo di zavorra inutile. La zavorra degli interessi, del profitto, del produttivismo, dell efficientismo, del modello azienda. La parrocchia deve essere trasparente, senza segreti, senza silenzi che sanno di ambiguità. Don Mimmo conclude il suo discorso così: pretendete da me che sia un uomo di Dio! Non vi aspettate un manager. Né un sociologo, né uno psicologo, né il responsabile di un supermarket. Tanto meno un moralista. In questi giorni mi studierete, mi conoscerete: ma la cosa che più mi piacerebbe sentire da voi è questa: è un uomo di Dio! Perciò, pregate per me. Beneditemi, accoglietemi, accompagnatemi, consigliatemi. E il Signore benedirà voi. 4 / 5

5 Alla funzione religiosa, officiata da vescovo Sua Eccellenza Mons. Domenico Padovano, hanno preso parte: l arciprete don Angelo Sabatelli, i parroci don Roberto Turco e don Peppe Recchia, i presbiteri della nostra cittadina, il Sindaco Gianvincenzo Angelini De Miccolis, il Presidente del Consiglio Comunale Pietro Sportelli, il consigliere comunale Vito Valentini, i ragazzi dei Seminari di Molfetta e Conversano, accompagnati dal Rettore Mons. Luigi Renna. A margine della celebrazione eucaristica, è stato sottoscritto il verbale della cerimonia d insediamento. La serata si è conclusa con un ricco buffet, allestito nel chiostro comunale. I fedeli della Parrocchia Maria SS. del Carmine si sono stretti attorno al nuovo parroco don Mimmo per dimostrargli l affetto dell intera comunità. 5 / 5