Caro Alberto, cara Giovanna, e perché no, cara Gioia, e cari amici della Associazione,

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1 15 GIUGNO 2015 Caro Alberto, cara Giovanna, e perché no, cara Gioia, e cari amici della Associazione, eccomi qua per la terza volta in Repubblica Centrafricana. All inizio fu solo per Gioia, la mia amica di una vita cui suo marito Alberto e sua madre Giovanna hanno dedicato, con amici e famigliari, la costruzione della Scuola Materna del Villaggio dei Pigmei a Ngouma. Poi ho conosciuto Carla, Mario, Giuliano, Giovanni e Claudio e voi tutti amici della associazione e le ragioni per tornare sono diventate tante: con loro e grazie a voi ho conosciuto i bambini di questo paese e le ragioni sono diventate centinaia! Questa volta è particolarmente importante per me: devo verificare con Mario le condizioni per realizzare il collegamento elettrico e informatico fra la Scuola e la Casa del Volontario a Bangui. Significa molto per me, è dare quel che so dare,

2 significa che finalmente la mia competenza serve a qualcuno in concreto e non a quei rompiscatole dei miei cari clienti milanesi! Poi devo presenziare alla cerimonia di inaugurazione della Scuola della Gioia, e sarà un altra occasione per ricordare quella splendida ragazza che non c è più, ma che veramente vive con noi, tanto era stata forte la sua presenza terrena. E sempre la mia compagna di banco, di fughe da scuola, di sigarette fumate, di scherzi feroci e di risate forti che solo lei sapeva regalare, a me e a tutti senza distinzione. Era una ragazza generosa ed è giusto, ritengo, ricordarla così. Siamo partiti sabato 13 giugno mattina da Bangui per andare verso Bagandou, passando da Mbaiki e Zomea. L'appuntamento era presso il comando delle Suore Comboniane a Bangui dove ci aspettavano suor Dalva e suor Donata. Ci siamo divisi sulle due Toyota, una guidata da Suor Dalva, e siamo partiti per Mbaiki; dopo una

3 sosta per caricare sacchi di cibo di varia natura, siamo ripartiti per Zomea, laddove c è un piccolo ospedale che la Associazione supporta da tanti anni e dove abbiamo pranzato e scaricato un po' di materiale, compreso un lettino per neonati. Dopo pranzo, con Mario e Suor Dalva siamo andati a vedere i problemi della cisterna dell'acqua che perdeva e i tre impianti fotovoltaici che non funzionavano bene. Mario ne ha aggiustato uno al volo e ha detto che sarebbe ritornato a sistemare gli altri due, la cisterna sarà da cambiare. Ripartiamo. La strada, che fino a Mbaiki è asfaltata, poi sterrata, poi diventa sempre più stretta, con la giungla attorno sempre più fitta.arriviamo finalmente a Bagandou e siamo accolti da Suor Rosaria, suor Carla e suor Victoria. A cena, chiacchiere e risate con le suore che, tra l altro, si occupano della direzione scolastica delle strutture di Ngouma. Domenica mattina finalmente si parte: destinazione la Scuola della Gioia a Ngouma. Quando arriviamo al villaggio dopo un viaggio su

4 una strada ancora più tortuosa delle precedenti, ci troviamo davanti allo striscione di benvenuto agli Amici del Centrafrica. Centinaia di bambini di varie età schierati sui lati della strada ci accolgono con bandierine di carta create a scuola con i tricolori italiani e centrafricani. Mentre percorriamo il corridoio umano, incominciano a cantare in coro canzoni africane. Arriviamo alla chiesa allestita a festa, dove all'ingresso c è la foto di Suor Beniamina. La cerimonia, celebrata da Padre Michel, che per l'occasione aveva portato il nuovo impianto audio, è stata molto emozionante e coinvolgente sia per noi ospiti che per tutti i partecipanti. Dopo la cerimonia in Chiesa, sempre in corteo cantante, ci siamo diretti alla Scuola e sul piazzale antistante si sono schierati qualche centinaio di studenti, con famigliari, maestri e professori. Padre Michel, ha introdotto Suor Rosaria, la "preside" della Scuola che ha ringraziato tutti e ha letto in italiano e tradotto in Sangoil testo scritto (FARE IL LINK) da Carla che non ha potuto

5 presenziare personalmente per problemi di salute. La emozione si tagliava con il coltello, io ero commosso come si può vedere dal video (LINK) ma contento: un altro piccolo passo è stato compiuto, qua 110 bambini tutti i giorni mangeranno e studieranno, a me piacciono le cose concrete e questo passo è qualcosa di concreto! Poco dopo le varie classi, coordinate dai rispettivi maestri, hanno recitato, cantato e ballato ringraziando l'associazione Amici del Centrafrica per le opere realizzate per loro. Padre Michel ha poi benedetto tutta la scuola, stanza per stanza. Tutti gli allievi erano seduti a mangiare pane e marmellata preparati da Monica, la nostra rappresentante in RCA e dalla moglie di Jean, il nostro rappresentante nel villaggio. A fine cerimonia, tutti gli ospiti sono stati invitati nell'aula grande della scuola elementare, dove le mogli dei maestri avevano preparato un pranzo a base di prodotti tipici locali.

6 Nel pomeriggio, sempre accompagnati da tanti bambini, siamo risaliti in macchina, per tornare a Bagandou. Nel ritorno abbiamo ripristinato il cavo di collegamento tra la casa delle suore e quella di Padre Michel per permettere loro di sfruttare il collegamento Internet satellitare, il mattino dopo io e Giovanni siamo ripartiti con Suor Dalva e Suor Donata, mentre il mitico Mario è rimasto per aggiustare il generatore dell'ospedale insieme a Padre Michel. È stato un weekend ricco di emozioni e non solo. Michele

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