Strategie della pubblica amministrazione a supporto e protezione dell agricoltura biologica
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1 Strategie della pubblica amministrazione a supporto e protezione dell agricoltura biologica SIMONA CASELLI Regione Emilia-Romagna Parma, 29 settembre 2017
2 PERCHE SCEGLIERE DI PRODURRE BIO: per molti motivi, tra cui EMERGENZA AMBIENTALE SEMPRE CRITICA Il miglioramento della sostenibilità delle produzioni agricole è un obiettivo della PAC già a partire dal Le programmazioni che si sono susseguite da allora hanno sempre avuto in primo piano le Misure agroambientali di cui la più importante è l agricoltura biologica. MERCATO BIO IN CRESCITA In Italia il valore del mercato interno del biologico (2015) è pari a 2,7 miliardi di euro (AssoBio-Ismea-Nielsen), a cui aggiungere 1,4 miliardi di export (Nomisma). Le categorie più consumate sono derivati dei cereali (23% del totale), frutta e verdure, fresche e trasformate (più del 17% in entrambi i casi), e lattiero-caseari (11,5%). Queste, nel loro insieme, rappresentano circa il 70% delle vendite bio complessive nella grande distribuzione. Il canale specializzato, tra il 2014 e il 2015 ha conosciuto un notevole sviluppo registrando nell ultimo quinquennio un +15%. 2
3 Produzioni biologiche in Emilia-Romagna OPERATORI BIOLOGICI 2016 Numero imprese biologiche in Emilia-Romagna (31/12/2016): n (+20,9% sul 2015) numero IMPRESE Diff. 2016/15 Fonte: Regione Emilia-Romagna - elaborazione dati AGRIBIO In Regione Emilia-Romagna si conferma il boom registrato a livello nazionale: la regione Emilia-Romagna oggi è la quinta regione per numero complessivo di operatori biologici, la prima per numero di trasformatori di materie prime biologiche Diff. 2016/14 preparatori puri ,1% ,3% preparatori/importatori ,2% 51 35,3% n. preparatori ,3% ,2% produttori agricoli puri ,9% ,8% acquacoltura ,3% 14 14,3% produttori agricoli e preparatori ,1% ,6% produttori/preparatori/importatori ,3% 4 0,0% n. produttori ,0% ,4% TOTALE ,9% ,9% Le imprese agricole, in due anni, sono cresciute di circa 1000 unità; 800 solo nell ultimo anno. imprese settore secondario/terziario imprese settore primario
4 Produzioni biologiche in Emilia-Romagna COLTURE BIOLOGICHE TIPOLOGIE COLTURALI SUPERFICI SEMINABILI RISO COLTURE PLURIENNALI FRUTTA A GUSCIO PERE PESCHE E PERCOCHE ALTRI FRUTTIFERI VITE DA MENSA VITE DA VINO ALTRE COLTURE PERMANENTI COLTURE PERMAN. ARBOREE PRATI E PASCOLI SEMINABILI PASCOLO MAGRO OLIVO VIVAIO PIOPPETI e altre COLT.ARBOREE ALTRA SAU BIO (indifferenziata)* TOTALE SAU TOTALE (ha) BIOLOGICA CONVERSIONE Fonte: Regione Emilia-Romagna - elaborazione dati AGRIBIO La SAU bio ammonta a Ha cioè l 11% della SAU regionale La produzione agricola biologica è rappresentata prevalentemente da cereali e le altre colture da granella per consumo umano ed animale (80%) e le foraggere. In aumento la vite (+ 9%) e il pomodoro (+ 30%) per forte richiesta industria di trasformazione. 4
5 Produzioni biologiche in Italia Cereali principali: superficie bio rispetto al totale coltivato ITALIA superficie (Ha) 2015 % sul totale 2016 % sul totale Regioni maggiori produttrici frumento tenero di cui frumento tenero bio % % frumento duro di cui frumento duro bio % % orzo di cui frumento orzo bio % % Emilia-Romagna, Veneto Puglia, Sicilia Puglia, Basilicata elaborazione su dati ISMEA-ISTAT-SINAB
6 Produzioni biologiche in Emilia-Romagna ZOOTECNIA BIOLOGICA Rappresentano il 5% degli allevamenti regionali Per le produzioni animali, particolare interesse si è registrato per la conversione di allevamenti di bovini da latte ( capi nel 2016), sia per il latte fresco che per il latte da trasformare (circuito del Parmigiano Reggiano). Fonte: Regione Emilia-Romagna - elaborazione dati AGRIBIO
7 Produzioni biologiche in Emilia-Romagna TRASFORMATORI (industrie, artigiani, commercio) 2016 (+9% sul 2015) Filiere biologiche Provincia BOLOGNA Numero imprese FORLI'- REGGIO FERRARA MODENA PIACENZA PARMA RAVENNA CESENA EMILIA RIMINI MOLITURA, FORNO E FARINACEI ZUCCHERO, CACAO, TE, CAFFE, CONDIMENTI LATTE E DERIVATI di cui della filiera del Parmigiano Reggiano CARNE E SALUMI ORTOFRUTTICOLA ORTICOLA CEREALICOLA CIBI PRONTI, OMOGENEIZZATI E DIETETICI ACETIERA filiere DOP-IGP VITIVINICOLA FRUTTICOLA VENDITA AL DETTAGLIO MANGIMISTICA BEVANDE ESCLUSO VINO CEREALICOLA e MANGIMISTICA GRASSI VEGETALI E ANIMALI UOVA OLIVICOLA FLOROVIVAISTICA E SEMENTIERA PRODOTTI DELL'APICOLTURA PESCI, CROSTACEI E MOLLUSCHI LIEVITO FILIERE ALIMENTARI MISTE, ALTRO Totale Totale La filiera bio dell industria molitoria (molini, pastifici, panifici, ecc.) è la più rappresentata in regione. Tutte le più grandi imprese della filiera hanno sviluppato una linea di prodotti bio. Fonte: Regione Emilia-Romagna - elaborazione dati AGRIBIO
8 NON SOLO MERCATO ANCHE E SOPRATTUTTO PSR! Il Piano di Sviluppo Rurale ha originato un impulso al settore primario della produzione biologica: il primo bando del nuovo settennio, terminato a gennaio del 2016, ha fatto registrare una grande adesione di nuovi agricoltori biologici e la conferma di produttori storici. Gli impegni richiesti in questi nuovi bandi si sono rivelati vantaggiosi per la conversione di nuove superfici agricole dapprima coltivate con metodi tradizionali. L adesione al metodo produttivo biologico ha favorito le imprese anche per l accoglimento delle domande relative alle cd Misure ad investimento con gli importanti investimenti in esse contenuti.
9 SOSTEGNO MISURA 11 - SOSTEGNO ANNUO/HA Colture praticate Impegno: Conversione a pratiche e metodi biologici Mantenimento pratiche e metodi biologici** Foraggere* Seminativi Barbabietola da zucchero, riso e proteoleaginose Orticole e altre annuali Olivo e castagno da frutto Vite e fruttiferi minori Arboree principali (melo, pero, pesco e susino) Settore Conversione Mantenimento Zootecnia da latte 425 Euro/Ha 383 Euro/Ha Zootecnia da carne 370 Euro/Ha 333 Euro/Ha Maggiorazione per zootecnia bio su foraggere e altre colture destinate a alimentazione animale (cereali, proteaginose, ecc)
10 SOSTEGNO MISURA 11 REGOLE del BANDO 2016 che verranno confermate nel nuovo bando 2018 Per agevolare l adesione al bio sono stati eliminati alcuni impegni: - obbligo di adesione al bio di tutta l azienda e di tutti gli allevamenti. - rinaturalizzazione o i ritiri ventennali a scopi ambientali su una superficie minima del 5% della SAU - adempimenti sulla gestione del suolo e l irrigazione. Mantenuto l obbligo di revisione delle irroratrici (oltre a quello cogente del controllo funzionale) Max flessibilità in adesione, come per cambio colture ordinario Reversibilità in caso di rientro dell allevamento a regime convenzionale Possibilità di aumento della superfice fino al 20% della SOI iniziale
11 SOSTEGNO MISURA 11 BANDO ADESIONI PRODUZIONE BIOLOGICA PSR PSR PSR TOTALE COLTURA Fruttiferi e vite Olivo e castagno Ortive e altre annuali Bietola riso e soia Seminativi Foraggere TOTALE MEURO (incluso DIA e IAF) TOTALE HA ,5 14,4 13,7 10,6 10,5 21 TOTALE DOMANDE
12 SOSTEGNO MISURA 11 BANDO ESITI 667 i nuovi aderenti, su oltre partecipanti, (raggiunta quota di imprese sotto impegno) incremento SAU di circa ha (di cui oltre ha collegati alla zootecnia) (raggiunta quota di ha sotto impegno). il 77% delle imprese agricole biologiche e il 78% della S.A.U coltivata con il metodo biologico in Emilia-Romagna, accede ai contributi diretti previsti dalla Misura dedicata del Piano di Sviluppo Rurale (Mis 11 o Mis 214) MISURA 11 PROSSIMO BANDO: AUTUNNO 2017
13 n. agricoltori bio ha SAU SOSTEGNO MISURA 11 BANDO ESITI I bandi per il sostegno alle superfici agricole biologiche dei PSR hanno sempre stimolato la crescita del settore. Il primo bando del PSR ha avuto un particolare successo: la SAU biologica ha avuto un incremento del 30% sul Ora l 11% dell intera superficie agricola regionale è coltivata con il metodo biologico n. agricoltori bio SAU BIO ha NUOVO BANDO AUTUNNO 2017 Fonte: Regione Emilia-Romagna - elaborazione dati AGRIBIO PSR Bandi Misura 214 Az. 2 PSR Bando Misura 11
14 SOSTEGNO MISURA 11 BUDGET FINANZIARIO Nel primo bando della Programmazione sono state accolte tutte le domande ricevute per la misura della introduzione (operazione 11.2) e del mantenimento (operazione 11.1) del metodo biologico, con 100 Meuro di stanziamento iniziale e ulteriori 17 Meuro per il quinquennio. Per il bando 2018 (autunno 2017): previste risorse per la copertura delle domande in scadenza dal bando 2013 e per nuovi aderenti (stima attuale circa 700 aziende con ha)
15 SOSTEGNO MISURA 11 BANDO REGOLE Criteri di selezione: - Collocazione in aree prioritarie dal punto di vista ambientale (max 45: punti 30 per aree ZVN Rete natura 2000 e soggette a miglioramento qualità corpi idirici + 15 altre zone) - 1 anno di adesione prevalente al bio delle superfici aziendali (30 punti se prima adesione; 15 punti se nel 2 e 3 anno) - Adesione a impegni aggiuntivi facoltativi max 10 punti - Adesione con intera azienda max 15 punti Nel 2018: Probabile aumento del peso per il 1 anno di adesione prevalente
16 SOSTEGNO ALTRE MISURE Oltre alla MISURA 11 (aiuti a superficie) per l introduzione o il mantenimento dell agricoltura Biologica - MISURA 1 (formazione/informazione/coaching) - MISURA 3.1 (costi di certificazione) - MISURA 3.2 (promozione) - MISURA 4 (investimenti aziendali e di filiera) - MISURA 6 (insediamento giovani agricoltori) PROSSIMO BANDO: AUTUNNO MISURA 13 (indennità compensativa aree svantaggiate) - MISURA 16 per interventi di cooperazione per innovazione (GOI) ecc.
17 SOSTEGNO ALTRE MISURE Le MISURE 3, 4, 6 e 13 hanno complessivamente assegnato alle aziende biologiche già oltre 56 Meuro pari al 23% del totale del PSR con concentrazione molto forte su: - Misura 3.1 (certificazione): 85% del totale - Misura 4 (investimenti aziendali): 34% del totale - Misura 6 (insediamento giovani): 56% del totale All interno della MISURA 1 (formazione/informazione/coaching), su un totale di circa 6,3 Meuro, la partecipazione delle aziende biologiche si è attestata attorno al 26% ed ha riguardato varie tipologie di attività.
18 SOSTEGNO ALTRE MISURE MISURA 16 per interventi di cooperazione per innovazione (GOI) Bando 2016 FOCUS AREA 2A (Ammodernamento aziende agricole, forestali e diversificazione): Finanziati 5 progetti su 52 totali a prevalente rilevanza per agricoltura biologica per un importo complessivo di circa 1,2 MEuro su circa 12 Meuro totali, ad esempio: 1- Adattamento di miscugli varietali e popolazioni evolutive di frumento tenero per il settore delle produzioni biologiche emiliano-romagnole (BIOADAPT): Contributo: Aumento della competitività delle aziende agricole di montagna e alta collina attraverso la valorizzazione della Biodiversità cerealicola in regime Biologico (Bio2): Contributo: APPEN.BIO : Dall appennino cibo per la salute: Contributo:
19 SOSTEGNO ALTRE MISURE MISURA 16 per interventi di cooperazione per innovazione (GOI) Bando 2017 Produttività e sostenibilità dell'agricoltura - Focus area 4A, 5C, 5D E 5E: Bando specificamente orientato a pratiche sostenibili e di contrasto al cambiamento del clima ha finanziato al 90% 35 progetti per un totale di 5,7 Meuro sui temi: - conservazione della sostanza organica e sequestro di carbonio (7 progett;, budget dedicato di 1,28 MEuro); - riduzione delle emissioni serra (9 progetti; 1,45 MEuro); - utilizzo di scarti, sottoprodotti e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia e delle energie rinnovabili (10 progetti; circa 1,55 MEuro) - salvaguardia e ripristino della biodiversità (9 progetti; quasi 1,4 MEuro).
20 Produzioni biologiche in Emilia-Romagna COSA SERVE PER IL FUTURO IL NUOVO REGOLAMENTO EUROPEO Dopo diversi anni di discussione, ancora non ci sono certezze su cui basare le scelte per il futuro degli imprenditori biologici. E necessario che il Ministero presidi al meglio queste ultime fasi della messa a punto dell articolato del nuovo regolamento cercando di interpretare gli obiettivi della riforma intercettando le esigenze degli imprenditori soprattutto per metterli al riparo da una concorrenza sleale intra ed extracomunitaria. Particolarmente importanti saranno le nuove regole per l avicoltura biologica, le regole per la coesistenza con le produzioni tradizionali nelle aziende miste, per la conversione dei terreni e per l adesione dei gruppi di operatori. Fondamentale garantire una pressione dei controlli non inferiore all attuale e migliorarne l efficienza con regole parametrate fra tutti gli stati membri per la classificazione del rischio delle aziende.
21 Produzioni biologiche in Emilia-Romagna COSA SERVE PER IL FUTURO LE LEGGI ITALIANE Stanno terminando l iter di approvazione sia il Decreto legislativo di emanazione governativa relativo al sistema di controllo e sanzionatorio dell agricoltura biologica, sia la Legge di emanazione parlamentare contenente Disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico. Questa legge prevede, tra l altro fondi per lo sviluppo e la ricerca dell agricoltura biologica di cui il settore sente la necessità anche per l attuazione del Piano Nazionale Strategico approvato durante l EXPO E auspicabile che gli organi governativi garantiscano la regìa nella messa a punto dei due dispositivi che hanno finalità diverse ma hanno diversi punti di contatto, poiché l uno dispone le regole per il controllo del sistema produttivo che la legge si pone di sviluppare; si pensi ad es. al ruolo nel sistema di controllo delle OP e delle OI, dei distretti biologici ecc. Il decreto legislativo ad es., la cui predisposizione non ha avuto l adeguata concertazione con le Regioni e con gli stakeholder che si auspicava, trascura la necessità di garantire regole simili per tutti i competitors europei ed internazionali e l iniziativa di riforma del sistema appare per certi versi anacronistica in considerazione dell imminente nuovo Regolamento.
22 Produzioni biologiche in Emilia-Romagna COSA SERVE PER IL FUTURO L OPERATIVITA DEL MINISTERO E DELLE REGIONI Occorre garantire la massima sinergia delle amministrazioni centrali e locali; sia fra le autorità di gestione che fra gli organismi pagatori. L obiettivo è quello della semplificazione delle procedure per migliorare la macchina amministrativa ed al contempo migliorare l efficacia dei controlli. Sono numerosi i punti critici sui quali è possibile concretamente lavorare insieme: - Agevolare l'accesso diretto delle imprese ad alcune procedure amministrative informatizzate senza l obbligo di intermediazione. - Prevedere soluzioni operative che realmente contribuiscano alla eliminazione della burocrazia e la semplificazione: si veda il tema dell integrazione delle registrazioni obbligatorie per l attività produttive biologiche: dal registro di campagna al piano colturale=pap, in applicazione del progetto di semplificazione Agricoltura 2.0 del Coordinare le attività di controllo legate ai PSR, e in particolare sulla Mis 11, anche alla luce delle imminenti nuove disposizioni normative previste per il sistema di controllo ed il quadro sanzionatorio. - Promuovere l assistenza tecnica necessaria ad attrarre ed agevolare i produttori ortofrutticoli ad attuare la conversione al metodo biologico.
23 Produzioni biologiche in Emilia-Romagna COSA SERVE PER IL FUTURO ORGANIZZAZIONE E UNITA DEL SETTORE Aumentare le sinergie ed il raccordo all interno la filiera: sempre necessario a favorire tutti i segmenti della filiera e a cercare di lasciare al settore primario il massimo possibile del valore Rafforzare le rappresentanze settoriali a livello regionale e nazionale: anche questa necessaria ad orientare la azione degli enti pubblici in direzione delle soluzioni più utili per il settore.
24 Grazie per l attenzione
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