Piaggio & C. S.p.A. PIANO DI EMERGENZA AZIENDALE. D.Lgs. 9 aprile 2008, n.81
|
|
- Lino Piva
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Piaggio & C. S.p.A. PIANO DI EMERGENZA AZIENDALE D.Lgs. 9 aprile 2008, n.81 D.M. 10 marzo 1998
2 Documento 3.12 PROCEDURE Lavoratori Pontedera Maggio 1996 Pag.1/4
3 INDICE INDICE Azioni da compiere da parte di autisti di ditte esterne Azioni da compiere da parte di visitatori o lavoratori ditte esterne Azioni da compiere da parte degli addetti alle pulizie Azioni da compiere da parte degli addetti alla gestione mense aziendali Pag.2/4
4 Nel presente documento si descrive la segnalazione da consegnare a tutti i lavoratori di imprese esterne a secondo della attività che svolgono all interno del comprensorio Piaggio di Pontedera 1. Azioni da compiere da parte di autisti di ditte esterne Gli autisti presenti nel comprensorio al segnale di ALLARME (sirena + lampeggiante arancio) devono sospendere immediatamente ogni attività e mettere in sicurezza le proprie attrezzature di lavoro (elevatori, gru, elettropompe, ecc.) le quali devono essere lasciate sul posto in posizione tale da non intralciare la circolazione di eventuali mezzi di soccorso all interno del comprensorio Gli autisti devono fermare gli automezzi ai bordi delle strade o piazzali, in modo che non intralcino i mezzi di soccorso; devono spegnere il motore e lasciare la chiave di accensione inserita per consentirne l eventuale spostamento. Gli autisti, unicamente su ordine della Vigilanza Interna, possono spostare l automezzo in zone indicate dalla Vigilanza stessa. Gli autisti devono seguire le indicazioni dei preposti alla gestione dell emergenza (facilmente riconoscibili in quanto muniti di una fascia di color bianco al braccio) e raggiungere il punto di raccolta indicatogli. Lì attendere il Cessato Allarme o ulteriori ordini. 2. Azioni da compiere da parte di visitatori o lavoratori ditte esterne I visitatori presenti nel comprensorio al segnale di ALLARME (sirena + lampeggiante arancio) devono sospendere immediatamente ogni attività e mettere in sicurezza le proprie attrezzature di lavoro (se usate) le quali devono essere lasciate sul posto in posizione tale da non intralciare la circolazione di mezzi all interno del comprensorio. I visitatori devono seguire i propri accompagnatori. Se non accompagnato il visitatore deve seguire le indicazioni dei preposti alla gestione dell emergenza (facilmente riconoscibili in quanto muniti di una fascia di colore bianco al braccio) e raggiungere il punto di raccolta indicatogli. Lì attendere il Cessato Allarme o ulteriori ordini. I lavoratori di ditte esterne presenti nel comprensorio al segnale di ALLARME (sirena + lampeggiante arancio) devono sospendere immediatamente ogni attività e mettere in sicurezza le proprie attrezzature di lavoro (se usate) le quali devono essere lasciate sul posto in posizione tale da non intralciare la circolazione di eventuali mezzi di soccorso all interno del comprensorio. I lavoratori di ditte esterne devono seguire le indicazioni dei preposti alla gestione dell emergenza e raggiungere il punto di raccolta indicatogli. Lì attendere il Cessato Allarme o ulteriori ordini. Pag.3/4
5 3. Azioni da compiere da parte degli addetti alle pulizie Al segnale di ALLARME (sirena + lampeggiante arancio) il personale addetto alle pulizie deve sospendere qualsiasi attività Chiudere eventuali contenitori di sostanze pericolose. Togliere eventuali macchinari dalle vie di transito interne dei fabbricati. Disattivare qualsiasi attrezzatura in uso. Gli addetti alle pulizie devono seguire le indicazioni dei preposti alla gestione dell emergenza (facilmente riconoscibili in quanto muniti di una fascia di colore bianco al braccio) e raggiungere il punto di raccolta indicatogli. Lì attendere il Cessato Allarme o ulteriori ordini. 4. Azioni da compiere da parte degli addetti alla gestione mense aziendali. Al segnale di ALLARME (sirena + lampeggiante arancio) il personale addetto alla mensa deve sospendere qualsiasi attività Chiudere eventuali fornelli a gas e intercettare la valvola di erogazione metano Abbandonare il posto di lavoro lasciando la mensa, le cucine e i magazzini aperti per permettere il reperimento di viveri a favore dei Servizi che gestiscono l emergenza. Eventualmente mettersi a disposizione dei preposti alla Gestione delle Emergenze per facilitarne il reperimento. I lavoratori delle mense devono seguire le indicazioni dei preposti alla gestione dell emergenza (facilmente riconoscibili in quanto muniti di una fascia di colore bianco al braccio) e raggiungere il punto di raccolta indicatogli. Lì attendere il Cessato Allarme o ulteriori ordini. Pag.4/4
NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA
ALLEGATO N. 6 -TUTTI NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA - MANTENERE LA CALMA E, PER QUANTO POSSIBILE, NON FARSI PRENDERE DAL PANICO; - RISPETTARE LE DISPOSIZIONI IMPARTITE DAGLI ADDETTI
DettagliPROCEDURE GENERALI DA SEGUIRE IN CASO DI EMERGENZA PER IL PERSONALE NON DOCENTE Tra il personale non docente sono inclusi anche gli Addetti alle emergenze, i quali sono formati in modo specifico sul comportamento
Dettagli2) REGOLAMENTO D ACCESSO E COMPORTAMENTO ALL INTERNO DEL CENTRO DI RACCOLTA
ALLEGATO B 1) SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente procedura ha lo scopo di realizzare le condizioni di massima sicurezza per tutti coloro che intendono conferire materiali/rifiuti nel CENTRO DI RACCOLTA
DettagliIS DIR 09 ISTRUZIONE SICUREZZA DOCENTI
IS DIR 09 ISTRUZIONE SICUREZZA DOCENTI I docenti non possono mettere a repentaglio la sicurezza degli alunni e devono pertanto: sorvegliare gli alunni conoscere e informare gli alunni loro affidati sulle
DettagliORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE D.Lgs 494/96 e s.m.i. DPR 222/03 Contenuti minimi Piani di Sicurezza - L organizzazione del cantiere è di pertinenza del Coordinatore per la Sicurezza in Fase di Progettazione
DettagliREGISTRO ANTINCENDIO (ex art. 5 del DPR n. 37 del 12 gennaio 1998 ad uso dell Addetto)
REGISTRO ANTINCENDIO (ex art. 5 del DPR n. 37 del 12 gennaio 1998 ad uso dell Addetto) CONTROLLI E MANUTENZIONE DI SISTEMI, DISPOSITIVI, ATTREZZATURE ED IMPIANTI ANTINCENDIO INFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDIO
DettagliAPPENDICE 1 AL PEE PIANO di EMERGENZA ESTERNA - INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE ALLERTAMENTO DELLA POPOLAZIONE
1 APPENDICE 1 AL PEE PIANO di EMERGENZA ESTERNA - INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE ALLERTAMENTO DELLA POPOLAZIONE IN CASO DI EMERGENZA VENGONO MESSE IN EVIDENZA LE ATTIVITÀ DA SVOLGERE DA PARTE DELLA DITTA
DettagliPREVENZIONE DELLE EMERGENZE E PROCEDURE DI EMERGENZA
Consiglio Nazionale delle Ricerche Ufficio Prevenzione e Protezione Puglia e Basilicata PREVENZIONE DELLE EMERGENZE E PROCEDURE DI EMERGENZA In base all art. 18, comma 1, lettere h) e t) del D. Lgs. 81/2008
DettagliCorso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi
Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Norme di sicurezza per costruzione e gestione impianti sportivi Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.M. 18 marzo
DettagliCorso Control Room. Allarmi chiamata da ascensori DEA. Versione 2
Corso Control Room Allarmi chiamata da ascensori DEA Versione 2 ELENCO ASCENSORI DEA UBICAZIONE ASCENSORI DEA SITUAZIONE 2009 OCN VALE PER GLI ASCENSORI OCN 7 E 8, TUTTI GLI ASCENSORI DEA E ASCENSORE 7
DettagliMISURE DI EVACUAZIONE PER LA SEZIONE INFN DI MILANO RELATIVAMENTE AL LABORATORIO LASA REGOLAMENTO
MISURE DI EVACUAZIONE PER LA SEZIONE INFN DI MILANO RELATIVAMENTE AL LABORATORIO LASA REGOLAMENTO Qualora si verichi un incidente tale da rendere necessario l abbandono cautelativo dell edificio (p. es.
DettagliPROCEDURE DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE
PROCEDURE DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE C 1 - Compiti della Squadra di Evacuazione per funzione SCHEDA 1 - COMPITI DEL COORDINATORE DELLE EMERGENZE Ricevuta la segnalazione di "inizio emergenza" il Coordinatore
DettagliPROCEDURA DI ALLARME CHE COSA NON DEVE FARE CHI CHE COSA DEVE FARE
All.OdS 9/04 Agg.12 UMC SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA Pag. 1 di 3 TO Procedura Operativa in caso di Evacuazione 1. SCOPO Scopo della presente procedura operativa è quello di fornire tutte le indicazioni
DettagliIstituto Superiore Magnaghi Viale Romagnosi 7-43039 Salsomaggiore Terme (PR) Tel. 0524-572270 Fax 0524-574401
CODICE FISCLE 91042640341 ISTRUZIONI D SEGUIRE Come da Piano di Emergenza sede TERREMOTO In caso di una scossa di terremoto comportarsi secondo i seguenti punti: Durante la scossa non cercare di abbandonare
DettagliOBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE
OBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE MINIMIZZARE I DANNI ALLE PERSONE AGEVOLARE L ESODO DALLE STRUTTURE PREVENIRE O LIMITARE I DANNI AL PATRIMONIO, ALL ATTIVITA LAVORATIVA ED AGLI AMBIENTI
DettagliUNIVERSITA DI MESSINA. REGISTRO ANTINCENDIO DPR n 37/98
UNIVERSITA DI MESSINA REGISTRO ANTINCENDIO DPR n 37/98 CONTROLLI E MANUTENZIONE DI SISTEMI, DISPOSITIVI, ATTREZZATURE ED IMPIANTI ANTINCENDIO Struttura: DATA del Responsabile della struttura PAGINE Totali.
DettagliIncendio presso la sede di Latinafiori
Pagina 1/5 CAMPO DI APPLICAZIONE Tutto il personale presente nella sede di Latinafiori, compresi visitatori, ditte esterne, collaboratori; Coordinatore della squadra di emergenza (o suo sostituto); Componenti
DettagliSAFETY & SECURITY. Misure di sicurezza all interno delle aree in gestione alla Società Porto di Livorno 2000 SrL
Terminal Crociere - Piazzale dei Marmi 57123 Livorno (LI) Italia Tel. (+39) 0586 20.29.01 Fax (+39) 0586 89.22.09 info@portolivorno2000.it Misure di sicurezza all interno delle aree in gestione alla Società
DettagliLE PROVE DI EVACUAZIONE
SIMULAZIONE TERREMOTO Il D.M. 26 AGOSTO 1992 dispone la realizzazione di due prove di evacuazione. La prima prova di evacuazione dell anno verrà condotta simulando un terremoto. L esercitazione si svilupperà
DettagliISTITUTO STATALE di ISTRUZIONE SUPERIORE L. EINAUDI A. CECCHERELLI
COMPORTAMENTI DA ADOTTARE E COMPETENZE DURANTE L'EMERGENZA a) Comportamento da adottare in caso di incendio Comportamento dei lavoratori Chiunque assista ad un incendio deve: 1. Mantenere la calma; 2.
Dettagli10. Funzionamento dell inverter
10. Funzionamento dell inverter 10.1 Controllo prima della messa in servizio Verificare i seguenti punti prima di fornire alimentazione all inverter: 10.2 Diversi metodi di funzionamento Esistono diversi
DettagliRegolamento di accesso. Fisicompost S.r.l. Via Vialba 78 - Novate Milanese (Mi)
Regolamento di accesso Fisicompost S.r.l. Via Vialba 78 - Novate Milanese (Mi) 1 di 7 Responsabilità E responsabilità della funzione di Accettazione documenti e di Accettazione materiali / rifiuti, applicare
DettagliChiedi la Scheda di informazione alla popolazione al Sindaco del tuo Comune o alla Prefettura competente per territorio.
Per Rischio Industriale si intende la possibilità che in seguito ad un incidente rilevante presso un insediamento industriale si sviluppi un incendio, un esplosione o una nube tossica, coinvolgente una
DettagliESERCITAZIONI ANTINCENDIO ED INFORMAZIONE
Parte III ESERCITAZIONI ANTINCENDIO ED INFORMAZIONE Pagina 59 di 75 ESERCITAZIONE ANTINCENDIO In applicazione dell articolo 3, comma 1, lettera f, del D.M. 10 Marzo 1998 in data.../.../... presso la ditta........
DettagliSERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Istituto Comprensivo TALIERCIO Via Commercio, 1 Marina di Carrara SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE REGISTRO ANTINCENDIO CONTROLLI E MANUTENZIONE DI SISTEMI, DISPOSITIVI, ATTREZZATURE ED IMPIANTI ANTINCENDIO
DettagliPIANO DI EMERGENZA INTERNO
. PIANO DI EMERGENZA INTERNO Rev. 3 Pag. 1 di 82 PIANO DI EMERGENZA INTERNO 3 25/06/2014 Riesame e revisione generale Giuliani Giuliani Mannoni 2 03/2013 Riesame e revisione generale Giuliani Giuliani
DettagliISTRUZIONI PER L EVACUAZIONE IN CASO DI INCENDIO o TERREMOTO
ISTRUZIONI PER L EVACUAZIONE IN CASO DI INCENDIO o TERREMOTO SEGNALAZIONI DI EMERGENZA ALLARME: Serie di almeno 10 suoni intermittenti ttenti EVACUAZIONE: Un suono continuo e prolungato CESSATO ALLARME:
DettagliDISCIPLINARE TECNICO
ALLEGATO B) DISCIPLINARE TECNICO 1. LUOGO DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO: Il luogo di esecuzione del servizio è il seguente: Istituto Nazionale di Astrofisica Sede Centrale Viale del Parco Mellini n. 84 c.a.p.
DettagliBREVE APPROFONDIMENTO SULLE PRINCIPALI MISURE DI SICUREZZA
BREVE APPROFONDIMENTO SULLE PRINCIPALI MISURE DI SICUREZZA MISURE DI SICUREZZA PASSIVA: Resistenza al fuoco delle strutture e delle porte Compartimentazione Comportamento al fuoco dei materiali MISURE
DettagliGESTIONE IN SICUREZZA: EMERGENZA PER ALLARME GENERATO DA RIVELATORI DI FUGHE DI GAS METANO
Pag. 1/5 SOMMARIO 1. OGGETTO E SCOPO... 2 2. CAMPO E LUOGO DI APPLICAZIONE... 2 3. RESPONSABILITÀ... 2 3.1. Responsabilità di applicazione... 2 3.2. Responsabilità di redazione... 2 3.3. Responsabilità
Dettaglicod edificio 00280 DII / DEI via Gradenigo 6/a FASI OPERATIVE
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DELL INFORMAZIONE DISPOSIZIONI GENERALI IN CASO DI EMERGENZA O PROVA DI EVACUAZIONE cod edificio 00280 DII / DEI via Gradenigo 6/a Avvio
DettagliOGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali
Lettera Rischi Interferenziali Spett.le Ditta Appaltatrice Ditta Subappaltatrice Luogo, Data 2 OGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali In relazione alla necessità di una possibile
DettagliLA SICUREZZA ANTINCENDIO LA SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI OSPEDALI
LA SICUREZZA ANTINCENDIO LA SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI OSPEDALI dott. ing. Emilio Milano pagina 1 COS E LA PREVENZIONE INCENDI Decreto Legislativo 8 marzo 2006, n. 139 - Capo III - Art. 13 (S.O.G.U. Serie
DettagliQUESTIONARIO SICUREZZA
QUESTIONARIO SICUREZZA 1. Quale figura del D.Lgs. 81/08 ha l obbligo di osservare le misure generali per la sicurezza e la salute dei lavoratori? A. Il Datore di Lavoro B. Il lavoratore C. Il Rappresentante
DettagliSICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO
SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO Le vie di esodo costituiscono il primo problema da affrontare quando si progetta la sicurezza di un edificio. Infatti, la sicurezza delle persone
DettagliDATA STATO REVISIONE REDAZIONE VERIFICA E APPROVAZIONE
IO_11_Regole comportamentali per Fornitori Gentile Fornitore, Eco-recuperi srl ha stabilito una propria politica per la Qualità, la Sicurezza e l Ambiente (disponibile sul sito http://www.ecorecuperi.it/it/918-qualita.htm
DettagliREGOLAMENTO AZIENDALE DI ACCESSO DEPURATORE DI BASSANO DEL GRAPPA
Reg. n. 05 REGOLAMENTO AZIENDALE DI ACCESSO DEPURATORE DI BASSANO DEL GRAPPA (Art. 26 D.Lgs. 81/08) In relazione alle disposizioni previste dall art. 26 del D.Lgs. n. 81/2008 comma 1, il quale prevede
DettagliLista di controllo Allegato 11 FORMAZIONE INFORMAZIONE ADDESTRAMENTO
CO.RE.CO VENETO Indicazioni per stesura DVR STD Versione 2012 Lista di controllo Allegato 11 FORMAZIONE INFORMAZIONE ADDESTRAMENTO PRENDERE IN CONSIDERAZIONE UNICAMENTE I PUNTI DI ATTENZIONE PERTINENTI
DettagliMODELLI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
I PRODOTTI DI Modelli per la valutazione dei rischi, Kit, Linee guida, Modello di DVR rischio incendio e piani emergenza (cod. 300.06) DIMOSTRATIVO MODELLI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Modello di documento
DettagliD.M. 10 marzo 1998. Piano Emergenza Evacuazione
Piano Emergenza Evacuazione Il D.M 10 marzo 1998 prevede che, a seguito della VDRI deve essere predisposto e tenuto aggiornato, in forma scritta, dal Datore di Lavoro un Piano di Emergenza Antincendio,
DettagliREGOLAMENTO DI SCALO PROCEDURA OPERATIVITA AEROPORTUALE PER SERVIZIO MEDICO D EMERGENZA*
REV. 0 PAG. 1/5 Sommario 1. SCOPO... 2 2. SOGGETTI COINVOLTI... 2 3. ATTIVAZIONE DELL EMERGENZA... 3 4. TEMPI DI ATTIVAZIONE SERVIZI... 4 5. MODALITA OPERATIVE... 4 6. FINE DELLE OPERAZIONI... 7 7. GESTIONE
DettagliPIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Spettacoli e manifestazioni. (Allegato B del Regolamento Tecnico)
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Spettacoli e manifestazioni (Allegato B del Regolamento Tecnico) Spettacolo / Manifestazione: Congresso Nazionale FIA Organizzata da MCM Congressi Prevista nel/nei giorni
DettagliIndice Manuale per la Movimentazione merci pericolose. Carico, scarico,
Indice Manuale per la Movimentazione merci pericolose. Carico, scarico, facchinaggio di merci e materiali. Manuale sulla sicurezza destinato agli addetti al carico, scarico, facchinaggio di merci e materiali
DettagliNella fattispecie, le figure richieste dal D.Lgs 81, che richiedono una nomina e una formazione specifica, sono le seguenti:
Obblighi formativi e aggiornamenti periodici ai sensi del D.Lgs 81/08 s.m.i. Molto spesso ci sentiamo dire: i corsi sulla sicurezza sono obbligatori? Hanno una scadenza? Dopo quanto tempo devono essere
DettagliLista di controllo Piattaforme di lavoro elevabili
Sicurezza realizzabile Lista di controllo Piattaforme di lavoro elevabili Nella vostra azienda le piattaforme di lavoro elevabili vengono usate in condizioni di sicurezza? Le piattaforme di lavoro elevabili
DettagliAzienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA MARISCOGLIO PISA
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA MARISCOGLIO PISA 1 STRUTTURA SEDE RESIDENZA MARISCOGLIO Via Venezia Giulia, 2 PISA
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)
All. 5 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) APPALTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA AD ALUNNI DISABILI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 E 2 GRADO SERVIZIO
DettagliESTRATTO DEL DOCUMENTO DI CUI ALL ART. 28 COMMA 2 D.LGS. N 81/2008 RELATIVO AL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO
ESTRATTO DEL DOCUMENTO DI CUI ALL ART. 28 COMMA 2 D.LGS. N 81/2008 RELATIVO AL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO GLI ASPETTI ORGANIZZATIVI NEL LICEO Si riportano, quale esempio e non esaustivi,
DettagliMezzo utilizzato: autogrù
Procedure per la movimentazione delle billette nelle fasi di scarico dai mezzi di trasporto e per l alimentazione delle linee di forgiatura/stampaggio. La lavorazione riferita alla movimentazione dei fasci
DettagliALLEGATO 15. Misure di autoprotezione della Popolazione ALL N 15 MISURE DI AUTOPROTEZIONE DELLA POPOLAZIONE
PIANO EMERGENZA ESTERNO Pag 1 di 5 ALLEGATO 15 Misure di autoprotezione della Popolazione PIANO EMERGENZA ESTERNO Pag 2 di 5 Generalità Le azioni che le persone devono compiere, e quelle che devono evitare,
DettagliD.Lgs. 9 aprile 2008, n. n. 81
D.Lgs. 9 aprile 2008, n. n. 81 81 La prevenzione incendi Disposizioni generali Restano inalterate, rispetto al D.Lgs. 626/94, le disposizioni sulla prevenzioni incendi La prevenzione incendi è la funzione
DettagliLA PREVENZIONE E L IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE ANTINCENDIO. Milano 26 Ottobre 2011 Relatori: Diego Ragni
LA PREVENZIONE E L IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE ANTINCENDIO Milano 26 Ottobre 2011 Relatori: Diego Ragni Massimiliano Malerba 1 La formazione, l informazione e l addestramento sono parte integrante e fondamentale
DettagliSicurezza degli Impianti Industriali Valutazione dei rischi e della sicurezza di una Isola ecologica interrata
Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Sicurezza degli Impianti Industriali Valutazione dei rischi e della sicurezza di una Isola ecologica interrata Relatore Laureando Prof. Lorenzo
DettagliCircolare interna n. 103 Villa Raverio 30.10.2013
M.K. GANDHI Via Ugo Foscolo 1, 20842 Villa Raverio di Besana in Brianza (MB) Telefono: 0362 942223 Fax: 0362 942297 e-mail: mkgandhi@mkgandhi.gov.it Posta certificata: miis00600e@pec.istruzione.it Sito:
DettagliSEZIONE 2 INFORMAZIONI GENERALI
INFORMAZIONI GENERALI 1. DATI DELL AZIENDA... 2 1.1. Dati generali... 2 1.2. Identificazione delle figure aziendali... 2 1.3. Organigramma aziendale... 3 2. DESCRIZIONE ATTIVITA SVOLTA... 4 2.1. Attività
DettagliINFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDIO DEL PERSONALE
Datore di Lavoro Unico Sicurezza Lavoro CONTROLLI E MANUTENZIONE DI SISTEMI, DISPOSITIVI, ATTREZZATURE ED IMPIANTI ANTINCENDIO INFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDIO DEL PERSONALE Registro antincendio scuola
DettagliPS04 GESTIONE INGRESSO VISITATORI
1/7 Responsabilità Settore Nominativo Firma Redazione SPAQU Bottaccio Verifica FURU Salinari Verifica DQAS Pergolotti Verifica UFIA Puddu Verifica Process Owner FUAAG De Santis Autorizzazione DIRGEN Coletti
DettagliPARTE IV DUVRI DOCUMENTO EX - ART. 26 - D.LGS.81 / 08 - DUVRI - VALUTAZIONE RISCHIO APPALTO E PIANO MISURE PREV. / PROT.
PARTE IV DUVRI DOCUMENTO EX - ART. 26 - D.LGS.81 / 08 - DUVRI - VALUTAZIONE RISCHIO APPALTO E PIANO MISURE PREV. / PROT. APPALTO: COMMITTENTE: REFERENTE PER COMUNE GALLIATE: IMPRESA APPALTATRICE: RESPONSABILE
DettagliD.M. 10 marzo 1998 CPI
D.M. 10 marzo 1998 CPI La prevenzione incendi: Norme di riferimento Il D.lgs 81/08 prevede che, fermo restando quanto previsto dal D.lgs 139/2006, dovranno essere adottati uno o più decreti in cui siano
DettagliCOMUNE DI SANREMO SETTORE SICUREZZA SOCIALE RESIDENZA PROTETTA CASA SERENA
Allegato 7 COMUNE DI SANREMO SETTORE SICUREZZA SOCIALE RESIDENZA PROTETTA CASA SERENA DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI PER ATTIVITA DI COORDINAMENTO RELATIVO ALLE ATTIVITA DI GESTIONE
DettagliCONVITTO NAZIONALE MARIA LUIGIA CIRCOLARE N.
CONVITTO NAZIONALE MARIA LUIGIA Oggetto: Prova di evacuazione, procedure. CIRCOLARE N. 46 Oggetto: Procedure operative in caso di emergenza. Ai Docenti Agli Educatori Al Personale ATA Agli RLS Rondinelli
DettagliMANUTENZIONE ORDINARIA DEL SUOLO PUBBLICO
DIREZIONE INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ CARTA DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI MANUTENZIONE ORDINARIA DEL SUOLO PUBBLICO www.comune.torino.it/trasporti 2014 www.comune.torino.it/cartaqualita FINALITÀ DEL SERVIZIO
DettagliINDIVIDUAZIONE DELLE ATTREZZATURE E DURATA minima dei corsi
Pagina1 Verbania 10/12/2012 Prot. 0068 Spett.le Imprese Consulenti Associazioni datoriali di categoria Associazioni sindacali di categoria OGGETTO: La formazione per l abilitazione specifica degli operatori
DettagliInformativa per la gestione delle emergenze (Si raccomanda di tenere una copia cartacea di questa informativa in luogo accessibile)
Informativa per la gestione delle emergenze (Si raccomanda di tenere una copia cartacea di questa informativa in luogo accessibile) Norme di comportamento per tutto il personale in caso di Emergenza: Tutto
DettagliPIANO DI EMERGENZA BIBLIOTECA DI MEDICINA VETERINARIA
PAG. 1 DI 12 1408 BIBLIOTECA DI MEDICINA VETERINARIA Via del Taglio PARMA PARMA, LUGLIO 2013 PAG. 2 DI 12 SOMMARIO 1. STESURA ED EMISSIONE DELLA PROCEDURA...3 2. SCOPO DELLA PROCEDURA...3 3. DEFINIZIONI...4
DettagliLiceo Statale F. Corradini
PROCEDURA DI EVACUAZIONE NUCLEO OPERATIVO Allegato n. 5 Quando viene attivata la procedura di evacuazione, tutti i componenti del nucleo operativo devono mettersi a disposizione del capo squadra, in caso
Dettagli2 Principali misure di protezione antincendio da adottare
Cancelleria comunale Via Municipio 13 6850 Mendrisio 058 688 31 10 cancelleria@mendrisio.ch mendrisio.ch C O STRUZIONI P R OVVISORI E L I N EE GUI D A DI PROTEZIONE ANTINCENDIO 1 Scopi e basi legali 1.1
DettagliACCESSO A CdR E STE GESTITI DA SEI TOSCANA
ACCESSO A CdR E STE GESTITI DA SEI TOSCANA INDICE 1 CENTRI DI RACCOLTA... 2 1.1 MODALITÀ PER L ACCESSO E IL CONFERIMENTO DI RIFIUTI AI CDR... 2 1.1.1 Utenze non domestiche... 2 1.1.2 Distributori/installatori/centri
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO 22 ALBERTO MARIO
Prot. n. 55/A23 del 7/01/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO 22 ALBERTO MARIO Piazza Sant Eframo Vecchio, 130-80137 NAPOLI Tel. 0817519375 FAX: 0817512716 C.M. NAIC8BT00N Codice fiscale 80022520631 e- mail: naic8bt00n@istruzione.it
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE RISCHI INTERFERENZA NEGLI APPALTI EX ART.26 c.3 DEL D.Lgs. 81/08
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE RISCHI INTERFERENZA NEGLI APPALTI EX ART.26 c.3 DEL D.Lgs. 81/08 Affidamento di servizi didattico/educativi e di integrazione scolastica: Accompagnamento sugli scuolabus Centri
DettagliLAVORO SULLE COPERTURE
1 LAVORO SULLE COPERTURE UNI EN 8088 2 Lavori inerenti le coperture dei fabbricati (definizioni) [UNI 8088] Tipi di coperture [UNI 8088] MANTO DI COPERTURA Per manto di copertura si intende l insieme degli
DettagliAzienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA E PUNTO RISTORO ROSELLINI
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA E PUNTO RISTORO ROSELLINI PISA 1 STRUTTURA SEDE RESIDENZA ROSELLINI Via Rosellini,
DettagliLe guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli
Le guide degli alberghi La prevenzione incendi Il registro dei controlli INTRODUZIONE L art. 5 del D.P.R. n. 37/98, disciplinando i principali adempimenti gestionali finalizzati a garantire il corretto
DettagliBREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015
BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,
DettagliNORME DI COMPORTAMENTO IN SITUAZIONI DI EMERGENZA Procedura Di Evacuazione
NORME DI COMPORTAMENTO IN SITUAZIONI DI EMERGENZA Procedura Di Evacuazione ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PER TUTTO IL PERSONALE Via Vulcano, 12-95047 Paternò (CT) Tel./Fax 095841054 e-mail ctee06800n@istruzione.it
DettagliSettore AMBIENTE e SICUREZZA sul lavoro
Settore AMBIENTE e SICUREZZA sul lavoro Struttura di formazione professionale certificata UNI EN ISO 9001:200 e accreditata dalla Regione Piemonte per l erogazione di corsi di formazione (Certificato n.
DettagliSINT-13 SINTESI VOCALE VIA RADIO CON ATTIVAZIONE. Il presente manuale può essere soggetto a modifiche senza preavviso
SINT-13 SINTESI VOCALE VIA RADIO CON ATTIVAZIONE MANUALE D USO E INSTALLAZIONE (VERSIONE 1.1) Il presente manuale può essere soggetto a modifiche senza preavviso Vi ringraziamo per aver scelto il nostro
DettagliSCUOLA MEDIA STATALE GIOVANNI XXIII - ZOGNO BERGAMO ANNO SCOLASTICO 1998/99 SEGNALE DI ALLARME: ASSEGNAZIONE DEGLI INCARICHI AGLI ALLIEVI
SCUOLA MEDIA STATALE GIOVANNI XXIII - ZOGNO BERGAMO ANNO SCOLASTICO 1998/99 PIANO DI EVACUAZIONE SEGNALE DI ALLARME: 1. TERREMOTO suono prolungato 2. ALLUVIONE suono breve ripetuto diverse volte 3. INCENDIO
DettagliGestione della salute e della sicurezza. per i lavoratori della ASL
Gestione della salute e della sicurezza per i lavoratori della ASL Il Servizio di Prevenzione e Protezione 30 Novembre 2015 Dott.ssa Paola Santini Servizio Prevenzione e Protezione D. Lgs. 81/08 Testo
DettagliCircolare interna n. 21 Villa Raverio 30.09.2014
M.K. GANDHI Via Ugo Foscolo 1, 20842 Villa Raverio di Besana in Brianza (MB) Telefono: 0362 942223 Fax: 0362 942297 e-mail: mkgandhi@mkgandhi.gov.it Posta certificata: miis00600e@pec.istruzione.it Sito:
DettagliData inizio : 2015-01-01 Prezzo per partecipante : 180 EUR Località : Da definire
Data inizio : 2015-01-01 Prezzo per partecipante : 180 EUR Località : Da definire DATE, ORARI E SEDI Il corso sarà attivato al raggiungimento del numero minimo di partecipanti con date, orari e sedi DA
DettagliA Descrizione sintetica Durata Orario Ed. DATE
A Descrizione sintetica Durata Orario Ed. DATE A LAVORATORI: formazione generale. 4 ore 30/09/05 6/0/05 A. Rischio Basso: UFFICI E SERVIZI; STUDI PROFESSIONALI E DI CONSULENZA; COMMERCIO ALL'INGROSSO E
DettagliDisposizioni comportamentali in caso di emergenza.
TUTTI I PRESENTI NELLA SCUOLA in caso di sisma, porsi al riparo sotto i banchi o comunque ALLONTANARSI DAL CENTRO DELL AULA disponendosi lungo i muri portanti o vicino a pilastri e sotto le travi. 2) Al
DettagliCurtarolo (Padova) MANUALE DELL UTENTE IST0326V1/3
FC.+9C # #!,* '!+ Curtarolo (Padova)?>?B!! *"# MANUALE DELL UTENTE IST0V/ Accensione totale (ON) veloce (QUICK ARM)... Accensione parziale (HOME) veloce (QUICK ARM)... Accensione parziale (AREA) veloce
DettagliR.S.P.P. Misure contro l incendio
R.S.P.P. Misure contro l incendio D. Lgs. 9 aprile 2008, n 81 D. Lgs. 81/08 - Allegato IV Misure contro l incendio Negli studi, seppure non esistano pericoli specifici di incendio: E vietato fumare Devono
DettagliRUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO
RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO QUALIFICA RUOLO FUNZIONI E MANSIONI DIRIGENTE SCOLASTICO DATORE DI LAVORO Definisce gli interventi, le priorità, le necessità finanziarie, riguardo
DettagliNORME GENERALI DI EMERGENZA - IN CASO DI INCENDIO (contenute nel piano di evacuazione)
NORME GENERALI DI EMERGENZA - IN CASO DI INCENDIO (contenute nel piano di evacuazione) FASE DI INDIVIDUAZIONE DI UN PERICOLO Chi si avvede dell incendio, nel limite del possibile ed in funzione delle proprie
DettagliDirigente Scolastico / Collaboratore D.S.
7/a Dirigente Scolastico / Collaboratore D.S. 1. Il Dirigente Scolastico (o in sua vece il collaboratore del Dirigente Scolastico), una volta valutata la necessità di abbandonare rapidamente l edificio:
DettagliA.A.M.A.P. Segnaletica aziendale NAVALE
Segnaletica aziendale NAVALE segnali d obbligo per mezzi di salvataggio 0683 00 10 allaciare le cinture di sicurezza 0683 00 60 calare in acqua battello di salvataggio 0683 00 20 assicurarsi che il boccaporto/portello
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO di San Michele al Tagliamento www.iscsanmichele.it
ISTITUTO COMPRENSIVO di San Michele al Tagliamento www.iscsanmichele.it Indicazioni e norme di comportamento per l evacuazione dall edificio scolastico in caso di INCENDIO o TERREMOTO (D.Lgs. 81/2008,
DettagliSegnaletica di Sicurezza e Norme Generali di Comportamento in Caso di Emergenza
Segnaletica di SICUREZZA (D.Lgs 14 Agosto 1996 n 493) Segnaletica di Sicurezza e Norme Generali di Comportamento in Caso di Emergenza S.P.P via R. Cozzi 53 Edificio U5 1 Segnaletica di SICUREZZA (D.Lgs
DettagliPROVINCIA DI FORLÌ CESENA Piazza Morgagni, 9 - Forlì
PROVINCIA DI FORLÌ CESENA Piazza Morgagni, 9 - Forlì SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Officina Magazzini Lavaggio - Uffici Via Piancastelli, 56 47100 FORLI PIANO D EMERGENZA INTERNO Decreto Ministeriale
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA Servizio di Prevenzione e Protezione PIANO DI EMERGENZA
PIANO DI EMERGENZA Identificazione delle emergenze e delle situazioni incidentali Le emergenze e le situazioni incidentali ipotizzate ai fini di questo piano sono relative allo sversamento di prodotti
DettagliNUOVO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI REPERIBILITÄ
NUOVO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI REPERIBILITÄ Divisione Organizzazione e Gestione delle Risorse Umane Divisione Servizi Tecnici Dicembre 2007 Art. 1 - Scopo 1. Il servizio di reperibilitä costituisce
DettagliREGOLAMENTO DI SCALO PROCEDURA OPERATIVITA AEROPORTUALE PER SERVIZIO MEDICO D EMERGENZA*
REV. 0 PAG. 1/5 Sommario 1. SCOPO... 2 2. SOGGETTI COINVOLTI... 2 3. ATTIVAZIONE DELL EMERGENZA... 3 4. TEMPI DI ATTIVAZIONE SERVIZI... 3 5. MODALITA OPERATIVE... 4 6. FINE DELLE OPERAZIONI... 7 7. GESTIONE
DettagliScheda Progetto FO.CU.S. FOrmazione + CUltura = Sicurezza. AVVISO FONDIMPRESA 1/2012 2 scadenza
Scheda Progetto FO.CU.S. FOrmazione + CUltura = Sicurezza AVVISO FONDIMPRESA 1/2012 2 scadenza PREMESSA Il Piano finanziato a Civita s.r.l. nell ambito dell Avviso 2/2012 2 scadenza formulato da FONDIMPRESA
DettagliObblighi e responsabilità nel noleggio e nella vendita di attrezzature di lavoro. Avv. Alberto Mischi. Bologna, 11 novembre 2010
Obblighi e responsabilità nel noleggio e nella vendita di attrezzature di lavoro Avv. Alberto Mischi Bologna, 11 novembre 2010 1 Trattori - Trattrici agricole 2 Macchine agricole Definizione Le macchine
DettagliCENTRO DIREZIONALE COLLEONI AGRATE BRIANZA (MI)
CENTRO DIREZIONALE COLLEONI AGRATE BRIANZA (MI) PROCEDURE INTEGRATIVE AI PIANI DI COORDINAMENTO DEI SINGOLI PALAZZI DOCUMENTO DESTINATO ALLE AZIENDE Versione Data 1 Gennaio 2011 CONTENUTO Procedure Moduli
DettagliISTITUTO COLOMBO PIANO DI EMERGENZA ESTERNO ORGANIZZAZIONE ATTIVITA ESTERNE TORRE G. NA
ISTITUTO COLOMBO PIANO DI EMERGENZA ESTERNO ORGANIZZAZIONE ATTIVITA ESTERNE (redatto ai sensi del D.Lgs 81/2008 ) TORRE G. NA Definizioni generali 1.1 Obiettivi I principali obiettivi del piano di emergenza
DettagliCENTRO DIREZIONALE COLLEONI AGRATE BRIANZA (MI)
CENTRO DIREZIONALE COLLEONI AGRATE BRIANZA (MI) PROCEDURE INTEGRATIVE AI PIANI DI COORDINAMENTO DEI SINGOLI PALAZZI DOCUMENTO DESTINATO ALLE AZIENDE Versione Data 1 Dicembre 2010 CONTENUTO Procedure Moduli
Dettagli