COMUNE DI PRATA DI PRINCIPATO ULTRA (Provincia di Avellino) PIANO ANTICORRUZIONE TRIENNIO

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1 COMUNE DI PRATA DI PRINCIPATO ULTRA (Provincia di Avellino) PIANO ANTICORRUZIONE TRIENNIO

2 INTRODUZIONE LE FINALITA' DEL PIANO ANTICORRUZIONE La normativa in materia di prevenzione della corruzione introdotta con la Legge 6 novembre 2012, n, 90 delinea un sistema basato sulla formazione della cultura della legalità, mediante strumenti di prevenzione di comportamenti difformi, capace di rendere residuale la funzione di repressione; tende, cioè, a prevenire la c.d. colpa di organizzazione, che si concretizza quando una organizzazione pubblica è organizzata confusamente, è gestita in modo inefficiente e risulta, quindi, non responsabilizzata. Tutto ciò in analogia con il sistema della responsabilità delle persone giuridiche previsto dal decreto legislativo n. 231 del 2001 Il Piano svolge, quindi, la funzione di ridurre il rischio (c.d. minimizzazione del rischio), attraverso il ciclo virtuoso della sicurezza. In tale ottica ciascun Comune, ai sensi del comma 59 dell art. 1 legge 190/2012 ed in conformità al Piano Nazionale Anticorruzione, approva e aggiorna annualmente il Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione, con le seguenti finalità: - indicare il diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione e di illegalità e indica gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio; - individuare gli attori interni all amministrazione che hanno partecipato alla Predisposizione del Piano e quelli coinvolti nella sua attuazione; -indica i canali e gli strumenti di partecipazione dei cittadini alle attività di lotta alla corruzione; - indica le procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti chiamati a operare in settori particolarmente esposti alla corruzione prevedendo, negli stessi settori, la rotazione di dirigenti e funzionari; - adotta le integrazioni al codice di comportamento, di cui al dpr 13/04/2013 (in G.U , in vigore dal ) (p.27 PNA); - disciplina la altre iniziative previste nel PNA; - disciplina le regole di attuazione e di controllo dei protocolli di legalità o di integrità. Commento [1]: mera ripetizione di principio dell art 1 co. V, legge 190/2012. Commento [2]: Cfr pag. 27 PNA Commento [3]: Cfr pag. 29 PNA RIFERIMENTI NORMATIVI E DIRETTIVE IN TEMA DI ANTICORRUZIONE > L egge n.190 del 6 novembre > D.Lgs. n. 33 /2013 e d.lgs. n. 39/2013 > C ircolare n.1 della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 25 gennaio > C onferenza unificata per l attuazione dell art. 1 commi 60 e 61 della legge 6 novembre 2012, n. 190 recante Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione (Rep. Atti n. 79/U del 24 luglio 2013). 2

3 > P iano Nazionale Anticorruzione (PNA) e relativi allegati, approvato con deliberazione CIVIT -ANAC delll 11 settembre 2013, n 72. > D eliberazioni di ANAC > D.L. n. 90/2014, conv. In L. n. 114/14, art. 19, comma 5 > D.Lgs. n. 267/2000, D.Lgs. n. 165/2001 in tema di separazione delle competenze e/o attribuzioni tra organi di governo dell'ente e organi gestionali. L'AGGIORNAMENTO DEL PIANO ANTICORRUZIONE DEL COMUNE DI PRATA DI PRINCIPATO ULTRA A seguito delle risultanze emerse a consuntivo 2014 (prima annualità di applicazione del PTPC), in particolare nella Relazione sulle attività poste in essere in attuazione del Piano per la Prevenzione della Corruzione redatta dal Responsabile anticorruzione in base allo schematipo predisposto da ANAC e pubblicata nel sito istituzionale dell'ente alla sezione Amministrazione trasparente Corruzione, il presente Piano per la prevenzione della Corruzione aggiorna il precedente declinando le misure di prevenzione e/o la relativa tempistica sulle Aree a rischio, già individuate e confermate nei termini di seguito specificati, tenuto conto di quanto espresso nello schema tipo predisposto da ANAC. a) I soggetti Si confermano i contenuti del precedente PTPC sia per quanto riguarda la descrizione delle responsabilità dei soggetti preposti dalla Legge all attuazione della normativa anticorruzione che per quanto concerne l individuazione delle Aree a rischio. Si conferma, in particolare, l'attribuzione al Segretario comunale delle responsabilità di prevenzione della corruzione e della trasparenza, per la competenza professionale ex officio ed in mancanza di soggetti idonei e sufficientemente dotati del requisito della terzietà. I compiti e le responsabilità del Responsabile della prevenzione della corruzione (RPC) sono indicati dalla L.190/2012, come poi meglio specificati nel PNA. b) La mappatura dei rischi Circa le misure di prevenzione, si procede nel senso di confermare i contenuti delle stesse come da precedente Piano, salvo le ulteriori specificazioni ritenute necessarie alla luce delle risultanze dell'attività svolta nel Si conferma la mappatura dei processi, nonché la valutazione dei rischi già approvata con il precedente PTPC , fatta salva l'introduzione, quali nuove attività mappate ai fini della valutazione del rischio, della gestione privatistica del personale ai sensi dell'art. 5, comma 2 del D.Lgs. n. 165/2001, del Conferimento di incarichi ai dipendenti. Con riferimento alla valutazione del rischio, è stata modificata la valutazione relativa alle Procedure di mobilità tra enti, in relazione a quanto previsto 3

4 dalla Legge 23 dicembre 2014, n. 190, art. 1, commi da 418 a 430 (Legge di stabilità per il 2015) in materia di ricollocazione del personale delle Province nell'ambito dei processi di riordino delle funzioni di tali enti; si ritiene, in particolare, il livello di rischio aumentato rispetto al precedente Piano, come conseguenza delle attuali incertezze interpretative rispetto alla normativa applicabile. Le c.d. aree di rischio sono indicate all art. 1, co. 16 L. 190/2012 nelle seguenti: I) le attività oggetto di autorizzazione o concessione: II) le attività nelle quali si sceglie il contraente per l affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163; III) le attività oggetto di concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati: IV) concorsi e prove selettive per l assunzione del personale e progressioni di carriera di cui all articolo 24 del citato decreto legislativo n. 150 del Alle attività a rischio di corruzione come sopra individuate dall art. 1, co. 9, lett. a co. 6 L. 190/2012 (obbligatorie), corrispondono alle seguenti aree di rischio descritte nel PNA (allegato 1 par. B e allegato 2): processi finalizzati all acquisizione e alla progressione del personale; processi finalizzati all affidamento di lavori, servizi e forniture nonché all affidamento di ogni altro tipo di commessa o vantaggio pubblici disciplinato dal d.lgs. n. 163 del 2006; processi finalizzati all adozione di provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario; processi finalizzati all adozione di provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario. Le attività a rischio di corruzione come descritte nell allegato 1 par. B del PNA sono state ulteriormente declinate nelle sottoaree indicate nell allegato 2) del medesimo PNA: A) Area: acquisizione e progressione del personale 1. Reclutamento 2. Progressioni di carriere 3. Conferimento di incarichi di collaborazione B) Area: affidamento di lavori, servizi e forniture 1. Definizione dell oggetto dell affidamento 2. Individuazione dello strumento/istituto per l affidamento 3. Requisiti di qualificazione 4. Requisiti di aggiudicazione 5. Valutazione delle offerte Commento [4]: le attività di cui ai punti I, II, III, IV sono individuate dalla legge 190/2012 al co. XVI Commento [5]: nei punti da I a IV, devono essere altresì assicurati livelli essenziali nelle prestazioni mediante la pubblicazione, nei siti web istituzionali del Comune, delle informazioni relative ai procedimenti amministrativi (XV e XVI lett. a-b-c-d). Per il punto II, cfr. il co. XXXII e XXXIII della legge 190/2012 Commento [6]: le attività individuate dalla L. 190 sono state specificate dal l allegato 1 del PNA, pag. 13 (vedi anche le sottosezioni) Commento [7]: le attività specificatete dall allegato 1 del PNA, pag. 13 sono state ulteriormente definitie con le sottosezioni di cui all allegato 2 4

5 6. Verifica dell eventuale anomalia delle offerte 7. Procedure negoziate 8. Affidamenti diretti 9. Revoca del bando 10.Redazione del crono programma 11.Varianti in corso di esecuzione del contratto 12.Subappalto 13.Utilizzo di rimedi di risoluzione delle controversie alternativi a quelli giurisdizionali durante la fase di esecuzione del contratto C) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario 1. Provvedimenti amministrativi vincolati nell an 2. Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato 3. Provvedimenti amministrativi vincolati nell an e a contenuto vincolato 4. Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale 5. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell an 6. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell an e nel contenuto D) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario 1. Provvedimenti amministrativi vincolati nell an 2. Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato 3. Provvedimenti amministrativi vincolati nell an e a contenuto vincolato 4. Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale 5. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell an 6. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell an e nel contenuto Il Comune di Prata P.U. ha proceduto a considerare aree di rischio ulteriori rispetto a quelle individuate nell allegato 1 del PNA.: E) Altre attività soggette a rischio. 1) Gestione tributi 2) Processi sanzionatori 3) Alienazione del patrimonio immobiliare 4) Espropri 5) Processi di spesa 6) Concessioni cimiteriali 7) Gestione lavori pubblici in economia 8) Certificazioni anagrafiche e di stato civile 9) Riscossione dei diritti di segreteria 10) Esecuzione di lavori in economia 11) Gestione privatistica del personale ai sensi dell'art. 5, comma 2 del D.Lgs. n. 165/ ) Conferimento di incarichi ai dipendenti 5

6 Rispetto a ciascuna delle Area e sottoaree di rischio sopra riportate, sono stati individuati e specificati i rischi presenti presso il comune di Lauro. A tal fine sarà fondamentale il ruolo dei Responsabili di Area/servizio ai quali sarà chiesto, collegialmente in sede di Conferenza dei servizi, di individuare gli ambiti nei quali potessero esserci rischi di fenomeni corruttivi, gli uffici coinvolti, nonché di descrivere il relativo rischio e di classificarlo in base alla probabilità che questo possa verificarsi e alla sua rilevanza, secondo i criteri di cui all'allegato A del PNA. 6

7 IL PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE DEL COMUNE DI PRATA DI PRINCIPATO ULTRA Il Piano anticorruzione del Comune di PRATA P.U. si articola nelle seguenti fasi: 1) LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NELL AMBITO DELLA MAPPATURA DEI PROCESSI 2) LE MISURE DI PREVENZIONE DEL RISCHIO 1) LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NELL AMBITO DELLA MAPPATURA DEI PROCESSI L analisi del rischio nelle Aree, sottoaree, processi e fasi di processo, effettuata con i criteri indicati nell Allegato 5 del PNA, dà i risultati riassunti nelle schede di cui sotto che sostanziano il registro dei rischi del presente PTPC. Per le fasi di gestione del rischio si è fatto riferimento ai criteri indicati nel PNA, desunti dai Principi e linee guida UNI ISO 31000:2100 Le fasi di processo, i processi o gli aggregati di processo per i quali siano emersi i più elevati livelli di rischio vanno ad identificare, nel registro dei rischi misure conseguenti, le aree di rischio, che rappresentano le attività più sensibili da valutare al fine del trattamento. Vengono di seguito indicati, in relazione alle Aree di rischio di cui al comma 16 dell articolo 1 della legge 190/2012, come declinati nell allegato 2 al PNA e sopra espressamente descritti, i procedimenti amministrativi e le attività nell ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione. Non sono stati presi in considerazione i procedimenti aventi un rischio talmente irrilevante da reputare non necessaria una ulteriore analisi fondata sulla scala di classificazione di cui appresso. Il rischio è stato, infatti, classificato in 4 categorie (trascurabile [da 0 a 4 ], basso [da 4,1 a 8,59], medio [da 8,60 a 15] e alto [da 15,1 a 25]) a seconda della probabilità e della rilevanza del medesimo, tenuto conto, tra l altro, delle attività connotate da un maggior livello di discrezionalità amministrativa. Le schede istruttorie (i cui criteri, si rammenta, sono quelli ex allegato 5 del PNA ), quindi, non riguardano i procedimenti con profilo di rischio praticamente inesistente (anche sulla base dell esperienza concreta dell Ente). Commento [8]: Cfr pag. 25 e pag dell Allegato 1 al PNA. La classifica di rischio viene poi esaminata per elaborare la proposta di trattamento del rischio (pag. 29) Commento [9]: Se sono diverse dal Nucleo minimo di dati ed informazioni pagg PNA a) Area: acquisizione e progressione del personale Sottoaree: 1. Reclutamento 2. Progressioni di carriere 3. Conferimento di incarichi di collaborazione 7

8 Settori/Aree e uffici interessati: Sottoaree (Eventuali Processi/fasi) Rischio potenziale Classificazione rischio Area finanziaria 1 Area finanziaria 2 Area finanziaria 3 Area finanziaria 4 Tutte le Aree 5 Reclutamento Reclutamento Reclutamento Progressioni di carriera Conferimento di incarichi di collaborazione Espletamento procedure concorsuali o di selezione Assunzione tramite centro per l impiego Espletamento procedure di mobilità tra enti. Progressioni orizzontali Conferimento di incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, per prestazioni d opera intellettuale ex art. 7 d.lgd 165/2001 Alterazione dei risultati delle procedure selettive e concorsuali Alterazione dei risultati della procedura selettiva Alterazione dei risultati delle procedure selettive conseguenti a mobilità esterne. Alterazione dei risultati delle procedure selettive, disparità di trattamento Mancato rispetto del Regolamento. Alterazione dei risultati della selezione. (punteggio: 7,5) (punteggio: 4,5) (Punteggio: 6,6) (Punteggio: 4,1) (Punteggio: 7,3) b) Area: affidamento di lavori, servizi e forniture Sottoaree: 1. Definizione dell oggetto dell affidamento 2. Individuazione dello strumento/istituto per l affidamento 3. Requisiti di qualificazione 4. Requisiti di aggiudicazione 5. Valutazione delle offerte 6. Verifica dell eventuale anomalia delle offerte 7. Procedure negoziate 8. Affidamenti diretti 8

9 9. Revoca del bando 10.Redazione del crono programma 11.Varianti in corso di esecuzione del contratto 12.Subappalto 13.Utilizzo di rimedi di risoluzione delle controversie alternativi a quelli giurisdizionali durante la fase di esecuzione del contratto Settori/Aree e uffici interessati: Tutte le Aree 6 Tutte le Aree 7 Tutte le Aree 8 Tutte le Aree 9 Tutte le Aree 10 Ufficio contratti 11 Tutte le Aree 12 Tutte le Aree 13 Sottoaree Definizione dell oggetto dell affidamento Individuazione dello strumento/istituto per l affidamento Requisiti di qualificazione Requisiti di aggiudicazione Valutazione delle offerte Verifica della eventuale anomalia delle offerte Procedure negoziate Affidamenti diretti 9 Rischio potenziale Alterazione della concorrenza, tramite individuazione arbitraria dell oggetto dell affidamento; mancata suddivisione dell appalto in lotti funzionali senza adeguata motivazione Alterazione della concorrenza Eccessiva discrezionalità nell individuazione dei requisiti di qualificazione; rischio di restringere eccessivamente la platea dei potenziali concorrenti attraverso requisiti che favoriscono uno specifico operatore economico; rischio di selezione a monte dei concorrenti, tramite richiesti di requisiti non congrui e/o corretti Nel caso di aggiudicazione al prezzo più basso: rischio di accordo corruttivo con il committente in fase di gara; nel caso di offerta economicamente più vantaggiosa, rischio di determinazione dei criteri per la valutazione delle offerte con il fine di assicurare una scelta preferenziale a vantaggio di un determinato concorrente Alterazione dei criteri oggettivi di valutazione delle offerte in violazione dei principi di trasparenza, non discriminazione e parità di trattamento Mancato controllo sui ribassi; alterazione del sub-procedimento di verifica dell anomalia, con individuazione di un aggiudicatario non affidabile e conseguente rischio di esecuzione della prestazione in modo irregolare, qualitativamente inferiore a quella richiesta e con modalità esecutive in violazione di norme Rischio di distorsioni del mercato per effetto del ricorso a procedure negoziate al di fuori dei limiti di legge; alterazione della concorrenza per effetto del criterio di rotazione degli operatori economici Insussistenza di ragionevole motivazione e mancato rispetto del principio di rotazione tra le ditte con conseguente rischio di accordo corruttivo tra RUP e operatore economico Ufficio contratti 14 Revoca del bando Modalità surrettizia di scelta del concorrente, con esclusione del Classificazione rischio (Punteggio: 7,9) (Punteggio: 7,8) MEDIO (Punteggio: 8,6) MEDIO (Punteggio: 8,6) MEDIO (Punteggio: 8,6) (Punteggio: 8,3) (Punteggio 8,3) (Punteggio: 8,3) (Punteggio: 6,7)

10 Lavori pubblici 15 Lavori pubblici 16 Tutte le Aree 17 Tutte le Aree 18 Redazione del cronoprogramma Varianti in corso di esecuzione del contratto Subappalto Utilizzo di rimedi di risoluzione delle controversie alternativi a quelli giurisdizionali durante la fase di esecuzione del contratto concorrente non desiderato Definizione di fasi e tempi di realizzazione delle opere che favoriscano indebitamente l'impresa affidataria dei lavori Rischio che il responsabile del procedimento certifichi la necessità di una variante non supportata da verificabili ragioni di fatto; rischio di accordo corruttivo tra DL, RUP e impresa per la concessione di varianti non giustificate e l ottenimento di un profitto illegittimo. Rischio di subappalto autorizzato al di fuori delle norme e dei limiti di utilizzo previsti dal codice dei contratti, in particolare senza che il committente abbia accertato la sussistenza di cause ostative previste dalla legislazione antimafia; rischio che soggetti terzi non qualificati siano esecutori materiali in tutto o in parte di un appalto pubblico Rischio di applicazione distorta di tali rimedi per riconoscere alle imprese in tempi brevi determinate richieste economiche e maggiori compensi; rischio che specie in caso di forte ribasso offerto dall operatore economico in sede di gara questi rimedi alternativi al giudizio ordinario diventino con l accordo del responsabile del procedimento -lo strumento per recuperare il ribasso offerto in sede di gara (Punteggio: 4,9) (Punteggio: 6,7) (Punteggio: 6) (Punteggio: 6,4) Sono ivi inclusi tutti i processi ed i relativi provvedimenti/contratti volti all acquisizione sul mercato di forniture, servizi e lavori pubblici ai sensi del D.lgs. 163/2006, del D.P.R. 207/2010 e del vigente Regolamento lavori, servizi, forniture in economia. c) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario Sottoaree: 1. Provvedimenti amministrativi vincolati nell an 2. Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato 3. Provvedimenti amministrativi vincolati nell an e a contenuto vincolato 4. Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale 5. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell an 6. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell an e nel contenuto 10

11 Settori/Aree e uffici interessati: Urbanistica 19 Urbanistica, Polizia Municipale 20 Urbanistica 21 Sottoaree (Eventuali Processi/fasi) Rischio potenziale Provvedimenti amministrativi vincolati nell an Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato Provvedimenti amministrativi vincolati nell an Rilascio di permessi a costruire ed altre concessioni e/o autorizzazioni similari in materia di Edilizia Privata Controlli ed interventi in materia edilizia, ambientale, abbandono rifiuti Controllo Scia in materia di edilizia privata Alterazione del corretto svolgimento del procedimento, errata interpretazione della normativa. Rilascio di permesso errato/inesatto/non completo. con procurato vantaggio per il soggetto richiedente oppure errata emanazione di diniego con procurato danno al richiedente. Omissione/alterazione dei controlli; omissione irrogazione sanzioni Verifiche errate o artefatte Classificazione rischio MEDIO (Punteggio: 10) MEDIO (Punteggio: 10) (Punteggio: 4,9) Urbanistica 22 Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato Monetizzazioni in luogo della cessione di aree a standard Alterazione del corretto svolgimento del procedimento (Punteggio: 4,4) Urbanistica 23 Polizia municipale 24 Polizia municipale 25 Polizia Municipale 26 Urbanistica 27 Urbanistica 28 Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato Provvedimenti amministrativi vincolati nell an e a contenuto vincolato Provvedimenti amministrativi vincolati nell an Processi sanzionatori Provvedimenti amministrativi discrezionali nell an Provvedimenti amministrativi discrezionali nell an Richiesta di declassificazione/sdemanializzazio ne parziale di un tratto di strada di uso pubblico mediante costituzione di un nuovo tratto Rilascio contrassegni diversamente abili Controllo Scia attività commerciali, industriali, artigianali e produttive in genere Accertamento e definizione della violazione; gestione ruoli Variante urbanistica e relativi atti convenzionali con i privati beneficiari Scomputo oneri di urbanizzazione Rilascio del provvedimento con procurato vantaggio per il soggetto richiedente a svantaggio dell Ente Alterazione dei dati oggettivi Verifiche errate o artefatte Alterazione della situazione di debito Alterazione del corretto svolgimento del procedimento. Alterazione di dati oggettivi a svantaggio dell ente. Verifiche errate o artefatte a svantaggio dell ente. (punteggio 5,4) (Punteggio: 4,7) (Punteggio: 7) MEDIO (Punteggio: 9,7) MEDIO (Punteggio: 11,7) (punteggio 5,2) 11

12 d) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario 1. Provvedimenti amministrativi vincolati nell an 2. Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato 3. Provvedimenti amministrativi vincolati nell an e a contenuto vincolato 4. Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale 5. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell an 6. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell an e nel contenuto Settori/Aree e uffici interessati: Sottoaree (Eventuali Processi/fasi) Rischio potenziale Classificazione Rischio Area servizi sociali 29 Provvedimenti amministrativi vincolati nell an rilascio prestazioni socioassistenziali Alterazione del corretto svolgimento del procedimento Verifiche errate o alterate per il rilascio delle prestazioni. Omissione controllo dei requisiti rischio (Punteggio: 5,2) Urbanistica 30 Provvedimenti amministrativi vincolati nell an assegnazione alloggi a canone agevolato ERS Alterazione del corretto svolgimento del procedimento Verifiche errate o alterate per il rilascio delle prestazioni. Omissione controllo dei requisiti MEDIO (Punteggio: 10) Area servizi sociali e culturali 31 Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale rilascio concessioni di contributi e benefici economici a soggetti privati Mancato rispetto del regolamento, con procurato vantaggio per il soggetto richiedente (Punteggio: 5,2) 12

13 e) Area: altre attività soggette a rischio. Settori/Aree e uffici interessati: Area finanziaria 32 Lavori pubblici 33 Lavori pubblici 34 Lavori pubblici 35 Area finanziaria 36 Urbanistica 37 Area amministrativa 38 Urbanistica 39 Polizia municipale, Area finanziaria 40 Area amministrativa 41 Ambito (Eventuali Processi/fasi) Rischio potenziale Gestione Tributi Gestione del patrimonio Espropriazioni Espropriazioni Processi di spesa Commissione comunale per la qualità architettonica e il paesaggio Istruttoria per denuncia sinistri alla compagnia affidataria del servizio assicurativo Concessioni cimiteriali Predisposizione ruoli Certificazioni anagrafiche e di stato civile Accertamento e definizione del debito tributario; gestione ruoli Alienazione del patrimonio Immobiliare Espletamento procedure espropriative, con particolare riguardo alla determinazione delle indennità di esproprio Accordi bonari nell ambito della procedura di esproprio Emissione di mandati di pagamento Partecipazione alla comm.ne comunale per la qualità architettonica e il paesaggio Verifica delle condizioni di ammissibilità dell istanza di risarcimento; istruttoria; provvedimento finale sulla base delle risultanze istruttorie. Verifica del rispetto dell ordine cronologico per le ssegnazioni di loculi (o verifica della motivazione che comporta la deroga al criterio cronologico ai sensi della D.G.M. n. 253/2010); verifica del rispetto delle disposizioni della normativa di legge e regolamento vigente in materia 13 Alterazione della situazione di debito/credito. Alterazione del corretto svolgimento delle procedure di alienazione Alterazione del corretto svolgimento delle procedure, con particolare riferimento alla determinazione Delle indennità di esproprio; rischio di danno economico per l ente Alterazione di dati oggettivi a svantaggio dell ente Pagamenti non dovuti o influenza sui tempi di pagamento Rendita di posizione Verifiche alterate delle condizioni di ammissibilità; alterazione del corretto svolgimento del procedimento. Alterazione dell ordine cronologico nelle assegnazioni in assenza delle condizioni di legittimità; assegnazione di aree e tombe senza preventivo bando pubblico Alterazione della formazione dei ruoli con il fine di attribuire dei vantaggi ingiusti False certificazioni Classificazione Rischio (Punteggio: 4,7) (Punteggio: 7,6) MEDIO (Punteggio: 8,8) MEDIO (Punteggio: 8,8) (Punteggio: 4,5) MEDIO (Punteggio: 9,1) (Punteggio: 4,5) (Punteggio: 4,9) (Punteggio: 5,4) TRASCURABILE (Punteggio: 3,9)

14 Area amministrativa, Urbanistica 42 Area Lavori Pubblici 43 Area Gestione del personale 44 Area Gestione del personale 45 Riscossione dei diritti di segreteria Esecuzione di lavori in economia Gestione privatistica del personale ai sensi dell'art. 5, comma 2, D.Lgs. n. 165/2001 Conferimento incarichi a dipendenti Alterazione del conto giudiziale relativo agli incassi dei diritti di segreteria Utilizzo improprio di mezzi e beni comunali Adozione di atti gestionali non conformi all'interesse dell'ente o non equi Conferimento di incarichi in violazione delle norme al fine di generare vantaggi per singoli dipendenti TRASCURABILE (Punteggio: 3,9) MEDIO (Punteggio: 9) TRASCURABILE (Punteggio: 2,3) : (Punteggio: 4,4) 2) LE MISURE DI PREVENZIONE DEL RISCHIO. La seconda parte del Piano anticorruzione contiene le misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura. Gli strumenti attraverso i quali le misure di prevenzione trovano attuazione possono essere classificati come segue e costituiscono il Nucleo Minimo del PTPC: 2.1 Le direttive (tese a favorire comportamenti conformi alle leggi e ai principi di buona amministrazione); 2.2 Il sistema di controllo a campione sugli atti dei Responsabili di Area/ (il sistema comporterà, a regime, una standardizzazione degli atti amministrativi); 2.3 Il monitoraggio dei tempi di conclusione dei procedimenti; 2.4 Gli obblighi di trasparenza e di pubblicità; Potere sostitutivo; 2.5 La formazione del personale; 2.6 Il codice comportamentale; 2.7. Criteri di rotazione del personale; 2.8 Attribuzione degli incarichi di natura dirigenziale; verifica della insussistenza di cause di inconferibilità e incompatibilità 2.9 Attività ed incarichi extra istituzionali; Controlli ai fini dell attribuzione degli incarichi e dell assegnazione ad uffici 2.10 Definizione delle modalità per verificare il rispetto del divieto di svolgere attività incompatibili a seguito della cessazione del rapporto (pantouflage - revolving doors); Adozione di misure per la tutela del whistleblower; 2.12 Attivazione di una procedura per la raccolta di segnalazione da parte della Società civile riguardo ad eventuali fatti corruttivi Predisposizione di protocolli di legalità per gli affidamenti; 14 Commento [10]: Sono il Nucleo minimo di dati ed informazioni pagg PNA Commento [11]: Vedi pagg All. 1 PNA- potere sostitutivo Commento [12]: Vedi pagg. 39 PNApag. 40: il PNA rinvia alla CU, che però nella seduta del , ha preso tempo: punto 6 del verbale - Incarichi vietati ai dipendenti Al fine di supportare gli enti in questa attività, è costituito un tavolo tecnico presso il Dipartimento della funzione pubblica con i rappresentati delle regioni e degli enti locali con l obiettivo di analizzare le criticità e stabilire dei criteri che possono costituire un punto di riferimento per le regioni e gli enti locali. Gli enti sono tenuti ad adottare i previsti regolamenti entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori, i cui risultati saranno adeguatamente pubblicizzati, e comunque non oltre 180 giorni dalla data di adozione della presente Intesa

15 2.14 Obbligo di astensione in caso di conflitto di interesse; 2.15 Sistema di monitoraggio dei rapporti tra comune e soggetti che con esso stipulano contratti; 2.16 Disposizioni relative al ricorso all arbitrato; 2.17 Relazioni periodiche dei Referenti per l attuazione delle previsioni del Piano Anticorruzione; 2.18 La segnalazione di irregolarità all'indirizzo respanticorrlauro@libero.it; 2.19 Norma finale Commento [13]: pag PNA; pag. 44, B.6 all. 1 PNA Commento [14]: pag. 29 PNA; comma 19 e ss., art. 1, L. 190/2012, Ai sensi dell'art.1, comma 14, della L.190/2012 la violazione da parte dei dipendenti dell'amministrazione, delle misure di prevenzione previste nel Piano costituisce illecito disciplinare. E' facoltà del Responsabile del Piano Anticorruzione emanare circolari esplicative dei contenuti del Piano e delle relative misure per una pronta attuazione delle previsioni del Piano stesso da parte di tutto il personale del Comune. 2.1 Le direttive Per ciascuna delle cinque Aree di rischio descritte sopra, sono state individuate specifiche direttive per la prevenzione del rischio. In alcuni casi, tuttavia, stante la presenza di rischi comuni a più Aree, si è ritenuto opportuno prevedere la stessa misura di prevenzione in più Aree di rischio. Le direttive di seguito individuate sono applicate nella specificità e dettaglio dei rispettivi contenuti con riferimento alle sottoaree e ai processi classificati a rischio di corruzione basso e, soprattutto, medio. La classificazione del rischio non ha dato, per nessuno dei procedimenti/processi mappati, l esito rischio alto. a) Area: acquisizione e progressione del personale DIRETTIVA DESTINAT ARI a) Distinzione fra responsabile del procedimento e responsabile dell'atto (Capo Areao sottoscrittore), in modo che, ove possibile compatibilmente con Responsabili l'organizzazione dell'ente, per ogni provvedimento siano coinvolti almeno due dei soggetti. b) Rispetto della distinzione tra attività di indirizzo politico e attività gestionale. Tutto il personale e gli TEMPISTICA 15

16 c) Rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza ex Dlgs. 33/2013, come specificati nel presente Piano ( 2.5). Responsabili dei Come da Dlgs 33/2013 e da Piano della trasparenza d) Utilizzo dei risultati del report sui controlli interni atti amministrativi - per il miglioramento continuo dell'azione amministrativa. Responsabili dei e) Rispetto delle previsioni del Codice comportamentale. f) Obbligo di segnalazione di possibili anomalie da parte del personale del Comune al Resp.le della prevenzione della corruzione. Tutto il personale Tutto il personale. g) Nella formazione dei provvedimenti, con particolare riguardo agli atti con cui si esercita ampia discrezionalità amministrativa e tecnica, motivare adeguatamente Responsabili l atto; l onere di motivazione è tanto più diffuso quanto è ampio il margine di dei discrezionalità. /proce dimenti h) Dichiarazione per i componenti delle Commissioni di concorso/selezione, attestante l assenza di situazioni d incompatibilità tra gli stessi ed i concorrenti, ai sensi degli artt. 51 e 52 cpc. i) Attestazione nel corpo del provvedimento di approvazione della graduatoria e in quello di assunzione, da parte del responsabile del procedimento e, se diverso, del Responsabile di Area circa l'assenza di conflitto d'interessi ex art. 6bis L. 241/90 e smi. Commissari Responsabile del o/respo nsabile del procedimento l) Composizione della commissione di concorso, per l accesso dall esterno, con membri esterni indicati dagli Ordini professionali, se possibile. Rotazione dei membri esterni esperti. m) Ricorso a procedure di evidenza pubblica per ogni tipologia di assunzione, ivi comprese le fattispecie ex artt. 90 e 110 TUEL, nel rispetto della normativa vigente per ogni tipologia. Responsabile del o/resp onsabile del procedimento Responsabile del o 16

17 n) Rispetto delle previsioni normative e regolamentari in tema di conferimento di incarichi di collaborazione esterna ex art. 7, co. 6 e 6 bis del D.Lgs. 165/2001 Responsabili dei o) Applicazione delle direttive e delle indicazioni interpretative ministeriali e regionali in materia di attuazione della legge n. 56/2014 e della Legge n. 190/2014 Responsabile (Legge di stabilità per il 2015) in materia di ricollocazione del personale del o provinciale. Attività di controllo: - Monitoraggio sul rispetto della separazione tra responsabile del procedimento e responsabile dell atto (mediante controllo su atti scelti a mezzo di campionamento) - Monitoraggio sul dovere di astensione in caso di conflitto d'interessi, attraverso meccanismo di sorteggio a campione - Esclusione dalle commissioni di concorso e dai compiti di segretario per coloro che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati previsti nel capo I del titolo II del libro secondo del codice penale: l accertamento sui precedenti penali avviene mediante acquisizione d ufficio ovvero mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione resa dall interessato nei termini e alle condizioni dell art. 46 del d.p.r. n. 445 del 2000 (art. 20 d.lgs. n. 39 del 2013) - Relazione periodica del Responsabili di Area/Servizo rispetto all'attuazione delle previsioni del Piano - Controllo a campione dei provvedimenti emanati, attraverso il vigente sistema di controlli interni in attuazione della L. 213/2012 ( 2.2) Utilizzo delle segnalazioni pervenute all'indirizzo: anticorruzione@comune.pratadiprincipatoultra.av.it - Controllo successivo di regolarità su tutti gli atti di assunzione a tempo determinato/indeterminato e sulle procedure di mobilità. Commento [15]: Vedi pagg. 44 PNAart. 35 bis dlgs 165/2001 b) Area: affidamento di lavori, servizi e forniture DIRETTIVA DESTINATARI TEMPISTICA a) Distinzione fra responsabile del procedimento e responsabile dell'atto, ove possibile compatibilmente con l'organizzazione dell'ente (Resp.Area/o sottoscrittore), in modo tale che per ogni provvedimento siano coinvolti almeno due soggetti b) Rispetto della distinzione tra attività di indirizzo politico e attività gestionale. 17 Tutto il personale e gli amministratori

18 c) Rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza ex D.lgs. 33/2013, come specificati nel presente Piano ( 2.4). d) Pubblicazione sul sito internet con riferimento a tutti i procedimenti di scelta del contraente per l affidamento di lavori, servizi e forniture, dei seguenti dati: struttura proponente, oggetto del bando, elenco degli operatori invitati a presentare offerte, aggiudicatario e importo di aggiudicazione, tempi di completamento dell opera, servizio o fornitura, importo delle somme liquidate e, nell ipotesi di cui all art. 57 co. 6 del D. Lgs. n. 163/2006, delibera/determina a contrarre. e) Entro il 31 gennaio di ogni anno, pubblicazione delle informazioni di cui al punto d in tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in formato digitale aperto e trasmissione delle informazioni all ANAC, secondo le modalità indicate dalla stessa Autorità f) Pubblicazione sul sito internet nella sezione Amministrazione Trasparente della determina a contrarre in tutti i casi in cui l acquisizione non avviene a seguito di un bando di gara g) Utilizzo dei risultati del Rapporto sui controlli interni atti amministrativi - per il miglioramento continuo dell'azione amministrativa. Come da D.lgs. 33/2013 e da Piano della trasparenza 31 gennaio di ogni anno 31 gennaio di ogni anno 31 gennaio 2015 per gli affidamenti dal Rh) Rispetto delle previsioni del Codice comportamentale Tutto il personale. i) Obbligo di segnalazione di possibili anomalie da parte del personale del Comune al Resp.le della prevenzione della corruzione l) Nella formazione dei provvedimenti, con particolare riguardo agli atti con cui si esercita ampia discrezionalità amministrativa e tecnica, motivare adeguatamente l atto; lla motivazione dovrà essere tanto più dettagliata quanto più è è ampio il margine di discrezionalità dell'atto m) Rispetto delle previsioni normative in tema di proroghe e rinnovi n) Limitazione dell ipotesi di affidamento diretto di lavori, servizi e forniture anche nei casi in cui sono astrattamente consentiti; assicurare un livello minimo di confronto concorrenziale sul prezzo per qualsiasi procedura di gara, ove fattibile, indipendentemente dall ammontare della commessa pubblica. Nelle ipotesi motivate di affidamento diretto applicare la rotazione degli operatori economici e trasmettere ogni sei mesi al Responsabile della prevenzione della corruzione i dati necessari al controllo a campione sugli affidamenti diretti effettuati nel semestre precedente o) Ricorso a Consip e al MEPA (o all analogo mercato elettronico regionale o al mercato elettronico interno) per forniture e servizi per acquisizioni sottosoglia comunitaria. Accurata motivazione in caso di autonome procedure di acquisto e applicazione dell art. 26 comma 3 18 Tutto il personale

19 bis L. 488/1999 p) Adesione al protocollo di legalità per gli affidamenti, come disciplinato al 2.12 al quale si rinvia e specificazione nei bandi di gara, negli avvisi e nelle lettere di invito che il mancato rispetto delle clausole del protocollo di legalità è causa di esclusione dalla gara q) Divieto di richiesta ai concorrenti di particolari qualificazioni con modalità, procedure e contenuti diversi da quelli contenuti espressamente dal D.lgs 163/2006 e Dpr 34/2000 r) Subappalto. Rispetto pedissequo art. 118 D.lgs 163/2006. Istruttoria nei termini che eviti il c.d. silenzio-assenso in luogo dell autorizzazione. Attività di controllo: - Monitoraggio sul rispetto della separazione tra responsabile del procedimento e responsabile dell atto (mediante controllo su atti scelti a mezzo di campionamento) - Monitoraggio sul dovere di astensione in caso di conflitto d'interessi, attraverso meccanismi di sorteggio a campione - Esclusione dalle commissioni di gara e dai compiti di segretario per coloro che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati previsti nel capo I del titolo II del libro secondo del codice penale: l accertamento sui precedenti penali avviene mediante acquisizione d ufficio ovvero mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione resa dall interessato nei termini e alle condizioni dell art. 46 del d.p.r. n. 445 del 2000 (art. 20 d.lgs. n. 39 del 2013). - Monitoraggio degli affidamenti diretti: controllo sulla sussistenza di una ragionevole e adeguata motivazione e sul rispetto del principio di rotazione delle ditte affidatarie; a tale scopo dovranno essere trasmessi al Resp.le della prevenzione della corruzione ogni 6 mesi i provvedimenti di affidamento diretto di lavori, servizi e forniture aggiudicati nel semestre precedente - Monitoraggio sul rispetto del principio della rotazione dei contraenti nelle procedure di gara - Relazione periodica del rispetto all'attuazione delle previsioni del Piano - Controllo a campione dei provvedimenti emanati, attraverso il vigente sistema di controlli interni in attuazione della L. 213/2012 ( 2.2) Utilizzo delle segnalazioni pervenute all'indirizzo: anticorruzione@comune.pratadiprincipatoultra.av.it Commento [16]: Vedi pagg. 44 PNAart. 35 bis dlgs 165/

20 c) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario DIRETTIVA DESTINATARI TEMPISTICA a) Distinzione fra responsabile del procedimento e responsabile dell'atto, (Resp. Area sottoscrittore) ove possibile compatibilmente con l'organizzazione dell'ente, in modo che per ogni provvedimento siano coinvolti almeno due soggetti. b) Rispetto della distinzione tra attività di indirizzo politico e attività Tutto il personale e gli gestionale. amministratori c) Rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza ex Dlgs. 33/2013, come specificati nel presente Piano ( 2.5). d) Utilizzo dei risultati del Rapporto sui controlli interni atti amministrativi - per il miglioramento continuo dell'azione amministrativa. Come da Dlgs 33/2013 e da Piano della trasparenza e) Rispetto delle previsioni del Codice comportamentale Tutto il personale. f) Obbligo di segnalazione di possibili anomalie da parte del personale del Comune al Resp.le della prevenzione della corruzione. g) nella formazione dei provvedimenti, con particolare riguardo agli atti con cui si esercita ampia discrezionalità amministrativa e tecnica, motivare adeguatamente l atto; la motivazione dovrà essere tanto più dettagliata quanto più è ampio il margine di discrezionalità dell'atto. Tutto il personale h) Verbalizzazione delle operazioni di controllo sia a campione (con specificazione modalità di campionamento) sia non a campione. 20

21 Attività di controllo: - Monitoraggio sul rispetto della separazione tra responsabile del procedimento e responsabile dell atto (mediante controllo su atti scelti a mezzo di campionamento) - Monitoraggio sul dovere di astensione in caso di conflitto d'interessi, attraverso meccanismo di sorteggio a campione - Relazione periodica del rispetto all'attuazione delle previsioni del Piano - Controllo a campione dei provvedimenti emanati, attraverso il vigente sistema di controlli interni in attuazione della L. 213/2012 ( 2.2) - Monitoraggio sul rispetto dei tempi del procedimento (con le modalità di cui al 2.3) Utilizzo delle segnalazioni pervenute all'indirizzo: anticorruzione@comune.pratadiprincipatoultra.av.it d) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario DIRETTIVA DESTINATARI TEMPISTICA a) Distinzione fra responsabile del procedimento e responsabile dell'atto (Resp. Area sottoscrittore), ove possibile compatibilmente con l'organizzazione dell'ente, in modo che per ogni provvedimento siano coinvolti almeno due soggetti. b) Rispetto della distinzione tra attività di indirizzo politico e attività gestionale Tutto il personale e gli amministratori c) Rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza ex Dlgs. 33/2013, come specificati nel presente Piano ( 2.4) d) Utilizzo dei risultati dei report sui controlli interni atti amministrativi - per il miglioramento continuo dell'azione amministrativa Come da Dlgs 33/2013 e da Piano della trasparenza e) Rispetto delle previsioni del Codice comportamentale Tutto il personale. 21

22 f) Obbligo di segnalazione di possibili anomalie da parte del personale del Comune al Resp.le della prevenzione della corruzione g) Nella formazione dei provvedimenti, con particolare riguardo agli atti con cui si esercita ampia discrezionalità amministrativa e tecnica, motivare adeguatamente l atto; la motivazione dovrà essere tanto più dettagliata quanto più è ampio il margine di discrezionalità dell'atto. Tutto il personale h) Verbalizzazione delle operazioni di controllo sia a campione (con specificazione modalità di campionamento) sia non a campione i) Rispetto pedissequo del Regolamento di disciplina per la concessione di sovvenzioni, contributi e sussidi finanziari a persone fisiche, enti ed associazioni l) Controllo, anche a campione, autocertificazione ex Dpr 445/2000 utilizzate per accedere alle prestazioni. Attività di controllo: - Monitoraggio sul rispetto della separazione tra responsabile del procedimento e responsabile dell atto (mediante controllo su atti scelti a mezzo di campionamento) - Monitoraggio sul dovere di astensione in caso di conflitto d'interessi, attraverso meccanismo di sorteggio a campione. - Relazione periodica del rispetto all'attuazione delle previsioni del Piano. - Controllo a campione dei provvedimenti emanati, attraverso il vigente sistema di controlli interni in attuazione della L. 213/2012 ( 2.2) - Monitoraggio sul rispetto dei tempi del procedimento (con le modalità di cui al 2.3) Utilizzo delle segnalazioni pervenute all'indirizzo: anticorruzione@comune.pratadiprincipatoultra.av.it 22

23 e) Area: altre attività soggette a rischio. DIRETTIVA a) Distinzione fra responsabile del procedimento e responsabile dell'atto (Resp. Area sottoscrittore), ove possibile compatibilmente con l'organizzazione dell'ente, in modo tale che per ogni provvedimento siano coinvolti almeno due soggetti DESTINATARI TEMPISTI CA b) Rispetto della distinzione tra attività di indirizzo politico e attività gestionale c) Rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza ex Dlgs. 33/2013, come specificati nel presente Piano ( 2.4) d) Utilizzo dei risultati dei controlli successivi di regolarità sugli atti amministrativi - per il miglioramento continuo dell'azione amministrativa Tutto il personale e gli amministratori Come da Dlgs 33/2013 e da Piano della trasparenza e) Rispetto delle previsioni del Codice comportamentale. Tutto il personale. ) Obbligo di segnalazione di possibili anomalie da parte del personale del Comune al Resp.le della prevenzione della corruzione. g) nella formazione dei provvedimenti, con particolare riguardo agli atti con cui si esercita ampia discrezionalità amministrativa e tecnica, motivare adeguatamente l atto; la motivazione dovrà essere tanto più dettagliata quanto più è è ampio il margine di discrezionalità dell'atto. Tutto il personale h) Redazione del regolamento per l'alienazione dei beni Entro 30 giugno 2 23

24 i) inividuazione di procedure di controllo, anche a campione, aggiuntive rispetto alle forme di controllo interno già esistenti (da parte del revisore dei conti) - Ragioneria Entro il 30 giugno 2015 l) Durata massima di anni 5 e rotazione membri di Commissione (N.B urbanistica/ediliziaprivata) Scadenza della commissione m) Potenziamento dei controlli sull'esecuzione di lavori pubblici in economia Responsabile dei Entro 30 giugno 2015 Attività di controllo: - Monitoraggio sul rispetto della separazione tra responsabile del procedimento e responsabile dell atto (mediante controllo su atti scelti a mezzo di campionamento) - Monitoraggio sul dovere di astensione in caso di conflitto d'interessi, attraverso meccanismo di sorteggio a campione - Relazione periodica del rispetto all'attuazione delle previsioni del Piano - Controllo a campione dei provvedimenti emanati, attraverso il vigente sistema di controlli interni in attuazione della L. 213/2012 ( 2.2) - Monitoraggio sul rispetto dei tempi del procedimento (con le modalità di cui al 2.3) - Autocertificazione in merito alla predisposizione dei ruoli - Controlli specifici sulla sussistenza di rapporti di lavoro tra dipendenti comunali cessati dal servizio nei precedenti tre anni e aziende che hanno rapporti con l'ente, al fine di verificare il rispetto del divieto per i dipendenti che hanno assunto decisioni per conto dell'ente nei confronti di tali aziende di prestare lavoro per le stesse, attraverso il rilascio di dichiarazioni in merito da parte delle aziende che hanno rapporti con l'ente stesso. Utilizzo delle segnalazioni pervenute all'indirizzo: anticorruzione@comune.pratadiprincipatoultra.av.it 2.2 Il sistema di controllo a campione sugli atti dei Responsabili di Area/o Il controllo successivo di regolarità amministrativa è attuato sulla base del D.lgs. n. 267/2000, come modificato dal D.L. 10 ottobre 2012, n. 174 convertito in Legge n. 213/2012, nonché del regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni.. Il controllo è svolto sotto la direzione del Segretario comunale, che individua con proprio atto le modalità operative dell'attività di controllo stabilendo la tipologia di atti da controllare, la frequenza del controllo e le tecniche di campionamento utilizzate, tenendo conto delle professionalità e degli strumenti operativi già in dotazione dell'ente. 24

25 2.3 Il monitoraggio dei tempi di conclusione dei procedimenti a) I dipendenti che svolgono le attività a rischio di corruzione, relazionano, con decorrenza dal 1 gennaio 2015, trimestralmente al Responsabile di Area/servizio il rispetto dei tempi procedimentali e di qualsiasi altra anomalia accertata, indicando, per ciascun procedimento nel quale i termini non sono stati rispettati, le motivazioni in fatto e in diritto di cui all art. 3 della legge 241/1990, che giustificano il ritardo. b) i Responsabili di Area/servizio provvedono, con decorrenza dal 1 gennaio 2015, trimestralmente al monitoraggio periodico del rispetto dei tempi procedimentali e, tempestivamente, all eliminazione delle anomalie. I risultati del monitoraggio e delle azioni espletate sono consultabili nel sito web istituzionale del Comune; il monitoraggio contiene i seguenti elementi di approfondimento e di verifica degli adempimenti realizzati: I) verifica degli eventuali illeciti connessi al ritardo; II) attestazione dei controlli da parte dei Responsabili di Area/servizio, volti a evitare ritardi; III) attestazione dell avvenuta applicazione del sistema e delle eventuali sanzioni, sempre in relazione al mancato rispetto dei termini. c) Conseguentemente i Responsabili di Area/servizio, con particolare riguardo alle attività a rischio di corruzione, informano, con decorrenza dal 1 gennaio 2015, tempestivamente e senza soluzione di continuità, il Responsabile della prevenzione della corruzione, in merito al mancato rispetto dei tempi procedimentali, costituente fondamentale elemento sintomatico del corretto funzionamento e rispetto del piano di prevenzione della corruzione, e di qualsiasi altra anomalia accertata costituente la mancata attuazione del presente piano, adottando le azioni necessarie per eliminarle oppure proponendo al Responsabile della prevenzione della corruzione, le azioni sopra citate ove non rientrino nella competenza normativa, esclusiva e tassativa dirigenziale. 2.4 Gli obblighi di trasparenza e di pubblicità. Il rispetto dei principi di pubblicità e di trasparenza è comportamento utile e funzionale anche rispetto alla prevenzione di fenomeni corruttivi. La trasparenza è assicurata, non solo per le attività di cui al 2.1, mediante la pubblicazione, nel sito web del Comune dei dati e documenti richiesti dal Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. Come previsto dall articolo 10, comma 2 del d.lgs. n. 33/2013, il Programma triennale per la trasparenza e l integrità costituisce una sezione del Piano di prevenzione della corruzione, che deve essere approvato entro il 31 gennaio di ogni anno. I Responsabili di Area/servizio hanno l obbligo di provvedere all adempimento previsto nel Piano; il Responsabile della trasparenza ha l obbligo di controllare l avvenuta pubblicazione. Il Comune di Prata di Principato Ultra ha approvato nel Gennaio 2014 il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità ; L'aggiornamento per il triennio , che indica le principali azioni e linee di intervento che il comune intende seguire nell arco del triennio in tema di trasparenza., è allegato al presente PTCP (allegato 1) e ne costituisce sezione. Le azioni attivate in esecuzione del Programma sono rappresentate in apposita sezione denominata Amministrazione Trasparente sul sito web istituzionale. Per quanto concerne le priorità in tema di Trasparenza, si proseguirà secondo le tempistiche di cui all allegato 1 al Piano, nella informatizzazione del flusso delle informazioni da pubblicare, con priorità immediata nel caso in cui l assolvimento della pubblicità è considerata condizione di efficacia dell atto stesso. Il Responsabile della Trasparenza procederà al monitoraggio delle informazioni con priorità alle informazioni la cui pubblicazione avviene già in modo compiutamente informatizzato. 25 Commento [17]: Contenuto minimo PTPC. Pag. 30 PNA; B allegato 1 PNA Commento [18]: tempi del procedimento e anomalie (attenzione al comma XLVIII). Commento [19]: cfr. co. XLVIII. Commento [20]: cfr. obbligo di informazione al S.G.; obbligo indicato dalla lett. c co. IX art. legge 190/2012. Commento [21]: Vedi pagg All. 1 PNA- potere sostitutivo Commento [22]: Riferimento al D.lgs 33/2013.

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