COMUNE SAN PRISCO Provincia di Caserta

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1 COMUNE SAN PRISCO Provincia di Caserta SEZIONE PRIMA PIANO ANTICORRUZIONE Processo di gestione del rischio corruzione Al fine di procedere in modo adeguato e secondo quanto indicato dalla determinazione ANAC n.12/2015, alla fase di analisi e valutazione dei rischi dei processi mappati di cui al presente piano, è necessario in primo luogo tenere conto dei principi generali sulla gestione del rischio, in quanto funzionali al rafforzamento dell efficacia del presente piano e delle misure di prevenzione in esso contenute. In secondo luogo risulta utile ad una corretta ed efficace gestione del rischio di corruzione articolare il relativo processo di gestione del rischio nelle fasi di analisi del contesto, valutazione del rischio e trattamento del rischio, a cui vanno aggiunte, in linea con le indicazioni della norma internazionale UNI ISO 31000:2010, le fasi trasversali della comunicazione e consultazione nonché del monitoraggio e riesame. ANALISI DEL CONTESTO Procedendo con ordine, si analizza il contesto socio economico. La conoscenza del territorio comunale e delle sue strutture costituisce attività prodromica per la costruzione di qualsiasi strategia. A tal fine nella tabella che segue vengono riportati i principali dati riguardanti il l andamento demografico della popolazione residente nel comune di San Prisco dal 2001 al Grafici e statistiche su dati ISTAT al 31 dicembre di ogni anno. La tabella in basso riporta il dettaglio della variazione della popolazione residente al 31 dicembre di ogni anno. Vengono riportate ulteriori due righe con i dati rilevati il giorno dell'ultimo censimento della popolazione e quelli registrati in anagrafe il giorno precedente. Anno Data rilevamento Popolazione residente Variazione assoluta Variazione percentuale Numero Famiglie Media componenti per famiglia dicembre

2 dicembre ,40% dicembre ,42% , dicembre ,63% , dicembre ,94% , dicembre ,42% , dicembre ,73% , dicembre ,65% , dicembre ,88% , dicembre ,52% , (¹) 8 ottobre ,16% , (²) 9 ottobre ,25% (³) 31 dicembre ,25% , dicembre ,12% , dicembre ,29% , dicembre ,37% ,85 (¹) popolazione anagrafica al 8 ottobre 2011, giorno prima del censimento (²) popolazione censita il 9 ottobre 2011, data di riferimento del censimento (³) la variazione assoluta e percentuale si riferiscono al confronto con i dati del 31 dicembre Principali Valori popolazione residente ( dati ISTAT) Il grafico in basso riporta la potenziale utenza per l'anno scolastico 2015/2016 le scuole di San Prisco, evidenziando con colori diversi i differenti cicli scolastici (asilo nido, scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado).

3 Distribuzione della popolazione per età scolastica 2015 Età Maschi Femmine Totale

4 Effettuata la necessaria analisi demografica, si può passare all analisi del contesto socio economico, riassumibile nei dati che seguono. L'economia è varia, dal settore agricolo, che si caratterizza per la coltivazione di ortaggi, olivo, uva e altra frutta e per l allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli, al settore economico, costituito da piccole imprese che operano nei comparti alimentare ed edile. Per il sociale, lo sport e il tempo libero sono presenti strutture di una certa rilevanza. Le scuole garantiscono la frequenza delle classi dell obbligo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove. Le imprese prevalenti sono edili e commerciali. - L insieme dei dati raccolti consente di pervenire ad alcune conclusioni di massima: 1) lieve incremento demografico della popolazione nel periodo intercorrente tra il 2001 ed il 2014; 2) presenza di una discreta presenza di piccole imprese operanti prevalentemente nei comparti alimentare ed edile; 3) Preoccupante crescita del tasso di disoccupazione giovanile. Per quanto concerne possibili fenomeni criminali, si registrano episodi prettamente di microcriminalità ( furti, danneggiamenti a cose, piccolo spaccio di droga, ecc) Il crescente tasso di disoccupazione e la mancanza di prospettive di impiego a lungo termine nel tessuto sociale territoriale assumono rilevanza, ad avviso del RPC, nell ambito dei settori direttamente coinvolti nell erogazione di contributi economici, sovvenzioni ed altre forme di sostegno a persone e nuclei familiari in difficoltà. Da qui l esigenza di regolamentare in maniera più analitica quei procedimenti amministrativi coinvolti nell erogazione di contributi ed ausili economici, caratterizzati da un eccessiva discrezionalità. - Passiamo ora all analisi del contesto interno. Per quanto concerne gli organi di indirizzo politico, si precisa che gli stessi al momento sono decaduti a seguito delle dimissioni presentate nell agosto 2015 della metà + uno dei consiglieri assegnati, con conseguente nomina del Commissario straordinario, per la provvisoria gestione dell Ente. Il rinnovamento della costituzione degli stessi è previsto a seguito delle prossime elezioni amministrative anno in corso. L organizzazione del Comune, che è stata oggetto di una generale revisione con delibera di Commissario Straordinario n. 5 del Tutto ciò premesso, bisogna evidenziare che la ristretta dotazione organica ha comportato, quale conseguenza diretta, l assegnazione dei singoli dipendenti ad uffici destinati allo svolgimento di specifiche attività, di contro con conseguenti difficoltà in sede di rotazione del personale. Inoltre, l eccessiva specializzazione in singoli settori può di per sé nuocere alla formazione di una cultura organizzativa di più ampio respiro. Nell anno 2014 e 2015 si è inoltre potuto constatare la pressocchè assenza di percorsi di formazione del personale in materie nevralgiche, quali gestione del personale, bilancio e contabilità, Suap e Sue, nonché in materia di anticorruzione. Per quanto concerne i flussi informativi, il Comune di San Prisco ha assistito negli ultimi anni ad un processo di informatizzazione che si è basato sull acquisizione di un sistema operativo, condiviso tra gli uffici, per la predisposizione, il caricamento delle determinazioni, delle proposte di delibera di Giunta e di Consiglio, per la fornitura dei pareri di regolarità tecnica e contabile sulle stesse, il caricamento delle delibere di Consiglio e di Giunta, delle ordinanze e dei decreti sindacali, la gestione del personale (raccolta di presenze ed assenze, trattamenti economici e previdenziali), la predisposizione ed il caricamento degli atti di liquidazione e degli ordinativi di pagamento, la numerazione e la pubblicazione dei suddetti atti sull Albo pretorio on line; si è operata una ulteriore rivisitazione del Protocollo, comunale, già informatizzato, al fine di renderlo compatibile con le nuove prescrizioni di cui al DPCM 3 dicembre Nel contempo si è proceduto all informatizzazione delle procedure di contabilizzazione della gestione della fatture elettroniche. Infine nel 2014 si è acquisito un nuovo sito istituzionale, per consentire una maggiore raccolta e pubblicazione di dati afferenti l attività amministrativa, una più ampia memorizzazione degli stessi, una ulteriore informatizzazione della procedura di caricamento dei dati sulla Sezione Amministrazione trasparente (peraltro già operante per il provvedimenti adottati dagli Organi politici, per le determinazioni dei Responsabili di Settore, per gli atti rilevanti in materia di affidamento di lavori, servizi e forniture nonché di erogazione di contributi e sovvenzioni, per i bandi in materia di personale). E in corso di implementazione la informatizzazione delle procedure afferenti gli Sportelli SUAP e SUE. Il processo di ampia informatizzazione dei processi amministrativi consente di pervenire ad una più rapida ed uniforme formazione degli atti amministrativi stessi, ad una sistematica ed organica pubblicizzazione degli stessi, ad una velocizzazione dei processi stessi, ad una più agevole vigilanza sull attività amministrativa. Si tratta di elementi sicuramente degni di rilievo nella più ampia prospettiva di realizzazione dell imparzialità, dell efficienza e dell economicità dell azione amministrativa. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NELL AMBITO DELLA MAPPATURA DEI PROCESSI

5 L analisi del rischio nelle Aree, sottoaree, processi e fasi di processo, effettuata con i criteri indicati nell Allegato 5 del PNA, dà i risultati riassunti nelle schede di cui sotto che sostanziano il registro dei rischi del presente PTPC, in una scala decrescente dal più alto valore, componendo così la scala delle priorità al fine del trattamento del rischio. Per le fasi di gestione del rischio si è fatto riferimento ai criteri indicati nel PNA, desunti dai Principi e linee guida UNI ISO 31000:2100 Le fasi di processo, i processi o gli aggregati di processo per i quali siano emersi i più elevati livelli di rischio vanno ad identificare, nel registro dei rischi misure conseguenti : le aree di rischio, che rappresentano le attività più sensibili da valutare al fine del trattamento. Vengono di seguito indicati, in relazione alle Aree di rischio di cui al comma 16 dell articolo 1 della legge 190/2012, come declinati nell allegato 2 al PNA e sopra espressamente descritti, i procedimenti amministrativi e le attività nell ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione. Non sono stati presi in considerazione i procedimenti aventi un rischio talmente irrilevante da reputare non necessaria una ulteriore analisi fondata sulla scala di classificazione di cui appresso. Il rischio è stato, infatti, classificato in 4 categorie (trascurabile [da 0 a 4 ], basso [da 4,1 a 8,59], medio [da 8,60 a 15] e alto [da 15,1 a 25]) a seconda della probabilità e della rilevanza del medesimo, tenuto conto, tra l altro, delle attività connotate da un maggior livello di discrezionalità amministrativa. Le schede istruttorie (i cui criteri sono quelli ex allegato 5 del PNA ), quindi, non riguardano, i procedimenti con profilo di rischio praticamente inesistente (anche sulla base dell esperienza concreta dell Ente). Distribuzione delle aree di rischio segnalate nell ambito degli oggetti individuati dalla norma a) Area: acquisizione e progressione del personale Sottoaree: 1. Reclutamento 2. Progressioni di carriere 3. Conferimento di incarichi di collaborazione Aree e servizi interessati: 1 Area: Attività istituzionale Risorse umane e Tutte le aree Sottoaree (Eventuali Processi/fasi) Rischio potenziale Classificazione rischio Reclutamento Espletamento procedure concorsuali o di selezione Alterazione dei risultati delle procedure selettive e concorsuali MEDIO (punteggio: 8,69) 1 Area: Attività istituzionale Risorse umane Reclutamento Assunzione tramite centro per l impiego Alterazione dei risultati della procedura selettiva (punteggio: 7,9) 1 Area: Attività istituzionale Risorse umane Reclutamento Espletamento procedure di mobilità tra enti. Alterazione dei risultati delle procedura selettiva conseguenti a mobilità esterne. TRASCURABILE 2,49) 1 Area: Attività istituzionale Risorse umane Progressioni di carriera Progressioni orizzontali Alterazione dei risultati delle procedure selettive, disparità di trattamento 4,86)

6 Tutte le Areee Conferimento di incarichi di collaborazione Conferimento di incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, per prestazioni d opera intellettuale ex art. 7 d.lgd 165/2001 Mancato rispetto del Regolamento. Alterazione dei risultati della selezione. MEDIO 8,61) b) Area: affidamento di lavori, servizi e forniture Sottoaree: 1. Definizione dell oggetto dell affidamento 2. Individuazione dello strumento/istituto per l affidamento 3. Requisiti di qualificazione 4. Requisiti di aggiudicazione 5. Valutazione delle offerte 6. Verifica dell eventuale anomalia delle offerte 7. Procedure negoziate 8. Affidamenti diretti 9. Revoca del bando 10.Redazione del crono programma 11.Varianti in corso di esecuzione del contratto 12.Subappalto 13.Utilizzo di rimedi di risoluzione delle controversie alternativi a quelli giurisdizionali durante la fase di esecuzione del contratto salvo le specifiche disposizioni adottate con l introduzione della Centrale Unica di committenza (L n. 89) Aree e servizi interessati: Sottoaree Rischio potenziale Classificazione rischio Tutte le Aree Definizione dell oggetto dell affidamento Alterazione della concorrenza, tramite individuazione arbitraria dell oggetto dell affidamento; mancata suddivisione dell appalto in lotti funzionali senza adeguata motivazione 8,34) Tutte le Aree Individuazione dello strumento/istituto per l affidamento Alterazione della concorrenza 8,00) Tutte le Aree Requisiti di qualificazione Eccessiva discrezionalità nell individuazione dei requisiti di qualificazione; rischio di restringere eccessivamente la platea dei potenziali concorrenti attraverso requisiti che favoriscono uno specifico operatore economico; rischio di selezione a monte dei concorrenti, tramite richiesti di requisiti non congrui e/o corretti Nel caso di aggiudicazione al prezzo più Tutte le Aree Requisiti di aggiudicazione basso: rischio di accordo corruttivo con il committente in fase di gara; nel caso di offerta economicamente più vantaggiosa, rischio di determinazione dei criteri per la valutazione delle offerte con il fine di assicurare una scelta preferenziale a 7,49) 7,49)

7 Tutte le Aree Tutte le Aree Valutazione delle offerte Verifica della eventuale anomalia delle offerte vantaggio di un determinato concorrente Alterazione dei criteri oggettivi di valutazione delle offerte in violazione dei principi di trasparenza, non discriminazione e parità di trattamento Mancato controllo sui ribassi; alterazione del sub-procedimento di verifica dell anomalia, con individuazione di un aggiudicatario non affidabile e conseguente rischio di esecuzione della prestazione in modo irregolare, qualitativamente inferiore a quella richiesta e con modalità esecutive in violazione di norme MEDIO 8,75) 6,34) Tutte le Aree Procedure negoziate Rischio di distorsioni del mercato per effetto del ricorso a procedure negoziate al di fuori dei limiti di legge; alterazione della concorrenza per effetto del criterio di rotazione degli operatori economici Tutte le Aree Affidamenti diretti Insussistenza di ragionevole motivazione e mancato rispetto del principio di rotazione tra le ditte con conseguente rischio di accordo corruttivo tra RUP e operatore economico Tutte le Aree Revoca del bando Modalità surrettizia di scelta del concorrente, con esclusione del concorrente non desiderato Tutte le Aree Tutte le Aree Tutte le Aree Redazione del cronoprogramma Varianti in corso di esecuzione del contratto Subappalto Indice delle priorità non corrispondenti alle esigenze reali Rischio che il responsabile del procedimento certifichi la necessità di una variante non supportata da verificabili ragioni di fatto; rischio di accordo corruttivo tra DL, RUP e impresa per la concessione di varianti non giustificate e l ottenimento di un profitto illegittimo. Rischio di subappalto autorizzato al di fuori delle norme e dei limiti di utilizzo previsti dal codice dei contratti, in particolare senza che il committente abbia accertato la sussistenza di cause ostative previste dalla legislazione antimafia; rischio che soggetti terzi non qualificati siano esecutori materiali in tutto o in parte di un appalto pubblico MEDIO 10,42) MEDIO 10,42) 6,66) 4,75) 8,34) 7,34) Tutte le Aree Utilizzo di rimedi di risoluzione delle controversie alternativi a quelli giurisdizionali durante la fase di esecuzione del contratto Rischio di applicazione distorta di tali rimedi per riconoscere alle imprese in tempi brevi determinate richieste economiche e maggiori compensi; rischio che specie in caso di forte ribasso offerto dall operatore economico in sede di gara questi rimedi alternativi al giudizio ordinario diventino con l accordo del responsabile del procedimento -lo strumento per recuperare il ribasso offerto in sede di gara 5,83)

8 Sono ivi inclusi tutti i processi ed i relativi provvedimenti/contratti volti all acquisizione sul mercato di forniture, servizi e lavori pubblici ai sensi del D.lgs. 163/2006, del D.P.R. 207/2010 e del vigente Regolamento lavori, servizi, forniture in economia. Per le sottoaree caratterizzate da maggiore grado di discrezionalità svolte da tutte le strutture organizzative dell Ente - il rischio è classificato come medio. c) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario Sottoaree: 1. Provvedimenti amministrativi vincolati nell an 2. Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato 3. Provvedimenti amministrativi vincolati nell an e a contenuto vincolato 4. Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale 5. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell an 6. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell an e nel contenuto Aree e servizi Sottoaree (Eventuali Processi/fasi) Rischio potenziale interessati: Classificazione rischio Aree afferenti gestione del Territorio, edilizia, manutenzione e Ambiente Provvedimenti amministrativi vincolati nell an Rilascio di permessi a costruire ed altre concessioni e/o autorizzazioni similari in materia di Edilizia Privata Alterazione del corretto svolgimento del procedimento, errata interpretazione della normativa. Rilascio di permesso errato/inesatto/non completo. con procurato vantaggio per il soggetto richiedente oppure errata emanazione di diniego con procurato danno al richiedente. MEDIO 11,90) Aree afferenti gestione del Territorio, edilizia, manutenzione e Ambiente 5 Area P.M.. Aree afferenti gestione del Territorio, edilizia, manutenzione e Ambiente Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato Provvedimenti amministrativi vincolati nell an Controlli ed interventi in materia edilizia, ambientale, abbandono rifiuti Controllo Scia in materia di edilizia privata Omissione/alterazione dei controlli; omissione irrogazione sanzioni Verifiche errate o artefatte 7,49) 7,49) Aree afferenti gestione del Territorio, edilizia, manutenzione e Ambiente Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato Monetizzazioni in luogo della cessione di aree a standard Alterazione del corretto svolgimento del procedimento 5,53) Aree afferenti gestione del Territorio, edilizia, manutenzione e Ambiente Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato Richiesta soppressione vincoli immobili in aree PEEP acquistati in diritto di superficie o in diritto di proprietà Errata o artefatta determinazione del prezzo di svincolo 6,87)

9 Aree afferenti gestione del: Territorio, edilizia, manutenzione e Ambiente Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato Richiesta di declassificazione/sdemanializzazione parziale di un tratto di strada di uso pubblico mediante costituzione di un nuovo tratto Rilascio del provvedimento con procurato vantaggio per il soggetto richiedente a svantaggio dell Ente 6,36) Aree afferenti gestione del Territorio, edilizia, manutenzione e Ambiente 5 Area: Polizia Municipale Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato Provvedimenti amministrativi vincolati nell an e a contenuto vincolato Richiesta calcolo del prezzo massimo di cessione o di locazione degli immobili ubicati in zona PEEP Rilascio permessi di circolazione diversamente abili Errata o artefatta determinazione del prezzo di svincolo Alterazione dei dati oggettivi 7,34) TRASCURABILE 3,78) Aree afferenti la Provvedimenti gestione di: amministrativi Programmazione vincolati nell an bilancio, contabilità, entrate e attività produttive Aree afferenti la gestione di: Territorio, edilizia, manutenzione e Ambiente Aree afferenti gestione del Territorio, edilizia, manutenzione e Ambiente Provvedimenti amministrativi discrezionali nell an Provvedimenti amministrativi discrezionali nell an Controllo Scia attività commerciali, industriali, artigianali e produttive in genere Variante urbanistica e relativi atti convenzionali con i privati beneficiari Verifiche errate o artefatte Alterazione del corretto svolgimento del procedimento. Alterazione di dati oggettivi a svantaggio dell ente. Scomputo oneri di urbanizzazione Verifiche errate o artefatte a svantaggio dell ente. 6,75) MEDIO 11,45) MEDIO 9,16) d) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario 1. Provvedimenti amministrativi vincolati nell an 2. Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato 3. Provvedimenti amministrativi vincolati nell an e a contenuto vincolato 4. Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale 5. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell an 6. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell an e nel contenuto Settori e uffici interessati: Aree afferenti la gestione di : Servizi sociali, cultura, turismo Sport e politiche giovanili. Sottoaree (Eventuali Processi/fasi) Rischio potenziale Classificazione rischio Alterazione del corretto Provvedimenti rilascio prestazioni socioassistenziali procedimento 9,15) svolgimento del MEDIO amministrativi vincolati nell an in collaborazione con Verifiche errate o alterate per l Ambito Territoriale C8 il rilascio delle prestazioni. Omissione controllo dei requisiti

10 Aree afferenti la gestione di Territorio, edilizia, manutenzione e Ambiente Provvedimenti amministrativi vincolati nell an assegnazione alloggi ERP Alterazione del corretto svolgimento del procedimento Verifiche errate o alterate per il rilascio delle prestazioni. Omissione controllo dei requisiti 7,5) Aree afferenti la gestione di Servizi sociali, cultura, turismo Sport e politiche giovanili. Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale rilascio concessioni di contributi e benefici economici a soggetti privati Mancato rispetto del regolamento, con procurato vantaggio per il soggetto richiedente MEDIO 9,15) e) Area: altre attività soggette a rischio. 1.Tributi - Accertamento e definizione del debito tributario. 2.Gestione del patrimonio Alienazione/ affidamento a terzi del patrimonio Immobiliare. 3.Espropriazioni - Espletamento procedure espropriative, con particolare riguardo alla determinazione delle indennità di esproprio. 4.Espropriazioni - Accordi bonari nell ambito della procedura di esproprio. 5. Processi di spesa - Emissione di mandati di pagamento. 6. Gestione sinistri - Verifica delle condizioni di ammissibilità dell istanza di risarcimento; istruttoria; provvedimento finale sulla base delle risultanze istruttorie. 7. Concessioni cimiteriali - verifica del rispetto dell ordine cronologico per le assegnazioni di loculi; 8. Verifica del rispetto delle disposizioni della normativa di legge e regolamento vigente in materia. 9. Predisposizione ruoli Alterazione nella formazione dei ruoli con il fine di attribuire di vantaggi ingiusti. 10. Certificazioni anagrafiche e di stato civile - False certificazioni. 11. Riscossione dei diritti di segreteria sulle certificazioni - Alterazione del conto giudiziale relativo agli incassi dei diritti di segreteria delle certificazioni anagrafiche. Settori e uffici interessati: Ambito (Eventuali Processi/fasi) Rischio potenziale Classificazione Rischio Aree afferenti la gestione di: Programmazione bilancio, contabilità, entrate e attività produttive Ufficio tributi Tributi Accertamento e definizione del debito tributario Alterazione della situazione di debito/credito. 5,50) Aree afferenti la gestione di Territorio, edilizia, manutenzione e Ambiente Aree afferenti la gestione di Territorio, edilizia, manutenzione e Ambiente Gestione del patrimonio Espropriazioni Alienazione del patrimonio Immobiliare Espletamento procedure espropriative, con particolare riguardo alla determinazione delle indennità di esproprio Alterazione del corretto svolgimento delle procedure di alienazione Alterazione del corretto svolgimento delle procedure, con particolare riferimento alla determinazione delle indennità di esproprio; rischio di danno economico per l ente MEDIO 13,55) MEDIO 9,16) Aree afferenti la gestione di Espropriazioni Accordi bonari nell ambito Alterazione di dati oggettivi MEDIO

11 Territorio, edilizia, manutenzione e Ambiente della procedura di esproprio a svantaggio dell ente 10,30) Aree afferenti la gestione di Programmazione bilancio, contabilità, entrate e attività produttive Ufficio tributi Processi di spesa Emissione di mandati di pagamento Pagamenti non dovuti o influenza sui tempi di pagamento 6,66) Aree Polizia Municipale e Ufficio Contenzioso Aree afferenti la gestione di: Servizi sociali, cultura, turismo Sport e politiche giovanili. Aree afferenti la gestione di Programmazione bilancio, contabilità, entrate Ufficio tributi Gestione sinistri Concessioni cimiteriali Predisposizione ruoli Verifica delle condizioni di ammissibilità dell istanza di risarcimento; istruttoria; provvedimento finale sulla base delle risultanze istruttorie. Verifica del rispetto dell ordine cronologico per le assegnazioni di verifica del ispetto delle disposizioni della normativa di legge e egolamento vigente in materia Verifiche alterate delle condizioni di ammissibilità; alterazione del corretto svolgimento del procedimento. Alterazione dell ordine cronologico nelle assegnazioni in assenza delle condizioni di legittimità; assegnazione di aree e tombe senza preventivo bando pubblico Alterazione nella formazione dei ruoli con il fine di attribuire di vantaggi ingiusti 4,67) 6.37) 5,66) Aree afferenti la gestione di Servizi Demografici Aree afferenti la gestione di Ufficio Servizi Demografici Certificazioni anagrafiche e di stato civile Riscossione dei diritti di segreteria sulle certificazioni False certificazioni Alterazione del conto giudiziale relativo agli incassi dei diritti di segreteria delle certificazioni anagrafiche 5,24) TRASCURABILE 4,07) 2) LE MISURE DI PREVENZIONE DEL RISCHIO. La seconda parte del Piano anticorruzione contiene le misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura. Gli strumenti attraverso i quali le misure di prevenzione trovano attuazione possono essere classificati come segue e costituiscono il Nucleo Minimo del PTPC: 2.1 Le direttive (tese a favorire comportamenti conformi alle leggi e ai principi di buona amministrazione); 2.2 Il sistema di controllo a campione sugli atti dei capiarea (il sistema comporterà, a regime, una standardizzazione degli atti amministrativi); 2.3 Il monitoraggio dei tempi di conclusione dei procedimenti; 2.4 Gli obblighi di trasparenza e di pubblicità; Potere sostitutivo; 2.5 La formazione del personale; 2.6 Il codice comportamentale;

12 2.7. Criteri di rotazione del personale; 2.8 Elaborazione proposte di decreto per disciplinare gli incarichi di natura dirigenziale (e per effettuare controlli su procedimenti penali ai fini dell attribuzione degli incarichi e dell assegnazione ad uffici), cause ostative al loro conferimento, verifica della insussistenza di cause di incompatibilità; cause ostative al loro conferimento, verifica della insussistenza di cause di incompatibilità; 2.9 Attività ed incarichi extra istituzionali; 2.10 Definizione delle modalità per verificare il rispetto del divieto di svolgere attività incompatibili a seguito della cessazione del rapporto (pantouflage - revolving doors); Adozione di misure per la tutela del whistleblower; 2.12 Predisposizione di protocolli di legalità per gli affidamenti; 2.13 Obbligo di astensione in caso di conflitto di interesse; 2.14 Sistema di monitoraggio dei rapporti tra comune e i soggetti che con essa stipulano contratti; 2.15 Disposizioni relative al ricorso all arbitrato; 2.16 Relazioni periodiche dei Referenti per l attuazione delle previsioni del Piano Anticorruzione; 2.17 La segnalazione di irregolarità all'indirizzo segretario@comune.sanprisco.ce.it Ai sensi dell'art.1, comma 14, della L.190/2012 la violazione da parte dei dipendenti dell'amministrazione, delle misure di prevenzione previste nel Piano costituisce illecito disciplinare. E' facoltà del Responsabile del Piano Anticorruzione emanare circolari esplicative dei contenuti del Piano e delle relative misure per una pronta attuazione delle previsioni del Piano stesso da parte di tutto il personale del Comune. 2.1 Le direttive; Per ciascuna delle Aree di rischio descritte sopra, sono state individuate specifiche direttive per la prevenzione del rischio. In alcuni casi, tuttavia, stante la presenza di rischi comuni a più Aree, si è ritenuto opportuno prevedere la stessa misura di prevenzione in più Aree di rischio. Le direttive di seguito individuate sono applicate nella specificità e dettaglio dei rispettivi contenuti con riferimento alle sottoaree e ai processi classificati a rischio di corruzione basso e, soprattutto, medio. La classificazione del rischio non ha dato, per nessuno dei procedimenti/processi mappati, l esito rischio alto. a) Area: acquisizione e progressione del personale DIRETTIVA DESTINATARI TEMPISTICA a) Distinzione fra responsabile del procedimento e responsabile dell'atto (Capo Ufficio sottoscrittore), in modo tale che per ogni provvedimento siano coinvolti almeno due soggetti, ove esistano; b) Rispetto della distinzione tra attività di indirizzo politico e attività gestionale. Tutto il personale e gli amministratori c) Rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza ex Dlgs. 33/2013, come specificati nel presente Piano ( 2.5). Come da Dlgs 33/2013 e da Piano della trasparenza d) Utilizzo dei risultati del Rapporto sui controlli interni atti amministrativi - per il miglioramento continuo dell'azione amministrativa. e) Rispetto delle previsioni del Codice comportamentale Tutto il personale. f) Obbligo di segnalazione di possibili anomalie da parte del personale del Comune al Resp.le della prevenzione della corruzione. Tutto il personale

13 g) Nella formazione dei provvedimenti, con particolare riguardo agli atti con cui si esercita ampia discrezionalità amministrativa e tecnica, motivare adeguatamente l atto; l onere di motivazione è tanto più diffuso quanto è ampio il margine di discrezionalità; h) Dichiarazione per i commissari, attestante l assenza di situazioni d incompatibilità tra gli stessi ed i concorrenti, ai sensi degli artt. 51 e 52 cpc Commissari i) Attestazione nel corpo del provvedimento di approvazione della graduatoria e in quello di assunzione, da parte del responsabile del procedimento, dei componenti della commissione di concorsi e del dirigente responsabile circa l'assenza di conflitto d'interessi ex art. 6bis L. 241/90 e smi responsabile del procedimento l) Composizione della commissione di concorso, per l accesso dall esterno, con membri esterni indicati dagli Ordini professionali, se possibile. Rotazione dei membri esterni esperti m)ricorso a procedure di evidenza pubblica per ogni tipologia di assunzione ivi comprese le fattispecie ex artt.90 e 110 TUEL. n) Rispetto delle previsioni normative e regolamentari in tema di conferimento di incarichi di collaborazione esterna ex art. 7, co. 6 e 6 bis del D.Lgs. 165/2001 Attività di controllo: - Monitoraggio sul rispetto della separazione tra responsabile del procedimento e responsabile dell atto (mediante controllo su atti scelti a mezzo di campionamento) - Monitoraggio sul dovere di astensione in caso di conflitto d'interessi, attraverso meccanismo di sorteggio a campione - Esclusione dalle commissioni di concorso e dai compiti di segretario per coloro che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati previsti nel capo I del titolo II del libro secondo del codice penale: l accertamento sui precedenti penali avviene mediante acquisizione d ufficio ovvero mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione resa dall interessato nei termini e alle condizioni dell art. 46 del d.p.r. n. 445 del 2000 (art. 20 d.lgs. n. 39 del 2013) - Relazione periodica semestrale del Responsabile Area rispetto all'attuazione delle previsioni del Piano - Controllo a campione dei provvedimenti emanati, attraverso il vigente sistema di controlli interni in attuazione della L. 213/2012 ( 2.2) - Utilizzo delle segnalazioni pervenute all'indirizzo: segretario@comune.sanprisco.caserta.ce.it b) Area: affidamento di lavori, servizi e forniture DIRETTIVA DESTINATARI TEMPISTICA a) Distinzione fra responsabile del procedimento e responsabile dell'atto (Capo Area sottoscrittore), in modo tale che per ogni provvedimento siano coinvolti almeno due soggetti, ove esistano b) Rispetto della distinzione tra attività di indirizzo politico e attività gestionale. Tutto il personale e gli amministratori c) Rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza ex D.lgs. 33/2013, come Come da D.lgs.

14 specificati nel presente Piano ( 2.4). d) Pubblicazione sul sito internet con riferimento a tutti i procedimenti di scelta del contraente per l affidamento di lavori, servizi e forniture, dei seguenti dati: struttura proponente, oggetto del bando, elenco degli operatori invitati a presentare offerte, aggiudicatario e importo di aggiudicazione, tempi di completamento dell opera, servizio o fornitura, importo delle somme liquidate e, nell ipotesi di cui all art. 57 co. 6 del D. Lgs. n. 163/2006, delibera/determina a contrarre. e) Entro il 31 gennaio di ogni anno, pubblicazione delle informazioni di cui al punto d in tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in formato digitale aperto e trasmissione delle informazioni all AVCP, secondo le modalità indicate dalla stessa Autorità f) Pubblicazione sul sito internet nella sezione Amministrazione Trasparente della determina a contrarre in tutti i casi in cui l acquisizione non avviene a seguito di un bando di gara g) Utilizzo dei risultati del Rapporto sui controlli interni atti amministrativi - per il miglioramento continuo dell'azione amministrativa. 33/2013 e da Piano della trasparenza In tempo reale 31 gennaio di ciascun anno In tempo reale h) Rispetto delle previsioni del Codice comportamentale Tutto il personale. )i) Obbligo di segnalazione di possibili anomalie da parte del personale del Comune al Resp.le della prevenzione della corruzione l) Nella formazione dei provvedimenti, con particolare riguardo agli atti con cui si esercita ampia discrezionalità amministrativa e tecnica, motivare adeguatamente l atto; l onere di motivazione è tanto più diffuso quanto è ampio il margine di discrezionalità Tutto il personale m) Rispetto delle previsioni normative in tema di proroghe e rinnovi n) Limitazione dell ipotesi di affidamento diretto di lavori, servizi e forniture anche nei casi in cui sono astrattamente consentiti; assicurare un livello minimo di confronto concorrenziale sul prezzo per qualsiasi procedura di gara, indipendentemente dall ammontare della commessa pubblica. Per incarichi al di sotto di 40 mila (affidamento diretto) effettuare indagine di mercato con richiesta almeno n. 3 preventivi con attestazione della congruità prezzi. Nelle ipotesi motivate di affidamento diretto applicare la rotazione degli operatori economici e trasmettere ogni sei mesi al Responsabile della prevenzione della corruzione i dati necessari al controllo a campione sugli affidamenti diretti effettuati nel semestre precedente o) Ricorso a Centrale Unica di Committenza, a Consip e al MEPA (o all analogo mercato elettronico regionale o al mercato elettronico interno) per forniture e servizi per acquisizioni sottosoglia comunitaria. Accurata motivazione in caso di autonome procedure di acquisto ( inesistenza del bene o sua inidoneità rispetto alla finalità ) p) Adesione al protocollo di legalità per gli affidamenti, come disciplinato al 2.12 al quale si rinvia e specificazione nei bandi di gara, negli avvisi e nelle lettere di invito che il mancato rispetto delle clausole del protocollo di legalità è causa di esclusione dalla gara - Previsione nelle gare d appalto di punteggi aggiuntivi premianti per q) Divieto di richiesta ai concorrenti di particolari qualificazioni con modalità, procedure e contenuti diversi da quelli contenuti espressamente dal D.lgs 163/2006 e regolamento attuativo r) Subappalto. Rispetto pedissequo art. 118 D.lgs 163/2006. Istruttoria nei termini che eviti il c.d. silenzio-assenso in luogo dell autorizzazione. Giugno 2016

15 Attività di controllo: - Monitoraggio sul rispetto della separazione tra responsabile del procedimento e responsabile dell atto (mediante controllo su atti scelti a mezzo di campionamento) - Monitoraggio sul dovere di astensione in caso di conflitto d'interessi, attraverso meccanismi di sorteggio a campione - Esclusione dalle commissioni di gara e dai compiti di segretario per coloro che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati previsti nel capo I del titolo II del libro secondo del codice penale: l accertamento sui precedenti penali avviene mediante acquisizione d ufficio ovvero mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione resa dall interessato nei termini e alle condizioni dell art. 46 del d.p.r. n. 445 del 2000 (art. 20 d.lgs. n. 39 del 2013). - Monitoraggio degli affidamenti diretti: controllo sulla sussistenza di una ragionevole e adeguata motivazione e sul rispetto del principio di rotazione delle ditte affidatarie; a tale scopo dovranno essere trasmessi al Resp.le della prevenzione della corruzione ogni 6 mesi i provvedimenti di affidamento diretto di lavori, servizi e forniture aggiudicati nel semestre precedente - Monitoraggio sul rispetto del principio della rotazione dei contraenti nelle procedure di gara - Relazione periodica del responsabile di Area rispetto all'attuazione delle previsioni del Piano - Controllo a campione dei provvedimenti emanati, attraverso il vigente sistema di controlli interni in attuazione della L. 213/2012 ( 2.2) - Utilizzo delle segnalazioni pervenute all'indirizzo: segretario@comune.sanprisco.ce.it c) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario DIRETTIVA DESTINATARI TEMPISTICA a) Distinzione fra responsabile del procedimento e responsabile dell'atto (Capo Settore sottoscrittore), in modo tale che per ogni provvedimento siano coinvolti almeno due soggetti ove esistano; b) Rispetto della distinzione tra attività di indirizzo politico e attività gestionale. c) Rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza ex Dlgs. 33/2013, come specificati nel presente Piano ( 2.5). Tutto il personale e gli amministratori Come da Dlgs 33/2013 e da Piano della trasparenza d) Utilizzo dei risultati del Rapporto sui controlli interni atti amministrativi - per il miglioramento continuo dell'azione amministrativa. e) Rispetto delle previsioni del Codice comportamentale Tutto il personale. f) Obbligo di segnalazione di possibili anomalie da parte del personale del Comune al Resp.le della prevenzione della corruzione. Tutto il personale g) nella formazione dei provvedimenti, con particolare riguardo agli atti con cui si esercita ampia discrezionalità amministrativa e tecnica, motivare adeguatamente l atto; l onere di motivazione è tanto più diffuso quanto è ampio il margine di discrezionalità; h) Verbalizzazione delle operazioni di controllo sia a campione (con specificazione modalità di campionamento) sia non a campione.

16 Attività di controllo: - Monitoraggio sul rispetto della separazione tra responsabile del procedimento e responsabile dell atto (mediante controllo su atti scelti a mezzo di campionamento) - Monitoraggio sul dovere di astensione in caso di conflitto d'interessi, attraverso meccanismo di sorteggio a campione - Relazione periodica del responsabile di Area rispetto all'attuazione delle previsioni del Piano - Controllo a campione dei provvedimenti emanati, attraverso il vigente sistema di controlli interni in attuazione della L. 213/2012 ( 2.2) - Monitoraggio sul rispetto dei tempi del procedimento (con le modalità di cui al 2.3) - Utilizzo delle segnalazioni pervenute all'indirizzo: segretario@comune.sanprìsco.ce.it - d) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario DIRETTIVA DESTINATARI TEMPISTICA a) Distinzione fra responsabile del procedimento e responsabile dell'atto (Capo Settore sottoscrittore), in modo tale che per ogni provvedimento siano coinvolti almeno due soggetti, ove esistano; b) Rispetto della distinzione tra attività di indirizzo politico e attività gestionale c) Rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza ex Dlgs. 33/2013, come specificati nel presente Piano ( 2.4) Tutto il personale e gli amministratori Come da Dlgs 33/2013 e da Piano della trasparenza d) Utilizzo dei risultati del Rapporto sui controlli interni atti amministrativi - per il miglioramento continuo dell'azione amministrativa e) Rispetto delle previsioni del Codice comportamentale Tutto il personale. f) Obbligo di segnalazione di possibili anomalie da parte del personale del Comune al Resp.le della prevenzione della corruzione Tutto il personale g) Nella formazione dei provvedimenti, con particolare riguardo agli atti con cui si esercita ampia discrezionalità amministrativa e tecnica, motivare adeguatamente l atto; l onere di motivazione è tanto più diffuso quanto è ampio il margine di discrezionalità h) Verbalizzazione delle operazioni di controllo sia a campione (con specificazione modalità di campionamento) sia non a campione i) Rispetto pedissequo del Regolamento Contributi dell Ente ( regolamento da aggiornare e pubblicare su amministrazione trasparente) l) Controllo, anche a campione, autocertificazione ex Dpr 445/2000 utilizzate per accedere alle prestazioni. Revisione regolamento: entro 30 maggio 2016 Attività di controllo: - Monitoraggio sul rispetto della separazione tra responsabile del procedimento e responsabile dell atto

17 (mediante controllo su atti scelti a mezzo di campionamento) - Monitoraggio sul dovere di astensione in caso di conflitto d'interessi, attraverso meccanismo di sorteggio a campione. - Relazione periodica del Responsabile Area rispetto all'attuazione delle previsioni del Piano. - Controllo a campione dei provvedimenti emanati, attraverso il vigente sistema di controlli interni in attuazione della L. 213/2012 ( 2.2) - Monitoraggio sul rispetto dei tempi del procedimento (con le modalità di cui al 2.3) - Utilizzo delle segnalazioni pervenute all'indirizzo: segretario@comune.sanprisco.ce.it - - e) Area: altre attività soggette a rischio. DIRETTIVA DESTINATARI TEMPISTICA a) Distinzione fra responsabile del procedimento e responsabile dell'atto (Capo Settore sottoscrittore), in modo tale che per ogni provvedimento siano coinvolti almeno due soggetti ove esistano b) Rispetto della distinzione tra attività di indirizzo politico e attività gestionale c) Rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza ex Dlgs. 33/2013, come specificati nel presente Piano ( 2.4) Tutto il personale e gli amministratori Come da Dlgs 33/2013 e da Piano della trasparenza d) Utilizzo dei risultati del Rapporto sui controlli interni atti amministrativi - per il miglioramento continuo dell'azione amministrativa e) Rispetto delle previsioni del Codice comportamentale Tutto il personale. f) Obbligo di segnalazione di possibili anomalie da parte del personale del Comune al Resp.le della prevenzione della corruzione. Tutto il personale g) Nella formazione dei provvedimenti, con particolare riguardo agli atti con cui si esercita ampia discrezionalità amministrativa e tecnica, motivare adeguatamente l atto; l onere di motivazione è tanto più diffuso quanto è ampio il margine di discrezionalità; h) Adozione nuovo ed aggiornato Regolamento sull uso beni Patrimoniali e suo pedissequo rispetto i) Individuazione di procedure di controllo, anche a campione, aggiuntive rispetto alle forme di controllo interno già esistenti (da parte del revisore dei conti) Capo Area Ragioneria Adozione/Revisione Regolamento entro 30 maggio 2016 Entro il 31 dicembre 2015 Attività di controllo: - Monitoraggio sul rispetto della separazione tra responsabile del procedimento e responsabile dell atto (mediante controllo su atti scelti a mezzo di campionamento) - Monitoraggio sul dovere di astensione in caso di conflitto d'interessi, attraverso meccanismo di sorteggio a campione - Relazione periodica del Responsabile Area rispetto all'attuazione delle previsioni del Piano - Controllo a campione dei provvedimenti emanati, attraverso il vigente sistema di controlli interni in attuazione della L. 213/2012 ( 2.2)

18 - Monitoraggio sul rispetto dei tempi del procedimento (con le modalità di cui al 2.3) - Autocertificazione in merito alla predisposizione di ruoli - Utilizzo delle segnalazioni pervenute all'indirizzo: segretario@comune.sanprisco.ce.it 2.2 Il sistema di controllo a campione sugli atti dei Capi area Con Delibera C.C. n. 7 del il Comune di San Prisco, in attuazione della L. 213/2012 si è dotato del nuovo regolamento sui controlli interni. L art. 2 prevede, tra le altre, le modalità del controllo successivo di regolarità amministrativa. La relazione è trasmessa ai Responsabili delle Aree, al Presente del consiglio perché ne dia notizia ai Consiglieri, al Revisore dei conti ed al Sindaco e al Nucleo di Valutazione. Il Segretario Generale, al quale è demandata l attività di controllo, ha reso noto le modalità di controllo ai. Nell ambito del controllo di regolarità amministrativa, il Segretario comunale procede alla verifica della regolarità amministrativa degli atti adottati dai Resp.li delle aree. Tale attività è finalizzata a verificare e accertare la trasparenza, l affidabilità e la regolarità amministrativa delle procedure e degli atti dei Resp.li delle aree. Le verifiche sono effettuate sui a) Su tutti gli atti di valore superiore a ; b) Sulle determinazioni a contrarre; c) Sul conferimento di incarichi; d) Su tutti gli atti segnalati dai dirigenti o dagli amministratori e su quelli su cui il segretario ritenga necessario svolgere tale attività. I capi area trasmettono d ufficio al segretario copia dei suddetti provvedimenti. Il segretario effettua il controllo sul 10 % del totale degli atti adottati da ogni responsabile di area. Tali atti sono scelti in modo casuale dal segretario con tecniche di campionamento dallo stesso individuato. Il Segretario comunica i risultati della propria attività ai Responsabili delle Aree, al nucleo di valutazione, al Presente del consiglio perché ne dia notizia ai Consiglieri, al Revisore dei conti ed al sindaco. 2.3 Il monitoraggio dei tempi di conclusione dei procedimenti; a) I dipendenti che svolgono le attività a rischio di corruzione, relazionano, semestralmente al Capo Area il rispetto dei tempi procedimentali e di qualsiasi altra anomalia accertata, indicando, per ciascun procedimento per il quale i termini non sono stati rispettati, le motivazioni in fatto e in diritto di cui all art. 3 della legge 241/1990, che giustificano il ritardo. b) i provvedono, semestralmente, al monitoraggio periodico del rispetto dei tempi procedimentali e, tempestivamente, all eliminazione delle anomalie. I risultati del monitoraggio e delle azioni espletate sono consultabili nel sito web istituzionale del Comune; il monitoraggio contiene i seguenti elementi di approfondimento e di verifica degli adempimenti realizzati: I) verifica degli eventuali illeciti connessi al ritardo; II) attestazione dei controlli da parte dei, volti a evitare ritardi; III) attestazione dell avvenuta applicazione del sistema delle eventuali sanzioni, sempre in relazione al mancato rispetto dei termini. c) In ogni caso, i, con particolare riguardo alle attività a rischio di corruzione, informano tempestivamente e senza soluzione di continuità il Responsabile della prevenzione della corruzione, in merito al mancato rispetto dei tempi procedimentali, costituente fondamentale elemento sintomatico del corretto funzionamento e rispetto del piano di prevenzione della corruzione, e di qualsiasi altra anomalia accertata costituente la mancata attuazione del presente piano, adottando le azioni necessarie per eliminarle oppure proponendo al Responsabile della prevenzione della corruzione, le azioni sopra citate ove non rientrino nella competenza normativa, esclusiva e tassativa dirigenziale; 2.4 Gli obblighi di trasparenza e di pubblicità. Il rispetto dei principi di pubblicità e di trasparenza è comportamento utile e funzionale anche rispetto alla prevenzione di fenomeni corruttivi. La trasparenza è assicurata, oltre che per le attività di cui al 2.1, mediante la pubblicazione, nel sito web del Comune dei dati e documenti richiesti dal Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni Come previsto dall articolo 10, comma 2 del d.lgs. n. 33/2013, il Programma triennale per la trasparenza e l integrità costituisce una sezione del Piano di prevenzione della corruzione, che deve essere approvato entro il 31 gennaio di ogni anno.

19 Le azioni già attivate sono rappresentate in apposita sezione denominata Amministrazione Trasparente sul sito web istituzionale I hanno l obbligo di provvedere all adempimento previsto nel Piano; il Responsabile della trasparenza ha l obbligo di controllare l avvenuta pubblicazione. L allegato piano triennale della trasparenza e dell integrità, costituente sezione del presente PTPC, indica le principali azioni e linee di intervento che il comune di San Prisco intende seguire nell arco del triennio in tema di trasparenza Potere sostitutivo Con Decreto commissariale n. 2 del è stato individuato nel Responsabile Area Affari Istituzionali e Generali, Dr.ssa Teresa Monaco, il soggetto al quale attribuire il potere sostitutivo di cui all articolo 2, comma 9 bis, della legge 241/90, come modificato dal decreto legge 5/2012 convertito nella legge 35/2012. In base alla nuova normativa in materia, decorso inutilmente il termine per la conclusione del procedimento, i privati possono rivolgersi al suddetto Responsabile perché, entro un termine pari alla metà di quello originariamente previsto, concluda il procedimento attraverso le strutture competenti o con la nomina di un commissario. Le richieste di intervento sostitutivo dovranno essere inoltrate: A) al seguente indirizzo di posta elettronica certificata (PEC): tmonaco@comune.sanprisco.ce.it B) a mezzo posta all indirizzo: Comune di San Prisco Via Michele Monaco, 88 San Prisco (CE) C) direttamente all Ufficio Protocollo dell Ente Via Michele Monaco, 88 San Prisco (CE) 2.5 La formazione del personale - Criteri. a)il Responsabile della prevenzione della corruzione approva entro, il 30 giugno di ogni anno, il piano annuale di formazione, quale parte comunque necessaria del piano annuale di formazione inerenti le attività a rischio di corruzione. b)i, incaricati ai sensi dell art. 109 tuel 267/2000, entro il 15 aprile di ogni anno propongono al Responsabile della prevenzione della corruzione: I) i dipendenti da inserire nei programmi di formazione di cui al comma 11 dell art. 1 legge 190/2012; II) il piano annuale di formazione della propria Area, con esclusivo riferimento alle materie inerenti le attività a rischio di corruzione individuate nel presente piano; la proposta deve contenere: I) le materie oggetto di formazione; II) i dipendenti, che svolgono attività nell ambito delle materie sopra citate; III) il grado di informazione e di conoscenza dei dipendenti nelle materie/attività a rischio di corruzione; c) Sulla base dei piani di formazione delle aree di cui al precedente punto, nel piano di formazione predisposto dal Responsabile della prevenzione della corruzione si indicano, quindi: I) le materie oggetto di formazione corrispondenti alle attività indicate all art. 2 del presente regolamento, nonché sui temi della legalità e dell etica e ove possibile, mediante corsi della Scuola superiore della pubblica amministrazione. Le materie oggetto di formazione, nel corso del triennio , dovranno vertere sui seguenti argomenti: - Anticorruzione e trasparenza negli appalti di lavori pubblici. (Destinatari: personale degli uffici tecnici o comunque preposti ai LLPP). - Appalti di forniture e servizi: strategie di gara anticorruzione. (Destinatari: personale preposto alle gare ed agli acquisti in genere di beni e servizi). - Il contrasto del fenomeno corruttivo nelle autorizzazioni e concessioni nell'erogazione di contributi, sussidi e vantaggi economici in genere e nei concorsi e prove selettive. ( Destinatari : personale dell'ente preposto a tali procedimenti) - Il fenomeno della corruzione: misure di prevenzione e misure di repressione. Dalla trasparenza e dall'etica del dipendente pubblico alle sanzioni disciplinari e del codice penale. Le nuove forme di responsabilità (tutto il personale dell'ente) II) i dipendenti, i funzionari, che svolgono attività nell ambito delle materie sopra citate; III) il grado di informazione e di conoscenza dei dipendenti nelle materie/attività a rischio di corruzione; IV) le metodologie formative: formazione applicata ed esperienziale (analisi dei rischi tecnici) e quella amministrativa (analisi dei rischi amministrativi) ciò con vari meccanismi di azione (analisi dei problemi da visionare, approcci interattivi, soluzioni pratiche ai problemi ecc.); d) il bilancio di previsione annuale deve prevedere, in sede di previsione oppure in sede di variazione o mediante appositi stanziamenti nel p.e.g., gli opportuni interventi di spesa finalizzati a garantire la formazione; e) il bilancio di previsione annuale deve prevedere, in sede di previsione oppure in sede di variazione o mediante appositi stanziamenti nel p.e.g., gli opportuni interventi di spesa finalizzati a garantire la formazione; f) il personale docente, qualora non siano stipulate apposite convenzioni con la Scuola superiore della pubblica amministrazione o con eventuale Scuola Regionale di Amministrazione Pubblica, costituita dalla Regione, viene individuato, entro tre mesi dalla approvazione del piano, con procedura ad evidenza pubblica, con il sistema dell offerta economicamente vantaggiosa, finalizzato a valutare il miglior progetto di formazione triennale. Il Responsabile della

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