Risoluzione. IV Sessione d Istituto Model European Parliament Istituto d Istruzione Superiore Edoardo Amaldi Roma, 5 Febbraio 2015

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1 Risoluzione IV Sessione d Istituto Model European Parliament Istituto d Istruzione Superiore Edoardo Amaldi Roma, 5 Febbraio 2015 presentata alla sessione plenaria del 5 febbraio 2015 Roma, Aula Magna del Liceo Amaldi, via Picciano, Castelverde mepamaldi.it mepitalia.eu 1 di 13

2 1) La Commissione per gli affari esteri (AFET) propone la seguente risoluzione al Model European Parliament, L UE di fronte al confitto tra Israele e Palestina A. Avendo analizzato il decennale conflitto tra Israele e Palestina, durante il quale il territorio palestinese è stato violentemente occupato, ed essendo consapevoli che tale situazione non consenta sviluppi pacifici, B. Notando con rammarico che Gerusalemme è una delle principali motivazioni del conflitto, C. Consapevole che nel corso dei conflitti il tasso di emigrazione palestinese è aumentato sensibilmente, anche a causa dei ripetuti attacchi di matrice israeliana che hanno gravemente danneggiato le strutture civili, D. Ben conscio che la suddivisione territoriale causerebbe squilibri economici sia per Gerusalemme che per gli altri due stati, E. Profondamente dispiaciuto che Israele abbia ripetutamente violato ed ignorato le risoluzioni dell Onu, inerenti il conflitto, nonché la IV Convenzione di Ginevra, 1. Propone la seguente suddivisione territoriale: i. il territorio palestinese della Striscia di Gaza sarà ampliato fino ad incontrare la strada 4111 all altezza di Yovne 1, finendo verso ovest fino al mare 22; Ashdod viene annessa al suddetto territorio per la sua importanza come città portuale; ii. West Bank, territorio palestinese, segue gli attuali confini sino a 33 all incrocio con la strada 66, verso nord al bivio con la strada 4, poi segue il percorso del fiume NahalBeit Ha Emek nelle coordinate 44 e culmina nella foce dello stesso 55; iii. Israele avrà tutto il territorio compreso tra i nuovi confini della Striscia di Gaza e della West Bank; 2. Ribadisce la totale autonomia decisionale e politica delle due nazioni, suggerendo l entrata in vigore di un corpus di leggi scritto che presenti, oltre a norme derivanti dall arbitrio di tali stati, i seguenti principi e diritti fondamentali: i. uguaglianza di fronte alla legge, senza distinzione di razza, sesso, religione, ceto sociale; ii. ogni cittadino, che sia esso palestinese o israeliano, avrà diritto ad un lavoro che sarà tutelato anche laddove sia esercitato nello stato estero, nonché ad una formazione culturale idonea; iii. tolleranza nei confronti di ogni cittadino e della sua cultura, indipendentemente dal fatto che esso sia nel proprio stato natio o meno; iv. per lo stato di Palestina la sanità basilare sarà garantita per ogni cittadino, con agevolazioni per gli abitanti di età inferiore ai 15 anni; 3. Suggerisce l istituzione della sopracitata come città-stato e auspica il trasferimento delle ambasciate in essa presenti: i. il confine estremo orientale è segnato dal muro di separazione rispetto alla West Bank, il limite occidentale delimitato dalla zona 66, l estensione da Nord a Sud è segnata rispettivamente da 77 e 88; ii. il potere esecutivo sarà esercitato dal primo ministro eletto dal popolo. Il potere legislativo dal Parlamento monocamerale composto da 15 membri in rappresentanza di ognuna delle tre principali religioni (Cristianesimo, Ebraismo e Islamismo) più due esponenti incaricati dall ONU. Il potere giudiziario sarà amministrato dai membri della Corte Suprema, eletti dal Parlamento; 1 ( / ) 2 ( / ) 3 ( / ) 4 ( / ) 5 ( / ) 6 ( / ) 7 ( / ) 8 ( / ) 2 di 13

3 4. Richiede la stesura di una Costituzione scritta, finalizzata al mantenimento della pace, basata sui seguenti principi: i. conservazione della forma repubblicana, uguaglianza e parità di tutte le persone di fronte alla legge, rispetto dei sessi, libertà di movimento e residenza, libertà di espressione, tolleranza etnica, politica, religiosa, diritto alla vita, all immagine, al lavoro, allo studio, all assistenza sanitaria; ii. si ripudia la pena di morte come esercizio di condanna, la guerra come strumento di offesa e ogni azione volta ad ostacolare la salvaguardia della pace, sia entro i confini della città, che oltre; 5. Esorta, con la collaborazione di Israele, per le strutture colpite dalla guerra, e dell Onu, attraverso finanziamenti, la costruzione di: i nuclei abitativi nella zona delimitata dalle strade 77 e 79 a Sud e dai confini Settentrionali dello stato a Nord; ii. 4 nuovi centri sanitari pubblici, uno nella striscia di Gaza, tre nella zona sopra indicata, e il rinnovamento degli ospedali lesi dalle azioni belliche; iii. 4 università, una nella striscia di Gaza, tre nella zona Nord della Palestina e la manutenzione di quelle coinvolte nel conflitto; 6. Caldeggia la ratifica di accordi esclusivi al fine di evitare l insorgere di tali problematiche: i. Israele fornirà risorse energetiche, tecnologiche, sanitarie, la Palestina risorse alimentari e beni primari a Gerusalemme, già basata su un economia di auto sostentamento, garantendone possibilità di solidità finanziaria; ii. Israele procurerà risorse energetiche, tecnologiche, sanitarie e materiale edilizio alla Palestina, che assicurerà alla prima, risorse alimentari e beni fondamentali, sperando in una pacifica collaborazione; 7. Auspica che: i. i principi espressi nelle risoluzioni n. 93, 444, 446, 605, 607 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, vengano in futuro rispettati; ii. nell osservanza della futura costituzione, non vengano più violati i diritti alla vita, alla tolleranza, all uguaglianza, al lavoro, allo studio, al ritorno, deplorando ogni singola azione lesiva di tali principi fondamentali; 8. Incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione. ALLEGATO - Divisione territoriale e stabilizzazione dei confini del nuovo stato di Israele e di Palestina. I territori della nuova Palestina saranno stabiliti rispettando la suddivisione del 1967, apportando però modifiche di mediazione: La zona della West-Bank sarà lasciata allo stato di Palestina entro i confini stabiliti dal muro. Partendo dal Mar Morto nel punto di coordinate geografiche ( / ) si prosegue per il confine della vecchia West-Bank in direzione ovest e successivamente sud-ovest percorrendo la 1949 Armistice Agreement line. Procede per tutto il corso del confine fino ad incontrare il muro esistente, ma non portato a termine che separa la regione dal territorio Israeliano (successivamente il confine proseguirà lungo il muro separato dalla Green line da una zona cuscinetto). Il muro si interrompe nelle coordinate ( / )nei pressi della strada 367 all incrocio di coordinate (31,670738/ ). A est avrà inizio il territorio gerosolimitano. Il confine prosegue lungo la via fino all incrocio con la strada 375 di coordinate ( / ), poi verso ovest lungo la strada 375 fino ad incrociare la strada 38 nelle coordinate ( / ). Successivamente verso nord fino all incrocio con la provinciale 1 in coordinate ( / ), si riallaccia con la 1949 Armistice Agreement Line proseguendo su essa fino a rincontrare il muro nelle coordinate / ). il confine procede lungo il muro fino ad incontrare la strada 66 nelle coordinate ( / ) dove il muro termina. Per le parti, a est rispetto a tale zona, i posti di blocco, presenti nel muro, devono essere aperti e lasciati liberi al passaggio. Successivamente in direzione nord-ovest lungo la strada 66 fino all incrocio con la 70 nelle coordinate ( / ) e verso nord fino all incrocio con la 4 proseguendo verso nord-est separando Haifa da Kiryota fino al fiume NahalBeit Ha Emek nelle coordinate ( / ) per poi arrivare al mare confinando il paese ShaveiTsion (Israeliano) nelle coordinate della foce ( / ). Il territorio appartenente alla Striscia di Gaza sarà possedimento dei Palestinesi. I confini della nuova Striscia di Gaza rispettano i precedenti, con dei piccoli cambiamenti che porteranno la zona ad allungarsi fino alla città di Ashdod che verrà annessa la territorio Palestinese. I confini aggiunti saranno: dal punto di coordinate ( / ) la striscia si allarga verso sud est fino alla strada 232 all altezza di Sderat appartenente ora alla nuova striscia di Gaza. Prosegue lungo questa che si stringe dirigendosi verso nord fino ad arrivare alla strada 4 all incrocio di coordinate ( / ) prosegue su di essa verso nord est superando Ashdod fino ad incontrare la strada 4111 all altezza di Yovne nel punto ( / ) e finendo verso ovest fino al mare nel punto di coordinate ( / ). I confini Gerusalemme iniziano dal punto di coordinate ( / ). Da lì verso nord seguendo la precedente suddivisione territoriale fino all incrocio con la 1949 Armistice Agreement line. Si prosegue lungo quest ultima verso nord fino ad incontrare il muro che divide la Cisgiordania dal territorio israeliano nel punto di coordinate ( / ). Si prosegue verso est passando a est di Gerusalemme, proseguendo successivamente verso sud e ritornando al punto iniziale ( / ). 3 di 13

4 2) La Commissione Affari Esteri, Sottocommissione Diritti dell Uomo (DROI) propone la seguente risoluzione al Model European Parliament Nuove strategie sull immigrazione nel Mediterraneo A. Considerando che il benessere dell UE si fonda sull integrazione delle libertà di circolazione, di mezzi, di persone, di servizi e capitali, B. Prendendo atto del parere del Comitato delle Regioni 2015/C 019/12, in particolare del punto 21, in materia di Pacchetto Frontiere Intelligenti, C. Visto l articolo 77, 4 paragrafo TFUE, D. Esprimendo il proprio apprezzamento per la proposta di risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione nel mediterraneo e sulla necessità di un approccio olistico dell UE alla migrazione (2014/2907(RSP)), E. Ritenendo necessario affrontare ad una la gestione dei flussi migratori e dell integrazione dei futuri cittadini europei, F. Prendendo in considerazione i lavori dell ottobre 2014 della Riunione dei Presidenti della Commissioni competenti in materia di diritti fondamentali, organizzata dalla Camera dei Deputati e dal Senato della Repubblica italiani, G. Esprimendo il proprio apprezzamento per il rapporto del Consiglio d Europa redatto dalla senatrice olandese Tineke Strik, con riguardo dei possibili sviluppi di un Patto per il Mediterraneo, H. Facendo riferimento al principio di solidarietà e di equa ripartizione di responsabilità tra gli Stati membri, I. Contemplando la previsione delle interruzioni o riduzioni totali o parziali delle relazioni economiche e finanziarie, nell ambito degli accordi internazionali dell UE con i Paesi terzi, J. Ricordando la competenza legislativa ordinaria in tema di definizione del quadro di attuazione delle azioni di aiuto umanitario dell Unione, di cui all articolo 214, 4 paragrafo, TFUE, K. Pienamente consapevoli di quanto stabilito all articolo 4 della direttiva 2011/36/UE 1. Promuove l istituzione di presidi internazionali nei Paesi terzi in sostegno di ambasciate degli Stati membri, SEAE, EASO, ONU e organizzazioni umanitarie; 2. Richiede un integrazione operativa tra frontiere esterne e presidi internazionali nei Paesi terzi; 3. Auspica la concessione nei punti di partenza, da parte di singoli paesi UE, di protezione con visto temporaneo; 4. Propone che la nuova operazione di salvataggio in mare condotta dall UE garantisca un elevato standard igienicosanitario; 5. Esorta la revisione del trattato per una delimitazione geografica delle frontiere esterne in sede europea; 6. Richiama l attenzione sul salvataggio delle vite in mare e sulla sua implicazione con l identità europea; 7. Nota l opportunità di definire il Paese di prima assistenza e accoglienza, in seguito alle operazioni di salvataggio, indipendentemente dallo Stato membro che ha guidato l operazione; 8. Invita la Commissione europea a promuovere un accordo tra gli Stati membri per la definizione di quote di ingresso; 9. Incoraggia relazioni multilaterali, sul modello della condizionalità, per lo sviluppo dei Paesi terzi contraenti, in particolare dell Africa mediterranea, che abbia come parametri: i. l aumento della produzione e degli scambi commerciali, ii. la salvaguardia dell ambiente, iii. la tutela dei diritti sociali (diritto al lavoro, all istruzione, alla salute), iv. la lotta alla corruzione, v. la migrazione circolare; 4 di 13

5 10. Ribadisce la necessità di una governance multilivello che collabori strettamente con la società civile nell ottica di: i. favorire l integrazione dei migranti e delle seconde generazioni, ii. condividere la responsabilità dell accoglienza e dell integrazione tra i livelli territoriali, iii. tener conto dei vincoli strutturali, delle risorse disponibili, delle esigenze del mercato del lavoro, delle situazioni demografiche e personali; 11. Propone agli Stati membri di adottare meccanismi di incentivi alla dichiarazione di scadenza del visto, con graduazione degli effetti e coordinamento con i progetti di cooperazione internazionale; 12. Invita gli Stati membri a inasprire le sanzioni per il contrasto al traffico di esseri umani; 13. Condanna fermamente il mancato rispetto del principio di non refoulement stabilito dalla Convenzione di Ginevra del 1951; 14. Appoggia il CESE nell impegnarsi di più nel Forum europeo sull integrazione, in particolare nel rafforzare i legami con le organizzazioni di immigrati, dare il proprio apporto al monitoraggio delle politiche, e migliorare la collaborazione con il Parlamento europeo e il Comitato delle regioni; 15. Incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione. 5 di 13

6 3) La Commissione Affari Esteri, Sottocommissione Sicurezza e Difesa (SEDE), propone la seguente risoluzione al Model European Parliament Un possibile nuovo corso per la difesa europea A. Constatando l attuale tendenza degli Stati membri al protezionismo, relativo al mercato della difesa, che trova pretesto nel ricorso all art. 346 (TFUE), attraverso il quale si limita la divulgazione di informazioni afferenti la sicurezza interna, B. Avendo riscontrato una lenta e pesante burocrazia in merito alla compravendita e al trasporto di materiale bellico, C. Pienamente consapevole della scarsa quota di fondi destinata al settore della ricerca e dello sviluppo, D. Conscio della mancanza di informazioni circa i progressi nel settore della difesa, 1. Decide di istituire una Commissione avente il potere di sindacare la decisione dello Stato in merito all eventuale rifiuto alla divulgazione di informazioni. Tale commissione: i. è composta da due membri per Stato, uno appartenente al settore pubblico e uno a quello privato, deliberanti congiuntamente; ii. si esprime con voto unanime; 2. Incentiva le aziende alla divulgazione di informazioni tra gli Stati membri, riconoscendo il diritto dell azienda divulgatrice a riscuotere un equo canone, stabilito dalla suddetta Commissione, dall impresa che abbia usufruito di tali vantaggi in base alla crescita triennale del bilancio; 3. Propone l inquadramento del suddetto materiale in categorie a seconda della facilità del trasporto e dell entità del bene; 4. Stabilisce la necessità di autorizzazioni, per vendita e trasporto del bene, differenziate in base alla categoria di appartenenza; 5. Riscontra l esigenza di ammorbidire i controlli generali e rendere quelli rigidi rari ed eccezionali tramite: i. la tracciabilità del bene, durante il trasporto, attraverso sistemi informatici e un percorso predefinito, ii. la riduzione dei controlli, effettuandoli solo alla partenza e all arrivo del bene; 6. Incoraggia gli Stati membri al raggiungimento di una quota, pari almeno al 3% del PIL nazionale, da destinarsi a tale settore, ponendo una soglia minima dello 0,4% da investire esclusivamente nella ricerca militare; 7. Esorta gli Stati membri ad indirizzare tali fondi verso investimenti mirati, quali lo sviluppo di nuove tecnologie autosufficienti a controllo remoto, al fine di incrementare la capacità difensiva comunitaria; 8. Invita gli Stati membri a promuovere campagne di sensibilizzazione per rendere partecipe l opinione pubblica rispetto ai risultati riscontrati, divulgando dati riguardanti lo sviluppo di tale settore; 9. Incarica il suo Presidente di trasmettere la presente Risoluzione al Consiglio e alla Commissione. 6 di 13

7 4) La Commissione Commercio internazionale (INTA) propone la seguente risoluzione al Model European Parliament Un possibile accordo fra UE ed USA sul commercio e gli investimenti: vantaggi e criticità del Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti A. Considerando il costo elevato riguardante i dazi e le spese di esportazioni in vigore fino ad oggi; B. Consapevoli che alla chiusura del primo mandato del TTIP le grandi industrie non avendo limiti di esportazioni, hanno messo in ombra le piccole medie imprese nel traffico commerciale e nello sviluppo economico; C. Comprendendo i rischi delle eventuali frodi fiscali dovuti all ingente circolo di denaro; D. Prendendo atto delle diverse tassazioni e della differenza legislativa tra USA ed UE; E. Notando con preoccupazione il pericolo dovuto alla mancanza della trascrizione del trattamento sull etichette statunitensi e il possibile degradamento degli standard qualitativi dei prodotti agroalimentari F. Avendo esaminato le sentenza non eque riguardanti le dispute tra azienda e stato derivate dal tipo di costituzione del tribunale sovranazionale ISDS in quanto, quest ultimo è composto da operatori scelti dalla stessa azienda G. Consapevole dei costi necessari per il trasporto oltre oceano, che possono risultare proibitivi per le aziende più piccole, limitando quindi loro l accesso al mercato internazionale 1. Propone l introduzione di un tetto massimo pari al 40% della produzione destinata all esporto delle grandi aziende, oltre il quale si richiede il versamento di una tassa al fine di tutelare le piccole industrie; 2. Suggerisce la fondazione di un ente di controllo Il TCDC 9, avente due sedi, un europea ed una statunitense, con cambio di dirigenza semestrale volta a: i. stabilire le tasse precedentemente citate controllandone l avvenuto pagamento; ii. amministrare il denaro derivato da quest ultime; iii. verificare la dimensione delle imprese e anche l effettiva quantità di merce destinata all esportazione, intensificando i controlli già svolti dall OLAF; 3. Auspica che le norme sull etichettatura vengano reciprocamente riconosciute nel rispetto della salute e confida nell attuazione di una campagna di sensibilizzazione così da informare i cittadini europei della mancata trascrizione sopracitata; 4. Richiede una suddivisione equa dei membri appartenenti al tribunale ISDS che porti ad una parità di rappresentanti per ambedue le parti coinvolte; 5. Incoraggia la collaborazione in franchising tra le piccole e le grandi industrie, in modo tale che le imprese mino possano usufruire del trasporto in concessione di quelle maggiori; 6. Incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione. 9 Transatlantic Custom Duties Control 7 di 13

8 5) La Commissione Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare (ENVI) propone la seguente risoluzione al Model European Parliament Il ruolo degli stati rispetto agli organi europei con riferimento all autorizzazione, la limitazione o il divieto della coltivazione di organismi geneticamente modificati (OGM) sul loro territorio A. Constatando la possibile alterazione del mercato interno europeo a causa dell aggiunta di una grande quantità di prodotti OGM, B. Ben consci della necessità di regolamentare la produzione e la distribuzione degli OGM, C. Profondamente preoccupati dai possibili squilibri dell ecosistema dovuti all inserimento degli OGM nell habitat naturale di determinate specie, D. Considerando fondamentale un attività di ricerca sotto il diretto controllo della comunità europea, E. Consapevoli dei pregiudizi dell opinione pubblica legati al consumo degli OGM dovuti ad una scarsa o manipolata informazione, F. Prendendo atto della derivazione ibrida di determinati OGM e della presenza nei loro corredi cromosomici di frammenti di DNA in grado di scatenare possibili risposte allergiche, G. Osservando con rispetto le norme alimentari delle diverse religioni presenti sul territorio europeo, H. Avendo considerato l assenza di una normativa europea riguardante l informazione sull alimentazione animale a base OGM, 1. Proclama la fondazione di AL.I.R.A. 10 con la seguente strutturazione: i. settore ricerca incaricato di produrre e controllare i semi OGM, rigorosamente sterili, e svolgere attività di approfondimento sul pool genetico e sugli effetti correlati al loro inserimento nell ecosistema; ii. settore economico incaricato di regolare il mercato europeo interno attraverso l imposizione di un range di prezzi per i prodotti OGM stabilito annualmente in maniera tale da non soffocare il mercato dei prodotti non geneticamente modificati ma contemporaneamente in grado di renderli competitivi e appetibili; iii. settore vendite incaricato della distribuzione dei prodotti alle industrie al fine di autofinanziare la sua attività di ricerca e produzione; iv. ambito medico incaricato di studiare gli apporti nutrizionali e antiossidanti degli OGM in modo da massimizzare i loro effetti benefici sulla salute dei cittadini; 2. Autorizza la coltivazione sul territorio europeo di organismi geneticamente modificati provenienti esclusivamente da AL.I.R.A. e condanna la vendita e la produzione di OGM provenienti da Paesi terzi non conformi agli standard della suddetta agenzia; 3. Richiede la presenza sulle etichette alimentari degli organismi geneticamente modificati di informazioni riguardanti eventuali aggiunte di corredo cromosomico di specie eterologhe, chiarendo anche, per quanto riguarda gli animali, se nutriti con mangimi OGM; 4. Caldeggia un immissione graduale all interno della produzione agricola europea e dell ecosistema dei prodotti OGM in parallelo all attività di ricerca; 5. Incoraggia le industrie che faranno largo uso dei prodotti OGM antiparassitari a inserire all interno delle loro culture, strutture in grado di fornire nutrimento alternativo alle specie che si cibavano dei corrispondenti prodotti naturali; 6. Incoraggia, nei limiti del possibile, la sostituzione dell utilizzo di erbicidi e pesticidi con colture OGM; 7. Richiama l attenzione dell opinione pubblica all EXPO MILANO 2015 dove AL.I.R.A. avrà uno spazio espositivo nel quale avverrà la presentazione del proprio piano d azione del tutto diverso dall azione delle multinazionali degli organismi transgenici; 8. Condanna fermamente le campagne pubblicitarie fuorvianti non basate su ricerche scientifiche documentate ribadendo la libertà di informazione dei cittadini; 9. Incarica il suo Presidente di trasmettere la seguente risoluzione al Consiglio e alla Commissione. 10 ALimentary Industries Research Agency 8 di 13

9 6) La Commissione Industria, Ricerca ed Energia (ITRE) propone la seguente risoluzione al Model European Parliament, Come l industria europea può contribuire ad una crescita sostenibile e favorire la competitività A. Constatando lo scarso impegno delle innovazioni all interno delle imprese e la poca considerazione concessa alla ricerca, B. Notando con rammarico i mancati investimenti nella banda larga, nelle reti energetiche e nelle imprese, C. Notando con preoccupazione la mancata fiducia nei confronti delle abilità e delle competenze derivanti dall istruzione, D. Avendo analizzato i diritti europei per avviare un impresa, secondo l Aggiornamento 12/2014, e le difficoltà riscontrate dagli imprenditori nel momento della fondazione di una nuova impresa, E. Prendendo atto del frequente accesso al credito di rischio da parte degli investitori nell ambito finanziario, F. Disapprovando i continui investimenti delle industrie europee in energia non rinnovabile, G. Esprimendo apprezzamento per la produttività dell azienda tedesca Volkswagen, in seguito ai premi in denaro destinati ai dipendenti, in base all aumento del bilancio annuale dell industria, H. Esorta le imprese europee ad utilizzare i suoi stessi metodi, al fine di aumentare le proprie entrare, la qualità dei prodotti e la competitività, I. Consapevoli dell assenza di valutazioni oggettive sui prodotti delle imprese presenti nell e-commerce, 1. Propone la creazione dell ente ECI (European Company for Innovation), al fine di promuovere le più efficienti innovazioni all interno delle imprese aderenti, il quale: i. sia composto dai rappresentanti delle varie imprese, suddivisi per categorie aziendali; ii. sia preceduto da un master, atto a valutare le migliori innovazioni sul mercato europeo, a seconda dei canoni richiesti dai rappresentanti delle imprese stesse; 2. Invita gli stati membri ad aderire al fondo europeo EFSI (European Fund for Strategic Investments), finanziando la sua attuazione; 3. Richiama l attenzione delle imprese al fine di farle aderire all associazione UISE (Union between Industries and Skills from Education) con le seguenti funzioni: i. mettere a disposizione un vasta scelta di corsi suddivisi in categorie per i giovani, che abbiano ottenuto la certificazione del diploma al termine del corso scolastico, per soddisfare le nuove richieste delle imprese europee ii. concedere ai partecipanti dei corsi la possibilità di frequentare successivamente degli stage all interno delle imprese aderenti; iii. garantire alle imprese stesse il vantaggio di poter assumere nuovi impiegati specializzati, derivanti dagli stage proposti; 4. Suggerisce la cooperazione tra start-up e grandi imprese, affinché quest ultime sorreggano le prime monitorandole e accompagnandole in un cammino di crescita e finanziandole con la garanzia di un ritorno economico per mezzo delle vendite delle PMI; 5. Incoraggia l analisi del rendimento delle industrie europee affidandole alla commissione CAEI (Commission of Analysis for European Industries) in modo tale che possa ridurre il rischio negli investimenti attuati dagli imprenditori; 6. Incentiva, sul modello delle tecniche utilizzate dalla multinazionale svizzera ABB, un uso più efficiente dell energia rinnovabile, in modo da limitarne i consumi e stimolarne l utilizzo; 7. Considera opportuno pubblicare sul sito vetrina di ogni impresa l opinione di esperti al fine di valutare con precisione la qualità dei prodotti offerti e agevolarne una vendita più sicura; 8. Incarica il suo Presidente di trasmettere la seguente risoluzione al Consiglio e alla Commissione. 9 di 13

10 7) La Commissione Sviluppo Regionale (REGI) propone la seguente risoluzione al Model European Parliament, Il ruolo delle città e delle aree urbane nella politica di coesione e per il conseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 A. Avendo esaminato gli obiettivi proposti dalla prospettiva Europa 2020 in ambito occupazionale, B. Pienamente consapevoli della necessità di dover implementare l internazionalizzazione studentesca ai fini della creazione di una nuova e cosmopolita classe dirigente, C. Notando con soddisfazione la variazione percentuale positiva del PIL registrata sino al 2014, D. Ben consci della mancata produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili, E. Comprendendo che l Europa importa l 85% di petrolio e gas, nonché della scarsa sicurezza energetica che caratterizza la stessa, F. Prendendo in considerazione i dati riguardanti le emissioni di gas serra relativi dal 1990, G. Notando con rammarico il recente trend negativo dei contributi derivanti dalla U.E. e destinati agli indigenti, H. Profondamente dispiaciuti della mancata nonché della scarsa assistenza nei riguardi dei cittadini bisognosi, I. Osservando i dati relativi al precoce abbandono scolastico pari al 12,8% registrati nel 2012 e consapevoli dell obiettivo comunitario che riduce lo stesso al 10%, 1. Richiama l attenzione al progetto Youth on the Move, ne suggerisce l estensione dei rami d azione già esistenti e la creazione di nuovi: i. aumento della cooperazione e della mobilità tra gli studenti delle università europee tramite il rinnovamento del progetto Erasmus Mundus; ii. favorisce l integrazione aziendale attraverso corsi finanziati dall UE atti a colmare il gap sempre crescente tra le competenze richieste dalle azienze e le conoscenze fornite dalle università; iii. creare una certificazione comunitaria che riconosca le soft skills mediante test specifici; 2. Si congratula con il progetto Horizon 2020 per i risultati conseguiti nel suddetto periodo e propone una ulteriore esemplificazione delle regole di partecipazione al bando, rispetto al 2011, per una ulteriore crescita dei finanziamenti per la ricerca e l innovazione. 3. Auspica l incremento dell utilizzo di carburanti alternativi attraverso i seguenti provvedimenti: i. istituisce un fondo finalizzato alla riduzione del prezzo di produzione di biocarburanti a basso impatto ambientale tale che il prezzo finale risulti conveniente all utente; ii. pianifica l allocazione di appositi impianti di rifornimento integrati agli impianti standard già esistenti sul territorio; iii. esorta una maggior produzione,in seguito ad una crescente domanda degli stessi, secondo il principio della mano invisibile; 4. Raccomanda l utilizzo negli ambienti urbani, escludendo quelli a tutela architettonica ed archeologica parziale o totale, del già testato progetto Solar Roadways per un sensibile aumento della produzione energetica riconoscendo gli effetti complementari in ambito di sicurezza e manutenzione; 5. Appoggia la progressiva sostituzione dei veicoli pubblici alimentati a combustibili fossili con mezzi a trazione elettrica e l impiego di ITS al fine di diminuire i tempi di percorrenza, consumi energetici e delle emissioni inquinanti; 6. Decide l erogazione di finanziamenti ai singoli Stati, destinati al sostentamento dei sopra citati, in proporzione alla presenza di questi ultimi all interno dello Stato; 7. Invita ogni singolo Stato membro alla creazione di un organo, coadiuvato dalle già presenti iniziative al riguardo, che segnali tempestivamente alla commissione europea eventuali modifiche nel numero degli indigenti del singolo Stato; 8. Incoraggia la creazione di una strategia sulla base del modello americano grazie alla quale vengono stanziati dei depositi individuali accessibili solo dopo il conseguimento del diploma; 9. Incarica il suo presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione. 10 di 13

11 8) La Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale (AGRI)(ECON) propone la seguente risoluzione al Model European Parliament, Una nuova strategia forestale dell Unione europea A. Profondamente preoccupato dalle sempre più numerose e frequenti problematiche che influiscono negativamente sulle aree boschive e forestali europee, tra cui incendi, disboscamento selvaggio, commercio illegale di legname, dissesto idrogeologico, ecc.; il talvolta inefficace operato dei corpi forestali nazionali dei singoli Stati, B. Notando con rammarico il continuo e massiccio commercio illegale del legno e dei prodotti di consumo da esso derivati, C. Ben conscio che le foreste europee sono sempre più sottoposte ad un preoccupante calo di biodiversità, e prendendo a modello il lavoro svolto dagli scienziati Patrick Jantz e Scott Goetz nella foresta amazzonica, D. Constatando che il 6% del tasso di deforestazione delle aree boschive è dovuto ai fattori abiotici che comportano la presenza di organismi parassiti tra cui i cosiddetti scolitidi, E. Prendendo in considerazione che il 40% delle foreste dell Unione Europea viene sfruttato dagli Stati Membri nel campo dell edilizia, fibre tessili e produzione di carta, F. Esprimendo apprezzamento per i progetti di differenziazione dei rifiuti e di riciclaggio della carta da parte degli Stati membri mirati a diminuire il tasso di disboscamento, G. Notando con soddisfazione la presenza sul mercato di prodotti FSC 11 intenti a ridurre l impatto del disboscamento sulle aree forestali, H. Profondamente preoccupato dal disboscamento delle grandi aree forestali da parte dell uomo, per utilizzare il prodotto ricavato come combustibile, I. Consapevole della grave variazione climatica provocata dell effetto serra in seguito all utilizzo di materiali fossili come carbone, petrolio e derivati, 1. Proclama l istituzione di un Corpo Forestale Europeo che andrà ad affiancare i corpi forestali nazionali dei singoli Stati membri, con il compito di risiedere in aree adiacenti a quelle boschive ed intervenire tempestivamente in caso di necessità, al fine di supervisionare l effettiva e corretta applicazione del regolamento C.E. 995/2010-EU Timber Regulation (EUTR) e del Duo Diligence System ; 2. Suggerisce la creazione di corridoi verdi di fitta vegetazione, con lo scopo di collegare le sopracitate foreste alle aree dove la biodiversità è protetta e inalterata; in mancanza di possibili collegamenti fisici, si richiede la creazione di rotte atte a connettere tali superfici per favorire lo scambio di individui laddove ci sia un deficit di questi ultimi; 3. Auspica l introduzione nelle foreste interessate di organismi antagonisti con l aiuto di associazioni ambientaliste terze, e raccomanda la creazione dell ente O.N.S.F. 12 che garantisca la salvaguardia del patrimonio verde europeo ed uno stato ottimale di conservazione degli arbusti; 4. Esorta ogni stato dell Unione Europea a destinare una quota di ettari 13 alla silvicoltura della canapa che, in rapporto ad altre risorse, dà luogo ad una resa maggiore in termini economici e di sostenibilità; 5. Raccomanda lo sviluppo di una politica comune atta alla monetizzazione del riciclo della carta a modello di alcuni Paesi già facenti parte dell Unione Europea; 6. Approva la stesura di una regolamentazione per il recupero e l utilizzo dei beni di consumo potenzialmente riciclabili derivati dal legno, al fine di sfruttare a fondo prodotti riutilizzabili; 7. Sottolinea l importanza di fabbricati di cui sui possa certificare la catena di custodia di una determinata partita di legname grezzo; 8. Caldeggia l utilizzo da parte degli stati membri di combustibili alternativi quali PELLET e biomasse, raccomandando una raccolta specifica di tali materiali; 9. Incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione. 11 Forest Stewardship Council 12 Organizzazione Naturalistica per la Salvaguardia della Flora 13 Prestabilita in base alle caratteristiche geofisiche del Paese 11 di 13

12 9) La Commissione Libertà Civili, Giustizia e Affari Interni (LIBE) propone la seguente risoluzione al Model European Parliament, Vantaggi e criticità del futuro Accordo internazionale fra UE d USA sulla protezione dei dati personali trasferiti e trattati al fine di prevenire, individuare, indagare e reprimere i reati, compreso il terrorismo, nel quadro della cooperazione di polizia e della cooperazione giudiziaria in materia penale A. Avendo analizzato la scorretta interpretazione del principio di non discriminazione, B. Prendendo atto della mancanza di un quadro uniforme in materia di scambio dei dati personali tra USA ed UE, C. Sottolineando l importanza della salvaguardia dei dati nel rispetto dell Accordo internazionale stipulato tra USA e UE, D. Profondamente preoccupato per le azioni di spionaggio da parte degli USA ai danni dell UE, E. Ben conscio dell impatto negativo che ha il terrorismo a livello mondiale e dell importanza del TFTP, F. Constatando la mancanza di un quadro giuridico tra l UE e gli USA, G. Notando con preoccupazione la poca collaborazione tra le forze di polizia americane ed europee, 1. Suggerisce all ente CEDU l integrazione del capo II della Carta dei Diritti fondamentali dell UE riguardante la privacy al principio stesso affinché esso possa migliorare l efficienza nei confronti di ogni individuo; 2. Invita a tutelare i dati personali dei cittadini di entrambe le parti nel rispetto dei principi sanciti dalla Carta dei Diritti dell UE e dal Safe Harbour; 3. Propone l introduzione di un banca dati comuni sul modello Europol: i. i dati sensibili contenuti dal database apparterranno sia all UE sia all USA e saranno accessibili ad entrambi; ii. i dati personali verranno spersonalizzati dopo il periodo stabilito di 6 mesi e, trascorsi 5 anni, saranno inseriti in una banca dati dormiente; iii. i suddetti dati saranno anonimi dopo 10 anni, quelli di maggiore importanza dopo 15; 4. Raccomanda l utilizzo di algoritmi di cifratura a chiave pubblica per la divulgazione dei dati tra stati membri; 5. Caldeggia l integrazione dei principi per la sicurezza; 6. Raccomanda la collaborazione tra la corte suprema o di ultima istanza e il GEPD; 7. Esorta la cooperazione tra la NSA e l Europol sullo svolgimento di indagini per prevenire, indagare, individuare e reprimere i reati, compreso il terrorismo; 8. Incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione. 12 di 13

13 10) La Commissione Diritti della Donna e Uguaglianza di Genere (FEMM) propone la seguente risoluzione al Model European Parliament, Come eliminare in Europa la violenza contro le donne e rafforzare la loro dignità e integrità A. Notando con rammarico il mal funzionamento dei centri di assistenza per le donne vittime di violenza, B. Pienamente consapevoli degli stereotipi che affliggono la donna nella quotidianità lavorativa, sociale e familiare e delle discriminazioni che ne conseguono, C. Avendo analizzato l elevato tasso di violenza fisica e psicologica nei confronti delle donne, D. Consapevoli dell importanza che deve essere data al recupero degli uomini artefici di violenza e notando il buon funzionamento dei centri norvegesi, E. Ribadendo l importanza della convenzione di Varsavia e della Convenzione di Istanbul nelle sue azioni di prevenzione, protezione e sostegno delle vittime, perseguimento dei colpevoli e politiche integrate in materia di violenza sulle donne, 1. Richiede lo stanziamento di fondi per le strutture; 2. Auspica una maggiore diffusione di tali centri su suolo europeo; 3. Proclama la creazione di un ente W.S.C. 14 con le seguenti funzioni: i. controllare e verificare le condizioni igienico-sanitarie e strutturali; ii. assicurare il reintegro della donna nella società; iii. garantire un supporto morale e psicologico adeguato; 4. Raccomanda l integrazione della donna in ambito lavorativo in base a criteri meritocratici; 5. Propone una campagna di sensibilizzazione sulla violenza contro le donne a partire dalle scuole e dai giovani (come ribadito nell Articolo 13 della Convenzione di Instabul) in ambito: i. familiare, attraverso conferenze e eventi nelle scuole tenuti da persone qualificate (psicologi, sociologi, ecc.) e donne vittime di violenza; ii. sociale, appoggiando la creazione di un programma televisivo europeo che trasmetta videoconferenze, spot, pubblicità a progresso in collaborazione con gli stati nazionali ; iii. lavorativo, mediante convegni sul posto di lavoro da parte di personale qualificato(avvocati, ecc.); 6. Richiede la creazione di un ente europeo per il coordinamento e la supervisione delle istituzioni già presenti a livello nazionale, regionale e provinciale, auspicando un uniformazione dei paesi membri rispetto alla direttiva europea sulla parità salariale 2000/78/CE; 7. Appoggia il progetto pilota Mobile Angel della Vodafone Italia, auspicando che venga riproposto a livello europeo da parte dei gestori telefonici nazionali; 8. Si congratula con l iniziativa della Carta Azzurra polacca, confidando nell adozione da parte dei paesi membri di piani di tutela e modelli legislativi simili; 9. Incoraggia la diffusione in tutta Europa del progetto Alternative To Violence per l assistenza, il recupero e il reintegro nella società degli uomini autori di violenza seguendo i principi di trattamento, educazione e ricerca; 10. Richiama l attenzione delle donne riguardo l utilità dei moderni sistemi di difesa anti-violenza come il RAPEX o spray anti-aggressione al fine di prevenire situazioni di possibile pericolo; 11. Incoraggia gli stati membri a ratificare la Convenzione di Varsavia (2005) e la Convenzione di Istanbul (2011) e confida nelle istituzioni affinché tali convenzioni vengano considerate e rispettate; 12. Richiede il conferimento del potere esecutivo al GREVIO al fine di operare sanzioni sulla base della raccolta dati effettuata dagli organismi di coordinamento citati nell articolo 10 della suddetta Convenzione; 13. Incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione. 14 W.S.C. : Women Shelter Control 13 di 13

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