CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI. La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni
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- Cornelia Maggi
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1 CONVEGNO CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni Pordenone, 14 settembre 2013
2 Lo psicologo considera suo dovere accrescere le conoscenze sul comportamento umano ed utilizzarle per promuovere il benessere psicologico dell individuo, del gruppo, delle comunità lo psicologo è consapevole della responsabilità sociale derivante dal fatto che [ ] può intervenire significativamente nella vita degli altri lo psicologo è responsabile dei propri atti professionali e delle loro prevedibili conseguenze Art. 3 del CDPI
3 Qualsiasi progetto ed intervento psicologico, dal più clinico e sanitario a quello più orientato alla migliore funzionalità delle organizzazioni necessita di attuare azioni nel rispetto delle competenze professionali e secondo principi della qualità, sostenibilità, etica professionale.
4 Ne consegue che Tutti gli interventi psicologici professionali hanno implicazioni deontologiche e responsabilità professionali
5 In particolare ciascun intervento dovrebbe garantire Correttezza delle procedure Correttezza nei confronti dei soggetti committenti Correttezza nei confronti dei soggetti destinatari se diversi dalla committenza Correttezza nei confronti della categoria
6 La L. 56/89, che istituisce la professione di Psicologo, prevede che la Categoria si doti di un Codice Deontologico. Tale adempimento, che caratterizza tutte le professioni ordinate, rende possibile l esplicitazione agli iscritti e alla loro utenza dei principi etici a cui devono uniformarsi i professionisti ed è lo strumento di riferimento per la valutazione dei comportamenti non conformi.
7 Diventano pertanto importanti le competenze deontologiche, che devono rispettare 5 criteri (o principi) fondamentali: La responsabilità ovvero la consapevolezza di un vincolo personale con gli impegni assunti e con le possibili conseguenze del proprio operato (art. 3 CD) lo psicologo è responsabile dei propri atti professionali e delle loro prevedibili dirette conseguenze L integrità (art. 19-8) attraverso un agire tecnico che risponda a rigore metodologico art. 8 utilizza il proprio titolo professionale esclusivamente per attività ad esso pertinenti L autonomia (art, 6-19) ovvero indipendenza di giudizio e di pensiero secondo criteri scientificamente e metodologicamente fondati art. 19 nei contesti di selezione e valutazione lo psicologo è tenuto a rispettare esclusivamente i criteri della specifica competenza, qualificazione o preparazione e non avvalla decisioni contrarie a tali principi La competenza specifica (art. 37-5) art. 5 recita è tenuto a mantenere un livello adeguato di preparazione professionale e aggiornamento nella propria disciplina Il rispetto dell Altro (art ) art. 3 utilizzare le proprie conoscenze e competenze professionali per promuovere il benessere psicologico dell individuo e della comunità art. 25 CD lo psicologo non usa impropriamente gli strumenti di diagnosi e di valutazione di cui dispone. Nel caso di interventi commissionati da terzi, informa i soggetti circa la natura del suo intervento professionale e non utilizza le notizie apprese che possono recare ad essi pregiudizio. Nella comunicazione dei risultati [ ] è tenuto a [ ] tutela psicologica dei soggetti Art. 9 nella sua attività di ricerca lo psicologo è tenuto ad informare adeguatamente i soggetti in essa coinvolti al fine di ottenerne previo consenso informato e deve altresì garantire a tali soggetti la piena libertà di concedere, rifuitare ovvero ritirare il consenso stesso ART. 12 considera preminente la tutela psicologica del destinatario
8 Due documenti importanti Il Codice Deontologico degli psicologi Italiani La Sentenza Platé
9 In sintesi, i sei principi fondamentali che costituiscono il filo rosso di integrazione e di riferimento di tutti gli articoli del CDPI (AA. VV. Università di Torino) 1. Rispetto della dignità, autonomia e autodeterminazione dell individuo; artt.4,9,10,14,16,17,18,24,31 e 32; 2. Promozione e tutela del benessere psicologico; artt. 3,22,29,34 e 39; 3. Competenza e responsabilità professionale; artt. 5,7,19,25,26,27,28 e 37; 4. Integrità relazionale e professionale; artt. 6, 11,12,13, 15,20,21,23,30,35 e 36; 5. Identità professionale; artt. 1,2,8,33,38 e 40; 6. Responsabilità sociale; art.41.
10 CODICE DEONTOLOGICO Il codice deontologico, oltre a definire responsabilità e comportamento professionale, fornisce anche una funzione di triplice tutela: 1. dell utente/destinatario/comunità/società (artt ) 2. del professionista psicologo (artt ) 3. della professione di psicologo (artt. 6-8)
11 Naturalmente, fondamentale principio etico x il rispetto dei diritti e delle libertà della Persona è il rispetto del segreto professionale applicabile a tutti i dati e le notizie riguardanti il committente e l eventuale destinatario, acquisite nel corso dell incarico professionale
12 art 25 del CDPI stabilisce che lo psicologo non usa impropriamente gli strumenti di diagnosi e valutazione [ ]. Nel caso di interventi commissionati da terzi, [ ], non utilizza, se non nei limiti del mandato ricevuto, le notizie apprese che possano recare ad essi pregiudizio
13 La Sentenza Platé della Suprema Corte, Sezione penale, n 767 del 05/06/2006 riferita al procedimento intentato dalla Procura della Repubblica di Milano avverso un consulente della Regione Lombardia per il reato di esercizio abusivo della professione di psicologo e ciò in quanto costui, pur senza titolo né iscrizione all Albo dell Ordine degli Psicologi, aveva somministrato a 73 candidati un test di valutazione per la selezione di 25 responsabili organizzativi nei quadri della amministrazione regionale.
14 . Dalla sentenza si evince che, nella valutazione del personale, quando viene somministrato un qualsivoglia test psicologico, anche in ambito aziendale, è obbligatoriamente richiesta la competenza e la presenza dello psicologo, iscritto all Albo professionale. Tale sentenza, nota come sentenza Platè, ha ben definito l essenzialità del ruolo dello psicologo in ogni analisi ove siano rappresentate condizioni psicologiche individuali.
15 Fare diagnosi psicologica implica: a) Possedere conoscenze specifiche sulle complesse funzioni della Psiche e non la semplice conoscenza di tecniche e strumenti più o meno sofisticati; trattasi di conoscenze molto articolate che si possono acquisire solo con un adeguato curriculum formativo; b) Entrare pesantemente nella sfera più privata delle persone ed incidere in maniera significativa nella loro vita.
16 Lo Psicologo è la figura professionale che possiede le competenze per rispondere in modo adeguato ad entrambe queste caratteristiche e lo Stato lo riconosce come figura a cui è riservata l attività di diagnosi in campo psicologico.
17 Si ricorda infine che anche nell ambito della Psicologia del lavoro e dell organizzazione, così come in altre aree (Psicologia scolastica, della salute, giuridica ecc.) assumono particolare rilevanza due aspetti previsti dal CDPI: il Committente ed il Destinatario dell intervento spesso non coincidono (artt. 3, 25 e 32)- e la tutela deve essere duplice il professionista Psicologo si trova ad operare in collaborazione con figure professionali di altre discipline (artt. 6 e 15)- nel cui scambio professionale lo psicologo deve applicare sempre la massima professionalità, integrità ed etica.
18 GRAZIE PER L ATTENZIONE
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