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1 Le Malattie Professionali Criteri di riconoscimento e indennizzo Adempimenti e Obblighi medici ISTRUTTORIA E MODALITA DI RICONOSCIMENTO DELLE MP Vincenzo Maria Calabretta c/o SMR Inail Toscana vm.calabretta@inail.it 1

2 Le Malattie Professionali Frequenza, Prevenzione Tutela. Prevenzione (D. Lgs 81/2008 e 106/2009), Occorrenza M.P. (Banche dati):. Istruttoria pratiche. Acquisire conoscenze su: 1) CRITERI di VALUTAZIONE 2) Obblighi sanitari 2

3 3

4 Banca dati statistica Occorrenza eventi professionali Anni INFORTUNI MAL. PROF Infortuni (%) Mal. Prof. (%) EVOLUZIONE DENUNCE % INFORTUNI MAL. PROF. LE DENUNCE - Dati Nazionali INAIL: da Rapporto Annuale

5 Banca dati statistica M.P.: occorrenza per gestioni LE DENUNCE - Dati Nazionali INAIL: da Rapporto Annuale

6 Banca dati statistica M.P.: occorrenza per nosologie LE DENUNCE - Dati Nazionali INAIL: da Rapporto Annuale

7 Banca dati statistica M.P.: occorrenza relativa DENUNCE MP Industria e Servizi da Rapporto Annuale

8 Fonti denunce MP * ( * ) S E M I N A R I O : P i a n o m i r a t o r e g i o n a l e s u l r i s c h i o d i r a d i a z i o n e U V s o l a r e n e i l a v o r a t o r i o u t d o o r - Sede: EDUCATORIO Di FULIGNO - Via Faenza 48 Firenze - 18 aprile 2011 Denunce di tumori cutanei da radiazione solare: Toscana

9 Prevenzione Art. 8: Sistema informativo nazionale prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP) Comma 3: l INAIL garantisce la gestione Art. 9: Enti pubblici aventi compiti in materia di salute sicurezza luoghi di lavoro. Comma 2 c): consulenza alle aziende Comma 2 e): formazione per gli RSPP Art. 11: Attività promozionali Il Portale della Prevenzione Comma 1 a): finanziamento da parte dell INAIL di progetti di investimento in materia di salute e sicurezza sul lavoro da parte delle medie, piccole e micro imprese Legge 122/2010: unificazione enti: Inail, Ispesl, Ipsema 9

10 Tutela Indennità per ITA Indennizzo DB in capitale Indennizzo DB in rendita APC Rendita ai superstiti Cure e riabilitazione Protesi Prevenzione Reinserimento lavorativo Dipendenti Artigiani Parasubordinati Apprendisti Addetti a computer Dirigenti Sportivi professionisti Casalinghe 10

11 Tabella delle menomazioni Indennizzo biologico L Indennizzo del D. B. (D. Lgs n. 38/2000) GRADO POSTUMI PRESTAZIONE ECONOMICA STRUMENTI RIFERIMENTO 1% - 5% FRANCHIGIA 6% - 15% 16% - 100% INDENNIZZO IN CAPITALE INDENNIZZO IN RENDITA Quota DANNO BIOLOGICO INDENNIZZO IN RENDITA del Quota DANNO PATRIMONIALE Tabella Indennizzo danno biologico Tabella Indennizzo danno biologico Tabella dei coefficienti 11

12 Indennizzo biologico Tabella indennizzo danno biologico (Decreto Ministeriale 12 luglio 2000) - areddituale (Prescinde dalla dell assicurato) retribuzione L indennizzo è: - crescente - variabile Se in capitale (Cresce in maniera più che proporzionale con la gravità della menomazione) (In rapporto all età e al sesso dell assicurato) 12

13 FEMMINE MASCHI Indennizzo biologico Tabella indennizzo D. B. (*) Indennizzo in capitale (importi x 1000) Fasce d età Indennizzo in rendita (importi x 1000) Grado Punto INAIL (in lire) Fino a % Grado Rendita annua 7 % % Grado Punto INAIL Fino a % % % % % % % % % (*) Decreto interministeriale 27/3/2009: dal 1/01/2008 gli importi per il ristori del DB > del 8,68% 13

14 Indennizzo patrimoniale criteri ATTIVITA SVOLTA CATEGORIA DI APPARTENENZA INTERVENTI DI SUPPORTO SERVIZI DI SOSTEGNO Tabella dei coefficienti (Decreto Ministeriale 12 luglio 2000) CLASSE GRADO MENOMAZIONE COEFFICIENTE A B C Da 16% al 20% 0,4 Da 21% al 25% 0,5 Da 26% al 35% 0,6 Da 36% al 50% 0,7 Da 51% al 70% 0.8 Da 71% al 85% 0.9 D Da 86% al 100% 1 DANNO PATRIMONIALE (GRADO DI MENOMAZIONE x REDDITO X COEFFICIENTE) 14

15 15

16 SISTEMA MISTO E costituzionalmente illegittimo non prevedere malattie diverse da! quelle comprese nelle tabelle (Sent. Corte Costituzionale: 179 e 206/88). Prestazioni uniformi Tempestivo indennizzo Periodico aggiornamento 16

17 17

18 Nuova TABELLA delle MP NOSOLOGIE DEFINITE D. M. 09/04/2008 in vigore dal 22/7/2008 Voci: 85 in Industria 24 Agricoltura P. M. I. 18

19 Obblighi del lavoratore 19

20 Presunzione legale del nesso Non è la prova ma un Mezzo di prova Scarica l onere probatorio da parte del lavoratore 20

21 LA Prova medico legale Idoneità qualitativa: valutare la compatibilità fra tipologia di malattia e natura della noxa lavorativa Esclusione altre cause: eliminare ogni possibile causa extra professionale capace da sola di determinare la malattia 21

22 LA Prova medico legale Patogenetico: considerare i possibili meccanismi, noti o ragionevolmente prevedibili con cui il danno si può sviluppare. Continuità fenomenica: verificare se la successione di sintomi o eventi dal loro insorgere al quadro attuale rispetta una consecutio causale 22

23 LA Prova medico legale Cronologico: Topografico: valutare se l intervallo di tempo dall inizio dell esposizione alla manifestazione del danno sia compatibile con l intervallo atteso (ad esempio, per le neoplasie, conforme ai dati di letteratura). verificare se la sede della lesione è compatibile con l organo bersaglio della noxa lavorativa 23

24 LA Prova medico legale Epidemiologico: verificare i dati forniti da studi di ordine statistico epidemiologico Idoneità quantitativa: valutare l efficienza lesiva della noxa in rapporto alla modalità, entità e tempi d esposizione, tenendo conto della resistenza offerta dall organismo, secondo i principi consolidati (indipendentemente dai TLV!). 24

25 LA Prova medico legale Circolare 35/1992: Il rischio professionale deve essere di natura, durata e intensità di grado superiore o quanto meno uguale a quella dei fattori extra professionali. CAUSA PREVALENTE Circolare 70/2001: La malattia professionale si caratterizza per una causa lavorativa adeguata a produrre l evento anche attraverso fattori concausali extra professionali che possono potenziare il rischio lavorativo e aumentarne l efficacia lesiva (ponderazione delle concause). CAUSA ADEGUATA 25

26 LA Prova medico legale Corte di Cassazione Sent. n. 535/98:.. In tema di malattie professionali trova applicazione il principio di equivalenza causale stabilito dall art. 41 c. p. a meno che uno dei fattori non assuma carattere di causa efficiente esclusiva Lettera D.G. 13/2/ 2006 : CAUSA EQUIVALENTE.In particolare, in forza del principio di equivalenza, causa di un evento è ogni antecedente che abbia contribuito alla produzione dell evento stesso, anche se di minore spessore quantitativo o qualitativo rispetto agli altri. (Vedi criterio quantitativo riguardo al nesso dei tumori professionali: equivalenza delle concause) 26

27 Esempi di prova La Professionalità dei tumori Idoneità qualitativa e organi bersaglio: Riguardo al nesso: Classificazione IARC Nuova Tabella delle MP Lista I del DM ex 139 Soddisfacimento dei criteri medico legali Certezza giudiziale: Probabilità qualificata (Cassazione); Probabilità causale per tumori radio indotti 27

28 FASI La Professionalità dei tumori Iniziazione Dose indipendente Promozione Dose dipendente Progressione CANCEROGENI Genotossici Epigenetici Completi DIRETTI (sede di arrivo) INDIRETTI (Procancerogeni) (sede di accumulo o di metabolismo: addotti al DNA) (Composti cromo esavalente) (Asbesto per il K polmone) (Fumo di sigaretta, RX, IPA)? 1 cellula Clone Invasione locale e a distanza 28

29 La Professionalità dei tumori Criterio di esclusione Criterio qualitativo Cause extra professionali uniche Istituti Nazionali e internazionali (IARC: agenti, miscele e circostanze di esposizione) (Frasi di rischio codificate da direttiva europea CEE: R45 e R49) Criterio quantitativo (equivalenza delle concause) Lettera D.G. 13/2/ 2006 Considerare che: 1) - Non esiste dose soglia; 2) - La dose (quantità accumulata) è il rapporto fra intensità e durata; 3) - All aumentare della esposizione aumenta la probabilità stocastica; 4) - Per alcuni cancerogeni (epigenetici - promotori) esiste dose dipendenza; 5) - I valori limite hanno valore orientativo (circ. 70/01) 29

30 La Professionalità dei tumori Criterio cronologico Latenza (almeno 10 anni) Esposizione almeno 1 anno Criterio topografico Organo bersaglio Criterio clinico: Età giovane, indicatori di esposizione Criterio istologico (?) Criterio patogenetico Come ci arriva? Criterio epidemiologico Registri tumori; prevalenza su lavoratori esposti allo stesso rischio, probabilità qualificata (Cassazione), RR, PC (metodo NIOSH IREP) per tumori da RX 30

31 La Professionalità dei tumori giurisprudenza In più occasioni la Suprema Corte ha evidenziato che la "concreta e specifica dimostrazione", a cui si faceva riferimento in precedenza, può essere fornita anche in termini di "probabilità qualificata, da verificarsi attraverso ulteriori elementi (come i dati epidemiologici) idonei a tradurre la conclusione probabilistica in certezza giudiziale"(cfr. Sentenza 6388/1998). Cassazione, Sez. III, 30 ottobre 2009, n Il nesso di causalità può essere riconosciuto anche in base ad un serio e ragionevole criterio di probabilità scientifica, che però deve essere qualificata da ulteriori elementi idonei a tradurre in certezze giuridiche le conclusioni astratte svolte in termini probabilistici 31

32 La Professionalità dei tumori Esempio giurisprudenza Corte di Cassazione - Sent. N /2010 Asbesto K laringe Nella sostanza, il ricorrente sostiene che l'assenza di altri fattori di rischio e la presenza della patologia nella lista II delle malattie di cui al DM 27/4/2004, sarebbe sufficiente per fondare un giudizio di probabilità qualificata e non di mera possibilità, ma tale affermazione è confutata dalla motivazione della sentenza impugnata che, sulla base dei riferimenti e dei giudizi tecnici del consulente di ufficio, osserva come non è stata constatata, al momento, una maggiore frequenza dei tumori della laringe. continua 32

33 La Professionalità dei tumori giurisprudenza Corte di Cassazione - Sent. N /2010 Asbesto K laringe continua Anzi, contrariamente all'assunto del ricorrente, è proprio il DM del 27/4/2004, recante l'elenco delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia, ai sensi e per gli effetti del T.U. 1124/65, art. 139, a confermare che il cancro della laringe è malattia la cui origine lavorativa non è di elevata probabilità (lista 1a), ed è perciò inserita nella lista 2a, contenente l'elenco delle malattie la cui origine lavorativa è di "limitata probabilità", sicché non raggiunge la soglia del grado elevato di probabilità necessario per il riconoscimento del diritto alla rendita. 33

34 SINTESI M.P. TABELLATE (Presunzione legale di origine) Altre cause esclusive ed extraprofessionali PROVA CONTRARIA: (circolare 47/2008) Esposizione Sporadica e occasionale Esposizione insufficiente nel caso concreto (Nella Tabella esiste il periodo massimo di indennizzabilità ma non esiste il periodo minimo di esposizione! Questo impone una valutazione dell idoneità del rischio nelle malattie multifattoriali) 34

35 SINTESI 35

36 Com era bello quando trattavo il ramo infortuni!! I CTF di MP + DENUNCIA ISTRUTTORIA DEFINIZIONE Corretta Qualificata 36

37 Flusso ISTRUTTORIO DEFINIZIONE AMMINISTRATIVA gg 37

38 istruttoria sanitaria DEFINIZIONE VALIDAZIONE AMMINISTRATIVA AMMINISTRATIVA a) Visti di regolarità b) Codici d uscita c) Attività accessorie Definizione Attività sugli atti a) Codici d ingresso b) Ricerca precedenti c) Invito a visita (con documentazione) a) Acquisizione documentazione sanitaria Richieste b) Acquisizione documentazione tecnica (DVR, questionari DDL, Contarp, ispezioni) Visita medica a) Anamnesi (patologica e lavorativa - questionari) b) Esame obiettivo c) Visite specialistiche d) Accertamenti strumentali Esclusione malattia denunciata? 38

39 DOCUMENTAZIONE DA RICHIEDERE CON L INVITO A VISITA a) libretto di lavoro; b) eventuali esami strumentali già svolti; c) cartella sanitaria e di rischio con i risultati degli ASPP; d) eventuali attestazioni di invalidità riconosciute in altri ambiti giuridici. 39

40 L anamnesi patologica prossima e quella lavorativa a) si effettuano sulla falsa riga dei questionari; b) forniscono indicazioni sul nesso; c) forniscono indicazioni sulla prescrizione; d) forniscono indicazioni sulla ditta responsabile; e) firma dell assicurato. 40

41 RISCHIO VEROSIMILMENTE PRESENTE RISCHIO DUBBIO RISCHIO VEROSIMILMENTE ASSENTE PARERI CONTARP Quesito specifico - Rischio da indagare, periodi - Distretto interessato Motivazione specifica: - Prova contraria in MP T ( consistenza rischio in quel caso concreto) - Dubbi sul rischio in MPNT (caratteristiche: natura durata intensità) 41

42 Istruttoria Definizioni VISTI DI REGOLARITA NEGATIVI Motivazione Visto sanitario Assenza malattia denunciata 31 Cod. A Assenza di rischio in M. P. N. T Inidoneità rischio in M. P. N. T Assenza di nesso in M. P. N. T Inidoneità rischio per natura, durata e intensità in M. P. T M. P. T. oltre il p. m. i. senza prova nesso Malattia per cui la documentazione non consente il giudizio medico legale

43 Definizioni VISTI DI REGOLARITA POSITIVI Motivazione Morte riconducibile all evento Ricaduta riconducibile all evento Visto sanitario Codice A M. P. T. M. P. N. T. 12 Voce Voce 99.0 Caso regolare 18 Voce

44 Definizioni CASI POSITIVI attivita accessorie Tutti i Medici Medico INAIL 44

45 Segnalazione P. A. 45

46 Segnalazione P. A. 46

47 Segnalazione P. A. 47

48 Verifica prescrizione 48

49 Verifica prescrizione 49

50 Verifica prescrizione 50

51 Verifica prescrizione 51

52 Verifica prescrizione Prescrizione del diritto Decorrenza dei termini (Lettera DCP 18/9/2003): MALATTIA CHE HA DETERMINATO ASTENSIONE DAL LAVORO Primo giorno di completa astensione a causa della malattia Consolidamento dei postumi indennizzabili Dies a quo Successivo 52

53 Verifica prescrizione Prescrizione del diritto Decorrenza dei termini (Lettera DCP 18/9/2003): MALATTIA CHE NON DETERMINA ASTENSIONE DAL LAVORO Se si dimostra che il lavoratore era edotto della propria tecnopatia invalidante e poteva far valere prima il proprio diritto Data della denuncia di MP Consolidamento dei postumi indennizzabili Precedente Ai fini della decorrenza anticipata essere edotto vuole dire che Un insieme di fatti consente al lavoratore di avere cognizione, Dies in base a quo criteri di normale Successiva conoscibilità, di essere affetto da malattia professionale e che questa sia indennizzabile (Lettera DCP 18/9/2003 e indirizzi Cassazione) 53

54 Verifica prescrizione Decorrenza dei termini (Lettera DCP 18/9/2003): CASO MORTALE FIN DALL INIZIO Prescrizione del diritto Data del decesso Dies a quo 54

55 Verifica prescrizione POSSIBILITA DA PARTE Prescrizione DEI FAMILIARI DI DESUMERE, del diritto DA FATTI OGGETTIVI, Definizioni ESTERNI AL SOGGETTO E LIBERAMENTE DIMOSTRABILI, LA RAGIONEVOLE Decorrenza dei termini CONSAPEVOLEZZA DELLA CAUSA LAVORATIVA DEL DECESSO. (Lettera DCP 28/11/2005): (Corte di Cassazione) CASO MORTALE FIN DALL INIZIO Dal quando la causa lavorativa della morte era conosciuta o oggettivamente conoscibile Dies a quo 55

56 Valutazione DB (es: neoplasie) Tabella delle menomazioni (Decreto Ministeriale 12 luglio 2000) 5 Exeresi, locale o distrettuale, della massa tumorale con interruzione presuntiva del processo neoplastico 6 Nelle recidive multiple in accertamenti policroni il punteggio va riferito al limite massimo di voce indennizzabile 56

57 Valutazione DB (es: neoplasie) 57

58 Valutazione DB (es: neoplasie) Prognosi: : aspettativa di vita libera da eventi pregiudicanti il bene salute Tripode valutativo del danno neoplastico Efficacia del trattamento: locale, generale, radicale, palliativo Grado di disabilità: : scale di valutazione delle capacità residue 58

59 Fine istruttoria E ORA? gg uno sguardo alle NUOVE TABELLE delle MP 59

60 ERNIE DISCALI INDUSTRIA AGRICOLTURA 60

61 ERNIE DISCALI Tabellate se 1) Denunciate entro 1 anno 2) Lavorazione non occasionale 3) Utilizzo macchine elencate ma non diverse (no ad es: trasporto merci o persone) Tabellate se 1) Denunciate entro 1 anno 2) Lavorazione non occasionale 3) Ausili non efficaci : - Non presenti, non efficienti, non usati - Non congrui (es. MAPO) 61

62 ERNIE DISCALI da vibrazioni valutazione del rischio Circ. 25/2004: Ai fini dell eventuale riconoscimento della natura professionale della malattia, i dati della letteratura, la casistica esaminata nonché i riferimenti delle normative previdenziali di altri Stati della UE, consentono di ritenere compatibile un periodo di esposizione al rischio di almeno 5 anni con valori di A(8) che si avvicinano al valore limite (1,15 m/s2). 62

63 ERNIE DISCALI da vibrazioni Criteri di riconoscimento (Seminario INAIL Toscana 2009) 63

64 ERNIE DISCALI da M.M.C. valutazione del rischio Norme ISO e UNI , All. XXXIII del D. Lgs. 81/08, circ. INAIL 25/2004 Norme ISO Lavoratori Peso limite Maschi anni 25 Femmine Maschi giovani e anziani 20 Femmine giovani ed anziane 15 UNI METODI NIOSH E SNOOK & CIRIELLO 64

65 ERNIE DISCALI da M.M.C. Circolare INAIL 25/2004 valutazione del rischio METODI NIOSH E SNOOK & CIRIELLO METODO MAPO Classe di rischio IR Classe di rischio Accettabile < 0,85 Assente/trascurabile < 1.5 Minimo 0,85 < IR < 1 Medio 1 < IR < 3 Eccessivo > 3 IR Lieve- medio 1,5 < IR < 5 Elevato > 5 Ai fini del riconoscimento della natura professionale della malattia, i dati della letteratura nonché la casistica esaminata consentono di ritenere compatibile un periodo di esposizione al rischio di almeno 5 anni per gli IR 3, secondo NIOSH e Snook Ciriello, e 5 secondo MAPO (indici di rischio collocati nella classe immediatamente inferiore assumono rilevanza in presenza di periodi di esposizione particolarmente prolungati). 65

66 ERNIE DISCALI da M.M.C. Criteri di riconoscimento (Seminario INAIL Toscana 2009) 66

67 Malattie da vibrazioni agli aass INDUSTRIA AGRICOLTURA 67

68 Malattie da vibrazioni agli aass Tabellate se 1) Nosologie specifiche 2) Lavorazione non occasionale 3) Denunciate entro i P. M. I. - Non sono elencate macchine specifiche (come lo erano nelle vibrazioni total body) 68

69 Malattie da vibrazioni agli aass valutazione del rischio 69

70 Malattie da vibrazioni agli aass Criteri di riconoscimento (Seminario INAIL Toscana 2009) 70

71 Malattie da sovraccarico aa ss INDUSTRIA 71

72 Malattie da sovraccarico aa ss AGRICOLTURA Poiché non esistono definizioni universalmente accettate di: - movimenti ripetuti - e/o azioni di presa con la mano con uso di forza - mantenimento prolungato di postura incongrua o appoggio o compressione prolungati - impatti ripetuti.. Sempre tabellate a meno che 1) Denunciate oltre il P. M.I. 2) Lavorazione occasionale 72

73 Malattie da sovraccarico aa ss valutazione del rischio D. LGS 81/2008: norma ISO (Annex C > Metodo OCRA) Fattori Complementari (caratteristiche attrezzature di lavoro, condizioni ambientali, org. lavoro, fatt. psicosociali) Fattori Individuali (genere, età, stato di salute, formazione, abilità ) 73

74 Malattie da sovraccarico aa ss valutazione del rischio (metodo ocra) 74

75 Malattie da sovraccarico aa ss Criteri di riconoscimento (Seminario INAIL Toscana 2009) 75

76 Malattie da sovraccarico aa ss Criteri di riconoscimento (Seminario INAIL Toscana 2009) 76

77 Malattie da sovraccarico aa ss Criteri di riconoscimento (Seminario INAIL Toscana 2009) 77

78 ancora PMI 4 ANNI 78

79 Malattie da asbesto 79

80 Malattie da asbesto valutazione del rischio Rapporto dose cumulativa patologie asbesto correlate ASBESTOSI (tutela differenziata (Legge 780/75) 1) Assenza di PMI ( = silicosi e neoplasie) 2) Rendita di passaggio 3) Assenza di termini revisionali 4) Abolita definizione giuridica e ammessa la concorrenza di inabilità cardio respiratorie nella valutazione del danno e della causa del decesso 80

81 tumori NUOVA TABELLA 1) Ampliato il numero delle lavorazioni a rischio; 2) Definite le nosologie e gli organi bersaglio; VECCHIA TABELLA 81

82 tumori Industria N. 82

83 tumori Industria N. N. N. 83

84 tumori Industria 84

85 tumori Industria N. 85

86 tumori Industria 86

87 tumori Industria N. 87

88 tumori Industria N. 88

89 tumori Industria N. 89

90 tumori Industria N. 90

91 tumori Industria 91

92 tumori Industria N. 92

93 tumori Agricoltura N. 93

94 tumori 94

95 E il Mobbing? e lo Stress? Circolare Inail 71/03 Abolita da TAR 5454/2005 e Consiglio di Stato 1576/2009 Costrittività organizzative: Marginalizzazione lavoro; Svuotamento mansioni; Compiti dequalificanti; Inadeguata informazione; Esclusione formazione; Ingiustificati trasferimenti; Controllo esasperato.. Malattie non tabellate Disturbi psichici da costrittività organizzativa sul lavoro. Rischio tutelato e diagnosi di malattia professionale. Modalità di trattazione delle pratiche. Dm 11/12/

96 LINK UTILI PER VALUTARE IL RISCHIO 96

97 LINK UTILI PER VALUTARE IL RISCHIO 97

98 LINK UTILI PER VALUTARE IL RISCHIO 98

99 LINK UTILI PER VALUTARE IL RISCHIO Share point CONTARP 99

100 LINK UTILI PER VALUTARE IL RISCHIO 100

101 LINK UTILI PER VALUTARE IL RISCHIO 101

102 LINK UTILI PER VALUTARE IL RISCHIO Tumori radio indotti: probabilità di causa Sul sito internet htpps:// irep.com/irep%5fniosh/ è accessibile il metodo di calcolo citato 102

103 Altro argomento Denunce? obblighi legislativi del MedIco In tema di Mp PRIMO CERTIFICATO MEDICO DI MP REFERTO DENUNCIA/SEGNALAZIONE EX ART. 139 Distinzione per: Oggetto Destinatari Finalità Percorso internet: > assicurazione > modulistica > Download dei modelli 103

104 Mod. 5 SS Mod. 102 I Obbligo Primo Certificato Medico Denuncia di MP Di MP Art. 52 T.U. DPR 1124/65 La denuncia della malattia professionale deve essere fatta dall assicurato al datore di lavoro entro il termine di giorni quindici dalla manifestazione di essa sotto pena di decadenza dal diritto a indennizzo per il tempo antecedente alla denuncia. Art. 53 T.U. DPR 1124/65.. ART. 53 tu La denuncia delle malattie professionali deve essere trasmessa dal datore di lavoro all istituto assicuratore corredata da certificato medico entro i cinque giorni successivi.. 104

105 I Obbligo Primo Definizioni certificato medico di MP Penale: Atto pubblico fede facente 105

106 I Obbligo Primo certificato medico di MP FONTI DELL OBBLIGO Art. 348 Codice Penale: Esercizio abusivo della professione Art. 24 Codice di deontologia medica (16/12/2006) - Il medico è tenuto a rilasciare al cittadino certificazioni relative al suo stato di salute che attestino dati clinici direttamente constatati e/o oggettivamente documentati. Egli è tenuto alla massima diligenza, alla più attenta e corretta registrazione dei dati e alla formulazione di giudizi obiettivi e scientificamente corretti. Art Codice Civile: Risarcimento danni responsabilità contrattuale Accordi -: INAIL Medici di famiglia del 6/9/2007 (e successivi) 106

107 I Obbligo Primo Definizioni certificato medico di MP STRUTTURA (Priva di dati sensibili ma contenente la diagnosi!) 107

108 108

109 II Obbligo Vera denuncia Destinatario: Autorità giudiziaria 109

110 II Obbligo REFERTO MEDICO - ( Notizia criminis ) Oggetto Il referto medico non è la denuncia di una MP!!!.. ma è la denuncia di casi che possono presentare i caratteri di un delitto perseguibile d ufficio (*) Motivazione Corte di Cassazione, sentenza n. 4456/97 Relativamente all obbligo del referto di cui all art. 365 c.p. la possibilità che il delitto sia perseguibile d ufficio è riferita alla possibile condotta colposa del datore di lavoro e non alla possibilità che la malattia sia professionale. (*) Delitti di lesione personale colposa GRAVE e GRAVISSIMA (stato di malattia > 40 gg; indebolimento permanente di un senso o di un organo; malattia certamente o probabilmente insanabile) commessi per omissione delle norme di prevenzione infortuni o malattie professionali 110

111 II Obbligo 111

112 (*) Autorità giudiziaria; Procuratore della repubblica, UPG (*) 112

113 II Obbligo Scopo del referto è quello di segnalare un episodio su cui l autorità giudiziaria deve indagare per ricercare eventuali responsabilità penali. Responsabilità del datore di lavoro penale civile Art. 10 T.U. DPR 1124/65 (esonero parziale del DL) L assicurazione.. esonera il datore di lavoro dalla responsabilità civile per gli infortuni del lavoro. permane la responsabilità civile a carico di color che abbiano riportato condanna penale per il fatto dal quale l infortunio è derivato. 113

114 Se il DL è responsabile del fatto: 114

115 Presupposti dell azione di regresso 1) Azione o omissione del datore di lavoro 2) Danno indennizzabile (che crea la responsabilità su cui agire) 3) Rapporto causale fra azione (o omissione) e danno L INAIL agisce quando: 1) la malattia si sia protratta oltre 40 giorni; 2) siano stati accertati dei postumi superiori al 5% (con pagamento di danno biologico e/o rendita); 3) siano stati riscontrati dei postumi invalidanti (anche tra l 1% e il 5%) e siano stati riconosciuti dei giorni di inabilità temporanea assoluta. 115

116 III Obbligo 116

117 III Obbligo Denuncia segnalazione di malattia 117

118 III Obbligo 118

119 III Obbligo Denuncia segnalazione di malattia 119

120 III Obbligo Denuncia segnalazione di malattia 120

121 III Obbligo Denuncia segnalazione di malattia 121

122 III Obbligo Denuncia segnalazione di malattia 122

123 III Obbligo Denuncia segnalazione di malattia 123

124 III Obbligo 124

125 III Obbligo 125

126 III Obbligo 126

127 III Obbligo Denuncia segnalazione di malattia 127

128 Obblighi legislativi del medico in tema di m.p. 128

129 Obblighi legislativi del medico in tema di m.p. 129

130 Obblighi legislativi del medico in tema di m.p. 130

131 Le Malattie Professionali. Criteri di riconoscimento e indennizzo Adempimenti e Obblighi medici vm.calabretta@inail.it

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