Nei secoli XII e XIII chi percorre l'europa nota ovunque un aria di fermento e di novità. Polo accentratore di questo fenomeno sono le città.

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1 La Civiltà Comunale

2 Nei secoli XII e XIII chi percorre l'europa nota ovunque un aria di fermento e di novità. Polo accentratore di questo fenomeno sono le città.

3 I sovrani incoraggiavano l'espandersi dei centri urbani. Si sviluppò così una classe media che prosperava con il commercio e l'artigianato. I mercanti acquisirono sempre maggiore rilievo, accumulando ricchezze e potere.

4 Durante i secoli X e XI le città tornano a essere il centro dell economia, della politica e della cultura. In genere, sono piccoli centri, di poco più di un migliaio di abitanti. Le città intermedie, di mila abitanti, sono in Italia circa duecento. Ci sono anche molti insediamenti rurali e villaggi. Tra l'xi e il XII secolo si assiste all incremento dei centri urbani e alla affermazione dei ceti cittadini. La causa della ripresa urbana è l espansione dei commerci. Sorgono nuove città accanto a quelle già esistenti.

5 Si manifestò un massiccio trasferimento in città (urbe) degli abitanti della campagna. La popolazione, ormai troppo numerosa per essere assorbita dall'agricoltura, emigrò nelle città. Le eccedenze di cibo, di prodotti dell'emergente industria tessile, dei cantieri navali e degli utensili divennero oggetto di scambio non solo nelle fiere ma anche nei nuovi mercati.

6 Folle di contadini si spostavano dalle campagne in città. "Per un buon numero di città della Svezia gli studi di Hecktor Amman hanno dimostrato che la quasi totalità degli immigrati proveniva da località situate entro un raggio di 50km (Le Goff) Grandi sono gli effetti di questa immigrazione : i contadini abbandonate le campagne si specializzano nelle attività commerciai ed artigianali. Si forma un nuovo ceto sociale che sarà detto borghese.

7 Il Comune mette in discussione i due grandi poteri feudali, l Impero e il Papato, già da tempo in feroce lotta tra loro per la supremazia: è il loro definitivo declino. Impero Papato

8 Nel mondo comunale, i cittadini guardano agli orizzonti precisi delle proprie mura cittadine come allo spazio per agire e per decidere.

9 I cittadini sentono lontano, e addirittura contrario ai loro interessi, l imperatore tedesco. Per tale ragione i sovrani svevi e le leghe dei Comuni sono destinate a scontrarsi.

10 Tra i Comuni, quelli Lombardi avevano ottenuto dai feudatari molte libertà, ma erano rimasti sudditi dell Impero germanico. Da molto tempo gli Imperatori non si occupavano del Regno d Italia, impegnati a lottare contro i feudatari tedeschi Federico I di Svevia, detto Barbarossa, tentò, invece, di far rispettare ovunque la sua autorità.

11 Ne derivò un'aspra lotta, soprattutto contro Milano e Crema Nel 1167 i Comuni si unirono nella Lega Lombarda (giuramento di Pontida, lago di Como) I comuni sconfissero l'imperatore nella battaglia di Legnano, vicino alle Alpi, nel 1176

12 Grazie all'esperienza cavalleresca la nobiltà giunge a definirsi come ceto a sé su base ereditaria (Bloch) La «Seconda Età Feudale» I nobili sono individuabili per i loro possessi terrieri, per la loro cultura, le abitudini militari e per i rapporti di clientela (potere signorile) I legami di parentela all'interno di questo gruppo portano alla formazione di una nuova classe aristocratica con precise barriere E la seconda età feudale

13 Una nuova figura: il borghese

14 L uomo di questi secoli è il borghese, cioé colui che vive nel borgo, nella città, artigiano o mercante che sia, indaffaratissimo nella sua attività. Egli comprende di poter incidere sulla realtà con il suo lavoro e il suo ingegno. borghese

15 Il borghese favorisce lo sviluppo delle vecchie attività e ne inventa di nuove. Ingegno Attività umana

16 Il borghese raggiunge un maggiore benessere. Libero dalla schiavitù della miseria, può aprirsi alla conoscenza e alla bellezza, investendo energie e risorse. Ingegno Attività umana Benessere Sviluppo culturale

17 Il borghese è consapevole del suo valore e desidera essere protagonista del mondo in cui vive, perciò rompe gli opprimenti legami feudali, creando forme di governo in cui partecipazione e passione politica si intrecciano strettamente. Ingegno Attività umana Benessere Sviluppo culturale Nuove forme di governo

18 La nascita dei Comuni

19 In città i borghesi, anche se non più servi della gleba, dovevano subire i diritti di banno del feudatario e del vescovo: dazi, cioè pedaggi su chi entrava in città, diritto di taglia, cioè il diritto di prelevare beni dalle botteghe. Ma cominciarono a non sopportare più quei privilegi feudali

20 Le città, in una prima fase furono sottoposte ad un signore feudale o ad un vescovo Presto riuscirono a rendersi autonome e diedero vita ad una nuova forma di governo, il Comune.

21 Il Comune era un associazione armata di reciproca solidarietà, nella quale si entrava con un giuramento solenne. Attraverso lotte armate, trattative o pagamenti in denaro, i Comuni di tutta Europa si liberano dai vincoli feudali ottenendo numerose libertà Amministrare in proprio la giustizia. Battere moneta Ampliare le mura cittadine Governare la città Non prestare piu corvée

22 I Comuni o Libere città, sono veri e propri Stati autonomi, con leggi, governanti, esercito, moneta propri. Il Comune Leggi Governanti Esercito Moneta Stato autonomo

23 La limitatezza del territorio cittadino fa sì che ogni decisione, ogni faccenda sia risaputa, discussa e commentata da tutti gli abitanti, e poi avversata o sostenuta.

24 Soprattutto nell Italia settentrionale e nel nord dell Europa si sviluppò il governo partecipato, delle Libere città e dei Comuni.

25 Nella fase iniziale del periodo comunale, i borghesi scelsero un governo democratico (Atene, Roma dei consoli): una repubblica che si basava sul potere dell Assemblea dei cittadini (esclusi: donne, apprendisti, salariati saltuari, servi). I magistrati supremi erano chiamati consoli.

26 Con il tempo i Comuni diventano Oligarchici, il controllo del potere passò ad un numero ristretto di famiglie (governo di pochi). I nuovi aristocratici facevano parte del popolo grasso (le famiglie più ricche: cavalieri delle torri, ricchi mercanti, artigiani di successo, vescovo e feudatari ) che apparteneva alle Arti maggiori (giudici, notai, lanaioli, medici e speziali)

27 Le Fiere Una spinta potente, in senso economico, fu dato ai comuni dalle fiere. Le principali fiere ci furono in Italia, nelle Fiandre (Belgio) e nella regione francese della Champagne. Con lo sviluppo dei commerci fu abbandonato il sistema del baratto e ricominciarono a circolare le monete: fiorino (Firenze), ducato (Venezia), genovino (Genova).

28 I pagamenti in natura diventano più rari La massa delle monete cresce rapidamente: cessa l uso dell oro (viene usato solo per grossi pagamenti) e vengono usati molto argento e rame Grazie a ciò: le monete possono essere usate per pagamenti di ogni entità Si cerca di sfruttare anche i giacimenti minerari per creare monete più pregiate, come esigevano le transazioni economiche più consistenti.

29 La monetazione aurea viene ripresa dopo la metà del XIII secolo nelle grandi città italiane Ogni città ha così una propria moneta Le principali monete sono: Firenze Genova Venezia FIORINO GENOINO DUCATO L incremento dei commerci favorisce la creazione di società di credito e di banche di deposito Si diffonde infatti la pratica di tenere un conto aperto presso un banchiere

30 L' area anseatica operò l' integrazione dei commerci delle regioni del Nord Europa ( Mare del Nord, Mar Baltico fino alle Fiandre). Essa comprendeva le città di Amburgo, Brema, Lubecca, Rostok, Stettino, Danzica, Cracovia, Riga. La lega Anseatica

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32 Gli artigiani si stabilirono in città (nei BORGHI) e si riunirono in corporazioni (ARTI): lanaioli, tintori, fabbri, falegnami, ceramisti, scalpellini, cocchieri, farmacisti. Le CORPORAZIONI avevano norme ben precise che regolavano i rapporti tra datore di lavoro, dipendenti e apprendisti (salari, orari di lavoro) e controllavano la qualità e i prezzi dei prodotti.

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34 Le ARTI si occupavano anche dell istruzione professionale Le ARTI (o Gilde, o Corporazioni) svolgevano anche attività di assistenza a favore dei soci ammalati, delle vedove e degli orfani

35 La Cultura nelle Città I comuni favorirono il rinnovamento delle scuole monastiche e canonicali. Nascono nel XII secolo le prime Università di Parigi, Bologna (1088), Oxford. L'Europa si copre di bianche cattedrali e lo stile architettonico muta dal Romanico al Gotico.

36 Le città marinare Tra le principali città, ricordiamo le città marinare italiane, che si arricchirono grazie al commercio, lottando aspramente tra loro per la supremazia sui mari: Amalfi Pisa Genova Venezia Si dedicarono al commercio marittimo e si resero indipendenti da imperatori o feudatari. Furono governate dai mercanti stessi.

37 Dal Comune alla Signoria Tra le casate, ossia famiglie rivali, c erano molte lotte per il potere. Per questo, inizialmente, fu chiamato a governare il Comune un uomo di prestigio forestiero, il podestà, che in carica per 1 anno, al di sopra delle parti, potesse riportare la pace. Pian piano, però, nei Comuni si affermò un potere forte, di uno solo ossia la SIGNORIA (Visconti a Milano; Estensi a Ferrara; Medici a Firenze; Scaligeri a Verona, Este a Mantova ) Il biscione, classico emblema dei Visconti. Blasonatura: d'argento alla biscia d'azzurro ondeggiante in palo e coronata d'oro, ingolante un moro di carnagione.

38 La Chiesa nel Medioevo

39 La società dei mercanti, quella che ora conta, è impegnata negli obiettivi concreti dei guadagni e dei vantaggi, e si cura poco degli ideali universali e cavallereschi di stampo feudale; aderisce però con grande religiosità alla chiamata del primo Giubileo: è l invito ad un pellegrinaggio ai luoghi santi di Roma, per pregare e per espiare i propri peccati. Giubileo 1300 Perdonanza Papa Bonifacio VIII annuncia l Anno Santo del 1300

40 Questa sete di purezza e rigore evangelico è da tempo viva nella società, che invoca una Chiesa più autentica, che rinunci alla simonia e alla brama di potere. Alcuni si staccano dalla Chiesa di Roma con accuse violente che provocano reazioni violente: sono i movimenti ereticali, che vengono duramente perseguitati. Altri invece offrono con umiltà la loro obbedienza all autorità papale, e il loro esempio di lieta povertà cambia dall interno la Chiesa. San Francesco San Domenico

41 In questo Medioevo pieno di sfaccettature e di contrasti, gli affreschi di Giotto e i versi di Dante, lo slancio delle cattedrali gotiche e le elevate vette del pensiero del filosofo Tommaso di Aquino fioriscono ed entrano a far parte irrinunciabile del patrimonio dell umanità e delle radici della nostra cultura odierna.