2. Inquadramento territoriale 2.1. Ambito territoriale generale

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2 Premessa La Direttiva Europea 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull ambiente naturale si pone l obiettivo di garantire un elevato livello di protezione dell ambiente individuando lo strumento per l integrazione delle considerazioni ambientali all atto dell elaborazione e dell adozione di piani e programmi, al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile. Detta Direttiva recepita a livello nazionale dal DLgs 3 aprile 2006 n. 152 Testo Unico Ambientale e a livello Regionale dalla L.R. 12/2005 così come meglio specificato nella Deliberazione del Consiglio Regionale 13 marzo 2007 n. VIII/351 Indirizzi generali per la valutazione di piani e programmi e con la Deliberazione di Giunta Regionale 27 dicembre 2007 n. 8/6420 Determinazione della procedura per la Valutazione Ambientale di piani e programmi - VAS. Nello specificare gli ambiti di applicazione della VAS, tra cui la pianificazione territoriale, l art. 3 punto 3 della Direttiva Europea 2001/42/CE (art. 6 comma 3 del DLgs 16 gennaio 2008 n. 4) precisa che: per piani e programmi che determinano l uso di piccole aree a livello locale e per le modifiche minori dei piani e dei programmi, la valutazione ambientale è necessaria solo se gli Stati membri determinano (qualora l autorità competente valuti) che essi possano avere effetti significativi sull ambiente. A tal fine, nell allegato II della Direttiva Europea 2001/42/CE (allegato I del DLgs 16 gennaio 2008 n. 4) si specificano i criteri per la determinazione dei possibili effetti significativi di piani e programmi e, dunque, per valutare l opportunità di assoggettarli o meno alla procedura di VAS. In attuazione del vigente Piano Regolatore Generale, è stata presentata all Amministrazione Comunale di Casalpusterlengo la proposta di Programma Integrato di Intervento in variante al PRG relativamente ai seguenti elementi: incremento del carico urbanistico modifica dei parametri morfologici (altezza massima in particolare). Le caratteristiche dell area e la tipologia di interventi previsti indicano che la variante al PGT in oggetto abbia i requisiti di cui all art. 3 punto 3 della Direttiva Europea 2001/42/CE (art. 6 comma 3 del DLgs 16 gennaio 2008 n. 4) e pertanto debba essere sottoposto alla procedura di verifica di assoggettabilità di VAS in sede comunale. Tale procedura prevede l elaborazione di un Documento di sintesi della proposta di piano contenente le informazioni e i dati necessari alla verifica degli impatti significativi sull ambiente e sulla salute derivanti dall attuazione del piano stesso. Ai sensi e per gli effetti delle disposizioni contenute nella LR n. 12 e s.m.i., in attuazione degli indirizzi generali riportati nella D.G.R. 8/1563 del e del punto 5.9 della D.C.R. n. VIII/351 del 13/03/2007 e della D.G.R. 8/6420 del 27/12/2007, con determinazione della Giunta Comunale n. del è stato avviato il procedimento ai fini della verifica di esclusione (screening) dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) della proposta di variante al PGT vigente in quanto ricorrono le condizioni stabilite dal punto 4.6 della D.C.R. n. VIII/351 del 13/03/2007 ( Per i P/P che determinano l uso di piccole aree a livello locale e le modifiche minori, come definiti con provvedimento dalla Giunta regionale, si procede alla verifica di esclusione secondo le modalità previste dal successivo punto 5.0, al fine di determinare se possono avere significativi effetti sull ambiente ). Il presente Documento di Sintesi della proposta di variante, redatto ai sensi dell Art. 5.9 della DCR n. VIII/351 del 13/03/2007 e della D.G.R. 8/6420 del 27/12/2007, contiene le informazioni e i dati necessari alla verifica degli effetti significativi sull ambiente e sulla salute, con riferimento ai criteri dell allegato II della stessa DCR, tra i quali si evidenziano le caratteristiche e le relative verifiche degli effetti più direttamente pertinenti alla tipologia del piano proposto: in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati; problemi ambientali pertinenti al piano o al programma; valore e vulnerabilità dell area che potrebbe essere interessata a causa: delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale; del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite; dell utilizzo intensivo del suolo; effetti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale. Ove possibile, infine, sono state fornite indicazioni delle eventuali misure compensative adottate/da adottarsi per garantire il rispetto delle prescrizioni di legge di settore.

3 2. Inquadramento territoriale 2.1. Ambito territoriale generale Di seguito si riporta l individuazione all interno del territorio comunale dell area destinata alla localizzazione dell intervento Ambiti di interesse naturalistico, paesistico e ambientale La rilevanza delle valenze ambientali presenti nel territorio comunale, è rappresentata dall inserimento di vaste porzioni del territorio all interno del Parco Oglio Nord. La documentazione che segue rappresenta in estratto l azzonamento del vigente Piano Territoriale del Parco. La variante riguarda l inserimento all interno dello strumento urbanistico comunale, del sistema viabiliostico di adduzione alla nuova rotatoria da realizzare sulla via Brescia nei pressi dell ingresso alla cava in località Insortello. Il PGT recentemente approvato, di cui si riportano di seguito alcuni estratti significativi, prevede la nuova rotatoria ma non indica alcune delle strade previste come per esempio quella che condice al fiume e quella che conduce al River Club. PTC Parco Oglio Nord

4 Estratto dalla carta idrografica Estratto dalla Carta Pedologica

5 Classificazione strade esterne

6 Estratto copertura vegetazionale Sviluppo ambientale

7 Vincoli e tutele Classificazione territorio comunale

8 Unità paesaggio Carta fattibilità

9 MITIGAZIONI AMBIENTALI Il progetto di recupero e mitigazione ambientale delle aree interessate dalla realizzazione della nuova rotatoria sulla via Brescia persegue i seguenti obiettivi: recupero ecosistemico e paesaggistico delle aree circostanti l intervento; pubblicazione della Regione Lombardia - D.G. Agricoltura - denominata LE SIEPI Risultati di cinque anni di prove condotte presso la Fondazione Minoprio. In particolare lo schema adottato è il seguente: sostegno del traffico non motorizzato con previsione, in tal senso, di un percorso pedonale e ciclabile, strettamente integrato nelle nuove aree di sistemazione a verde, che offra più estese e migliori opportunità di collegamento tra il centro storico e le aree golenali del fiume Oglio contenimento delle emissioni attraverso la formazione di una fascia verde lungo il nastro stradale con funzione di filtro visivo e con l obiettivo di intercettare ed assorbire per quanto possibile le emissioni generate dal flusso veicolare Gli interventi previsti, di seguito descritti, si articolano in: opere di mitigazione ambientale interventi di sistemazione a verde (come meglio individuati nella tavola allegata) percorsi pedonali e ciclabili. INTERVENTI DI SISTEMAZIONE A VERDE SCELTE PROGETTUALI, OBIETTIVI E MODALITÀ D INTERVENTO Le sistemazioni a verde sono state progettate secondo un attenta organizzazione strutturale e funzionale della vegetazione, in modo di favorire la costituzione di habitat ottimali per la fauna; tutte le opere programmate, sono state concepite per conferire la massima continuità e ridurre al minimo le interruzioni e le barriere tra le formazioni vegetali previste, in modo tale di agevolare le specie con minori capacità di spostamento, nell ottica di una migliore funzionalità della rete ecologica. Scelta del materiale vegetale arboreo-arbustivo e modalità di impianto Per l individuazione del materiale vegetale idoneo all intervento di sistemazione a verde si è fatto riferimento alle qualità biotecniche delle singole specie, alle caratteristiche climatiche della zona e alla particolarità del substrato di coltivazione. Sulla base delle indicazioni contenute nei vari repertori degli interventi di riqualificazione ambientale presenti in letteratura (ed anche in strumenti di programmazione territoriale di altri enti, come per esempio la provincia di Milano), si è optato per la realizzazione di impianti di siepi utilizzando una delle tipologie contenute nella

10 serie di opportunità per la micro e mesofauna (fiori e nettare per entomofauna impollinatrice e farfalle, semi per gli uccelli e piccoli roditori, ecc.), rendendo più gradevole il paesaggio per la presenza di colori vivaci, contribuendo a stimolare la curiosità e a diffondere la conoscenza della flora locale e l interesse per la sua conservazione. SPECIE Lolium perenne L. Festuca rubra (L.) Poa pratensis L. Bromus erectus L. Trifolium pratense L. Onobrychis sativa Lam. Achillea millefolium L. Centaurea cyanus L. Daucus carota L. Galium verum L. Hypericum perforatum L. Knautia arvensis (L.) Coulter Malva sylvestris L. Matricaria chamomilla L. Silene alba Miller FAMIGLIA Graminacee Graminacee Graminacee Graminacee Leguminose Leguminose Composite Composite Umbellifere Rubiacee Ipericacee Dipsacacee Malvacee Composite Caryophyllacee STRUTTURA VEGETALE PER L ABBATTIMENTO DELLE POLVERI La struttura vegetale è prevista lungo la strada che costeggia il River Club ed in parte lungo la pista ciclopedonale che conduce alla Colonia Fluviale, come fascia di separazione rispetto alla zona mantenuta ad uso agricolo e/o in adiacenza alle abitazioni poste presso la Casina Massimo. Macchia arborea intensiva La macchia arborea intensiva è prevista al piede dei rilevati e in alcune zone limitrofe. Questa tipologia viene ottenuta mediante l impianto consistente di specie arboree. In questo caso il modulo d impianto prevede una percentuale maggiore di piante a pronto effetto e di esemplari arborei rispetto alle altre categorie, con un rapporto tra specie arbustive e specie arboree a favore di queste Inerbimento Per quanto riguarda l inerbimento, si è previsto di utilizzare specie ed ecotipi locali spontanei o naturalizzati erbacei, annuali, biennali o perenni, anche con fiori evidenti o molto evidenti. Tale composizione, definita tipo Scheizer Blumenwiese o Wildflowers, ha un elevata valenza naturalistica ed estetico-paesaggistica, offrendo una ultime e una disposizione a file parallele con andamento sinusoidale, per conferire un aspetto di maggiore naturalità.

11 Prato arborato Questa tipologia si caratterizza per una struttura vegetazionale più semplice delle precedenti; l elemento dominante è in questo caso il prato, in cui vengono inseriti gli esemplari arborei e sporadiche macchie arbustive costituite da gruppetti mono e polispecifici. La densità e le modalità di impianto sono tali da costituire una sistemazione a verde simile, dal punto di vista vegetazionale e paesaggistico, a quella di un parco urbano con maggiori possibilità di fruizione antropica. Filare arboreo La tipologia del filare arboreo viene utilizzata lungo il tracciato ciclo-pedonale al fine di rendere più ombreggiato e piacevole il percorso. La specie scelta per tale sistemazione è il frassino maggiore (Fraxinus excelsior), pianta arborea ad alto fusto adatta a terreni umidi, che grazie alla sua chioma ricca ed espansa, si presta particolarmente bene all utilizzo nei filari e nei viali alberati anche a scopi ornamentali.

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